PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - aa.ss. 2016-2019 - Istituto

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
            aa.ss. 2016-2019
INDICE ANALITICO

      PREMESSA                                                    pag 3
      a) Priorità, traguardi ed obiettivi operativi

CAP. 1 GLI STUDENTI E I LORO PERCORSI FORMATIVI
           a) CURRICOLO VERTICALE                                  pag. 8
           b) PERCORSI PER L’INCLUSIONE                            pag. 15
           c) PERCORSI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI               pag. 21
           d) PERCORSI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO               pag. 25
CAP. 2 FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
    a) DIDATTICHE SPECIALI                                         pag. 29
    b) PROGETTO CLASSI APERTE                                      pag. 34
     CAP 3 PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVApag.35
                          a) PSND                           PAG 38
CAP. 4 VALUTAZIONE
    a) VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI                         pag.40
CAP. 5PIANO DI FORMAZIONE                                          PAG 48
a) Formazione docenti                                              pag 48
b) Formazione ATA                                                  pag 50
Caop 6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
   a) In nostri plessi                                             pag 51
   b) FUNZIONIGRAMMA E COMPITI                                     pag 56
   c) Organico dell’autonomia                                      pag 63
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                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
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                                                                        PREMESSA
L’emanazione e la successiva entrata in vigore della Legge 13 luglio 2015, n. 107, costituiscono un forte stimolo all’innovazione per le scuole e un
forte impegno di pianificazione strategica da parte delle scuole al fine di rendere reale pratica l’autonomia scolastica. Questo senza dimenticare
l’esperienza capitalizzata negli anni passati.
 Il nostro Istituto, pur di giovane formazione poiché la costituzione dell’Istituto comprensivo risale all’anno scolastico 2013-2015, con l’elaborazione
di questo piano triennale intende infatti fare tesoro dell’esperienza pregressa affinchè questa possa costituire le fondamenta del processo di
evoluzione dell’autonomia scolastica tenendo conto dei bisogni del territorio e coniugandoli con i risultati del Rapporto di Autovaluzione e con il
Piano di miglioramento, con particolare riguardo alle priorità, ai traguardi di miglioramento nel medio e lungo periodo prefissati e agli obiettivi di
processo che permettono il loro perseguimento.
L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 è sostituito dal seguente:
«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). –
1.Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennaledell'offerta formativa, rivedibile
annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2.Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni
dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».

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Priorità, traguardi ed obiettivi operativi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato
all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie,
strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
Attraverso l’elaborazione del RAV si è avuta l’opportunità di andare ad individuare le priorità e i traguardi di lungo periodo raggiungibili attraverso
l’individuazione di obiettivi di processo. Infatti bisogna considerare lepriorità come gli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel
lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento e, quindi, i traguardi di lungo periodo come i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche.
 Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità
strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico).

Le priorità e i traguardi individuati dalla scuola per il prossimo triennio riguardano in particolare :
    • iRisultati scolastici degli studenti e in particolare la Riduzione del Gap a livello dirisultati tra alunni con fortesvantaggio socio culturale
        ealunni non svantaggiati, incrementando la percentualedi studenti che si collocanonelle fasce medie di voto,

    •   iRisultati nelle provestandardizzate nazionali e in particolare il miglioramento dei risultatidelle prove standardizzate del 30% specie in
        matematica per le classi V e in italiano e matematica per classe II primaria;

   •    lo sviluppo delle competenzechiave di cittadinanzaattraverso un percorsocondiviso e trasversale adiscipline e agli ordini discuola;

   •    lo sviluppo di un sistema dimonitoraggio sui risultati adistanzache segua gli alunnialmeno fino all'obbligoformativo.

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Le motivazioni che hanno portato ad individuare tali priorità e traguardi derivano dal fatto che dal rapporto di autovalutazione si evince che i punti
di debolezza legati sono molteplici, ma dato che la scuola insiste su uncontesto deprivato dal punto di vista economico e socio culturale si ritiene
fondamentale come scuola operare in modo prioritariosui risultati degli alunni che presentano uno svantaggio socio culturale poichè dal rapporto si
evince come in tutte le classi esistaun forte divario tra il numero di alunni che conseguono ottimi risultati e la maggior parte degli alunni che si
attestano su risultatimolto bassi o appena sufficienti nonostante siano seguiti con piani didattici personalizzati.Lo svantaggio ha effetti sullo
sviluppodelle competenze cognitive e su quelle non cognitive e ciò potrebbe avere ripercussioni anche gravi per la vita futura.
Si lavorerà poi per migliorare i risultati INVALSI partendo dalla formazione docenti per l'utilizzo in classe di metodologie cheportino
all'apprendimento attivo e allo sviluppo della metacognizione. Si prevederà inoltre nel PTOF un curricolo verticale legatoallo sviluppo delle
competenze di cittadinanza fondamentali in un'area come il nostro quartiere, partendo dalla conoscenza di sè,dal rispetto dell'altro e del gruppo
fino ad arrivare alla realtà naturale in raccordo con le competenze chiave individuate in seno alConsiglio d’Europa. Infine si svilupperà un sistema di
monitoraggio interno che cercherà, attraverso il raccordo e la reteistituzionale di monitorare i percorsi al di fuori dall'istituto

Queste priorità strategiche verranno raggiunte attraverso obiettivi operativi esplicitati all’interno del PofTriennale :
   • Portare a termine lo sviluppo di uncurricolo verticale,

   •   sviluppare strumenti atti a valutare illivello di competenze e il valore aggiuntoapportato dalla scuola alla crescitaindividuale,

   •   mettere in atto strategie e metodologiedidattiche efficaci a supportareadeguatamente gli alunni svantaggiati,

   •   accompagnare il passaggio da un ordineall'altro di scuola anche attraverso lo sviluppo di forme di orientamento allapersona,

   •   sviluppare forme adeguate dimonitoraggio e documentazione deipercorsi che permettano la verifica e laripetibilità delle esperienze positive,

   •   sviluppare forme di flessibilità in orariocurricolare ed extracurricolare,

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   •   sviluppare percorsi formativi e di ricercaazione per i docenti sulla valutazione dellecompetenze,

   •   sviluppare percorsi formativi pratici e di ricerca azione sull'azione didattica da portare avanti con gli alunni individuati come BES

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
idocenti hanno spesso fatto presente la loro difficoltà nell'operare in classi eterogenee dove sono presenti alunni con fortesvantaggio che
necessitano di un piano didattico personalizzato con obiettivi che si confanno alle potenzialità dell'alunno, idocenti registrano difficoltà nell'operare
da un punto di vista metodologico e strategico. La formazione dei docenti si pone quindia come propedeutica al loro lavoro in classe, formazione
laboratoriale pratica durante la quale possano, attraverso il fare, farpropri strumenti di lavoro e che procederà come ricerca azione.
Ciò è fortemente legato alla capacità di mettere successivamentein atto strategie e metodologie didattiche efficaci a supportare adeguatamente gli
alunni svantaggiati all'interno delle classi e inorario extra curricolare senza bisogno che ci si concentri esclusivamente sugli obiettivi minimi ma,
anche, sullo sviluppo dellecompetenze cognitive e non cognitive così fondamentali per lo sviluppo della cittadinanza attiva.La scuola in tal senso
opereràall'interno dell'autonomia, utilizzando forme di flessibilità che permettano di facilitare i processi.
Fondamentale appare la necessità di dotarsi di un curricolo verticale completo, operando scelte metodologiche, che definiscanon solo i traguardi al
termine di ogni ordine di scuola ma i traguardi di competenze da raggiungere al termine di ogni classe. Sidovranno utilizzare strumenti valutativi atti
a valutare lo sviluppo di competenze che non siano quindi solo quantitativi ma qualitativi.

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Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Palermo, è elaborato ai sensi di quanto
previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
     amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 5705/A2 del 30 settembre 2015;

-   il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nelle sedute del 18 dicembre 2015 e 13 gennaio 2016;

-   il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 con Delibera 6.2;

-   il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i
    limiti di organico assegnato;

-   il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

-   il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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                                        CAPITOLO 1. GLI STUDENTI E I LORO PERCORSI FORMATIVI
1.a. CURRICOLO VERTICALE
Il recente Regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, a norma
dell’art.1comma 4 del Documento del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89, esprime l’ampio consenso dei docenti appartenenti alle
scuole di ogni ordine e grado, di volersi confrontare con i grandi quesiti che la società odierna pone e a cui la scuola è chiamata a rispondere.

Inoltre propone un impianto educativo votato all’accoglienza e all’inclusione. Si delinea un core curriculum che possa condurre ciascun alunno ad
affrontare il mondo dotandolo di un bagaglio di competenze che gli possa garantire il raggiungimento di quanto espresso negli articoli 2 e 3 della
Costituzione, ossia il pieno riconoscimento e la garanzia della libertà e dell’uguaglianza.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all’insegnanteorientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di
lavoro…finalizzate a promuovere competenze intese in modo globale e unitario. A seguito dei monitoraggi e dei risultati scolastici raggiunti dagli
allievi dai tre ai quattordici anni, si reputa necessario assumere un modo di fare scuola coerente con le caratteristiche culturali degli studenti che
cercano esperienze autentiche per affermare la loro identità e che, nel contempo, contrastino l’ insuccesso scolastico.

La scuola si propone di sviluppare una formazione efficace, che pone al centro del suo compito il“ formare tutti”, senza esclusione di nessuno.

Ecco la necessità di pensare, scientificamente, ad un curricolo che riesca a colmare il background sociale dei nostri allievi. Occorre puntare su un
curricolo verticale, cioè scegliere di offrire a ciascun alunno un percorso formativo unitario che riesca a condurlo, mano nella mano,al
raggiungimento del successo formativo a partire dalla scuola dell’Infanzia fino al termine della scuola secondaria di primo grado e, là dove possibile,
raccordandosi con il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado.

La scelta di investire sul rendere ciascun alunno competente,di conseguenza a riuscire a padroneggiare le proprie conoscenze per applicarle a
situazioni e problemi reali, comporta la scelta di una metodologia educativa che debba tenere in considerazione le seguenti caratteristiche :

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   •   Natura comunicativa della scuola (Rispondere alle difficoltà delle famiglie)
   •   Personalizzazione (Percorsi di apprendimento individualizzati)
   •   Unità del sapere (Stesura di un piano formativo unitario e personalizzato)
   •   Insegnamento vitale (Riflettere su “come apprendono gli alunni”, personalizzare le scelte didattiche, introdurre compiti reali)
   •   Corresponsabilità educativa della società (Realizzare una continuità orizzontale con il territorio)
   •   Mobilitazione del potenziale degli allievi ( Agire nel pieno rispetto delle potenzialità emotive, cognitive, operative di ciascun soggetto)
   •   Educazione morale (Condivisione di progetti comuni nel pieno rispetto delle norme che regolano la vita comunitaria)

Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea definisce le otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente, al fine di poter
garantire a ciascun alunno la capacità di affrontare in autonomia e responsabilità, le situazioni tipiche della propria età.

       La comunicazione nella madrelingua
       La comunicazione nelle lingue straniere
       La competenza matematica
       La competenza in campo scientifico
       La competenza in campo tecnologico
       La competenza digitale
       Imparare ad imparare
       Le competenze sociali e civiche
       Il senso di iniziativa ed imprenditorialità
       Consapevolezza ed espressione culturale

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Il Piano Triennale non conterrà tutta la parte relativa ai Piani di studio e alle attività ordinamentali, (obbligatori e noti per altre fonti) , che sono
esplicitati nel Curricolo Verticale di istituto, pubblicato sul sito istituzionale e guida per l’elaborazione dei piani di studio dei diversi ordini formativi.
Si sceglie invece di specificare le competenze trasversali di cittadinanza, legate alle competenze chiave individuate in seno al Consiglio d’Europa,
poiché esse risultano essere indispensabili alla formazione del cittadino consapevole, capace di “agire” un ruolo attivo all’interno della società
contemporanea.

                              CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

Competenze chiave         Competenze di              Obiettivi in uscita INFANZIA                Obiettivi formativi in uscita Obiettivi formativi in uscita
europee                   cittadinanza                                                           PRIMARIA                      SECONDARIA PRIMO
                                                                                                                               GRADO

                                                              Ambito COSTRUZIONE DEL SE’

Imparare ad imparare                                 Riconoscere i propri pensieri, i propri     Analizzare le proprie capacità   Valutare criticamente le proprie
                          Conoscenza di sé           stati d’animo, le proprie emozioni.         nella vita scolastica            prestazioni.
                          (limiti, capacità..)       Utilizzare informazioni, provenienti        riconoscendone i punti di        Essere consapevoli del proprio
                                                     dalle esperienze quotidiane (a scuola,      debolezza e i punti di forza e   comportamento, delle proprie
                          Uso di strumenti           a casa, con gli altri), in modo             saperli gestire.                 capacità e dei propri punti deboli e
                          informativi                appropriato alla situazione.                                                 saperli gestire.
                                                                                                 Essere consapevoli dei propri
                          Acquisizione di un          Avere fiducia in se stesso affrontando     comportamenti Iniziare ad        Riconoscere le proprie situazioni di
                          metodo di studio e di      serenamente anche situazioni nuove.         organizzare il proprio           agio e disagio.
                          lavoro                                                                 apprendimento utilizzando le

                                                                                                                                                                   10
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                 Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                 e-mailpaic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
                                                                                              informazioni ricevute, anche   Organizzare il proprio
                                                                                              in funzione dei tempi          apprendimento scegliendo ed
                                                                                              disponibili.                   utilizzando varie fonti e varie
                                                                                              Acquisire un personale         modalità di informazione, anche in
                                                                                              metodo di studio               funzione dei tempi disponibili.

                                                                                                                             Acquisire un efficace metodo di
                                                                                                                             studio.
Spirito di iniziativa e   Uso delle conoscenze     Scegliere, organizzare e predisporre       Elaborare e realizzare         Elaborare e realizzare prodotti di
imprenditorialità         apprese per realizzare   materiali, strumenti, spazi, tempi e       semplici prodotti di genere    vario genere, riguardanti lo
                          un prodotto              interlocutori per soddisfare un            diverso utilizzando le         sviluppo delle proprie attività di
                                                   bisogno primario.                          conoscenze apprese             studio, utilizzando le conoscenze
                          Organizzare del                                                                                    apprese, stabilendo
                          materiale per            Realizzare un gioco.                                                      autonomamente le fasi procedurali
                          realizzare un prodotto                                                                             e verificare i risultati raggiunti.
                                                   Trasmettere un messaggio mediante il
                                                   linguaggio verbale e non verbale

                                                                      Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI

                                                                                                                                                             11
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                 Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                 e-mailpaic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
Comunicazione nella     Comprensione e uso         Comprendere il linguaggio orale di uso     Comprenderesemplici              Comprendere messaggi di vario
madrelingua             dei linguaggi di vario     quotidiano, (narrazioni, regole,           messaggi di genere diverso       genere trasmessi utilizzando
 Comunicazione nelle    genere                     indicazioni operative). Comprendere e      anche mediante supporti          linguaggi e supporti diversi
lingue straniere                                   utilizzare gesti, immagini, suoni.         cartacei e informatici.          (cartacei, informatici e
Competenza digitale     Uso dei linguaggi                                                                                      multimediali) .
Consapevolezza ed       disciplinari               Esprimere le proprie esperienze,           Utilizzare i linguaggi di base
espressione culturale                              sentimenti, opinioni, avvalendosi dei      appresi per descrivere eventi,   Utilizzare i vari linguaggi e
                                                   diversi linguaggi sperimentati.            fenomeni, norme, procedure,      conoscenze disciplinari, mediante
                                                                                              e le diverse conoscenze          diversi supporti (cartacei,
                                                                                              disciplinari, anche mediante     informatici e multimediali) per
                                                                                              vari supporti (cartacei,         esprimere eventi, fenomeni,
                                                                                              informatici e multimediali).     principi, concetti, norme,
                                                                                                                               procedure

Competenze sociali e    Interagire nel gruppo.     Partecipare a giochi e attività         Confrontarsi e collaborare          Interagire in gruppo,
civiche                                            collettivi, collaborando con il gruppo, con gli altri nelle attività di     comprendendo i diversi punti di
                        Essere disponibili al      riconoscendo e rispettando le diversità gruppo e nelle discussioni,         vista, gestendo la conflittualità,
                        confronto                                                          apportando il proprio               contribuendo all’apprendimento
                                                    Stabilire rapporti corretti con i      contributo nel rispetto dei         comune e alla realizzazione delle
                                                   compagni e gli adulti                   diritti di tutti                    attività collettive nel rispetto dei
                        Rispetto dei diritti                                                                                   diritti di tutti.
                        altrui                     Esprimere i propri bisogni.                Assolvere gli obblighi
                                                                                              scolastici con responsabilità.
                                                   Portarea termine il lavoro assegnato.
                        Agire in modo               Capire la necessità di regole,            Rispettare le regole condivise
                        autonomo e                 condividerle e rispettarli
                        responsabile                                                                                           Assolvere gli obblighi scolastici con

                                                                                                                                                                  12
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                           Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                   Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                   e-mailpaic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
                                                                                                                                 responsabilità rispettando le
                           Assolvere gli obblighi                                                                                scadenze.
                           scolastici.
                                                                                                                                 Rispettare le regole condivise
                           Rispettare regole di
                           convivenza positiva

                           Agire in modo
                           autonomo e
                           responsabile

                           Assolvere gli obblighi
                           scolastici

                                                           Ambito RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE

-Competenze in                                                                                  Riconoscere situazioni che       Affrontare problematiche
Matematica e               Risolvere     situazioni    Riconoscere situazioni che               richiedono una risposta.         formulando ipotesi di soluzione,
Competenze di base in      problematiche                          o richiedono una                                               individuando le fonti e le risorse
Scienze e Tecnologia       utilizzando contenuti e                     risposta.                Cercare di formulare ipotesi     adeguate, raccogliendo e
                           metodi delle diverse                                                 di soluzione, raccogliendo e     valutando i dati, proponendo
                           discipline                  Formulare la domanda                     valutando i dati, proponendo     soluzioni utilizzando, secondo il
                           Individuare                                                          soluzioni utilizzando, secondo   tipo di problema, contenuti e
-Spirito di iniziativa e   collegamenti          e     Risolvere semplici situazioni            il tipo di problema, contenuti   metodi delle diverse discipline.
imprenditorialità          relazioni                   problematiche legate all’esperienza.     e metodi delle diverse
                                                                                                discipline.                      Individuaree rappresentare,
                           Individuare              e Utilizzare parole, gesti, disegni per                                      collegamenti e relazioni tra
                           rappresentare              comunicare in modo efficace.              Individuare e rappresentare      fenomeni, eventi e concetti diversi,

                                                                                                                                                                      13
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                                        Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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                      collegamenti            e                                              fenomeni ed eventi                anche appartenenti a diversi
                      relazioni tra fenomeni, Cogliere relazioni di spazio, tempo,           disciplinari, cogliendone         ambiti disciplinari e lontani nello
                      eventi e concetti grandezza varie informazioni                         analogie e differenze, cause      spazio e nel tempo, individuando
                      diversi                   attraverso l’ascolto e supporti              ed effetti sia nello spazio che   analogie e differenze, coerenze ed
                                                iconografici.                                nel tempo.                        incoerenze, cause ed effetti.
                      Individuare
                      collegamenti fra le Avvalersidi informazioni utili per                 Ricavare informazioni da          Acquisirela capacità di analizzare
                      varie aree disciplinari   assumere comportamenti adeguati              immagini e testi scritti di       l'informazione ricevuta nei diversi
                                                alle situazioni                              contenuto vario                   ambiti ed attraverso diversi
                      Acquisire             ed                                                                                 strumenti comunicativi,
                      interpretare                                                           Essere disponibile a ricercare    valutandone l’attendibilità e
                      l’informazione                                                         informazioni utili al proprio     l’utilità, distinguendo fatti e
                                                                                             apprendimento, anche in           opinioni con senso critico.
                      Analizzare                                                             contesti diversi da quelli
                      l’informazioneValutare                                                 disciplinari e prettamente
                      l’attendibilità e l’utilità                                            scolastici

                      Distinguere fatti ed
                      opinioni

1.b: PERCORSI PER L’INCLUSIONE

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L’istituto comprensivo statale di Rita Levi Montalcini di Palermo ha individuato come mission condivisa verso cui tendere, come premessa
imprescindibile alle priorità formative, come “sfondo valoriale” delle azioni e della progettualità, l’INCLUSIONE attraverso il seguente slogan:

                       SCUOLA SPAZIO DI INCLUSIONE per il BENESSERE e la FORMAZIONE PERSONALE - PERCHE’ IO VALGO!

Priorità formative

La Circolare Ministeriale 8/13 dichiara
 “Per gli studenti in possesso di diagnosi, in via di certificazione o dalla cui osservazione si evidenziano particolari necessità educative o didattiche,
come previsto anche dalla L. 53/2003, sta ai vari team o Consigli di classe decidere e verbalizzare chiaramente se adottare percorsi personalizzati
con l’utilizzo di strategie didattiche, strumenti dispensativi, compensativi, di rinforzo, di potenziamento, di semplificazione, ecc., senza dimenticare di
adattare le conseguenti forme di valutazione formativa e sommativa. Una volta stabilito il percorso personalizzato, anche sulla scorta di eventuale
documentazione o diagnosi presentata dalla famiglia, è determinante il coinvolgimento dei genitori (entrambi, se possibile) o, su loro esplicita e
formale richiesta, di tavoli di lavoro anche insieme a terapeuti o professionisti che affiancano le famiglie, per concordare e comunicare le linee di
intervento didattiche decise dai docenti. Pertanto, durante l’anno scolastico (in seguito ad osservazione scritta del team o del consiglio di classe),
oppure ad inizio anno scolastico (in caso di bisogni già evidenziati e noti), viene stilato dai docenti nei tempi previsti di programmazione il percorso
personalizzato completo di criteri di valutazione formativa e sommativa che viene comunicato tempestivamente alla famiglia e a quanti operano a
favore dello studente.”

La consapevolezza che alcuni alunni necessitino di un percorso personalizzato, deve essere necessariamente affiancata da una sua
ufficializzazione,nel caso in cui vengano evidenziate problematiche da parte dei docentiintesa come assunzione formale di impegni e responsabilità
da parte della scuola e dalla famiglia.L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della
normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX
FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.

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La Direttiva del 27 dicembre 2012 trasmessa con C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 definisce quelli che sono gli “Strumenti di Intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica” e descrive la strategia inclusiva finalizzata a promuovere il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è “qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un
funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita
di educazione speciale individualizzata.”
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea che lo scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella
predisposizione del POF Triennale, di cui il P.A.I. è parte integrante. La Direttiva del 27 dicembre 2012 trasmessa con C.M. n. 8 del 6 marzo 2013
definisce quelli che sono gli “Strumenti di Intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione
scolastica” e descrive la strategia inclusiva finalizzata a promuovere il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è “qualsiasi
difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni,
ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”
evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o
stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea che lo scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella
predisposizione del POF Triennale, di cui il P.A.I. è parte integrante.
Per tutta l’impostazione del PAI si fa esplicito riferimento all’ultima circolare del MIUR (2563 del 22/11/2013 del Dipartimento per l’Istruzione) in
cui si definiscono chiaramente opportunità e limiti dell’azione dell’Istituzione Scolastica.

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Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili ed articolazioni, per essere aperta a tutti e provvedere al superamento di
eventuali ostacoli che impediscano ad ogni alunno l’acquisizione delle competenze -chiave. Saranno messi in opera interventi pedagogico-
didattici,percorsi di didatticaindividualizzata e personalizzata, utilizzando strumenti compensativi e misure dispensative contenutinei percorsi
didattici individualizzati e personalizzati.

L’indicazione terminologica di Bisogni Educativi Speciali, va correttamente intesa nell’ottica della scuola inclusiva. Non implica alcuna forma di
“categorizzazione” degli alunni in quanto persone. Né certamente significa che essere poveri o stranieri, o infelici, o pieni di rabbia, costituisca di per
sé una patologia anziché una condizione umana condivisa da tanti, che richiede di essere riconosciuta, accolta, affrontata con saggezza e
competenza professionale e non etichettata e collocata in una qualche parte”
L’identificazione degli alunni che manifestano difficoltà, richiede uno specifico intervento da parte dell’ istituzione scolastica, affinché possa
progettare ed attuare le strategie d’intervento atte a cogliere l’eterogeneità dei bisogni specifici e che di conseguenza possa proporre a ciascun
alunno, percorsi di apprendimento differenziati.

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico;
- alunnisvantaggio linguistico e/o culturale.

ALUNNI CON DISABILITA’

Per quanto riguarda gli alunni disabili la scuola opera con particolare attenzione per la loro inclusione, favorendone la socializzazione, l’acquisizione
di autonomia rispetto alla gestione di sé ed all’acquisizione di competenze inerenti la sfera cognitiva, sempre nel rispetto delle potenzialità e dei
bisogni educativi, attraverso una didattica individualizzata.

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 La comunità scolastica, opera in stretto raccordo con i servizi locali che hanno il compito di “prendere in carico” e di occuparsi della cura educativa
e della crescita complessiva della persona con disabilità, fin dai primi anni di vita. Tale impegno collettivo ha una meta ben precisa: predisporre le
condizioni per la piena partecipazione della persona con disabilità alla vita sociale, eliminando tutti i possibili ostacoli e le barriere, fisiche e culturali,
chepossono         frapporsi     fra     la    partecipazione       sociale      e    la      vita    concreta       delle      persone      con     disabilità.
Le Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la
scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14, 15, 16 e 17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e 22). Una ricostruzione dell’iter
legislativo riguardante l’integrazione, e dei relativi principi, è presente nelle “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”, diramate
con nota del 4 agosto 2009.
A livello territoriale altri organismi hanno il compito di proporre iniziative per realizzare e migliorare il processo di integrazione: i GLIP (“Gruppi di
Lavoro Interistituzionali Provinciali”, formati da rappresentanti degli Enti Locali, delle ASL e delle Associazioni dei disabili) e i GLH (“Gruppi di lavoro
per l'integrazione degli handicappati”, formati dal dirigente della scuola, dai docenti interessati, dai genitori e dal personale sanitario).
Il compito del GLH è particolarmente significativo, in quanto ha la finalità di mettere a punto, tra l’altro, il Piano Educativo Individualizzato, che
determina il percorso formativo dell’alunno con disabilità e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità. Tutti i documenti
utilizzati da questa scuola sono condivisi ed omogenei.

-DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Per "disturbi evolutivi specifici" intendiamo, oltre i disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ricomprendendo - per la comune origine nell'età evolutiva - anche quelli dell'attenzione e dell'iperattività.
Anche per quanto attiene ai casi di DSA, l’osservazione del team docente risulta di grande importanza perché permette di indirizzare la famiglia
verso l’ASL di competenza per eventuale visita. Vengono utilizzati gli strumenti di segnalazione sviluppati dall’ufficio H dell’USP per la Sicilia e un
modello di piano personalizzato concordato con le famiglie

-ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO E ALUNNI SVANTAGGIO LINGUISTICO E/O CULTURALE

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Nell’elaborare i percorsi personalizzati per gli alunni in situazione di disagio e svantaggio non certificati tutti i consigli di classe utilizzeranno gli stessi
documenti condivisi creati dal gruppo inclusione insieme al Dirigente Scolastico quali la griglia di osservazione e il modello di percorso
personalizzato che prende in esame i seguenti indicatori :

Anamnesi scolastica dell’alunno:
- Individuare i punti di forza, le abilità e le capacità presenti;
-Descrivere lo stile di apprendimento dell’allievo per adattarvi lo stile di insegnamento;
- Individuare gli interessi e le predisposizioni su cui si può far leva per facilitare l’apprendimento;
-Segnalare eventuali difficoltà o problemi attraverso accurate descrizioni di comportamenti osservabili e dei contesti in cui si realizzano;
-Descrivere situazioni e condizioni che favoriscono le performance positive dell’allievo quanto quelle che ne condizionano negativamente i risultati;
- Individuare gli ambiti di lavoro per l’anno scolastico, gli obiettivi,i contenuti e i metodi per raggiungerli;
-Indicare le modalità di verifica e di valutazione dell’efficacia del lavoro svolto e l’eventuale modifica degli aspetti che non hanno fornito i risultati
sperati (è essenziale comprendere che espressioni del tipo “adeguato progresso” o altre generiche formulazioni non sono significative se non
accompagnate da precise indicazioni sul cosa, sul quanto, sul come e sul perché e rispetto a quali standard previsti).

Strategie per la realizzazione dei percorsi personalizzati e la definizione di traguardi ed obiettivi di apprendimento:
-Identificare i contenuti essenziali delle discipline;
-Scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
-Scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
-Scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza;
-Definire un curricolo funzionale, cioè che miri ai diritti educativi essenziali per la qualità della vita presente e futura dell’allievo.

Strumenti e ambiti di intervento nella realizzazione dei percorsi personalizzati in chiave inclusiva:
    -Riduzione/semplificazione degli argomenti;

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-Verifiche differenziate/semplificate;
-Utilizzo di strumenti compensativi (mappe, software, linguaggi multimediali, ipad, pc, ecc.);
-Peer tutoring;
-Lavoro differenziato casa-scuola;
-Lavoro di gruppo;
-Utilizzo di tempi diversi;
-Utilizzo di spazi diversi;
-Gestione del rapporto scritto/orale;
-Interventi personalizzati (compresenza /classi aperte/percorsi recupero).

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1.c Percorsi interdisciplinari trasversali
I percorsi interdisciplinari trasversali nascono dall’esigenza di favorire nell’allievo lo sviluppo di competenze chiave o macro competenze
caratterizzate da un alto grado di trasferibilità a compiti e contesti diversi. In tali percorsi l’azione sinergica ed interattiva delle varie discipline fra
loro, rappresenta un elemento essenziale sia per il coinvolgimento motivazionale dello studente sia per una “centralità formativa”, che cerchi di
favorire il successo formativo di tutti gli allievi indipendentemente dai diversi livelli e “stili” di insegnamento e di apprendimento. Questi percorsi
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                                                                                                                                    Insieme"
coinvolgono tutti gli ordini di scuola e sono parte integrante del progetto d’Istituto Continuità e Orientamento
che si propone di accompagnare l’allievo nella sua crescita umana e formazione scolastica dall’ingresso nella scuola dell’Infanzia sino alla
conclusione del suo ciclo di studi.
Le tematiche che legano i diversi ordiniscolastici sono stateindividuate nell’ambito delle tre Macroaree progettuali triennali scelte dal Collegio : Area
del Benessere , Area dell’Inclusione, Noi e il territorio.
Per l’anno scolastico 2016-2017il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettualeINCLUSIONE(UGUAGLIANZA NELLA
DIVERSITA’)
Per l’anno scolastico 2017-2018il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettualeNOI E IL TERRITORIO(CITTADINANZA
ATTIVA)
Per l’anno scolastico 2018-2019 il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettuale BENESSERE (ALIMENTAZIONE)

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I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                        Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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                                                                                  22
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Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
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1.d Orientamento e Continuità
L'Orientamento, quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado, costituisce parte
integrante dei curriculi di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla
scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare la
capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i
mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti
di un personale progetto di vita e possano partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in
modo attivo, paritario e responsabile.
Questo approccio comporta una nuova concezione di orientamento, considerato non più come
una attività principalmente informativa, concentrata solo in particolari momenti della vita
scolastica e professionale e da affiancare alle altre discipline, bensì come un'azione formativa,
trasversale a tutte le discipline ed intrinseca a tutto l'insegnamento.
L'orientamento è ufficialmente un’attività curriculare. Ciò significa che ad ogni singolo settore del
sistema educativo è richiesto un coinvolgimento strategico ed operativo. Le istituzioni scolastiche
di ogni ordine e grado, in collaborazione con i vari enti istituzionali, le famiglie e la realtà
territoriale specifica, sono chiamate ad organizzare e svolgere azioni di orientamento non più a
carattere occasionale, ma in maniera strutturale e continuativa, integrandole nella didattica e
realizzando pertanto la Continuità orizzontale. In altre parole, l'orientamento è divenuto una
dimensione del processo educativo che riguarda il soggetto fin dalla nascita e che trova la sua
giustificazione nella natura stessa della persona. Dato che l'apprendimento è considerato un processo graduale, si può presumere che la necessità
di orientamento non si collochi solo in momenti particolari ma si sviluppi lungo tutto il percorso formativo. L'orientamento ha perso, la caratteristica
di essere svolto esclusivamente in corrispondenza del momento di uscita dalla scuola dell'obbligo o del passaggio dalla scuola superiore
all'università. L’Orientamento risulta dunque oggi indissolubilmente legato al processo di formazione di ogni persona lungo tutto l'arco della vita.

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L'intervento orientativo si è pertanto progressivamente anticipato, allargando il proprio target di riferimento, che ha visto un continuo incremento
del numero di classi d'età prima escluse, quali quelle della scuola dell’infanzia e primaria. Le attività orientative del nostro Istituto sono state perciò,
introdotte fin dall'inizio della scolarizzazione e si sviluppano fino al biennio della Secondaria di secondo grado.
Nell’ottica di salvaguardare il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le
competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa, la scuola ha posto come obiettivo prioritario anche quello di
attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e quindi si adopera per proporre un itinerario scolastico
che crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire. In particolare è stato elaborato per la continuità verticale il
progetto d’Istituto:
Il Progetto continuità/orientamento rappresenta uno dei punti nodali dell’azione educativa dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini. Si è
maturata infatti la consapevolezza che la continuità/orientamento è un modo di intendere la scuola come un servizio “continuo” in cui ogni alunno
può trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo. L’educazione è un processo continuo che dura
tutta la vita e coinvolge tutte le forme di comunicazione culturale e di partecipazione sociale. La continuità “non significa uniformità e mancanza di
cambiamento: significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e
insieme riconosca la specifica e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità di ruoli e funzioni”. La scuola
deve prendere atto delle caratteristiche generali e specifiche dei soggetti e tenere conto di queste diversità per evitare che si trasformino in
diseguaglianze sul piano sociale, con particolare riferimento agli alunni che presentano difficoltà e che nel nostro bacino d’utenza costituiscono un
gran numero..
Per garantire un percorso formativo sereno improntato sulla continuità educativa e didattica l’Istituto propone annualmente nell’ambito del
progetto “Crescere Insieme” la realizzazione di un’unità di apprendimento “continua” ed ”orientante per sviluppare le competenze che l’alunno
può acquisire dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino ad indirizzarlo nelle scelte future (continuità verticale), in continuità con l’ambiente
familiare e sociale (continuità orizzontale). Verranno altresì predisposte attività di continuità tra le classi terminali della secondaria di primo grado
e Istituti presenti nel territorio. In particolare verranno realizzate in relazione alla tematica scelta attività di continuità con l’I.I.S.S: E. Ascione con
sede in via Centuripe, nel quartiere di Borgo Nuovo. La continuità/ orientamento si realizza infatti, in relazione alla mission dell’Istituto che è quella
di favorire il superamento delle difficoltà di apprendimento, presenti nella maggior parte dei nostri allievi, nella quotidianità dei rapporti

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                                       Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
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interpersonali, nella solidarietà operativa, nella condivisione degli intenti, tenendo conto che essa non si costruisce solamente con le norme, ma con
idee e comportamenti.
La finalità del progetto è quella di promuovere un processo di collaborazione e di interscambio tra i docentie allievi dell’Istituto connotato da una
forte dimensione comunitaria e di predisporre percorsi aperti con gli ordini scolastici precedenti e successivi in un’ottica di continuità educativa,
didattica e culturale alfine di consentire ad un numero sempre maggiore di allievi di conseguire un adeguato successo formativo.
Il passaggio delle informazioni che deve accompagnare l’inserimento di un alunno da un ordine di scuola all’altro - dalla scuola dell’infanzia alla
secondaria di primo grado e al biennio della secondaria di secondo grado– ha un duplice scopo:
    • rendere più agevole la conoscenza dell’alunno/a nella scuola d’accesso individuandone i bisogni formativi;
    • verificare il processo di apprendimento e la valutazione di tale processo fatta dalla scuola di provenienza promuovendo un linguaggio
        comune.
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       Rispettare la progettazione educativa che unisce e qualifica i tre ordini di scuola armonizzando gli stili educativi
       Garantire opportunità educative adeguate attraverso la conoscenza degli alunni/e
       Conoscere le strategie utilizzate per favorire gli apprendimenti e/o superare le difficoltà
       Integrare i sistemi valutativi
       Confrontare le metodologie utilizzate
       Condividere il significato di SAPERE (sviluppo delle competenze e formazione culturale), SAPER FARE (sviluppo dell’autonomia personale) ,
       SAPER ESSERE (crescita personale e valoriale), SAPER SCEGLIERE (assunzione di regole e impegni nella vita comunitaria).

                                                        CLASSI INTERESSATE E DOCENTI COINVOLTI
Il progetto continuità/orientamento coinvolge docenti ed alunni del nostro Istituto Comprensivo ma anche docenti e allievi di Istituti superiori
presenti nel territorio. Nello specifico:
        le sezioni terminali della scuola dell’infanzia;le classi della Scuola Primaria;le classi della scuola Secondaria di primo grado;
        il biennio della Scuola secondaria di secondo grado Ascione.

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                     CAPITOLO 2. FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
DIDATTICA PER
 COMPETENZE                                                                                               ROLE PLAYING

                                               DIDATTICA
                                                    E
                                               DIDATTICHE
                                                SPECIALI                                                  PROBLEM
 METACOGNIZIONE                                                                                           SOLVING

           COOPERATIVE LEARNING
                                                                                                 RICERCA-AZIONE

                                                                                                                         28
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   2.a LA DIDATTICA E LE DIDATTICHE SPECIALI
Da un’attenta disamina del RAV relativo all’a.s. 2014/15 si evidenzia che, in seguito all’analisi degli esiti delle prove Invalsi, la maggior parte dei nostri
studenti si collocano ai livelli 1 e 2 sia in relazione all’ambito linguistico che logico-matematico rispetto alla media nazionale. I discenti usano
prevalentemente un codice linguistico con molteplici inferenze dialettali, caratterizzato da un lessico ristretto. I discenti inoltre faticano ad intuire i
significati impliciti di un testo ascoltato o letto poiché non sono indotti fin da piccoli a problematizzare la realtà e a cercare soluzioni. Tutto ciò ha
ripercussioni anche e soprattutto nell’ambito logico-matematico dove gli alunni evidenziano notevoli difficoltà nell’individuare e collegare le
informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il
procedimento risolutivo. Gli studenti palesano difficoltà ad acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico:congetturare,
verificare, giustificare, definire, generalizzare.
Nella scuola sono presenti numerosi alunni con BES ed un elevato numero di alunni diversamente abili per i quali si realizzano attività sia in orario
curriculare che extracurriculare che favoriscono l’inclusione. Per tali alunni sia i docenti curriculari che quelli di sostegno elaborano Piani Educativi
Individualizzati e Piani Didattici Personalizzati al fine di eliminare il gap esistente tra i suddetti alunni e quelli in grado di seguire una progettazione
elaborata per l’intero gruppo classe. All’interno di ciascuna classe si possono, altresì, individuare un esiguo numero di “eccellenze” per le quali
raramente viene elaborata una progettazione specifica per l’acquisizione di conoscenze e/o abilità diversificate e per lo sviluppo delle relative
competenze.
I docenti faticano a realizzare per gli alunni con BES ciò che prevedono in ambito progettuale sia per la mancanza di risorse umane ( spesso il
docente di sostegno non ha un adeguato numero di ore di presenza all’interno della classe o mancano figure specializzate) che per la mancanza di
risorse materiali (misure compensative, software didattici ecc.). Da ciò la necessità di ripensare a nuovi assetti classe e a didattiche speciali
soprattutto in orario curriculare poiché in orario extracurriculare, attraverso progetti di arricchimento dell’offerta formativa, i docenti realizzano già
modalità didattiche innovative volte a promuovere il confronto e la cooperazione tra pari e l’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare,
attraverso le azioni.
Da tempo ormai l'Unione Europea sta promuovendo l'adozione di stili educativi volti a formare competenze spendibili nella complessità di un
mondo in continuo cambiamento.
La scuola è chiamata ad interpretare tutto ciò, a diventare laboratorio di formazione, contesto in cui più che trasmettere conoscenze si crei
supporto verso la formazione di una cittadinanza attiva.

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Al centro di essa non è più l'insegnamento ma l'apprendimento :Non più le conoscenze, il sapere, ma il saper fare, il sapere agito, che renda capaci
di comprendere i costanti cambiamenti e di muoversi agevolmente in essi.
La scuola deve perciò divenire flessibile, comprendere, valorizzare edadeguarsi alle differenze. La flessibilità didattica e quella organizzativa
diventano strumenti per la reale attuazione dell’automia.
Solo rispondendo adeguatamente ai diversi bisogni essa può diventare davvero inclusiva e letante buone intenzioni possono concretamente
divenire buone prassi, in termini di individualizzazione e personalizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento.
Una scuola per tutti e per ciascuno.
QUALI METODOLOGIE DIDATTICHE PRIVILEGIARE? COME ORGANIZZARE L’ASSETTO CLASSE, IL MONTE ORARIO DELLE DISCIPLINE, COME
RACCORDARE LE CLASSI PONTE?
Il docente avvia il lavoro, chiarisce le condizioni di esso, offre le direttive fondamentali ma poi osserva, sostiene, indirizza, chiarisce, lascia spazio agli
allievi e alle loro possibilità di risoluzione dei problemi, intervenendo dove l'autonomia è più fragile ma non nelle situazioni in cui grazie al
tutoraggio tra pari si riescono a superare le difficoltà.
L'aiuto del compagno e la possibilità di fornire ad esso supporto stimolano la formazione di personalità definite e la crescita dell'autostima, nonché
il senso di appartenenza e la condivisione. Qui, è evidente, saltano tutte le differenze, perché non vi è più una normalitàcui adeguarsi.
La differenza, infatti, è essa stessa normalità, diventa perciò anche superfluo specificare l'accoglienza della disabilità, perché essa appare come
unadelle tante modalità di esistenza che, come tutte la altre, è portatrice di aiuto per la crescita della comunità.
Una scuola siffatta è una scuola inclusiva ed in questa cornice parliamo di DIDATTICA ATTIVA.
Tra le metodologie didattiche attive questa istituzione scolastica si propone di attuarne alcune quali:
Cooperative learning: è un metodo didattico/educativo di apprendimento costituito dalla cooperazione tra gli studenti, ciascuno dei quali mette a
disposizione del gruppo il suo sapere e le sue competenze. Apprendere in gruppo si rivela molto efficace non solo sul piano cognitivo ma anche sul
piano dei processi socio-relazionali; ciascun componente, infatti, accresce la propria autostima, si responsabilizza nei processi di apprendimento,
cresce nelle abilità sociali, imparando a cooperare per il conseguimento di un obiettivo comune.
Roleplaying: La tecnica del roleplaying viene definita come un vero e proprio gioco di ruolo. I discenti si calano, come dei veri attori teatrali, in un
altro personaggio, con un preciso ruolo, in una determinata situazione e in un particolare contesto. L’analisi di questi processi, condotta da un

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