Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012 2015
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Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012 - 2015 ISTRUZIONI PER L’USO Il PRAF è stato approvato con Delibera di Consiglio Regionale 24 gennaio 2012, n. 3 ed è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT), parte seconda n. 6 dell’ 8 febbraio 2012, supplemento n. 28 ed è scaricabile dal sito web della Regione Toscana (www.regione.toscana.it), Sezione “Agricoltura e Foreste”, “Sviluppo rurale”, “Piano Agricolo Regionale”. Può essere scaricato direttamente dal seguente link: http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2012/05/18/44e80a35c86692e5251f1ff28e52cd6c_pra fpubblicatosuburt08022012suppl28.pdf Per l’anno 2012 il PRAF è stato attuato con Delibera di Giunta Regionale 28 maggio 2012, n. 455.
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso 1 MODALITÀ ATTUATIVE DEL PRAF ............................................................................................................... 2 1.1 ASPETTI GENERALI ......................................................................................................................................... 2 1.2 LE MISURE E LE AZIONI DEL PRAF................................................................................................................ 3 2 LA GESTIONE DEI PAGAMENTI DEL PIANO............................................................................................... 8 3 IL PIANO FINANZIARIO .................................................................................................................................... 9 4 LA RIPARTIZIONE AGLI ENTI COMPETENTI............................................................................................. 9 5 PROCEDURE OPERATIVE DEL PORTALE PRAF DI ARTEA.................................................................... 9 5.1 ACCESSO AL SISTEMA ARTEA ...................................................................................................................... 9 5.2 L’ISTANZA DI ASSEGNAZIONE (ID5000) DELLE RISORSE AL BENEFICIARIO ............................................... 14 5.3 LO “SPACCHETTAMENTO” E L’ISTANZA DI LIQUIDAZIONE (ID5228) ......................................................... 27 5.4 ELENCO DI LIQUIDAZIONE ............................................................................................................................ 32 5.4.1 Creazione dell’elenco ............................................................................................................................... 32 5.4.2 Inserimento di ulteriori istanze nell’elenco di liquidazione ................................................................... 35 5.4.3 Conferma dell’elenco di liquidazione...................................................................................................... 36 5.4.4 Ultimo passaggio: indicazione dell’atto che dispone la liquidazione ..................................................... 41 1 Modalità attuative del PRAF 1.1 Aspetti generali Il Piano Regionale Agricolo Forestale individua una serie di misure e azioni di intervento attraverso cui sono attuate le politiche regionali in agricoltura (intesa quale insieme dei comparti agricolo e zootecnico, della pesca marittima e delle acque interne, dell’acquacoltura, della caccia) e nelle foreste. Tali misure, definite sulla base delle necessità emerse dalle analisi e dalla concertazione condotta nel corso della redazione del Piano, sono volte a raggiungere i tre obiettivi generali ed i diciannove obiettivi specifici individuati dal Consiglio Regionale. In linea con quanto stabilito dalla L.R. 49/99 (Norme in materia di programmazione regionale), dalla Decisione della Giunta Regionale n. 2/2011“Modello analitico per l'elaborazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani e programmi regionali ai sensi dell'articolo 10 della L.R. 49/99 e s.s.m.i”, dalle specifiche leggi regionali settoriali, e dal capitolo 9 della Sezione contenutistica del PRAF, le misure definite dal Piano rappresentano linee programmatiche di intervento che necessitano di specifiche modalità di attuazione. Tali modalità sono definite dalla Giunta Regionale con propria deliberazione approvata annualmente in cui sono definite le procedure di gestione e controllo del piano, le competenze dei diversi soggetti coinvolti nella programmazione, la ripartizione delle risorse tra le misure, le modalità per l’eventuale ripartizione tra gli Enti, ecc. La struttura del documento di attuazione è la seguente: - Allegato A: procedure generali di attuazione, gestione, finanziamento e controllo del Piano; - Allegato B: Piano finanziario del PRAF - ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni del Piano; - Allegato C: schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano. In allegato B sono definite le linee di intervento del PRAF che sono attivate nell’anno di riferimento, ripartite in misure (approvate dal Consiglio Regionale) e, al loro interno, in azioni specifiche, ognuna con la dotazione finanziaria per l’anno in corso. Una singola misura può comporsi in una o più azioni. In allegato C sono riportate le schede attuative delle singole misure, con indicato il Settore che ha provveduto alla definizione della scheda e Responsabile delle procedure di attuazione e delle attività successive. Secondo quanto stabilito dal PRAF le misure e azioni sono ripartite nelle seguenti sezioni: Sezione A: Agricoltura e Zootecnia Sezione B: Pesca marittima e acquacoltura Sezione C: Gestione faunistico-venatoria Sezione D: Foreste Sezione E: Pesca acque interne Pagina 2 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso La legge regionale 1/06 individua la necessità di stanziare apposite risorse per l’attuazione di nuovi interventi non previsti nell’ambito del Piano approvato dal Consiglio; tali interventi sono volti a rispondere a situazioni non prevedibili al momento della approvazione del Piano e pertanto alla necessità di rispondere in modo adeguato a nuove esigenze del mondo produttivo, per le quali la Giunta ritiene di non dover modificare il piano stesso; gli interventi, inoltre, possono essere indirizzati a rispondere a situazioni emergenziali che si dovessero presentare e che, per la loro stessa natura, richiedono tempi rapidi di risposta da parte della Pubblica Amministrazione. In allegato B alla delibera di attuazione sono pertanto definiti gli stanziamenti finanziari per eventuali linee di intervento impreviste ed urgenti, mentre in allegato C sono riportate le relative schede attuative, con indicato il Settore che ha provveduto alla definizione della scheda e Responsabile delle procedure di attuazione e delle attività successive. Le schede riportano inoltre se si tratta di interventi imprevisti oppure urgenti e la coerenza con obiettivi generali e specifici del Piano. Tali interventi sono inseriti nella “Sezione F: Interventi imprevisti e urgenti”. Come stabilito al capitolo 1 “La nuova programmazione agricolo-forestale 2012-2015” della Sezione contenutistica del PRAF, il Piano Regionale Agricolo Forestale è il documento di riferimento per tutte le strategie di intervento de comparto agricolo e forestale, nonché l’unico Piano di erogazione finanziaria finanziato con fondi regionali e nazionali e coordinato con le risorse europee. Per tale motivo con il PRAF possono essere stanziate risorse destinate a cofinanziare altri Piani e Programmi od altre iniziative regionali. In allegato B sono definiti gli eventuali stanziamenti finanziari. Tali interventi sono inseriti nella “Sezione G: Altri interventi”. 1.2 Le misure e le azioni del PRAF La delibera di attuazione può essere modificata dalla Giunta Regionale nel corso dell’anno sulla base di esigenze derivate dalla variazione delle risorse finanziarie disponibili per il Piano, dalla comparsa di emergenze o di situazioni impreviste, da specifiche esigenze dei comparti. In tabella si riportano (a titolo esemplificativo) le misure e le azioni definite a maggio 2012 (le misure risultano attivate solo se è approvata una scheda in allegato C e la relativa ripartizione delle risorse in allegato B): Elenco misure attivate a giugno 2012 (si raccomanda di porre attenzione alla colonna “ titolo sintetico utilizzato nel portale ARTEA” in quanto è l’oggetto delle tabelle del sistema) Codice titolo sintetico utilizzato Titolo Misura Azione Titolo azione Misura nel portale ARTEA Servizi di sviluppo agricolo- azione di animazione dello sviluppo agricolo rurale di significativa valenza territoriale. Azione di comunicazione integrata tra i diversi soggetti A.1.1.a - Agricoltura: A.1.1 operanti nel sistema dei servizi di sviluppo a Servizi di Sviluppo Agricolo Servizi sviluppo agricolo agricolo: divulgazione, dimostrazione, informazione sulle iniziative dello sviluppo rurale condotte direttamente od anche in collaborazione con i mezzi di comunicazione. conclusione progetti di ricerca e sviluppo rurale a valenza territoriale con A.1.2.a - Agricoltura: a concessione di contributo, a seguito del subentro della Regione nelle funzioni di Conclusione progetti ARSIA contributi A.1.2.b - Agricoltura: Attuazione dell'accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Azienda Agricola b programma colturale di Alberese. Attuazione del programma colturale per l’anno 2012 Promozione dell'Innovazione e trasferimento Alberese A.1.2 tecnologico nel settore Agricoloforestale. conclusione progetti di ricerca e sperimentazione di interesse regionale con A.1.2.c - Agricoltura: c prestazione di servizio, a seguito del subentro della Regione nelle funzioni di Conclusione progetti ARSIA prestazione di servizio attivazione nuovi progetti di ricerca, sperimentazione, trasferimento A.1.2.d - Agricoltura: nuovi d dell’innovazione e della conoscenza di interesse regionale tramite prestazione di progetti di ricerca servizio e borse di studio A.1.3.a - Agricoltura: Attività di promozione economica dei prodotti agricoli ed agroalimentari attuata a Promozione economica attraverso risorse trasferite dallo Stato agroalimentare stato A.1.3.b - Agricoltura: Attività di promozione economica dei prodotti agricoli ed agroalimentari attuata b Promozione economica Attività di promozione economica dei prodotti attraverso risorse regionali A.1.3 agroalimentare regione agricoli ed agroalimentari. attività di promozione economica dei prodotti vinicoli ottenuti nel rispetto del Regolamento (CE) 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli A.1.3.c - Agricoltura: OCM c e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), Vitivinicola come modificato dal regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009. Partecipazione della Regione Toscana, nelle A.1.4.a - Agricoltura: materie inerenti lo sviluppo rurale, a società, Partecipazione della A.1.4 associazioni, fondazioni ed altri organismi di a Partecipazione della Regione Toscana ad organismi Regione Toscana a diritto pubblico o privato regionali, nazionali ed Organismi europei. Pagina 3 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Codice titolo sintetico utilizzato Titolo Misura Azione Titolo azione Misura nel portale ARTEA investimenti nelle aziende per la tutela del patrimonio zootecnico regionale A.1.5.a - Agricoltura: Tutela A.1.5 Investimenti nelle aziende a soggetto a predazione attraverso la realizzazione di opere di prevenzione con allevamenti da predazione erogazione dei fondi agli Enti competenti. Sostegno alle attività di tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici e alla A.1.6.a - Agricoltura: a esecuzione dei controlli funzionali delle specie e razze animali aventi interesse Tenuta libri genealogici e zootecnico registri anagrafici Incentivazione all’acquisto e all’impiego di animali iscritti nei libri genealogici e nei A.1.6.b - Agricoltura: Aumento della competitività degli allevamenti b registri anagrafici Acquisto riproduttori A.1.6 attraverso azioni di miglioramento genetico delle specie e razze di interesse zootecnico. A.1.6.c - Agricoltura: c Favorire la valutazione genetica degli animali da riproduzione Valutazione genetica animali Promozione della partecipazione a momenti di scambio tra allevatori che A.1.6.d - Agricoltura: d detengono animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici manifestazioni zootecniche Sostegno alle imprese di trasformazione dei A.1.7.a - Agricoltura: A.1.7 a Sostegno alle imprese di trasformazione dei prodotti agricoli prodotti agricoli Sostegno alle imprese A.1.8.a - Agricoltura: A.1.8 Sostegno all’attività vivaistica sostenibile. a Sostegno all’attività vivaistica sostenibile. Sostegno all'attività vivaistica Incentivi per la costituzione di consorzi ed altre A.1.9.a - Agricoltura: Incentivi per la costituzione di consorzi ed altre forme associative tra gli addetti del A.1.9 forme associative tra gli addetti del settore a Incentivi per la costituzione settore agricolo e del settore forestale. agricolo e del settore forestale. di forme associative A.1.10.a - Agricoltura: A.1.10 Distretti Rurali a Distretti Rurali Distretti rurali Progetto regionale “filiera corta” - Rete regionale A.1.11.a - Agricoltura: A.1.11 a Iniziative di filiera corta sul territorio toscano per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani. Progetto "filiera corta" A.1.12.a - Agricoltura: Strutturazione e miglioramento dell’offerta di servizi di ammansimento e doma del a Servizi ammansimento e cavallo doma A.1.12.b - Agricoltura: A.1.12 Valorizzazione della filiera ippica Iniziative di qualificazione delle produzioni equine toscane attraverso l’allestimento b Qualificazione produzioni di spazi idonei alla valorizzazione e commercializzazione di cavalli. equine Convenzione Ispettorato Logistico dell'esercito presso le strutture del CEMIVET di A.1.12.c - Agricoltura: c Grosseto Alberese - Cemivet A.1.13.a - Agricoltura: Interventi a favore delle filiere produttive A.1.13 a Interventi a favore delle filiere produttive vegetali. Interventi a favore delle vegetali. filiere produttive A.1.14.a -Agricoltura: a Contributi allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda Contributi allo smaltimento delle carcasse Interventi a tutela della sanità animale e A.1.14 Sostegno in regime de minimis agli allevatori che mettono a disposizione i propri A.1.14.b - Agricoltura: pubblica b capi quali “sentinelle” da Blue Tongue Sentinelle lingua Blu A.1.14. c - Agricoltura: c Emergenze sanitarie zootecniche Emergenze Zootecniche Promozione di progetti di sviluppo zootecnico A.1.15.a - Agricoltura: A.1.15 realizzati dall’Istituto Zooprofilattico a Progetti di sviluppo zootecnico Progetti IZS Sperimentale per le regioni Lazio e Toscana. Divulgazione delle informazioni relative al monitoraggio delle avversità biotiche e A.1.16.a Agricoltura: Tutela Tutela fitosanitaria del patrimoni agricolo e a abiotiche nel settore agroforestale, delle strategie di profilassi e di difesa fitosanitaria divulgazione forestale toscano: azioni relative allo fitosanitaria informazioni A.1.16 svolgimento delle attività del Servizio Organizzazione e realizzazione di piani di monitoraggio delle avversità biotiche e A.1.16.b Agricoltura: Tutela Fitosanitario Regionale. b abiotiche nel settore agroforestale avvalendosi anche dei servizi fitosanitaria Piani di Agroambiente.info e META monitoraggio Erogazione di un contributo per ridurre gli oneri assicurativi a carico dei produttori A.1.17.a - Agricoltura: a Contributi per l'assicurazione alle produzioni agricoli per polizze a difesa delle avversità atmosferiche e zootecniche Assicurazioni calamità A.1.17 agricole e zootecniche Erogazione di un contributo per ridurre gli oneri assicurativi a carico dei produttori A.1.17.b - Agricoltura: b agricoli per polizze a difesa del bestiame soggetto a predazione Assicurazioni predatori Attività di informazione in merito alla A.1.18.a - Agricoltura: assicurabilità delle produzioni agricole e Attività di informazione in merito alla assicurabilità delle produzioni agricole e A.1.18 a Attività di informazione zootecniche da eventi atmosferici, epizoozie e zootecniche da eventi atmosferici, epizoozie e danni da animali predatori. sulla assicurabilità danni da animali predatori. Erogazione di indennizzi per la salvaguardia dei A.1.19.a - Agricoltura: redditi dagli eventi climatici avversi e dalle A.1.19 a Indennizzi per eventi climatici avversi e calamità naturali Indennizzi per le calamità calamità naturali riconosciute e ritenute naturali ammissibili ai sensi del D.lgs 102/2004. Contributi finanziari in favore dei CAA per lo A.1.20.a - Agricoltura: svolgimento delle attività di assistenza A.1.20 a Contributi finanziari in favore dei CAA Contributi finanziari in procedimentale in favore di Province, Comunità favore dei CAA Montane ed Artea di cui alla LR 11/98. A.1.21.a - Agricoltura: Divulgazione delle modalità di accesso al Divulgazione delle modalità di accesso al sistema informativo ARTEA e Divulgazione delle modalità A.1.21 sistema informativo ARTEA e implementazione a implementazione del sistema direzionale in agricoltura. di accesso al sistema del sistema direzionale in agricoltura. ARTEA A.1.22.a - Agricoltura: A.1.22 Interventi in materia di credito agrario a Interventi in materia di credito agrario Interventi in materia di credito agrario A.1.23.a - Agricoltura: Partecipazione a progetti di Cooperazione Partecipazione a progetti di A.1.23 a Partecipazione a progetti di Cooperazione Internazionale - Area Rurale Obiettivo 3 Internazionale - Area Rurale Obiettivo 3 Cooperazione Internazionale Interventi a supporto delle attività svolte dall’Organismo Pagatore Regionale A.1.24.a - Agricoltura: ARTEA in riferimento al regolamento CEE 1272/88 che fissa modalità di A.1.24 Assistenza tecnica. a regolamento CEE 1278/88 applicazione del regime di aiuti per incoraggiare il ritiro dei seminativi dalla assistenza tecnica ARTEA produzione. Liquidazioni degli importi dovuti a determinati beneficiari per la conclusione di procedimenti A.1.25.a - Agricoltura: Liquidazione delle indennità di cui alla sentenza 100/2012 del TAR Toscana A.1.25 amministrativi avviati nella programmazione a Liquidazione sentenza TAR relative al risarcimento del danno per l'emergenza avicola precedente alla attuazione del Piano Regionale 100/2012 Agricolo Forestale. Pagina 4 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Codice titolo sintetico utilizzato Titolo Misura Azione Titolo azione Misura nel portale ARTEA A.1.26.a - Agricoltura: punti a Interventi per la realizzazione di punti vendita dei prodotti biologici Sostegno agli investimenti e alla vendita prodotti biologiche A.1.26 commercializzazione delle produzioni A.1.26.b - Agricoltura: biologiche. Interventi per la valorizzazione commerciale dei prodotti biologici e la b valorizzazione prodotti realizzazione di materiale pubblicitario e sua divulgazione biologiche A.2.1.a - Agricoltura: A.2.1 Conservazione delle risorse genetiche animali a Conservazione delle risorse genetiche animali Conservazione risorse genetiche animali Tutela e valorizzazione delle risorse genetiche A.2.2.a - Agricoltura: Tutela A.2.2 a LR 64/04 – Banca Regionale del Germoplasma vegetali. risorse genetiche vegetali Interventi finalizzati alla salvaguardia delle A.2.3.a - Agricoltura: colture agricole della Toscana da possibili Interventi finalizzati alla salvaguardia delle colture agricole della Toscana da A.2.3 a Salvaguardia delle colture contaminazioni con organismi geneticamente possibili contaminazioni con organismi geneticamente modificati (OGM). da contaminazioni OGM modificati (OGM). A.2.4.a - Agricoltura: Aiuti Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto di A.2.4 a Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto di requisiti obbligatori per il rispetto di requisiti requisiti obbligatori obbligatori Promozione e sostegno della valorizzazione dei A.2.5.a - Agricoltura: prodotti enogastronomici e del territorio toscano A.2.5 a Iniziative di valorizzazione dei prodotti certificati toscani Valorizzazione prodotti attraverso la creazione e gestione di percorsi certificati turistici del vino, dell'olio e dei sapori. A.2.6.a - Agricoltura: Attività inerenti l’educazione alimentare, la valorizzazione dei prodotti agricoli ed Educazione alimentare, Attività inerenti l’educazione alimentare, la a agroalimentari toscani e la tutela della biodiversità autoctona. tutela prodotti agricoli e valorizzazione dei prodotti agricoli ed A.2.6 biodiversità agroalimentari toscani e la tutela della biodiversità autoctona. Liquidazione degli importi dovuti dalla Amministrazione Regionale per A.2.6.b - Agricoltura: b l’adempimento di protocolli di intesa sottoscritti dalla Regione per le finalità della Protocolli di intesa della RT misura Promozione dell'impiego di alimenti biologici, tipici, tradizionali e da Agriqualita' nelle mense Progetti di educazione alimentare (con riferimento alla misura b della scheda A.2.7.a - Agricoltura: A.2.7 pubbliche della toscana e sviluppo di azioni di a PRAF) Mense pubbliche toscane educazione alimentare e di aggiornamento professionale. Interventi per l’informazione e l’educazione A.2.8.a - Agricoltura: A.2.8 a Interventi per l’informazione e l’educazione sull’apicoltura sull’apicoltura Informazione sull'apicoltura Sostegno alle attività di valorizzazione delle Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti A.2.9.a - Agricoltura: produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di A.2.9 a agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle Attività di valorizzazione qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle zone rurali e di montagna. delle produzioni agricole aree interne, delle zone rurali e di montagna. A.2.10.a - Agricoltura: Quadro conoscitivo delle risorse idriche in A.2.10 a Quadro conoscitivo delle risorse idriche in agricoltura Quadro conoscitivo delle agricoltura risorse idriche A.2.11.a - Agricoltura: Iniziative per la razionalizzazione della gestione Realizzazione di interventi finalizzati alla valorizzazione delle risorse superficiali e A.2.11 a Razionalizzazione delle delle risorse idriche nell’agricoltura toscana al risparmio idrico per il supporto all’irrigazione risorse idriche A.2.12.a - Agricoltura: A.2.12 Produzione di energia da fonti rinnovabili. a Produzione di energia da fonti rinnovabili. Energie rinnovabili attività finalizzate al raggiungimento della corretta gestione dei beni civici comunali A.2.13.a - Agricoltura: a Usi civici del territorio - spese relative alla o frazionali gestione beni Usi civici A.2.13 gestione delle competenze in materia di usi A.2.13.b - Agricoltura: civici. b attività di ricerca, ricognizione e verifica dei beni civici in Toscana ricerche e ricognizioni di Usi civici A.2.14.a - Agricoltura: A.2.14 Agricoltura sociale. a Interventi di utilizzo dell’attività agricola per scopi di utilità sociale Agricoltura sociale. A.2.15.a - Agricoltura: Sostegno al sistema territoriale delle produzioni Sostegno al sistema territoriale delle produzioni agricole e dei prodotti A.2.15 a Sostegno ai prodotti agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità. agroalimentari di qualità. agroalimentari di qualità Aumento della domanda interna e A.2.16.a - Agricoltura: Aumento della domanda interna e comunicazione istituzionale nel settore A.2.16 comunicazione istituzionale nel settore a Promozione del settore biologico. biologico. biologico B.1.1.a - Pesca Marittima: B.1.1 Ammodernamento impianti di Acquacoltura. a Ammodernamento impianti di Acquacoltura. Ammodernamento impianti di Acquacoltura. B.1.2.a - Pesca Marittima: B.1.2 Porti di pesca. a Ammodernamento delle aree portuali destinate alla pesca Porti di pesca. B.1.3.a - Pesca Marittima: B.1.3 Tracciabilità dei prodotti a Strumenti per l’identificazione del prodotto ittico lungo la filiera Tracciabilità dei prodotti B.1.4.a - Pesca Marittima: B.1.4 Supporto alle OP. a Costituzione OP e sostegno ai piani di miglioramento Supporto alle OP. B.1.5.a - Pesca Marittima: Interventi finalizzati al miglioramento delle produzioni con particolare riguardo alla B.1.5 Miglioramento della qualità dei prodotti. a Miglioramento della qualità qualità ed alle condizioni igienico – sanitarie dei prodotti. Interventi per la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo di nuovi mercati per il B.1.6.a - Pesca Marittima: B.1.6 Promozione. a prodotto ittico Promozione. B.1.7.a - Pesca Marittima: Azioni con le organizzazioni professionali del B.1.7 a Azioni volte allo sviluppo dell’associazionismo a livello regionale Azioni con le settore. organizzazioni professionali B.1.8.a - Pesca Marittima: B.1.8 Formazione professionale. a Corsi di formazione Formazione professionale. B.1.9.a - Pesca Marittima: B.1.9 Assistenza tecnica. a supporto alle Province per l'attuazione della programmazione annuale Assistenza tecnica Province B.2.1.a - Pesca Marittima: B.2.1 Diversificazione delle attività di pesca. a Sviluppo di attività secondarie all’ attività di pesca e di acquacoltura Diversificazione attività di pesca Ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture a servizio della pesca B.2.2.a - Pesca Marittima: B.2.2 Pesca nelle acque interne. a professionale nelle acque interne Pesca nelle acque interne. Pagina 5 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Codice titolo sintetico utilizzato Titolo Misura Azione Titolo azione Misura nel portale ARTEA B.2.3.a - Pesca Marittima: Interventi previsti a Gestione delle risorse ittiche Attuazione di interventi previsti nell’ambito dei nell'ambito dei piani di B.2.3 piani di gestione di interesse regionale. gestione B.2.3.b - Pesca Marittima: b Interventi di parte corrente, per l’attuazione del piano di gestione dell’anguilla attuazione Piano anguilla B.2.4.a - Pesca Marittima: Gestione delle risorse alieutiche, studi e B.2.4 a Studi, ricerche, indagini Gestione delle risorse ricerche. alieutiche Sostegno alle attività di prevenzione dei danni Sostegno alle attività di prevenzione dei danni alle colture causati dalla fauna C.1.1.a - Caccia: C.1.1 a alle colture causate dalla fauna selvatica. selvatica Prevenzione danni C.2.1.a - Caccia: a Esercizio delle funzioni amministrative attribuite ai Comuni trasferimento ai Comuni Contributo regionale per lo svolgimento di C.2.1.b - Caccia: C.2.1 attività delegate ed istituzionale relative alla b Esercizio delle funzioni attribuite alle Province trasferimento alle Province gestione faunistico-venatoria. Contributo alle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale per le C.2.1.c - Caccia: Contributi c proprie attività e iniziative istituzionali ad Associazioni Sostegno alle attività di valorizzazione iniziative e attività di monitoraggio faunistico di interesse regionale in materia C.2.2.a - Caccia: C.2.2 dell'ambiente e della fauna di interesse a faunistico-venatoria Monitoraggio faunistico regionale. C.2.3.a - Caccia: Interventi Attuazione degli interventi di programmazione C.2.3 a Attuazione degli interventi di programmazione faunistico venatoria di programmazione faunistico venatoria. faunistico venatoria. D.1.1.a - Foreste: a realizzazione nuovi impianti Realizzazione nuovi impianti biomasse D.1.1 Uso delle biomasse forestali a fini energetici D.1.1.b - Foreste: b realizzazione piattaforme e potenziamento della filiera Realizzazione piattaforme e potenziamento D.1.2.a - Foreste: IVA Aggiornamento del personale addetto alle a Spese non eligibili sulla misura 111del PSR 2007-2013 misura 111 PSR D.1.2 utilizzazioni forestali ed alle sistemazioni idraulico forestali. D.1.2.b - Foreste: Spese b Spese eligibili sulla misura 111del PSR 2007-2013 eligibili misura 111 PSR D.1.3.a - Foreste: Addestramento del personale impiegato nel Addestramento del personale impiegato nel sistema regionale di prevenzione e Addestramento del D.1.3 sistema regionale di prevenzione e lotta attiva a lotta attiva agli incendi boschivi. personale impiegato nella agli incendi boschivi. lotta agli incendi boschivi Assegnazione agli EE.DD. Per acquisto DPI, attrezzature, adeguamenti D.Lgs D.1.4.a - Foreste: Acquisto a Adeguamento dotazioni strumentali e di 81/2008 per le utilizzazioni forestali attrezzature D.1.4 sicurezza. Assegnazione agli EE.DD. Per acquisto/sostituzione mezzi per utilizzazioni D.1.4.b - Foreste: Acquisto b forestali e gestione pafr /sostituzione mezzi D.1.5.a - Foreste: a Finanziamento programmi Amministrazioni provinciali Programmi provinciali D.1.5 Interventi a favore della tartuficoltura. D.1.5.b - Foreste: Attività di b Attività di supporto in materia di tartuficoltura supporto D.1.6.a -Foreste: D.1.6 Interventi di miglioramento ambientale. a Interventi di miglioramento ambientale in amministrazione diretta Miglioramento ambientale D.2.1.a - Foreste: Spese a Int. pubblici for. in amministrazione diretta / spese investimento investimento D.2.1.b - Foreste: Spese b Int. pubblici for. in amministrazione diretta / spese correnti correnti D.2.1.c - Foreste: Spese D.2.1 Interventi pubblici forestali. c Copertura spese non eligibili del PSR 2007-2013 Mis. 226/227 non eligibili D.2.1.d -Foreste: Interventi d Int. pubblici for. in affidamento pubblici in affidamento D.2.1.e - Foreste: Interventi e Int. pubblici for. urgenti pubblici urgenti Monitoraggio delle fitopatie in ambito forestale e D.2.2.a - Foreste: D.2.2 a Monitoraggio delle fitopatie in ambito forestale e supporto degli interventi di difesa. supporto degli interventi di difesa. Monitoraggio fitopatie D.2.3.a - Foreste: Produzione e distribuzione materiale forestale D.2.3 a Attività vivai regionali Produzione e ditribuzione autoctono. materiale forestale D.2.4.a - Foreste: a Finanziamento agli enti competenti e contributi ai Comuni Finanziamento agli enti D.2.4.b - Foreste: b Contributi ai soggetti convenzionati Contributi Previsione, prevenzione e lotta agli incendi D.2.4.c - Foreste: Contratti D.2.4 c Contratti con soggetti privati boschivi. con privati D.2.4.d - Foreste: d finanziamento agli Enti competenti e contributi ai Comuni - investimenti Finanziamento Enti e Comuni D.2.4.e - Foreste: e Contributi a soggetti statali per interventi straordinari su territorio Contributi soggetti statali interventi sul territorio D.2.5.a - Foreste: Attività di informazione sui prodotti secondari del D.2.5 a Interventi di informazione ed educazione Informazione sui prodotti bosco. secondari del bosco D.2.6.a - Foreste: D.2.6 Monitoraggi, inventari e cartografia forestale. a Realizzazione di cartografia forestale, monitoraggi e inventari forestali Monitoraggi, inventari e cartografia forestale. Sostegno alle attività di valorizzazione D.2.7.a - Foreste: Iniziative D.2.7 a Contributi per iniziative informative e divulgative in materia forestale dell'ambiente e delle produzioni forestali. informative e divulgative Pagina 6 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Codice titolo sintetico utilizzato Titolo Misura Azione Titolo azione Misura nel portale ARTEA D.2.8.a - Foreste: a Trasferimenti agli EE.DD. per realizzazione Foreste Modello Trasferimenti agli EE.DD. D.2.8.b - Foreste: Iniziative D.2.8 Sostegno al processo della “foresta modello”. b Iniziative informative sulle Foreste Modello informative Spese missioni all'estero per Rete Internazionale delle Foreste Modello e rete D.2.8.c - Foreste: Missioni c Mediterranea delle Foreste Modello all'estero D.3.1.a - Foreste: a Cura e gestione PAFR in amministrazione diretta /spese investimento Amministrazione diretta/spese investimento D.3.1.b - b Cura e gestione PAFR in amministrazione diretta /spese correnti Foreste:Amministrazione diretta/spese correnti D.3.1.c - Foreste: Oneri c Oneri obbligatori per atti in essere per la gestione del PAFR obbligatori per la gestione del PAFR D.3.1.d - Foreste: Cura e Cura e gestione del patrimonio agricolo forestale D.3.1 d Cura e gestione PAFR in affidamento gestione PAFR in regionale. affidamento D.3.1.e - Foreste: Cura e e Cura e gestione PAFR urgenti gestione PAFR urgenti D.3.1.f - Foreste: Gestione PAFR in affidamento f Cura e gestione PAFR in affidamento derivanti da accordi e/o programmi derivanti da accordi o programmi D.3.1.h - Foreste: Interventi g Interventi per la gestione del PAFR finanziati con i proventi della gestione finanziati con proventi delle gestione D.3.2.a - Foreste: Interventi a Interventi strutturali per la valorizzazione del PAFR strutturali D.3.2.b - Foreste: Interventi Interventi strutturali per la valorizzazione del PAFR derivanti da accordi e/o b strutturali derivati da programmi Interventi per la valorizzazione del patrimonio accordi o programmi D.3.2 agricolo forestale regionale. D.3.2.c - Foreste: Interventi c Interventi di pianificazione per la valorizzazione del PAFR di pianificazione D.3.2.d - Foreste: d Certificazione forestale dei complessi del PAFR Certificazione forestale dei complessi del PAFR E.2.1.a - Pesca acque contributi per la promozione, sostegno dell’esercizio della pesca dilettantistica e a interne: Contributi esercizio quanto ad essa collegato Sostegno alle attività di valorizzazione della pesca E.2.1 pesca, fauna ittica e ambienti acquatici di E.2.1.b - Pesca acque interesse regionale. contributi straordinari alle Amministrazioni provinciali per la realizzazione di interne: Contributi b progetti interprovinciali di particolare interesse per la pesca nelle acque interne straordinari programmi province Trasferimenti per interventi di tutela delle risorse E.2.2.a - Pesca acque finanziamento alle Amministrazioni provinciali di progetti coerenti con le finalità di E.2.2 ittiofaunistiche ripristino e mantenimento degli a interne: Finanziamento cui alla L.R. 7/2005 e agli atti di programmazione equilibri biologici. progetti provinciali E.2.3.a - Pesca acque Attività istituzionale regionale per la gestione Acquisto di beni e servizi per l’attività istituzionale relativa alla gestione della E.2.3 a interne: Gestione della della pesca nelle acque interne. pesca nelle acque interne pesca nelle acque interne E.2.4.a - Pesca acque Supporto tecnico alle attività di tutela della fauna E.2.4 a supporto tecnico specialistico da parte di ARPAT interne: Trasferimenti ad ittica e degli ambienti fluviali. ARPAT Progetto sperimentale di lotta al randagismo a F.1.1.a - Caccia: progetto F.1.1 a Progetto sperimentale di lotta al randagismo a difesa degli allevamenti zootecnici difesa degli allevamenti zootecnici randagismo Organizzazione di manifestazioni espositive attinenti l’agricoltura le foreste e le attività rurali al fine di valorizzare le produzioni agricole e Compartecipazione nell’organizzazione di eventi espositivi legati alla F.1.2.a - Agricoltura: F.1.2 artigianali di qualità con il coinvolgimento a valorizzazione intersettoriale dei territori rurali e dei sistemi di qualità legati alle Manifestazioni espositive dell’artigianato, del turismo, del commercio, dei produzioni tipiche di qualità. sistemi formativi e della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale regionale F.1.3.a - Agricoltura: integrazione dell’importo dell’IVA per prestazioni svolte alla Regione Toscana Liquidazione spese non eligibili del PSR e di a pagamento IVA precedente nell’anno 2011 F.1.3 quelle derivanti dagli incrementi delle aliquote programmazione IVA F.1.3.b - Agricoltura: IVA b Spesa per il pagamento dell'IVA per le misure 111, 226 e 511 del PSR 2007-2013 misure agricole PSR Erogazione di contributi per azioni di F.1.4.a - Agricoltura: F.1.4 Comunicazione e promozione economica dei a Comunicazione e promozione economica del “Pecorino Toscano DOP” Promozione pecorino prodotti agroalimentari regionali. Toscano DOP G.1.1.a - Altre: Top Up G.1.1 TOP UP Piano di Sviluppo Rurale PSR G.1.2.a - Altre: Piano G.1.2 Piano della Comunicazione Comunicazione G.1.3.a. - Altre: G.1.3 Risorse destinate al monitoraggio e alla valutazione del Piano Monitoraggio PRAF G.1.4.a - Altre: imprevisti G.1.4 Risorse disponibili per interventi urgenti ed imprevisti - correnti correnti G.1.5.a - Altre: imprevisti G.1.5 Risorse disponibili per interventi urgenti ed imprevisti - investimenti investimenti Pagina 7 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso 2 La gestione dei pagamenti del Piano Tutte le risorse necessarie alla attuazione del PRAF, di competenza dell’Area di Coordinamento Sviluppo Rurale ed assegnate al Settore Programmazione agricola-forestale sono trasferite ad ARTEA. E’ fatto salvo il mantenimento di parte delle risorse in capitoli del bilancio regionale per le spese che devono essere sostenute direttamente dalla Regione senza il passaggio dalla Agenzia Regionale, quali le spese per l’acquisizione di beni o per la prestazione di servizi. Le risorse sono annualmente impegnate alla Agenzia, in una o più soluzioni in base alla disponibilità di bilancio, ma i trasferimenti per cassa sono effettuati attraverso un attento monitoraggio che assicura una liquidazione commisurata ai reali bisogni determinati dalla attuazione degli interventi del Piano. Eccetto i casi richiamati precedentemente, per i quali le risorse rimangono in disponibilità dell’Amministrazione regionale, l’erogazione delle risorse finanziarie al beneficiario finale, qualunque sia la sua natura (beneficiario privato, Ente pubblico, Agenzia Regionale, Istituto di ricerca, Associazione senza fini di lucro, ecc…) per ogni singola misura/azione è pertanto effettuata da ARTEA e non più direttamente dalla Regione. Le modalità attuative degli interventi sono le seguenti: 1. Annualmente la Giunta Regionale, per il tramite della delibera di attuazione del Piano, approva il piano finanziario e stanzia per tutte le misure/azioni del Piano le risorse necessarie alla attuazione, in linea con le disponibilità di bilancio; il piano finanziario è approvata dalla Giunta Regionale nell’ambito dell’allegato B della delibera di attuazione; 2. sulla base dell’andamento della spesa delle linee di intervento attivate, definito attraverso un continuo monitoraggio dei dati inerenti l’attuazione delle misure e delle azioni, nel corso dell’anno la Giunta Regionale può procedere alla modifica del citato allegato B, modificando la ripartizione delle risorse fra le misure/azioni, fatti salvi gli importi già assegnati ai beneficiari; 3. l’importo complessivo assegnato ad uno o più beneficiari dal Settore responsabile del procedimento di una misura/azione, o quello liquidato da ARTEA, ad uno o più beneficiari, non può in alcun caso superare lo stanziamento delle risorse stabilito dall’allegato B per ciascuna misura/azione. L’importo di cui all’allegato B è il tetto massimo di spesa autorizzato dalla Giunta Regionale per la singola linea di intervento; 4. espletate tutte le procedure previste dalla scheda di attuazione della misura/azione o dal relativo bando per la selezione del/dei beneficiario/i il Responsabile del procedimento assegna, con atto formale rappresentato da decreto, determina dirigenziale o altro atto equivalente, le risorse ai beneficiari individuati; le assegnazioni devono essere effettuate inderogabilmente entro il 31 dicembre dell’anno cui si riferisce la delibera di attuazione. Qualora previsto, con lo stesso atto, può essere dato mandato ad ARTEA di liquidare contestualmente l’importo spettante al beneficiario. L’atto ufficiale di assegnazione è inserito nel portale PRAF del Sistema Informativo di ARTEA (quale file .pdf); 5. ove previsto dalla scheda di misura/azione le risorse possono essere ripartite, con decreto dirigenziale del Settore regionale responsabile del procedimento, fra gli Enti competenti individuati dalla scheda di misura/azione. In tal caso la gestione delle risorse è di competenza degli Enti stessi che devono utilizzare le risorse secondo quanto specificato dalla scheda di misura, di cui all’allegato C, e dall’atto con cui sono ripartite le risorse, ed assegnare e dare mandato ad ARTEA di liquidare i beneficiari finali con le modalità di cui ai punti 4 e 7; 6. esclusivamente nei casi previsti dalle schede di attuazione il responsabile del procedimento può assegnare ad un beneficiario fondi anche per più annualità, fermo restando che non possono essere assegnati contributi oltre la data di validità del Piano (31 dicembre 2015); 7. espletate tutte le procedure previste dalla scheda di attuazione della misura/azione o dal relativo bando per la definizione dell’importo da liquidare al beneficiario, il Responsabile del procedimento dà mandato ad ARTEA, con atto formale rappresentato da decreto, determina dirigenziale o altro atto equivalente, di liquidare le risorse ai beneficiari. In nessun caso la liquidazione complessiva ad un beneficiario per una specifica misura/azione può essere superiore all’importo assegnato dal Responsabile del procedimento. L’atto di mandato ad ARTEA a liquidare è inserito nel portale del Sistema Informativo di ARTEA (quale file .pdf); Pagina 8 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso 8. le risorse di competenza degli uffici regionali, non ripartite agli Enti, devono essere assegnate al beneficiario finale ed inserite nel Sistema Informativo di ARTEA entro il 31 dicembre dell’anno in corso; le risorse non assegnate entro tale data saranno rendicontate dalla Agenzia come avanzi non assegnati a nessun beneficiario e resteranno in disponibilità della Giunta Regionale per l’attuazione del PRAF per l’anno successivo. Con l’approvazione delle modalità attuative la Giunta da pertanto mandato ai Settori regionali o agli Enti competenti di attivarsi al fine di mettere in campo gli strumenti finanziari previsti dal Piano, attraverso l’emanazione di specifici atti descritti nella scheda di misura. Secondo quanto definito dalle schede possono essere responsabile delle procedure gli uffici Regionali o quelli degli Enti locali (Province, Unioni di Comuni o singoli Comuni). Per quanto riguarda gli Enti la scheda di misura stabilisce se gli stessi sono beneficiari delle risorse (e pertanto il Settore regionale competente, a seguito del completamento delle operazioni stabilite nella scheda di misura, da mandato ad ARTEA di liquidare gli importi spettanti che passano così al bilancio dell’Ente) o se gli stessi sono gestori delle risorse, ossia sono competenti al trasferimento a soggetti terzi, da effettuare per il tramite di ARTEA. In questo caso le risorse NON sono trasferite agli Enti ma rimangono in carico ad ARTEA; l’Ente, effettuate le procedure stabilite nella scheda di misura (e/o secondo quanto dettagliato in eventuali ulteriori atti regionali) da mandato ad ARTEA di liquidare direttamente le risorse al beneficiario finale. Al fine di una corretta gestione finanziaria del Piano, e secondo quanto stabilito dal Piano stesso, ARTEA ha realizzato uno specifico portale, sulla falsariga di quello già in uso dal 2009 per il Piano Agricolo Regionale (PAR) che ha dimostrato una corretta impostazione ed ha portato a buoni risultati gestionali. 3 Il Piano finanziario L’allegato B della delibera di attuazione approva il Piano finanziario per l’annualità in corso. Le misure per cui la Giunta non ha stanziato risorse non sono attivate. Il portale del PRAF non permette l’assegnazione delle risorse al beneficiario finale, né la ripartizione agli Enti competenti, fino al momento in cui il Piano finanziario viene riportato (e validato) all’interno del sistema informativo di ARTEA. Tale operazione è di competenza esclusiva del Settore “Programmazione Agricola-Regionale” che provvede, successivamente alla pubblicazione in banca dati della Delibera di Giunta (o di una sua modifica successiva) a riportare il piano Finanziario nel sistema informativo. La correttezza del Piano finanziario inserito nel sistema informativo è controllata dalla struttura “Esecuzione pagamenti sistemi e sicurezza” di ARTEA che valida i singoli dati inseriti. Solo successivamente a tale validazione le strutture responsabili della gestione delle misure possono provvedere ad inserire nel sistema le assegnazioni ai beneficiari. 4 La ripartizione agli Enti competenti Qualora la scheda di misura stabilisca una ripartizione fra gli Enti competenti gestori delle misure, il Settore regionale responsabile per la ripartizione delle risorse fra gli Enti dovrà, con proprio atto, definire tale ripartizione nell’ambito delle risorse disponibili per la misura (allegato B) e con i parametri stabiliti nella scheda di misura. Il decreto certificato dovrà essere trasmesso dal Settore proponente al Settore “Programmazione Agricola - Forestale” che provvederà ad effettuare la ripartizione fra gli Enti nel sistema informativo ARTEA. Eventuali risorse non ripartite agli Enti rimangono in disponibilità della misura fino al 31 dicembre dell’anno. Solo successivamente a tale operazione gli Enti potranno provvedere alle assegnazioni ai beneficiari definitivi, con le modalità di seguito riportate. 5 Procedure operative del portale PRAF di ARTEA 5.1 Accesso al sistema ARTEA Si accede al portale del PRAF attraverso il sito web dell’Agenzia all’indirizzo: http://www.artea.toscana.it/ Pagina 9 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Si entra nell’area riservata cliccando su “accesso diretto”, oppure su “Scelta server”: Per l’accesso è necessario essere in possesso delle autorizzazioni rilasciate dalla Agenzia. Chi ne fosse sprovvisto dovrà contattare l’Agenzia (Via S. Donato n. 42/1, 50127 Firenze - tel. 055/324171, fax 055/3241799) o inviare una mail a utentianagrafe@artea.toscana.it. L’Agenzia fornisce username e password necessari all’accesso. Qualora si utilizzi una smart card autorizzata è necessario scegliere il certificato digitale (che viene visualizzato automaticamente), premere quindi “OK”, ed inserire la propria password. Pagina 10 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Si accede alla pagina principale e, passando con il mouse sopra la casella “Piani Regionali”, appaiono i nomi dei due portali “P.A.R” e “P.R.A.F.”. Ovviamente per le liquidazioni del Piano Agricolo Regionale (PAR) di assegnazioni fatte precedentemente al 2012 si deve accedere al portale del PAR, dato che il portale del PRAF è riservato esclusivamente alle operazioni inerenti il Piano Regionale Agricolo Forestale. I due portali non sono interdipendenti e pertanto non è possibile operare da uno sulle misure dell’altro. Si Clicca sulla casella “P.R.A.F”; Apparirà la pagina principale del portale con cui è possibile avviare la ricerca dei beneficiari,. La prima volta Prima che si accede al portale (e a cadenza di alcuni mesi) è necessario dichiarare la mancanza di conflitto di interesse, selezionando la voce “Conflitto di interessi” sul menù a sinistra. Pagina 11 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Confermare (cliccando sul tasto “conferma”) l’assenza di conflitto di interessi per poter cominciare ad operare nel sistema: Ora si può iniziare ad operare. Il sistema è strutturato per operare direttamente sul fascicolo dei singoli beneficiari. Pertanto è necessario cercare l’azienda, l’Ente o il singolo cittadino tramite le opzioni offerte dal quadro “Ricerca azienda”. Come si vede dal quadro è possibile individuare l’azienda attraverso una serie di voci differenti. Ad esempio si può scrivere nel campo “Cognome o Denominazione” il nome del beneficiario (è utile far precedere e seguire ogni parola dal segno percentuale %). Qualora la ricerca non desse risultati è possibile provare con altri dati quali il codice fiscale, la partita IVA, ecc… Appare un elenco di nomi tra i quali è necessario scegliere il beneficiario corretto, cliccando sul nome; Pagina 12 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Qualora dalla ricerca non si riuscisse ad individuare il corretto beneficiario è necessario inserire il codice fiscale e, se richiesto dal sistema, creare un nuovo beneficiario seguendo le istruzioni date dal sistema. Tale operazione deve tuttavia essere effettuata esclusivamente se si è certi che il soggetto non sia presente nell’anagrafe aziendale. Dopo aver cliccato sul beneficiario il sistema apre la schermata con i dati del beneficiario che possono così essere verificati per la certezza di correttezza del soggetto scelto. Operazione fondamentale è la verifica delle modalità di pagamento che devono corrispondere a quelle inserite in allegato al decreto/determina dirigenziale che da mandato ad ARTEA di liquidare il beneficiario. Per fare la verifica è necessario selezionare la voce sulla sinistra “Modalità di pagamento”; Si verifica così l’IBAN e le coordinate bancarie del beneficiario. Nel caso in cui l’atto dirigenziale disponga il pagamento su un conto non presente a sistema è necessario inserire tutte le informazioni corrette del nuovo conto (codici ABI, CAB, IBAN e numero conto) nel sistema selezionando la casella “Nuovo”; Pagina 13 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Si devono inserire i dati nella nuova finestra che si apre. E’ necessario inserire il CAB, l’ABI, l’IBAN e il numero di conto. Automaticamente, dopo aver salvato il sistema propone gli estremi della banca di appoggio; Si chiude la finestra e si torna alla pagina dei dati del beneficiario. La procedura di pagamento di un beneficiario si compone di tre fasi, che possono essere fatte contestualmente (assegnazione e liquidazione contemporanee) o in tempi differenti (prima l’assegnazione e, in un momento successivo, la liquidazione). 5.2 L’istanza di assegnazione (ID5000) delle risorse al beneficiario Dal menù a sinistra si seleziona la voce “Assegnazioni e Liquidazioni” per visualizzare le istanze eventualmente già presenti che vengono filtrate dal sistema per anno di assegnazione (è l’anno del bilancio su cui tali assegnazioni sono state effettuate). Selezionare l’anno di interesse, come indicato dalla freccia e cliccare sul tasto “filtra”. Nel caso in questione si vede che il beneficiario ha già in corso una assegnazione per l’anno 2012; per creare una nuova istanza di assegnazione si filtra per l’anno di bilancio corrente e si clicca su “Nuova” Pagina 14 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Il sistema presenta il menù “Tipo istanza”; Si Sceglie “Assegnazione [5000]” , come indicato dalla freccia; Appare la finestra di conferma della creazione di una nuova domanda, nella quale sono visibili tutte le istanze relative a quel beneficiario, sia aperte che chiuse. Cliccare sul tasto “Crea”; Pagina 15 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Confermare l’inserimento della nuova domanda premendo “OK”; L’istanza di assegnazione (ID5000) è stata così creata; ora si devono inserire i dati. Pagina 16 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Dopo aver cliccato su OK il sistema entra direttamente all’interno dell’istanza e chiede all’utente di indicare la misura di riferimento su cui si vuole procedere con l’assegnazione delle risorse. Nella casella “Scelta settore e opportunità” alla voce “Settore” si seleziona il “PRAF - PIANO REGIONALE AGRICOLO FORESTALE”; dalla voce “Opportunità” si seleziona la corretta azione dall’elenco delle misure del PRAF (indicato come PFA - PFB - PFC - PFD - PFE - PFF - PFG a seconda della Sezione del PRAF cui la misura appartiene), infine alla voce “Tipo” selezionare “Assegnazione”, come indicato dalle frecce nell’immagine sottostante. Cliccare infine su “Scegli”; A questo punto sul “Menu Domande”, in alto a sinistra appare la voce “Dati del finanziamento”; Pagina 17 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso Cliccando su “dati del finanziamento” si apre la schermata in cui è necessario inserire manualmente i dati; Inserire il nome dell’Ente (in questo esempio Regione Toscana) nella casella relativa ad “Ente” e il numero indicato da ARTEA (nel caso della RT è 22) nella casella relativa a “Codice Ente”; omettendo questa operazione il sistema non è in grado di individuare le risorse stanziate (o ripartite per singolo Ente) e non permetterà di procedere con le operazioni. Ovviamente qualora per una certa misura il Piano finanziario sia uguale a zero, oppure un certo Ente non abbia ripartizione, non sarà possibile assegnare alcun importo. Ogni Ente ha un proprio codice che può essere trovato nella tabella sottostante: Pagina 18 di 43
PRAF 2012 - 2015: istruzioni per l’uso IDEnte DescrEnte IDEnte DescrEnte 22 Regione Toscana 1603 COMUNE DI ABBADIA SAN SALVATORE 1604 COMUNE DI ABETONE 1 Provincia di AREZZO 1605 COMUNE DI AGLIANA 2 Provincia di FIRENZE 1606 COMUNE DI ALTOPASCIO 36 Prov.di FI - Circondario Empolese Valdelsa 1607 COMUNE DI ANGHIARI 3 Provincia di GROSSETO 1608 COMUNE DI ARCIDOSSO 4 Provincia di LIVORNO 1609 COMUNE DI AREZZO 37 Provincia di LIVORNO - Circondario V. di Cornia Piombino 1610 COMUNE DI ASCIANO 5 Provincia di LUCCA 1612 COMUNE DI AULLA 6 Provincia di MASSA CARRARA 1613 COMUNE DI BADIA TEDALDA 7 Provincia di PISA 1615 COMUNE DI BAGNI DI LUCCA 8 Provincia di PISTOIA 1618 COMUNE DI BAGNO A RIPOLI 9 Provincia di PRATO 1619 COMUNE DI BAGNONE 10 Provincia di SIENA 1620 COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO 1621 COMUNE DI BARBERINO VALDELSA 927 U.C. Alta Versilia 1622 COMUNE DI BARGA 920 U.C. Arcipelago Toscano 1623 COMUNE DI BIBBIENA 932 U.C. Pratomagno 1624 COMUNE DI BIBBONA 934 U.C. Val di Merse 1625 COMUNE DI BIENTINA 921 U.C. Valdarno e Valdisieve 1626 COMUNE DI BORGO A MOZZANO 929 U.C. Valdichiana Senese 1627 COMUNE DI BORGO SAN LORENZO 912 unione comuni garfagnana 1628 COMUNE DI BUCINE 916 Unione dei comuni montani del casentino 1629 COMUNE DI BUGGIANO 24 Unione Europea 1630 COMUNE DI BUONCONVENTO 914 unione montana dei comuni del mugello 1631 COMUNE DI BUTI 917 Unione Montana dei Comuni della Valtiberina 1632 COMUNE DI CALCI 1633 COMUNE DI CALCINAIA 17 C.M. Valtiberina 1634 COMUNE DI CALENZANO 15 C.M. Alta Val di Cecina 1635 COMUNE DI CAMAIORE 27 C.M. Alta Versilia 1636 COMUNE DI CAMPAGNATICO 18 C.M. Amiata Grossetano 1637 COMUNE DI CAMPI BISENZIO 19 C.M. Amiata Val D'Orcia 1638 COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA 28 C.M. Appennino Pistoiese 1639 COMUNE DI CAMPO NELL'ELBA 20 C.M. Arcipelago toscano 1640 COMUNE DI CAMPORGIANO 35 C.M. Area lucchese 1641 COMUNE DI CANTAGALLO 16 C.M. Casentino 1642 COMUNE DI CAPALBIO 29 C.M. Cetona 1643 COMUNE DI CAPANNOLI 30 C.M. Colline del Fiora 1644 COMUNE DI CAPANNORI 31 C.M. Colline Metallifere 1645 COMUNE DI CAPOLIVERI 12 C.M. Garfagnana 1646 COMUNE DI CAPOLONA 11 C.M. Lunigiana 1647 COMUNE DI CAPRAIA E LIMITE 13 C.M. Media valle del Serchio 1648 COMUNE DI CAPRAIA ISOLA 21 C.M. Montagna Fiorentina 1649 COMUNE DI CAPRESE MICHELANGELO 14 C.M. Mugello 1650 COMUNE DI CAREGGINE 32 C.M. Pratomagno 1651 COMUNE DI CARMIGNANO 33 C.M. Val di Bisenzio 1652 COMUNE DI CARRARA 34 C.M. Val di Merse 1653 COMUNE DI CASALE MARITTIMO Pagina 19 di 43
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