PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2016 - 2019 - 1 Circolo G. Pascoli Erice TP
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DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO “ G. PASCOLI” Rete Scuola Alfamediale - Via Caserta, 54-91016 ERICE (TP) Tel/Fax 0923/554688 Distretto n. 061 - Codice Meccanografico: TPEE03500A - Codice fiscale: 80005860814 Sito web: www.primocircoloerice.gov.it e-mail: tpee03500a@istruzione.it – PEC tpee03500a@pec.istruzione.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016 - 2019 Approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 20/01/2016 Aggiornamento A.S. 2018/2019 approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 24/10/2018 Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 1
INDICE PREMESSA.................................................................................................................................. 3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO E IDENTITA’ DELL’ISTITUTO .......................................... 4 I Plessi e le Sedi ........................................................................................................................... 4 Reti e collaborazioni ..................................................................................................................... 5 RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO ................................ 6 PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA ............................................................................................. 9 Calendario Scolastico ................................................................................................................. 10 Curricolo orario settimanale ...................................................................................................... 10 Curricolo Verticale ..................................................................................................................... 11 Didattica Alfamediale ................................................................................................................ 11 Flessibilità didattica .................................................................................................................. 12 Modalità di Recupero, Potenziamento, Valorizzazione del Merito e dei Talenti ....................... 12 Inclusione e Integrazione ........................................................................................................... 14 Ambienti di Apprendimento....................................................................................................... 18 Valutazione ................................................................................................................................ 18 Criteri di formazione delle classi ............................................................................................... 24 Piano Annuale Attività Docenti ................................................................................................. 26 ORGANIGRAMMA ORGANIZZATIVO-DIDATTICO ............................................................... 29 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ............................................................................................. 32 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA .................................................................... 33 PON 2014-2020 .......................................................................................................................... 37 INTERVENTI PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ...................................................... 38 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE SCOLASTICO ............................................................................................ 39 FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE .............................................................................. 43 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ............................ 44 ALLEGATI: 1. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 2. R.A.V. 3. PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2018/2019 4. CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO 5. PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE (P.A.I.) 6. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 2
PREMESSA Dal P.O.F. al Piano Triennale dell’Offerta Formativa Con l’introduzione della Legge 107/2015 avviene il passaggio dal P.O.F., così inteso come nel D.P.R. 275 del 1999, al Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), che “è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (art.1, c.14, L.107/2015). La legge 107/2015, comma 14, modifica, inoltre, le modalità di elaborazione del Piano Triennale affidando un ruolo preminente al Dirigente Scolastico, chiamato ad indicare al Collegio dei Docenti gli indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione. Cambia, altresì, la pubblicizzazione del P.T.O.F.: “Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell’offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale”. Nel P.T.O.F. sono contenute tutte le finalità, pienamente coerenti con priorità ed obiettivi scaturiti dal procedimento di valutazione (RAV), che la scuola vuole perseguire, adattandole al contesto sociale e culturale di appartenenza, al fine di rispettare i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare disuguaglianze socio-culturali e territoriali, realizzare una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo. Grazie infatti, all’elaborazione del Rapporti di Autovalutazione, si possono individuare le priorità su cui intervenire, trasformandole in traguardi da raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di processo. P.T.O.F.: FASI E SOGGETTI Il Dirigente scolastico tiene conto di: • Rapporti con enti locali e realtà territoriali TERRITORIO • Proposte e pareri di organismi e associazioni di genitori Definisce indirizzi: DIRIGENTE SCOLASTICO • Per le attività della scuola • Per le scelte di gestione e di amministrazione Elabora il Piano sulla base degli indirizzi definiti dal COLLEGIO DEI DOCENTI Dirigente Approva il Piano elaborato dal Collegio dei CONSIGLIO DI CIRCOLO Docenti Pubblicazione del P.T.O.F. sul Portale Unico dove PORTALE UNICO sono pubblicate tempestivamente anche eventuali revisioni Verifica: USR • Rispetto del limite dell’organismo assegnato • Trasmette al MIUR gli esiti della verifica Allegati: 1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 3
DESCRIZIONE DEL CONTESTO E IDENTITÀ DELL’ISTITUTO Il 1° Circolo “G. Pascoli” sorge nel Comune di Erice, nella frazione di Casa Santa ed è confinante con il Comune di Trapani. La Direzione è ubicata in via Caserta, n. 54, nel quartiere cittadino denominato “Raganzili”, zona residenziale, di facile accessibilità sia con i mezzi pubblici che privati. L’aumento della popolazione scolastica degli ultimi anni ha permesso al Circolo di rimanere un’istituzione scolastica autonoma con una propria dirigenza. La popolazione scolastica complessiva è costituita da 728 alunni; 575 frequentanti la Scuola Primaria e 153 la Scuola dell’Infanzia. I bisogni formativi relativi al nostro territorio sono: • appropriazione di un’identità socio-culturale • maturazione del senso di appartenenza • integrazione delle diversità. L’utenza, che proviene dal territorio circostante, dai quartieri limitrofi e dai comuni vicini, appartiene ad un’estrazione socio- economica e culturale medio alta. Sono presenti situazioni di benessere sociale e di ricchezza culturale, accanto a fenomeni di svantaggio, per i quali è richiesto un qualificato intervento pedagogico e didattico. I Plessi e le Sedi SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE PLESSO “A. GULOTTA” PLESSO “G. ASTA” Via Caserta Via Salvatore Caruso n. 3 sezioni n. 4 sezioni Tempo scuola: 8.00-16.00 Tempo scuola: 8.00-13.00 con servizio mensa SCUOLA DELL’INFANZIA REGIONALE PLESSO “G. ASTA” Via Salvatore Caruso n. 1 sezione Tempo scuola: 8.00-13.00 SCUOLA PRIMARIA PLESSO “G. PASCOLI” PLESSO “G. ASTA” Via Caserta Via Salvatore Caruso n. 12 classi n. 13 classi Tempo scuola: Tempo scuola: 8.15-13.45 – dal lunedì al giovedì 8.15-13.45 – dal lunedì al giovedì 8.15-13.15 – il venerdì 8.15-13.15 – il venerdì Biblioteca Laboratorio di informatica LIM LIM Laboratori: Aula 3.0 linguistico, di informatica, scientifico, alfamediale Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 4
Reti e collaborazioni La nostra Mission è quella di promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino del mondo, che sappia esercitare competenze di cittadinanza attiva; si propone di contribuire alla costruzione di un’identità consapevole dell’importanza dell’unicità e della singolarità culturale di ogni singolo studente lavorando nella prospettiva del successo formativo. Le attività della Scuola sono sempre state caratterizzate dall’adesione ai numerosi progetti e iniziative provenienti da enti esterni che hanno visto una partecipazione attiva degli alunni, consentendo un arricchimento dell’Offerta Formativa. La Scuola, infatti, si configura come centro di promozione culturale sociale e civile del territorio; per questo, il nostro Istituto da molti anni intrattiene proficui rapporti con diversi enti territoriali ed istituzionali, sia appartenenti al sistema dell'istruzione e della formazione che al circuito culturale, associativo e sportivo. Inoltre, lavora a stretto contatto con i servizi sociali, con il settore del volontariato, con il mondo del lavoro e con altre importanti realtà del nostro territorio con lo scopo di dare visibilità al proprio ruolo di agenzia formativa attraverso contatti con il sistema dell’informazione locale. La scuola è parte delle seguenti Reti di scuole del territorio provinciale: • Rete di Ambito provincia di Trapani area d’intervento: formazione del personale, valorizzazione delle risorse professionali, gestione comune di funzioni e di attività amministrative, realizzazione di progetti e iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale. • Rete “Scuola Domani” - Scuola capofila: IPSEOA “I. e V. Florio” di Erice. area d’intervento: formazione del personale scolastico. • Rete “Formazione Pennisi” – Scuola capofila IIS “Calvino-Amico” diTrapani area d’intervento: formazione e aggiornamento in materie giuridico-amministrative. • Rete I-PEERsbullo - Scuola capofila DD “P. Novelli” di Monreale (PA) area d’intervento: realizzazione del progetto regionale I-PEERsbullo volto a sensibilizzare la comunità scolastica per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, attraverso la peer education. • Rete di Scuole ALFAMEDIALI area d’intervento: metodologia didattica basata sulla lettura e sulla scrittura multimediale su scena, su carta e su schermo. • Rete per la Certificazione delle competenze area d’intervento: didattica • Rete Teatro in classe - Scuola capofila DD 1° Circolo “G. Pascoli” di Erice area d’intervento: espressione e comunicazione (in attesa di finanziamento) • Rete PdM • area d’intervento: didattica L’Istituto ha inoltre stipulato Protocolli d’Intesa con enti pubblici e privati: • Università degli Studi di Palermo area d’intervento: formazione del personale • Ente di formazione USMI area d’intervento: formazione e didattica • Associazione VIVART area d’intervento: didattica • Associazione G.I.S. area d’intervento: didattica • EIPASS-CERTIPORT area d’intervento: certificazione informatica • Accademia ORIGAMI area d’intervento: formazione e didattica Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 5
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO Priorità strategiche Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo on line della Scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Miur. Ai sensi dell’articolo unico comma 7 della L.107/2015 gli obiettivi formativi prioritari perseguiti dall’Istituzione sono i seguenti: • valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning; • potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; • potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; • sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; • sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; • alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; • potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; • sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; • potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; • potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014; • valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale; • apertura pomeridiana delle scuole, potenziamento del tempo scolastico; • valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; • individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; • alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; • definizione di un sistema di orientamento. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 6
Sintesi RAV ESITO PRIORITÀ TRAGUARDI Maggiore consapevolezza delle Dare maggiore unitarietà al competenze acquisite dagli studenti. processo di apprendimento logico- Elevare le competenze di Risultati scolastici linguistico. comprensione e risoluzione di Incrementare le competenze logico- matematiche. situazioni-problema in assetto standardizzato. Adeguare il dato di scuola a quello delle regioni appartenenti alla Riduzione delle variabilità tra le stessa area geografica. Risultati nelle prove classi. Allineare gli esiti degli studenti standardizzate nazionali Potenziamento delle competenze nelle prove standardizzate nazionali disciplinari. al dato delle istituzioni scolastiche con ESCS simile. Allegati: 2. R.A.V. AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE Effettuare una attenta selezione di progetti e iniziative provenienti dagli Enti Esterni, evitando il sovraccarico delle attività curricolari Curricolo, progettazione e valutazione Coordinare maggiormente la stesura di prove strutturate per classi parallele e utilizzare criteri omogenei per la correzione degli elaborati Potenziare le competenze del personale docente in modo da accrescere le loro competenze nell'utilizzo delle tecnologie innovative Ambiente di apprendimento Riorganizzare l’assetto didattico favorendo un approccio laboratoriale e superando il tradizionale gruppo classe Predisporre forme di consultazione e monitoraggio, per potenziare il coinvolgimento di tutti gli attori Orientamento strategico e organizzazione della dell’istituzione scolastica scuola Definire forme di autovalutazione e di bilancio sociale, per aumentare il senso di appartenenza degli stakeholders Predisporre un piano organico di aggiornamento e formazione di tutto il personale Incrementare la realizzazione di corsi di formazione con Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane gruppi omogenei per livello di competenze Migliorare la distribuzione degli incarichi, limitandone il numero, così da garantire una retribuzione adeguata Predisporre occasioni di confronto per coinvolgere le Integrazione con il territorio e r a p p o r t i con famiglie e il territorio, nella definizione e nella le famiglie partecipazione alle attività della scuola Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 7
Piano di Miglioramento L’idea guida su cui è imperniato il Piano di Miglioramento, alla luce degli esiti dell’autovalutazione e delle priorità di intervento individuate, si basa sui risultati scolastici e sulle prove standardizzate nazionali. Si intende, dunque, dare maggiore unitarietà al processo di apprendimento logico-linguistico, incrementare le competenze logico-matematiche e ridurre la variabilità tra le classi, potenziando le competenze disciplinari. Date le finalità generali che l’Istituzione scolastica intende raggiungere, ossia assicurare il successo formativo a tutti i suoi alunni, fornendo loro gli strumenti culturali e metodologici per la comprensione della realtà nei suoi molteplici aspetti, promuovendo la cultura della partecipazione e della solidarietà e facendo acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e inclinazioni, sono stati individuati obiettivi strategici, fattibili e misurabili, da perseguire nell’arco del triennio. Il Piano di Miglioramento si integra pienamente nell’Offerta Formativa dell’Istituto, in quanto l’idea guida su cui è imperniato è del tutto coerente con la mission e la vision espresse nel PTOF ed i Progetti scelti affrontano alcune priorità della sua pianificazione strategica. L’Istituto, infatti, si propone di rispondere in modo adeguato alle richieste della società del terzo millennio, impegnandosi ad offrire percorsi di apprendimento ricchi e rigorosi, che possano consentire agli studenti di acquisire competenze chiave necessarie per la piena inclusione nel contesto scolastico e sociale. Ciò ha portato la Scuola a puntare in particolare sul potenziamento delle competenze linguistiche e scientifiche, mediante l’impiego delle nuove tecnologie ed il ricorso ad una didattica laboratoriale, al fine di migliorare anche i risultati delle prove standardizzate nazionali. Allegati: 3. Piano di Miglioramento Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 8
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA Successivamente alle criticità individuate nel Rapporto di Autovalutazione relative alle prove INVALSI svolte dagli alunni e alle proposte del PDM, si predispongono le priorità da trasformare in traguardi a breve e lungo termine che si intendono perseguire. Le scelte progettuali del nostro Circolo tendono alla realizzazione di obiettivi prioritari, quali: • Competenze linguistiche • Competenze scientifiche e logico-matematiche. Gli obiettivi prioritari, quindi, mostrano nello specifico l’intenzionalità dell’offerta formativa che si intende perseguire: • Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano e alla lingua inglese (Area linguistica). • Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche (Area Scientifica) Coerentemente con quanto espresso con la L.107/2015, si intendono implementare anche le seguenti aree: - Legalità ed educazione alla cittadinanza - Espressione e comunicazione - Scambi culturali e gemellaggi Tali scelte progettuali saranno perseguite attraverso attività di insegnamento curricolari ed extracurricolari, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento, e supportate da un organico potenziato che svolgerà interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Per il raggiungimento di tali traguardi, la Scuola prevede progetti per i quali sono predisposti finalità, destinatari diretti e indiretti, obiettivi, tempistica, indicatori e target attesi, sia in uscita che in entrata, nonché un monitoraggio in itinere e finale. Tutti i progetti prevedono la formazione iniziale dei docenti. Saranno inoltre previsti incontri periodici del gruppo di miglioramento finalizzati, oltre che all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle singole attività, anche all’eventuale modifica degli obiettivi, della tempistica, e dell’approccio complessivo. Verranno monitorate le eventuali criticità emerse durante l’attuazione dei progetti, in modo da elaborare azioni correttive per consentire il raggiungimento di obiettivi finali. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 9
AREA DIDATTICA Calendario Scolastico Inizio attività didattiche 12 settembre 2018 • Scuola Primaria: 11 giugno 2019 Termine attività didattiche • Scuola dell’Infanzia: 30 giugno 2019 1° quadrimestre dal 12/09/2018 al 31/01/2019 2° quadrimestre dal 01/02/2019 al 11/06/2019 Sospensione attività didattiche 1 novembre 2018 Ognissanti 2 novembre 2018 Ponte (delibera del Consiglio d’Istituto) 8 dicembre 2018 Festa Immacolata Concezione dal 22/12/2018 al 6/01/2019 Vacanze di Natale 4 e 5 marzo 2019 Carnevale (delibera del Consiglio d’Istituto) dal 18/04/2019 al 24/04/2019 Vacanze di Pasqua 25 aprile 2019 Festa della Liberazione 26 aprile 2019 Ponte (delibera del Consiglio d’Istituto) 1 maggio 2019 Festa del Lavoro 2 giugno 2019 Festa della Repubblica 2 novembre 2018 24 dicembre 2018 31 dicembre 2018 Chiusura uffici amministrativi 26 aprile 2019 (per delibera del Consiglio di Istituto) 14 agosto 2019 28 agosto 2019 Tutti i sabato. Curricolo orario settimanale Scuola Primaria Plesso “G. Pascoli” e Plesso “G. Asta”: 27 ore. Scuola dell’Infanzia Plesso “G. Asta” - Sezioni Statali e Scuola materna Regionale: 25 ore. Plesso “A. Gulotta”: 40 ore. Per la Scuola Primaria, ad integrazione dell’orario settimanale obbligatorio di 27 ore si aggiungono 2 ore settimanali per le quali le famiglie hanno possibilità di scelta (Laboratori opzionali extracurricolari): per l’anno scolastico 2018/2019 il Collegio dei Docenti, tra le attività di ampliamento dell’offerta formativa, ha deliberato l’attivazione dei seguenti Laboratori pomeridiani, destinati agli alunni della Scuola Primaria e volti a promuovere il potenziamento delle competenze linguistiche, espressive e digitali: Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 10
LABORATORI POMERIDIANI CLASSI CANTO Seconde - Terze - Quarte - Quinte PIANOFORTE Quarte - Quinte Quarte CODING (alunni che nel precedente anno scolastico hanno preso parte al laboratorio) INGLESE Seconde - Terze SPAGNOLO Terze Curricolo Verticale Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale: la continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi, costruisce la sua identità. Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto, attraverso il confronto tra i docenti e una attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità: - la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l’impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l’utilizzazione funzionale delle risorse professionali. Allegati: 4. Curricolo verticale Didattica Alfamediale Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno innescato mutazioni profonde nei processi di produzione, di trasmissione e di acquisizione del sapere e della cultura. I linguaggi multimediali e audiovisivi se, da un lato, costituiscono un potente tramite di conoscenza, dall’altro pongono il bambino nel ruolo di spettatore. La didattica alfamediale intende superare la sola lettura del linguaggio multimediale per portare l’alunno verso un ruolo attivo di attore e regista. L’alunno si confronterà, quindi, con le nuove tecnologie e acquisirà consapevolezza del proprio “io” in modo da esprimere e presentare se stesso con serenità e creatività. L’uso appropriato dei linguaggi e dei media è una delle variabili importanti per migliorare l’apprendimento degli alunni e la funzionalità del sistema formativo. Con la didattica alfamediale si propone un percorso educativo che, muovendosi dal linguaggio parlato e ascoltato, permette all’alunno di approdare nel mondo della spettacolarità audiovisivo- multimediale.Pertanto, partendo dalla presentazione su scena e su carta, gli alunni faranno esperienza della presentazione su schermo con relativa produzione di un video alfa mediale. Gli obiettivi: • Favorire l’apprendimento con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi e cognitivi; • Favorire l’autonomia creativa; • Sviluppare ed integrare tutti i linguaggi (del corpo, della parola parlata, scritta, stampata e del linguaggio delle immagini); • Saper leggere in modo comunicativo ed efficace; • Leggere e comprendere i linguaggi multimediali dell’audiovisivo ( cinema, televisione, rete); • Conoscere e saper utilizzare il linguaggio audiovisivo; • Saper leggere ed interpretare un video o un’immagine; • Saper comunicare attraverso un video; • Saper utilizzare i mezzi tecnologici per la comunicazione; • Saper spettacolarizzare un evento su carta, su scena e su schermo. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 11
Flessibilità didattica Attraverso il P.T.O.F., l’autonomia costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione per rendere flessibile l’attività educativa migliorandone l’efficacia. La flessibilità consente, infatti, di articolare il rapporto tra chi insegna e chi impara in forma non rigida e, quindi, di modellare la didattica sui modi e sui tempi di apprendimento degli alunni. Sono adotte le seguenti forme di flessibilità: ü Adattamento del calendario scolastico, nel rispetto del monte orario annuale obbligatorio complessivo e di ciascuna disciplina, del numero obbligatorio dei giorni di scuola, delle funzioni di competenza delle Regioni in materia di determinazione del calendario scolastico; ü Articolazione modulare dei gruppi di alunni: esiste una vasta gamma di possibilità di raggruppamento degli alunni, cha va dal lavoro individuale al lavoro di coppia e di piccolo gruppo, al lavoro di grande gruppo, comprendente anche più classi. Il lavoro in piccolo gruppo risulta adeguato per attività di ricerca, di costruzione, di confronto e scambio, di lavoro in spazi specializzati, oltre che per le attività di individualizzazione finalizzate allo sviluppo delle diverse potenzialità degli allievi, al recupero degli alunni in difficoltà e all’integrazione dei soggetti in situazione di handicap. Il lavoro individuale o di piccolissimo gruppo serve invece per interventi forti di recupero mirati sulle specifiche difficoltà di ciascun soggetto. La diversificazione dei gruppi di alunni viene gestita dal singolo insegnante mediante la predisposizione di materiali di lavoro strutturati o semistrutturati, ma generalmente richiede l’intervento contemporaneo di più docenti in compresenza e si intreccia perciò strettamente con la flessibilità dei tempi e dell’impiego delle risorse professionali; ü Impiego dei docenti coerente con gli obiettivi generali e specifici della Scuola, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. Modalità di Recupero, Potenziamento, Valorizzazione del Merito e dei Talenti Al fine di promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e di valorizzarne le potenzialità vengono organizzati, nel normale orario curricolare o nella quota facoltativa del curricolo: • Moduli di potenziamento per gruppi di eccellenza • Moduli di approfondimento per la scoperta di specifiche vocazioni In riferimento alla Legge n.107 del 2015, il Piano del nostro Circolo afferma il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalza i livelli di istruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, per realizzare una scuola aperta, per garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo. Per tale motivo, la nostra Scuola è orientata alla massima flessibilità, alla diversificazione, all’efficacia ed all’efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie educative e al coordinamento con il contesto territoriale. Per rendere la scuola adatta a tutti gli allievi, il nostro Circolo attiva progetti di recupero, consolidamento, potenziamento e ampliamento, principalmente per le discipline: italiano, matematica, inglese. I bisogni formativi degli allievi in difficoltà di apprendimento risultano soprattutto di tipo cognitivo e strumentale e conseguenti a situazioni di svantaggio relative in particolare a: - motivazione allo studio; - concentrazione e alla partecipazione in classe; - organizzazione e metodo di studio; - al rapporto con coetanei. Si pianifica, inoltre, un lavoro di potenziamento per valorizzare il merito scolastico e accrescere la preparazione degli alunni più dotati, anche grazie all’ utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali, che da un lato favoriscono la crescita culturale degli alunni, dall’altro stimolano approcci critici diversi agli argomenti presentati. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 12
Opzioni metodologiche I Docenti nel progettare il percorso didattico e formativo per le classi e gli alunni, fanno riferimento a strategie e a metodologie didattiche varie e diversificate. La scelta del metodo e degli strumenti dipende: - dagli obiettivi prestabiliti; - dai contenuti che si intendono proporre; - dalla realtà della classe. Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è necessario individuare le abilità minime che permettono di proseguire in altre fasi di lavoro. Il mancato raggiungimento di tali abilità minime comporta la revisione del metodo adottato e/o eventuali interventi di recupero/rinforzo individualizzati. E’ importante creare occasioni di insegnamento-apprendimento tese a mettere tutti gli alunni, e non solo alcuni, in grado di imparare e sviluppare le loro capacità. Le linee metodologiche del nostro Circolo riguardanti la Scuola Primaria possono essere così sintetizzate: - ricercare una continuità educativo-metodologica tra la Scuola dell’Infanzia e quella Primaria; - incoraggiare i rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti; - valorizzare il gioco; - sviluppare interdisciplinarietà attraverso attività quali la drammatizzazione, le varie educazioni, etc.; - ricorrere frequentemente alla metodologia della comunicazione, nelle varie forme possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture, conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni, rielaborazioni, interpretazioni); - privilegiare il personale coinvolgimento degli allievi, la loro partecipazione attiva alle esperienze altrui e la sperimentazione diretta di particolari attività, perché attraverso il “fare”, l’alunno sperimenta e individua problemi che permettono la formulazione di ipotesi e di soluzioni, nel rispetto dei ritmi individuali di maturazione e dei propri stili cognitivi di apprendimento; - favorire il rafforzamento delle capacità di astrazione e di sintesi, attraverso una metodologia di tipo sistematico induttivo-deduttivo; - adottare la metodologia della ricerca, tenendo conto delle reali situazioni delle singole classi, del livello culturale degli alunni e della effettiva disponibilità dei mezzi necessari; Inoltre, ci si avvarrà di altre metodologie, quali dell’unitarietà e interdisciplinarietà, della problematizzazione dell’esperienza, ricerca-azione, il tutoring e apprendimento cooperativo, la collaborazione con altre scuole, la valorizzazione della cultura del territorio e dell’intercultura, multimedialità, learning by doing. Per quel che riguarda la Scuola dell’Infanzia, le scelte metodologiche adottate, mirano a favorire nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Si fondano su alcuni elementi fondamentali quali: - la progettazione, l’organizzazione e la valorizzazione degli spazi e dei materiali; - la valorizzazione della vita di relazione; - la valorizzazione del gioco; - la ricerca-azione e l’esplorazione; - il dialogo continuo; - l’utilizzo del problem solving; - il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali; - le uscite didattiche e le esperienze al di fuori della scuola; - l’osservazione sistematica dei bambini; - la documentazione del lavoro svolto. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 13
Inclusione e Integrazione La scuola deve garantire un sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo, finalizzati: - al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima; - al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana; - allo sviluppo, anche da parte delle persone con diverse abilità, della propria personalità, dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialità. Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità (abilità) e incapacità (disabilità) con quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione è questione riguardante tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe, permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. La Scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazione vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Vi è, dunque, il dovere, da parte della scuola, di garantire la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti i soggetti, oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola. Piano d’intervento per gli alunni con BES Nel Piano Annuale per l’Inclusività sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un concreto impegno programmatico ed uno strumento di lavoro, pertanto è soggetto a modifiche ed integrazioni. Integrazione e Inclusione La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione di integrazione. L’integrazione è un processo basato principalmente su strategie per portare l’alunno disabile ad essere quanto più possibile simile agli altri. Alla base di tale prospettiva rimane un’interpretazione della disabilità come problema di una minoranza, a cui occorre dare opportunità uguali (o quanto meno il più possibile analoghe) a quelle degli altri alunni. La qualità di vita scolastica del soggetto disabile viene dunque valutata in base alla sua capacità di colmare il varco che lo separa dagli alunni normali. L’inclusione, invece, si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 14
L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire, un processo “di cambiamento”. I bisogni educativi speciali L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o collegate. Successivamente si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA, etc. Prima l’INVALSI poi la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. L’area dei Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) è molto ampia. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 15
Nell’area dei BES sono comprese tre grandi sottocategorie: 1. DISABILITÀ • Alunni diversamente abili • Certificati dall’ASL • Hanno l’insegnante di sostegno • È una situazione a carattere permanente • La scuola redige il P.E.I. 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI • Alunni con: DSA – deficit del linguaggio – deficit di abilità non verbali • Deficit coordinazione motoria – ADHD (deficit attenzione, iperattività) – Funzionamento intellettivo limite • Certificati dall’ ASL o da Enti accreditati • Non hanno l’insegnante di sostegno • È una situazione a carattere permanente • La scuola redige il P.D.P. 3. SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE • Alunni che, con continuità o per particolari periodi, possono manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguati e personalizzati percorsi: svantaggiati linguistici - socio-economici - culturali; - alunni con disagio comportamentale/relazionale. • Individuati dal Consiglio di classe/team docenti, sulla base di elementi oggettivi con fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. • Non hanno l’insegnante di sostegno. È una situazione a carattere transitorio. La formalizzazione dei BES Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue: alunno con BES team docente riconoscimento PDP azioni ri-progettazione verifica Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o assimilabile. I documenti normativi ribadiscono l’importanza della strategia inclusiva della scuola italiana e orientano le singole scuole verso il percorso di inclusione scolastica e la realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in situazioni di difficoltà. La C.M. 8/2013 enuncia come doverosa l’indicazione da parte dei Consigli di classe e dei team dei docenti dei casi in cui si ritenga opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica e di eventuali misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva. Tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione sia essi certificati o non, hanno, infatti, diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle “linee guida”, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex p unto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 16
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani vengono esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc); 2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc.. SCUOLA PRIMARIA Strategie e metodologiche e didattiche Misure dispensative ü Valorizzare nella didattica linguaggi ü l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri comunicativi altri, dal codice scritto (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, (linguaggio iconografico, parlato), corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo) utilizzando mediatori didattici quali ü la lettura ad alta voce immagini, disegni e riepiloghi a voce ü la scrittura sotto dettatura ü Utilizzare schemi e mappe concettuali ü prendere appunti ü Privilegiare l’apprendimento ü copiare dalla lavagna dall’esperienza e la didatticalaboratoriale ü lo studio mnemonico delle tabelline ü Promuovere processi metacognitivi per ü lo studio della lingua straniera in forma scritta sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e ü il rispetto della tempistica per la consegna dei l’autovalutazione dei propri processi di compiti scritti apprendimento ü la quantità dei compiti a casa ü Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari ü Promuovere l’apprendimento collaborativo Strumenti compensativi Valutazione ü Tabella dell’alfabeto ü Predisporre verifiche scalari ü Retta ordinata dei numeri ü Programmare e concordare con l’alunno le ü Tavola pitagorica verifiche ü Linea del tempo ü Prevedere verifiche orali a compensazione di ü Tabella delle misure e delle formule quelle scritte (soprattutto per la lingua geometriche straniera) ü Formulari, sintesi, schemi, mappe ü Valutare tenendo conto maggiormente del concettuali delle unità di apprendimento contenuto più che della forma ü Computer con programma di ü Far usare strumenti e mediatori didattici nelle videoscrittura, correttore ortografico e prove sia scritte sia orali sintesi vocale; stampante e scanner ü Introdurre prove informatizzate ü Calcolatrice ü Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione ü Registratore e risorse audio (sintesi vocale, delle prove audiolibri, libri digitali) ü Software didattici specifici Allegati: 5. Piano Annuale d’Inclusione (P.A.I.) Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 17
Ambienti di Apprendimento Di particolare rilevanza per una “Buona Scuola” è la costituzione di un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi per gli studenti, ovvero creare spazi fisici e/o virtuali, ma anche mentali e culturali, emotivi ed affettivi dove i docenti pianificano e realizzano attività volte a implementare processi educativi e didattici di crescita. Ambienti, quindi, disposti come "spazi d'azione", dove i docenti stimolano e sostengono l’acquisizione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti, e dove gli alunni fanno esperienze significative, imparano attivamente attraverso il fare, vivono interazioni e scambi interpersonali. Scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’Infanzia, l’ambiente è vissuto come “contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nella loro esperienza” (cfr. Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria). Gli spazi si caratterizzano, così, come accoglienti, “caldi” e curati, con tempi distesi e stili educativi improntati all’osservazione, all'ascolto e alla progettualità; spazi che vedono i piccoli alunni impegnati attivamente in processi di apprendimento, dove sperimentano e conoscono la realtà, collaborano e socializzano nella pratica quotidiana delle relazioni. Scuola Primaria Nella Scuola Primaria l’ambiente diventa il “contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria). In tale contesto prevale la dimensione comunitaria dell’apprendimento e l’importanza di caratterizzare la vita di classe con relazioni significative: “aiuto reciproco”, “apprendimento nel gruppo cooperativo”, “apprendimento tra pari”, modalità di lavoro che comportano interazione e collaborazione. Il nostro Circolo pone l’accento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta e sottolineano l’impotanza dell’esperienza diretta sulle cose per promuovere atteggiamenti di curiosità e di flessibilità e per costruire forme di pensiero sempre più evolute. Il clima e le relazioni si connotano e richiamano valori di cooperazione e di socializzazione dove chi agisce condivide comportamenti, regole, compiti, tempi di operatività. Valutazione La valutazione ha un’evidente finalità formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno, al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo di tutti, considerati i livelli di partenza. Essa è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica, tenendo in considerazione il processo di apprendimento, il rendimento scolastico e il comportamento degli allievi. La valutazione diagnostica, la valutazione formativa e la valutazione sommativa sono, pertanto, ottimi strumenti per regolare le attività didattiche in quanto offrono informazioni insostituibili per la progettazione dell’attività d’insegnamento. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 18
dell’insegnante non è quello di costruire un sapere fatto di competenze, bensì quello di valutare e conoscere ogni aspetto della capacità e motivazione di apprendere di ognuno. Per far questo, l’insegnante dispone di: Valutazione Valutazione diagnostica sommativa Individua I livelli e le abilità degli alunni, per impostare le strategie didattiche successive Riguarda I livelli di profitto degli alunni, a conclusion di una fase didattica. Valutazione formativa Verifica l’efficacia dell’azione didattica Valutazione diagnostica Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di DIREZIONE DIDATTICA 1°CIRCOLO “G. PASCOLI” ERICE Pag. 39 apprendimento: - Osservazioni sistematiche e non - Prove semi-strutturate - Prove oggettive o strutturate a risposta chiusa o aperta Per le prove concordate per classi parallele si utilizzano quesiti del tipo: vero/falso; a scelta multipla; a completamento; a corrispondenza. Valutazione formativa Per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. E’ indispensabile ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso: - Osservazioni sistematiche e non; - Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta); - Verifiche oggettive a risposta chiusa degli obiettivi intermedi e finali per classi parallele; - Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati; - Libere elaborazioni. Valutazione sommativa Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti dell’alunno, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale, mediante un giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno ma anche per le famiglie. Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’osservazione, sia occasionale che sistematica, dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Nella Scuola Primaria i Docenti, in sede di progettazione, predispongono prove di verifica degli apprendimenti. La valutazione si basa su prove scritte e verifiche orali, che sono strutturate in rapporto agli obiettivi della Programmazione educativo-didattica, alle effettive possibilità della classe e allo svolgimento reale dell’insegnamento. Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019 19
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