PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2016 - 2019 - 1 Circolo G. Pascoli Erice TP

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2016 - 2019 - 1 Circolo G. Pascoli Erice TP
DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO “ G. PASCOLI”
 Rete Scuola Alfamediale - Via Caserta, 54-91016 ERICE (TP) Tel/Fax 0923/554688
    Distretto n. 061 - Codice Meccanografico: TPEE03500A - Codice fiscale: 80005860814
         Sito web: www.primocircoloerice.gov.it  e-mail: tpee03500a@istruzione.it –
                              PEC tpee03500a@pec.istruzione.it

               PIANO TRIENNALE
            DELL’OFFERTA FORMATIVA
                   2016 - 2019

                 Approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 20/01/2016
Aggiornamento A.S. 2018/2019 approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 24/10/2018

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INDICE

    PREMESSA.................................................................................................................................. 3

    DESCRIZIONE DEL CONTESTO E IDENTITA’ DELL’ISTITUTO .......................................... 4
    I Plessi e le Sedi ........................................................................................................................... 4
    Reti e collaborazioni ..................................................................................................................... 5

    RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO ................................ 6

    PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE,
    EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA ............................................................................................. 9
    Calendario Scolastico ................................................................................................................. 10
    Curricolo orario settimanale ...................................................................................................... 10
    Curricolo Verticale ..................................................................................................................... 11
    Didattica Alfamediale ................................................................................................................ 11
    Flessibilità didattica .................................................................................................................. 12
    Modalità di Recupero, Potenziamento, Valorizzazione del Merito e dei Talenti ....................... 12
    Inclusione e Integrazione ........................................................................................................... 14
    Ambienti di Apprendimento....................................................................................................... 18
    Valutazione ................................................................................................................................ 18
    Criteri di formazione delle classi ............................................................................................... 24
    Piano Annuale Attività Docenti ................................................................................................. 26

    ORGANIGRAMMA ORGANIZZATIVO-DIDATTICO ............................................................... 29

    RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ............................................................................................. 32

    AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA .................................................................... 33

    PON 2014-2020 .......................................................................................................................... 37

    INTERVENTI PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ...................................................... 38

    PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
    DEL PERSONALE SCOLASTICO ............................................................................................ 39

    FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE .............................................................................. 43

    FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ............................ 44

                        ALLEGATI:

    1. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
    2. R.A.V.
    3. PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2018/2019
    4. CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
    5. PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE (P.A.I.)
    6. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA

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PREMESSA
                    Dal P.O.F. al Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Con l’introduzione della Legge 107/2015 avviene il passaggio dal P.O.F., così inteso come nel
D.P.R. 275 del 1999, al Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), che “è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (art.1, c.14, L.107/2015).
La legge 107/2015, comma 14, modifica, inoltre, le modalità di elaborazione del Piano Triennale
affidando un ruolo preminente al Dirigente Scolastico, chiamato ad indicare al Collegio dei
Docenti gli indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione.
Cambia, altresì, la pubblicizzazione del P.T.O.F.: “Le istituzioni scolastiche, anche al fine di
permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la
piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell’offerta formativa, che sono pubblicati nel
Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali
revisioni del piano triennale”.
Nel P.T.O.F. sono contenute tutte le finalità, pienamente coerenti con priorità ed obiettivi
scaturiti dal procedimento di valutazione (RAV), che la scuola vuole perseguire, adattandole al
contesto sociale e culturale di appartenenza, al fine di rispettare i tempi e gli stili di
apprendimento, contrastare disuguaglianze socio-culturali e territoriali, realizzare una scuola
aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di
partecipazione e di cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di
successo formativo. Grazie infatti, all’elaborazione del Rapporti di Autovalutazione, si possono
individuare le priorità su cui intervenire, trasformandole in traguardi da raggiungere grazie al
perseguimento degli obiettivi di processo.

                                P.T.O.F.: FASI E SOGGETTI

                                               Il Dirigente scolastico tiene conto di:
                                               • Rapporti con enti locali e realtà territoriali
                 TERRITORIO
                                               • Proposte e pareri di organismi e associazioni di
                                                  genitori
                                                Definisce indirizzi:
           DIRIGENTE SCOLASTICO                • Per le attività della scuola
                                               • Per le scelte di gestione e di amministrazione
                                                Elabora il Piano sulla base degli indirizzi definiti dal
            COLLEGIO DEI DOCENTI
                                                Dirigente
                                                Approva il Piano elaborato dal Collegio dei
            CONSIGLIO DI CIRCOLO
                                                Docenti
                                                Pubblicazione del P.T.O.F. sul Portale Unico dove
                PORTALE UNICO                   sono pubblicate tempestivamente anche eventuali
                                                revisioni
                                               Verifica:
                      USR                      • Rispetto del limite dell’organismo assegnato
                                               • Trasmette al MIUR gli esiti della verifica

             Allegati:
             1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO E IDENTITÀ DELL’ISTITUTO

Il 1° Circolo “G. Pascoli” sorge nel Comune di Erice, nella frazione di Casa Santa ed è
confinante con il Comune di Trapani.
La Direzione è ubicata in via Caserta, n. 54, nel quartiere cittadino denominato “Raganzili”,
zona residenziale, di facile accessibilità sia con i mezzi pubblici che privati. L’aumento della
popolazione scolastica degli ultimi anni ha permesso al Circolo di rimanere un’istituzione
scolastica autonoma con una propria dirigenza.
La popolazione scolastica complessiva è costituita da 728 alunni; 575 frequentanti la Scuola
Primaria e 153 la Scuola dell’Infanzia.
I bisogni formativi relativi al nostro territorio sono:
•     appropriazione di un’identità socio-culturale
•     maturazione del senso di appartenenza
•     integrazione delle diversità.
L’utenza, che proviene dal territorio circostante, dai quartieri limitrofi e dai comuni vicini,
appartiene ad un’estrazione socio- economica e culturale medio alta. Sono presenti situazioni
di benessere sociale e di ricchezza culturale, accanto a fenomeni di svantaggio, per i quali è
richiesto un qualificato intervento pedagogico e didattico.

    I Plessi e le Sedi

                                SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE
           PLESSO “A. GULOTTA”                                PLESSO “G. ASTA”
               Via Caserta                                  Via Salvatore Caruso
                 n. 3 sezioni                                    n. 4 sezioni
          Tempo scuola: 8.00-16.00                         Tempo scuola: 8.00-13.00
            con servizio mensa
                              SCUOLA DELL’INFANZIA REGIONALE
                                        PLESSO “G. ASTA”
                                      Via Salvatore Caruso
                                           n. 1 sezione
                                     Tempo scuola: 8.00-13.00
                                         SCUOLA PRIMARIA
             PLESSO “G. PASCOLI”                              PLESSO “G. ASTA”
                    Via Caserta                             Via Salvatore Caruso
                      n. 12 classi                                 n. 13 classi
                  Tempo scuola:                                 Tempo scuola:
      8.15-13.45 – dal lunedì al giovedì              8.15-13.45 – dal lunedì al giovedì
               8.15-13.15 – il venerdì                       8.15-13.15 – il venerdì
                      Biblioteca                           Laboratorio di informatica
                          LIM                                          LIM
                      Laboratori:                                   Aula 3.0
     linguistico, di informatica, scientifico,
                    alfamediale

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Reti e collaborazioni
La nostra Mission è quella di promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino del mondo,
che sappia esercitare competenze di cittadinanza attiva; si propone di contribuire alla
costruzione di un’identità consapevole dell’importanza dell’unicità e della singolarità
culturale di ogni singolo studente lavorando nella prospettiva del successo formativo.
Le attività della Scuola sono sempre state caratterizzate dall’adesione ai numerosi progetti e
iniziative provenienti da enti esterni che hanno visto una partecipazione attiva degli alunni,
consentendo un arricchimento dell’Offerta Formativa. La Scuola, infatti, si configura come
centro di promozione culturale sociale e civile del territorio; per questo, il nostro Istituto da
molti anni intrattiene proficui rapporti con diversi enti territoriali ed istituzionali, sia
appartenenti al sistema dell'istruzione e della formazione che al circuito culturale, associativo
e sportivo.
Inoltre, lavora a stretto contatto con i servizi sociali, con il settore del volontariato, con il mondo
del lavoro e con altre importanti realtà del nostro territorio con lo scopo di dare visibilità al
proprio ruolo di agenzia formativa attraverso contatti con il sistema dell’informazione locale.
La scuola è parte delle seguenti Reti di scuole del territorio provinciale:
•      Rete di Ambito provincia di Trapani
area d’intervento: formazione del personale, valorizzazione delle risorse professionali, gestione
comune di funzioni e di attività amministrative, realizzazione di progetti e iniziative didattiche,
educative, sportive o culturali di interesse territoriale.
•      Rete “Scuola Domani” - Scuola capofila: IPSEOA “I. e V. Florio” di Erice.
area d’intervento: formazione del personale scolastico.
•      Rete “Formazione Pennisi” – Scuola capofila IIS “Calvino-Amico” diTrapani
area d’intervento: formazione e aggiornamento in materie giuridico-amministrative.
•      Rete I-PEERsbullo - Scuola capofila DD “P. Novelli” di Monreale (PA)
area d’intervento: realizzazione del progetto regionale I-PEERsbullo volto a sensibilizzare la
comunità scolastica per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo,
attraverso la peer education.
•      Rete di Scuole ALFAMEDIALI
area d’intervento: metodologia didattica basata sulla lettura e sulla scrittura multimediale su
scena, su carta e su schermo.
•      Rete per la Certificazione delle competenze
area d’intervento: didattica
•      Rete Teatro in classe - Scuola capofila DD 1° Circolo “G. Pascoli” di Erice
area d’intervento: espressione e comunicazione (in attesa di finanziamento)
•      Rete PdM
•      area d’intervento: didattica
L’Istituto ha inoltre stipulato Protocolli d’Intesa con enti pubblici e privati:
•       Università degli Studi di Palermo
area d’intervento: formazione del personale
•       Ente di formazione USMI
area d’intervento: formazione e didattica
•       Associazione VIVART
area d’intervento: didattica
•       Associazione G.I.S.
area d’intervento: didattica
•       EIPASS-CERTIPORT
area d’intervento: certificazione informatica
•       Accademia ORIGAMI
area d’intervento: formazione e didattica

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RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO

Priorità strategiche
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo on line della Scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Miur.
Ai sensi dell’articolo unico comma 7 della L.107/2015 gli obiettivi formativi prioritari
perseguiti dall’Istituzione sono i seguenti:
• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
   all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
   l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;
• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
• potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella
   storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione
   delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri
   istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
   valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il
   dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà
   e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
   della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività
   culturali;
• alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di
   vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport,
   e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
   agonistica;
• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
   computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e
   del bullismo, anche informatico;
• potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
   educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto
   e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni
   di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli
   alunni adottati, emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014;
• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
   sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;
• apertura pomeridiana delle scuole, potenziamento del tempo scolastico;
• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
• individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del
   merito degli alunni;
• alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e
   laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche
   in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,
   delle famiglie e dei mediatori culturali;
• definizione di un sistema di orientamento.

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Sintesi RAV

             ESITO                                PRIORITÀ                            TRAGUARDI
                                                                         Maggiore      consapevolezza     delle
                                      Dare maggiore unitarietà al        competenze acquisite dagli studenti.
                                      processo di apprendimento logico-
                                                                          Elevare     le     competenze      di
       Risultati scolastici           linguistico.
                                                                         comprensione e       risoluzione    di
                                      Incrementare le competenze logico-
                                      matematiche.                       situazioni-problema in assetto
                                                                         standardizzato.
                                                                         Adeguare il dato di scuola a quello
                                                                         delle regioni appartenenti alla
                                      Riduzione delle variabilità tra le
                                                                         stessa area geografica.
     Risultati nelle prove            classi.
                                                                         Allineare gli esiti degli studenti
     standardizzate nazionali         Potenziamento delle competenze
                                                                         nelle prove standardizzate nazionali
                                      disciplinari.
                                                                         al dato delle istituzioni scolastiche
                                                                         con ESCS simile.
                    Allegati:
                    2. R.A.V.

               AREA DI PROCESSO                                            DESCRIZIONE
                                                        Effettuare una attenta selezione di progetti e
                                                        iniziative provenienti dagli Enti Esterni, evitando il
                                                        sovraccarico delle attività curricolari
 Curricolo, progettazione e valutazione
                                                        Coordinare maggiormente la stesura di prove
                                                        strutturate per classi parallele e utilizzare criteri
                                                        omogenei per la correzione degli elaborati

                                                        Potenziare le competenze del personale docente in
                                                        modo da accrescere le loro competenze nell'utilizzo
                                                        delle tecnologie innovative
 Ambiente di apprendimento
                                                        Riorganizzare l’assetto didattico favorendo un
                                                        approccio laboratoriale e superando il tradizionale
                                                        gruppo classe
                                                        Predisporre forme di consultazione e monitoraggio, per
                                                        potenziare il coinvolgimento di tutti gli attori
 Orientamento strategico e organizzazione della         dell’istituzione scolastica
 scuola                                                 Definire forme di autovalutazione e di bilancio sociale,
                                                        per aumentare il senso di appartenenza degli
                                                        stakeholders
                                                        Predisporre un piano organico di aggiornamento e
                                                        formazione di tutto il personale
                                                        Incrementare la realizzazione di corsi di formazione con
 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane          gruppi omogenei per livello di competenze
                                                        Migliorare la distribuzione degli incarichi, limitandone
                                                        il numero, così da garantire una retribuzione
                                                        adeguata
                                                        Predisporre occasioni di confronto per coinvolgere le
 Integrazione con il territorio e r a p p o r t i con
                                                        famiglie e il territorio, nella definizione e nella
 le famiglie
                                                        partecipazione alle attività della scuola

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Piano di Miglioramento
L’idea guida su cui è imperniato il Piano di Miglioramento, alla luce degli esiti
dell’autovalutazione e delle priorità di intervento individuate, si basa sui risultati scolastici
e sulle prove standardizzate nazionali.
Si intende, dunque, dare maggiore unitarietà al processo di apprendimento logico-linguistico,
incrementare le competenze logico-matematiche e ridurre la variabilità tra le classi,
potenziando le competenze disciplinari.
Date le finalità generali che l’Istituzione scolastica intende raggiungere, ossia assicurare il
successo formativo a tutti i suoi alunni, fornendo loro gli strumenti culturali e metodologici per
la comprensione della realtà nei suoi molteplici aspetti, promuovendo la cultura della
partecipazione e della solidarietà e facendo acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità
e inclinazioni, sono stati individuati obiettivi strategici, fattibili e misurabili, da perseguire
nell’arco del triennio.
Il Piano di Miglioramento si integra pienamente nell’Offerta Formativa dell’Istituto, in quanto
l’idea guida su cui è imperniato è del tutto coerente con la mission e la vision espresse nel PTOF
ed i Progetti scelti affrontano alcune priorità della sua pianificazione strategica.
L’Istituto, infatti, si propone di rispondere in modo adeguato alle richieste della società del terzo
millennio, impegnandosi ad offrire percorsi di apprendimento ricchi e rigorosi, che possano
consentire agli studenti di acquisire competenze chiave necessarie per la piena inclusione nel
contesto scolastico e sociale.
Ciò ha portato la Scuola a puntare in particolare sul potenziamento delle competenze
linguistiche e scientifiche, mediante l’impiego delle nuove tecnologie ed il ricorso ad una
didattica laboratoriale, al fine di migliorare anche i risultati delle prove standardizzate
nazionali.

           Allegati:
           3. Piano di Miglioramento

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PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE,
                EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA

Successivamente alle criticità individuate nel Rapporto di Autovalutazione relative alle prove
INVALSI svolte dagli alunni e alle proposte del PDM, si predispongono le priorità da
trasformare in traguardi a breve e lungo termine che si intendono perseguire.
Le scelte progettuali del nostro Circolo tendono alla realizzazione di obiettivi prioritari, quali:

•      Competenze linguistiche
•      Competenze scientifiche e logico-matematiche.

Gli obiettivi prioritari, quindi, mostrano nello specifico l’intenzionalità dell’offerta formativa
che si intende perseguire:

•      Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all’italiano e alla lingua inglese (Area linguistica).
•      Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche (Area Scientifica)

Coerentemente con quanto espresso con la L.107/2015, si intendono implementare anche le
seguenti aree:

- Legalità ed educazione alla cittadinanza
- Espressione e comunicazione
- Scambi culturali e gemellaggi

Tali scelte progettuali saranno perseguite attraverso attività di insegnamento curricolari ed
extracurricolari, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di
coordinamento, e supportate da un organico potenziato che svolgerà interventi mirati al
miglioramento dell’offerta formativa.
Per il raggiungimento di tali traguardi, la Scuola prevede progetti per i quali sono predisposti
finalità, destinatari diretti e indiretti, obiettivi, tempistica, indicatori e target attesi, sia in
uscita che in entrata, nonché un monitoraggio in itinere e finale. Tutti i progetti prevedono la
formazione iniziale dei docenti.
Saranno inoltre previsti incontri periodici del gruppo di miglioramento finalizzati, oltre che
all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle singole attività, anche all’eventuale
modifica degli obiettivi, della tempistica, e dell’approccio complessivo.
Verranno monitorate le eventuali criticità emerse durante l’attuazione dei progetti, in modo da
elaborare azioni correttive per consentire il raggiungimento di obiettivi finali.

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AREA DIDATTICA

Calendario Scolastico
 Inizio attività didattiche                    12 settembre 2018
                                               • Scuola Primaria: 11 giugno 2019
 Termine attività didattiche
                                               • Scuola dell’Infanzia: 30 giugno 2019
 1° quadrimestre                               dal 12/09/2018 al 31/01/2019
 2° quadrimestre                               dal 01/02/2019 al 11/06/2019
 Sospensione attività didattiche               1 novembre 2018
                                               Ognissanti
                                               2 novembre 2018
                                               Ponte (delibera del Consiglio d’Istituto)
                                               8 dicembre 2018
                                               Festa Immacolata Concezione
                                               dal 22/12/2018 al 6/01/2019
                                               Vacanze di Natale
                                               4 e 5 marzo 2019
                                               Carnevale (delibera del Consiglio d’Istituto)
                                               dal 18/04/2019 al 24/04/2019
                                               Vacanze di Pasqua
                                               25 aprile 2019
                                               Festa della Liberazione
                                               26 aprile 2019
                                               Ponte (delibera del Consiglio d’Istituto)
                                               1 maggio 2019
                                               Festa del Lavoro
                                               2 giugno 2019
                                               Festa della Repubblica
                                               2 novembre 2018
                                               24 dicembre 2018
                                               31 dicembre 2018
 Chiusura uffici amministrativi
                                               26 aprile 2019
 (per delibera del Consiglio di Istituto)
                                               14 agosto 2019
                                               28 agosto 2019
                                               Tutti i sabato.

Curricolo orario settimanale

Scuola Primaria
Plesso “G. Pascoli” e
Plesso “G. Asta”: 27 ore.

Scuola dell’Infanzia
Plesso “G. Asta” - Sezioni Statali e
Scuola materna Regionale: 25 ore.
Plesso “A. Gulotta”: 40 ore.

 Per la Scuola Primaria, ad integrazione dell’orario settimanale obbligatorio di 27 ore si
 aggiungono 2 ore settimanali per le quali le famiglie hanno possibilità di scelta (Laboratori
 opzionali extracurricolari): per l’anno scolastico 2018/2019 il Collegio dei Docenti, tra le
 attività di ampliamento dell’offerta formativa, ha deliberato l’attivazione dei seguenti
 Laboratori pomeridiani, destinati agli alunni della Scuola Primaria e volti a promuovere il
 potenziamento delle competenze linguistiche, espressive e digitali:

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LABORATORI POMERIDIANI                                          CLASSI
              CANTO                                       Seconde - Terze - Quarte - Quinte
           PIANOFORTE                                             Quarte - Quinte
                                                                       Quarte
               CODING                         (alunni che nel precedente anno scolastico hanno preso parte al
                                                                       laboratorio)
               INGLESE                                              Seconde - Terze
              SPAGNOLO                                                  Terze

 Curricolo Verticale
 Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale,
 anche quella verticale: la continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto
 dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo
 articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi, costruisce
 la sua identità. Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto, attraverso il confronto
 tra i docenti e una attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il curricolo della Scuola
 dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’evidenza di una serie di
 innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità:
 - la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;
 - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
 - l’impianto organizzativo unitario;
 - la continuità territoriale;
 - l’utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
           Allegati:
           4. Curricolo verticale

Didattica Alfamediale
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno innescato mutazioni profonde nei
processi di produzione, di trasmissione e di acquisizione del sapere e della cultura. I linguaggi
multimediali e audiovisivi se, da un lato, costituiscono un potente tramite di conoscenza,
dall’altro pongono il bambino nel ruolo di spettatore.
La didattica alfamediale intende superare la sola lettura del linguaggio multimediale per portare
l’alunno verso un ruolo attivo di attore e regista. L’alunno si confronterà, quindi, con le nuove
tecnologie e acquisirà consapevolezza del proprio “io” in modo da esprimere e presentare se stesso
con serenità e creatività. L’uso appropriato dei linguaggi e dei media è una delle variabili
importanti per migliorare l’apprendimento degli alunni e la funzionalità del sistema formativo.
Con la didattica alfamediale si propone un percorso educativo che, muovendosi dal linguaggio
parlato e ascoltato, permette all’alunno di approdare nel mondo della spettacolarità audiovisivo-
multimediale.Pertanto, partendo dalla presentazione su scena e su carta, gli alunni faranno
esperienza della presentazione su schermo con relativa produzione di un video alfa mediale.
Gli obiettivi:
 • Favorire l’apprendimento con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi e cognitivi;
 • Favorire l’autonomia creativa;
 • Sviluppare ed integrare tutti i linguaggi (del corpo, della parola parlata, scritta, stampata e
     del linguaggio delle immagini);
 • Saper leggere in modo comunicativo ed efficace;
 • Leggere e comprendere i linguaggi multimediali dell’audiovisivo ( cinema, televisione, rete);
 • Conoscere e saper utilizzare il linguaggio audiovisivo;
 • Saper leggere ed interpretare un video o un’immagine;
 • Saper comunicare attraverso un video;
 • Saper utilizzare i mezzi tecnologici per la comunicazione;
 • Saper spettacolarizzare un evento su carta, su scena e su schermo.

Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019                            11
Flessibilità didattica
Attraverso il P.T.O.F., l’autonomia costruisce le condizioni giuridiche, organizzative,
professionali e di relazione per rendere flessibile l’attività educativa migliorandone
l’efficacia. La flessibilità consente, infatti, di articolare il rapporto tra chi insegna e chi impara
in forma non rigida e, quindi, di modellare la didattica sui modi e sui tempi di apprendimento
degli alunni. Sono adotte le seguenti forme di flessibilità:
 ü Adattamento del calendario scolastico, nel rispetto del monte orario annuale obbligatorio
      complessivo e di ciascuna disciplina, del numero obbligatorio dei giorni di scuola, delle
      funzioni di competenza delle Regioni in materia di determinazione del calendario scolastico;
 ü Articolazione modulare dei gruppi di alunni: esiste una vasta gamma di possibilità di
      raggruppamento degli alunni, cha va dal lavoro individuale al lavoro di coppia e di piccolo
      gruppo, al lavoro di grande gruppo, comprendente anche più classi. Il lavoro in piccolo
      gruppo risulta adeguato per attività di ricerca, di costruzione, di confronto e scambio, di
      lavoro in spazi specializzati, oltre che per le attività di individualizzazione finalizzate allo
      sviluppo delle diverse potenzialità degli allievi, al recupero degli alunni in difficoltà e
      all’integrazione dei soggetti in situazione di handicap. Il lavoro individuale o di
      piccolissimo gruppo serve invece per interventi forti di recupero mirati sulle specifiche
      difficoltà di ciascun soggetto. La diversificazione dei gruppi di alunni viene gestita dal
      singolo insegnante mediante la predisposizione di materiali di lavoro strutturati o
      semistrutturati, ma generalmente richiede l’intervento contemporaneo di più docenti
      in compresenza e si intreccia perciò strettamente con la flessibilità dei tempi e dell’impiego
      delle risorse professionali;
 ü Impiego dei docenti coerente con gli obiettivi generali e specifici della Scuola, curando la
      promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa.

Modalità di Recupero, Potenziamento, Valorizzazione del Merito e dei Talenti
 Al fine di promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e di valorizzarne le
potenzialità vengono organizzati, nel normale orario curricolare o nella quota facoltativa del
curricolo:
     • Moduli di potenziamento per gruppi di eccellenza
     • Moduli di approfondimento per la scoperta di specifiche vocazioni
In riferimento alla Legge n.107 del 2015, il Piano del nostro Circolo afferma il ruolo centrale
della scuola nella società della conoscenza e innalza i livelli di istruzione e le competenze degli
alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le disuguaglianze
socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica,
per realizzare una scuola aperta, per garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di
successo formativo. Per tale motivo, la nostra Scuola è orientata alla massima flessibilità, alla
diversificazione,     all’efficacia   ed     all’efficacia  del    servizio   scolastico,    nonché
all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di
tecnologie educative e al coordinamento con il contesto territoriale.
Per rendere la scuola adatta a tutti gli allievi, il nostro Circolo attiva progetti di recupero,
consolidamento, potenziamento e ampliamento, principalmente per le discipline: italiano,
matematica, inglese. I bisogni formativi degli allievi in difficoltà di apprendimento risultano
soprattutto di tipo cognitivo e strumentale e conseguenti a situazioni di svantaggio relative in
particolare a:
- motivazione allo studio;
- concentrazione e alla partecipazione in classe;
- organizzazione e metodo di studio; - al rapporto con coetanei.
Si pianifica, inoltre, un lavoro di potenziamento per valorizzare il merito scolastico e accrescere
la preparazione degli alunni più dotati, anche grazie all’ utilizzo di tecnologie informatiche
e multimediali, che da un lato favoriscono la crescita culturale degli alunni, dall’altro stimolano
approcci critici diversi agli argomenti presentati.

Primo Circolo “G. Pascoli” Erice – P.T.O.F. 2016-2019 – Aggiornamento a.s. 2018/2019               12
Opzioni metodologiche
I Docenti nel progettare il percorso didattico e formativo per le classi e gli alunni, fanno
riferimento a strategie e a metodologie didattiche varie e diversificate.
La scelta del metodo e degli strumenti dipende:
- dagli obiettivi prestabiliti;
- dai contenuti che si intendono proporre;
- dalla realtà della classe.
Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è
necessario individuare le abilità minime che permettono di proseguire in altre fasi di lavoro.
Il mancato raggiungimento di tali abilità minime comporta la revisione del metodo adottato e/o
eventuali interventi di recupero/rinforzo individualizzati. E’ importante creare occasioni di
insegnamento-apprendimento tese a mettere tutti gli alunni, e non solo alcuni, in grado di
imparare e sviluppare le loro capacità.
Le linee metodologiche del nostro Circolo riguardanti la Scuola Primaria possono essere così
sintetizzate:
- ricercare una continuità educativo-metodologica tra la Scuola dell’Infanzia e quella
Primaria;
- incoraggiare i rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti;
- valorizzare il gioco;
- sviluppare interdisciplinarietà attraverso attività quali la drammatizzazione, le varie
educazioni, etc.;
- ricorrere frequentemente alla metodologia della comunicazione, nelle varie forme
possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture,
conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni, rielaborazioni,
interpretazioni);
- privilegiare il personale coinvolgimento degli allievi, la loro partecipazione attiva alle
esperienze altrui e la sperimentazione diretta di particolari attività, perché attraverso il
“fare”, l’alunno sperimenta e individua problemi che permettono la formulazione di ipotesi
e di soluzioni, nel rispetto dei ritmi individuali di maturazione e dei propri stili cognitivi di
apprendimento;
- favorire il rafforzamento delle capacità di astrazione e di sintesi, attraverso una
metodologia di tipo sistematico induttivo-deduttivo;
- adottare la metodologia della ricerca, tenendo conto delle reali situazioni delle singole
classi, del livello culturale degli alunni e della effettiva disponibilità dei mezzi necessari;
Inoltre, ci si avvarrà di altre metodologie, quali dell’unitarietà e interdisciplinarietà, della
problematizzazione dell’esperienza, ricerca-azione, il tutoring e apprendimento
cooperativo, la collaborazione con altre scuole, la valorizzazione della cultura del territorio
e dell’intercultura, multimedialità, learning by doing.
Per quel che riguarda la Scuola dell’Infanzia, le scelte metodologiche adottate, mirano a
favorire nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li
avvia alla cittadinanza. Si fondano su alcuni elementi fondamentali quali:
- la progettazione, l’organizzazione e la valorizzazione degli spazi e dei materiali;
- la valorizzazione della vita di relazione;
- la valorizzazione del gioco;
- la ricerca-azione e l’esplorazione;
- il dialogo continuo;
- l’utilizzo del problem solving;
- il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali;
- le uscite didattiche e le esperienze al di fuori della scuola;
- l’osservazione sistematica dei bambini;
- la documentazione del lavoro svolto.

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Inclusione e Integrazione
La scuola deve garantire un sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo,
finalizzati:
- al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima;
- al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità
umana;
- allo sviluppo, anche da parte delle persone con diverse abilità, della propria personalità, dei
talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime
potenzialità.
Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando
diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità
(abilità) e incapacità (disabilità) con quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze
l’individualizzazione è questione riguardante tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà,
come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali.
All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale
e non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni
particolari.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola
nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono
essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe, permanenti o transitorie. In
questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare
competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si
arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. La
Scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle
fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata.
Le forme di personalizzazione vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione
degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata
(PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Vi è, dunque, il dovere, da parte della scuola, di garantire la piena partecipazione alla vita
scolastica a tutti i soggetti, oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere
valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.
Piano d’intervento per gli alunni con BES
Nel Piano Annuale per l’Inclusività sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili
significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività
dell’istituzione scolastica.
Esso costituisce un concreto impegno programmatico ed uno strumento di lavoro, pertanto è
soggetto a modifiche ed integrazioni.
Integrazione e Inclusione
La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la programmazione
didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione
di integrazione. L’integrazione è un processo basato principalmente su strategie per portare
l’alunno disabile ad essere quanto più possibile simile agli altri. Alla base di tale prospettiva
rimane un’interpretazione della disabilità come problema di una minoranza, a cui occorre dare
opportunità uguali (o quanto meno il più possibile analoghe) a quelle degli altri alunni.
La qualità di vita scolastica del soggetto disabile viene dunque valutata in base alla sua
capacità di colmare il varco che lo separa dagli alunni normali.
L’inclusione, invece, si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla
vita scolastica da parte di tutti i soggetti.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto, mentre
col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o
limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il
superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema.

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L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività
implica l’abbattimento di quelli che vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla
partecipazione”.
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere,
in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in
continuo divenire, un processo “di cambiamento”.
I bisogni educativi speciali
L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi
“disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o
collegate. Successivamente si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA,
etc. Prima l’INVALSI poi la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno
introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale
comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego, in modo permanente o temporaneo, dei
cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
L’area dei Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) è molto ampia.
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali.

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Nell’area dei BES sono comprese tre grandi sottocategorie:
    1. DISABILITÀ
• Alunni diversamente abili
• Certificati dall’ASL
• Hanno l’insegnante di sostegno
• È una situazione a carattere permanente
• La scuola redige il P.E.I.
    2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
• Alunni con: DSA – deficit del linguaggio – deficit di abilità non verbali
• Deficit coordinazione motoria – ADHD (deficit attenzione, iperattività) – Funzionamento
    intellettivo limite
• Certificati dall’ ASL o da Enti accreditati
• Non hanno l’insegnante di sostegno
• È una situazione a carattere permanente
• La scuola redige il P.D.P.
    3. SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE
• Alunni che, con continuità o per particolari periodi, possono manifestare Bisogni Educativi
    Speciali per motivi fisici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole
    offrano adeguati e personalizzati percorsi: svantaggiati linguistici - socio-economici -
    culturali; - alunni con disagio comportamentale/relazionale.
• Individuati dal Consiglio di classe/team docenti, sulla base di elementi oggettivi con fondate
    considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
• Non hanno l’insegnante di sostegno.
    È una situazione a carattere transitorio.
 La formalizzazione dei BES
 Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”)
 quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie
 tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di
 successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:

           alunno con BES          team docente          riconoscimento            PDP

                                                                                   azioni

                                                        ri-progettazione          verifica

Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è
il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un
DSA o assimilabile. I documenti normativi ribadiscono l’importanza della strategia inclusiva
della scuola italiana e orientano le singole scuole verso il percorso di inclusione scolastica e la
realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in situazioni di difficoltà. La
C.M. 8/2013 enuncia come doverosa l’indicazione da parte dei Consigli di classe e dei team dei
docenti dei casi in cui si ritenga opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione
della didattica e di eventuali misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una
presa in carico globale ed inclusiva. Tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione sia essi certificati o non, hanno, infatti, diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle
“linee guida”, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex p unto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;

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c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle
lettere “a” e “b”.
Nei predetti piani vengono esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi
di sistema” di carattere trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica
che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a tale riguardo
si richiamano: canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi etc), canale verbale
(preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni,
costruzioni etc);
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla
scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici
opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche
rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante,
l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il
tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc..
        SCUOLA PRIMARIA
 Strategie e metodologiche e didattiche             Misure dispensative
 ü Valorizzare nella didattica linguaggi            ü l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri
   comunicativi altri, dal codice scritto             (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo,
   (linguaggio       iconografico,     parlato),      corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)
   utilizzando mediatori didattici quali            ü la lettura ad alta voce
   immagini, disegni e riepiloghi a voce            ü la scrittura sotto dettatura
 ü Utilizzare schemi e mappe concettuali            ü prendere appunti
 ü Privilegiare l’apprendimento                     ü copiare dalla lavagna
   dall’esperienza e la didatticalaboratoriale      ü lo studio mnemonico delle tabelline
 ü Promuovere processi metacognitivi per            ü lo studio della lingua straniera in forma scritta
   sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e        ü il rispetto della tempistica per la consegna dei
   l’autovalutazione dei propri processi di           compiti scritti
   apprendimento                                    ü la quantità dei compiti a casa
 ü Incentivare la didattica di piccolo gruppo e
   il tutoraggio tra pari
 ü Promuovere l’apprendimento collaborativo
    Strumenti compensativi                          Valutazione
ü   Tabella dell’alfabeto                           ü Predisporre verifiche scalari
ü   Retta ordinata dei numeri                       ü Programmare e concordare con l’alunno le
ü   Tavola pitagorica                                 verifiche
ü   Linea del tempo                                 ü Prevedere verifiche orali a compensazione di
ü   Tabella delle misure e delle formule              quelle scritte (soprattutto per la lingua
    geometriche                                       straniera)
ü   Formulari,      sintesi,     schemi,  mappe     ü Valutare tenendo conto maggiormente del
    concettuali delle unità di apprendimento          contenuto più che della forma
ü   Computer         con        programma      di   ü Far usare strumenti e mediatori didattici nelle
    videoscrittura, correttore ortografico e          prove sia scritte sia orali
    sintesi vocale; stampante e scanner             ü Introdurre prove informatizzate
ü   Calcolatrice                                    ü Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione
ü   Registratore e risorse audio (sintesi vocale,     delle prove
    audiolibri, libri digitali)
ü   Software didattici specifici

           Allegati:
           5. Piano Annuale d’Inclusione (P.A.I.)

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Ambienti di Apprendimento
Di particolare rilevanza per una “Buona Scuola” è la costituzione di un contesto idoneo a
promuovere apprendimenti significativi per gli studenti, ovvero creare spazi fisici e/o
virtuali, ma anche mentali e culturali, emotivi ed affettivi dove i docenti pianificano e
realizzano attività volte a implementare processi educativi e didattici di crescita.
Ambienti, quindi, disposti come "spazi d'azione", dove i docenti stimolano e sostengono
l’acquisizione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti, e dove gli alunni fanno
esperienze significative, imparano attivamente attraverso il fare, vivono interazioni e
scambi interpersonali.
Scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’Infanzia, l’ambiente è vissuto come “contesto di relazione, di cura e di
apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni
che i bambini sperimentano nella loro esperienza” (cfr. Indicazioni Nazionali per il
Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria).
Gli spazi si caratterizzano, così, come accoglienti, “caldi” e curati, con tempi distesi e stili
educativi improntati all’osservazione, all'ascolto e alla progettualità; spazi che vedono i
piccoli alunni impegnati attivamente in processi di apprendimento, dove sperimentano e
conoscono la realtà, collaborano e socializzano nella pratica quotidiana delle relazioni.
Scuola Primaria
Nella Scuola Primaria l’ambiente diventa il “contesto idoneo a promuovere apprendimenti
significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni” (Indicazioni Nazionali per
il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria).
In tale contesto prevale la dimensione comunitaria dell’apprendimento e l’importanza di
caratterizzare la vita di classe con relazioni significative: “aiuto reciproco”, “apprendimento nel
gruppo cooperativo”, “apprendimento tra pari”, modalità di lavoro che comportano interazione
e collaborazione.
Il nostro Circolo pone l’accento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta e sottolineano
l’impotanza dell’esperienza diretta sulle cose per promuovere atteggiamenti di curiosità e di
flessibilità e per costruire forme di pensiero sempre più evolute.
Il clima e le relazioni si connotano e richiamano valori di cooperazione e di socializzazione dove
chi agisce condivide comportamenti, regole, compiti, tempi di operatività.

Valutazione
La valutazione ha un’evidente finalità formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle
potenzialità e delle carenze di ciascuno, al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al
successo formativo di tutti, considerati i livelli di partenza.
Essa è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti,
ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto
educativo. I docenti hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro la
continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica, tenendo in
considerazione il processo di apprendimento, il rendimento scolastico e il comportamento degli
allievi. La valutazione diagnostica, la valutazione formativa e la valutazione sommativa sono,
pertanto, ottimi strumenti per regolare le attività didattiche in quanto offrono informazioni
insostituibili per la progettazione dell’attività d’insegnamento.

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dell’insegnante non è quello di costruire un sapere fatto di competenze, bensì quello di
           valutare e conoscere ogni aspetto della capacità e motivazione di apprendere di
           ognuno.
           Per far questo, l’insegnante dispone di:

            Valutazione                                                 Valutazione
            diagnostica                                                 sommativa
        Individua I livelli e le abilità
        degli alunni, per impostare
           le strategie didattiche
                  successive                                            Riguarda I livelli di profitto
                                                                         degli alunni, a conclusion
                                                                           di una fase didattica.

                                           Valutazione
                                            formativa
                                            Verifica l’efficacia
                                           dell’azione didattica

Valutazione diagnostica
Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di
          DIREZIONE DIDATTICA 1°CIRCOLO “G. PASCOLI” ERICE                          Pag. 39
apprendimento:
- Osservazioni sistematiche e non
- Prove semi-strutturate
- Prove oggettive o strutturate a risposta chiusa o aperta
Per le prove concordate per classi parallele si utilizzano quesiti del tipo: vero/falso; a scelta
multipla; a completamento; a corrispondenza.
Valutazione formativa
Per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. E’ indispensabile ai docenti per
monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando
eventualmente il percorso:
- Osservazioni sistematiche e non;
- Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta);
- Verifiche oggettive a risposta chiusa degli obiettivi intermedi e finali per classi parallele;
- Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati;
- Libere elaborazioni.
Valutazione sommativa
Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti dell’alunno, mediante l’attribuzione di voti
numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e
personale, mediante un giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per
l’alunno ma anche per le famiglie.
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’osservazione, sia
occasionale che sistematica, dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di
apprendimento.
Nella Scuola Primaria i Docenti, in sede di progettazione, predispongono prove di verifica degli
apprendimenti. La valutazione si basa su prove scritte e verifiche orali, che sono strutturate in
rapporto agli obiettivi della Programmazione educativo-didattica, alle effettive possibilità della
classe e allo svolgimento reale dell’insegnamento.

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