PER UN AMBIENTE CON LE MASSIME - PRODUCT OVERVIEW - Sartorello & Partners
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PER UN AMBIENTE MIGLIORE CON LE MASSIME PRESTAZIONI SCOPRI I NUOVI REFRIGERATORI D’ACQUA E POMPE DI CALORE con PRODUCT REFRIGERANTI A BASSO GWP OVERVIEW VA D E M E C U M per progettisti e installatori
2 VADEMECUM per progettisti e installatori INDICE CAPITOLO PAGINA 1 LEGISLAZIONE, NORMATIVE E MERCATO 3-7 2 REFRIGERANTI A2L: MODALITA’ DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE 8-11 3 R452B: CARATTERISTICHE, PRESTAZIONI E AGEVOLAZIONI FISCALI 12-17 4 R513A E HFO-R1234ze: CARATTERISTICHE, PRESTAZIONI E AGEVOLAZIONI FISCALI 18
3 LEGISLAZIONE, NORMATIVE E MERCATO 1 Perché si cercano alternative ai fluidi refrigeranti attualmente in uso? Il RISCALDAMENTO GLOBALE - dall’inglese Global Warming - è un fenomeno climatologico che sta investendo il nostro pianeta e che, se non opportunamente contrastato, produrrà conseguenze sempre più drammatiche all’intero ecosistema. Le cause dell’innalzamento delle temperature risiedono nell’aumento dei gas serra nell’atmosfera, causate dalle emissioni nocive connesse all’attività umana. Il riscaldamento globale esercita il suo influsso determinando lo scioglimento dei ghiacciai, l’estensione dei deserti subtropicali e l’aumento dei livelli del mare, oltre a causare l’intensificazione di eventi metereologici estremi quali cicloni, alluvioni, siccità, ondate di caldo e di gelo. Il consenso scientifico in merito ai drammatici effetti del riscaldamento globale ha convinto varie nazioni, aziende ed individui ad adottare delle misure per cercare di limitare questo fenomeno. L’Unione Europea si è fatta capofila di tali misure tramite la Low Carbon Road-Map 2050, un piano finalizzato alla riduzione, entro il 2050, delle emissioni di Gas ad effetto Serra (GHG) dell’ 80% rispetto ai livelli del 1990. La Low Carbon Road-Map 2050 coinvolge anche il settore HVAC (Heating, Ventilation, Air Conditioning), imponendoci di agire su due fattori: • Riduzione dell’IMPATTO DIRETTO legato all’immissione in atmosfera di gas frigorigeni che concorrono all’effetto serra (Direttiva F-GAS). • Riduzione dell’IMPATTO INDIRETTO, ovverosia il consumo di energia primaria legato al funzionamento delle apparecchiature (Direttiva EcoDesign). Cosa rappresentano GWP e ODP? Il Global Warming Potential (GWP), in italiano Potenziale di Riscaldamento Globale, è la misura di quanto una singola molecola di gas contribuisca negativamente all’aumento dell’effetto serra, ed è parametrata relativamente al CO2, a cui è stato attribuito valore 1. Pertanto, maggiore sarà il GWP di un refrigerante maggiori saranno i danni da esso potenzialmente prodotti sul Riscaldamento Globale. L’Ozone Depletion Potential (ODP), in italiano Potenziale di Degradazione dello strato di Ozono, è la misura di quanto una singola molecola di gas contribuisca negativamente all’assottigliamento dello strato di Ozono. I refrigeranti più dannosi, della categoria CFC e HCFC, sono stati banditi dal mercato negli anni scorsi e attualmente tutti i refrigeranti ammessi presentano valore di ODP pari a 0. Questi i valori di GWP100AR4 e GWP100AR5 dei fluidi più utilizzati nel settore HVAC. HFC Miscela di HFC-HFO HFO IdroFluoroCarburi IdroFluoroOlefine REFRIGERANTE CO2 R410A R134a R32 R452B R454B R513A R1234ze R1234yf GWP100AR4 kg CO2EQ 1 2.088 1.430 675 698 467 631 7 4 GWP100AR5 kg CO2EQ 1 1.924 1.300 677 676 467 647
4 1 Cos’è il Phase Down Scheme dei gas HFC? Al fine di obbligare gli Stati Membri a ridurre l’impiego dei gas refrigeranti più dannosi per l’ambiente, l’Unione Europea ha, con la Direttiva F-GAS entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fissato per le categorie di prodotto dei vari settori, tra cui HVAC e Refrigerazione, la quantità massima di gas HFC (IdroFluoroCarburi) e quindi di CO2 equivalente che può essere immessa sul mercato. La finalità del Phase Down Scheme è ridurre nel corso degli anni 2015-2030 le quantità dei dannosi gas HFC e promuovere l’utilizzo di refrigeranti a basso GWP (categorie HFO e miscele di HFO/HFC). Il Phase Down Scheme ha inoltre introdotto nell’Unione Europea il sistema delle quote di refrigeranti HFC, cioè un sistema di attribuzione di quantità limitate di gas HFC ai produttori e agli importatori di gas, quote che sono anche commercializzabili tra gli attori. A causa del Phase Down Scheme, nell’ultimo anno si è determinato un notevole aumento nei prezzi dei refrigeranti. E’ previsto nel settore HVAC il bando dell’R410A E DELL’R134a? No, ad oggi non è pianificata un’imminente messa al bando di questi refrigeranti nel settore del condizionamento sopra i 12 kW (
5 1 Come vengono classificati i fluidi refrigeranti? Secondo l’ASHRAE e la norma ISO 817:2014 i refrigeranti vengono classificati in base a due fondamentali parametri di sicurezza quali tossicità e infiammabilità. TOSSICITÀ INFIAMMABILITÀ ESEMPI A1 NON infiammabile Nessuna propagazione di fiamme nell’aria R134a, R410A, R513A Infiammabile a velocità di combustione inferiore A2L Bassa infiammabilità R452B, HFO-R1234ze, R32 NON a 10 cm/s A TOSSICO Moderata Infiammabile a velocità di combustione A2 R152A infiammabilità superiore a 10 cm/s A3 Alta infiammabilità Esplosivo R441A, R443A, R290 (propano) B1 NON infiammabile Nessuna propagazione di fiamme nell’aria R245fa, R514A Infiammabile a velocità di combustione inferiore B2L Bassa infiammabilità NH3 (ammoniaca) a 10 cm/s B TOSSICO Moderata Infiammabile a velocità di combustione B2 superiore a 10 cm/s --- infiammabilità B3 Alta infiammabilità Esplosivo --- Cosa significa A2L? A2L è una sottoclasse dei fluidi infiammabili definiti in ASHRAE 34 “A Bassa Infiammabilità” che racchiude i fluidi refrigeranti che sono infiammabili unicamente in date condizioni di temperatura e concentrazione e presentano velocità di propagazione della fiamma inferiore a 10 cm/s (0,36 km/h). La loro pericolosità è pertanto estremamente limitata. A titolo di esempio, se si considera che un uomo cammina mediamente alla velocità di 4 km/h, mentre l’R452B propaga ad una velocità di 0,11 km/h e l’R1234ze a 0,36x10-3 km/h, in caso di eventuale incidente l’evacuazione sarebbe garantita senza arrecare danni alle persone. PROPAGAZIONE FIAMMA R452B 0,11 km/h PROPAGAZIONE FIAMMA R1234ze 0,36x10-3 km/h UOMO 4,0 km/h 0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 Velocità km/h
6 1 Quali sono le normative e le leggi vigenti in materia di refrigeranti a basso impatto ambientale? Gli scenari applicativi attuali, relativi ai refrigeranti a basso GWP, sono segnati da una normativa ed una legislazione aventi come obiettivo principale quello di proteggere l’ambiente mediante la riduzione delle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra. A tale proposito, i principali standard che regolamentano tali tematiche sono: Regolamento UE n° 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra. Introduce la riduzione progressiva della quantità di HFC immessa in commercio, chiamata “phase down”, attraverso il meccanismo di assegnazione di quote di HFC a ogni produttore/importatore. Di seguito riportiamo il link dal quale scaricare il Regolamento: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32014R0517 DPR 146 del 16/11/2018 (Decreto F-Gas). Regolamento di Esecuzione del regolamento UE n° 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra. E’ entrato in vigore il 24/01/2019 ed abroga sia il regolamento CE n° 842/2006 sia il precedente DPR n° 43/2012. Il presente Decreto prevede, tra le principali novità, l’istituzione di una Banca Dati per i gas fluorurati ad effetto serra e per le apparecchiature contenenti tali gas, allo scopo di consentire una maggiore tracciabilità dei gas e degli impianti che li contengono. Tale Banca dati sarà gestita dalle Camere di Commercio competenti e ad essa dovranno essere trasmessi, esclusivamente per via telematica, i dati relativi alle vendite di F-gas e delle apparecchiature che li contengono così come quelli relativi alle attività di installazione, manutenzione, riparazione e smantellamento delle stesse apparecchiature. Di seguito riportiamo il link dal quale scaricare il Decreto: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/01/09/19G00001/sg UNI 378:2017 sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali. La norma specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell’ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti. E’ suddivisa in 4 parti nelle quali tratta le seguenti argomentazioni: Parte 1: Requisiti di base, definizioni, criteri di classificazione e selezione. Specifica i criteri di classificazione e di selezione applicabili ai sistemi di refrigerazione. Questi criteri di classificazione e di selezione sono utilizzati nelle parti 2, 3 e 4. Parte 2: Progettazione, costruzione, prova, marcatura e documentazione. E’ applicabile alla progettazione, costruzione e installazione dei sistemi di refrigerazione incluse le tubazioni, i componenti e i materiali. Specifica inoltre i requisiti per la prova, la messa in servizio, marcatura e documentazione. Parte 3: Sito di installazione e protezione delle persone. Riguarda i requisiti dei luoghi di installazione delle apparecchiature, come ad esempio le sale macchine, definendo le specifiche per l’aerazione, le porte, gli accessi, l’illuminazione, gli allarmi e i rilevatori. Riporta inoltre come deve essere equipaggiato il personale che effettua le operazioni. Parte 4: Conduzione, manutenzione, riparazione e recupero. Considera quali sono le istruzioni operative e la documentazione per la corretta conduzione e manutenzione dell’impianto. Ampia parte è poi dedicata alla gestione del gas refrigerante nelle sue operazioni di recupero, riciclo, rigenerazione, trasporto, stoccaggio e smaltimento. IEC EN 60335-2-40:2018 Requisiti particolari per le pompe di calore elettriche, condizionatori d’aria e deumidificatori Tale norma regolamenta le macchine con un contenuto di refrigerante variabile da 1 kg a 5 kg ed è attualmente in revisione. La proposta è quella di incrementare la carica permessa di refrigerante A2L mettendo in atto diverse misure di mitigazione del rischio. La versione finale dovrebbe arrivare tra il 2019 e il 2022.
7 1 Quali sono le associazioni di settore che stanno affrontando tali tematiche? E’ un momento di grande fermento per il settore HVAC nel quale tanto le associazioni culturali quanto quelle confindustriali stanno monitorando con grande attenzione le evoluzioni normative / legislative in atto relative all’utilizzo dei nuovi refrigeranti a basso GWP. Di seguito l’elenco delle principali associazioni che, rappresentando il punto di riferimento tecnico per gli operatori del settore HVAC, si stanno occupando di tali tematiche. NAZIONALI: • AICARR “Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione” (www.aicarr.it); • ATI “Associazione Termotecnica Italiana” (www.ati2000.it); • CTI “Comitato Termotecnico Italiano” (www.cti2000.it); • ATF “Associazione Tecnici del Freddo” (www.associazioneatf.org); • ASSOCLIMA” Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione” federata Anima (www.anima.it/ass/assoclima); • ASSISTAL “Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica” (www.assistal.it); • ANIMP “Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale” (www.animp.it/animp); • ANACE “Associazione Nazionale Antincendio e Controllo Evacuazione del fumo” (www.anace.it). ESTERE: • ASHRAE “American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning” (www.ashrae.org); • REHVA “ Federation of European HVAC Associations” (www.rehva.eu); • IIR “International Institute of Refrigeration” (www.iifiir.org); • HPC “Heat Pump Centre” (www.heatpumpingtechnologies.org/about/heat-pump-centre/).
8 2 Refrigeranti A2L: MODALITA’ DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Sono necessarie qualifiche specifiche da parte degli installatori e manutentori per trattare refrigeranti A2L? No, i patentini già in possesso degli Operatori per trattare i refrigeranti di classe A1 sono validi anche per i refrigeranti di classe A2L. I nostri C.S.T.A (Centro Servizio Tecnico Autorizzato) presenti sul territorio italiano dovranno dotarsi di adeguata strumentazione per il recupero del refrigerante, di vuoto e di gruppi manometri con scale in R452B e R1234ze. Riguardo l’eventuale smaltimento degli stessi, i C.S.T.A. si possono rivolgere agli Enti già preposti al recupero di gas senza limitazioni rispetto a quelli vigenti. Sara cura di G.I. Holding aggiornare e verificare le attuali procedure operative al fine di sensibilizzare i nostri Operatori sul campo. Il 24.1.2019 è entrato in vigore il DPR 146/2018 – Nuova Normativa sui Gas Fluorurati per le Imprese. Tale norma regolamenta l’attività degli Operatori del settore che trattano gas refrigeranti di tutte le classi, quindi anche di classe A1 e A2L: chi svolge attività di controllo delle perdite (F-Gas > 5 t CO2EQ), recupero di F-Gas, installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse o celle frigorifere di autocarri e rimorchi, ha l’obbligo di iscriversi al Registro dei Rivenditori, ottenere un certificato ed in alcuni casi comunicare i dati relativi alle attività svolte per assicurare la completa tracciabilità dei gas fluorurati presenti nel mercato. Ricordiamo che la Direttiva F-GAS apporta delle novità in merito alla frequenza dei controlli periodici da effettuare sulle unità, riducendo la frequenza dei controlli richiesti su unità con refrigeranti a basso GWP. La frequenza di tali controlli si differenzia in base alla quantità equivalente di CO2 contenuta nelle apparecchiature. Quantità equivalente di CO2 = GWP x kg refrigerante. Frequenza controlli Se non presente Se presente Quantità equivalente di CO2 (t) sistema di rilevamento delle perdite: sistema di rilevamento delle perdite: 500 t Ogni 3 mesi Ogni 6 mesi Quantità di refrigerante contenuto nell’unità Quantità equivalente di CO2 (t) R410A R452B R134a R513A HFO 124ze 500 t da 239 kg da 716 kg da 350 kg da 792 kg da 71.429 kg
9 2 Ci sono precauzioni aggiuntive da considerare in caso di installazione di unità con R452B e R1234ze? Come principio generale, gli Impianti Idronici richiedono precauzioni di sicurezza ampiamente inferiori rispetto agli Impianti ad Espansione Diretta (split e VRF). Ciò perché le unità Idroniche sono macchine termofrigorifere a servizio di impianti a fluido intermedio: il refrigerante è racchiuso all’interno di una unità monoblocco posizionata o all’aperto (unità con condensazione ad aria) o in appositi vani tecnici (unità con condensazione ad acqua) e all’interno dei terminali d’impianto presenti nei locali abitati circola sempre e solo acqua (eventualmente con aggiunta di glicole). Molto diversa è invece la situazione dei sistemi ad espansione diretta (split e VRF) per i quali, trattandosi di un impianto in due sezioni, vi è flusso di refrigerante nelle tubazioni direttamente all’interno dei locali abitati. Alla luce di tale premessa risulta chiaro dalla Normativa EN 378-3:2017 che, nel caso di installazione all’aperto di Unità Idroniche condensate ad aria, non sia richiesta nessuna precauzione aggiuntiva. Anche nel caso di Unità Idroniche condensate ad acqua, qualora l’installazione avvenga all’aperto, non è richiesta alcuna precauzione aggiuntiva. Nel caso invece di Unità Idroniche condensate ad acqua con installazione all’interno di vani tecnici va fatto riferimento alle prescrizioni generali contenute nella Normativa EN378-3:2017. Gli Enti preposti stanno definendo indicazioni più specifiche per le differenti destinazioni d’uso. Nel caso di installazione all’interno di locali confinati, quali accorgimenti ulteriori vanno tenuti in considerazione? La Normativa EN378-3:2017 prescrive un’analisi dell’installazione effettuata da un esperto in materia di infiammabilità (in conformità alla norma EN 60079-10-1): in base alle caratteristiche del fluido ed al tipo di realizzazione, è possibile stabilire l’eventuale pericolosità dell’area ed apportare soluzioni idonee alla minimizzazione dei rischi. Ad esempio, i locali tecnici devono essere opportunamente segnalati ed areati. Per una maggior sicurezza, è prescritta l’installazione di sniffer collegati ad un sistema di allarme e di attivazione della ventilazione meccanica del locale stesso.
10 2 ESISTONO RESTRIZIONI ALLA DESTINAZIONE D’USO PER UNITA’ OPERANTI CON FLUIDI A2L? Il tema è trattato in dettaglio dal Decreto Ministeriale 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139” (noto come “CODICE DI PREVENZIONE INCENDI”) e dalle successivi DM con specifiche di dettaglio per particolari categorie. Tale Codice distingue le prescrizioni in base alla destinazione d’uso dell’edificio. • Per i locali come alberghi, attività commerciali superiori ai 400 m2, asili e scuole, aerostazioni, ospedali, uffici e impianti sportivi, la prescrizione dipende dall’entità dell’intervento: o Su edifici di nuova costruzione oppure su ristrutturazioni tali da richiedere la redazione di un nuovo CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) la norma consente al progettista di scegliere se utilizzare il codice in vigore, più estensivo, oppure applicare la precedente norma più restrittiva (che consente solo l’utilizzo di refrigeranti A1). La nuova norma consente l’utilizzo di refrigeranti di categoria A2L qualora “gli impianti tecnologici e di servizio siano progettati, installati, verificati, eserciti e mantenuti a regola d’arte”. o Su ristrutturazioni o sostituzioni di impianti esistenti senza la redazione di un nuovo CPI è previsto soltanto l’utilizzo di refrigeranti di categoria A1. • Per i locali di pubblico spettacolo (es: cinema, teatri) la norma in vigore è ancora del 1996 ma è in fase di revisione per adeguarsi al DM 3 agosto 2015. Al momento è consentito solo l’utilizzo di refrigeranti di categoria A1. • Per tutti gli altri edifici (ad esempio residenziali e commerciali di piccola dimensione) valgono, invece, le norme generali di sicurezza (DM 10 marzo 1998: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro - DM 22 gennaio 2008: attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici), che richiedono soltanto che gli impianti siano “realizzati secondo la regola dell’arte”; pertanto non vi sono restrizioni all’utilizzo di refrigeranti A2L. La normativa attuale è al momento in fase di revisione, soprattutto al fine di eliminare il doppio binario di scelta demandata al progettista. Gli Enti preposti stanno lavorando per inserire esplicitamente l’autorizzazione all’utilizzo di refrigeranti di categoria A2L in tutti gli edifici, anche nei casi attualmente esclusi (ristrutturazioni senza redazione di nuovo CPI e in locali di pubblico spettacolo). Ci sono particolari precauzioni aggiuntive per il trasporto delle unità operanti con fluidi a2l? No, per il trasporto su gomma la normativa ADR (trasporto su strada di merci pericolose) non richiede alcuna particolare prescrizione rispetto al trasporto di R410A fino ad un massimo di 333 kg di refrigerante per camion. L’etichetta per l’identificazione della categoria di refrigerante avrà soltanto colore e simbologia distinta rispetto all’etichetta dei refrigeranti di classe A1. Anche per il trasporto via mare i refrigeranti di classe A2L non richiedono prescrizioni differenti rispetto ai refrigeranti di classe A1. Per il trasporto via aerea si richiede una specifica valutazione caso per caso. Ci sono particolari precauzioni aggiuntive per lo stoccaggio di queste unità? Come per le unità in R410A, lo stoccaggio delle unità con refrigerante R452B e R1234ze deve avvenire in luoghi ben ventilati e con temperatura ambiente tra -20 °C e +50 °C, in aree non direttamente esposte alla luce del sole e con basso contenuto di umidità.
11 2 Esistono limiti sulla carica massima di refrigerante per unità? No, per classiche installazioni in sala macchine oppure in ambiente aperto (Classe III della normativa EN378) non sono previsti limiti di carica di refrigerante per unità. Solo negli impianti ad espansione diretta (split e VRF) sono previste limitazioni alle cariche di refrigerante in quanto appartenenti alla Classe II della normativa EN378 (impianti con compressore all’esterno e dispositivo all’interno). Esiste una particolare procedura per il rabbocco di refrigerante su tali unità? Non vi sono prescrizioni aggiuntive rispetto all’R410A. Il rabbocco di R452B va sempre compiuto in fase liquida; lo stesso dicasi per l’R1234ze. Una carica non corretta può alterare il funzionamento delle apparecchiature. E’ richiesto l’utilizzo di strumentazione di vuoto e carica idonea per l’impiego con refrigeranti di categoria A2L. Le valvole delle bombole dei fluidi A2L sono sinistrorse per differenziarsi dai fluidi A1 (destrorsi). Come identifico graficamente questi refrigeranti? IDENTIFICAZIONE DELLE UNITA’: G.I. Holding etichetta le proprie unità con indicazioni apposite per evidenziare la presenza di tali refrigeranti di Classe A2L. Oltre a un’etichetta con il nome del refrigerante, apposite etichette Via Max Piccini 11/13 33061 Rivignano Teor (UD) ITALY identificano l’infiammabilità del gas e la sua pressione. La targa Tel.: +39 0432 823011 Fax: +39 0432 773855 E-mail: info@clint.it Web: www.clint.it matricola evidenzia la quantità di gas caricato (in kg), il GWP e Modello CHA/G 182-P Model la carica complessiva in tonnellate di CO2 equivalente = peso Matricola Serial number 11-180091 di refrigerante (kg) x GWP/1000. Sull’imballo viene riportata Anno di produzione 2019 Year of production Refrigerante tonnes CO2 equival. R452B 12 Kg 8,4 un’apposita etichetta identificante l’infiammabilità del refrigerante Refrigerant PS LP 30 bar HP 45 bar secondo la normative ADR vigente. TS Max. pressione acqua Min. -20 °C Max. 46 °C 10 bar Max. water pressure Peso in funzionamento 600 kg Functioning weight IDENTIFICAZIONE DELLE BOMBOLE: Contiene gas fluorati ad effetto serra disciplinati dal protocollo di kyoto Contains fluorinated greenhouse gases covered by the Kyoto protocol Fino a poco tempo fa la normativa americana AHRI (utilizzata anche in Italia) attribuiva a ciascun gas refrigerante un colore identificativo, utilizzato per la colorazione delle bombole e come colore di sfondo per le etichette. Con l’aumento del numero di gas in Italia ed in Europa si è abbandonata questa procedura ed ora la stessa AHRI ha proposto di utilizzare dal 2020 una sola colorazione grigio chiaro per le bombole di tutti i gas refrigeranti, e di distinguere soltanto tra refrigeranti infiammabili e non dal colore dell’ogiva. Essendo questa una proposta e non una prescrizione, i diversi Produttori di refrigerante hanno la facoltà di colorare o meno la bombola, ma in ogni caso tutti adottano una comune colorazione dell’ogiva per indicare la PERICOLOSITA’ del prodotto: ad esempio i refrigeranti NON infiammabili (categoria A1) devono avere l’ogiva VERDE, mentre quelli INFIAMMABILI (A3, A2 o A2L) l’ogiva ROSSA.
12 3 eR452B: CARATTERISTICHE, PRESTAZIONI agevolazioni fiscali Quali sono le alternative all’R410A disponibili sul mercato? I fluidi refrigeranti con caratteristiche termofluidodinamiche più simili all’R410A oggi disponibili sul mercato sono le miscele di HFO e HFC R452B e R454B e l’HFC R32. Quali sono le caratteristiche e le differenze tra i refrigeranti R410A - R452B - R454B - R32? La tabella sotto riportata sintetizza le principali caratteristiche e le differenze tra di essi. Refrigerante U.M. R410A R452B R454B R32 Descrizione commerciale - R410A Opteon™ XL55 (DR55) Opteon™ XL41 (DR5A) R32 Solstice®L41y Categoria - MISCELA HFC MISCELA HFO/HFC MISCELA HFO/HFC HFC R32 - 50% R32 - 67% R32 - 68,9% Composizione - R125 - 50% HFO1234yf - 27% HFO1234yf - 31,1% R32 R125 - 7% GWP100AR4 kg CO2EQ 2088 698 467 675 GWP100AR5 kg CO2EQ 1924 676 467 677 ODP - 0 0 0 0 Classe di sicurezza - A1 A2L A2L A2L LFL (Low Flammable Limit)* Vol % - 11,9 11,2 12,7 UFL (Upper Flammable Limit)** Vol % - 23,3 22,0 33,4 Burning velocity cm/s - 3 3,7 6,7 (velocità di propagazione della fiamma) Prestazioni: - 100% 98% 96% 105% capacità frigorifera nominale vs R410A Efficienza: EER vs R410A - 100% 101% 100% 101% Temperatura di scarico °C 78 82 83 95 *LFL = Concentrazione minima di refrigerante con la quale la fiamma può propagare all’interno di una miscela omogenea di aria e refrigerante. **UFL = Concentrazione massima di refrigerante con la quale la fiamma può propagare all’interno di una miscela omogenea di aria e refrigerante. GWP 100AR4 = Potenziale di Riscaldamento Globale calcolato in un intervallo di tempo di 100 anni secondo il 4° Assessment Report (2007) dell’Istituto IPCC. GWP 100AR5 = Potenziale di Riscaldamento Globale calcolato in un intervallo di tempo di 100 anni secondo il 5° Assessment Report (2014) dell’Istituto IPCC. Alcuni produttori di refrigeranti stanno presentando L’R466A – classe A1. DI COSA SI TRATTA? E’ un refrigerante interessante perché non infiammabile pubblicizzato dal produttore di refrigeranti Honeywell nel giugno 2018 ma non ancora realmente disponibile sul mercato. Esso è nato principalmente per i VRF e potrebbe sicuramente essere interessante anche per il settore idronico malgrado il suo GWP non sia bassissimo (valore 733 GWP100AR5). Sussistono però ancora elevati dubbi non chiariti sul suo Potenziale di Distruzione dell’Ozono (ODP) e sulla sua stabilità e compatibilità con i materiali in uso. Al contrario il refrigerante R452B è già disponibile nel mercato e la compatibilità con i componenti è già stata certificata.
13 3 Perché G.I. Holding ha scelto di sviluppare unità con R452B? G.I. Holding ha scelto di sviluppare unità ad R452B perché, dalle approfondite ricerche effettuate, esso è risultato il fluido con le caratteristiche più simili all’ R410A e, a differenza dell’R32, è compatibile anche con unità in Pompa di Calore e unità Polifunzionali. Ciò ci permette di presentare, primi nel mercato, una gamma estremamente ampia di unità con compressori Scroll in Solo Raffreddamento, Pompe di Calore Reversibili e unità Polifunzionali a 4 tubi da 50 a 1.220 kW. Le nuove unità in R452B, sviluppate insieme ai nostri Partner Tecnologici, possono lavorare con lo stesso olio e con un campo di lavoro similare alle corrispondenti gamme in R410A. L’R32, gas sul quale si stanno interessando alcuni Produttori sia nell’espansione diretta sia nell’idronico, è un fluido frigorigeno noto da molti anni ma fino ad ora non utilizzato allo stato puro poichè presenta una certa infiammabilità, opera ad alte pressioni di esercizio e ad alte temperature di scarico. In passato, per mitigare questi tre aspetti negativi, è stata sviluppata la miscela semi-azeotropica R410A aggiungendo il fluido R125 in concentrazione 50%, in modo da ottenere l’inibizione dell’infiammabilità (infatti l’R410A è in classe A1), il raggiungimento di pressioni di esercizio leggermente inferiori e di temperature di scarico inferiori rispetto all’R32 puro. Effetto collaterale di questa unione è il fatto che il fluido R125 presenta elevato GWP (3.500) portando la miscela R410 a valori di GWP pari a 1.924. Dal punto di vista prestazionale, l’R452B, rispetto all’ R32, è più simile all’R410A, avendo pressioni massime di condensazione di poco inferiori all’R410A e di circa 2 bar inferiori a quelle dell’R32. Inoltre, l’R452B ha temperature di scarico compressore più basse rispetto a quelle dell’R32 (anche di 20-30°C in funzionamento Pompa di Calore). Per questo motivo i principali costruttori di compressori raccomandano l’uso di R452B, mentre con l’R32 è necessario utilizzare compressori progettati appositamente per questo fluido e che impiegano olio lubrificante diverso. E’ facilmente reperibile l’R452B sul mercato? A quale costo? L’R452B è una miscela dei refrigeranti R32, R1234yf e R125, che sono ampiamente diffusi sia nel settore dell’automotive sia nel condizionamento, sono forniti da diversi Produttori e non si prevedono riduzioni di disponibilità né nel medio né nel lungo termine. Pertanto prevediamo che per il futuro verranno mantenute ampie produzioni e quindi ci sarà facile reperibilità anche per questa miscela. Per il meccanismo della domanda/offerta ciò determinerà prevedibilmente un mantenimento costante del suo prezzo, poiché il basso GWP lo assicura immune da restrizioni normative in Unione Europea. Al contrario, il prezzo del tradizionale R410A continuerà presumibilmente a crescere proprio a causa del suo alto GWP e del Phase Down Scheme introdotto dalla F-GAS Regulation. Tale divario di prezzo, unito alle tassazioni disincentivanti già introdotte da diversi Stati europei, renderà nel prossimo futuro sempre meno convenienti le unità con R410A.
14 3 L’utilizzo delL’R452B facilita il conseguimento del credito EA C6 “Gestione avanzata dei fluidi refrigeranti” della certificazione LEED ? LEED® (acronimo di Leadership in Energy & Environmental Design) è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) basato su tutto il ciclo di vita dell’edificio: dalla progettazione alla costruzione fino alla gestione. LEED® promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito. LEED® si basa su un elenco di requisiti, raggruppati in 8 categorie, alcuni obbligatori (denominati Prerequisiti) ed altri volontari (denominati Crediti), premiati con un punteggio assegnato. La somma dei crediti costituisce il livello di certificazione conseguita: si va dal livello della certificazione Base fino al livello della certificazione Platino. Categorie - Integrative process 1 punto LT Location and Trasportation 16 punti SS Sustainable Sites 1 prerequisito / 10 punti WE Water Efficiency 3 prerequisiti / 11 punti EA Energy and Atmosphere 4 prerequisiti / 33 punti MR Material and Resources 2 prerequisiti / 13 punti EQ Indoor Environmental Quality 2 prerequisiti / 16 punti IN Innovation 6 punti RP Regional Priority 4 punti Punteggio
15 3 All’interno della categoria “Energia e Atmosfera”, l’impatto dei refrigeranti viene valutato mediante la verifica del Credito EA C6 “Gestione avanzata dei fluidi refrigeranti” che, se positiva, consente il conseguimento di 1 Punto nella Checklist del progetto. Il Credito richiede che l’insieme di tutti i sistemi HVAC inclusi nel progetto rispettino la seguente equazione: L C G W P + LC OD P*10 5 ≤13 Dove: LCGWP “Potenziale del riscaldamento globale nel ciclo di vita” [kg CO2/kW Anno] = [GWPr * (Lr * Life + Mr) *Rc] / Life LCODP “Potenziale di distruzione dell’ozono nel ciclo di vita” [kg CFC 11/(kW/Anno)] = [ODPr * (Lr * Life + Mr) *Rc] / Life GWPr “Potenziale riscaldamento globale del refrigerante” (da 0 a 12.000 kg CO2 / kg di refrigerante) ODPr “Potenziale distruzione dell’ozono del refrigerante” (da 0 a 0,2 kg CFC11/ kg di refrigerante) Lr “Perdita annua percentuale di refrigerante (2%) Mr ”Perdita del refrigerante fine vita (10%) Rc “Carica specifica di refrigerante” (da 0,065 a 0,65 kg di refrigerante per kW di potenza frigorifera alle condizioni AHRI o standard EUROVENT) Life “Vita dell’apparecchiatura” (10 anni). A titolo di esempio, dalla simulazione effettuata utilizzando due unità termofrigorifere di pari potenza ma caratterizzate da due refrigeranti differenti (una unità con R410A e una unità con R452B), si evince che, solo l’unità con il refrigerante ecologico R452B consente il conseguimento del credito LEED®. CHA/K/AF 906-P CHA/G/AF 906-P Refrigerante R410A R452B Carica Refrigerante [kg] 70 70 Potenza frigorifera [kW] 271 271 GWPr 1924 676 ODPr 0 0 Lr 2% 2% Mr 10% 10% Rc 0,26 0,26 Life 10 10 LCGWP [kg CO2/kW Anno] 14,91 5,24 LCODP 0 0 LCGWP + LCODP 14,91 >>13 5,24
16 3 Posso sostituire R410A con R452B su un’unità esistenti? No, le unità attualmente installate non presentano componentistica qualificata e certificazione CE per poter utilizzare in sicurezza refrigeranti A2L gruppo 1, quindi la sostituzione su unità esistenti non è autorizzata. Il nuovo refrigerante R452B deve essere caricato dal produttore su nuove unità con componenti appositamente qualificati per operare con tale refrigerante. L’R452B presenta prestazioni analoghe all’R410A? Tale fluido presenta prestazioni analoghe all’R410A, pertanto le nuove unità in R452B hanno caratteristiche, rese termiche e livelli di efficienza molto simili alle corrispondenti unità in R410A. Le differenze sono evidenziate in dettaglio nella specifica documentazione tecnica. Le unità ai vertici della gamma sono in doppia classe A, sia in raffreddamento sia in riscaldamento, e presentano livelli di efficienza tali da renderle già rispondenti ai requisiti di efficienza che saranno richiesti dalla normativa ErP 2021. L’R452B è idoneo all’applicazione per unità in Pompa di Calore e per unità Polifunzionali? Si, il refrigerante R452B è disponibile per tutte le nostre gamme multi-Scroll on/off condensate ad aria e ad acqua in versione Solo Raffreddamento, Pompa di Calore Reversibile e Unità Polifunzionali a 4 tubi. Specifiche unità sono disponibili anche con tecnologia Free-Cooling. Al contrario, le unità con refrigerante R32, che alcuni Produttori stanno presentando nel mercato, non possono vantare tale ampiezza di applicazione. Con i componenti attualmente certificati sul mercato l’R32 è idoneo unicamente ad applicazioni in SOLO RAFFREDDAMENTO. L’R452B è disponibile anche su unità con compressori Inverter? Ad oggi no, ma stiamo lavorando con i principali Partner Tecnologici per validare in futuro anche questa tecnologia. A parità di potenza frigorifera cambiano peso e dimensioni tra unità in R452B e corrispondenti unità in R410A? No, le unità in R452B presentano peso e dimensioni analoghe alle corrispondenti unità in R410A e il quantitativo di refrigerante caricato è il medesimo.
17 3 L’envelope operativo delle unità in R452B e delle corrispondenti unità in R410A è il medesimo? Si, il campo di funzionamento delle unità in R452B e delle corrispondenti unità in R410A è del tutto simile sia in funzionamento in Solo Raffreddamento, sia in funzionamento in Pompa di Calore Reversibile. Al contrario, le unità con refrigerante R32, che alcuni Produttori stanno presentando nel mercato, non possono vantare tali caratteristiche. Con i componenti attualmente certificati sul mercato l’R32 è idoneo unicamente ad applicazioni in SOLO RAFFREDDAMENTO e per il funzionamento con temperatura aria esterna non troppo elevata. Confronto envelope unità R410A vs R452B 60 55 50 45 uscita condensatore (°C) Temperatura acqua 40 35 R452B R410A 30 25 20 15 -20 -10 0 10 20 30 40 Temperatura Aria (°C) LE UNITA’ IN R452B SONO CONFORMI alle normative ErP? SONO CERTIFICATE EUROVENT? Si, così come le corrispondenti unità in R410A, anche le gamme in R452B sono conformi alle normative Europee ErP per le unità in solo raffreddamento, per le unità in Pompa di Calore e per le unità Polifunzionali. Le gamme in doppia classe A (CHA/G/AF 182-P÷604-P e CHA/G/AF 726-P÷24012) sono, inoltre, già conformi ai requisiti di efficienza della normativa ErP 2021. Le gamme godono tutte della certificazione EUROVENT. LE UNITA’ IN R452B DANNO DIRITTO ALLE DETRAZIONI FISCALI DEL 65% E AL CONTO TERMICO? Si, così come le corrispondenti unità in R410A, anche le Pompe di Calore in R452B presentano livelli di efficienza tali da godere degli incentivi fiscali relativi alle pompe di calore: EcoBonus 65% secondo la legge n. 205 del 27.12.2017 e Conto Termico 2.0. secondo il D.M. 16.02.2016. Sono disponibili le nostre dichiarazioni con l’elenco dettagliato dei modelli che godono di tali benefici.
18 4 R513A E HFO-R1234ze: caratteristiche, prestazioni e agevolazioni fiscali PER LE UNITA’ CON COMPRESSORI A VITE E TURBOCOR G.I. HOLDING HA PRESENTATO da qualche tempo IL REFRIGERANTE A BASSO GWP R513A IN ALTERNATIVA ALL’R134a. QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE E GLI ACCORGIMENTI TECNICI RICHIESTI? Il refrigerante R513A, con GWP pari a 647, è un fluido miscela di HFO e HFC (composto da R134a per il 44% e da HFO-1234yf per il 56%) in CLASSE A1, cioè non infiammabile e non tossico. Pertanto andrà trattato esattamente come l’R134a, anch’esso in Classe A1: non vi sono restrizioni al suo utilizzo, nè di trasporto, nè installative. L’R513A è compatibile con applicazioni in Solo Raffreddamento, Pompa di Calore Reversibile e unità Polifunzionali a 4 tubi ed è particolarmente adatto ad essere utilizzato come sostituzione all’R134a perchè presenta prestazioni ed efficienza molto simili (capacità frigorifera -2% ed EER -1%) e richiede l’utilizzo del medesimo olio lubrificante. L’R513A, facilmente reperibile sul mercato a costi piuttosto contenuti, non è adatto per operazioni di retrofit su impianti esistenti, ma è applicabile dal Produttore su nuove unità poichè i componenti devono essere appositamente validati. Come per le corrispondenti unità in R134a, anche le gamme in R513A sono conformi alle normative Europee ErP (alcune anche ErP 2021), godono tutte della certificazione EUROVENT e le gamme in Pompa di Calore danno diritto ai incentivi fiscali EcoBonus 65% secondo la legge n. 205 del 27.12.2017 e Conto Termico 2.0. secondo il D.M. 16.02.2016. PER LE UNITA’ CON COMPRESSORI A VITE E TURBOCOR G.I. HOLDING HA PRESENTATO da qualche tempo IL REFRIGERANTE HFO-R1234ze CON GWP MINORE DI 1. QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE E GLI ACCORGIMENTI TECNICI RICHIESTI? Il refrigerante HFO-R1234ze, con GWP inferiore a 1, è il refrigerante con GWP di gran lunga più basso del mercato. G.I. Holding lo ha presentato su specifiche gamme di Refrigeratori d’acqua con compressori a Vite e Turbocor. Esso non è una miscela ma è un fluido puro. Esso è in CLASSE A2L e pertanto si richiedono per il suo trattamento i medesimi accorgimenti degli altri refrigeranti in Classe A2L finora illustrati. Si sottolinea, però, che a differenza del refrigerante R452B, l’HFO-R1234ze appartiene al Gruppo 2 PED (secondo EN378-3:2017) e presenta livelli di infiammabilità ancora inferiori rispetto all’R452B. Esso diventa infatti infiammabile soltanto a temperatura ambiente superiore ai 30°C ed ad un intervallo di concentrazione estremamente limitato (LFL pari a 7%, UFL pari a 12%). Il refrigerante HFO-R1234ze presenta prestazioni (capacità frigorifera) inferiori del 20% ed efficienza (EER) superiore dell’1% rispetto all’R134a. Le gamme comprendono Refrigeratori d’acqua con compressori a Vite e Turbocor appositamente progettati per operare con tale refrigerante, pertanto il retrofit su impianti esistenti non è previsto. Tale refrigerante non rappresenta quindi un’alternativa ai fluidi attualmente presenti sul mercato ma una soluzione a impatto ambientale nullo adatta a sostituire gli attuali fluidi naturali tossici ed esplosivi (ammoniaca e propano) oppure dai costi proibitivi per l’HVAC (CO2). Le gamme in HFO-R1234ze sono già conformi alle normative Europee ErP 2021 e godono della certificazione EUROVENT.
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