ISOTOPI AMBIENTALI, METODI DI MONITORAGGIO IN DISCARICA
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ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 ISOTOPI AMBIENTALI, METODI DI MONITORAGGIO IN DISCARICA LE INDAGINI IDROCHIMICHE E ISOTOPICHE SUGLI ACQUIFERI DEI TERRAZZI PLEISTOCENICI DELL’APPENNINO PIACENTINO, NELLA ZONA DELLA DISCARICA DI CA’ DEL MONTANO (PONTE DELL’OLIO) RAPPRESENTANO UN IMPORTANTE CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI TUTELA E PREVENZIONE AMBIENTALE. L’ utilizzo di tecniche idrochimiche e Discarica di Ca’ del Montano Lago ovest isotopiche in zone contraddistinte dalla presenza di opere antropiche, potenzialmente impattanti sull’ambiente, come l’area del piacentino dove è stata realizzata la discarica oggetto Rio Rimore di questa ricerca, rappresentano un ATTUALITÀ importante contributo alle attività di tutela e prevenzione ambientale. Questo Rio Busone studio è stato realizzato grazie a una Lago Villa collaborazione tra Arpae, sede di Piacenza, e il Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente dell’Università di Pavia nell’ambito di un lavoro di tesi di laurea FIG. 1 MAPPA magistrale in Scienze geologiche applicate. Inquadramento territoriale dell’area di studio. L’area di studio è situata in località Ca’ del Montano (Ponte dell’Olio, PC). sottosuolo (depositi ghiaiosi, orizzonti stato realizzato un modello 3D della zona Il territorio si sviluppa sui terrazzi e lenti di argille di spessore variabile, e della discarica (figura 2). Le variazioni alluvionali pleistocenici dell’appennino localmente depositi limoso o argilloso- della superficie piezometrica in risposta piacentino (figura 1). La discarica, adibita limosi). Nel sottosuolo si riconoscono, alle precipitazioni hanno stabilito non allo stoccaggio di Rsu e assimilabili, è pertanto, terreni aventi una permeabilità solo l’attendibilità dei dati acquisiti, ma entrata in funzione a partire dal 1992. estremamente variabile. È stato possibile hanno contribuito alla caratterizzazione Nel 1995 la discarica originaria, esaurita, individuare modesti acquiferi profondi che idrodinamica generale della zona. è stata soggetta, successivamente, a costituiscono un sistema, sostanzialmente, un ampliamento denominato Ca’ del a multifalda, spesso confinata o Montano 2, a cui fanno riferimento i dati semiconfinata. considerati nel presente studio. Dal 2002 Superficialmente sono state riconosciute Indagini idrochimiche il sito è entrato in fase post operativa spesso sia coperture limose sia ghiaiose. L’elaborazione delle analisi eseguite ha con l’applicazione del relativo piano di I corpi idrici più superficiali riconosciuti mostrato alcune differenze idrochimiche monitoraggio. alimentano le sottostanti zone a multifalda. dei circuiti idrici superficiali e sotterranei In letteratura sono presenti altri lavori dell’area in esame. In particolare, dagli di studio che riguardano la provincia di andamenti temporali della concentrazione Piacenza, in particolare in Val Nure e in Val Modello idrogeologico del territorio Trebbia. Questi evidenziano alcuni sistemi di alcuni composti di origine spesso antropica nelle acque sotterranee (nitrati, acquiferi profondi che riportano le stesse Il modello idrogeologico nella zona di Ca’ cloruri e solfati) è emerso che questi caratteristiche individuate in questa ricerca. del Montano ha permesso di individuare sono sostanzialmente in linea con le i rapporti idrologici presenti tra le acque caratteristiche delle acque sotterranee superficiali e quelle sotterranee. di tutto il territorio esaminato. Nelle La rete idrografica superficiale è Monitoraggio piezometrico acque superficiali le concentrazioni dei rappresentata da piccoli corsi d’acqua macrocostituenti sono mediamente naturali e da un sistema di origine Grazie ai dati acquisiti da Arpae, relativi maggiori in quanto risentono direttamente artificiale dedicato all’irrigazione (piccoli alla rete di monitoraggio piezometrica degli effetti legati alle precipitazioni e canali e alcuni laghetti artificiali) (figura 1). della vasca II della discarica in esame, alle pratiche agricole della zona. Nei La circolazione idrica sotterranea è stata unitamente ai dati delle precipitazioni laghi monitorati circostanti la discarica le individuata tramite la ricostruzione giornaliere misurate, è stato verificato il variazioni risultano, invece, modeste. litostratigrafica dettagliata del sottosuolo corretto funzionamento dei piezometri Per quanto riguarda le acque sotterranee, e sulla base delle indagini idrodinamiche e di controllo della qualità delle acque le analisi dei parametri idrochimici non idrochimiche-isotopiche. sotterranee, per un arco temporale relativo hanno evidenziato particolari criticità Dall’analisi eseguita emerge una spiccata al periodo 1996-2019. Per una miglior legate a fenomeni di contaminazione eterogeneità della litostratigrafia del comprensione del quadro idrogeologico è antropica. 74
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 che risultano maggiormente protette possono essere considerati elementi di Analisi isotopiche dall’azione di filtraggio e mitigazione del disturbo a elevato impatto antropico. suolo e dei terreni superficiali. Le determinazioni isotopiche di δ¹⁸O Dall’analisi dei risultati ottenuti emerge Riccardo Toloni1, Lia Barazzoni2, e δD della molecola dell’acqua hanno come la metodologia utilizzata nella Giorgio Pilla1 fornito un prezioso contributo alla presente ricerca può essere utilizzata ricerca. Esse hanno ricoperto un arco 1. Dipartimento di Scienze della terra e come efficace strumento per valutazioni temporale tra il 2015 e il 2019. dell’ambiente, Università di Pavia di impatto ambientale in territori dove 2. Unità analitica chimica isotopia, Le analisi sono state condotte dall’ Unità insistono impianti tecnologici che Arpae Emilia-Romagna analitica chimica isotopia presso il Ctr Radioattività di Piacenza. Sono stati osservati gli andamenti dei rapporti perimetro della vasca II superficie topografica di Ca’ del Montano 2 isotopici dei campioni analizzati rispetto alla retta delle precipitazioni del Nord Italia (Longinelli & Selmo, 2003) riportati nel diagramma in figura 3. I dati relativi alle acque sotterranee sono sostanzialmente in accordo con i rapporti isotopici delle precipitazioni dell’Italia settentrionale, indicandone direzioni del deflusso idrico superficiale quindi un’origine meteorica, con variazioni imputabili alla stagionalità. FIG. 2 SUPERFICIE Le acque superficiali si dimostrano più TOPOGRAFICA superficie topografica suscettibili a fattori come temperatura di Ca’ del Montano 2 ed evaporazione. In particolare, si Modello 3D della Perimetro della vasca II osserva che la maggior parte dei valori superficie topografica direzioni di deflusso di δ¹⁸O e δD dei corsi d’acqua ricade in idrico superficiale della discarica di Rsu prossimità della retta meteorica locale, e assimilabili di Ca’ del perimetro vasca II discarica di Ca’ del Montano mentre le acque dei laghi risentono Montano 2. di frazionamenti isotopici legati a fenomeni di evaporazione (figura 3). Per δD‰ vs V-Smow quanto riguarda i dati isotopici misurati nei percolati prodotti nelle vasche della discarica, si evidenzia che essi si discostano notevolmente dall’andamento generale delle acque sia sotterranee che superficiali. Infatti, nel classico diagramma δD- δ18O (figura 3) si collocano molto al di sopra della retta meteorica locale. È FIG. 3 risaputo che durante la formazione del DIAGRAMMA percolato in una discarica avvengono δ18O E δD processi biochimici che provocano un forte frazionamento isotopico, con Acque dei corpi idrici superficiali, sotterranei e arricchimento in deuterio, causando del percolato dei due lotti deviazioni dalla retta delle precipitazioni della discarica. δ18O‰ vs V-Smow locali (Fuganti et al., 2003). La diversa marcatura isotopica del percolato ne consente una differenziazione rispetto RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI alle acque sotterranee e superficiali. Non riconoscendo questi frazionamenti Longinelli A., Selmo E. (2003), “Isotopic composition of precipitation in Italy: a first overall map”, J. Hydrol., 270, 1-2, 75-88. nella composizione isotopica delle acque Clark I., Fritz P. (1997), Environmental isotopes in Hydrogeology, Lewis Publishers. sotterranee, si può concludere che non New York. esistono nell’intorno dell’impianto Tazioli A., Boschi G., Carlini A. (2005), “Monitoraggio dell’inquinamento da discariche: tecnologico delle contaminazioni da parte metodi isotopici per individuare la presenza di contaminazione delle acque del percolato nelle acque sia sotterranee sotterranee”, Giornale di Geologia Applicata, 2, 130-136. che superficiali. Medioli G., Barazzoni L., Repetti M., Braghi B., Pilla G. (2018), “Hydrogeological study of the aquifer of Piacenza plain with the contribution of hydrochimic and isotopic techniques”, Atti del Convegno “La previsione idrogeologica sulla risorsa acqua”, Roma, 22 marzo 2018. Accademia Nazionale dei Lincei, 99-105, Bardi Edizioni, Roma. Conclusioni Calabrese L., Di Dio G. (2009), Note illustrative e carta geologica in scala 1: 50.000 del Foglio 180 - Salsomaggiore Terme, Servizio Geologico d’Italia, A.T.I.-S.El.Ca. Le analisi idrochimiche mostrano quanto Fuganti A., Eichinger L., Morteani G., Preinfalk C. (2003), “L’utilizzo degli isotopi trizio, le acque superficiali siano molto più ossigeno18, deuterio e carbonio13 per la valutazione dei rapporti tra discariche di esposte a fenomeni di contaminazione rifiuti ed acque sotterranee”, Geologia Tecnica & Ambientale, 2/03, 5-10. puntuale rispetto alle acque sotterranee, 75
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 AGIRE PER IL CAMBIAMENTO, UNA GUIDA PRATICA FOCSIV HA REALIZZATO LA “GUIDA PER COMUNITÀ E PARROCCHIE SULL’ECOLOGIA INTEGRALE”, CON L’OBIETTIVO DI DECLINARE IL CONCETTO INTRODOTTO DA PAPA FRANCESCO NELL’ENCICLICA LAUDATO SI’ NEI PROCESSI E NELLE INIZIATIVE PASTORALI DELLE COMUNITÀ CRISTIANE. RACCOGLIE BUONE PRATICHE E PERCORSI CONCRETI E PRATICABILI. L e risposte che siamo chiamati all’ambiente, all’economia solidale, alla a dare utilizzando al meglio Buone pratiche di ecologia integrale solidarietà e all’inclusione sociale. le ingenti risorse messe a per la transizione ecologica Esperienze e buone pratiche generative disposizione dal Next generation Eu sono che è importante conoscere e far conoscere, l’occasione per riprendere in mano la L’enciclica Laudato si’, così come per attivare processi di replicabilità a Laudato si’ - Enciclica per la cura della l’Agenda 2030 firmata anch’essa nel 2015, partire dalla presa di coscienza e dalla casa comune di papa Francesco che, a 6 hanno avviato, alimentato e sostenuto consapevolezza che il cambiamento è ATTUALITÀ anni dalla sua pubblicazione (24 maggio processi di cambiamento irreversibili sul possibile e che qualcuno lo sta già facendo. 2015), continua a essere un testo più che versante economico, politico e sociale Nasce da qui l’idea della Guida per comunità mai attuale nella sua capacità di leggere in Italia e nel mondo. Tante sono le e parrocchie sull’ecologia integrale realizzata la complessità e la radicalità della crisi esperienze e buone pratiche che grazie dalla Focsiv-Volontari nel mondo, per di questo nostro tempo, non ultima la al crescente impegno di istituzioni, enti raccontare alcune esperienze realizzate nella drammatica pandemia del Covid-19. locali, imprese, centri di ricerca, ma comunità cristiana e declinare l’ecologia Pandemia che, è bene ricordarlo, è tutta anche associazioni, parrocchie, comunità integrale nei processi e nelle iniziative interna alla crisi socio-ambientale, religiose, singoli cittadini e famiglie pastorali come segno visibile e concreto di cresciuta tra le molteplici “crepe del promuovono percorsi, iniziative, attività un profondo cambiamento sociale, culturale pianeta che abitiamo” come la riduzione cercando di tenere assieme l’attenzione e spirituale. senza precedenti di biodiversità, base della struttura stessa della vita, causata dalla crescente occupazione e distruzione LA GUIDA PER COMUNITÀ E PARROCHIE SULL’ECOLOGIA INTEGRALE di natura da parte dell’uomo. In questa prospettiva, la riflessione La Guida per comunità e parrocchie sull’ecologia integrale realizzata dalla sull’ecologia integrale proposta Focsiv–Volontari nel mondo, presenta 20 pratiche scelte sulla base di una buona conoscenza e raccolta di informazioni a livello nazionale. Le esperienze presentate dall’enciclica rivela tutta la sua attualità raccontano la vivacità, la ricchezza, l’impegno di una Chiesa in uscita incarnata da e forza innovativa quale paradigma persone – religiosi e laici, anziani e giovani – con una forte vocazione, motivazione attraverso cui leggere una realtà in cui e tenacia che hanno saputo costruire percorsi concreti di cambiamento basati su “tutto è connesso, tutto è in relazione”. relazioni di fiducia e di speranza. Per iniziare a immaginare un mondo La guida è disponibile all’indirizzo https://lavoro.chiesacattolica.it/guida-per- post-pandemia in grado di fronteggiare lecologia-integrale-2020. la crisi climatica, abbiamo bisogno anzitutto di adottare un approccio integrale nel quale la questione ecologica non è separata dalla società, ma è parte integrante della vita sociale, politica, economica, culturale e si intreccia con tutti i livelli dell’agire da quello individuale a quello familiare, da quello comunitario-locale a quello nazionale e internazionale. Un approccio la cui ricaduta interessa la vita delle persone dal punto di vista professionale, intellettuale, affettivo, spirituale nella direzione di un profondo cambiamento, di una vera “conversione ecologica” in grado di trasformare tanto la dimensione interiore, quanto l’agire quotidiano nel segno di una maggiore attenzione all’ambiente e alle persone. 76
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 Italiana e che vede tra i media partner A partire da iniziative concrete, il corso anche la rivista Ecoscienza. vuole dunque promuovere nuove idee La dimensione educativa è fondamentale per il cambiamento sociale ed economico per sviluppare conoscenze, capacità di per orientare l’azione locale, ma anche ascolto e di discernimento, cultura del per favorire una più forte connessione rispetto e della cura, capacità di agire in tra le pratiche e la politica. Si tratta di modo che le buone intenzioni possano un passaggio fondamentale per dare essere concretamente declinate in scelte concretezza ai programmi del Piano adeguate e giuste, in grado anche di nazionale di ripresa e resilienza e ai attivare percorsi economici innovativi relativi Piani regionali che dovranno e sostenibili. La proposta del corso è di essere attuati nel prossimo futuro. Solo educare trasmettendo pratiche di fiducia con il sostegno e la partecipazione attiva e speranza riportate nella Guida per delle comunità sarà infatti possibile comunità e parrocchie sull’ecologia integrale accompagnare nei territori la difficile e in altre pubblicazioni recenti come transizione ecologica nel segno della il rapporto Territori civili - Indicatori, giustizia e della solidarietà. mappe e buone pratiche verso l’ecologia integrale, realizzato da Caritas Italiana e Matteo Mascia Legambiente e il Rapporto I territori e gli obiettivi di sviluppo sostenibile realizzato Fondazione Lanza da Asvis (Alleanza italiana per lo Co-autore della Guida sviluppo sostenibile). In particolare, le buone pratiche raccontate nella Guida vengono articolate in sei dimensioni che definiscono e articolano la proposta dell’ecologia integrale: l’ecologia naturale, direttamente collegata alla cura del creato; l’ecologia economica, per introdurre comportamenti e scelte orientate a un cambiamento del modello economico; l’ecologia sociale, che pone l’attenzione alle persone e al supporto alle fasce più deboli; l’ecologia politica, che promuove la partecipazione attiva e responsabile; l’ecologia culturale, per una profonda azione culturale ed educativa; l’ecologia umana, di ricerca interiore nel rapporto con se stessi, con gli altri, con l’ambiente e con Dio. Sei ambiti d’azione tra loro strettamente interdipendenti per leggere, orientare e, in prospettiva, misurare le iniziative della comunità cristiana (a livello diocesano e parrocchiale) nella direzione di una pastorale rinnovata: una sorta di mappa che indica percorsi possibili, anche molto diversi tra loro, ma concreti e praticabili IL CORSO DI FORMAZIONE per dare concretezza al concetto di ecologia integrale. Il corso di formazione per comunità e parrocchie verso l’ecologia integrale intende sensibilizzare e formare animatori, operatori, sacerdoti e guide spirituali, giovani che Dalle buone pratiche vogliono essere soggetti attivi e promotori di nuove idee per il cambiamento sociale ed alla formazione per l’azione economico per orientare l’azione locale nella realizzazione dell’ecologia integrale e dello sviluppo sostenibile. Le esperienze, se adeguatamente conosciute e comunicate, rappresentano Il corso si articola in 10 webinar, a partire da settembre 2021: un forte elemento generativo per 2 incontri di riflessione teologica e pastorale stimolare nuovi percorsi e pratiche sull’ecologia integrale; 7 dedicati alle buone virtuose a livello locale. In questa pratiche presenti nei territori, 1 su altre direzione si inserisce la proposta del esperienze in una prospettiva “glocale” di primo corso nazionale di formazione giustizia e pace. per comunità e parrocchie verso Per informazioni sul programma e iscrizioni: l’ecologia integrale ideato e promosso www.fondazionelanza.it da Fondazione Lanza, Focsiv, Caritas 77
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 IL 5G IN ITALIA E I POTERI DI COMUNI E REGIONI LA NUOVA GENERAZIONE DI COMUNICAZIONI MOBILI COMPORTERÀ L’INSTALLAZIONE DI NUMEROSE ANTENNE, AUMENTANDO LA PREOCCUPAZIONE RELATIVA ALL’ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI. LE DECISIONI DEGLI ENTI COMPETENTI DI FRONTE A QUANTO PREVEDE LA NORMATIVA E AL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE. P er l’attivazione delle reti 5G, la quinta generazione della telefonia mobile, gli operatori del settore dovranno installare sul territorio comunale numerose nuove antenne. L’aumento del numero di antenne comporterà l’esposizione della ATTUALITÀ popolazione a campi elettromagnetici e la conseguente preoccupazione dei cittadini circa i possibili rischi per la loro salute. Saranno avviati presso i comuni numerosi procedimenti amministrativi che potranno provovare del contenzioso davanti ai giudici amministrativi a causa dei ricorsi proposti, sia dai gestori di telefonia mobile nel caso di diniego delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, sia da parte di cittadini e comitati in ipotesi di rilascio del titolo ha chiarito che: “Anche se nel Trattato il scientifica, se ne dovrà tenere debito conto, abilitativo. principio di precauzione viene menzionato purché la credibilità e la reputazione di tale esplicitamente solo nel settore dell’ambiente, frazione siano riconosciute”. il suo campo d’applicazione è molto più vasto. Dopo tali premesse, potrebbero sembrare Esso comprende quelle specifiche circostanze legittime le ordinanze adottate dai sindaci Le ordinanze sindacali in cui le prove scientifiche sono insufficienti, in detta materia. Ma così non è. e il principio di precauzione non conclusive o incerte e vi sono Infatti, in tema di esposizione della indicazioni, ricavate da una preliminare popolazione ai campi elettromagnetici, Molti comuni hanno recentemente valutazione scientifica obiettiva, che esistono il principio di precauzione è assicurato adottato ordinanze sindacali vietando sul ragionevoli motivi di temere che gli effetti quando sono stati rispettati i limiti posti proprio territorio la sperimentazione. potenzialmente pericolosi sull’ambiente dal legislatore statale mediante il Dpcm In particolare, dette ordinanze e sulla salute umana, animale o vegetale 8 luglio 2003, che ha fissato i parametri richiamano documenti e studi scientifici possono essere incompatibili con il livello di relativi ai limiti si esposizione, ai valori che evidenziano rischi sanitari per protezione prescelto”. di attenzione e agli obiettivi di qualità la popolazione esposta ai campi Nel caso di specie possiamo affermare (confronta Tribunale Milano, sez. X, elettromagnetici generati dalla tecnologia che sussistono opinioni divergenti 3.3.2018, n. 2520). 5G per poi vietarne l’utilizzo, ispirandosi nella comunità scientifica circa Ciò in quanto ai sensi dell’art. 3 della al principio di precauzione di cui agli l’esistenza o meno di rischi per la salute legge 22.02.2001 n. 36 la determinazione articoli 191, comma 2, del Trattato sul della popolazione esposta ai campi di detti limiti è ispirata alla finalità di funzionamento dell’Unione europea e elettromagnetici generati da impianti che prevenire effetti dannosi per la salute della 3-ter del Codice dell’ambiente. utilizzano le frequenze del 5G. popolazione, sia da effetti acuti (limiti di Al riguardo occorre rilevare che il Sempre la sopra citata Commissione, esposizione) sia da possibili effetti a lungo principio di precauzione trova immediata al punto 6.2 della comunicazione, ha termine (valore di attenzione). applicazione ogniqualvolta sussistano stabilito: “La mancanza di prove scientifiche La giurisprudenza amministrativa ha incertezze riguardo all’esistenza o alla dell’esistenza di un rapporto causa/effetto, un stabilito: “Il principio di precauzione portata di rischi per la salute delle rapporto quantificabile dose/risposta o una finalizzato a prevenire i danni, anche solo persone, non occorrendo attendere che valutazione quantitativa della probabilità potenziali, di attività ritenute lesive per siano esaurientemente dimostrate la realtà del verificarsi di effetti negativi causati l’ambiente, in mancanza di conoscenze e la gravità di tali rischi (cfr. Tar Liguria dall’esposizione non dovrebbero essere scientifiche certe, deve indirizzare l’azione Genova, sez. II, 15.10.2010, n. 9501). utilizzati per giustificare l’inazione. Anche dei pubblici poteri volta a prevenire La Commissione europea, al punto 3 se il parere scientifico è fatto proprio solo da eventuali danni. Non risulta tuttavia della Comunicazione del 2/2/2000, una frazione minoritaria della comunità ammissibile un richiamo generale al 78
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2021 principio in questione quando l’attività Il Governo ha recepito in parte le i presupposti di necessità e urgenza che posta in essere è stata oggetto di puntuale proposte contenute nel Piano per il costituiscono requisiti di validità dei definizione legislativa. Ne consegue il divieto rilancio “Italia 2020-2022”, prevedendo decreti legge. Infatti è evidente nel caso di applicazione analogica del principio di nell’art. 38 del Dl n. 76 del 16/07/2020 di specie l’insussistenza di una situazione precauzione” (confronta Tar Piemonte (convertito dalla legge 11/09/2020, n. di fatto comportante la necessità e Torino, sez. I, 3.5.2010, n. 2294). 120) delle “Misure di semplificazione l’urgenza di provvedere in ordine alla Pertanto le ordinanze sindacali per reti e servizi di comunicazioni semplificazione del procedimento difficilmente resisterebbero al vaglio di elettroniche”. amministrativo relativo all’autorizzazione legittimità del giudice amministrativo. Secondo un’interpretazione letterale di impianti di comunicazione elettronica. Tuttavia i limiti previsti dal Dpcm 8 dell’art. 38, comma 2 del D l76/2020, Infine ritengo che l’art. 38, comma luglio 2003 individuati circa 17 anni la norma consente l’installazione di 6, del decreto legge n. 76/2020 sia fa, debbono essere riesaminati e, se infrastrutture per impianti radioelettrici costituzionalmente illegittimo per necessario, ridotti in funzione dei risultati di qualunque tecnologia e potenza in violazione dell’art. 117, comma 3, della della ricerca scientifica e del controllo del deroga ai regolamenti adottati dagli enti Costituzione, atteso che priva le Regioni loro impatto sulla salute umana. locali, che verranno tutti autorizzati in delle loro attribuzioni in materia di Del resto non risulta che il Comitato futuro mediante le procedure semplificate governo del territorio. interministeriale competente abbia dell’art. 87 bis del decreto legislativo n. Infatti, sotto il profilo della disciplina adempiuto al compito di procedere, nei 259 del 2003 (Codice delle comunicazioni costituzionale, “il governo del territorio” tre anni successivi all’entrata in vigore elettroniche), abrogando di fatto il è una delle materie di legislazione del predetto decreto, “all’aggiornamento procedimento di autorizzazione ordinario concorrente nelle quali spetta alle Regioni dello stato delle conoscenze, conseguenti previsto dall’art. 87 del predetto codice, la potestà legislativa, salvo che per la alle ricerche scientifiche prodotte a livello il quale prevede un iter amministrativo determinazione dei principi fondamentali, nazionale ed internazionale, in materia che garantisce meglio il diritto riservata alla legislazione dello Stato. dei possibili rischi sulla salute originati dai all’informazione e alla salute dei cittadini Non sembra che tra i principi campi elettromagnetici” (v. art. 7 Dpcm e il corretto insediamento urbanistico e fondamentali della legislazione statale 8.7.2003). territoriale degli impianti. vigente possa annoverarsi l’esecizio delle Pertanto l’adozione da parte dei In particolare: funzioni relative alla localizzazione degli Comuni di ordinanze sindacali che - il termine entro cui il comune può impianti per comunicazioni elettroniche. vietano l’installazione, l’utilizzo e la comunicare un provvediemnto di diniego Occore evidenziare che l’art. 8, comma sperimentazione delle tecnologie 5G sul all’installazione dell’impianto viene 1, della legge 22 febbraio 2001, n. 36 loro territorio derivano da una decisione ridotto da 90 giorni a 30 giorni (legge quadro sulla protezione dalle eminentemente politica ispirata al - conseguentemente anche il termine esposizioni a campi elettrici, magnetici principio di precauzione che potrebbero di formazione del silenzio assenso viene ed elettromagnetici), per quanto essere ritenute legittime soltanto ridotto da 90 giorni a 30 giorni in ipotesi qui interessa, stabilisce che sono di dimostrando che i limiti fissati dal in cui il comune non comunichi un competenza delle Regioni “l’esercizio delle legislatore nel lontano 2003 sono troppo provvedimento di diniego funzioni relative all’individuazione dei siti elevati e, quindi, dannosi per la salute - l’istanza di autorizzazione dell’impianto, di trasmissione e degli impianti per telefonia della popolazione esposta. Trattasi di contrariamente a quanto previsto dall’art. mobile, degli impianti radioelettrici e degli prova particolarmente difficile da fornire. 87, comma 4, del Dlgs n. 259/2003, non impianti per radiodiffusione” (lett. a) e “le è soggetto a pubblicazione da parte del modalità per il rilascio delle autorizzazioni comune alla installazione dei predetti impianti” - non è prevista la possibilità da parte (lett. c). I poteri dei Comuni del responsabile del procedimento Al riguardo la stessa Corte Costituzionale, con il decreto “Semplificazioni” di richiedere l’integrazione della con sentenza n. 307 del 7 ottobre 2003, ha affermato: “È logico che riprenda pieno documentazione prodotta dal gestore del Il 5G è uno dei punti contenuti nel servizio di comunicazione elettronica, vigore l’autonoma capacità delle Regioni Piano per il rilancio “Italia 2020-2022” contrariamente a quanto previsto dall’art. e degli enti locali di regolare l’uso del redatto dal Comitato di esperti in 87, comma 5, del Dlgs n. 259/2003. proprio territorio, purché ovviamente criteri materia economica e sociale nominati dal Ma vi è di più. localizzativi e standard urbanistici rispettino precedente governo, guidato da Vittorio L’art. 38, comma 6, del decreto legge n. le esigenze della pianificazione nazionale Colao, dove viene ritenuto fondamentale degli impianti e non siano, nel merito, tali da 76 del 2020, nel sostituire il comma 6 impedire o di ostacolare ingiustificatamente completare su tutto il territorio dell’art. 8 della legge quadro, impedisce l’insediamento degli stessi”. nazionale la posa della rete in fibra di fatto, ai comuni di regolamentare In conclusione, per chi scrive appare ottica, complementare al pieno sviluppo il corretto insediamento urbanistico e necessario che i Comuni si riapproprino della rete 5G che deve a sua volta essere territoriale degli impianti e minimizzare dei poteri relativi alla localizzazione realizzata rapidamente, in linea con i paesi l’esposizione della popolazione ai campi di impianti di telecomunicazioni al più avanzati. elettromagnetici, residuando soltanto la fine di minimizzare l’esposizione della In particolare si propone in detto possibilità di regolamentare l’installazione popolazione ai campi elettromagnetici. Piano di “adeguare i livelli di emissione degli impianti riferiti ai siti sensibili elettromagnetica in Italia ai valori europei, individuati in modo specifico, quali oggi circa 3 volte più alti e radicalmente ospedali, case di cura, scuole, asili ecc. Roberto Tiberi inferiori ai livelli di soglia di rischio, per Le norme in esame appaiono a chi Avvocato, Ancona accelerare lo sviluppo delle reti 5G” e di scrive costituzionalmente illegittime. “escludere opponibilità locale se protocolli Innanzitutto per violazione nazionali sono rispettati”. dell’art. 77 della Costituzione, difettando 79
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