Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...

Pagina creata da Ilaria Franceschini
 
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Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...
LUCA ARZUFFI

          quarantaquattro

         passi
    itinerari per famiglie
in Valtellina e Valchiavenna

          LYASIS EDIZIONI
Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...
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LUCA ARZUFFI

quarantaquattro

passi
    itinerari per famiglie
in Valtellina e Valchiavenna

        LYASIS EDIZIONI
Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...
Questo libro è stato pubblicato
grazie al contributo di:

Provincia
di Sondrio

Fondazione
Luigi Bombardieri

Unione dei Comuni
della Valmalenco
Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...
Camminare...
...educando, camminare imparando, camminare vivendo.
Sono i primi tre elementi che evoca la lettura di questo libro e la
visione delle immagini scelte a corredarlo.
Vedere bambini, tanti, sorridenti e scanzonati, in movimento su sentieri
di montagna, rilancia il bisogno, quasi la necessità di ossigeno, di
silenzio, di purezza, di una sana e propedeutica fatica. Nulla di stoico
o masochistico, nessuna “lotta con l’alpe”, ma solo il naturale modo
di relazionarsi con la natura e noi stessi.
Camminare per riscoprire un modo di vivere in un mondo da
vivere. Nell’era in cui ci siamo ridotti a comprare dei file musicali
che riproducono lo scroscio dell’acqua, il cinguettio degli uccelli e
il rumore di un bosco, c’è ancora lo spazio e la forte necessità di
rilanciare questi elementi nella loro gratuita essenza.
A un mondo sempre più indoor abbiamo provato a replicare con
la moda solo ostentata di vivere outdoor, non avendo capito che
la differenza tra questi due mondi non è solo essere dentro o fuori
dalla porta di un edificio e nemmeno indossare abbigliamento e
scarpe tecniche. Vivere outdoor significa spogliarsi di tutto ciò che
ci ha apparentemente civilizzato, che ci ha viziato, per ritornare a
vivere con ritmi, suoni e sapori che seguono regole e dinamiche non
manipolate e create da noi.
Le vacanze, come gli altri svaghi famigliari, spesso ormai le decidono
i figli, e i genitori vanno dove i figli vogliono: far conoscere invece
ai bimbi e ai ragazzi il piacere di divertirsi, di gioire, di godere e di
esplorare andando in montagna, potrebbe essere anche il modo per
farlo riscoprire ai loro genitori e a tutti quegli adulti che hanno perso
il gusto di ritornare semplici, di spogliarsi di tutto ciò che è divenuto
complicato, preorganizzato, standard.
Un altro concetto da rivedere, o per lo meno da rivalutare e approfondire,
è l’equazione che una cosa più è lontana e costosa e più è bella: la
crisi economica e l’indigestione di viaggi oltreoceano dovrebbero ridare
voglia di scoprire ciò che è a portata di gambe e non di portafoglio.
In montagna la gente è sempre nata ed è sempre vissuta. Le voci
ed i rumori sono scivolati troppo spesso a valle, come le economie
e le mode. Ora è da valle che si deve ripartire e tornare in quota per
riportare ordine nell’anima e nel corpo: questo volume può senz’altro
essere la bussola che suggerisce una rotta, percorsa la quale basterà
voltare pagina e proseguire il cammino, sapendo che non esiste una
meta troppo lontana che non valga la pena essere raggiunta.

                                                         Simone Moro
Passi itinerari per famiglie in Valtellina e Valchiavenna - quarantaquattro - Lyasis ...
Il volume che avete in mano, Quarantaquattro passi – itinerari
per famiglie in Valtellina e Valchiavenna, è il primo di una
fortunata collana di guide escursionistiche rivolte soprattutto alle
famiglie, in particolare - ma non solo - quelle con bambini.
Il progetto editoriale nasce nel 2012 da due considerazioni: la pri-
ma è che nonostante l’assalto dei centri commerciali, dei canali digi-
tali, delle playstation, sempre più famiglie vogliono avvicinarsi alla
montagna, alla natura, all’ambiente delle nostre Alpi; la seconda,
che speriamo di condividere con voi, è che si può recuperare e
diffondere una passione della montagna solo (ri)partendo dalle
giovani generazioni.
Il successo della collana 44 passi, giunta al suo quinto volume, è
segno che l’intuizione era corretta, e oggi forse ancora più di ieri la
riscoperta di un turismo di prossimità spinge sempre più persone e
famiglie a esplorare mete a portata di… piede.
Ma perché un libro? È vero che ormai, nell’era digitale, se qualcuno
vuole informazioni su un luogo, un’escursione o un rifugio, sul web
trova tutto, ma trova anche di tutto… e non sempre ciò che si trova
in rete è valido e affidabile. Soprattutto, spesso c’è pur sempre biso-
gno di una ispirazione, di un punto di partenza.

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Ecco allora che Quarantaquattro passi – questo libro così come
anche tutta la collana, che vi invitiamo a scoprire e usare – vuole
essere proprio questo punto di partenza, per tutti quelli che, so-
prattutto con famiglia al seguito, vogliono scoprire alcune tra le
più belle passeggiate, note e meno note, di quell’angolo di Alpi
racchiuso nella provincia di Sondrio, con qualche piccola incursione
nei territori circostanti. Cosa distingue allora questa guida rispetto
a qualunque altra?
Tutti gli itinerari che trovate in questo libro sono stati provati, percorsi,
testati davvero con la nostra famiglia, con i miei bambini: non si tratta
quindi di una guida “compilata” ma di un’esperienza vissuta in tutte
le stagioni dell’anno.
Le 44 escursioni che proponiamo - in fila per sei col resto di due -
spaziano dalle mete “classiche” alle valli più sconosciute, seguendo il
filo rosso dell’accessibilità, della fattibilità per tutti, della leggerezza,
suggerita dal titolo un po’ spiritoso, anche se non manca qualche
sfida più “ardita” per i più volenterosi e allenati…
Vi troverete una certa varietà: abbiamo voluto comprendere un ter-
ritorio vasto, con caratteristiche molto diversificate, proprio perchè
ciascuno potesse poi approfondirne la conoscenza, lasciandosi affa-
scinare da una valle, da un paesaggio… gli itinerari scelti vogliono
essere infatti prima di tutto un’ispirazione, offrire ulteriori spunti di
visita, idee per nuove escursioni, per un’esperienza di montagna
sempre nuova da costruire con la propria famiglia.

Buon viaggio!

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Guida alla lettura
Schede
All’inizio di ciascun itinerario troverete una scheda che ne riassume
alcune caratteristiche; tra di esse, abbiamo inserito una classificazione
per età, che si riferisce all’età minima perché il bambino possa
affrontare quell’itinerario in autonomia, camminando da solo e
apprezzandone le caratteristiche; si tratta di un dato utile, ma
estremamente indicativo e generale: le proposte di visita più culturali
sono ovviamente alla portata di qualunque età, ma magari per i
bambini più piccoli dovremo trovare altri stimoli al di fuori della storia
o dell’arte…
Alcuni itinerari sono percorribili con il passeggino, anche se la
possibilità di utilizzarlo, per i percorsi escursionistici, si riferisce
esclusivamente a quei modelli di passeggino esplicitamente pensati
per un utilizzo “off-road”.
Abbiamo dato un’indicazione anche sui tempi, che sono uno degli
aspetti più critici: per le escursioni, in generale, occorre calcolare
almeno una volta e mezza i tempi indicati per gli adulti, ma il consiglio è
                                           che per andare in montagna
                                           con i bambini, soprattutto i
                                           più piccoli, occorre lasciare
   Partenza: Località Barchi,
                                           a casa l’orologio; prendetevi
   m 1698
                                           il tempo necessario anche
   Arrivo: Lago Palù, m 1921
                                           per una sosta in più, una
   Dislivello: 220 m                        merenda, uno sguardo al
   (430 da San Giuseppe)                    paesaggio, che possono
   Tempo: meno di un’ora                    rappresentare un diversivo
   (1,30 da San Giuseppe)                   utile a spezzare la fatica.
   Difficoltà: mulattiera                   Stesso discorso anche per
   e sentiero facile                        la difficoltà dell’itinerario,
    Età: 3+
                                            dove abbiamo cercato di
                                            riassumere l’impegno e lo
    Stagione consigliata:
                                            sforzo fisico richiesto per
                                            ogni escursione.

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Cartine
    Un discorso a parte meritano le cartine: abbiamo preferito
    inserire delle mappe stilizzate dove troverete un’indicazione del
    percorso da seguire con disegni e sfondi realizzati dai bambini.
    Consigliamo sempre di portare una cartina dettagliata e di
    scaricare sul proprio smartphone o smartwatch la traccia GPX
    disponibile per ogni itinerario.

                  Traccia
                  GPX
                                          Rif. Palù                        Bocchel del Torno
                                                                               2203 m

                                                       A. Roggione
Chiareggio                                                2019 m

                        Barchi                 Lago Palù
                       1698 m                   1921 m
                                                                          M. Roggione
         1490 m                                                             2361 m
                                                                                                     A. Campolungo
                                                                                                     2113 m
   SAN GIUSEPPE                                            Malga Rundai
    1433 m
                                                                                          Passo Campolungo
                                                                                               2170 m

                                                                                 M. Motta
                                                                                  2336 m

       Informazioni importanti
       Nonostante le escursioni che proponiamo in questo libro siano alla
       portata della maggior parte delle persone, anche bambini, qualunque
       attività in montagna non è esente da rischi: in particolare, ciascuno
       deve saper valutare le capacità e lo stato di allenamento sia propri che
       delle persone affidate, soprattutto se minori.
       Quanto descritto nella presente guida si riferisce alla situazione
       aggiornata al 2020: eventuali differenze registrate in termini di viabilità,
       segnaletica o condizione dei percorsi sono da imputarsi ad eventi
       occorsi nel frattempo.
       Raccomandiamo, a maggior ragione in presenza di bambini, la massima
       prudenza e attenzione: l’autore e l’editore declinano qualunque
       responsabilità per incidenti, danni e inconvenienti che dovessero
       verificarsi nello svolgersi delle escursioni descritte in questa guida.

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il punto di svolta
      tra lago e montagna!

  RISTOP
         BAR
   allo svincolo di F
                      uentes!

Ristorante a buffet - Pizzeria - Ristorante per colazioni e brunch
                   Via Nazionale 1394 - 23010 Piantedo
                    Tel. 0342 68327610- ristop@alice.it
Qualche consiglio in più
Per vivere serenamente un’esperienza in montagna con i bambini
occorre in generale adattarsi alle loro possibilità e ai
loro ritmi: programmate escursioni alla loro portata, magari
costruendo un percorso progressivamente più impegnativo nella
stagione per dare anche a loro obiettivi a medio termine.
Tenete conto che il bambino difficilmente accetta la fatica, se non
c’è uno scopo a lui evidente e tangibile (un “bel panorama” non
basta…): il rifugio, la cima, una meta precisa, un premio, un amico
che ci precede possono essere alcuni tra i tanti “sproni” che gli
permetterano di raggiungere risultati sorprendenti.
Cercate sempre quanto più possibile di offrire ai bambini
un’esperienza completa della montagna e dei territori che
visitate. Fate in modo che i bambini siano in compagnia durante le
vostre escursioni: se appena potete invitate famiglie di amici, cuginetti,
anche amici adulti; la novità dell’amico fa dimenticare loro la fatica e
rende più piacevoli le salite.

    Una   proposta               r chi
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                          io Bertacchi
                                           dei     POST-IT         che
                                           contengono alcune curiosità
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  con  il Rif ug io  Ch  iav  enna e il    e informazioni importanti.
                                  olo in
  Rifugio Baita del Capri
               Va  l di Le i

                                      11
INDICE
   LAGO DI COMO E VALCHIAVENNA
 1 PIAN DI SPAGNA                         16

 2 IL TEMPIETTO DI SAN FEDELINO           20

 3 LA VAL BODENGO                         23

 4 LA VIA SPLUGA                          26

 5 IL RIFUGIO BERTACCHI                   31

 6 IL RIFUGIO CHIAVENNA                   34

 7 LE MARMITTE DEI GIGANTI                38

 8 SAVOGNO E L’ACQUAFRAGGIA               42

 9 IL PERCORSO DELLA CASTAGNA A BRENTAN   48

10 LA VAL CODERA                          52

   DA MORBEGNO A SONDRIO
11 I PASSI SAN MARCO E VERROBBIO          56

12 IL PONTE NEL CIELO IN VAL TARTANO      60

13 I BAGNI DEL MASINO                     62

14 LA VAL DI MELLO                        66

15 IL RIFUGIO PONTI                       70

16 IL RIFUGIO ALPE GRANDA                 74

17 LE TERRAZZE DEL VINO                   76

   LA VALMALENCO
18 IL LAGO DI ARCOGLIO                    80

19 IL RIFUGIO PORRO                       84

20 L’ALPE DELL’ORO                        90

21 IL RIFUGIO TARTAGLIONE                 94

22 IL RIFUGIO DEL GRANDE                  96

                                12
STAGIONI CONSIGLIATE
                                  PRIMAVERA      ESTATE
                                  AUTUNNO        INVERNO

                                  POSSIBILE CON PASSEGGINO

23   IL LAGO PALÙ                                            100

24   L’ALPE PONTE                                            106

25   IL RIFUGIO MARINELLI                                    108

26   IL RIFUGIO BIGNAMI                                      114

27   L’ALPE PRABELLO                                         118

     DA SONDRIO A TIRANO
28   LA VAL D’ARIGNA                                         122

29   TRA I MELI IN FIORE                                     125

30   PIAN GEMBRO                                             128

31   PRATO VALENTINO                                         131

32   I PASSI BERNINA E MALOJA                                134

33   IL TRENINO ROSSO DEL BERNINA                            138

     ALTA VALTELLINA
34   LE INCISIONI RUPESTRI DI GROSIO                         142

35   IL RIFUGIO FALCK                                        145

36   LA VAL DI REZZALO                                       148

37   IL SENTIERO DELLA SFORZELLINA                           151

38   TRA I FORNI E LA VAL CEDEC                              154

39   IL RIFUGIO QUINTO ALPINI                                159

40   SULLA NEVE A SANTA CATERINA                             164

41   IL MONTE SCORLUZZO                                      167

42   IL LAGO DEL MONTE                                       170

43   IN VALLE DELLE MINE                                     172

44   IN VALLE ALPISELLA                                      175

                                  13
CARTINA
GENERALE

     5
 4

         6

                      9                                  25
             8                              20
                                           21           23
 3       7
                                           22 19         24

                 10                  14
                           13
     2                                15           18
                                 16
             1                                     17

                                      12

                                11

                      14
44

                                           41
           42                                   39
                     43

                                                      38
                                                40

                                35
                                          36
                                                 37
26
                                 34
27              32

                      33
     29    31
                     30

      28

                                     15
1 La Riserva Naturale
    Pian di Spagna

Questo libro vuole essere un viaggio in Valtellina e Valchiavenna, com-
piuto risalendo idealmente il corso del fiume Adda, dalla sua immissione
nel Lago di Como alle sue sorgenti in Alta Valtellina…Ecco che allora il
viaggio non poteva che iniziare da quello splendido gioiello naturalistico
che è la Riserva Naturale Regionale Pian di Spagna - Lago di Mezzola.

Posta alla confluenza di Valtellina e Valchiavenna, la Riserva Naturale
Pian di Spagna - Lago di Mezzola è un’area pianeggiante di 1500
ettari, formatasi per l’accumulo in tempi geologicamente “recenti” di
depositi alluvionali dell’Adda, che hanno provocato lo sbarramento
delle acque del fiume Mera, che formano il Lago di Mezzola e che
sono “spinte”, come si vede bene presso il Ponte del Passo, contro il
fianco destro della valle. Questa zona, un tempo paludosa, poi par-

                                    16
Partenza: diversi percorsi: da
                                        SS 36 dello Spluga, dalla località
                                        Fabbrichetta presso il Ponte del
                                        Passo, da la Punta
                                        Dislivello: 0 m
                                        Tempo: dai 30 minuti a 2 ore
                                        Difficoltà: strade sterrate,
                                        mulattiere
                                        Età: 0+
                                        Stagione consigliata:
                                        Un consiglio: scegliete una
                                        stagione intermedia (primavera o
                                        autunno) e portate un binocolo!
                                        @: www.piandispagna.it

zialmente bonificata dagli austriaci nel XIX secolo, è di straordinaria
valenza naturalistica: si tratta infatti di una zona umida di interesse in-
ternazionale, crocevia di rotte migratorie e scrigno di una rara ricchez-
za biologica: qui si fermano per riposare le moltissime specie migra-
torie che si spostano dal nord al sud delle Alpi, lungo la Valchiavenna
e il Lago di Como, per poi dirigersi ancora più a sud, fino all’Africa. Si
presta quindi ad una visita per tutti coloro che vogliono immergersi
nella natura e nel paesaggio, osservando - e magari fotografando - la
vegetazione e la fauna locale e di passaggio, che davvero non sarà
difficile riconoscere anche grazie ai punti di osservazione e ai pannelli
presenti lungo i percorsi.
Per questo motivo - rara eccezione in questo libro - non proponia-
mo un itinerario vero e proprio, ma piuttosto suggeriamo una vi-

                                   17
La g o d i
                                                                          Me zzo la

                                                                                       CHIAVENNA
                                                               Poncetta
                                               ra
                                            Me
            SORICO                    F.
            213 m                    Ponte del Passo

                      Fabbrichetta

                   Boschetti                                              NUOVA OLONIO
                                                                          201 m

                                                                                       Traccia GPX

Lago d i Co m o
                                             F. A d d a

                                           Trivio di Fuentes
          COLICO                                                    SONDRIO
          210 m
                                                         PIANTEDO
                                                         215 m

                          LECCO

   sita variegata, lungo i percorsi segnalati dal Parco, per osservare i
   diversi ambienti presenti in questo angolo forse un po’ sconosciuto di
   Lombardia. Il paesaggio è pianeggiante (siamo a circa 200 metri di
   quota, per cui la visita è possibile tutto l’anno), circondato da splen-
   dide montagne, dalle pendici boscose del Monte Berlinghera a ovest,
   all’inconfondibile profilo del Sasso Manduino e delle montagne della
   bassa Valchiavenna, al vicino e imponente Monte Legnone. In un
   ambiente non selvaggio (la presenza antropica è forte, pur essendo
   in una riserva naturale), troviamo tuttavia una notevole varietà di ha-
   bitat, di ambienti naturali: dal fiume, al lago, al canale, dal prato al
   canneto, dal boschetto alla siepe e al filare, ciascuno caratterizzato da
                                 specie vegetali tipiche e abitato da ani-
                                 mali caratteristici.
                                 Con estrema facilità si potranno fare in-
                                 contri “comuni” come quelli con cigni,
                                 gabbiani e germani, ma con un pizzico
                                 di attenzione in più non sarà difficile av-
                                 vistare anche svassi, cormorani, gallinel-
                                 le d’acqua, aironi, beccaccini, ballerine e
                                 moltissime altre specie che popolano la
                                 Riserva Naturale.

                                                 18
Nella Riserva sono presenti alcuni per-
corsi, perlopiù strade sterrate e mulattie-
                                                    Un’utile indicazione: nelle
re, percorribili liberamente, mentre altri             immediate vicinanze
sentieri sono riservati alle visite guidate            del Ponte del Passo è
(suggeriamo di informarsi su eventuali
                                                      presente una bella area
escursioni guidate presso la sede di Sorico
o sul sito www.piandispagna.it).                   picnic            con giochi
Proponiamo di iniziare la visita dalla               per i bimbi, una fontana,
SS36 dello Spluga: in prossimità del Pon-             un gazebo con tavolo e
te sull’Adda, si stacca una strada sterrata               alcune panchine
in direzione ovest; lasciata l’auto all’inizio
di questa strada, presso una cava di sabbia e ghiaia, la si percorre a
piedi costeggiando l’ultimo tratto del Fiume Adda fino alla sua foce,
dove esso sbocca nel Lago di Como, circondati da suggestivi ambienti
di prato, che diventa canneto verso la riva del lago stesso. In prossi-
mità della foce, un ampio capanno di avvistamento, con utili pannelli
illustrati, facilita il compito di osservare e riconoscere le specie anima-
li presenti nella vicina zona umida.
Una strada sterrata attraversa anche l’intero Pian di Spagna fino nei
pressi del Ponte del Passo: avendo lasciato però l’auto alla cava, si
può tornare indietro e raggiungere in auto la località Fabbrichetta,
dove una strada bianca si inoltra tra filari e boschetti sempre verso la
foce dell’Adda e la zona dei Boschetti.
Dai pressi del Ponte del Passo è anche possibile imboccare, sempre
in auto, la via Boschetto (cartelli indicatori lago - La Punta) e portarsi,
costeggiando il fiume Mera nel suo ultimo tratto, fino a La Punta,
dove ci si può inoltrare nelle zone boschive circostanti.
Infine, sempre muovendosi dal Ponte del Passo in direzione di Nuova
Olonio, dalla strada principale si staccano alcune stradine secondarie
che si inoltrano in direzione dell’ampia zona umida che caratterizza la
sponda sud del Lago di Mezzola.

                                   19
2 Il tempietto
    di San Fedelino
 Partenza: Casenda (frazione di
 Samolaco), m 210
 Arrivo: Tempietto di San                 Il millenario tempietto di
 Fedelino, m 205                          San Fedelino si trova in
  Dislivello: pochi metri                 una splendida posizione
  (saliscendi), 3,5 km                    appartata, sulla riva destra
                                          del fiume Mera, al margine
  Tempo: 2 ore circa, altrettanto         del Lago di Novate Mezzola.
  per il ritorno                          È incredibile pensare come
  Difficoltà: mulattiera, sentiero        in realtà sia distante solo 500
  facile                                  metri dalla trafficata Strada
                                          Statale dello Spluga, e poco
  Età: 3+
                                          più dalle case di Novate, ma
  Stagione consigliata:                   il suo isolamento è garantito
                                          proprio dalla sua posizione,
                                          sulle rive del fiume, che qui
                                          diventa lago.
                                          La piccola chiesa fu costruita
                                          poco prima dell’anno Mille
sul luogo dove era stato ritrovato il sepolcro del santo martire Fedele;
soldato e cortigiano dell’imperatore Massimiano, si convertì nel III
secolo d.C. al cristianesimo e subì uno dei primi editti di persecuzione:
Fedele riuscì però a fuggire da Como e risalì il lago fino alle estreme
sponde settentrionali, ma i soldati lo inseguirono e lo catturarono
nei pressi di un villaggio di pescatori; non avendo rinnegato la sua
fede, fu qui decapitato. Si ricorda in testi dei secoli successivi che la
tomba del santo era “su un breve lembo di terra tra il lago e i dirupi
inaccessibili del monte che si perdono fra le nubi”. Il primo piccolo
mausoleo andò poi in rovina, ma dopo il ritrovamento delle reliquie
nel 964, si costruì al suo posto quel gioiello architettonico che è il
tempietto di San Fedelino.
Proponiamo qui l’itinerario più breve e semplice per arrivarci, un
percorso pressochè pianeggiante di circa 3,5 km, partendo dalla
frazione Casenda di Samolaco: è possibile tuttavia raggiungerlo
anche da Dascio, frazione di Sorico, a cui si arriva dal Ponte del Passo
girando nella stradina accanto al fiume; quest’ultimo percorso è un
po’ più lungo e con un dislivello di circa 350 metri, poiché il sentiero
risale sul versante per poi scendere a San Fedelino.

                                    20
La chiesa          è visitabile dietro il
                                                                modesto biglietto
                                            pagamento     di un
                                              di ingr esso , saba to domenica e
                                                  festivi da aprile a ottobre,
                                                                                   .
                                            dalle 14 alle 17, o su prenotazione
                                                   Consorzio
                                                  Per info
                                            Promozione Turistica
                                               Valchiavenna
CASENDA                                                Tel. 0343 37485
                                             consorzioturistico@valchiavenna.com
               Chiesa di
               S. Giovanni
                             SP29                      SS36

                                                              CHIAVENNA

                                                                  NOVATE
                                                                  MEZZOLA
                                                                  212 m
 Traccia GPX
                                         S. Fedelino
                                                                     COLICO

                                                  Lago di Mezzola

                                    21
Casenda è raggiungibile da Novate Mezzola salendo lungo la SS36
    dello Spluga; si gira a sinistra in uno stretto sottopasso della ferrovia
    e si imbocca la via Trivulzia che si inoltra nella piana di Chiavenna;
    ignorando piccoli bivi a destra e a sinistra, dopo circa 3 km si arriva
    ad un bivio più importante, dove si prende a sinistra imboccando
    subito un ponte sul Fiume Mera, per girare subito ancora a sinistra
    in direzione della frazione di Casenda: giunti tra le case, si tiene la
    sinistra (piccoli cartelli indicatori per San Giovanni) e si esce di nuovo
    dal paese. Poco dopo si imbocca a sinistra una stradina sterrata che
    si inoltra nel bosco (cartello San Giovanni/San Fedelino) per giungere
    in breve ai resti dell’antica Chiesa di San Giovanni all’Archetto, nei cui
    pressi si può lasciare l’auto (area picnic).
    Un sentiero ben indicato parte di fronte alla chiesa e, attraversato
                                  un ponticello, prosegue pianeggiante tra il
                                  bosco e i campi coltivati per raggiungere
                                  le rive del fiume Mera, che scorre ampio
                                  e pianeggiante, e seguirne quindi il corso.
        Info sul trasporto        Si lascia a destra il bivio per l’Alpe Teolo e
          barca:
         in                       si prosegue a sinistra lungo il sentiero più
         signor Romano            basso; più avanti, si supera un affioramen-
        Tel 389 3438863            to roccioso con una scala di metallo, per
                                   poi scendere di nuovo al livello del fiume,
                                   e si arriva ben presto allo spiazzo erboso
                                   dove sorge la chiesetta di San Fedelino.
    Posto in un ambiente tranquillo, sulla riva del fiume, l’oratorio è a
    pianta quasi quadrata con abside semicircolare; l’interno presenta
    una volta a crociera, le cui quattro vele erano originariamente deco-
    rate con affreschi, come le pareti, su cui ne rimangono tracce. Nella
    zona absidale, meglio conservata, è raffigurato Cristo pantocratore,
    con ai lati due angeli in adorazione; nella fascia sottostante si intra-
    vedono le figure degli apostoli; i dipinti sono attribuiti a un anonimo
    pittore lombardo dell’XI secolo.
    Continuando poche centinaia di metri oltre la chiesa si arriva ad un’an-
    sa molto suggestiva del Lago di Novate dove la vista spazia sulle in-
    combenti pareti rocciose della riva del lago e sul Monte Legnone; qui
    si trova anche il piccolo pontile dove viene effettuato su richiesta il
    trasporto con la barca, che può essere una simpatica variante per il
    ritorno (anche se qualcuno dovrà tornare a piedi per recuperare l’auto).

Le montagne nel cuore...

Chiavenna - Via Consoli 10 Tel. 0343 34619
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3 La Val Bodengo
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Traccia GPX

                                                       GORDONA

                     Corte Terza
                     1190 m             BODENGO
   Corte Seconda                         1030 m

                                                                  Mera
                                                                         SS36
   1390 m
                                               Donadivo

                                                                   Fiume
   Corte Prima
   1540 m
                                                                COLICO

                                        Partenza: Bodengo, m 1030
                                      Arrivo: Corte Seconda, m 1390
La Val Bodengo è una
splendida valle, un po’               o Corte Prima m 1540
nascosta, nella bassa Val-            Dislivello: 360/510m
chiavenna: curiosamente
                                      Tempo: 1,45 ore in salita,
si fronteggia quasi con
l’altrettanto bella ma più            1 ora in discesa
nota Val Codera, che si               Difficoltà: strada sterrata, mulattiera
apre sul versante opposto.
                                      Età: 3+
Come la Val Codera, an-
che la Val Bodengo è stata            Stagione consigliata:
per secoli isolata, servita           Un consiglio: un abbigliamento
da millenari sentieri e mu-           non troppo sgargiante faciliterà
lattiere che conducevano,             l’avvistamento di animali
non senza qualche rischio,
al fondovalle di Gordona.
Oggi una strada consor-
tile, costruita qualche de-
cennio fa, ha permesso
alla valle di sopravvivere,
pur dovendo pagare il prezzo di una minore wilderness.
La strada per accedere alla Val Bodengo, che si imbocca a Gordona,
è a pagamento: il pass giornaliero si può acquistare nei bar del paese
al costo (2020) di 6 euro. Già la salita in auto merita la visita e invita
a qualche sosta (con attenzione dato che la strada è comunque molto
stretta); man mano che si sale nel bosco la vista si apre sempre più,

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fino ad arrivare nei pressi di Donadivo, la prima frazione della valle,
dove in alcuni punti si gode di scorci davvero mozzafiato, a picco sul
fondovalle sottostante. La strada poi si addentra nella valle, e in di-
versi punti si può osservare il fondo del torrente con le sue splendide
pozze che ne fanno un paradiso per chi pratica il canyoning.
Giunti a Bodengo, m 1030, si lascia l’auto nei parcheggi al di là del
torrente che si riattraversa. Una occhiata alla chiesa, con il caratteristi-
co campanile pendente e l’adiacente cimitero, e poi ci si incammina
sulla strada principale, che supera in breve le belle case del paese,
perlopiù ristrutturate, e raggiunge un passaggio sul torrente.
La strada prosegue quindi asfaltata per un breve tratto, inoltrandosi
nel bosco, per poi passare a sterrata e continuare a salire non ripida
in direzione dell’alpeggio di Corte Terza. Vale la pena citare il fatto
che il nome delle alpi che costellano la Val Bodengo non nasce come

  In vista di Corte Terza.
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numerazione a par-
tire dall’alto (Prima,
Seconda, Terza) ma
come probabile er-
rore di trascrizione
dei topografi, che
riportarono mala-
mente il nome ori-
ginario che doveva
essere “curt’erza”, cioè arsa, riarsa,
forse a ricordare i pascoli pietrosi       Se visitate la Val Bodengo
che circondano l’alpeggio di Corte            in una bella giornata
                                            estiv a, non dimenticate
                                                  costume
Terza (m 1190, 1 ora da Bodengo),
dove si giunge in breve, superato un           il                      :
tratto nel bosco umido e una presa          lung  o l’itin erar io alcu ne
dell’acqua. Qui la valle, molto ver-          stupende  pozze
deggiante, si apre: sopra i pascoli             nel torrente          sono
del fondovalle i versanti al sole sal-        irresistibili tentazioni!
gono ripidi e boscosi per terminare
contro imponenti pareti di roccia.
Dopo Corte Terza la strada prosegue in forma di mulattiera inoltran-
dosi nella valle in piano tra i pascoli, per poi cominciare a risalire
rientrando nello splendido bosco: qui, al limitare delle radure, non
sarà difficile, prestando attenzione, scorgere anche camosci e altri ani-
mali. Si prosegue con qualche tratto più ripido per giungere infine
in breve al cancello di legno che chiude Corte Seconda, alpeggio
ancora più selvaggio a 1390 m di quota (45 minuti da Corte Terza,
1,45 ore da Bodengo). Qui tra boschi di conifere si apprezza la testata
che chiude la valle, al confine con la vicina Svizzera: per chi volesse,
è possibile spingersi 150 m ancora più in alto a raggiungere l’ultimo
alpeggio, Corte Prima. Discesa per lo stesso itinerario.

  Una femmina di camoscio con il suo piccolo.
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