150truccare IL MANUALE DI RIFERIMENTO PER TUTTI I MAKE-UP ARTIST - Edizioni LSWR
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150 facce da truccare | Il manuale di riferimento per tutti i make-up artist Autore: Stefano Anselmo Publisher: Marco Aleotti Redazione: Daniela Pagnottelli Impaginazione: Daniela Manunza © 2021 Edizioni LSWR* – Tutti i diritti riservati ISBN 978-88-6895-914-2 eISBN 978-88-6895-915-9 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org. AVVERTENZA IMPORTANTE Tutti i consigli e le indicazioni riportati nel presente libro sono stati verificati accuratamente e secondo scienza e coscienza dall’autore. Ogni lettrice e ogni lettore è responsabile delle proprie azioni, ovvero di decidere se applicare i metodi, i consigli e le disposizioni descritti nel libro. L’autore e la casa editrice non si ritengono responsabili per danni e problemi derivanti dall’esecuzione dei consigli pratici contenuti nella presente opera. Via G. Spadolini, 7 20141 Milano Tel. 02 881841 www.edizionilswr.it Finito di stampare nel mese di marzo 2021 da “Starprint” S.r.l. * Edizioni LSWR è un marchio di La Tribuna Srl. La Tribuna Srl fa parte di
Indice Introduzione V Come usare questo libro V L’interpretazione del viso VII Ringraziamenti IX Alcuni consigli utili 1 Gli errori da evitare 1 Il trucco ringiovanisce o invecchia? 3 Le regole da tenere sempre a mente 3 Le sopracciglia 4 Gli occhi della donna asiatica 6 ABBELLIMENTO E CORREZIONE 7 TRASFORMAZIONE TIPOLOGICA 127 ADATTO AL MATRIMONIO 147 RINGIOVANIMENTO 177 FASHION 221 DECORATIVO 287 Indice analitico 307
Introduzione Questo volume è una raccolta di 150 “facce” incontrate e truccate durante i miei 50 anni di attività. Nessuna di loro è una star della moda o dello spettacolo, ma sono donne comuni, belle e meno belle, giovani e meno giovani, europee e non europee. I maquillage che ho eseguito sono per lo più semplici e realmente adottabili nella vita di ogni giorno. Essi costituiscono un archivio prezioso da cui attingere spunti, utile a tutti gli operatori professionali, soprattutto a coloro che operano negli istituti di bellezza e nelle profumerie, e a tutte le donne che aspirano a migliorare il proprio aspetto senza ricorrere a rifacimenti esagerati o troppo vistosi. Ho inserito anche alcuni maquillage più elaborati, indicati per occasioni speciali quali ricorrenze e festività. Di alcuni soggetti ho pubblicato più di una soluzione, al fine di mostrare che, giocando con il trucco – perché non dobbiamo mai dimenticarne l’aspetto ludico –, è possibile inventarsi una nuova faccia rivelando aspetti inattesi della propria personalità, magari in occasioni particolari. COME USARE QUESTO LIBRO Il libro si apre con una breve sezione introduttiva con alcuni consigli utili. Seguono poi i capitoli descritti di seguito, che riuniscono i soggetti in base al tipo di intervento effettuato. Abbellimento e correzione. Alcuni, male informati, affermano che il trucco correttivo “non si usa più”. Come se il miglioramento del viso fosse sottoposto ai capricci della moda: ieri faceva tendenza essere belli, oggi non più. In realtà, l’abile truccatore, più che correggere aggiusta, rendendo più accettabili le parti meno gradite e trasformandole in un qualcosa di personale, di interessante, che regala un tocco di unicità a quel viso che, pur non bellissimo, risulta attraente. Spesso questi aggiustamenti si rifanno alle tecniche ampiamente spiegate nel libro Diventare esperti di make-up (Edizioni LSWR, 2019). ·V·
INTRODUZIONE Trasformazione tipologica. Come insegnano sociologi e antropologi, non possiamo né dimenticare, né negare la componente psicologica legata alla modificazione del proprio aspetto. In genere lo si fa per gioco, per un’occasione particolare, per provare a essere diverse o scoprire aspetti inattesi della propria personalità. Altre volte lo si fa a scopo terapeutico, per dimostrare a chi non si considera attraente che possiede o un fascino nascosto o una bellezza non ancora manifesta. Adatto al matrimonio. Il trucco per la sposa in realtà non esiste: si può pensare a un trucco più evanescente, in linea con l’immagine più tradizionale della sposa. Tuttavia, una sposa va semplicemente valorizzata, abbellita e niente di più. Un trucco appositamente studiato per il matrimonio deve garantire un buon effetto sia sotto l’impietosa luce del mattino sia con quella di metà giornata, sia in interni – chiesa, ristorante ecc. – e in fotografia e, soprattutto, deve durare tutto il giorno. Ringiovanimento. Il trucco non elimina le rughe, anzi, se male applicato, le accentua. Con il trucco è possibile ringiovanire una faccia al massimo di una manciata di anni, rendendola sicuramente più gradevole. Si può trasformare una discreta cinquantenne in una bella cinquantenne. In altre parole, possiamo dare al viso un aspetto più giovanile e più gradevole, ma niente di più: le rughe restano al loro posto. Si lavora in funzione dell’età fisiologica e non anagrafica e senza preten- dere miracoli. Fashion. È il modo di truccare che esprime le preferenze, i modi e la moda del momento; il gusto dominante in un dato periodo, magari breve e destinato a morte sicura. Truccare “fashion” vuole dire soprattutto attingere sapientemente agli stili del XX secolo e dei secoli precedenti, proprio come fanno i più grandi stilisti per creare le loro collezioni. Perché da molto, molto tempo nulla viene inventato ma tutto viene rivisitato: la moda non è più frutto di pura invenzione immaginifica. · VI ·
Decorativo. Siamo nel campo del gioco, del divertimento. Il trucco diventa pura decorazione: Instagram docet. Il modo migliore per divertirsi e non imbruttirsi è scegliere decorazioni che abbiano anche una funzione correttiva. Per esempio, un viso magro andrà decorato con disegni che si sviluppino in orizzontale, al fine di arrotondarlo un po’. Decorativi sono sia un tocco di glitter sulle palpebre sia ramage e volute moresche che avviluppano il volto in esotiche spire. L’indice analitico, in fondo al volume, permette al lettore di individuare quale (o quali) tra i 150 soggetti hanno caratteristiche morfologiche o cromatiche affini alla persona da truccare (per esempio, viso lungo o occhi ravvicinati) e dove sono stati effettuati i diversi tipi di trucco (rossetto scuro, smokey-eyes ecc.). Il sito del libro, all'indirizzo www.150faccedatruccare.it, riporta tutte le foto presenti nel volume, suddivise per capitolo e per soggetto. Le foto sono accessibili anche mediante il codice QR presente nella pagina iniziale di ogni soggetto. Il lettore potrà così ingrandire i particolari delle foto sul proprio PC o smartphone per vedere comodamente ogni dettaglio. L’INTERPRETAZIONE DEL VISO Viviamo in una società che tende a privilegiare l’apparenza, il contenitore piuttosto che il contenuto. E nel nostro mestiere, che si impernia sulla capacità di fabbricare un’impressione che si sovrapponga alla realtà, il saper trovare una chiave per ricreare un’apparenza migliore si rivela fondamentale. Nel trucco di bellezza, almeno come lo intendo e lo insegno io, tutta l’attenzione è rivolta alla ricerca di questa chiave giusta, indispensabile per “interpretare” il viso. L’abile truccatore deve scrutare, scandagliare, radiografare, fino a individuare quei punti e quelle caratteristiche che, intelligentemente elaborate, consentono di conseguire risultati di gradevolezza, caratterizzazione, accrescimento del grado di bellezza (o in mancanza di bellezza tout-court, di fascino). Come fare? Per chi ha capito le regole del gioco è facilissimo; “arabo preislamico” · VII ·
INTRODUZIONE per gli altri. Detto in due parole, si tratta della vecchia “tiritera” che recita: “valorizzare i punti di forza e minimizzare gli inestetismi”, metodo che oggi, da un lato è più che mai difficile da mettere in pratica in quanto i riferimenti canonici (ammesso che esistano ancora) si sono decuplicati; dall’altro, è più facile perché è aumentato il numero delle strategie da poter mettere in pratica. Insomma bisogna ragionare e agire con rigore, muovendosi in uno spazio che è quasi senza regole e senza percorsi prestabiliti o indicati. Tuttavia non c’è niente di nuovo sotto il sole: già Ella Adelia Fletcher, nel suo The Woman Beautiful (W.M. Young & Co, New York 1899), aprì un capitolo nuovo nella storia del trucco introducendo il concetto di correzione del viso e proponendo interventi diversi a seconda delle caratteristiche morfologiche: «Prima di darsi il belletto bisogna tener conto delle fattezze del viso al fine di armonizzare le forme tra loro. Un naso eccezionalmente bianco taglia il viso in due parti, così è necessario un tocco di rosso sulle narici; se il viso è largo, un po’ di rosso alle parti diminuirà la sua prominenza». · VIII ·
Ringraziamenti Desidero ringraziare chi ha consentito di dare un corpo a questa raccolta di lavori eseguiti durante i miei molti anni di lavoro. Edizioni LSWR: per aver accettato di pubblicare questo libro. Coordinamento editoriale: Marco Aleotti, per aver ben organizzato questa raccolta di immagini e di testi così diversi tra loro. Redazione: Daniela Pagnottelli. Grafica: Daniela Manunza. Fotografi: Alessandro dello studio ales&ales, Mauro Balletti, Michele Carnimeo, Fabrizio Coccia, Michele Cozzolino, Alioune Diallo, Raffaele Ferraro, Franco Forci, Foto PIM, Stefano Galluzzi, Giuseppe Maiello, Marco Manfredini, Andrea Manni, Claudio Marfurt, Ludovico Manzo, Marco Miglianti, Carmelo Panella, Gianluca Rubino, Massimo Santoreni, Nicola Sinopoli, Leila Valentino. Le signore e le ragazze che si sono gentilmente prestate al trucco: Ada Maria Broi, Adriana Pesce, Alessandra Dattilo, Alessia Velardi, Alina Pintea, Angela Astorino, Angela Crimi, Angela D’Aprile, Angela Damore, Angela Petruzzellis, Anna Maria Giva, Anna Maria Lunari, Anna Russo, Annalisa Gullifa, Annarita Bevilacqua, Antonella Corvasce, Antonella Santini, Aurora Kozma, Bianca Maria Messina, Carmela Calabria, Carmela D’Ambra, Carmela Napolitano, Carmen Gutta, Christelle Gbhè, Cinzia Debora, Cinzia Valdoro, Claudia Calò, Corradina Gonzales, Cristina Argentati, Cristina Germinara, Cristina Orefice, Daniela Pastoressa, Debora Gaia, Emilia Anna Pipitone, Eva Ceruti, Federica Mancuso, Flora Federico, Flutra Xhihani, Francesca Angona, Francesca Iappelli, Francesca Librato, Francesca Natale, Francesca Pastore, Giada Delmastro, Giovanna Lauritano, Giuseppina Gabriele, Giuseppina Marotta, Giuseppina Shepis, Hai Ying, Humanroot (Root) Temidola Awosika, Ilaria Borgioli, Ilaria Lopez, · IX ·
RINGRAZIAMENTI Ilaria Morabito, Ileana Morabito, Irene Maino, Ivana Alletto, Jiang Xi Ying, Joanna Curti, Kateryna Kyselova, Katiuscia Peccassi, Lara De Giusti, Lara Rea, Laura Butera, Laura Rossignoli, Lia Forte, Lillibeth Lopez, Lisa Navarra, Luana Amendolara, Lucia Baron, Lucia Ogna, Luciana Furina, Lucilla Marchetta, Luigia Pigliafreddo, Loredana Maxim, Loredana Vizzini, Marcela Ardelelan, Maria Crialesi Esposto, Maria Giacopino, Maria Mazzieri, Maria Caterina Chirica, Maria Concetta Chindemi, Maria Enrica Rezzani, Maria Filomena Fodaro, Maria Libera Stola, Maria Mariangela Palatino, Marianna De Nisi, Marica Previato, Marina Nechaeva, Marisa Furlani, Mary Serah Koroma, Marta Acciai, Mehret (Meri) Mikael, Melissa Grillo, Mi Kyung Lee, Michela Gallarini, Michela Giunta, Mihaela Meza, Monica Russo, Mously Diaw, Nadia Elena Auciello, Nafi Drame, Nicoletta Tisci, Nunzia De Rosa, Obaseki Osaretin, Paola Callipari, Paola Calvarese, Paola Tripodi, Patrizia Ferrara, Pia Ruth, Piera Sanna, Raffaella Fiorillof, Risilene Fernandes, Roberta Contorni, Roberta Esposto, Roberta Masia, Rosa Fiorentino, Rosanna Lo Stimolo, Rosita Tartarino, Ruth Oji, Samanta Rubinetti, Samantha Di Mascio, Sara Del Sante, Selamawit Haile Tesfagaber, Serena Cavaliere, Silvana Panzarella, Silvia Malaguti, Silvia Mandarino, Silvia Vigliocco, Simona Calvisi, Simonetta Prenot, Song Sin Ha, Sonia Governatori, Sonia Sgro, Sonia Vilardo, Stefania Crispino, Stefania D’Eccelsis, Stefania Di Majo, Stefania Gatti, Stefania Mercurio, Teodora Trusca, Teresa Giorgio, Teresa Modugno, Tina Twum, Tiziana Amendolara, Valentina Pennino, Vanessa Tatiana, Violeta Novkova, Vincenza Maria Cioffi, Vincenzina Incutti, Yolanda Estupinan. ·X·
Alcuni consigli utili Ciò che maggiormente mi stupisce durante i miei seminari è come le al- lieve si buttino a capofitto sul viso della loro modella, senza soffermarsi a ragionare su chi hanno di fronte, senza considerare le caratteristiche del viso morfologiche, cromatiche e tipologiche e facendosi un’idea, proprio come in un gioco di carte, di che cosa abbiamo in mano: se siamo abili giocatori e facciamo un buon gioco, magari vinciamo la partita. Ma un bravo giocatore conosce alla perfezione tutte le opportunità e i pericoli dati da quel particolare gruppo di carte: sa che facendo la tale mossa, provocherà una certa reazione negli avversari e che, se questa ci sarà, a sua volta interverrà in modo adeguato. GLI ERRORI DA EVITARE Al mondo non esiste un viso uguale all’altro, per cui ogni faccia è diversa dalle altre. Le indicazioni scritte sui miei libri sono utilissime, ma non van- no applicate in modo pedissequo. Le aggiustature finali vanno messe a punto guardando la persona in fac- cia, osservando e ragionando con attenzione, valutando tutte le cose nell’insieme. La maggior parte delle donne commette l’errore di imitare un modello esterno (attrice o personaggio noto), senza tener conto di com’è fatta la loro faccia. Altre si rassegnano inutilmente a inestetismi che invece sono facilmente correggibili. Alcune donne hanno o si disegnano con il trucco un’espressione triste e, molto spesso, lo fanno inconsapevolmente. Due tratti che rendono triste (appesantito e invecchiato) il viso sono: sopracciglia dalla linea discendente (cadente) con il punto di altezza più basso del punto di inizio (Figura 1A); espressione amara della bocca, cioè con le commessure ripiegate ver- so il basso (Figura 2A). ·1·
ALCUNI CONSIGLI UTILI A B A B Figura 1 A) Sopracciglia con linea discendente; B) sopracciglia ben disegnate. A B Figura 2 A) Bocca con le commessure ripiegate verso il basso; B) bocca ben disegnata. ·2·
IL TRUCCO RINGIOVANISCE O INVECCHIA? L’unica risposta possibile è: “dipende”. Dipende da moltissime cose, al- cune delle quali cercheremo di analizzare insieme. Innanzitutto bisogna rassegnarsi al fatto che “cosmetici-stucco-copri rughe” non sono ancora stati inventati e che, se male applicato, il trucco tende inevitabilmente ad accentuare le rughe. Tuttavia bisogna fare dei distinguo: non è vero che il fondotinta o la cipria invecchiano. È vero invece che il fondotinta (o il cor- rettore), applicato indiscriminatamente e senza criterio, si accumula nelle pieghe, soprattutto se è troppo spesso e non viene fissato con la cipria. Ed è altrettanto vero che se si incipria una volta che il prodotto si è accumula- to non c’è più nulla da fare, se non pulire la faccia e ricominciare daccapo. La soluzione, quindi, è usare cura e attenzione riducendo al massimo lo strato di cosmetico dove non serve. Per esempio, il correttore va applicato con un pennellino solo dove serve, anziché passarsi lo stick intorno agli occhi come fanno molte donne. Infatti se usato con abilità, le occhiaie si attenuano, con un conseguente miglioramento dell’intero viso. LE REGOLE DA TENERE SEMPRE A MENTE È corretto ispirarsi al trucco di una star o un personaggio noto, ma non ricopiarlo. Evitare di cadere nei tranelli tesi dalle “magie” della rete. Per esempio, gli illuminati, visti dal vero, sono spesso sgradevoli perché evidenziano le imperfezioni cutanee. Evitare di cadere nei tranelli dell’informatica: oggi tutte le immagini pubblicitarie sono altamente ritoccate e mostrano incarnati immacola- ti di una perfezione non ottenibile con un normale maquillage. Evitare di cadere nei tranelli della trasformazione facile: sulla rete ven- gono spesso usati fondotinta molto coprenti che “magicamente” na- scondono qualsiasi discromia. In realtà si tratta di fondi estremamente pesanti, “nascosti” da specifici trattamenti dell’immagine, per cui il ri- sultato visto sullo schermo non corrisponde mai alla realtà. Non dire “quella non sono io” perché “quella” non è altro che una variante della persona stessa; sconosciuta o non gradita, ma fa parte della persona. ·3·
ALCUNI CONSIGLI UTILI Una donna con abiti e acconciatura moderni ma con un trucco non at- tuale risulterà comunque una donna alla moda. Diversamente una don- na truccata alla moda ma vestita e pettinata fuori moda, risulterà una persona dallo stile superato. Per migliorare il viso non è indispensabile seguire la moda del momen- to: domandatevi se è meglio essere più belle o meno belle ma alla moda. Non è vero che la cipria invecchia: al contrario, una superficie opaca mimetizza le imperfezioni, mentre il lucido le evidenzia. Tuttavia la ci- pria è un fissante e se viene applicata quando il fondotinta si è insinuato tra le pieghe, queste ultime vengono fissate. Perciò la causa non è del cosmetico ma dell’incuria di chi trucca. Le linee verticali allungano e quelle orizzontali allargano. Quindi mai truccare verso l’alto un viso troppo allungato. La maggior parte delle donne ama sentirsi dire “Come sei bella oggi” e non “Che bel trucco che hai”. Il trucco di abbellimento frequentemente impone di “fare di necessità virtù”, cioè trovare il modo per dare un giusto senso a caratteristiche che, diversamente, potrebbero risultare poco gradite. Quando le sopracciglia sono cadenti, cioè con il punto di altezza più basso del punto di inizio, risultano molto dannose: le mandibole sem- brano più larghe, i contorni del viso pesanti e le palpebre rilasciate e invecchiate. Le sopracciglia sono l’unica parte del viso completamente modificabile. Esse definiscono lo stile, equilibrano il viso, caratterizzano l’espressione. LE SOPRACCIGLIA Nell’arco sopraccigliare ricono- sciamo le seguenti parti: il punto di inizio, P.I., indicato in Figura 3 con la lettera c; il tratto ascen- dente a; il tratto discendente o estremità b; l’angolo o punto di altezza p.h, che è il punto di unio- Figura 3 ne tra a e b. Le parti dell’arco sopraccigliare. ·4·
Quando si interviene sulle sopracciglia, occorre tenere sempre presenti i seguenti aspetti. Il punto di altezza (p.h) influisce notevolmente sui volumi del viso. Il p.h non deve mai essere più basso del punto c. L’estremità b non deve mai essere più lunga di a. Il punto di inizio c deve sempre avere una linea divergente verso l’alto e non il contrario. È sul p.h che si interviene per riequilibrare inestetismi come mascelle troppo larghe, tempie strette, occhi vicini, viso eccessivamente corto, palpebre rilasciate. Per chi incontra difficoltà nello stabilire le misure delle sopracciglia (dove farle cominciare o terminare), esiste un vecchio metodo la cui funzione non garantisce di stabilire misure assolute; tuttavia, in quest’epoca di sedicenti esperti che propongono in rete sopracciglia clamorosamente sbagliate, è buona cosa servirsene, se non altro per contenere il margine di errore. Di seguito è indicato come procedere (Figura 4). 1. Stabilire il punto di inizio: una linea immaginaria A-C, che dalle ali del naso tocca l’angolo interno dell’occhio, indicherà il punto in cui il sopracciglio ha inizio. 2. Stabilire l’estremità: una linea immaginaria A-B, che dalle ali del naso tocca l’angolo esterno dell’occhio, indicherà il punto in cui il sopracci- glio termina. Figura 4 Come stabilire le misu- re delle sopracciglia. ·5·
ALCUNI CONSIGLI UTILI GLI OCCHI DELLA DONNA ASIATICA Importante, poi, è soffermarci sullo studio delle palpebre. Dobbiamo distin- guere occhi sui quali è visibile, per quanto sottile, una vera e propria palpe- bra mobile simile a quella dei popoli occidentali (Figura 5A), da quelli dove quest’ultima risulta completamente coperta dalla piega palpebrale (Figura 5B). In questi casi il trucco applicato lungo il bordo delle ciglia risulta invisi- bile a occhio aperto, in quanto viene a trovarsi dietro la piega palpebrale. Per questo motivo occorrerà intervenire con una tecnica appropriata: 1. si applica un ombretto scuro sulla palpebra mobile (Figura 5C), 2. poi si sfuma un’ombra scura lungo le ciglia superiori come in un trucco consueto; 3. a metà palpebra si disegna un’ombra molto intensa (Figura 5D), che, a occhio aperto, avrà lo stesso effetto di una normale sfumatura di eye-li- ner tracciato lungo il bordo della palpebra superiore. Diversamente, ombreggeremo le palpebre in tutta la loro estensione, insi- stendo sulla metà esterna, per dare maggiore profondità agli occhi. Un altro problema è l’epicanto o “plica mongolica”, quella conformazione caratte- ristica che la palpebra assume in corrispondenza degli angoli interni degli occhi, nascondendoli completamente. A causa dell’epicanto risulta diffici- lissimo se non impossibile, il più delle volte, truccare A B gli angoli interni degli occhi. Inoltre, è bene ricordare che non è vero che gli orienta- li hanno gli occhi all’insù o la bocca piccola. In realtà C D l’hanno mediamente car- nosa e quelli che ce l’hanno più piccola siamo proprio noi occidentali e i primi del- la classe sono i neri di origi- Figura 5 ne africana. Truccare gli occhi della donna asiatica. ·6·
ABBELLIMENTO E CORREZIONE Alcuni, male informati, affermano che il trucco correttivo “non si usa più”. Come se il miglioramento del viso fosse sottoposto ai capricci della moda: ieri faceva tendenza essere belli, oggi non più. In realtà, l’abile truccatore, più che correggere aggiusta, rendendo più accettabili le parti meno gradite e trasformandole in un qualcosa di personale, di interessante, che regala un tocco di unicità a quel viso che, pur non bellissimo, risulta attraente.
ABBELLIMENTO E CORREZIONE 1 ROSANNA Accademia Stefano Anselmo, Milano Studio del viso morfologico: ovale regolare, legger- mente allungato, stretto alle tempie, occhi regolari nella forma ma distanziati e non molto grandi, contorno occhi segnato, naso pronunciato, bocca regolare. Studio del viso cromatico: dominante fredda, capelli e incarnato. Studio del viso tipologico: Rosanna è una donna riser- vata e ama le scelte discrete. ·8·
150 facce da truccare Il trucco: Rosanna ha, in un certo qual modo, un aspetto dark. Forse per via dell’incarnato chiaro che stacca piacevol- mente sulla maglia nera. Ho pensato quindi di valorizzarla mantenendola un po’ pallida, quasi esangue. Una certa cura ha richiesto il ritocco del contorno degli occhi dove ho lavo- rato con una sorta di chiaroscuro negativo, applicando una sfumatura scura sui punti più prominenti e schiarendo quelli rientranti. Ho evidenziato per bene gli occhi allungandoli ver- so l’interno per diminuire l’eccessiva distanza. Poi ho scurito appena le palpebre superiori per conferire maggiore profon- dità. Ho inarcato un po’ le sopracciglia che avevano una linea quasi discendente, infine ho ombreggiato il naso e ingrandito ed evidenziato la bella bocca di Rosanna con un rossetto scuro che contrasta piacevolmente con il chiaro della pelle. ·9·
ABBELLIMENTO E CORREZIONE 2 ALINA Accademia Stefano Anselmo, Roma Studio del viso morfologico: ovale e occhi regolari nella forma, labbra poco carnose. Studio del viso cromatico: tonalità di pelle rosata e capelli neri. Studio del viso tipologico: Alina è una donna che ha molta cura del proprio aspetto e ama sottolineare, seppur con garbo, la propria femminilità. · 10 ·
150 facce da truccare Il trucco: di lei notai subito i soprac- ciglioni neri (punto 1, nella foto a fianco) incorniciare gli occhi intensi e belli (punto 2) che risaltavano sulla pelle chiara (pun- to 3). Capii che le palpebre un po’ gonfie avrebbero retto bene senza alcun punto luce sotto le sopracciglia e pensai alla bellezza di Elizabeth Taylor. Infatti, dopo aver uniformato l’incarnato e ombreggiato i contorni del viso per ottenere un effetto più plastico, cercai di evidenziare gli occhi al massimo, accentuando soprattutto i contrasti: ombretto chiaro dorato sulle palpebre mobili e un intenso contorno nero allungato all’esterno per gli occhi. Alina ha ciglia folte e lunghe, per cui non ho ritenuto indispensabile fare uso di ciglia artificiali. Ho poi rimodellato le sopracciglia in una forma più geometrica in stile Taylor e ho scurito le palpebre fisse con un’ombra color tortora. Infine ho ingrandito e rimodellato le labbra con un rossetto vivace. · 11 ·
ABBELLIMENTO E CORREZIONE 3 ANGELA I Grandi Maestri, Palermo Angela col suo trucco Angela senza trucco. Angela con mezzo viso abituale. corretto. Studio del viso morfologico: viso minuto, leggermente allungato e un po’ magro, caratterizzato da occhi espressivi sui quali pesano sopracci- glia troppo basse e coi punti di altezza eccessivamente ravvicinati. La fronte è bella, il naso snello con la radice un po’ stretta (cosa che fa sembrare gli occhi leggermente ravvicinati), la bocca regolare senza un particolare disegno di rilievo, ma con denti molto belli. Studio del viso cromatico: dominante fredda data soprattutto dal colore dei capelli che impone una particolare attenzione nella calibratura delle tonalità contenenti rosso. Studio del viso tipologico: aspetto riservato e sereno. · 12 ·
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