Open Data: motore Dell'economia ue - CLICLAVORO
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2 Giovani agricoltori: ANCORA incentivi per il 2018 n°2 - FEBBRAIO 2018 3 Manpower porta a Davos il tema della Open Data: motore dell’economia UE Digital Workforce Trasformation Posti di lavoro, servizi di qualità, innovazione diffusa, miglio- ramento della qualità della vita, risparmi energetici e sosteni- bilità ambientale: ecco i benefici dei dati aperti 5 Il futuro del welfare nell’era della trasformazione digitale? Diventare 4.0 6 Digital Fundraiser, l’esperto web che lavora per le “giuste cause” Miglioramento delle prestazioni delle pub- crescita dell’economia della conoscenza, bliche amministrazioni, crescita economica maggiore efficienza nei servizi pubblici e nel settore privato e, in generale, maggiori sviluppo dei mercati correlati. benefici per la società e i cittadini. Gli Open Tra il 2016 e il 2020, le dimensioni del mer- Data rappresentano una forza motrice per cato dovrebbero aumentare del 36,9%, per cazione dei dati aperti al traffico può fare la crescita di tutti i paesi, indipendentemente un valore di 75,7 miliardi di euro nel 2020. Il risparmiare 629 milioni di ore di tempi di at- dalla geografia e dal livello di sviluppo eco- riutilizzo dei dati creerà quasi 25mila di nuo- tesa inutili sulle strade dell’UE. nomico. Il loro potenziale diventa ancora più vi posti di lavoro. È possibile raggiungere Il Ministero del Lavoro e delle Politiche So- grande quando si combinano le informazio- una maggiore efficienza dei processi e della ciali ha raccolto la sfida europea che richie- ni del settore pubblico con i dati privati di fornitura di servizi pubblici grazie alla condi- de alle pubbliche amministrazioni di pubbli- interesse pubblico. Ma che tipo di benefici visione intersettoriale dei dati, che permette care i propri dati e le proprie informazioni in possono effettivamente essere realizzati un accesso più veloce alle informazioni. Si formato aperto e con licenze di riutilizzo. È nell’UE28? La Commissione europea distin- stima che il totale dei costi risparmiati per stata creata una piattaforma tecnologica in gue i benefici diretti e indiretti. I primi sono l’UE28+ nel 2020 sarà 1,7 miliardi di euro. grado di esporre contenuti rilevanti e di qua- quelli monetizzati che si realizzano nelle L’economia può trarre vantaggio da un più lità, nel rispetto degli standard degli Open transazioni di mercato sotto forma di entrate facile accesso a informazioni, contenuti e Data. e valore aggiunto lordo (GVA), il numero di conoscenze, che a loro volta contribuisco- La scelta di rendere disponibili cifre e infor- posti di lavoro coinvolti nella produzione di no allo sviluppo di servizi innovativi e alla mazioni rientra nella logica di trasparenza e un servizio o prodotto e risparmi sui costi. I creazione di nuovi modelli di business. Per accessibilità che il Ministero sta mettendo benefici economici indiretti sono, ad esem- esempio, i dati aperti potrebbero salvare in pratica, già da qualche anno, attraverso pio, nuovi beni e servizi, risparmi di tempo 7mila vite l’anno, grazie a una rianimazione numerosi strumenti e modalità di comunica- per gli utenti che utilizzano gli Open Data, effettuata tempestivamente. Inoltre, l’appli- zione. 1
La presenza della generazione millennials in agricoltura può rivoluzionare il lavoro in campagna, dove il 70% delle giovani imprese opera nella trasformazione dei prodotti per la vendita diretta Giovani agricoltori: ANCORA incentivi per il 2018 Le misure dell’ultima Legge di Bilancio mirano a favorire il ricambio generazionale grazie agli sgravi contributivi e agli incentivi del contratto di affiancamento gestione anche manuale dell’impresa, ap- portando innovazioni tecniche e gestionali utili a far crescere l’impresa. Il contratto di affiancamento dovrà essere allegato al piano aziendale e presentato all’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA). L’affiancamento può avere una durata non superiore ai tre anni e comporta in ogni caso la ripartizione degli utili di impresa tra il giovane e l’imprenditore agricolo, in percentuali comprese tra il 30% e il 50% a favore del giovane. Il contratto può inoltre stabilire il subentro del giovane imprenditore nella gestione L’Italia è ancora il primo paese in Euro- under 40 che si iscriveranno all’apposita aziendale e prevede forme di compen- pa per prodotti agroalimentari di qualità, gestione INPS nel corso del 2018. I gio- sazione nei suoi confronti in caso di con- Dop, Igp e Stg, secondo il XV Rapporto vani agricoltori avranno così una decontri- clusione anticipata del contratto. Al neo- ISMEA Qualivita. Merito certamente delle buzione al 100% per i primi tre anni, pas- imprenditore è garantito, in caso di vendita materie prime e degli imprenditori agricoli sando al 66% per il quarto anno e al 50% dell’azienda, per i sei mesi successivi alla che continuano ad avere cura del territorio per il quinto. conclusione del contratto con il titolare più nonostante le difficoltà del settore. Proprio Accanto alla decontribuzione, i giovani anziano, un diritto di prelazione. per far fronte a produzioni di altri paesi imprenditori agricoli potranno usufruire Il ricambio generazionale supportato dal- competitor, ai cambiamenti climatici globa- di uno strumento finalizzato a favorire il la Legge di Bilancio mira quindi a poten- li che impattano anche sulle coltivazioni e ricambio generazionale: il contratto di af- ziare il particolare dinamismo del settore sull’allevamento italiani, oltre che alle con- fiancamento, stipulabile tra chi ha un’età che, secondo la Coldiretti, si caratterizza traffazioni agroalimentari; coltivatori diretti compresa tra i 18 e i 40 anni, da un lato, e per un buon numero di aziende giovani: e imprenditori agricoli hanno imboccato la gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti sono 53.475 quelle guidate da under 35 strada di una migliore efficienza e specia- ultra 65enni o in pensione. Il contratto con- e che hanno fatto balzare l’Italia al verti- lizzazione. sente un accesso prioritario ai mutui age- ce in Europa. La presenza della genera- Secondo la più recente indagine Istat volati per gli investimenti ai giovani, sia in zione millennials in agricoltura può infatti (2017), dalle aziende agricole specializza- forma associata sia singoli, non titolari di rivoluzionare il lavoro in campagna, dove te proviene ormai l’83% della produzione. proprietà agricole o di diritti reali di godi- il 70% delle giovani imprese opera nella Ed è in virtù di questo scenario che la Leg- mento sui terreni. trasformazione dei prodotti per la vendita ge di Bilancio 2018 continua a supportare I vantaggi – non solo economici - sono per diretta; nelle fattorie didattiche e agri-asilo, la creazione di nuove imprese agricole, ambo le parti. L’imprenditore o il coltivatore nelle attività ricreative, nell’agricoltura so- promuovendo il ricambio generazionale. In diretto si impegna a trasferire al giovane ciale per l’inserimento di disabili, detenuti che modo? affiancato le proprie competenze. In cam- e tossicodipendenti e nella produzione di Riconoscendo lo sgravio dei contributi agli bio, l’under 40 contribuirà direttamente alla energie rinnovabili. seguici su 2
Siamo stati pionieri nell’affermazione della cultura della flessibilità del lavoro, supportando in questo aziende e lavoratori nella comprensione delle dinamiche e dei tecnicismi Manpower porta a Davos il tema della Digital Workforce Trasformation Scabbio: “Siamo consapevoli che l’innovazione può dare impulso alle imprese e al mondo del lavoro guardando ai leader digitali del futuro” 1997, quando Manpower fu la prima azienda ad ottenere dal Ministero del La- voro l’autorizzazione a operare in quali- tà di agenzia di fornitura di lavoro tem- poraneo. Oggi in Italia abbiamo 230 uffici e circa 1800 dipendenti diretti. Il gruppo può contare su 13mila clienti l’anno, oltre 300mila contratti stipulati ogni anno e più di 45mila persone al lavoro ogni giorno. Siamo stati pionieri nell’affermazione del- la cultura della flessibilità del lavoro, sup- portando in questo aziende e lavoratori nella comprensione delle dinamiche e dei tecnicismi, favorendo la costruzione di un sistema di tutele e diritti per i lavoratori temporanei. Una crescita che ha accompagnato l’evo- luzione dei lavoratori e dei settori nell’ulti- mo ventennio. Se ieri il 62% dei lavoratori erano uomini e il 38% donne, oggi queste ultime hanno superato il 40%. Vent’anni fa il 43,6% dei lavoratori aveva meno di 25 anni, il 40,8% tra i 25 e i 35, l’11% tra i 35 e i 45 e appena il 3,8% aveva più di 45 Stefano Scabbio, Presidente dell’area Mediterraneo, Europa del Nord e dell’Est, ManpowerGroup anni. Oggi c’è molto più equilibrio tra le percentuali relative a ciascuna fascia d’e- tà. I settori tradizionali quali la metalmec- Tre milioni e mezzo di contratti di lavo- è Stefano Scabbio, Presidente dell’area canica e la manifattura che occupavano ro stipulati, oltre un milione e mezzo di Mediterraneo, Europa del Nord e dell’Est, le prime posizioni per numero di contratti persone avviate a un’occupazione, più di ManpowerGroup. stipulati, hanno lasciato il passo ai servizi 500mila persone formate. Sono questi i Negli ultimi vent’anni, Manpower in e al commercio. E analizzando i dati, non numeri di ManpowerGroup in Italia, frut- Italia ha anticipato i trend del mercato, stupisce che sia proprio il settore manifat- to di un lavoro che dura da due decenni. ha assecondato i cambiamenti che si turiero ad aver risentito per primo dell’im- Un lavoro portato avanti per oltre 100mi- sono susseguiti e profondamente rin- patto delle nuove tecnologie. la aziende e sul quale, in occasione del novato il proprio modo di lavoro, ab- Altri settori hanno subito dei profondi mu- 20° anniversario dall’arrivo in Italia, so- bracciando l’innovazione tecnologica. tamenti in questi anni, come ad esem- no state tirate le somme. A fare il punto Molto è cambiato da quel 23 dicembre pio il Legal, dove un numero crescente seguici su 3
Presentata nel corso del World Economic Forum la Digital Room, una stanza digitale, creata attraverso strumenti di intelligenza artificiale, che analizza la propensione di un candidato alla leadership del futuro tabilità resteranno centrali. Tuttavia biso- gnerà lavorare per liberare il talento e per guidare le imprese con audacia, talvolta anche fallendo. E tutto questo con l’idea di accelerare le prestazioni. Il primo pas- so è formare i dipendenti e il management applicando il modello P3 (People, Purpo- se, Performance). Per noi è strategico inserire in azienda dei leader digitali. Persone di talento che devono possedere quattro caratteristiche fondamentali: adattabilità, capacità di ispi- rare, capacità di guidare e resistenza. Muove in questa direzione anche l’ulti- ma innovazione di ManpowerGroup, la Digital Room presentata a Davos. di controversie legali vengono oramai ge- digitalizzazione introdotta dalla quarta ri- Si tratta di una “stanza digitale”, creata stite online e l’intelligenza artificiale viene voluzione industriale e che non necessa- attraverso strumenti di intelligenza artifi- utilizzata per generare report legali. Gli ef- riamente impatterà sull’occupazione nei ciale, che analizza la propensione di un fetti della digitalizzazione si vedono anche prossimi anni. Anzi l’Italia è tra i Paesi più candidato alla leadership del futuro. Inter- nel settore Finance, dove oltre il 54% dei ottimisti su questo fronte, facendo parte facciandosi con l’avatar Zara, una perso- vecchi lavori è a rischio, anche se assi- dell’83% delle aziende convinte che la di- na viene valutata sulla base delle risposte stiamo all’evoluzione dei ruoli impiegatizi gitalizzazione aumenterà i posti di lavoro. date a una serie di domande sulla sua vi- verso profili che richiedono competenze D’altro canto la tecnologia sostituirà le at- sione del mondo. diverse. tività di routine cognitive e quelle manuali. La particolarità della macchina è che non Fanno i conti con l’automazione anche il Creatività e flessibilità sono competenze si limita a registrare le parole, è in grado di settore Retail e quello amministrativo. Altri invece irrinunciabili. leggere il linguaggio del corpo e interpre- e più rivoluzionari cambiamenti aspettano E proprio nel corso del World Economic tare la mimica facciale. Combinando i dati il mondo del lavoro e avranno un forte im- Forum di Davos, dopo un’attenta anali- raccolti la Digital Room fornisce così un patto soprattutto sui lavoratori poco quali- si delle criticità connesse alla rivoluzio- risultato e lo confronta con i profili dei lea- ficati, poco istruiti e sulle donne. Questo ne tecnologica, il Gruppo si è focalizzato der internazionali. Una profilazione che si mentre nei Paesi OCSE, i posti che richie- sul superamento delle problematiche nel- affianca al DigiQuotient, l’altra innovazio- dono livelli di competenze più elevati stan- la consapevolezza che l’innovazione può ne presentata in questi giorni dal Gruppo. no crescendo più velocemente. dare impulso alle imprese e al mondo del Si tratta di un test in 34 domande da com- Le aziende devono puntare alla forma- lavoro guardando ai leader digitali del fu- pilare online per conoscere i punti di forza zione continua per restare competitive turo. Da un recente sondaggio è infatti o meno della propria leadership. Vogliamo e sviluppare nuove skills, perché in fu- emerso come le aziende che introducono aiutare le aziende a consolidare la loro ca- turo ci saranno settori che non cono- nuovi modelli di business abbiano perfor- pacità di reazione ai cambiamenti dell’era sciamo. mance migliori del 26% rispetto alle con- digitale. Di questo abbiamo ampiamente parlato correnti tradizionali. Cambiamenti che arrivano anche in Italia a seguito della pubblicazione del report La leadership nella digital transforma- dove la rivoluzione delle competenze, det- “Skills Revolution” che ManpowerGroup tion. Come e cosa cambia? tata dall’economia digitale, marcia a una ha presentato nel corso del World Econo- Nell’era digitale, i leader di oggi e di do- velocità mai vista e bisognerebbe lavorare mic Forum di quest’anno a Davos. mani devono essere aperti al cambiamen- tutti insieme, Governi, imprese e profes- La ricerca ha evidenziato come sia in atto to e devono assumersi dei rischi calcolati. sionisti per ridurre il tempo necessario a una vera e propria rivoluzione delle com- Questo non vuol dire sostituire la leader- far acquisire alle persone le skills neces- petenze imposta proprio dalla crescente ship tradizionale: la perseveranza e l’adat- sarie o per aggiornarle. seguici su 4
Tra le proposte c’è quella di introdurre standard minimi per garantire, a qualsiasi persona in cerca di lavoro, la possibilità di beneficiare di un sostegno economico, inclusi i lavoratori delle piattaforme digitali Il futuro del welfare nell’era della trasformazione digitale? Diventare 4.0 Nuovi contesti e nuove esigenze sono alla base della discussione europea che punta a disegnare il welfare del futuro nel segno della sostenibilità e dell’equità ciale rischiano di andare incontro a due problemi: la mancanza di risorse a causa delle minori entrate contributive e la ridu- zione della platea dei contribuenti dovu- ta all’invecchiamento demografico della popolazione europea. Il CESE suggeri- sce una prima azione di tipo legislativo, quella di definire meglio le forme di lavoro subordinato e l’inquadramento previden- ziale di tutti i lavoratori anche quelli del- le piattaforme digitali. Per avere, inoltre, una percezione quantitativa del fenome- no, gli Stati membri potrebbero collegare Nell’era del lavoro 4.0 è possibile assicu- indennità - allo status di lavoratore dipen- i propri sistemi telematici legati alla previ- rare un adeguato sistema di welfare? A dente. denza con quelli del fisco; in questo modo questa domanda ha cercato di rispondere La gig economy ha creato nuove forme potrebbero essere individuati rapidamen- il Comitato economico e sociale europeo di attività economica e di occupazione; te coloro che, pur dichiarando redditi da (CESE) con il paper “Sistemi sostenibili di in particolare, ha cambiato il modo in cui lavoro, non sono assicurati nell’ambito sicurezza e protezione sociale nell’era di- vengono strutturati i rapporti di lavoro, in della previdenza pubblica. gitale”, che parte dall’analisi delle trasfor- un’ottica di flessibilità (lato positivo della Le proposte del Comitato abbracciano mazioni in atto nel mondo del lavoro per medaglia) e frammentazione (lato nega- anche il versante della disoccupazione. arrivare a progettare un nuovo approccio, tivo). Tramite le piattaforme digitali vie- Di fianco alla proposta già in itinere su un da parte degli Stati europei, sui temi delle ne a crearsi un rapporto trilaterale tra il trattamento unico a livello comunitario, pensioni e del sostegno al reddito. provider del sistema digitale, l’utente e c’è quella di introdurre standard minimi Partiamo dal contesto. I sistemi di si- il prestatore di servizi (rider, freelance, per garantire a qualsiasi persona in cerca curezza sociale sono stati basati, fino a etc.). Questo comporta che chi svolge la di lavoro la possibilità di beneficiare di un oggi, su una contribuzione legata al con- propria attività non sia inquadrato come sostegno economico, inclusi i lavoratori tratto di lavoro subordinato stabile. In lavoratore subordinato a tutti gli effetti e delle piattaforme digitali. questo modo, finanziare le diverse pre- non possa, quindi, accedere ai benefici Per concludere, bisogna ricordare come stazioni è stato possibile grazie a risorse dei sistemi di sicurezza sociale naziona- questo scenario di trasformazione richie- costanti nel tempo provenienti dai lavo- le. Nel lungo periodo, l’assenza di una da un dialogo con la società e i diversi ratori e dai datori di lavoro. Non si tratta contribuzione adeguata comporterà per stakeholder. Solo con una condivisione solamente della previdenza e dei tratta- i nuovi lavoratori atipici di essere mag- comune degli obiettivi, potrebbe essere menti economici riservati ai disoccupa- giormente esposti al rischio di povertà percorribile una riallocazione delle risor- ti. Gli Stati membri hanno spesso legato nell’immediato, non potendo usufruire di se, utilizzando i dividenti della digitalizza- anche altri benefici di natura non contri- ammortizzatori sociali, e di percepire in zione, per garantire la sostenibilità del si- butiva - come ad esempio il congedo pa- prospettiva una pensione irrisoria. stema di sicurezza sociale e giungere a rentale, gli assegni familiari e altri tipi di E per il futuro? I sistemi di sicurezza so- un welfare 4.0 il più inclusivo possibile. seguici su 5
Le hard skills richieste dalle aziende: forti capacità di scrittura, esperienza nella raccolta fondi, conoscenza del mondo non profit, dimestichezza nell’uso dei principali strumenti digitali e dell’email marketing Digital Fundraiser, l’esperto web che lavora per le “giuste cause” È una nuova figura professionale con competenze trasversali e accostabili a quelle di social media manager, digital PR e specialisti in Web Marketing e SEO anche Twitter - purché venga usato con linguaggio chiaro e uno stile coinvolgente, che mobiliti e sensibilizzi senza cadere nel- la retorica - e le app di messaggistica istantanea Whatsapp e Telegram. Infine, i canali email ed SMS sono efficaci purché si disponga di un ricco e aggiornato database proprietario. Tra le hard skills più ricercate dalle aziende che assumono un di- gital fundraiser ci sono: forti capacità di scrittura, esperienza nel- la raccolta fondi, conoscenza del mondo non profit, dimestichez- za nell’uso dei principali strumenti digitali e dell’email marketing, profonda conoscenza dei social media, di tutti gli strumenti di promozione (marketing diretto, e-mailing, telemarketing, etc.) e I dati parlano chiaro: gli italiani sono un popolo di donatori onli- dei portali di crowdfunding. Infine, una caratteristica che contri- ne. Lo dice la recente indagine “Donare 3.0” di PayPal e Rete buisce al successo di ogni campagna è che i professionisti che del Dono, realizzata da Duepuntozero Doxa, la quale svela che concorrono alla sua realizzazione credano fortemente nei valori l’83% degli utenti ha effettuato tramite il web nell’ultimo anno della causa che puntano a promuovere: ecco perché l’ambito almeno una donazione finalizzata ad una causa di respiro so- professionale in cui il digital fundraiser otterrà maggiori soddi- lidale. sfazioni è il non profit, ma non è escluso che possa trovare inte- E il protagonista dell’articolato mondo del fundraising oggi è il ressanti sbocchi occupazionali anche nella pubblica amministra- digital fundriser, figura professionale in ascesa che svolge un zione, in ambito politico, nell’associazionismo e all’interno delle ruolo indispensabile per chi opera nel non profit. La sua attività è aziende che si interessano di responsabilità sociale. integrata in una strategia più ampia che va dalla comunicazione del progetto per cui avviare la raccolta fondi in Rete alla fide- lizzazione dei donatari nel tempo. Chi elargisce un contributo • N E W S L E T T E R • economico vuole, infatti, vederci chiaro sui destinatari finali e sulla qualità del progetto alla cui realizzazione sta contribuendo. E mai come oggi, grazie alla Rete, è possibile gestire e docu- mentare ogni fase della raccolta. n°2 - FEBBRAIO 2018 Quello del digital fundraiser è un mestiere che richiede compe- tenze trasversali e accostabili a quelle di social media manager, COLOPHON digital PR e specialisti in Web Marketing e SEO. Redazione Cliclavoro Per costruire un legame duraturo tra utenti e organizzazione è essenziale gestire in modo sapiente i canali online. Il primo è Direzione Generale dei Sistemi senza dubbio il sito web che deve essere funzionale, semplice e Informativi, Innovazione incentrato sulle azioni del “Dona ora”. Ma non solo. Fondamen- Tecnologica, Monitoraggio dati tali sono anche il blog e i social network, Facebook in primis: e Comunicazione la pagina va monitorata e aggiornata con cura e creatività per Via Fornovo, 8 - 00192 Roma stimolare le interazioni e le conversioni; da non sottovalutare redazionecliclavoro@lavoro.gov.it seguici su www.cliclavoro.gov.it 6
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