Nokia Lumia 930: prime conferme (ufficiose) sul caricabatterie wireless incluso nel prezzo
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Nokia Lumia 930: prime conferme (ufficiose) sul caricabatterie wireless incluso nel prezzo Nokia è uno dei membri storici del Wireless Power Consortium, mentreMicrosoft si è unita solo di recente all’organizzazione che dal 2008 promuove la diffusione della tecnologia di ricarica wireless con standard Qi. Un connubio che potrebbe determinare un’intensificazione delle iniziative volte ad incentivare la diffusione di tale tecnologia con effetti positivi per gli acquirenti del nuovo top gamma Nokia Lumia 930. Stando alle prime conferme non ufficiali, infatti, il Lumia 930 potrebbe essere commercializzato con il caricabatterie wireless incluso nel prezzo. Non è ancora chiaro, al momento, in quali mercati verrà applicata la promozione, ma tornando con la memoria al Nokia Lumia 920 – primo Windows Phone Nokia con ricarica wireless integrata – è facile ricordare che Nokia Italia aveva accompagnato le fasi iniziali di distribuzione del device nel nostro mercato con un’iniziativa analoga. Nel caso del Nokia Lumia 920, Nokia Italia aveva esteso l’offerta per i primi mesi di commercializzazione dello smartphone (iniziativa annunciata ad ottobre 2012 e conclusa il 10 gennaio 2013) e il nuovo top gamma WP8.1, che integra al suo interno la componentistica necessaria ad effettuare la ricarica wireless, potrebbe essere oggetto di una promozione analoga. Si precisa che le informazioni riportate non hanno ancora il carattere dell’ufficialità e dovranno essere confermate nelle prossime settimane da Nokia Italia.
HTC Butterfly S: presunto erede avvistato in AnTuTu con Snapdragon 801 e cam da 13 MP Le linee Butterfly e One di HTC hanno sempre viaggiato parallele, pur comprendendo entrambe dei prodotti di fascia alta. HTC Butterfly S appartiene alla fortunata serie di dispositivi HTC commercializzati nel mercato asiatico ed arrivati solo in maniera marginale in quello europeo (poche nazioni con una distribuzione non certamente capillare). Mentre HTC one M8 ha dato da poco il cambio ad HTC One M7, non sono ancora state diffuse informazioni dettagliate sulla volontà di sostituire il Butterfly S con un nuovo modello. A fornire alcuni indizi a riguardo è il benchmark che fa riferimento ad un inedito dispositivo HTC: HTC 0PAJ3, nome in codice che potrebbe corrispondere al successore di HTC Butterfly S: Le caratteristiche tecniche sono simili a quelle di HTC One M8, ma non c’è rischio di confusione, visto che la sezione fotocamera menziona specifiche differenti da quelle del top gamma riservato al mercato europeo. SoC Snapdragon 801, 2GB di RAM e 16 GB di storage, come HTC One M8, ma sezione fotocamera con un sensore da 13 megapixel e uno (verosimilmente anteriore) da 5 megapixel. Il dispositivo potrebbe quindi rinunciare alla Duo Cam di HTC One M8 per lasciare spazio ad un modulo fotocamera più tradizionale. Sarà interessante valutare gli aspetti del design e della costruzione, visto che il precedente HTC Butterfly S ha sostituito la scocca in alluminio di HTC One M7 con una in policarbonato. Lo stesso potrebbe verificarsi con il suo erede, anche se è opportuno attendere ulteriori riscontri.
Chiamate Vocali su WhatsApp: ecco la prima immagine per Android Sarà davvero cosi la schermata chiamate su Android per l’applicazione WhatsApp? Sicuramente la grafica non è proprio “moderna” ma considerando la qualità piuttosto base della UI del programma di chat più famoso del mondo è possibile che non vi siano particolarità estatiche importanti. Il nuovo update, che non si sa esattamente quando arriverà, vedrà una divisione della home in tre tab con chiamate, chat e contatti e sarà possibile attivare il vivavoce in chiamata, inviare un messaggio o disattivare il microfono. Ovviamente le immagini potrebbero appartenere ad una versione alpha e il rilascio definitivo magari vedrà un’estetica diversa. Nulla a che vedere con iOS visto alcuni giorni fa che, indubbiamente, appare più curato graficamente. Vedremo se le immagini mostrate verranno confermate prossimamente.
Android TV: il set-top-box secondo Google Google torna ad esplorare la possibilità di offrire servizi e prodotti che si collocano nell’ambito dell’intrattenimento televisivo, dopo l’”esperimento” Google TV. Stando ad un documento riportato dal sito “the verge” Google è al lavoro per realizzare la Android TV, con la collaborazione di diversi fornitori di applicazioni video. Android TV è qualcosa di molto diverso da Google TV, che, in sostanza, si è risolta nel tentativo di trasformare la TV in una sorta di potente smartphone. Android TV viene presentata come “un’interfaccia dedicata all’intrattenimento”, stando alle parole di Google, che prosegue, “Riguarderà la ricerca e la fruizione di contenuti con semplicità. Sarà cinematografico, divertente, fluido e veloce“. Tradotto in pratica, il progetto Android TV potrebbe assumere fattezze simili a quelle delle altre set- top-box sul mercato, come la Apple TV, la recente Fire TV di Amazon e Roku. La rinnovata visione di Google dei servizi TV è più semplice e meno ambiziosa di quella che ha caratterizzato la Google TV. BigG si rivolgerà agli sviluppatori per realizzare applicazioni TV molto semplici, da integrare in un’interfaccia per set-top-box altrettanto semplice. Alla base ci sarà sempre Android, ma l’interfaccia sarà
completamente votata alla visualizzazione dei contenuti, articolati sotto forma di schede scorrevoli che mostreranno i film, gli spettacoli TV, le applicazioni e i giochi a disposizione dell’utente. Per esplorare l’interfaccia sarà possibile utilizzare un telecomando con un pad a quattro direzioni. Lo scrolling in orizzontale della UI fornirà vari suggerimenti, mentre quello in verticale consentirà di esplorare le varie categorie di contenuti. Come avviene nel caso di altre set-top-box ogni contenuto verrà visualizzato sotto forma di miniatura (es. poster del film o copertina del libro). Il telecomando sarà dotato di tasti Enter, Home e Back che faciliteranno l’esplorazione della UI e saranno previsti dei game controller opzionali. L’Android TV sarà in grado di supportare i comandi vocali e le notifiche (anche se Google sembra non suggerire agli sviluppatori di non integrare le notifiche, se non in un numero limitato di casi). “L’accesso ai contenuti dovrebbe essere semplice e magico” prosegue il documento, accenno che suggerisce un’estrema semplicità di utilizzo, con un massimo di tre click o gestures eseguite a partire dalla schermata principale per arrivare al contenuto desiderato. La ricerca dei contenuti rappresenterà un elemento di fondamentale importanza e sarà votata anch’essa all’estrema semplicità: sarà prevista una ricerca universale dei contenuti, ma premendo un apposito tasto sul telecomando, sarà possibile effettuare anche una ricerca all’interno delle singole applicazioni. Google, stando al documento, sarebbe al lavoro per creare un ecosistema di applicazioni e giochi per l’Android TV, non soltanto con proprie applicazioni, ma servendosi della collaborazione di altri sviluppatori. Tali applicazioni, comprendono Play Movies, YouTube, ed Hangouts, ma anche applicazioni di terze parti come Vevo, Netflix, Hulu, Pandora e giochi di cui, al momento, non si conoscono ulteriori dettagli. Tutte le applicazioni, naturalmente, verranno integrate in maniera ottimale nell’interfaccia dell’Android TV per avere un’esperienza di utilizzo ottimale. Google fornisce ulteriori dettagli descrivendo il nuovo prodotto in questi termini:”Android TV è Android ottimizzato per la fruizione dei contenuti sullo schermo TV“, un progetto che, come detto è votato alla
semplicità. Google infatti non prevede di includere nell’interfaccia funzionalità come quelle telefoniche, fotografiche, il supporto all’interfaccia tattile o la trasmissione di dati tramite NFC. Gli sviluppatori impegnati a supportare il progetto si concentreranno, al contrario, sullo sviluppo di applicazioni principalmente orientate ad offrire l’accesso a programmi televisivi, giochi, foto, musica e film. Android TV sarà chiamata a convivere con un altro noto progetto di Google che è in grado di cambiare l’esperienza d’uso della propria TV, ovvero Chromecast, recentemente arrivato anche in Italia. Stando alle prime indiscrezioni il progetto Android TV e quello Chromecast continueranno a viaggiare paralleli, il primo non farà venir meno il secondo, ma gli sviluppatori dovranno realizzare applicazioni con due interfacce differenti: una pensata per l’Android TV, l’altra per Chromecast. Per quanto riguarda la realizzazione concreta dell’Android TV, sembra che Google sia intenzionata, almeno inizialmente, a realizzare in prima persona la set-top-box, anche se sarà interassante valutare anche la risposta di altri produttori che hanno investito molto nel settore delle SmartTV. Al momento, Android TV, così come emerge dalla descrizione fornita, non sembra essere molto diversa dalle varie Apple TV, Amazon Fire TV, etc, ma sarà ugualmente interessante stabilire se la casa di Mountain View avrà la capacità di distinguersi nel sempre più affollato mercato delle set-top-box. Per il momento, l’azienda ha rifiutato di commentare la notizia e non sono noti ulteriori dettagli sulla tempistica in base alla quale Android TV potrebbe effettivamente venire ad esistenza. Si precisa che le informazioni riportate, pur provenienti da una fonte sufficientemente attendibile, restano dei rumor in attesa di conferma ufficiale.
HTC One M8 ha uno dei touchscreen più reattivi del mercato HTC One M8 comprende una serie di ottimizzazioni e affinamenti delle feature del precedente HTC One M7 non immediatamente evidenti. Mentre sono chiare a tutti le modifiche introdotte a livello costruttivo, con una scocca ulteriormente affinata, percepire il passo in avanti compiuto a livello di reattività dell’interfaccia tattile, ad esempio, non è altrettanto semplice. Recenti test condotti dalla webzine lensumeriques hanno evidenziato una risposta del touchscreen di HTC One M8 ai vertici del mercato con un ritardo tra l’interazione con il touch e il rilevamento del movimento compiuto dall’utente di 45ms. Valore elevato e superiore a quello di molti altri top gamma. A titolo di esempio, Samsung Galaxy Note 3 ha un ritardo nella risposta di67ms, iPhone 5S di 75ms ed LG G2 di 110ms; molto più distanziato è il precedente HTC One M7 con quasi 150ms. A seguire un prospetto con i ritardi di risposta degli schermi touch di numerosi smartphone e tablet:
Il ritardo nella risposta dell’interfaccia tattile è il risultato di una combinazione di fattori riconducibili sia alla qualità del touchscreen, sia all’ottimizzazione del software chiamato a gestirlo. Tradotto in termini pratici, un delay basso corrisponde ad una maggiore reattività dell’interfaccia tattile e, conseguentemente, ad una maggiore piacevolezza di utilizzo. Considerato che lo stesso HTC One M7 non lasciava certamente a desiderare per quanto riguarda al reattività del touch, è possibile immaginare il livello di prestazioni raggiunto dal suo erede.
Disponibile ufficialmente la recovery modificata TWRP per Samsung Galaxy Note Pro 12.2 Dopo essere stata resa disponibile per Galaxy Tab Pro 8.4, i ragazzi del Team Win Recovery Project (TWRP) hanno rilasciato ufficialmente anche per l’ultimo tablet di punta della casa coreana, Samsung Galaxy Note Pro 12.2, la stesso tool TWRP con la quale sarà possibile effettuare tutte le operazioni di modding flash e backup avanzato. La versione è l’ultima al momento disponibile (TWRP 2.7) e tutte le operazioni per l’installazione possono avvenire come sempre caricando il file immagine utilizzando il metodo USB-ADB o direttamente tramite PC con Odin flashando il file TAR. Grazie a questa recovery potrete gestire tutte le opzioni di personalizzazione e modding del tablet tramite un’interfaccia studiata per il touch screen sperimentando le infinite possibilità che si apriranno molto presto per tutta la nuova serie di tablet Samsung, grazie alla community.
LG lancia un nuovo home cinema 9.1, con diffusori wireless, Smart TV, upscaling Ultra HD, Bluetooth e Miracast LG ha annunciato l’arrivo di un nuovo sistema home cinema compatto, il BH9540TW. Come si può vedere dall’immagine, questo prodotto è composto da un’unità centrale, che funge anche da lettore Blu- ray, oltre che da quattro diffusori da pavimento, un canale centrale ed il subwoofer. Contrariamente a quello che ci si potrebbe attendere, non si tratta di un impianto a 5.1 canali: la parte alta delle “colonne” da pavimento integra un ulteriore diffusore, portando il computo complessivo a 9.1 canali. Il lettore integrato è in grado di leggere supporti Blu-ray 2D e 3D (con conversione 2D-3D), DVD e CD audio. Viene inoltre garantito il supporto per lo spazio colore xvYCC, utilizzato dai Blu-ray Mastered in 4K di Sony. La sezione video può contare su un circuito di upscaling capace di supportare la risoluzione Ultra HD, con il limite, in uscita, dei 30Hz, poiché le HDMI utilizzate (2 ingressi, 1 uscita) sono 1.4a. La sezione di amplificazione è in Classe D (ovviamente, data la necessità di ridurre ingombri e calore), con una potenza dichiarata pari a 1.460W (come sempre: prudenza nel considerare questi numeri). Per garantire la massima versatilità, in fase di installazione, LG ha reso i diffusori posteriori wireless. Veniamo ora al punto di forza di questo prodotto: la multimedialità. La connettività è pressoché completa: troviamo Ethernet, 2 USB 2.0, Wi-Fi, Wi-Fi Direct, Miracast, Bluetooth e DLNA. BH9540TW permette di accedere alla piattaforma Smart TV di LG, con il consueto novero di applicazioni e servizi, tutto gestito tramite il telecomando Magic Remote (con controlli motori per il puntatore a video). Da USB e rete locale è possibile leggere numerose tipologie di file, quali FLAC, DivX SD et HD, AVC-HD, MKV, TS, M2TS, M4V, WMV, FLV, 3GP, MP4, MOV, VOB, WMA, MP3, AAC, WAV, LPCM, JPEG, PNG e GIF. Sempre tramite USB è possibile estrarre tracce dai CD, archiviandole su hard disk o memorie. Completano la dotazione latecnologia Audyssey DSX 2 (che amplia il fronte sonoro, portando le sorgenti stereo a 9.1 canali) ed il Private Sound Mode, che invia il segnale audio a smartphone o tablet, per l’ascolto in cuffia (evita di dover utilizzare un lungo cavo che copra la distanza tra impianto ed ascoltatore). Prezzo e disponibilità per l’Italia non sono al momento noti.
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