NOI E LA BIODIVERSITÀ - 52 suggerimenti per aiutare la ricchezza della vita sul nostro pianeta - Ambiente
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PREMESSA La biodiversità, ovvero la varietà della vita sulla Terra, rende splendido e abitabile il nostro pianeta. Per molti, l’ambiente naturale è fonte di piacere, ispirazione e svago, ma tutti noi dipendiamo da esso per il cibo, l’energia, le materie prime, l’aria e l’acqua, elementi che ci consentono letteralmente di vivere e sono il motore delle nostre economie. Eppure, nonostante il suo valore sia unico, spesso diamo la natura per scontata. La pressione che eser- citiamo su molti sistemi naturali aumenta di continuo e impedisce loro di funzionare al meglio, talvolta Questa pubblicazione prende spunto dalla guida “366 gestes pour la biodiversité” portandoli addirittura sull‘orlo del collasso. La perdita di biodiversità è un fenomeno fin troppo comune. redatta dall’Institut royal des Sciences naturelles de Belgique nel 2009, ma adattandola alla realtà dell’Emilia-Romagna. La pubblicazione originale è stata realizzata in diverse lingue tra cui una versione in Per questa ragione, l’Unione europea si è impegnata ad arrestarla e italiano nel 2011 tradotta e adottata dalla Direzione Generale dell’Ambiente della negli ultimi 25 anni ha dato vita ad una rete di oltre 27.300 aree di tute- Commissione europea nell’ambito della campagna “Biodiversità. Siamo tutti coinvolti” la della biodiversità entro i suoi confini, per un totale di oltre 1.000.000 e pubblicata con il titolo “52 suggerimenti per la biodiversità”. (pubblicazione originale - redazione finale dei testi: Charlotte Degueldre - Illustrazioni: Km2 in ambiente marino e terrestre: Natura 2000, ad oggi è la rete eco- Claude Desmedt http://www.jedonnevieamaplanete.be/fr/home_10.aspx) logica più estesa al mondo. Anche la Regione Emilia-Romagna, a partire dalla fine degli anni ‘70, con leggi specifiche per la conserva- Coordinamento editoriale e redazionale zione della flora, l’istituzione delle aree protette e successivamente, dagli anni ‘90 con l’attuazione delle Regione Emilia-Romagna Servizio aree protette, foreste e sviluppo della montagna Direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”, ha realizzato la Rete Natura 2000 a scala regionale. Viale della Fiera, 8 – 40127 Bologna Tel. 051-5276080 Fax 051-5276957 Oltre alle istituzioni, ciascuno di noi può fare qualcosa: tutti, infatti, abbiamo la pos- E-mail: segrprn@regione.emilia-romagna.it Sito web: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000 sibilità e la responsabilità di contribuire a salvaguardare la biodiversità apportando Facebook: Aree protette dell’Emilia-Romagna piccoli cambiamenti alle nostre abitudini quotidiane, senza dover per forza di cose stravolgere il nostro stile di vita. Tutti insieme, questi cambiamenti hanno un peso A cura di: Monica Palazzini, Stefania Vecchio, Maria Vittoria Biondi, Elena Chiavegato davvero grande! Auspichiamo che i suggerimenti presenti in questa guida ispirino e la redazione del portale Ambiente della Regione Emilia-Romagna comportamenti amici della biodiversità: consumare prodotti locali e di stagione, evi- Disegni di: Mario Breda tare di sprecare acqua, compostare gli scarti alimentari, conoscere più a fondo le spe- cie animali e vegetali che popolano l’area in cui viviamo... se tutti adottassimo anche Hanno collaborato: Willer Simonati, Stefania Biondi, Ornella De Curtis solo qualcuno di questi semplici consigli, contribuiremmo in maniera significativa a preservare le risorse Progetto grafico e impaginazione: Cristina Graziani www.crigraphics.it per naturali per le generazioni future. AGENDA Giornalismo Comunicazione www.agendanet.it Paola Gazzolo Stampa: Centro Stampa della Regione Emilia-Romagna - seconda edizione Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile, Rivisitazione e adattamento © Regione Emilia-Romagna, 2016 politiche ambientali e della montagna Riproduzione autorizzata soltanto a fini non commerciali, con indicazione della fonte Regione Emilia-Romagna 1
INDICE Premessa 24 Scopro la natura in città Cos’è la biodiversità 25 Mi informo sulla coltivazione del cotone biologico La biodiversità in Emilia-Romagna 26 Assaporo le specialità locali quando sono in vacanza Perché la biodiversità è importante? 27 Aiuto le api Cosa possiamo fare per proteggere la biodiversità? 28 Utilizzo creme solari minerali 29 Agevolo il passaggio degli animali nel mio quartiere 1 Partecipo alla giornata mondiale della biodiversità 30 Acquisto mobili in legno certificato 2 Sostengo le associazioni ambientaliste 31 Riduco il mio consumo di carne 3 Non disturbo gli animali durante le escursioni 32 In vacanza, acquisto souvenir in maniera responsabile 4 Mi iscrivo ad un gruppo di acquisto di frutta e verdura biologica 33 Non contribuisco alla formazione delle “isole di rifiuti” in alto mare 5 Promuovo la biodiversità sul luogo di lavoro 34 Sostengo un progetto di riforestazione 6 Riduco le mie emissioni di gas a effetto serra 35 Limito l’inquinamento luminoso 7 Utilizzo i miei dispositivi elettronici il più a lungo possibile 36 Propongo l’alimentazione ecocompatibile per la mensa 8 Acquisto il pesce in maniera responsabile e divento un consumatore ecosostenibile 37 Partecipo alla gestione del verde urbano 9 Non getto rifiuti a terra e in mare 38 Limito l’acquisto degli indumenti da lavare a secco 10 Accolgo la fauna locale sotto il mio tetto 39 Mi batto per avere strade che si adattino alla biodiversità 11 Non mi fido del “greenwashing” 40 Mi faccio installare un tetto verde 12 Utilizzo prodotti non inquinanti per la casa 41 Non acquisto e non introduco specie esotiche in natura 13 Mi muovo nella natura, rispettandola 42 Scopro i “punti caldi” della biodiversità 14 Assaporo la biodiversità 43 Chiedo alla mia azienda di agire a favore della biodiversità 15 Limito e compenso le emissioni di Co2 prodotte nel corso dei miei viaggi 44 Scopro i pagamenti per i servizi ambientali ecosistemici 16 Creo un giardino biodiverso 45 Organizzo attività di pulizia nel mio quartiere 17 SOS Fauna Minore: aiuto gli animali in difficoltà 46 Riduco il mio consumo di carta e cartone 18 Passo le mie vacanze in un ecoalbergo 47 Agisco a tutela della biodiversità grazie a internet 19 Riduco il mio consumo di acqua potabile 48 Divento un “locàvoro” 20 Chiedo al mio Comune di impegnarsi nella gestione sostenibile delle aree verdi 49 Limito l’introduzione di rifiuti medicinali nell’ambiente 21 Divento un ecovolontario 50 Scelgo i miei regali pensando alla biodiversità 22 Creo un rifugio naturale per la biodiversità 51 Riempio il mondo di farfalle 23 Scelgo cosmetici biologici 52 Mi informo sulla Rete Natura 2000 2 3
COS’È LA BIODIVERSITÀ LA BIODIVERSITÀ IN EMILIA-ROMAGNA La biodiversità ci circonda e anche noi ne facciamo parte. I suoi elementi principali sono: L’Emilia-Romagna ospita un ricco patrimonio di biodiversità grazie ad una serie di fattori favorevoli: la particolare collocazione geografica di tipo le diverse specie che vivono sulla Terra (animali, piante, funghi, alghe, continentale, di transizione tra la regione biogeografica mediterranea, batteri e addirittura virus); calda e arida, e quella alpina, fresca e umida, un territorio vario e artico- lato che si estende dal mare adriatico ai 2.000 metri del crinale appen- le differenze tra individui della medesima specie, dimensioni, forme e/o ninico e, non da ultimo, la presenza del basso corso del principale fiume colori, determinati dalla diversità del patrimonio genetico; italiano, il Po. i numerosi ecosistemi (ad esempio, gli oceani, le foreste o le barriere Dal punto di vista dell’interesse europeo, sono stati individuati finora 76 coralline), le specie che li abitano e le interazioni che tra di esse si habitat, un centinaio di specie vegetali, e circa duecento specie animali sviluppano. tra invertebrati, pesci, anfibi, rettili, mammiferi e uccelli. La nostra regione ha una particolare responsabilità nella conservazione di alcuni specifici habitat, quello Gli scienziati hanno catalogato circa 1.900.000 specie viventi diverse sulla Terra, ma con ogni probabilità dei fanghi salati, le cosiddette “salse”, presenti in Italia solo in due siti regionali, di cui uno è quello della il loro numero è sensibilmente superiore: molte creature sono microscopiche o vivono nelle profondità Riserva naturale delle Salse di Nirano e l’habitat delle “dune grigie”, a livello nazionale rinvenibile solo terrestri o degli oceani, altre, semplicemente, non sono state ancora scoperte. Si ipotizza che le specie lungo il litorale alto adriatico. complessive possano essere da 3,6 a 100 milioni. Non lo sappiamo, ma la maggioranza degli scienziati ipotizza una ricchezza biologica mondiale sui 10 milioni di specie. La flora emiliano-romagnola riveste un ruolo centrale nel panorama italiano, sia da un punto di vista quan- titativo, delle oltre 7.600 tra specie e sottospecie che costituiscono la flora vascolare italiana, quasi uno su due sono presenti sul territorio regionale, che per la presenza di alcune esclusive peculiarità. Le piante di interesse europeo, considerate rarità assolute, presenti in Emilia-Romagna sono una tren- tina, compresi licheni, alghe e muschi. Tre sono le specie prioritarie: la Primula apennina, di colore rosa, confinata nelle fessure delle rupi più impervie dell’Appennino parmense e reggiano, la Salicornia veneta, pianta pioniera dei fanghi salati, presente solo in poche stazioni del Delta del Po ed inoltre, Klasea lycopi- folia, un’asteracea dei prati montani. La fauna emiliano-romagnola è rappresentata da oltre 200 specie animali di interesse comunitario, tra cui 80 uccelli, a testimonianza dell’importanza di una regione attraversata dalle principali rotte migratrici dell’avifauna europea. 4 5
PERCHÉ LA BIODIVERSITÀ È IMPORTANTE? Le specie faunistiche di interesse europeo prioritario attualmente segnalate nel territorio La biodiversità, risultato di 3 miliardi e 800 milioni di anni di evoluzione, è essenziale alla sopravvivenza regionale sono otto: due specie di storione, pesce che dal mare migra nelle acque dolci per riprodursi, dell’uomo. Dipendiamo dalla natura per molte risorse fondamentali, tra cui il cibo, i materiali da costru- divenuto rarissimo per le alterazioni che hanno subito gli ambienti fluviali del bacino padano; la Rosalia zione, il riscaldamento, le fibre tessili e i principi attivi dei medicinali. Inoltre, la natura provvede ad altre alpina, coleottero cerambicide localizzato in alcune faggete appenniniche ricche di alberi vetusti; lo sca- funzioni vitali, dall’impollinazione delle piante alla purificazione dell’aria, dell’acqua e del suolo fino alla rabeo Osmoderma eremita, che si nutre di legno morto di latifoglie allo stato di larva, l’inconfondibile e protezione dalle inondazioni. colorata falena dell’edera Callimorpha quadripunctaria; la testuggine di mare Caretta caretta, che sverna e si alimenta in questa parte di adriatico; il rospo con abitudini notturne Pelobate fosco, presente solamente La vita sulla Terra, per come la conosciamo, sarebbe impossibile senza queste materie fondamentali e nel Parco del Delta del Po ed infine il lupo, il predatore per eccellenza che si sposta tra la collina e il crinale questi servizi imprescindibili. Purtroppo, però, molto spesso dimentichiamo cosa fa per noi la natura: appenninico. nelle nostre società industrializzate, la biodiversità è infatti data per scontata, considerata qualcosa di gratuito ed eterno. La realtà, invece, è che le pressioni che esercitiamo sulla natura sono in aumento e che Alcune di queste specie fanno parte anche della molte attività umane rappresentano una grave minaccia all’esistenza di numerose specie. cosiddetta “fauna minore”, protetta da una legge regionale, la n. 15 del 2006, nata per favorire tutte L’elenco di tali pressioni è lungo e comprende la distruzione e la frammentazione degli habitat, le specie di anfibi, rettili e chirotteri che vivono sul l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, la pesca eccessiva, il sovrasfruttamento delle risorse, territorio regionale, ma anche piccoli mammiferi, delle foreste e dei terreni, l’introduzione di specie non native e l’emissione di quantità sempre maggiori pesci e insetti: animali di solito poco considerati, di gas a effetto serra che provocano il cambiamento climatico. ma indispensabili per il funzionamento dei sistemi naturali. Il sistema delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000, così come l’emanazione di specifiche leggi per la tutela della flora e della fauna, sono quindi i principali strumenti della nostra regione per concor- rere al raggiungimento di quello che è un obiettivo europeo: arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020 ed entro il 2050 assicurare la protezione e il ripristino della biodiversità europea e quindi anche dei servizi ecosistemici che fornisce. 6 7
COSA POSSIAMO FARE PER PROTEGGERE LA BIODIVERSITÀ? PARTECIPO ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ Questa pubblicazioni presenta 52 azioni, una per ogni settimana dell’anno, che ciascuno di noi può prati- Proclamato “Giornata mondiale della biodiversità” Celebriamo questa giornata partecipando alle at- care per aiutare a conservare e rafforzare la presenza della biodiversità nel proprio contesto di vita e a dalle Nazioni Unite, il 22 maggio di ogni anno, rap- tività in programma (esposizioni, conferenze ecc.) livello globale: presenta un’occasione per sensibilizzare il grande organizzate nelle aree naturali protette oppure pubblico e il mondo della politica in merito alla organizziamo noi stessi un picnic biologico, una consigli pratici da adottare, una sorta di “galateo ecologico”; biodiversità, alla sua situazione attuale, alla posta passeggiata alla scoperta della fauna e della flora in gioco, alle minacce che deve affrontare e alla sua locali nei siti della Rete Natura 2000, un concerto idee per sensibilizzare le istituzioni e le imprese; tutela. di musica “verde” o altro ancora. Ogni anno viene proposto un tema differente ad suggerimenti per partecipare e contribuire all’osservazione e catalogazione della flora, della fauna e esempio la biodiversità e l’agricoltura nel 2008, le Per saperne di più: degli ecosistemi; specie esotiche invasive nel 2009, la biodiversità e www.cbd.int/idb lo sviluppo nel 2010, la biodiversità e le foreste nel http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/ tecniche sostenibili per il giardinaggio; 2011, la salvaguardia degli ecosistemi marini nel parchi-natura2000/sistema-regionale/biodi- 2012, gli ambienti acquatici nel 2013, la biodiver- versita piccoli progetti per ospitare alcune specie della fauna selvatica nella nostra casa o nel nostro giardino; sità delle isole nel 2014, il rischio che corre la bio- diversità nel 2015 e infine nel 2016 le zone umide. consigli per adottare vacanze non dannose per la biodiversità. 8 9
SOSTENGO LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE NON DISTURBO GLI ANIMALI DURANTE LE ESCURSIONI L’obiettivo principale di queste associazioni è All’arrivo dei primi freddi ci sono specie animali Se si spaventano mentre cercano del cibo o se si ri- contribuire ad arrestare il degrado della biodiver- che cadono in letargo, altre che migrano, altre an- svegliano dal letargo, gli animali potrebbero esau- sità attraverso la loro attività di sensibilizzazione cora che hanno esaurito il loro ciclo di vita e infine rire le poche energie che hanno a disposizione, per dell’opinione pubblica e dei governi. animali che rimangono a vivere del poco cibo che tentare la fuga o per trovare un nascondiglio: tale trovano nei prati e nei boschi o che si spostano in situazione potrebbe essere loro fatale! Si occupano di salvaguardia dell’ambiente, me- città per trovare nutrimento e riparo. Gli animali diante iniziative di informazione, divulgazione ed che vanno in letargo non devono sprecare energie; Per questo motivo è meglio non uscire dai sentieri anche di denuncia sullo stato di conservazione per questo rimangono quasi immobili, consumando battuti, fare meno rumore possibile e osservare da degli ambienti naturali e delle specie. il grasso accumulato durante la buona stagione. lontano gli animali, anche con l’aiuto di un binoco- lo, evitando di danneggiare gli habitat in cui vivono. Cosa fanno in concreto? Ad esempio, censiscono la Ancor più che nelle altre stagioni, in inverno bi- flora e la fauna di un territorio, monitorano le spe- sogna evitare a tutti i costi di disturbare gli animali cie rare, creano e gestiscono aree naturali, curano quando ci si ritrova immersi nella natura. animali selvatici in difficoltà, ripristinano gli habi- tat degradati, organizzano conferenze, escursioni e passeggiate alla scoperta della natura, giornate di sensibilizzazione o azioni mirate di soccorso (come le operazioni di salvataggio dei rospi). Se si vuole sostenerle, si può divenirne membri, fare donazioni, acquistare le loro pubblicazioni e i loro prodotti, e partecipare in prima persona ai campi di volontariato. 10 11
MI ISCRIVO AD UN GRUPPO DI ACQUISTO DI FRUTTA PROMUOVO LA BIODIVERSITÀ SUL LUOGO DI LAVORO E VERDURA BIOLOGICA Grazie a tecniche di produzione ecologica, alla col- Spesso vengono proposte varietà locali ormai di- L’azienda nella quale lavoriamo ha a che fare con il Per quanto riguarda gli edifici, le finiture tivazione di specie indigene e alla rinuncia a ferti- menticate, scegliendole in base al gusto e alle pro- territorio e le infrastrutture? Cerchiamo di integrar- e l’arredamento, optiamo per materiali e prodotti lizzanti ed erbicidi di origine chimica, l’agricoltura prietà nutrizionali, come alcuni tipi antichi di fru- la al meglio nell’ambiente naturale circostante, ad ecologici, naturali, sostenibili, riciclabili e, se possi- biologica evita l’impoverimento del suolo, limita mento o mele dal sapore tutto speciale. esempio prevedendo corridoi di passaggio per gli bile, locali. Limitiamo inoltre il consumo d’energia l’inquinamento delle falde e rispetta gli animali Aderire ad un gruppo di acquisto di prodotti biolo- animali e lasciando che la fauna e la flora colonizzi- non rinnovabile, disponendo in ufficio dei dispen- che agevolano le colture (api, lombrichi ecc.) e i gici significa anche sostenere una filosofia ecologi- no il territorio. Conserviamo o diamo più spazio ser per l’acqua per ridurre l’uso di bottiglie di pla- loro ecosistemi. ca di carattere globale: i prodotti sono stagionali, di possibile ad alberi, siepi diversificate, stagni e zone stica, cercando di diminuire la produzione di rifiuti provenienza locale; richiedono meno dispendio di a vegetazione spontanea. e naturalmente assicuriamoci che venga fatta la energia per il loro trasporto e la loro conservazione, raccolta differenziata. oltre che meno imballaggi. Così facendo, si ridurrà l’impronta ecologica della nostra azienda, migliorando al contempo l’ambiente lavorativo e l’impegno ambientale dell’azienda! 12 13
RIDUCO LE MIE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA UTILIZZO I MIEI DISPOSITIVI ELETTRONICI IL PIÙ A LUNGO POSSIBILE Riscaldarsi, illuminare o viaggiare, ma anche nutrir- dotati di un marchio ecologico, spostandoci a piedi, Il processo di produzione delle consolle da gioco, si, vestirsi e addirittura respirare: tutto quello che in bicicletta, con i mezzi pubblici, oppure optando dei computer e dei telefoni cellulari ha bisogno di facciamo causa l’emissione di gas a effetto serra, per il car-sharing ed il carpooling, evitando gli spre- vari minerali (fra gli altri, rame, cobalto e piombo), che, come sappiamo, contribuiscono al cambia- chi. per i quali la domanda non smette di crescere. mento climatico, mettendo in pericolo il pianeta. Lo sfruttamento delle miniere da cui provengono, I deserti si espandono, i ghiacciai si restringono, il Possiamo anche compensarne una parte accoglien- situate un po’ in tutto il pianeta, provoca gravi ri- livello dei mari cresce: interi ecosistemi subiscono do la biodiversità a casa nostra (grazie a uno stagno, percussioni sull’ambiente circostante e sulla so- forti alterazioni. un prato fiorito, una casetta per gli uccellini ecc.) e cietà. Dunque è ora di ridurre le nostre emissioni di gas a sostenendo associazioni per la tutela della natura o effetto serra, ad esempio acquistando, per quanto progetti di riforestazione. Nella Repubblica Democratica del Congo, ad es- possibile, prodotti alimentari di stagione e locali e empio, dove si estrae l’ormai celebre coltan, è la straordinaria biodiversità della regione orientale che si trova attorno al Lago Kivu, a essere in perico- lo. Le cause di tali problemi sono la caccia illegale agli ultimi gorilla (ma anche ad elefanti e okapi), uccisi per nutrire migliaia di minatori abusivi che lavorano nelle miniere estrattive, la deforestazio- ne intensiva utilizzata per avere legname da co- struzione, il riscaldamento, l’ampliamento di cave, l’erosione e l’inquinamento di suoli, corpi idrici e aria... per non parlare poi dei conflitti armati finan- ziati con i proventi delle attività estrattive! Quindi, prima di cambiare telefono o computer… pensiamoci bene! 14 15
ACQUISTO IL PESCE IN MANIERA RESPONSABILE NON GETTO RIFIUTI A TERRA E IN MARE Tonno rosso, tonno ala lunga, merluzzo bianco, stenibili o provvisti del marchio MSC (Marine Ste- Lasciare i propri rifiuti in giro provoca conseguenze, Le materie plastiche impiegano secoli a degradarsi pesce spada, sogliola e rana pescatrice (coda di wardship Council), che non causino la cattura delle spesso disastrose, per l’ambiente naturale. Alcuni (liberando tra l’altro sostanze tossiche), ma anche rospo): sono tutte specie il cui consumo dovrebbe numerose specie a rischio o in pericolo, quali tar- rifiuti hanno effetti subitanei: ad esempio, i moz- le pile contengono metalli pesanti che si infiltrano essere sensibilmente ridotto. La pesca eccessiva, i tarughe marine, delfini e stenelle. Evitiamo specie ziconi e le gomme da masticare intossicano o sof- nel suolo, contaminando le falde dell’acqua. Uti- periodi di cattura o taluni metodi di pesca (che di- la cui cattura è dannosa per l’ambiente marino, focano gli animali che li ingeriscono, mentre piccoli lizziamo batterie ricaricabili: la produzione di una struggono i fondali marini o consentono le catture come il cefalo, i bianchetti, i rossetti, i datteri e i mammiferi e anfibi restano intrappolati all’interno batteria richiede 50 volte più energia di quella che accidentali di novellame) mettono a rischio il rinno- ricci di mare. delle bottiglie e i pezzi di vetro possono ferire gli fornisce. vamento delle popolazioni. L’indiscriminata attività di pesca sta causando il de- animali di dimensioni maggiori o, tramite l’effetto Consumiamo prioritariamente pesci e crostacei ap- clino di molte specie ittiche. La situazione è molto lente, causare un incendio. Il messaggio è chiaro: utilizziamo i cestini dei rifiuti partenenti a specie non vulnerabili. Acquistiamo grave e se le catture dovessero continuare a questo e ricicliamo tutto il riciclabile! prodotti ittici locali preferendo quei marchi che si ritmo, entro il 2048, tutte le specie ittiche commer- Evitiamo di gettare plastica o altri rifiuti in mare e, impegnano ad utilizzare solo metodi di pesca so- ciali subiranno un “collasso” generale. se ne troviamo, raccogliamola e portiamola a riva Noi consumatori abbiamo un ruolo fonda- gettandola negli appositi contenitori. Un sacchetto mentale ed un’importanza cruciale poi- di plastica, una bottiglia, possono essere scambia- ché le nostre scelte possono davvero ti per cibo da delfini e tartarughe causandone la influenzare i mercati e, pertanto, pos- morte. La plastica non si scioglie, si spezzetta in sono rallentare l’eccessivo sfrutta- microparticelle che, mescolate all’acqua, mento degli ecosistemi marini. costituiscono un pericolo perenne. Per ulteriori informazioni: www.msc.org 16 17
ACCOLGO LA FAUNA LOCALE SOTTO IL MIO TETTO NON MI FIDO DEL “GREENWASHING” Stiamo edificando o ristrutturando casa? Potremmo cataste di legna “a perdere”. Un giardino non troppo Per ragioni di mercato e di promozione di immagine Non facciamoci ingannare da campagne pubblici- provare a integrare dei rifugi per la fauna locale nel ordinato riduce le esigenze di trattamento per gli in- spesso le imprese decantano le virtù “ecologiche” tarie troppo verdi per essere vere: anzi, se neces- progetto. setti o gli altri animali parassiti delle nostre piante. dei propri prodotti, talvolta mentendo. Altre hanno sario, denunciamole e facciamo sentire la nostra invece la necessità di “rinverdire” la propria im- voce a queste aziende, affinchè promuovano un Innanzitutto, informiamoci in merito alle specie Per ulteriori informazioni Centro Italiano Studi Nidi magine, poichè le attività svolte sono altamente impegno reale per diminuire l’impatto delle pro- che potrebbero nidificare nella nostra zona: quali Artificiali: inquinanti o nocive per la biodiversità (produzione duzioni sul pianeta. siamo pronti ad accogliere? Quindi, applichiamo www.cisniar.it di gas a effetto serra, disboscamento di terreni per tutte le misure necessarie: facciamo vari buchi in espandere la propria capacità produttiva o utilizzo un muro spesso e ricaviamo degli interstizi (per le di acque di fiume per raffreddare i macchinari). api solitarie), creiamo delle fessure nei blocchi di calcestruzzo o installiamo bat-box per i pipistrelli, installiamo delle casette nido per gli uccellini sotto il tetto e collochiamo mangiatoie sui balconi o in giardino nel periodo invernale per favorire i piccoli uccelli. Aiutiamo specie in declino come rondini e balestrucci con nidi e supporti artificiali. Basterà fis- sare nelle pareti piccole mensole in legno sulle qua- li i nostri passeriformi potranno allestire il loro nido di fango e fibre vegetali o in alternativa possiamo trovare in commercio nidi artificiali realizzati con di- versi materiali se non addirittura creare noi stessi i nidi con l’aiuto di guide specializzate in commercio. Inoltre, facciamo tutto ciò che possiamo anche per creare un giardino il più diversificato possibile, in modo tale che i nostri “ospiti” trovino facilmente da mangiare, e non usiamo erbicidi, fertilizzanti, ver- nici o detergenti. Infine, se ne abbiamo la possibi- lità manteniamo gli alberi vecchi e cavitati, lasciamo 18 19
UTILIZZO PRODOTTI NON INQUINANTI PER LA CASA MI MUOVO NELLA NATURA, RISPETTANDOLA Pur transitando per un impianto di depurazione, Cosa si può fare? Ad esempio, scegliere sempre de- Se ci troviamo in mezzo alla natura, cerchiamo di Preferiamo fare foto a fiori e piante, ed evitiamo l’acqua scaricata nei fiumi contiene un enorme tergenti con il marchio ecologico oppure, meglio essere discreti: cerchiamo di fare meno rumore di raccoglierli anche se non è vietato. Persino un quantitativo di fosfati, solventi, tensioattivi e al- ancora, utilizzare sapone di Marsiglia in scaglie per possibile e, se vogliamo osservare gli animali sel- semplice prato pieno di fiori selvatici è una miniera tre sostanze chimiche presenti nei detergenti in il bucato, il sapone nero per la pulizia dei pavimen- vatici, evitiamo di indossare indumenti dai colori di biodiversità, un’enorme risorsa per il ciclo ali- commercio. Questi composti, spesso altamente ti, l’aceto caldo per rimuovere le incrostazioni di sgargianti e di profumarci. mentare di molte specie diverse, dai piccoli insetti inquinanti, possono avere gravi ripercussioni sulla calcare, il bicarbonato di sodio (con o senza aceto) Camminiamo sempre sui percorsi segnati: evite- ai mammiferi superiori. La riduzione o la scom- biodiversità (in particolare, sugli ambienti acquati- per pulire, senza rovinarli, lavandini o pentole. Ma remo in questo modo, di disturbare gli animali o parsa delle fioriture selvatiche mette a rischio ci) e sulla nostra salute! soprattutto è essenziale evitare il sovradosaggio: di calpestare piante, muschi o funghi. Ricordiamo il patrimonio naturale e impoverisce la bellezza meglio avere la mano leggera! che nelle zone a conservazione integrale delle aree dell’ambiente. naturali protette l’accesso al pubblico è eventual- mente consentito solo sui sentieri segnalati. Se portiamo con noi il nostro cane, teniamolo al guinzaglio e facciamo in modo che non lasci il sen- tiero. Assicuriamoci che non spaventi gli animali e se speriamo di vederne qualcuno, per una volta po- tremmo lasciare il nostro fedele amico a casa! In Italia i volontari CAI mantengono faticosamente e senza oneri pubblici 60.000 km di sentieri, non facciamoli lavorare ancora di più! Moto e quad rappresentano inoltre un pericolo per tutti gli escursionisti che si muovono a piedi. Infine, non gettiamo rifiuti nell’ambiente e cogliamo o raccogliamo solo ciò che è permesso. Se visitiamo un’area protetta informiamoci preventivamente presso i Centri visita dei regolamenti esistenti. 20 21
ASSAPORO LA BIODIVERSITÀ LIMITO E COMPENSO LE EMISSIONI DI CO2 PRODOTTE NEL CORSO DEI MIEI VIAGGI Sviluppando gusto e curiosità in materia di alimen- Ad esempio Slow Food è una grande associazione Anche quando siamo in vacanza, cerchiamo di ri- Se proprio non possiamo fare a meno dell’aereo, tazione si spingono i consumatori a proteggere la internazionale no profit impegnata proprio nel durre le emissioni di gas a effetto serra, tra cui diamo la preferenza ai voli diretti (in fase di de- biodiversità. ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi lo l’ormai tristemente famosa CO2 (anidride carboni- collo viene consumata una quantità enorme di car- In che modo? È molto semplice. Abbiamo mai as- produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi. ca). Per riuscirci, abbracciamo ad esempio il trek- burante). Inoltre, compensiamo la CO2 emessa du- saggiato la vellutata di pastinaca, le chips di topi- www.slowfood.com king, l’ecoturismo, il campeggio (ma non selvag- rante i nostri viaggi finanziando progetti di tutela nambur, la pera volpina, la pesca sanguigna o il gio!) o preferendo destinazioni vicine, raggiungibili della biodiversità o di riforestazione attivati nella carciofo moretto? Mangiando questi piatti e sce- Per informazioni sull’Agrobiodiversità presente in bicicletta o, in treno. Una volta sul posto, con- nostra regione o anche in luoghi più lontani. gliendo questi tipi di frutta e verdura contribuiremo nella nostra Regione: sumiamo prodotti locali e di stagione, limitiamo a tutelare la biodiversità in agricoltura e la cultura http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ gli spostamenti con veicoli a motore e rinunciamo materiale dei luoghi. agrobiodiversita/temi/agrobiodiversita all’aria condizionata. 22 23
CREO UN GIARDINO BIODIVERSO SOS FAUNA MINORE: AIUTO GLI ANIMALI IN DIFFICOLTÀ Il tipico giardino di città, progettato e costruito in In poche parole, creiamo un giardino “biodiverso”! Può capitare di trovare esemplari in evidente diffi- La Regione Emilia-Romagna, con la legge n. 15/2006, funzione delle esigenze dell’uomo, è un luogo poco Come fare? Ecco alcuni suggerimenti: coltà: giovani pipistrelli che hanno perso il contatto tutela la fauna di piccole dimensioni tra cui tutte ospitale per gli animali che vivono attorno a noi. con la madre o adulti feriti, o ancora rospi, tritoni o le specie di anfibi, rettili, chirotteri e alcuni piccoli Il diffuso impiego di piante esotiche e di fiori ap- lasciamo più spazio alla natura, anche a sca- lucertole entrati nelle cantine degli edifici. mammiferi, invertebrati e pesci. pariscenti, ma poveri di nettare, la rasatura troppo pito dell’ordine abituale favorendo la presen- In angoli di giardino o ripostigli poco frequentati, Nel caso trovassimo un pipistrello è importante frequente dei prati, l’impiego generalizzato di in- za di specie animali e vegetali spontanee; nella tarda estate al momento della schiusa delle metterlo al riparo in una scatola, maneggiandolo setticidi ed erbicidi, lo rendono un luogo poco ac- privilegiamo le specie vegetali autoctone o uova, si possono trovare piccoli biacchi, ricordiamo- con un panno o guanti da lavoro per evitare pos- cogliente. Tuttavia, con alcuni semplici accorgimen- naturalizzate (adattate al clima e ai terreni lo- ci che sono innocui. sibili morsi. Si può provare ad abbeverarlo con una ti, è possibile rendere il giardino più accogliente cali, più resistenti, più utili alla fauna selvatica, piccola siringa priva di ago o con un contagocce. per molte specie di insetti e animali utili. più decorative e meno bisognose di cure); È opportuno che tutti questi animali vengano aiuta- L’intervento di esperti nel soccorso per gli animali creiamo un maggior numero di ambienti diffe- ti ad uscire dalle difficoltà in cui si trovano: salvare è però sempre consigliato ad esempio contattando renziati fra loro; anche i “pochi” esemplari superstiti presenti può i Centri di Recupero Animali Selvatici (CRAS) pre- adottiamo metodi di gestione a basso impatto significare mantenere “viva” una popolazione, con- senti sul territorio che si occupano della cura, ria- ambientale. tribuendo ad evitare il rischio di estinzione locale. bilitazione e il reinserimento in natura di specie autoctone ferite o debilitate. Per ulteriori informazioni: Sulla fauna minore: http://ambiente.regione. emilia-romagna.it/parchi-natura2000/si- stema-regionale/fauna/fauna-minore Sul recupero dei pipistrelli: Quelli della Notte - Associazione per la tutela dei pipistrelli - Sito web: www.chirotteri.com 24 25
PASSO LE MIE VACANZE IN UN ECOALBERGO RIDUCO IL MIO CONSUMO DI ACQUA POTABILE Ormai, sono numerose le ecoetichette (tra cui L’acqua è indispensabile per l’equilibrio del pia- Annaffiamo le piante con l’acqua piovana (meglio se il marchio ecologico europeo) per gli alberghi, i neta e dei suoi abitanti, sia animali sia vegetali: ce di sera, per evitare l’evaporazione) e installiamo un campeggi, le pensioni e i B&B. n’è abbastanza per tutti, ma sfortunatamente è mal sistema di micro-irrigazione con un timer, l’acqua Quali sono i criteri per la loro assegnazione? Tra gli distribuita e spesso mal gestita. Nelle nostre zone, rilasciata lentamente penetra meglio nel terreno. altri, la posizione geografica e l’architettura dello basta aprire il rubinetto e il gioco è fatto: è per Attiviamo il sistema preferibilmente di notte quan- stabilimento (nel rispetto della natura circostante), questo che utilizziamo l’acqua potabile per qual- do i consumi di acqua sono più bassi. i materiali usati per edificarlo (ecologici, sosteni- siasi cosa, anche per lavare l’auto! bili, rinnovabili, riciclabili ecc.), il consumo limitato Per farne economia, quando ci laviamo i denti o le d’acqua e di energie non rinnovabili, nonché la pro- mani, evitiamo di far scorrere l’acqua a lungo, usia- duzione ridotta e la gestione dei rifiuti. mo i miscelatori d’aria nei rubinetti e nelle docce perché ne riducono il consumo. Il loro punto di forza? I gestori mettono l’accento Quando usiamo lo sciacquone premiamo sulla tutela della biodiversità attraverso, ad il tasto che consuma meno acqua esempio, attività di svago che rispettano la o la funzione stop e utilizziamo natura o che portano alla scoperta della la lavatrice e la lavastoviglie cultura e dei prodotti lavorati. sempre a pieno carico, con- sumeremo meno acqua e Per saperne di più: meno energia. www.ecoturismonline.it www.agriturismo.it 26 27
CHIEDO AL MIO COMUNE DI IMPEGNARSI NELLA GESTIONE DIVENTO UN ECOVOLONTARIO SOSTENIBILE DELLE AREE VERDI Alcuni Comuni si sono già impegnati a rinverdire e be e diminuire la necessità di annaffiatura, compo- Se abbiamo voglia di dedicare alla tutela della bio- Importante potrebbe essere anche partecipare alla gestire i bordi stradali e le aiuole al fine di favorire stare l’umido e utilizzare il fertilizzante ottenuto diversità le nostre vacanze o il nostro tempo libero rieducazione e liberazione in natura dei gufi, assioli la biodiversità. per nutrire i suoli in autunno nonché adottare il possiamo diventare ecovolontari! e civette curati presso i Centri di Recupero della Se il nostro ancora non l’ha fatto, suggeriamo metodo della falciatura tardiva preservando in tal Avremo la possibilità di scoprire specie animali e Fauna Selvatica, promuovere l’agricoltura biologica all’autorità competente alcuni principi di facile modo qualche area rifugio per gli animali. Chiedia- vegetali che pensavamo non essere presenti sul in India, aiutare a censire gli uccelli acquatici sver- applicazione: ad esempio, piantare soltanto spe- mo poi alle amministrazioni locali il divieto all’uso nostro territorio e di visitare luoghi inaccessibili nanti nel delta del Po. cie locali (per quanto riguarda le piante da fiore, le degli erbicidi nei cortili delle scuole, in parchi e ai normali turisti, che rappresentano ancora uno Non esitiamo quindi: contattiamo le associazioni specie perenni richiedono meno lavoro di quelle giardini pubblici, nelle aree ricreative e spor- scrigno per la biodiversità. Aiuteremo attivamente che si occupano di volontariato nel settore am- annuali), sostituire i fertilizzanti chimici con i loro tive, lungo i fossi, negli orti pubblici, vicino a corsi le associazioni per la tutela della natura a svolgere bientale per attuare azioni concrete di difesa e con- corrispondenti biologici, utilizzare pacciamature e d’acqua, nelle operazioni di manutenzione ordina- attività di ricerca o di conservazione. Partecipere- servazione delle risorse naturali, ma anche di edu- piante coprisuolo per limitare la presenza di maler- ria delle strade e naturalmente nelle aree di inte- mo in maniera concreta alla salvaguardia del nostro cazione e sensibilizzazione al fine di promuovere resse ambientale. patrimonio naturale. Non c’è bisogno di essere un una società sostenibile in equilibrio con l’ambiente. esperto in biologia o scienze ambientali: le attività proposte sono alla portata di tutti! E allora potrebbe essere interessante, ad esempio, aiutare a contribuire al censi- mento delle orchidee spontanee nei nostri prati, dei cetacei e delle tartarughe marine nel Mediterraneo, dello sca- rabeo eremita che sta sparendo dai nostri boschi vetusti. 28 29
CREO UN RIFUGIO NATURALE PER LA BIODIVERSITÀ SCELGO COSMETICI BIOLOGICI Come si fa a trasformare un giardino (il nostro, distruzione di preziose aree paludose la cui ripresa Come accade con i detersivi, la maggior parte dei tubers” offrono la propria esperienza nel campo quello della scuola dei nostri figli o quello della è estremamente lunga. cosmetici in commercio contiene sostanze chimi- dell’eco-bio: c’è solo l’imbarazzo della scelta! nostra azienda, del nostro condominio) in un rifu- Poi, creiamo uno stagno e posizioniamo un tronco che (conservanti, profumi di sintesi, tensioattivi Alcune idee al volo? gio naturale per la biodiversità? d’albero morto, con tutte le sue cavità a dispo- ecc.), spesso allergizzanti, non biodegradabili e maschera esfoliante-purificante viso ottenu- Innanzitutto, non utilizziamo, fertilizzanti chimici sizione degli animali. Lasciamo un mucchio di ceppi nocive per la biodiversità, in particolar modo per ta amalgamando farina di ceci o avena, sale, ed erbicidi. o cataste di legna “a perdere” e uno di pietre o dei gli ambienti acquatici in cui vengono scaricate in- miele, cacao, gel d’aloe vera; Lasciamo che in un angolo del giardino attecchi- muretti a secco: questi contribuiranno ad aumen- sieme alle acque reflue. azione struccante degli occhi imbevendo un sca la vegetazione spontanea, prediligiamo piante tare la naturalità dei nostri giardini creando così L’ideale sarebbe l’autoproduzione casalinga di dischetto di cotone di poca acqua e olio di e fiori autoctoni e adottiamo il metodo della fal- zone di rifugio per vari animali, tra cui piccoli mam- detersivi e cosmetici naturali, che rappresenta mandorle/riso; ciatura tardiva, che consente la riproduzione e la miferi, anfibi e invertebrati. non solo la miglior scelta “green”, ma dona anche lavare e sgrassare le superfici con aceto e bi- diversificazione delle specie vegetali, offrendo al Infine, diversifichiamo le siepi con specie indi- grande soddisfazione e un netto beneficio per il carbonato; contempo un riparo a numerosi animali perché ef- gene, piantumate e piante mellifere, per attirare nostro portafoglio: divertente, economico ed eco- ammorbidente fatto in casa con acido citrico, fettuate dopo il periodo della loro riproduzione. un gran numero di insetti; lasciamo un tratto di logico! Come fare? Oggigiorno sono disponibili acqua distillata e un olio essenziale a piacere; Scegliamo, inoltre, terricci per giardinaggio senza prato a libera evoluzione, il prato all’inglese non vari libri dedicati all’autoproduzione, ma anche il crema mani super nutriente sciogliendo a ba- torba: l’estrazione di questo materiale comporta la è affatto adatto ai nostri climi e richiede troppa WEB propone una moltitudine di siti e diversi “you- gnomaria burro di karitè, cera d’api e olii (man- acqua ed energia! dorle, oliva ecc.) e conservata in barattolino É utile, inoltre, posizionare rifugi arti- pronta all’occorrenza! ficiali per uccelli e pipistrelli sia nei nostri giardini, ma anche sulle nostre Per chi ancora non avesse il coraggio di cimentarsi terrazze. in queste preparazioni fai-da-te, la scelta può rica- Infine, limitiamo l’inquinamento lu- dere nell’acquisto di prodotti eco-bio, che oggi si minoso all’esterno, scegliamo lampa- trovano non solo nei supermercati biologici. dine a bassa luminosità per contenere E per chi non avesse tempo di andare il disturbo ad animali notturni, come in giro per negozi, l’acquisto può uccelli rapaci e farfalle notturne, la cui anche essere fatto on-line dove vita è disturbata dalle luci artificiali. potete trovare sia le materie prime per l’autoproduzione che prodotti eco-bio già fatti. Non resta che provare e speri- mentare! 30 31
SCOPRO LA NATURA IN CITTÀ MI INFORMO SULLA COLTIVAZIONE DEL COTONE BIOLOGICO Contrariamente a quanto si può credere, talvolta razze, delle facciate e dei balconi fioriti. Anche le La coltura intensiva del cotone tradizionale occupa Al contrario, la coltura estensiva del cotone biolo- la biodiversità è più ricca in città che in campagna, fessure più minuscole sui marciapiedi, ai piedi de- soltanto il 3% delle superfici coltivabili, ma richie- gico che impiega sostanze di origine naturale, ri- dove regnano le monoculture, nei campi come nei gli edifici o sui muri sono colonizzate da moltissime de addirittura il 25% degli insetticidi venduti in chiede un minor quantitativo di acqua, mantiene la boschi. piante selvatiche! tutto il mondo. L’impoverimento dei suoli, la defo- fertilità del suolo (poiché viene alternata con altre È sorprendente, ma i biotopi “cittadini” possono In città è possibile trovare un numero maggiore di restazione, l’irrigazione intensiva, l’inquinamento colture) e consente di ottenere un prodotto dotato essere estremamente eterogenei: giardini pubblici, specie rispetto a talune riserve naturali. Questo è delle falde, l’esposizione degli agricoltori e delle di fibre più morbide e resistenti. giardini privati, stagni, parchi, boschi, strade e viali determinato dal dinamismo degli ecosistemi: in specie locali a sostanze tossiche sono tutti effetti di Inoltre, grazie all’assenza di trattamenti chimici alberati, spazi abbandonati, zone di vegetazione città la competizione è incessante, le piante spon- tale pratica, e ne dimostrano la particolare nocività lungo tutta la catena del prodotto, dalla coltiva- spontanea, bordi dei binari ferroviari, rive di ruscel- tanee lottano per sopravvivere riuscendo a creare per l’ambiente e per l’uomo. zione alla trasformazione in indumenti, il cotone li… per non parlare, poi, dei tetti verdi e delle ter- corridoi ecologici anche in luoghi impensabili a biologico risulta ipoallergenico. differenza di riserve naturali all’interno delle quali si è raggiunto un equi- librio più stabile. Purtroppo, questa biodiver- sità è vulnerabile: infatti, non si può fare molto di fronte a betoniere e rulli compressori! 32 33
ASSAPORO LE SPECIALITÀ LOCALI AIUTO LE API QUANDO SONO IN VACANZA Consumando gli alimenti prodotti localmente, offri- Non utilizziamo nemmeno le medicine tradizionali Da qualche anno, anche in Europa, si sta verificando Cosa possiamo fare allora? In un giardino o un bal- remo il nostro sostegno agli agricoltori che coltiva- e i cosmetici a base di corno di rinoceronte, zanne un declino nelle popolazioni di impollinatori, so- cone tranquillo non usiamo per nessuna ragione no o allevano specie indigene e varietà locali. Con- d’elefante, ossa e interiora di tigre o muschio di prattutto api. insetticidi chimici! Creiamo delle “aree salva-api” tribuiremo a limitare l’inquinamento causato dai cervo ad esempio. Senza questi insetti molti alimenti non potrebbero dove le api e gli altri insetti impollinatori possano trasporti: un vantaggio, dunque, sia per l’economia Per consultare l’elenco delle specie a rischio: più arrivare sulle nostre tavole. Diversi fattori influi- trovare rifugio e polline per nutrirsi. Seminiamo locale sia per la biodiversità! www.cites.org scono sulla salute di api e impollinatori: malattie, fiori “amici delle api” nel giardino, nell’orto, sul bal- Non consumiamo, dunque, i piatti a base di specie a www.iucnredlist.org cambiamenti climatici, pratiche agricole industriali cone. Sono molte le piante e i fiori apprezzati dalle rischio (bistecche di tartaruga, sushi di tonno rosso, sempre più invasive, ma le sostanze chimiche usa- api, ecco alcune delle specie che possono fornire cetriolo di mare, bushmeat ecc.) o la cui produzione te in agricoltura rappresentano un rischio diretto. buon cibo a questi operosi insetti: calendula, erba ha conseguenze negative sulla biodiversità locale Alcune sono letali, per altre esistono anche altri ef- medica, coriandolo, cumino, borragine, aneto, sulla, (pesca o caccia che non rispettano la taglia minima fetti più subdoli, quali la perdita di orientamento, la girasole, finocchio, lavanda, veccia, malva, timo e o le quote imposte, colture che richiedono la defo- perdita della memoria olfattiva e l’aumento delle rosmarino. restazione di un’ampia zona ecc.). deformazioni. Scegliamo semi biologici e di varietà differenti. In commercio esistono diverse selezioni con relative indicazioni per la semina: un gesto concreto che non solo aiuta le api, ma migliorerà anche la sa- lute e la fertilità del terreno. Per ulteriori informazioni: www.salviamoleapi.org 34 35
UTILIZZO CREME SOLARI MINERALI AGEVOLO IL PASSAGGIO DEGLI ANIMALI NEL MIO QUARTIERE La maggior parte delle creme solari contiene fil- senza filtri chimici, si spalmeranno con un pizzico Una parte significativa degli spazi verdi urbani è zate e chiediamo che vengano realizzati sottopassi tri UV chimici che spesso risultano allergizzanti. di difficoltà in più, e talvolta lasceranno delle tracce costituita dai giardini privati, che spesso formano o cavalcavia verdi che consentano il passaggio del- Spargendosi nei mari, nei laghi e nei fiumi, queste bianche, ma sono efficaci e soprattutto meno tos- delle “isole” verdi circondate da muretti o recinzio- la fauna in corrispondenza della viabilità. sostanze possono inoltre causare squilibri ormona- siche, sia per noi sia per la natura. Numerose sono ni. Incoraggiamo i nostri vicini a creare una serie di In base ad alcune ricerche in Italia, ogni anno, per- li agli animali (incluso l’uomo!) e sono parzialmente già le case farmaceutiche famose che commercia- piccoli tunnel di accesso fra i giardini, rimuovendo dono la vita 1,5 milioni di animali, in incidenti stra- responsabili dello sbiancamento dei coralli. lizzano queste linee di creme solari. uno o due mattoni ai piedi di ciascun muretto: in dali, maggiormente lupi, orsi, ricci, anfibi, uccelli e Alcune località turistiche, come il parco acquatico Un’altra soluzione? Indossiamo una maglietta o una tal modo, consentiremo il passaggio di ricci, topo- volpi. Con l’aumento del traffico, entro il 2025, la Xel-Há, in Messico, hanno preso questa minaccia muta da surfista per nuotare. ragni, rane, rospi e altri animali. percentuale dovrebbe salire tra il 150 e il 200% in molto seriamente: al loro interno, sono autoriz- Al fine di collegare queste isole fra di loro, provia- più di vittime. Queste opere, dove sono state edi- zate soltanto le creme solari minerali preparate mo a convincere le autorità comunali a piantare sie- ficate hanno ridotto fino all’80% le collisioni tra pi, alberi, o macchie di fitta vegetazione arbustiva mezzi e animali. utilizzando specie vegetali autoctone o rinaturaliz- 36 37
ACQUISTO MOBILI IN LEGNO CERTIFICATO RIDUCO IL MIO CONSUMO DI CARNE Sono almeno due i vantaggi del legno: è più resi- Tra le varietà di legno provviste di etichetta, diamo Perché? Per allevare il bestiame è necessario di- La zootecnia gioca un ruolo centrale nell’uso di stente della plastica e non è un derivato del petro- la priorità a quelle locali, resistenti quanto quelle sporre di pascoli o di superfici coltivabili per pro- risorse alimentari e idriche, inquinamento delle lio. Acquistando mobili certificati FSC (Forest Ste- esotiche, ma il cui trasporto comporta livelli infe- durre foraggio (soia, mais, barbabietola, colza ecc.), acque, uso delle terre, deforestazione, degradazio- wardship Council) o PEFC (Programme for the En- riori di consumo energetico e inquinamento. Se poi spesso a scapito delle aree naturali! Inoltre, le ne del suolo ed emissione di gas serra. Questa si- dorsement of Forest Certification), avremo la certez- si vuole trattare il legno optiamo per prodotti natu- colture foraggere richiedono enormi quantitativi tuazione si ripercuote anche sulla fauna e sulla za che il legno con cui sono stati prodotti proviene rali a base di olio di lino, cera d’api o cera vegetale. di acqua e di sostanze chimiche, provocando per- flora selvatica impoverendone la biodiversità. da boschi gestiti in maniera sostenibile, non da Per ulteriori informazioni su queste etichette: tanto l’esaurimento e l’inquinamento delle falde Infine, esagerare con la carne può nuocere alla foreste temperate o boreali afflitte da un impove- www.it.fsc.org acquifere. nostra salute. Secondo le ultime stime della FAO, rimento della biodiversità, né da foreste tropicali www.pefc.org E non è ancora tutto! Sì, perché, nel corso della di- circa il 75% delle nuove malattie che affliggono il umide soggette a sovrasfruttamento. gestione, i ruminanti producono grandi quantità di genere umano dal 1999 al 2009 traggono origine metano (uno dei più temibili gas a effetto serra), so- dagli animali e nei prodotti da essi derivanti. prattutto se alimentati con mangimi proteici, come È dunque consigliabile alternarla nella dieta setti- la soia. manale con proteine vegetali come quelle dei le- gumi. 38 39
IN VACANZA, ACQUISTO SOUVENIR IN MANIERA NON CONTRIBUISCO ALLA FORMAZIONE DELLE “ISOLE RESPONSABILE DI RIFIUTI” IN ALTO MARE Accertiamoci che i souvenir che acquistiamo du- Per ulteriori informazioni: Per effetto delle correnti marine, nei mari e negli Queste grandi quantità di frammenti di plastica, rante le vacanze non siano stati prodotti con spe- www.cites.org oceani si formano vere e proprie isole di rifiuti ge- con dimensioni che variano dal micron a qualche cie a rischio. Tra gli altri, evitiamo tutti gli oggetti www.minambiente.it/pagina/cites-convenzio- nerati dall’uomo. La più famosa, la cosiddetta “Great millimetro, non compaiono negli ammassi galleg- che contengono corallo, avorio, guscio di tartaruga ne-di-washington-sul-commercio-internazio- Pacific Garbage Patch” nota anche come “Grande gianti censiti. Si ipotizza che si trovino da qualche marina e legno di palissandro brasiliano (Dalbergia nale-delle-specie-di-fauna-e-flora chiazza di immondizia del Pacifico” o “isola di pla- parte, nelle profondità degli oceani, divorati dalla nigra). www.corpoforestale.it stica”, occupa da sola quasi 3,5 milioni di km²! fauna marina. Alcuni oggetti (come le borse in pelle di coccodrillo I diversi materiali che le compongono possono pro- I pesci, che vivono tra i 180 e 1.000 metri al di sotto o i quadri realizzati con ali di farfalla) possono es- vocare il soffocamento di pesci, tartarughe, uccelli della superficie rappresentano anche la prima fon- sere prodotti utilizzando animali allevati in catti- e mammiferi marini, che ne ingoiano i pezzi più pic- te di alimentazione per le specie d’interesse com- vità o piante cresciute in ambienti artificiali. Acqui- coli scambiandoli per prede. Tali isole sono costi- merciale, compreso il tonno e il pesce spada. stiamoli soltanto se sono provvisti di un permesso tuite principalmente da plastica, un materiale che Tutta la plastica che essi ingeriscono entra quindi CITES: questo certificato, indispensabile per pas- impiega tra i 500 e i 1.000 anni per degradarsi. nella catena alimentare umana. Cosa possiamo sare la dogana, garantisce che la vendita sia legale L’azione del vento, delle onde e del sole frammenta fare? Limitiamo o evitiamo l’uso della plastica e non metta a rischio la biodiversità. il materiale in piccoli pezzetti delle dimensioni di (sacchetti, bottiglie ecc.), non gettiamo mai rifiuti La Convenzione di Washington sul Commercio In- un chicco di riso. nell’ambiente (nemmeno lontano dal mare). ternazionale delle Specie di Fauna e Flora minacciate di estinzione, più comune- mente conosciuta come CITES, ha lo scopo di proteggere piante ed animali in via di estinzione regolando e monitorando il loro commercio inter- nazionale. 40 41
SOSTENGO UN PROGETTO DI RIFORESTAZIONE LIMITO L’INQUINAMENTO LUMINOSO Ogni giorno, in tutto il mondo spariscono centinaia Contribuiamo anche noi tramite una donazione per In campagna come in città, l’illuminazione di stra- Per questi motivi, per illuminare il giardino, la ter- di ettari di foresta, spianati per accrescere le super- sostenere progetti che hanno un impatto ecologico de e giardini consente a talune specie (l’uomo, ad razza o la porta di casa quando si fa sera, scegliamo fici coltivabili ed edificabili oppure sovrasfruttati positivo (lotta contro la desertificazione, il dilava- esempio, ma anche le volpi) di continuare le pro- lampadine a bassa luminosità e dirette verso il bas- per produrre legno da costruzione o da mobili. La mento dei suoli ecc.), che migliorano la biodiversità prie attività anche di notte. so. Senza dimenticare di spegnerle quando rien- F.A.O. (Food and Agriculture Organization) ha reso della regione (piantumazione di specie vegetali a Le luci artificiali, per contro, mettono in crisi nu- triamo in casa. É consigliato, tra l’altro installare noto che, a livello mondiale, anche se la deforesta- rischio, lotta contro la frammentazione degli habi- merose altre specie: ad esempio, gli animali la cui impianti basati sulle nuove tecnologie illuminotec- zione sta diminuendo la situazione rimane allar- tat, ecc.) che vengono sostenuti dalle popolazioni vista è adattata alla vita notturna (come i pipistrelli niche come, ad esempio, quelli a sensore di presen- mante in molti paesi. locali, oppure recandoci sul posto per dare un con- ed i rapaci notturni o i topi) fanno fatica a scorgere za a spegnimento automatico. Nel decennio 2000-2010, ogni anno circa 13 milio- tributo in qualità di ecovolontari! ostacoli, prede o predatori; gli uccelli migratori ne Illuminare meglio non significa illuminare meno, ni di ettari di foreste sono stati convertiti ad altro sono disorientati; le farfalle notturne volano at- un corretto utilizzo dei nostri impianti di illumina- uso, o sono andati perduti per cause naturali, ri- torno ai lampioni fino allo sfinimento; le lucciole zione giova sicuramente all’ambiente, ma anche… spetto ai circa 16 milioni di ettari l’anno, perduti maschio non riescono più a individuare i segnali al nostro portafoglio! nel decennio precedente. luminosi delle femmine e pertanto non riescono a Molte O.N.G. (Organizzazioni Non Governative) riprodursi. Sulla flora le fonti luminose realizzano progetti di riforestazione nelle artificiali alterano il ciclo della regioni maggiormente colpite. fotosintesi clorofilliana, che in natura richiede condi- zioni di oscuramento. 42 43
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