Peroni Diego U.O. di Pediatria Università di Pisa - Infezioni respiratorie ricorrenti: Federazione Italiana Medici Pediatri
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Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR IRR ma non solo .. Le novità ..
Immunomodulanti oggi… Novità ? IN LETTERATURA NON ESISTE UNA DEFINIZIONE UNIVOCA DELLE IRR - Alte e/o basse vie respiratorie? - Forme febbrili e non? - Il wheezing va considerato? - Limiti di età? - Forme virali e/o batteriche? Clin Rev Allergy Immunol 2002. Ballow Pediatr Infect Dis J 2004. Griffin
Le Infezioni Respiratorie Ricorrenti IN LETTERATURA NON ESISTE UNA DEFINIZIONE UNIVOCA DELLE IRR Immunology Study Group of the Italian Pediatric Society 6 o più infezioni per anno 1 o più infezioni respiratorie al mese tra Settembre e Aprile 3 o più infezioni delle vie respiratorie inferiori per anno Criterio Numerico diventa il parametro Ottimale Pediatric Allergy Immunol 2007. De Martino
Chi è il bambino con infezioni respiratorie ricorrenti? my child is always sick Criteri per definire il bambino affetto da Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR) in età pediatrica : 1-3 anni: 6 o più infezioni delle vie respiratorie superiori (o una o più al mese da ottobre a marzo) in un anno e/o 2 infezioni delle vie respiratorie inferiori (polmonite confermata da criteri clinici e/o radiologici) in un anno 3-6 anni: 5 o più infezioni delle vie respiratorie superiori (o una o più al mese da ottobre a marzo) in un anno e/o 2 infezioni delle vie respiratorie inferiori (polmonite … confermata da criteri clinici e/o radiologici) in un anno 6 anni fino a 10 anni***: 3 o più infezioni delle vie respiratorie superiori (o una o più al mese da ottobre a marzo) in un anno e/o 2 infezioni delle vie respiratorie inferiori (polmonite confermata da criteri clinici e/o radiologici) in un anno *** Limite di età oltre il quale la WHO definisce l’adolescente proposta dal Prof. Maurizio de Martino
Costi sanitari Se proviamo a considerare il punto di vista della famiglia che si trova a dover affrontare un numero di 10-12 episodi infettivi concentrati di solito nel periodo settembre/aprile alcune delle nostre convinzioni sulla banalità del problema vacillano. COSTI DIRETTI E INDIRETTI DELLE IRR Durata media di ogni infezione respiratoria: 10,4 giorni 46,7 visite mediche/100 episodi 19,7 cicli di antibioticoterapia/100 episodi 2,2 ricoveri ogni 100 episodi 11,7 ore utilizzate per accudire il bambino/episodio (Terracciano L. RIAP 2008;2:12)
Fattori di rischio individuali Fattori anatomici individuali Immaturità immunologica Immunodepressione postinfettiva (convalescenza) Atopia
IRR : fattori di rischio individuali Fisiologica immaturità immunologica del bambino ! De Palma A, et al 2004
IRR : fattori di rischio individuali L’immunodeficienza “fisiologica” si traduce in… difficoltà nella produzione anticorpale, soprattutto verso antigeni polisaccaridici nei primi 3 anni di vita la scarsa efficienza delle risposte anticorpali è responsabile anche di una difettiva memoria immunologica con rischio di recidività della stessa infezione alterazione della clearance con conseguente prolungamento della permanenza dei patogeni nelle mucose nasali e faringee De Palma A, et al 2004
IRR : fattori di rischio individuali Azione immunodepressiva delle infezioni virali riduzione del numero di linfociti CD4+ circolanti alterata risposta citochinica (ridotta, switch Th1>Th2) riduzione della fagocitosi macrofagica riduzione della chemiotassi dei neutrofili deficit parziale di IgA o delle sottoclassi di IgG Inoltre il danno causato dai virus alle cellule epiteliali delle vie aeree puo favorire l’adesione batterica e portare a superinfezione Cardinale F Pediatr Allergy Immunol 2001
IRR : fattori di rischio individuali Deficit di IgA Studio svedese ha identificato 2508 individui con Deficit di IgA Maggior numero di vari tipi di infezione (PR 2.4) Significativa associazione con infezioni respiratorie (17.8% vs 6.3%) ma anche gastrointestinali,urinarie,cutanee,sepsi Ludvigsson JF et al J Clin Immunol 2016
IRR : fattori di rischio individuali Presenza di Atopia persistente flogosi delle vie aeree rinosinusite ricorrente nel 25-70 % dei pazienti batteri colonizzatori patogeni del microbioma possibilità di inizio precoce di IRR disfunzione immunologica nel 13.2% dei casi Delle Piane RM Pediatr Med Chir 2009 Ciprandi G PAI 2006 Chicoulaa B Int J Gen Med 2017
IRR : fattori di rischio individuali Basso peso alla nascita Maggiore frequenza di problemi respiratori all’età di 6-7 anni Maggiore numero di episodi di wheezing Maggior numero di diagnosi di asma Ridotti parametri spirometrici rispetto ai soggetti di pari età Kwinta P Ital J Pediatr 2013
Fattori di rischio ambientali Il fumo passivo, (ma tutti giurano di fumare fuori al balcone) La socializzazione precoce (... sa, la nonna non ce lo tiene) La presenza di fratelli (beati i primi...) Livello socioeconomico basso (?) non solo i maschi si ammalano di più rispetto alle femmine (62% vs. 38%), ma i maschi sono più atopici delle femmine (67% vs. 33%).
Quali Fattori predisponenti determinano una IRR? Vivere in comunità Esposizione a fumo passivo Inquinamento ambientale/domestico Fattori di Allattamento artificiale Rischio Precoce socializzazione con frequenza in asili nido ambientali Basso livello socio-economico e scarsa igiene Malnutrizione Stato vaccinale Stato della vitamina D
IRR : fattori di rischio ambientali Vivere in comunità Fattore di rischio preponderante nei mesi invernali in ambienti chiusi e affollati trasmissione attraverso le goccioline aerosolizzate contatto diretto con secrezioni contaminate invasione negli occhi invasione nell’apparato respiratorio De Hoog ML BMC Med 2014
IRR : fattori di rischio ambientali Esposizione a fumo passivo irritazione della mucosa aumentata permeabilità mucosale ridotta migrazione di macrofagi e neutrofili aumento delle IgE totali sieriche aumentato rischio di sensibilizzazione ad allergeni soppressione delle difese antibatteriche Evitare il fumo passivo rappresenta un’efficace misura preventiva Goldstein AO . Ann Fam Med 2015 Walker N. Nicotine Tob Res. 2015 Cardinale F PAI 2001
IRR : fattori di rischio ambientali Inquinamento ambientale Non è facile definire i termini di esposizione individuale iper-reattività bronchiale consequenziale incremento di infezioni respiratorie Darrow LA Am J Epidemiol 2014 Liu HA J Allergy Clin Immunol 2015 Inquinamento domestico Trandafir LM EHB 2017 Allergeni domestici, muffe Eccessiva umidità Ridotta aerazione Scarsa pulizia degli impianti di ventilazione Infezioni respiratorie e patologiche allergiche Smith KR et al. Thorax 2000
IRR : fattori di rischio ambientali Allattamento artificiale Diversi studi hanno dimostrato l’importanza dell’allattamento al seno nella riduzione delle IRR Karmaus W J Asthma 2008; Sniders BEP J Pediatr 2007 Precoce socializzazione con frequenza in asilo nido Studio register-based su 138.821 ricoveri ospedalieri per ARTI in una coorte di bb Danesi 0-5 aa : 3.982.925 anni/persona di follow-up Bb < 12 mesi, primi 6 mesi di day-care associati a +69% rischio di ricovero Riduzione rischio ricovero a 47%, 41% e 8%,in bb di età 1,2 e 3aa Dopo 12 mesi di frequenza day-care e in bb > 3 aa rischio uguale agli home-care Rischio di ricovero >4 volte per bb età 0-2 aa senza fratelli Kamper-Jorgensen,Pediatrics 2006
IRR : fattori di rischio ambientali Basso livello socio-economico e scarsa igiene In uno studio è stato dimostrato che con il solo lavaggio delle mani: • bambini< 5 anni:riduzione del 50% di polmoniti rispetto ai controlli • bambini < 15 anni: riduzione percentuale di tosse, dispnea e rinite Luby SP Lancet 2005 Malnutrizione Costituisce un importante fattore di rischio anche se non è facile stimare con esattezza l’associazione tra IRR e grado di malnutrizione Black RE Lancet 2008 Schmidt WP J Health Popul Nutr 2011 Stato vaccinale Le vaccinazioni anti-pneumococcica e anti-influenzale possono rappresentare un possibile fattore di protezione contro le IRR Estrada J Pediatr Infect Dis J 2016
IRR : fattori di rischio ambientali Stato della vitamina D Diversi studi hanno dimostrato che la vitamina D può interferire sulla funzione di un grosso numero di immunociti con • accentuazione dei meccanismi innati di difesa immune • inibizione degli effetti antinfiammatori Deficit di Vitamina D= più elevato numero di IRR Una meta-analisi pubblicata quest’anno conferma la supplementazione di vitamina D come prevenzione di IRR nei bambini inoltre: • il beneficio è maggiore se la supplementazione è giornaliera o settimanale Martineau AR Health Technol • il benefico è maggiore nei soggetti Assess 2019 Martineau AR, BMJ 2017 con bassi livelli di vitamina D Muehleisen A JACI 2013 Camargo CA Pediatrics 2011 Camargo CA Pediatrics 2012
Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR IRR ma non solo .. Le novità ..
Infezioni respiratorie ricorrenti: approfondimento diagnostico Anamnesi – Esame obiettivo Esame emocromocitometrico Immunoglobuline sieriche
Fattori costituzionali
Fattori costituzionali 140 120 100 IgM (mg/dl) 80 60 40 20 0 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 13-24 2-3 anni 4-5 anni 6-8 anni 9-11 12-16 mesi mesi anni anni età Adeguata risposta a stimoli proteici Deficitaria risposta a stimoli polisaccaridici IgA secretorie: produzione dai 3 mesi e lento incremento
Infezioni respiratorie ricorrenti: approfondimento diagnostico II livello Anamnesi Esame obiettivo Accertamenti immunologici: - Esame emocromocitometrico - Immunoglobuline sieriche - Sottopopolazioni linfocitarie (CD3, CD4, CD8, CD19, DR, CD16) - Ab anti-Tetano, Ab anti-epatite - Ig E totali
I 10 warning signs della Jeffrey Modell Foundation
Le due componenti dell'immunità INNATA ADATTATIVA Risposta immediata e generalizzata. Risposta tardiva e specifica. Macrofagi Linfociti Granulociti Linfociti B Neutrofili Immunità Umorale Basofili Linfociti T Eosinofili Immunità Cellula-Mediata Natural Killers Macrofagi e Neutrofili sono le classiche “cellule infiammatorie.”
Classificazione delle Immunodeficienze primitive • Immunodeficienze umorali (50%) • Immunodeficienze combinate (30%) • Immunodeficienze da difetto dei fagociti (10%) • Immunodeficienze da deficit Complemento (2%) • Immunodeficienze associate a Sindromi (8%)
Ipotesi diagnostiche suggerite dai livelli di immunoglobuline sieriche IgG IgA IgM IgE Diagnosi suggerita Esami utili per la diagnosi differenziale ↓↓ ↓↓ ↓↓ ↓↓ XLA, CVID, SCID, Linfociti T – B, SIgA, risposta Ipogammaglobulinemia anticorpale, isoemoagglutinine transitoria ↓↓ ↓↓ N/↑ ↓↓ HIGM Linfociti B con IgM-IgD di membrana CVID Linfociti B con Ig di membrana di tutti gli isotipi N ↓↓ N ↓N↑ Deficit IgA SIgA, sottoclassi IgG Atassia-teleangectasia N↓ N↓ N ↓ N Deficit sottoclassi IgG Deficit di 1 o più sottoclassi N↓ N↓ N N Deficit anticorpale in Sottoclassi normali normogammaglobulinemia N N N ↑↑ Sindr. con iper-IgE Sindr. Wiskott-Aldrich Piastrinopenia
Valori normali delle Immunoglobuline in rapporto all’età Età IgG (mg/dl) IgA (mg/dl) IgM (mg/dl) Cordone 1112 (862-1434) Non dosabili 9 (5-14) ombelicale 1 - 3 mesi 468 (231-495) 24 (8-74) 74 (26-210) 4 - 6 mesi 434 (222-846) 20 (6-60) 62 (28-39) 7 - 12 mesi 569 (351-919) 29 (10-85) 89 (38-204) 13 - 24 mesi 801 (264-1509) 54 (17-178) 128 (48-337) 2 - 3 anni 889 (462-1710) 68 (27-173) 126 (62-257) 4 - 5 anni 1117 (528-1959) 98 (37-257) 119 (49-292) 6 - 8 anni 1164 (633-1016) 113 (41-315) 121 (56-261) 9 - 11 anni 1164 (707-1919) 127 (60-270) 129 (61-276) 12 - 16 anni 1105 (604-1909) 136 (61-301) 132 (59-297)
DEFICIT DI IgA: Definizione Condizione caratterizzata da bassi livelli sierici di IgA con livelli sierici di IgG e IgM normali e senza alterazioni dell’immunità cellulo-mediata. Frequenza: 1/200 – 1/1000 Deficit assoluto: la presenza di livelli di IgA < 5 mg/dl; assenza di Ig secretorie; Deficit parziale: la presenza di livelli di IgA > 5 mg/dl, ma inferiori ai livelli normali per l’età, Ig secretorie presenti.
DEFICIT ASSOLUTO DI IgA: Clinica Molti soggetti sono asintomatici! Associazioni cliniche: Infezioni Allergopatie Enteropatie Malattie autoimmuni Celiachia (5% dei celiaci) Tumori
DEFICIT ASSOLUTO DI IgA: Prognosi Per i bambini con infezioni respiratorie recidivanti e severe: - Antibioticoprofilassi - Fisiokinesiterapia respiratoria Per i bambini con patologie associate: -la normale terapia specifica La prognosi è nel complesso molto buona. Deficit parziali 50% di risoluzione entro i 14 anni. Predisposizione a sviluppare Immunodeficienza Comune Variabile.
ELEMENTI CLINICI CARATTERISTICI Elementi clinici caratteristici Forma Infezioni batteriche politopiche dopo i 6 mesi Deficit anticorpali di vita Infezioni severe batteriche, virali, fungine, e da Immunodeficienze combinate opportunisti sin dai primi mesi di vita, diarrea cronica, arresto di crescita, rash cutaneo, alopecia Infezioni cutanee, polmonari e linfonodali da Deficit dei fagociti batteri o funghi (nel deficit proteine di adesione: ascessi cutanei freddi) Meningiti batteriche (deficit fattori tardivi) Deficit del complemento Malattie autoimmuni (deficit fattori precoci) Piastrinopenia, eczema, infezioni ricorrenti, Sindrome di Wiskott-Aldrich autoimmunità Infezioni stafilococciche, lineamenti grossolani, Sindrome da iper-IgE ritardo caduta denti decidui
Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR I meccanismi IRR ma non solo .. Le novità ..
Come gestire le IRR ? Gli Immunomodulanti Immunostimulators are substances that interact with the immune system and modulate its function by stimulating a more rapid and effective immune response Allergy Asthma Proc 30:S21–S31, 2009
S Esposito, COACI, 2018 The gut–lung immune axis illustrating points of immunomodulator activity in RTI prophylaxis
S Esposito, COACI, 2018 Antigen sampling by M cells and dendritic cells resident in the Peyer’s patches of the gut-associated lymphoid tissue leads to maturation of dendritic cells into an antigen-presenting cell phenotype. The subsequent dendritic cell-initiated immune cascade involves homing of cells from both innate and adaptive branches of the immune system to the mucosal-associated lymphoid tissue of the lungs and subsequent antibody production. They can also act to aid maturation of the immune system in children, correcting T helper cell (Th) Th1/Th2 imbalance through activation of T regulatory (Treg) cells. The correction of this Th2-oriented imbalance and other anti- inflammatory activities may reduce atopic responses related to wheezing and asthma.
OM-85 is the product of alkaline lysis of 21 strains of common bacterial respiratory tract pathogens . The active ingredients of OM-85 are resistant to gastric transit and cause maturation of mucosal dendritic cells in gastrointestinal Peyer’s patches, a key step in orally induced respiratory immunity. OM-85-induced dendritic cell activation occurs in a modulated manner, resulting in a putative prealert antiinfective state in the mucosal immune system
Induced dendritic cells release chemokines that act on monocytes and natural killer (NK) cells, as well as prophagocytic chemokines which induce polymorphonuclear neutrophil migration. The downstream effects on OM-85 on the innate immune system include the release of antimicrobial peptides and the activation of macrophages resulting in expression of proinflammatory and antiviral cytokines. OM-85 reduced rhinovirus infection of lung epithelial cells and cell death in vitro. Data also suggest that OM-85 causes more rapid neutrophil recruitment in response to viral infection, reducing viral load.
OM-85 modulates rhinovirus docking proteins on human airway epithelial cells via Erk1/2 mitogen activated protein kinase and cAMP. Roth M, PLoS ONE 2017; 12(11): e0188010. Representative IF images for RV infection (green) in primary BEC; nuclei were stained for cell counting by EVOS live cell staining kit. Light microscopic images are depicted for the effect of OM- 85 and RV infection on BEC phenotype. (B-D) Quantitation of RV infection of BEC by IF. BEC were pretreated for 24 or 48 hrs with OM-85 (10 μg/ml).
OM-85 modulates rhinovirus docking proteins on human airway epithelial cells via Erk1/2 mitogen activated protein kinase and cAMP. Roth M, PLoS ONE 2017; 12(11): e0188010. RV induced expression of ICAM-1 on BEC is prevented by OM-85 through cAMP and Erk1/2 MAPK. Increased expression of ICAM-1 by RV and its inhibition by OM-85 pre- incubation (24 hrs).
Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR L’efficacia IRR ma non solo .. Le novità ..
EFFICACY OF IMMUNOMODULATORS IN CHILDREN WITH RESPIRATORY TRACT INFECTION OM-85 reduced the duration of infections in children with a history of RRTI compared with placebo and versus probiotic therapy. In a study of children with recurrent tonsillitis, OM-85 prophylaxis improved outcomes in the majority of patients and, importantly, removed the need for surgery in a significant proportion of those treated [Bitar MA, 2013]. In children with subacute sinusitis, OM-85 prophylaxis sped recovery and reduced infections [Gomez Barreto D, 1998], whereas children with chronic rhinosinusitis had a reduced symptom burden and a lower incidence of attacks [Chen J, 2017]. Reductions in antibiotic and drug treatment following prophylactic therapy with OM-85 have also been demonstrated in children with a history of RRTI, subacute. OM-85 therapy reduced school absenteeism in children
EFFICACY OF IMMUNOMODULATORS IN CHILDREN WITH RESPIRATORY TRACT INFECTION OM-85 reduced the duration of infections in children with a history of RRTI compared with placebo and versus probiotic therapy. In a study of children with recurrent tonsillitis, OM-85 prophylaxis improved outcomes in the majority of patients and, importantly, removed the need for surgery in a significant proportion of those treated [Bitar MA, 2013]. Gli effetti indesiderati con l’uso di In children with subacute sinusitis, OM-85 prophylaxis sped recovery OM-85 sono lievi e transitori. and reduced infections [Gomez Barreto D, 1998], Questo profilo di sicurezza è whereas children with chronic rhinosinusitis had a reduced symptom stabile burden and a lower ancheof se incidence utilizzato attacks [Chen J,a2017]. lungo Reductions in antibiotic and drug treatment following prophylactic therapy with OM-85 have also been demonstrated in children with a history of RRTI, subacute. OM-85 therapy reduced school absenteeism in children
OM-85 in pediatric recurrent respiratory tract infections: A systematic review and meta-analysis. YIN J, Intern Immunopham 2018; 54,198 53 RCTs involving 4851 pediatric patients were included in this meta-analysis. Frequency of RTIs in OM-85 and control group
OM-85 in pediatric recurrent respiratory tract infections: A systematic review and meta-analysis. YIN J, Intern Immunopham 2018; 54,198 53 RCTs involving 4851 pediatric patients were included in this meta-analysis. Cough length and frequency of wheezing in OM- 85 and control group
Impact of OM-85 Given during Two Consecutive Years to Children with a History of Recurrent Respiratory Tract Infections: A Retrospective Study. Esposito, Int. J. Environ. Res. Public Health 2019, 16, 1065; 200 children aged three to six years history of recurrent RTIs, defined as at least six documented episodes of acute RTI in a single year, received OM-85 for two consecutive years (3.5 mg once a day for 10 days for 3 months of each year) were selected and matched based on age, sex, and period of evaluation with children with recurrent RTIs who did not receive OM-85.
EFFICACY OF IMMUNOMODULATORS IN CHILDREN WITH RESPIRATORY TRACT INFECTION Pidotimod prophylaxis also results in less antibiotic use [Namazova LS, 2014], Less hospitalization and paediatric visits and school absenteeism [Caramia G, 2008] Where reported, adverse events were infrequent, mild and transient. Studies on pidotimod in particular lacked reporting of safety, control groups or information on the definition of RRTI, particularly in foreign language abstract-only publications.
Metabolomic profile of children with recurrent respiratory infections. Bozzetto S Pharmacol Res 2017;115:162 L’analisi metabolomica ha riscontrato 138 metaboliti urinari diversi tra i bambini con IRR e i controlli sani. Dopo trattamento con Pidotimod la differenza si è ridotta a 34 L’analisi metabolomica ha evidenziato metaboliti. differenze sostanziali tra il profilo metabolico dei bambini con infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) e i controlli
2011 Issue 6 CD004974 TUTTI gli immunostimolanti studiati (estratti batterici, pidotimod) riducono di circa il 40% il numero delle infezioni respiratorie, rispetto al placebo.
2011 Issue 6 CD004974 TUTTI gli immunostimolanti studiati (estratti batterici, pidotimod) riducono di circa il 40% il numero delle infezioni respiratorie, rispetto al placebo.
Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR IRR ma non solo .. Le novità ..
EFFICACY OF IMMUNOMODULATORS IN WHEEZING AND ASTHMA OM-85 prophylaxis reduced the duration and incidence of wheezing/asthma exacerbations in children with a history or recurrent wheezing or asthma [Lu Y, 2015, Razi C, 2010], as well as hospitalizations related to asthma [Chen ZG; 2009]. The reductions in exacerbations appear to be related to reduced incidence of RTIs. Safety data and its addition to corticosteroid therapy caused no apparent issues.
EFFICACY OF IMMUNOMODULATORS IN WHEEZING AND ASTHMA The two studies investigating pidotimod in asthma and the related condition obstructive syndrome did not report data on asthma exacerbations; however, there were reductions in the incidence of RTI in both studies [Lokshina EE, 2011]. RTI duration was also reduced in children with allergic rhinitis and asthma [Vargas Correa, 2002].
The immunostimulant OM-85 BV prevents wheezing attacks in preschool children. Razi JACI, 2010;126:763 75 children with recurrent wheezing who were 1 to 6 years old. Participants were randomly assigned to groups given either OM-85 or a placebo (1 cps per day for 10 days each month for 3 consecutive months) at the start of the trial. Participants were followed for 12 months
The immunostimulant OM-85 BV prevents wheezing attacks in preschool children. Razi JACI, 2010;126:763 75 children with recurrent wheezing who were 1 to 6 years old. Participants were randomly assigned to groups given either OM-85 or a placebo (1 cps per day for 10 days each month for 3 consecutive months) at the start of the trial. Participants were followed for 12 months
Can we prevent exacerbations of asthma caused by common cold viruses? Weinberger M JACI, 2010 Oct;126(4):770 ‘‘We can put a man on the moon, so why can’t we cure the common cold?’’ This colloquial question is certainly not trivial to those of us that care for asthma, especially asthma in the preschool-age child. The common cold, caused by rhinovirus and other viral respiratory infections, a nuisance illness to most, is the major cause of serious asthma exacerbations. Viral respiratory infections are the major cause of asthma exacerbations at all ages 1-3 and appear to be the major risk factor Becausefor the the large increase current in clinical controlled hospitaltrial admissions for was registered asthma that occurs in in ClinicalTrials.gov every autumn. 2008 as a phase IV study, is there any realistic expectation that these questions are likely to addressed? If they are not, is there any realistic likelihood that US Food and Drug Administration approval for marketing in the United States is likely to occur within the foreseeable future? These are, of course, rhetorical questions.
Infezioni respiratorie ricorrenti: nuove evidenze e bandierine rosse per la prevenzione nella pratica quotidiana Peroni Diego IRR .. U.O. di Pediatria Le bandierine rosse Università di Pisa Immunomodulanti e IRR IRR ma non solo .. Le novità ..
Early Origins of Asthma: Role of Microbial Dysbiosis and Metabolic Dysfunction F. Martinez, AJRCCM 2017
Holt PG. Prevention – what is the most promising approach? Pediatr Allergy Immunol 2014;25:12-4. And wheezing.. The next future The ORal Bacterial EXtracts for the prevention of wheezing lower respiratory tract illness (ORBEX) trial represents a step change in immunomodulatory research. This large, multicentre, NIH-funded RCT (NCT02148796) will enrol upwards of 1000 infants at high asthma risk due to having atopic eczema and/or parents or siblings with asthma. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02148796.
Early Origins of Asthma: Role of Microbial Dysbiosis and Metabolic Dysfunction F. Martinez, AJRCCM 2017 And wheezing.. The next future Participants will receive long-term OM-85 prophylaxis (3.5 mg/day for 10 days/month for 2 years). The primary outcome will be time to first wheezing episode in the third observational year when children are not receiving prophylaxis. Preliminary results of the ORBEX trial are expected by December 2022. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02148796.
The ORBEX trial This is a 36 month parallel arm, double-blind, placebo-controlled trial for the prevention of WLRI into the third to fifth year of life (30 to 54 mo. inclusive) in young children (6-18 months old) at increased risk for asthma. The trial will be divided into 2 periods. During the initial treatment period (first and second years in the study) participants will receive OM-85 (3.5 mg) or placebo for ten days each month for two consecutive years. This period will allow the observation of key secondary outcomes while participants are receiving therapy. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02148796.
The ORBEX trial This is a 36 month parallel arm, double-blind, placebo-controlled trial for the prevention of WLRI into the third to fifth year of life (30 to 54 mo. inclusive) in young children (6-18 months old) at increased risk for asthma. The trial will be divided into 2 periods. The second period (third year in the study) will be a one year observation of the time to occurrence of the first WLRI episode (primary outcome) while off study drug along with the secondary outcomes noted above. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02148796.
The Orbex trial Primary Outcome Measures : The time to the occurrence of the first WLRI episode in the third observation year while not receiving study drug Secondary Outcome Measures : The time to first WLRI during the two treatment years while receiving study drug The annualized rate of WLRI episodes during the two years while receiving study drug The annualized rate of WLRI episodes during the third observation year while not receiving study drug The annualized rate of severe wheezing respiratory tract illness (SWLRI) episodes during the two treatment years while receiving study drug. The annualized rate of severe wheezing respiratory tract illness (SWLRI) episodes during the third observation year while not receiving study drug. Number of participants with adverse events Safety and tolerability of OM-85 while receiving study drug during the two year treatment period Number of participants with adverse events
Treatment of pregnant mice with a defined, clinically approved immune modulator was shown to markedly reduce susceptibility of their offspring to development of the hallmark clinical features of allergic airway inflammatory disease We provide evidence that the principal target for maternal treatment effects was the fetal dendritic cell progenitor compartment, equipping the offspring for accelerated functional maturation of the airway mucosal dendritic cell network following birth. These data provide proof of concept supporting the rationale for developing transplacental immune reprogramming approaches for primary disease prevention.
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