ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute - Titolo: "Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all'insorgenza dei sintomi." - Ulss Feltre

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ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute - Titolo: "Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all'insorgenza dei sintomi." - Ulss Feltre
ULSS 2 INCONTRA
I mercoledì della Salute

  Titolo: “Il cuore: quando allarmarsi?
  Dai fattori di rischio all’insorgenza
  dei sintomi.”
  Relatori:    Dott. A. Bonso
                   Dott. C. Piergentili
                   Dott. G. Bilardo

  Data 12/02/2014
  Sede Ospedale civile Feltre (BL)
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LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Per malattie cardiovascolari si
 intendono tutte le patologie
 a carico del cuore e dei vasi.

La più frequente e prevenibile
  è la cardiopatia ischemica
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Cardiopatia ischemica

 E’ provocata dall'accumulo sulle
pareti delle arterie coronariche di
colesterolo ed altre sostanze,
che costituiscono la placca
aterosclerotica, che porta ad
una riduzione del lume con
conseguente ridotto apporto di
Ossigeno al muscolo cardiaco
(ischemia)
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Placca aterosclerotica
  Processo degenerativo a carico della parete interna dei vasi arteriosi
(endotelio) caratterizzato dall’accumulo di materiale lipidico (colesterolo),
  tessuto fibroso, cellule muscolari lisce della parete del vaso e cellule
                               infiammatorie.
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Cardiopatia ischemica

Quando si forma la placca, il
flusso di sangue al cuore si riduce.

Se la coronaria si ostruisce
completamente si determina
l’infarto cioè la morte del tessuto
miocardico che riceve sangue da
quella coronaria.
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Cardiopatia ischemia

Manifestazioni cliniche:
•
  Angina pectoris
•
  Infarto del miocardio,
•
  Aritmie,
•
  Scompenso cardiaco
•
  Morte improvvisa.
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LA CARDIOPATIA ISCHEMICA
    VIENE FAVORITA DAI

     fattori di rischio
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Cardiopatia ischemia

Fattori responsabili della cardiologia ischemica
(fattori di rischio):
•
   Familiarità
•
   Ipertensione arteriosa,
•
   Ipercolesterolemia,
•
   Obesità
•
   Diabete mellito
•
   Sedentarietà,
•
   Fumo di sigaretta,
•
   Stress.
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Cosa sono i fattori di rischio?

                                Condizioni
STATO DI                        ambientali
 SALUTE

                Condizioni
             comportamentali

Condizioni                     STATO DI
genetiche                      MALATTIA
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Ipertensione
     Colesterolo
                                              Sedentarietà

                      Cardiopatia ischemica
Diabete

                                                   Stress

            Obesità
                                   Fumo
FATTORI DI RISCHIO      FATTORI DI RISCHIO       FATTORI DI RISCHIO
   MODIFICABILI           PARZIALMENTE            NON MODIFICABILI
                           MODIFICABILI

 Fumo di sigarette      Ipertensione arteriosa           Età

  Abuso di alcool          Diabete Mellito             Sesso

Dieta ricca di grassi    Ipercolesterolemia       Fattori genetici e
saturi, ipercalorica     Basso colesterolo        predisposizione
                                HDL                   familiare

  Inattività Fisica           Obesità            Storia personale di
                                                       malattie
                                                   cardiovascolari
Predisposizione familiare

Il verificarsi di episodi di cardiopatia ischemica
v

  precoce (prima dei 55 anni per gli uomini e prima
  dei 65 anni per le donne) tra i familiari
  consanguinei si associa ad un rischio incrementale
  (indipendentemente dai fattori di rischio).

Il rischio è influenzato dalla precocità dell’evento,
v

  dal vincolo di parentela (la malattia in uno dei
  genitori conferisce    un rischio maggiore) e dal
  numero di parenti colpiti dalla malattia coronarica.
Età

La frequenza della malattia coronarica aumenta
v

   progressivamente con l’età in entrambi i sessi,
   anche in assenza di fattori di rischio

L’incremento diventa significativo dopo i 60 anni:
v

    l’età media in cui compare il primo attacco di
    cuore è 65.8 anni per gli uomini e 70.4 anni
    per le donne. Gli uomini si ammalano di
    coronaropatia aterosclerotica circa 10 anni
    prima delle donne
Sesso

Le malattie cardiovascolari sono più frequenti
v

  nell’uomo rispetto alla donna in età fertile
  (protezione esercitata dagli estrogeni). In
  menopausa la differenza si annulla

In menopausa nella donna diventa maggiore
v

  l’espressività   di  fattori    di    rischio quali
  l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e
  ipertrigliceridemia, il diabete o la ridotta
  tolleranza ai carboidrati e l’obesità
Fattori di rischio che non puoi controllare

                  Sesso
                  Se sei un uomo al di sotto dei 55
                  anni hai un rischio 2-3 volte
                  superiore rispetto ad una donna
                  della stessa età, di contrarre
                  una malattia cardiaca. Dopo i 55
                  anni il rischio è uguale.
Fumo di sigaretta

Miscela eterogenea di oltre 4000 sostanze gassose e
corpuscolari, originate dal processo di combustione
delle foglie di tabacco

Le più dannose per l’organismo:

 Nicotina (responsabile della dipendenza)
 Monossido di Carbonio
 Sostanze irritanti e ossidanti
 Benzopirene e altre sostanze cancerogene.
Fumo di sigaretta

L’effetto del fumo è sinergico con gli altri fattori
v

   di rischio, in particolare ipercolesterolemia,
   ipertensione e diabete mellito

Il danno è tanto più grave quanto più alto è il
v

   numero delle sigarette fumate e quanto più
   giovane è l’età di inizio dell’abitudine tabagica
Smettere di fumare

Riduzione dell’incidenza di cardiopatia ischemica
  In un soggetto di 35 anni che smette di fumare:

  v
   l’aspettativa di vita aumenta di 3-5 anni

  v
   il rischio si riduce dopo un anno di astensione dal
      fumo

  v
   dopo 20 anni diventa simile a quello di un soggetto
     che non ha mai fumato
Il colesterolo
                  Il colesterolo si
                  trova in tutte le
                  cellule dell’organismo

Viene prodotto dal fegato e viene assunto con la
  dieta attraverso alimenti come carne bovina,
        pesce, uova e prodotti caseari
            (formaggio,mozzarella….)
Colesterolo
                                         Proteine
      Colesterolo

                    LIPOPROTEINE

                    LDL            HDL
   Attraversano la parete         Contribuiscono a rimuovere il
 arteriosa e si accumulano           colesterolo dalla placca
nella placca aterosclerotica   aterosclerotica ed hanno un’azione
                                            protettiva
   COLESTEROLO CATTIVO o          COLESTEROLO BUONO o colesterolo
      colesterolo LDL                         HDL
Quando aumenta il colesterolo?

v Presenza di una predisposizione ereditaria
v Dieta troppo ricca di cibi ad alto
  contenuto di colesterolo

ll colesterolo tende ad aumentare con l’età
 perché si attenua il sistema che ne blocca
            la produzione epatica
Inattività fisica e obesità

L’eccesso di peso e l’inattività fisica sono in
v

   aumento in età pediatrica.

L’obesità presente al momento della pubertà,
v

   aumenta il rischio per malattie cardiovascolari
   anche qualora in età adulta si modifichi lo stile
   di vita e si raggiunga un peso normale.
Attività fisica

L’esercizio fisico aerobico (corsa, ciclismo, nuoto)
moderato ma costante nel tempo, riduce il rischio
cardiovascolare in quanto:
a.aiuta a mantenere un peso ideale
b.riduce   i valori di pressione arteriosa e di colesterolo
     LDL (quello cattivo)
c.aumenta    i valori di colesterolo HDL (quello buono) e
     migliora l’utilizzazione dei carboidrati
d.potenzia la capacità dei muscoli di utilizzare l’ossigeno

e.riduce   la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa
     durante sforzo riducendo quindi il consumo di ossigeno
     del cuore
Ipertensione
     Colesterolo
                                        Sedentarietà

                      Attività fisica
Diabete

                                             Stress

            Obesità
                                Fumo
Uno stile di vita “salvacuore”
• Controllare il peso corporeo
• Mantenersi in forma fisica con attività fisica regolare
• Alimentazione equilibrata
• Non cominciare a fumare o smettere di fumare
• Controllare periodicamente la pressione arteriosa
• Ridurre lo stress negativo
• Tenere sotto controllo con medicinali un eventuale diabete,
  l’ipertensione arteriosa, dislipidemia.
Segni e Sintomi (..che devono allarmare)
•
    Dolore toracico
•
    Dolore toracico: dolore precordiale con irradiazioni, durata e caratteristiche particolari

•
    Dispnea (detta anche fame d'aria, affanno) caratterizzata da difficoltà respiratoria

•
    Palpitazione battiti cardiaci irregolari o veloci avvertiti come una vibrazione o sfarfallio al torace
    (cardiopatia o ansia)

•
    Sincope transitoria perdita di coscienza dovuta a ridotta perfusione cerebrale (svenimento) da
    cause diverse

•
    Facile affaticamento (astenia, stanchezza immotivata)

•
    Dolore ‘’allo stomaco’’ fuori dai pasti (indigestione?)

•
    Cianosi (colorito bluastro di cute e mucose)

•
    Edema alle gambe

•
    Tosse secca, irritativa, specie notturna
Diagnosi differenziale del dolore toracico
•
    Angina pectoris da sforzo
•
    Angina pectoris a riposo
•
    Prolasso mitralico
•
    Pericardite
•
    Malattia a carico dell’aorta
•
    Reflusso Gastroesofageo
•
    Spasmo esofageo
•
    Ulcera peptica
•
    Colecistopatia
•
    Discopatia cervicale
•
    Iperventilazione (ansia)
•
    Dolore muscolo-scheletrico (parietale)
•
    Polmonare (pleurite, infarto polmonare)
DOLORE ANGINOSO
•
    Solitamente localizzato in sede precordiale (cioè al petto), e può
    essere di tipo oppressivo, gravativo o urente (sensazione di
    bruciore);
•
    Tale dolore, espressione di uno squilibrio tra l’apporto e il consumo di
    ossigeno a livello miocardico (angina pectoris) può durare pochi
    secondi o alcuni minuti (fino a 20-30 min) e può irradiarsi alle spalle e
    alle braccia. Può partire dal gomito e correre lungo la parte inferiore
    del braccio fino alla punta del mignolo;
•
    Il prolungarsi del dolore, oltre tale durata, può essere espressione di
    infarto miocardico acuto, determinandosi la necrosi della porzione del
    miocardio (muscolo cardiaco) interessato dalla riduzione del flusso
    sanguigno dovuto all’occlusione di un ramo coronarico
Segni e Sintomi
•
 Dolore, senso di oppressione o di fastidio localizzato al torace
irradiato al collo, alle spalle e braccia (specie sx) e ai quadranti
addominali superiori, spesso associato a sudorazione
DOLORE TORACICO FUNZIONALE
•
    Solitamente localizzato a livello della punta del cuore (sotto la
    mammella sx) con caratteristica di dolore sordo e persistente,
    che dura anche ore (!) e che si accentua spesso o si manifesta
    con attacchi di fitte acute e lancinanti della durata di 1-2 secondi
    (!).

•
    Tale dolore, può presentarsi in condizioni di stress emotivo o di
    fatiche; presenta scarse relazioni con lo sforzo fisico e spesso è
    associato a dolenzia alla palpazione precordiale.

•
    Spesso è la manifestazione di uno stato d’ansia. Si associa
    spesso a palpitazione, iperventilazione, formicolio agli arti,
    sospiri, vertigini e dispnea.
Molti pazienti con cardiopatie lamentano dolore al centro del
torace, altri avvertono soltanto un lieve fastidio al torace o
perfino non avvertono alcun disturbo.

E’ sempre prudente in presenza di determinati sintomi, non
sottovalutarli per evitare di perdere del tempo prezioso,
specie se si è soggetti con fattori di rischio cardiovascolari e
bisogna riferirli al proprio medico di fiducia o allo specialista
Esami clinico-strumentali per diagnosi di cardiopatia

•
    Anamnesi familiare e personale (inquadramento del profilo di rischio CV)
•
    Elettrocardiogramma
•
    Ecocardiogramma transtoracico o transesofageo
•
    Test da sforzo
•
    ECG sec. Holter 24 ore (se cardiopalmo, sincopi)
•
    Test provocativi di secondo livello (Ecosforzo, Ecostress con farmaci)
•
    Studio elettrofisiologico (transesofageo o endocavitario) per aritmie
•
    AngioTAC o RM cardiaca
•
    Coronarografia con o senza angioplastica
Angioplastica e Stent
“... se mi fossi occupato prima
della prevenzione, invece di
salvare la vita a 150 persone avrei
potuto salvare 150 milioni di vite”

             Professor Christiaan Barnard
Grazie per l'attenzione!
  Il presente materiale è disponibile on
               line nel sito:
www.ulssfeltre.veneto.it
     www.ulssfeltre.veneto.it
     Nella voce: cittadini
        Nella voce: cittadini
Pagina: i mercoledì
  Pagina: i mercoledì della   salute
                       della salute
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