Nell'ambiente naturale e artificiale - Legionella: ecologia, microbiologia, AUSL Reggio Emilia
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Legionella: ecologia, microbiologia, fattori favorenti la presenza nell’ambiente naturale e artificiale. Modalità di infezione e fattori di rischio. Dott.ssa Giovanna Mattei – Servizio Igiene Pubblica DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA - AUSL Reggio Emilia PREVENIRE E RIDURRE IL RISCHIO LEGIONELLA NELLE STRUTTURE SOCIO SANITARIE – ASSISTENZIALI E RECETTIVE Sala Galloni – Reggio Emilia
LEGIONELLOSI La Legionellosi o malattia del legionario è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila ( “amante dei polmoni” ) che si manifesta con febbre, brividi, tosse ma anche dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, perdita di appetito. Epicentro Presenti a volte anche sintomi extra polmonari come manifestazioni neurologiche, renali e gastrointestinali
La “Malattia dei Legionari” fu descritta per la prima volta nel 1976, quando 400 persone si riunirono al Bellevue Stratford Hotel di Filadelfia (USA) per l’annuale congresso dell’American Legion. In quella circostanza su un totale di 4.000 persone presenti nell’hotel 221 persone si ammalarono con un quadro clinico di polmonite febbrile e 34 (15,4%) morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo. Dopo otto mesi da quell’ evento si scoprì l’agente eziologico a cui fu dato il nome di Legionella pneumophila. Bellevue Stratford Hotel In seguito alla messa a punto di adeguate tecniche diagnostiche di laboratorio e ad accurati studi retrospettivi siero-epidemiologici fu possibile individuare altri episodi di legionellosi avvenuti in passato.
Storia • Nel 1974 nello stesso hotel si erano verificati 11 casi correlati che furono misconosciuti fino all’epidemia del 1976. • La prima epidemia di legionellosi si verificò nel 1965 nell’ospedale psichiatrico Saint Elisabeth’s Hospital di Washington,DC: 81 pazienti acquisirono una malattia respiratoria e 15 di essi morirono. La sorgente dell’infezione fu attribuita alla polvere proveniente da uno scavo del cortile e trasportata dal vento • I sieri, conservati per dodici anni rivelarono una sieroconversione per L. pneumophila nell’85% dei pazienti.
Storia Il primo ceppo di L. pneumophila fu isolato nel 1947 dal sangue di un paziente con una malattia febbrile respiratoria, usando le cavie come strumento di propagazione del ceppo. 30 anni più tardi questo ceppo venne riconosciuto come L. pneumophila.
Bruxelles: legionella nell ’acqua dell ’Europarlamento La Repubblica.it Il morbo del legionario nel bagno di Elisabetta ( 2002 ) A Buckingham Palace: il 13 ottobre il cosiddetto "morbo del legionario" è arrivato a Palazzo Reale. Il portavoce reale ha ammesso che, per l' occasione, sono state prese alcune misure d' emergenza: come la chiusura a rotazione delle 78 stanze da bagno e toilette di Buckingham Palace per permettere ai tecnici di disinfettare le tubature. Per cinque giorni, infatti, la temperatura dell' acqua è stata aumentata a 70 gradi centigradi per uccidere il batterio. La Repubblica.it ( 2002 ) Per Padre Pio ora c' è il giallo della legionella E sono sette. Dopo i sei casi sospetti nei giorni scorsi, un' altra donna di Grosseto si è ammalata di "legionella" al ritorno da un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo nei giorni scorsi. Dopo i topi la legionella: è emergenza alla Corte d'Appello di Roma
Principali epidemie nel mondo • Olanda ( Bovenkarspel ) 1999: mostra mercato dei fiori 318 casi e 32 decessi. Sorgente d’infezione: umidificatore nell’area espositiva • Spagna ( Murcia ) 2001: 800 casi stimati 449 confermati e 6 decessi (letalità1%). Sorgente d’infezione: torri di raffreddamento dell’ospedale della città. • Gran Bretagna, ( 2002) Barrow-in-Furness, nella regione della Cumbria, a nordovest dell'Inghilterra 172 casi e 7 decessi • UK Scozia 2008-2009 cluster legato a terriccio ( 3 casi 1 decesso ) L. longbeachae Sg1 • Germania dicembre 2009-gennaio 2010 focolaio epidemico nelle città di Hulm e Neu-Ulm ( 65 casi 5 decessi ) Lp1 ?????? • Slovenia agosto 2010 ( 15 casi tra i 234 ospiti di una casa di cura ) Lp1 Lp 2-14 Lp spp
Spagna ( Calpe ) 2012: 41 casi e 6 decessi. Sorgente di infezione: piscina termale. Cinque casi tra gli operatori dell’hotel. Scozia ( Edimburgo ) 2012: 50 casi confermati e 49 sospetti, con 2 decessi. Sorgente d’infezione: torre di raffreddamento. Portogallo identificato focolaio epidemia legionella (Lisbona 2014 ) 375 casi notificati , 12 decessi. Le autorità sanitarie portoghesi avrebbero identificato il focolaio dell’epidemia di morbo del legionario costata la vita a cinque persone in meno di una settimana: si tratterebbe di una torre di refrigerazione di una fabbrica di Vila Franca de Xira, nei pressi di Lisbona. Epidemia di legionella a New York ( 2015 ) Almeno 12 morti e 113 casi segnalati nel South Bronx. Tracce di legionella sono state trovate nei sistemi di condizionamento di più di una dozzina di edifici. Il batterio è stato trovato nelle torri di raffreddamento del Lincoln Hospital e del Concourse Plaza Hotel. E’ stato isolato anche in una torre di raffreddamento di uno stabilimento del colosso farmaceutico GlaxoSmithKline a Zebulon, in North Carolina Warstein in Germania Nordreno Vestfalia, 2013 Oltre 150 persone infette e almeno due morti
Spagna – Alcoi ( Alicante ) 2009 11 casi (1 decesso ) nel periodo luglio – settembre Dall’indagine epidemiologica ed ambientale è stata individuata come sorgente di infezione la fresatrice utilizzata per l’asfaltatura delle strade ( dotata di una cisterna da 2000 litri che riforniva 18 atomizzatori che nebulizzavano acqua 8000 l/d ). La cisterna era rifornita con acqua non trattata di una sorgente naturale
Focolai epidemici in Italia Roma 2003 : area del IX Municipio ( quartieri Appio-Latino, Metronio, Tuscolano ) 15 casi – 1 decesso Contaminazione della torre di raffreddamento di un esercizio commerciale Venezia 2006: 9 casi ( periodo settembre – ottobre ) verosimilmente implicata torre di raffreddamento
• Indagini ambientali nelle abitazioni • Campionamenti sulla rete idrica pubblica • Campionamenti di acqua/vapore da impianti tecnologici • Campionamenti di aria all’esterno I ceppi clinici isolati mostrano un profilo genomico identico: •Tra loro •Con i ceppi isolati in 12 abitazioni inclusa quella di un caso •Con il ceppo isolato presso la fontanella pubblica Ipotesi: pur non avendo rilevato contaminazione nella rete idrica cittadina, ci sarebbe stata una pregressa contaminazione dell’acquedotto che può aver determinatola colonizzazione di alcuni impianti domestici di alcune abitazioni
Il Giornale.it ( 2014 ) Bresso ( Milano ) allarme legionella: sei casi in pochi giorni e uno di loro è deceduto. Il Mattino.it ( 2015 ) Allarme legionella, sospese le attività alle terme di Villamaina ( Avellino ) La Asl ha sospeso in via precauzionale le attività nell'impianto termale di Villamaina a seguito della segnalazione di alcuni casi di legionella. L'inchiesta già aperta dalla Procura deriva dal ricovero nei giorni scorsi di tre anziani che avevano trascorso un soggiorno termale con una comitiva di cinquanta persone. Nelle ultime ore sono stati segnalati altri tre casi sospetti di legionella, riguardanti persone che sono state alle terme tra fine maggio e inizio giugno. LA STAMPA 6 gennaio 2016 Alba, dopo tre casi di legionella piano per sgomberare il carcere (122 detenuti, 112 agenti di Polizia penitenziaria). I timori dei sindacati di polizia penitenziaria. Situazione monitorata
Sospetta legionella nell’acqua: campeggio sequestrato a Ceriale ( Savona ) 2016 I vigili urbani hanno sequestrato questa mattina a Ceriale il camping Delphis. Il provvedimento è stato preso dalla polizia municipale perché i titolari della struttura non avrebbero ottemperato a una ordinanza di chiusura firmata dal sindaco per motivi sanitari. Un’ordinanza che aveva preso le mosse da una relazione dell’Asl per una presunta presenza di legionella nell’acqua emersa dagli esami su alcuni campioni prelevati. Del caso è stata anche informata la Procura. IL TIRRENO ( 2016 ) Fermo il traghetto Moby Ale per valori sospetti di legionella Un marittimo è ricoverato a Livorno per una probabile broncopneumopatia, altri cinque casi sotto monitoraggio. Controlli in corso a tutto l'equipaggio. Il servizio riprenderà solo dopo il completamento di esami specifici
Valsusa Oggi ( 2016 ) SAUZE D’OULX: IL SINDACO CHIUDE PER LEGIONELLA IL CENTRO BENESSERE E LA CASA VACANZE BESSON l sindaco di Sauze d’Oulx Meneguzzi ha disposto la chiusura immediata degli appartamenti “Casa Vacanze Besson” e del centro benessere “Re-generation spa” fino alla completa bonifica dell’impianto ed all’accertamento dell’assenza del batterio La Repubblica.it ( 2016 ) Firenze, legionella nella piscina di San Marcellino "Alta concentrazione" del germe della legionella nella piscina comunale di San Marcellino, sulla via Chiantigiana. Due casi di frequentatori dell'impianto che si sono ammalati di legionellosi, l'infezione causata dal batterio, che colpisce l'apparato polmonare e può causare la polmonite.
Classificazione Le legionelle si distinguono da altri batteri sia fenotipicamente che genotipicamente e sono stati classificati nella famiglia delle Legionellaceae all’interno della quale è riconosciuto l’unico genere Legionella
All’interno del genere Legionella sono state individuate 61 specie ed oltre 70 sierogruppi. ( ultimo aggiornamento marzo 2016 ) Legionella adelaidensis Benson et al. 1991, sp. nov. Legionella maceachernii Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella anisa Gorman et al. 1985, sp. nov. Legionella massiliensis Campocasso et al. 2012, sp. nov. Legionella beliardensis Lo Presti et al. 2001, sp. nov. Legionella micdadei Hébert et al. 1980, sp. nov. Legionella birminghamensis Wilkinson et al. 1988, sp. nov. Legionella moravica Wilkinson et al. 1989, sp. nov. Legionella bozemanae corrig. Brenner et al. 1980, sp. nov. Legionella nagasakiensis Yang et al. 2012, sp. nov. Legionella brunensis Wilkinson et al. 1989, sp. nov. Legionella nautarum Dennis et al. 1993, sp. nov. Legionella busanensis Park et al. 2003, sp. nov. Legionella norrlandica Rizzardi et al. 2015, sp. nov. Legionella cardiaca Pearce et al. 2012, sp. nov. Legionella oakridgensis Orrison et al. 1983, sp. nov. Legionella cherrii Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella parisiensis Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella cincinnatiensis Thacker et al. 1989, sp. nov. Legionella pittsburghensis Pasculle et al. 1980, sp. nov. Legionella drancourtii La Scola et al. 2004, sp. nov. Legionella pneumophila Brenner et al. 1979 (Approved Lists 1980), species. Legionella dresdenensis Lück et al. 2010, sp. nov. Legionella pneumophila subsp. fraseri Brenner et al. 1989, subsp. nov. Legionella drozanskii Adeleke et al. 2001, sp. nov. Legionella pneumophila subsp. pascullei Brenner et al. 1989, subsp. nov. Legionella dumoffii Brenner et al. 1980, sp. nov. Legionella pneumophila subsp. pneumophila Brenner et al. 1979, subsp. nov. Legionella erythra Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella quateirensis Dennis et al. 1993, sp. nov. Legionella fairfieldensis Thacker et al. 1991, sp. nov. Legionella quinlivanii Benson et al. 1990, sp. nov. Legionella fallonii Adeleke et al. 2001, sp. nov. Legionella rowbothamii Adeleke et al. 2001, sp. nov. Legionella feeleii Herwaldt et al. 1984, sp. nov. Legionella rubrilucens Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella geestiana Dennis et al. 1993, sp. nov. Legionella sainthelensi Campbell et al. 1984, sp. nov. Legionella gormanii Morris et al. 1980, sp. nov. Legionella santicrucis Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella gratiana Bornstein et al. 1991, sp. nov. Legionella shakespearei Verma et al. 1992, sp. nov. Legionella gresilensis Lo Presti et al. 2001, sp. nov. Legionella spiritensis Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella hackeliae Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella steelei Edelstein et al. 2012, sp. nov. Legionella impletisoli Kuroki et al. 2007, sp. nov. Legionella steigerwaltii Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella israelensis Bercovier et al. 1986, sp. nov. Legionella taurinensis Lo Presti et al. 1999, sp. nov. Legionella jamestowniensis Brenner et al. 1985, sp. nov. Legionella tucsonensis Thacker et al. 1990, sp. nov. Legionella jordanis Cherry et al. 1982, sp. nov. Legionella tunisiensis Campocasso et al. 2012, sp. nov. Legionella lansingensis Thacker et al. 1994, sp. nov. Legionella wadsworthii Edelstein et al. 1983, sp. nov. Legionella londiniensis Dennis et al. 1993, sp. nov. Legionella waltersii Benson et al. 1996, sp. nov. Legionella longbeachae McKinney et al. 1982, sp. nov. Legionella worsleiensis Dennis et al. 1993, sp. nov. Legionella lytica (Drozanski 1991) Hookey et al. 1996, comb. nov. Legionella yabuuchiae Kuroki et al 2007, sp. nov. Le specie ed i sierogruppi continuano ad aumentare. Circa la metà delle specie e sierogruppi individuati sono associati con la patologia nell’uomo.
Legionelle associate con la malattia L. pneumophila, di cui si conoscono 16 sierogruppi, è responsabile di circa il 90% dei casi di malattia (soprattutto quelli di origine nosocomiale). Legionella pneumophila sierogruppo 1 rende conto del 70% dei casi. Il 20–30% dei casi sono causati da altri sierogruppi e il 5-10% da specie non-pneumophila e precisamente: • L. micdadei (60%) • L. bozemanii (15%) • L. dumoffii (10%) • L. longbeachae (5%) • other species (10%) L. longbeachae è stata associata con casi di malattia in Australia, USA e Giappone, a seguito dell’uso di terriccio da giardinaggio. ll meccanismo di infezione in questo caso non è totalmente compreso
Fisiologia e struttura • Gram-negativo, Aerobio, asporigeno • Non capsulato • Bastoncellare pleomorfo a volte anche filamentoso, su terreni artificiali, mentre nei tessuti e in campioni clinici ha una forma cocco-bacillare (1-2 µm) • Ha dimensioni di 0,3-0,9 µm di larghezza e 2-20 µm di lunghezza • Flagello polare • Associazione con protozoi e Cisti di ameba biofilm Acanthameba • E’ intracellulare facoltativo • Vita planctonica • Produce catalasi Protozoi ciliati
Fisiologia e struttura Esistenza di forme vitali ma non coltivabili (VBNC) • stress a causa di carenze nutrizionali, • cambiamenti di temperatura,salinità, ossigeno o ph • stato “temporaneamente non coltivabile” in cui Legionella regola la differenziazione cellulare per poi “resuscitare” quando le condizioni ambientali tornano favorevoli per la crescita. • Tale cambiamento fisiologico è generalmente indicato come forma “vitale ma non coltivabile” e diversi batteri usano tale strategia. • Popolazioni di L. pneumophila che entrano in tale stato sono state individuatie in impianti idrici e la loro “rinascita” è stata evidenziata dopo inoculo in uova embrionate (Hussong et al 1987) o passaggi in Acanthamoeba castellanii (Steinert et al 1997).
Fisiologia e struttura Crescita necrotrofica di L. pneumophila • Legionella può sopravvivere e crescere su cellule batteriche morte, in assenza di altri nutrienti. • Questa capacità può essere di grande importanza nella persistenza nell’ambiente di L. pneumophila. • Infatti metodi di disinfezione che eliminano il biofilm negli impianti idrici non necessariamente comportano una rimozione di L. pneumophila, a meno che la formazione di cellule morte non venga minimizzata. • (Temmerman R. AEM 2006, p. 4323-4328)
Ecologia
Legionella è ubiquitaria in ambienti acquatici naturali: •Laghi •Fiumi •Acque termali •Pozzi ad una profondità di 1170 metri •Falde acquifere •Terreni per giardinaggio: (L. longbeach, L. bozemanii, L.anisa, L. micdadei) •Sulle piante nelle foreste pluviali
Ecologia • In queste acque Legionella può essere presente in concentrazioni troppo basse per essere rilevata mediante metodi colturali • Tuttavia questa acqua quando raggiunge serbatoi o sistemi idrici può trovare condizioni favorevoli alla crescita di Legionella.
Dal serbatoio naturale Legionella può passare, tramite le reti acquedottistiche o termali, nei siti che ne costituiscono il serbatoio artificiale, colonizzandoli: impianti idro-sanitari apparati di umidificazione dell’aria piscine Fontane decorative impianti di acque Vasche esterne ed interne termali idromassaggio
Presenza nell’ambiente artificiale Impianti idrici degli edifici torri di raffreddamento Riuniti odontoiatrici UTA
Presenza nell’ambiente artificiale Le legionelle possono colonizzare materiali come gomme, plastiche poliviniliche, acciaio inossidabile, ed in misura minore il rame.
Principali fattori che interferiscono sulla sopravvivenza e la moltiplicazione di Legionella nell’ambiente naturale ed artificiale. 1. Temperatura 2. pH 3. Effetto di altri microrganismi 4. Biofilm
Temperatura
In natura le legionelle sono state isolate da ambienti con temperature comprese tra 5,7 e 63°C (Fliermans et al 1981) T °C 100 80 Muoiono in tempi diversi a seconda dell’esposizione 70 60 50 45 intorno a 45°C cessano di moltiplicarsi 40 Sopravvive e si moltiplica (T ottimale 32-42 °C) 30 20 1. Vitali ma non si moltiplicano 10 2. Vitali non coltivabili
Temperatura • Le Legionelle sono state isolate in impianti idrici a temperature maggiori di 66°C; tuttavia a temperature al di sopra dei 70°C vengono distrutte quasi istantaneamente. • E’ stato dimostrato che la crescita di alcuni ceppi testati diminuisce a temperature comprese tra a 44–45 ºC • Ceppi di Legionella producono CO2 a temperature al di sopra di 51.6 ºC, suggerendo che alcuni enzimi respiratori ancora sopravvivono a questa temperatura.
Temperatura • Legionella può sopravvivere a basse temperature per lunghi periodi per poi proliferare quando la temperatura raggiunge quella richiesta per la crescita
pH • Legionella è acido tollerante e sopporta l’esposizione a pH 2 per brevi periodi. • Sono state isolate legionelle in sorgenti ambientali in intervalli di pH da 2.7 a 8.3 (Anand et al., 1983; Sheehan,Henson & Ferris, 2005). • Tuttavia per supportare la crescita batterica in terreni di coltura il pH svolge un ruolo critico e deve essere aggiustato a 6.9.
Effetto di altri microrganismi: richiesta di nutrienti • L’acqua da sola non consente a Legionella pneumophila di proliferare. Riesce a sopravvivere, ma non si moltiplica. • I nutrienti vengono forniti direttamente o indirettamente da altre specie batteriche o altre associazioni di microrganismi in forma di costituenti organici dissolti, provenienti da un eccesso di produzione o un decadimento dei microrganismi stessi. • Diversi batteri forniscono pabulum alle legionelle con i loro prodotti metabolici ( es.Flavobacterium breve).
Substrati nutritivi: i protozoi I protozoi sono molto importanti per la sopravvivenza e la crescita di Legionella in ambienti naturali ed artificiali Protozoi ciliati •Legionella può vivere in associazione con 14 specie di amebe (Acanthamoebae spp, Hatmanella vermiformis, Tetrahimena pyriformis, Naegleria spp, etc); •Due specie di protozoi ciliati; Acanthameba Cisti di ameba
Substrati nutritivi: i protozoi • E’ stato dimostrato che L. pneumophila all’interno di cisti di amoebae resiste al trattamento con cloro (50ppm) per tutta la notte (Kilvington S, J Appl. Bacteriol,1990). • Le legionelle che crescono all’interno delle amebe variano il contenuto di lipidi della superficie cellulare, come pure delle proteine, acquisiti dalla cellula ospite; • Protozoi allo stato vegetativo e specialmente in forma di cisti proteggono dal calore, disinfettanti e dall’essiccazione. • E’ stato ipotizzato che all’interno delle cisti di protozoi Legionella si propaghi nell’aria attraverso aerosol.
Ruolo dei protozoi nella malattia Dopo crescita intra-amoeba in vitro, Legionella mostra una aumentata capacità di infettare cellule di mammifero. La bassa dose infettante riscontrata nelle fonti ambientali può pertanto essere compensata dall’aumentata infettività.
Biofilms Nel 1902 Whipple notò che l’adesione a superfici aumenta l’attività batterica di microrganismi presenti nell’acqua Definizione di biofilm Un biofilm è una aggregazione complessa di microrganismi (batteri, protozoi, miceti ) e sostanze organiche contraddistinta dalla secrezione di una matrice adesiva e protettiva, caratterizzata spesso anche da: • adesione ad una superficie, sia di tipo biologico che inerte; • eterogeneità strutturale; • interazioni biologiche complesse • una matrice extracellulare di sostanze polimeriche, spesso di carattere polisaccaridico
Biofilms Fattori favorenti lo sviluppo del biofilm sono: La presenza di nutrienti provenienti dall’acqua e dai materiali dell’impianto; Calcare e corrosione Temperature dell’acqua favorevoli alla crescita Stagnazione dell’acqua o scarso flusso, come si verifica nei bracci morti degli impianti idrici e nei serbatoi.
Biofilms •I biofilms si possono formare sulla superficie di impianti idrici e torri di raffreddamento con scarsa manutenzione •Il biofilm facilita lo scambio gassoso e di nutrienti e protegge i microrganismi non solo dai biocidi ma da periodici aumenti di temperatura e da tentativi di rimozione fisica •I biofilms si formano in particolar all’interfaccia tra acqua e superficie solida ma sono stati trovati anche nell’interfaccia olio-acqua.
Biofilms • Alcuni organismi presenti nel biofilm devono ancora essere identificati e il loro contributo sulla sopravvivenza e moltiplicazione di Legionella rimane ancora sconosciuto. • Legionelle che crescono nei biofilms sono più resistenti delle stesse specie che crescono nella fase acquosa. • La disponibilità di nutrienti nei biofilms ha portato alcuni ricercatori a proporre che i biofilms supportino la sopravvivenza e la moltiplicazione di legionella al di fuori della cellula ospite.
Biofilms • Per quanto detto, prevenire la formazione del biofilm è molto importante, poiché una volta formatosi è difficile da eliminare, soprattutto nelle reti idriche. • Inoltre la presenza sia del biofilm che dei protozoi ha un duplice effetto protettivo: aumenta la sostanza organica; inattiva i livelli di disinfettante residuo
Trasmissione all’uomo
Il serbatoio è ambientale L’infezione avviene per contatto dell’uomo con l’ambiente: le legionelle penetrano nei polmoni principalmente, ma non esclusivamente, per inalazione diretta di aerosol contaminati. Le goccioline di diametro inferiore a 5 micron arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie. Non è conosciuta la Dose Minima Infettante Non è riconosciuto un ciclo biologico in un ospite animato Non è mai stata dimostrata la trasmissione da uomo a uomo Non si conosce l’esistenza di portatori Non è dimostrata la trasmissione alimentare, bevendo acqua contaminata
PRINCIPALI MODALITÀ E SORGENTI DI TRASMISSIONE Legionella spp. MODALITA’ FONTE Inalazione di aerosol Impianto idrosanitario Torri di raffreddamento Umidificazione centralizzata degli impianti di condizionamento Apparecchi per aerosol e ossigenoterapia Aspirazione Sonda nasogastrica Introduzione di Apparecchiature per la respirazione microrganismi assistita o dispositivi medici utilizzati sulle vie respiratorie, contaminati direttamente nelle vie respiratorie
Probabilità di acquisire l’infezione è in relazione a : (1/3) • Virulenza del ceppo batterico: Legionella pneumophila sierogruppo 1 è il ceppo considerato più patogeno; • Suscettibilità dell’ospite: età, sesso, tabagismo, alcoolismo, stato immunologico, malattie predisponenti, viaggi, etc • Dimensioni delle goccioline d’acqua: l’aerosol più pericoloso è quello che non si vede, che rimane in sospensione per diverso tempo. (diametro
Probabilità di acquisire l’infezione è in relazione a : (2/3) • Dose infettante: può variare da persona a persona. In generale cariche di legionelle comprese tra 102 e 104/litro sono ritenute idonee a provocare un caso di infezione all’anno; cariche comprese tra 104 e 106 possono provocare molteplici casi sporadici. Anche se il legame tra una specifica dose e il rischio di infezione rimane ancora un problema controverso • Tempo di esposizione.
Probabilità di acquisire l’infezione è in relazione a : (3/3) Fattori ambientali esterni: • clima caldo; • particolari condizioni meteorologiche: in particolare elevata umidità Fattori ambientali interni • insufficiente o errata manutenzione di impianti impianti idrici e di climatizzazione
Forme cliniche Tasso Fattori di Incubazione Letalità d'attacco rischio Forma Basso 2-10 SI 5-50% polmonare (1-5%) giorni "Febbre di Alto 1-2 NO 0 Pontiac" (85-100%) giorni Descritte in letteratura alcune decine di casi con Altre forme localizzazione di Legionella cutanea, cerebrale, extra-polmonari miocardica, pericardica, renale, intestinale, epatica, peritoneale, splenica, su ferite, ecc.
Fattori predisponenti Aumentare dell’età Sesso ( 70% maschi ) Fumo di sigaretta Presenza di malattie cronico-degenerative (diabete, BPCO, ipertensione, scompenso cardiaco, nefropatie ), neoplastiche, infettive, trapianti,… Etilismo cronico Immunodeficienza ( infezione da HIV ) Terapie immunosoppressive
La polmonite da Legionella ha dei sintomi che sono spesso indistinguibili da polmoniti causate da altri microrganismi pertanto, la diagnosi di laboratorio della legionellosi è complemento indispensabile alle procedure diagnostiche cliniche.
Criterio Diagnostico Antigene solubile urinario di L. pneumophila (98,1%) Sierologia ( 2,8% ) Isolamento microrganismo da materiale proveniente dall’apparato respiratorio, mediante coltura ( 1,6% ) PCR o immunofluorescenza ( 0,4% ) Notiziario Ist Super Sanità 2015 – Rapporto Annuale sulla Legionellosi in Italia nel 2014
Provvedimenti di sanità pubblica Paziente Isolamento non richiesto Luogo di disinfezione nessuna ricovero Contatti del sorveglianza, quarantena, non richieste/necessarie profilassi antibiotica paziente sorveglianza da effettuare - in presenza di cluster - per casi singoli quando Co-esposti epidemiologicamente rilevante (H, RSA, ecc.) ricerca Ag urinario alla comparsa di sintomi Fonti a cui è campionamento di matrici da effettuare per ogni stato esposto il ambientali (acqua, aria, probabile fonte individuata paziente ecc.)
Grazie
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