Il rischio blackout - Difesa

Pagina creata da Antonio Giannini
 
CONTINUA A LEGGERE
Il rischio blackout - Difesa
SCIENZE E TECNOLOGIA

       Il rischio blackout

 Ing. Fabio Massimo Gatta - Ing. Pietro Masato
  Ing. Michele Antonilli - Col. Mario Pietrangeli

     L
            a notte fra sabato e domenica 28 settembre 2003,        gione. In pratica ogni giorno dell’anno presenta un
            in Italia, sarà ricordata per lungo tempo come la       distinto “diagramma di carico”(cioè un andamento tem-
            notte del black-out. Lo stesso scenario ha rischia-     porale del fabbisogno di potenza elettrica) da cui si vede
     to di riproporsi, e in alcune zone di Piemonte, Liguria e      che le ore di minimo assorbimento sono quelle nottur-
     Puglia si è di nuovo verificato, fra le 22 e le 23 del 4       ne, mentre dalle tre del mattino la potenza richiesta dalla
     novembre 2006. In quest’articolo, si vogliono presenta-        rete comincia a crescere raggiungendo una prima punta
     re le problematiche connesse a mancanze di energia elet-       attorno alle ore 12 per poi scendere e risalire, intorno
     trica, descrivendo il sistema di produzione – trasmissio-      alle ore 17, al valore della massima punta giornaliera.
     ne – utilizzazione dell’energia elettrica in Italia, unita-        In ogni istante deve essere soddisfatta l’uguaglianza
     mente alle funzioni pertinenti alla Difesa Civile in fran-     tra la potenza richiesta dalla rete e la somma delle poten-
     genti di questo tipo.                                          ze generate dalle centrali elettriche ed importate dall’e-
                                                                    stero, ottenendo la copertura del “diagramma di carico”
     Gli impianti di produzione in Italia                           che viene ottenuta affidando alle centrali diversi tipi di
                                                                    servizio a seconda delle loro caratteristiche.
         L’energia elettrica richiesta dagli apparecchi utilizza-       La potenza efficiente di una centrale non è tutta
     tori, per lo più alimentati in bassa tensione ed in media      disponibile in quanto gli impianti possono avere diversi
     tensione, viene prodotta nelle centrali elettriche nelle       problemi:
     quali energie di altra specie vengono convertite/trasfor-      • manutenzioni programmate o straordinarie, lavori di
     mate in energia elettrica. Allo stato attuale per la produ-        trasformazione (ad esempio da centrale termoelettri-
     zione dell’energia elettrica sono disponibili numerose             ca a carbone a centrale a gas-vapore) e “ambientaliz-
     tecnologie che permettono di realizzare impianti di pro-           zazioni” (installazione di apparati di riduzione delle
     duzione la cui potenza va da pochi kW a migliaia di                emissioni inquinanti);
     MW. La potenza elettrica richiesta varia durante il gior-      • restrizioni ambientali, come ad esempio il non
     no e dipende dal tipo di utilizzatori alimentati dalla rete,       rispetto dei limiti delle emissioni inquinanti degli
     dal giorno della settimana (feriale o festivo) e dalla sta-        impianti termoelettrici o la fermata dei gruppi che

42
Il rischio blackout - Difesa
Il rischio di blackout

                                                                                         La centrale termoelettrica di La Spezia

      Carico della Rete Italiana nel giorno di massima punta dell’anno 2002              Tralicci dell’alta tensione

          hanno superato la massima temperatura di restitu-                              Perchè l’Italia importa energia elettrica
          zione dell’acqua di raffreddamento del condensatore;
      • scarsa disponibilità idrica, che non permette agli                                   L’importazione di energia elettrica in Italia si attesta a
          impianti idroelettrici di produrre la totale potenza                           valori superiori alla media dei paesi europei e ciò perché
          efficiente.                                                                    il costo dell’energia elettrica importata è inferiore a quel-
          Il parco di generazione di energia elettrica in Italia                         lo di produzione degli impianti nazionali. Nell’anno
      può essere ricondotto essenzialmente alle seguenti quat-                           2005 sono stati importati dalla frontiera settentrionale
      tro categorie: I) idroelettriche a bacino ed a acqua fluen-                        50264 MWh pari al 14,8% della totale energia immessa
      te; II) termiche a combustibile fossile (carbone, olio                             nella Rete di Trasmissione Nazionale (340872 MWh).
      combustibile, orimulsion un combustibile solido otte-                                  Occorre infine sottolineare che da qualche anno nei
      nuto mediante un processo di emulsione del bitume                                  mesi estivi, a causa del caldo torrido, il massiccio uso di
      naturale, gas naturale); III) geotermoelettriche; IV) eoli-                        condizionatori e apparecchiature refrigeranti fa registra-
      che e fotovoltaiche. Con tali impianti viene coperto                               re una punta di assorbimento di potenza uguale o supe-
      giornalmente il fabbisogno di potenza elettrica insieme                            riore alla punta massima invernale che generalmente è
      alla potenza importata dall’estero.                                                sempre stata nettamente superiore a quella estiva.
           Produzione                 Potenza efficiente lorda [MW]         Potenza media disponibile alla
                                                                                    punta [MW]
                                                                                                                 Trasmissione e distribuzione
          Termoelettrica                            65357                                 42200
                                                                                                                     Le centrali elettriche vengono
           Idroelettrica                            21343                                 13700                  costruite in luoghi ben definiti la cui
       Eolica/fotovoltaica                           1646                                  400                   scelta è soggetta a vincoli ambientali,
              Totale                                88346                                 56300                  sismici, di facile approvvigionamento
Potenza efficiente lorda e disponibile alla punta il 31-12-2005                                                  del combustibile (in vicinanza di
                                                                                                                 porti, di gasdotti, di miniere di car-
Interconnessioni Francia+Svizzera                  Austria               Slovenia                 Totale
                                                                                                                 bone) e dell’acqua di raffreddamento
                                                                                                                 del condensatore (vicinanza al mare
   Potenza
Importata [MW]                5700                   220                 380+100                 6300+100
                                                                                                                 od a corsi d’acqua di opportuna por-
  anno 2003                                                                                                      tata), dall’ubicazione del bacino
                                                                                                                 idraulico per quanto riguarda gli
    anno 2004                 5450                   220                    380                   6050           impianti idroelettrici, ecc.. Poiché
                                                                                                                 esse possono non essere vicine alle
Valori di potenza importabili in sicurezza dall’Italia alla frontiera settentrionale (inverno)

                                                                                                                                                           43
Il rischio blackout - Difesa
Il rischio di blackout

     Centrale idroelettrica di Caneva                                Blackout a Roma il 28 settembre 2003

     utenze da alimentare, occorre trasportare e distribuire         Soazza; 1 linea con l’Austria: Redipuglia-Divaca, dal
     l’energia elettrica prodotta nelle centrali attraverso il       2005 sono diventate 18 per la messa in servizio del
     Sistema Elettrico di Trasmissione e Distribuzione. La           nuovo elettrodotto ad Altissima Tensione tra Italia e
     Rete di Trasmissione Nazionale Italiana (RTN) si svi-           Svizzera in doppia linea S. Fiorano-Robbia che ha
     luppa su tutto il territorio nazionale ed è costituita dal-     rinforzato l’interconnessione.
     l’insieme delle linee aeree ed in cavo ad altissima ed alta         Ci sono inoltre 8 linee di interconnessione a Alta
     tensione, attraverso le quali viene operato il trasporto        Tensione (1 con la Francia, 5 con la Svizzera , 1 con
     dell’energia elettrica dalle centrali di produzione alle aree   l’Austria, 1 con la Slovenia), e due linee in cavo sotto-
     di utilizzo, nonché l’importazione/esportazione di ener-        marino in corrente continua, una con la Grecia ad Altis-
     gia elettrica da/verso Paesi Esteri confinanti. L’estensio-     sima Tensione, l’altra ad Alta Tensione con la Corsica.
     ne totale della RTN è pari a 43685 km di linee. Fino al             Nello svolgimento dei suoi compiti, prima il GRTN
     novembre del 2005 la RTN è stata gestita dal Gestore            ed ora Terna, garantisce la sicurezza, l’affidabilità e la
     della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), mentre i           continuità del servizio elettrico; delibera gli interventi
     proprietari delle linee erano soggetti diversi, quali Terna     funzionali allo sviluppo e all’efficienza del sistema di tra-
     Spa (Gruppo ENEL), Edison Rete, Sondel Trasmissio-              smissione dell’energia elettrica; garantisce a tutti gli ope-
     ne, Acea Trasmissione, AEM Trasmissione Energia                 ratori del settore l’accesso alla rete in modo imparziale,
     (TO), AEM Trasmissione (MI), ecc.. Tra queste la sola           neutrale e a parità di condizioni; concorre a promuove-
     Terna possiede la quasi totalità delle linee ad Altissima       re la tutela dell’ambiente e la sicurezza degli impianti.
     Tensione (400kV), mentre le altre società sono proprie-         Terna, come prima il GRTN, aderisce all’UCTE (Unio-
     tarie di linee ad Alta Tensione (220 kV-120 kV). Dal            ne per il Coordinamento della Trasmissione di Energia
     novembre del 2006 la gestione è passata a Terna che è           Elettrica in Europa) e all’ETSO (Associazione dei
     tuttora responsabile anche del dispacciamento dell’ener-        Gestori di Rete Europei) per garantire l’esercizio coordi-
     gia elettrica. L’azionista di maggioranza è la Cassa Depo-      nato dei sistemi elettrici interconnessi e per facilitare il
     siti e Prestiti, che detiene il 29.99% del pacchetto azio-      processo di realizzazione del Mercato Unico Europeo
     nario. Attualmente quindi, a seguito della fusione con il       dell’Energia Elettrica.
     GRTN, Terna svolge anche le attività che prima erano
     di competenza del GRTN ovvero la gestione della rete            Il blackout del 28 settembre 2003
     di trasmissione ad alta ed altissima tensione che è ad essa
     affidata in regime di concessione ed il “dispacciamento”.           I disservizi del sistema elettrico, denominati col ter-
     I diritti dell’azionista vengono comunque esercitati d’in-      mine anglosassone “Blackout”, possono interessare
     tesa con il Ministero delle Attività Produttive che ne          popolazioni di poche decine di migliaia fino a decine
     definisce gli obiettivi strategici e produttivi e sotto le      di milioni di persone e sono accaduti nel passato sia in
     direttive dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.      paesi industrializzati sia e soprattutto in quelli in via di
          Le linee di interconnessione con i Paesi Esteri che nel    sviluppo, con carichi interrotti superiori a 50000 MW
     2003 erano in totale 16 di cui 6 ad Altissima Tensione:         e tempi di ripristino del servizio elettrico di 10∏30
     3 linee con la Francia: Venaus-Villarodin e una doppia          ore, interessando popolazioni fino a 50 milioni di per-
     terna su stessa palificazione Rondissone-Albertville; 2         sone. Tra le cause che possono dare origine ai Blackout
     linee con la Svizzera: Musignano-Lavorgo e Bulciago-            le principali sono: corto circuito su una linea di tra-

44
Il rischio blackout - Difesa
Il rischio di blackout

smissione seguito dalla sua apertura permanente; fuori                         Svizzera provocando un sovraccarico sulla linea ad
servizio di una centrale; guasto di sbarra in centrale, in                     Altissima Tensione Sils-Soazza. Alle ore 3:25 a causa
stazioni di smistamento o di trasformazione; perdita di                        dell’aumento di richiesta dovuto all’entità ed alla
collegamenti di interconnessione con paesi esteri attra-                       durata del sovraccarico sulla linea Sils-Soazza si veri-
verso i quali viene importata considerevole potenza. In                        ficava l’innesco di un arco tra i conduttori di fase ed
seguito a tali eventi si può verificare l’instabilità ango-                    un albero con conseguente apertura della linea stes-
lare o di tensione” e, conseguentemente, il blackout del                       sa. Da questo istante la quasi totalità della potenza
sistema. Il più grave blackout verificatosi in Italia è stato                  importata dalla Svizzera si è ridistribuita nelle circo-
proprio quello della notte del 28 settembre 2003 alle ore                      stanti linee in parallelo ad Alta Tensione di collega-
3:25, con disalimentazione delle utenze collegate alla                         mento con l’Italia provocandone dopo pochi secon-
rete in quel momento e che ha richiesto un tempo di                            di l’interruzione per sovraccarico.
ripristino del servizio da 3 ore (Friuli Venezia Giulia) a                         A causa della perduta importazione di potenza
20 ore (Sicilia). In quella notte alle ore 3:00 la poten-                      (6400 MW), nel sistema elettrico italiano si sono
za elettrica alimentata in Italia ammontava a 27700                            verificati fenomeni di instabilità angolare, di abbas-
MW di cui 3650 MW circa erano assorbiti dagli                                  samento della tensione e della frequenza che hanno
impianti di pompaggio. La totale potenza importata                             portato alla perdita di ulteriori di circa 6900 MW di
dall’Europa era pari a 6650 MW ripartita tra le                                generazione. La riduzione delle utenze alimentate,
diverse linee di interconnessione a Altissima e Alta                           mediante il distacco automatico degli impianti per
Tensione dell’Italia settentrionale. L’importazione,                           una totale potenza di 3200 MW e mediante la
superiore a quella di programma di circa 250∏300                               disconnessione di circa 7700 MW di utenze per l’in-
MW, rappresentava una percentuale cospicua, il                                 tervento dei relè alleggeritori (1), non è stata suffi-
24%, del totale carico alimentato dalla RTN Italia-                            ciente ad annullare il deficit di potenza generata (pari
na, ovvero il 31% della potenza erogata dagli                                  a 1400 MW), per cui la frequenza ha continuato a
impianti di produzione in funzione in quel momen-                              scendere e, quando ha raggiunto il valore di 47,5 Hz,
to in Italia. Gli eventi che hanno portato in poco più                         tutte le unità di generazione termiche rimaste in ser-
di 25∏30 minuti al blackout il sistema elettrico ita-                          vizio sono state disconnesse, provocando il definitivo
liano sono qui di seguito riassunti. Alle ore 3:01 si è                        blackout del Sistema Elettrico Italiano.
verificata l’apertura permanente della linea svizzera a                            La rialimentazione delle utenze ha richiesto tempi
Altissima Tensione Mettlen-Lavorgo a causa di un                               di poche ore nel nord Italia e di circa 20 ore in Sici-
guasto monofase a terra per contatto dei conduttori                            lia. Notevoli i disagi causati da una così prolungata
con un albero.                                                                 interruzione della fornitura di energia elettrica. Circa
    La perdita di detta linea ha determinato una ridi-                         110 treni, con circa 30000 passeggeri a bordo e nelle
stribuzione della potenza importata in Italia nelle                            varie stazioni lungo la rete ferroviaria, sono rimasti
linee di interconnessione e soprattutto nella rete                             bloccati e successivamente ricoverati nelle stazioni
                                                                                                          Carico non
                                                                                                                                Tempo di ripristino del
      Data                           Paesi                             Popolazioni interessate            alimentato
                                                                                                                                   servizio elettrico
                                                                                                             [MW]
   18-2-1978                         Francia                              75% popolazione                    28.500                   alcune ore
  27-12-1983                          Svezia                                  8 milioni                      11.400                      7 ore
   18-4-1988                   Canada (Quebec)                        alcuni milioni di persone              15.000                      9 ore
   20-5-1993                  Italia settentrionale                   alcuni milioni di persone               4.000                 Alcuni minuti
                                                              Lazio, Molise, Campania, Basilicata,
   24-8-1994                  Italia meridionale                                                             4.430
                                                                            Calabria
   10-8-1996                  USA-Canada                                     7.5 milioni                     30.390                     9 ore
   14-8-2003                  USA-Canada                                     50 milioni                      62.000                    8-29 ore
   23-9-2003             Danimarca - Svezia del Sud                        alcuni milioni                     4.850                     7 ore
   28-9-2003                      Italia                                     50 milioni                      26.200                    3-20 ore
  04-11-2006                 10 Paesi Europei                                15 milioni                      10.000                     2 ore
Principali blackout verificatisi nel mondo negli ultimi 25 anni

(1) A 49,7 e 49,1 Hz, si ricorda che la frequenza di normale funzionamento degli apparecchi elettrici utilizzatori è di 50 Hz

                                                                                                                                                          45
Il rischio blackout - Difesa
Il rischio di blackout

     Linee di interconnessione con i paesi europei confinanti               Operai al lavoro sui tralicci

     più vicine; negli aeroporti alcuni voli sono stati can-                dente originatosi in Germania e che ha provocato l’in-
     cellati e altri hanno subito ritardi fino al ripristino                terruzione della fornitura di energia elettrica a più di 15
     della situazione. Difficoltà nella circolazione stradale               milioni di utenti in 10 paesi. L’incidente non si è evo-
     nelle grandi aree urbane, fortunatamente non molto                     luto in un vero e proprio blackout grazie alle procedu-
     intensa dato l’orario, e blocco delle linee metropoli-                 re di sicurezza automatiche e manuali adottate dai vari
     tane. Problemi per la rete della telefonia cellulare, in               TSO (Transmission System Operator) europei. Si è
     quanto le batterie delle stazioni radio–base sono state                comunque trattato del più severo ed esteso disservizio
     messe a dura prova dal perdurare della mancanza di                     accaduto alla rete elettrica europea in 50 anni di storia.
     energia elettrica. Nelle strutture ospedaliere al                          L’evento si è originato nella Germania del nord. Alle
     momento del blackout sono entrati in funzione i                        21:38 il Transmission System Operator tedesco E.ON
     gruppi elettrogeni autonomi, garantendo l’efficienza                   (la rete elettrica tedesca viene attualmente gestita da
     dei servizi principali, tuttavia si è reso necessario l’ap-            ben quattro TSOs differenti) metteva fuori servizio un
     provvigionamento della nafta necessaria per mante-                     elettrodotto ad Altissima Tensione a doppia linea per
     nere il funzionamento per un intervallo di tempo                       consentire il passaggio in sicurezza di una nave da cro-
     prolungato; molti pazienti sono stati trasferiti da cli-               ciera sul fiume Ems. L’elettrodotto, in quel momento,
     niche private verso gli ospedali maggiori; identico                    trasportava una potenza elettrica di circa 1600 MW
     problema si è presentato per strutture strategiche                     verso occidente e, con il suo distacco si sovraccaricava
     quali questure, prefetture, comandi dei VVFF, palaz-                   un’altra linea ad Altissima Tensione di E.ON che alle
     zi istituzionali, stabilimenti industriali (ove le lavora-             22:10 veniva distaccata dalle protezioni.
     zioni a ciclo continuo hanno subito i danni maggio-                        Questo ulteriore fuori servizio innescava una serie
     ri). Si è registrata carenza idrica in molte abitazioni                di successivi scatti in cascata secondo un classico effet-
     per il mancato funzionamento delle autoclavi, pro-                     to domino, tale da portare alla separazione in tre zone
     blema che ha interessato anche ospedali, case di cura                  della rete UCTE. Secondo quanto dichiarato dall’UC-
     private, carceri. Oltre 2000 gli interventi che i circa                TE, che sta ancora investigando sull’accaduto, un defi-
     7000 Vigili del Fuoco in servizio hanno compiuto                       cit di potenza di circa 10000 MW si è verificato nell’a-
     nell’arco della giornata per soccorso a persone bloc-                  rea 1, comprendente tutta l’Europa occidentale. Tale
     cate negli ascensori, messa in funzione di gruppi elet-                sistema subiva un rapido crollo della frequenza che
     trogeni, consegna di gasolio, ecc..                                    veniva bloccato solo dall’intervento dei relé alleggerito-
         Tenuto presente che l’evento si è verificato in un                 ri di carico che distaccavano automaticamente una
     giorno festivo ed in un periodo dell’anno in cui la                    notevole parte delle utenze industriali e civili ad una
     temperatura è ancora piuttosto mite, con molte atti-                   frequenza di circa 49 Hz.
     vità produttive interrotte o comunque ridotte, i                           Dopo l’alleggerimento automatico della potenza
     danni registrati sono stati piuttosto limitati.                        alimentata, la frequenza è stata riportata al valore
                                                                            nominale di 50 Hz dal personale addetto al controllo e
     Il blackout del 4 novembre 2006                                        alla gestione della rete elettrica dei vari TSOs mediante
                                                                            l’utilizzo di tutta la riserva di potenza disponibile nei
        La sera del 4 novembre 2006 la rete elettrica euro-                 vari paesi. Secondo l’UCTE, le operazioni di re-sincro-
     pea interconnessa è rimasta coinvolta in un serio inci-                nizzazione delle tre aree hanno impiegato appena 39

46
Il rischio blackout - Difesa
Il rischio di blackout

                                                                          che a livello nazionale e locale possono comunque
                                                                          garantire continuità nell’erogazione di energia elet-
                                                                          trica, quelle industrie in grado di produrre generi di
                                                                          prima necessità la cui presenza deve essere sempre
                                                                          assicurata; gli ospedali civili e militari di più imme-
                                                                          diato impiego; i mezzi di trasporto per evacuare le
                                                                          persone coinvolte da un’emergenza.
                                                                          Attore principale in queste tipologie di eventi è la
                                                                      Difesa Civile, vale a dire quel complesso di misure da
                                                                      predisporre e di attività da compiere per fronteggiare
                                                                      emergenze determinate sia da eventi naturali, sia da
                                                                      incidenti involontari e casuali, che da disastri intenzio-
Separazione della rete UCTE avvenuta il 4 novembre 2006
                                                                      nalmente provocati da uomini.
minuti mentre il completo ritorno ad uno stato nor-                       La Difesa Civile agisce nel rispetto dei compiti e
male di esercizio in tutte le zone interessate è avvenuto             delle attribuzioni devolute ai vari organi statali e non
dopo 2 ore dal primo evento.                                          statali, sviluppando attività preventive e di coordina-
                                                                      mento e garantendo l’ordine e l’economicità nel lavoro
Gli aspetti strategici del rischio blackout                           dello Stato e del Governo; essa costituisce il pilastro
                                                                      organizzativo del Paese, rappresentando il più significa-
    Un blackout elettrico come quelli sopradescritti è                tivo “deterrente”per un possibile nemico. Il livello di
conseguente ad un guasto tecnico, purtuttavia la rete                 “efficienza” di un’organizzazione di difesa civile, per-
elettrica nazionale si mostra alquanto vulnerabile agli               tanto, è determinato dalla “prontezza” con cui vengo-
attacchi terroristici di varia natura (si pensi ai cosiddet-          no applicate le misure previste, dalla “quantità” e “qua-
ti “ecoterroristi”), tenendo anche presente la dipenden-              lità” del personale e dei mezzi a disposizione insieme
za dall’estero per i fabbisogni energetici. In tale conte-            alla durata delle “operazioni di ripristino”. Occorre,
sto, per prevenire o comunque ridurre le conseguenze                  quindi, bandire ogni forma di improvvisazione e pro-
negative è necessario:                                                cedere sempre nel rispetto di accurate predisposizioni
• ipotizzare tempestivamente scenari che potrebbero                   che discendano da oculate e sperimentate pianificazio-
    produrre stati di crisi, e cercare attraverso vie diplo-          ni; questo per poter affrontare con tempestività e deci-
    matiche di rimuovere le cause di pericolo prima che               sione l’emergenza ed evitare il disordine ed il conse-
    provochino risultati violenti;                                    guente spreco di energie e cattiva utilizzazione delle
• promuovere e incoraggiare la formazione del perso-                  strutture disponibili.
    nale della Pubblica Amministrazione e degli stu-
    denti nel campo della Difesa Civile, in particolare               Conclusioni
    nel saper affrontare situazioni di estrema emergenza
    come un black-out elettrico o un attacco NBC                          I disservizi elettrici del 28 settembre 2003 e del 4
    (Nucleare-Biologico o Chimico);                                   novembre 2006, sono significativi per dare un quadro
• sensibilizzare i responsabili di strutture pubbliche                sulla vulnerabilità dell’Italia riguardo la fornitura di
    quali ospedali, scuole ecc. nell’attuazione di eserci-            energia elettrica. Le conseguenze, ampiamente descrit-
    tazione dei piani di evacuazione degli stabili;                   te, sono state: disagi alla popolazione; arresto di molte
• favorire l’addestramento dei capi famiglia per                      attività produttive con conseguenti danni economici;
    affrontare situazioni di pericolo;                                disagi nei trasporti; tempi di ripristino del servizio elet-
• facilitare l’acquisto da parte dei cittadini di quelle              trico da 2 a 20 ore.
    attrezzature necessarie per affrontare le conseguenze                 Sotto il profilo strategico è importante coinvolgere
    ad esempio di un blackout elettrico (installazione di             maggiormente i cittadini in tema di emergenza e Dife-
    sistemi di illuminazione di emergenza domestici,                  sa Civile ed armonizzare ulteriormente la normativa in
    piccoli gruppi elettrogeni, serbatoi per l’acqua, stufe           materia di Difesa Civile e Protezione Civile, per costi-
    a legna o a combustibili alternativi);                            tuire una struttura per quanto possibile unitaria anche
• saper individuare per ogni contesto di crisi: vie di                considerando che gli strumenti operativi per affrontare
    fuga che vanno da quelle all’interno di una casa a                le grandi calamità o gli atti di terrorismo sono in gran
    quelle locali e nazionali, gli impianti di produzione             parte gli stessi.

                                                                                                                                     47
Puoi anche leggere