Il 2019 anno record in Italia per le crociere

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Il 2019 anno record in Italia per le crociere
1 Marzo 2020 -

Il 2019 anno record in Italia per le
crociere

VENEZIA – Il 2019 si conferma l’anno record in Italia per le crociere e per
la prima volta oltre quota 12 milioni i movimenti passeggeri nei porti
nazionali (+ 10,4% sul 2018).

Questi i dati pubblicati dall’annuale “Speciale Crociere” di Risposte Turismo

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dedicato al turismo crocieristico giunto quest’anno alla sua decima edizione.
Un approfondimento che analizza l’andamento del settore in Italia attraverso
i dati di traffico 2019 registrati dai porti crocieristici italiani e le
previsioni aggiornate per il 2020.

Grazie alla ormai consueta, e sempre apprezzata, collaborazione da parte dei
responsabili degli scali italiani, cosi come di alcune compagnie di crociera
impegnate nel nostro Paese, Risposte Turismo presenta i dati relativi agli
imbarchi, sbarchi e transiti dei passeggeri, alle toccate nave, alle
variazioni rispetto agli anni precedenti, agli andamenti stagionali, alle
previsioni ed altro ancora. Si tratta come al solito di uno short report con
una successione di grafici e tabelle accompagnati da brevi commenti o
sottolineature.

Considerati i tempi di uscita è necessario sottolineare come le previsioni
non tengano conto di eventuali effetti che potranno essere prodotti
dall’impatto sulle vendite del nuovo coronavirus.

Le variazioni positive si sono registrate pressoché ovunque portando ad un
risultato superiore alle aspettative: 12.267.283 passeggeri movimentati in
4.931 accosti di nave da crociera nei 66 porti che hanno registrato traffico
nel 2019.

Quanto continua a crescere è la movimentazione media per toccata: se nel 2010
si sfioravano i 2.000 crocieristi (1.975), il 2019 vede un valore pari a
2.570 crocieristi, con un significativo aumento rispetto al dato di un solo
anno prima.

Il 2019 registra inoltre il nuovo sorpasso della Liguria sul Lazio quale
regione che concentra la quota maggiore di passeggeri movimentati a livello
nazionale. Entrambe sono sempre più vicine alla soglia dei 3 milioni di
crocieristi movimentati nei propri porti. Il Veneto conferma il suo terzo
posto anche se si avvicina la Campania (+20% sul 2018), grazie all’ottimo
risultato registrato nel porto di Napoli; più distante la Sicilia al quinto
posto. Sono stabili le altre posizioni.

Restano 13 le regioni con traffico crocieristico e si conferma l’evidente
concentrazione di traffico con le prime cinque regioni a detenere l’80% del
totale.

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Nel 2019 sono 15 i porti crocieristici ad aver registrato oltre 100.000
passeggeri movimentati, 28 quelli con più di 20.000. Le prime quattro
posizioni restano confermate. Dalla quinta si registrano cambi,
principalmente dovuti al calo di traffico registrato lo scorso anno nel porto
ligure di Savona su cui, come noto e da programma, sono stati effettuati
interventi infrastrutturali migliorativi che ne hanno temporaneamente ridotto
la capacità. Livorno guadagna dunque una posizione mentre Bari due, superando
anche Palermo e collocandosi per la prima volta al 5° posto nazionale.
Prosegue la crescita della Spezia che sale all’8° posto nel 2019
(significativo ricordare come fosse al 17° nel 2010). Scorrendo la
classifica, Trieste recupera due posizioni mentre Brindisi scende di 4 posti,
complice la buona performance di Ancona. Nella fascia di traffico tra 10.000
e 20.000 movimenti figurano i porti di Ravenna, Siracusa e Lipari.

Nel 2019 sono 15 i porti crocieristici ad aver registrato oltre 100.000
passeggeri movimentati, 28 quelli con più di 20.000. Le prime quattro
posizioni restano confermate con Civitavecchia a quota 2.652.533 crocieristi.

Venezia si conferma prima nella classifica dei porti crocieristici per
imbarchi-sbarchi sul totale del traffico con oltre 1,39 milioni di
crocieristi che hanno iniziato o concluso la propria crociera nel capoluogo
lagunare. Seguono in termini assoluti Civitavecchia, che supera per la prima
volta la soglia del milione, e Genova (711.500). Più distanti e con valori
tra 200 e 300mila crocieristi Savona, Bari e Napoli (+132% sul traffico in
imbarco e sbarco rispetto al 2018).

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Convocare tavolo per bonifiche aree
Sin-Sir
LIVORNO – Il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha scritto al ministro
dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli di convocare con urgenza
un tavolo tecnico per arrivare in tempi rapidi alla stesura di un
accordo di Programma per l’avvio delle bonifiche nell’area Sin-Sir.

Bonifiche indispensabili per rendere queste aree pienamente
utilizzabili e attrattive per ampliamenti degli insediamenti
industriali esistenti e per nuovi investitori: un obiettivo strategico
quindi anche per aiutare l’area Livorno-Collesalvetti ad uscire dalla

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crisi economica e occupazionale che la caratterizza.

Come ribadisce il sindaco, quella delle bonifiche (mancate) delle aree
Sin-Sir è una vicenda che si trascina da anni e che vede una
situazione di particolare ritardo nell’area livornese rispetto ad
altre aree Sin toscane e nazionali.
Nella lettera inviata in questi giorni al ministro dello Sviluppo
economico, Salvetti sottolinea che già in occasione della seduta del
gruppo di coordinamento e controllo dell’Area di crisi industriale del
4 Dicembre 2019 era stata affrontata, fra le altre, la questione delle
aree Sin-Sir che sono presenti nei Comuni di Livorno e Collesalvetti
(questione oggetto dell’Accordo di programma per il rilancio
competitivo dell’Area costiera livornese firmato nel 2015).
Da parte della Regione Toscana e dei Comuni di Livorno e Collesalvetti
– ricorda il sindaco – fu ribadita l’esigenza di arrivare rapidamente
alla stesura di un Accordo di Programma proprio finalizzato all’avvio
delle bonifiche, così come previsto dell’Accordo del 2015 e
sollecitato con una lettera congiunta del presidente della Regione e
dei due sindaci Livorno e Collesalvetti al ministro dall’Ambiente
Costa, nell’Agosto 2019. Lettera che non ha ricevuto nessuna risposta.

Il 4 Dicembre scorso proprio i rappresentanti del Mise che
presiedevano l’incontro, manifestarono la disponibilità, condivisa dai
presenti, di convocare entro il mese di Gennaio un tavolo tra Regione,
Comuni di Livorno e Collesalvetti, lo stesso Mise, Mattm e Autorità di
Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale per riprendere un
percorso sul quale tutte le istituzioni nazionali e territoriali si
erano impegnate.
Purtroppo ad ora alle parole non sono seguiti I fatti. Da qui la
richiesta al Mise partita oggi dal sindaco per ricordare di fissare
l’indispensabile appuntamento.

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L’emergenza non danneggi economia
marittima

ROMA – L’emergenza non danneggi l’economia marittima italiana. Così la
Federazione del Mare esprime una forte preoccupazione per il progressivo
isolamento dell’Italia determinatosi a seguito dell’epidemia del virus
covid-19.

“L’intero cluster marittimo, compatto – afferma Mario Mattioli, presidente

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della Federazione del Mare – è già pronto a fare la sua importante parte per
aiutare la ripresa nel primario interesse del Paese”.

La Federazione del Mare, che come noto riunisce il cluster marittimo
rappresentato dalle organizzazioni del settore (Accademia Italiana della
Marina Mercantile, Aidim, Ancip, Ania, Assonave, Assoporti,
Assorimorchiatori, Cetena, Collegio Capitani, Confindustria Nautica,
Confitarma, Federagenti, Fedepiloti, Federpesca, Fedespedi e Rina) si attende
pertanto dal Governo e dalle altre Istituzioni un atteggiamento fermo ma non
allarmistico, modulando gli interventi richiesti dalle necessità sanitarie in
modo da evitare involontarie conseguenze altamente dannose per l’intera
economia marittima italiana, le cui attività sono strettamente legate ad una
piena integrazione nei mercati internazionali.

Il comparto marittimo – sostiene la Federazione del Mare – è pienamente
consapevole dell’esigenza di prendere tutte le precauzioni necessarie per
ridurre la diffusione di covid-19: navi e porti sono fortemente impegnati in
tale sforzo e a tal fine operano secondo le linee-guida dell’Organizzazione
mondiale della sanità e delle competenti autorità nazionali, sia per quanto
riguarda i controlli sanitari dei passeggeri che per l’imbarco delle merci.

Purtroppo, a livello nazionale e globale, l’impatto del coronavirus sul
settore marittimo è notevole (secondo le prime stime, solo lo shipping nel
mondo perderà circa 350 milioni di dollari a settimana), senza contare i
gravi danni per la catena logistica e di approvvigionamento determinati dai
più lunghi tempi di controllo delle merci in ingresso nei porti del Paese.

La Federazione del Mare ritiene che sia quanto mai necessario sin da ora
impostare una forte iniziativa di comunicazione in Italia e all’estero, da
lanciare alla fine dell’emergenza, per restituire all’Italia la sua elevata
reputazione come destinazione di flussi turistici e origine delle merci.

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Corsini convoca Comitato di Igiene e
Sicurezza

LIVORNO – Corsini convoca il Comitato di Igiene e Sicurezza. Al fine
di tutelare la salute dei lavoratori e scongiurare rallentamenti nelle
attività nel porto di Livorno, infatti, il presidente dell’Autorità di
Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Stefano Corsini convoca per
martedì prossimo il Comitato di Igiene e Sicurezza, strumento previsto
dall’art.7 del Decreto 279.

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La riunione si svolgerà a partire dalle ore 15, a Palazzo Rosciano. Sono
stati invitati a partecipare il Comune di Livorno, la Capitaneria di Porto,
il Commissariato di Polizia di Frontiera Marittima, la Guardia di Finanza,
L’Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera, l’Asl (dipartimento di
prevenzione) e le associazioni datoriali e sindacali (Assiterminal,
Assimprese, Confindustria oltre a Cgil-Filt; Cisl-Fit e Uiltrasporti).
Coinvolti anche i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito del
porto di Livorno.

La convocazione del Comitato di Igiene e Sicurezza è in ordine di tempo solo
l’ultima delle iniziative promosse dall’AdSp per far fronte all’emergenza del
coronavirus. Già nelle prime settimane di Febbraio la Port Authority si era
attivata diffondendo agli operatori portuali una informativa sui
comportamenti da tenere per prevenire il contagio da covid-19.

In una nota firmata dalla responsabile della direzione Sicurezza, Ambiente e
Servizi, Cinzia De Luca, le imprese erano state infatti invitate a seguire le
misure di protezione previste dalle circolari 3190 del 3 Febbraio e 5433 del
22 Febbraio emanate dal Ministero della Salute.

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Traffico merci in flessione nel 2019

CIVITAVECCHIA – Traffico merci in flessione nel 2019 per il network dei Porti
di Roma e del Lazio, rispetto all’anno precedente. L’Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale, attribuisce questo calo alla
riduzione delle rinfuse solide dovuta alla sensibile contrazione del traffico
di carbone destinato alla centrale dell’Enel di Torre Valdaliga Nord.

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Tuttavia, durante l’ultima seduta del   Comitato di Gestione e della
Commissione Consultiva per il rinnovo   e il rilascio delle autorizzazioni per
le imprese che svolgono le operazioni   portuali, sono emersi elementi
confortanti per il futuro del cluster   dell’AdSP.

Infatti, dai dati emersi dalle ricognizioni sulle performance delle imprese,
nonché dagli aggiornamenti ai piani operativi prodotti dalle stesse società,
si rilevano alcuni profili competitivi per il futuro, che possono lasciare
spazio ad un cauto ottimismo, sia per quanto riguarda i dati a consuntivo
che per i dati previsionali.

“I mercati che interessano il porto di Civitavecchia sono caratterizzati da
un’instabilità riconducibile a storici fattori esogeni”, dichiara il
presidente dell’AdSp, Francesco Maria di Majo, “tra i quali l’importazione di
carbone per la centrale dell’Enel che, facendo registrare una riduzione di
quasi il 50% rispetto al 2018, ha inciso in maniera significativa sulla
flessione complessiva del traffico di merci solide alla rinfusa nei porti del
network laziale (il traffico di carbone incide, infatti, storicamente per
circa l’80% sull’intero traffico delle rinfuse solide del porto di
Civitavecchia)”.

“In particolare, nel 2019, la flessione del traffico di carbone è stata pari
a circa 1,9 milioni di tonnellate su 2 milioni di tonnellate del calo
complessivo di questo settore, incidendo, quindi, per oltre il 90% sulla
flessione complessiva del traffico di merci solide alla rinfusa. Tale dato
negativo – continua il presidente dell’Authority – è stato comunque attenuato
da alcuni incrementi di traffici di altre merci alla rinfusa che, secondo le
stime dei concessionari, dovrebbero ulteriormente aumentare nel corso del
2020. In particolare, la storica società Traiana, che recentemente ha
beneficiato di un ampliamento dell’area in concessione nel porto di
Civitavecchia e che eseguirà i lavori di riqualificazione della banchina n°
23 in modo da aumentare le proprie capacità operative (principalmente
per merci come il ferrocromo, destinate alle acciaierie di Terni), nel
programma operativo presentato all’AdSp, ha addirittura previsto di
raddoppiare, rispetto al 2019, il tonnellaggio delle merci movimentate”.

“Sempre per quanto riguarda le merci solide alla rinfusa – spiega di Majo –
nel 2019 abbiamo registrato alcuni aumenti importanti, come quello del pet-
coke di circa il 30% e delle categorie ‘prodotti metallurgici, minerali di
ferro’ (+ 3,3%), ‘minerali grezzi cementi e calci’ (+ 8,8%) e ‘fertilizzanti’

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(+ 16%). In particolare, nel porto di Gaeta si segnala il sensibile
incremento della categoria merceologica ‘prodotti metallurgici, minerali,
etc’ che, passando da 27 mila tonnellate nel 2018 a quasi 100 mila
tonnellate nel 2019, si accresce del 270% e quello della categoria ‘minerali
grezzi, cementi, etc’ che si incrementa del 20% pari a 140 mila tonnellate
complessive”.

“Aumenta anche il traffico complessivo di rinfuse solide (+ 11%) del porto
gaetano con buone prospettive di ulteriore crescita per il 2020 in relazione
sia alle nuove imprese autorizzate ex articolo 16, che alla prossima
ultimazione dei lavori di completamento del porto commerciale con la
disponibilità di ulteriori 60 mila mq di piazzali operativi”, precisa il
presidente di Majo.

Si conferma il trend di crescita registrato negli ultimi anni del traffico di
merci movimentate ‘in colli’ (container, mezzi pesanti, palletts, etc) che fa
registrare nel 2019 nuovi record storici tanto per quanto concerne il
traffico complessivo, pari a oltre 6,5 milioni di tonnellate (+ 4,5%), che
per le singole categorie con i ro-ro pari a oltre 5,5 milioni di tonnellate
(+ 5%) e le merci in contenitore che superano la soglia del milione di
tonnellate e dei 100 mila teu movimentati (112.249 per l’esattezza).

Anche il numero complessivo di automezzi sbarcati/imbarcati supera il milione
di unità risultando in crescita tutte le tipologie di automezzi al seguito
dei passeggeri, con i mezzi pesanti che si incrementano del 4,5%.

“L’altro grande mercato del porto di Civitavecchia è quello legato ai ro-ro
ed alle Autostrade del Mare, con quattro imprese che storicamente incidono
sulle performance di questo strategico settore. Mentre per l’automotive i
consuntivi del 2019 hanno fatto registrare un calo del 5%, pari a circa 10
mila auto in meno movimentate, (ma anche qui il dato va letto tenuto conto
del calo della produzione anche dello stabilimento della FCA di Cassino), le
compagnie di navigazione Grimaldi e Grandi Navi Veloci (Gnv), hanno fatto
registrare, invece, incrementi di traffico sia per quanto riguarda i veicoli
cargo, sia, seppur in misura minore, per il transito dei passeggeri, con
previsioni altamente positive per l’anno 2020 anche per quanto riguarda il
segmento dell’automotive”, chiarisce di Majo.

“Diverso il caso della Tirrenia, alle prese con la conclusione della
convenzione con lo Stato per la continuità territoriale con la Sardegna e che

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dovrà rimodulare la propria presenza nello scalo ed affrontare un’altra ed
imprevedibile sfida competitiva”, spiega il numero uno di Molo Vespucci.

Un altro settore che registra segnali di sviluppo è quello della merce
deperibile alimentare, come la frutta fresca esotica in importazione. “In
valori assoluti questa tipologia ha, infatti, quasi raddoppiato la capacità
produttiva e la recente acquisizione dell’interporto pone il magazzino della
frutta della CFFT Spa in una forte posizione competitiva nel quadrante
tirrenico”, chiosa di Majo.

“Infine, è opportuno accennare allo special – cargo (macchinari speciali di
oltre 250 tons ad alta specializzazione tecnica), attività che viene in
particolare curata da una società concessionaria all’interno dell’area
commerciale del porto, “La Grande Meccanica”, specializzata negli assemblaggi
di questi macchinari. Macchinari per il cui carico e scarico, è necessario,
poi, l’intervento delle imprese portuali civitavecchiesi che hanno assunto
una particolare capacità tecnica per questo segmento di nicchia
dall’altissimo valore economico. La predetta società ha rinnovato e
rilanciato il prodotto economico su Civitavecchia, con una crescita robusta
dello special cargo che fa del porto di Roma uno dei più importanti in Italia
nel carico e scarico delle merci ad alta specializzazione e ad alto
tonnellaggio. In considerazione di questo rilancio dell’attività, l’AdSp ha
archiviato la procedura di decadenza che era stata avviata nel 2018 stante la
precedente inattività di tale impresa”, conclude il presidente
dell’Authority.

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Let Expo è posticipato al 16 Maggio
VERONA – “Let Expo – Logistics Eco Trasport” è posticipato, in via del
tutto preventiva, nelle date da sabato 16 a mercoledì 20 Maggio 2020.

La notizia di spostare l’evento fieristico inizialmente in programma dal 21
al 25 Marzo, arriva dagli organizzatori, a seguito dei recenti accadimenti
che hanno coinvolto il nostro Paese ed in ottemperanza alle disposizioni
nazionali e regionali, relative alle misure adottate per limitare il
diffondersi dei contagi da coronavirus.

La decisione è stata assunta in comune accordo da Alis con il Gruppo
Veronafiere, che ha provveduto a rinviare anche altre manifestazioni
fieristiche, a tutela della salute e della sicurezza di tutto il popolo del
trasporto.

Alis promuove quindi “Let Expo – Logistics Eco Trasport” dal 16 al 20 Maggio
2020 presso il polo fieristico di Verona: la più grande fiera green d’Italia
dedicata al settore del trasporto e della logistica, che coinvolgerà il mondo
delle imprese, delle professioni, della formazione, della politica e delle
istituzioni, per approfondire i più importanti temi del settore a livello
nazionale ed internazionale attraverso convegni, conferenze, presentazioni
aziendali ed incontri B2B.

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1 Marzo 2020 -

Roberto Goglio alla guida di PSA
Genova Pra’

GENOVA – Roberto Goglio assumerà il ruolo di general manager di PSA Genova
Pra’ a partite dal 1° Marzo 2020.

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1 Marzo 2020 -

Roberto Goglio

Ripercorrendo le tappe professioni di Roberto Goglio, a partire dal 2014 egli
ha ricoperto l’incarico di Head of Terminal di Vecon Spa, contribuendo al
costante miglioramento dei risultati operativi e finanziari del terminal.

Precedentemente, aveva ricoperto numerosi incarichi all’interno di VTE Spa,
tra cui responsabile operativo, responsabile procurement, responsabile
commerciale, consolidando così un’ampia e variegata esperienza trasversale a
tutti i processi aziendali.

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Roberto Goglio subentrerà al dott. David Van Eynde, che andrà ad assumere
l’incarico di Chief Operation Officer del terminal turco MIP (Mersin
International Port) sempre del Gruppo PSA.

Precedentemente conosciuto come Voltri Terminal Europa, il PSA Genova-Pra’ è
il maggior terminal contenitori del Nord Tirreno e del porto di Genova. Circa
il 60% dei contenitori che transitano sotto la Lanterna sono movimentati dal
PSA Genova-Pra’. Il terminal che conta su un organico di 656 dipendenti, può
servire contemporaneamente due mega navi porta container, capaci di
trasportare ciascuna fino a 20.000 teu. Accoglie oltre 1.500 contenitori
reefer, 120 treni a settimana e 2.400 camion al giorno.

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Livorno: rinnovate le autorizzazioni
ex art.16

LIVORNO – Il rinnovo delle autorizzazioni ex art.16 relative allo svolgimento
delle operazioni e servizi portuali, è il principale punto all’ordine del
giorno affrontato dal Comitato di Gestione nella seduta di ieri pomeriggio.
La riunione si è aperta con una novita: la presenza del nuovo componente
designato dal Comune di Livorno, il contrammiraglio Umberto Marsili.

“Auguro al comandante Marsili un buon lavoro. Sono convinto che saprà fornire
a questo Ente un utile e valido contributo sulle principali questioni
afferenti i porti del nostro Sistema” ha dichiarato il presidente Stefano
Corsini, che ad inizio di seduta ha comunicato alcune importanti
informazioni, annunciando in particolare come sia ormai in stato avanzato la
procedura prevista per la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale
nella compagine dell’Interporto Amerigo Vespucci.

“Sono state superate molte criticità – ha detto Corsini –. Il nuovo piano di
impresa dell’Ente prevede infatti che l’aumento di capitale sottoscritto da
parte AdSp sia destinato a investimenti soprattutto nel comparto ferroviario.
Si tratta di un passaggio fondamentale che ci consentirà di portare presto
all’attenzione del Cdg la delibera con la quale si potrà procedere
all’aumento delle quote”.

Il presidente ha inoltre illustrato lo stato di elaborazione dei nuovi
regolamenti sulle concessioni e sul lavoro portuale, in avanzato stato di
completamento. Si è anche messo a disposizione del comitato di gestione il
Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, da adottare nella prossima
seduta del Cdg, per poi essere sottoposto a pubblicazione al fine di
raccogliere le osservazioni del pubblico.

Le autorizzazioni ex art. 16

Per il quadriennio 2020/2023, il Comitato ha concesso le autorizzazioni ex
art.16 per lo svolgimento delle operazioni portuali, alle società F.lli
Bartoli, Grandi Molini Italiani. È stato espresso parere favorevole anche al
rilascio in favore di Sdt (Sintermar Darsena Toscana) di un’autorizzazione

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1 Marzo 2020 -

biennale (2020-2021). Rinnovo annuale invece per la Compagnia Portuale di
Livorno, Livorno Reefer Terminal e Sealiv.

Sono dieci le aziende che hanno ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione allo
svolgimento dei servizi portuali, a cui si è aggiunto il via libera al
rilascio di una nuova autorizzazione.

Con riferimento ai porti di Piombino e a quelli elbani, il Comitato di
Gestione ha disposto il rilascio di 5 autorizzazioni di cui 4 rinnovi. Tutti
per la durata di un anno, nelle more della approvazione della nuova
regolamentazione del lavoro portuale, unica per i porti dell’intero sistema
portuale.

Le società interessate sono la Compagnia Portuali di Piombino (rinnovo per
servizi portuali), Tuscany Terminal (rinnovo per servizi portuali), Liberty
Magona (rinnovo per servizi e operazioni portuali) e Permare (rilascio ex
novo per operazioni portuali).

È stata infine rilasciata definitivamente in favore dell’Enel la concessione
ventennale per la gestione della centrale di Torre del Sale, con un introito
previsto per l’AdSp di più di 5 milioni di euro.

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Grande successo del Benetti
Yachtmaster

VIAREGGIO – Grande successo della tappa europea del ventesimo Benetti
Yachtmaster. Svoltasi dal 19 al 21 Febbraio nell’esclusivo W Hotel di
Barcellona, con oltre 230 partecipanti di cui 102 capitani, 21 crew members,
16 surveyors, 12 owner representatives e 34 partners. Svelata anche la
località della seconda tappa di questa edizione: l’appuntamento è dal 22 al
24 Aprile a Key Largo, in Florida.

Per celebrare il traguardo dei 20 anni del Benetti Yachtmaster che, nel corso
della sua storia, ha accolto più di 2.500 ospiti di cui oltre 1.000

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professionisti del settore dello yachting, insieme a quasi 90 sponsor
provenienti da tutto il mondo, è stato istituito un nuovo format. Come
rivelato all’apertura dei lavori da Benedetta Moreno, Benetti Global Head of
Marketing and Communication, quest’anno Benetti ha voluto bilanciare
opportunità di networking e divertimento con momenti strutturati di
apprendimento, promossi in prima persona dai talenti del Cantiere. La prima
tappa ha rispecchiato perfettamente questo equilibrio, alternando
presentazioni, workshop e interviste ad attività di svago e team building.

Primo giorno

I lavori si sono aperti con un caloroso benvenuto e un ringraziamento ai
numerosi partners e ospiti da parte del team Marketing che ha ricordato i
momenti salienti per Benetti dell’ultimo anno, insistendo sull’impegno da
parte del cantiere all’ecosostenibilità, con il supporto di due fondazioni,
Blue Marine & Water Revolution, e il lancio di B.YOND, una nuova categoria di
Expedition progettata secondo la tradizione e i desideri degli armatori. Uno
yacht nato all’insegna di una concreta razionalizzazione dei volumi e degli
ambienti di bordo, che assicura comode e lunghe navigazioni con ridotto
impatto ambientale grazie all’architettura propulsiva E-Mode sviluppata da
Siemens per Benetti.

Il pomeriggio è proseguito con la presentazione di Toby Walker, Sales Area
Manager di Benetti, della flotta di Benetti, l’unico cantiere al mondo in
grado di proporre agli armatori yacht dai 29 agli oltre 100 metri di
lunghezza in materiale composito, alluminio e acciaio che rientrano in cinque
categorie: Class, Oasis, B.Yond, B.Now e Custom.

Dopo di lui, il noto influencer David Seal, che ha moderato l’evento, ha dato
il via al tanto atteso appuntamento “The Owner’s team perspective”. Sul palco
sono saliti Thomas Jones, capitano del Giga yacht Benetti M/Y “Lionheart”, 90
metri e Rory Marshall, Marine Coating Consultant. Jones ha condiviso la sua
esperienza raccontando del percorso di crescita professionale che lo ha
portato a diventare Capitano di uno dei più famosi yacht al mondo, sinonimo
di eleganza senza tempo, artigianalità e Made in Italy targati Benetti. Al
grido di “Find the Owner not the Boat”, davanti ad una platea di colleghi e
professionisti del settore, Jones ha spiegato quali sono gli aspetti più
complicati nella gestione di un equipaggio di 45 persone (31 a bordo + 14 per
i turni) e quanto sia importante creare un ambiente di lavoro familiare,
instaurando anche un rapporto di fiducia con l’armatore. Marshall ha quindi

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approfondito le tematiche relative al rivestimento degli scafi dei
superyacht, tra i quali M/Y “Lionheart”, spesso soggetti a usura per via
delle intemperie e del tempo, e che richiedono il rispetto di elevati
standard di qualità.

Contemporaneamente, alcuni ospiti hanno partecipato al workshop “Guest Host –
Body – Mind – Soul” organizzato insieme a Gillian Kennedy – The Wellness
Gypsy, riconosciuta Holistic Nutrition & Lifestyle Coach.

Tutti i partecipanti allo Yachtmaster si sono infine riuniti per una cena
presso l’Eclipse Club, l’esclusivo bar al ventiseiesimo piano del W Hotel,
dove hanno avuto modo di fare network e scambiare opinioni, per poi
concludere il primo giorno di appuntamenti con un live music cocktail a
Marina Port Vell.

Seconda giornata

Insieme al management Benetti, che ha messo a disposizione di tutti gli
ospiti la propria esperienza, era presente David Seal che ha moderato anche
la seconda giornata di incontri. Una serie di workshop ha approfondito ogni
aspetto del ciclo di vita di un Custom yacht: dall’engagement con il cliente
al design, passando per la progettazione e la costruzione, fino ad arrivare
alla centralità del cliente anche nei momenti successivi alla consegna, fase
a cui sono dedicati i servizi di Lusben e Yachtique le divisioni del Gruppo
dedicate rispettivamente al refit&repair e agli armatori, nel décor e
nell’interior design.

Sempre a dimostrazione di come questa ventesima edizione dello Yachtmaster
Benetti sia stata un appuntamento pensato per dimostrare che il cliente è al
centro dell’attenzione anche dopo la consegna dello yacht, il secondo giorno
in calendario ha previsto workshop dedicati agli equipaggi e alle loro
attività. Tre membri della IYCA (Italian Yacht Chef Association) hanno
realizzato dimostrazioni dal vivo su come gestire al meglio la cucina di un
mega yacht sia dal punto di vista organizzativo sia da un punto di vista
qualitativo ed estetico; Kiyra Rathbone, The Green Stewardess, ha mostrato
quali risorse sfruttare e quali trucchi possono essere usati per gestire lo
yacht in modo più ecosostenibile.

La giornata si è conclusa con una esclusiva celebrazione, seguita da una cena
di gala all’interno del Museu Marítim de Barcelona. Simbolicamente, l’orario

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di inizio della cena è stato fissato alle 20,20 del giorno 20 Febbraio 2020:
un modo per rendere ancora omaggio alla ventesima edizione dello Yachtmaster,
celebrato con una festa nel complesso dell’Arsenale Reale, nella zona del
Porto Vecchio.

Giornata conclusiva

Approfittando dell’ospitalità di Barcellona, per molti anni capitale mondiale
dei graffiti grazie al grande numero di artisti di talento che hanno scelto
le sue strade per esprimere la propria arte, il terzo giorno del Benetti
Yachtmaster è stato dedicato al team building, organizzando una visita
guidata nel distretto di Ciutat Vella. Durante una sessione, tutti gli
ospiti, divisi in squadre, hanno realizzato quadri in chiave cubista su temi
legati alla storia passata, presente o futura di Benetti, rappresentando il
Custom yacht dei sogni e ispirandosi all’arte di Pablo Picasso, Salvador Dalì
e Antoni Gaudì, tre iconici artisti del 900 la cui storia è legata a filo
doppio alla città di Barcellona. Una giuria di esperti ha giudicato
l’operato, assegnando premi e riconoscimenti ai quadri che hanno raggiunto,
dal punto di vista qualitativo e dello spirito di squadra che si è creato, la
giusta armonia estetica.

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Ortona: Comitato del porto in
Capitaneria

ORTONA – Un incontro costruttivo con l’amministrazione comunale di Ortona e
il Comitato in cui si sono affrontate diverse tematiche relative allo
sviluppo dello scalo. Alla riunione con il sindaco di Ortona, Leo
Castiglione, e l’assessore ai Lavori pubblici, Cristiana Canosa, erano
presenti il presidente del Comitato, Davide Tucci, il Direttore marittimo per
l’Abruzzo-Molise-Isole Tremiti, Capitano di Vascello Donato De Carolis, il
Comandante della Capitaneria Capitano di Fregata Cosmo Forte, il presidente
dell’Autorità di Sistema portuale, Rodolfo Giampieri, il segretario generale
AdSp, Matteo Paroli, il dirigente dell’Area tecnica, Gianluca Pellegrini, e
due tecnici dell’Autorità. Nella sede della Capitaneria, si è discusso delle
necessità del porto, degli obiettivi più urgenti per le infrastrutture
portuali e dei lavori che l’Autorità di sistema portuale sta portando avanti
e di quelli previsti all’interno di una strategia condivisa.

Sono diversi gli interventi programmati dall’Autorità di Sistema portuale del
Mare Adriatico centrale con lo scopo di migliorare l’operatività dello scalo.
È stata pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per la
realizzazione di un primo intervento di manutenzione straordinaria sulla
scogliera di protezione del molo Nord. Con un investimento di circa 800 mila
euro, sarà effettuata, per un primo tratto, la ricostruzione del profilo
della scogliera affinché la stessa possa assolvere correttamente alla sua
funzione di protezione dalle mareggiate del bacino portuale, il rifacimento
di porzioni delle pavimentazioni di strade e piazzali, la realizzazione di
nuovi servizi igienici per gli operatori del porto oltre al rinnovamento dei
parabordi delle banchine del molo nord. Le imprese interessate alla
realizzazione dei lavori sulla scogliera possono presentare domanda entro il
9 marzo alle ore 12.

I lavori consentiranno di ripristinare, in questa prima fase, una porzione
complessiva di scogliera con un intervento mai effettuato finora da quando è
stata costruita negli anni ’60. Il lavoro graduale di ripristino proseguirà
nel 2021 con un ulteriore stanziamento di 1 milione di euro.

Gli altri interventi per il porto di Ortona riguardano l’installazione di tre

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bitte di ormeggio fra la banchina di Riva e quella di Riva nuova, banchine
che tutt’ora non hanno piena operatività, com’è stato rilevato nella
riunione, per il mancato completamento dell’iter amministrativo da parte del
Provveditorato alle opere pubbliche e per la carenza delle dotazioni
necessarie all’ormeggio in sicurezza delle navi. L’integrazione dell’opera
con l’installazione delle bitte, i cui lavori sono regolati da un’ordinanza
dell’Autorità di Sistema portuale del 24 Febbraio, consentirà così l’attracco
delle navi commerciali anche su questa banchina.

Nello scalo saranno inoltre posizionati nuovi arredi a supporto delle
attività portuali che comprendono un blocco per i servizi igienici oltre ai
parabordi su tutte le banchine Nord destinate al naviglio minore e alla pesca
piccole imbarcazioni. Per entrambi gli interventi è stato avviato l’iter
autorizzativo.

L’AdSp ha anche commissionato i lavori di potatura di 48 pini in via Cervana.
Saranno poi migliorati la sostenibilità e l’efficienza della pubblica
illuminazione portuale, sulla quale viene effettuata una manutenzione
ordinaria, del servizio di gestione dei rifiuti e della pulizia di strade e
piazzali.

“Continua l’impegno della nostra Autorità di Sistema per contribuire allo
sviluppo del porto di Ortona migliorando le infrastrutture e facilitando la
vita delle imprese, vere protagoniste della crescita economica e della
creazione di occupazione – afferma il presidente dell’Autorità di sistema
portuale, Rodolfo Giampieri -, in totale sintonia con Regione,
amministrazione comunale e autorità marittima, il nostro impegno è costante,
consapevoli dell’importanza dello scalo di Ortona nell’economia regionale e
nella strategia portuale del mare Adriatico centrale”.

“La sinergia tra le varie istituzioni, che vede il Comune sempre in prima
linea, porta sicuramente a risultati positivi per il territorio – sottolinea
il sindaco Leo Castiglione –, per questo ringraziamo l’Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico centrale che sta ponendo la giusta attenzione
sullo scalo ortonese. I lavori previsti ne miglioreranno la funzionalità e
l’operatività delle imprese portuali. Nell’incontro abbiamo sottolineato
l’importanza di una ancora maggiore presenza dell’AdSp in porto al fine di
derimere in tempo reale eventuali problematiche, richiesta subito accolta dal
presidente Giampieri”.

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“Si prende atto, con favore, dell’attuazione concreta di questi importanti
interventi di manutenzione delle infrastrutture portuali, segno evidente
della volontà dell’Autorità di Sistema di valorizzare pienamente le
potenzialità dello scalo ortonese in un’ottica di sistema e sulla base
dell’azione sinergica posta in essere con la Capitaneria di porto e
l’amministrazione civica – dice il Comandante della Capitaneria, Cosmo Forte
-, tali azioni, opportunamente coordinate con il prossimo intervento di
dragaggio del bacino e dell’imboccatura del porto, costituiscono il
necessario presupposto per poter continuare a gestire nel prossimo futuro, in
completa sicurezza, il consistente traffico marittimo che interessa il porto
abruzzese”.

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