JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte

Pagina creata da Cristian Cavallo
 
CONTINUA A LEGGERE
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI
MARIKA VICARI
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
LANDSKIP 17 GENNAIO - 5 MARZO 2016

                   MOSTRA A CURA DI / EXHIBITION CURATED BY: ALESSANDRA REDAELLI
             CATALOGO A CURA DI / CATALOGUE CURATED BY: SOFIA MACCHI E GIULIA STABILINI
                                   TESTI / TEXTS: ALESSANDRA REDAELLI
                       PROGETTO GRAFICO / GRAPHIC PROJECT: GRETA PALASTANGA
                                       Copyright © PUNTO SULL’ARTE

PUNTO SULL ARTE | VIALE SANT’ANTONIO 59/61 | 21100 VARESE (VA) ITALY | +39 0332 320990 | INFO@PUNTOSULLARTE.IT
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
JERNEJ FORBICI
 MARIKA VICARI
JERNEJ FORBICI MARIKA VICARI - Punto sull'Arte
LANDSKIP

     “Il consenso registrato fra gli scienziati sul cambiamento di clima dovrebbe essere un campanello d’allarme in ogni
     capitale, in ogni comunità. Dobbiamo andare avanti in modo coraggioso verso le tecnologie pulite e ci dobbiamo
     preparare all’innalzamento dei livelli dei mari, allo stravolgimento delle stagioni delle piogge e alle altre conseguenze
     dell’aumento delle temperature”.
                                                                                          Robert T. Watson, presidente dell’Ipcc
                                                                                  (Intergovernmental Panel on Climate Change)

     “I migliori scienziati del mondo ci stanno dicendo che le nostre attività stanno modificando il clima e che se non agiamo
     con forza continueremo a vedere i mari che si alzano, maggiori ondate di calore, sempre più pericolose siccità e
     inondazioni, e altre catastrofi di massa che potrebbero scatenare migrazioni, conflitti e fame in tutto il globo”.
                                                                          Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America

     “Il clima è un bene comune, di tutti e per tutti; i cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni
     ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità la
     cui risposta deve integrare una prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati”.
                                                                                                                 Papa Francesco

     Dove sta la risposta agli interrogativi più impellenti di questo nostro momento storico? Esiste una via d’uscita praticabile?
     Mentre gli scienziati ci dicono che il tempo stringe e mentre i capi di stato cercano di mantenere vivo l’interesse su un
     problema che sembra così lontano rispetto agli stravolgimenti più tragici e più vicini del presente, ognuno di noi deve
     porsi queste semplici domande.

     Landskip è una delle soluzioni possibili. Quella poetica dell’arte ma anche, in un certo senso, quella emotiva – di pancia
     – di due giovani che hanno il mondo davanti e che sono appena diventati genitori: oggi, forse, la più audace delle
     scommesse. E la risposta secondo loro è qui, in questo bosco dove ci invitano a perderci, ad abbandonarci. La risposta
     è negli alberi, ancorati a questa terra malata con le loro radici ostinate, ossessivamente rivolti verso un cielo che di giorno

10
in giorno si fa sempre più carico di minacce. Ma loro, gli alberi, non lo sanno: la loro saggezza antica – tanto più profonda
e vera della nostra – sta nel respiro lento delle foglie e nello scorrere inesorabile della linfa. Gli alberi sono la redenzione.

Ed eccoli qui, gli alberi di Marika Vicari, nei panorami scanditi da percorsi di tronchi che ci invitano a passeggiare senza
meta. A smarrirci. Non c’è nulla di lezioso, in loro. Tutto ciò che è abbellimento, ornamento, malizia viene accuratamente
evitato dall’artista. O tagliato fuori dall’inquadratura. Le foglie non ci sono, già spazzate dai venti autunnali o semplicemente
ignorate, inutili. Perché il richiamo è concentrato in quei tronchi solidi, ben piantati nel terreno. E anche se appaiono come
avvolti da una nebbia leggera, fantasmi evanescenti all’orizzonte, la loro sostanza robusta e legnosa, imperturbabile, è
lì davanti a noi come un monito e un appiglio al tempo stesso: “Attento: questo ti resta a cui aggrapparti per ritrovare la
tua essenza più autentica. A meno che tu non riesca a far sparire anche noi…”.

Marika Vicari canta la grazia degli alberi da sempre. I suoi lavori a grafite su legno – tavolette oppure grandi superfici in
pioppo che lei amorevolmente prepara e scartavetra fino ad ottenere la consistenza perfetta perché la grafite vi scivoli
come in una danza – ci hanno raccontato di boschi che pur non cedendo mai alla facile tentazione estetica della favola
ne possedevano intatta la portata onirica. Erano boschi possibili, ma non reali. Frutto di una stratificazione di ricordi e
di emozioni, archetipo di quello che nella nostra mente si forma alla parola “bosco”. Il suo era un gioco leggero, che si
dispiegava tavola dopo tavola e ci accoglieva, ci invitava, ci seduceva con discrezione. I trittici e le installazioni, che si
levavano dal pavimento e ne spezzavano la continuità come quinte, ci attiravano con un gioco squisitamente concettuale
a entrare nel quadro. Uno dopo l’altro, uno simile all’altro, come frame di uno stesso video girato in un giorno d’inverno,
o di tardo autunno, intonavano un canto corale; mai ripetitivi, sempre nuovi eppure familiari, rassicuranti. L’artista non
chiedeva allo spettatore null’altro che uno sguardo partecipe. Ci preparava.

Ora, nei nuovi lavori in mostra, nel dialogo serrato con la pittura di Jernej Forbici comprendiamo di colpo il senso di
ogni cosa. Di ogni frammento, di ogni sentiero e di ogni macchia di muschio sul terreno brullo. Se da un lato l’invito si
fa ancora più seducente – viene da dire quasi più femminile – nella grande installazione di sospensioni cilindriche, che
con il loro andamento curvilineo spingono lo spettatore a girarvi intorno, ad esplorare sentieri ancora non battuti, dall’altro
il messaggio salta all’occhio più che mai nel gioco di specchi con la pittura densa, intensa, intrisa di echi antichi del
collega e compagno di vita. Ed è un messaggio di quelli che non si possono ignorare.

                                                                                                                                    11
Non si sostanzia di sussurri, la pittura di Jernej Forbici, ma di clamori travolgenti: marea montante di colori intensi, caldi,
     bruni e verdi accesi da fiammate color sangue. Anche lui segue da anni un filone forte al quale è rimasto fedele. Anche
     lui ha fatto della natura il suo soggetto privilegiato. Ma la sua è una natura violata, ferita. Nato in Slovenia, a Maribor,
     da bambino giocava nelle campagne fuori dalla città. Erano boschi e prati di una bellezza conturbante. Come spesso
     accade, del resto, che la bellezza corrotta sia. Poco lontano da lì, a Kidricevo, una fabbrica di alluminio inquinava
     irrimediabilmente tutta la zona, facendo sì che il colore delle acque virasse in tinte assurde, incredibili, che il giovane
     Jernej non avrebbe mai più dimenticato. La natura si guastava, moriva a poco a poco in una lenta agonia venefica, e in
     quella agonia, come in un canto del cigno, splendeva di una bellezza malata. Quella bellezza ha continuato a cercare e
     a donarci Forbici nei suoi dipinti grandiosi, monumentali anche quando la tela si riduceva a una minima finestra quadrata
     di venti centimetri appena. Monumentali in virtù di quel respiro poderoso che ci portavano. Intrisi di un lirismo di sapore
     neoromantico, i suoi paesaggi ci conducevano verso la consapevolezza. Sul fondo, la natura vibrava materializzando
     orizzonti incerti che facevano pensare alle finestre che si aprono sulle campagne sconfinate alle spalle delle Vergini del
     Cinquecento. Poi, man mano che si avanzava verso il primo piano, il procedere pittorico andava facendosi sempre più
     intenso e urgente, sempre più gestuale. L’orizzonte alto concedeva poco spazio al cielo, lasciando che a invadere la tela
     fossero le distese di campi coltivati, qualche scorcio di bosco e poi i fiumi le cui acque portavano veleni che lui traduceva
     in graffi di un rosso intenso, in ferite sanguinanti. Un unico incantevole fraseggio pittorico alla base di una produzione
     copiosa, coerente e riconoscibile eppure mai uguale a se stessa; una narrazione con un finale che pare scontato, ed
     è un finale tragico.

     Come se oramai fosse stato definitivamente scacciato da un Eden che non ha saputo meritarsi, l’uomo in questi dipinti lascia
     di sé solo il segno sciagurato del suo passaggio: non appare mai. Ed è in questo momento, mentre ci impadroniamo di tale
     consapevolezza, che improvvisamente comprendiamo la chiave di tutto quello che oggi, insieme, Marika Vicari e Jernej Forbici
     vogliono dirci. Già, perché non solo nelle tele di Jernej, l’uomo ha lasciato il segno del proprio passaggio, ma anche in quelle
     di Marika. Che cosa significherebbero, altrimenti, quei sentieri così ordinati tra i tronchi, quelle vie già segnate certamente da
     decenni, forse da secoli, di orme umane che le hanno percorse? Ma allora è questa la soluzione? Cercare di meritarsi di
     essere ammessi – di nuovo – dentro ciò che abbiamo contribuito a distruggere? Sì. L’uomo può solo fare ammenda, dunque.
     Ritrovando la dimensione più autentica di sé, quella dell’abbandono alla natura, alla sua fruizione più libera. Addentrarsi nel
     bosco senza più cercare di farlo proprio ma facendosi – lui – bosco, foglia, tronco, radice e muschio.

12
In una tela gigantesca Jernej Forbici ci mostra quello che potrebbe accadere, quello che gli scienziati paventano: il
surriscaldamento globale ha ridotto la tavolozza a una monocromia spenta, seppiata, al colore mortifero della consunzione.
I veleni che sembravano accendere il bosco di un fuoco rutilante si sono dimostrati per quello che erano: il belletto sul
volto di un cadavere, destinato a sciogliersi orribilmente nella decomposizione. Sul pelo dell’acqua galleggiano forme
ostili, forse rifiuti. Anche le vibrazioni che l’andamento trascinante della pennellata sapeva regalarci sono ora spente. Ma
poi, più in là, ecco un’altra tela, ecco che i colori si riaccendono, si risvegliano. E non sono più i graffi acidi del veleno,
questa volta, ma i primi segni di una redenzione possibile. Una rinascita che prosegue tra gli alberi pacificati di Marika.
E anche qui, in una delle tavole più nuove, appare l’incanto di una nota di colore. Inedita, per l’artista, ma irrinunciabile
in questo ritorno alla vita.

Sotto i piedi, lo scricchiolio delle foglie ci accompagna in questo viaggio sensoriale. Un vento leggero e tiepido ci muove
appena i capelli. Trasformando la galleria in uno scorcio di bosco, Marika e Jernej vogliono semplicemente dirci che la
natura è ovunque la si voglia cercare. Il loro canto, accorato come una preghiera, suggerisce che una salvezza è ancora
possibile, e ci chiede di accoglierla.

                                                                                                       ALESSANDRA REDAELLI

                                                                                                                                  13
LANDSKIP

     “The consensus expressed by scientists upon climate change should be a wake-up call for each capital and community.
     We must bravely proceed towards renewable energies and prepare for sea level rise, the upheaval of rainy seasons and
     the other consequences of global warming”.
                                                                                   Robert T. Watson, presidente dell’Ipcc
                                                                           (Intergovernmental Panel on Climate Change)

     “The best scientists are telling us that our activities are modifying climate and that if we do not act strongly we will keep
     on facing sea level rise, major heat waves, dangerous droughts and floods, and other mass disasters which could cause
     migrations, conflicts and hunger throughout the world”.
                                                                                        Barack Obama, President, United States

     “Climate is a common good, of all and for all; climate changes are a global issue with serious environmental, social,
     economic, distributive and political implications, and they represent one of the main contemporary challenges, towards
     which the answer must comprehend a social perspective that considers the fundamental rights of the most disadvantaged”.
                                                                                                                Pope Francis

     Where is the answer to the most urgent issues of this historical period? Is there a viable way out? While experts
     declare that time is running out and heads of state try to keep the interests upon an issue which seems distant
     compared to the most tragic and recent upheavals of our times, everyone must focus upon these questions.

     Landskip is one of the possible answers. It encompasses both the artistic and the emotional poetic of two
     young people who are facing the world and have just become parents: today, maybe, the most daring wager.
     According to them, the answer lies in this wood, wherein they invite us to get lost, surrendering to it. The
     answer is in the trees, stubbornly anchored to a sick land, desperately pointing a sky which is constantly filling
     with threats. However, the trees are unaware of it: their ancient wisdom – deeper and more real than ours – is
     kept within the slow breathing of their leaves and the inexorable flowing of the sap. Trees are redemption.

14
Here they are, Marika Vicari’s trees, within the landscapes marked by logs urging us to walk aimlessly. Getting
lost. They are not charming. Beautification, adornment, malice are carefully avoided by the artist. Or left out
of the frame. The leaves are absent, already blown away by autumn winds, or simply ignored, considered
useless. The attention is focused upon those solid, rooted logs. Although they seem to be shrouded in mist,
like fading ghosts on the horizon, their wooden, strong and stoic essence stands in front of us like a warning
and a grip to time: “Be careful: this is what you can hold onto to regain your purest essence. Unless you
manage to get rid of us…”.

Marika Vicari has celebrated the grace of the tress since forever. Her graphite works – tablets or huge poplar
pieces she prepares and sands to obtain the perfect texture, so that the graphite can slide upon them like a
dancer – told us about woods which, even not being enchanted-like ones, own the same dreamlike extent of
a fairy tale. They were plausible woods, yet unreal. Generated by a stratification of memories and emotions,
archetype of what is identified as “wood” by our minds. Her game was a soft one, unfolding tablet by tablet,
welcoming, inviting and discreetly seducing us. The triptychs and installations rising from the floor, breaking
its continuity like wings, urged us to enter the painting through a conceptual game. One by one, similar to
each other, like frames of the same video shot in a winter or autumn day, sang a choral chant; never repetitive,
always new, yet familiar, comfortable. The artist just asked for an involved glance. She was preparing us.
Now, within the new works of the exhibition, through the tight dialogue with Jernej Forbici’s painting, we suddenly
understand the overall meaning. Each fragment, path, moss stain is grasped. Whether, on one hand, the invitation
becomes even more seducing – one might say more feminine – within the huge installation of cylindrical suspensions,
whose curvilinear development urge the audience to circle them, exploring unknown paths, on the other hand the
message is more striking than ever, thanks to the play of mirrors engaged with the dense, intense, soaked of
ancient echoes painting of her colleague and life partner. And it is a message which cannot be ignored.

Jernej Forbici’s painting is not made of whispers, but of overwhelming clamours: rising tide of dense, intense, warm
colours, browns and greens enlightened by blood red blazes. He too has remained faithful to an artistic theme,
choosing nature as its privileged subject. However, his nature is violated and wounded. Born in Slovenia, in Maribor,
as a child he used to play in the countryside outside the city. Beautiful and sultry woods and fields, as corrupted

                                                                                                                        15
beauty is. Not far from there, in Kidricevo, an aluminium factory polluted the area, colouring the water with absurd
     and incredible shades, which Jernej would never forget. Nature was rotting, slowly dying into a poisonous agony,
     yet, as in a swan song, shining within a sick beauty. Forbici kept seeking for that kind of beauty representing it
     upon his huge and monumental canvases, even when their size was only 20 centimetres. Monumental due to the
     powerful breath they carried. Soaked within a neoromantic lyricism, his landscapes lead us towards wisdom. On
     the background, Nature pulsed, generating uncertain horizons which recalled the endless countryside behind the
     Virgins of the 16th Century. Then, slowly approaching the close-up, painting became more intense and urgent,
     more gestural. The upper horizon left no space to the sky, favouring the expanse of fields, some glimpses of wood
     and the rivers whose poisonous waters were represented through red scratches, like bloody wounds. A single
     enchanting painting phrasing at the basis of a rich, coherent and recognisable, yet always different production; a
     narration whose ending seems to be obvious and it is a tragic one.

     As if he was definitely casted out from an Eden he could not deserve, man is represented only through the wretched
     traces of his presence: he never appears. At this time, while we gain such consciousness, we deeply seize the key
     to Marika Vicari and Jernej Forbici’s message. Since, also Marika’s canvases are crossed by mankind’s presence,
     like Jernej’s ones. Otherwise, what could be the meaning of those tidy paths among the logs, those roads marked
     for decades, centuries, by human footprints? Is this the solution? Trying to be – once again – accepted to what
     we helped to destroy? Yes. Man can only make amends. By regaining his most authentic dimension, the one
     surrendering to Nature, to its free fruition. Going through the wood without seizing it, but turning himself into wood,
     leaf, log, root and moss.

     Upon a huge canvas Jernej Forbici shows us one of the scenarios, what scientists suggest could be our future: global
     warming has turned the palette into a dull, sepia, dead monochrome, the noisome colour of consumption. The poisons
     which seemed to enlighten the wood through a flaming fire revealed their true essence: rouge upon a corpse’s face, destined
     to melt within decomposition. On the water hostile forms, maybe garbage, float. Also the vibrations of the paintbrush are
     extinguished. Then, on another canvas, the colours reignite, awakening. They are not the acid scratches of the poison,
     but the first marks of a possible redemption. A rebirth which develops through the peaceful trees by Marika. Thus, within
     the new works, a note of colour appears. An unprecedented detail for the artist, but fundamental to declare a return to life.

16
Under our feet, the cracking of the leaves lead this sensory experience. A light and warm wind slowly moves our
hair. Turning the gallery into a wood, Marika and Jernej want to explain us that Nature is anywhere one would seek
for it. Their chant, as heartfelt as a worship, suggest that salvation is still possible and that we should embrace it.

                                                                                                ALESSANDRA REDAELLI

                                                                                                                          17
OPERE
JERNEJ FORBICI
REMEMBER ME WHEN I AM GONE
Acrilico e olio su tela | 190 x 120 cm | 2015

                                                21
USE AND ABUSE
     Acrilico e olio su tela | 210 x 260 cm | 2015

22
SLEEP IN THE FIRE
Acrilico e olio su tela | 210 x 260 cm | 2015

                                                23
24
263 CAMOUFLAGE FLOWERS
Acrilico e olio su tela | 130 x 240 cm | 2015

                                                25
BEHIND THE END
     Acrilico e olio su tela | 180 x 130 cm | 2015

26
THE FOUNTAIN OF RED SLUDGE
Acrilico e olio su tela | 160 x 90 cm | 2015

                                               27
NO TITLE
     Acrilico e olio su tela | 120 x 190 cm | 2014

28
NEW BORN DEAD FLOWERS
Acrilico e olio su tela | 130 x 180 cm | 2015

                                                29
THE PARASITE IS ALWAYS ABUSIVE
     Acrilico e olio su tela | 30 x 30 cm | 2015

30
THE PARASITE IS ALWAYS ABUSIVE
Acrilico e olio su tela | 30 x 30 cm | 2015

                                              31
NEW DOCUMENTS
     Acrilico e olio su tela | 20 x 20 cm | 2015

32
NEW DOCUMENTS
Acrilico e olio su tela | 20 x 20 cm | 2015

                                              33
MARIKA VICARI
TEMPO DEGLI ALBERI
Grafite su tavola | 120 x 180 cm | 2015

                                          35
PAESAGGIO NEGATO
     Grafite e inchiostro di china su tavola | 120 x 90 cm | 2015

36
GUARDA IL MONDO DEGLI ALBERI...
   Grafite su tavola | 120 x 90 cm | 2015

                                            37
IL PROFONDO SILENZIO NELLA FORESTA IN PIENO INVERNO, POPULS TREMULA 3
     Grafite su tavola | 50 x 120 cm | 2015

38
AS I WALK
Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

                                        39
AS I WALK
     Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

40
AS I WALK
Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

                                        41
AS I WALK
     Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

42
AS I WALK
Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

                                        43
AS I WALK
     Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

44
AS I WALK
Grafite su tavola | 20 x 20 cm | 2015

                                        45
WALKSCAPES
     Grafite su foglio di legno, struttura di ferro e lampada | Installazione | 2014
     Photo courtesy: Stojan Kerbler

46
WALKSCAPES
Grafite su foglio di legno, struttura di ferro e lampada | Installazione | 2014
                                                Photo courtesy: Stojan Kerbler

                                                                                  47
BIOGRAFIE
BIOGRAFIE

                 JERNEJ FORBICI
                 (Maribor, Slovenia, 1980)
                 Ha studiato al College for Visual Arts di Lubiana. Si è Laureato con lode in Pittura
                 (cattedra prof. Carlo Di Raco) all’Accademia di Belle Arti di Venezia, cui è seguita la
                 Laurea specialistica in arti visive e discipline dello spettacolo. Dal 1999 il suo lavoro è
                 presente in numerose mostre personali e collettive in diversi stati europei, negli Stati Uniti,
                 Canada, Argentina e Cina. I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni pubbliche e
                 private. E’ stato invitato a partecipare alle Biennali: Hicetnunc, Pordenone (2003), IBCA
                 Biennale internazionale d’arte a Praga, Padiglione tedesco (2005), Accade, 51°Biennale
                 di Venezia (2007), 53° Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Accademie (2011). Nel
                 2009 la stessa Accademia di Belle Arti di Venezia gli ha dedicato una retrospettiva ai
                 Magazzini del Sale, curata da Carlo Di Raco. Nel 2011, dopo aver pubblicato la sua
                 prima monografia e presentato cinque retrospettive in Italia e Slovenia, è stato invitato a
                 partecipare alla mostra Il fuoco della natura a Trieste. Nel 2012 vince una borsa di studio
                 dal Ministero della Cultura Sloveno e viene invitato in residenza a Londra, dove si dedica
                 allo studio dei maestri inglesi.
                 Vive e lavora tra Kidričevo, Ptuj (Slo) e Vicenza (I).

                 MARIKA VICARI
                 (Vicenza, 1979)
                 Diplomata con lode in Pittura (cattedra prof. Carlo Di Raco) all’Accademia di Belle Arti di
                 Venezia nel 2003, si è laureata nel 2005 in Progettazione e Produzione delle Arti Visive
                 alla Facoltà di Design e Arti, Università degli studi di Architettura di Venezia. Ha studiato
                 e lavorato su progetti site specific con artisti, curatori e fotografi internazionali tra i quali:
                 Hans Ulrich Obrist, Lewis Baltz, Guido Guidi, Mona Hatoum, Antoni Muntadas, Armin
                 Linke e Angela Vettese. Dal 2000 ha all’attivo numerose mostre personali e collettive in
                 Europa, Stati Uniti, Messico, Brasile, Canada e Cina. Le sue opere figurano in collezioni
                 pubbliche e private in particolare in Europa, Canada, Stati Uniti ed Emirati Arabi. Del 2008
                 è l’incontro con Ermanno Olmi per il quale realizza una cartella calcografica con tiratura.
                 Una sua opera viene scelta e consegnata dalla Citta di Asiago quale premio per il Leone
                 d’oro alla carriera. E’ costantemente presente in fiere d’arte in Europa e Canada.
                 Vive e lavora a Creazzo (Vicenza).

50
BIOGRAPHIES

              JERNEJ FORBICI
              (Maribor, Slovenia, 1980)
              He studied at the College for Visual Arts of Ljubljana. He graduated with honours in Painting
              (chair Prof. Carlo Di Raco) at the Academy of Fine Arts of Venice, then specializing in
              Visual and Performing Arts. Since 1999 his works were chosen for many solo and group
              exhibitions in Europe, USA, Canada, Argentina and China. His works also belong to
              various public and private collections. He was invited to Biennials: Hicetnunc, Pordenone
              (2003), IBCA International Art Biennial in Prague, German Pavilion (2005), Accade, 51°
              Biennial of Venice (2007), 53° Biennial of Venice, Italy Pavilion – Academies (2011). In
              2009 the Academy of Fine Arts of Venice organized a retrospective of his works at the
              Magazzini del Sale, curated by Carlo Di Raco. In 2011, after having published his first
              monography and presented five retrospectives in Italy and Slovenia, he was invited to
              take part to the exhibition Il fuoco della natura in Trieste. In 2012 he won a scholarship
              from the Slovenian Ministry of Culture and was invited in London, where he studied the
              English masters.
              He lives and works among Kidričevo, Ptuj (Slo) e Vicenza (I).

              MARIKA VICARI
              (Vicenza, 1979)
              She graduated with honours in Painting (chair Prof. Carlo Di Raco) at the Academy of
              Fine Arts of Venice in 2003, then graduating in 2005 in Visual Arts at the Design and
              Arts Faculty of Venice. She studied and worked upon site specific projects with artists,
              curators and international photographers, among which: Hans Ulrich Obrist, Lewis Baltz,
              Guido Guidi, Mona Hatoum, Antoni Muntadas, Armin Linke and Angela Vettese. Since
              2000 she has been chosen for many solo and group exhibitions in Europe, USA, Mexico,
              Brazil, Canada and China. Her works belong to public and private collections in Europe,
              Canada, USA and the United Arab Emirates. In 2008 she knew Ermanno Olmi for whom
              she has realised an intaglio folder. One of her works has been chosen and given to him
              by the city of Asiago as an award for the Golden Lion he received for his career. She
              constantly takes part in Art Fairs in Europe and Canada.
              She lives and works in Creazzo (Vicenza).

                                                                                                              51
JERNEJ FORBICI

     MOSTRE PERSONALI                                                            Unfinished Business – Made In Italy, Galleria Nuvole Arte Contemporanea,
                                                                                 Montesarchio (I)
     2015                                                                        How The West Was Won And Where It Got Us, Meinblau E.v., Berlino (D)
     Everywhen, Roomberg Project Space, Latina (I)                               Weinfest, Loisium Museum With Robert Mittinger, Langenlois (A)
     Nothing Is Yelling At You, Officina Delle Zattere, Venezia (I)              Standing On The Edge, Kro Art Contemporary, Vienna (A)

     2014                                                                        2006
     Works On Paper, Galleria d’Arte L’Occhio, Venezia (I)                       Comoedia, Galleria Bellofresco, Mestre, Ve (I)
     Blurry Future, European Court Of Auditors (L)
     Sleep Now In The Fire, Prostor Epeka, Maribor (SLO)                         2005
                                                                                 In My Place, Galleria 3D, Venezia (I)
     2013                                                                        New Documents, Halda, Miheličeva Galerija, Ptuj (SLO)
     Works On Paper & The Rest, Galerija FO.VI, Strnišče (SLO)
     [New] Life, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)                            2004
                                                                                 Doc Imp, Razstavišče Hosting, Ljubljana (SLO)
     2012                                                                        In My Place, Galerija Magistrat, Ptuj (SLO)
     Large Scale Uk Sketches, Embassy Of The Republic Of Slovenia, Londra
     (GB)                                                                        2003
     Stop Or Burn With Us!, Galleria Nuvole Arte Contempoanea, Montesarchio      In My Place, 2Nd Edition, Galerija Tenzor, Ptuj (SLO)
     (I)                                                                         Imp, Hiša Kulture, Pivka (SLO)
     Last Flowers, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Milano (I)     After Genesis, Galerija Insula, Izola (SLO)
     Letzte Pflanze, Galerie Kro Art Contemporary – Kunstraum 16Th, Vienna (A)   In My Place, Galerija Sodobne Umetnosti, Celje (SLO)

     2011                                                                        2002
     New Works, Galerija FO.VI, Strnišče (SLO)                                   Genesis, Galerija Tenzor, Ptuj (SLO)
     Naturazioni, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     Last Flower, Museo Delle Mura, Borgo Val Di Taro (Pr) (I)                   2001
     Monuments, Musei Montichiari, Galleria Comunale, Montichiari (I)            People And Earth / Ljudje In Gruda, Razstavišče Stara Steklarska, Ptuj (SLO)
     Blurry Future, Loft Miramarmi, S. Pietro Mussolino, Vicenza (I)
     Jernej Forbici, Galerie Englös, Dobbiaco (I)                                MOSTRE COLLETIVE
     Fiumi Di Porpora, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano (I)
     2001 - 2011, Tovarna Umetnosti - Art Factory, Majšperk (SLO)                2015
                                                                                 Bergamo Arte Fiera, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Bergamo (I)
     2010                                                                        Filo Rosso, Galleria Nuovo Spazio, Piacenza (I)
     Jernej Forbici, Galerija Tenzor, Ptuj (SLO)                                 Art Verona, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Verona (I)
     Halda, Galerija FO.VI, Kidričevo (SLO)
2012                                                                                  Lineart, Kro Art Contemporary, Gent (B)
Art Toronto, Galleria 3D, Toronto, (CDN)                                              St’art, Strasbourg, Kro Art Contemporary (F)
Art Verona, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Galleria PUNTO             Art Verona, Galleria Bianca Maria Rizzi, Verona (I)
SULL’ARTE & Galleria 3D, Verona (I)                                                   Art International Zürich, Kro Art Contemporary, Zurigo (CH)
Fuoco Della Natura, Salone Degli Incanti, Ex Pescheria, Trieste (I)                   Art Bodensee, Kro Art Contemporary, Dornbirn (A)
Arte Genova, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Genova (I)                                     Miart, Kro Art Contemporary, Milano (I)
Art4business 2012, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Malpensa (I)                             Arte Moderna E Contemporanea, Kro Art Contemporary, Roma (I)
                                                                                      Art Innsbruck, Kro Art Contemporary, Innsbruck (A)
2011
Art Toronto, Sps Art Consulting, Toronto (CND)                                        2007
The Others, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Torino (I)                 Biological, Kro Art Contemporary, Vienna (A)
Art Verona, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Verona (I)                 St’art, Kro Art Contemporary, Strasburgo (F)
Lost In Painting, Villa Brandolini, Pieve Di Soligo (I)                               Art International Zürich, Kro Art Contemporary, Zurigo (CH)
54° Biennale Di Venezia - Padiglione Italia – Progetto Accademie. Lo Stato            Arte Firenze, Kro Art Contemporary, Firenze (I)
Dell’arte - Arsenale Di Venezia - Tese Di San Cristoforo (I)                          Miart, Kro Art Contemporary, Milano (I)
Adama’. Cantica Per La Terra, Pardes - Laboratorio Di Ricerca D’arte                  Vicenza Arte, Kro Art Contemporary, Vicenza (I)
Contemporanea, Mirano (I)
Review And Outlook, Galerie T40, Düsseldorf (D)                                       2006
Aam, Arte Accessibile Milano, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano (I)                 Arte&Sud Obiettivo Contemporaneo, Castello Normanno Di Acicastello, Villa
Vico Calabro E Gli Artisti Della Stamperia D’arte Busato, Spazio D’arte Pisanello,    Fortuna, Acitrezza, (Ct) (I)
Verona (I)                                                                            Abitare I Confini, Forte Di Fenestrelle, Fenestrelle (To) (I)
Baf, Galleria Bianca Maria Rizzi, Bergamo (I)                                         Land(E)Scape, Facolta D’architettura Di Genova, Sala Delle Cisterne, Genova (I)
                                                                                      Verdemateria, Filanda Di Salzano (Ve) (I)
2010                                                                                  Democracy Of Enjoyment, 3. Berliner Kunstsalon, Berlino (D)
Il Paesaggio (Dipinto), Galleria Vm21, Roma (I)                                       Land(E)Scape, Galleria A+A, Venezia (I)
Tra Carte E Inchiostri, Stamperia D’arte Busato, Vicenza (I)                          Zbirka Tenzor, Miheličeva Galerija, Ptuj (SLO)
Step09, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano (I)                                       Land(E)Scape, Pokrajinski Muzej Ptuj & Galerija FO.VI, Ptuj (SLO)
Art Verona, Kro Art Contemporary, Verona (I)                                          Field Of Vision, Galerija FO.VI, Ptuj (SLO)
Paesaggio Con Figure, Palazzo Della Comunità, Orta San Giulio (No) (I)                Atelier F, Accademia Di Belle Arti Di Venezia, Venezia (I)
Dušan Fišer And Friends - Art Stays, Gallery T40, Düsseldorf (D)
Loft Life Art Event, Loft Mt55, Vicenza (I)                                           2005
                                                                                      Q13, Hoolywood, Galleria Contemporaneo, Mestre (Ve) (I)
2009                                                                                  Slovenian Place, 2. Berliner Kunstsalon, Arena, Berlino (D)
Landscape And Memory, Hungarian Academy, Roma (I)                                     Ibca, International Biennale Of Contemporary Art - “Berlin” Section, National
Nuove Figure 3, Atelier F, Accademia Di Belle Arti Di Venezia (I)                     Gallery, Praga (CZ)
Join, Art Stays & Galerija FO.VI, 6Th Berliner Kunstsalon, Berlino (D)                51° Biennale Di Venezia, Accademia Di Belle Arti, Venezia (I)
Nuovi Orizzonti In Laguna, Centro Cultural Borges, Buenos Aires (RA)                  Atelier F, Accademia Di Belle Arti, Venezia (I)
Nuove Figure 3, Forte Marghera – 35, Mestre, (Ve) (I)
Art Dialogue, Tovarna Umetnosti / Art Factory, Majšperk (SLO)                         2004
6. Berliner Kunstsalon, Art Stays & Galerija FO.VI, Berlino (D)                       Techne, Pittura_ricerca, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia (I)
Art Bodensee, Galleria Bianca Maria Rizzi, Dornbirn (A)                               Hicetnunc, In My Place – Halda, San Vito Al Tagliamento, Pordenone (I)
Art Karlsruhe, Galleria Bianca Maria Rizzi, Karlsruhe (D)
London Art Fair, Galleria 3D, London (GB)                                             2003
Baf, Galleria Bianca Maria Rizzi, Bergamo (I)                                         Atelier F, Accademia Di Belle Arti, Venezia (I)
Young, Fresh And New, Kro Art Contemporary, Vienna (A)
Save The Children, Galleria Bianca Maria Rizzi, Conservatorio Di Milano, Milano (I)   2001
                                                                                      Art House, Razstavišče Drama, Ljubljana (SLO)
2008
Art Stays Open 08, Miheličeva Galerija, Galerija Magistrat, Ptuj (SLO)
Atelier F, Accademia Di Belle Arti Di Venezia (I)

                                                                                                                                                                             53
MARIKA VICARI

     MOSTRE PERSONALI                                                                2006
                                                                                     Marika Vicari & Jernej Forbici, Galerija FO.VI, Ptuj (SLO)
     2015
     Everywhen / Jernej Forbici e Marika Vicari, Romberg Project Space, Latina (I)   MOSTRE COLLETTIVE
     Nothing Is Yelling At You. Officina Delle Zattere, Venezia (I)
     Paysages anthropiques, Espace 77, Parigi (F)                                    2015
                                                                                     ArtVerona, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Verona (I)
     2014                                                                            Florilegio, Double room, Trieste (I)
     Walkscapes, Tovarna Umetnosti, Majsperk (SLO)                                   Collective, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     Wanderlust, Galleria d’Arte L’Occhio, Venezia (I)                               Off Art Fair, Galleria 3D, Brussels (B)
     Dall’albero all’impresa, Stamperia d’arte Busato, Vicenza (I)                   Arte Genova, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Genova (I)

     2013                                                                            2014
     As I walk, Galleria d’Arte L’Occhio, Venezia (I)                                TIAF, Galleria 3D, SPS Fine Art Consulting, Toronto (CND)
                                                                                     Femminile plurale, Palazzo Pirola, Gorgonzola, MI (I)
     2012                                                                            ArtVerona, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Verona (I)
     Vom Leben der Bäume, Kro Art Contemporary, Vienna (A)                           Femminile plurale, Secondo atto Lo sguardo sul mondo, Galleria Biffi Arte,
     La danza degli alberi, Nuvole arte contemporanea, Montesarchio,                 Piacenza (I)
     Benevento (I)                                                                   Collective, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     Marika Vicari & Jernej Forbici, Galerija FO.VI, Kidricevo (SLO)                 Asia Contemporary art show, Hong Kong (HK)
                                                                                     Off Art Fair, Galleria 3D, Brussels (B)
     2011                                                                            Arte Genova, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Genova (I)
     Il tempo degli alberi, Phanes Room, Torino (I)
     As I walk, Galerija Tenzor, Ptuj (SLO)                                          2013
     As I walk, Galleria d’Arte L’Occhio, Venezia (I)                                TIAF, Galleria 3D, SPS Fine Art Consulting, Toronto (CND)
     Marika Vicari, Art Café, Dobbiaco, Bolzano (I)                                  ArtVerona, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Kro Art Contemporary, Verona (I)
                                                                                     Paralelni dialogi, Fuerstova Palace, Ptuj (SLO)
     2010                                                                            ARTSITE, Castello di Buronzo, Vercelli (I)
     Italienische Impressionen, Schloss Landeck, Tirolo (I)                          Berührend, Kro Art Contemporary, Vienna (A)
     Tintinnabuli, Domkulture Muzicafe, Ptuj (SLO)                                   Scialuppe, Tobia Ravà Art Factory, Venezia (A)
                                                                                     Collective, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     2009                                                                            OFF ART FAIR, Art Stays&Galleria 3D, Brussels (B)
     Soundescapes, ArtPtuj 2009, Hotel Mitra, Ptuj (SLO)                             BAF, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Bergamo (I)
     Graficamente giovani, Viart, Palazzo del Monte di Pietà, Vicenza (I)
     Jarmila Dzuppova - Marika Vicari, Krokus Galéria, Bratislava (SK)               2012
                                                                                     Art for Christmas, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     2008                                                                            Collettiva, Galleria FO.VI, Kidricevo (SLO)
     Alberi. Segni sulla neve, Galleria d’Arte Busellato, Asiago, Vicenza (I)        TIAF, Galleria 3D, SPS Fine Art Consulting, Toronto (CND)
     FreundschaftSpiel Österreich - Italien, Kro Art Contemporary, Vienna (A)        ArteVerona, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Galleria 3D, Verona (I)
     Il vento continua a soffiare e a ruggire nel bosco, Galleria d’Arte L’Occhio,   Collettiva, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     Venezia (I)                                                                     Prima Linea, Clou, Ragusa (I)
     Solo show, Galleria Marin, Umag (HR)                                            Arte Genova, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Genova (I)
     Populus tremula, Kro Art Contemporary, Vienna (A)                               M/Arbes, Galleria PUNTO SULL’ARTE, Varese (I)
     We love your nature, City Apart Hotel, Brno (CZ)                                All natural, Kro Art Contemporary, Vienna (A)
     Il bosco dentro, Galleria Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio, Bn (I)
                                                                                     2011
     2007                                                                            Sotto l’albero, Wannabee Gallery, Milano (I)
     The third landscape, Galerija Magistrat, Ptuj (SLO)                             Mai piu acqua alta a Vicenza. Stamperia d’arte Busato, Vicenza (I)
     A room of one’s own, Galleria 3D, Mestre, Venezia (I)                           Arte Padova, Galleria Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter, Padova (I)
     La luce, le foglie, la pioggia in casa, Galleria d’Arte L’Occhio, Venezia (I)   Tiaf, Toronto International Art Fair 2011, Toronto (CDN)

54
Focus 2, Zeichnung und Papier, Kunsthof Hotel, Vienna (A)                               St’art, Kro Art Contemporary, Strasburgo (FR)
Wald, International Year of Forests, Klosterneuburg (A)                                 Premio Arte Laguna, Museo di Santa Caterina, Treviso (I)
Jahr des Waldes, International Year of Forests, Landmuseum, Sankt Pӧlten (A)            XIII Likovna Prijateljevanja, Zrece (SLO)
Vico Calabrò e gli artisti della stamperia d’arte Busato di Vicenza, Galleria Spazio    Art for nothing, Square Bevkov trg, Nova Gorica (SLO)
Arte Pisanello, Verona (I)                                                              4° esposicienza, Chiesa di S. Lucia, Venezia, Galleria Perelà (I)
Jahr des Waldes, International Year of Forests, ZS Art, Vienna (A)
                                                                                        2006
2010                                                                                    Premio Arte, Palazzo della Permanente, Milano (I)
Tra carte e inchiostri, Galleria della stamperia d’arte Busato, Vicenza (I) Paesaggio   Kitschmas, regal’arte, Galleria 3D, Mestre, Ve (I)
con figure, Palazzo della Comunità, Orta San Giulio, Novara (I)                         Field of vision, Galerija FO.VI, Ptuj (SLO)
ArtVerona, Kro Art Contemporary, Verona (I)                                             Land(e)scape, Sala della Cisterna, Università degli Studi di Genova (I)
Art Stays 2003-2009, Galleria FO.VI, Kidricevo (SLO)                                    Verdemateria, Galleria 3D, Mestre, Ve (I)
Nature.PUR.2010, Kunstlerhaus Klagenfurt/Karntner Kunstverein, Klagenfurt               Democracy of enjoyment, Dritter Berlinerkunstsalon, Berlino (D)
(A)                                                                                     Verdemateria, Filanda e Parco della Villa, Salzano, Ve (I)
Die Entdeckung der Langsamkeit ..., Kro Art Contemporary, Vienna (A)                    3°esposicienza, Chiesa di S. Lucia, Venezia, Galleria Perelà (I)
Dusan Fiser and friends, Gallery T40, Dusseldorf (D)                                    Eat, Verdemateria, Salzano, Venezia (I)
Art Bodensee Dornbirn, Kro Art Contemporary, Vienna (A)                                 Performance Visittattori, Parco della Filanda Romanin Jacur, Salzano, Ve (I)
Loft Life - Art Event, Loft MT55, Vicenza (I)                                           Le colonne dei diritti, Parco Querini, Vicenza (I)
                                                                                        Domani mattina, Creazzo, Vi (I)
2009                                                                                    Collection tenzor, Miheličeva Galerija, Ptuj (SLO)
Il muro - paesaggio dopo la battaglia - Landscape as memory, Accademia                  Land(e)scape, Galleria A+A, Venezia (I)
d’Ungheria, Roma (I)                                                                    Luce per favore, 4th International Visual Art Workshop Art Stays 2006, Miheličeva
Join, 6th Berliner Kunstsalon, Berlino (D)                                              Galerija, Ptuj (SLO)
Art dialogue, Art factory, Majšperk (SLO)                                               Land(e)scape, Palazzo Romano del Castello di Ptuj e Galerija FO.VI, Ptuj (SLO)
Art Bodensee, Kro Art Contemporary, Dornbirn (A)
Art Karlsruhe, Kro Art Contemporary, Karlsruhe (D)                                      2005
London Art Fair, Galleria 3D, Londra (UK)                                               q13 hollywood, Galleria Contemporaneo, Mestre, Ve (I)
Young, fresh and new, Kro Art Contemporary, Vienna (A)                                  Slovenian place, Zweiter Berliner Kunstsalon, Arena, Berlino (D)
Palladio 500 anni dopo, Istituto Italiano di Cultura, San Paulo, Brasile (BR)           Mappening, Bevilacqua La Masa, Galleria Piazza San Marco, Venezia (I)
Incisione italiana, Miheličeva Galerija, Ptuj (SLO)                                     City of walls City of people, Craft and Cultural Arts Gallery Oakland (USA)
                                                                                        Esplorazioni. The city and its double, Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito,
2008                                                                                    Venezia (I)
Lineart, Kro Art Contemporary, Gent (B)                                                 Performance Rent a tent for IBCA, National Gallery, Praga (CZ)
St’art, Kro Art Contemporary, Strasburgo (FR)                                           Esposicenza, Palazzo delle Prigioni Nuove, Venezia, Galleria Perelà (I)
Art International Zurich, Kro Art Contemporary, Zurigo (CH)                             Performance Rent a tent for 51° Venice Biennale, Piazza San Marco e Riva degli
Tele nude, Galleria Parentesi Studia, Vittorio Veneto (I)                               Schiavoni, Venezia (I)
Artisti sotto torchio. Stamperia d’arte Busato, Biblioteca di Loria, Brescia (I)        Ephemeral Urbans, Ponte dell’Accademia e Campo S. Stefano, Venezia (I)
Corpo/reo, De portesio 2008, Grafiche d’arte, Palazzo della Fondazione                  Vuoi combattere contro il labirinto?, Fondamenta Nuove, Venezia (I)
Cominelli Cisano di San Felice del Benaco, Brescia (I)                                  Gocce di solidarietà. Per una goccia, Parco Querini, Vicenza (I)
Art Bodensee, Kro Art Contemporary, Dornbirn (A)                                        Kz raccontare dopo Auschwitz, Villa Ghellini, Villaverla, Vi (I)
MiArt, Kro Art Contemporary, Milano (I)                                                 Domus circular, Salone del Mobile 2005, Station Unbuilt Roads, A4, Venezia-
Arte moderna e contemporanea, Kro Art Contemporary, Roma (I)                            Milano, Stadio Meazza, Milano (I)
Art Innsbruck, Kro Art Contemporary, Innsbruck (A)
Omaggio a Ermanno Olmi “Ermanno Olmi ad Asiago”, Campo San Polo, Venezia (I)            2004
Art stays open, Miheličeva Galerija e Mestna Galerija, Ptuj (SLO)                       Peace, war etc., Palazzetto Tito, Bevilacqua La Masa, Venezia (I)
Art stays open, Mestna Galerija, Ptuj (SLO)                                             Art Stays 2004, Miheličeva Galerija, Ptuj (SLO)
                                                                                        Padiglione stranieri, ex-convento delle Terese, Venezia (I)
2007                                                                                    Ex tempore, Tenzor Gallery, Ptuj (SLO)
Biological, Kro Art Contemporary, Vienna (A)                                            Photography, ex-convento delle Terese, Venezia (I)
Premio Arte Laguna, Palazzo Scotti, Treviso (I)

                                                                                                                                                                            55
di SOFIA MACCHI

VIALE SANT’ANTONIO 59/61
21100 VARESE (VA) ITALY
+39 0332 32 09 90

INFO@PUNTOSULLARTE.IT
Puoi anche leggere