Modalita di coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con DCA - Azienda Sanitaria Universitaria ...

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Modalita di coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con DCA - Azienda Sanitaria Universitaria ...
Modalità di coinvolgimento
               delle famiglie nella cura
                dei pazienti con DCA.

    Dott.ssa Maria Cristina Stefanini
    Ricercatore in Neuropsichiatria Infantile, Università di Firenze
    Servizio per Prevenzione e Trattamento dei Disturbi Alimentari
    Azienda USL Toscana Centro

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Modalita di coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con DCA - Azienda Sanitaria Universitaria ...
Contenuti
• Il modello etiologico di riferimento
• Perché coinvolgere la famiglia nel trattamento
  dei DCA
• Linee Guida e Letteratura
• Alcuni modelli di lavoro

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Modalita di coinvolgimento delle famiglie nella cura dei pazienti con DCA - Azienda Sanitaria Universitaria ...
Modello di sviluppo del disturbo

               Quando e perchè insorge il DA?
                     Quando si manifesta?
         Perché falliscono i meccanismi di auto cura?
                      Perché si mantiene?
                              …….

      Sia nei modelli teorici specifici (per esempio
     biologica, cognitivo-comportamentale,
     psicodinamica), che nella prospettiva integrata
     (modello biopsicosociale) vengono definiti una serie
     di fattori di rischio che possono essere significativi
     per lo sviluppo di un disturbo.

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Natura multi-determinata dei DA
    FATTORI                     FATTORI PRECIPITANTI
 PREDISPONENTI

                   Inadeguatezza,
                      vergogna.
                     Bassa stima
                  Insoddisfazione            Obbligo di controllo
INDIVIDUALI
                                            Controllo su cibo/peso
                 Immagine corporea
                                            Restrizione alimentare

FAMILIARI         attenzione verso
                 peso/aspetto/cibo
                                                            PERDITA DI PESO

  SOCIO-
CULTURALI                                   CONSEGUENZE PSICOLOGICHE
                                              E FISICHE PERDITA PESO

                                      FATTORI DI MANTENIMENTO
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Aspetti psicopatologici
                  specifici dei DA                     … i processi di
                                                      autoregolazione
       Funzionamento mentale                         hanno radici nella
                                                   intersoggettività , nei
                                                        meccanismi di
       deficit di mentalizzazione                     rispecchiamento

        ri- diventa intersoggettivo
       (radici intersoggettive del disturbo)

       peculiarità del funzionamento familiare 
       deficit della funzione mentalizzante genitoriale

                           fattori di mantenimento del DA
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Nei disturbi alimentari
                    abbiamo
   Un deficit dei processi di mentalizzazione

 prevalgono funzionamenti mentali prementalistici

                                Possibilità d’ interventi
                              specifici sulla promozione
                                 della mentalizzazione
                                         (BMT)

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Parallelo disfunzionamento nelle funzioni
                     familiari

    Il disfunzionamento delle competenze di
     mentalizzazione genitoriali partecipa e
   contribuisce al mantenimento del deficit di
             mentalizzazione del figlio

                      DA come Scompenso psichico
                       del adolescente e del suo
                           contesto familiare
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Nello sfinimento del legame
 l’attaccamento viene vissuto concretamente e
diventa:

        Aggrapparsi                   Controllo     Iperarousal

Si presentificano istanze abbandoniche,
   esplulsive e colpevolizzanti il figlio.
         Difficile alleanza                        Emotività
           terapeutica                             espressa

                         Fattori di mantenimento
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• Spesso la gravità è tale che è molto difficile
                                              Stati di
  lavorare in senso psicoterapico.        funzionamento
                                                   prementalizzanti

• Gli stati mentali presenti non permettono di
  trattenere gli input riflessivi che emergono
  nei setting di cura.     per

      Caotici vortici emozionali :       La concretezza del
      confusione, idealizzazione,    quotidiano occupa tutti gli
               negazione                scenari del mentale

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Nel contesto delle relazioni familiari
    la perdita della funzione parentale riflessiva
       diventa un fattore di mantenimento del
                        disturbo
     Distorsioni e deficit della funzione di rispecchiamento
        del contesto familiare si manifestano come:
     –   Intelligenza concreta
     –   Perdita contesto-specifica della capacità di mentalizzare
     –   Pseudomentalizzare
     –   uso distorto della mentalizzazione

                                           Perdita della fiducia intersoggettiva,
Criticità per una valida alleanza              svalutazione dell’intervento
   terapeutica con la famiglia                   Interruzione terapeutica

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… ma al tempo stesso nella malattia

         ai familiari è richiesto di fornire un
         supporto per contenere i difettosi
              processi di autoregolazione

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Il supporto richiesto comporta che i genitori :

      Diventino molto competenti nel fornire supporto
       attraverso l'ascolto e tenendo sempre presenti la
       motivazione e il progetto complessivo.
      Sviluppino alti livelli di regolazione emozionale con
       un atteggiamento mentale sereno e compassionevole.
      acquisiscano le abilità necessarie a comprendere gli
       altri, essere flessibili, prendere decisioni e a pianificare
       tenendo in mente un progetto di vita e specifici valori.

E, naturalmente, favorire l'alimentazione nei soggetti affetti da
disturbi alimentari per rendere più efficace il funzionamento
cerebrale e permettere le fisiologiche modificazioni del
funzionamento fisico legate all’età.

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I modelli di coinvolgimento della famiglia nella
                    cura dei DCA

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Il contesto della cura dei DCA →
            alleanza e collaborazione

Gruppo terapeutico                  Famiglia

                                  Fronteggiare le difficoltà del
 Gestione della Cura
                                        Prendersi Cura
dei Disturbi Alimentari

                  Paziente

                 Percorso di cura con assetto
                 motivazionale e relazionale
Comprendere come le famiglie riorganizzano la
             loro vita intorno al problema è forse più
      importante dal punto di vista del trattamento
               che scoprire la causa del problema

                           Eisler (2005)

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Impatto sulla famiglia del DA
  (Systematic Review Zabala et al 2009, Anastasiadou et al 2014)

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                                     Disturbo                   Depressione
     Ruolo di carer
                                    Alimentare             Scarsa qualità della vita

    ↓ Quality of life (Vitality, social, emotional, mental health) (De la Rie et
        al 2005)

    ↑ Anxiety & Depression (Santonastaso et al 1997, Uehara et al 2001,
        Treasure et al 2001, Haigh et al 2003, Winn et al 2007)
    ↑ Criticism ↑Overprotection (Expressed Emotion EE)
    (Szmukler 1985, 1987 Van Furth et al 1993,1996, Blair et al 1995, Hodes
       1999, Eisler et al 2000, Hedlund 2003,

    Rein et al 2006 Uehara et al 2001, Kyriacou et al 2007)
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    Il DA porta gli altri dentro la malattia
    Assume un ruolo centrale all'interno della vita familiare
    Scompaiono normalità e vita sociale e i piani per il futuro
     vanno in stand-by
    Le interazioni riguardo al cibo dominano le relazioni familiari

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Il DA paralizza la   Il Da paralizza la
 persona                 famiglia

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Perchè lavorare anche con i familari?

                      Cadono anch'essi in
                      pattern     rigidi di
                      comportamento che
                      favoriscono         il
                      mantenimento della
                      malattia
                      (Treasure, et al. 2007b;
                      Treasure et al. 2008a)

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Un modello di mantenimento cognitivo- interpersonale
        Schmidt & Treasure (2006) , Updated Treasure & Schmidt (2013)

                              Thinking style
                              Detail vs global
                                  Rigid

       Emotional &                                          Interpersonal
          social
          style                                              Relationships
         Anxious                     DCA                 Expressed emotion
        Emotional
        inhibition
                                                            Accommodating
                                                              & enabling

                               Pro Anorexia
                           Striving & mastery

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Ciclo di mantenimento interpersonale

 Sepulveda et al. 2009

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                                   Zabala et al. 2009
Gli studi ci confermano che i fattori familiari che
possono contribuire al perpetuarsi del disturbo sono:
1)Manifestazione da parte dei familiari di ANSIA e DEPRESSIONE a livelli molto
alti. (Zablana, McDonald, & Treasure, 2009)

2)Atteggiamenti inutili e dannosi, che creano effetti contrari a quelli
desiderati e mantengono il circolo vizioso, soprattutto da parte delle madri
che tendono all’ iperespressività emotiva: iperprotezione e
ipercriticismo.(Kyriacou, Treasure, &Schmidt, 2008)

3)Difficoltà nei diversi ruoli familiari legati alla malattia stessa e il contesto
sociale (Treasure, 2009)

4)Sintomi dei familiari stessi, che vengono rispecchiati nel paziente che soffre
di AN (Treasure 2008)

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FAMIGLIA COME FATTORE DI
       MANTENIMENTO DEL DISTURBO
Tra tutti i fattori di mantenimento (effetti         NON
malnutrizione su corpo e cervello, difficoltà di    CAUSA
regolazione emotiva, tratti ossessivo-compulsivo,
ecc.) l’ambiente familiare può subire modificazioni
conseguenti all’insorgenza del disturbo e diventare
esso stesso fattore di mantenimento della malattia.
(le Grange et al., 2010)

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Le famiglie sono parte della
                             soluzione
                         non il problema!

     Lavorare
                        Uscire dalla trappola
     insieme                                    Abilità di cambiamento
                               del DA

                         Prendersi cura di sè       Compassione
                         Regolare l'emotività          Abilità di
Collaborazione                 espressa            comunicazione
Comprensione                    Ridurre         Abilità di modifica del
Abilità condivise         l'Accomodomanto         comportamento
                         Ridurre disaccordo e
                               divisione
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..ma la
famiglia non
 può farcela
  da sola.

 Linee Guida e
 le indicazione
      della
   letteratura

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19/11/2018   26
…sempre
 Principi generali di cura                                                               Il
  Garantire che tutte le persone con disturbo alimentare                             coinvolgi
                                                                                      mento
  e i loro familiari o carers abbiano uguale accesso al trattamento..
                                                                                       della
Comunicazione e informazione                                                         famiglia
    In fase diagnostica è bene scoprire cosa sanno del disturbo alimentare il
    paziente stesso, i membri della famiglia o i carers e correggere eventuali
    idee sbagliate.
    È bene dare ai soggetti con disturbo alimentare e ai loro familiari o carers
    un'educazione e informazione su:
          la natura e rischi del disturbo alimentare e il probabile impatto
          i trattamenti disponibili e possibili benefici e limiti
Quando si comunica con un soggetto affetto da disturbo alimentare e i suoi
          familiari o carers, è bene:
             -avere tatto quando si parla di peso o aspetto fisico della persona
             -essere consapevoli che i familiari o carers possano sentirsi colpevoli e
             responsabili del disturbo alimentare
             -mostrare empatia, compassione e rispetto
 Dare informazioni comprensibili e accertarsi che siano apprese
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Lavorare con i familiari e i carers
             • È bene essere consapevoli che i familiari e carers di una
               persona con disturbo alimentare possono provare un forte
               disagio. Dare ai familiari e carers valutazioni circa i loro
               personali bisogni all'avanzare del trattamento, incluse:
             • la spiegazione dell’impatto che il disturbo alimentare ha su
               di loro e sulla loro salute mentale
             • informazioni su quale sostegno necessitano, incluso un
               concreto piano di emergenza se il soggetto con disturbi
               alimentare è ad alto rischio medico o psichiatrico

             Se possibile, date informazioni scritte ai familiari o carers,
             senza aspettare gli incontri di assessment o di trattamento
             con il soggetto affetto da disturbo alimentare.

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Trattamento dell'anoressia nervosa

• 1.3.1 Fornire sostegno e cura per tutti coloro che
  soffrono di anoressia nervosa in contatto con i
  servizi specialistici

    Il sostegno deve includere:
-la psicoeducazione sul disturbo
-il monitoraggio del peso, della salute mentale e
fisica e dei fattori di rischio
-essere multidisciplinare e coordinato tra i servizi
- coinvolgere i familiari e carers

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• Trattamento psicologico per anoressia
  nervosa negli adulti

  Per adulti con anoressia nervosa, considerare uno tra:

             • terapia cognitivo-comportamentale individuale
               incentrata sui disturbi alimentari (CBT-E)
             • Trattamento Maudsley per l'anoressia nervosa negli
               adulti (MANTRA)
             • sostegno specialistico di gestione clinica (SSCM)

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Trattamento psicologico per anoressia nervosa
nei bambini e nei giovani.

     Terapia familiare con focus sull'anoressia nervosa
     per bambini e giovani (FT-AN), sia eseguita come
     terapia su una sola famiglia o in combinazione di più
     famiglie.

  Dare ai bambini e ai giovani la possibilità di fare alcune
       sedute:
       • separatamente dai loro familiari
       • insieme con i loro familiari

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Terapia familiare con focus sull'anoressia
       nervosa per bambini e giovani –

                     FT-AN

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Consiste tipicamente in 18-20 sedute per più di un anno
   Valutazione dopo 4 settimane e poi ogni 3 mesi per definire la frequenza
  regolare delle sedute e quanto a lungo dovrebbe durare il trattamento

  Enfatizza il ruolo della famiglia nell'aiuto alla guarigione
  non incolpa il soggetto o i suoi familiari (o i carers)

  Include psicoeducazione sull'alimentazione e sugli effetti della malnutrizione
  All'inizio del trattamento, sostiene i genitori o i carers ad assumere un ruolo
  centrale nell'aiutare il soggetto a gestire il loro modo di alimentarsi e sottolinea
  come questo sia temporaneo

  Nella prima fase, l'obiettivo è stabilire una buona alleanza terapeutica con il
  soggetto, i suoi genitori o carers e gli altri familiari
  in una seconda fase, sostiene il soggetto (con l'aiuto dei suoi familiari o carers) a
  raggiungere il grado di indipendenza appropriato per il suo stato attuale
  nella fase finale: si pone l'attenzione sulla pianificazione al termine del
  trattamento (comprese eventuali preoccupazioni del soggetto e dei suoi
  familiari) e sulla prevenzione delle ricadute
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se la FT-AN non è accettata, controindicata
             o si è dimostrata inefficace per i bambini
             e giovani con anoressia nervosa,
             considerare
             la CBT-ED individuale o
             la psicoterapia incentrata sugli adolescenti
             per l'anoressia nervosa - AFP-AN.

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• CBT-ED

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CBT-ED 1
 Tipicamente consiste in 40 sedute in 40 settimane,
con:
-due sedute a settimana nella prima, seconda e terza settimana
- 8- 12 brevi sedute familiari aggiuntive con il soggetto e i suoi
familiari;

nelle sedute familiari o individuali è inclusa la psicoeducazione
sulla nutrizione e sugli effetti della malnutrizione

nelle sedute familiari:
- riconoscere cosa nella vita a casa può ostacolare il
cambiamento dei comportamenti e trovare il modo di farlo
osservare
- parlare sulla pianificazione dei pasti

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CBT-ED 2

• Trattare i temi dell'alimentazione, la prevenzione delle ricadute, la
  ristrutturazione cognitiva, la regolazione delle emozioni, le abilità
  sociali, le preoccupazioni dell'immagine corporea e l'autostima

• Creare un piano di trattamento personalizzato che si basi sui fattori di
  mantenimento del problema alimentare tenere in considerazione gli
  specifici bisogni della persona, nella sua fase di sviluppo

• Spiegare i rischi della malnutrizione e dell'essere sottopeso
• Accrescere l'auto-efficacia

• Include l'auto-monitoraggio dell'assunzione dietetica ed i pensieri e
  sensazioni ad essa associati

• Include compiti a casa per aiutare la persona a mettere in atto nella
  vita quotidiana quanto imparato

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• AFP-AN - la psicoterapia incentrata sugli
  adolescenti per l'anoressia nervosa

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AFP-AN 1
 Tipicamente consiste in 32-40 sedute individuali per 12-18 mesi
 con:
-nella fase iniziale del trattamento le sedute devono essere il più
regolari possibile, per aiutare la persona a costruire una buona
relazione con il professionista e motivarla a cambiare il suo
comportamento
8-12 sedute familiari con il soggetto e i suoi genitori o carers
 rivalutare 4 settimane dopo l'inizio del trattamento e poi ogni 3
mesi
nelle sedute familiari e individuali si introduce la psicoeducazione
sulla nutrizione e sugli effetti della malnutrizione
focus sull'immagine che il soggetto ha di sé, sulle emozioni e sui
processi interpersonali e a come questi influenzino il disturbo
alimentare
sviluppare una spiegazione dei problemi psicologici della persona e
di come utilizza il comportamento anoressico come strategia di
coping
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• AFP-AN 2

Affrontare le preoccupazioni sull'aumento ponderale e
sottolineare come l'aumento di peso e l'alimentarsi in
modo adeguato siano obiettivi cruciali della terapia
trovare strategie alternative per gestire lo stress
In una fase avanzata del trattamento, esplorare problemi
di identità personale e di costruzione di indipendenza
verso la fine del trattamento, focalizzarsi sul trasferire le
esperienze fatte in seduta nelle situazioni quotidiane
nelle sedute familiari, aiutare i familiari o carers a
sostenere il soggetto nel modificare il proprio
comportamento

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Trattamento psicologico della Bulimia Nervosa
                       nei bambini e nei giovani
15.6 Offrire ai bambini e ai giovani con BN la Terapia
Familiare Focalizzata per la BN (FT-BN)

Se la FT-BN (Terapia Familiare focalizzata per la BN) è
inaccettabile, controindicata o inefficace, prendere in
considerazione la terapia Cognitivo-Comportamentale
Focalizata per il disturbo alimentare per bambini e giovani
affetti da BN (CBT-ED), in setting individuale.

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42   19/11/2018
Tabella 6.4 Lo status artis del trattamento psicoterapeutico dei disturbi
dell’alimentazione

Anoressia nervosa
Non vi sono trattamenti basati sull’evidenza per gli adulti
La terapia basata sulla famiglia e ̀efficace nei pazienI più giovani (con meno di 3 anni
di malattia) e determina un tasso di remissione del disturbo di circa il 50%

Bulimia nervosa
      –  CBT-BN . Tra coloro che completano il trattamento hanno un tasso di remissione del 80-85%
        e il 40% ha una remissione duratura del disturbo
      – La CBT migliorata (CBT-E) permette di ottenere una remissione nei due terzi dei pazienti che
        concludono il trattamento
      – La terapia interpersonale (IPT) sembra, comunque, meno efficace della CBT-E
BED
      – La CBT-BN adattata per il BED ha una remissione delle abbuffate in circa il 50-60% dei casi che
        completano il trat-tamento, ma non determina una perdita di peso nei pazienti in cui coesiste
        una condizione di obesità
      – L’IPT, individuale o di gruppo, adattata per il ha analoghi risultati
      – La terapia comportamentale per la perdita di peso (BWL) permette di ottenere a breve
        termine una riduzione delle abbuffate simile alla CBT e all’IPT e un calo di peso nei pazienti in
        cui coesiste l’obesità. A 2 anni di distanza, però, l’efficacia di questo traLamento è inferiore alla
        CBT e all’IPT per quanto riguarda la riduzione delle abbuffate e il recupero del peso

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• FOCUS SUL COINVOLGIMENTO DELLE
  FAMIGLIE

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Vi sono forti evidenze dell’efficacia della terapia basata sulla famiglia,
secondo il modello del Maudsley Hospital di Londra, nei pazienti più giovani
che vivono all’interno di una famiglia integra.

Si tratta di un intervento intensivo ambulatoriale, manualizzato, che
promuove il controllo genitoriale della normalizzazione dell’alimentazione e
del peso attraverso i pasti familiari dell’adolescente, migliorando allo stesso
tempo il funzionamento familiare in relazione allo sviluppo adolescenziale.

•  La terapia ha la durata di un anno, prevede 24 sedute di un’ora ciascuna,
  gestite da due terapeuti (un clinico primario e un co-terapeuta), e si svolge
  in tre fasi.
• Nella “fase uno” (sedute 1-10), i genitori sono assolti dalla responsabilità
  di causare il disturbo e sono complimentati per gli aspetti positivi del loro
  ruolo genitoriale. Inoltre, sono incoraggiati a trovare da soli come meglio
  aiutare a normalizzare il peso corporeo del figlio.
• Nella “fase due” (sedute 11-16), i genitori sono aiutati a trasferire il
  controllo dell’alimentazione e del peso al figlio con modalità appropriate
  per l’età.
• La “fase tre” (sedute 17-24) è focalizzata sullo stabilire una relazione
  salutare tra i genitori e l’adolescente.

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Maudsley Hospital di Londra

L’intervento è multidisciplinare, perché è associato a visite
settimanali con un pediatra o un medico specialista delle
complicanze della malnutrizione, a consultazioni frequenti con
un dietista e a periodi di ospedalizzazione se si presentano i
criteri.
La presenza di un disturbo ossessivo-compulsivo in
comorbidità sembra diminuire l’efficacia di questa terapia,
mentre nelle famiglie più problematiche (eccessiva
iperprotezione o criticismo) la terapia è più efficace se il
paziente e la famiglia vengono visti separatamente.

La terapia è meno efficace se: la durata è superiore a 3 anni e
nella bulimia nervosa;
non è applicabile quando i genitori sono divorziati o hanno
problemi psichiatrici

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19/11/2018
  47
Capitolo 5
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA NELLA
RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE IN AMBITO DEI
DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Rapporto Team multidisciplinare - Famiglia
Pazienti adolescenti
Pazienti adulti

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Rapporto Team multidisciplinare - Famiglia
• Un programma di riabilitazione nutrizionale dovrebbe
  sempre prevedere un’attenzione particolare al rapporto
  con la famiglia dei pazienti, la sua esclusione può
  comportare anche l’abbandono del trattamento.
• Occorre fornire ai familiari, con approccio psicoeducativo,
  le informazioni sulla malattia, sintomi, evoluzione,
  trattamento, prognosi.
• Il team multidisciplinare dovrà effettuare incontri con i
  familiari separatamente utilizzando un approccio
  collaborativo affinché i familiari si sentano partecipi del
  programma terapeutico.
• In ogni caso il team potrà valutare se all’interno della
  famiglia ci sono delle conflittualità che vanno considerate.
  Coinvolgere i familiari e altre persone significative nel
  processo di recupero di peso.

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• Pazienti adolescenti
Il coinvolgimento dei genitori nella riabilitazione nutrizionale dei
pazienti adolescenti è sempre consigliabile per i seguenti motivi:

- I genitori hanno la responsabilità e il diritto di prendere decisioni
importanti per quanto riguarda il trattamento dei loro figli adolescenti
e tale trattamento non può essere avviato senza il loro consenso
informato;
- Studi controllati hanno fornito alcune prove empiriche di come il
coinvolgimento della famiglia rappresenti un fattore positivo per il
trattamento dell’anoressia nervosa negli adolescenti;
- Alcuni dati indicano come la reazione dei genitori ai sintomi di un
adolescente con disturbo dell’alimentazione possa influenzare positiva-
mente o negativamente l’esito del trattamento;
- I genitori possono essere coinvolti nel trattamento per fornire
assistenza agli adolescenti durante i pasti;
- I genitori possono creare un ambiente che facilita il cambiamento
degli adolescenti stessi.

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Pazienti adulti
Il coinvolgimento dei genitori o del partner o di altre
persone significative, con il consenso del paziente, va
considerato in due casi:
(1) se possono essere d’aiuto ai pazienti stesso
nell’attuare alcuni cambiamenti (per es. aiutandolo a
gestire i pasti e le difficoltà quotidiane)
(2) se rendono difficoltoso il cambiamento (per es. perché
fanno commenti critici sul modo di mangiare o
sull’aspetto fisico del paziente).

 L’aiuto delle altre persone significative, che deve essere
sempre concordato e accettato del paziente, varia da caso
a caso e può essere fornito nella gestione dei pasti, nel
creare un ambiente familiare sereno o nei momenti di
crisi.
19/11/2018                                               51
Riassumendo ..
        Dalla Letteratura si evince che ad oggi, la terapia
        familiare è la forma più efficace di intervento
        nelle fasi iniziali della malattia (meno di 3 anni di
        durata dal primo esordio della patologia) e per
        pazienti adolescenti con anoressia nervosa.
         .

19/11/2018                                                      52
• I modelli in letteratura

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Interventi basati sulla famiglia per disturbi Alimentarai
            dell’infanzia e dell’adolescenza –
                       Review 2012
(J.Kaslow, M.R. Broth, C.O. Smith & M.H.Collins, Journal of Marital and Familiy Therapy, )

  Conclude che

 L’approccio del Maudsley Hospital ha ricevuto una grande quantità di risultati
 empirici, tra cui una grande diffusione di questo metodo e la riduzione del numero
 delle riospedalizzazioni.
 La Terapia familiare Maudsley è il modello di trattamento più definito per
 adolescenti con AN e diversi studi RCTs ne hanno dimostrato l’evidenza per la
 remissione dei sintomi e il recupero del peso

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The systematically compares the clinical guidelines of four European
    countries (Germany, Spain, The Netherlands, and United Kingdom) and
    outlines common clinical practice, in relation to treatment settings,
    nutritional rehabilitation, family-oriented and individual psychotherapy,
    and psychopharmacological treatment. With the exception of family-based
    treatment, which is mainly evaluated and practiced in Anglo-American
    countries, the evidence base is weak, especially for medical interventions 55
19/11/2018
FBT emerge come intervento efficace per adolescenti con An ed evidenze preliminari
 suggeriscono che può essere efficace anche nella BN adolescenziale.
 Il trattamento multifamiliare rappresenta un intensa esperienza aggiuntiva per
 supportare i bisogni dei familiari.
   FBT di nuova implementazione includono strategie addizionali per i carers dei
 pazienti con DCA e possono migliorare l’efficacia clinica, l’aderenza al trattamento e
 supportare meglio i carers durante il trattamento.
 Sono necessari studi più precisi sulle indicazioni e i criteri di esclusione

19/11/2018                                                                                56
Family therapy for eating disorders in youth:
current confusions, advances, and new
directions.
Lock J.
Curr Opin Psychiatry. 2018 Jul 30.
doi: 10.1097/YCO.0000000000000451.

19/11/2018                                      57
QUESTO LAVORO sottolinea come
• per il trattamento di bambini e adolescenti è raccomandato un
  trattamento basato sulla famiglia (FBT) per gli adolescenti con AN e
  BN. Il lavoro attuale si concentra su studi condotti negli ultimi 2
  anni, la maggior parte mirati ad aumentare o migliorare i risultati
  utilizzando una gamma di nuovi approcci familiari o aggiungendo
  altre forme di terapia a FBT standard.
• Assistiamo ad una crescente confusione su quale tipo di terapia
  familiare è supportata dalle prove, tra cui FBT, FT-AN, MFT-AN e
  terapia focalizzata sui genitori. 75% degli adolescenti con anoressia
  nervosa hanno utilizzato FBT manualizzata. Nessuno degli altri
  approcci terapeutici familiari ha superato il 16% del totale degli
  adolescenti con anoressia nervosa studiata. FBT è l'unica forma di
  terapia familiare con una base di prove sostanziali.
• L'aumento di FBT utilizzando diversi formati (ad es. Solo genitori,
  gruppi familiari, aggiunta di terapia individuale) non ha dimostrato
  esiti sostanzialmente migliorati rispetto all'FBT standard per AN

19/11/2018                                                           58
A pragmatic randomised multi-centre trial
of multifamily and single family therapy for
adolescent anorexia nervosa (169)
Eisler et al. (2016)

• This study confirms previous research findings
  demonstrating the effectiveness of eating
  disorder focused family therapy and highlights
  the additional benefits of bringing together
  groups of families that maximises the use of
  family resources and mutual support leading
  to improved outcomes.
19/11/2018                                     59
• Eisler, Simic, Russel and Dare, 2007

• Studio condotto per comparare terapia familiare
  «congiunta» (conjoint family thrapy – CFT) e terapia
  familiare «separata» (separated family therapy – SFT)
  per adolescenti con AN.

• I risultati post-intervento rivelano un’efficacia
  comparabile in entrambi gli approcci. Unica eccezione:
  le famiglie con livelli più alti di criticismo materno
  hanno ottenuto maggiori risultati con SFT piuttosto che
  con CFT.

19/11/2018                                                60
 Vedere le famiglie in un modello congiunto sembra avere un
vantaggio quando si considerano argomenti psicologici sia familiari
che individuali. Questa forma di intervento familiare può
svantaggiare famiglie nelle quali ci sono degli alti livelli di ostilità o
critica. Tali famiglie sono forse più difficili da coinvolgere nel
trattamento familiare.

incontri congiunti possono essere più utili per quelle famiglie a
uno stadio del trattamento quando le preoccupazioni riguardo i
sintomi da disordine alimentare sono stati dissipati

Controindicazioni potenziali per l’uso del trattamento familiare è
limitato ma è necessaria una certa cautela nei casi nei quali il peso
delle pazienti sia estremamente basso (percentuale peso ideale del
corpo sotto 75%), dove ci sono gravi psicopatologie genitoriali e
alti livelli di critica e ostilità diretta ai figli colpiti.
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Una famiglia   vs   Tante famiglie
Le fasi del trattamento dell’intervento familiare in AN
                           adolescenziale
     strategia primaria : portare a un cambiamento comportamentale
          attraverso una azione genitoriale unita/congiunta.
                                                                    FBT-AN
                             prende una posizione incerta in termini di etiologia

                   per mobilitare i genitori a tenere una posizione unita, e per
                       incoraggiare la cooperazione dell’adolescente, questo
                 trattamento ha lo scopo di esternalizzare e separare la patologia
                              AN dall’adolescente interessato/colpito.

Dare C, Eisler I. Family Therapy. In: Szmukler GI, Dare C, Treasure J, eds. Handbook of Eating Disorders; Theory, Treatment and Research.
Chichester: John Wiley and Sons; 1995.
 Dare C, Eisler I, Colahan M, Crowther C. The listening heart and the chi square: Clinical and empirical perceptions in the family therapy of
anorexia nervosa. Journal of Family Therapy. 1995;17:-57.
Lock J, Le Grange D, Agras WS, Dare C. Treatment manual for anorexia nervosa: A family-based approach. New York: Guilford Press; 2001.
 Lock J, Le Grange D. Help Your Teenager Beat an Eating Disorder. New York: Guilford Press; 2004.
 (68) White M, Epston D. Narrative means to therapeutic ends. New York: Norton; 1990.
     19/11/2018                                                                                                                                 63
La prima fase del trattamento : recupero del peso dell’adolescente
                 (utilizzo di schemi alimentari sani)
 incoraggiamento ai genitori volto al recupero di peso
-pasti assistiti
- riduzione dell’attività fisica
- limitazione di purghe o altri comportamenti per la perdita del peso
-informazioni alla famiglia riguardo DA (effetti fisiologici e psicologici della
    denutrizione compreso l’impossibilità del malato di prendere decisioni
    adeguate o salutari riguardo al cibo e alla attività fisica.
- comprensione delle paure del/la giovane
- fratelli/sorelle sono collocati in un ruolo di supporto/sostegno
-Esplorazione di come i genitori hanno funzionato fuori dal contesto della malattia,
    quali sono i punti di forza di ciascun genitore, e come questi potrebbero essere
    usati per le strategie di recupero peso più adatte alla loro particolare famiglia.

  19/11/2018                                                                      64
La seconda fase di trattamento: i genitori vengono guidati a
ridare all’adolescente la responsabilità della sua alimentazione.
Ha inizio quando:
- - la paziente ha raggiunto il 90% di peso corporeo ideale
-    mangia senza opporre molta resistenza
- - l’umore della famiglia è più sollevato
Tale processo è graduale e tagliato su misura all’età dell’adolescente.

(esempio: ci possono essere alcune differenze tra le fasi uno e due per una undicenne dove i
    genitori sono tipicamente molto rigidi/immobili per quanto riguarda l’assunzione di cibo da
    parte della figlia/o. Ad una diciassettenne, dall’altro lato, verrà data molta più responsabilità e
    indipendenza riguardo alle scelte di cibi. Una volta che i genitori sono in grado di
    negoziare/trattare con l’adolescente riguardo al al controllo sulla alimentazione, per esempio
    si può rimettere in agenda l’andare al cinema con amici, ma solo se l’adolescente può
    continuare ad acquistare peso.)

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La terza fase del trattamento :discussione su argomenti generali dello
   sviluppo adolescenziale e dei modi nei quali il disordine alimentare
   ha avuto effetti su questo processo

Inizia all’incirca quando:
- - l’adolescente ha acquistato un peso sano considerati età e altezza, un peso
    che permetta di riavere le mestruazioni (per le femmine).
Prende in considerazione:
- - l’autonomia personale, relazioni tra pari, o essere pronti a lasciare la propria
    casa per la prima volta.
- - bisogni dei fratelli e dei genitori , bisogni che sono stati tenuti in
    sospeso/bloccati dalla malattia
- - discussione di argomenti quali la fine della terapia e le strategie di
    prevenzione ricadute.

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• I trattamenti con tante famiglie

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Multiple Family Workshops
   (Treasure, Whitaker, Todd, Whitney, «A description of Multiple Family Workshops for carers of
                    people with anorexia nervosa», Wiley Online Library, 2011)

  Le preoccupazioni
         dei familiari                                               Il paziente con
           generano                                                  AN mostra
comportamenti inutili                                                sintomi e
      e disfunzionali                                                comportamenti
                                 PERPETUARSI DEL                     preoccupanti
                                 CIRCOLO VIZIOSO
                                 INTERPERSONALE

                                  I familiari sviluppano
                                  sintomi di risposta

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Trattamento giornaliero in famiglia multipla
                   (multiple-family-MFDT) per AN adolescenziale

Terapia su famiglia multipla (MFT): utilizzare le risorse combinate di famiglie per
 migliorare la comunicazione familiare, imparare per analogia

Struttura MFT:
- - terapie di gruppo e incontri settimanali o quindicinali
- - gruppi di famiglie con incontri per giornate intere qualche volta per periodi
-    lunghi come parte del programma di cura adatto per il trattamento di
-    adolescenti con disordini alimentari

Due gruppi a Dresden, Germania e a Londra, UK hanno sviluppato e stanno
   sviluppando programmi giornalieri MFT che integrano le idee concettuali di FBT –
   AN con concetti MFT
Anderson CM, Hogarty GE, Reiss DJ. Family treatment of adult schizophrenic patients: a psycho-educational approach. Schizophr Bull. 1980;6:460-505.
Asen E, Stein R, Stevens A, McHugh B, Greenwood J, Cooklin A. A day unit for families. Journal of Family Therapy. 1982;4:345-358.
Cooklin A, Miller A, McHugh B. An institution for change: developing a family day unit. Family Process. 1983;22:453-468.
Scholz M, Asen KE. Multiple family therapy with eating disordered adolescents. European Eating Disorders Review. 2001;9:33-42.
Dare C, Eisler I. A multi-family group day treatment programme for adolescent eating disorder. European Eating Disorders Review. 2000;8:-18.
Eisler I. The empirical and theoretical base of family therapy and multiple family day therapy for adolescent anorexia nervosa. Journal of Family
Therapy. 2005;27:104-131   .
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Le famiglie insieme sono una potente risorsa
                     terapeutica
      che aiuta a:
- ridurre il senso di isolamento
- diminuisce la stigmatizzazione
- aumenta le opportunità di creare prospettive nuove e multiple
- affronta l’intenso senso di impotenza che le famiglie provano quando
    cercano di confrontarsi con L’AN della loro figlia/o

Il MFDT comincia dopo che la famiglia è stata coinvolta nel
trattamento in modo individuale e viene invitata partecipare a
un workshop intensivo di quattro giorni insieme ad un massimo
di altre 5 famiglie

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Il trattamento continua con altri incontri di gruppo
    aggiuntivi da un giorno e con un supplemento di
    sessioni familiari individuali a seconda degli specifici
    bisogni di ogni famiglia. Il workshop da 4 giorni fornisce
    una opportunità per una ampia gamma di interventi,
    incluse discussioni dell’intero gruppo, lavoro separato
    con il gruppo degli adolescenti e il gruppo dei genitori
    con l’uso di una gamma di tecniche di intervento
    incluso discussioni di gruppo, role playing
    (drammatizzazione), sessioni psico educative, orario
    dei pasti supportato, sessioni di video feedback, ecc.
L’intensità del trattamento giornaliero multiple-family
    porta a un forte senso di coesione di gruppo sin
    dall’inizio e a un rapporto altamente collaborativo tra
    le famiglie e il personale medico.
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I due team a Londra e Dresden che hanno sviluppato MFDT hanno avuto fino
      ad oggi esperienze con parecchie centinaia di adolescenti con DA. Un
      numero di team nel regno Unito ma anche in altri paesi (canada, Norway,
      Sweden, Denmark, Netherlands, Switzerland, Czech Republic, Hong Kong)
      hanno preso parte alla formazione per MFDT e hanno cominciato ad
      attivare i loro gruppi.
  I Feedback tra sia le famiglie che i professionisti che hanno partecipato sono
      stati estremamente positivi e i dati audit hanno mostrato dei livelli moto
      bassi di drop out in entrambi i centri tra 2 e 3 %. A Dresden, le percentuali
      di ammissione si sono ridotte del 30%, mentre la durata del trattamento
      pazienti ospedalizzati si è ridotto del 25%, e la riammissione è stata
      tagliata a metà.
  • Sono limitati a questo livello i dati del follow up sistematico per dimostrare
      l’efficacia del trattamento giornaliero multiple family riguardo al
      miglioramento sintomatico.

Scholz M, Rix M, Scholz K, Gantchev K, Thömke V. Multiple family therapy for anorexia nervosa: concepts, experiences and results. Journal of
Family Therapy. 2005;27:132-141.
Fairbairn P, Eisler I. Intensive multiple family day treatment: Clinical and training perspectives. In: Cook S, Almosnino A, eds. Therapies
Multifamiliales
  19/11/2018Des Groupes Comme Agents Therapeutiques (Multiple family therapy: groups as therapeutic agents). 2007.                           72
Family Day Workshops (FDW)                          Whitney J et al. 2011

  Intervento strutturato che consiste nel lavorare con 2 FAMIGLIE riunite per
  3 giorni consecutivi.

  Le famiglie riflettono sulla loro situazione effettuando esercizi pratici con il
  supporto di materiale cartaceo.
      Viene inoltre promosso il rapporto e confronto tra le famiglie per
  condividere difficoltà e punti di forza, in modo da ridurre l’isolamento e il
  senso di colpa, e dare la possibilità di apprendere abilità nella gestione della
  malattia gli uni dagli altri.

         Si è notato che i risultati dal punto di vista del benessere familiare
  solo comparabili a quelli della terapia familiare individuale (Whitney et al.
  2011) e non ci sono differenze in termini di outcome dei pazienti con AN,
  ma sono necessarie conferme.

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STRUTTURAZIONE E TEMPI DEL TRATTAMENTO

   L’intervento viene iniziato il prima possibile dopo il ricovero
   del paziente.

   Il paziente viene coinvolto in quasi tutto il programma, ma
   può scegliere di non partecipare alla sessione di psico-
   educazione dell’ultimo giorno.

   Tutti i membri della famiglia sono invitati: entrambi i
   genitori, anche se separati o divorziati, partners, fratelli, ecc.

   È compito dei terapeuti mettere insieme le famiglie a
   seconda della loro struttura e della patologia, per facilitare il
   più possibile il coinvolgimento reciproco e la riflessione.

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GIORNO 1- comprendere il modello stress-valutazione-
imitazione
Viene spiegato il paradigma sostenuto da Lazarus and
Folkman’s (1984) per concettualizzare la valutazione dei
familiari sull’impatto della malattia e sulle responsabilità che
hanno i genitori e i loro atteggiamenti di risposta al problema

GIORNO 2 – ridurre il criticismo e l’ostilità promuovendo
l’affetto
Si utilizza un’analisi cognitivo-comportamentale per ridurre la
negatività emotiva (Treasure et al. 2010). Ciò comprende
gruppi di riflessione sui «falsi miti» della malattia e sul
rivalutare alcune valutazioni fatte con atteggiamento di
rassegnazione. Vengono svolti esercizi pratici che
contribuiscono a creare un clima si accoglienza e affetto
familiare.
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GIORNO 3 – migliorare la comunicazione e programmare il
cambiamento dei comportamenti selezionati

Sezione finale del workshop, incentrata sul CAMBIAMENTO, in
cui i genitori ritornano al concetto del cambiamento
comportamentale in senso salutare.
     I genitori scoprono che, per il cambiamento, l’obiettivo
comportamentale da raggiungere non è il solo «mangiare di più»
ma è un approccio più articolato che il paziente e la famiglia
devono avere nello scoprire l’importanza del cambiamento ed
avere fiducia in esso.
    L’ultima parte del trattamento consiste dell’apprendere
l’intervista motivazionale (MI) come strategia di comunicazione.
Tutti i membri della famiglia sperimentano come funziona e
come può essere utilizzata.

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Carer’s Skill Training Intervention
        New Maudsley Model (Treasure J. 2007)

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19/11/2018   79
Il training per familiari :
 New Maudsley Model nel Collaborative Care approach

• Il training di gruppo con i soli familiari,
  secondo il New Maudsley Model, consiste di:
• 1 incontro motivazionale di presentazione del
  training per i carers;
• 6 sessioni della durata di due ore ciascuno a
  cadenza settimanale ( con possibili varianti ) ;
• Eventuali incontri di monitoraggio dopo 6
  mesi

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La metodologia adottata in tutti gli incontri
        con i genitori è tesa, oltre ad affrontare il livello
        psicoeducativo, a favorire la riflessione, la
        discussione e l’acquisizione di strumenti da parte
        dei familiari utili a fronteggiare il DA.
        Questo attraverso la condivisione di conoscenze
        teoriche, role playing, lavori di gruppo,
        dimostrazioni pratiche, ecc.

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Il training ha la finalità di promuovere
  l’acquisizione di abilità e tecniche :

    Rafforzare la capacità dei carers di credere nella
     possibilità di cambiamento
    Dare ai carers l'opportunità di esprimere i loro
     pensieri sulla malattia
    Discutere i principi base del modello di
     cambiamento, del colloquio motivazionale
     dell'analisi funzionale del comportamento

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   Potenziare le abilità di comunicazione (abilità di
         esprimere e modulare le emozioni)
        Promuovere il rispetto, la soddisfazione e la
         collaborazione nella famiglia
        Problem solving
        Potenziare le abilità dei carers (essendo accoglienti
         verso i loro limiti e le loro difese)
        Rendere visibili quei fattori che stanno aggravando il
         problema

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CHAT: Carers Helping EATING DISORDERS
         Treatment: Uno studio multicentrico,
       randomizzato per la valutazione del New
     Maudsley Model Training sul territorio italiano.

              Principal Investigator : Dr.ssa Valentina Cardi
   Co-Investigators : Prof.ssa Maria Cristina Stefanini, Prof.
   Gianluca Lo Coco, Dott.ssa Maria Rita Troiani, Dott.ssa
   Gaia Albano
   Trial Manager: Dott.ssa Gaia Albano
   Trial Statistician :Prof. Gianluca Lo Coco
19/11/2018
PROTOCOLLO DI RICERCA MULTICENTRICA
                 ITALIANA
Servizi con operatori formati allo svolgimento dei training NMM:
•EMILIA ROMAGNA ( 3AV)
•TOSCANA AV (3 AV)
•Servizio DCA Roma 2 –
•Servizi DCA Udine – Friuli
•Servizi DCA Verona – Veneto
•Servizio DCA Napoli
•Centro DA Pescara

Coinvolgimento progetto ricerca e analisi dati Università di
Palermo, Udine e Firenze
Batteria Test
    Baseline T0:
     DASS 21,
     FQ
    FamilyQuestionna
                         Test di               Termine
    ri
                         valutazione del
     OSLO Social
                         gruppo e al senso     Training:     Follow up a
    Support ; AESED
    Accommodation
                         di accettazione e     Batteria         6 mesi:
                         cooperazione che
    and Enabling
                         i carers              Test - T1     Batteria Test
    Scale for Eating
    Disorders;
                         esperiscono           + Schede      T2+ schede
                         rispetto agli altri
    CASK Carer and
                         membri del            Domande         cliniche
    patient
    collaboration
                         gruppo e al           qualitative     paziente
                         conduttore.
    scale , EDSIS
                          2° e 4° settimana
                                               Paz. e
    Eating Disorders
    Symptom Impact
                         di partecipazione     Carers
                         al Training.
    Scale .
    + Scheda raccolta
    dati clinici Paz e
    Carers.

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mariacristina.stefanini@unifi.it
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