METRICHE DELLA COMUNICAZIONE - LUMSA

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METRICHE DELLA COMUNICAZIONE - LUMSA
METRICHE DELLA
COMUNICAZIONE
A.A. 2020/2021

Lezione n. 7
-   Cosa è il web (dispense a cura del docente)
-   Cap. 2 Social Media Roi - Creare un programma di misurazione
-   Media Monitoring: piattaforme e ricerca (dispense a cura del docente)
-   Project work Serie A

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SOCIAL MEDIA

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Evoluzione Social Media 2004-2020

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Overview social: cosa c’era prima di Facebook?
Negli anni novanta, con lo sviluppo di internet, nacquero i primi siti web di comunità online.
Il concetto di questi siti era quello di raggruppare le persone interessate ad argomenti comuni e
consentire loro di interagire attraverso chat o homepage personali che favorivano la
pubblicazione di contenuti realizzati dagli stessi utenti.

Alcune comunità ebbero un approccio diverso, in quanto decisero di porre l’accento sui legami
esistenti tra ex compagni di scuola (Classmates nel 1995); da un approccio simile nascerà
anche Facebook (nel 2004).

Innanzitutto vi fu Friendster, nato nel 2002, utilizzato prevalentemente in Asia, che aveva
lo scopo di aiutare le persone a trovare nuovi amici, rimanere in contatto e condividere
contenuti e media online.

Fu successiva la nascita, nel 2003, di MySpace, che nel 2005 ebbe un numero di pagine
visitate più alto di quello di Google negli Stati Uniti e che nello stesso anno fu acquistato
dalla News Corporation di Robert Murdoch.
Myspace alzava barriere all'apprezzamento degli utenti forzandoli a usare pseudonimi al
posto delle loro vere identità. Facebook, invece, ha sempre incoraggiato gli utenti a usare i loro
veri nomi; una volta che questo comportamento è stato assimilato dal pubblico, e che le
persone si sono accorte che non era così rischioso, Facebook è letteralmente decollato. Le
regole del gioco erano cambiate.

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Overview social: cosa c’era prima di Facebook?
Youtube nasce nel 2005. L'idea era quella di creare un luogo virtuale dove chiunque potesse
caricare i propri video per condividerli in una community.
E’ la piattaforma che ha rivoluzionato il nostro modo di fruire i video, anche su mobile.
Oggi è stabilmente il secondo sito più visitato al mondo e in Italia il social network più
utilizzato dagli utenti con età compresa tra i 16 e i 64 anni di età, seguito da Whatsapp,
Facebook e Instagram.
Il primo, storico, video fu postato il 23 aprile del 2005 da Jawed Karim che si divertì a
riprendersi durante una visita allo zoo di San Diego mentre prendeva in giro alcuni elefanti per
il loro naso molto grosso (oggi oltre 100mln visualizzazioni).
L’idea fu così apprezzata che nel 2006 spinse Google ad acquistare l'intera YouTube per la
somma di 1 miliardo e 65 milioni di dollari.
A 15 anni dalla sua nascita, Youtube è oggi disponibile in 80 lingue in 90 paesi nel mondo.
Conta quasi 2 miliardi di utenti attivi ogni mese e più di 1 miliardo di ore di contenuti visti
ogni giorno. Ogni ora vengono caricate e condivise oltre 500 ore di video.

Nel 2006 è stata la volta di Twitter, un microblog che da subito ha avuto notevole successo
tra le star del cinema e gli sportivi più famosi, motivo per cui ha avuto molto seguito tra gli
utenti sin dall’inizio.
.

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Overview social: cosa c’era prima di Facebook?
La nuova epoca dei Social Media inizia nel 2008 quando le aziende comprendono
l’importanza di questi strumenti per raggiungere i propri obiettivi di Business.
I Social Media sono quindi diventati non solo il luogo virtuale dove conoscere persone, coltivare
rapporti e condividere i propri interessi, ma anche veri e propri Marketplace dove le aziende
possono pubblicizzare i propri prodotti e servizi a costi più bassi rispetto ai media tradizionali

Sempre nel 2008 appare sulla scena Spotify , mentre nel 2010 nascono Instagram e
Pinterest.

TikTok è un’app per dispositivi mobili, smartphone e tablet nata fine 2019. Dopo Whatsapp,
TikTok è stata la seconda app più scaricata e ha superato il miliardo e mezzo di utenti. Si
tratta di video brevi, da 60 secondi, per la maggior parte piccole gag, canzoni in playback,
piccoli passi di danza, semplici momenti quotidiani.
Questo nuovo strumento raggiunge un nuovo pubblico, giovanissimo, che ama mescolare i
video e le funzioni social, che vuole condividere quello che crea anche se non ha doti
particolari, e che segue e scopre usando la piattaforma, musiche e artisti che ama.
TikTok, nelle intenzioni dei suoi creatori, non è un social network: è una piattaforma di
intrattenimento, che ambisce a diventare centrale come la televisione. Video virali che
vogliono rivoluzionare la fruizione dei contenuti: non più tv ma smartphone, non più video
orizzontali ma verticali, non più consumo da “soggiorno e divano” ma in mobilità, tutti elementi
che hanno contribuito a far diventare il servizio molto popolare.
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Il digitale e la pandemia: come sono cambiate le abitudini degli
                          italiani durante la pandemia da Covid19?

Il lockdown ha determinato un mutamento nella percezione dell’utilità della tecnologia e
anche delle abitudini della popolazione mondiale.

Secondo McKinsey, dall’inizio dell’emergenza Covid-19, il 64% degli italiani ha
incrementato la fruizione di contenuti online e il 62% l’uso dei videogiochi e le chat.

I beni di largo consumo hanno
catalizzato le nostre compere digitali
in quarantena.

Secondo Nielsen in un solo mese
(dal 17 febbraio al 15 marzo 2020) è
cresciuta di quasi l’80% la
domanda online di consumer
good.

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Il digitale e la pandemia: come sono cambiate le abitudini degli
                         italiani durante la pandemia da Covid19?
La classifica di preferenza dei social rimane invariata ma sono cresciuti i social che
incorporano una forte funzione di intrattenimento.
A marzo Facebook ha fatto registrare 41 milioni di accessi unici da desktop (+43% rispetto a
febbraio).

Cresce anche Twitch, il sito di game
streaming, che totalizza 25 milioni di
visite (+25%).

L’applicazione più scaricata è stata
TikTok (oltre 1,6 milioni di volte
ossia +50%) seguita da Instagram
(oltre 1,1 milioni).

Forte incremento delle ore di dirette
e live non solo delle Pagine
aziendali, ma anche degli account
individuali (video virale Ferdinando
che si addormenta durante una
diretta FB).

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FACEBOOK
“Ho una vita fuori da Facebook, ma non ricordo la password”.
È un frase nota in Rete, che ben rende l’idea della potenza di questo social network, uno dei
fenomeni mediatici più impressionanti degli ultimi 15 anni.

Facebook è il social per eccellenza, il re indiscusso della social media industry. Non solo
come canale singolo, ma anche come piattaforma, come ecosistema Facebook, poiché il 90%
degli utenti internet nel mondo ha un account su almeno uno dei canali della famiglia
Zuckerberg (Facebook, Instagram e Whatsapp). Facebook è il secondo social in Italia dopo
Youtube.

In principio era Facemash.
In una notte di ottobre del 2003, uno studente di Harvard, tale Mark Zuckerberg, reduce da un
appuntamento andato a male, si siede davanti al computer e guardando l'annuario universitario
ha un'idea: creare un sito dove caricare tutte le foto degli studenti del college. Chi vi
accede può votare la preferita tra due foto che il sistema seleziona casualmente. Nel giro di
poche ore Mark riesce ad hackerare i database dei diversi studentati di Harvard e ad estrarre i
nomi e le fotografie di tutti gli studenti.
Nelle prime 4 ore di attività Facemash attirò 450 visitatori e 22.000 click sulle foto.
Il sovraccarico mandò in crash i server dell'università e Facemash venne chiuso dai vertici di
Harvard pochi giorni dopo: Zuckerberg fu accusato di infrazione della sicurezza e di
violazione della privacy degli studenti e venne punito con sei mesi di sospensione.
Da qui inizia la storia di Facebook.
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Il giovane studente di psicologia con il pallino della programmazione non si dà per vinto.
A gennaio del 2004 registra il dominio thefacebook.com (Facebook è il nome dell'annuario
con nomi e fotografie diffuso in molte università americane) e decide di lanciare una nuova rete
sociale dedicata al mondo universitario statunitense.
Il successo è praticamente immediato: a fine di febbraio più della metà degli studenti
iscritti ad Harvard è registrata al servizio, mentre nel marzo 2004 Facebook apre anche agli
studenti di Stanford, della Columbia University e dell'Università Yale.
Nel giro di poche settimane Facebook apre a tutti gli studenti universitari di Stati Uniti e
Canada, certificando un successo strepitoso.

Nel 2005 i primi investitori iniziano a bussare alla porta di Mark Zuckerberg. Il primo è Peter
Thiel, tra i fondatori di PayPal, che acquisisce il 10,2% delle quote societarie con un
investimento di mezzo milione di dollari. Le quotazioni di Facebook, però, salgono in fretta e
quando Microsoft decide di investire nel social network (siamo nell'ottobre del 2007) deve
investire 240 milioni di dollari per rilevarne appena l'1,6%.
I ritmi di crescita di Facebook non conoscono sosta: il numero di utenti continua a salire in tutto il
mondo, così come il valore dei ricavi. In Italia è boom di iscrizioni nel 2008: nel mese di
agosto si contano oltre 1 milione e 300 mila visite, con un incremento del 961% rispetto allo
stesso mese del 2007.

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Facebook sbarca a Wall Street il 18 maggio 2012
Sarà una delle offerte pubbliche di vendita (IPO) più grandi della storia degli Stati Uniti.
La prima acquisizione di Zuckeberg e soci è del 2012, quando il social network
fotografico Instagram diventa di proprietà di Facebook per una cifra vicina al miliardo di dollari
(tra contanti e titoli azionari).

Gli ultimi anni sono stati sicuramente i più complicati della storia di Facebook. Il social
network ha dovuto far fronte a diversi problemi, soprattutto sul fronte della privacy e della
sicurezza dei dati personali degli utenti. Lo scandalo più grande è esploso nel marzo del 2018,
quando un'inchiesta del The New York Times e del The Guardian ha fatto emergere che i dati di
milioni di utenti sono stati ottenuti in modo illecito dall'azienda Cambridge Analytica,
infrangendo le policy di sicurezza di Facebook. Marzk Zuckerberg è stato chiamato a
testimoniare anche davanti il Congresso degli Stati Uniti e spiegare ai deputati cosa è realmente
accaduto.

Facebook riesce ad essere sempre
all’avanguardia e cavalcare l’attualità.
Durante il lockdown per il coronavirus, il
social ha dedicato un’intera sezione al
COVID-19. Per offrire un segno di
vicinanza, inoltre, Facebook ha introdotto
una nuova reaction appositamente
durante la pandemia
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Per favorire le relazioni tra le persone, Facebook ha creato
uno strumento potente: i gruppi, luoghi perfetti per riunire una
selezione di utenti intorno ad un tema di interesse.

I gruppi si possono definire un ibrido tra una Pagina e un
Forum. Nascono con l’idea di mettere insieme persone con
interessi in comune

Si può essere semplici membri di un gruppo, oppure moderatori o amministratori.
Esistono 3 tipologie di gruppi:

• Pubblico: è visibile a tutti. Post, partecipanti, file e tutti i contenuti del gruppo sono pubblici e
  possono essere rintracciati nelle ricerche
• Chiuso: il nome del gruppo e i membri sono visibili da tutti. Mentre i post, file, foto etc… sono
  visibili solo da chi fa parte del gruppo.
• Privato: Questa è una vera e propria “camera dei segreti”. Il nome del gruppo non è visibile
  nelle ricerche (a meno che in passato non si facesse parte del gruppo in questione), per cui il
  gruppo stesso e i contenuti non sono visibili a nessuno che non sia all’interno della community.
  I nuovi membri devono essere aggiunti o invitati dagli attuali membri per unirsi. Un ottimo
  strumento, ad esempio, per coordinare dei gruppi di lavoro.

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MESSANGER: 1 miliardo di utenti nel mondo
“You should message a business just the way you would message a friend”.
Bisognerebbe parlare con un’azienda nello stesso modo con cui si parla ad un amico.
Così si è espresso Mark Zuckerberg, parlando di Messenger, la piattaforma di instant messaging
di Facebook che offre uno strumento di interazione diretta con gli utenti.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel customer care e nel modo di approcciarsi ai
clienti. Pensiamo all’era pre-social: era difficile per un cliente parlare con una azienda. Oggi
invece, grazie a Facebook si possono fornire risposte rapide, e i clienti di entrano direttamente in
contatto con il brand ricevendo risposte a dubbi e domande.

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Fonte: Global Digital Report 2021   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   14
TWITTER
E’ la piattaforma che viene descritta come ”l’SMS di Internet”
Si tratta di un servizio di notizie e microblogging fornito dalla società Twitter, Inc. su cui gli utenti
postano e interagiscono con messaggi chiamati tweet

Jack Dorsey, informatico e imprenditore statunitense,
ebbe la brillante idea di creare un nuovo social network
che permettesse di inviare messaggi SMS ad un
numero ristretto di persone. Inizialmente fu chiamato
“twttr” ma oggi è riconosciuto con il nome di Twitter.

Per la società californiana Obvious Corporation, che nel 2006 era ad un passo dal fallimento,
questo progetto rappresentò la sua salvezza. Durante i giorni del South by Southwest, un
festival musicale e cinematografico che si tiene ogni primavera ad Austin in Texas, Twitter
registrò da 20.000 a 60.000 tweet al giorno.
Il social ha raccolto negli anni l’entusiasmo di tanti personaggi famosi provenienti dal mondo
dello spettacolo, della politica e dello sport che hanno iniziato a utilizzarlo per dare la propria
opinione su argomenti di interesse pubblico e per entrare in contatto diretto con le persone.
Il Dalai Lama ha aperto il suo account nel 2010. Il 12 dicembre del 2012 sbarca su Twitter anche
Papa Benedetto XVI.

Il nome deriva dal verbo inglese “to tweet” ossia “cinguettare”. Ogni utente può pubblicare
sulla propria pagina messaggi lunghi al massimo 280 caratteri.

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Il 30 aprile 2009 Twitter introduce search e trending topic.
E si impone sempre come un nuovo spazio pubblico di dibattito.

Il 15 giugno 2009 Twitter ottiene la copertina del Time.
Con il tempo, il servizio è diventato estremamente popolare, grazie alla
semplicità ed immediatezza di utilizzo. La piattaforma deve la sua
semplicità anche alla mancanza di alcune funzioni tipicamente
riscontrabili in altre reti sociali.
Esistono diversi esempi in cui Twitter è stato usato dagli utenti per
diffondere notizie, come strumento di giornalismo partecipativo. Ad
esempio, nel caso del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, gli utenti
Twitter hanno segnalato la notizia prima dei media tradizionali.

Durante le proteste elettorali iraniane del 2009-2010, in cui i manifestanti contestavano la
vittoria del presidente Mahmoud Ahmadinejad, Twitter è riuscito a diffondere le informazioni e
far conoscere alle persone in tutto il mondo cosa stava succedendo in Iran, mentre i media
occidentali, come la CNN, non sono riusciti a coprire la notizia.
Gli utenti utilizzavano Twitter per postare aggiornamenti su orari e luoghi delle proteste e
scambiare informazioni sugli scontri con la polizia. Tutto ciò nonostante gli sforzi delle autorità di
limitare le informazioni. Anche se il regime è riuscito a paralizzare internet e la comunicazione
attraverso i telefoni cellulari, i manifestanti sono riusciti in parte a eludere il blocco e Twitter è
quindi servito da piattaforma attraverso cui veicolare notizie e informazioni raccolte sul campo da
utenti-reporters. Tant’è che si è iniziato a parlare di una “Twitter revolution”

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A molti studiosi è apparso fin da subito chiaro il ruolo svolto da Twitter nel campo
della politica nel rimodellare in forme inedite le dinamiche di interazione dialogica
tra elettori e candidati, tra cittadini e governanti.
ll motivo dell’interesse precoce da parte degli esperti è da ricercare in primo luogo nell’utilizzo di
Twitter da parte dei candidati politici, e primi fra tutti i candidati alle elezioni presidenziali svoltesi
in Francia nel 2007 e negli Stati Uniti nel 2008. A parere di alcuni studiosi, l’utilizzo di Twitter,
avrebbe introdotto nella comunicazione politica due importanti novità̀ :
 - il fenomeno delle “disintermediazione”, che consisterebbe nella possibilità, da parte del
candidato, di stabilire un contatto “diretto” con l’elettore, non più dipendente dalla mediazione dei
mezzi di comunicazione tradizionali
- il fenomeno della “netmilitanza”, termine che denota la possibilità per i cittadini di utilizzare i
nuovi media al fine di partecipare in maniera attiva alla campagna elettorale del candidato ,così
come alle iniziative politiche del politico (o organizzazione politica) di turno.

C’è un giornalismo pre-Twitter e un giornalismo Post-Twitter. La nascita del social network è
stato un punto di non ritorno per il mondo dell’informazione, ed è ora inimmaginabile vivere senza.
Mentre altre reti social hanno come scopo primario l’intrattenimento degli utenti, Twitter va oltre il
divertimento e il tempo libero. Vip, politici, aziende hanno ora il potere di diffondere notizie ed
eventi con una rapidità mai vista prima.
I giornalisti la mattina, per prima cosa, non accendono più la radio, ma i loro smartphone, per
scorrere la bacheca Twitter. I soggetti e le fonti per i loro articoli sono lì, e compiono la stessa
azione. Twitter è, senza dubbio, la piattaforma più rilevante nell’influenzare l’opinione
pubblica.

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Il 22 gennaio 2010 è stato un giorno storico per Twitter: il giorno del primo Tweet
inviato dallo spazio.
L'autore è stato l'astronauta della NASA Timothy Creamer dalla Stazione Spaziale
Internazionale.
Nello stesso anno diversi altri astronauti della NASA hanno iniziato
ad inviare aggiornamenti tramite un account comune:
@NASA_Astronauts. Anche l'astronauta italiano Paolo Nespoli
inizia ad inviare con il suo account aggiornamenti e foto della
Terra vista dallo spazio. Lo seguiranno Luca Parmitano e Samantha
Cristoforetti.

Nel 2012 Twitter raggiunge i 500 milioni di iscritti e 200 milioni
di utenti attivi che accedono almeno una volta al mese.

A marzo 2014 il tweet con cui la presentatrice della 86esima
edizione degli Academy Awards, Ellen DeGeneres, ha postato un
autoscatto ricordo (un «selfie di gruppo» chiesto in diretta
a Bradley Cooper), ha sbaragliato ogni record di condivisione
social (in meno di 3 minuti l'immagine è stata ritwittata 80mila volte,
nel giro di 1h quasi 1milione di volte, fino a 2milioni di retweet in
meno di 2h). Ha così battuto il presidente degli Stati Uniti
d'America, Barack Obama, che fino a quel momento deteneva il
titolo di «più virale di sempre», grazie alla foto in cui abbracciava la
moglie Michelle, dopo le fatiche che l'avevano portato alla rielezione
(«Four more years», novembre 2012 con 800 mila retweet)               METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   18
Twitter per l’entertainment: oggi è il social è anche una
diversa tipologia di schermo televisivo, alternativo ma
complementare a quello classico, fonte di continuo dibattito, di
consenso e dissenso.

E' ormai consuetudine twittare davanti alla TV, soprattutto
in occasione di quei particolari eventi mediatici che incollano lo
spettatore al piccolo schermo. Il festival di Sanremo
edizione 2020, con 2,7 milioni di tweet diventa uno tra gli
eventi più chiacchierati di sempre da parte degli italiani su
Twitter.

Anche la Pubblica Amministrazione è sempre più attiva
su Twitter. A Jun, città spagnola della comunità autonoma
dell’Andalusia, la popolazione (circa 2.000 persone) usa
Twitter per parlare con il sindaco, rivolgersi agli uffici comunali,
segnalare pericoli e risolvere problemi burocratici. Tutti gli
uffici locali, i consiglieri comunali, gli assessori e diversi
impiegati sono obbligati ad avere un account Twitter, con
il quale possono comunicare con i cittadini e informarli sulle
loro attività (es un cittadino scrive al sindaco per
segnalare una luce rotta. Il sindaco risponde taggando un
impiegato del comune che, il giorno seguente pubblica un
tweet con una fotografia che mostrava il lampione riparato.            METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   19
Fonte: Global Digital Report 2021   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   20
INSTAGRAM

Nel 2010 arriva Instagram e tutto cambia!
Instagram è un social network completamente diverso da quelli precedenti e le generazioni Y e Z
decidono di preferirlo a Facebook e Twitter. È il regno dello svago e dell’intrattenimento!
E’ una piattaforma di photo e video sharing sempre più utilizzata e diffusa. È il SN per
eccellenza, ma anche per natura, poiché non si può inviare uno status senza condividere un uno
scatto o una clip ed è questa la peculiarità che lo distingue.
Il nome sottolinea che la piattaforma unisce il concetto di Instant Camera e Telegram, il
telegramma. La parola Instagram deriverebbe proprio dall’unione questi due termini: un nome
smart, facile da ricordare e che racchiude il concetto di immagine veloce e pubblicata sul
momento.
Instagram ha cambiato il nostro modo di pubblicare le foto. O meglio ci ha educati alla cura
dell’estetica, alla caccia del posto perfetto per lo scatto perfetto, all’attenzione nello scegliere le
parole giuste per commentare al meglio il nostro feed.

                                  1.
                          Cristiano Ronaldo                                3.
                                                      2
                           (254m followers)                             Dwayne
                                                Ariana Grande
                                               (216m followers)   ‘The Rock’ Johnson
                                                                    (211m followers)

                                                                     METRICHE DELLA COMUNICAZIONE         21
Perché piace Instagram?
• Perché è visivo.
• Perché è mobile. Fin dalla nascita è una piattaforma che funziona principalmente attraverso lo
  smartphone. Il suo facile utilizzo è uno dei segreti del suo successo.
• Perché è virale. Gli hashtag, i like e gli emoticons sono alcuni degli elementi che Instagram è
  stato in grado di utilizzare molto bene per aumentare la viralizzazione dei contenuti tra gli utenti
  e l’alto indice di engagement che ottiene le loro pubblicazioni.
• Perché è attuale. Oltre ad essere il territorio preferito dei giovani, Instagram è il social network
  preferito dalle celebrità; ed è un’efficace porta di contatto per raggiungere la popolazione dei
  millenials.

Instagram ha basato gran parte della propria iniziale fortuna sulla funzione “filtri”, che
consentiva una post produzione creativa dei propri scatti realizzati con il cellulare.Con il tempo,
pur restando importante e integrata nella piattaforma, la funzione “filtri” ha lasciato il passo al
caricamento di immagini ad hoc già postprodotte ed elaborate, che sono ormai una costante,
soprattutto per i grandi brand.

Un altro motivo del successo di Instagram è il suo forte impegno per un formato vincente: il
video. Nel 2018 ha lanciato IGTV, il suo canale video verticale. Si tratta di un formato piuttosto
performante in termini di interazione degli utenti, se si pensa che ogni video post riceve
mediamente il doppio dei commenti rispetto agli altri post.

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Ma la vera rivoluzione di instagram è stata segnata dalla adozione delle storie
(un’invenzione originale di un altro social network, Snapchat), che consente agli utenti di
pubblicare brevi contenuti foto e video che scompaiono dopo 24 ore (le usano quotidianamente
500 milioni di utenti nel mondo).
L’arrivo delle Instagram stories sta costituendo una lieve inversione di tendenza. Se nel feed a
essere mostrate sono sempre le proprie foto migliori, quelle patinate, perfette e post-prodotte
con filtri e lavorate con preset, a essere preferite nelle stories sono invece le immagini che
mostrano una vita più "normale", o meglio, con meno filtri, ma sicuramente più reali.

Instagram ADS: il 60% delle persone afferma di scoprire ogni giorno nuovi prodotti da
acquistare su Instagram (oltre 200 milioni di persone visitano almeno una volta al giorno un
profilo aziendale). Ecco perché su Instagram ormai l’advertising ha assunto una rilevanza
fondamentale per ogni brand.

Instagram e l’e-commerce: è il canale dell’ispirazione per l’eccellenza, anche - se non
soprattutto - nell’influenzare scelte di consumo: il 72% degli utenti, infatti, ha dichiarato di aver
effettuato una scelta d’acquisto dopo aver visualizzato un prodotto su questa piattaforma, in
particolare nei settori abbigliamento, make-up e gioielleria.
Da marzo 2019, con la funzione Checkout, è possibile acquistare prodotti direttamente in-app,
senza neppure lasciare la piattaforma. Si è trattato di una delle funzionalità più attese di tutti i
tempi, che ha permesso di trasformare ogni account Instagram in un eCommerce, per vendere
direttamente da Instagram.

                                                                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE         23
Instagram è il paradiso degli influencer, i testimonial dei brand. Crescono anche anche gli
#sponsored post che li vedono protagonisti, con contenuti sponsorizzati o pubblicitari
Come parlare di Instagram e influencer senza parlare di Chiara Ferragni? Il Financial Times l’ha
inserita tra i grandi nomi del mercato del lusso digitale, Forbes l’ha messa nel cerchio
ristrettissimo dei migliori “30 under 30” per ben due volte ed è diventata un case study della
Business School di Harvard per la sua scalata imprenditoriale che è riuscita a creare partendo dal
suo blog "The Blonde Salad". È grazie a lei che esiste la parola fashion influencer.
Chiara Ferragni è diventata l'imprenditrice digitale, blogger ed influencer italiana più famosa
nel mondo con i suoi oltre 20 milioni di follower.
Il 1 Settembre 2018 c’è stato il matrimonio tra Ferragni e Fedez, ormai conosciuti come i
#TheFerragnez. Un evento di marketing che ha cambiato le regole della condivisione social e del
product placement, diventando la cerimonia mediatica dell’anno e trasformando un evento
privato in una vetrina perfetta tra brand e lavoro.
La stessa fashion blogger ha pubblicato,
attraverso una Storia, i dati registrati dal
proprio profilo nel periodo del matrimonio:
nei giorni immediatamente precedenti e
successivi il proprio account ha superato
il miliardo di impression, ovvero di utenti
raggiunti.
Secondo Launchmetrics, società di
monitoraggio e analisi dei dati web, l’evento
TheFerragnez, grazie ai 67 milioni di interazioni
dei post legati a matrimonio, avrebbe creato un
Media Impact Value di 36 milioni di dollari.
                                                                 METRICHE DELLA COMUNICAZIONE    24
Fonte: Global Digital Report 2021   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   25
LINKEDIN

Tutto ha inizio dopo lo scoppio della bolla "dot-com": nel novembre del 2002.
È proprio in quell'anno che Reid Hoffman ha il guizzo iniziale. L'allora 47enne laureato a
Stanford in Scienze cognitive è nel giro d'innovatori che gravitano intorno alla Silicon Valley.
"In quel periodo ho realizzato che la società contemporanea stava trasformando ogni
individuo in un piccolo business", ha scritto Hoffman sulla rivista statunitense Inc. parlando
della propria creatura.
Da qui la sua filosofia: "devi pensare a te stesso come a un organismo che compete con altri
organismi all'interno di un ecosistema", spiega, "si gioca tutto sul modo in cui riesci ad
adattarti a ciò che ti circonda. Il mondo moderno si muove velocemente e tu ti devi
spostare alla stessa velocità".

LinkedIn nasce negli Stati Uniti dall’idea di Hoffman e dalla collaborazione di un gruppo di
imprenditori statunitensi, che stabiliscono la sede della LinkedIn Corporation a Palo Alto, in
California.
Nel 2016 è stato acquistato da Microsoft per la cifra record di 26,2 miliardi di dollari.
L’ anno successivo è stata rinnovata l’interfaccia grafica che ha migliorato notevolmente l’intuitività
nell’utilizzo.
L’obiettivo del social network è quello di creare una rete di professionisti e aziende, in cui
avviene uno scambio reciproco di contatti e informazioni, e di aiutare i suoi iscritti nella ricerca
lavorativa attraverso la valorizzazione delle proprie competenze professionali. Il profilo utente,
dunque, è una sorta di bigliettino da visita digitale e, per questo, deve essere impeccabile.

                                                                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE      26
Linkedin è da sempre definito “Il social network dei professionisti”.
La piattaforma è la naturale prosecuzione delle tradizionali attività di relazione, con i benefici
dell’abbattimento di spazio e tempo.
Quello che fa di LinkedIn un social network completamente diverso dagli altri, riguarda la
comunicazione al suo interno:
• Utilizza un linguaggio più formale
• Le condivisioni sono legate alla propria attività e alle proprie competenze
• Le relazioni con gli altri utenti e le interazioni avvengono sul piano professionale e non
  dell’amicizia

A febbraio del 2020, il social media annuncia: più notizie su Linkedin.
La piattaforma per il lavoro cambia strategia e indirizza il timone verso l’informazione con
“contenuti di qualità”. Per questo vengono assunti “nuovi redattori nel team editoriale”, anche in
Italia. Gli utenti ricevono, su base giornaliera, un riepilogo delle notizie pubblicate su Linkedin,
insieme alle ultime novità e diversi punti di vista utili a rimanere sempre aggiornati. Obiettivo, fa
sapere l’azienda californiana, “diventare non più solo un luogo dove i professionisti si
collegano alla ricerca delle migliori opportunità lavorative, ma anche una preziosa
piattaforma di contenuti”.

Durante la pandemia il team editoriale lavora ancora di più per fornire notizie tempestive e
affidabili da fonti autorevoli, così da aiutare i professionisti iscritti ad essere informati in maniera
corretta in questo periodo caratterizzato dalla diffusione non solo del virus ma anche di fake news
                                                                    METRICHE DELLA COMUNICAZIONE      27
Nella nuova sezione di news nel proprio feed, chiamata Trending News vengono
evidenziati gli aggiornamenti affidabili provenienti dall’OMS e dai Centri per il controllo.     e
la prevenzione delle malattie.

Sempre durante la pandemia, momento in cui l’evoluzione del mondo del lavoro subisce una
netta accelerazione, obbligando molte aziende a sperimentare lo smart working, anche
le modalità di recruiting devono essere ripensate per far sì che il processo di ricerca di
candidati non si fermi a causa del lockdown.
LinkedIn lancia una nuova funzione che consente ai recruiter di accelerare le procedure
preliminari di ricerca di potenziali candidati, considerando che al momento non è possibile
effettuare dei colloqui di lavoro di persona. Grazie a questa nuova funzionalità, dopo aver ricevuto
un curriculum ritenuto valido, i team delle risorse umane possono proseguire la selezione
sfruttando nuove opzioni di Linkedin, che includono anche la modalità video.

Come mai le aziende utilizzano il social network? Grazie a LinkedIn le aziende possono
• Aumentare gli accessi al sito aziendale
• Migliorare il posizionamento nei motori di ricerca
• Incrementare la visibilità e la riconoscibilità del brand
• Trovare notizie e collegamenti relativi al proprio business e cercare personale
• Mettersi in contatto con persone e aziende
• Costruire nuove relazioni con potenziali clienti

                                                                 METRICHE DELLA COMUNICAZIONE     28
PROFILO
• Contiene un nome reale, nome di battesimo + cognome
• Viene creato per segnalare il proprio cv e le esperienze professionali
• Attraverso esso si creano collegamenti fra persone
• Un profilo interagisce con altri profili
• Un profilo può inviare richieste di collegamento
• Non contempla statistiche
• I gruppi a cui il profilo partecipa sono visibili in fondo al profilo

PAGINA
• Contiene il nome dell’azienda
• È creata per promuover l’azienda
• Ha i suoi follower
• Non può interagire con le altre pagine
• Non può inviare richieste di collegamento
• Contiene delle statistiche sul suo andamento
• Può avere più amministratori e deve essere collegato ad un profilo reale e ad una mail
  lavorativa
• È completamente pubblica
• Non può rifiutare un follower

                                                                 METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   29
Se LinkedIn è nato soprattutto per trovare lavoro, con il tempo si è evoluto, continuando a
perseguire la sua mission originale che, citando letteralmente gli ideatori, prevedeva di “collegare i
professionisti per aumentarne la produttività e il successo”.
Proprio per questo intendere il profilo LinkedIn come una trasposizione del curriculum
online è riduttivo.
Il profilo LinkedIn è invece la base per la costruzione del personal brand, con il quale quindi
gestire la propria reputazione online (e non solo).
Infatti il profilo LinkedIn, e le informazioni che vengono scritte al suo interno, sono ciò che
permette ad un professionista di farsi trovare e di proiettare sul possibile interlocutore la giusta
immagine di sé, che sia un recruiter, un potenziale cliente, un partner o chiunque altro.
LinkedIn non serve a trovare lavoro: è inesatto!
La piattaforma di Microsoft è attualmente uno degli strumenti più avanzati per creare una
propria presenza online solida e per potenziare, amplificare e capitalizzare il patrimonio di
relazioni professionali accumulato in anni di lavoro.
È quindi un investimento usarlo. E come per ogni investimento, bisogna però, conoscere le
regole e dedicargli tempo e attenzioni.

                                                                  METRICHE DELLA COMUNICAZIONE      30
Nella nuova sezione di news nel proprio feed, chiamata Trending News vengono
evidenziati gli aggiornamenti affidabili provenienti dall’OMS e dai Centri per il controllo.     e
la prevenzione delle malattie.

Sempre durante la pandemia, momento in cui l’evoluzione del mondo del lavoro subisce una
netta accelerazione, obbligando molte aziende a sperimentare lo smart working, anche
le modalità di recruiting devono essere ripensate per far sì che il processo di ricerca di
candidati non si fermi a causa del lockdown.
LinkedIn lancia una nuova funzione che consente ai recruiter di accelerare le procedure
preliminari di ricerca di potenziali candidati, considerando che al momento non è possibile
effettuare dei colloqui di lavoro di persona. Grazie a questa nuova funzionalità, dopo aver ricevuto
un curriculum ritenuto valido, i team delle risorse umane possono proseguire la selezione
sfruttando nuove opzioni di Linkedin, che includono anche la modalità video.

Come mai le aziende utilizzano il social network? Grazie a LinkedIn le aziende possono
• Aumentare gli accessi al sito aziendale
• Migliorare il posizionamento nei motori di ricerca
• Incrementare la visibilità e la riconoscibilità del brand
• Trovare notizie e collegamenti relativi al proprio business e cercare personale
• Mettersi in contatto con persone e aziende
• Costruire nuove relazioni con potenziali clienti

                                                                 METRICHE DELLA COMUNICAZIONE     31
Fonte: Global Digital Report 2021   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   32
YOUTUBE

 E’ una piattaforma web, fondata il 14 febbraio 2005, che consente la condivisione e
 visualizzazione in rete di video (video sharing).

 YouTube guadagna entrate pubblicitarie da Google AdSense, un programma che indirizza gli
 annunci in base al contenuto del sito e al pubblico. La maggior parte dei suoi video sono liberi per
 visualizzazione, ma ci sono eccezioni, inclusi i canali premium basati su abbonamento, noleggio
 film, nonché YouTube Premium, un servizio in abbonamento che offre accesso senza pubblicità al
 sito Web e accesso a contenuti esclusivi realizzati in partnership con utenti esistenti.

 Gli utenti possono anche votare e commentare i video. Nel caso gli utenti di questo servizio
 gratuito siano interessati vi è la possibilità di guadagnare denaro mediante una partneship con il
 social network, che pubblicherà pubblicità sui video, dandone una percentuale all’utente a seguito
 di un certo numero di visualizzazioni.

 Di proprietà di Google Inc. dal 2006, è il sito web che ha presentato il maggior tasso di
 crescita nella sua storia decennale.

 L'incremento di popolarità che YouTube ha avuto dalla sua fondazione ad oggi gli ha permesso di
 diventare il secondo sito web più visitato al mondo, alle spalle di Google.

Fonte parziale: Wikipedia                                         METRICHE DELLA COMUNICAZIONE     33
Fonte: Global Digital Report 2021   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   34
Imprese e Social Media

Fonte: Hootsuite Barometer 2018                      METRICHE
                                                          METRICHE
                                                              DELLADELLA
                                                                    COMUNICAZIONE   35
                                                                         COMUNICAZIONE
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   36
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   37
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   38
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   39
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   40
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   41
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   42
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   43
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   44
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   45
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   46
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   47
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   48
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   49
METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   50
IL MEDIA MONITORING

              METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   51
GLI STRUMENTI

          Automatici

Manuali

              METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   52
WEB LISTENING TOOL
Ascoltare è il primo
passo per saper
comunicare al
meglio. Grazie ai
tool di web & social
listening è possibile
capire cosa viene
detto di noi e
utilizzare questi dati
per elaborare la
nostra strategia

                           METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   53
TALKWALKER - SETUP

       METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   54
TALKWALKER - SETUP

APPROFONDIMENTO:    https://talkwalker.digitalexcellencecenter.com/hom
SINTASSI BOOLEANA   e/full-boolean-syntax-list

                                            METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   55
TALKWALKER - SETUP

       METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   56
TALKWALKER – SEARCH AND RESULTS

                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   57
TALKWALKER – SEARCH AND RESULTS

                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   58
TALKWALKER – SEARCH AND RESULTS

                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   59
TALKWALKER – SEARCH AND RESULTS

                   METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   60
TALKWALKER – OUTPUT

DASHBOARD

  EXPORT DATA (XLS, CSV, PPT, PDF,
  DOC)

  ADVANCED EXPORT (RSS, XLM,
  JSON)

ALERT AND REPORT

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                       pescara)+OR+(ferrovia+AND+(roma-
SERP                   pescara)))&hl=it&sxsrf=ALeKk013RbN9MFSkiWEhMCbjnCNraHjZCQ:1605088118894&filter=0&biw=2133
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                       pescara)+OR+(ferrovia+AND+(roma-
NEWS                   pescara)))&hl=it&sxsrf=ALeKk0151Q2HNwxPUC7NocVahVvV6ee8rg:1605088128219&source=lnms&tbm
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VIDEO                  pescara)+OR+(ferrovia+AND+(roma-
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ADVANCED SEARCH        https://www.google.com/advanced_search?q=ferrovia+AND+roma+AND+pescara&lr&hl=it&as_qdr=all
                       &sxsrf=ALeKk00oGXP9RzlnvxMbnMU7XlqW-FirRg:1605088240763

ALERT                  https://www.google.it/alerts

GOOGLE TRENDS          https://trends.google.it/trends/explore?date=today%205-y&geo=IT&q=%22virginia%20raggi%22

                       https://ahrefs.com/blog/google-advanced-
APPROFONDIMENTO:
                       search-operators/
                                                            METRICHE DELLA COMUNICAZIONE                            63
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RICERCA SEMPLICE E AUTOMATIZZATA              RICERCA COMPLESSA; NECESSITA’ INTERVENTO UMANO

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                                                             METRICHE DELLA COMUNICAZIONE      64
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RICERCA MANUALE E AUTOMATICA   RICERCA MANUALE E AUTOMATICA     RICERCA MANUALE

SEARCH INTERNO                 SEARCH INTERNO

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                               FANPAGE KARMA
YT)

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SOCIAL BAKERS

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                                                              METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   65
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GOOGLE                 rCV10yRTmbA8bQ%3A1605088409212&ei=mbSrX8OfDMGUkgXC5q6oCA&q=%28
                       %28ferrovia+AND+%28roma+AND+pescara%29%29+OR+%28roma-
                       pescara%29+OR+%28ferrovia+AND+%28roma-
                       pescara%29%29%29+inurl%3Aforum&oq=%28%28ferrovia+AND+%28roma+AND+pe
                       scara%29%29+OR+%28roma-pescara%29+OR+%28ferrovia+AND+%28roma-
                       pescara%29%29%29+inurl%3Aforum&gs_lcp=CgZwc3ktYWIQA1DshgFYlqsBYN60A
                       WgCcAB4AIABfYgBggOSAQMzLjGYAQCgAQKgAQGqAQdnd3Mtd2l6wAEB&sclient=
                       psy-ab&ved=0ahUKEwiD0NqjnPrsAhVBiqQKHUKzC4UQ4dUDCA0&uact=5

RICERCA INTERNA
FORUM SPECIFICO

                                                 METRICHE DELLA COMUNICAZIONE                      66
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LE SQUADRE DI CALCIO SU FACEBOOK

                     METRICHE DELLA COMUNICAZIONE   68
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Il report di analisi dovrà confrontare la comunicazione proattiva delle squadre individuate facendo
emergere:
- Il tipo di comunicazione (in ottica tone of voice, contenuti, numero di post/giorno)
- Tipologia di post che ottengono il maggior engagement (evidenziare ovviamente se in positivo o
   in negativo)
- Mood della community (attraverso l’analisi delle reazioni e dei commenti)
- Ogni altra indicazione che a vostro avviso possa essere utile per comparare le rispettive pagine.

Territorio di indagine: gli ultimi 30 post per ognuna delle 3 squadre individuate (andando a ritroso
a partire dal 8 aprile). Roma, Benevento, Atalanta (crescita maggiore di follower)

Scheda di analisi
-   Tone of voice (colloquiale, divertito, etc etc)
-   Link diretto al post/commento
-   Contenuti: partita, giocatori, pre-partita, post-partita, allenamenti, interviste, abbigliamento, sponsor
-   Hashtag (si/no) quale
-   Contenuto: video, foto
-   Data
-   Orario
-   Engagement (commenti, condivisioni e reazioni)
-   Mood: tipo di reazione + sentiment e reazione dei commenti (individuando o li buttiamo quanti ce ne sono off topic)

Consegna 8 maggio
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