SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE MESSI D'ORO
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SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE MESSI D’ORO IV MUNICIPIO Via G.G. Gemmellaro 47 – Roma Tel. 06.95.95.05.23 Diretto Funzionario Educativo 065.95.95.05.73 PROGETTO DI PLESSO TITOLO: “IL VIAGGIO…ESPERIENZA DELL’ALTRO” (ITINERARI CREATIVI) AMBITO MONTI TIBURTINI P.T.O.F. DEL TRIENNIO 2017 - 2020 1
ANNO SCOLASTICO 2018-2019 PREMESSA La scuola dell’infanzia “Messi D’Oro” per il triennio 2017-2020 decide di orientare il progetto educativo di plesso verso una dimensione metaforica e simbolica sulla tematica del viaggio per acquisire esplorazioni facilitare conoscenze e le molteplici espressività dei nostri bambini in tutte le sue forma. La scelta di questo sfondo integratore è scaturita da parte delle insegnanti sulla motivazione che il viaggio è un aspetto piacevole e divertente, unesperienza creativa per bambini ed adulti che aiuta nella crescita individuale e nel percorso che i bambini intraprendono a scuola. L’identità del b. si costruisce attraverso un vero e proprio viaggio, durante il quale si fanno incontri, si instaurar ano relazioni, si scoprono luoghi diversi; il viaggio infatti è occasione di esperienza di arricchimento delle conoscenze di relazioni con gli altri e permette di vivere emozioni diverse avventure, scoperte e cambiamenti; si parte sempre carichi di emozioni desideri e incertezze e si arriva sempre cambiati diversi e arricchiti. Il percorso didattico sarà costituito da attività di diverso tipo (ogni sezione svilupperà il proprio itinerario) queste attività accompagneranno gli alunni nella loro crescita perché prendano coscienza delle proprie emozioni, sappiano essere esploratori curiosi, gestire l’imprevisto, aperti al nuovo e al diverso, sappiano essere disponibili a rischiare a scoprire e a rinnovarsi. Le insegnanti nei momenti di festa comuni si incontreranno in attività didattiche riguardanti il tema (natale, carnevale pasqua) ANALISI DELLA SITUAZIONE (contesto socio territoriale) La nostra scuola è ubicata nel territorio del IV Municipio quartiere Pietralata ad alta densità abitativa dove l’insediamento di numerosi famigliari in questi anni ha indotto il nostro plesso a svilupparsi per accogliere e inserire nuovi alunni. Per il triennio scolastico 2017/2018 accoglie un totale di 48 b. circa di tre annie 2 b. diversamente abili vecchi iscritti e un nuovo inserimento diversamente abile. Il numero delle sezioni nel plesso sono 7 di cui 6 sezioni a tempo pieno e 1 sezione a tempo antimeridiano. 2
CAPIENZA SEZIONI - n. 2 sezioni capienza 22 alunni tempo pieno - n. 4 sezioni capienza 23 alunni tempo pieno - n. 1 sezione capienza 25 alunni tempo antimeridiano SOGGETTI COINVOLTI: Nell’anno scolastico 2017 – 2018 il numero dei bambini presenti nella scuola è di circa 159 di cui 3 b. diversamente abili. Il Team docenti è composto da 17 insegnanti - n. 1 insegnante di religione cattolica - n. 1 A.E.C. - n. 1 Funzionario Educativo FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PROGETTO La nostra scuola rappresenta la prima tappa dove i b. inizieranno un viaggio destinati a portarli lontano… lo scopo e il compiti di questo viaggio attraverso le varie tappe del percorso educativo dai piccoli b. che sono fino a diventare grandi in seguito, è quello di costruire le proprie identità bel modo più armonioso e ricco possibile, attraverso sviluppi affettivi, cognitivi, motori e sociali, promuovendo potenzialità di relazioni e di autonomia, creatività e apprendimento, Queste finalità e obiettivi accomunerà entrambe tutte le sezioni e permetterà ad ogni alunno attraverso le attività proposte di interagire nei diversi campi di esperienza. Questi ultimi rappresentano i luoghi, le occasioni e gli ambiti nei quali il b. vive le esperienze volte a raggiungere traguardi. Nessuno obiettivo è tuttavia isolato dagli altri ma sono tutti correlati e intrecciati tra loro. METODOLOGIA Le insegnanti delle 7 sezioni presenti nel plesso hanno individuato degli itinerari creativi con diversi argomenti da affrontare in relazione all’età e alle abilità dei gruppi classe che si diversificandoli nel corso del triennio e rendendoli empiricamente fruibili da tutti i b. della scuola. 3
IL VIAGGIO Gli argomenti trattati son afferenti ai campi di esperienza ed alle aree di sviluppo di apprendimenti come previsto dagli Orientamenti. Sviluppando gli itinerari in varie unità didattiche all’interno di ciascuna sezione, le insegnanti organizzeranno poi dei piccoli gruppi laboratori ali di intersezione, scambiandosi esperienze liberando curiosità e creatività. 4
ITINERARI CREATIVI “IL MONDO E’ UN LIBRO E CHI NON VIAGGIA LEGGE UNA SOLA PAGINA” Sant’Agostino Partendo da questo aforisma intraprendiamo il nostro cammino. I protagonisti sono bambini di età compresa tra i tre e i sei anni. CONTENUTI: Si parte con una sola valigia piena di storie, fiabe, racconti, filastrocche e canzoni alla scoperta di mondi e ambienti vicini e lontani. Le tematiche trattate saranno diverse si va dall’amicizia all’amore dal rispetto verso se stessi al rispetto per gli altri tutte unite da un solo filo quello della condivisione e della convivialità. METODOLOGIA: Attraverso il circle time intraprendiamo questo viaggio con l’ausilio di un amico immaginario, Salvatore l’esploratore, che ci accompagnerà lungo il cammino. Le storie protagoniste del progetto saranno avventurose, fantastiche e misteriose; alcune accompagnate da filastrocche e canzoni. STRUMENTI e MATERIALI Gli strumenti utilizzati saranno libri, guide didattiche, materiale multimediale, fiabe sonore e tanta fantasia; per ogni storia ci sarà una rappresentazione grafica realizzata in modi e tecniche diverse con l’ausilio di materiali messi a disposizione dalla scuola. OBIETTIVI: Gli obiettivi da raggiungere saranno di diverso tipo in base alle esigenze e alle diverse età dei bambini. L’attenzione all’ascolto è l’obiettivo principale per tutti ; il saper raccontare, fare domande appropriate, interessarsi ai particolari della storia e in ultimo saper rappresentare graficamente o anche un solo particolare del racconto sono altri obiettivi che in modi e tempi diversi potranno raggiungere tutti i bambini. 5
I MILLE COLORI DELLE EMOZIONI La Scuola dell'Infanzia è uno dei principali ambienti in cui il bambino costruisce la propria storia personale e sperimenta le relazioni con gli altri proprio attraverso le emozioni ed i primi sentimenti. Attuare un processo di alfabetizzazione emotiva significa insegnare al bambino a riconoscere e comprendere il proprio stato d'animo fornendogli uno strumento che lo metterà in grado di capire le proprie reazioni, siano esse negative che positive. Conoscere le proprie emozioni e imparare a saperle controllare è molto importante, permette ai bambini di crescere come persone equilibrate, in grado di comunicare ed esprimere ciò che sentono “mitigando” le reazioni negative come la rabbia che porta alla violenza o le situazioni frustranti come la vergogna. Inoltre, parlare ai bambini di ciò che provano loro e di ciò che proviamo noi, li aiuta a capire che è normale essere tristi, arrabbiati, felici o spaventati. Anche nelle fasi successive della crescita le emozioni interferiscono con le attività mentali ed in certe situazioni possono influenzare negativamente l'apprendimento a causa dell'eccessiva tensione emotiva. Le emozioni condizionano anche i rapporti interpersonali: aggressività e timidezza possono farci allontanare dagli altri e chiuderci in noi stessi. Per raggiungere gli obiettivi della nostra vita, la razionalità della nostra mente (cervello) deve trovare l'equilibrio nell'altalena dei sentimenti (cuore). Con la tematica “I mille colori delle emozioni” si intende proporre ai bambini percorsi di apprendimento mirati a rafforzare l’identità personale, l’autonomia e le competenze aiutandoli a vivere serenamente la propria corporeità, favorendo lo stare bene ed il sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparando a conoscersi e sviluppando in loro il senso di cittadinanza, divenendo così persone uniche e irripetibili. (Indicazioni Nazionali 2012) Il progetto propone di fare insieme ai bambini un viaggio alla scoperta delle emozioni attraverso uno strumento prezioso : la lettura ad alta voce di storie. La lettura ad alta voce, è un’occasione per raccontare e dare un nome ad un’emozione, condividere l’esperienza di un’emozione insieme ai personaggi della storia, scoprire come si può provare a gestire un’emozione ! Attraverso la lettura e la rielaborazione del testo narrativo psicologicamente orientato “……………………………………..”, si affronta la tematica delle emozioni, i bambini vengono aiutati a comprendere le loro emozioni sino a giungere ad una loro serena accettazione ed una corretta gestione. FINALITA’ GENERALI favorire lo sviluppo degli aspetti fondamentali della personalità, sia di ordine cognitivo, sia di ordine affettivo, sia sociale e morale, dando ampio spazio al conoscere, all'esprimere, all'agire e al gestire le proprie emozioni. 6
ATTIVITA’ DEL PROGETTO Il progetto, pensato per i bambini dai tre ai sei anni che frequentano la scuola dell’infanzia, è un viaggio alla scoperta delle emozioni. Le emozioni intorno a cui si articolano le attività sono felicità, paura, rabbia e tristezza. Esse sono state scelte perché fanno parte dei set di emozioni di base condiviso dalle diverse culture, sono conosciute dai bambini già in età prescolare e sono, inoltre, quelle provate più di frequente nella vita quotidiana di adulti e bambini. La novità, l’incognito, lo stupore, sono solo alcuni degli aspetti emotivi su cui ruoterà l’intero percorso che vedrà le diverse emozioni trattate da un punto di vista ludico, creativo, espressivo, musicale. Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa vivere e consolidare la sua affettività, offrendogli la possibilità di mettersi in gioco, per la prima volta, in un ambiente diverso da quello familiare. L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse “sensazioni” percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé stesso e negli altri, un allenamento che durerà tutta la vita! METODOLOGIA La Programmazione Educativo-Didattica Annuale prevede 3 fasi: • una prima fase finalizzata a promuovere “il piacere della lettura” che si concentrerà sulla lettura del libro prestando attenzione alla progettazione degli spazi e dei tempi, al fine di creare le condizioni favorevoli e confortevoli per consentire ai bambini di immergersi nella magia della storia, sollevandoli da qualsiasi tipo di eventuali “ansie da prestazione” connesse alle abilità strumentali. In tal modo si contribuisce a gettare le basi per formare la personalità del futuro “vero lettore”, cioè della persona che sceglie di leggere per il vero piacere di farlo, ricavandone un'esperienza emozionante. • una seconda fase che prevede la rielaborazione dei contenuti in chiave emozionale. Traendo spunto dai luoghi e dai personaggi della storia, i bambini vengono guidati alla scoperta delle emozioni proprie e altrui, riconoscendo il contesto che le determina e le caratteristiche di ognuna (siano esse piacevoli o spiacevoli), nonchè vengono orientati ad acquisire strategie comportamentali indonee per gestire correttamente i diversi stati emotivi. • una terza fase di rielaborazione creativa attraverso la didattica laboratoriale. STRUMENTI Saranno utilizzati materiali di qualsiasi tipo, strutturato e non, libri, audiovisivi e materiali specifici e di recupero e in particolare la lettura ad “alta voce” di storie! 7
FINALITA’ Favorire la competenza emotiva dei bambini per abituarli a decentrarsi, riconoscendo le “ragioni” dell’altro . OBIETTIVI - Offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere, esprimere ed elaborare le emozioni. - Rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il racconto. - Favorire “la cura” della relazione. - Conoscere e discriminare le emozioni fondamentali. - Esprimere il proprio stato emotivo. - Controllare le proprie emozioni. - Riconoscere le emozioni altrui. LA STORIA DEL CIBO, DALLA PREISTORIA AL FUTURO. Cosa mangiava l’uomo nella preistoria? Come è cambiata l’alimentazione con la scoperta dell’America? Quali sono i cibi più strani che si mangiano oggi ? E soprattutto quali cibi mangeremo in futuro? Un viaggio attraverso i secoli ricco di informazioni, curiosità e racconti sorprendenti, per scoprire inaspettatamente che la storia del cibo è la storia dell’umanità. STRUMENTI Conversazioni guidati sul tema trattato Lettura e analisi del racconto Uso di strumenti mediatici ( computer, cd, ecc.) Elaborazione grafica Drammatizzazione ( giochi simbolici ) OBIETTIVI 2 sviluppare attraverso i 5 sensi la conoscenza del cibo 1 conoscere attraverso la storia la nascita del cibo 3 trasformazione del cibo attraverso i secoli 4 raccontare la propria esperienza verso il cibo 8
METODOLOGIA Attraverso libri illustrati e strumenti telematici i bambini faranno il viaggio conoscendo le diversità del cibo, partendo dalla scoperta del fuoco e come esso ha cambiato l’approccio dell’uomo nei confronti del cibo “NOI come un ALBERO” “rami diversi sullo stesso albero bambini diversi sullo stesso mondo” L'ambiente naturale nella sua bellezza attinge grandi risorse dalla biodiversità come “espressione della varietà degli organismi a tutti i livelli di organizzazione”, ad esempio non esiste un albero, un prato, una conchiglia, un sasso, un fiore etc. uguale ad un altro, ed è proprio questa varietà e diversità di specie, forme, colori, caratteristiche che garantiscono un equilibrato ecosistema. Allo stesso modo ogni persona, del nostro Paese o di altri paesi che sia, è unica, speciale e irripetibile, così la diversità di ognuno arricchisce la “biodiversità culturale” del nostro mondo. Questo progetto educativo nasce dall'idea di coniugare le esperienze di conoscenza dell'ambiente con un percorso interculturale attraverso la scoperta dell'Altro, partendo da occasioni di incontro, scambio e contatto, mostrando attenzione per quanto gli altri hanno da raccontare e per quanto noi abbiamo da raccontare a loro. Cominciando questo viaggio alla scoperta dell'altro ci siamo interrogate su quale sia la modalità più vicina alla realtà del bambino, al suo vissuto quotidiano. Esiste in effetti una modalità quotidiana. In tal senso intendiamo intercultura come incontro tra le differenze, i valori, le abitudini che contraddistinguono non solo un popolo da un altro, una famiglia italiana da una famiglia straniera, ma anche una famiglia italiana da un'altra, un/a bambino/a da un altro/a, un bambino da una bambina, i bambini dagli adulti. 9
OBIETTIVI GENERALI • Favorire l'ambientamento, l'accoglienza e la relazione nelle sue molteplici forme (del bambino nell'ambiente- scuola; tra i bambini coetanei e di diverse fasce di età; del bambino con l'adulto; tra i suoi insegnanti e genitori, famigliari). • Promuovere il gioco, la curiosità e la libera esplorazione come risorse naturali e come Diritto del bambino a vivere la propria infanzia • Rispettare ogni bambino/a nel suo percorso evolutivo; offrire spazio, tempo, ascolto ai suoi bisogni e ai suoi “perchè” • Favorire la conoscenza del sé, dell'altro e del mondo • Scoprire le uguaglianze e le differenze partendo dall'ambiente naturale, dai bambini dello stesso Paese e tra le diverse etnie, per arrivare a conoscere altre caratteristiche che ci accomunano • Promuovere il rispetto e la cura di sé, degli altri, delle cose attraverso lo sviluppo delle autonomie e stimolando comportamenti responsabili • Conoscere ed apprezzare i valori dell'amicizia, della solidarietà, della pace • Stimolare l'interesse, la curiosità, la conoscenza del valore della propria e altrui storia personale, come confronto e scoperta dell'identità di ognuno • Promuovere e favorire la partecipazione attiva delle famiglie: il coinvolgimento in alcune esperienze didattiche sia di aiuto e continuità scuola-casa, sia di partecipazione e di gioco in classe • Apprendere nei vari campi di esperienza • Favorire la curiosità e la conoscenza verso la nostra cultura e la cultura di altri popoli superando gli stereotipi e i pregiudizi Il Progetto si articola in quattro “Sentieri” tematici che, durante l'anno, si intrecceranno tra loro, incontrandosi, incrociandosi, fino a creare una personalissima “mappa delle esperienze” caratterizzata dalle parole, dalle tracce dei bambini e delle bambine: la vera guida a cui attingere per un progetto educativo. PRIMO SENTIERO. “Ciao, ci sono anch'io!” L'accoglienza, l'attesa... e la sorpresa In questo percorso trovano posto le esperienze e i giochi di conoscenza reciproca, di valorizzazione attiva, di esplorazione dello spazio scuola. L'accoglienza come prima forma di intercultura : dedichiamo il nostro tempo all'inserimento e al reinserimento, accogliamo i nuovi compagni, ritroviamo l'armonia, l'amicizia con i compagni conosciuti ed elaboriamo l'assenza di quelli che non frequentano più la scuola. Prendiamoci tutto il tempo per esplorare la nostra scuola, la classe, il giardino della scuola, i prati, gli alberi, gli amici animali… Questo è anche il tempo dell'attesa, della fiducia. Un adulto, insegnante o genitore che sia, esprime aspettando il rispetto e la sicurezza sulle capacità del bambino, sul fatto che arriverà.... quando sarà tempo. Il concetto di tempo per i bambini è strettamente collegato ai tempi del cuore, al sentirsi a proprio agio e sicuri nel trascorrere piacevolmente la giornata a scuola, nel comprendere cosa viene prima- 10
durante – dopo. Per questo ci vogliono i rituali ( le routines ): il saluto al mattino; la colazione insieme; il cerchio dell'amicizia; le esperienze e le attività in gruppo; le escursioni all'aria aperta e il gioco libero; il momento della cura; il pranzo; le attività del pomeriggio; la merenda; il ricongiungimento con mamma o papà. Specie durante l'ambientamento il bambino ci chiede ad esempio: “ maestra quando arriva mamma?”, l'insegnante risponde: “dopo la merenda arriva la tua mamma”, e continua a giocare sentendosi sicuro e sereno. Finito il tempo dell'attesa inizia la fase della sorpresa: le scoperte, i giochi, le attività che ogni giorno attendono i bambini; sorpresa sono i bambini stessi ogni giorno per noi, le conquiste quotidiane, le nuove competenze sperimentate anche da mamma, papà, nonni a casa. Arriva un momento in cui i compagni di viaggio, dopo essersi affiancati per giorni si incontrano!...Ma allora... non sei come me! E tu chi sei? Come sei fatto? Cosa ti piace e cosa ti fa diventare triste? RACCONTATI! Ora ti sto di fronte e non più di fianco, voglio guardarti meglio e magari fare altre scoperte: quel neo...per esempio non l'avevo mai visto! Poi toccherà a me … e tu sarai il mio specchio. Fare delle differenze una fonte di apprendimento. E più mi scopro perchè gli altri mi incontrino e più mi svelo a me stesso. Ho mani per lasciare tracce ed accarezzare; piedi per far volare un pallone e per spostarmi quando ho voglia di andar via; un cuore per ascoltare il rumore delle emozioni; un respiro che posso trattenere o trasformare in vento...e la paura non c'è più! Vivendo le esperienze scolastiche giornaliere e predisponendo altre ad arte, parlando e condividendo, scopriamo che al livello del “sentire”, le distanze si accorciano...e che la gioia di essere amati e apprezzati e il dolore di essere esclusi ci fanno uguali. SECONDO SENTIERO. “Ti conosco e quindi non ti evito: identità e differenza attraverso il riconoscimento” E' un po' il cuore del discorso interculturale. Nelle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia troviamo interessanti riflessioni. Si dice infatti: “Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L' intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell'identità di ciascuno, di apertura verso il mondo, di pratica dell'uguaglianza nel riconoscimento delle differenze”. Le attività proposte seguono un percorso che parte dalla maggiore conoscenza di sé che permette di incontrare l'altro con meno timori e pregiudizi. Quando l'incontro avviene, inizia il gioco delle cose che ci uniscono e di quelle che ci fanno diversi. Alcuni itinerari possibili L'INCONTRO CON ME: “Chi sono, come sono, da dove vengo” Il mio aspetto, il mio corpo, le mie caratteristiche: descrivo come sono fatto, mi osservo allo specchio, disegno il mio autoritratto, scopro quante cose posso fare con le mie mani e con tutti i miei sensi.. Io mi sento così.. e tu? Mi sento felice quando....; indovina l'umore; le mie emozioni; i miei gusti, mi piace.., non mi piace.. 11
L'INCONTRO CON L'ALTRO: “Fatti conoscere!” Impariamo a comunicare con le parole, con il corpo, con le immagini...e ad ascoltare emozioni, esigenze, richieste, esperienze, punti di vista. Siamo un gruppo: il saluto al mattino, scopriamo chi c'è e chi non c'è; il cerchio dell'amicizia, io mi racconto, tu ti racconti e ascoltiamo ciò che ognuno ha da dire; osserviamo somiglianze e differenze, ritratto del compagno, disegno i miei amici. Gioco della “ragnatela delle relazioni”per imparare che tutti facciamo parte di un gruppo (ci disponiamo in cerchio e un bambino dice il proprio nome tenendo un pezzetto di filo del grande gomitolo di lana che poi lancia ad un compagno che a sua volta dice il suo nome tenendo un altro pezzetto di filo e così via finché tutti i bambini del gruppo avranno il loro pezzetto di filo , alla fine si formerà una grande rete- ragnatela di lana simbolo del gruppo che si è formato). Riflettiamo: il filo di lana ci unisce, quali sono le altre cose che ci uniscono e ci fanno stare bene assieme? Esperimenti grafici: incolliamo i lembi della ragnatela di lana su un grande foglio, scriviamo il nome di tutti i bambini del gruppo, con pennarelli colorati disegniamo la traccia dei fili che vanno da un'estremità all'altra del foglio, con le tempere coloriamo gli spazi delimitati dagli incroci delle stradine create con i fili di lana, attacchiamo su ogni spazio, colorato con tinte diverse, una casa disegnata, ritagliata e incollata da ogni bambino: avremo così la mappa del nostro paese al quale daremo un nome speciale. L'INCONTRO CON LA NATURA E L'AMBIENTE: “Il bosco degli alberi amici” Presentazione e racconto della storia: “Gli Alberi Amici” ( C'era una volta un grande bosco dove vivevano 5 alberi molto diversi tra loro, la quercia, il faggio, il castagno, il tiglio, l'abete e...... il resto della storia la scoprirete insieme ai vostri bambini). Per riflettere un po' sulla storia: drammatizzazione, conversazioni e costruzioni di ipotesi, attività manipolative-grafiche-pittoriche, analisi di emozioni e sentimenti provati, valorizzazione delle qualità individuali. Gli alberi sono importanti perchè? L'angolo interculturale: costruiamo un albero con 5 rami diversi usando svariate tecniche, incolliamo 5 tipi di foglie nei rispettivi rami, avremo così il ramo con foglie di quercia, quello con foglie di tiglio, e così via. Collochiamo l'albero dell'amicizia nell'angolo dell'intercultura; ogni tanto appesi ai suoi rami, troveremo messaggi, storie, oggetti… L'albero dell'amicizia ci aiuterà a conoscerci tra noi e a guardare un po' più in là. Somiglianze e differenze: collage, cerchiamo immagini di persone e di alberi, ritagliamole e incolliamole su due poster. Disegniamo la sagoma di un bambino e la sagoma di un albero, che cosa abbiamo in comune? Carte di identità a confronto, l'albero ha le radici noi abbiamo i piedi etc etc… Esplorazioni all'aria aperta: quali alberi ci sono nel nostro giardino, quanti fiori , cespugli, tipi di terriccio, lombrichi, insetti, ognuno ha la sua importanza per l'ambiente. Confrontiamo le caratteristiche degli animali presenti , le orme, il pelo, cosa mangiano, dove dormono, come giocano...,carta di identità di alcuni animali. Il cibo, i sensi, la salute: la cucina italiana e multietnica. 12
Conosciamo gli alimenti, le loro consistenze e virtù, confrontiamo i nostri gusti, cosa ci piace, cosa non ci piace. Laboratorio dei 5 sensi: sensazioni e percezioni a confronto. TERZO SENTIERO. “Storia e storie dei bambini e delle bambine” Qui scuola e famiglia sono chiamate a ricostruire la storia lontana e vicina dei bambini e delle bambine. E' un “sentiero” bello e delicato che ha bisogno di ascolto attento e rispettoso e riserva momenti di grande emozione e apprendimenti importanti rispetto all'altro/a che mi sta di fronte. Facendoci aiutare dalle famiglie ricostruiamo la nostra storia. Strumento principale sarà il Quaderno personale: in famiglia attraverso “il compito a casa”che mamma, papà, nonni e bambini svolgeranno con narrazioni, disegni, foto e riconsegneranno entro un tempo stabilito; a scuola attraverso conversazioni, confronti, ricordi, attività grafiche-pittoriche etc. Il quaderno personale della propria storia raccoglierà e renderà ad ognuno tutto il materiale che compone la nostra vicenda umana.. .fin qui. Alcuni itinerari possibili - Oggi in cerchio ci raccontiamo di cose grandi:Come ero quando ero piccolo?; vi racconto della mia famiglia, di mio-a fratello-sorella, i miei nonni...; la mia casa, la mia cameretta; i rituali e i dolcetti del Natale a casa mia... - Il quaderno della storia personale: mamma e papà raccontano di me, della prima volta che li ho stupiti etc; la mia foto, le foto delle vacanze, della mia famiglia, del Natale; disegno la mia casa, la mia cameretta, la stradine che mi portano da casa a scuola; scriviamo le ricettine di nonna o di mamma... Confrontiamoci e conosciamoci più a fondo notando ciò che ci rende unici e ciò che ci accomuna agli altri. Mamma e papà raccontano....le proprie radici, l'albero genealogico, la prima volta che si sono incontrati etc -Le famiglie del mondo, tanti tipi di famiglie ma tutte con lo stesso amore... Disegniamo l'albero delle famiglie del mondo: ricerca di immagini, ritaglio, collage su un unico grande albero. QUARTO SENTIERO: “Giro del mondo tra le fiabe” Ad ogni “C'era una volta” i bambini percorrono la storia del mondo e delle persone, vanno alla ricerca dei significati che più li coinvolgono con naturalezza e spontaneità. La fiaba con i suoi eroi, le difficoltà, le prove da superare, gli aiutanti magici, il lieto fine, rispondono alle esigenze del bambino di comprendere la complessità della crescita. Poi c'è anche il Libro, questo oggetto magico dove abitano le parole... e come un incantesimo le lettere si mettono in ordine e danzano fino a formare una storia... che spesso termina con “e vissero felici e contenti!” Così per mezzo del libro possiamo scoprire che, nello stesso momento, altri bambini si pongono le stesse domande e trovano risposte in storie un po' diverse da quelle che ci piace sentirci ripetere all'infinito.... 13
Altre parole, altri ritmi... stessa magia! Alcuni itinerari possibili - Facciamo esperienza della nostra e delle altre culture attraverso i racconti, le fiabe, le filastrocche, le poesie, le tradizioni, le musiche, le lingue, le maschere, le danze, i giochi... che arrivano a noi da luoghi vicini, lontani, fantastici. Storie di amicizie e diversità: “La gabbianella e il gatto”; L'elefante “Elmer”; “Erbalucciola”; “Guizzino”... Ricerca di fiabe dal mondo: iniziamo dalle fiabe conosciute del nostro paese per poi avvicinarci alle fiabe dei diversi paesi del mondo ... Mamma o Papà raccontano: organizziamo dei momenti speciali in classe dove invitare un genitore alla volta che racconta a tutti i bambini una fiaba della sua infanzia, o un gioco, una danza... Giochi dal mondo: le Matrioske; i bambini cinesi giocano al “folletto d'acqua”che assomiglia un po' al nostro “quattro cantoni”; i bambini messicani, a Natale, giocano a “la pinta” e noi, la domenica dopo Carnevale, rompiamo la “pentolaccia”; i bambini spagnoli, a Carnevale, giocano a “il pelele” (il fantoccio), anche i bambini esquimesi hanno un gioco simile. Il gioco dei saluti lontani, come ci si saluta nel mondo, osservare le diversità anche in questo piccolo gesto. (S. Loos, Il giro del mondo in 101 giochi, EGA, Torino) - Il nostro amico LIBRO: entriamo in confidenza con questo scrigno prezioso per imparare ad usarlo ed apprezzarlo attraverso la lettura quotidiana, il gioco del “facciamo che andiamo in biblioteca”dove ogni bambino può scegliere un libro da sfogliare in intimità ; inventiamo riti per prepararci ad ascoltare, il cerchio delle favole, creando il silenzio, inventando una formula magica o scegliendo un oggetto rituale. Mini laboratorio in cui sarà possibile scoprire quanti e quali tipi di libri esistono, come costruire un libro tutto proprio. -Osserviamo il Planisfero, il mappamondo, quanti luoghi, terre, mari, montagne , deserti.... Ma dove si trova l'Italia tra tutte queste terre? Scopriamo dove fa tanto freddo e dove fa tanto caldo, dove abita l'elefante, il lupo, la zebra o il coccodrillo. Costruiamo in nostro piccolo libro dove incolleremo immagini, fotografie, disegni dei paesi che di volta in volta visiteremo con la fantasia. I quattro sentieri non rappresentano “unità didattiche” pre-costituite, ma contengono spunti di ricerca, possibili attività sui diversi argomenti che ogni insegnante potrà inserire nella propria programmazione didattica, adattandola alla propria classe composta da quei bambini e non altri, considerando i bisogni di crescita delle diverse fasce di età. Data la complessità dell'argomento e per consentire al bambino di non perdere le TRACCE del suo vissuto, sarà molto importante ( maggio) RIPERCORRERE IL FILO, ricordare e RIAGGOMITOLARE le esperienze apparentemente sconnesse, ricostruire il “gomitolo” attraverso gli strumenti di verifica e di documentazione. L'anno prossimo useremo la stessa lana per continuare...un nuovo viaggio! 14
IL CIBO: TANTI COLORI TANTI SAPORI L’itinerario è finalizzato all’avvicinamento e all’educazione alimentare per la conoscenza dei nuovi sapori. FINALITA’ Aiutare i bambini a riflettere sull’alimentazione per offrire loro lo spunto per aprirsi alla scoperta del mondo - Acquisire corretta abitudine alimentari - Scoprire la correlazione tra alimentazione e salute OBIETTIVI - Favorire una graduale classificazione dei vari cibi: (frutta verdura dolci e pietanze) - Scoprire il valore e le caratteristiche nutrizionali dei diversi alimenti - Provare piacere e non obbligo ad assaggiare cibi nuovi - Tanti modi… di mangiare (letture di storie e fiabe) METODOLOGIA E’ necessario adottare una metodologia ludica che coinvolga tutti i b. accostandoli alle attività proposte; giochi, canzoni, filastrocche, racconti rappresentano lo spunto per introdurre le diverse attività vedendo il b. protagonista ad ogni percorso. L’itinerario prevede attività di assaggi, trasformazione del cibo sperimentando caratteristiche organolettiche ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO Racconti, poesie, filastrocche, drammatizzazioni letture di immagini attività manipolative, attività grafico-pittoriche, sperimentazione di varie tecniche, disegno libero e guidato, esplorazione e manipolazione di alcuni cibi, raggruppamento per forma e colore, stagionalità, ciclicità di crescita di alcune piante commestibili ( semina, crescita, raccolta dei prodotti) TEMPI E ORGANIZZIONE L’itinerario viene attuato da Ottobre a Maggio, e sarà suddiviso in tre fasi: - I fase: presentazione e ipotesi; - II Fase: applicazione attraverso lavori di gruppi, rappresentazione iconica, o sperimentazione; - III fase verifica e documentazione - 15
IL GIOCO RITROVATO Il gioco è una esperienza fondamentale per ciascun b. fonte di scoperte ed emozioni. Attraverso il gioco il b. sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso, esprime i propri stati d’animo entra in relazione con i suoi coetanei. FINALITA’ Maturazione del senso di appartenenza ad un determinato contesto famigliare, territoriale e culturale. - Conoscere attraverso i vissuti dei nonni e di altri testimoni i giochi e i giocattoli di un tempo - Costruire la propria identità personale e sociale mediante l’ascolto di esperienze vissute - Stimolare la curiosità e il desiderio di sperimentare giochi del passato individuali e di gruppo OBIETTIVI - Educare al senso di responsabilità, solidarietà conoscere il territorio nelle varie funzioni - Educare i valori attraverso le tradizioni - Approfondire la conoscenza delle diverse tipologie impiegati per realizzare giocattoli storici - Affinare le abilità progettuali e manipolative attraverso la realizzazione di un giocattolo CONTENUTI-ATTIVITA’ Tutte la attività sono rivolte alla scoperta dei giochi del passato attraverso ricerca di attrezzi e materiali di recupero, foto, ricerche storiche, libri illustrati, raccolti e filastrocche; giochi e giocattoli di una volta: carrettini, trottole, fionde, fuciletti, tappetti, elastichetti, biglie,attività di manipolazione, travasi, assemblaggi di materiali poveri. Le attività laboratoriali saranno basate sull’approccio ludico valorizzando libertà e movimento, spirito di imitazione, sperimentazione e manipolazione. Le informazioni dei giochi di un tempo e la raccolta dei materiali avverrà attraverso la formulazione delle ipotesi necessarie e/o indagini (interviste, foro, documenti e immagini). 16
MODALITA’ DI ATTUAZIONE Le unità didattiche si articoleranno in due diverse fasi : 1)Conoscenza del vissuto personale dei bambini e delle loro famiglie; 2)Documentazione delle esperienze, produzione di manufatti e di materiale espressivo, artistico e multimediale. IDEE A COLORI MOTIVAZIONI L’itinerario nasce dal desiderio di educare i bambini all’arte avvicinandoli, in particolare, all’arte visiva nella sua dominante percettiva operando in una dimensione ludico-creativa-espressiva. Il percorso prevede la scoperta delle opere d’arte per trarre emozioni, sensazioni, spunti di attività e produzione, CONTENUTI Il laboratorio d’arte è un luogo spaziale e mentale in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire competenze creative. Attraverso specifiche modalità affrontano e sviluppano attività sia cognitivo-relazionali sia cognitivo-fantastiche. Utilizzando l’espressività artistica i b. passano dalla scoperta alla sperimentazione del colore, dall’osservazione di opere d’arte alla produzione di prodotti artistici. TRAGUARDI Il progetto vuole educare e guidare i b. verso; - dimensione creativa - la scoperta delle opere d’arte e degli artisti - il sentire estetico e il piacere del bello OBIETTIVI SPECIFICI Per il raggiungimento di questi traguardi è necessario puntare su alcuni obiettivi - coltivare l’interesse per le opere d’art, stimolare curiosità - osservare leggere e interpretare un opera - attribuire un significato ad un quadro - esprimere sentimenti ed emozioni legati all’opera d’arte - utilizzare diverse tecniche espressive - esprimersi a 17
- esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività - utilizzare diverse tecniche espressive - esprimersi attraverso il disegno la pittura e altre attività manipolative - sviluppare creatività e spirito artistico - utilizzare linguaggi espressivi alternativi METODOLOGIA L’itinerario prevede un percorso di attività laboratoriale. L’avvicinamento all’arte con sperimentazioni adeguate e calibrate per i bambini sarà veicolato attraverso il gioco dove il piccolo trova la sua collocazione piena. L’insegnate svolgerà un ruolo di facilitatore organizzando l’attivita, predisponendo materiali e strumenti, e un ruolo di super visore incoraggiando i bambini alla crescita persona cognitiva e emotiva. SPAZIO Lo spazio per le attività artistiche trova la sua collocazione sia all’interno delle sezioni che in uno spazio extra sezioni. Entrambi gli spazi devono poter essere fruiti dai bambini con facilità, immediatezza, in piena liberta e con regole stabilite. ARREDI STRUMENTI E MATERIALI L’allestimento è stato pensato e predisposto con arredi utensili e materiali ARREDI: - scaffalature aperte ad altezza bambino - carrella tempera e pennelli - tavoli lavoro MATERIALI - Pennelli, tempere - Fogli e teli - Spazzolini forchette spugne lisce e ruvide - Rulli stampini e tappi - Vaschette barattoli - grembiulini Fine Itinerari creativi 18
SPAZI UTILIZZATI PER IL PROGETTO DI PLESSO - Aule di sezione - Androne multifunzionale - Biblioteca - Giardino - Corridoio scuola secondo androne DURATA DEL PROGETTO: TRIENNALE Il progetto inizierà per il primo anno la seconda metà di ottobre 2017 e si concluderà nel mese di giugno anno scolastico 2020. I tempi destinati alle attività saranno flessibili in relazione all’età ati tempi di attenzione, del coinvolgimento ed interesse dei bambini. PERCORSI FORMATIVI PER IL SOSTEGNO DEGLI ALUNNI D.A. E PER IL RECUPERO DEL DISAGIO SOCIALE All’interno del percorso didattico con la tematica prescelta il gruppo docenti offre particolare attenzione nei confronti di alunni in difficoltà e di alunni disagiati, con programmi diversificati e personalizzati P.E.I. all’interno delle varie aree di sviluppo (cognitiva, motoria e relazionale). La condivisione di esperienze in forme diverse più creative e fantastiche aiutano i nostri b. a percepire ad ascoltare e a ricercare nuovi modelli per apprendere con più facilità. La scuola utilizza piccoli gruppi laboratori ali all’interno degli spazi strutturati (androne e biblioteca) affinché possa perseguire per i bambini d.a. una coerenza di intenti formativi con incontri programmati con le agenzie del territorio (ASL terapisti, assistenti sociali e psicopedagogisti). USCITE DIDATTICHE Il progetto prevede nel suo percorso uscite didattiche inerenti agli itinerari creativi prescelti importanti per stimolare interessi condividere esperienze e scoperte. ATTIVITA’ INTEGRATIVE Le insegnanti anno per anno valutano le eventuali attività integrative all’interno del progetto educativo come integrazione del lavoro da svolgere nell’ampliamento dell’offerta formativa della scuola. 19
VERIFICA Le verifiche sull’andamento del progetto verranno valutate sulla base delle unità didattiche effettuate e nei diversi contenuti proposti, con verifiche iniziali intermedie e finali, sperimentando e riformulando la dove si ritiene necessario per ulteriori apprendimenti nuove modalità e sperimentali, da verificare in itinere sia nei soggetti che nelle formule metodologiche. APERTURE AL TERRITORIO: Ad ampliamento e supporto del percorso educativo, sono previsti incontri rivolti a genitori e bambini: - associazioni e cooperative sociali - agenzie del territorio - eventuali esperti Le Insegnanti Suola Infanzia Messi d’Oro 20
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