MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
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MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI • APRILE 2015 • NUMERO 4 La controversa dirigenza scolastica nel DdL sulla Buona Scuola Alla scoperta degli insegnanti che meritano DdL-Scuola e personale ATA Assemblee d’istituto fuori dai locali scolastici: rischio o opportunità? Documenti informatici: conservazione sostitutiva RAV: alla ricerca di indicatori che indichino Attività di aggiornamento Congedo straordinario biennale ISSN 2284 -1237 www.scuolaeamministrazione.it
Premiazione Video-Concorso Nazionale “Ti insegno la Shoah” Giorgia D’Amato (Ind. Multimediale) Francesca Tommasi (Ind. Grafico) Giulio Fiorito (Ind. Grafico) (Nella foto: Renzo Gattanea, Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche (al centro), la DS Mariarita Meleleo (a sinistra), la prof.ssa Liliana Cafaro (a destra), i ragazzi vincitori Le immagini di copertina dell’annata 2015 di Scuola e Amministrazione sono realizzate dagli studenti dell’IISS P. Colonna di Galatina (LE). La tua scuola vuole aderire all’iniziativa per il 2016? Scrivi a info@scuolaeamministrazione.it o chiama lo 0836.1904117!
SOMMARIO EDITORIALE 5 - Il capitale umano che serve al Paese di Antonio Errico PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 7 - Uno sguardo al DdL di riforma della scuola di Antonio Santoro 10 - La controversa dirigenza scolastica nel DdL sulla Buona Scuola di Francesco G. Nuzzaci 16 - Alla scoperta degli insegnanti che meritano di Rita Bortone 21 - DdL-Scuola e personale ATA di Agata Scarafilo 25 - Insegnare allo specchio della letteratura di Antonio Errico LA GESTIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA 29 - Assemblee d’istituto fuori dai locali scolastici: rischio o opportunità? di Pasquale Annese 34 - Documenti informatici: conservazione sostitutiva di Marco Graziuso 38 - Iscrizione ai percorsi di istruzione per gli adulti – a.s. 2015/2016 (a.s.) DIDATTICA E ORGANIZZAZIONE 41 - RAV: alla ricerca di indicatori che indichino di Rita Bortone 47 - Certificare le competenze col modello nazionale (parte seconda) di Rita Bortone Lo scaffale 57 - I nuovi orizzonti dei giovani a cura di Enrica Bienna 59 - La ricetta per una scuola felice a cura di Daniela Canitano La ribalta 60 - Flavio Albanese e il volo di Leonardo da Vinci a cura di Vincenzo Sardelli QUESITI DEI LETTORI - Fabio Scrimitore 62 - Attività di aggiornamento 64 - Congedo parentale 66 - Congedo straordinario biennale 68 - Valutazione di titoli 70 - Condanna penale CONTRIBUTI - ESPERIENZE 72 - Informatica senza il computer (m.l.)
4 Direttore Fabio Scrimitore Comitato di direzione Pasquale Annese Rita Bortone Antonio Errico Marco Graziuso Francesco G. Nuzzaci Saverio Prota Antonio Santoro Agata Scarafilo Segretario di redazione Alfredo Ligori Ha collaborato a questo numero Enrica Bienna (già docente di lettere nella scuola secondaria di II grado) Daniela Canitano (docente di musica nella scuola secondaria di I grado) Vincenzo Sardelli (docente di lettere nella scuola secondaria di II grado) Direttore Responsabile Fabio Scrimitore Progetto grafico Maria Luisa Vozza Stampa PressUP - Roma In copertina immagine di: Giulia Manco - 5 B IISS “Pietro Colonna” - Galatina (LE) Liceo Artistico - Indirizzo Audiovisivo e Multimediale Anno 2 - aprile 2015 Periodico mensile Autorizzazione Tribunale di Lecce n.533 Nikeditrice di Maria Littorio Via N. Sauro 17 73040 Aradeo (LE) Tel. 0836.1904117 Fax 0836.1950352 www.scuolaeamministrazione.it info@scuolaeamministrazione.it abbonamenti@scuolaeamministrazione.it • N.4 APRILE 2015
EDITORIALE 5 Il capitale umano che serve al Paese di Antonio Errico Capitale umano significa creature, esistenze, intelligenze, conoscenze, competenze, personalità che possono portare pensieri nuovi, storie nuove, che possono rinvigorire, rigenerare la cultura, l’economia, i significati di una società. Il capitale umano è la condizione – l’unica condizione – che può garantire la crescita, lo sviluppo, il progresso. Se manca il capitale umano, non ce ne può essere nessun altro; se manca il capitale umano, non ci possono essere prospettive, progetti, orizzonti. Senza la messa a frutto del capitale umano, c’è solo la stagnazione, la crisi perenne. L’Italia ha un capitale umano inutilizzato, dissipato, dice il Censis nell’ultimo rapporto. Ecco: dissipato. Senza dubbio ognuno di noi giudica male chiunque dissipi un capitale. Lo giudica quantomeno sprovveduto, incosciente. Ma noi non giudichiamo questo Paese. Semplicemente perché è il nostro. Semplicemente perché per questo Paese proviamo un sentimento di affetto, di amore, e per affetto, per amore vorremmo che cambiasse la sua condizione che a volte ci turba, altre volte ci preoccupa, altre ancora ci angoscia; per affetto e per amore vorremmo che non si trovasse nella situazione rappresentata dal rapporto Censis. Quasi 8 milioni di persone non utilizzate, dice; 3 milioni di disoccupati; 1,8 milioni di inattivi; 3 milioni di persone che, pur non cercando attivamente un impiego, sarebbero disponibili a lavorare. I giovani hanno una “fragilità patrimoniale e di reddito” che trasforma le spese per l’affitto, il condominio, le bollette, l’imprevisto in una sorta di incubo: risparmiano su tutto, finanche sull’essenziale; dipendono dalle famiglie, si mantengono con la pensione dei nonni. Dice il Censis che su 4,7 milioni di giovani che vivono autonomamente, più di un milione non riesce ad arrivare alla fine del mese. Un mese dura quindici giorni; certe volte anche di meno. Un Paese che non consente ai giovani la possibilità di un progetto, di un investimento a breve, medio o lungo termine si impoverisce, inevitabilmente, si oscura, declina. Nessuno di noi vuole questo. Non ci può essere nessuno che da questo possa trarre un qualche vantaggio. Allora ci si chiede che cos’è che non ha funzionato; ma, dopo aver formulato la domanda, si intuisce che è troppo tardi, che probabilmente è anche inutile cercare di darsi una risposta. Gli errori sono stati sicuramente tanti, si sono ripetuti nel tempo, e con il tempo si sono aggrovigliati a tal punto che adesso è troppo difficile, forse impossibile sbrogliare la matassa. Conviene non pensarci più e ricominciare. Con una visione nuova, con processi nuovi, con una nuova considerazione del capitale umano. Che forse significa, prima di tutto, recuperare il significato profondo del termine umano, caricarlo di un valore assoluto, interpretarlo con i criteri della possibilità soggettiva come risorsa strategica, dell’entusiasmo, della potenzialità creativa, della prospettiva di innovazione, della qualità delle relazioni. Però, perché questi significati possano trasformarsi in esiti concreti, occorre che si dia a tutti ed a ciascuno la possibilità di farne esperienza, di praticarli. Dunque, perché si possa fare esperienza, si possano praticare molti di questi significati, c’è bisogno di farli agire in situazioni significative dell’esistenza. Il lavoro costituisce una delle N.3 MARZO 2015 •
6 EDITORIALE più significative situazioni dell’esistenza. Probabilmente è soltanto attraverso il lavoro che si evita la dissipazione del capitale umano. Allora quei numeri riferiti dal Censis devono necessariamente cambiare; i termini inutilizzato, disoccupato, inattivo devono essere cancellati dal vocabolario reale, si devono trasformare in arcaismi, in spiacevole memoria di un tempo scuro. I contesti della politica, dell’economia, dell’impresa, della cultura, della formazione non possono che assumere come impegno prioritario quello di attribuire un valore autentico al capitale umano. Certo, ognuno per le funzioni e le competenze e le responsabilità che ha, per quanto può, per come può, ma con un progetto comune e condiviso, con una convergenza di intenzioni e di azioni. Possibilmente senza dispersione di energie. Possibilmente senza improvvisazioni. Questo è un tempo di emergenza, lo sappiamo. Che dura da tanto, anche. Si sta procedendo rattoppando, per quanto è possibile, un tessuto lacerato. Però poi si dovrà pensare e costruire un sistema strutturato con canali di accesso al mondo del lavoro liberi da ingombri, con agevoli processi di inserimento, di qualificazione, di riqualificazione, di costante motivazione, di riconversione e di mobilità virtuosa fra i diversi settori, di promozione delle personalità, delle conoscenze, delle competenze. Senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare nessuno fuori. Ogni abitante di questo Paese farebbe capriole di felicità se fra qualche anno si accorgesse che parole come dissipazione, inutilizzazione, inattività, precarietà, disoccupazione non appartengono più a nessun rapporto, a nessuna realtà. • N.3 MARZO 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 7 Uno sguardo al DdL di riforma della scuola di Antonio Santoro Compito piuttosto problematico quello d) “riforma, adeguamento, semplificazione e ri- di illustrare e commentare il disegno di legge ordino dei ruoli del personale docente delle del Governo di “riforma della scuola”, anche per scuole di ogni ordine e grado; […] modalità di la riconosciuta complessità delle “disposizioni assegnazione degli incarichi; […] riforma delle in materia di autonomia scolastica, offerta modalità di assunzione e formazione del diri- formativa, assunzioni e formazione del personale gente scolastico; […] riforma del sistema di va- docente, dirigenza scolastica, edilizia scolastica lutazione del dirigente scolastico in relazione al e semplificazione amministrativa”. La prima rafforzamento delle relative funzioni”; tentazione è perciò quella di soprassedere e di e) “riforma, adeguamento, semplificazione e rior- rinviare, in alternativa, alla lettura integrale del dino del diritto all’istruzione e alla formazione testo normativo, con l’avvertenza che non sarà degli alunni e degli studenti con disabilità e bi- comunque un’impresa facile: e non tanto perché, sogni educativi speciali (BES)”; come dice il costituzionalista Michele Ainis, i f) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordi- disegni di legge governativi “sono diventati più no della governance della scuola e degli organi imperscrutabili dei disegni divini” e quello per la collegiali”; Buona Scuola risulta essere, in particolare, “più g) “rivisitazione, nel rispetto dell’articolo 117 della misterioso del segreto di Fatima”. Ma perché Costituzione, d’intesa con le regioni, degli indi- molto è ancora indeterminato e si avverte subito rizzi, delle articolazioni e delle opzioni dell’istru- l’indispensabilità di successive precisazioni, zione professionale affini ai percorsi nazionali di ulteriori e più puntuali definizioni, che dell’istruzione e formazione professionale”; probabilmente verranno, nel prossimo futuro, con h) “semplificazione del sistema formativo degli Isti- i previsti decreti legislativi, i quali riguarderanno, tuti Tecnici Superiori”; come specificato dall’articolo 21 del disegno di i) “istituzione del sistema integrato di educazione legge, le seguenti materie: e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, co- a) “riordino, semplificazione e codificazione delle stituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle disposizioni legislative in materia di istruzione”; scuole dell’infanzia che afferisce al Ministero b) “rafforzamento dell’autonomia scolastica attra- dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al verso l’ampliamento delle competenze gestio- fine di garantire ai bambini e alle bambine pari nali, organizzative ed amministrative delle isti- opportunità di educazione, istruzione, cura, tuzioni scolastiche”; relazione e gioco, superando disuguaglianze e c) “riforma, adeguamento, semplificazione e rior- barriere territoriali, economiche, etniche e cul- dino del sistema per il conseguimento dell’a- turali, nonché la conciliazione tra tempi di vita, bilitazione all’insegnamento nella scuola se- di cura e di lavoro dei genitori, la promozione condaria, ai fini dell’accesso alla professione di della qualità dell’offerta formativa e della con- docente, in modo da renderlo funzionale alla tinuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la valorizzazione del ruolo sociale dell’insegnan- partecipazione delle famiglie”; te; […] riforma delle modalità di assunzione a l) “disciplina in materia di diritto allo studio”; tempo indeterminato del personale docente ed m)“riforma, adeguamento, semplificazione e rior- educativo per renderlo omogeneo alle modali- dino della normativa per gli ambienti digitali tà di accesso al pubblico impiego”; per la didattica”; N.4 APRILE 2015 •
8 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA n) “revisione, riordino e adeguamento della nor- dirigente scolastico proporre “gli incarichi di mativa in materia di istituzioni ed iniziative sco- docenza per la copertura dei posti assegnati lastiche italiane all’estero”; all’Istituzione scolastica cui è preposto, sulla base o) “riordino della disciplina degli organi dei convitti del Piano triennale [.], ai docenti iscritti negli e degli educandati, con particolare riferimento albi territoriali […], nonché al personale docente all’attività di revisione amministrativo-contabi- di ruolo già in servizio presso altra istituzione le”; scolastica” (sic!). p) “adeguamento della normativa in materia di va- La copertura dei posti dell’organico di lutazione e certificazione delle competenze de- scuola avviene quindi con il conferimento, da parte gli studenti, nonché degli esami di Stato”. del dirigente scolastico, di incarichi – rinnovabili – di durata triennale a docenti iscritti agli albi Una considerazione adeguata degli aspetti territoriali. Il comma 4 dell’articolo 7 del testo significativi del provvedimento governativo appa- in esame precisa a sua volta che “Al personale re tuttavia possibile, e sembra perciò utile ed op- docente già assunto a tempo indeterminato alla portuno fermare ora lo sguardo almeno su alcuni data di entrata in vigore della presente legge non di essi. si applica la disciplina dell’iscrizione negli albi territoriali e di proposta dell’incarico da parte del dirigente scolastico [.], salvo che in caso di mobilità Piano triennale dell’offerta formativa e territoriale e professionale, all’atto della quale Organico dell’autonomia anche i docenti in questione sono iscritti negli albi” predetti. L’articolo 2 del DdL precisa che “le istituzioni scolastiche predispongono, entro il Le competenze del dirigente scolastico mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il Piano triennale Risultano analiticamente indicate nel già dell’offerta formativa”, il quale esplicita, oltre alla citato art. 7 del DdL, nel quale si fa innanzitutto “programmazione delle attività formative rivolte riferimento allo svolgimento di “compiti di gestione al personale docente” , le scelte istituzionali “in direzionale, organizzativa e di coordinamento”, e merito agli insegnamenti e alle attività curricolari, a specifiche responsabilità in relazione alle scelte extracurricolari, educative ed organizzative”, e didattiche e formative, alla valorizzazione delle conseguentemente “indica: risorse umane e al merito dei docenti. Si elencano poi le seguenti altre compe- a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno tenze: dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, anche utiliz- - proposta (v. sopra) di “incarichi di docenza per zando la quota di autonomia dei curricoli e gli la copertura dei posti assegnati all’Istituzione spazi di flessibilità, nonché del numero di alun- scolastica [.], ai docenti iscritti negli albi territoriali ni con disabilità, ferma restando la possibilità di […], nonché al personale docente di ruolo già in istituire posti di sostegno in deroga”; servizio presso altra istituzione scolastica”; b) il fabbisogno dei posti per (la realizzazione delle) - individuazione “fino a 3 docenti tra quelli di iniziative di potenziamento dell’offerta forma- ruolo che lo coadiuvano nell’organizzazione tiva (le quali dovranno riguardare, tra l’altro, dell’istituzione”; il potenziamento delle “competenze linguisti- - possibilità di ridurre, “nell’ambito della dotazione che, con particolare riferimento all’italiano e organica assegnata e delle risorse, anche all’inglese, mediante l’utilizzo della metodolo- logistiche, disponibili, […] il numero di alunni e gia Content Language Integrated Learning”, delle studenti per classe rispetto a quanto previsto “competenze matematico-logiche e scientifi- dal decreto del Presidente della repubblica 20 che”, di quelle “nella musica e nell’arte”, e, infi- marzo 2009, n. 81, allo scopo di migliorare la ne, “in materia di diritto e di economia”); qualità didattica”. c) “il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali”. Nuove competenze e, quindi, nuove responsabilità per i dirigenti scolastici, che perciò Dopo la valutazione positiva del Piano fruiranno di incrementi significativi nelle specifiche triennale – concretamente “elaborato dal dirigente retribuzioni di posizione e di risultato. scolastico, sentiti il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, nonché i principali attori economici, La prospettiva di superamento del precariato sociali e culturali del territorio” – e la conferma delle nella scuola “risorse destinabili alle infrastrutture materiali” e del “numero di posti dell’organico dell’autonomia Il Piano assunzionale straordinario è di effettivamente attivabili”, compete allo stesso sicuro la parte del disegno di legge maggiormente • N.4 APRILE 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 9 conosciuta e valutata: è il capitolo delle speranze e di hardware e software, iscrizioni a corsi per delle delusioni, e – si dice pure – anche quello delle attività di aggiornamento e qualificazione delle incomprensibili esclusioni. competenze professionali, rappresentazioni Secondo l’articolo 8, in sede di prima teatrali e cinematografiche, ingresso a musei, attuazione del Piano e quindi per il prossimo mostre ed eventi culturali in genere, nonché anno scolastico, saranno assunti a tempo per iniziative coerenti con le attività individuate indeterminato e inseriti negli albi territoriali, a nell’ambito del Piano dell’offerta formativa seguito di presentazione di apposita domanda e delle scuole e del Piano nazionale di formazione in fasi distinte: [..] adottato ogni tre anni con decreto del a) “i vincitori presenti […] nelle graduatorie del Ministro dell’istruzione, dell’università e della concorso pubblico per titoli ed esami a posti e ricerca, sentite le organizzazioni sindacali cattedre bandito con decreto direttoriale n. 82 del rappresentative di categoria”; 24 settembre 2012 per il reclutamento di personale 2. l’obbligatorietà, “permanente e strutturale”, docente per le scuole statali di ogni ordine e grado della “formazione in servizio dei docenti di di istruzione”; ruolo. Le attività di formazione sono definite b) “gli iscritti a pieno titolo […] nelle graduatorie dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza ad esaurimento del personale docente di cui con il Piano triennale dell’offerta formativa […] all’articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 27 e dei risultati emersi dai Piani di miglioramento dicembre 2006, n. 296”. delle istituzioni scolastiche di cui al decreto del Lo stesso art. 8 evidenzia infine (comma Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 13) che, dopo l’attuazione del Piano assunzionale 80”. straordinario, “l’accesso ai ruoli del personale Nel successivo articolo 11 vi è, poi, docente ed educativo della scuola statale avviene dapprima la previsione dell’assegnazione annuale, esclusivamente mediante concorsi pubblici all’istituzione scolastica, di un’apposita somma nazionali su base regionale per titoli ed esami, le cui per la valorizzazione del merito del personale graduatorie hanno validità fino all’approvazione docente e quindi l’indicazione conseguente, per il della successiva graduatoria concorsuale, e capo d’istituto, di utilizzo della somma medesima comunque non oltre 3 anni, ad eccezione del mediante l’attribuzione di un bonus agli insegnanti personale docente della scuola dell’infanzia”. valutati positivamente “in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità dell’insegnamento, La formazione continua del personale docente di rendimento scolastico degli alunni e degli studenti, di progettualità nella metodologia Al fine del progressivo incremento e della didattica utilizzata, di innovatività e di contributo valorizzazione delle competenze professionali dei al miglioramento complessivo della scuola”. docenti, l’articolo 10 del disegno di legge prevede: Si tratta, evidentemente, di proposte 1. l’istituzione della “Carta per l’aggiornamento innovative di ampio respiro, che portano molti e la formazione del docente di ruolo delle a guardare con fiducia a un futuro di qualità del istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. nostro sistema scolastico. Attese e speranze non La Carta consiste in un voucher dell’importo condivise, però, da tutti: da Salvatore Settis, ad di 500,00 euro che può essere utilizzato per esempio, il quale ha detto, nei giorni scorsi, che l’acquisto di libri e testi di natura didattico- “riformare la scuola significa avere un’idea di Italia scientifica, pubblicazioni e riviste riferite alle (e – si può aggiungere – di cittadinanza), un’idea che materie di insegnamento e comunque utili purtroppo ci manca”. all’aggiornamento professionale, acquisto N.4 APRILE 2015 •
10 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA La controversa dirigenza scolastica nel DdL sulla Buona Scuola di Francesco G. Nuzzaci Un anno e spiccioli fa: e siamo appena agli inizi opera del Parlamento. Seguiranno poi le ineso- rabili e necessarie disposizioni amministrative a Avrebbe dovuto materializzarsi entro un mese dal corredo. E se tutto scorrerà liscio, e a voler essere suo insediamento a Palazzo Chigi, quale primo ottimisti, la strepitosa rivoluzione della Buona scuo- atto del proprio governo: novella Minerva, armata la di Matteo Renzi risulterà compiuta non prima di tutto punto e balzata fuori dalla dolorante testa dell’anno scolastico 2017-2018. di Giove. Madre di tutte le riforme necessarie per far ripartire l’Italia. Una dirigenza rivisitata: principi condivisibili, con doverose riserve Invece, allo spirare del trecentosessantacinque- simo giorno, si era ancora fermi ad una serie di Lo scopo che qui ci proponiamo non è però quel- variopinte e accattivanti slide che illustravano il lo di procedere a una generale analisi di un testo resoconto della seduta del Consiglio dei ministri normativo appena agli inizi del suo iter - di cui del 27 febbraio ultimo scorso. Poi, di slittamento certamente torneremo ad occuparci -, bensì di in slittamento, il 12 marzo è stata licenziata una evidenziare, secondo criteri di stretta essenzia- bozza di testo normativo: non più un decreto leg- lità, la ridisegnata figura del dirigente scolastico ge, ma un disegno di legge recante al suo interno quale perno su cui ruota la riforma, dando piena la previsione di un’ulteriore legge delega, il tutto attuazione al processo di realizzazione dell’ autono- in una nuova versione riduttiva, e regressiva, ri- mia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istru- spetto a quella apocrifa della settimana preceden- zione. Per cui, nelle more della revisione del quadro te. Che, decorsi venti giorni e nel momento in cui normativo di attuazione dell’articolo 21 della legge scriviamo, è ancora sul tavolo del Presidente della 15 marzo 1997, n. 59, è rafforzata la funzione del Repubblica, che sta presumibilmente verificando Dirigente scolastico per garantire un’ immediata se la delega al Governo di riordino del sistema e celere gestione delle risorse umane, finanzia- nazionale di istruzione e formazione, contenuta rie, tecnologiche, materiali, fermi restando i livelli nel corposissimo articolo 21 del testo normativo, unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio, è conforme all’art. 76 della Costituzione: che – è nonché gli elementi comuni dell’intero sistema scola- noto – impone, oltre alla delimitazione temporale, stico pubblico. la definizione di precisi principi e criteri direttivi, nonché la chiara, e non generica, determinazione Queste disposizioni, figuranti nel primo comma dell’oggetto, altrimenti configurandosi una delega dell’articolo 2, sono riprese ed esplicitate nel suc- in bianco. cessivo primo comma dell’articolo 7, rubricato Competenze del dirigente scolastico, laddove è sta- Lungi dal volerne sottostimare la portata, occor- tuito che, nell’ambito dell’autonomia dell’istituzio- re comunque rendersi avvertiti che, in larga parte, ne scolastica, egli ne assicura il buon andamento siamo di fronte ad una norma poco più che pro- e, a tale scopo, svolge compiti di gestione direzio- grammatica, per la cui attuazione il Governo avrà nale, organizzativa e di coordinamento ed è re- diciotto mesi di tempo, con la facoltà di apportarvi sponsabile della gestione delle risorse finanziarie modifiche e integrazioni nei due anni successivi, a e strumentali e dei risultati del servizio nonché partire dall’avvenuta approvazione della legge ad delle scelte didattiche, formative e della valoriz- • N.4 APRILE 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 11 zazione delle risorse umane e del merito dei docenti. La delega già accennata prefigura, sul punto, l’ul- teriore dettagliata regolazione della responsa- Rispetto alla lasca e generica declaratoria che si bilità del dirigente scolastico nella scelta e nella legge nell’articolo 25 del decreto legislativo 165/01, valorizzazione del merito del personale docente parimenti intestato ai Dirigenti delle istituzioni sco- nonché dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risor- lastiche, ora si rimarcano, anzitutto, con oppor- se umane, finanziarie e strumentali. E prevede il tuna analiticità – e dunque non più richiedenti lo riordino delle modalità di assunzione e formazio- sforzo, per definizione precario, di doverli dedurre ne del dirigente scolastico, nonché del sistema di in via ermeneutica – i tipici poteri e strumenti d’in- valutazione dello stesso conseguentemente al raf- tervento che connotano ogni figura dirigenziale e forzamento delle proprie funzioni attraverso: a prescindere dal luogo di esercizio della funzio- ne, che si leggono segnatamente negli articoli 4 e 1) l’assunzione, mediante concorsi pubblici nazio- 17 del poc’anzi citato decreto, dopo le modifiche nali per titoli ed esami, di candidati in possesso e integrazioni di cui al D. Lgs 150/09, c.d. Riforma di competenze didattiche nonché manageriali Brunetta; tra i quali – e preannunciandone l’inte- e organizzative adeguate alle nuove funzioni; grazione in prosieguo – si riportano per intanto i seguenti: 2) l’aggiornamento continuo e strutturale, in rela- zione alle predette nuove funzioni; 1) adozione degli atti e provvedimenti ammini- strativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’am- 3) la valutazione e valorizzazione del merito, an- ministrazione verso l’esterno, nonché la gestione che sulla base dei criteri e modalità adottati per la finanziaria, tecnica e amministrativa mediante au- scelta dei docenti e in base ai miglioramenti con- tonomi poteri di spesa e di organizzazione delle seguiti dalla scuola, con particolare riferimento risorse umane, strumentali e di controllo, con cor- alla dispersione scolastica e alla valutazione degli relata responsabilità, in via esclusiva, dell’attività apprendimenti. amministrativa, della gestione e dei risultati; Alla luce di quanto testé sintetizzato, non può più 2) attuazione dei progetti e delle gestioni assegna- revocarsi in dubbio il fatto che quella svolta nelle ti, con l’adozione dei relativi atti e provvedimenti istituzioni scolastiche è una dirigenza pleno iure, amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di siccome ora dotata degli inerenti strumenti nor- acquisizione delle entrate; mativi per essere agita, come peraltro già da tem- po posto in luce dalle corti superiori (si vedano, da 3) svolgimento di tutti gli altri compiti delegati dai ultimo e tra i più significativi, Corte dei conti, Se- dirigenti degli uffici dirigenziali generali; zioni riunite di controllo, 7 aprile 2006 e 14 luglio 2010; Consiglio di Stato, Commissione speciale 4) direzione, coordinamento e controllo dell’attivi- P.I., n. 529 del 16 ottobre 2013; Corte dei conti per tà dei dipendenti uffici e dei responsabili dei pro- la regione Sicilia, sezione controllo, 4 marzo 2014). cedimenti amministrativi, anche con poteri sosti- tutivi in caso d’inerzia; Sicché, e qualora lo siano mai state, risultano, oggi prive di ogni fondamento giuridico le ardite elu- 5) concorrenza nell’individuazione delle risorse e cubrazioni, risalenti e ricorrenti alla stregua di un dei profili professionali necessari allo svolgimento fiume carsico, della dirigenza scolastica come for- dei compiti dell’ufficio cui si è preposti, anche al ma differenziata dell’unica funzione docente: per- fine dell’elaborazione del documento di program- tanto di un dirigente scolastico primus inter pares, mazione triennale del fabbisogno di personale; semplice coordinatore della didattica in una convi- viale comunità scolastica autoconsistente e, dun- 6) gestione del personale e delle risorse finanziarie que, autoreferenziale, fondata sulla libertà dell’ar- e strumentali assegnate ai propri uffici; te e della scienza e sul loro libero insegnamento, sciolta da qualsivoglia vincolo che non sia quello 7) valutazione del personale assegnato ai propri che sovranamente si determini di autoimporsi. uffici, nel rispetto del principio del merito, ai fini La norma, invero, è di una chiarezza cristallina: la della progressione economica…nonché della cor- dirigenza scolastica partecipa di tutti quei profili responsione di indennità e premi incentivanti; oggettivi, strutturali e funzionali della ordinaria 8) facoltà di delega, per specifiche e comprovate dirigenza pubblica, richiedente la comune acqui- ragioni di servizio, per un periodo di tempo de- sizione e l’esercizio di generali competenze di tipo terminato - con atto scritto e motivato - di alcune manageriale e giuridico-istituzionale, nonché di competenze proprie a dipendenti che ricoprono le leadership organizzativa, consistente nella capaci- posizioni funzionali più elevate nell’ambito degli tà di conseguire gli obiettivi nella chiarezza della uffici affidati. mission e della vision, motivando e valorizzando la risorsa fondamentale del fattore umano. 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12 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA Ma parlavamo degli strumenti di una dirigenza rin- be/dovrà – essere valutato. Ma – a quindici anni di forzata, il primo dei quali a sua disposizione, dice distanza dall’originaria, e cogente, previsione nor- la legge, è – finalmente? – l’organico dell’autonomia mativa e consumatisi inutilmente ben tre contrat- funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e ti, ancorché non trattasi più di materia da regolare progettuali delle istituzioni scolastiche come emer- ai tavoli negoziali – si è visto che il disegno di legge genti dal Piano triennale, che dovrà integrarsi con opera l’ennesimo rinvio, precisando che nelle more l’attuale Piano dell’offerta formativa. della revisione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, per l’effettuazione della stessa si tiene con- Il predetto Piano triennale dovrà essere appronta- to della disciplina di cui al decreto del Presidente del- to secondo i criteri e azionando le inerenti misure la Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, nonché dei crite- di cui è risalente parola nel menzionato articolo ri utilizzati per la scelta, valorizzazione e valutazione 21 della legge 59/97, ulteriormente dettagliati nel dei docenti e dei risultati dell’istituzione scolastica, D.P.R. 275/99, Regolamento dell’autonomia, rie- con particolare riguardo alle azioni specifiche messe lencati nel comma 3, lettere a) - o), dell’articolo 2 in campo dal dirigente scolastico per migliorarli. in discorso, integranti il raggiungimento dei nuovi obiettivi afferenti all’introduzione della metodo- Una dirigenza rinforzata, dunque. Ma in concreto, logia CLIL, al potenziamento delle competenze in e proprio nell’immediato, qual è la cifra qualifi- musica, arte, diritto ed economia, discipline mo- cante dei suoi poteri e - questione non meno rile- torie, al perfezionamento della lingua italiana per vante - il loro grado di effettività? alunni stranieri, nonché allo sviluppo delle com- petenze informatiche, e con l’inserimento degli Le risposte si deducono, ancora una volta, scor- obiettivi dell’innovazione digitale e della didattica rendo velocemente l’articolato. laboratoriale, figuranti nel successivo articolo 5, ma che sono la riedizione delle tre I (Inglese, In- 1) La proposta del Piano triennale, predisposta en- formatica, Impresa) di berlusconiana-gelminiana tro il mese di ottobre dell’anno scolastico prece- memoria. dente al triennio di riferimento, è inviata all’USR, che ne valuta la compatibilità finanziaria e – con Il Piano è elaborato dal dirigente scolastico, sentito quel che resta della sua esangue struttura buro- il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto, nonché i cratica – la coerenza con gli obiettivi dettagliati nel principali attori economici, sociali e culturali del ter- citato comma 3, lettere a)-o), art. 2; poi rimesso al ritorio, che vanno attivamente coinvolti, sia come MIUR, che ne verifica il rispetto dei propri obiettivi utenza nei cui confronti vige l’obbligo, variamente strategici e conferma le risorse destinabili alle in- modulato e dunque proceduralizzato, di rendicon- frastrutture materiali e il numero dei posti dell’or- tazione, sia come risorsa in senso lato per la mi- ganico dei docenti effettivamente attivabili, nel gliore qualificazione della prestazione istituzionale limite delle risorse disponibili. Di modo che le isti- e la piena realizzazione del successo formativo de- tuzioni scolastiche, entro il mese di febbraio, ag- gli alunni-studenti, anche riducendone il numero giornano conseguentemente il Piano, che diviene per classe in deroga ai vigenti vincoli normativi, così efficace ed è in via previa oggetto della massi- naturalmente nell’ambito della dotazione organica ma trasparenza e pubblicità, incluse sue eventuali assegnata e delle risorse, anche logistiche, disponibili. revisioni, anche al fine di permettere una valuta- zione comparativa da parte degli studenti e delle Definito il Piano, comprensivo di tutte le strumen- famiglie. tazioni e delle risorse finanziarie e fisiche ritenute necessarie per la sua realizzazione, sarà sempre 2) Definito il Piano triennale, i dirigenti scolastici il dirigente scolastico a scegliere il personale da scelgono il personale da assegnare ai posti dell’or- assegnare ai posti dell’organico dei docenti, con ganico dei docenti, con obbligato vincolo trienna- correlati poteri-doveri, il cui mancato esercizio lo le, tratti dai costituendi albi territoriali degli im- esporrà all’intervento sostitutivo dell’Ufficio scola- messi in ruolo, cui si aggiungono i docenti già di stico regionale. ruolo provenienti da altre istituzioni scolastiche in esito alle operazioni di mobilità, e sulla base del I suoi poteri includono l’obbligo di attivare per loro curriculum-portfolio ritenuto coerente con la i docenti – e con la futura decretazione delegata progettualità dell’istituzione scolastica, potendo- per l’intero personale – sistematici e ricorrenti per- si utilizzare gli uni e gli altri in classi di concorso corsi di formazione, a loro volta obbligatori, preor- diverse da quella per la quale possiedono l’abili- dinati alla costante innovazione della didattica. E, tazione, purché abbiano il titolo di studio valido al riguardo, può individuare sino a tre docenti tra all’insegnamento. Si precisa che i criteri di scelta quelli di ruolo che lo coadiuvino nell’organizzazio- devono essere pubblici e la proposta motivata. ne dell’istituzione. Restano sottratti al gradimento del dirigente i do- Su quanto annotato, e su tutto ciò che lo correda centi già di ruolo nell’istituzione scolastica e fino e lo supporta, il dirigente scolastico è – o dovreb- a quando vi rimangano per non perdere questa • N.4 APRILE 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 13 sorta di immunità. e nell’articolo 22 (Sessione negoziale per la colloca- zione e il riordino delle disposizioni contrattuali dei 3) E’ possibile utilizzare, per l’insegnamento dell’in- comparti Scuola e Area V). glese nella primaria, docenti madrelingua, o abili- tati nelle relative classi di concorso, anche di ruolo Non proveremo in questa sede neanche a sintetiz- in altri gradi di istruzione, o ricorrere ad appositi zare la congerie di obiettivi, più di settanta!, elen- servizi, purché e sempre nei limiti delle risorse fi- cati nel primo articolo, che vuol regolare ab imis nanziarie o di organico disponibili. E lo stesso è a fundamentis quanto già oggettivamente presente dirsi per l’insegnamento della musica e dell’educa- in larga parte nell’inattuato articolo 21 – curiosa zione fisica. coincidenza anche dei numeri! – della legge delega 59/97, con l’aggiunta parossistica di tutte le enfa- 4) Il personale docente ed educativo neoassunto è tizzate innovazioni della Buona scuola e con la re- sottoposto ad un periodo di formazione e di prova ale novità della potestà statutaria in capo alle isti- di durata annuale, al termine del quale è valutato tuzioni scolastiche, che potranno così promuovere dal dirigente scolastico sulla base di un’istrutto- loro aggregazioni di rappresentanza sul modello ria del docente con funzioni di tutor, ma soltanto delle associazioni delle scuole autonome sponta- dopo che – e se – con decreto del MIUR saranno neamente germinate nel tempo. stati individuati gli obiettivi, la valutazione del gra- do di raggiungimento degli stessi, le attività for- Sempre per conservare stretta aderenza al tema mative e i criteri di valutazione, anche prevedendo che qui ne occupa, oltre alla valutazione dei do- verifiche e ispezioni in classe, in specie se l’esito centi – con le connesse materie della presunta di- della valutazione si preannuncia negativo ed ora spotica attribuzione degli incarichi e delle premia- comportante la dispensa dal servizio con effetto lità – e all’ennesima riforma del mai nato sistema immediato e senza preavviso, disposta dal dirigen- di valutazione del dirigente scolastico in relazione te scolastico. al rafforzamento delle sue funzioni, menzioniamo solo la rivisitazione (rectius, la riproposizione: per- Altre forme di valutazione non sono previste - sem- ché anch’essa già prevista nella pluriannotata leg- pre nell’immediato - né per il restante personale ge delega 59/97) della governance interna delle isti- docente, né per il personale ATA, compreso il DSGA, tuzioni scolastiche, laddove andrà realizzata, nella diretto collaboratore del dirigente scolastico e pre- distinzione delle inerenti funzioni, la stretta colla- posto alla conduzione del servente apparato ammi- borazione tra il Consiglio dell’istituzione scolastica nistrativo-contabile e dei servizi vari, operante con autonoma avente compiti di indirizzo generale, il piena autonomia tecnico-professionale nell’ambito Collegio dei docenti - e sue articolazioni - avente delle direttive di massima. compiti di natura didattico-progettuale , il dirigente scolastico che eserciterà le sue rafforzate funzioni di Per il vero l’articolo 10, intestato alla valorizzazione gestione, impulso e proposta, continuando a valersi del merito del personale docente, sembrerebbe del rivalorizzato direttore dei servizi generali e am- smentire quanto appena affermato, attribuendo ministrativi quale figura di supporto tecnico-ammini- al dirigente scolastico il potere, solo sentito il Con- strativo a servizio dell’autonomia scolastica. siglio d’istituto, di assegnare annualmente a un numero imprecisato di docenti di ruolo la quota Riesce qui difficile comprendere perché queste, parte del fondo di duecento milioni annui. Ma, an- presunte, nuove competenze dei due organi col- che per quest’aspetto, è un potere che potrà esse- legiali debbano essere medio tempore commis- re esercitato a decorrere dal 2016 e dopo che – e sariate, dato che già la norma vigente – il D.P.R. sempreché – il Ministero abbia definito i criteri e 275/99 – ne prevede tranquillamente l’esercizio, gli indicatori della valutazione dell’attività didattica così e tra l’altro potendosi estendere alle istituzio- in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità ni scolastiche funzionalmente autonome, anch’es- dell’insegnamento, di rendimento scolastico degli se pubbliche amministrazioni (ai sensi dell’art. 1, alunni e studenti, di progettualità nella metodolo- comma 2, D. Lgs 165/01), la fattispecie dell’articolo gia didattica utilizzata, di innovatività e di contribu- 4 dello stesso decreto, secondo il quale le ammini- to al miglioramento complessivo della scuola: tutti strazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano temi che, si ricorderà, il disegno di legge rinvia ad direttamente o indirettamente espressione di rappre- un decreto legislativo, che dovrebbe altresì preci- sentanza politica adeguano i propri ordinamenti al sare il ruolo del dirigente nel processo di valuta- principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da zione, insieme a possibili altri decreti legislativi per un lato, e attuazione e gestione dall’altro. il complessivo riordino, adeguamento e semplifi- cazione delle disposizioni legislative e contrattuali Irrisolte criticità e persistenti omissioni in materia d’istruzione , di cui al Capo VII, presenti nel già citato ridondante e di faticosa lettura arti- Per intanto il dirigente scolastico-commissario colo 21 ( la menzionata Delega al Governo in mate- straordinario, munito delle rafforzate funzioni e ria di sistema Nazionale di Istruzione e Formazione) gravato delle correlate nuove incombenze, dovrà, N.4 APRILE 2015 •
14 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA a legislazione vigente e a risorse invariate, darsi da prima il 27 febbraio, poi rinviata infruttuosamente fare per redigere – si vocifera di qui a due mesi, en- al 2 marzo, infine evaporata. Nell’ordine, vi si pre- tro maggio prossimo venturo – un’ipotesi stralcio vedeva che: del Piano dell’offerta formativa, limitato all’anno scolastico 2015-2016, questa volta di concerto con 1) tutte le competenze in materia di cessazione il Collegio dei docenti, mentre dovrà solo sentire il dal servizio, pratiche pensionistiche, trattamen- Consiglio d’istituto. to di quiescenza e di previdenza, progressioni e ricostruzioni di carriera, liquidazione del tratta- E dal primo settembre 2015 avrà qualche – o più di mento di fine rapporto del personale della scuola un – problema se, contestualmente, non dovesse dovessero essere assegnate all’Ufficio scolastico risultare istituito l’organico funzionale. regionale, con facoltà di distribuirle alle sue ra- mificazioni territoriali, inclusi l’aggiornamento e Difatti, a decorrere dalla suddetta data, la legge di pubblicazione delle varie graduatorie d’istituto e stabilità 23.12.2014, n. 190, in un mirabile esem- gestione dell’eventuale contenzioso, in uno con la pio di auto cannibalismo – dragando risorse dalla facoltà di delega da parte del dirigente scolastico già anoressica “Cattiva scuola” per riversarle sulla delle generali controversie relative ai rapporti di nuova palingenetica “Buona scuola”, tra le altre re- lavoro incardinati nell’istituzione scolastica; strittive misure, ha: 2) con decreto del Presidente della Repubblica, si 1) reiterato il blocco dei contratti di lavoro sino a sarebbe dovuta operare una modifica del regola- tutto il 2015, prefigurandone la durata sino a tutto mento amministrativo-contabile delle scuole, so- il 2018; prattutto mirata alla semplificazione, informatiz- zazione e dematerializzazione; 2) assottigliato ulteriormente il Fondo per l’arric- chimento dell’offerta formativa nella misura di 3) conseguentemente, si sarebbe dovuta potenzia- trenta milioni di euro annui; re l’amministrazione del MIUR con l’assunzione di 413 unità di personale specializzato di varie quali- 3) disposto la restituzione all’erario di parte delle fiche, con i costi preventivati in venti milioni annui somme stanziate dal MIUR e non completamente a partire dal 2015; utilizzate dalle istituzioni scolastiche per progetti nazionali di istruzione e formazione; 4) infine, per le nuove necessità relative alla valu- tazione, il MIUR sarebbe stato autorizzato ad assu- 4) abrogato gli esoneri e i semiesoneri per i colla- mere, tramite selezione, ispettori a tempo deter- boratori del dirigente scolastico; minato, per un triennio, nella misura del 50% dei posti in organico, pari a 191 unità e di cui almeno 5) ristretto la possibilità di conferire supplenze la metà vacanti. brevi al personale ATA, vietandole in radice per la sostituzione di assistenti tecnici in organico e di- Ma di tutto ciò – giova ripeterlo – si è persa traccia sponendo il prioritario utilizzo del Fondo d’istituto nell’ultima bozza del disegno di legge, né è stato per remunerare il personale in servizio nella sosti- recuperato alcunché nella parte contenente la de- tuzione – coatta? – dei colleghi assenti; lega al Governo, di cui si è detto. 6) imposto il divieto di dar luogo a supplenze del E’ una grave omissione, che smentisce clamoro- personale docente per il primo giorno di assenza; samente la solenne promessa che campeggia nel corposo programma della Buona scuola, lanciato 7) ridefinito l’organico del personale ATA taglian- in pompa magna a settembre dello scorso anno, dolo di oltre duemila posti, per un complessivo per l’appunto di liberare la scuola – quindi il suo risparmio di circa cinquantuno milioni di euro l’an- dirigente – dalle cento molestie burocratiche per no, fidando sulla duplice compensazione della to- potersi egli dedicare alla sua precipua, rafforza- tale, e velleitaria, digitalizzazione delle procedure ta, funzione, di garantire un’ immediata e ce- inerenti ai rispettivi mansionari e dell’allocazione lere gestione delle risorse umane, finanziarie, degli adempimenti seriali o “impropri”, sempre più tecnologiche, materiali, ovvero concentrarsi sui caricati in progresso di tempo sulle singole istitu- compiti di gestione direzionale, organizzativa e zioni scolastiche, presso imprecisati ambiti territo- di coordinamento, strumentali alla progettazio- riali più vasti. ne, all’implementazione e al controllo – con con- Ma soprattutto non è avvenuta – né è previsto che seguente prioritaria responsabilità – delle scelte avvenga con la futura decretazione delegata – la didattiche, formative e della valorizzazione delle liberazione delle scuole da tutti quelli adempimen- risorse umane e del merito dei docenti. ti seriali e/o impropri, per contro figuranti negli Se ne sarebbero astrattamente potute alleviare le articoli 21-24 della bozza di disegno di legge che conseguenze qualora nel disegno di legge si aves- doveva essere licenziata dal Consiglio dei ministri • N.4 APRILE 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 15 se avuto cura di potenziare e riqualificare il c.d. rigente intasato. Ufficio di segreteria. Che, invece, è stato, più che ignorato, desertificato, nel – futuribile – presup- Un dirigente intasato e maltrattato, per altri versi, posto del sostitutivo avvio e della graduale imple- da un Legislatore che sembra affetto da schizo- mentazione del processo di dematerializzazione frenia. Che, infatti, si appresta a licenziare, in un delle inerenti procedure amministrative, evidente- percorso iniziato tempo prima e che ora è desti- mente ritenendo che ciò richieda semplici capacità nato a procedere in parallelo, il riordino dell’in- meccanico-applicative e non anche, e soprattutto, tera dirigenza pubblica articolata in tre ruoli uni- conoscenze amministrative e legislative da aggior- ci, distinti ma reciprocamente compenetrabili: nare costantemente. rispettivamente dello Stato, delle regioni, degli enti locali, ma con l’esclusione della dirigenza Vorremmo sempre sperare che alle segnalate scolastica (per l’esattezza, con la sua esclusione omissioni possa porvi rimedio il testo ufficiale che dal ruolo unico della dirigenza statale), che così verrà trasmesso al Parlamento e/o che, nel corso resterebbe sospesa quale entità definita in nega- della sua discussione, voglia e possa farlo lo stesso tivo, com’era un tempo il personale non docente, Parlamento, pur se contingentato nei tempi impo- ora ATA. Dirigenza che, non essendo inclusa nel stigli da un premier la cui filosofia sbrigativa non ruolo unico – al di fuori del quale non vi è ipso iure lascia di certo dormire sonni tranquilli. dirigenza –, non potrebbe nemmeno collocarsi in una delle sezioni interne del medesimo, previste Dunque, il potenziato dirigente scolastico dovrà dal DDL 1577/14 per le carriere e/o professionali- rimanere barricato nel suo ufficio a confezionare tà speciali, vale a dire per quelle figure dirigenziali vecchie e nuove montagne di carte e a rincorrere connotate da intrinseche peculiarità. Ed è il caso le corrispettive scadenze, vivendo quotidianamen- della dirigenza scolastica, per accedere alla quale, te l’angoscia che qualcuna possa sempre essergli oltre al possesso dei requisiti ordinari per ogni di- sfuggita. Perché, alla fin fine, solo sulle carte non a rigenza, è richiesta la provenienza dalla funzione posto egli sarà – se mai lo sarà – valutato. docente; evidentemente perché lo stesso Legisla- tore, con libera valutazione, ha ritenuto e ritiene In compenso avrà letto, a caratteri cubitali, che, che chi è preposto alla conduzione delle istituzioni dal 1° settembre 2015, gli saranno riconosciu- scolastiche debba avere confidenza con i processi ti aumenti di quasi quattrocento euro al mese, a educativi, affinità di linguaggio con i professionisti fronte della miseria di venticinque euro per i soli dell’educazione-istruzione-formazione che deve docenti “meritevoli”. Lo ha letto su un autorevole coordinare, familiarità con contesti organizzativi quotidiano nazionale che ogni settimana ospita la contrassegnati da legami deboli, in cui l’interpreta- rubrica dedicata alla scuola. Lo abbiamo letto an- zione prevale sull’esecuzione, in luogo dei lineari che noi, restando basiti di fronte alla spaventosa canoni propri delle procedure prevalentemente superficialità che si sposa con il pressappochismo standardizzate. dei contenuti e la sciatteria della forma espositi- va. Se l’inescusabile, frettoloso articolista si fosse I nostri quattro lettori che continuano a conceder- peritato di accedere alla fonte diretta, oltre che ci il privilegio della loro attenzione ben conoscono a potare di un bel po’ la cifra sparata, si sarebbe la nostra posizione, che ovviamente è quella di in- reso avvertito - e sicuramente avrebbe avvertito i cludere nel ruolo unico dei dirigenti dello Stato i lettori – che quella spacciata per remunerazione dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative, delle nuove competenze attribuite al dirigente potendo gli stessi essere collocati, all’interno del scolastico in realtà è una doverosa reintegrazio- predetto ruolo unico, in una delle previste sezio- ne del Fondo unico nazionale per la retribuzione ni per le professionalità speciali in ragione della di posizione fissa, variabile e di risultato, che vale complessa funzione che sono chiamati a svolge- solo dal primo di settembre prossimo venturo e re, integrante competenze di ordine gestionale, non sana le inerenti decurtazioni imposte dal MEF, con diretta ed esclusiva responsabilità, e peculiari e subite dal MIUR, per gli anni scolastici 2012-13, competenze di natura tecnico-professionale con- 2013-14, 2014-15, pertanto andati in cavalleria: nesse alla qualifica di provenienza, senza pregiu- per cui o dovrà restituirsi quanto in parte già per- dizio della piena mobilità in uscita e dell’applica- cepito oppure – secondo conti già fatti – si dovrà bilità degli istituti che connotano l’intera dirigenza rinunciare alla retribuzione di risultato per un paio pubblica. di anni. Il che è a dire che si sarebbe reso avvertito – e sicuramente avrebbe avvertito i lettori – che è E’ una semplice questione di coerenza, per assicu- stata compiuta una tipica operazione da magliari. rare la necessaria armonia di sistema. Al tirar delle somme, a noi pare che si sia in pre- senza, più che di un dirigente rinforzato, di un di- N.4 APRILE 2015 •
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