MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4

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MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI • APRILE 2015 • NUMERO 4

La controversa dirigenza scolastica nel DdL sulla Buona Scuola
Alla scoperta degli insegnanti che meritano
DdL-Scuola e personale ATA
Assemblee d’istituto fuori dai locali scolastici: rischio o opportunità?
Documenti informatici: conservazione sostitutiva
RAV: alla ricerca di indicatori che indichino
Attività di aggiornamento
Congedo straordinario biennale

                                                                                        ISSN 2284 -1237
                                                                           www.scuolaeamministrazione.it
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
Premiazione Video-Concorso Nazionale “Ti insegno la Shoah”
      Giorgia D’Amato (Ind. Multimediale) Francesca Tommasi (Ind. Grafico) Giulio Fiorito (Ind. Grafico)

(Nella foto: Renzo Gattanea, Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche (al centro), la DS Mariarita Meleleo (a
                         sinistra), la prof.ssa Liliana Cafaro (a destra), i ragazzi vincitori

     Le immagini di copertina dell’annata 2015 di
Scuola e Amministrazione sono realizzate dagli studenti
          dell’IISS P. Colonna di Galatina (LE).
 La tua scuola vuole aderire all’iniziativa per il 2016?
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               o chiama lo 0836.1904117!
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
SOMMARIO
EDITORIALE
5 - Il capitale umano che serve al Paese di Antonio Errico

PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA

7 - Uno sguardo al DdL di riforma della scuola di Antonio Santoro
10 - La controversa dirigenza scolastica nel DdL sulla Buona Scuola di Francesco G. Nuzzaci
16 - Alla scoperta degli insegnanti che meritano di Rita Bortone
21 - DdL-Scuola e personale ATA di Agata Scarafilo
25 - Insegnare allo specchio della letteratura di Antonio Errico

LA GESTIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA

29 - Assemblee d’istituto fuori dai locali scolastici: rischio o opportunità? di Pasquale Annese
34 - Documenti informatici: conservazione sostitutiva di Marco Graziuso
38 - Iscrizione ai percorsi di istruzione per gli adulti – a.s. 2015/2016 (a.s.)

DIDATTICA E ORGANIZZAZIONE

41 - RAV: alla ricerca di indicatori che indichino di Rita Bortone
47 - Certificare le competenze col modello nazionale (parte seconda) di Rita Bortone
Lo scaffale
57 - I nuovi orizzonti dei giovani a cura di Enrica Bienna
59 - La ricetta per una scuola felice a cura di Daniela Canitano
La ribalta
60 - Flavio Albanese e il volo di Leonardo da Vinci a cura di Vincenzo Sardelli

QUESITI DEI LETTORI - Fabio Scrimitore

62 - Attività di aggiornamento
64 - Congedo parentale
66 - Congedo straordinario biennale
68 - Valutazione di titoli
70 - Condanna penale

CONTRIBUTI - ESPERIENZE

72 - Informatica senza il computer (m.l.)
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
4

Direttore
Fabio Scrimitore
Comitato di direzione
Pasquale Annese
Rita Bortone
Antonio Errico
Marco Graziuso
Francesco G. Nuzzaci
Saverio Prota
Antonio Santoro
Agata Scarafilo
Segretario di redazione
Alfredo Ligori
Ha collaborato a questo numero
Enrica Bienna
(già docente di lettere nella scuola secondaria di II grado)
Daniela Canitano
(docente di musica nella scuola secondaria di I grado)
Vincenzo Sardelli
(docente di lettere nella scuola secondaria di II grado)
Direttore Responsabile
Fabio Scrimitore
Progetto grafico
Maria Luisa Vozza
Stampa
PressUP - Roma

In copertina immagine di:
Giulia Manco - 5 B
IISS “Pietro Colonna” - Galatina (LE)
Liceo Artistico - Indirizzo Audiovisivo e Multimediale

Anno 2 - aprile 2015
Periodico mensile
Autorizzazione Tribunale di Lecce n.533
Nikeditrice di Maria Littorio
Via N. Sauro 17
73040 Aradeo (LE)
Tel. 0836.1904117
Fax 0836.1950352
www.scuolaeamministrazione.it
info@scuolaeamministrazione.it
abbonamenti@scuolaeamministrazione.it

              • N.4 APRILE 2015
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
EDITORIALE   5

Il capitale umano che serve al Paese

di Antonio Errico   Capitale umano significa creature, esistenze, intelligenze, conoscenze,
                    competenze, personalità che possono portare pensieri nuovi, storie
                    nuove, che possono rinvigorire, rigenerare la cultura, l’economia, i
                    significati di una società. Il capitale umano è la condizione – l’unica
                    condizione – che può garantire la crescita, lo sviluppo, il progresso.
                    Se manca il capitale umano, non ce ne può essere nessun altro;
                    se manca il capitale umano, non ci possono essere prospettive,
                    progetti, orizzonti. Senza la messa a frutto del capitale umano, c’è
                    solo la stagnazione, la crisi perenne.
                    L’Italia ha un capitale umano inutilizzato, dissipato, dice il Censis
                    nell’ultimo rapporto. Ecco: dissipato. Senza dubbio ognuno di noi
                    giudica male chiunque dissipi un capitale. Lo giudica quantomeno
                    sprovveduto, incosciente. Ma noi non giudichiamo questo Paese.
                    Semplicemente perché è il nostro. Semplicemente perché per
                    questo Paese proviamo un sentimento di affetto, di amore, e per
                    affetto, per amore vorremmo che cambiasse la sua condizione che
                    a volte ci turba, altre volte ci preoccupa, altre ancora ci angoscia;
                    per affetto e per amore vorremmo che non si trovasse nella
                    situazione rappresentata dal rapporto Censis. Quasi 8 milioni di
                    persone non utilizzate, dice; 3 milioni di disoccupati; 1,8 milioni di
                    inattivi; 3 milioni di persone che, pur non cercando attivamente
                    un impiego, sarebbero disponibili a lavorare. I giovani hanno
                    una “fragilità patrimoniale e di reddito” che trasforma le spese
                    per l’affitto, il condominio, le bollette, l’imprevisto in una sorta di
                    incubo: risparmiano su tutto, finanche sull’essenziale; dipendono
                    dalle famiglie, si mantengono con la pensione dei nonni. Dice il
                    Censis che su 4,7 milioni di giovani che vivono autonomamente, più
                    di un milione non riesce ad arrivare alla fine del mese. Un mese
                    dura quindici giorni; certe volte anche di meno. Un Paese che non
                    consente ai giovani la possibilità di un progetto, di un investimento
                    a breve, medio o lungo termine si impoverisce, inevitabilmente, si
                    oscura, declina. Nessuno di noi vuole questo. Non ci può essere
                    nessuno che da questo possa trarre un qualche vantaggio. Allora ci si
                    chiede che cos’è che non ha funzionato; ma, dopo aver formulato la
                    domanda, si intuisce che è troppo tardi, che probabilmente è anche
                    inutile cercare di darsi una risposta. Gli errori sono stati sicuramente
                    tanti, si sono ripetuti nel tempo, e con il tempo si sono aggrovigliati a
                    tal punto che adesso è troppo difficile, forse impossibile sbrogliare
                    la matassa. Conviene non pensarci più e ricominciare. Con una
                    visione nuova, con processi nuovi, con una nuova considerazione
                    del capitale umano. Che forse significa, prima di tutto, recuperare
                    il significato profondo del termine umano, caricarlo di un valore
                    assoluto, interpretarlo con i criteri della possibilità soggettiva come
                    risorsa strategica, dell’entusiasmo, della potenzialità creativa, della
                    prospettiva di innovazione, della qualità delle relazioni. Però, perché
                    questi significati possano trasformarsi in esiti concreti, occorre
                    che si dia a tutti ed a ciascuno la possibilità di farne esperienza,
                    di praticarli. Dunque, perché si possa fare esperienza, si possano
                    praticare molti di questi significati, c’è bisogno di farli agire in
                    situazioni significative dell’esistenza. Il lavoro costituisce una delle

                                                                N.3 MARZO 2015 •
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
6   EDITORIALE

                                    più significative situazioni dell’esistenza. Probabilmente è soltanto
                                    attraverso il lavoro che si evita la dissipazione del capitale umano.
                                    Allora quei numeri riferiti dal Censis devono necessariamente
                                    cambiare; i termini inutilizzato, disoccupato, inattivo devono essere
                                    cancellati dal vocabolario reale, si devono trasformare in arcaismi,
                                    in spiacevole memoria di un tempo scuro. I contesti della politica,
                                    dell’economia, dell’impresa, della cultura, della formazione non
                                    possono che assumere come impegno prioritario quello di
                                    attribuire un valore autentico al capitale umano. Certo, ognuno per
                                    le funzioni e le competenze e le responsabilità che ha, per quanto
                                    può, per come può, ma con un progetto comune e condiviso, con
                                    una convergenza di intenzioni e di azioni. Possibilmente senza
                                    dispersione di energie. Possibilmente senza improvvisazioni. Questo
                                    è un tempo di emergenza, lo sappiamo. Che dura da tanto, anche.
                                    Si sta procedendo rattoppando, per quanto è possibile, un tessuto
                                    lacerato. Però poi si dovrà pensare e costruire un sistema strutturato
                                    con canali di accesso al mondo del lavoro liberi da ingombri, con
                                    agevoli processi di inserimento, di qualificazione, di riqualificazione,
                                    di costante motivazione, di riconversione e di mobilità virtuosa fra
                                    i diversi settori, di promozione delle personalità, delle conoscenze,
                                    delle competenze. Senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare
                                    nessuno fuori.
                                    Ogni abitante di questo Paese farebbe capriole di felicità se fra qualche
                                    anno si accorgesse che parole come dissipazione, inutilizzazione,
                                    inattività, precarietà, disoccupazione non appartengono più a nessun
                                    rapporto, a nessuna realtà.

                 • N.3 MARZO 2015
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA   7

Uno sguardo al DdL
di riforma della scuola
di Antonio Santoro

          Compito piuttosto problematico quello           d) “riforma, adeguamento, semplificazione e ri-
di illustrare e commentare il disegno di legge                 ordino dei ruoli del personale docente delle
del Governo di “riforma della scuola”, anche per               scuole di ogni ordine e grado; […] modalità di
la riconosciuta complessità delle “disposizioni                assegnazione degli incarichi; […] riforma delle
in materia di autonomia scolastica, offerta                    modalità di assunzione e formazione del diri-
formativa, assunzioni e formazione del personale               gente scolastico; […] riforma del sistema di va-
docente, dirigenza scolastica, edilizia scolastica             lutazione del dirigente scolastico in relazione al
e semplificazione amministrativa”. La prima                    rafforzamento delle relative funzioni”;
tentazione è perciò quella di soprassedere e di           e) “riforma, adeguamento, semplificazione e rior-
rinviare, in alternativa, alla lettura integrale del           dino del diritto all’istruzione e alla formazione
testo normativo, con l’avvertenza che non sarà                 degli alunni e degli studenti con disabilità e bi-
comunque un’impresa facile: e non tanto perché,                sogni educativi speciali (BES)”;
come dice il costituzionalista Michele Ainis, i           f) “riforma, adeguamento, semplificazione e riordi-
disegni di legge governativi “sono diventati più               no della governance della scuola e degli organi
imperscrutabili dei disegni divini” e quello per la            collegiali”;
Buona Scuola risulta essere, in particolare, “più         g) “rivisitazione, nel rispetto dell’articolo 117 della
misterioso del segreto di Fatima”. Ma perché                   Costituzione, d’intesa con le regioni, degli indi-
molto è ancora indeterminato e si avverte subito               rizzi, delle articolazioni e delle opzioni dell’istru-
l’indispensabilità di successive precisazioni,                 zione professionale affini ai percorsi nazionali
di ulteriori e più puntuali definizioni, che                   dell’istruzione e formazione professionale”;
probabilmente verranno, nel prossimo futuro, con          h) “semplificazione del sistema formativo degli Isti-
i previsti decreti legislativi, i quali riguarderanno,         tuti Tecnici Superiori”;
come specificato dall’articolo 21 del disegno di          i) “istituzione del sistema integrato di educazione
legge, le seguenti materie:                                    e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, co-
a) “riordino, semplificazione e codificazione delle            stituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle
    disposizioni legislative in materia di istruzione”;        scuole dell’infanzia che afferisce al Ministero
b) “rafforzamento dell’autonomia scolastica attra-             dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al
    verso l’ampliamento delle competenze gestio-               fine di garantire ai bambini e alle bambine pari
    nali, organizzative ed amministrative delle isti-          opportunità di educazione, istruzione, cura,
    tuzioni scolastiche”;                                      relazione e gioco, superando disuguaglianze e
c) “riforma, adeguamento, semplificazione e rior-              barriere territoriali, economiche, etniche e cul-
    dino del sistema per il conseguimento dell’a-              turali, nonché la conciliazione tra tempi di vita,
    bilitazione all’insegnamento nella scuola se-              di cura e di lavoro dei genitori, la promozione
    condaria, ai fini dell’accesso alla professione di         della qualità dell’offerta formativa e della con-
    docente, in modo da renderlo funzionale alla               tinuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la
    valorizzazione del ruolo sociale dell’insegnan-            partecipazione delle famiglie”;
    te; […] riforma delle modalità di assunzione a        l) “disciplina in materia di diritto allo studio”;
    tempo indeterminato del personale docente ed          m)“riforma, adeguamento, semplificazione e rior-
    educativo per renderlo omogeneo alle modali-               dino della normativa per gli ambienti digitali
    tà di accesso al pubblico impiego”;                        per la didattica”;

                                                                                       N.4 APRILE 2015 •
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
8   PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA

n) “revisione, riordino e adeguamento della nor-             dirigente scolastico proporre “gli incarichi di
    mativa in materia di istituzioni ed iniziative sco-      docenza per la copertura dei posti assegnati
    lastiche italiane all’estero”;                           all’Istituzione scolastica cui è preposto, sulla base
o) “riordino della disciplina degli organi dei convitti      del Piano triennale [.], ai docenti iscritti negli
    e degli educandati, con particolare riferimento          albi territoriali […], nonché al personale docente
    all’attività di revisione amministrativo-contabi-        di ruolo già in servizio presso altra istituzione
    le”;                                                     scolastica” (sic!).
p) “adeguamento della normativa in materia di va-                      La copertura dei posti dell’organico di
    lutazione e certificazione delle competenze de-          scuola avviene quindi con il conferimento, da parte
    gli studenti, nonché degli esami di Stato”.              del dirigente scolastico, di incarichi – rinnovabili
                                                             – di durata triennale a docenti iscritti agli albi
         Una considerazione adeguata degli aspetti           territoriali. Il comma 4 dell’articolo 7 del testo
significativi del provvedimento governativo appa-            in esame precisa a sua volta che “Al personale
re tuttavia possibile, e sembra perciò utile ed op-          docente già assunto a tempo indeterminato alla
portuno fermare ora lo sguardo almeno su alcuni              data di entrata in vigore della presente legge non
di essi.                                                     si applica la disciplina dell’iscrizione negli albi
                                                             territoriali e di proposta dell’incarico da parte del
                                                             dirigente scolastico [.], salvo che in caso di mobilità
Piano triennale dell’offerta formativa e                     territoriale e professionale, all’atto della quale
Organico dell’autonomia                                      anche i docenti in questione sono iscritti negli albi”
                                                             predetti.
         L’articolo 2 del DdL precisa che “le
istituzioni scolastiche predispongono, entro il              Le competenze del dirigente scolastico
mese di ottobre dell’anno scolastico precedente
al triennio di riferimento, il Piano triennale                       Risultano analiticamente indicate nel già
dell’offerta formativa”, il quale esplicita, oltre alla      citato art. 7 del DdL, nel quale si fa innanzitutto
“programmazione delle attività formative rivolte             riferimento allo svolgimento di “compiti di gestione
al personale docente” , le scelte istituzionali “in          direzionale, organizzativa e di coordinamento”, e
merito agli insegnamenti e alle attività curricolari,        a specifiche responsabilità in relazione alle scelte
extracurricolari, educative ed organizzative”, e             didattiche e formative, alla valorizzazione delle
conseguentemente “indica:                                    risorse umane e al merito dei docenti.
                                                                     Si elencano poi le seguenti altre compe-
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno              tenze:
    dell’organico dell’autonomia, sulla base del
    monte orario degli insegnamenti, anche utiliz-           - proposta (v. sopra) di “incarichi di docenza per
    zando la quota di autonomia dei curricoli e gli            la copertura dei posti assegnati all’Istituzione
    spazi di flessibilità, nonché del numero di alun-          scolastica [.], ai docenti iscritti negli albi territoriali
    ni con disabilità, ferma restando la possibilità di        […], nonché al personale docente di ruolo già in
    istituire posti di sostegno in deroga”;                    servizio presso altra istituzione scolastica”;
b) il fabbisogno dei posti per (la realizzazione delle)      - individuazione “fino a 3 docenti tra quelli di
    iniziative di potenziamento dell’offerta forma-            ruolo che lo coadiuvano nell’organizzazione
    tiva (le quali dovranno riguardare, tra l’altro,           dell’istituzione”;
    il potenziamento delle “competenze linguisti-            - possibilità di ridurre, “nell’ambito della dotazione
    che, con particolare riferimento all’italiano e            organica assegnata e delle risorse, anche
    all’inglese, mediante l’utilizzo della metodolo-           logistiche, disponibili, […] il numero di alunni e
    gia Content Language Integrated Learning”, delle           studenti per classe rispetto a quanto previsto
    “competenze matematico-logiche e scientifi-                dal decreto del Presidente della repubblica 20
    che”, di quelle “nella musica e nell’arte”, e, infi-       marzo 2009, n. 81, allo scopo di migliorare la
    ne, “in materia di diritto e di economia”);                qualità didattica”.
c) “il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature
    materiali”.                                                      Nuove competenze e, quindi, nuove
                                                             responsabilità per i dirigenti scolastici, che perciò
     Dopo la valutazione positiva del Piano                  fruiranno di incrementi significativi nelle specifiche
triennale – concretamente “elaborato dal dirigente           retribuzioni di posizione e di risultato.
scolastico, sentiti il collegio dei docenti e il consiglio
d’istituto, nonché i principali attori economici,            La prospettiva di superamento del precariato
sociali e culturali del territorio” – e la conferma delle    nella scuola
“risorse destinabili alle infrastrutture materiali” e
del “numero di posti dell’organico dell’autonomia                    Il Piano assunzionale straordinario è di
effettivamente attivabili”, compete allo stesso              sicuro la parte del disegno di legge maggiormente

                 • N.4 APRILE 2015
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA   9

conosciuta e valutata: è il capitolo delle speranze e          di hardware e software, iscrizioni a corsi per
delle delusioni, e – si dice pure – anche quello delle         attività di aggiornamento e qualificazione delle
incomprensibili esclusioni.                                    competenze professionali, rappresentazioni
          Secondo l’articolo 8, in sede di prima               teatrali e cinematografiche, ingresso a musei,
attuazione del Piano e quindi per il prossimo                  mostre ed eventi culturali in genere, nonché
anno scolastico, saranno assunti a tempo                       per iniziative coerenti con le attività individuate
indeterminato e inseriti negli albi territoriali, a            nell’ambito del Piano dell’offerta formativa
seguito di presentazione di apposita domanda e                 delle scuole e del Piano nazionale di formazione
in fasi distinte:                                              [..] adottato ogni tre anni con decreto del
a) “i vincitori presenti […] nelle graduatorie del             Ministro dell’istruzione, dell’università e della
concorso pubblico per titoli ed esami a posti e                ricerca, sentite le organizzazioni sindacali
cattedre bandito con decreto direttoriale n. 82 del            rappresentative di categoria”;
24 settembre 2012 per il reclutamento di personale        2. l’obbligatorietà, “permanente e strutturale”,
docente per le scuole statali di ogni ordine e grado           della “formazione in servizio dei docenti di
di istruzione”;                                                ruolo. Le attività di formazione sono definite
b) “gli iscritti a pieno titolo […] nelle graduatorie          dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza
ad esaurimento del personale docente di cui                    con il Piano triennale dell’offerta formativa […]
all’articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 27           e dei risultati emersi dai Piani di miglioramento
dicembre 2006, n. 296”.                                        delle istituzioni scolastiche di cui al decreto del
          Lo stesso art. 8 evidenzia infine (comma             Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n.
13) che, dopo l’attuazione del Piano assunzionale              80”.
straordinario, “l’accesso ai ruoli del personale                     Nel successivo articolo 11 vi è, poi,
docente ed educativo della scuola statale avviene         dapprima la previsione dell’assegnazione annuale,
esclusivamente mediante concorsi pubblici                 all’istituzione scolastica, di un’apposita somma
nazionali su base regionale per titoli ed esami, le cui   per la valorizzazione del merito del personale
graduatorie hanno validità fino all’approvazione          docente e quindi l’indicazione conseguente, per il
della successiva graduatoria concorsuale, e               capo d’istituto, di utilizzo della somma medesima
comunque non oltre 3 anni, ad eccezione del               mediante l’attribuzione di un bonus agli insegnanti
personale docente della scuola dell’infanzia”.            valutati positivamente “in ragione dei risultati
                                                          ottenuti in termini di qualità dell’insegnamento,
La formazione continua del personale docente              di rendimento scolastico degli alunni e degli
                                                          studenti, di progettualità nella metodologia
        Al fine del progressivo incremento e della        didattica utilizzata, di innovatività e di contributo
valorizzazione delle competenze professionali dei         al miglioramento complessivo della scuola”.
docenti, l’articolo 10 del disegno di legge prevede:
                                                                   Si tratta, evidentemente, di proposte
1. l’istituzione della “Carta per l’aggiornamento         innovative di ampio respiro, che portano molti
   e la formazione del docente di ruolo delle             a guardare con fiducia a un futuro di qualità del
   istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.        nostro sistema scolastico. Attese e speranze non
   La Carta consiste in un voucher dell’importo           condivise, però, da tutti: da Salvatore Settis, ad
   di 500,00 euro che può essere utilizzato per           esempio, il quale ha detto, nei giorni scorsi, che
   l’acquisto di libri e testi di natura didattico-       “riformare la scuola significa avere un’idea di Italia
   scientifica, pubblicazioni e riviste riferite alle     (e – si può aggiungere – di cittadinanza), un’idea che
   materie di insegnamento e comunque utili               purtroppo ci manca”.
   all’aggiornamento professionale, acquisto

                                                                                      N.4 APRILE 2015 •
MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE PER DS, DSGA E DOCENTI APRILE 2015 NUMERO 4
10 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA

La controversa dirigenza scolastica
nel DdL sulla Buona Scuola
di Francesco G. Nuzzaci

Un anno e spiccioli fa: e siamo appena agli inizi         opera del Parlamento. Seguiranno poi le ineso-
                                                          rabili e necessarie disposizioni amministrative a
Avrebbe dovuto materializzarsi entro un mese dal          corredo. E se tutto scorrerà liscio, e a voler essere
suo insediamento a Palazzo Chigi, quale primo             ottimisti, la strepitosa rivoluzione della Buona scuo-
atto del proprio governo: novella Minerva, armata         la di Matteo Renzi risulterà compiuta non prima
di tutto punto e balzata fuori dalla dolorante testa      dell’anno scolastico 2017-2018.
di Giove. Madre di tutte le riforme necessarie per
far ripartire l’Italia.                                   Una dirigenza rivisitata: principi condivisibili, con
                                                          doverose riserve
Invece, allo spirare del trecentosessantacinque-
simo giorno, si era ancora fermi ad una serie di          Lo scopo che qui ci proponiamo non è però quel-
variopinte e accattivanti slide che illustravano il       lo di procedere a una generale analisi di un testo
resoconto della seduta del Consiglio dei ministri         normativo appena agli inizi del suo iter - di cui
del 27 febbraio ultimo scorso. Poi, di slittamento        certamente torneremo ad occuparci -, bensì di
in slittamento, il 12 marzo è stata licenziata una        evidenziare, secondo criteri di stretta essenzia-
bozza di testo normativo: non più un decreto leg-         lità, la ridisegnata figura del dirigente scolastico
ge, ma un disegno di legge recante al suo interno         quale perno su cui ruota la riforma, dando piena
la previsione di un’ulteriore legge delega, il tutto      attuazione al processo di realizzazione dell’ autono-
in una nuova versione riduttiva, e regressiva, ri-        mia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istru-
spetto a quella apocrifa della settimana preceden-        zione. Per cui, nelle more della revisione del quadro
te. Che, decorsi venti giorni e nel momento in cui        normativo di attuazione dell’articolo 21 della legge
scriviamo, è ancora sul tavolo del Presidente della       15 marzo 1997, n. 59, è rafforzata la funzione del
Repubblica, che sta presumibilmente verificando           Dirigente scolastico per garantire un’ immediata
se la delega al Governo di riordino del sistema           e celere gestione delle risorse umane, finanzia-
nazionale di istruzione e formazione, contenuta           rie, tecnologiche, materiali, fermi restando i livelli
nel corposissimo articolo 21 del testo normativo,         unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio,
è conforme all’art. 76 della Costituzione: che – è        nonché gli elementi comuni dell’intero sistema scola-
noto – impone, oltre alla delimitazione temporale,        stico pubblico.
la definizione di precisi principi e criteri direttivi,
nonché la chiara, e non generica, determinazione          Queste disposizioni, figuranti nel primo comma
dell’oggetto, altrimenti configurandosi una delega        dell’articolo 2, sono riprese ed esplicitate nel suc-
in bianco.                                                cessivo primo comma dell’articolo 7, rubricato
                                                          Competenze del dirigente scolastico, laddove è sta-
Lungi dal volerne sottostimare la portata, occor-         tuito che, nell’ambito dell’autonomia dell’istituzio-
re comunque rendersi avvertiti che, in larga parte,       ne scolastica, egli ne assicura il buon andamento
siamo di fronte ad una norma poco più che pro-            e, a tale scopo, svolge compiti di gestione direzio-
grammatica, per la cui attuazione il Governo avrà         nale, organizzativa e di coordinamento ed è re-
diciotto mesi di tempo, con la facoltà di apportarvi      sponsabile della gestione delle risorse finanziarie
modifiche e integrazioni nei due anni successivi, a       e strumentali e dei risultati del servizio nonché
partire dall’avvenuta approvazione della legge ad         delle scelte didattiche, formative e della valoriz-

                 • N.4 APRILE 2015
PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 11

zazione delle risorse umane e del merito dei docenti.     La delega già accennata prefigura, sul punto, l’ul-
                                                          teriore dettagliata regolazione della responsa-
Rispetto alla lasca e generica declaratoria che si        bilità del dirigente scolastico nella scelta e nella
legge nell’articolo 25 del decreto legislativo 165/01,    valorizzazione del merito del personale docente
parimenti intestato ai Dirigenti delle istituzioni sco-   nonché dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risor-
lastiche, ora si rimarcano, anzitutto, con oppor-         se umane, finanziarie e strumentali. E prevede il
tuna analiticità – e dunque non più richiedenti lo        riordino delle modalità di assunzione e formazio-
sforzo, per definizione precario, di doverli dedurre      ne del dirigente scolastico, nonché del sistema di
in via ermeneutica – i tipici poteri e strumenti d’in-    valutazione dello stesso conseguentemente al raf-
tervento che connotano ogni figura dirigenziale e         forzamento delle proprie funzioni attraverso:
a prescindere dal luogo di esercizio della funzio-
ne, che si leggono segnatamente negli articoli 4 e        1) l’assunzione, mediante concorsi pubblici nazio-
17 del poc’anzi citato decreto, dopo le modifiche         nali per titoli ed esami, di candidati in possesso
e integrazioni di cui al D. Lgs 150/09, c.d. Riforma      di competenze didattiche nonché manageriali
Brunetta; tra i quali – e preannunciandone l’inte-        e organizzative adeguate alle nuove funzioni;
grazione in prosieguo – si riportano per intanto i
seguenti:                                                 2) l’aggiornamento continuo e strutturale, in rela-
                                                          zione alle predette nuove funzioni;
1) adozione degli atti e provvedimenti ammini-
strativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’am-     3) la valutazione e valorizzazione del merito, an-
ministrazione verso l’esterno, nonché la gestione         che sulla base dei criteri e modalità adottati per la
finanziaria, tecnica e amministrativa mediante au-        scelta dei docenti e in base ai miglioramenti con-
tonomi poteri di spesa e di organizzazione delle          seguiti dalla scuola, con particolare riferimento
risorse umane, strumentali e di controllo, con cor-       alla dispersione scolastica e alla valutazione degli
relata responsabilità, in via esclusiva, dell’attività    apprendimenti.
amministrativa, della gestione e dei risultati;
                                                          Alla luce di quanto testé sintetizzato, non può più
2) attuazione dei progetti e delle gestioni assegna-      revocarsi in dubbio il fatto che quella svolta nelle
ti, con l’adozione dei relativi atti e provvedimenti      istituzioni scolastiche è una dirigenza pleno iure,
amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di      siccome ora dotata degli inerenti strumenti nor-
acquisizione delle entrate;                               mativi per essere agita, come peraltro già da tem-
                                                          po posto in luce dalle corti superiori (si vedano, da
3) svolgimento di tutti gli altri compiti delegati dai    ultimo e tra i più significativi, Corte dei conti, Se-
dirigenti degli uffici dirigenziali generali;             zioni riunite di controllo, 7 aprile 2006 e 14 luglio
                                                          2010; Consiglio di Stato, Commissione speciale
4) direzione, coordinamento e controllo dell’attivi-      P.I., n. 529 del 16 ottobre 2013; Corte dei conti per
tà dei dipendenti uffici e dei responsabili dei pro-      la regione Sicilia, sezione controllo, 4 marzo 2014).
cedimenti amministrativi, anche con poteri sosti-
tutivi in caso d’inerzia;                                 Sicché, e qualora lo siano mai state, risultano, oggi
                                                          prive di ogni fondamento giuridico le ardite elu-
5) concorrenza nell’individuazione delle risorse e        cubrazioni, risalenti e ricorrenti alla stregua di un
dei profili professionali necessari allo svolgimento      fiume carsico, della dirigenza scolastica come for-
dei compiti dell’ufficio cui si è preposti, anche al      ma differenziata dell’unica funzione docente: per-
fine dell’elaborazione del documento di program-          tanto di un dirigente scolastico primus inter pares,
mazione triennale del fabbisogno di personale;            semplice coordinatore della didattica in una convi-
                                                          viale comunità scolastica autoconsistente e, dun-
6) gestione del personale e delle risorse finanziarie     que, autoreferenziale, fondata sulla libertà dell’ar-
e strumentali assegnate ai propri uffici;                 te e della scienza e sul loro libero insegnamento,
                                                          sciolta da qualsivoglia vincolo che non sia quello
7) valutazione del personale assegnato ai propri
                                                          che sovranamente si determini di autoimporsi.
uffici, nel rispetto del principio del merito, ai fini
                                                          La norma, invero, è di una chiarezza cristallina: la
della progressione economica…nonché della cor-
                                                          dirigenza scolastica partecipa di tutti quei profili
responsione di indennità e premi incentivanti;
                                                          oggettivi, strutturali e funzionali della ordinaria
8) facoltà di delega, per specifiche e comprovate         dirigenza pubblica, richiedente la comune acqui-
ragioni di servizio, per un periodo di tempo de-          sizione e l’esercizio di generali competenze di tipo
terminato - con atto scritto e motivato - di alcune       manageriale e giuridico-istituzionale, nonché di
competenze proprie a dipendenti che ricoprono le          leadership organizzativa, consistente nella capaci-
posizioni funzionali più elevate nell’ambito degli        tà di conseguire gli obiettivi nella chiarezza della
uffici affidati.                                          mission e della vision, motivando e valorizzando la
                                                          risorsa fondamentale del fattore umano.

                                                                                     N.4 APRILE 2015 •
12 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA

Ma parlavamo degli strumenti di una dirigenza rin-            be/dovrà – essere valutato. Ma – a quindici anni di
forzata, il primo dei quali a sua disposizione, dice          distanza dall’originaria, e cogente, previsione nor-
la legge, è – finalmente? – l’organico dell’autonomia         mativa e consumatisi inutilmente ben tre contrat-
funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e          ti, ancorché non trattasi più di materia da regolare
progettuali delle istituzioni scolastiche come emer-          ai tavoli negoziali – si è visto che il disegno di legge
genti dal Piano triennale, che dovrà integrarsi con           opera l’ennesimo rinvio, precisando che nelle more
l’attuale Piano dell’offerta formativa.                       della revisione del sistema di valutazione dei dirigenti
                                                              scolastici, per l’effettuazione della stessa si tiene con-
Il predetto Piano triennale dovrà essere appronta-            to della disciplina di cui al decreto del Presidente del-
to secondo i criteri e azionando le inerenti misure           la Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, nonché dei crite-
di cui è risalente parola nel menzionato articolo             ri utilizzati per la scelta, valorizzazione e valutazione
21 della legge 59/97, ulteriormente dettagliati nel           dei docenti e dei risultati dell’istituzione scolastica,
D.P.R. 275/99, Regolamento dell’autonomia, rie-               con particolare riguardo alle azioni specifiche messe
lencati nel comma 3, lettere a) - o), dell’articolo 2         in campo dal dirigente scolastico per migliorarli.
in discorso, integranti il raggiungimento dei nuovi
obiettivi afferenti all’introduzione della metodo-            Una dirigenza rinforzata, dunque. Ma in concreto,
logia CLIL, al potenziamento delle competenze in              e proprio nell’immediato, qual è la cifra qualifi-
musica, arte, diritto ed economia, discipline mo-             cante dei suoi poteri e - questione non meno rile-
torie, al perfezionamento della lingua italiana per           vante - il loro grado di effettività?
alunni stranieri, nonché allo sviluppo delle com-
petenze informatiche, e con l’inserimento degli               Le risposte si deducono, ancora una volta, scor-
obiettivi dell’innovazione digitale e della didattica         rendo velocemente l’articolato.
laboratoriale, figuranti nel successivo articolo 5,
ma che sono la riedizione delle tre I (Inglese, In-           1) La proposta del Piano triennale, predisposta en-
formatica, Impresa) di berlusconiana-gelminiana               tro il mese di ottobre dell’anno scolastico prece-
memoria.                                                      dente al triennio di riferimento, è inviata all’USR,
                                                              che ne valuta la compatibilità finanziaria e – con
Il Piano è elaborato dal dirigente scolastico, sentito        quel che resta della sua esangue struttura buro-
il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto, nonché i   cratica – la coerenza con gli obiettivi dettagliati nel
principali attori economici, sociali e culturali del ter-     citato comma 3, lettere a)-o), art. 2; poi rimesso al
ritorio, che vanno attivamente coinvolti, sia come            MIUR, che ne verifica il rispetto dei propri obiettivi
utenza nei cui confronti vige l’obbligo, variamente           strategici e conferma le risorse destinabili alle in-
modulato e dunque proceduralizzato, di rendicon-              frastrutture materiali e il numero dei posti dell’or-
tazione, sia come risorsa in senso lato per la mi-            ganico dei docenti effettivamente attivabili, nel
gliore qualificazione della prestazione istituzionale         limite delle risorse disponibili. Di modo che le isti-
e la piena realizzazione del successo formativo de-           tuzioni scolastiche, entro il mese di febbraio, ag-
gli alunni-studenti, anche riducendone il numero              giornano conseguentemente il Piano, che diviene
per classe in deroga ai vigenti vincoli normativi,            così efficace ed è in via previa oggetto della massi-
naturalmente nell’ambito della dotazione organica             ma trasparenza e pubblicità, incluse sue eventuali
assegnata e delle risorse, anche logistiche, disponibili.     revisioni, anche al fine di permettere una valuta-
                                                              zione comparativa da parte degli studenti e delle
Definito il Piano, comprensivo di tutte le strumen-           famiglie.
tazioni e delle risorse finanziarie e fisiche ritenute
necessarie per la sua realizzazione, sarà sempre              2) Definito il Piano triennale, i dirigenti scolastici
il dirigente scolastico a scegliere il personale da           scelgono il personale da assegnare ai posti dell’or-
assegnare ai posti dell’organico dei docenti, con             ganico dei docenti, con obbligato vincolo trienna-
correlati poteri-doveri, il cui mancato esercizio lo          le, tratti dai costituendi albi territoriali degli im-
esporrà all’intervento sostitutivo dell’Ufficio scola-        messi in ruolo, cui si aggiungono i docenti già di
stico regionale.                                              ruolo provenienti da altre istituzioni scolastiche in
                                                              esito alle operazioni di mobilità, e sulla base del
I suoi poteri includono l’obbligo di attivare per             loro curriculum-portfolio ritenuto coerente con la
i docenti – e con la futura decretazione delegata             progettualità dell’istituzione scolastica, potendo-
per l’intero personale – sistematici e ricorrenti per-        si utilizzare gli uni e gli altri in classi di concorso
corsi di formazione, a loro volta obbligatori, preor-         diverse da quella per la quale possiedono l’abili-
dinati alla costante innovazione della didattica. E,          tazione, purché abbiano il titolo di studio valido
al riguardo, può individuare sino a tre docenti tra           all’insegnamento. Si precisa che i criteri di scelta
quelli di ruolo che lo coadiuvino nell’organizzazio-          devono essere pubblici e la proposta motivata.
ne dell’istituzione.
                                                              Restano sottratti al gradimento del dirigente i do-
Su quanto annotato, e su tutto ciò che lo correda             centi già di ruolo nell’istituzione scolastica e fino
e lo supporta, il dirigente scolastico è – o dovreb-          a quando vi rimangano per non perdere questa

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PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 13

sorta di immunità.                                         e nell’articolo 22 (Sessione negoziale per la colloca-
                                                           zione e il riordino delle disposizioni contrattuali dei
3) E’ possibile utilizzare, per l’insegnamento dell’in-    comparti Scuola e Area V).
glese nella primaria, docenti madrelingua, o abili-
tati nelle relative classi di concorso, anche di ruolo     Non proveremo in questa sede neanche a sintetiz-
in altri gradi di istruzione, o ricorrere ad appositi      zare la congerie di obiettivi, più di settanta!, elen-
servizi, purché e sempre nei limiti delle risorse fi-      cati nel primo articolo, che vuol regolare ab imis
nanziarie o di organico disponibili. E lo stesso è a       fundamentis quanto già oggettivamente presente
dirsi per l’insegnamento della musica e dell’educa-        in larga parte nell’inattuato articolo 21 – curiosa
zione fisica.                                              coincidenza anche dei numeri! – della legge delega
                                                           59/97, con l’aggiunta parossistica di tutte le enfa-
4) Il personale docente ed educativo neoassunto è          tizzate innovazioni della Buona scuola e con la re-
sottoposto ad un periodo di formazione e di prova          ale novità della potestà statutaria in capo alle isti-
di durata annuale, al termine del quale è valutato         tuzioni scolastiche, che potranno così promuovere
dal dirigente scolastico sulla base di un’istrutto-        loro aggregazioni di rappresentanza sul modello
ria del docente con funzioni di tutor, ma soltanto         delle associazioni delle scuole autonome sponta-
dopo che – e se – con decreto del MIUR saranno             neamente germinate nel tempo.
stati individuati gli obiettivi, la valutazione del gra-
do di raggiungimento degli stessi, le attività for-        Sempre per conservare stretta aderenza al tema
mative e i criteri di valutazione, anche prevedendo        che qui ne occupa, oltre alla valutazione dei do-
verifiche e ispezioni in classe, in specie se l’esito      centi – con le connesse materie della presunta di-
della valutazione si preannuncia negativo ed ora           spotica attribuzione degli incarichi e delle premia-
comportante la dispensa dal servizio con effetto           lità – e all’ennesima riforma del mai nato sistema
immediato e senza preavviso, disposta dal dirigen-         di valutazione del dirigente scolastico in relazione
te scolastico.                                             al rafforzamento delle sue funzioni, menzioniamo
                                                           solo la rivisitazione (rectius, la riproposizione: per-
Altre forme di valutazione non sono previste - sem-        ché anch’essa già prevista nella pluriannotata leg-
pre nell’immediato - né per il restante personale          ge delega 59/97) della governance interna delle isti-
docente, né per il personale ATA, compreso il DSGA,        tuzioni scolastiche, laddove andrà realizzata, nella
diretto collaboratore del dirigente scolastico e pre-      distinzione delle inerenti funzioni, la stretta colla-
posto alla conduzione del servente apparato ammi-          borazione tra il Consiglio dell’istituzione scolastica
nistrativo-contabile e dei servizi vari, operante con      autonoma avente compiti di indirizzo generale, il
piena autonomia tecnico-professionale nell’ambito          Collegio dei docenti - e sue articolazioni - avente
delle direttive di massima.                                compiti di natura didattico-progettuale , il dirigente
                                                           scolastico che eserciterà le sue rafforzate funzioni di
Per il vero l’articolo 10, intestato alla valorizzazione   gestione, impulso e proposta, continuando a valersi
del merito del personale docente, sembrerebbe              del rivalorizzato direttore dei servizi generali e am-
smentire quanto appena affermato, attribuendo              ministrativi quale figura di supporto tecnico-ammini-
al dirigente scolastico il potere, solo sentito il Con-    strativo a servizio dell’autonomia scolastica.
siglio d’istituto, di assegnare annualmente a un
numero imprecisato di docenti di ruolo la quota            Riesce qui difficile comprendere perché queste,
parte del fondo di duecento milioni annui. Ma, an-         presunte, nuove competenze dei due organi col-
che per quest’aspetto, è un potere che potrà esse-         legiali debbano essere medio tempore commis-
re esercitato a decorrere dal 2016 e dopo che – e          sariate, dato che già la norma vigente – il D.P.R.
sempreché – il Ministero abbia definito i criteri e        275/99 – ne prevede tranquillamente l’esercizio,
gli indicatori della valutazione dell’attività didattica   così e tra l’altro potendosi estendere alle istituzio-
in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità    ni scolastiche funzionalmente autonome, anch’es-
dell’insegnamento, di rendimento scolastico degli          se pubbliche amministrazioni (ai sensi dell’art. 1,
alunni e studenti, di progettualità nella metodolo-        comma 2, D. Lgs 165/01), la fattispecie dell’articolo
gia didattica utilizzata, di innovatività e di contribu-   4 dello stesso decreto, secondo il quale le ammini-
to al miglioramento complessivo della scuola: tutti        strazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano
temi che, si ricorderà, il disegno di legge rinvia ad      direttamente o indirettamente espressione di rappre-
un decreto legislativo, che dovrebbe altresì preci-        sentanza politica adeguano i propri ordinamenti al
sare il ruolo del dirigente nel processo di valuta-        principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da
zione, insieme a possibili altri decreti legislativi per   un lato, e attuazione e gestione dall’altro.
il complessivo riordino, adeguamento e semplifi-
cazione delle disposizioni legislative e contrattuali      Irrisolte criticità e persistenti omissioni
in materia d’istruzione , di cui al Capo VII, presenti
nel già citato ridondante e di faticosa lettura arti-      Per intanto il dirigente scolastico-commissario
colo 21 ( la menzionata Delega al Governo in mate-         straordinario, munito delle rafforzate funzioni e
ria di sistema Nazionale di Istruzione e Formazione)       gravato delle correlate nuove incombenze, dovrà,

                                                                                       N.4 APRILE 2015 •
14 PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA

a legislazione vigente e a risorse invariate, darsi da   prima il 27 febbraio, poi rinviata infruttuosamente
fare per redigere – si vocifera di qui a due mesi, en-   al 2 marzo, infine evaporata. Nell’ordine, vi si pre-
tro maggio prossimo venturo – un’ipotesi stralcio        vedeva che:
del Piano dell’offerta formativa, limitato all’anno
scolastico 2015-2016, questa volta di concerto con       1) tutte le competenze in materia di cessazione
il Collegio dei docenti, mentre dovrà solo sentire il    dal servizio, pratiche pensionistiche, trattamen-
Consiglio d’istituto.                                    to di quiescenza e di previdenza, progressioni e
                                                         ricostruzioni di carriera, liquidazione del tratta-
E dal primo settembre 2015 avrà qualche – o più di       mento di fine rapporto del personale della scuola
un – problema se, contestualmente, non dovesse           dovessero essere assegnate all’Ufficio scolastico
risultare istituito l’organico funzionale.               regionale, con facoltà di distribuirle alle sue ra-
                                                         mificazioni territoriali, inclusi l’aggiornamento e
Difatti, a decorrere dalla suddetta data, la legge di    pubblicazione delle varie graduatorie d’istituto e
stabilità 23.12.2014, n. 190, in un mirabile esem-       gestione dell’eventuale contenzioso, in uno con la
pio di auto cannibalismo – dragando risorse dalla        facoltà di delega da parte del dirigente scolastico
già anoressica “Cattiva scuola” per riversarle sulla     delle generali controversie relative ai rapporti di
nuova palingenetica “Buona scuola”, tra le altre re-     lavoro incardinati nell’istituzione scolastica;
strittive misure, ha:
                                                         2) con decreto del Presidente della Repubblica, si
1) reiterato il blocco dei contratti di lavoro sino a    sarebbe dovuta operare una modifica del regola-
tutto il 2015, prefigurandone la durata sino a tutto     mento amministrativo-contabile delle scuole, so-
il 2018;                                                 prattutto mirata alla semplificazione, informatiz-
                                                         zazione e dematerializzazione;
2) assottigliato ulteriormente il Fondo per l’arric-
chimento dell’offerta formativa nella misura di          3) conseguentemente, si sarebbe dovuta potenzia-
trenta milioni di euro annui;                            re l’amministrazione del MIUR con l’assunzione di
                                                         413 unità di personale specializzato di varie quali-
3) disposto la restituzione all’erario di parte delle    fiche, con i costi preventivati in venti milioni annui
somme stanziate dal MIUR e non completamente             a partire dal 2015;
utilizzate dalle istituzioni scolastiche per progetti
nazionali di istruzione e formazione;                    4) infine, per le nuove necessità relative alla valu-
                                                         tazione, il MIUR sarebbe stato autorizzato ad assu-
4) abrogato gli esoneri e i semiesoneri per i colla-     mere, tramite selezione, ispettori a tempo deter-
boratori del dirigente scolastico;                       minato, per un triennio, nella misura del 50% dei
                                                         posti in organico, pari a 191 unità e di cui almeno
5) ristretto la possibilità di conferire supplenze
                                                         la metà vacanti.
brevi al personale ATA, vietandole in radice per la
sostituzione di assistenti tecnici in organico e di-     Ma di tutto ciò – giova ripeterlo – si è persa traccia
sponendo il prioritario utilizzo del Fondo d’istituto    nell’ultima bozza del disegno di legge, né è stato
per remunerare il personale in servizio nella sosti-     recuperato alcunché nella parte contenente la de-
tuzione – coatta? – dei colleghi assenti;                lega al Governo, di cui si è detto.
6) imposto il divieto di dar luogo a supplenze del       E’ una grave omissione, che smentisce clamoro-
personale docente per il primo giorno di assenza;        samente la solenne promessa che campeggia nel
                                                         corposo programma della Buona scuola, lanciato
7) ridefinito l’organico del personale ATA taglian-
                                                         in pompa magna a settembre dello scorso anno,
dolo di oltre duemila posti, per un complessivo
                                                         per l’appunto di liberare la scuola – quindi il suo
risparmio di circa cinquantuno milioni di euro l’an-
                                                         dirigente – dalle cento molestie burocratiche per
no, fidando sulla duplice compensazione della to-
                                                         potersi egli dedicare alla sua precipua, rafforza-
tale, e velleitaria, digitalizzazione delle procedure
                                                         ta, funzione, di garantire un’ immediata e ce-
inerenti ai rispettivi mansionari e dell’allocazione
                                                         lere gestione delle risorse umane, finanziarie,
degli adempimenti seriali o “impropri”, sempre più
                                                         tecnologiche, materiali, ovvero concentrarsi sui
caricati in progresso di tempo sulle singole istitu-
                                                         compiti di gestione direzionale, organizzativa e
zioni scolastiche, presso imprecisati ambiti territo-
                                                         di coordinamento, strumentali alla progettazio-
riali più vasti.
                                                         ne, all’implementazione e al controllo – con con-
Ma soprattutto non è avvenuta – né è previsto che        seguente prioritaria responsabilità – delle scelte
avvenga con la futura decretazione delegata – la         didattiche, formative e della valorizzazione delle
liberazione delle scuole da tutti quelli adempimen-      risorse umane e del merito dei docenti.
ti seriali e/o impropri, per contro figuranti negli
                                                         Se ne sarebbero astrattamente potute alleviare le
articoli 21-24 della bozza di disegno di legge che
                                                         conseguenze qualora nel disegno di legge si aves-
doveva essere licenziata dal Consiglio dei ministri

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PROBLEMI DI POLITICA E CULTURA DELLA SCUOLA 15

se avuto cura di potenziare e riqualificare il c.d.       rigente intasato.
Ufficio di segreteria. Che, invece, è stato, più che
ignorato, desertificato, nel – futuribile – presup-       Un dirigente intasato e maltrattato, per altri versi,
posto del sostitutivo avvio e della graduale imple-       da un Legislatore che sembra affetto da schizo-
mentazione del processo di dematerializzazione            frenia. Che, infatti, si appresta a licenziare, in un
delle inerenti procedure amministrative, evidente-        percorso iniziato tempo prima e che ora è desti-
mente ritenendo che ciò richieda semplici capacità        nato a procedere in parallelo, il riordino dell’in-
meccanico-applicative e non anche, e soprattutto,         tera dirigenza pubblica articolata in tre ruoli uni-
conoscenze amministrative e legislative da aggior-        ci, distinti ma reciprocamente compenetrabili:
nare costantemente.                                       rispettivamente dello Stato, delle regioni, degli
                                                          enti locali, ma con l’esclusione della dirigenza
Vorremmo sempre sperare che alle segnalate                scolastica (per l’esattezza, con la sua esclusione
omissioni possa porvi rimedio il testo ufficiale che      dal ruolo unico della dirigenza statale), che così
verrà trasmesso al Parlamento e/o che, nel corso          resterebbe sospesa quale entità definita in nega-
della sua discussione, voglia e possa farlo lo stesso     tivo, com’era un tempo il personale non docente,
Parlamento, pur se contingentato nei tempi impo-          ora ATA. Dirigenza che, non essendo inclusa nel
stigli da un premier la cui filosofia sbrigativa non      ruolo unico – al di fuori del quale non vi è ipso iure
lascia di certo dormire sonni tranquilli.                 dirigenza –, non potrebbe nemmeno collocarsi in
                                                          una delle sezioni interne del medesimo, previste
Dunque, il potenziato dirigente scolastico dovrà          dal DDL 1577/14 per le carriere e/o professionali-
rimanere barricato nel suo ufficio a confezionare         tà speciali, vale a dire per quelle figure dirigenziali
vecchie e nuove montagne di carte e a rincorrere          connotate da intrinseche peculiarità. Ed è il caso
le corrispettive scadenze, vivendo quotidianamen-         della dirigenza scolastica, per accedere alla quale,
te l’angoscia che qualcuna possa sempre essergli          oltre al possesso dei requisiti ordinari per ogni di-
sfuggita. Perché, alla fin fine, solo sulle carte non a   rigenza, è richiesta la provenienza dalla funzione
posto egli sarà – se mai lo sarà – valutato.              docente; evidentemente perché lo stesso Legisla-
                                                          tore, con libera valutazione, ha ritenuto e ritiene
In compenso avrà letto, a caratteri cubitali, che,        che chi è preposto alla conduzione delle istituzioni
dal 1° settembre 2015, gli saranno riconosciu-            scolastiche debba avere confidenza con i processi
ti aumenti di quasi quattrocento euro al mese, a          educativi, affinità di linguaggio con i professionisti
fronte della miseria di venticinque euro per i soli       dell’educazione-istruzione-formazione che deve
docenti “meritevoli”. Lo ha letto su un autorevole        coordinare, familiarità con contesti organizzativi
quotidiano nazionale che ogni settimana ospita la         contrassegnati da legami deboli, in cui l’interpreta-
rubrica dedicata alla scuola. Lo abbiamo letto an-        zione prevale sull’esecuzione, in luogo dei lineari
che noi, restando basiti di fronte alla spaventosa        canoni propri delle procedure prevalentemente
superficialità che si sposa con il pressappochismo        standardizzate.
dei contenuti e la sciatteria della forma espositi-
va. Se l’inescusabile, frettoloso articolista si fosse    I nostri quattro lettori che continuano a conceder-
peritato di accedere alla fonte diretta, oltre che        ci il privilegio della loro attenzione ben conoscono
a potare di un bel po’ la cifra sparata, si sarebbe       la nostra posizione, che ovviamente è quella di in-
reso avvertito - e sicuramente avrebbe avvertito i        cludere nel ruolo unico dei dirigenti dello Stato i
lettori – che quella spacciata per remunerazione          dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative,
delle nuove competenze attribuite al dirigente            potendo gli stessi essere collocati, all’interno del
scolastico in realtà è una doverosa reintegrazio-         predetto ruolo unico, in una delle previste sezio-
ne del Fondo unico nazionale per la retribuzione          ni per le professionalità speciali in ragione della
di posizione fissa, variabile e di risultato, che vale    complessa funzione che sono chiamati a svolge-
solo dal primo di settembre prossimo venturo e            re, integrante competenze di ordine gestionale,
non sana le inerenti decurtazioni imposte dal MEF,        con diretta ed esclusiva responsabilità, e peculiari
e subite dal MIUR, per gli anni scolastici 2012-13,       competenze di natura tecnico-professionale con-
2013-14, 2014-15, pertanto andati in cavalleria:          nesse alla qualifica di provenienza, senza pregiu-
per cui o dovrà restituirsi quanto in parte già per-      dizio della piena mobilità in uscita e dell’applica-
cepito oppure – secondo conti già fatti – si dovrà        bilità degli istituti che connotano l’intera dirigenza
rinunciare alla retribuzione di risultato per un paio     pubblica.
di anni. Il che è a dire che si sarebbe reso avvertito
– e sicuramente avrebbe avvertito i lettori – che è       E’ una semplice questione di coerenza, per assicu-
stata compiuta una tipica operazione da magliari.         rare la necessaria armonia di sistema.
Al tirar delle somme, a noi pare che si sia in pre-
senza, più che di un dirigente rinforzato, di un di-

                                                                                      N.4 APRILE 2015 •
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