Media Monitoring per 23-09-2019 - Rassegna stampa del 23-09-2019

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23-09-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 23-09-2019
Media Monitoring per 23-09-2019 - Rassegna stampa del 23-09-2019
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      23/09/2019 - IL ROMA
            Donna di 225 chili partorisce una bimba ................................................................................ 1
      23/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Donna di 225 kg partorisce bimba ......................................................................................... 2
      23/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Mamma di 225 chili partorisce una bimba .............................................................................. 3
      23/09/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Miracolo al Ruggi: donna di 225 chili partorisce una bimba meravigliosa .............................. 5
      23/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Nuovo concorso al Ruggi, 380 assunzioni .............................................................................. 6
      23/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Pesa 225 chili, partorisce bimba: «Un miracolo» .................................................................... 8
      23/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Stop emergenza sangue, c'è l'intesa .................................................................................... 10
      22/09/2019 - WWW.ILMATTINO.IT
            Donna 225 chili partorisce bimba: «I medici ci hanno salvato la vita» ................................. 12
      22/09/2019 - WWW.ANSA.IT
            Donna di 225 chili partorisce bimba ..................................................................................... 13
      22/09/2019 - WWW.UNIONESARDA.IT
            Donna di 225 chili partorisce: "I medici hanno strappato alla morte me e mia figlia" .......... 14
      22/09/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
            Gravidanza a rischio, mamma di 225 chili partorisce bimba al Ruggi .................................. 15
      22/09/2019 - WWW.ONDANEWS.IT
            Parto eccezionale al “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Donna di 225 chili dà alla luce una
            bambina ............................................................................................................................... 16
      22/09/2019 - NAPOLI.REPUBBLICA.IT
            Parto record all'ospedale di Salerno: donna di 225 chili partorisce una bimba .................... 17
      22/09/2019 - WWW.VOCEDINAPOLI.IT
            Parto record, donna di 225 chili ringrazia: “Io e mia figlia vive grazie ai medici” ................ 18
      22/09/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT
            Paziente allettata lasciata senza assistenza al Ruggi .......................................................... 19
      22/09/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT
            Paziente allettata lasciata senza assistenza al Ruggi .......................................................... 20
      22/09/2019 - WWW.TVOGGISALERNO.IT
            RUGGI, DONNA DI 225 CHILI PARTORISCE BIMBA ................................................................. 21
      22/09/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT
            Ruggi: donna di 225 chili partorisce bimba a Salerno .......................................................... 22
      22/09/2019 - WWW.CORRIEREADRIATICO.IT
            Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici hanno salvato la vita a me e alla
            piccola» ................................................................................................................................ 23
      22/09/2019 - WWW.LEGGO.IT
            Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici hanno salvato la vita a me e alla
            piccola» ................................................................................................................................ 24
      22/09/2019 - WWW.ILGAZZETTINO.IT
            Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici hanno salvato la vita a me e alla
            piccola» ................................................................................................................................ 25
      22/09/2019 - NAPOLI.FANPAGE.IT
            Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba: “I medici hanno salvato me e mia figlia” ...
        26
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 27
      23/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Prevenzione parte da Salerno il camper dell' Oncologia ...................................................... 27
Sanità Campania ............................................................................................................................. 28
      23/09/2019 - IL ROMA
            È in ospedale per curarsi: bimba sbatte contro una porta rotta, 8 punti di sutura .............. 28
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23/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Minicucci "Troppa violenza ma rassegnarsi è un errore" ...................................................... 30
      23/09/2019 - IL MATTINO
            Ospedali in balia dei violenti picchiato un altro infermiere .................................................. 32
      23/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Santobono, aggredito un infermiere "Prima insulti, poi un dito fratturato" ......................... 34
      23/09/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Senzatetto ubriaco al pronto soccorso minaccia e picchia una infermiera ........................... 36
      23/09/2019 - IL MATTINO
            Un robot per valutare l' efficacia dei farmaci ....................................................................... 38
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 40
      23/09/2019 - LA REPUBBLICA
            "Amo i miei figli ma quando servirà li porterò a morire" ...................................................... 40
      23/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Cordoni ombelicali Business e inganni ................................................................................. 43
      Danni medici, giudizio civile autonomo da quello penale ................................................ 46
      23/09/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Danno, il rapporto di servizio chiama a rispondere i privati ................................................. 48
      23/09/2019 - AFFARI & FINANZA
            L' America e l' oppio di Big Pharma un laccio da 76 miliardi di pillole .................................. 50
      23/09/2019 - IL SOLE 24 ORE
            La clinica non paga per l' epatite scoperta dopo l' intervento .............................................. 53
      23/09/2019 - ITALIA OGGI SETTE
            La sanità è un porto sicuro ................................................................................................... 55
      23/09/2019 - ITALIA OGGI SETTE
            Nel 2025 mancheranno 16.500 specialisti ............................................................................ 58
      23/09/2019 - IL MATTINO
         Non basta eliminare i sintomi, prima viene l' ammalato ...................................................... 60
      Papilloma virus: i rischi del test fai-da-te ........................................................................... 62
      23/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Salvato a 2 anni da denutrizione «È vegano» ....................................................................... 63

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23/09/2019                                                                                                                   Pagina 7

                                                                                                                             EAV: € 445
                                                                                                                             Lettori: 29.750
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                     Donna di 225 chili partorisce una bimba

 SALERNO, ERA ARRIVATA AL "RUGGI"
 CON       UNO       SCOMPENSO                  CARDIACO
 SALERNO. Una donna del peso di 225
 chili al momento del parto, ha dato alla
 luce una bambina all' ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di
 Salerno. La 35enne, di San Valentino
 Torio era giunta al nosocomio con uno
 scompenso cardiaco e una gestosi in
 condizioni critiche. La gravidanza, per
 fortuna, ha avuto esito positivo grazie
 all' intervento effettuato dall' equipe
 coordinata da Mario Polichetti, reggente
 dell' Unità di gravidanza a rischio di
 Salerno         e         Francesco                  Marino,
 responsabile facente funzioni del reparto
 di ginecologia ospedaliera del Ruggi.
 Adesso la paziente sta seguendo un
 regime alimentare che l' ha portata a
 scendere 162 chilogrammi. «Sono grata ai medici - ha detto la donna - hanno
 salvato me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per
 aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria».

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23/09/2019                                                                                                                 Pagina 5

                                                                                                                           EAV: € 7.735
                                                                                                                           Lettori: 546.032
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                         Donna di 225 kg partorisce bimba

 Salerno Una donna di 35 anni, che al
 momento del parto pesava 225 chili, ha
 dato alla luce alla trentaquattresima
 settimana una bambina all' ospedale di
 Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona. La donna, di San Valentino
 Torio, era giunta al presidio ospedaliero
 di    via   San   Leonardo             in     condizioni
 critiche: i medici le avevano riscontrato
 uno scompenso cardiaco e una gestosi
 che    mettevano         a      serio        rischio         la
 sopravvivenza        del       feto.        Le      équipe
 coordinate da Mario Polichetti, reggente
 dell' unità di gravidanza a rischio di
 Salerno,      e         Francesco                  Marino,
 responsabile facente funzioni del reparto
 di ginecologia del Ruggi. La bambina,
 Antonia Maria Rosaria, ha ora 15 giorni, e la madre, che sta seguendo un regime
 alimentare rigoroso, è riuscita a diminuire di peso, arrivando a 162 chili. «Sono grata
 ai medici che hanno strappato me e la bimba alla morte», ha detto la madre. ©
 RIPRODUZIONE RISERVATA.

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23/09/2019
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

               Mamma di 225 chili partorisce una bimba

 Parto record all'ospedale di Salerno.
 Donna di 225 chili dà alla luce una
 splendida    bambina               alla         34esima
 settimana. Quello che si è presentato ai
 medici del reparto di gravidanza a
 rischio è apparso un caso davvero
 difficile per le condizioni di salute della
 puerpera. La 35enne Filomena Ianniello ,
 residente a San Valentino Torio, era
 giunta al presidio ospedaliero di via San
 Leonardo con uno scompenso cardiaco e
 una gestosi, preoccupando non poco il
 personale medico. La gravidanza però ha
 avuto esito positivo grazie all'operazione
 effettuata dalle equipe coordinate da
 Mario Polichetti , reggente dell'unità di
 gravidanza a rischio di Salerno dopo il
 pensionamento di Raffaele Petta , e Francesco Marino , responsabile facente funzioni
 del reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Dopo la paura, la mamma di San
 Valentio Torio può dirsi rasserenata. L'operazione è andata bene e il parto è riuscito.
 La gioia incontenibile traspare nelle parole della 35enne che ha visto coronare un
 sogno, messo a rischio dalle sue iniziali condizioni di salute complicate dal peso
 eccessivo. «Sono grata ai medici dell'ospedale di Salerno. - ha dichiarato Filomena
 Ianniello - Hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio marito, Angelo
 Migliaro , gli saremo sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra Antonia
 Maria Rosaria, nata due settimane fa». Per la neo mamma il percorso di recupero
 non è finito con il difficile. Adesso la paziente sta seguendo un regime alimentare
 controllato che l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. Importante
 sarà raggiungere un peso che gli permetterà di affrontare le quotidianità della vita

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con maggiore agibilità. Il reparto di ginecologia del Ruggi so conferma, dunque,
all'avanguardia per casi estremi. Non è la prima volta che all'ospedale di Salerno si
registrano interventi simili. Quella delle gravidanze a rischio, infatti, è una patologia
che viene affrontata con successo all'interno del Ruggi.

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23/09/2019                                                                                                                Pagina 4

                                                                                                                          EAV: € 605
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   Miracolo al Ruggi: donna di 225 chili partorisce una bimba
                         meravigliosa

 SANITÀ Era giunta al presidio ospedaliero
 con uno scompenso cardiaco e una
 gestosi, in condizioni critiche Una donna,
 che al momento del parto pesava 225
 chili, ha dato alla luce, alla 34esima
 settimana, una bambina all' ospedale
 salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi
 d' Aragona. La 35enne, residente a San
 Valentino Torio, era giunta al presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno
 scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però
 ha   avuto   esito       positivo          grazie         all'
 operazione effettuata dalle e' quipe
 coordinate da Mario Polichetti, reggente
 dell' unità di gravidanza a rischio di
 Salerno      e         Francesco                  Marino,
 responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi.
 Adesso la paziente sta seguendo un regime alimentare che l' ha portata a
 raggiungere il peso di 162 chilogrammi. "Sono grata ai medici dell' ospedale di
 Salerno - ha detto la donna - hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio
 marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra
 Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa". red.cro.

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23/09/2019                                                                                                                        Pagina 7
                                                    La Città di Salerno
                            Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                        Nuovo concorso al Ruggi, 380 assunzioni

 Duecento infermieri e circa centottanta
 operatori socio- sanitari saranno assunti
 dall'Azienda            ospedaliera              universitaria
 Ruggi d'Aragona di Salerno. A dichiararlo
 è il commissario straordinario, Vincenzo
 D'Amato          ,    che        intende           avviare          le
 procedure                concorsuali                  per            il
 reclutamento di personale da collocare
 nei reparti che hanno maggiori carenze.
 A margine della visita del vescovo
 Andrea Bellandi avvenuta nei giorni
 scorsi      in         ospedale,              D'Amato             ha
 dichiarato: «pensiamo di assumere circa
 duecento              infermieri               e         tra          i
 centocinquanta e i centottanta operatori
 socio sanitari, nel numero sono però
 inclusi anche gli operatori che sono stati
 già assunti a tempo determinato e che, inevitabilmente, si avviano alla scadenza
 contrattuale ma potranno partecipare al concorso». Il commissario straordinario ha
 anche spiegato che attualmente l'Azienda si «confronta con un piano del fabbisogno
 di personale che è triennale ed è valido per gli anni 2018-2020, mentre il piano
 2019-2021 sarà presentato a breve». Per il prossimo piano del fabbisogno c'è un
 tetto da rispettare. Dunque è in base alle possibilità economiche che l'Azienda
 pianificherà gli interventi, anche per successive assunzioni e in relazione ad altre
 figure professionali di cui hanno bisogno il Ruggi e i presidi aziendali annessi. L'idea
 di avviare le procedure per indire un concorso è stata accolta con favore dai
 sindacati, gli stessi che da anni chiedevano il reclutamento tramite concorso,
 evitando di attingere dalle vecchie graduatorie che spesso comportando problemi di
 vario genere, come quella di candidati che nel frattempo hanno già trovato una

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collocazione o di personale che è più propenso a chiedere il trasferimento. A luglio
scorso la Cgil aveva lanciato l'allarme per la mancanza di infermieri nel reparto di
Pneumologia dell'ospedale Ruggi di Salerno, ma non è l'unico settore che
quest'estate è rimasto a corto di dipendenti. Un problema, quello dei turni
straordinari e dei reparti al collasso perché senza unità, che si avverte durante il
periodo estivo e che si ripresenta ogni anno. Dunque la possibilità di assumere
tramite una graduatoria concorsuale, fondi permettendo, potrebbe essere una
soluzione ai problemi cronici dell'Azienda ospedaliera, come di altre realtà della
sanità in particolare pubblica. Anche i medici specializzati sono un miraggio, a
Salerno come nel resto del Paese, ma su questa questione D'Amato ancora non ha
dichiarato come l'Azienda intende procedere. Intanto, è stata presa con favore la
notizia dell'imminente avvio della procedura per un nuovo concorso, sia per gli
infermieri sia per gli Oss. Altro personale che dovrà colmare quei vuoti che creano
problemi durante il turnover delle ferie e costringono il personale dipendente a
doppi turni talvolta massacranti. (m.c.)

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23/09/2019                                                                                                                 Pagina 18
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 4.156
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                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Pesa 225 chili, partorisce bimba: «Un miracolo»

 IL RECORD IL RECORD Continua la
 tradizione    dei     parti        eccezionali            nel
 reparto di gravidanza a rischio del Ruggi.
 Una donna di 225 chili, infatti, è riuscita
 a dare alla luce una splendida bambina
 alla 34sima settimana, nonostante uno
 scompenso cardiaco e una gestosi in
 condizioni critiche. Si tratta di una
 35enne di San Valentino Torio, Filomena
 Ianniello, che ora sta seguendo un
 regime alimentare che l' ha portata a
 raggiungere il peso di 162 chilogrammi.
 La gravidanza ha avuto esito positivo
 grazie all' operazione effettuata dalle
 équipe coordinate da Mario Polichetti,
 reggente dell' unità di gravidanza a
 rischio di Salerno dopo il pensionamento
 di Raffaele Petta, e Francesco Marino,
 responsabile facente funzioni del reparto
 di ginecologia ospedaliera del Ruggi. «Sono grata ai medici dell' ospedale di Salerno
 dice la neomamma Hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio marito gli
 saremo sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria
 Rosaria, nata due settimane fa». IL REPARTO Il parto record conferma l' eccellenza
 del reparto, nonostante da fine luglio scorso, dopo 11 anni, sia orfano del suo padre
 putativo Raffaele Petta, che ha raccolto la sfida del privato accreditato, dopo aver
 avviato e dato solidità alla corsia dell' azienda ospedaliera universitaria, passando
 alla clinica Malzoni di Avellino. Tanti i casi patologici passati tra le mani dell' ex
 primario e dell' attuale reggente Mario Polichetti, che hanno evitato alle gestanti
 salernitane tanti viaggi della speranza e che hanno acceso sul reparto anche i

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riflettori dei media nazionali e internazionali, come quando fu rimosso un mioma del
peso di oltre 15 chili in una gravidanza giunta a termine. Fino a quel momento un
solo caso di massa così voluminosa era stato segnalato dagli addetti ai lavori,
asportato dai chirurghi di Chennai, città dell' India meridionale. Tuttavia, in quel
caso, si trattava di un fibroma in una donna non alle prese con una gravidanza. L'
eccezionalità dell' intervento eseguito a Salerno infatti, era legata sia alle enormi
dimensioni della massa tumorale, che al fatto che coesisteva una gestazione. Era il
17 dicembre del 2008, quando l' allora manager Attilio Bianchi e il direttore sanitario
Virginia Scafarto affidarono l' incarico di direttore della corsia a Raffaele Petta,
facendo così nascere il reparto di gravidanza a rischio a Salerno. Da allora ne è
passato di tempo, ma soprattutto di gestanti colpite da gravi patologie passate per
la «stanza numero 2», diventata famosa negli anni tra le neomamme e trasformatasi
per tante di loro in una seconda famiglia. Sono oltre 300 i parti da gravidanze a
rischio nel corso di questi quasi 11 anni. I casi più drammatici sono state tre signore
con placenta accreta, che ebbero emorragie imponenti ed erano quasi morte. Circa
venti casi di gravidanze trigemine. sa. ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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23/09/2019                                                                                                                     Pagina 18
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                         Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                          Stop emergenza sangue, c'è l'intesa
 Sabino Russo

 Intesa      tra     Ruggi          e      volontari           per
 contrastare la ciclica carenza di sangue.
 Sottoscritta una convenzione con 10
 associazioni per la raccolta di 10mila
 sacche annue nelle unità accreditate e la
 donazione di altre 7mila presso il centro
 trasfusionale di via San Leonardo nel
 triennio          2019-2022.                L'        importo
 complessivo          dell'       operazione               è      di
 750mila euro. Le associazioni con le
 quali è stata stipulata l' intesa sono
 quelle della polizia di Stato, la Croce
 rossa, e le Avis comunali di Sarno,
 Casoria e Nocera Inferiore. Per le Avis di
 Angri, Agropoli, Sarno, oltre al Voss e all'
 associazione Frates si tratta invece di un
 rinnovo. Il rimborso stabilito per la
 raccolta delle 10mila sacche è di 61,50
 euro per ogni busta, mentre per le
 attività associative legate alla donazione delle 7mila sacche da parte dei propri
 volontari è di 22 euro ciascuna. Il Ruggi da solo necessita di almeno 20mila unità di
 sangue. LE NECESSITÀ Mediamente ogni giorno il fabbisogno dell' azienda
 ospedaliera universitaria si aggira intorno alle 70-80 sacche, per un totale di almeno
 2000 unità al mese. Nel 2017 il fabbisogno di sangue del Ruggi è cresciuto
 tantissimo, perché da quando è passata ad azienda ospedaliera universitaria i
 reparti sono diventati 70, con almeno 20 sale operatorie. Per di più il dipartimento
 oncoematologico ha aumentato il numero di ricoveri, dei day hospital, delle
 chemioterapie in modo esponenziale, con molte anemie post-terapie. A questo va
 aggiunto il consumo notevole della cardiochirurgia. Per il 2019, poi, si è registrata

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una ulteriore crescita del fabbisogno. In provincia di Salerno, allargando lo sguardo,
la richiesta mensile degli ospedali si attesta intorno alle 3mila unità, che fanno oltre
35mila unità all' anno. La carenza di sangue, va sottolineato, dura nonostante l'
aumento esponenziale degli ultimi anni fatto registrare dal Ruggi nella raccolta di
sangue. Si è passati, infatti, dalle 12mila 960 sacche raccolte nel 2016 alle 14mila e
289 del 2017, per arrivare alle 18982 del 2018, quando l' azienda ospedaliera
universitaria ha rifinanziato con 220 mila euro il fondo per il «progetto sangue»,
anche grazie ai 108 mila euro provenienti dalla cessione di sacche nel corso del
2017. I DISAGI All' inizio dell' estate 2018, ricordiamo, per la grave carenze di
sangue che si era venuta a creare, per la mancanza di donatori, alcune direzioni
sanitarie della provincia furono costrette a rimandare interventi chirurgici
programmati per l' impossibilità di garantire la trasfusione a tutti i talassemici.
Durante il periodo di natale scorso, poi, che rappresenta un altro momento di
criticità nelle raccolte, sono venute a mancare oltre 2600 unità di globuli rossi negli
ospedali campani. Di queste circa 1000 nel salernitano. Tutti possono donare. Basta
essere sani e non avere comportamenti a rischio che possano compromettere la
salute di chi dona e di conseguenza quella di chi riceve. Per candidarsi alla
donazione è sufficiente avere un' età compresa tra 18 e i 60 anni (65 anni è l' età
massima per proseguire l' attività di donazione per i donatori periodici, con deroghe
a giudizio del medico), pesare almeno 50 kg, essere ritenuto in stato di buona salute
da un medico trasfusionista, avere con sé un documento di identità e la tessera
sanitaria. Le strutture trasfusionali, si ricorda, al di là delle raccolte straordinarie,
sono aperte: al Ruggi tutti i giorni, a Nocera e Battipaglia dalle 8 alle 12 tutti i giorni
feriali, a Eboli nelle stesse, ma anche nei giorni festivi, mentre a Polla dal lunedì al
venerdì; a Vallo della Lucania e Sapri negli stessi giorni dalle 8.30 alle 12, mentre a
Roccadaspide il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 12. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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22/09/2019

                                                                                                                         EAV: € 2.429
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  Donna 225 chili partorisce bimba: «I medici ci hanno salvato
                            la vita»

 Una donna, che al momento del parto
 pesava 225 chili, ha dato alla luce, alla
 34esima             settimana,                         una
 bambina all'ospedale salernitano San
 Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. La
 35enne, residente a San Valentino Torio,
 era giunta al presidio ospedaliero di via
 San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in condizioni critiche. La
 gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all'operazione effettuata dalle équipe
 coordinate da Mario Polichetti, reggente dell'unità di gravidanza a rischio di Salerno
 e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia
 ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente sta seguendo un regime alimentare che
 l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. «Sono grata ai medici
 dell'ospedale di Salerno - ha detto la donna - hanno strappato alla morte me e mia
 figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per aver ricevuto in
 dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa».

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22/09/2019

                                                                                                                         EAV: € 5.599
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                     Donna di 225 chili partorisce bimba

 Paziente     sta         seguendo                regime
 alimentare, ha perso 60 chili (ANSA) -
 SALERNO, 22 SET - Una donna, che al
 momento del parto pesava 225 chili, ha
 dato alla luce, alla 34esima settimana,
 una bambina all'ospedale salernitano
 San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona.
 La 35enne, residente a San Valentino
 Torio (Salerno), era giunta al presidio ospedaliero di via San Leonardo con uno
 scompenso cardiaco e una gestosi, in condizioni critiche. La gravidanza però ha
 avuto esito positivo grazie all'operazione effettuata dalle équipe coordinate da Mario
 Polichetti, reggente dell'unità di gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino,
 responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi.
 Adesso la paziente sta seguendo un regime alimentare che l'ha portata a
 raggiungere il peso di 162 chilogrammi. "Sono grata ai medici dell'ospedale di
 Salerno - ha detto la donna - hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio
 marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra
 Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa".

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                                                                                                                          EAV: € 2.035
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  Donna di 225 chili partorisce: "I medici hanno strappato alla
                     morte me e mia figlia"

 salerno Era arrivata in ospedale in
 condizioni critiche, ma la gravidanza è
 andata a buon fine: mamma e figlia ora
 stanno beneUna donna che al momento
 del parto pesava 225 chili è riuscita a
 dare alla luce, alla 34esima settimana,
 una bambina.È successo all'ospedale
 salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi
 d'Aragona. La 35enne, residente a Valentino Torio (Salerno), era giunta in ospedale
 con uno scompenso cardiaco e una gestosi, era in condizioni critiche.La gravidanza
 tuttavia è andata a buon fine grazie all'operazione effettuata dalle equipe coordinate
 da Mario Polichetti, reggente dell'unità di gravidanza a rischi di Salerno, e Francesco
 Marino, responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia ospedaliera del
 Ruggi.La paziente sta ora seguendo un regime alimentare che l'ha portata a perdere
 oltre 60 chilogrammi, facendole raggiungere il peso di 162 chili."Sono grata ai
 medici - le dichiarazioni della donna - che hanno strappato alla morte me e mia
 figlia. Io e mio marito Angelo saremo sempre loro riconoscenti per aver ricevuto in
 dono la nostra Antonia Maria Rosaria".(Unioneonline/L)

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22/09/2019
                                                anteprima24.it
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   Gravidanza a rischio, mamma di 225 chili partorisce bimba
                           al Ruggi

 Tempo di lettura: 1 minutoSalerno – Una
 donna, che al momento del parto pesava
 225 chili, ha dato alla luce, alla 34esima
 settimana,   una       bambina            all’ospedale
 salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona. La 35enne, residente a San
 Valentino Torio, era giunta al presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all’operazione
 effettuata dalle equipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell’unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
 reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente sta seguendo un
 regime alimentare che l’ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. “Sono
 grata ai medici dell’ospedale di Salerno – ha detto la donna – hanno strappato alla
 morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per
 aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane
 fa”.L'articolo Gravidanza a rischio, mamma di 225 chili partorisce bimba al Ruggi
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Parto eccezionale al “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Donna di
              225 chili dà alla luce una bambina
 Un parto eccezionale è quello avvenuto a Salerno grazie all’impegno dell’èquipe
 dell’Unità di Gravidanza a rischio del “Ruggi d’Aragona”.Una donna residente a San
 Valentino Torio del peso di 225 chili ha dato alla luce una bambina. La mamma era
 giunta in ospedale in condizioni critiche con uno scompenso cardiaco e una gestosi.Il
 gruppo coordinato dal dottore Mario Polichetti ha operato la donna giunta alla
 34esima settimana di gravidanza portando brillantemente a termine la nascita.La
 neo mamma sta seguendo un regime alimentare che in poche settimane l’ha portata
 a raggiungere il peso di 162 chili.– Claudia Monaco –

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22/09/2019
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                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Parto record all'ospedale di Salerno: donna di 225 chili
                         partorisce una bimba

 "Sono grata ai medici" Parto record
 all'ospedale di Salerno. Donna di 225
 chili dà alla luce una splendida bambina.
 È il risultato di un intervento compiuto
 dai   medici     del      Ruggi         d'Aragona             di
 Salerno. La 35enne Filomena Ianniello,
 residente a San Valentino Torio, era
 giunta al presidio ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e
 una cistosi, in condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie
 all'operazione effettuata dalle equipe coordinate da Mario Polichetti, reggente
 dell'unità di gravidanza a rischio di Salerno dopo il pensionamento di Raffaele Petta,
 e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia
 ospedaliera del Ruggi d'Aragona. Adesso la paziente sta seguendo un regime
 alimentare che l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. "Sono grata ai
 medici dell'ospedale di Salerno. Hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio
 marito, Angelo Migliaro, gli saremo sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la
 nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa".

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    Parto record, donna di 225 chili ringrazia: “Io e mia figlia
                     vive grazie ai medici”
 Al momento del parto pesava ben 225 chili e ha dato alla luce la sua bambina alla
 34esima settimana dopo essere arrivata all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona di Salerno in condizioni critiche. Intervento record nell’ospedale campano
 quello effettuato dalle équipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell’unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
 reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. La neo mamma, una 35enne residente
 a San Valentino Torio, era giunta al presidio ospedaliero di via San Leonardo con uno
 scompenso cardiaco e una gestosi. Adesso la paziente sta seguendo un regime
 alimentare che l’ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. «Sono grata ai
 medici dell’ospedale di Salerno – ha detto la donna – hanno strappato alla morte me
 e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per aver
 ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa». L'articolo
 Parto record, donna di 225 chili ringrazia: “Io e mia figlia vive grazie ai medici”
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22/09/2019
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Paziente allettata lasciata senza assistenza al Ruggi
 Paziente allettata lasciata senza assistenza per ore. È una storia di malasanità quella
 che arriva dall’ospedale San Giovanni dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. A
 denunciarla l’avvocato Isabella Mangino, in qualità di legale di una paziente
 ultrasettantenne ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza. La paziente in
 questione, da tempo allettata, è stata lasciata senza assistenza per alcune ore
 rischiando conseguenze ben più gravi. «La mia assistita – spiega l’avvocato –
 presentava delle e c c h i m o s i molto estese sulle braccia, delle quali nessuno si
 era accorto. Un’evidente rottura dei vasi sanguigni causata, p r o b a b i l – mente,
 da una serie di tentativi di prelievo andati a vuoto. Solo a seguito del mio intervento
 sul posto il personale ha provveduto, dopo ore, a fare io proprio dovere ed a
 somministrare i farmaci necessari. Un ritardo che poteva costare caro alla mia
 assistita, che ha seriamente rischiato un embolo ed un’infezione. Per questo motivo
 provvederò a denunciare l’accaduto alle autorità giudiziarie al fine di risalire alle
 reali responsabilità di tale accaduto, che si somma alle precarie condizioni igienico-
 sanitarie in cui versano i pazienti ed alla totale assenza di assistenza, a cominciare
 dalla s o m m i n i s t r a – zione del cibo, nei confronti dei pazienti allettati e con
 gravi patologie”. “Come legale della paziente – conclude Isabella Mangino – e come
 cittadina non posso tollerare che in una struttura pubblica accadano queste cose nel
 silenzio generale».

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       Paziente allettata lasciata senza assistenza al Ruggi
 Paziente allettata lasciata senza assistenza per ore. È una storia di malasanità quella
 che arriva dall’ospedale San Giovanni dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. A
 denunciarla l’avvocato Isabella Mangino, in qualità di legale di una paziente
 ultrasettantenne ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza. La paziente in
 questione, da tempo allettata, è stata lasciata senza assistenza per alcune ore
 rischiando conseguenze ben più gravi. «La mia assistita – spiega l’avvocato –
 presentava delle e c c h i m o s i molto estese sulle braccia, delle quali nessuno si
 era accorto. Un’evidente rottura dei vasi sanguigni causata, p r o b a b i l – mente,
 da una serie di tentativi di prelievo andati a vuoto. Solo a seguito del mio intervento
 sul posto il personale ha provveduto, dopo ore, a fare io proprio dovere ed a
 somministrare i farmaci necessari. Un ritardo che poteva costare caro alla mia
 assistita, che ha seriamente rischiato un embolo ed un’infezione. Per questo motivo
 provvederò a denunciare l’accaduto alle autorità giudiziarie al fine di risalire alle
 reali responsabilità di tale accaduto, che si somma alle precarie condizioni igienico-
 sanitarie in cui versano i pazienti ed alla totale assenza di assistenza, a cominciare
 dalla s o m m i n i s t r a – zione del cibo, nei confronti dei pazienti allettati e con
 gravi patologie”. “Come legale della paziente – conclude Isabella Mangino – e come
 cittadina non posso tollerare che in una struttura pubblica accadano queste cose nel
 silenzio generale».

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             RUGGI, DONNA DI 225 CHILI PARTORISCE BIMBA
 Una donna, che al momento del parto pesava 225 chili, ha dato alla luce, alla
 34esima settimana, una bambina all’ospedale salernitano San Giovanni di Dio e
 Ruggi d’Aragona. La 35enne, residente a San Valentino Torio, era giunta al presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all’operazione
 effettuata dalle équipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell’unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
 reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente sta seguendo un
 regime alimentare che l’ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. “Sono
 grata ai medici dell’ospedale di Salerno – ha detto la donna – hanno strappato alla
 morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per
 aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa”. Save
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       Ruggi: donna di 225 chili partorisce bimba a Salerno
 Una donna, che al momento del parto pesava 225 chili, ha dato alla luce, alla
 34esima settimana, una bambina all’ospedale salernitano San Giovanni di Dio e
 Ruggi d’Aragona. La 35enne, residente a San Valentino Torio (Salerno), era giunta al
 presidio ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi,
 in condizioni critiche. La gravidanza pero’ ha avuto esito positivo grazie
 all’operazione effettuata dalle e’quipe coordinate da Mario Polichetti, reggente
 dell’unita’ di gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile
 facente funzioni del reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente
 sta seguendo un regime alimentare che l’ha portata a raggiungere il peso di 162
 chilogrammi. “Sono grata ai medici dell’ospedale di Salerno – ha detto la donna –
 hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro
 sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata
 due settimane fa”.

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22/09/2019
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   Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici
            hanno salvato la vita a me e alla piccola»

 SALERNO - Una donna, che al momento
 del parto pesava 225 chili, ha dato alla
 luce,   alla    34esima            settimana,             una
 bambina all'ospedale salernitano San
 Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. La
 35enne, residente a San Valentino Torio
 (Salerno),     era        giunta          al       presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all'operazione
 effettuata dalle équipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell'unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
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   Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici
            hanno salvato la vita a me e alla piccola»

 Una donna, che al momento del parto
 pesava 225 chili, ha dato alla luce, alla
 34esima      settimana,             una          bambina
 all'ospedale salernitano San Giovanni di
 Dio e Ruggi d'Aragona. La 35enne,
 residente    a       San         Valentino             Torio
 (Salerno),    era        giunta          al       presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all'operazione
 effettuata dalle équipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell'unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
 reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente sta seguendo un
 regime alimentare che l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. «Sono
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 morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per
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 Domenica 22 Settembre 2019, 14:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba. «I medici
            hanno salvato la vita a me e alla piccola»

 Una donna, che al momento del parto
 pesava 225 chili, ha dato alla luce, alla
 34esima      settimana,             una          bambina
 all'ospedale salernitano San Giovanni di
 Dio e Ruggi d'Aragona. La 35enne,
 residente    a       San         Valentino             Torio
 (Salerno),    era        giunta          al       presidio
 ospedaliero di via San Leonardo con uno scompenso cardiaco e una gestosi, in
 condizioni critiche. La gravidanza però ha avuto esito positivo grazie all'operazione
 effettuata dalle équipe coordinate da Mario Polichetti, reggente dell'unità di
 gravidanza a rischio di Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del
 reparto di ginecologia ospedaliera del Ruggi. Adesso la paziente sta seguendo un
 regime alimentare che l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi. «Sono
 grata ai medici dell'ospedale di Salerno - ha detto la donna - hanno strappato alla
 morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per
 aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata due settimane fa». ©
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  Salerno, donna di 225 chili partorisce una bimba: “I medici
               hanno salvato me e mia figlia”

 Un parto andato a buon fine nonostante
 le diverse complicazioni delle ultime
 settimane per una donna di 225 chili che
 ha   dato     alla       luce        una         bambina
 all’ospedale salernitano San Giovanni di
 Dio e Ruggi d’Aragona. “Sono grata ai
 medici che hanno strappato alla morte
 me    e     mia      figlia”,        le       parole          di
 ringraziamento della donna. Un ricovero d'urgenza ben prima dello scadere del
 termine ultimo della gravidanza a causa di uno scompenso cardiaco e una gestosi: è
 accaduto a una donna di 35 anni residente a San Valentino Torio, nel Salerninato,
 che per questo è stata sottoposta una delicata operazione che le ha permesso di
 portare al termine la gravidanza lontano da eventuali pericoli. L'intervento così
 come il parto sono avvenuto all'ospedale salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi
 d'Aragona: la neo mamma al momento del ricovero pesava circa 225 chili. Per
 questo l'intervento dei medici è stato tempestivo e coordinato in base alle esigenze
 della donna.Il dottor Mario Polichetti, reggente dell'unità di gravidanza a rischio di
 Salerno e Francesco Marino, responsabile facente funzioni del reparto di ginecologia
 ospedaliera del Ruggi hanno così coordinato il lavoro dell'equipe che ha seguito la
 donna nel suo interno percorso fino al parto avvenuto alla 34esima settimana: la
 35enne ha dato alla luca una bambina che è in ottime condizioni di salute: "Sono
 grata ai medici dell'ospedale di Salerno – ha raccontato la neo mamma commossa –
 hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro
 sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria, nata
 due settimane fa". Adesso dopo l'iter del caso la 35enne continuerò a seguire un
 regime alimentare che l'ha portata a raggiungere il peso di 162 chilogrammi,
 perdendo così in poche settimane oltre 60 chili.

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23/09/2019                                                                                                                 Pagina 18
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
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                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                     Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Prevenzione parte da Salerno il camper dell' Oncologia

 LE TAPPE Riparte oggi da Salerno il tour
 itinerante di 14 tappe promosso dall' Asl
 per incentivare gli screening oncologici.
 Attraverso la campagna «Ci prendiamo
 cura di te», realizzata dalla Regione, un
 camper attrezzato, con i medici dell'
 azienda sanitaria, stazionerà in piazza
 Casalbore dalle 9 alle 18 e sarà possibile
 effettuare     un         pap-test,             prenotare
 gratuitamente la mammografia, ricevere
 informazioni e orientamenti per il test al
 colon retto. Il truck dell' Asl Salerno
 attraverserà i principali comuni della
 provincia,    per        svolgere            opera           di
 informazione e prevenzione sul territorio,
 avvicinando     i     cittadini         ed       offrendo
 occasioni    concrete          di     incontro,           per
 promuovere la cultura della prevenzione
 attraverso l' adesione agli screening
 attivati dall' azienda. Dopo Salerno, il camper proseguirà domani per Eboli, per
 chiudere il tour il 6 ottobre a Cava de' Tirreni. Prima però, si fermerà il 25 settembre
 a Pagani, il 26 a Sarno, il 27 a Nocera Inferiore, poi a Scafati, Battipaglia, Agropoli, l'
 1 ottobre a Vallo della Lucania, il 2 a Sapri, il 3 a Polla, il 4 a Oliveto Citra e il 5
 ottobre a Capaccio. Il tumore della mammella, ricordiamo, costituisce il 25 per cento
 di tutti i tumori femminili e lo screening oncologico permette di ridurre del 40 per
 cento la mortalità. Lo screening mammografico è indirizzato a tutte le donne tra i 50
 e i 69 anni. Quello del colon retto è rivolto a uomini e donne. s. r. © RIPRODUZIONE
 RISERVATA.

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23/09/2019                                                                                                                  Pagina 13

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                                            Argomento: Sanità Campania

    È in ospedale per curarsi: bimba sbatte contro una porta
                     rotta, 8 punti di sutura

 POZZUOLI.        Porta           danneggiata                  in
 ospedale,     bimba         degente             vi    sbatte
 contro e si ferisce seriamente alla testa,
 riportando otto punti di sutura. Monta la
 polemica, i genitori della piccola pronti a
 sporgere     denuncia.          L'     INCIDENTE.              È
 quanto       purtroppo               verificatosi              al
 nosocomio "Santa Maria delle Grazie", di
 località La Schiana a Pozzuoli. La piccola
 infatti, all' inizio della settimana scorsa,
 vi era stata portata e qui trattenuta,
 dopo aver accusato febbre e vomito,
 sintomi     questi,      secondo           la        diagnosi
 medica, di una influenza. A denunciare
 quanto successo alla sfortunata bimba,è
 stata la madre, soffermandosi anche sul
 come la porta "sotto accusa" fosse stata
 riparata        alla             men                 peggio,
 successivamente allo spiacevole quanto
 assurdo episodio. IL RACCONTO. «La mia bambina - ha dichiarato la donna - è stata
 ricoverata, ma appena usciremo dall' ospedale andremo subito a denunciare l'
 accaduto alle forze dell' ordine. Non è possibile entrare in una struttura sanitaria per
 una cosa e uscirne con un danno del genere. Quello che preoccupa è anche il modo
 in cui hanno cercato di riparare il danno alla porta, coprendo il buco con delle
 garze».     Francesco          Emilio         Borrelli,        consigliere            regionale            e     componente                  la
 Commissione Sanità dell' Ente di Palazzo Santa Lucia. «All' ospedale Santa Maria
 delle Grazie di Pozzuoli una bimba di sei anni si è procurata un brutto taglio a causa
 di una porta danneggiata e mal sistemata, spiega Borrelli. La piccola, come

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raccontato dalla madre, è inciampata mentre si stava recando nella sua stanza per
prendere dei colori; cadendo è sbattuta contro la porta fatta di truciolato, alla quale
però mancava un pezzo». IL TAGLIO. «Il forte impatto - continua e sottolinea l'
esponente politico - le ha provocato un taglio molto profondo che ha richiesto ben
otto punti di sutura. Una situazione inaccettabile che ha causato un danno alla
bambina. Non è accettabile che in una struttura ospedaliera, dove tutto dovrebbe
essere sempre impeccabile, igienizzato e sicuro, accadano questi episodi. Abbiamo
deciso di chiedere immediatamente spiegazioni alla direzione sanitaria». «NESSUNA
SPECULAZIONE». «Da parte nostra - spiega Borrelli - nessun intento strumentale o
speculativo. Che si accerti, serenamente ed oggettivamente, l' esatta dinamica e,
quindi, la "verità dei fatti", presunte o presumibili responsabilità a parte. Ciò, nell'
interesse di tutti». Intanto la piccola è stata coccolata e rincuorata un po' da tutti e
si spera che presto passi il dolore e scompaia il brutto ricordo. Ovviamente ci sono
state le scuse dei sanitari, anche se resta il fatto che in generale - soprattuto in
ospedali e scuole - la manutenzione dev' essere un obiettivo primario.

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23/09/2019                                                                                                                 Pagina 3

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                                           Argomento: Sanità Campania

     Minicucci "Troppa violenza ma rassegnarsi è un errore"

 L' intervista Chiederò al prefetto di
 attivare un tavolo permanente Abbiamo
 un drappello solo la mattina, nei giorni
 feriali Bisogna ridurre il sovraffollamento
 nei pronto soccorso: occorrono interventi
 organizzativi insieme a quelli di controllo
 e   di   repressione        di     Stella        Cervasio
 Dottoressa Anna Maria Minicucci, lei
 come direttore generale del Santobono
 Pausilipon ha portato la sua solidarietà al
 personale del pronto soccorso dopo l'
 ennesima aggressione. «Volevo ribadire
 il nostro impegno a risolvere questo
 grave problema. Non dobbiamo abituarci
 a quella che sta diventando una tragica
 realtà». La piccola paziente aveva un
 attacco d' asma e il padre ha insistito
 per entrare. Era grave? «Non era un caso urgente né grave, il padre pretendeva di
 entrare insieme alla moglie in pronto soccorso. L' infermiere l' ha comunque
 accompagnato all' interno e nonostante questo la persona gli ha fratturato un dito.
 Credo che nell' ultimo mese sia il terzo o quarto episodio ai danni degli operatori, di
 cui questo è il più grave. Purtroppo rimaniamo esposti a questi episodi tutti i giorni».
 Voi medici avete già chiesto delle contromisure, perché non sono state accordate?
 «Rivolgo il mio appello al ministro della Salute Speranza, firmatario di una proposta
 di legge che conferisce agli operatori sanitari il ruolo di pubblici ufficiali. Ma non
 basta l' aspetto repressivo». Non avevate anche chiesto il ripristino dei drappelli di
 polizia? «Chiederò anche al prefetto di attivare un tavolo permanente. Il fenomeno
 va analizzato e vanno trovate soluzioni compatibili col numero di forze dell' ordine
 disponibili a Napoli. Il Santobono ha un drappello solo la mattina, nei giorni feriali».

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Ha funzionato? «Sicuramente la presenza di un poliziotto in divisa scoraggia in
qualche modo, nonostante abbiamo 4 guardie giurate e le telecamere, ma
nonostante questo non si riesce a scoraggiare simili azioni». Qual è la spiegazione,
secondo lei? «Il sovraffollamento certo non aiuta e sarebbe opportuno che si attivino
anche interventi organizzativi, insieme a quelli di controllo e repressione, per ridurre
gli accessi in più al pronto soccorso. L' ospedale come la scuola sono dei microcosmi
che ripropongono la società che abbiamo intorno a Napoli, in Campania. C' è un
estremo individualismo, una grande aggressività. Quasi il bisogno di prevaricare l'
altro. Manca il senso civico, il senso di appartenenza e non c' è rispetto per il bene
comune. Per questo dovremmo assumerci tutti l' impegno al di là degli aspetti
repressivi su come intervenire affinché questi temi riacquistino centralità». La
bambina che ha assistito alla scena penserà che quello è il modo per ottenere il
soccorso... «Per fortuna la piccola era già stata soccorsa. Bisogna tener conto che
per la maggior parte in pronto soccorso arrivano codici verdi, che non dovrebbero
proprio arrivarci. Ne registriamo 100 mila all' anno» Quanti di questi, secondo lei
sono inappropriati? «Oltre il 60 per cento. E gli episodi di violenza vengono sempre
da familiari di pazienti non gravi. Eppure siamo in classifica nazionale per i migliori
per standard organizzativi e tempi di attesa: un codice bianco normalmente aspetta
4 ore, da noi invece 2. Ma sono tutti pazienti che potrebbero essere tranquillamente
visitati in uno studio medico. Anche stamattina (ieri, ndr) la maggior parte dei
bambini nelle sale d' attesa stavano bene, nessuno era in condizioni di salute
preoccupanti». Quindi, nel caso del Santobono, l' aggressione potrebbe provenire da
un problema di genitorialità? «No, perché spesso un bambino quando arriva da noi è
già stato visitato da un pediatra di base, ma viene lo stesso in pronto soccorso.
Questo utilizzo eccessivo del sistema sanitario nazionale si deve anche alla gratuità
dei codici bianchi che vale solo per i minori , ed è una scelta autonoma, personale».
Contro le aggressioni ci sono state manifestazioni anche importanti come il flash
mob dello scorso maggio al Pellegrini. Avete paura? «Non possiamo più vivere nella
rassegnazione che tutto quello che accade va bene, e non possiamo restare con le
mani in mano di fronte a tutto questo. Con metodi democratici e civili dobbiamo
ribellarci alla violenza e alla rassegnazione, un sentimento che ancora adesso
prevale». © RIPRODUZIONE RISERVATA k L' ospedale Una corsia dell' Ospedale
Santobono f g Direttore generale anna maria minicucci.

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