Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK

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Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK
Manuale d’uso

Chirurgia e Protesi
Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK
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Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK
Éditoriale

       rappresenta il bilancio di 23 anni d’applicazioni cliniche, e 27 anni di ricerca e sviluppo confermate grazie
all’aiuto prezioso di laboratori di ricerca riconosciuti a livello internazionale.

La concezione dei nostri impianti si basa sulla triplice competenza di un reattivo e esperto Team di implantologia :

  Competenza tecnica e biomeccanica dei nostri ingegneri che permette di garantire la resistenza dei componenti
ed il loro adeguamento alle sollecitazioni orali attraverso moderni mezzi
di simulazione.
   Competenza biologica e fisiologica dei laboratori associati che consente di convalidare la capacità di osteo-
integrazione dei nostri sistemi.
  Competenza clinica e pratica dei nostri dentisti e odontotecnici consulenti che assicurano l’ergonomia dei nostri
prodotti, la razionalizzazione delle nostre procedure e la definizione delle linee adattate ai diversi casi clinici incontrati.

Gli impianti OBI si avvalgono delle più recenti e avanzate conoscenze scientifiche in merito ai trattamenti implantari,
ciò che conferisce loro un capacità di ancoraggio ottimale con un alto attacco osseo nella zona corticale più
sollecitata.

Per far sì che possiate utilizzare al meglio gli impianti OBI, abbiamo realizzato questo manuale cercando di essere
il più professionali possibile. Vi invitiamo a leggerlo prestando la massima attenzione. Il minimo dettaglio ha la sua
importanza, sottolineando ancora di più la differenza tra l’amatore e lo specialista.

                                                                                                                                  3
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Sommario

Avvertenze                                              pag. 6

Informazioni generali                           pagg. 07 a 10

STUDIO PRE-IMPLANTARE                           pagg. 11 a 14

Chirurgia
                                                pagg. 15 a 22
     PRESENTAZIONE DEL KIT                              pag. 16
     PRESENTAZIONE DEL SITO IMPLANTARE                  pag. 17
     PRESENTAZIONE DEGLI IMPIANTI                       pag. 18
     PROTOCOLLO CHIRURGICO                              pag. 19

La protesi
                                                pagg. 23 a 24
     STABILIZZAZIONE DI PROTESI RIMOVIBILE              pag. 24

                                                                  5
Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK
Avertissement

    Gli impianti   devono essere inseriti da un medico formato sulle tecniche dell’implantologia orale, e in condizioni
                       
    di asepsi adattate a questo tipo d’intervento.

    Le istruzioni seguenti vi guideranno nello sviluppo delle varie fasi da attuare per realizzare i vostri trattamenti
    implantari. Essi sono accompagnati dai consigli più accurati, ma non possono essere utilizzati come ricette, poiché
    ogni caso clinico ha la sua particolarità.
    Un gran numero di fattori agiscono in modo indipendente per il successo di un trattamento implantare.
    Spetta al medico conoscerne le principali chiavi e utilizzare la sua esperienza clinica. Il medico rimane l’unico
    responsabile per le sue scelte e decisioni in merito alla fattibilità del trattamento, agli impianti, alle parti protesiche
    e ai materiali utilizzati, alle impostazioni... Le spiegazioni tecniche e i casi clinici contenuti in questo manuale sono
    puramente indicative e non possono dare luogo ad alcun reclamo.
    Abbiamo prestato un’attenzione particolare alla concezione e alla realizzazione dei nostri prodotti; ci riserviamo
    tuttavia il diritto di portare modifiche o miglioramenti risultanti dai sviluppi tecnici del nostro sistema implantare.
    Tutte le modifiche che hanno un’incidenza sul modo operatorio vi saranno segnalate. Secondo l’importanza di
    questi cambiamenti, un nuovo manuale vi sarà dato.
    Un indice sul retro mostra la data di pubblicazione del vostro manuale di chirurgia, e ci permette di verificare che
    siete sempre in possesso degli ultimi aggiornamenti. Potete anche trovare sul nostro sito internet l’attuale versione
    del manuale.

    La riproduzione e la diffusione di tutto o parte di questo lavoro è sottoposta alla previa approvazione della società     .

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Manuale d'uso Chirurgia e Protesi - ETK
I N F O R MA Z I O N I
          G E N E RAL I

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Informazioni GENERALI

    Indicazioni generali DELL’IMPIANTO

    Indications générales des implants :                          Stabilizzazione di protesi rimovibile

      Mancanza di ritenzione di una protesi rimovibile            In una cresta sottile e per rispondere ai pazienti più
      Instabilità di una protesi rimovibile                       indecisi, di fronte alle soluzioni impiantali convenzionali
      Disagio funzionale con protesi rimovibile                   costosi, o i meno motivati da un trattamento pesante
      Rifiuto psicologico di avere una protesi rimovibile         necessitando diversi interventi chirurgici, da 2 a 4
      Abitudini parafunzionali che compromettono la               impianti OBI permettono di stabilizzare una protesi
    stabilità di una protesi rimovibile                           rimovibile.

    L’impianto OBI è un impianto                                  Impianto provvisorio
    transmucoso
                                                                  Il loro piccolo diametro permette di disporre i mini
    Concepito per essere utilizzato in un solo tempo              impianti fra gli impianti definitivi, nello stesso tempo
    chirurgico; le sue caratteristiche gli conferiscono una       chirurgico. Mentre gli altri saranno messi a riposo, i mini
    grande stabilità primaria in modo di poter realizzare un      impianti potranno essere sormontati da una protesi
    carico immediato, quando il medico valuta che tutte le        provvisoria, apportando cosi una soluzione estetica
    condizioni necessarie per questo piano di trattamento         al paziente mentre rispetando la durata necessaria
    accelerato siano soddisfatte.                                 all’osteo-integrazione degli impianti principali.

    Controindicazioni DEGLI IMPIANTI (RAPPEL)

    Controindicazioni assolute                                    Controindicazioni relative

      i disturbi psicologici                                      Sono rappresentate da :
      le cardiopatie a rischio                                      un volume e/o una qualità ossea insufficienti
      le patologie sistemiche non controllate                       un paziente a rischio (paziente irradiato, bruxomane,
      la dipendenza da alcool o dai farmaci                       con parodontite, fumatore)
       l’età del paziente (paziente giovane in periodo di
    crescità)
      una scarsa igiene del paziente
      un patient bruxomane ou présentant un macroglotie

    Garanzia

    In caso di mancata osteointegrazione, dovrete informarne il vostro consulente commerciale in modo che possiamo
    analizzare le cause di questo fallimento e proporre le necessarie soluzioni.
    Un cambio puo avvenire in caso di prodotto difettoso; se il fallimento e causato da analisi cliniche sbagliate, da un
    protocollo operatorio non adatto a questo caso, dall’utilizzazione di frese usate o qualsiasi altro motivo indipendente
    dalla qualità dei nostri prodotti, la garanzia non potrà essere presa in considerazione.

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Imballaggio DEI COMPONENTI

Sterilità e regole d’asepsia                                                      I nostri prodotti sono stati progettati in modo tale
                                                                               che la loro manipolazione permetta di mantenerli sterili.
   La maggior parte dei nostri componenti sono                                 Quindi è importante manipolarli con precisione per
sterilizzati e quindi utilizzabili appena consegnati.                          non compromettere le condizioni d’igiene nei protocolli
Un bollino testimone indica la sterilità effettiva dei                         implantari.
componenti sul loro imballaggio.                                                  I componenti e lo strumentario consegnati non sterili
La sterilità è garantita per 5 anni (a partire dalla data                      utilizzati per il trattamento implantare devono essere
di sterilizzazione dopo imballaggio completo dei                               decontaminati secondo un processo convalidato, e
nostri prodotti). Una data di scadenza è indicata                              sterilizzati in ambulatorio.
sull’imballaggio.
   Solo una confezione intatta garantisce la sterilità                                                                      Sterile              No sterile
dei prodotti. Non utilizzare impianti con l’imballaggio                         Impianti                                         x
danneggiato o aperto prematuramente.                                            Elementi protesici                                                      x
                                                                                Frese                                                                   x

Etichette                           Un codice QR per un semplice e
                                   rapido accesso al manuale d’utilizzo
I nostri impianti sono forniti                                                                                           Conservare al riparo dei raggi solari
                                                                                                        Produzione
con 2 etichette principali più
una che si possono scollare                                                                                     !
                                                                                Attenzione vedere foglio illustrativo
e che indicano chiaramente                                                                                               Conservare in luogo asciutto

la marca, l’articolo e il numero
del lotto (quindi 3 etichette):                                                                 Data di produzione
                                                                                                                         Conforme alle direttive europee relative
   2 etichette per la cartella                 Ø2.7 x 9 / 68
                                              OIC_27.68.090
                                                                                                                         ai dispositivi medicali 93/42 CEE

clinica del chirurgo che ha
                                                                                                   Utilizzare entro il
inserito gli impianti
                                                                                                                         Non utilizzare in caso di imballaggio danneggiato
   1 etichetta per il paziente
                                                               Ø2.7 x 9 / 68
                                       OIC_27.68.090
                                                               Ø2.7 x 9 / 68
                                       OIC_27.68.090

                                                                                       Consultare il manuale d’uso
                                                                                                                         Sterilizzato con il metodo di irradiazone

                                                                                               Codice del prodotto              Non riutizzare

                                                                                                                                Non risterilizzare
                                                                                                    Numero di serie

Stoccaggio DEI COMPONENTI

Gli impianti devono essere conservati in un luogo pulito, secco e fresco.

                                                                                                                                                                     9
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INFORMAZIONI GENERALI

     Precauzioni D’USO

        Si raccomanda di avere uno stock di impianti                 Per utilizzare l’impianto OBI con moncone in protesi
     che vi permetta di coprire i principali diametri e le        fissa, prima di inserire l’impianto bisogna prendere in
     diverse lunghezze. è essenziale potere correggere            considerazione lo spazio coronare disponibile, e la
     la sua scelta d’impianto durante l’intervento, in            fattibilità di inserire l’impianto in asse protesi. In effetti,
     sostituzione di un impianto sporco per qualsiasi             questo impianto tollera pocchissime modifiche (vedere
     motivo, mettere un impianto in più in certi casi             capitolo sullo studio pre-impianto).
     per garantire il trattamento sul lungo termine…
                                                                      Quando l’impianto OBI è utilizzato come protesi
        Consigliamo di utilizzare un “paracadute” sugli           rimovibile, la « ribasing » della protesi è essenziale per
     strumenti in modo di evitare la caduta accidentale degli     il sostegno mucose e non concentrare il carico sugli
     strumenti nella gola del paziente                            impianti. Un regolare rebasing è tenuto per assicurare
                                                                  la continuità del trattamento.
        è imperativo preparare il sito destinatario con gli
     strumenti      presentati in questo manuale.

        L’uso dell’impianto richiede una buona maestria
     che si adegui all’occlusione e alla gestione degli
     assi implantari. Durante la preparazione del sito e
     un preciso posizionamento degli impianti rispetto ai
     cuspidi e alla faccia occlusale. In generale, tutti questi
     elementi del trattamento che interessa la distribuzione
     e l’orientamento dei vincoli masticatori dovrebbero
     essere presi in considerazione in modo di evitare un
     sovraccarico all’impianto.

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STU D I O
 P R E-I M P L ANTAR E

                         11
Necessario per valutare la fattibilità del trattamento implantare e determinare
       STUDIO PRE-IMPLANTARE                           il piano di trattamento.

     Fattibilità del trattamento IMPLANTARE

     Questo studio si basa su diversi elementi

        Un questionario paziente per individuare eventuali               Nonostante la progettazione monoblocco dell’impianto,
     problemi di salute / farmaci, che potrebbero avere un             la messa in carico immediato non è obbligatoria:
     impatto sul successo del trattamento, il consumo di               potete realizzare una protesi in sotto occlusione, o una
     alcool, tabacco o droghe, l’igiene generale della bocca...        protesi rimovibile, basta non collegare i pilastri a pallina
                                                                       all’overdenture al momento dell’osteointegrazione.
        Un esame orale per valutare l’apertura della bocca,            Tuttavia, a causa della mancata sepoltura dell’impianto e
     il sorriso del paziente (è un sorriso gengivale?), le             del suo piccolo diametro, un’analisi precisa delle forze e
     altezze coronarie, il volume osseo disponibile, il tipo           la loro distribuzione deve essere effettuata per valutare
     d’occlusione...                                                   meglio la fattibilità un tale impianto.

       Esami biologici (glicemia)

       Una cartella radiologica completa per valutare i volumi
     ossei disponibili.

       Dei modelli di studio completi con le due arcate in
     occlusione.

        Un trattamento implantare non potrà essere avviato
     prima del risanamento totale di tutti i focolai infettivi del
     paziente.

        Se necessario, nel caso in cui l’altezza coronaria
     ridotta in protesi fisse, la palla può essere soppresso,
     ma solo una volta che l’osteointegrazione dell’impianto
     è completa, vale a dire in un periodo di 3 a 6 mesi,
     secondo l’arcata.

      Classificazione delle strutture ossee*

      1: densità molto elevata di osso compatto                           A:   osso alveolare residuo sufficiente
      2: osso corticale spesso circondante una spongiosa                  B:   riassorbimento moderato della cresta alveolare
      densa                                                               C:   riassorbimento importante della cresta
      3: strato sottile d’osso corticale circondante un’importante        D:   inizio di riassorbimento dell’osso basale
      quantità di trabecule (spongiosa densa)                             E:   riassorbimento importante dell’osso basale
      4: strato sottile di osso corticale circondante un’
                                                                         * Mish CE, Judy KW (1987), Classification of partially edentulous arches
      importante quantità di trabecule lasse (scarsa densità)                                for implant dentistry. Int J Oral Implants. 4(2):7-13

12
Guida per la scelta DEGLI IMPIANTI

Volume osseo disponibile

Nel senso mesio distale

  Prevedere 3 mm tra le spire di due impianti adiacenti.

Nel senso vestibolo-palatale-linguale

  Lasciare, se possibile, da 1,5 a 2 mm di spessore di osso attorno alle facce vestibolari, palatali e linguali.

Racommandazioni

  Nel caso di una protesi rimovibile, gli impianti dovrono essere rigorosamente paralleli tra di loro e situati in un
piano perpendicolare al piano occlusale.

  Un ribasaggio regolare della protesi permette di assicurare il sostegno mucose della protesi e ridurre la
sollecitazione degli impianti.

La scelta dell’impianto

  Per stabilizzare una protesi rimovibile, usare se possibile 4 impianti o almeno 2. Selezionare degli impianti di 11
millimetri minimo nel caso di una stabilizzazione su due impianti.

                                                                                                                        13
Informazioni GENERALI

     UTILIZZO DEI LUCIDI DI CHIRURGIA

     Per aiutarvi nella scelta dell’impianto, in termini di lunghezza e di diametro,  ha sviluppato dei lucidi di chirurgia
     che riproducono le varie dimensioni degli impianti. Così, gli impianti sono rappresentati in scala 1:1, 1.3:1 e 1.7:1
     (questi ingrandimenti corrispondono agli ingrandimenti convenzionali dei dispositivi di immagini mediche: radiografia
     retro-alveolare o panoramica SCANORA, CBCT (Cone Beam).

     Quando il professionista conosce il preciso ingrandimento della sua radiografia preoperatoria e se l’ingrandimento
     è di 1:1, 1.3:1 o 1.7:1, può, mediante semplice sovrapposizione della lastra trasparente, determinare quale tipo di
     impianto integrare nel volume che è disponibile (lucido con la scala 1:01 per un ingrandimento di 1:1, trasparente
     con la scala di 1.3:1 per un ingrandimento di 1.3:1 lucido con scala di 1.7:1 per un ingrandimento di 1.7:1 della
     radiografia).

     Quando il fattore di scala non è conosciuto con precisione e per evitare errori di ingrandimento, si può utilizzare
     un oggetto nella bocca di dimensioni note quando la foto è stata scattata, sarà più semplice fare il calcolo e quindi
     determinare l’ingrandimento corretto.

                                 dimensioni dell’oggetto di riferimento sulla radiografia
            ingrandimento =
                                           reali del’oggetto di riferimento
     La dimensione effettiva dell’oggetto deve essere conosciuta con una precisione di ± 15μm. L’oggetto di riferimento
     deve essere messo in bocca sullo stesso piano del il piano osseo di cui vogliamo determinare il volume. Particolare
     attenzione sarà data al paziente perché non ingoi questo oggetto (si potrebbe ad esempio mettere questo elemento
     nel materiale da impronta da far mordere al paziente o utilizzare un filo paracadute se la forma dell’oggetto ne
     permette l’allegato).

     Quindi, se il fattore di scala è 1:1, 1.3:1 o 1.7:1 i lucidi possono essere utilizzati.

     In ogni caso, se l’ingrandimento è diverso da 1:1, 1.3:1 o 1.7:1, non è possibile utilizzare i lucidi chirurgici
        , ma il volume di osso disponibile può essere determinato attraverso calcoli di proporzionalità dalla radiografia
            
     e dall’ingrandimento calcolato.

     In questa fase di pianificazione pre implantare, il medico deve anche eseguire una pianificazione pre protesica. Infatti,
     la pianificazione pre protesica e la pianificazione chirurgica sono strettamente collegate, qualsiasi modifica di una
     di queste pianificazioni ha un’impatto sull’altro. Così, il numero, diametro, la lunghezza, la posizione e l’orientamento
     degli impianti devono essere individuati in quel momento, a seconda della ricostruzione protesica desiderata

14
C H I R U R G IA

                   15
presentazione DEL KIT E GENERALITÀ

     Il Kit

     La sfida della realizzazione del pozzo implantare si
     trova a due livelli:                                                               AVVERTENZE

                                                                    Conviene scegliere le parti protesiche per impianti da
        Un dimensionamento del pozzo che permette di                posare, prima della preparazione dei pozzi implantari,
     ottenere una buona stabilità primaria dell’impianto,           in modo da posizionare il più precisamente possibile gli
     condizione essenziale per l’osteointegrazione.                 impianti.

       Un riscaldamento minimo per evitare ogni necrosi
     ossea irreversibile. La preparazione del sito sarà                                  ATTENZIONE
     realizzata con irrigazione esterna costante di cloruro di
     sodio 0,9%. La soglia di temperatura critica si trova a        Al di là della qualità dell’irrigazione, conviene utilizzare
                                                                    frese il cui potere di taglio non è stato alterato da una
     47°C per 1 min. A 50 ° C, la necrosi è irreversibile.
                                                                    serie eccessiva di passaggi.

        Una linea di lavoro perfettamente controllata per
     evitare il «braccio di leva». L’orientamento della fresa
     con il tagliatore gengivale permette di conformarsi
     meglio con una linea di lavoro costante.

        Gli strumenti sono presentati nel loro ordine di utilizzo
     illustrato con un percorso con freccie sul kit. Dei numeri
     indicano gli step principali di ogni sequenza.

                                                                                                      cod. OICK 27 XX 00

                                                                                       1. Tagliatore gengivale

                                                                                       2. Fresa puntale Ø 1.5- Ø 2.2

                                                                                       3. Fresa Ø 2

                                                                                       4. Indicatore di profondità

                                                                                       5. Perni di parallelismo

                                                                                       - Cricchetto
                                                                                       - Mandrino esagonale interno Ø 2.5
                                                                                       pour l’entrainement del impianto
                                                                                       - Estensione del mandrino
                                                                                       - Chiave esagonale interna Ø 2.5
                                                                                       pour l’entrainement del impianto
                                                                                       (lunga et courta)

                                                                                                                 Foto non contrattuali

16
Gamma mini-impianto a pallina e mini-Impianto moncone/a pallina OBI

Impianto Ø 2.7
per protesi rimovibile

                       alt. 6,8 mm

                        lg.

  Consegnato con attacchi O’Ring.

Una soluzione affidabile PER GLI EDENTULI TOTALI

Per rispondere ai pazienti con mene possibilità economiche relative a soluzioni implantari convenzionali costose,
oppure alle persone meno interessate da un trattamento implantare che necessita tempi più lunghi.
Gli impianti OBI possono stabilizzare una protesi totale su appoggio mucoso.

                                                                                                                    17
L’impianto OBI

     Schema dell’ IMPIANTO

                                                                         ø 5.2

                                                                                              alt. 2 mm

                                                                          ø 3.5

                                                                                  alt. 4 mm

                                    u ra as
                             ttat
                                                           alt. 0.5 mm
                         e                  im
                      fil                         m                                 alt.
                a                                                                  2.8 mm
             i

                                                 e
         pp

                                                               ø 2.7

                                                                                                    Mordenzatura
                                                     tri
        Do

                        0.3 mm
                                                      ca

                             40°

                                                                                   Sabbiata
                              7°

             Passo
              reale
              1.60
               mm       Passo
                        0.8 mm

                                                                         ø 2.35

18
Protocollo CHIRURGICO

                                  IMPIANTI Ø 2.7
                                  lg 9 - 11 - 13 - 15 mm
                                   D4 - D3 - D2 - D1

                                          Ø2

          Tagliatore
          gengivale       FRESA

                                                               Tagliatore
                                                           gengivale utilizzato
                                                              come guida
                                                             per la fresatura
                                                              OPZIONALE
                          FRESA

                                          Ø 2.7

           Esempio di
posizionamento per un
impianto lungo 11 mm,
applicabile sulle altre
lunghezze.

                                                                                  19
PROTOCOLLO STEP BY STEP

       1    Incisione
                                                                                       ATTENZIONE

     A seconda del volume osseo disponibile e                      Mantenere uno spazio minimo intorno agli impianti
     dell’esperienza del medico, l’incisione sarà praticata.       secondo le regole comunemente ammesse in
                                                                   implantologia.
                                                                   In linea vestibulo-Palatinato o linguale: lasciare da 1,5 a
                                                                   2 mm di spessore delle ossa.
     Sia con una lama di bisturi :                                 In piano mesio distale: Consentire 2 millimetri tra le
                                                                   spire di un dente naturale adiacente e un impianto, o 3
     Praticare un incisione crestale attraverso la gengive         millimetri tra le spire di due impianti.
     allegata, poi sollevare un lembo mucoperiostale
     allegato al lato linguale.

     Sia utilizzando            la    fresa      gengivale
     prevista nel kit :

     Centrare la taglierina sul sito da implantare e
     appoggiare; rimuovere il sedimento gomma nel
     centro della taglierina, mettere la taglierina in luogo
     controllando il suo orientamento perché determinerà
     l’asse di perforazione.

       2    Fresa DIAMETRO 2 MM

       Se l’incisione è stata eseguita utilizzando la taglierina
     gengivale, il trapano 2 millimetri verrà inserito nel foro
     centrale della taglierina che serve di guida e aiuta per
     stabilizzare l’asse di lavoro della fresa durante la messa
     in posto del sito. Sarà cosi perfettamente calibrata.
     Controllare che l’asse dato dalla coda del trapano è
     soddisfacente prima dell’inizio del motore.

       Rimuovere la taglierina dopo aver condotto un buco
     prima di 3 o 4 mm.

         La lunghezza degli impianti 9, 11, 13 e 15
      millimetri corrispondono alle lunghezze filettate e
      sabbiate, ma non includono il collo, che sarà posato
      sovracrestalmente. (pag.21)

20
Finalizzare la perforazione fino al marchio determinato,
sotto costante irrigazione esterna di cloruro di sodio,
e ad una velocità tra 1000 et 1200 giri / min in base
alla qualità del tessuto osseo. La progressione del
trapano deve essere senza vigore. In caso affermativo,
questo indica che dei frammenti di ossa non riescono a
evacuarsi indietro lungo l’elica. Un semplice movimento
avanti e indietro ben controllato in modo da non
ovalizzare il sito, si ottiene un progresso più fluido del
trapano. Questa tendenza non necessita un inversione
del senso del motore se è fatto al momento giusto.
Se il trapano è bloccato, può essere liberato in modo
«reverse».

   La profondità di utilizzo della fresa determinerà la
compressione dell’impianto nell’osso. Il trapano di
diametro 2 millimetri è dotato di 4 riferimenti: 9, 11,13
e 15 mm. Queste lunghezze si intendono «punta di
trapano compreso».

   L’osso perimplantare nella zona apicale dell’impianto
è generalmente più alveolato, la stabilità primaria
dell’impianto può essere migliorata in questo settore
riducendo la profondità di perforazione rispetto alla
lunghezza totale dell’impianto. L’impianto è leggermente
conico e munito di un foro con viti autofilettanti, per
andare avanti in modo efficace.

  3    Controllo DELL’ASSE IMPLANTARE

   Inserire il lato più fine del calibro di parallelismo per
apprezzare l’asse di emergenza dell’impianto e guidare
la seconda perforazione se necessario.

  La parte superiore del misuratore è svasata in modo
da simulare la base d’appoggio protesico e valutare lo
spazio necessario tra due impianti.

                                                               21
Protocollo STEP BY STEP

       4    Inserimento DELL’IMPIANTO
     L’impianto può essere inserito manualmente o al
     contrangolo. Ciò dovrebbe essere fatto con la massima
     cura in modo che l’impianto non entri in contatto con
     qualsiasi elemento non sterile prima dell’inserimento nel
     sito osseo. Per effettuare quest’operazione, utilizzare il
     tappo pinza del tubo dell’impianto. Trasportare l’impianto
     fino al sito destinatario e presentarlo all’ingresso del
     pozzo. Vissare pochi cicli di reti. Rimuovere il cappuccio
     e finire l’avvitamento con la chiave a clichetto munito
     della chiave esagonale interna.
     Per un inserimento al contrangolo, usare il mandrino
     esagonale interno ad una velocità da 15 à 25 giri / min,
     in modo di controllare bene la discesa dell’impianto.
     L’inserimento al contrangolo consente di misurare la
     coppia di inserimento dell’impianto, e apprezziare la
     sua stabilità primaria. Consigliamo di mettere in atto
     l’impianto a 30N.cm per fare un carico posticipato e tra
     40N.cm per fare un carico immediato o precoce.
     Si consiglia di verificare la stabilità primaria dell’impianto
     in fine di avvitamento cercando di mobilitarlo. Se
     l’impianto è mobile, la stabilità primaria è insufficiente e
     comprometterà l’osseo integrazione; meglio deporrlo,
     e prendere in considerazione l’uso di un impianto di
     diametro superiore se il volume dell’osso lo permette.

       5    Osteointegrazione

     Il periodo normale di attesa per ottenere una buona              Gli studi e i dati scientifici dimostrano che una protesi
     osteointegrazione è 3 mesi alla mandibola.                       stabilizzato su 4 impianti é possibile nella mandibola.
     Il medico deve definire questo periodo tenendo conto
     della qualità ossea, la stabilità primaria dell’impianto e
     il piano protesico.

       !   In caso di fallimento
     Per rimuovere un impianto, utilizzare un trapano di Ø            Per ristabilire il sito con un impianto di diametro più
     superiore a quello dell’impianto e rimuovere la camotta          piccolo si deve attendere la completa cicatrizzazione
     ossea. La rimozione dell’impianto è effettuata tramite un        del pozzo realizzato **.
     porta impianto avvitato sull’impianto.
     Il sito sarà nuovamente re-impiantato* :                           * E ‘importante analizzare le cause del fallimento prima di
     - Se il paziente è in grado di ricevere un nuovo impianto.         prendere in considerazione un eventuale re-impianto.
                                                                        ** Il medico stabilirà l’opportunità dell’utilizzo di un materiale
     - Il diametro dell’impianto sarà superiore, nel caso in cui        di riempimento.
     la posa chirurgica si svolga nello stesso tempo della
     rimozione.

22
P R OTE S I

              23
Protesi RIMOVIBILE

     Stabilizzazione di PROTESI RIMOVIBILE

                          ATTENZIONE

      Utilizzare solo nella mandibola e prestando attenzione di
      avere un appoggio mucoso della protesi, in modo da non
      concentrare tutti i vincoli sugli impianti.

                                                            alt. 2

                                 Ø 5,2
     Attacco O’ring
     cod. UPA FOR 52
     con una gomma di 60 shores

       A     Se la protesi rimovibile del                              B    Se la protesi deve essere
             paziente è riutilizzata                                        realizzata al laboratorio

     È svuotata a livello dell’intrados in modo da far               1.B Istituzione dei pilastri in titanio sulle parte
     combaciare le parti femmine con l’impianto a pallina.           coronariche dell’impianto.
                                                                     2.B Ritiro dell’impronta (i pilastri di titanio vengono
     1.A Dopo aver protetto la testa degli impianti con una          nell’impronta).
     carta fine e un isolatore, le parti femmine sono clippate       3.B Inserimento degli analoghi d’impianto in fondo
     sui capi d’impianto ; della resina auto-polimerizzabile         dell’impronta (vale a dire nei pilastri di titanio catturati
     viene introdotta nella parte inferiore della protesi, che       nell’impronta).
     è poi posizionata in bocca adeguando l’occlusione e             4.B Colata del modello.
     il posizionamento.                                              5.B Clippaggio delle parti femmine.
     2.A Dopo l’indurimento della resina intorno agli                6.B Realizzazione della protesi con i denti in resina
     allegati femmine, la protesi è pronta.                          posizionati nella cera secondo lo stesso processo
     3.A Prevedere una ribasatura per regolare il sostegno           che una protesi completa a sostegno esclusivamente
     mucose.                                                         mucoso.
                                                                     7.B Montaggio su articolatore e verifica
                                                                     dell’occlusione e della posizione dei denti riprodotti.
                                                                     8.B Impostazione blocco.
                                                                     9.B Sistemazione della protesi sul modello.
                                                                     10.B Sistemazione della protesi sugli impianti in
                                                                     bocca.

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25
Studi & PUBBLICAZIONI

  Les prothèses ostéo-intégrées - Bränemark / Zarb /
Albrektsson - Quintessence

  Osseointegrated implants in the treatment of th
edentulous jaw - Experience from a 10 years period.
Bränemark / Hansson / Adell / Breine / Lindstrom /
Hallen / Ohman
Almqvist and wiksell international - Stockholm

     The    Bränemark      osseointegrated                      implant
Albrektsson / Zarb - Quintessence

  Osseointegration in oral rehabilitation - Naert / Jan
Steenberghe / Wortington - Quintessence

 L’implantation en 1985 - Désespoir ou des espoirs ?
Analyse exhaustive de la méthode de Bränemark
- Expérience clinique de 5 années - GUY HURÉ
- Enclyclopédie médico-chirurgicale Odontologie
9-1989 23345 A10

    Thérapeuthique implantologique Endo-osseuse
originale - Le site Tubero-pterygoïdien - GUY HURÉ -
Les cahiers de prothèse n°67 - Septembre 1989

  A propos de l’état de surface des implants en titane
pur - Docteur GUY HURÉ - Implantodontie - 1994 -
N°14/15

   Comment choisir un anesthésique en odonto-
stomatomogie - Société d’Anatomie et de Pathologie
Oro-faciale - Docteur J. François GAUDY - Maître de
conférence service d’Anatomie - Faculté de chirurgie
dentaire de Paris V

  Les bases buccale
- Anesthésie Infiltrations locales d’articaïne associées
à une analgésie - Intraveineuse en chirurgie buccale
chez les malades à risque - Par B. Lefevre, J. Lepine,
D. Perrin, G. Malka - Le chirurgien-dentiste de France
- N°566 - 23 Mai 1991

           Implantologie               orale                         2003
Commission des dispositifs médicaux de l’ADF

     Facteurs     de    risques        en          implantologie
Franck Renouard

                              Italia: Via Leone XIII,10 - 20145 Milano
                              Francia : euroteknika - 726 rue du Général De Gaulle - 74700 Sallanches
                              T : +33 (0)4 50 91 49 20 - sales@etk.dental - www.etk.dental
                              Gli impianti euroteknika sono dispositivi medici di Classe IIb (Direttiva Europea 93/42/CEE) conformi alle norme in vigore e possiedono il marchio CE0459.
                              Leggere attentamente il manuale d’istruzioni ed il manuale d’uso.
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