Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri

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Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Teatro di Tradizione
   Dante Alighieri

Franz Joseph
Giacomo  Puccini
             Haydn

L’isola disabitata
Manon   Lescaut
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Teatro di Tradizione Dante Alighieri

          Stagione d’Opera e Danza
                           2021-2022

        Manon Lescaut
                     dramma in quattro atti
libretto di Domenico Oliva, Giulio Ricordi, Luigi Illica, Marco Praga
                   musica di Giacomo Puccini

                      (Edizione Ricordi, Milano)

                        Teatro Alighieri
               venerdì 18 febbraio ore 20.30
              domenica 20 febbraio ore 15.30
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Sommario
                                                La locandina ............................................................... pag.            5

                                                Il libretto ........................................................................ pag.    7

                                                Il soggetto .................................................................... pag.       35

                                                Note di regia
                                                di Aldo Tarabella ....................................................... pag.              37

                                                Manon, la libertà al femminile
                                                di Marco Targa . ......................................................... pag.             39

                                                I protagonisti . ............................................................ pag.          47

Coordinamento editoriale
Cristina Ghirardini
Grafica Ufficio Edizioni
Fondazione Ravenna Manifestazioni

Foto di scena del Teatro del Giglio di Lucca.
© Andrea Simi

Stampa GE.GRAF S.r.l., Bertinoro (FC)
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Manon Lescaut
dramma in quattro atti
libretto di Domenico Oliva, Giulio Ricordi, Luigi Illica, Marco Praga
musica di Giacomo Puccini
Edizione Ricordi, Milano

personaggi e interpreti
Manon Lescaut Monica Zanettin
Lescaut Marcello Rosiello
Renato Des Grieux Paolo Lardizzone
Geronte di Ravoir Alberto Mastromarino
Edmondo Saverio Pugliese
L’oste, il Sergente degli arcieri Marco Innamorati
Un musico Irene Molinari
Il maestro di ballo, un lampionaio Cristiano Olivieri
Il comandante di marina Alessandro Ceccarini
Un parrucchiere Greta Battistin, Giulia Petrucciani
direttore Marco Guidarini
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
regia Aldo Tarabella
Coro Archè
direttore Lorenzo Biagi
scene Giuliano Spinelli
luci Marco Minghetti
costumi Rosanna Monti
coreografie Luigia Frattaroli
corpo di ballo Greta Battistin, Viola Caracuzzo, Alessia Carbone, Giulia Mostacchi, Giulia Petrucciani
figuranti Claudio Almasio, Federico Diddi, Michele Franceschi, Massimo Risi
direttore di palcoscenico Guido Pellegrini assistente regista e direttrice di scena Emiliana Paoli
maestri collaboratori Silvia Gasperini, Arianna Tarantino
maestro alle luci Giovanni Vitali maestro ai sovratitoli Silvia Gentilini
capo-macchinista Andrea Vignali macchinisti Daniele Corsetti, Andrea Macis, Vittorio Regina
datore luci Tiziano Panichelli elettricisti Massimiliano Calvetti, Giuseppe Lena
capo attrezzista Daniela Giurlani attrezzista Samantha Cesaretti
responsabili sartoria Anna Mugnai, Manuela Monti
sarti Micol Bezzi, Giulia Nonni, Evelina Dario, Paolo Pagni, Agata De Palo
responsabile trucco e parrucco Patrizia Bonicoli
trucco e parrucco Federica Bartalini, Alessandra Giacomelli, Valentina Giannetto, Natasha Mazzelli, Elena Polvan
creazione dei suoni campionati Andrea Baggio
scene realizzate dal Laboratorio Tecnostyle srl, Guidonia (Roma)
costumi Annamode, Roma – Tirelli Trappetti, Roma – Uniformi, Sartoria Nori snc, Roma
attrezzeria E. Rancati, Milano calzature Epoca srl, Milano parrucche Audello Teatro srl, Torino
trasporti Untitrans, Lucca

coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Comunale di Modena Pavarotti-Freni,
Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Galli di Rimini, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Verdi di Pisa
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Manon Lescaut
                       dramma in quattro atti
  libretto di Domenico Oliva, Giulio Ricordi, Luigi Illica, Marco Praga
                     musica di Giacomo Puccini
                         Edizione Ricordi, Milano

                              PERSONAGGI

Manon Lescaut                                                  soprano
Lescaut, sergente delle guardie del Re                         baritono
Il Cavaliere Des Grieux                                          tenore
Geronte di Ravoir, tesoriere generale                             basso
Edmondo, studente                                                tenore
L’oste                                                            basso
Un musico                                                 mezzosoprano
Il maestro di ballo                                              tenore
Un lampionaio                                                    tenore
Sergente degli arcieri                                            basso
Il comandante di marina                                           basso
Un parrucchiere                                                   mimo

Musici, vecchi Signori ed Abati, fanciulle, borghesi, popolane, studenti,
popolani, cortigiane, arcieri, marinai

Seconda metà del secolo xviii.

                                     7
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Le avventure del Cavaliere Des Grieux, in quel mirabile libro dell’abate Prévost che è            ATTO PRIMO                                                Fanciulle
“Manon Lescaut”, così bizzarre e così umanamente vere, hanno dovuto per necessità                                                                           (Avvicinandosi.)
scenica essere circoscritte entro limiti severi. Ma la linea principale ed i personaggi che       Ad Amiens.                                                Vaga per l’aura
ne costituiscono il vero intreccio vennero completamente conservati.                              Un vasto piazzale presso la Porta di Parigi.              un’onda di profumi,
                                                                                                  Un viale a destra. A sinistra un’osteria con              van le rondini a vol
Così:
                                                                                                  porticato sotto al quale sono disposte varie              e muore il sol.
l’incontro ad Amiens di Manon destinata al convento e di Des Grieux proposto alla vita                                                                      È questa l’ora delle fantasie
                                                                                                  tavole per gli avventori. Una scaletta esterna
ecclesiastica – l’amore da quell’incontro – l’idea di una fuga – la fuga – poi, le infedeltà      conduce al primo piano dell’osteria.                      che fra le spemi lottano
di Manon – l’abbandono di Des Grieux – la conquista di quel vecchio ganimede di De                Studenti, borghesi, popolani, donne, fanciulle,           e le malinconie.
G*** M*** (Nel libretto Geronte di Ravoir, cassiere generale.) – i consigli e gli intrighi di     soldati passeggiano per la piazza e sotto il viale.       (Entra Des Grieux vestito semplicemente come
Lescaut, il fratello sergente – e, finalmente, ancora il ritorno all’amore – e, la nuova fuga –   Altri son fermi a gruppi chiacchierando. Altri            gli studenti.)
e, il tentativo non riuscito – l’arresto – la condanna di Manon alla deportazione.                seduti alle tavole, bevono e giuocano. Edmondo,
Così:                                                                                             attorniato da altri studenti, poi Des Grieux.             Studenti
Manon, bizzarro contrasto di amore, di civetteria, di venalità, di seduzione; il fratello                                                                   Oh, Des Grieux!
Lescaut, il quale spera trovare nella sorella tutte le turpi risorse richieste dalla di lui       Edmondo                                                   (Des Grieux li saluta senza accennare a volersi
                                                                                                  (Tra il comico ed il sentimentale.)                       fermare.)
depravazione: il vecchio e ricco libertino, causa prima della perdita di Manon: il Cavaliere
                                                                                                  Ave, sera gentile, che discendi
Des Grieux, infine che, come ama sempre, sempre spera e che, l’ultima illusione svanita,                                                                    Edmondo
                                                                                                  col tuo corteo di zeffiri e di stelle;
si fa mozzo per salire sul vascello che deve portare Manon in America, seguendo il suo                                                                      (Chiamandolo.)
                                                                                                  ave, cara ai poeti ed agli amanti…
amore e il suo destino. Ma il destino inesorabilmente lo persegue: Manon e Des Grieux                                                                       		                Fra noi,
sono obbligati ad una immediata, rapida fuga, la quale ha per scioglimento una delle              Studenti                                                  amico, vieni e ridi
pagine più sublimi e pietose di dramma, là, in una landa perduta, arida, ignorata; in una         (Dopo averlo interrotto con una gran risata.)             e ti vinca la cura
profonda solitudine, in un immenso abbandono d’ogni vita, d’ogni cosa… – tutto ciò fu             … e ai ladri ed ai brïachi!                               di balzana avventura.
nel libretto conservato con quella fedeltà possibile in una translazione di un’opera dalla        Noi ti abbiamo spezzato il madrigale!                     (Des Grieux, senza aver l’aspetto preoccupato,
forma narrativa in quella rappresentativa.                                                                                                                  si mostra poco disposto ad unirsi alle schiere
                                                                                                  Edmondo                                                   allegre dei suoi compagni.)
                                                                                                  E vi ringrazio. Pel vïal giulive                          Non rispondi? Perché? Mesto tu sembri! Forse
                                                                                                  vengono a frotte a frotte                                 di dama inaccessibile acuto amor ti morse?
                                                                                                  fresche, ridenti e belle
                                                                                                  le nostre artigianelle…                                   Des Grieux
                                                                                                                                                            (Lo interrompe, alzando le spalle.)
                                                                                                  Studenti                                                  L’amor! Questa tragedia,
                                                                                                  Or s’anima il vïale.                                      ovver commedia,
                                                                                                                                                            io non conosco!
                                                                                                  Edmondo                                                   (Gli studenti si dividono, alcuni restano a
                                                                                                  Preparo un madrigale                                      conversare con Des Grieux ed Edmondo altri si
                                                                                                  furbesco, ardito e gaio;                                  danno a corteggiare le ragazze che passeggiano
                                                                                                  e sia la musa mia                                         sul piazzale e nel viale.)
                                                                                                  tutta galanteria!
                                                                                                                                                            Alcuni studenti
                                                                                                  Edmondo e gli Studenti                                    (A Des Grieux.)
                                                                                                  (Ad alcune fanciulle che si avanzano dal viale.)          		                  Baie!
                                                                                                  Giovinezza è il nostro nome,                              Misteriose vittorie
                                                                                                  la speranza è nostra iddia,                               cauto celi e felice;
                                                                                                  ci trascina per le chiome                                 fido il figliuol di Venere
                                                                                                  indomabile virtù.                                         ti guida e benedice.
                                                                                                  Santa ebbrezza! Or voi, ridenti,
                                                                                                                                                            Des Grieux
                                                                                                  amorose adolescenti,
                                                                                                                                                            Amici, troppo onore voi mi fate.
                                                                                                  date il labbro e date il core
                                                                                                  alla balda gioventù.
                                                                                                                                                            Edmondo e Studenti
                                                                                                                                                            				                           Per Bacco,
                                                                                                                                                            indoviniam, amico… Ti crucci d’uno scacco…

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Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
Des Grieux                                               aiuta a scendere Manon. Dall’osteria vengono       (Preceduti dall’oste, salgono al primo piano              Manon
No… non ancora… ma se vi talenta,                        frettolosamente alcuni garzoni, i quali si         Geronte e Lescaut, che avrà fatto cenno a                 Tanta pietà traspare
vo’ compiacervi… e tosto!!                               affaccendano attorno a diversi viaggiatori, e      Manon d’attenderlo. Manon si siede.)                      dalle vostre parole!
(Si avvicina ad alcune fanciulle che passano e           dispongono per lo scarico dei bagagli.)                                                                      Vo’ ricordarvi! Il nome
con galanteria dice loro.)                               Giunge il cocchio d’Arras!                         Des Grieux                                                vostro?…
Tra voi, belle, brune e bionde                           Discendono… vediam!… Viaggiatori                   (Che non avrà mai distolto gli occhi da Manon,
si nasconde                                              eleganti – galanti!                                le si avvicina.)                                          Des Grieux
ritrosetta – giovinetta                                                                                     Deh, se buona voi siete siccome siete bella,                       Sono Renato
vaga – vezzosa,                                          Manon, Lescaut, Geronte, poi l’oste. Alcuni        mi dite il nome vostro, cortese damigella.                Des Grieux…
dal labbro rosa                                          garzoni d’osteria.
che m’aspetta?                                                                                              Manon                                                     Lescaut
Sei tu quella – bionda stella?                           Studenti                                           (Alzandosi, risponde modestamente.)                       (Di dentro.)
Dillo a me!                                              (Ammirando Manon.)                                 Manon Lescaut mi chiamo.                                  		           Manon!
Palesatemi il destino                                    Chi non darebbe a quella
e il divino                                              donnina bella                                      Des Grieux                                                Manon
viso ardente                                             il gentile saluto                                  				                        Perdonate al dir mio,         			                   Lasciarvi
che m’innamori,                                          del benvenuto?                                     ma da un fascino arcano a voi spinto son io.              debbo.
ch’io vegga e… adori                                                                                        Persino il vostro volto parmi aver visto, e strani        (Volgendosi verso l’albergo.)
eternamente!                                             Lescaut                                            moti ha il mio core. Quando partirete?                           Vengo!
Sei tu quella – bruna snella?                            Ehi! l’oste!                                                                                                 (A Des Grieux.)
Dillo a me!                                              (A Geronte.)                                       Manon                                                     		            Mio fratello
(Le fanciulle, comprendendo che egli scherza, si                      Cavalier, siete un modello            (Dolorosamente.)                                          m’ha chiamata.
allontanano corrucciate da Des Grieux crollando          di squisitezza…                                    					                                  Domani
le spalle. Gli studenti ridono .)                        (Chiamando.)                                       all’alba io parto. Un chiostro m’attende!                 Des Grieux
                                                         		               Ehi! l’oste!                                                                                (Supplichevole.)
Gli studenti                                                                                                Des Grieux                                                		             Qui tornate?
Ma bravo!                                                L’oste                                             				                                 E in voi l’aprile
                                                         (Accorrendo.)                                      nel volto si palesa e fiorisce! o gentile,                Manon
Edmondo                                                  				                       Eccomi qua!             qual fato vi fa guerra?                                   No! non posso. Mi lasciate!…
            Guardate, compagni,                                                                             (Edmondo cautamente si avvicina agli
di lui più nessuno si lagni!                             Des Grieux                                         studenti che sono all’osteria, ed indica loro             Des Grieux
                                                         (Guardando Manon.)                                 furbescamente Des Grieux che è in stretto                 O gentile, vi scongiuro…
Tutti                                                    Dio, quanto è bella!                               colloquio con Manon.)
Festeggiam la serata,                                    (La diligenza entra nel portone dell’osteria: la                                                             Manon
com’è nostro costume,                                    folla si allontana: parecchi studenti tornano ai   Manon                                                     (Commossa.)
suoni musica grata                                       tavoli a bere e giuocare: Edmondo si ferma da      			                  Il mio fato si chiama:               Mi vincete! Quando oscuro
nei brindisi il bicchier,                                un lato ad osservare Manon e Des Grieux.)          voler del padre mio.                                      l’aere intorno a noi sarà!…
e noi rapisca il fascino                                                                                                                                              (S’interrompe: vede Lescaut che sarà venuto
ardente del piacer!                                      Geronte                                            Des Grieux                                                sul balcone dell’osteria e frettolosamente lo
                                                         (All’oste.)                                        			                 Oh, come siete bella!                 raggiunge, entrando ambedue nelle camere.)
Danze, brindisi, follie,                                 			                Questa notte, amico,            Ah! no! non è un convento che sterile vi brama!
il corteo di voluttà                                     qui poserò…                                        No! sul vostro destino riluce un’altra stella.            Des Grieux
or s’avanza per le vie                                   (A Lescaut.)                                                                                                 (Che avrà seguito Manon collo sguardo,
e la notte regnerà;                                      		           Scusate!                              Manon                                                     prorompe con accento appassionato.)
è splendente – ed irruente                               (All’oste.)                                        La mia stella tramonta!                                   Donna non vidi mai simile a questa!
è un poema di fulgor:                                    Ostiere, v’occupate                                                                                          A dirle: io t’amo,
tutto vinca – tutto avvinca                              del mio bagaglio.                                  Des Grieux                                                tutta si desta l’anima.
la sua luce e il suo furor.
                                                                                                            (Tristamente.)                                            “Manon Lescaut mi chiamo!”
(Squilla la cornetta del postiglione: dal fondo          L’oste
                                                                                                            Or parlar non possiamo.                                   Come queste parole
a destra arriva una diligenza: tutti si affollano        Ubbidirò…
                                                                                                            Ritornate fra poco,                                       mi vagan nello spirto
per osservare chi arriva: la diligenza si arresta        (Dà qualche ordine.)
                                                                                                            e cospiranti contro                                       e ascose fibre vanno a carezzare.
innanzi al portone dell’osteria. Scende subito                      Vi prego,
                                                                                                            il fato, vinceremo.                                       O susurro gentil, deh! non cessare!…
Lescaut, poi Geronte, il quale galantemente              mi vogliate seguire.

                                                    10                                                                                                               11
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
(Edmondo e gli studenti, che hanno spiato                 Edmondo                                          l’affitto dell’imposte a me fidato                      Lescaut
Des Grieux, lo circondano rumorosamente.)                 (Ad una fanciulla.)                              dalla bontà del Re, dalla mia borsa.                    (Si avvicina in modo deciso agli studenti, si
                                                          Addio mia stella,                                                                                        pone alle spalle d’un giuocatore, osserva il suo
Studenti                                                  addio mio fior,                                  Lescaut                                                 giuoco, poi con aria di rimprovero.)
La tua ventura                                            vaga sorella                                     (Che sacco d’oro.)                                      Un asso?! mio signore,
ci rassicura.                                             del dio d’amor.                                                                                          un fante! Errore, errore!
O di Cupido degno fedel,                                  A te d’intorno                                   Geronte
bella e divina                                            va il mio sospir,                                			               E non mi sembra lieta                 Gli studenti
la pellegrina                                             e per un giorno                                  neppur vostra sorella.                                  (A Lescaut.)
per tua delizia scese dal ciel!                           non mi tradir.                                                                                           È vero, un fante; siete
(Des Grieux parte indispettito.)                          (Saluta galantemente la fanciulla, la quale si   Lescaut                                                 un maestro?
Fugge: è dunque innamorato!…                              allontana; poi, vedendo Geronte e Lescaut        Pensate! a diciott’anni!
(Tutti gli studenti si avviano allegramente al            in stretto colloquio, si ferma in disparte ad    Quanta festa di sogni e di speranze                     Lescaut
porticato dell’osteria: si imbattono in alcune            osservarli.)                                     in quella testolina…                                    		           Celiate!
fanciulle e le invitano galantemente a seguirli.                                                                                                                   Un dilettante…
Intanto scendono dalla scaletta Lescaut e                 Geronte                                          Geronte
Geronte, e parlano fra loro, passeggiando.                (A Lescaut.)                                     Comprendo… Poverina!…                                   Gli studenti
Edmondo si avvicina ad una fanciulla e le parla           Dunque vostra sorella                            È d’uopo consolarla. Questa sera                        		             A noi…
galantemente; sul finire del dialogo fra Lescaut          il velo cingerà?                                 meco verrete a cena?                                    v’invito… banco!
e Geronte, l’accompagna sino al viale a destra,                                                            Ci sian propizie l’ore.
ove le dà l’addio.)                                       Lescaut                                                                                                  Lescaut
                                                          Malo consiglio della gente mia.                  Lescaut                                                 (Con aria fredda e sprezzante sedendosi a
Studenti                                                                                                   Quale onor! Quale onore!…                               giuocare.)
Venite fanciulle!… Augurio ci siate                       Geronte                                          E intanto permettete…                                   		               Carte!
di buona fortuna.                                         Diversa idea mi pare                             (Gli fa cenno d’offrirgli qualche cosa all’osteria.)    (Geronte, che da lontano ha osservato Lescaut,
                                                          la vostra?                                                                                               vedendolo occupato al giuoco, chiama l’oste,
Fanciulle                                                                                                  Geronte                                                 che è sul limitare del portone: l’oste accorre
È bionda od è bruna                                       Lescaut                                          (Che sulle prime aveva seguito Lescaut, cambia          premuroso; Geronte lo conduce in disparte,
la diva che guida la vostra tenzon?                       		 Certo, certo,                                 subito di pensiero.)                                    mentre Edmondo, messo in sospetto dagli
                                                          ho più sana la testa                             Scusate… m’attendete                                    andirivieni di Geronte, cautamente si avvicina
Studenti                                                  di quel che non sembri, e benché triste fama     per breve istante; qualche ordine io debbo              per sorvegliarlo.)
È calva la diva: ma morbida chioma                        le giovanili mie gesta circondi.                 all’ostiere impartir…
voi fa desïar.                                            Ma la vita conosco,                              (Lescaut s’inchina e Geronte s’allontana verso          Geronte
Chi perde e chi vince, voi brama, o fanciulle,            forse troppo. Parigi                             il fondo: annotta e dall’interno dell’osteria sono      (All’oste.)
chi piange e chi ride;                                    è scuola grande assai.                           portate via varie lampade e candele accese, che         Amico, io pago prima e poche ciarle!
noi prostra ed irride                                     Di mia sorella guida, mormorando,                i garzoni dispongono sui tavoli dei giuocatori.)        Una carrozza e cavalli che volino
la mala ventura:                                          adempio il mio dovere,                                                                                   sì come il vento; fra un’ora!
ma lieta prorompe                                         come un vero soldato.                            Gli studenti
d’amore la folle, l’eterna canzon.                        Solo, dico, che ingrato                          (Giuocando animatamente.)                               L’oste
                                                          evento al mondo non ci coglie, senza             Un asso! Un fante! Un tre!                              				                           Signore!
Ragazze                                                   qualche compenso: e voi conobbi illustre         Che gioco maledetto!
Amiche fedeli di un’ora, volete?                          Signor?…                                                                                                 Geronte
Il riso chiedete,                                                                                          Lescaut                                                 Dietro l’albergo, fra un’ora, capite?!
il bacio, il sospir?                                      Geronte                                          (Attratto dalle voci si accosta al porticato e          Verranno un uomo e una fanciulla… e via
Orniam la vittoria,                                                 Geronte di Ravoir.                     guarda con febbrile interesse.)                         sì come il vento, via, verso Parigi!
e il core del vinto                                                                                        Giocano! Oh, se potessi                                 E ricordate che il silenzio è d’or.
al tepido effluvio di molle carezza                       Lescaut                                          qualche colpo perfetto
riposa, obliando, e l’onta e il martir.                   				                         Diporto             tentare anch’io!                                        L’oste
(Studenti e fanciulle prendono posto intorno              vi conduce in vïaggio?                                                                                   L’oro… adoro.
alle tavole: alcuni ricominciano a giuocare, altri                                                         Tutti
ordinano da bere.)                                        Geronte                                          		            Puntate!                                  Geronte
                                                          			                     No, dovere;              Puntate!… Carte!… Un asso!…                             		              Bene, bene!…

                                                     12                                                                                                           13
Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
(Dandogli una borsa.)                                      Edmondo                                              Des Grieux                                         Manon
Adoratelo e ubbidite,                                      Siamo a buon punto?!                                 (Affascinato.)                                     (Stupita.)
or mi dite,                                                                                                     Nelle pupille fulgide profonde                     			                  Che dite?!
(Indicando il portone dell’osteria.)                       Des Grieux                                           sfavilla il desiderio dell’amore…
quest’uscita ha l’osteria                                  			                     Salvami!                     Amor ora vi parla!… Date all’onde                  Des Grieux
solamente?                                                                                                      del nuovo incanto il dolce labbro e il core…       				                            Il vero!
                                                           Edmondo                                              l’anima date a questo immenso invito
L’oste                                                     Salvarti?!… La partenza                              di baci e di carezze che ne è intorno!             Edmondo
		           Ve n’ha un’altra.                             impedire?… Tentiamo!…                                V’amo! v’amo! Quest’attimo di giorno               (Accorrendo si avvicina a Des Grieux e Manon e
                                                           Senti! Ti salvo, forse.                              deh!… a me rendete eterno ed infinito!             dice loro rapidamente.)
Geronte                                                    Del gioco all’amo morse                                                                                 Il colpo è fatto, la carrozza è pronta…
Indicatemi la via.                                         il soldato laggiù.                                   Manon                                              Che burla colossal! Presto! Partite…
(Partono dal fondo a sinistra.)                                                                                 Una fanciulla povera son io,
                                                           Des Grieux                                           non ho sul volto luce di beltà,                    Manon
Edmondo                                                    E il vecchio?                                        regna tristezza sul destino mio…                   (Sorpresa.)
(Che ha udito il colloquio fra Geronte e l’oste.)                                                                                                                  Fuggir?… Fuggir?
Vecchietto amabile,                                        Edmondo                                              Des Grieux
inciprïato Pluton sei tu!                                  		            Il vecchio? Oh, il vecchio             Vinta tristezza dall’amor sarà!                    Des Grieux
La tua Proserpina                                          l’avrà da far con me!                                                                                   			                Fuggiamo!… Concedete
                                                                                                                La bellezza vi dona
di resistere forse avrà virtù?                             (Si avvicina ai compagni che giuocano, e                                                                che il vostro rapitor… un altro sia.
                                                                                                                il più vago avvenir,
(Entra Des Grieux pensieroso: Edmondo gli si               parla all’orecchio d’alcuni fra essi; poi esce e
                                                                                                                o soave persona,
avvicina: poi battendogli sulla spalla.)                   si allontana a sinistra; si sospende il giuoco:                                                         Manon
                                                                                                                mio infinito sospir!
Cavaliere, te la fanno!                                    Lescaut beve in compagnia degli studenti:                                                               (A Des Grieux.)
                                                                                                                M’inonda soave delizia
                                                           Manon comparisce sulla scaletta, guarda                                                                 Voi mi rapite?
                                                                                                                o fiore dell’anima mia;
Des Grieux                                                 ansiosa intorno e visto Des Grieux scende e gli si
                                                                                                                m’inonda profonda letizia
(Con sorpresa.)                                            avvicina.)                                                                                              Des Grieux
                                                                                                                e l’alma pei sogni s’avvia…
Che vuoi dir?                                                                                                                                                      		              Vi rapisce amore.
                                                                                                                Oh! dove il tuo sguardo m’adduce
                                                           Manon
                                                                                                                la vita comincia per me;
Edmondo                                                    Vedete? Io son fedele                                                                                   Manon
                                                                                                                io sogno un futuro di luce,
(Ironicamente.)                                            alla parola mia. Voi mi chiedeste                                                                       (Resistendo.)
                                                                                                                la vita divisa con te.
		             Quel fior dolcissimo                        con fervida preghiera,                                                                                  Ah, no!
che olezzava poco fa                                       che a voi tornassi un’altra volta. Meglio
                                                                                                                Manon
dal suo stel divelto, povero                               non rivedervi, io credo, e al vostro prego                                                              Des Grieux
                                                                                                                No, non è vero! Troppo bello è il sogno!
fior, fra un’ora appassirà!                                benignamente opporre il mio rifiuto.                                                                    (Con intensa preghiera.)
                                                                                                                Oh, non è inganno la vostra parola?!…
La tua fanciulla, la tua colomba                                                                                                                                          V’imploro!
or vola, or vola:                                          Des Grieux
                                                                                                                Lescaut
del postiglione suona la tromba…                           Oh come gravi le vostre parole!…                                                                        Edmondo
                                                                                                                (Alzandosi e picchiando sul tavolo.)
Via, ti consola:                                           Sì ragionar non suole                                                                                   			                 Presto, via ragazzi!
                                                                                                                Non c’è più vino? E che? Vuota è la botte?
un vecchio la rapisce!                                     l’età gentile che v’infiora il viso;
                                                                                                                (Gli studenti lo forzano a sedere: il giuoco
                                                           mal s’addice al sorriso                                                                                 Des Grieux
                                                                                                                riprende più animato. All’udire la voce di
Des Grieux                                                 che dall’occhio bellissimo traluce                                                                      (Insistendo.)
                                                                                                                Lescaut, Manon e Des Grieux si ritraggono verso
(Grandemente turbato.)                                     questo severo ragionare e questo                                                                        Manon… Manon…
                                                                                                                destra agitatissimi; Manon impaurita vorrebbe
			                Davvero?                                disdegno melanconico!…
                                                                                                                rientrare, ma viene trattenuta da Des Grieux.)
                                                                                                                                                                   Manon
Edmondo                                                    Manon                                                                                                   (Risoluta.)
                                                                                                                Des Grieux
				                               Impallidisci?           Eppur lieta, assai lieta                                                                                			                 Andiam!
                                                                                                                Deh! m’ascoltate: vi minaccia un vile
Per Dio, la cosa è seria!                                  un tempo io fui! La queta
                                                                                                                oltraggio; un rapimento! Un libertino,
                                                           casetta risonava                                                                                        Edmondo
                                                                                                                quel vecchio che con voi giunse, una trama
Des Grieux                                                 di mie folli risate,                                                                                    				                          Oh! che bei pazzi!
                                                                                                                a vostro danno ordì.
			                         Qui l’attendo, capisci?        e coll’amiche gioconde ne andava                                                                        (Edmondo dà a Des Grieux il proprio mantello
                                                           gioconda a danza!                                                                                       col quale può coprirsi il volto, poi tutti e tre
                                                           Ma di gaiezza il bel tempo fuggi!                                                                       fuggono dal fondo, dietro l’osteria. Geronte

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Manon Lescaut Giacomo Puccini - Teatro Alighieri
viene dalla sinistra, dà una rapida occhiata           Geronte                                               (Preso a braccio Geronte si avvia verso l’osteria,    ATTO SECONDO
al tavolo; vedendovi Lescaut giuocare                  			                 Vostra sorella!                   parlando e gesticolando calmo e maestoso.)
animatamente, lascia sfuggire un moto di                                                                     Degli eventi all’altezza esser convien!…              A Parigi.
soddisfazione, e cautamente, in modo da non            Lescaut                                               					                                      Perché…    Salotto elegantissimo in casa di Geronte.
risvegliare l’attenzione di alcuno, va verso           Che?! – Mille e mille bombe!                          (Entrano nell’osteria.)                               Nel fondo due porte. A destra ricchissime e
l’osteria, dove trova l’oste.)                         (Butta le carte e corre fuori; l’oste impaurito       (Gli studenti, tralasciato il giuoco, ridono          pesanti cortine nascondono l’alcova. A sinistra,
                                                       fugge nell’osteria.)                                  sottecchi dell’avventura di Des Grieux che            presso alla finestra, una ricca pettiniera. Sofà,
Geronte                                                                                                      sottovoce Edmondo a loro narra; cauti però per        sedili, poltrone, un tavolo.
Di sedur la sorellina                                  Geronte                                               la presenza del sergente, prudentemente, in           Manon, un parrucchiere.
è il momento! – Via, ardimento,                        				                          L’inseguiamo!           disparte, guardano, ascoltano e si divertono.)
                                                                                                                                                                   (Manon è seduta avanti alla pettiniera: è coperta
che il sergente è al giuoco intento.                   È uno studente!
                                                                                                                                                                   da un ampio accappatoio bianco che le avvolge
È bene ch’ei vi resti!                                                                                       Studenti
                                                                                                                                                                   tutta la persona. Il parrucchiere le si affanna
(Chiama sottovoce l’oste.)                             Lescaut                                               Venticelli – ricciutelli
                                                                                                                                                                   intorno. Due garzoni nel fondo stanno pronti ai
			                  Ehi, dico…                        (Vedendo la simulata indifferenza degli studenti,     che spirate
                                                                                                                                                                   cenni del parrucchiere.)
(L’oste accorre.)                                      crolla il capo.)                                      fra vermigli – fiori e gigli,
				                            È pronta               		               È inutil!…                           avventura
                                                                                                                                                                   Manon
la cena?                                               (E a Geronte che si lascia sfuggire un moto           strana e dura,
                                                                                                                                                                   (Guardandosi allo specchio.)
                                                       d’impazienza, dice calmo.)                            deh, narrate.
                                                                                                                                                                   Dispettosetto riccio questo!
L’oste                                                 				                          Riflettiamo!            Strana e dura – l’avventura
                                                                                                                                                                   (Al parrucchiere.)
         Si, Eccellenza!                               Cavalli pronti avete?…                                per mia fé!
                                                                                                                                                                   Il calamistro!… Presto!…
                                                       (Geronte accenna di no.)                              Assetato labbro aveva
                                                                                                                                                                   (Il parrucchiere corre saltellando a prendere
Geronte                                                			                      Il colpo è fatto!            coppa piena;
                                                                                                                                                                   il ferro per arricciare e ritorce il riccio ribelle,
			                        L’annunziate                È tardi disperarsi ed è da matto!                     ber voleva
                                                                                                                                                                   quindi eseguisce premurosamente i vari ordini
a quella signorina                                                                                           e avidamente
                                                                                                                                                                   che gli dà Manon.)
che…                                                   Geronte                                               già suggeva…
                                                                                                                                                                   Or… la volàndola!…
                                                       È ver.                                                ma repente,
                                                                                                                                                                   Severe un po’ le ciglia!…
Edmondo                                                                                                      bocca ignota – la fé vuota…
                                                                                                                                                                   La cerussa!…
(Che è ritornato e ha udito le ultime parole di        Lescaut                                               Dura è affé!…
                                                                                                                                                                   (Soddisfatta.)
Geronte, gli si fa innanzi a grandi inchini.)               Vedo; Manon con sue grazie leggiadre
                                                                                                                                                                   		              Lo sguardo
     Quella signorina?…                                ha suscitato in voi… un affetto di padre!             Edmondo e gli studenti
                                                                                                                                                                   vibri a guisa di dardo!
                                                                                                             (Avanzandosi cautamente dal fondo sino alla
                                                                                                                                                                   Qua la giunchiglia!…
Geronte                                                Geronte                                               porta dell’osteria, con malizia.)
(Seccato.)                                             Non altrimenti!                                       A volpe invecchiata
                                                                                                                                                                   Lescaut e detti.
			                         Sì.                                                                              l’uva fresca e vellutata
                                                       Lescaut                                               sempre acerba rimarrà.
                                                                                                                                                                   Lescaut
Edmondo                                                (Con dignitosa fierezza.)                             (Gli studenti scoppiano in una gran risata;
                                                                                                                                                                   (Entrando.)
(Additando dal fondo, lontano, verso la via che        		                E a chi lo dite!… Ed io da figlio   in quel mentre esce minaccioso Lescaut: gli
                                                                                                                                                                   Buon giorno, sorellina!
conduce a Parigi.)                                     rispettoso vi do un ottimo consiglio…                 studenti fuggono ridendo.)
				                       Eccellenza,                 Parigi!… È là Manon… Manon già non si perde!
                                                                                                                                                                   Manon
vedetela! Essa parte in compagnia                      Ma borsa di studente presto rimane al verde…
                                                                                                                                                                   (Facendo attenzione al parrucchiere.)
d’un ardente – studente.                               Manon non vuol miseria! Manon riconoscente
                                                                                                                                                                   Il minio e la pomata!…
(Edmondo si avvicina agli studenti.)                   accetterà… un palazzo per piantar lo studente!
                                                       Voi farete da padre ad un’ottima figlia,
                                                                                                                                                                   Lescaut
Geronte                                                ed io completerò, signore, la famiglia.
                                                                                                                                                                   Questa mattina
(Guarda sorpreso, poi nella massima confusione         Che diamine! Ci vuole calma… filosofia…
                                                                                                                                                                   mi sembri un po’ imbronciata.
corre da Lescaut scuotendolo.)                         (Vedendo a terra il tricorno che, in un momento
L’hanno rapita!                                        d’ira era caduto a Geronte, lo raccoglie e lo
                                                                                                                                                                   Manon
                                                       porge al vecchio ganimede, ma, udendo ridere
                                                                                                                                                                   Imbronciata?… Perché?
Lescaut                                                gli studenti, si volge impettito e minaccioso. Poi
(Giuocando.)                                           dice a Geronte.)
                                                                                                                                                                   Lescaut
		           Chi?                                      Ecco il vostro tricorno!… E, domattina, in via!
                                                                                                                                                                   No? Tanto meglio!
                                                       Dunque, dicevo… A cena e il braccio a me!
                                                                                                                                                                   (Sorridendo malizioso.)

                                                  16                                                                                                              17
Geronte ov’è?                        che un dì Manon avesse abbandonato                Ah… in quelle trine morbide…                         l’ore fugaci…
Così presto ha lasciato… il gineceo?…                   per un palazzo aurato                             nell’alcova dorata v’è un silenzio…                  le tue carezze ardenti!
                                                        quell’umile dimora.                               un freddo che m’agghiaccia!…                         Rendimi i baci,
Manon                                                                                                     Ed io che m’ero avvezza                              i baci tuoi cocenti…
(Al parrucchiere.)                                      Manon                                             a una carezza                                        l’ebbrezza che un di mi beò!
Ed ora… un nèo!                                         (L’interrompe.)                                   voluttuosa                                           Vieni!… Son bella?
(Il parrucchiere porta a Manon la scatola di            E… dimmi…                                         di labbra ardenti e d’infuocate braccia…             più bella ancor sarò!
lacca giapponese contenente i nèi. Manon                                                                  or ho… tutt’altra cosa!                              (Rimane pensierosa, rattristata, poi i suoi occhi
indecisa vi cerca dentro rovistandone i taffetà         Lescaut                                           (Pensierosa.)                                        si soffermano allo specchio; la sua adorabile
non decidendosi a scegliere.)                           		           Che vuoi dire?…                                                                           figura vi si delinea; le mani quasi incoscienti
                                                                                                          O mia dimora umile,
                                                                                                                                                               aggiustano le pieghe della veste; poi i pensieri si
                                                                                                          tu mi ritorni innanzi
Lescaut                                                 Manon                                                                                                  mutano, le labbra sorridono, gli occhi sfavillano
                                                                                                          gaia, isolata, bianca
(Consigliando.)                                         				                           Nulla!…                                                                 nel trionfo di sua bellezza e passando davanti
                                                                                                          come un sogno gentile
Lo Sfrontato!… Il Biricchino!…                                                                                                                                 allo specchio, domanda a Lescaut.)
                                                                                                          e di pace e d’amor!
No?… il Galante!…                                       Lescaut
                                                        				                                     Nulla?                                                        Manon
                                                                                                          Lescaut
Manon                                                   Davver?…                                                                                               Davver che a maraviglia questa veste
                                                                                                          (Osservando inquieto Manon.)
(Ancora indecisa.)                                                                                                                                             mi sta?…
                                                                                                          Orben… poiché tu vuoi saper… Des Grieux
			                  Non saprei…                        Manon
                                                                                                          come Geronte, è un grande amico mio.
(Risolvendosi.)                                         (Indifferente.)                                                                                        Lescaut
                                                                                                          Ei mi tortura sempre:
Ebben… due nèi!                                                    Volevo dimandar…                                                                            (Ammirando.)
                                                                                                          (Imitando Des Grieux.)
All’occhio l’Assassino!                                                                                                                                                Ti sta a pennello!
                                                                                                          			                   “Ov’è Manon?
e al labbro il Voluttuoso!                              Lescaut
                                                                                                          Ove?… Con chi fuggì? Ad Est? A Nord?
(Il parrucchiere pone i due nèi, poi                    			                           Risponderò!…                                                             Manon
                                                                                                          A Sud?…” Sempre io rispondo: “Non lo so!…”.
graziosamiente e con bravura toglie                                                                                                                            E il tupé?…
                                                                                                          E alfin l’ho persuaso!…
l’accappatoio a Manon, che appare vestita,              Manon
incipriata, pettinata; piega l’accappatoio, si          (Volgendosi con vivacità.)                                                                             Lescaut
                                                                                                          Manon
inchina a Manon, fa un cenno ai suoi garzoni e a        Risponderai?                                                                                           		            Portentoso!
                                                                                                          (Sorpresa.)
grandi inchini esce.)
                                                                                                          			                      Ei m’ha scordata!?…
                                                        Lescaut                                                                                                Manon
Lescaut                                                 (Malizioso.)                                                                                           			                         E il busto?…
                                                                                                          Lescaut
(Guarda attento Manon ed esclama ammirato.)             		            Ho inteso!… Ne’ tuoi occhi
                                                                                                          No! No!… Ma che vincendo può coll’oro
Che insieme delizioso!…                                 io leggo un desiderio.                                                                                 Lescaut
                                                                                                          forse scoprir la via che mena a te!
                                                        (Guardando comicamente intorno.)                                                                       					                                  Bello!!
                                                                                                          (Con mistero e con gesti di giuocatore provetto.)
Lescaut, Manon, poi musici.                             			                    Se Geronte                                                                      (Entrano alcuni personaggi incipriati tenendo
                                                                                                          Or… correggendo la fortuna sta…
                                                        lo sospettasse!…                                                                                       fra le mani dei fogli di musica. Si avanzano
                                                                                                          Io l’ho lanciato al gioco!… Vincerà!…
Lescaut                                                                                                                                                        ad inchini e si schierano da un lato, avanti a
(Continuando ad ammirare Manon.)                        Manon                                             È il vecchio tavolier (per noi) tal quale            Manon.)
Sei splendida e lucente!                                (Allegra.)                                        la cassa del danaro universale!…
M’esalto!… E n’ho il perché!…                           			               È ver! Hai côlto!               Da me lanciato e istrutto                            Lescaut
È mia la gloria se                                                                                        pelerà tutti e tutto!                                (Sottovoce a Manon.)
sei salva dall’amor d’uno studente.                     Lescaut                                           Ma nel martirio delle lunghe lotte                   Che ceffi son costoro?… Ciarlatani o speziali?
Allor che sei fuggita… là, ad Amiens,                   				                                  Brami       intanto il dì e la notte
mai la speranza il cor m’abbandonò!                     nuove di… Lui?…                                   vive incosciente della sua follia,                   Manon
Là, la tua sorte vidi!… Laggiù il magico                                                                  e ognora chiede al giuoco ove tu sia!                (Annoiata.)
fulgor di queste sale balenò.                           Manon                                                                                                  Son musici!… È Geronte che fa dei madrigali!
T’ho ritrovata! Una casetta angusta                     			               È ver!                          Manon
era la tua dimora possedevi                             (Con tristezza.)                                  (Fra sé, dolorosamente.)                             Il madrigale.
innumerati baci e… niente scudi!…                       			                     L’ho abbandonato          Per me tu lotti,
È un bravo giovinotto quel Des Grieux!…                 senza un saluto… un bacio!…                       per me che, vile, ti lasciai:                        I musici
Ma… (ahimè) non è cassiere generale!                    (Si guarda intorno e si ferma cogli occhi         che tanto duolo a te costai!…                        Sulla vetta tu del monte
Dunque era naturale                                     all’alcova.)                                      Ah! vieni! Il passato mi rendi,                      erri, o Clori:

                                                   18                                                                                                         19
hai per labbra due fiori:                                      (Lescaut osserva sorridendo quella scena               Il maestro                                           ch’ora già si figura
l’occhio è una fonte.                                          di sdolcinature: i suonatori accordano i loro          (A Manon.)                                           la vostra fantasia troppo felice.
Ohimè! Ohimé!                                                  istrumenti, mentre Geronte col maestro di ballo        		              A manca!…
Filen spira ai tuoi piè!                                       sta organizzando e preparando il minuetto.)            Brava!… A destra!… Un saluto!                        Il maestro
Di tue chiome sciogli al vento                                                                                        (Figura dell’occhialetto.)                           (Impaziente.)
il portento,                                                   Lescaut                                                Attenta! L’occhialetto…                              Un cavalier!…
ed è un giglio il tuo petto                                    (Fra sé, filosoficamente riflettendo.)
bianco – ignudetto.                                            Una donnina che s’annoia è cosa                        Geronte                                              Geronte
                                                               da far paura!…                                         Minuetto perfetto!                                   (Frettoloso.)
Clori sei tu, Manon,                                                                                                                                                       		            Son qua!…
                                                               (Dopo aver un po’ riflettuto.)                         (Manon guarda qua e là nel gruppo dei suoi
ed in Filen, Geronte si mutò!
                                                               		               Andiam da Des Grieux!                 ammiratori, è provocantissima: i vecchi signori e
Filen suonando sta;                                            È da maestro preparar gli eventi!…                     gli abati guardano Manon cupidamente.)               Signori ed abati
la sua zampogna va                                             (Esce.)                                                                                                     			                      Bravi! Che coppia!
sussurrando: pietà!                                            (Mentre il maestro di ballo riceve gli ordini          Signori ed abati                                     (Figura del saluto.)
E l’eco sospira: – pietà:                                      da Geronte, entrano altri personaggi, i quali          Che languore nello sguardo!                          (Geronte balla senza caricatura, marca appena i
                                                               si inchinano a Manon, le baciano la mano, le           Che dolcezza!                                        passi, è superbamente allegro.)
Piagne Filen:
“Cuor non hai Clori in sen?                                    offrono fiori, dolciumi, ecc. Il maestro di ballo si   Che carezza!
                                                               avanza, dà la mano a Manon per cominciare il           Troppo è bella!                                      Signori ed abati
Ve’… già… Filen… vien… men!”                                                                                                                                               Evviva i fortunati – innamorati!
(A bassa voce.)                                                minuetto: Geronte fa cenno agli amici di tirarsi       Se sorride pare stella!
                                                               in disparte, e sedersi. Durante il ballo alcuni        Che candori!                                         Ve’ Mercurio e Ciprigna!
No!… Clori a zampogna che soave plorò                                                                                                                                      Oh! qui letizia
non disse mai no!                                              servi girano portando cioccolatta e rinfreschi.)       Che tesori!
                                                                                                                      Quella bocca                                         con amore e dovizia
                                                               Il maestro di ballo                                    baci scocca!                                         leggiadramente alligna.
Manon
(Seccata, dà una borsa a Lescaut.)                             (A Manon.)                                             Se sorride stella pare!
                                                                                                                                                                           Manon
Paga costor!                                                   Vi prego, signorina,
                                                                                                                                                                           (Sull’aria del minuetto, a Geronte.)
                                                               un po’ elevato il busto… indi… Ma brava,               Manon
                                                                                                                                                                           L’ora, o Tirsi, è vaga e bella…
Lescaut                                                        così mi piace!… Tutta                                  Lodi aurate
                                                                                                                                                                           Ride il giorno – ride intorno
(Intasca la borsa.)                                            la vostra personcina                                   mormorate
                                                                                                                                                                           la fida pastorella…
		           Oibò!… Offender l’arte?…                          or s’avanzi!… Così!…                                   susurrate
                                                                                                                                                                           Te sospira – e per te spira.
(Ai musici maestoso.)                                          Io vi scongiuro… a tempo!                              or mi vibrano d’intorno;
                                                                                                                      vostri cori                                          Ma tu giungi e in un baleno
Io v’accomiato in nome della Gloria!
                                                               Geronte                                                adulatori                                            viva e lieta è dessa allor!
(I musici escono inchinandosi.)
                                                               (Entusiasmato.)                                        su frenate!                                          Vedi il ciel com’è sereno
                                                               Oh vaga danzatrice!                                                                                         sul miracolo d’amor!
Il minuetto.
                                                                                                                      Alcuni signori ed abati
                                                               Manon                                                  La deità siete del giorno!                           Signori ed abati
Manon, Lescaut, Geronte, vecchi signori, abati, il
                                                               (Con falsa modestia.)                                                                                       (Con grande ammirazione.)
maestro di ballo. Suonatori.
                                                               			                Un po’ inesperta.                   Altri                                                Ah! voi siete il miracolo, ah! voi siete l’amore!
(Mentre da una porta escono i musici, dall’altra
si vedono sfilare nell’anticamera alcuni amici di                                                                     Della notte ella è regina!
                                                               Il maestro                                                                                                  Geronte
Geronte, vecchi signori, abati eleganti. Geronte li                                                                                                                        (Frapponendosi mellifluo.)
riceve. Intanto entrano alcuni suonatori i quali si            (Impaziente.)                                          Geronte
                                                               Vi prego… non badate                                   Troppo è bella!                                      Galanteria sta bene; ma obliate che è tardi…
collocano nel fondo a sinistra.)                                                                                                                                           Allegra folla ondeggia ora sui baluardi.
                                                               a lodi sussurrate…                                     Si ribella
Manon                                                          È cosa seria il ballo!…                                la parola e canta e vanta!
                                                                                                                      Voi mi fate                                          Signori ed abati
(Mostrando quelli a Lescaut.)                                                                                                                                              Qui il tempo vola!
I Madrigali!… E il ballo!… E poi la musica!…                   Signori ed abati                                       spasimare… delirare.
Son tutte belle cose! Pur…                                     (Sottovoce a Geronte.)                                 (Il maestro fa segni d’impazienza.)
                                                               Tacete!… Vi frenate,                                                                                        Geronte
(Non può reprimere uno sbadiglio e                                                                                                                                         			                È cosa ch’io so per prova.
sbadigliando esclama.)                                         come si fa da noi;                                     Manon
                                                                                                                                                                           (A Manon.)
				                           M’annoio!…                      ammirate in silenzio,                                  Il buon maestro non vuol parole…
                                                                                                                                                                           					                                         Voi,
(E va incontro a Geronte che entra seguito dal                 in silenzio adorate…                                   Se m’adulate
                                                                                                                                                                           mia fulgida letizia, esser compagna a noi
maestro di ballo ed altri. Grandi inchini cerimoniosi.)        È cosa seria…                                          non diverrò la diva danzatrice
                                                                                                                                                                           prometteste: di poco vi precediamo…

                                                          20                                                                                                              21
Manon                                                      Manon                                               Des Grieux                                            Giungo in mal punto. Errore involontario!
					                                    Un breve          Ah! La mia colpa!… È vero! Io t’ho tradito!         Nell’occhio tuo profondo                              Chi non erra quaggiù?!
istante sol vi chiedo: attendermi fia lieve                Sì, sciagurata dimmi!…                              io leggo il mio destino;                              Anche voi, credo, ad esempio, obliaste
fra il bel mondo dorato.                                   Quando più nera scendeva su di noi                  tutti i tesor del mondo                               d’essere in casa mia.
                                                           la miseria, fuggendo,                               ha il tuo labbro divino.
Signori ed abati                                           volli che solo e libero                                                                                   Des Grieux
			                       Grave è sempre l’attesa.         tu la fortuna                                       Manon                                                 Signore!
                                                           tentar potessi.                                     Alle mie brame torna,
Geronte                                                                                                        deh! torna ancor!                                     Manon
Dell’anima sospesa                                         Des Grieux                                          Alle mie ebbrezze, ai baci                            (A Des Grieux.)
non sian lunghe le pene.                                   Taci… che il cor mi frangi!                         lunghi, d’amor!                                               Taci…
(Tutti si muovomo: saluti: baciamano.)                     Tu non sai le giornate
                                                           che buie, desolate                                  Des Grieux                                            Geronte
Geronte                                                    son piombate su me!                                 In te, Manon, s’inebria                               		                Gratitudin, sia
(Mentre bacia la mano a Manon.)                                                                                l’anima ancor!                                        oggi il tuo di di festa!
Ordino la lettiga…                                         Manon                                               I baci tuoi son questi!                               (A Manon.)
Addio… bell’idol mio…                                      Io voglio il tuo perdono…                           Questo è il tuo amor!                                 Donde vi trassi,
(Escono.)                                                  Vedi? Son ricca! Questa                             (Manon si abbandona fra le braccia di                 le prove che v’ho date
                                                           non ti sembra una reggia,                           Des Grieux, che dolcemente la fa sedere sul sofà.)    di un vero amore, come rammentate!
Manon sola, poi Des Grieux.                                non ti sembra una festa
                                                           e d’ori – e di colori?                              Manon                                                 Manon
(Manon si affretta ad acconciarsi, ammirandosi             Tutto è per te: pensavo                             M’arde il tuo bacio!                                  (Prende lo specchio, lo pianta in viso a Geronte
soddisfatta nello specchio.)                               a un avvenir di luce;                               Dolce tesor,                                          e coll’altra mano indica Des Grieux: trattenendo
                                                           Amor qui ti conduce…                                vivi e t’inebria                                      le risa.)
Manon                                                      (S’inginocchia.)                                    sovra il mio cor.                                     Amore? Amore!
Oh, sarò la più bella!…                                    Vedi, ai tuoi piedi io sono                                                                               Mio buon signore,
(Prende la mantiglia posata sopra una seggiola:            e voglio il tuo perdono.                            Des Grieux                                            ecco!… Guardatevi!
sente che qualcuno s’avvicina; crede che sia il servo.)    Non lo negar!… Son forse                            Nelle tue braccia care                                S’errai, leale
Dunque questa lettiga?…                                    della Manon d’un giorno                             v’è l’ebbrezza, l’oblio!                              ditelo!… Or poi
(Des Grieux appare alla porta; è pallidissimo:             meno piacente e bella?                                                                                    guardate noi!
Manon gli corre incontro in preda a grande                                                                     Manon
emozione.)                                                 Des Grieux                                          La mia bocca è un altare                              Geronte
Tu, amore? Tu? Sei tu,                                     (Desolato.)                                         dove il tuo bacio è Dio!                              (Offeso, fa un gesto di minaccia: poi vincendosi,
mio immenso amore?… Dio!                                   O tentatrice!… È questo                             (Con immensa dolcezza mormorato.)                     sogghignando.)
                                                           l’antico, maledetto e desïato                       Labbra adorate e care!…                               Io son leale, mia bella donnina.
Des Grieux                                                 fascino che m’accieca!                                                                                    Conosco il mio dovere…
(Con gesto di rimprovero.)                                                                                     Des Grieux                                            deggio partir di qui!
Ah, Manon!                                                 Manon                                               Manon, mi fai morire!…                                O gentil cavaliere,
                                                           È fascino d’amor; cedi, son tua!                                                                          o vaga signorina,
Manon                                                                                                          Des Grieux                                            arrivederci… e presto!
		          Tu non m’ami?…                                 Des Grieux                                          Dolcissimo soffrire!…                                 (Esce.)
Dunque non m’ami più?                                      Più non posso lottar! Son vinto: io t’amo!
Mi amavi tanto!                                                                                                Geronte, Manon e Des Grieux.                          Manon
Oh, i lunghi baci! Oh, il lungo incanto!                   Manon                                               (Geronte si presenta improvviso alla porta del        (Gaiamente spensierata.)
La dolce amica d’un tempo aspetta                          (Affascinante, si alza, circondando colle braccia   fondo: si arresta stupito; Manon e Des Grieux si      Ah! ah!… Liberi! Liberi!
la tua vendetta…                                           Des Grieux.)                                        alzano di scatto. Des Grieux fa un passo verso        Liberi come l’aria!
Oh, non guardarmi così: non era                                                                                                                                      Che gioia, cavaliere,
                                                           Vieni! Colle tue braccia                            Geronte; Manon s’interpone.)
la tua pupilla                                                                                                                                                       amor mio bello!…
                                                           stringi Manon che t’ama;
tanto severa!
                                                           stretta al tuo sen m’allaccia!                      Geronte
                                                                                                                                                                     Des Grieux
                                                           Manon te solo brama.                                (Avanzandosi ironico ma dignitoso.)
Des Grieux                                                                                                                                                           (Mestamente preoccupato.)
                                                                                                               Affé, madamigella,
(Violentemente.)                                                                                                                                                     			               Senti,
                                                                                                               or comprendo il perché di nostra attesa!
Sì, sciagurata, la mia vendetta…                                                                                                                                     di qui partiamo: un solo

                                                      22                                                                                                            23
istante, questo tetto                                   Manon                                          Lescaut                                          Manon
del vecchio maledetto                                   		 Tu?… Qui?…                                  Manon…                                           		         M’affretto!
non t’abbia più!                                        (Lescaut si lascia cadere su di una sedia
                                                        sbuffando affannato.)                          Manon                                            Des Grieux
Manon                                                                                                  (Impaurita.)                                     Manon!…
(Quasi involontariamente.)                              Des Grieux                                     		 Ohimè!…
		               Peccato!                               Che avvenne?…                                                                                   Manon
Tutti questi splendori!…                                                                               Lescaut                                          		        Ohimè!
Tutti questi tesori!…                                   Manon                                          Via… l’ali ai piè!
(Sospirando.)                                           		              Di’!…                          (A Des Grieux.)                                  Des Grieux
Ahimè!… Partir dobbiamo!                                (Lescaut accenna cogli occhi e colle mani, e   Ah, non sapete…                                  Sì! Bada a te,
                                                        lascia capire che è accaduto qualche grave     Voi la perdete…                                  vecchio!
Des Grieux                                              imbroglio.)                                    La sciagurata
(Con immensa amarezza.)                                                                                avrà spietata                                    Manon
Ah! Manon, mi tradisce                                  Des Grieux e Manon                             crudele sorte:                                            Un istante!…
il tuo folle pensiero:                                  (Allibiti.)                                    l’esiglio!                                       (Mostrando a Des Grieux un gioiello posto sulla
sempre la stessa! Trepida                               O ciel!… Che è stato?!                                                                          pettiniera.)
divinamente,                                                                                           Manon                                            Questo smagliante
nell’abbandono ardente…                                 Lescaut                                        (Atterrita.)                                     smeraldo…
Buona, gentile come la vaghezza                         (Balbettando.)                                 		 Ah! è morte!…
di quella tua carezza;                                  Ch’io… prenda… fiato…                          (Lescaut continua, parlando sempre, ad           Des Grieux
sempre novella ebbrezza;                                onde… parlar…                                  affrettare, mentre Des Grieux preso d’ira        		         Andiamo!
indi, d’un tratto, vinta, abbacinata                                                                   impreca e Manon confusa si aggira turbata per
dai raggi e dagli effluvi                               Manon                                          la scena.)                                       Manon
della vita dorata!…                                     Ci fai tremar!                                                                                  Ma sì!…
(Con forza crescente.)                                                                                 Lescaut
Io? Tuo schiavo e tua vittima discendo                  Des Grieux                                     Or v’affrettate!                                 Des Grieux
la scala dell’infamia…                                  Ohimè!… Che è stato?                           non esitate!                                            Affrettiamo!
Fango nel fango io sono                                                                                Pochi minuti,
e turpe eroe da bisca                                   Lescaut                                        siete perduti!                                   Manon
io m’insozzo, mi vendo…                                 V’ha… denunziato!…                             Già dal quartier                                 Mio Dio!… Sì…
L’onta più vile m’avvicina a te!                                                                       uscìan gli arcier!
(Sconfortato.)                                          Manon                                          La compagnia                                     Des Grieux
Nell’oscuro futuro                                      Chi?…                                          forse è per via!…                                		               Orsù!…
di’, che farai di me?                                                                                  Ah, il vecchio vile
(Siede accasciato. Manon gli si avvicina                Des Grieux                                     morrà di bile,                                   Manon
amorosamente, e gli prende la mano.)                    (Iracondo.)                                    se trova vuota                                   Mi sbrigo!… E tu
                                                               Il vecchio?                             la gabbia e ignota                               m’aiuta.
Manon                                                                                                  gli sia tuttora
Un’altra volta, un’altra volta ancora,                  Lescaut                                        l’altra dimora!                                  Des Grieux
deh! mi perdona!…                                       (Ripigliando fiato.)                           (Affrettando.)                                   		 A fare?
Sarò fedele e buona,                                    			                Sì!                         Manon!… Suvvia…
lo giuro… lo giuro!                                     Già vengon qui                                 son già per via!                                 Manon
                                                        e guardie e arcier!…                           (Osservando.)                                    Ad involtare
Lescaut, Manon, Des Grieux, poi un sergente             Su, cavalier,                                  Oh! il bel forzier!                              codesti oggetti!…
cogli arcieri, indi Geronte.                            e, per le scale,                               Peccato inver!                                   Vuota i cassetti!…
                                                        spiegate l’ale!…
(Entra Lescaut ansante, respirando a mala pena.
                                                        Da un granatiere                               Des Grieux
Des Grieux e Manon sorpresi gli vanno incontro.)                                                                                                        Lescaut
                                                        ch’era in quartiere
                                                                                                       (Furibondo.)                                     (Affaccendato.)
                                                        tutto ho saputo.
Des Grieux                                                                                             Ah, il maledetto                                 Nostro cammino
Lescaut!                                                                                               vecchio!…                                        sarà il giardino…
                                                        Des Grieux
                                                                                                                                                        In un istante
                                                        Ah!… il vecchio astuto!…

                                                   24                                                                                                  25
de l’alte piante                                              (Atterrito, chiude la porta a chiave e corre           Sergente                                              ATTO TERZO
sotto l’ombria,                                               presso Manon e Des Grieux.)                            (Imperioso.)
siam sulla via…                                                                                                      Nessun si muova!                                      L’Havre.
Buon chi ci piglia!                                           Des Grieux                                             (A Manon sfugge nello spavento la mantiglia e i       Piazzale presso il porto.
(Gittandole la mantiglia.)                                    Manon!                                                 gioielli si spargono al suolo. Il sergente con due    Nel fondo, il porto: a sinistra l’angolo d’una
La tua mantiglia                                                                                                     soldati a un cenno di Geronte afferrano Manon:        caserma. Nel lato di faccia al pianterreno, una
vesti, Manon…                                                 Manon                                                  Des Grieux furibondo sguaina la spada, ma vien        finestra con grossa ferriata sporgente. Nella
(Corre ad una finestra.)                                              Des Grieux!…                                   disarmato da Lescaut.)                                facciata verso la piazza il portone chiuso,
Maledizion!                                                                                                                                                                innanzi al quale passeggia una sentinella. Il
                                                              Des Grieux                                             Lescaut                                               mare occupa tutto il fondo della scena. Si
Manon                                                         Fuggiam!                                               Se vi arrestan, cavalier,                             vede la metà di una nave da guerra. A destra,
(Con dolore.)                                                                                                        chi potrà Manon salvar?                               una casa, poi un viottolo; all’angolo un fanale
E questo incanto                                              Manon                                                  (Manon è trascinata via.)                             ad olio che rischiara debolmente. È l’ultima
che adoro tanto                                                         Di qua?                                                                                            ora della notte; il cielo si andrà gradatamente
dovrò lasciare                                                                                                       Des Grieux                                            rischiarando.
e abbandonare?                                                Des Grieux                                             (Disperato, vorrebbe slanciarsi dietro Manon;         Des Grieux, Lescaut.
Or via… pazienza!…                                            No!                                                    Lescaut lo trattiene a viva forza.)                   (In disparte, dal lato opposto della caserma.)
Saria imprudenza                                                                                                     O Manon! O mia Manon!
lasciar quest’oro,                                            Manon                                                                                                        Des Grieux
o mio tesoro!                                                   Ebben?                                                                                                     Ansia eterna… crudel!…
(Apre affannosamente alcuni tiretti, ne estrae                                                                       INTERMEZZO
dei gioielli, e si serve della mantiglia per                  Des Grieux                                             La prigionia. Il viaggio all’Havre.                   Lescaut
nasconderli.)                                                 (Accenna verso l’alcova.)                                                                                    			                     Pazienza ancora…
                                                                        Di là!                                       (Des Grieux. “… Gli è che io l’amo! – La mia          La guardia là fra poco monterà
Des Grieux                                                                                                           passione è così forte che io mi sento la più          l’arcier che ho compro…
(Amoroso.)                                                    Manon                                                  sfortunata creatura che vive. – Quello che            (Indicandogli dove passeggia la scolta.)
O mia diletta                                                 Presto…                                                non ho io tentato a Parigi per ottenere la
Manon, t’affretta!                                                                                                   sua libertà?!… Ho implorato i potenti!… Ho            Des Grieux
D’uopo è partire                                              Des Grieux                                             picchiato e supplicato a tutte le porte!… Persino     			                      L’attesa m’accora!
tosto!… Fuggire…                                              (A Manon.)                                             alla violenza ho ricorso!… Tutto fu inutile. – Una    (Con immenso slancio pieno di dolore.)
Ah! torturare                                                 		 Di’: qui                                            sol via mi rimaneva; seguirla! Ed io la seguo!        La vita mia… l’anima tutta è là!
mi vuoi ancor!!!                                              v’ha uscita?                                           Dovunque ella vada!… Fosse pure in capo al            (Accenna alla finestra della caserma.)
Con te portare                                                                                                       mondo!…”)
dèi solo il cor!…                                             Manon                                                                                                        Lescaut
Io vo’ salvare                                                (Indicando.)                                           (Storia di Manon Lescaut e del cavaliere              Manon sa già… e attende il mio segnale
solo il tuo amor.                                             		           Sì…                                       Des Grieux dell’abate Prévost)                        e a noi verrà. – Io intanto tenterò
(Al grido di Lescaut succede una confusione                   Laggiù! All’alcova!…                                                                                         il colpo cogli amici là nel viale…
indicibile. Manon imbarazzata si aggira di qua e di                                                                                                                        Manon all’alba libera farò.
là sempre tenendo i gioielli nascosti nella mantiglia.        Lescaut e Des Grieux                                                                                         (Si avvolge fino agli occhi nel ferrajuolo e va
Lescaut corre dal balcone alla porta. Des Grieux              Presto, all’alcova!…                                                                                         cautamente nel fondo ad osservare.)
corre per la stanza chiamando Manon.)                         (Lescaut spinge entro all’alcova Des Grieux
                                                              e Manon, seguendoli alla sua volta; ma quasi                                                                 Des Grieux
Lescaut                                                       subito si sente dall’alcova un grido di Manon e                                                              Dietro al destino
(Al balcone.)                                                 questa ritorna ancora in scena fuggendo, e dopo                                                              così mi traggo livido,
Eccoli!… Accerchiano                                          lei, lividi, Des Grieux e Lescaut. Des Grieux vuol                                                           e notte e dì cammino.
la casa!… Il vecchio                                          correre presso Manon… Lescaut lo trattiene…                                                                  E un miraggio m’angoscia,
ordina e sbraita.                                             e dalle cortine dell’alcova schiuse appaiono un                                                              e m’esalta!… Vicino
Le guardie sfilano,                                           sergente e due arcieri. Intanto la porta è buttata                                                           or m’è… poi fugge se l’avvinghio!…
gli arcier s’appostano!                                       giù dal calcio dei fucili e nel suo vano si affaccia                                                         Parigi ed Havre… cupa, triste agonia!…
(Alla porta.)                                                 Geronte ghignando e dietro a lui alcuni soldati.)                                                            Oh! lungo strazio della vita mia!…
Entrano! Salgono!…
                                                                                                                                                                           Manon, Des Grieux, Lescaut.

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Lescaut                                               fu perché fede mi regnava in core                  Tutto chiedimi… tutto!…                                In seguito Des Grieux e Lescaut, arcieri, soldati
(Avvicinandoglisi.)                                   onnipossente – indomita!                           (Si ritira dalla finestra.)                            di marina, marinai.
Eccoli…                                               Ah! libera fra poco e mia sarai!                   (Colpo di fucile e grida di dentro di “All’armi!”      – Udiste!
                                                                                                         Des Grieux corre verso il viottolo.)                             – Che avvenne?
Des Grieux                                            Manon                                                                                                     			                       – Fu un ratto? Rivolta?
        Alfin!…                                       Libera!… Tua… fra poco!…                           Lescaut, Des Grieux.                                   – Fuggiva una donna!
(Dalla caserma esce un picchetto guidato da un                                                                                                                  			                     – Più d’una! La folta
sergente che viene a mutar la scolta.)                Des Grieux                                         Lescaut                                                tenèbra protesse laggiù i rapitori!
                                                      (Interrompendola impaurito.)                       (Entra fuggendo colla spada sguainata.)                – Che audacia!
Lescaut                                               				                        Taci! taci!            … Perduta è la partita!…                               		              – Che audacia!
(Che ha guardato attentamente i soldati.)             (Un lampionaio entra dal fondo a destra            Cavalier, salviam la vita!…                            				                          – Vedete! Le guardie
		               Ecco là l’uomo. È quello!            cantarellando, traversa la scena e va a spegnere                                                          già sfilano.
(Indicando uno.)                                      il fanale.)                                        Des Grieux                                             (Rullo di tamburi: s’apre il portone della
(Il picchetto col sergente rientrano in caserma.)                                                        Che avvenne?                                           caserma, esce il sergente con un picchetto di
(Lescaut, allegro, ponendo la mano sulla spalla       Il lampionaio                                                                                             soldati, in mezzo al quale stanno parecchie
a Des Grieux.)                                        … Kate rispose al Re:                              Lescaut                                                donne incatenate: i soldati e le donne si
È l’Havre addormentata!… L’ora è giunta!…             “D’una zitella                                     		               Udite come strillano!                 arrestano avanti il portone; il sergente s’avanza
(Si avvicina alla caserma, scambia un rapido          perché tentare il cor?                             (Nuove grida di “All’armi!”.)                          verso la folla, ordinandole di retrocedere.)
cenno col soldato di guardia che passeggiando         Per un marito                                      Fallito è il colpo!…
si allontana; poi si appressa alla finestra del       mi fé bella il Signor”                                                                                    Sergente
pianterreno, picchia con precauzione alle sbarre      Rise il Re                                         Des Grieux                                             		         Il passo m’aprite.
di ferro. Des Grieux immobile, tremante, guarda;      poi le die’                                        (Con impeto.)                                          (Dalla nave scende il comandante: lo segue un
i vetri si aprono e appare Manon. Des Grieux          gemme ed or                                        			                Ah! ben venga la morte!             drappello di soldati di marina, il quale si schiera
corre a lei.)                                         e un marito… e n’ebbe il cor.                      Fuggir? Giammai!                                       a destra. Sulla nave si schierano i marinai.)
                                                      (Si allontana dal viottolo: comincia ad            (Fa per sguainare la spada.)
Des Grieux                                            albeggiare. Poco dopo nel fondo della scena                                                               Comandante
(Con voce soffocata.)                                 passa una pattuglia, attraversa da sinistra a      Lescaut                                                (Al sergente.)
Manon!…                                               destra e scompare nel viottolo.)                   (Impedendoglielo.)                                     È pronta la nave. L’appello affrettate!
(Le sue mani si avvinghiano alle sbarre.)                                                                			             Ah! pazzo inver!…
                                                      Des Grieux                                                                                                Borghesi, uomini e donne del popolo
Manon                                                 È l’alba!… O mia Manon,                            Manon                                                  Silenzio! L’appello cominciano già.
(Piano con immenso abbandono.)                        pronta alla porta del cortil sii tu…               (Riappare alla finestra agitata; con immenso           (La folla si è ritirata e guarda sfilare le
		 Des Grieux!…                                       V’è là Lescaut con uomini devoti…                  slancio a Des Grieux.)                                 cortigiane.)
(Manon sporge le mani dalla ferriata; Des Grieux      Là vanne e tu sei salva!                           					                                 Se m’ami,
le bacia con febbrile trasporto.)                                                                        in nome di Dio                                         Il sergente
                                                      Manon                                              t’invola, amor mio!                                    (Con un foglio in mano fa l’appello: le donne,
Lescaut                                               Tremo per te! Tremo!… Pavento!                                                                            man mano che sono chiamate, passano in
(Guardando Manon.)                                    Tremo e m’angoscio… né so il perché!…              Des Grieux                                             diversi atteggiamenti da sinistra a destra presso
Manon, la mia miniera… il mio sostegno,               Ah! una minaccia funebre io sento!…                Ah! Manon…                                             al drappello dei marinai: il comandante nota su
lasciar partir? Al diavolo l’America!…                Tremo a un periglio che ignoto m’è…                                                                       di un libro.)
No, il Nuovo Mondo non avrà Manon!                                                                       Lescaut                                                Rosetta!
(S’allontana da destra.)                              Des Grieux                                         (Trascinando via Des Grieux, borbotta sfiduciato       (Passa sfrontatamente.)
                                                      Ah! Manon, disperato                               crollando il capo.)                                    Madelon!
Manon, Des Grieux, un lampionaio.                     è il mio prego!… L’affanno                         		             Cattivo affare!                         (Indifferente, va al posto, ridendo.)
                                                      la parola mi spezza…                               (Manon abbandona la finestra e scompare.)              Manon!
Manon                                                 Vuoi che m’uccida qui?                             (Attratti dal colpo di fuoco e dai gridi d’allarme,    (Passa lentamente cogli occhi a terra.)
Tu… amore!? E nell’estrema                            Ti scongiuro, Manon.                               accorrono da ogni parte borghesi, popolani,            Ninetta!
onta non m’abbandoni?                                 Vieni! vieni!… Salviamoci!…                        popolane e si domandano l’un l’altro che cosa è        (Altera, fissando la folla.)
                                                      (Addita il viottolo.)                              avvenuto: confusione generale: è giorno.)              Caton!
Des Grieux                                                                                                                                                      (Con fare imponente.)
Abbandonarti? Mai!                                    Manon                                              Borghesi, uomini e donne del popolo. Poi il            Regina!
Se t’ho seguita per la lunga via                      E sia! M’attendi, amore…                           sergente degli arcieri, il comandante della nave.      (Passa pavoneggiandosi.)

                                                 28                                                                                                            29
Claretta!                                     Altri                                         Lescaut                                                Sergente
(Va al suo posto frettolosa.)                 (Schernendole.)                               (Additando Des Grieux.)                                (Collocandosi di fronte alle cortigiane.)
Violetta!                                     Che splendidi nèi!                            Vedete quel pallido                                    Presto!… In fila!…
(Traversa la piazza con modo procace.)                                                      che presso le sta?                                     (Le cortigiane si mettono in fila.)
Nerina!                                       Altri                                         Lo sposo è quel misero.                                			                Marciate!…
(Elegante.)                                   Di vaghe nessuna!                                                                                    (Vedendo Manon ferma presso a Des Grieux.)
Elisa!                                                                                      Borghesi                                               Costui qui ancor? Finiamola.
(Se ne va tranquillamente.)                   Altri                                         Oh! inver fa pietà!                                    (Va e prende brutalmente Manon per un braccio
Ninon!                                        Che gaia assemblea.                                                                                  e la spinge verso le altre.)
(Si copre il volto colle mani.)                                                             Lescaut
Giorgetta!                                    Alcuni borghesi aggruppati sul davanti a      Cosi, fra catene,                                      Des Grieux
(Civettuola.)                                 sinistra. Lescaut indica Manon e parla loro   nel fango e avvilita,                                  (Non può trattenersi e d’un tratto strappa
                                              sommessamente.                                rivede e rinviene                                      Manon dalle mani del sergente gridando.)
Giovanotti                                                                                  la sposa rapita!                                       Indietro!
(Mormorando.)                                 Borghesi                                      (Grida di sdegno.)
Eh! Che aria!                                 È bella davvero!                                                                                     Sergente
                                                                                            Manon e Des Grieux.                                    (A Des Grieux.)
Altri                                         Lescaut                                                                                                      Via!
		           È un amore!                      Costei? V’è un mistero!                       (Des Grieux è nel fondo perduto tra la folla.)
                                                                                            (Appena è passata Manon, esso cautamente le            Borghesi
Alcuni borghesi                               Borghesi                                      si avvicina, cercando di nascondersi dietro di lei.    (Aizzati da Lescaut a Des Grieux.)
(Con astio.)                                  (A Lescaut.)                                  Manon se ne accorge ed a stento trattiene un           		           Coraggio!
Ah! qui sei ridotta!                          Sedotta?… Tradita?                            grido di riconoscenza: le loro mani si toccano e
                                                                                            si stringono.)                                         Des Grieux
Alcune donne                                  Lescaut                                                                                              (Furente, minaccioso.)
(Indignate.)                                  Costei fu rapita                              Manon                                                  			                    Ah! guai a chi la tocca!
Che riso insolente!                           fanciulla all’amore                           (Con passione ed angoscia.)                            (Avvinghia stretta a sé Manon, coprendola colla
                                              d’un vago garzone!                            Des Grieux, fra poco, lungi sarò…                      propria persona.)
Alcuni vecchi                                                                               questo è il destino mio.                               Manon, ti stringi a me!…
Chissà? Una sedotta.                          Borghesi                                      E te perduto per sempre avrò!
                                              Che infamie, che orrore!                      Ultimo bene!… addio!…                                  Borghesi
Donne                                                                                       Alla tua casa riedi! Un giorno                         (Spinti da Lescaut, accorrono in soccorso di
Madonna è dolente!                            Uomini                                        potrai ancora amar!…                                   Des Grieux, ed impediscono al sergente di
                                              Ah! fa compassione.                           Ora a tuo padre dei far ritorno…                       avvicinarsi a Manon.)
Giovanotti                                                                                  devi Manon scordar!                                    			                    Così! Bravo!
Affé… che dolore!                             Lescaut                                       Forse abbastanza non fosti amato…
                                              Rapita alle nozze                             questo è il rimorso mio!                               Comandante
Altri                                         e all’orgia ed a sozze                        Ma tu perdona!…                                        (Apparendo a un tratto in mezzo alla folla.)
Che incesso!                                  carezze gittata!                              (Un disperato singhiozzo le tronca la parola.)         					                                 Che avvien?
                                                                                            			               mio desolato                         (La folla si ritira rispettosamente.)
Altri                                         Borghesi                                      amore immenso… addio!…
		           È una dea!                       (Indignati.)                                                                                         Des Grieux
                                              Ah! sempre così!                              Des Grieux                                             (Sempre coll’impeto della disperazione,
Altri                                                                                       Guardami e vedi com’io soggiacio                       guardando minaccioso intorno a sé.)
Ah questa vorrei!                             Lescaut                                       a questa angoscia amara,                               Ah, non vi avvicinate!…
                                              (Eccitando gli ascoltatori.)                  ché una tortura crudel m’è il bacio                    Ché, vivo me, costei
Altri                                         Pel gaudio d’un dì                            della tua bocca cara.                                  nessun strappar potrà!…
Che bionda!…                                  di vecchio signore…                           Ogni pensiero si scioglie in pianto!                   (Scorgendo il comandante, vinto da profonda
                                              Poi… sazio… cacciata!                         È pianto anche il desio!…                              emozione, egli erompe in uno straziante
Altri                                                                                       Ah! m’ho nell’animo l’odio soltanto                    singhiozzo; le sue braccia che stringevano
		             Che bruna!                     Borghesi                                      degli uomini e di Dio!                                 Manon si sciolgono e Des Grieux cade ai piedi
                                              Che infamia, che orrore!                                                                             del comandante dolorosamente implorando.)

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