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 N. 272 - 8 Gennaio 2021

             Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR):
    probabilmente da discutere, sicuramente da realizzare.
    Cantamessa, Cascetta, Claroni, D'Agostino, Donati, Giana,
    Gibelli, Giuricin, Lepore, Marciani, Pellecchia, Pisicchio,
                               Ponti, Ruzziconi, Spirito, Vinella
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FERROVIE DELLO STATO
ITALIANE
Il grande gruppo industriale della mobilità in Europa.

Al servizio delle persone, per un sistema di trasporto
sempre più integrato, innovativo e sostenibile.

      sostenibili per natura
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numero 272 - 8 Gennaio 2021

Editoriale
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): probabilmente da
discutere, sicuramente da realizzare
La presentazione delle prime bozze del Piano       ne un rigoroso rispetto dei tempi di realizza-
nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha        zione, per segnalarne l’eccezionale necessità
dato vita alle prime voci di dibattito, del re-    di urgenza nel compimento e conclusione de-
sto pressochè inevitabili considerata l’impor-     gli interventi, in una situazione che – a livello
tanza del documento che disegna il futuro del      economico e sociale – ha la stessa gravità del
nostro Paese dei prossimi 10-15 anni, se non       panorama distruttivo consegnata dal secondo
molto oltre.                                       conflitto mondiale.
FerPress e Mobility sono – al solito – sempre      Uno degli assi centrali del Recovery Plan o del
pronte ad ospitare o addirittura a sollecitare     programa Next Generation EU è certamente
le espressioni di commento, di discussione e       la politica delle infrastrutture e dei traspor-
di analisi; lo facciamo in questo numero, con-     ti, ma sarebbe meglio dire lo sviluppo delle
tinueremo a farlo.                                 reti, perché anche i piani per la digitalizzazio-
Nei primi commenti, c’è chi sottolinea giu-        ne riguardano a pieno titolo lo sviluppo dei
stamente che scrivere mentre un documento          settori della mobilità, in maniera che ogni
fondamentale per il futuro del nostro Paese        giorno appare più fondamentale. In questo
non è ancora alla fase conclusiva della sua        senso, appare più che giustificato il richiamo
elaborazione, costituisce per un certo verso       del Direttore di Club Italia ad un’altra inizia-
un rischio - perché si commenta una bozza an-      tiva intrapresa dal governo in questo ultimo
cora non conclusa -, ma rappresenta per un         periodo, cioè l’istituzione – con decreto del
altro verso un’opportunità, in quanto lascia       ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
l’illusione che sia ancora possibile corregge-     – di una commissione di studio incaricata di
re quello che sembra sbagliato o impreciso;        avanzare proposte sulla riforma del TPL, in cui
e questo – va aggiunto – rappresenta uno dei       si fa esplicito riferimento all’obiettivo di svi-
migliori stimoli al dibattito, proprio perché si   luppare i processi di “Mobilità as a service”
è ancora in una fase di indeterminatezza delle     (MaaS). Le enormi trasformazioni indotte da
scelte. Al di là di questo o di quell’altro ele-   un fenomeno pur transitorio come il Covid im-
mento di dibattito o di critica, va ricordata la   pongono di ripensare i piani guardando da un
centralità del ruolo del Piano nazionale di Ri-    lato agli investimenti di lungo periodo (grandi
presa e Resilienza.                                infrastrutture, reti etc.), e dall’altro tenendo
Il nostro Paese si trova – non si dice per la      presente la necessità di ricorrere ad una sem-
prima volta, ma quasi – a definire un docu-        pre maggiore flessibilità, per adeguare gli sce-
mento programmatorio che non solo impegna          nari alle situazioni sempre più mutevoli che
una quantità assolutamente straordinaria di        possono verificarsi nei vari settori. Flessibilità
risorse (tanto da farlo associare immediata-       possibiie solo se si realizza un’accurata – ma
mente al famoso piano Marshall del secondo         soprattutto tempestiva – conoscenza dei fe-
dopoguerra, che non casualmente aveva la           nomeni: ed è qui che lo sviluppo tecnologico
definizione di “European Recovery Program”,        si lega allo sviluppo infrastrutturale, in una
cioè una definizione sostanzialmente identica      relazione diventata ormai inscindibile e che
a quella attuale), ma che si muove secondo         deve trovare realizzazione anche nel Recovery
precisi assi strategici, e – soprattutto – impo-   Plan.

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Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del
                                                                            settore, TRAINing ha saputo cogliere il vero spirito della libe-
                                                                            ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su
                                                                            indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro-
                                                                            cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei
                                                                            già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale
                                                                            modalità di trasporto.
                                                                            TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione
                                                                            ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu-
                                                                            rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui-
                                                                            mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli
                                                                            Operatori Ferroviari.

TRAINing organizza corsi per le seguenti attività         TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza
di sicurezza:                                             dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro-        I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il
                                                          viari supporto per:                                       Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti
                                                                                                                    dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto
                                                            la predisposizione del dossier di richiesta del
                                                                                                                    ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta-
  Condotta dei Treni (macchinista);                         Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si-
                                                            curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio;        le innovativo, fruibile in via informatica (tablet),
  Accompagnamento dei Treni (capotreno);                                                                            profilato per ruoli e contesti operativi di perti-
                                                            la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE          nenza, redatti con una chiara gerarchia delle
  Preparazione dei Treni (manovratore, formatore            402/2013;                                               fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e
  dei treni, verificatore dei veicoli).
                                                            la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal           quest’ultime fra situazioni normali e di degrado),
                                                            Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni           facilitano e rendono più efficace il processo
PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI
                                                            e/o verso fornitori);                                   formativo.
INFRASTRUTTURA
                                                                                                                    L’architettura ed il sw consentono un’ efficace
TRAINing prende in carico le attività formative teo-        il monitoraggio      ai   sensi    del   Reg.    UE
                                                                                                                    gestione degli aggiornamenti evitando stratifi-
riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio-        1078/2012;
                                                                                                                    cazioni e semplificando l’organizzazione di me-
ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il
                                                            lo sviluppo e il miglioramento continuo dei             rito delle Imprese Ferroviarie.
conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili-
                                                            Sistemi di Gestione della Sicurezza;
tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.).
                                                            il riordino normativo per le ferrovie intercon-             In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri-
PER I PRIVATI                                               nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al             spetto alle nuove normative e disposizioni di
TRAINing organizza corsi di formazione per:                 Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in-               interfaccia in coerenza alla data di entrata in
l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista;       dividuazione delle misure mitigative e dei                  vigore.
il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For-           provvedimenti definitivi per la gestione e la
                                                                                                                        Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie.
mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so-     risoluzione delle non conformità);
stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario.
                                                            l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio-
PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE                             ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di
                                                            competenza;
TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe-
rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta           la redazione delle norme di circolazione dei
formazione destinati a specialisti (professional e/o        veicoli e la definizione delle relative condizioni
manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro-          di circolabilità;
viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa
                                                            l’elaborazione e la revisione del Sistema di
di settore europea e nazionale, ecc.
                                                            Manutenzione.

                                                                                                                        TRAINing srl
                                                                                                                        Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA
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numero 272 - 8 Gennaio 2021

Speciale
Recovery Fund: Ripresa e Resilienza. Critiche, pareri e consigli per un
Piano attuabile
L’anima che manca al Recovery                         negli ultimi anni, ma si sta perdendo nelle
Plan. Rivederne gli assi strategici e                 rielaborazioni dei piani di Connettere l’Ita-
guardare a investimenti nel Mezzo-                    lia. Il PNRR fa riferimento all’allegato al DEF
giorno                                                2020, Italia Veloce (!) proposto dal MIT, ma è
                                                      un riferimento puramente formale, dal quale
Ennio Cascetta                                        discendono liste di opere ed interventi scolle-
                                                      gati e senza motivazione di priorità. Ciò ha ge-
                                 Il dibattito pub-    nerato una contro reazione delle Regioni che
                                 blico e la poli-     si sono affrettate a proporre liste di opere da
                                 tica si stanno       introdurre nel PNRR per un totale, ovviamen-
                                 occupando in         te virtuale, che esaurirebbe l’intero PNRR!
                                 questi      giorni   Siamo tornati alle liste della Legge Obiettivo,
                                 dell’uso che l’I-    questa volta in salsa europea. Il paradosso è
                                 talia farà dei       che le risorse aggiuntive sono pochissime. Nel
                                 fondi del Next       PNRR sono previsti 27 miliardi per finanziare
Generation UE. Finalmente. Scelte conserva-           infrastrutture in corso di realizzazione e già
tive di risanamento che non alterino gli equi-        finanziate, come la Napoli Bari, reinvesten-
libri sociali o investimenti e riforme più sco-       do solo un terzo delle risorse in nuove opere
mode ma più impattanti per la crescita sociale        oggi non finanziate. In un Paese che ha biso-
ed economica?                                         gno come il pane di investimenti si sarebbero
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza            dovuti riservare tutti i “risparmi” per finan-
(PNRR), un nome invero poco evocativo, è              ziare opere non ancora avviate da completare
stato criticato da più parti perché manca un’a-       negli anni successivi al 2026. Un esempio per
nima, una vision del Paese che vorremmo. Mi           tutti: l’attraversamento stabile dello stretto di
sento di condividere questa tesi e vorrei fare        Messina.
alcuni esempi sui temi delle infrastrutture e         Ancora, l’Unione Europea insiste molto sull’u-
della logistica, analizzando quello che c’è nel       so del Next Generation per finanziare riforme.
PNRR e anche quello che non c’è e avrebbe             Una riforma di cui l’Italia avrebbe assoluta-
dovuto esserci. Innanzitutto la visione. Una          mente bisogno è quella del trasporto pubbli-
Italia fortemente connessa alla grandi reti           co. Le vicende Covid di questi mesi hanno
transeuropee, soprattutto ferroviarie, per            impietosamente mostrato quanto sia inade-
dare respiro alle nostre esportazioni, oggi al        guato questo servizio di cittadinanza. Il PNRR
settanta percento su gomma, attraverso la             prevede investimenti per rinnovare autobus e
cura del ferro. Un’Italia equa che fornisca ac-       treni, certamente utili, ma che non sposteran-
cessibilità con l’Alta Velocità di Rete alle tante    no di nulla gli assetti consolidati che produ-
aree oggi escluse, al Nord come al Sud, e per         cono servizi inefficaci ed inefficienti. Servi-
questo penalizzate nel loro sviluppo. Un’Ita-         rebbe una riforma e il rilancio del settore che
lia con una mobilità urbana sostenibile e una         passa attraverso la apertura alle aziende più
logistica forte e resiliente.                         efficienti, pubbliche o private che siano, per
La visione che ho descritto si è consolidata          una mobilità urbana equa e sostenibile .

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numero 272 - 8 Gennaio 2021

Molti altri esempi potrebbero essere fatti su         Grande opportunita’ per ripensare
politiche realizzabili entro il 2026 che avreb-       alla logistica ed alla riorganizzazio-
bero potuto trovare spazio in un PNRR che             ne urbanistica delle citta’
avesse “un’anima”. Cito due proposte che ho
avanzato qualche mese fa.                             Zeno D’Agostino
Il finanziamento dei servizi di Alta Velocità an-                                      Il Recovery Fund
che per le aree oggi escluse da questi servizi,                                        è sicuramente
al Sud ma anche in Liguria, in Friuli, e sull’A-                                       una grande op-
driatico. Servizi quantitativamente e qualita-                                         portunità, uno
tivamente analoghi a quelli disponibili sulla                                          strumento mes-
linea Torino- Milano – Napoli in attesa che gli                                        so a disposizio-
investimenti sulle infrastrutture aumentino la                                         ne dei Paesi eu-
velocità di marcia. Un investimento in acces-                                          ropei a seguito
sibilità ed equità territoriali, soprattutto per il                                    dei disastri eco-
Mezzogiorno. Un piano per la logistica soste-                                          nomici portati
nibile, sostituendo gli incentivi ferrobonus e        dalla pandemia. Ma io mi soffermerei per ra-
marebonus introdotti con successo tre anni fa         gionare non tanto sullo strumento in sé quan-
ma che ormai devono evolvere verso meccani-           to su quello che la pandemia ci ha messo da-
smi stabili e ancora più efficaci, ma anche sti-      vanti agli occhi durante l’ultimo anno.
moli per la aggregazione delle troppe imprese         È stato un periodo negativo, tragico, ma ab-
di piccole dimensioni e alle industrie italiane       biamo anche assistito a degli effetti strabi-
per promuovere il Made in Italy anche nella           lianti, positivi ed io credo che dobbiamo con-
logistica scegliendo loro il vettore.                 centrarci proprio su questi, che potrebbero
Infine uno sguardo al futuro. Nel mondo si            essere le nuove linee di riferimento per un fu-
stanno investendo miliardi di euro privati e          turo diverso, un’Europa fatta davvero da una
pubblici in quella che definisco “la settima          nuova generazione, come dice appunto il Next
rivoluzione dei trasporti “. Veicoli a guida          Generation EU.
autonoma, connessione 5G fra veicoli e in-            Pensiamo al pendolarismo, che è sempre sta-
frastrutture, elettrificazione e combustibili a       to fuori controllo e che solo durante la pande-
basso impatto ambientale, servizi di mobilità         mia e ancora oggi, grazie al lavoro agile, si è
sempre più orientati all’uso. C’è un interesse        ridimensionato con i conseguenti effetti sulle
italiano dentro quello europeo? Ci sono com-          nostre città: i flussi di traffico sono diventati
parti industriali e centri di ricerca competiti-      più sostenibili. Per questo penso che dovrem-
vi sui quali investire per partecipare non da         mo partire da una riorganizzazione del pen-
followers a questa rivoluzione? Penso di sì,          dolarismo che non sia legato solo alle singole
nonostante le perdite che abbiamo registra-           iniziative delle aziende, che mettono in azio-
to negli ultimi anni nelle industrie dell’auto e      ne le loro attività di smart working. Piuttosto,
ferroviaria.                                          dovrebbe esserci una riorganizzazione anche
Un investimento congiunto di attività produt-         guidata dall’alto.
tive e ricerca sulla mobilità del 2050 sarebbe        E’ chiaro che non è socialmente sostenibile un
in linea con una visione del Paese da lasciare        lavoro completamente gestito da casa ma ma-
alla prossima generazione, come hanno fatto           gari una modalità intermedia, che vede pre-
con noi i nostri genitori che quelle industrie        senza di centri di smart working a livello loca-
avevano ricostruito.                                  le, che vada ad impattare in maniera pesante
                                                      sul pendolarismo eliminando flussi inutili di

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persone sulle nostre strade, di mezzi, andan-       Dal PNRR aspettiamo un grosso im-
do a creare benefici per flussi complessivi di      pulso ai progetti
traffico e di merci.
Pensare quindi ad una riorganizzazione anche        Arrigo Giana (Presidente di AGENS)
a livello urbanistico che avrebbe effetti sociali
importanti. Secondo me, su questo tema non                                           “Come AGENS e
si è ragionato e non si sta ragionando abba-                                         come operato-
stanza, mentre dovrebbe essere uno degli                                             ri del Trasporto
strumenti fondamentali per l’Europa intera.                                          pubblico locale,
A questo si agganciano misure un po’ meno                                            dal Piano nazio-
radicali e rivoluzionarie, un po’ più di tenden-                                     nale di Ripre-
za rispetto a quella che è la visione attuale                                        sa e Resilienza
che sono poi quelle che vedono sostegno da                                           e dai fondi del
parte del Recovery Fund: nuove infrastruttu-                                         Recovery Plan
re che riguardano la transizione tecnologica,       ci aspettiamo che venga dato un grosso im-
quindi una modalità migliore rispetto all’at-       pulso ai progetti infrastrutturali di sviluppo
tuale modalità di organizzazione complessiva        della mobilità urbana, di metropolitane, tram-
dell’economia, della produzione e della lo-         vie e altre modalità di trasporto, in parte già
gistica, dall’altra parte anche interventi che      promessi e che ora è ci aspettiamo vengano
abbiamo proposto anche a livello di porto di        realizzati. Ci aspettiamo anche vengano stan-
Trieste per andare a compiere quella transi-        ziati maggiori risorse per il rinnovo del parco
zione energetica per essere molto più soste-        autobus nelle versioni più ecologiche per una
nibili verso quelle città che ospitano le grande    conversione green, dando spazio e concretez-
infrastrutture portuali.                            za alle iniziative di amministrazioni ed azien-
Ma il Recovery non è semplice, ha linee guide       de in questo senso.
e vincoli temporanei molto ben definiti, non        Ma quel che soprattutto ci auguriamo è che
si può pensare di essere troppo rivoluzionari       tutti questi progetti vengano realizzati attra-
dal punto di vista di nuove proposte di infra-      verso procedure più snelle e veloci, anche
strutture inserite, mentre dovremmo fare un         profondamente innovative, perché quelle at-
ragionamento complessivo sulla riorganizza-         tuali – con tutti i passaggi in termini di attri-
zione urbanistica e sociale dei nostri territo-     buzione delle risorse (prima alle Regioni, poi
ri e il covid potrebbe essere l’occasione per       ai Comuni, poi alle aziende) – già rappresen-
poterlo fare. Su questo penso che dovremmo          tano una complicazione, che si aggiungono
ragionare tutti insieme, soprattutto chi si oc-     alle normali procedure burocratiche.
cupa di logistica e economia o ingegneria dei       Noi siamo assolutamente pronti a ‘mettere a
trasporti.                                          terra’ – come si dice – questi investimenti e
                                                    questi progetti, ma il tutto deve avvenire pre-
                                                    vedendo passaggi più veloci per fare arrivare
                                                    ai soggetti attuatori e alle aziende le risor-
                                                    se, perché soprattutto queste ultime – come
                                                    è immaginabile – sono sottoposte in questa
                                                    fase ad una forte tensione di liquidità per il
                                                    drastico crollo degli introiti a causa del Covid,
                                                    e non hanno le dotazioni materiali per riuscire
                                                    a realizzare investimenti. Questo è un moti-

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vo in più perché ci sia una grandissima attesa      c’è traccia di riforme per ferrovie, trasporto
perché vengano realizzati e portati a termine i     pubblico locale e trasporto aereo.
progetti del PNRR e, ovviamente, la volontà di      Se lo Stato stanzia miliardi di euro per rinno-
collaborazione sia delle associazioni che delle     vare la flotta alle aziende di trasporto pub-
aziende per assicurare al più presto la ripresa     blico locale, ma queste continuano ad essere
sia economica che sociale del Paese è massi-        inefficienti, questi soldi verranno sprecati.
ma in tutte le nostre espressioni.”                 Bisognerebbe pensare piuttosto pensare a
                                                    procedure di gara obbligatorie in modo da
                                                    avere una concorrenza per il mercato, con la
                                                    contemporanea creazione delle competenze
Tanto fumo, poco Recovery                           per gli enti che metteranno a gara il servizio.
                                                    Altro punto essenziale è la separazione tra chi
Andrea Giuricin                                     gestisce l’operatore di trasporto pubblico lo-
                                La Commissio-       cale e chi indice la gara, cosa che in Italia non
                                ne Europea ha       avviene mai.
                                più volte ricor-    L’Italia sembra avversa alla concorrenza, non
                                dato che non        è contemplata nel capitolo legato ai traspor-
                                è     necessario    ti, e questo ha una conseguenza molto grave:
                                solo spendere       mettere più soldi pubblici in un settore dei
                                i soldi che ar-     trasporti non riformato è come mettere acqua
                                rivano dai pre-     in un bidone bucato.
                                stiti e dai fon-
                                di dell’Unione,
ma è importante accompagnare questa spesa
con delle riforme serie dei settori. E nel Piano,
fatta eccezione per i porti e le dogane, non

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Turismo sostenibile e mobilità                        Insomma, una nuova forma di turismo soste-
dolce per spingere i flussi turistici                 nibile anche sul piano economico, e capace
verso la natura e gli antichi borghi                  di integrare tutte le peculiarità della mobili-
                                                      tà dolce in modo vantaggioso per le comunità
Luigi Cantamessa                                      dell’entroterra che negli ultimi decenni hanno
                                L’e m e r g e n z a   assistito ad un progressivo spopolamento dei
                                sanitaria       ha    territori.
                                completamen-          Grazie al progetto “Valore Paese Italia” pro-
                                te     stravolto,     mosso dal Ministero per i Beni e le Attività
                                per i prossimi        Culturali e per il Turismo, infatti, sarà possi-
                                due o tre anni,       bile avviare il recupero di numerosi beni non
                                il nostro modo        più necessari all’esercizio ferroviario, quali
                                di intendere il       caselli, antiche stazioni, che potranno essere
                                viaggio: siamo        riconvertiti in alberghi diffusi, agriturismi e
                                spinti a risco-       centri servizi a disposizione dei turisti.
prire il valore della bellezza, della natura in-      I turisti del domani, grazie alla mobilità so-
contaminata, gli antichi borghi, i sentieri di        stenibile e green dei treni storici, potranno
montagna.                                             vivere un’autentica esperienza di viaggio, ap-
Superata la crisi sarà, quindi, necessario go-        prezzando le nostre tradizioni culinarie, gli
vernare flussi turistici, ed in particolar modo       splendidi paesaggi, e riscoprendo i borghi che
quelli provenienti dall’estero, che saranno           incarnano e custodiscono la storia del nostro
orientati alla ricerca di questa nuova tipologia      Paese.
di destinazioni, anche alternative o comple-
mentari alle grandi città d’arte.
La Fondazione FS, sin dalla sua costituzione
nel 2013, è stata l’avanguardia di questo nuo-        I porti meridionali fuori dal Next
vo modo di concepire il viaggio, lento, colto,        Generation Italia
sostenibile, promuovendo il recupero di linee
ferroviarie sospese o sottoutilizzate, realiz-        Pietro Spirito
zando nuovi itinerari turistici in treno d’epoca                                     Scrivere mentre
che, partendo dai grandi centri, consentono                                          un documento
di arrivare nelle località minori del Paese.                                         fondamentale
In totale sono stati recuperati 650 km di bi-                                        per il futuro del
nari dedicati ad esclusivo utilizzo del treno                                        nostro     Paese
storico-turistico, traffico che viene incontro                                       costituisce per
alle esigenze di ogni tipologia di viaggiatore.                                      un certo verso
I cicloturisti, ad esempio, hanno la possibilità                                     un rischio, per-
di portare al seguito la bici a bordo di speciali                                    ché si commen-
bagagliai attrezzati e, una volta raggiunta la                                       ta una bozza
destinazione, percorrere ciclovie che, sempre         ancora con conclusa, ma rappresenta per un
più numerose, intersecano le piccole stazioni;        altro verso una opportunità, in quanto lascia
analogamente, gli amanti del trekking posso-          l’illusione che sua ancora possibile correggere
no comodamente raggiungere in treno loca-             quello che a noi sembra sbagliato, o impreci-
lità suggestive e programmare escursioni e            so. Nella bozza di documento italiano sul Next
passeggiate.                                          Generation EU, sulla base della versione del 6

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dicembre 2020, si conferma, ove mai vi fosse        tali condizioni sono le zone economiche spe-
bisogno di disporre di ulteriori asseverazioni,     ciali (Zes).
la drammatica sottovalutazione dei porti me-        Nelle regioni meridionali sono state costituite,
ridionali nello scenario logistico nazionale.       ma non si è lavorato per attrarre investimen-
Nella parte molto stringata dedicata al siste-      ti manifatturieri, come è accaduto nelle Zes
ma portuale nazionale si legge che “i porti         di successo nel mondo, mediante incentivi,
maggiormente interessati dall’intervento (Ge-       semplificazioni, strumenti finanziari. Proprio
nova e Trieste) sono snodi strategici per l’Ita-    questa nuova chiave di politica industriale ha
lia e per il commercio nel Mediterraneo per i       rappresentato la formula di successo dei porti
quali si prevede lo sviluppo delle infrastruttu-    di Tanger Med in Marocco o Shenzhen in Cina.
re portuali e delle infrastrutture terrestri di
interconnessione”.
Insomma, torna di attualità la vecchia tesi del-    Digitalizzazione del TPL, con
le due “ascelle” portuali settentrionali, rispet-   obiettivo la Mobilità As A Service
tivamente collocate nel Mar Tirreno e nel Mar
Adriatico, mentre il resto del sistema è visto      Claudio Claroni (Direttore di Club Italia)
sostanzialmente in una funzione ancillare.
Eppure, gli scali delle regioni meridionali con-                                      Il Ministero del-
tribuiscono per più del 40% alla movimenta-                                           le infrastrutture
zione delle merci dell’intero comparto ma-                                            ha appena ema-
rittimo nazionale, ed hanno anche un ruolo                                            nato il decreto
decisivo per lo sviluppo turistico, nel settore                                       n° 2, 4/1/2021
del traffico dei passeggeri e delle crociere.                                         in cui viene
Diventa urgente una rivisitazione di questo                                           istituita     una
approccio inadeguato al tema della portualità                                         Commissione di
italiana, che rischia solo di generare un ulte-                                       studio in cui,fra
riore indebolimento della nostra connettività       le altre, si cita la necessità di perseguire l’o-
con i mercati internazionali.                       biettivo della mobilità as a service(MaaS) e
I porti di Genova e Trieste sono soprattutto        di individuare modalità telematiche per l’ac-
funzionali, nella attuale configurazione della      quisizione tempestiva dei flussi di domanda e
logistica italiana, alla geografia economica        servizi effettivamente prestati.
degli altri Paesi comunitari.                       Nell’estrema sintesi dei “considerata” si ri-
Non a caso gli ungheresi ed i tedeschi stanno       chiamano temi che dai primi mesi del lock-
pensando di investire a Trieste, mentre Geno-       down sono stati ampiamenti trattati in inizia-
va è oggetto di contesa tra grandi armatori e       tive che hanno coinvolto le associazioni del
grandi terminalisti: investendo nel porto ligu-     TPL, per trovare soluzioni organizzative e tec-
re daremmo un grande vantaggio competitivo          nologiche che potessero contribuire ad aiuta-
ad una delle multinazionali del mare.               re le aziende di trasporto nel fornire servizi
Quello che ancora non viene sottolineato con        migliori ai cittadini.
sufficiente lucidità è il legame sempre più         Informare in tempo reale sulle tariffe e sull’of-
stretto che si è generato tra porti, industria e    ferta effettiva e puntuale dei servizi, la possi-
logistica. Solo la costruzione di questa trian-     bilità di acquisto dei titoli di viaggio on line, la
golazione consente di generare un meccani-          conoscenza dei livelli di riempimento dei mez-
smo competitivo.                                    zi, la relativa trasmissione alle cabine di regia
L’ambiente istituzionale nel quale si creano        delle aziende e ai cittadini sul territorio (alle

                                                                                                      11
"PAGA E VIA’’
                           FACILE, VELOCE E SICURO

Sul collegamento tra l’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla” ed il centro
città, è attivo il nuovo servizio “Paga e via” che consente l’accesso veloce ai
treni avvicinando le carte di pagamento direttamente ai nuovi terminali
presenti nelle stazioni di Bari Centrale ed Aeroporto.

L’innovativo servizio per i passeggeri che utilizzeranno il passante ferroviario di
collegamento tra l’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla” ed il centro di Bari
e viceversa, consente di pagare il biglietto in modalità completamente digitale
e accedere ai treni avvicinando semplicemente la propria carta di pagamento a
uno dei tornelli o totem dedicati presenti nelle stazioni e, in caso di controllo, ai
terminali in dotazione al personale di verifica. È possibile utilizzare qualsiasi tipo
di carta contactless, anche virtualizzata su smartphone o dispositivi wearable.

Ferrotramviaria, sensibile e attenta all’innovazione tecnologica e dei sistemi di
integrazione tariffaria, prosegue in una nuova sfida per migliorare il rapporto con
la propria clientela, semplificando l’accesso alla mobilità con l’introduzione di
nuove modalità di pagamento, senza il pensiero delle code e dell’acquisto in
anticipo, pagando solo all’accesso al binario per il treno in partenza.
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fermate con messaggi alle paline elettroniche         re on line, conoscere la disponibilità dell’of-
e su APP), l’informazione e il pagamento si-          ferta dei mezzi e dei posti, ecc.
multaneo per servizi integrati di mobilità, la        La parola d’ordine nel TPL deve essere “non
trasmissione in generale del livello dei servizi      più cartaceo”. La strada è lunga perché circa il
di trasporto, delle info di carattere sanitario       65% delle aziende di trasporto italiane usa an-
attraverso la rete e i luoghi di servizio dislo-      cora biglietti di carta (non magnetico o Qrco-
cati sul territorio (banchine e metropolitane),       de che hanno comunque capacità trasmissive/
l’integrazione tecnologica fra operatori pub-         gestionali elettroniche).
blici e privati, il pagamento a bordo con si-         “Non più cartaceo”: non deve essere solo uno
stemi che non necessitano di ricorso a bigliet-       slogan ma un criterio-guida per indirizzare in
terie, tabaccherie e giornalai (sistemi mobile,       modo sistemico le richieste di chi è ancora ar-
carte bancarie ecc.), conteggio passeggeri con        retrato e per incrementare percorsi virtuosi
validazione obbligatoria (e anche check-in/           per chi è più avanzato.
check-out), ecc.                                      Il Recovery Fund potrebbe essere l’occasione
Questi i temi emersi nel corso di iniziative di       storica per l’intero sistema del TPL di progre-
Club Italia che hanno evidenziato la necessità        dire anche nel campo delle tecnologie di in-
che nel TPL si ponga come obbiettivo la digi-         formazione, gestione, accesso e pagamento,
talizzazione di tutti i servizi di gestione, piani-   colmando le distanze esistenti tra le varie re-
ficazione, controllo, informazione e pagamen-         altà in Italia, con una spinta di modernizza-
to e che in questi processi vengano coinvolti,        zione che non si riversi “a pioggia” ma che si
ognuno per le proprie competenze, gli enti so-        risolva a vantaggio dell’intero sistema con “
vraordinati (agenzie, enti locali, associazioni,      criteri guida” e che possa riverberarsi in pro-
mondo dell’offerta e della ricerca).                  iezione futura per uno storico miglioramento
Laddove questi processi si sono sviluppati da         dell’efficienza complessiva del sistema.
tempo (ed il paese vede purtroppo ancora
troppe realtà arretrate) la capacità di rispon-       Recovery, grande opportunità per
dere alle difficoltà create dalla pandemia è
                                                      imprese in sofferenza
stata più efficace e solerte. E’ stata la riprova
che la digitalizzazione deve trovare nei setto-
                                                      Giuseppe Vinella
ri/servizi (infrastrutture, materiale rotabile
ecc), un preciso spazio di investimenti nel Re-
                                                                                    Il      Recovery
covery fund. La digitalizzazione, quindi, deve
                                                                                    Fund è una
diventare sistema.
                                                                                    grande oppor-
Lo sviluppo delle nuove tecnologie di accesso
                                                                                    tunità per far
e pagamento dei servizi offre un mare di op-
                                                                                    ripartire il Pae-
portunità e le difficoltà provocate dalla pan-
                                                                                    se. L’emergenza
demia hanno evidenziato l’utilità – perfino in
                                                                                    da Covid-19 ha
termini di prevenzione sanitaria – della cono-
                                                                                    dimostrato     la
scenza in tempo reale del trasporto collettivo,
                                                                                    centralità    del
dall’analisi dei flussi alla semplice rilevazione
                                                      trasporto pubblico locale con autobus, che ha
dei fattori di riempimento dei bus.
                                                      comunque garantito la mobilità dei cittadini
La pandemia ha mutato le abitudini anche da
                                                      anche durante il lockdown e nelle zone rosse
parte dell’utenza, che è stata costretta o ha
                                                      pur registrando pesanti riduzioni di ricavi da
trovato maggiore conforto nell’utilizzo dei si-
                                                      traffico, e ha invece praticamente azzerato il
stemi tecnologici per pianificare viaggi, paga-
                                                      trasporto commerciale con autobus, un setto-

                                                                                                       13
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re che ora ha necessità di interventi mirati. In     politica, un approccio coerente e una pianifi-
particolare il contributo delle aziende priva-       cazione rigorosa, in modo da non disperdere
te è stato decisivo per continuare a erogare il      inutilmente risorse economiche e tempo pre-
servizio in sicurezza, nel pieno rispetto delle      zioso.
norme anticontagio.
Le stesse aziende, e questo è un elemento in-
confutabile, sono quelle che hanno pagato il
prezzo più caro. Pensiamo che questo senso di        Il TPL merita di entrare da subito
responsabilità e di disponibilità debba essere       nel Recovery Plan
non solo riconosciuto ma anche valorizzato
per le scelte future.                                Giuseppe Ruzziconi
Abbiamo letto il programma redatto dal Mi-           (Presidente di federMobilità)
nistero delle Infrastrutture e dei Trasporti                                         Con la decisio-
che evidenzia le nove aree strategiche su cui                                        ne del Consiglio
intervenire e che intercetta quattro delle sei                                       Europeo del 21
missioni del Piano nazionale. Nel particolare                                        luglio 2020 ha
ci siamo soffermati sui temi riguardanti inno-                                       preso il via l’ec-
vazione e competitività, la rivoluzione verde e                                      cezionale      ini-
la transizione ecologica.                                                            ziativa, chiama-
Tutti temi che vedono Anav, quale compo-                                             ta anche Next
nente di settore di Confindustria, da sempre                                         Generation
protagonista in termini di proposte e di azioni                                      Europe,     volta
concrete.                                            a supportare le economie dei Paesi europei,
Tuttavia, l’elenco dei progetti lascia poco spa-     in particolare di quelli come l’Italia maggior-
zio alla descrizione degli stessi, e pertanto è      mente colpiti dalle conseguenze della pande-
difficile capirne l’effettiva portata. Come as-      mia da COVID 19.
sociazione pensiamo che sarebbe un’occa-             In questo momento il Governo italiano sta
sione persa non sfruttare questa opportunità         delineando le linee degli interventi di prima-
per fare il salto verso una mobilità moderna,        rio interesse, rivolti alla rinascita economica
che finalmente privilegi il trasporto collettivo     e sociale, tra cui non possono mancare quelli
anche a scapito del trasporto individuale, e         dell’ammodernamento strutturale e organiz-
capace di rispondere alle nuove richieste del        zativo dei servizi pubblici. Un ammoderna-
cliente.                                             mento che sia legato alla transizione ecolo-
Anav, inoltre, è convinta che un programma di        gica, alla transizione digitale e alla coesione
rilancio credibile non possa trascurare il tema      sociale e pertanto riteniamo che, nell’arco di
della sostenibilità, insito in sé quando si tratta   tre anni, questi interventi vengano adeguata-
di trasporto collettivo. È un tema che ci toc-       mente accompagnati con risorse economiche
ca da vicino e che è leva di crescita e fattore      di almeno un miliardo di euro.
di competitività ad alto potenziale per le im-       Ci sembra naturale che il Trasporto Pubbli-
prese, se interpretato nella sua concretezza e       co Locale risulti un terreno particolarmente
non solo quale strategia di marketing.               adatto per interventi immediati lungo queste
Dare alle imprese strumenti e incentivi per          linee, considerato anche che alcune decisioni
progettare e realizzare soluzioni a basso im-        per interventi d’emergenza sono già state as-
patto è, dunque, fondamentale.                       sunte.
Per fare tutto questo è necessaria stabilità         A tale proposito ci pare di particolare rile-

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vanza, oltre agli investimenti necessari per la       ma non solo, sono evidenti sia nell’ambito del
realizzazione di metro, tranvie, filovie e bu-        materiale rotabile, sia nell’ambito dei siste-
svie e l’ammodernamento del parco mezzi e             mi a guida vincolata. Ma non può mancare,
dei conseguenti adeguamenti strutturali ed            in connessione a questi, come sopra detto,
infrastrutturali a depositi ed impianti di rifor-     l’investimento legato a una decisa transizio-
nimento, concentrare l’attenzione sugli inve-         ne digitale che riguardi i sistemi digitalizzati
stimenti tecnologici.                                 di programmazione, gestione, controllo e cer-
Gli interventi di ammodernamento e miglio-            tificazione dei servizi, oltre che l’immediata
ramento dei servizi tecnologici, grazie alla si-      esigenza di gestione dei carichi dei mezzi. Si
gnificativa messe di dati, che possono fornire,       tratta di uscire da una trattazione prevalente-
oltre che a contribuire ad offrire ai cittadini       mente intuitiva di questi aspetti per fare teso-
sevizi di migliore qualità, supportano gli Enti       ro delle grandi quantità di dati oggi disponibili
Locali e i loro Enti Affidanti nella utile e ne-      fino a sfruttare l’ ”internet delle cose” (di cui
cessaria buona pratica degli affidamenti dei          già un tradizionale sistema AVM costituisce
servizi di Tpl così come è definita dalla legisla-    un embrione), in modo da rendere il sistema
zione europea, nazionale e dalle ottime deli-         del TPL sempre più aderente alle necessità dei
bere di regolazione di ART.                           cittadini (in primis i lavoratori e gli studenti
Dati, informazioni e documenti che in base            ma non solo) e capace di rispondere in modo
alle norme regolatorie le Imprese Affidatarie         flessibile e veloce al mutare delle stesse esi-
debbono mettere a disposizione degli Enti Af-         genze, divenendo un reale fattore di potenzia-
fidanti.                                              mento della coesione sociale e dello sviluppo
Dati, informazioni e documenti sui servizi di         economico.
Tpl che spesso non vengono generati o lo sono         Corollario non secondario dell’implementa-
con modalità obsolete, non efficienti ed esau-        zione dell’ammodernamento organizzativo e
stive ed i cui risultati, non sempre sono atten-      della digitalizzazione è lo sviluppo di un pro-
dibili e certificabili.                               cesso di adeguamento , in competenze e pro-
ART, indicando quali set informativi sono indi-       fessionalità, degli addetti da raggiungere con
spensabili, ci dice indirettamente quali sono i       un consistente investimento in formazione e,
prioritari interventi in tecnologie e program-        ove necessario, al reclutamento di personale
mi informatici che permettano agli EELL tito-         a tutti i livelli da quello delle imprese di ge-
lari dei servizi, e/o loro Enti Affidanti, di poter   stione dei servizi fino agli Enti Affidanti pre-
scegliere le migliori soluzioni sia al momento        posti alla programmazione e controllo degli
della programmazione dei servizi Tpl e della          stessi.
mobilità in generale, sia utilizzando le ade-
guate procedure di affidamento al fine di rag-
giungere il più elevato obiettivo di efficienza
ed efficacia gestionale .
Riteniamo auspicabile, pertanto, che tali in-
terventi d’urgenza siano coerentemente inse-
riti in un più vasto piano, anch’esso di rapida
implementazione, che venga a pieno titolo
incorporato nel più generale Recovery Plan
nazionale.
Le necessità di ammodernamento struttura-
le, legate anzitutto alla transizione ecologica

                                                                                                       15
ANNO 2021 | N.1
                                                                GENNAIO 2021

                    PORTI CAMPANI IN RETE                              Collegati al nostro sito con il codice QR

                       Il saluto al PRESIDENTE FRANCESCO NERLI
:: In primo piano              :: Interventi                          :: Interventi
FRANCESCO NERLI, LA             UN GIGANTE DELLA                      A FIANCO DI FRANCESCO NERLI:
COMPETENZA E LE CAPACITÀ        PORTUALITÀ ITALIANA,                  OTTO ANNI SENZA SOSTA PER
CHE HANNO INCISO NEL            PADRE DELLA LEGGE 84 DEL 1994         CAMBIARE IL PORTO
PORTO DI NAPOLI

:: Interventi                  :: Interventi                         :: Interventi
IL RUOLO DI FRANCESCO NERLI    FRANCESCO NERLI, ANCHE UN             FRANCESCO NERLI: UNA AMICIZIA
SUL PIANO NAZIONALE A FAVORE   POLITICO PUÒ ESSERE UN OTTIMO         NATA TRA PORTI E FERROVIE
DELLA PORTUALITÀ               TECNICO
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Servono progetti che creano oppor-                  e uscire dai porti quanto più possibile attra-
tunità, conversione ecologica, eco-                 verso il treno e per questa ragione è assolu-
nomia sostenibile                                   tamente indispensabile realizzare una rete re-
                                                    troportuale di terminali. La logistica ha infatti
Massimo Marciani                                    bisogno di terminali, ovvero di piattaforme
(presidente Freight Leader Council)                 che per vocazione e fattualità (e non per de-
                                In primis vorrei    finizione giuridico amministrativo) svolgono
                                dire due paro-      di fatto la funzione di piattaforme logistiche
                                le sul metodo       multimodali e che sappiamo essere parte in-
                                seguito per la      tegrante del sistema portuale per aumentarne
                                predisposizio-      la capacità di lavorazione. Abbiamo necessità
                                ne del Reco-        di integrare le tre reti logistiche necessarie
                                very Plan (Pia-     allo sviluppo economico e alla ripresa del Pa-
                                no    nazionale     ese - lungo raggio su ferro o via mare, medio
                                di resistenza e     e breve raggio quanto più intermodale possi-
resilienza, PNRR): sebbene sia evidente un          bile, ultimo miglio su gomma – identificando i
certo sforzo per evidenziare iniziative green       punti di scambio, sovrapposti alla rete strada-
e digitali, la suddivisione per schede non for-     le e autostradale e in connessione con i porti
nisce alcun quadro d’insieme che le “metta          e la ferrovia al fine di catturare le crescenti
a sistema” e quindi risulta difficile leggerne      quote di traffico merci.
finalità e obiettivi in un’ottica di coerenza       In un’ottica di ampliamento e liberalizzazione
complessiva. Manca una visione, un modello          del mercato, riteniamo che i provvedimenti
di società, di economia, di mercato del lavoro      necessari nel piano Next Generation EU, inclu-
come risultato finale derivante dall’applica-       si quelli che riguardano il settore dei trasporti
zione delle misure in esso contenute. E questa      e della logistica, debbano essere focalizzati su
mancanza rende di fatto impossibile entusia-        iniziative volte ad aumentare la capacità del
smarsi per una possibile transizione che viene      sistema, ovvero a favorire l’accesso delle im-
sempre evocata ma mai descritta. Nelle oltre        prese nei diversi ambiti di business. Ciò signi-
150 pagine del documento la parola logisti-         fica che occorre individuare progetti che pos-
ca compare 9 volte e autotrasporto 3 volte….        sano generare opportunità per gli operatori,
Troppo poco per settori che bisognerebbe            valore aggiunto e occupazione.
considerare assi portanti di un sistema econo-      Non si riscontra nel Piano alcun complesso
mico maturo, come dimostrato anche durante          di strategie e di riforme adatte ad avviare un
questa pandemia e come più volte affermato          nuovo processo di crescita del Paese finalizza-
dal Think Tank della Logística che dall’inizio      te a una conversione ecologica e a un’econo-
del periodo di emergenza sta fornendo spunti        mia sostenibile, al di là dei titoli presenti sulle
di riflessione ed indicazioni fattuali per il ri-   schede. A nostro avviso, una migliore impo-
lancio del settore.                                 stazione del Piano dovrebbe prevedere la
Molto bene la dotazione di 4,1 miliardi allo        sostanziale differenziazione delle schede fra
sviluppo dell’intermodalità e della logistica       quelle che afferiscono l’hardware del sistema
integrata nella bozza del Piano con l’obietti-      (es. raccordi, strade, porti, terminali, ferrovie,
vo principale di potenziare l’accessibilità fer-    tunnel, etc.) da quelle dedicate al software
roviaria ai maggiori porti marittimi italiani,      del sistema (es. semplificazioni, digitalizza-
Genova e Trieste. Siamo perfettamente d’ac-         zioni, smaterializzazione dei documenti, crea-
cordo che in futuro le merci dovranno entrare       zione di nuove professionalità e competenze,

                                                                                                      17
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riqualificazione del personale, etc.). I primi     dotti e concentrato in una massa di finanzia-
attivano investimenti che aprono cantieri, i       menti, che per l’Italia somma ai 209 miliardi
secondi stimolano la formazione continua e         di euro del Recovery Fund i 43 miliardi delle
l’innovazione tecnologica.                         politiche di coesione. Guardando queste ci-
Il tutto sempre in una visione sistemica e in-     fre, si comprende come non si tratti tanto di
tegrata del Paese: la logistica non è mai fine a   una quantità di risorse da rivendicare, quanto
sé stessa, è sempre al servizio dell’industria e   della loro destinazione a iniziative di qualità
questo Piano deve indissolubilmente saldare        e del loro impiego a beneficio del Paese nel
la rete produttiva con quella distributiva, af-    suo insieme. Questi fondi dovrebbero, per
frontando anche tematiche lasciate da parte        loro natura, essere aggiuntivi e assicurare una
per troppo tempo come l’incentivazione della       svolta in termini di ripresa e sviluppo, favo-
modalità franco destino per l’industria.           rendo un cambiamento di paradigma nel fun-
                                                   zionamento delle istituzioni, nella capacità di
                                                   organizzazione produttiva e di trasformazione
Rivedere gli assi strategici del Re-               del sistema economico e sociale italiano.
covery e guardare a investimenti                   I difetti di impostazione nella preparazione
nel Mezzogiorno                                    del PNRR sono evidenti: la mancanza di scelte
                                                   definite di governance, l’assenza di procedu-
Amedeo Lepore                                      re adeguate ai tempi di spesa, la debolezza
                              “La discussione      dell’impianto delle riforme e la costruzione
                              sul Piano Nazio-     del programma a partire da una miriade di
                              nale di Ripre-       progetti esistenti, senza una chiara indicazio-
                              sa e Resilienza      ne di impatto sull’economia.
                              (PNRR) si sta        Un malinteso realismo nell’approccio al Reco-
                              svolgendo      su    very Plan, che vorrebbe affrontare questa sca-
                              aspetti specifici    denza eccezionale come un aggiornamento di
                              e temi di natu-      strategie pregresse, può far precipitare l’Italia
                              ra politica più      in una condizione analoga a quella dell’avvio
                              che sui limiti di    dell’età di crisi negli anni settanta, che segnò
impostazione e sulle incertezze di elaborazio-     l’incapacità di cogliere la fine del modello for-
ne. Alcuni commentatori hanno provato a ri-        dista e la necessità di un nuovo tipo di svi-
condurre il confronto su questi argomenti e        luppo. Il Paese si attardò in una mera ristrut-
l’intervento, certamente non ostile, del Com-      turazione dei settori industriali tradizionali,
missario UE per gli Affari Economici ha sotto-     collocati soprattutto nel Nord, e non fu in gra-
lineato la necessità di “introdurre procedure      do di intraprendere una coraggiosa innovazio-
straordinarie con leggi capaci di accelerare       ne di sistema, trascurando perfino i traguardi
gli investimenti”. Gentiloni ha segnalato an-      conseguiti nel corso del miracolo economico.
che l’inderogabilità di spese mirate a investi-    Eppure, la pandemia rappresenta l’occasione
menti e riforme, con l’intento di sollevare la     per un mutamento profondo. La gestione del
questione cruciale della execution del Piano,      Piano riguarda gli stessi contenuti program-
scongiurando il blocco delle erogazioni suc-       matici e la loro applicazione: non è legata a
cessive alla sua approvazione ed “evitando di      una semplice cabina di regia a indirizzo mo-
mancare un appuntamento storico”.                  nocratico, che si ripropone in forma di task
Stiamo parlando di un enorme sforzo dell’U-        force ogni volta che si tenta di sfuggire a scel-
nione Europea, compiuto in tempi molto ri-         te complesse di carattere politico. Una forma

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Ogni giorno di prima mattina su
           ferpress.it
   Il calendario di imagina

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speciale di intervento, più che la struttura di         Recovery che, tradotto nella nostra lingua, si-
un’agenzia come fu la gloriosa Cassa per il             gnifica “recupero”; sarà stato perché da anni,
Mezzogiorno del primo ventennio, potrebbe               ad ogni tragedia, siamo lì a ripetere che bi-
riprendere le sue procedure, che ebbero una             sogna investire nelle infrastrutture, quelle da
forte efficacia per gli investimenti nel Sud, con       realizzare sì, certo, ma anche quelle da gua-
un regime straordinario che può man mano                rire perché malate di vecchiaia e abbandono;
farsi normalità. In un intervallo fatto di pochi        sarà stato perché temevamo quello che è suc-
anni, andrebbero coordinati i numerosi enti             cesso: nel Pnrr, ovvero Piano Nazionale di Ri-
che si occupano di investimenti e di coesione,          presa e Resilienza che l’Italia dovrà inviare a
unificandone la direzione e riformandoli sotto          Bruxelles, delle 17 grandi opere infrastruttu-
l’aspetto tecnico della gestione e non del solo         rali ipotizzate nelle bozze in circolazione ben
monitoraggio delle iniziative. In questo modo,          12 erano già indicate dalle Legge Obiettivo va-
si otterrebbe una nuova tecnostruttura sen-             rata venti anni fa all’inizio del secondo gover-
za costituirla da zero. Le riforme non posso-           no guidato da Silvio Berlusconi.
no limitarsi ad accogliere le raccomandazioni           Anche l’ultima stesura in circolazione, quella
europee, dando per scontata l’impraticabilità           del 29 dicembre 2020, che non dovremmo co-
di una modernizzazione radicale dell’ammini-            noscere - ma che tutti hanno conosciuto - per-
strazione pubblica, della giustizia e del fisco.        ché recava un avvertimento iniziatico: “Solo
Infine, i 52 progetti che cominciano a venire           uso interno. Riservata”, ci ha consegnato una
alla luce in questi giorni mostrano una fram-           delusione. E le voci che corrono sulle tante
mentazione e una ripetitività di contenuti,             correzioni, non hanno cambiato le cose. Per
rischiando di indebolire alla base i grandi             noi dell’Anceferr che facciamo della manuten-
obiettivi della competitività, della transizione        zione ferroviaria di qualità il nostro obiettivo,
verde e digitale, dell’inclusione sociale e del-        per il Paese che deve crescere e muoversi in
la coesione territoriale. Tuttavia, c’è ancora il       sicurezza, non si è colta un’altra occasione.
tempo per lasciare alla politica politicante il         I fermenti politici con le ipotesi di crisi e/o
rumore di fondo dell’inconcludenza e per ri-            rimpasto, tra le cause dichiarate sembrano
vedere gli assi strategici di questo interven-          porre al centro proprio il problema del Reco-
to, puntando decisamente sugli investimenti             very Plan: ritardi, non condivisione, annun-
in grado di cambiare l’Italia e di riportarla a         ciata sovrastruttura a Palazzo Chigi. I conflitti
crescere.”                                              politici, allestiti per ragioni profonde o solo
                                                        per tattiche, in realtà alle imprese associate
                                                        Anceferr, interessano poco: a noi importa solo
Recovery Plan, una delusione.                           la sostanza. E la sostanza è che tra i sei obiet-
La manutenzione sia programmata                         tivi del PNRR, quello della manutenzione fer-
                                                        roviaria non c’è.
Pino Pisicchio (Presidente Anceferr Associa-            Non è nostra intenzione tranciare giudizi ne-
                            zioni Nazionale             gativi mossi da valutazioni pregiudiziali. Vo-
                            Costruttori Fer-            gliamo essere costruttivi, perché questo sia-
                            roviari)                    mo, dei costruttori. E perché sentiamo forte
                                                        il richiamo del Presidente Mattarella nel suo
                                    Confesso:      ci   discorso di fine anno. Ci auguriamo che la ma-
                                    avevamo spe-        nutenzione diventi l’ordinario e programmato
                                    rato. Sarà stato    lavoro di chi governa questo nostro Paese - e
                                    per quel nome       in questo senso abbiamo ritenuto di assumere

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l’iniziativa della proposta dell’emendamento,           di efficienza economica”. Inoltre nemmeno si
poi non approvato, di un finanziamento ad hoc           tenta, anche all’interno di questa incredibile
annuale in legge di Bilancio - e che il Recovery        assunzione, di usare il modello per confron-
sia lo straordinario di cui abbiamo bisogno a           tare allocazioni settoriali diverse delle risor-
fronte della tragedia pandemica.                        se, per confortare che quella proposta sia la
E speriamo che l’obiettivo 1: misure di sempli-         migliore.
ficazione, si realizzi davvero o, davvero, l’oc-        Per usare uno slogan da modellisti: “garbage
casione sarà totalmente perduta.                        in garbage out”. Una operazione davvero in-
                                                        difendibile di legittimazione ex-post di scelte
                                                        politiche. Meglio il silenzio.
NGEU-PNRR: qualche considerazio-                        Vediamo ora un solo settore, quello delle in-
ne generale in mancanza di accoun-                      frastrutture di trasporto: nell’ultima versione
tability                                                conosciuta del piano non vi è alcuna valutazio-
                                                        ne, nemmeno finanziaria (molto più semplice
Marco Ponti                                             di una analisi costi-benefici: bastano costi e
                                                        ricavi), nemmeno analisi ambientali (bilancio
                                    Un piano senza      del CO2, per esempio), e infine nemmeno pre-
                                    valutazioni dei     visioni di traffico.
                                    progetti su cui     Un’opera carica di traffico è valutata come
                                    si fonda non è      una destinata a rimanere deserta. Una che
                                    un piano, è una     danneggia l’ambiente come una che gli giova.
                                    “shopping list”     Ci sembra di poter dire che siamo al di sotto di
                                    (una “lista della   ogni soglia accettabile di trasparenza (per non
                                    spesa”, termine     dire di decenza).
                                    che si usava alla   Ora, sembra che la massima contestazione
Banca Mondiale).                                        politica al piano si quella di Italia Viva, che
E questo vale per qualsiasi metodo di valuta-           chiede molto più deficit futuro (nel piano at-
zione si usi, purchè consenta comparazioni:             tuale vi sono importanti sostituzioni di spese
cioè è meglio che si impieghino metodi di va-           già in corso o programmate).
sta condivisione internazionale. Il problema            Non entriamo in merito ai pericoli di questa
non è solo tecnico, ma soprattutto democra-             scelta, che pure sembrano evidenti; osservia-
tico: non valutare infatti assume come domi-            mo solo che sembra si chiedono in particola-
nante “l’arbitrio del principe”, cioè la pura           re più infrastrutture di trasporto finanziate in
discrezionalità politica, mutevole nel tempo,           deficit.
e tale che, mancando riferimenti, nessun de-            Ma in perfetta coerenza col piano del gover-
cisore debba render conto di nulla (scompare            no, non se ne chiede alcuna valutazione. Solo
l’”accountability”, altro concetto anglosasso-          spendere più soldi per comprare più consensi
ne tanto efficace quanto di difficile traduzio-         elettorali per i possibili nuovi principi.
ne).
Ora, l’attuale piano tenta una valutazione, ma
solo macroeconomica, impiegando un buon
modello europeo (QUEST).
Ma subito lo svuota di ogni significato, perchè
dichiara in premessa che “si assume che tutti
i progetti siano i migliori possibili in termini

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Recovery Fund e mobilità collettiva                   con riguardo all’innovazione tecnologica nei
                                                      trasporti, la digitalizzazione dei trasporti; pro-
Andrea Gibelli                                        muovendo la rigenerazione urbana in prossi-
                                 In vista delle im-   mità delle stazioni.
                                 ponenti risorse      Gli obiettivi qualificanti di questa complessiva
                                 che arriveranno      strategia di innovazione e sostenibilità green
                                 all’Italia con il    sono quelli del miglioramento dell’accessibi-
                                 Recovery Fund,       lità, della sicurezza dei luoghi urbani, dell’in-
                                 siamo profon-        cremento della qualità ambientale, al fine
                                 damente con-         della realizzazione di un piano di rigenerazio-
                                 vinti che sia ne-    ne degli ambiti urbani chiamati a corrispon-
                                 cessario partire     dere a nuove domande che, oltre all’abitare,
da un’idea unitaria di Paese, un’idea intorno         riguarderanno in maniera preponderante la
alla quale conformare in modo coerente le             mobilità.
singole scelte ed i progetti specifici.
Ebbene il modo realmente efficiente per spen-
dere bene tali risorse, è un’idea di sviluppo e       Recovery? Per il sindacato bisogna
di Paese che contempli il sistema dei trasporti       rimettere in movimento il Paese
collettivi sullo stesso piano di essenzialità di
ogni altro asset fondamentale per la nazione,         Salvatore Pellecchia
sia sotto il profilo industriale ed economico                                        Tutti    ripeto-
che sociale, considerando la mobilità colletti-                                      no che bisogna
va per quello che è: un tassello indispensabile                                      fare presto: l’I-
del Welfare italiano e dell’economia del paese                                       talia deve pre-
Come Associazione non ci siamo tirati indietro                                       sentare quanto
ed abbiamo dato il nostro contributo, presen-                                        prima il Reco-
tando un documento alle Commissioni parla-                                           very Plan, il pia-
mentari competenti nel quale abbiamo foca-                                           no di spesa ne-
lizzato quali siano le priorità per il settore dei                                   cessario      per
trasporti su cui investire le risorse.                ricevere i fondi europei del Next Generation
Gli interventi che abbiamo proposto per il tra-       EU. Ma la velocità di azione per la definizione
sporto pubblico regionale e locale rientrano          degli obiettivi non è l’unica condizione: il Go-
pienamente nei binari della transizione verde         verno deve discutere il Recovery Plan insieme
e digitale indicati dall’Europa per il Next Ge-       alle parti sociali.
neration EU.                                          Un piano di spesa non condiviso con tutti gli
Per l’Italia, tale ripresa verde e digitale può       stakeholder è destinato a lentezze, ritardi e,
realizzarsi solo incrementando e rinnovando           se non al fallimento, di certo a un successo
il parco autobus e la flotta dei treni adibiti al     solo parziale. Inoltre bisogna mettersi nelle
TPL con modelli più sostenibili, sotto il pro-        condizioni di saper spendere queste risorse.
filo ambientale (modalità elettrica, a metano         Come Paese finora non abbiamo dimostrato
idrogeno); accelerando gli investimenti infra-        una capacità eccellente in tal senso. A fronte
strutturali e strumentali su impianti fissi e tra-    degli oltre 50miliardi e mezzo di euro di fondi
sporto rapido di massa (metropolitane, tran-          strutturali a disposizione per il perido 2014-
vie); aumentando la sicurezza del trasporto           2020, siamo penultimi in Europa avendone
pubblico ferroviario regionale; perseguendo,          speso circa il 38%.

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