CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P) TRIENNIO 2019-2021 - Città Metropolitana di ...

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CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P) TRIENNIO 2019-2021 - Città Metropolitana di ...
CITTÀ METROPOLITANA
          DI CAGLIARI

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
              (D.U.P)

         TRIENNIO 2019-2021
CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P) TRIENNIO 2019-2021 - Città Metropolitana di ...
SOMMARIO

                                        SEZIONE 1-SEZIONE STRATEGICA

1) INDIRIZZI STRATEGICI
1.1 Obiettivi strategici

2) ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE
2.1 Obiettivi del Governo
2.2 Situazione Socio-Economica del territorio di riferimento e domanda di servizi pubblici locali
2.3 I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari
      ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella
      Decisione di Economia e Finanza (DEF).

3) ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE:
3.1 Organismi Partecipati
3.2 Investimenti 2019-2021
3.3 Opere finanziate e non ancora concluse (Allegato 1)
3.4 Tributi e Tariffe dei Servizi Pubblici
3.5 Spese correnti per funzioni fondamentali
3.6 Spesa per Missioni e Programmi
3.7 Gestione del Patrimonio
3.8 Risorse Straordinarie e in conto capitale
3.9 Indebitamento
3.10 Equilibri di Bilancio e di Cassa
3.11 Risorse Umane
3.12 Spesa di Personale
3.13 Struttura Organizzativa
3.14 Coerenza con il Pareggio di Bilancio e altri vincoli di Finanza Pubblica

                                         SEZIONE 2 -SEZIONE OPERATIVA

                                       Parte 1 – Valutazione generale e Indirizzi

A)     Valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento
       storico degli stessi ed i relativi vincoli;
B)     Indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;
C)     Indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti;
D)     Analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti;
E)     Indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica;
F)     Valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni;

                                        Parte 2.1 – Programmazione Operativa

G)     Programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale;
H)     Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali.
I)     Programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti
       annuali;
J)     Programma triennale di contenimento e razionalizzazione delle spese di funzionamento ai sensi dell'art. 2,
       comma 594, L. n. 244/2207 (Legge Finanziaria 2008). Triennio 2019-2020-2021.
K)     Programma biennale degli acquisti di beni e servizi.
L)     Piano delle azioni positive
M)     Programma degli incarichi e collaborazioni di lavoro autonomo
N)     Elenco delle Opere Finanziate negli anni precedenti e non ancora realizzate

                                         Parte 2.2 – Dettaglio per Programmi

O)     Programmi Operativi, all’interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della
       motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate e
       dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti

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SEZIONE 1

                                            SEZIONE STRATEGICA
                           (Orizzonte temporale pari a quello del mandato amministrativo)

La Sezione Strategica (SeS)

La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente.
Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale
e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in
coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.
In particolare, la SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza
pubblica:
1) le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato
amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole
sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali
2) gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.
Nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel
corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei
programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.
Nel primo anno del mandato amministrativo, individuati gli indirizzi strategici, sono definiti, per ogni missione di
bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato.
Gli obiettivi strategici, nell’ambito di ciascuna missione, sono definiti con riferimento all’ente. Per ogni obiettivo
strategico è individuato anche il contributo che il gruppo amministrazione pubblica può e deve fornire per il suo
conseguimento.
L’individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni
esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura
strategica.

Con riferimento alle condizioni esterne, l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili:
    1.   Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte
         contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali;
    2.   La valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della
         domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo
         socio-economico;
    3.   I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi
         finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri
         considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF).

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili e la
definizione dei seguenti principali contenuti della programmazione strategica e dei relativi indirizzi generali con
riferimento al periodo di mandato:

1. organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard.
    Saranno definiti gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate
    con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono
    perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente;

2. indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e
    prospettica. A tal fine, devono essere oggetto di specifico approfondimento almeno i seguenti aspetti, relativamente
    ai quali saranno definiti appositi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato:
         a)   gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa

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di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco
                  temporale di riferimento della SeS;
         b) i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi;
         c)   i tributi e le tariffe dei servizi pubblici;
         d) la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento
                 alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio;
         e)   l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie
                  missioni;
         f)   la gestione del patrimonio;
         g) il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale;
         h) l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato;
         i)   gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa.
3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue
   articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa.
4. Coerenza e compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica.

Gli effetti economico-finanziari delle attività necessarie per conseguire gli obiettivi strategici sono quantificati, con
progressivo dettaglio nella SeO del DUP e negli altri documenti di programmazione.
Ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella SeS, sono verificati nello stato di attuazione e possono essere, a
seguito di variazioni rispetto a quanto previsto nell’anno precedente e dandone adeguata motivazione, opportunamente
riformulati. Sono altresì verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione strategica con particolare
riferimento alle condizioni interne dell’ente, al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità
economico – finanziaria, come sopra esplicitati.
In considerazione delle linee programmatiche di mandato e degli indirizzi strategici, al termine del mandato,
l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività
amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione strategica e operativa dell’ente e di bilancio
durante il mandato.

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SEZIONE 1

                                                SEZIONE STRATEGICA

                                                         INDICE

1) INDIRIZZI STRATEGICI
1.1 Obiettivi strategici

2) ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE
2.1 Obiettivi del Governo
2.2 Situazione Socio-Economica del territorio di riferimento e domanda di servizi pubblici locali
2.3 I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari
      ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella
      Decisione di Economia e Finanza (DEF).

3) ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE:
3.1 Organismi Partecipati
3.2 Investimenti 2019-2021
3.3 Opere finanziate e non ancora concluse al 31/12/2018 (Allegato 1)
3.4 Tributi e Tariffe dei Servizi Pubblici
3.5 Spese correnti per funzioni fondamentali
3.6 Spesa per Missioni e Programmi
3.7 Gestione del Patrimonio
3.8 Risorse Straordinarie e in conto capitale
3.9 Indebitamento
3.10 Equilibri di Bilancio e di Cassa
3.11 Risorse Umane
3.12 Spesa di Personale
3.13 Struttura Organizzativa
3.14 Coerenza con il Pareggio di Bilancio e altri vincoli di Finanza Pubblica

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1) INDIRIZZI STRATEGICI

1.1 Obiettivi strategici

La nascita delle Città metropolitane rappresenta un nuovo cardine su cui modellare le dinamiche territoriali e puntare
sul loro sviluppo economico e sociale; gli obiettivi finali di questa nuova dimensione, infatti, sono: la promozione e il
coordinamento economico, sociale e culturale di tutto il territorio, al fine di garantire una organizzazione e gestione
coordinata e condivisa dei servizi ed il coinvolgimento della popolazione metropolitana.

Fanno parte della città metropolitana di Cagliari i Comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas,
Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai,
Uta, Villa San Pietro.

La Città Metropolitana di Cagliari ha individuato le linee di fondo e gli interventi prioritari della propria azione di
sicurezza e tutela del territorio, valorizzazione del paesaggio e rigenerazione urbana, promozione della mobilità
sostenibile e gestione intelligente dell’energia, miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine,
nonché della costruzione di infrastrutture e servizi efficienti, capaci di generare nuove opportunità di crescita e
attrattività e di stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo dell’intera Area Metropolitana.

Fondamentale la cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, incluse quelle con le città e le aree
metropolitane europee.

La Città metropolitana deve acquisire il ruolo di motore o propulsore dello sviluppo che la Comunità Europea le ha
attribuito, per garantire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nel realizzare la politica di coesione europea per
il ciclo di Programmazione 2014-2020.

Diverse criticità hanno messo in crisi il modello europeo di sviluppo urbano: i cambiamenti demografici, la fase di
stagnazione o declino economico (gli Stati Membri non attraversano più una fase di costante crescita economica),
l’aumento dell’esclusione sociale e la destabilizzazione degli ecosistemi urbani.

È possibile affrontare questa situazione creando le condizioni per uno sviluppo urbano che sia intelligente, inclusivo e
sostenibile, attraverso la valorizzazione del ruolo della Città metropolitana. Dalle Città metropolitane, infatti, ci si
aspetta la generazione di iniziative e azioni concrete ed efficaci per affrontare e gestire l’invecchiamento della
popolazione, per garantire l’integrazione tra le diverse culture, per superare le disuguaglianze sociali e le forme di
esclusione dei suoi cittadini dalla vita pubblica. Senza trascurare il ruolo chiave che devono assumere per rispondere
agli attuali cambiamenti climatici.

La Città metropolitana deve essere interpretata come luogo/centro di sperimentazione di soluzioni da poter poi
riprodurre su scala territoriale più ampia (scala regionale) e la sua governance deve garantire:
     • una pianificazione integrata di Area vasta;
     • una rigenerazione urbana intesa quale processo di riuso e riqualificazione degli spazi urbani (in particolare i
         vuoti urbani), del patrimonio urbano ed edilizio, nell’ottica della tutela ambientale, dell’adattamento ai
         cambiamenti climatici, del sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità, dell’inclusione e alla promozione
         sociale;
     • una organizzazione e gestione coordinata dei servizi (gestione delle acque, del sistema della mobilità, dei
         rifiuti, ecc.);
     • il coinvolgimento dei cittadini, intesi quali portatori di interessi e risorse, al fine di pervenire a decisioni
         partecipate e condivise che riguardo lo sviluppo della Città metropolitana.

Il coinvolgimento attivo del terzo settore può comportare un miglioramento della qualità della vita in ambito
metropolitano, in quanto attraverso l’imprenditoria “sociale” è possibile:

    •    individuare modalità innovative di assistenza al fine di ridurre la vulnerabilità e le forme di esclusione delle
         fasce più deboli della popolazione metropolitana;
    •    migliorare l’offerta culturale/creativa in ambito metropolitano e garantire l’erogazione di servizi che rendano
         più accoglienti e vivibili gli spazi e i luoghi urbani (ad esempio con azioni di social housing).

Le strategie delineate dall’UE, al fine di promuovere migliori condizioni di vita e di lavoro, oltre che favorire la
nascita di un ambiente consono all’innovazione e allo sviluppo delle imprese sono fatte proprie dalla Città
metropolitana di Cagliari. Per ottenere risultati in questo senso, si intende realizzare un insieme coordinato di

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interventi che affrontano corrispondenti “sfide” in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

L’istituzione delle Città metropolitane, porta la pianificazione strategica a un ruolo di grande rilievo. A tale riguardo la
Città Metropolitana di Cagliari ha strutturato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri una strategia di azioni
coordinate e integrate, con l’intento di rafforzare la resilienza delle città e garantire le adeguate sinergie tra gli
investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei. L’Accordo di Partenariato 2014-2020
assegna alle aree urbane un ruolo centrale per lo sviluppo territoriale, l’innovazione e la crescita intelligente, inclusiva e
sostenibile, per un generale riequilibrio urbano. Il Governo ha, pertanto, stanziato 168 milioni di euro del Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione per l’attuazione degli interventi compresi nel Patto per la Città Metropolitana di Cagliari,
nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione destinato alle Regioni e alle Città Metropolitane del Mezzogiorno.

Con la Delibera CIPE n.26/2016 si sono allocate risorse in favore delle Regioni e Città Metropolitane del Mezzogiorno
a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) - periodo di programmazione 2014/2020, per l'attuazione di
interventi da realizzarsi attraverso appositi Accordi interistituzionali.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Sindaco della Città Metropolitana hanno stipulato, in data 17 Novembre
2016, il “Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari” che individua le Linee di sviluppo e le conseguenti
aree di intervento.

Lo sviluppo armonico del territorio sarà garantito da un adeguato processo di pianificazione strategica su scala
metropolitana. Le principali linee di sviluppo e le relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del Consiglio
dei Ministri e la Città Metropolitana di Cagliari, sono le seguenti:
Infrastrutture: gli interventi che rientrano in questo settore strategico hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità
pubblica urbana ed extraurbana, attraverso il potenziamento del sistema di metropolitana leggera, la riqualificazione e
messa in sicurezza di alcuni assi viari di valenza sovracomunale e/o turistica.

Ambiente, territorio e sviluppo turistico: in questo asse strategico sono compresi interventi per la sicurezza del
territorio, la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico, la salvaguardia della biodiversità, oltre ad azioni
orientate alla valorizzazione del paesaggio, allo sviluppo di turismo integrato e sostenibile, al miglioramento
dell’accessibilità e della fruibilità delle aree ad alta valenza ambientale e alla cura dei beni comuni, alla realizzazione di
una rete di percorsi ciclabili, pedonali e corridoi verdi, al recupero di compendi e itinerari di interesse naturalistico e
storico-culturale.

Sviluppo economico e produttivo: le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento sono finalizzate a
promuovere lo sviluppo sociale, economico e produttivo, creare le condizioni per l’insediamento di imprese e stimolare
l’occupazione, dotando tutti i comuni dell’area metropolitana di infrastrutture di rete innovative e accessibili, capaci di
garantire servizi digitali pienamente interoperabili e forme efficaci di governo e controllo digitale.

Cultura, salute e benessere (sport, politiche sociali): le azioni strategiche per questo asse di intervento si articolano
intorno al riutilizzo e alla valorizzazione di spazi e luoghi dedicati alla cura della mente e del corpo. In particolare gli
edifici scolastici, presidi fondamentali per le comunità, saranno resi sicuri, sostenibili e adeguati a nuove forme di
didattica; gli spazi per le discipline sportive verranno rinnovati e resi fruibili a tutti, rafforzando una vocazione che
accomuna i territori della città metropolitana; verranno attivati servizi a sostegno dell’abitare e dell’inclusione attiva
degli individui in condizione di particolare fragilità economica e/o sociale.

Il Sindaco Metropolitano, per identificare le linee di fondo e gli interventi prioritari per ciascuna delle succitate Aree ha
attivato un processo di pianificazione strategica partecipata con i Comuni ricadenti nella Città Metropolitana,
propedeutico alla ripartizione delle risorse finanziarie assegnate, che è stato, ad esito di un processo condiviso, accettato
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la finalità di assicurare la realizzazione di interventi strategici e
qualificanti per il territorio.

Gli interventi prioritari sono stati individuati in quanto idonei a soddisfare il raggiungimento dei seguenti obiettivi
programmatici:

- la messa in sicurezza e tutela del territorio;
- la valorizzazione del paesaggio e la rigenerazione urbana;
- la promozione della mobilità sostenibile e la gestione intelligente dell'energia;
- il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine;
- la costruzione di infrastrutture e servizi efficienti;

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- la generazione di nuove opportunità di crescita e attrattività per stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e
produttivo dell'intera Area Metropolitana.
Allo stato attuale molti degli interventi previsti nel Patto sono stati inseriti nel Sistema Unico di Monitoraggio IGRUE
ed è stato richiesto il dieci per cento del finanziamento, in conformità al disposto della Delibera CIPE n.36/2016.

Nel Patto sottoscritto dal Sindaco metropolitano e dal Presidente del Consiglio, le Parti si impegnano, tra l’altro, a
verificare almeno ogni 6 mesi a partire dalla data di assegnazione delle risorse lo stato di attuazione ed eventuali
necessità di rimodulazione degli interventi. Obiettivo prioritario per dare attuazione alle azioni indicate è la redazione
del Piano strategico metropolitano. È indispensabile, quindi, integrare e coordinare gli strumenti di programmazione e
gli strumenti finanziari ordinari con quelli straordinari per favorire e sostenere la ripresa economica, la crescita e
l’occupazione.

La Città Metropolitana di Cagliari ha ottenuto risorse a valere sul Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane
2014-2020 (“PON Metro”), approvato definitivamente dall’Unione Europea, che è l’insieme delle iniziative ideate nel
contesto dell’Agenda urbana europea per le politiche di coesione, per rafforzare il ruolo delle grandi città (e dei territori
su cui esse incidono); il Programma punta a raggiungere obiettivi ambiziosi sui temi della coesione territoriale; della
cittadinanza digitale; dell’innovazione sociale; della sostenibilità energetica ed ambientale, puntando soprattutto
sull’attivazione di processi inclusivi ed educativi.

Il programma operativo nazionale plurifondo Città Metropolitane 2014-2020 attua una parte delle iniziative ideate nel
contesto dell’Agenda Urbana europea per le politiche di coesione, nate con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle grandi
città e dei loro territori. La titolarità del PON Metro è dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che, in qualità di
Autorità di Gestione e di Certificazione, è responsabile della gestione e attuazione del programma operativo.

Il ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020, diretti e indiretti, prevede la destinazione di notevoli risorse
destinate allo sviluppo urbano sostenibile e rivolte principalmente a due assi: smart city e social innovation.

Gli interventi del PON Metro 2014-2020 sono inquadrati in piani di azione locale integrati che comprendano misure a
sostegno dell’occupazione, dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria, i cui ambiti portanti sono:

    •     la promozione delle agenzie metropolitane per la casa, al fine prevenire l’“espulsione” e/o favorire l’accesso
         al mercato immobiliare cittadino per le fasce economicamente più svantaggiate e i gruppi target di popolazione
         caratterizzati da particolari fragilità;

    •    la gestione della vulnerabilità abitativa e la prevenzione di nuove emergenze;

    •    il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

Tra le priorità del PON Metro vi è anche la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e
dell’inquinamento luminoso, con contestuale aumento della sicurezza urbana.

Si intendono costruire le condizioni strutturali per sviluppare il nostro potenziale di “innovazione”, a partire dalla
valorizzazione del patrimonio locale di risorse materiali (ambientali, spaziali e infrastrutturali, anche ad alto contenuto
tecnologico) e immateriali (capitale sociale), consapevoli che le operazioni di riqualificazione urbana non sono
sufficienti a rigenerare il tessuto sociale ed economico, ma che occorre considerare il capitale sociale come fattore di
crescita e competitività. È la comunità stessa che deve mobilitarsi per contribuire a costruire risposte ai bisogni
emergenti, secondo un’ottica di corresponsabilizzazione.

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Le linee programmatiche, così come le scelte adottate dall’Amministrazione, si sostanziano nei seguenti obiettivi
strategici:

Settore 2 Ambiente                   Perseguirà nei compiti di propria competenza di tutela paesistico-ambientale,
                                     soprattutto, per quanto riguarda la prevenzione dell'inquinamento e la
                                     valorizzazione dei siti di particolare rilievo ambientale presenti nel territorio,
                                     anche tramite l'utilizzo di risorse comunitarie, come avvenuto negli anni
                                     precedenti.
                                     La tutela e la valorizzazione dell'ambiente costiero e la promozione della cultura
                                     della Sostenibilità Ambientale nonchè delle buone pratiche a livello locale,
                                     anche attraverso la gestione della rete per l'Educazione alla Sostenibilità,
                                     rappresentano le linee d'azione da perseguire per un armonico sviluppo del
                                     territorio.
                                     L’educazione alla sostenibilità è, infatti, un elemento strategico per la
                                     promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini verso il proprio
                                     contesto ambientale; forma i cittadini ad essere parte attiva della comunità e
                                     consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività
                                     umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e le dinamiche della
                                     produzione e del consumo. Per raggiungere questi obiettivi, l’educazione alla
                                     sostenibilità deve diventare una componente organica di tutte le politiche
                                     pubbliche. Nello specifico il compito dell’ufficio, costituito nell’anno 2003, è
                                     quello di incentivare le politiche di Sviluppo Sostenibile nell’ambito del quadro
                                     Europeo e Nazionale al fine di divulgare la cultura di uno sviluppo
                                     ecocompatibile, ponendo al centro dell'attenzione la protezione della natura e
                                     dell’ambiente, di promuovere e coordinare le attività mirate allo studio e alla
                                     conoscenza del territorio ed incentivare ed organizzare attività volte alla
                                     promozione e allo sviluppo di strumenti per la gestione locale sostenibile. Tutte
                                     queste attività, per loro natura, sono state comprese a pieno titolo tra le attività
                                     proprie del nodo locale del sistema regionale In.F.E.A. (Informazione,
                                     Formazione ed Educazione Ambientale). L'ambito costiero riveste un ruolo di
                                     primaria importanza, sia a livello ecologico che economico, per lo sviluppo del
                                     territorio della Città Metropolitana; pertanto, la corretta gestione, sia delle acque
                                     interne che delle zone costiere, rappresenta un obiettivo prioritario per la tutela,
                                     valorizzazione e promozione del territorio. Per raggiungere tale scopo, è, infatti,
                                     in corso di definizione il “Tavolo permanente dei comuni costieri,” costituito con
                                     i rappresentanti dei comuni interessati. Il tavolo avrà il compito di analizzare le
                                     problematiche comuni in materia di accessibilità alle spiagge, tutela e
                                     conservazione degli habitat, rifiuti, posidonia spiaggiata, etc., per poter
                                     successivamente programmare azioni condivise per una gestione armonica del
                                     sistema costiero, con evidenti vantaggi e ricadute socio economiche. In presenza
                                     di limitate risorse finanziarie, l'Ufficio Protezione Coste, inoltre, negli anni, ha
                                     saputo sviluppare una notevole esperienza nel campo della progettazione e
                                     gestione dei progetti comunitari a valere sui fondi LIFE finalizzati, in
                                     particolare, alla tutela della Natura e biodiversità. Ha, infatti, gestito il progetto
                                     LIFE PROVIDUNE ed, attualmente, è in fase di realizzazione il piano di
                                     conservazione post-life, finlizzato ad assicurare il mantenimento a lungo termine
                                     dei siti. Ha, inoltre, redatto ed attualmente gestisce il progetto LIFE RES
                                     MARIS, che ha avuto inizio nel 2014 e che si concluderà presumibilmente nel
                                     corso del 2018. Pertanto, forte di questa esperienza e alla luce delle relazioni
                                     consolidate con partner nazionali ed europei, l'Ufficio è in grado di promuovere
                                     e gestire, in staff con l'Ufficio Sviluppo Sostenibile, che ha curato nello specifico
                                     tutti gli aspetti legati alla comunicazione, nuove iniziative progettuali in tali
                                     ambiti.

                                     Prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e salvaguardia delle
                                     diversità.
                                     Tutela del suolo e del territorio ed interventi di razionalizzazione dell'utilizzo
                                     delle risorse idriche.
                                     Interventi volti alla valorizzazione del territorio ed alla valorizzazione del
                                     paesaggio.

                                                         9
CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P) TRIENNIO 2019-2021 - Città Metropolitana di ...
Intraprendere con i comuni interessati un percorso di gestione unitaria dei
                              compendi di Molentargius e Santa Gilla, finalizzato all'istituzione di un parco
                              regionale.
                              Per quanto riguarda, infatti, le zone umide la pianificazione strategica sarà
                              orientata al rilancio delle zone umide da un punto di vista naturalistico e
                              produttivo: Molentargius e Santa Gilla devono diventare dei modelli di
                              sostenibilità ambientale e di rilancio dell’economia locale esportabili in contesti
                              simili.
                              Tenendo conto che la Regione ha accolto la proposta dei Comuni di Cagliari,
                              Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Assemini, Capoterra ed Elmas di
                              intraprendere un percorso di gestione unitaria dei compendi di Molentargius e
                              Santa Gilla, finalizzato all’istituzione di un parco naturale regionale, occorre
                              approvare quanto prima il Piano del Parco.
                              Per Molentargius occorre mettere a regime i finanziamenti ottenuti per la
                              circolazione delle acque e per la riattivazione della produzione del sale e
                              individuare un modello sostenibile di
                              gestione. Occorre definire la destinazione d’uso della straordinaria area
                              dell’ippodromo, prevedendone il rilancio attraverso tutta una serie di attività
                              legate al mondo dell’ippica e non solo, che possano fare da cerniera tra il Poetto
                              e il Parco.
                              Occorre bonificare Santa Gilla e rilanciare le attività legate alla pesca all’interno
                              dello stagno, creando un collegamento con i comuni limitrofi.
                              Bonifiche dei siti inquinati da attività minerarie presenti nel territorio.
                              Tutela della salute dei cittadini attraverso le diverse campagne di prevenzione,
                              disinfestazione e lotta agli insetti nocivi.
                              Pianificazione territoriale tesa a coniugare lo sviluppo economico del territorio
                              con la difesa dell'ambiente.

                              La sostenibilità Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
                              Il tema della protezione dell’ambiente, degli effetti sul clima conseguenti alle
                              attività umane, dell’utilizzo sempre più consapevole delle risorse energetiche di
                              origine fossile ancora disponibili sul pianeta, dello sfruttamento delle fonti di
                              energia rinnovabile ( sole, vento, calore del sottosuolo, moto ondoso, e altri
                              ancora) costituiscono la sfida a cui siamo chiamati e soprattutto una nostra
                              responsabilità nei confronti delle generazioni future.
                              Il Protocollo di Kyoto del 1996, entrato in vigore nel 2005, firmato da oltre 190
                              Paesi, ha posto le basi a livello mondiale per coordinare gli sforzi delle nazioni
                              aderenti allo scopo di ridurre le emissioni di sostanze dannose per il clima.

Settore 5 Finanze Tributi e   Obiettivo strategico per l'intero settore è lo svolgimento del ruolo di
Contabilità                   ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE nell'ambito del Patto per lo sviluppo
                              della Città Metropolitana di Cagliari, al fine di incentivare l'utilizzo delle ingenti
                              risorse assegnate all'ente.

                              Accanto a questo obiettivo strategico, si sottolineano gli obiettivi strategici di
                              ogni singolo servizio.

                              Per il Servizio Finanziario, gli obiettivi strategici riguardano i seguenti ambiti
                              di attività:
                                   • Programmazione finanziaria (DUP, bilancio di previsione, Salvaguardia
                                         e Assestamento del Bilancio di previsione, P.E.G. e relative variazioni);
                                   • Registrazione degli atti di gestione delle risorse finanziarie in entrata e
                                         in spesa, nel rispetto della contabilità finanziaria armonizzata e dei
                                         diversi vincoli e adempimenti;
                                   • Tempestività nei pagamenti da attuarsi mediante il nuovo ordinativo
                                         informatico previsto dal sistema SIOPE+
                                   • Rendicontazione finanziaria, economica e patrimoniale (Rendiconto
                                         della gestione, PEG consuntivo e Bilancio Consolidato);
                                   • Monitoraggio vincoli di finanza pubblica (cd “pareggio di bilancio” )
                                   • Gestione del contratto di tesoreria
                                   • Introduzione del sistema di incassi denominato “pagoPA”

                                                 10
•    Adeguamento del regolamento di contabilità.

Per il Servizio Fiscale, Tributi e Inventario, gli obiettivi strategici riguardano i
seguenti ambiti:

Puntualità nelle vari adempimenti fiscali:
    • dichiarazioni fiscali periodiche (IVA, IRAP, Imposte dirette)
    • versamenti di imposte (IVA, IRAP, Imposte dirette)
    • tenuta della contabilità fiscale obbligatoria;
    • adempimenti relativi alle fatture elettroniche (passive e attive)

Monitoraggio andamento entrate tributarie di competenza dell'ente:
   • gestione dell'imposta sulle assicurazioni RCA
   • gestione dell'Imposta Provinciale di Trascrizione
   • gestione del tributo speciale deposito in discarica
   • gestione dell'imposta provinciale ambientale

Aggiornamento dell'inventario generale dell'ente, in concomitanza della gestione
dei beni dell'ente, mediante coordinamento dell'attività di registrazione dei
diversi settori dell'ente.

Per il Servizio Controllo di Gestione, gli obiettivi strategici riguardano i
seguenti ambiti:
    • Supporto alla Direzione Generale per la definizione degli obiettivi da
         assegnare ai Dirigenti nell'ambito del Piano esecutivo di Gestione/Piano
         della Performance;
    • Attuazione del controllo di gestione, mediante l'analisi degli
         scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati e la predisposizione del
         relativo referto;
    • Supporto al Nucleo di Valutazione per l'attività di valutazione delle
         posizioni e della performance dei dirigenti;
    • Monitoraggio dei tempi di pagamento delle fatture

Per il Servizio Organismi Partecipati, gli obiettivi strategici riguardano i
seguenti ambiti:

    •    Individuazione degli organismi partecipati che compongono il Gruppo
         Amministrazione Pubblica e il Gruppo Bilancio Consolidato;
    •    Supporto per la definizione degli indirizzi e obiettivi da assegnare agli
         organismi partecipati;
    •    Monitoraggio periodico delle partecipazioni al MEF
    •    Ricognizione periodica delle Partecipazioni
    •    Aggiornamento Inventario Partecipazioni

Per il Servizio Personale (Trattamento Economico,                  contributivo   e
pensionistico), gli obiettivi strategici riguardano:

La trasparenza nella gestione delle risorse destinate al personale dipendente e, in
particolare, nelle seguenti fasi:
     • Previsioni di spesa personale per dipendente per centri di costo
     • Pagamento delle competenze al personale dipendente e co.co.co.
     • Pagamento delle ritenute fiscali e per conto terzi;
     • Pagamento dei contributi previdenziali connessi ai rapporti di lavoro
         dipendente e assimilati;
     • Gestione economica dei contratti collettivi di lavoro di comparto, dei
         dirigenti e dei segretari generali;
     • Gestione degli adempimenti connessi ai Fondi del salario accessorio dei
         dipendenti (del comparto e dei dirigenti);
     • Determinazione dei premi individuali da distribuire sulla base della
         Relazione sulla Performance;
     • Gestione dei pignoramenti e altre ritenute a carico dipendenti
     • Adempimenti ai fini pensionistici;

                   11
•    Adempimenti ai fini Inail;
                                      •    Adempimenti fiscali.

                                  Ricerca di proposte di regolamento migliorative per la distribuzione dei premi
                                  collegati alla produttività/performance.

Settore 7 Pubblica Istruzione e   Settore 7 – Pubblica Istruzione e servizi alla persona
Servizi alla persona              Una delle missioni fondamentali della Città Metropolitana continua ad essere il
                                  sostegno alla pubblica istruzione di secondo grado unitamente alla responsabilità
                                  del patrimonio edilizio scolastico (costruzione e manutenzione delle
                                  infrastrutture) e la garanzia del funzionamento delle singole direzioni scolastiche
                                  dei due ambiti metropolitani.
                                  Per il settore, che comprende istruzione, biblioteche, cultura e politiche sociali,
                                  si individuano i seguenti obiettivi strategici.

                                  Istruzione pubblica -

                                  Con riferimento alle scuole secondarie di II grado sono essenziali per la
                                  comunità metropolitana, per cui il loro finanziamento è tra gli obiettivi prioritari
                                  dell'Ente per il triennio 2019/21:

                                  1) garantire l'erogazione dei fondi di funzionamento agli istituti d'istruzione
                                  secondaria superiore;
                                  2) erogare il servizio di assistenza educativa specialistica e il servizio di supporto
                                  al trasporto per studenti disabili;
                                  3) allestire la proposta di piano di dimensionamento della rete scolastica e
                                  dell'offerta formativa della Città metropolitana di Cagliari, in un' ottica di
                                  crescita qualitativa della scuola.
                                  4) porre in essere misure di contrasto alla dispersione scolastica
                                  (compatibilmente con l'assegnazione di risorse regionali o di altra fonte).
                                  5) favorire le attività sportive rendendo fruibili gli impianti sportivi scolastici in
                                  orario extrascolastico con la predisposizione ed approvazione del piano di
                                  concessione degli spazi in collaborazione con le direzioni scolastiche.

                                  Anche la concessione, a servizio dell'associazionismo sportivo del territorio,
                                  delle palestre scolastiche in orario extrascolastico è rispondente agli indirizzi
                                  strategici, laddove si prevede in “Cultura, salute e benessere (sport, politiche
                                  sociali): le azioni strategiche per questo asse di intervento si articolano intorno
                                  al riutilizzo e alla valorizzazione di spazi e luoghi dedicati alla cura della mente
                                  e del corpo. In particolare gli edifici scolastici....gli spazi per le discipline
                                  sportive verranno rinnovati e resi fruibili a tutti, rafforzando una vocazione che
                                  accomuna i territori della città metropolitana”.

                                  Servizi bibliotecari metropolitani e politiche culturali -

                                  Sul versante delle politiche culturali obiettivo fondamentale resta la garanzia del
                                  Sistema Bibliotecario Metropolitano del Parco di Monte Claro, diventato un
                                  importante luogo della cultura di tutta l'area.
                                  L'obiettivo strategico è quello di meglio regolamentare lo sviluppo del sistema
                                  bibliotecario di Monteclaro che si articola in quattro biblioteche e un deposito (1.
                                  La Biblioteca Metropolitana Lussu con sede a Villa Clara, con il patrimonio
                                  suddiviso nelle sezioni: Generale,          Fumetti, Straniera, Caratteri grandi,
                                  Sardegna, Multimedia. 2. La Biblioteca Metropolitana dei Ragazzi, dedicata ai
                                  bambini e agli adolescenti; 3. La Biblioteca Metropolitana delle Scienze Sociali,
                                  specializzata nelle tematiche inerenti le scienze sociali e discipline correlate; 4. Il
                                  Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi (CRDBR), con
                                  competenza sull'intero territorio della Regione Sardegna; 5. Il Deposito Librario,
                                  ove vi è un patrimonio messo a catalogo di circa 6000 volumi (con fondi donati,
                                  di pregio).

                                  Il programma individua come obiettivi strategici:

                                                     12
1) migliorare i servizi bibliotecari per la numerosa utenza. Il sistema
bibliotecario di Monteclaro è un sistema organizzativo complesso con “servizi
verso l'esterno” (suddivisi in: consultazione e navigazione internet; prestito;
servizi interbibliotecari, intersistemici e document delivery, reference di I e di II
livello, e formazione utenti; formazione su tematiche biblioteconomiche;
organizzazione eventi e partecipazione progetti; comunicazione e sviluppo ,
comprendente sito internet, news letterarie, social) e “servizi per il buon
funzionamento” (comprendenti: amministrazione e contabilità; acquisizione e
gestione di materiale bibliografico; gestione catalogo on line; gestione
dell'inventario on line del patrimonio beni; gestione inventario patrimonio
librario a scaffali e di deposito; procedure biblioteconomiche di trattamento dei
documenti; catalogazione con software gestionale sebina; customer satisfaction;
sistemi informatici). La gestione di questa complessità richiede risorse materiali,
umane, finanziarie ed obiettivi di sviluppo culturale.
2) dismettere il deposito di via dei Valenzani, trasferendo anch'esso presso le
pendici del Parco di Monte Claro, in modo che le diverse biblioteche siano
fisicamente prossime e permettere così miglioramenti e sinergie nello sviluppo
ed incremento dell'attività di ciascuna biblioteca.
3) rinnovare il protocollo con la RAS, per mantenere presso la Città
Metropolitana il Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi,
che offre consulenza e supporto per la promozione della lettura e
dell’informazione per i bambini ed i ragazzi, anche al di fuori delle biblioteche
di ente locale, e mira a promuovere la lettura e i servizi bibliotecari nelle
strutture sanitarie per i giovani pazienti, e negli istituti di pena, per i genitori ivi
reclusi.
4) l'Amministrazione intende investire nel prossimo triennio le risorse necessarie
a superare alcune criticità infrastrutturali che si registrano nelle biblioteche, in
particolare nella Lussu, a Villa Clara: si mira a realizzare gli stalli- parcheggio
appositi per portatori di handicap , sistemare lo spazio parcheggi per l'utenza
della biblioteca illuminandolo adeguatamente e con interventi sul fondo, rifare
gli intonaci cadenti all'esterno e all'interno dell'area biblioteca, attivare l'impianto
di climatizzazione nella zona uffici e nella sala conferenze, migliorare
complessivamente l' impianto idrico-fognario dell'intera area.

Per quanto attiene le politiche ed attività culturali per il triennio in
programmazione, oltre agli eventi ed attività culturali a tema, per le differenti
fasce d'età, da realizzare costantemente nel corso dell'intero anno dal sistema
bibliotecario di Monte Claro nelle sedi delle quattro biblioteche, s'intende nel
prossimo triennio dar vita ad un percorso di animazione culturale e alla lettura
presso il Teatrino all'interno del Parco, valorizzando in questo modo
un'importante risorsa fisica a servizio della numerosa utenza – di tutte le fasce
sociali e generazionali- che quotidianamente frequenta il Parco soprattutto nella
bella stagione.

In relazione all'attività di promozione della Cultura la Città Metropolitana
intende proseguire la pluriennale azione, creando un raccordo costante per la
promozione dei principali eventi culturali tipici di ciascun Comune in modo
programmato ed unitario nel territorio metropolitano e proseguendo un'attività
coordinata tra i Comuni metropolitani di promozione della lingua sarda,
recentemente finanziata dalla Regione Sardegna.

Politiche sociali e immigrazione -

Asilo Nido -
Il Servizio asilo nido viene riproposto per il prossimo triennio a servizio
primariamente dei dipendenti dell'ente (come Nido aziendale) e dell'utenza
esterna.
La gestione del Nido avviene sulla base delle norme del vigente regolamento
Nido approvato con deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 14 del
25.06.2018.

                    13
Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza

Con deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 7 dell'11 aprile 2018 è stato
approvato il Regolamento per la disciplina del Garante dei diritti per l'infanzia e
l'adolescenza. Il Garante, nominato dal Sindaco metropolitano, vigila
sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 20
novembre 1989, ratificata con Legge n.176 del 27 maggio 1991, nonché della
Convenzione sull’esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo recepita in
Italia con Legge n°77 del 20 marzo 2003, contribuisce a garantire il rispetto e
l’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia
(CRC). All'interno del Servizio Politiche sociali verrà allocato l'Ufficio del
Garante.

Progetto S.P.R.A.R. Sistema di protezione per i Richiedenti Asilo e i
Rifugiati

Il Progetto SPRAR, progetto integrato per l'accoglienza, integrazione e tutela dei
richiedenti asilo, è stato rifinanziato a valere sul Fondo Nazionale per l'asilo per
gli esercizi 2017/2019. Viene realizzato con l'Associazione Cooperazione e
Confronto in qualità di Ente gestore. Il Progetto termina il 31.12.2019.
Il progetto è finanziato nella sua quasi totalità dal Ministero dell'Interno, mentre
la Città Metropolitana di Cagliari cofinanzia il 5% dell'ammontare totale con
valorizzazione del personale impiegato nel progetto.

Centro servizi per i minori e altri servizi per la famiglia

Il Centro servizi per i minori comprende il Centro Affidi inter-istituzionale ed
altri servizi per i minori e la famiglia. Il Centro Affidi realizza interventi a favore
dell'affido eterofamiliare di minori: coinvolge operatori sociali, sanitari e
giudiziari dei Partner istituzionali per costituzione di una rete che operi
nell'affido dei minori secondo modelli e procedure condivise; svolge attività di
sensibilizzazione, informazione e formazione verso le famiglie; stipula progetti
di affidamento eterofamiliare con i comuni responsabili dei minori e monitora gli
affidamenti in corso.

Servizio di Mediazione familiare

La Regione Sardegna con delibera n. 46/3 del 03.10.2017 “Interventi di
promozione della mediazione penale, civile e sociale e di giustizia riparativa. L.
R n. 7/2011” ha deciso di stipulare un protocollo di intesa con la Città
metropolitana di Cagliari per l’affidamento del Servizio di mediazione civile,
familiare e sociale, a idoneo organismo del privato sociale, secondo le norme
vigenti in materia di contratti pubblici e di destinare la somma di euro 54.000 per
le attività di mediazione civile. Verrà pertanto istituito, auspicabilmente già nel
corrente anno, un servizio di Mediazione familiare rivolto ai genitori separati, in
via di separazione o divorziati, che desiderano affrontare e superare elementi di
conflitto relativi alla situazione di coppia e genitoriale. Il progetto avrà durata di
un anno, in via sperimentale, dalla data di sottoscrizione del progetto che avverrà
entro il 2018.

Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari Innovazione
Sociale e Inclusione attiva

La Città Metropolitana di Cagliari risulta beneficiaria di risorse FSC a seguito
della stipula, in data 17 novembre 2016, del “Patto per lo Sviluppo della Città
Metropolitana e che tale patto ha una dotazione finanziaria complessiva di €
313.163.391, dei quali € 168.000,00 a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione.
Nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari è
prevista una linea di attività inerente le politiche sociali e l’innovazione sociale

                   14
(per un valore di 1.500.000 euro): tale linea di attività prevede una serie di azioni
                                        volte a migliorare il contesto sociale e lavorativo, favorire l’inclusione e
                                        l’inserimento di tutte le categorie di cittadini che hanno difficoltà ad accedere al
                                        mercato del lavoro e che in questo contesto si intende attivare una serie di azioni
                                        volte a favorire tali processi, adeguate e coerenti con il contesto territoriale di
                                        riferimento.
                                        Durante l'esercizio finanziario sarà verificato il quadro socioeconomico di base
                                        (con una analisi di contesto e dei bisogni) propedeutico all'individuazione degli
                                        specifici interventi che daranno sostanza alla Misura che andrà definitivamente
                                        rendicontata entro il 31.12.2019.

Settore 1 Pianificazione Territoriale Attuazione del piano strategico.
Strategica e Progetti Comunitari      Naturale prosecuzione delle attività del Piano Strategico Intercomunale dell'Area
                                      Vasta di Cagliari, cui la Provincia ha partecipato in virtù di un Protocollo d'Inte-
                                      sa sottoscritto dal Presidente con i sedici sindaci dei comuni destinatari dei fi-
                                      nanziamenti regionali sulla pianificazione strategica, rappresenta una delle fun-
                                      zioni fondamentali attribuite alla Città Metropolitana dalla L.56/2014.
                                      Il Piano strategico - così come individuato nell’art. 3 dello Statuto della Città
                                      Metropolitana - costituisce il quadro generale di riferimento per tutte le forme di
                                      pianificazione e programmazione della Città metropolitana. In particolare
                                      definisce gli indirizzi di programmazione, gli obiettivi generali, settoriali e
                                      trasversali di sviluppo nel medio e lungo periodo per l'area metropolitana,
                                      individuando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento,
                                      i tempi e il metodo di attuazione, modalità e strumenti di monitoraggio.
                                        Attraverso il Piano strategico sarà possibile integrare e coordinare gli strumenti
                                        di programmazione e gli strumenti finanziari ordinari con quelli straordinari per
                                        favorire e sostenere la ripresa economica, la crescita e l’occupazione.
                                        Pertanto il piano strategico del territorio e della comunità metropolitana, da
                                        aggiornarsi annualmente, costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio
                                        delle funzioni dei 17 comuni compresi nel territorio della Città Metropolitana
                                        di Cagliari.
                                        Il finanziamento del Piano Strategico è previsto all'interno del Patto per lo Svi-
                                        luppo della Città Metropolitana di Cagliari e, nel corso del 2018 dovrebbe essere
                                        espletata la gara per l’affidamento dell’incarico per la sua predisposizione.

                                        Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari
                                        La Città Metropolitana ha già individuato le linee di fondo, le strategie e gli
                                        interventi prioritari finalizzati alla sicurezza e tutela del territorio, alla
                                        valorizzazione del paesaggio e alla rigenerazione urbana, alla promozione della
                                        mobilità sostenibile e alla gestione intelligente dell'energia, al miglioramento
                                        della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, nonché alla costruzione di
                                        infrastrutture e servizi efficienti, capaci di generare nuove opportunità di crescita
                                        e attrattività e di stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo
                                        dell'intera Area Metropolitana.
                                        Su questa base il 17 novembre 2016 è stato sottoscritto, tra il Sindaco
                                        Metropolitano e il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Patto per lo sviluppo
                                        della Città Metropolitana di Cagliari che individua gli interventi prioritari e gli
                                        obiettivi da conseguire entro il 2017 e fino al 2019 e che stabilisce una quota di
                                        finanziamento, a valere sulla programmazione 2014-2020 pari a 168 milioni di
                                        euro (Delibera CIPE 26/2016).
                                        Le principali linee di Sviluppo e relative aree di intervento, concordate tra la
                                        Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Cagliari, sono
                                        le seguenti:
                                        Infrastrutture;
                                        Ambiente, territorio e sviluppo turistico;
                                        Sviluppo economico e produttivo;
                                        Cultura, salute e benessere.
                                        Pianificazione sostenibile dell'ambiente
                                        In un territorio come quello della Città Metropolitana di Cagliari, caratterizzato
                                        da una forte concentrazione antropica e dalla presenta di diverse attività
                                        produttive, la posizione del Settore Pianificazione si pone come strategica e

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fondamentale per uno sviluppo “sostenibile” del territorio.
Il programma proposto per gli anni 2019 – 2020 - 2021 è finalizzato alla ricerca
della migliore operatività e diffusione della conoscenza e cultura ambientale ed
alla pianificazione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e
valorizzazione ambientale con particolare riguardo alle zone umide e costiere,
sia attraverso l'esercizio delle funzioni mantenute a seguito della la L.R. 2/2016
“Conferimento di funzioni e compiti agli Enti Locali” che mediante l'efficace
utilizzo delle risorse finanziarie assegnate dal Patto per lo Sviluppo della Città
Metropolitana di Cagliari.
Diffondere le buone pratiche, semplificare le problematiche più complesse,
adattare le iniziative alle realtà locali rappresentano la mission e i valori che il
Settore Pianificazione della Città Metropolitana di Cagliari, intende realizzare
grazie ad una equilibrata riorganizzazione interna.
L’obiettivo di tutelare, conservare, ripristinare e sviluppare il funzionamento dei
sistemi naturali e della flora e della fauna selvatiche sono alla base delle attività
svolte in materia di salvaguardia delle zone costiere.
La competenza attribuita dalla L.R. n.9/2006 in materia di protezione e
osservazione delle coste si declina nella stipula di accordi di collaborazione con
gli Enti Locali competenti per la realizzazione di opere di salvaguardia
costiera,ma anche in una attività di coordinamento agli operatori nell'ambito
delle attività ittiche nelle acque interne e nella gestione della raccolta,
catalogazione e standardizzazione dei dati e della cartografia relativa alla
consistenza qualitativa dei popolamenti ittici nel reticolo idrografico del
territorio, per una corretta gestione delle acque interne.
Lo stesso interesse per la tutela degli ecosistemi costieri e, in particolare, degli
habitat prioritari, terrestri e marini, della DIR. 92/43/CEE “Habitat” ricompresi
nel SIC ITB040020 “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e
Campulongu” è alla base del progetto, finanziato con fondi LIFE, denominato
RES MARIS, che giungerà a conclusione nella presente annualità .
In ultimo, verrà definita la strategia di utilizzo delle risorse destinate al
compendio degli stagni Santa Gilla Molentargius dal Patto per lo Sviluppo della
Città Metropolitana di Cagliari, che dovranno essere impiegate in sinergia con le
ulteriori risorse messe a disposizione dal POR Sardegna.
La protezione e valorizzazione sostenibile della natura e della biodiversità, sono
l'obiettivo sotteso alle attività finalizzate alla pianificazione del territorio a fini
faunistico venatori. Rientrano in tale ambito le attività di :
a) istituzione e gestione delle Zone temporanee di ripopolamento e cattura e
delle Oasi di protezione faunistica; l'istituzione e rinnovo delle concessioni per le
Zone Autogestite e di Addestramento Cani);
b) il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica in agricoltura,
itticoltura e zootecnia, misura svolta in parallelo con l'attività di monitoraggio e
controllo di alcune specie animali divenute dannose, per il loro numero, per
l'agricoltura locale ;
c) partecipazione alla redazione del piano faunistico - venatorio regionale
attraverso la formulazione del piano faunistico - venatorio metropolitano,
finalizzato al conseguimento della densità ottimale ed alla sua conservazione
delle specie animali cacciabili mediante la riqualificazione delle risorse
ambientali e la regolamentazione del prelievo venatorio.
La Città Metropolitana mantiene inoltre alcune competenze in materia di
agricoltura, assegnate dalla L.R. n. 2/2016 al livello di governo sopra
comunale: si spazia dalla verifica circa la sussistenza dei requisiti affinché
l'imprenditore agricolo possa accedere alle provvidenze previste dalla normativa
statale in materia di agevolazioni fiscali e previdenziali al rilascio dei “patentini
verdi” per l'acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari fino all'autorizzazione
all'espianto dell'ulivo.
Infine, obiettivo centrale della pianificazione ambientale è l'attività di
educazione allo sviluppo sostenibile Il fine ultimo, certamente complesso è
quello di far divenire l’educazione alla sostenibilità componente organica di
tutte le politiche pubbliche e si declina attraverso le attività svolte dal “nodo
metropolitano” del sistema regionale In.F.E.A.S (Informazione, Formazione ed

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