CITTÀ METROPOLITANA DI CAGLIARI - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P) TRIENNIO 2019-2021 - Città Metropolitana di ...
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SOMMARIO SEZIONE 1-SEZIONE STRATEGICA 1) INDIRIZZI STRATEGICI 1.1 Obiettivi strategici 2) ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE 2.1 Obiettivi del Governo 2.2 Situazione Socio-Economica del territorio di riferimento e domanda di servizi pubblici locali 2.3 I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF). 3) ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE: 3.1 Organismi Partecipati 3.2 Investimenti 2019-2021 3.3 Opere finanziate e non ancora concluse (Allegato 1) 3.4 Tributi e Tariffe dei Servizi Pubblici 3.5 Spese correnti per funzioni fondamentali 3.6 Spesa per Missioni e Programmi 3.7 Gestione del Patrimonio 3.8 Risorse Straordinarie e in conto capitale 3.9 Indebitamento 3.10 Equilibri di Bilancio e di Cassa 3.11 Risorse Umane 3.12 Spesa di Personale 3.13 Struttura Organizzativa 3.14 Coerenza con il Pareggio di Bilancio e altri vincoli di Finanza Pubblica SEZIONE 2 -SEZIONE OPERATIVA Parte 1 – Valutazione generale e Indirizzi A) Valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; B) Indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; C) Indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti; D) Analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti; E) Indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; F) Valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni; Parte 2.1 – Programmazione Operativa G) Programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale; H) Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali. I) Programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; J) Programma triennale di contenimento e razionalizzazione delle spese di funzionamento ai sensi dell'art. 2, comma 594, L. n. 244/2207 (Legge Finanziaria 2008). Triennio 2019-2020-2021. K) Programma biennale degli acquisti di beni e servizi. L) Piano delle azioni positive M) Programma degli incarichi e collaborazioni di lavoro autonomo N) Elenco delle Opere Finanziate negli anni precedenti e non ancora realizzate Parte 2.2 – Dettaglio per Programmi O) Programmi Operativi, all’interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate e dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti 2
SEZIONE 1 SEZIONE STRATEGICA (Orizzonte temporale pari a quello del mandato amministrativo) La Sezione Strategica (SeS) La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea. In particolare, la SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica: 1) le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali 2) gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa. Nel primo anno del mandato amministrativo, individuati gli indirizzi strategici, sono definiti, per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato. Gli obiettivi strategici, nell’ambito di ciascuna missione, sono definiti con riferimento all’ente. Per ogni obiettivo strategico è individuato anche il contributo che il gruppo amministrazione pubblica può e deve fornire per il suo conseguimento. L’individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. Con riferimento alle condizioni esterne, l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili: 1. Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali; 2. La valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico; 3. I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF). Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili e la definizione dei seguenti principali contenuti della programmazione strategica e dei relativi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato: 1. organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard. Saranno definiti gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente; 2. indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica. A tal fine, devono essere oggetto di specifico approfondimento almeno i seguenti aspetti, relativamente ai quali saranno definiti appositi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato: a) gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa 3
di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS; b) i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; c) i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; d) la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio; e) l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni; f) la gestione del patrimonio; g) il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; h) l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; i) gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa. 3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica. Gli effetti economico-finanziari delle attività necessarie per conseguire gli obiettivi strategici sono quantificati, con progressivo dettaglio nella SeO del DUP e negli altri documenti di programmazione. Ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella SeS, sono verificati nello stato di attuazione e possono essere, a seguito di variazioni rispetto a quanto previsto nell’anno precedente e dandone adeguata motivazione, opportunamente riformulati. Sono altresì verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione strategica con particolare riferimento alle condizioni interne dell’ente, al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. In considerazione delle linee programmatiche di mandato e degli indirizzi strategici, al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione strategica e operativa dell’ente e di bilancio durante il mandato. 4
SEZIONE 1 SEZIONE STRATEGICA INDICE 1) INDIRIZZI STRATEGICI 1.1 Obiettivi strategici 2) ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE 2.1 Obiettivi del Governo 2.2 Situazione Socio-Economica del territorio di riferimento e domanda di servizi pubblici locali 2.3 I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF). 3) ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE: 3.1 Organismi Partecipati 3.2 Investimenti 2019-2021 3.3 Opere finanziate e non ancora concluse al 31/12/2018 (Allegato 1) 3.4 Tributi e Tariffe dei Servizi Pubblici 3.5 Spese correnti per funzioni fondamentali 3.6 Spesa per Missioni e Programmi 3.7 Gestione del Patrimonio 3.8 Risorse Straordinarie e in conto capitale 3.9 Indebitamento 3.10 Equilibri di Bilancio e di Cassa 3.11 Risorse Umane 3.12 Spesa di Personale 3.13 Struttura Organizzativa 3.14 Coerenza con il Pareggio di Bilancio e altri vincoli di Finanza Pubblica 5
1) INDIRIZZI STRATEGICI 1.1 Obiettivi strategici La nascita delle Città metropolitane rappresenta un nuovo cardine su cui modellare le dinamiche territoriali e puntare sul loro sviluppo economico e sociale; gli obiettivi finali di questa nuova dimensione, infatti, sono: la promozione e il coordinamento economico, sociale e culturale di tutto il territorio, al fine di garantire una organizzazione e gestione coordinata e condivisa dei servizi ed il coinvolgimento della popolazione metropolitana. Fanno parte della città metropolitana di Cagliari i Comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta, Villa San Pietro. La Città Metropolitana di Cagliari ha individuato le linee di fondo e gli interventi prioritari della propria azione di sicurezza e tutela del territorio, valorizzazione del paesaggio e rigenerazione urbana, promozione della mobilità sostenibile e gestione intelligente dell’energia, miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, nonché della costruzione di infrastrutture e servizi efficienti, capaci di generare nuove opportunità di crescita e attrattività e di stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo dell’intera Area Metropolitana. Fondamentale la cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, incluse quelle con le città e le aree metropolitane europee. La Città metropolitana deve acquisire il ruolo di motore o propulsore dello sviluppo che la Comunità Europea le ha attribuito, per garantire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nel realizzare la politica di coesione europea per il ciclo di Programmazione 2014-2020. Diverse criticità hanno messo in crisi il modello europeo di sviluppo urbano: i cambiamenti demografici, la fase di stagnazione o declino economico (gli Stati Membri non attraversano più una fase di costante crescita economica), l’aumento dell’esclusione sociale e la destabilizzazione degli ecosistemi urbani. È possibile affrontare questa situazione creando le condizioni per uno sviluppo urbano che sia intelligente, inclusivo e sostenibile, attraverso la valorizzazione del ruolo della Città metropolitana. Dalle Città metropolitane, infatti, ci si aspetta la generazione di iniziative e azioni concrete ed efficaci per affrontare e gestire l’invecchiamento della popolazione, per garantire l’integrazione tra le diverse culture, per superare le disuguaglianze sociali e le forme di esclusione dei suoi cittadini dalla vita pubblica. Senza trascurare il ruolo chiave che devono assumere per rispondere agli attuali cambiamenti climatici. La Città metropolitana deve essere interpretata come luogo/centro di sperimentazione di soluzioni da poter poi riprodurre su scala territoriale più ampia (scala regionale) e la sua governance deve garantire: • una pianificazione integrata di Area vasta; • una rigenerazione urbana intesa quale processo di riuso e riqualificazione degli spazi urbani (in particolare i vuoti urbani), del patrimonio urbano ed edilizio, nell’ottica della tutela ambientale, dell’adattamento ai cambiamenti climatici, del sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità, dell’inclusione e alla promozione sociale; • una organizzazione e gestione coordinata dei servizi (gestione delle acque, del sistema della mobilità, dei rifiuti, ecc.); • il coinvolgimento dei cittadini, intesi quali portatori di interessi e risorse, al fine di pervenire a decisioni partecipate e condivise che riguardo lo sviluppo della Città metropolitana. Il coinvolgimento attivo del terzo settore può comportare un miglioramento della qualità della vita in ambito metropolitano, in quanto attraverso l’imprenditoria “sociale” è possibile: • individuare modalità innovative di assistenza al fine di ridurre la vulnerabilità e le forme di esclusione delle fasce più deboli della popolazione metropolitana; • migliorare l’offerta culturale/creativa in ambito metropolitano e garantire l’erogazione di servizi che rendano più accoglienti e vivibili gli spazi e i luoghi urbani (ad esempio con azioni di social housing). Le strategie delineate dall’UE, al fine di promuovere migliori condizioni di vita e di lavoro, oltre che favorire la nascita di un ambiente consono all’innovazione e allo sviluppo delle imprese sono fatte proprie dalla Città metropolitana di Cagliari. Per ottenere risultati in questo senso, si intende realizzare un insieme coordinato di 6
interventi che affrontano corrispondenti “sfide” in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. L’istituzione delle Città metropolitane, porta la pianificazione strategica a un ruolo di grande rilievo. A tale riguardo la Città Metropolitana di Cagliari ha strutturato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri una strategia di azioni coordinate e integrate, con l’intento di rafforzare la resilienza delle città e garantire le adeguate sinergie tra gli investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei. L’Accordo di Partenariato 2014-2020 assegna alle aree urbane un ruolo centrale per lo sviluppo territoriale, l’innovazione e la crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, per un generale riequilibrio urbano. Il Governo ha, pertanto, stanziato 168 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per l’attuazione degli interventi compresi nel Patto per la Città Metropolitana di Cagliari, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione destinato alle Regioni e alle Città Metropolitane del Mezzogiorno. Con la Delibera CIPE n.26/2016 si sono allocate risorse in favore delle Regioni e Città Metropolitane del Mezzogiorno a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) - periodo di programmazione 2014/2020, per l'attuazione di interventi da realizzarsi attraverso appositi Accordi interistituzionali. Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Sindaco della Città Metropolitana hanno stipulato, in data 17 Novembre 2016, il “Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari” che individua le Linee di sviluppo e le conseguenti aree di intervento. Lo sviluppo armonico del territorio sarà garantito da un adeguato processo di pianificazione strategica su scala metropolitana. Le principali linee di sviluppo e le relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Cagliari, sono le seguenti: Infrastrutture: gli interventi che rientrano in questo settore strategico hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità pubblica urbana ed extraurbana, attraverso il potenziamento del sistema di metropolitana leggera, la riqualificazione e messa in sicurezza di alcuni assi viari di valenza sovracomunale e/o turistica. Ambiente, territorio e sviluppo turistico: in questo asse strategico sono compresi interventi per la sicurezza del territorio, la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico, la salvaguardia della biodiversità, oltre ad azioni orientate alla valorizzazione del paesaggio, allo sviluppo di turismo integrato e sostenibile, al miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità delle aree ad alta valenza ambientale e alla cura dei beni comuni, alla realizzazione di una rete di percorsi ciclabili, pedonali e corridoi verdi, al recupero di compendi e itinerari di interesse naturalistico e storico-culturale. Sviluppo economico e produttivo: le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento sono finalizzate a promuovere lo sviluppo sociale, economico e produttivo, creare le condizioni per l’insediamento di imprese e stimolare l’occupazione, dotando tutti i comuni dell’area metropolitana di infrastrutture di rete innovative e accessibili, capaci di garantire servizi digitali pienamente interoperabili e forme efficaci di governo e controllo digitale. Cultura, salute e benessere (sport, politiche sociali): le azioni strategiche per questo asse di intervento si articolano intorno al riutilizzo e alla valorizzazione di spazi e luoghi dedicati alla cura della mente e del corpo. In particolare gli edifici scolastici, presidi fondamentali per le comunità, saranno resi sicuri, sostenibili e adeguati a nuove forme di didattica; gli spazi per le discipline sportive verranno rinnovati e resi fruibili a tutti, rafforzando una vocazione che accomuna i territori della città metropolitana; verranno attivati servizi a sostegno dell’abitare e dell’inclusione attiva degli individui in condizione di particolare fragilità economica e/o sociale. Il Sindaco Metropolitano, per identificare le linee di fondo e gli interventi prioritari per ciascuna delle succitate Aree ha attivato un processo di pianificazione strategica partecipata con i Comuni ricadenti nella Città Metropolitana, propedeutico alla ripartizione delle risorse finanziarie assegnate, che è stato, ad esito di un processo condiviso, accettato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la finalità di assicurare la realizzazione di interventi strategici e qualificanti per il territorio. Gli interventi prioritari sono stati individuati in quanto idonei a soddisfare il raggiungimento dei seguenti obiettivi programmatici: - la messa in sicurezza e tutela del territorio; - la valorizzazione del paesaggio e la rigenerazione urbana; - la promozione della mobilità sostenibile e la gestione intelligente dell'energia; - il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine; - la costruzione di infrastrutture e servizi efficienti; 7
- la generazione di nuove opportunità di crescita e attrattività per stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo dell'intera Area Metropolitana. Allo stato attuale molti degli interventi previsti nel Patto sono stati inseriti nel Sistema Unico di Monitoraggio IGRUE ed è stato richiesto il dieci per cento del finanziamento, in conformità al disposto della Delibera CIPE n.36/2016. Nel Patto sottoscritto dal Sindaco metropolitano e dal Presidente del Consiglio, le Parti si impegnano, tra l’altro, a verificare almeno ogni 6 mesi a partire dalla data di assegnazione delle risorse lo stato di attuazione ed eventuali necessità di rimodulazione degli interventi. Obiettivo prioritario per dare attuazione alle azioni indicate è la redazione del Piano strategico metropolitano. È indispensabile, quindi, integrare e coordinare gli strumenti di programmazione e gli strumenti finanziari ordinari con quelli straordinari per favorire e sostenere la ripresa economica, la crescita e l’occupazione. La Città Metropolitana di Cagliari ha ottenuto risorse a valere sul Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (“PON Metro”), approvato definitivamente dall’Unione Europea, che è l’insieme delle iniziative ideate nel contesto dell’Agenda urbana europea per le politiche di coesione, per rafforzare il ruolo delle grandi città (e dei territori su cui esse incidono); il Programma punta a raggiungere obiettivi ambiziosi sui temi della coesione territoriale; della cittadinanza digitale; dell’innovazione sociale; della sostenibilità energetica ed ambientale, puntando soprattutto sull’attivazione di processi inclusivi ed educativi. Il programma operativo nazionale plurifondo Città Metropolitane 2014-2020 attua una parte delle iniziative ideate nel contesto dell’Agenda Urbana europea per le politiche di coesione, nate con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle grandi città e dei loro territori. La titolarità del PON Metro è dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che, in qualità di Autorità di Gestione e di Certificazione, è responsabile della gestione e attuazione del programma operativo. Il ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020, diretti e indiretti, prevede la destinazione di notevoli risorse destinate allo sviluppo urbano sostenibile e rivolte principalmente a due assi: smart city e social innovation. Gli interventi del PON Metro 2014-2020 sono inquadrati in piani di azione locale integrati che comprendano misure a sostegno dell’occupazione, dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria, i cui ambiti portanti sono: • la promozione delle agenzie metropolitane per la casa, al fine prevenire l’“espulsione” e/o favorire l’accesso al mercato immobiliare cittadino per le fasce economicamente più svantaggiate e i gruppi target di popolazione caratterizzati da particolari fragilità; • la gestione della vulnerabilità abitativa e la prevenzione di nuove emergenze; • il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Tra le priorità del PON Metro vi è anche la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e dell’inquinamento luminoso, con contestuale aumento della sicurezza urbana. Si intendono costruire le condizioni strutturali per sviluppare il nostro potenziale di “innovazione”, a partire dalla valorizzazione del patrimonio locale di risorse materiali (ambientali, spaziali e infrastrutturali, anche ad alto contenuto tecnologico) e immateriali (capitale sociale), consapevoli che le operazioni di riqualificazione urbana non sono sufficienti a rigenerare il tessuto sociale ed economico, ma che occorre considerare il capitale sociale come fattore di crescita e competitività. È la comunità stessa che deve mobilitarsi per contribuire a costruire risposte ai bisogni emergenti, secondo un’ottica di corresponsabilizzazione. 8
Le linee programmatiche, così come le scelte adottate dall’Amministrazione, si sostanziano nei seguenti obiettivi strategici: Settore 2 Ambiente Perseguirà nei compiti di propria competenza di tutela paesistico-ambientale, soprattutto, per quanto riguarda la prevenzione dell'inquinamento e la valorizzazione dei siti di particolare rilievo ambientale presenti nel territorio, anche tramite l'utilizzo di risorse comunitarie, come avvenuto negli anni precedenti. La tutela e la valorizzazione dell'ambiente costiero e la promozione della cultura della Sostenibilità Ambientale nonchè delle buone pratiche a livello locale, anche attraverso la gestione della rete per l'Educazione alla Sostenibilità, rappresentano le linee d'azione da perseguire per un armonico sviluppo del territorio. L’educazione alla sostenibilità è, infatti, un elemento strategico per la promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini verso il proprio contesto ambientale; forma i cittadini ad essere parte attiva della comunità e consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e le dinamiche della produzione e del consumo. Per raggiungere questi obiettivi, l’educazione alla sostenibilità deve diventare una componente organica di tutte le politiche pubbliche. Nello specifico il compito dell’ufficio, costituito nell’anno 2003, è quello di incentivare le politiche di Sviluppo Sostenibile nell’ambito del quadro Europeo e Nazionale al fine di divulgare la cultura di uno sviluppo ecocompatibile, ponendo al centro dell'attenzione la protezione della natura e dell’ambiente, di promuovere e coordinare le attività mirate allo studio e alla conoscenza del territorio ed incentivare ed organizzare attività volte alla promozione e allo sviluppo di strumenti per la gestione locale sostenibile. Tutte queste attività, per loro natura, sono state comprese a pieno titolo tra le attività proprie del nodo locale del sistema regionale In.F.E.A. (Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale). L'ambito costiero riveste un ruolo di primaria importanza, sia a livello ecologico che economico, per lo sviluppo del territorio della Città Metropolitana; pertanto, la corretta gestione, sia delle acque interne che delle zone costiere, rappresenta un obiettivo prioritario per la tutela, valorizzazione e promozione del territorio. Per raggiungere tale scopo, è, infatti, in corso di definizione il “Tavolo permanente dei comuni costieri,” costituito con i rappresentanti dei comuni interessati. Il tavolo avrà il compito di analizzare le problematiche comuni in materia di accessibilità alle spiagge, tutela e conservazione degli habitat, rifiuti, posidonia spiaggiata, etc., per poter successivamente programmare azioni condivise per una gestione armonica del sistema costiero, con evidenti vantaggi e ricadute socio economiche. In presenza di limitate risorse finanziarie, l'Ufficio Protezione Coste, inoltre, negli anni, ha saputo sviluppare una notevole esperienza nel campo della progettazione e gestione dei progetti comunitari a valere sui fondi LIFE finalizzati, in particolare, alla tutela della Natura e biodiversità. Ha, infatti, gestito il progetto LIFE PROVIDUNE ed, attualmente, è in fase di realizzazione il piano di conservazione post-life, finlizzato ad assicurare il mantenimento a lungo termine dei siti. Ha, inoltre, redatto ed attualmente gestisce il progetto LIFE RES MARIS, che ha avuto inizio nel 2014 e che si concluderà presumibilmente nel corso del 2018. Pertanto, forte di questa esperienza e alla luce delle relazioni consolidate con partner nazionali ed europei, l'Ufficio è in grado di promuovere e gestire, in staff con l'Ufficio Sviluppo Sostenibile, che ha curato nello specifico tutti gli aspetti legati alla comunicazione, nuove iniziative progettuali in tali ambiti. Prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e salvaguardia delle diversità. Tutela del suolo e del territorio ed interventi di razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse idriche. Interventi volti alla valorizzazione del territorio ed alla valorizzazione del paesaggio. 9
Intraprendere con i comuni interessati un percorso di gestione unitaria dei compendi di Molentargius e Santa Gilla, finalizzato all'istituzione di un parco regionale. Per quanto riguarda, infatti, le zone umide la pianificazione strategica sarà orientata al rilancio delle zone umide da un punto di vista naturalistico e produttivo: Molentargius e Santa Gilla devono diventare dei modelli di sostenibilità ambientale e di rilancio dell’economia locale esportabili in contesti simili. Tenendo conto che la Regione ha accolto la proposta dei Comuni di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Assemini, Capoterra ed Elmas di intraprendere un percorso di gestione unitaria dei compendi di Molentargius e Santa Gilla, finalizzato all’istituzione di un parco naturale regionale, occorre approvare quanto prima il Piano del Parco. Per Molentargius occorre mettere a regime i finanziamenti ottenuti per la circolazione delle acque e per la riattivazione della produzione del sale e individuare un modello sostenibile di gestione. Occorre definire la destinazione d’uso della straordinaria area dell’ippodromo, prevedendone il rilancio attraverso tutta una serie di attività legate al mondo dell’ippica e non solo, che possano fare da cerniera tra il Poetto e il Parco. Occorre bonificare Santa Gilla e rilanciare le attività legate alla pesca all’interno dello stagno, creando un collegamento con i comuni limitrofi. Bonifiche dei siti inquinati da attività minerarie presenti nel territorio. Tutela della salute dei cittadini attraverso le diverse campagne di prevenzione, disinfestazione e lotta agli insetti nocivi. Pianificazione territoriale tesa a coniugare lo sviluppo economico del territorio con la difesa dell'ambiente. La sostenibilità Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) Il tema della protezione dell’ambiente, degli effetti sul clima conseguenti alle attività umane, dell’utilizzo sempre più consapevole delle risorse energetiche di origine fossile ancora disponibili sul pianeta, dello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile ( sole, vento, calore del sottosuolo, moto ondoso, e altri ancora) costituiscono la sfida a cui siamo chiamati e soprattutto una nostra responsabilità nei confronti delle generazioni future. Il Protocollo di Kyoto del 1996, entrato in vigore nel 2005, firmato da oltre 190 Paesi, ha posto le basi a livello mondiale per coordinare gli sforzi delle nazioni aderenti allo scopo di ridurre le emissioni di sostanze dannose per il clima. Settore 5 Finanze Tributi e Obiettivo strategico per l'intero settore è lo svolgimento del ruolo di Contabilità ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE nell'ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari, al fine di incentivare l'utilizzo delle ingenti risorse assegnate all'ente. Accanto a questo obiettivo strategico, si sottolineano gli obiettivi strategici di ogni singolo servizio. Per il Servizio Finanziario, gli obiettivi strategici riguardano i seguenti ambiti di attività: • Programmazione finanziaria (DUP, bilancio di previsione, Salvaguardia e Assestamento del Bilancio di previsione, P.E.G. e relative variazioni); • Registrazione degli atti di gestione delle risorse finanziarie in entrata e in spesa, nel rispetto della contabilità finanziaria armonizzata e dei diversi vincoli e adempimenti; • Tempestività nei pagamenti da attuarsi mediante il nuovo ordinativo informatico previsto dal sistema SIOPE+ • Rendicontazione finanziaria, economica e patrimoniale (Rendiconto della gestione, PEG consuntivo e Bilancio Consolidato); • Monitoraggio vincoli di finanza pubblica (cd “pareggio di bilancio” ) • Gestione del contratto di tesoreria • Introduzione del sistema di incassi denominato “pagoPA” 10
• Adeguamento del regolamento di contabilità. Per il Servizio Fiscale, Tributi e Inventario, gli obiettivi strategici riguardano i seguenti ambiti: Puntualità nelle vari adempimenti fiscali: • dichiarazioni fiscali periodiche (IVA, IRAP, Imposte dirette) • versamenti di imposte (IVA, IRAP, Imposte dirette) • tenuta della contabilità fiscale obbligatoria; • adempimenti relativi alle fatture elettroniche (passive e attive) Monitoraggio andamento entrate tributarie di competenza dell'ente: • gestione dell'imposta sulle assicurazioni RCA • gestione dell'Imposta Provinciale di Trascrizione • gestione del tributo speciale deposito in discarica • gestione dell'imposta provinciale ambientale Aggiornamento dell'inventario generale dell'ente, in concomitanza della gestione dei beni dell'ente, mediante coordinamento dell'attività di registrazione dei diversi settori dell'ente. Per il Servizio Controllo di Gestione, gli obiettivi strategici riguardano i seguenti ambiti: • Supporto alla Direzione Generale per la definizione degli obiettivi da assegnare ai Dirigenti nell'ambito del Piano esecutivo di Gestione/Piano della Performance; • Attuazione del controllo di gestione, mediante l'analisi degli scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati e la predisposizione del relativo referto; • Supporto al Nucleo di Valutazione per l'attività di valutazione delle posizioni e della performance dei dirigenti; • Monitoraggio dei tempi di pagamento delle fatture Per il Servizio Organismi Partecipati, gli obiettivi strategici riguardano i seguenti ambiti: • Individuazione degli organismi partecipati che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica e il Gruppo Bilancio Consolidato; • Supporto per la definizione degli indirizzi e obiettivi da assegnare agli organismi partecipati; • Monitoraggio periodico delle partecipazioni al MEF • Ricognizione periodica delle Partecipazioni • Aggiornamento Inventario Partecipazioni Per il Servizio Personale (Trattamento Economico, contributivo e pensionistico), gli obiettivi strategici riguardano: La trasparenza nella gestione delle risorse destinate al personale dipendente e, in particolare, nelle seguenti fasi: • Previsioni di spesa personale per dipendente per centri di costo • Pagamento delle competenze al personale dipendente e co.co.co. • Pagamento delle ritenute fiscali e per conto terzi; • Pagamento dei contributi previdenziali connessi ai rapporti di lavoro dipendente e assimilati; • Gestione economica dei contratti collettivi di lavoro di comparto, dei dirigenti e dei segretari generali; • Gestione degli adempimenti connessi ai Fondi del salario accessorio dei dipendenti (del comparto e dei dirigenti); • Determinazione dei premi individuali da distribuire sulla base della Relazione sulla Performance; • Gestione dei pignoramenti e altre ritenute a carico dipendenti • Adempimenti ai fini pensionistici; 11
• Adempimenti ai fini Inail; • Adempimenti fiscali. Ricerca di proposte di regolamento migliorative per la distribuzione dei premi collegati alla produttività/performance. Settore 7 Pubblica Istruzione e Settore 7 – Pubblica Istruzione e servizi alla persona Servizi alla persona Una delle missioni fondamentali della Città Metropolitana continua ad essere il sostegno alla pubblica istruzione di secondo grado unitamente alla responsabilità del patrimonio edilizio scolastico (costruzione e manutenzione delle infrastrutture) e la garanzia del funzionamento delle singole direzioni scolastiche dei due ambiti metropolitani. Per il settore, che comprende istruzione, biblioteche, cultura e politiche sociali, si individuano i seguenti obiettivi strategici. Istruzione pubblica - Con riferimento alle scuole secondarie di II grado sono essenziali per la comunità metropolitana, per cui il loro finanziamento è tra gli obiettivi prioritari dell'Ente per il triennio 2019/21: 1) garantire l'erogazione dei fondi di funzionamento agli istituti d'istruzione secondaria superiore; 2) erogare il servizio di assistenza educativa specialistica e il servizio di supporto al trasporto per studenti disabili; 3) allestire la proposta di piano di dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa della Città metropolitana di Cagliari, in un' ottica di crescita qualitativa della scuola. 4) porre in essere misure di contrasto alla dispersione scolastica (compatibilmente con l'assegnazione di risorse regionali o di altra fonte). 5) favorire le attività sportive rendendo fruibili gli impianti sportivi scolastici in orario extrascolastico con la predisposizione ed approvazione del piano di concessione degli spazi in collaborazione con le direzioni scolastiche. Anche la concessione, a servizio dell'associazionismo sportivo del territorio, delle palestre scolastiche in orario extrascolastico è rispondente agli indirizzi strategici, laddove si prevede in “Cultura, salute e benessere (sport, politiche sociali): le azioni strategiche per questo asse di intervento si articolano intorno al riutilizzo e alla valorizzazione di spazi e luoghi dedicati alla cura della mente e del corpo. In particolare gli edifici scolastici....gli spazi per le discipline sportive verranno rinnovati e resi fruibili a tutti, rafforzando una vocazione che accomuna i territori della città metropolitana”. Servizi bibliotecari metropolitani e politiche culturali - Sul versante delle politiche culturali obiettivo fondamentale resta la garanzia del Sistema Bibliotecario Metropolitano del Parco di Monte Claro, diventato un importante luogo della cultura di tutta l'area. L'obiettivo strategico è quello di meglio regolamentare lo sviluppo del sistema bibliotecario di Monteclaro che si articola in quattro biblioteche e un deposito (1. La Biblioteca Metropolitana Lussu con sede a Villa Clara, con il patrimonio suddiviso nelle sezioni: Generale, Fumetti, Straniera, Caratteri grandi, Sardegna, Multimedia. 2. La Biblioteca Metropolitana dei Ragazzi, dedicata ai bambini e agli adolescenti; 3. La Biblioteca Metropolitana delle Scienze Sociali, specializzata nelle tematiche inerenti le scienze sociali e discipline correlate; 4. Il Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi (CRDBR), con competenza sull'intero territorio della Regione Sardegna; 5. Il Deposito Librario, ove vi è un patrimonio messo a catalogo di circa 6000 volumi (con fondi donati, di pregio). Il programma individua come obiettivi strategici: 12
1) migliorare i servizi bibliotecari per la numerosa utenza. Il sistema bibliotecario di Monteclaro è un sistema organizzativo complesso con “servizi verso l'esterno” (suddivisi in: consultazione e navigazione internet; prestito; servizi interbibliotecari, intersistemici e document delivery, reference di I e di II livello, e formazione utenti; formazione su tematiche biblioteconomiche; organizzazione eventi e partecipazione progetti; comunicazione e sviluppo , comprendente sito internet, news letterarie, social) e “servizi per il buon funzionamento” (comprendenti: amministrazione e contabilità; acquisizione e gestione di materiale bibliografico; gestione catalogo on line; gestione dell'inventario on line del patrimonio beni; gestione inventario patrimonio librario a scaffali e di deposito; procedure biblioteconomiche di trattamento dei documenti; catalogazione con software gestionale sebina; customer satisfaction; sistemi informatici). La gestione di questa complessità richiede risorse materiali, umane, finanziarie ed obiettivi di sviluppo culturale. 2) dismettere il deposito di via dei Valenzani, trasferendo anch'esso presso le pendici del Parco di Monte Claro, in modo che le diverse biblioteche siano fisicamente prossime e permettere così miglioramenti e sinergie nello sviluppo ed incremento dell'attività di ciascuna biblioteca. 3) rinnovare il protocollo con la RAS, per mantenere presso la Città Metropolitana il Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi, che offre consulenza e supporto per la promozione della lettura e dell’informazione per i bambini ed i ragazzi, anche al di fuori delle biblioteche di ente locale, e mira a promuovere la lettura e i servizi bibliotecari nelle strutture sanitarie per i giovani pazienti, e negli istituti di pena, per i genitori ivi reclusi. 4) l'Amministrazione intende investire nel prossimo triennio le risorse necessarie a superare alcune criticità infrastrutturali che si registrano nelle biblioteche, in particolare nella Lussu, a Villa Clara: si mira a realizzare gli stalli- parcheggio appositi per portatori di handicap , sistemare lo spazio parcheggi per l'utenza della biblioteca illuminandolo adeguatamente e con interventi sul fondo, rifare gli intonaci cadenti all'esterno e all'interno dell'area biblioteca, attivare l'impianto di climatizzazione nella zona uffici e nella sala conferenze, migliorare complessivamente l' impianto idrico-fognario dell'intera area. Per quanto attiene le politiche ed attività culturali per il triennio in programmazione, oltre agli eventi ed attività culturali a tema, per le differenti fasce d'età, da realizzare costantemente nel corso dell'intero anno dal sistema bibliotecario di Monte Claro nelle sedi delle quattro biblioteche, s'intende nel prossimo triennio dar vita ad un percorso di animazione culturale e alla lettura presso il Teatrino all'interno del Parco, valorizzando in questo modo un'importante risorsa fisica a servizio della numerosa utenza – di tutte le fasce sociali e generazionali- che quotidianamente frequenta il Parco soprattutto nella bella stagione. In relazione all'attività di promozione della Cultura la Città Metropolitana intende proseguire la pluriennale azione, creando un raccordo costante per la promozione dei principali eventi culturali tipici di ciascun Comune in modo programmato ed unitario nel territorio metropolitano e proseguendo un'attività coordinata tra i Comuni metropolitani di promozione della lingua sarda, recentemente finanziata dalla Regione Sardegna. Politiche sociali e immigrazione - Asilo Nido - Il Servizio asilo nido viene riproposto per il prossimo triennio a servizio primariamente dei dipendenti dell'ente (come Nido aziendale) e dell'utenza esterna. La gestione del Nido avviene sulla base delle norme del vigente regolamento Nido approvato con deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 14 del 25.06.2018. 13
Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza Con deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 7 dell'11 aprile 2018 è stato approvato il Regolamento per la disciplina del Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza. Il Garante, nominato dal Sindaco metropolitano, vigila sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata con Legge n.176 del 27 maggio 1991, nonché della Convenzione sull’esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo recepita in Italia con Legge n°77 del 20 marzo 2003, contribuisce a garantire il rispetto e l’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (CRC). All'interno del Servizio Politiche sociali verrà allocato l'Ufficio del Garante. Progetto S.P.R.A.R. Sistema di protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati Il Progetto SPRAR, progetto integrato per l'accoglienza, integrazione e tutela dei richiedenti asilo, è stato rifinanziato a valere sul Fondo Nazionale per l'asilo per gli esercizi 2017/2019. Viene realizzato con l'Associazione Cooperazione e Confronto in qualità di Ente gestore. Il Progetto termina il 31.12.2019. Il progetto è finanziato nella sua quasi totalità dal Ministero dell'Interno, mentre la Città Metropolitana di Cagliari cofinanzia il 5% dell'ammontare totale con valorizzazione del personale impiegato nel progetto. Centro servizi per i minori e altri servizi per la famiglia Il Centro servizi per i minori comprende il Centro Affidi inter-istituzionale ed altri servizi per i minori e la famiglia. Il Centro Affidi realizza interventi a favore dell'affido eterofamiliare di minori: coinvolge operatori sociali, sanitari e giudiziari dei Partner istituzionali per costituzione di una rete che operi nell'affido dei minori secondo modelli e procedure condivise; svolge attività di sensibilizzazione, informazione e formazione verso le famiglie; stipula progetti di affidamento eterofamiliare con i comuni responsabili dei minori e monitora gli affidamenti in corso. Servizio di Mediazione familiare La Regione Sardegna con delibera n. 46/3 del 03.10.2017 “Interventi di promozione della mediazione penale, civile e sociale e di giustizia riparativa. L. R n. 7/2011” ha deciso di stipulare un protocollo di intesa con la Città metropolitana di Cagliari per l’affidamento del Servizio di mediazione civile, familiare e sociale, a idoneo organismo del privato sociale, secondo le norme vigenti in materia di contratti pubblici e di destinare la somma di euro 54.000 per le attività di mediazione civile. Verrà pertanto istituito, auspicabilmente già nel corrente anno, un servizio di Mediazione familiare rivolto ai genitori separati, in via di separazione o divorziati, che desiderano affrontare e superare elementi di conflitto relativi alla situazione di coppia e genitoriale. Il progetto avrà durata di un anno, in via sperimentale, dalla data di sottoscrizione del progetto che avverrà entro il 2018. Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari Innovazione Sociale e Inclusione attiva La Città Metropolitana di Cagliari risulta beneficiaria di risorse FSC a seguito della stipula, in data 17 novembre 2016, del “Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana e che tale patto ha una dotazione finanziaria complessiva di € 313.163.391, dei quali € 168.000,00 a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari è prevista una linea di attività inerente le politiche sociali e l’innovazione sociale 14
(per un valore di 1.500.000 euro): tale linea di attività prevede una serie di azioni volte a migliorare il contesto sociale e lavorativo, favorire l’inclusione e l’inserimento di tutte le categorie di cittadini che hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro e che in questo contesto si intende attivare una serie di azioni volte a favorire tali processi, adeguate e coerenti con il contesto territoriale di riferimento. Durante l'esercizio finanziario sarà verificato il quadro socioeconomico di base (con una analisi di contesto e dei bisogni) propedeutico all'individuazione degli specifici interventi che daranno sostanza alla Misura che andrà definitivamente rendicontata entro il 31.12.2019. Settore 1 Pianificazione Territoriale Attuazione del piano strategico. Strategica e Progetti Comunitari Naturale prosecuzione delle attività del Piano Strategico Intercomunale dell'Area Vasta di Cagliari, cui la Provincia ha partecipato in virtù di un Protocollo d'Inte- sa sottoscritto dal Presidente con i sedici sindaci dei comuni destinatari dei fi- nanziamenti regionali sulla pianificazione strategica, rappresenta una delle fun- zioni fondamentali attribuite alla Città Metropolitana dalla L.56/2014. Il Piano strategico - così come individuato nell’art. 3 dello Statuto della Città Metropolitana - costituisce il quadro generale di riferimento per tutte le forme di pianificazione e programmazione della Città metropolitana. In particolare definisce gli indirizzi di programmazione, gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo nel medio e lungo periodo per l'area metropolitana, individuando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione, modalità e strumenti di monitoraggio. Attraverso il Piano strategico sarà possibile integrare e coordinare gli strumenti di programmazione e gli strumenti finanziari ordinari con quelli straordinari per favorire e sostenere la ripresa economica, la crescita e l’occupazione. Pertanto il piano strategico del territorio e della comunità metropolitana, da aggiornarsi annualmente, costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei 17 comuni compresi nel territorio della Città Metropolitana di Cagliari. Il finanziamento del Piano Strategico è previsto all'interno del Patto per lo Svi- luppo della Città Metropolitana di Cagliari e, nel corso del 2018 dovrebbe essere espletata la gara per l’affidamento dell’incarico per la sua predisposizione. Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari La Città Metropolitana ha già individuato le linee di fondo, le strategie e gli interventi prioritari finalizzati alla sicurezza e tutela del territorio, alla valorizzazione del paesaggio e alla rigenerazione urbana, alla promozione della mobilità sostenibile e alla gestione intelligente dell'energia, al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, nonché alla costruzione di infrastrutture e servizi efficienti, capaci di generare nuove opportunità di crescita e attrattività e di stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo dell'intera Area Metropolitana. Su questa base il 17 novembre 2016 è stato sottoscritto, tra il Sindaco Metropolitano e il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari che individua gli interventi prioritari e gli obiettivi da conseguire entro il 2017 e fino al 2019 e che stabilisce una quota di finanziamento, a valere sulla programmazione 2014-2020 pari a 168 milioni di euro (Delibera CIPE 26/2016). Le principali linee di Sviluppo e relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Cagliari, sono le seguenti: Infrastrutture; Ambiente, territorio e sviluppo turistico; Sviluppo economico e produttivo; Cultura, salute e benessere. Pianificazione sostenibile dell'ambiente In un territorio come quello della Città Metropolitana di Cagliari, caratterizzato da una forte concentrazione antropica e dalla presenta di diverse attività produttive, la posizione del Settore Pianificazione si pone come strategica e 15
fondamentale per uno sviluppo “sostenibile” del territorio. Il programma proposto per gli anni 2019 – 2020 - 2021 è finalizzato alla ricerca della migliore operatività e diffusione della conoscenza e cultura ambientale ed alla pianificazione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e valorizzazione ambientale con particolare riguardo alle zone umide e costiere, sia attraverso l'esercizio delle funzioni mantenute a seguito della la L.R. 2/2016 “Conferimento di funzioni e compiti agli Enti Locali” che mediante l'efficace utilizzo delle risorse finanziarie assegnate dal Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari. Diffondere le buone pratiche, semplificare le problematiche più complesse, adattare le iniziative alle realtà locali rappresentano la mission e i valori che il Settore Pianificazione della Città Metropolitana di Cagliari, intende realizzare grazie ad una equilibrata riorganizzazione interna. L’obiettivo di tutelare, conservare, ripristinare e sviluppare il funzionamento dei sistemi naturali e della flora e della fauna selvatiche sono alla base delle attività svolte in materia di salvaguardia delle zone costiere. La competenza attribuita dalla L.R. n.9/2006 in materia di protezione e osservazione delle coste si declina nella stipula di accordi di collaborazione con gli Enti Locali competenti per la realizzazione di opere di salvaguardia costiera,ma anche in una attività di coordinamento agli operatori nell'ambito delle attività ittiche nelle acque interne e nella gestione della raccolta, catalogazione e standardizzazione dei dati e della cartografia relativa alla consistenza qualitativa dei popolamenti ittici nel reticolo idrografico del territorio, per una corretta gestione delle acque interne. Lo stesso interesse per la tutela degli ecosistemi costieri e, in particolare, degli habitat prioritari, terrestri e marini, della DIR. 92/43/CEE “Habitat” ricompresi nel SIC ITB040020 “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu” è alla base del progetto, finanziato con fondi LIFE, denominato RES MARIS, che giungerà a conclusione nella presente annualità . In ultimo, verrà definita la strategia di utilizzo delle risorse destinate al compendio degli stagni Santa Gilla Molentargius dal Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari, che dovranno essere impiegate in sinergia con le ulteriori risorse messe a disposizione dal POR Sardegna. La protezione e valorizzazione sostenibile della natura e della biodiversità, sono l'obiettivo sotteso alle attività finalizzate alla pianificazione del territorio a fini faunistico venatori. Rientrano in tale ambito le attività di : a) istituzione e gestione delle Zone temporanee di ripopolamento e cattura e delle Oasi di protezione faunistica; l'istituzione e rinnovo delle concessioni per le Zone Autogestite e di Addestramento Cani); b) il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica in agricoltura, itticoltura e zootecnia, misura svolta in parallelo con l'attività di monitoraggio e controllo di alcune specie animali divenute dannose, per il loro numero, per l'agricoltura locale ; c) partecipazione alla redazione del piano faunistico - venatorio regionale attraverso la formulazione del piano faunistico - venatorio metropolitano, finalizzato al conseguimento della densità ottimale ed alla sua conservazione delle specie animali cacciabili mediante la riqualificazione delle risorse ambientali e la regolamentazione del prelievo venatorio. La Città Metropolitana mantiene inoltre alcune competenze in materia di agricoltura, assegnate dalla L.R. n. 2/2016 al livello di governo sopra comunale: si spazia dalla verifica circa la sussistenza dei requisiti affinché l'imprenditore agricolo possa accedere alle provvidenze previste dalla normativa statale in materia di agevolazioni fiscali e previdenziali al rilascio dei “patentini verdi” per l'acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari fino all'autorizzazione all'espianto dell'ulivo. Infine, obiettivo centrale della pianificazione ambientale è l'attività di educazione allo sviluppo sostenibile Il fine ultimo, certamente complesso è quello di far divenire l’educazione alla sostenibilità componente organica di tutte le politiche pubbliche e si declina attraverso le attività svolte dal “nodo metropolitano” del sistema regionale In.F.E.A.S (Informazione, Formazione ed 16
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