Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...
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GOAL 14 CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE RISORSE MARINE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE · MARE lisandro benedetti-cecchi Dipartimento di Biologia Università di Pisa
MARE O ccupando circa i due terzi della gli ecosistemi marini, comprometten- superficie terrestre, i mari e gli done il funzionamento e la capacità di oceani forniscono beni e ser- erogare beni e servizi. vizi da cui dipende la vita sul pianeta La crescente consapevolezza che il de- oltre al nostro stesso benessere econo- grado degli ecosistemi ha effetti nega- mico e sociale. La circolazione ocea- tivi sulla qualità della vita umana, ha nica, il trasferimento di grandi masse stimolato alcune organizzazioni inter- d’acqua attraverso correnti superficiali nazionali a promuovere azioni per ri- e profonde, insieme agli scambi gassosi durre l’impronta umana sul pianeta e tra la superficie del mare e l’atmosfe- favorire così prosperità e pace. I 17 “Su- ra, contribuiscono alla regolazione del clima. Gli organismi vegetali presenti stainable Development Goals” (SDGs) nella colonna d’acqua (il fitoplancton), dell’Agenda 2020-2030 delle Nazioni sono responsabili, attraverso la foto- Unite per lo sviluppo sostenibile, de- sintesi, della produzione di oltre il 50% finiscono azioni e obiettivi per salva- dell’ossigeno presente nell’atmosfera, guardare il pianeta e le sue risorse a rendendo l’aria respirabile per milio- beneficio delle generazioni attuali e di ni di specie, uomo incluso. Il processo quelle future. In particolare, l’SDG 14 fotosintetico determina anche l’assor- ha come obiettivo la conservazione sui bimento di anidride carbonica dall’at- mari e degli oceani e l’uso sostenibile mosfera e in questo modo gli oceani delle risorse che da essi originano. I pa- contribuiscono a mitigare il riscalda- ragrafi che seguono offrono una breve mento globale. I mari e gli oceani ri- sintesi dei concetti chiave al cuore del vestono anche un ruolo strategico nel SDG 14, tra cui il ruolo della biodiver- promuovere un’economia blu, fornen- sità nel promuovere il funzionamento do spazi, risorse e servizi a sostegno di degli ecosistemi marini e nel mantene- numerose attività marine e marittime. re servizi ecosistemici, le minacce e gli Tuttavia, l’intensificarsi delle attività impatti e, infine, le azioni necessarie umane, insieme ai cambiamenti clima- per raggiungere gli obiettivi identificati tici, sono causa di impatti crescenti su- nel SDG 14. 101101 ·•••·
ALFABETO DELLO • LISANDRO BENEDETTI-CECCHI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI BIODIVERSITÀ E utilizzare in modo più efficace e comple- FUNZIONAMENTO DEGLI to le risorse a disposizione, migliorando ECOSISTEMI il funzionamento del sistema. Questo è il meccanismo di complementarietà. Il La biodiversità è definita come espres- secondo meccanismo, invece, enfatizza sione della variabilità ai diversi livelli l’individualità delle specie. Un sistema di organizzazione biologica. Rientra in più diversificato ha maggiore probabilità questa definizione la variabilità gene- di includere specie particolarmente per- tica a livello individuale, la diversità di formanti. La perdita di biodiversità in- popolazioni e di specie e la varietà di fluenza negativamente entrambi i mec- ecosistemi e paesaggi presenti sul no- canismi, con conseguente alterazione del stro pianeta. Tuttavia, quando si par- funzionamento degli ecosistemi e della la di conservazione della biodiversità e loro capacità di erogare servizi. delle relazioni tra biodiversità e funzio- namento degli ecosistemi, tipicamente ci si riferisce alla diversità (intesa come BENI E SERVIZI numerosità) di specie. I mari e gli ocea- ECOSISTEMICI ni contengono circa 280.000 specie co- Per “servizi ecosistemici” si intendono i nosciute, ma si ritiene che il numero sia benefici multipli che gli ecosistemi, attra- molto più elevato, fra uno e due milioni. verso la biodiversità, forniscono all’uma- Numerosi studi hanno messo in luce re- nità. Primi tra tutti sono i beni alimenta- lazioni positive tra la diversità di specie e ri forniti dalla pesca e dall’acquacoltura. le proprietà funzionali degli ecosistemi, La diversità della vita marina offre enor- come la capacità di produrre sostanza mi opportunità per il sostentamento ali- organica e ossigeno attraverso la foto- mentare di una popolazione mondiale in sintesi (produttività primaria), la capa- rapida crescita. Tuttavia, per garantire cità di accumulare biomassa e riciclare un utilizzo sostenibile di queste risorse, materia e nutrienti (ad esempio i nitrati è necessario evitare lo sfruttamento ec- e fosfati necessari alla crescita degli or- cessivo delle popolazioni naturali e ga- ganismi vegetali) e la stabilità di fronte rantire la sostenibilità delle popolazioni a fattori di disturbo, naturale o umano. allevate. I beni supportati dalla biodiver- Due sono i meccanismi alla base della sità marina non si limitano agli aspetti relazione positiva tra biodiversità e fun- alimentari. I ricercatori individuano zionamento degli ecosistemi. Un siste- continuamente nuove molecole dagli ma ricco di specie includerà una mag- organismi marini, alcune delle quali tro- gior varietà di strategie, sia per quanto vano impiego in campo farmacologico. riguarda le modalità di crescita degli Le specie marine forniscono un modello organismi che di acquisizione delle ri- che ispira nuovi materiali e soluzioni in- sorse, rispetto ad un sistema povero di novative in campo ingegneristico, come, specie. La diversità di strategie fa sì che ad esempio, robot in grado di muoversi nel complesso le specie siano in grado di come polpi da impiegare nell’osservazio- ·•••· 102
• MARE ne marina. Altri servizi ecosistemici fon- I cambiamenti indotti dalle pressioni damentali mantenuti dalla biodiversità antropiche sugli ecosistemi marini im- sono i già citati processi di supporto alla pattano sulla biodiversità, alterando il vita (attraverso la produzione primaria e funzionamento degli ecosistemi stessi. la ciclizzazione dei nutrienti) e la rego- Gli effetti dell’acidificazione sono evi- lazione del clima. Studi recenti hanno denti soprattutto sugli organismi con identificato nuovi servizi ecosistemici scheletro calcareo che vengono inde- rilevanti per la salute umana. Ad esem- boliti dalla riduzione del pH dell’acqua. pio, la presenza di una ricca vegetazione Questi fenomeni possono essere esa- marina in ambiente costiero diluisce la cerbati dal riscaldamento globale e al- presenza di batteri e virus potenzialmen- terare la produttività degli ecosistemi. te dannosi per l’uomo. Il riscaldamento delle masse d’acqua provoca ondate di calore nell’ambiente marino più intense e frequenti rispetto MINACCE E IMPATTI SULLA al passato. Durante gli eventi più in- BIODIVERSITÀ MARINA tensi si assiste alla mortalità di massa Viviamo in un’epoca dove l’impronta di organismi sessili come i coralli. Ad umana sugli ecosistemi è in- tensa e pervasiva e per questo è stata ribattezzata “Antropo- LA SALVAGUARDIA DELLA cene”. Gli ecosistemi marini BIODIVERSITÀ E DEL sono esposti a numerose pres- FUNZIONAMENTO DEGLI sioni antropiche che agiscono a ECOSISTEMI MARINI SONO scale diverse. Le attività uma- CONDIZIONI NECESSARIE PER ne lungo le coste determina- GARANTIRE UNO SVILUPPO no pressioni a scala regionale, SOSTENIBILE E LA QUALITÀ attraverso lo sviluppo urbano DELLA VITA UMANA. e industriale e l’immissione in mare di contaminanti. A queste si aggiungono le pressioni che esempio, l’ondata di calore marina che agiscono a scala globale. Il sovrasfrut- ha investito la grande barriera corallina tamento delle risorse ittiche, l’accumulo australiana nel 2016 ha causato la mor- di plastiche e della spazzatura marina, te di oltre il 50% dei coralli in determi- la diffusione di specie invasive, l’acidi- nate aree. ficazione e il riscaldamento sono esempi di pressioni che agiscono in modo gene- L’accumularsi di plastiche e micropla- ralizzato sui mari e sugli oceani di tut- stiche nell’ambiente marino è un altro to il pianeta. Queste pressioni operano fenomeno preoccupante. Sebbene ci sia spesso in sinergia, così da determinare ancora incertezza sull’effetto diretto effetti cumulativi più severi rispetto alla delle microplastiche sugli organismi, somma degli effetti individuali. alcuni studi hanno mostrato che questi 103 103 ·•••·
ALFABETO DELLO • LISANDRO BENEDETTI-CECCHI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI corpi estranei funzionano da catalizza- Altre azioni sono in atto per favori- tori di altri contaminanti (ad esempio re la conservazione di mari e oceani e metalli pesanti e idrocarburi) aumen- metterli sotto i riflettori dell’opinione tandone la pericolosità. pubblica. Ad esempio, le Nazioni Uni- Molte specie marine espandono il pro- te hanno decretato il 2021-2030 la «de- prio areale di distribuzione spingendosi a cade della scienza degli oceani per lo latitudini più elevate in seguito al riscal- sviluppo sostenibile». Queste iniziative damento globale. Questi eventi determi- sono importanti per generare la cono- nano il “rimescolamento” delle specie scenza necessaria ad informare le poli- con la formazione di nuove comunità tiche di conservazione e di uso sosteni- biologiche e con possibili ripercussioni bile di mari e oceani. Tuttavia, data la sul funzionamento degli ecosistemi. Gli duplice scala, regionale e globale, a cui effetti negativi dovuti alla diffusione di agiscono le pressioni antropiche sugli specie sono particolarmente documen- ecosistemi marini, gli obiettivi del SDG tati nel caso di specie invasive. I porti 14 e delle altre agende potranno essere sono una sede elettiva per l’introduzione raggiunti sono concertando azioni di di nuove specie che arrivano da regioni salvaguardia e di uso sostenibile delle remote del globo nelle acque di zavorra risorse a scala regionale, con decisioni delle navi. Alcune di queste specie, in politiche globali volte a ridurre le emis- genere macroalghe e invertebrati, sot- sioni gassose e l’impronta umana sul traggono risorse alle specie indigene ri- clima e sull’intera biosfera. ducendo la biodiversità. RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL SDG 14 Diverse politiche e strategie internazio- nali sono in atto per arrestare il declino della biodiversità e garantire l’uso soste- nibile di mari e oceani, in accordo con gli obiettivi del SDG 14. Ad esempio, la Direttiva Europea “Marine Strategy”, sancita nel 2008, richiede che tutti i Pae- si membri raggiungano la condizione di buono stato ambientale entro il 2020. La valutazione del progresso verso questi obiettivi avviene attraverso l’uso di in- dicatori della qualità ambientale. Il pri- mo indicatore della Direttiva è proprio lo stato della biodiversità. ·•••· 104
GOAL 1 PORRE FINE AD OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO · NO POVERTÀ luigi pellizzoni Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa
NO POVERTÀ CHE COS’È LA POVERTÀ 1,90 dollari al giorno, situazione che ri- P guarderebbe circa 750 milioni di persone overtà è nozione al tempo stesso – sono lacunosi. Dall’altro, le quantifica- intuitiva e complessa. Si tratta di zioni nazionali possono discostarsi di una condizione che si manifesta molto da questo valore. In un rapporto visibilmente in alcuni tratti, come de- del 2020 l’ISTAT indica in 1,7 milioni di nutrizione, abbigliamento insufficiente, famiglie (6,4% del totale) e 4,6 milioni abitazione precaria. Essa assume però si- di individui (7,7% del totale) coloro che gnificati differenti a seconda dei contesti vivono al di sotto della soglia di povertà storici e sociali. assoluta, definita in base a un paniere di Povertà può essere definita come man- beni e servizi che, “nel contesto italiano, canza dei mezzi (denaro o beni materia- vengono considerati essenziali per una li) per soddisfare bisogni fondamentali. determinata famiglia per conseguire uno In base a come si definiscono tali bisogni standard di vita minimamente accetta- si danno tuttavia differenti accezioni. Si bile”. Non solo quindi la povertà assoluta suole distinguere, in particolare, tra po- non è distribuita uniformemente, anche vertà assoluta e relativa. Nel primo caso presso i Paesi cosiddetti in via di svilup- si tratta di una situazione in cui manca- po (secondo l’ONU, in nazioni come il no, o sono presenti solo saltuariamente o Ciad o Haiti oltre i tre quarti della popo- con molta difficoltà, le risorse necessarie lazione versa in tali condizioni, contro, alla sopravvivenza. Nel secondo si tratta ad esempio, un terzo di quella indiana di difficoltà nell’accesso a beni e servizi o etiope), ma la sua stessa definizione è rispetto al livello medio della comunità variabile: è probabile che molti dei citta- in cui si vive. In entrambi i casi si defini- dini di tali Paesi considererebbe di relati- scono soglie, espresse di solito con valori vo benessere la situazione di molti poveri monetari. La soglia della povertà relativa assoluti italiani. E viceversa: condizioni varia per definizione. Anche quella della di vita che la maggior parte di chi vive povertà assoluta non è tuttavia fissata in nelle società affluenti considererebbe modo preciso. Da un lato i dati su cui si inaccettabili possono essere vissute dagli basano stime come la più recente della interessati in modo meno drammatico, Banca Mondiale – secondo cui si trova vuoi perché abituati al poco, vuoi perché in tale condizione chi vive con meno di inseriti in contesti comunitari che forni- 107 107 ·•••·
ALFABETO DELLO • LUIGI PELLIZZONI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI scono l’appoggio, spesso mancante nelle li ambientali che concorrono a spiegare collettività più urbanizzate, necessario a le ondate migratorie in corso. Le visioni far fronte alle necessità quotidiane. più critiche vedono però nella povertà e nella sua diffusione non tanto l’esito La povertà, come vediamo, si definisce di eventi individuali come la malattia o in prima battuta in termini economici. collettivi come una crisi economica o un Si tratta però di un fenomeno multidi- cataclisma, quanto di assetti sociali che mensionale o, secondo un termine di strutturalmente la (ri)producono. impiego sempre più diffuso, “intersezio- nale”. Da una parte esiste una relazione, tanto più stretta quanto più la comuni- SCONFIGGERE LA POVERTÀ tà in questione è affluente, tra accesso a beni e servizi e accesso a una sociali- Sconfiggere la povertà è il primo degli tà “piena”. La povertà, in altre parole, è obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) spesso causa principale di esclusione o indicati dalle Nazioni Unite. Ciò che autoesclusione dalla partecipazione alla conta non è però che sia in cima alla lista vita sociale ai diversi livelli in cui essa ma che vi compaia. Gli SDG si tengono si esplica, dai rapporti di vicinato all’e- l’uno con l’altro. La loro formulazione sercizio del diritto di voto. Dall’altra la inoltre mostra la stretta connessione tra povertà si lega alle categorie biologiche, aspetti sociali, economici ed ecologici sociali, culturali e territoriali che contri- della sostenibilità. Nel descrivere il pro- buiscono a definire identità, posizione blema della povertà lo sguardo interse- sociale e capacità di azione delle persone. zionale viene evocato poiché essa non è Genere, etnia, classe, luogo di residenza, associata solo a mancanza di reddito, ri- disabilità, istruzione, orientamento ses- sorse o servizi quali assistenza sanitaria, suale, età e così via incidono sulla pos- sicurezza e istruzione, ma anche a di- sibilità di trovare lavoro, abitazione, sup- scriminazione sociale ed esclusione dai porto materiale e psicologico e quindi processi decisionali. Donne e bambini rendono più o meno facile la caduta nella sono i più esposti al riguardo. I target povertà e difficoltosa la risalita. Il termi- fissati per il 2030 includono: eliminare ne “caduta” ha spesso una valenza non la povertà estrema; dimezzare le persone solo descrittiva ma anche valutativa. La considerate povere a livello nazionale; povertà è stata a lungo considerata uno garantire a tutti livelli minimi di pro- stigma, al tempo stesso causa ed esito di tezione sociale e uguali diritti rispetto stili di vita moralmente o socialmente a risorse e servizi; ridurre la vulnerabi- inadeguati; una trappola da cui è diffi- lità e incrementare la resilienza rispetto cile uscire perché tali stili di vita tendo- a eventi estremi di origine economica, no a riprodursi attraverso le generazioni. bellica, sociale e ambientale. Oggi si tende piuttosto a considerarla La genealogia di questo come degli altri una condizione facilitata dal sommarsi SDG va cercata nella nozione di “cresci- di fattori di vulnerabilità, inclusi quel- ta sostenibile” formulata dal Rapporto ·•••· 108
• NO POVERTÀ Brundtland delle Nazioni Unite a metà globalizzazione economica come strada degli anni ’80 del secolo scorso. Rispet- maestra per il perseguimento di questo to a tale formulazione, che rispecchiava come degli altri obiettivi e la riluttanza l’assunzione semplicistica che la crescita ad affrontare le cause strutturali della economica sarebbe stata vantaggiosa per povertà, non troppo difficilmente in- tutti e compatibile con la salvaguardia dividuabili in rapporti di scambio ine- dell’ambiente, grazie a tecnologie sem- guali che poco hanno a che vedere con pre più efficienti, quella degli SDG ap- meccanismi di mercato ed eccellenza pare consapevole degli insuccessi (o dei tecnologica e molto con il potere poli- successi molto parziali) registrati sinora tico, militare e culturale che ne stabili- e quindi attenta al legame tra i numero- scono e riproducono le condizioni. Pro- si aspetti della (in)sostenibilità. Secondo blematica, infine, è la reiterazione di una molti critici, tutta- visione escatologi- via, ciò non è an- ca della scienza e cora sufficiente. SCONFIGGERE LA della tecnica, che Rispetto all’obiet- POVERTÀ GRAZIE ne ignora ambiva- tivo di cui ci stia- ALL’“ECOLOGIA lenze, impatti di- mo occupando, DEI POVERI”: seguali entro e tra appare problema- DALL’IMPERATIVO le nazioni e limiti, questi ultimi evi- tica la reiterata in- DELLA CRESCITA denziati da feno- sistenza sulla cre- ALLA GIUSTIZIA meni come l’“ef- scita economica, DISTRIBUTIVA PER fetto di rimbalzo” per quanto orien- UNA CO-EVOLUZIONE tata a inclusione, (l’aumento del ARMONICA TRA consumo totale di eguaglianza e cre- azione di “occupa- COLLETTIVITÀ UMANE una risorsa deri- zione sostenibile”; E MONDO BIOFISICO. vante dall’incre- insistenza che rie- mento unitario di cheggia l’assunzione del Rapporto Brun- efficienza nel suo dtland sulla “spirale negativa tra povertà uso) e dalla disconferma della validità e degrado ambientale” e le “pressioni che generale della “curva di Kuznets”, se- la povertà esercita su terra, acqua, fore- condo cui, raggiunto un certo livello di ste e altre risorse”, in un implicito rinno- sviluppo tecnico, l’ulteriore industria- vo della condanna morale della povertà lizzazione avverrebbe a costi ambientali che oscura la ben maggiore responsabi- decrescenti. lità della parte più ricca del mondo e dà per scontato che tutti debbano e voglia- no accedere allo stile di vita iperconsu- UN’ECOLOGIA DEI POVERI mistico di quest’ultima. Problematico In anni recenti alla narrativa di una cre- è anche il rinnovato affidamento alla scita sostenibile mediata da tecnica e 109 109 ·•••·
ALFABETO DELLO • LUIGI PELLIZZONI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI globalizzazione economica si sono con- bile pensare nei termini di una co-evolu- trapposte prospettive di segno difforme. zione armonica tra collettività umane e Per esempio, contro l’idea di “sicurezza mondo biofisico. Sconfiggere la povertà alimentare” (accesso al cibo, dovunque per una società sostenibile richiede que- e comunque sia prodotto), che favori- sto fondamentale cambio di passo. sce soluzioni mercantiliste di specializ- zazione produttiva che espongono allo scambio ineguale e allo strapotere delle corporations, si è fatta strada la nozione di “sovranità alimentare”, intesa come “il diritto dei popoli ad alimenti nutriti- vi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologi- ca, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produt- tivo” (Dichiarazione di Nyéléni, 2007). Hanno poi acquisito rilevanza crescente le mobilitazioni per la giustizia ambien- tale e una “transizione giusta” verso una società sostenibile. Questa visione si di- stingue tanto dall’ecologia tradizionale, che ragiona in termini di conservazione di una natura concepita come realtà a se stante, quanto dall’idea di eco-effi- cienza che soggiace alla narrazione della crescita sostenibile ed è sottoscritta da movimenti come i Fridays For Future. La giustizia ambientale implica, infatti, ciò che l’economista ecologico catalano Joan Martinez-Alier ha chiamato “ecologia dei poveri”. Secondo tale approccio alla mitologia della crescita va sostituito un serio impegno verso politiche redistri- butive: solo così si eradica la povertà e si affrontano le disuguaglianze nella distri- buzione di benefici e costi dello sviluppo tecnico e degli oneri della transizione. Secondo tale approccio, inoltre, i “pove- ri” del mondo – le comunità rimaste ai margini della globalizzazione – mostra- no che non solo è necessario ma è possi- ·•••· 110
GOAL 8 INCENTIVARE UNA CRESCITA ECONOMICA, DURATURA, INCLUSIVA E SOSTENIBILE, UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA ED UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI· OCCUPAZIONE michela lazzeroni Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa
OCCUPAZIONE L’ Agenda 2030 per lo Sviluppo So- dalle Nazioni Unite, determinando, ol- stenibile considera in maniera in- tre a un’emergenza in campo sanitario, tegrata il perseguimento di obiet- in cui sono le fasce più fragili ad essere tivi legati alle componenti ecologiche e colpite (anziani, persone con problemi naturali con quelli di natura economica di salute, ecc.), anche una grave crisi eco- e sociale, ampliando così il significato nomica, che comporterà, secondo le sti- del concetto di sostenibilità e includen- me del Fondo monetario internazionale, do i temi della vivibilità, del benessere una riduzione del PIL mondiale del 5% collettivo, dell’ecologia integrale, della e, secondo la Banca mondiale, la perdita giustizia sociale e spaziale. di più di un miliardo di posti di lavoro. All’interno di questo scenario di in- Il Rapporto ASVIS 2020, focalizzando terconnessione tra fenomeni di diversa l’attenzione sull’Italia, pone particolare natura, l’obiettivo 8 dell’Agenda riguar- enfasi sulle categorie destinate ad essere da il raggiungimento di una crescita le più colpite, come le donne, i giovani, economica duratura, inclusiva e soste- i lavoratori a basso reddito e quelli del nibile, un’occupazione piena e produt- lavoro informale, le piccole e medie im- tiva e un lavoro dignitoso per tutti. Più prese. In questo contesto, l’obiettivo n. precisamente, esso si sofferma non solo 8, ed in particolare il fattore occupazio- sul generico aumento dell’occupazione, nale, diventa un ambito da proteggere e ma in particolare sulla riduzione delle su cui investire sia nell’affrontare la cri- differenze di retribuzione a parità di si attuale, attraverso risorse nei settori lavoro, sulla necessità di affrontare il e nelle imprese in maggiore difficoltà, problema della mancanza di lavoro per aiuti ai lavoratori a rischio e ammortiz- i giovani, sulla salvaguardia dei diritti zatori sociali, sia nel guardare al futuro dei lavoratori, sull’eliminazione dello e ad una possibile ripartenza, puntando sfruttamento della forza lavoro, com- su modelli di sviluppo più orientati alla presa quella minorile. sostenibilità e all’equità sociale. A fronte di alcuni effetti positivi generati Il tema dell’occupazione presenta nume- dalla condivisione dell’Agenda su scala rose sfaccettature e prospettive e soffer- internazionale, la pandemia da Covid-19 meremo qui l’attenzione su alcuni ambi- rischia di rallentare il percorso tracciato ti ritenuti particolarmente rilevanti. 113113 ·•••·
ALFABETO DELLO • MICHELA LAZZERONI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI LA QUESTIONE DELLE dita del posto di lavoro e alla rinuncia DISEGUAGLIANZE alla ricerca di un’occupazione e cresce il numero dei cosiddetti working poors, La crisi attuale non solo sta provocando persone che, pur lavorando, non riesco- effetti negativi sull’andamento dell’oc- no a garantire il proprio sostentamento cupazione, ma sta anche acuendo le o quello del nucleo familiare. disparità dal punto di vista economico, sociale e territoriale. In primo luogo, Considerando i dati sulle performan- come noto, è molto forte lo squilibrio ce economiche e occupazionali degli di genere: secondo gli indicatori dell’I- ultimi anni, persistono forti differen- STAT, in Italia i dati sul tasso di occu- ze territoriali, tra Paesi del Nord e del pazione del 2019 nella fascia di età tra i Sud del mondo, tra aree metropolitane 20 e i 64 anni penalizzano le donne di e periferiche, all’interno delle stesse 20 punti percentuali rispetto agli uomi- grandi aree metropolitane sempre più ni (53,8% rispetto al 73,4%), collocando stratificate a livello sociale e spaziale e il nostro Paese nelle ultime posizioni a caratterizzate dall’emergere di quartieri livello di Unione europea. Inoltre, l’e- in crescente difficoltà. Anche in Italia mergenza attuale rischia di indebolire sono ancora ben evidenti le disparità ulteriormente la partecipazione delle tra le regioni del Mezzogiorno e quelle donne nel mondo di lavoro, soprattut- del Centro-Nord, ma anche tra quel- to per la mancanza di servizi e contesti le aree centrali, dove sono concentrate idonei a consentire loro di gestire situa- molte attività produttive, e le aree inter- zioni complesse tra spazi e tempi del la- ne, caratterizzate da processi di declino voro, vita personale e familiare. demografico ed economico, nonostante In corrispondenza dell’aumento dell’im- la pandemia abbia evidenziato l’esisten- portanza delle attività economiche e so- za di situazioni di fragilità territoriale ciali basate sulla conoscenza e sull’inno- e ambientale anche nelle diverse parti vazione tecnologica, si può cogliere negli dell’Italia, come spesso evidenziato dal ultimi anni un incremento della forbice Forum Disuguaglianze Diversità. Inter- tra lavori più avanzati e ben retribui- venire sulle diseguaglianze dei livelli di ti e occupazioni sempre più schiacciate disoccupazione e ricomporre le dispari- verso il basso, che stanno rafforzando il tà socio-spaziali rappresenta in questo processo di polarizzazione delle ricchez- momento una priorità nelle politiche di ze e inasprendo le differenze di reddito, sviluppo del nostro Paese. con evidenti ripercussioni sul piano delle dinamiche di marginalizzazione e conflitto sociale e di segregazione ter- IL RUOLO DELLE ritoriale, soprattutto nelle grandi aree TECNOLOGIE metropolitane. Come denunciato anche È ormai ben noto il rilevante impatto dal rapporto 2020 della Caritas Italiana, delle tecnologie sia nel mondo del lavo- aumentano le povertà legate alla per- ro che negli spazi privati e nelle attività ·•••· 114
• OCCUPAZIONE di intrattenimento e tempo libero. Dal di lavoro tra robot e uomini e tratteg- punto di vista professionale, le nuove gia uno scenario in cui diminuiranno tecnologie hanno apportato ampi bene- i lavori “ridondanti” e sostituibili dalle fici, velocizzando le procedure, limitan- macchine, ma aumenteranno – in misu- do l’attrito della distanza sia con il po- ra maggiore rispetto alle perdite – quelli tenziamento dei mezzi dei trasporti che legati non solo alla produzione di nuove con la diffusione di Internet, miglioran- tecnologie, ma anche alla gestione, agli do i contesti lavorativi e riducendo, at- aspetti decisionali, alla comunicazione traverso i processi di automatizzazione e e all’interazione in generale. Al di là si robotizzazione, i lavori pe- santi e usuranti. L’aumen- to delle interconnessioni L’OCCUPAZIONE RAPPRESENTA tra le varie tecnologie e lo UN AMBITO PRIORITARIO sviluppo di piattaforme di- SU CUI INVESTIRE SIA gitali sofisticate hanno ac- PER AFFRONTARE LA celerato, soprattutto nella CRISI ATTUALE CHE PER fase pandemica, lo smart working e il processo di di- COSTRUIRE IL FUTURO, gitalizzazione per fasi del PRESTANDO PARTICOLARE lavoro svolte finora ma- ATTENZIONE AL PROBLEMA nualmente e/o in presenza. DELLE DISEGUAGLIANZE, ALL’IMPATTO DELLE Tuttavia, se l’introduzio- TECNOLOGIE NEL MONDO DEL ne delle nuove tecnologie LAVORO, ALL’INSERIMENTO DEI digitali ha determinato la crescita di nuovi lavo- GIOVANI E AI CAMBIAMENTI ri qualificati, l’emergere NECESSARI NEL SISTEMA di nuove competenze e il DELLA FORMAZIONE. miglioramento di alcuni aspetti relativi alla qualità questa visione ottimistica, è probabile della vita (efficienza produttiva, mobi- che si possa verificare un impatto nega- lità ridotta, accesso ai servizi, condizio- tivo sul sistema occupazionale in termi- ni di lavoro, ecc.), ha allo stesso tempo ni di diminuzione del numero assoluto provocato una diminuzione degli occu- dei posti di lavoro. Inoltre, si potrebbe pati o meglio un decremento dei lavori confermare un ulteriore rafforzamento manuali o legati all’elaborazione dati, del gap, come evidenziato anche da un sostituiti dai robot e dagli algoritmi. Il lavoro di Confindustria del 2019 sul- recente studio The Future of Jobs Report la situazione italiana ed europea, tra 2020, presentato al World Economic le attività ad alta intensità tecnologica, Forum, indica il 2025 come anno del che occupano un numero esiguo di la- pareggio tra numero di ore di attività voratori con alti livelli di istruzione, e 115115 ·•••·
ALFABETO DELLO • MICHELA LAZZERONI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI servizi a basso contenuto tecnologico, nibile significa, come sostenuto in più legati ai trasporti, cura, manutenzione, occasioni da Enrico Giovannini, garan- che occupano personale scarsamen- tire la giustizia intra-generazionale, an- te qualificato. Questi cambiamenti, se che attraverso la messa a disposizione di non monitorati e gestiti, avranno evi- fondi per i giovani. denti ripercussioni sulla distribuzione Una seconda considerazione riguarda il del reddito e sulla formazione di nuove mondo dell’occupazione e della forma- diseguaglianze sociali e territoriali, ol- zione del futuro, che dovranno essere tre a quelle già presenti e sottolineate in sì permeati dalle competenze STEM precedenza. (Science, Technology, Engineering, Ma- thematics), come richiesto dal mercato del lavoro, ma combinate anche con IL NODO DELLA altri tipi di conoscenze che possano FORMAZIONE contribuire a sviluppare la creatività, a In questo scenario il nodo centrale è comprendere la complessità del mondo rappresentato dalla formazione, per attuale e l’interconnessione tra fenome- evitare, da una parte, l’espulsione dalla ni, a ragionare nell’ottica dello sviluppo realtà produttive di chi svolge mansioni sostenibile, a combattere le ingiustizie che diventano via via pressoché inutili e sociali, a valorizzare le diversità e le per- dall’altra per garantire percorsi finaliz- sone fragili. In tal senso, occorre pro- zati all’inserimento nel mondo del la- babilmente ripensare anche ai percorsi voro di persone che abbiano acquisito le didattici esistenti nelle nostre universi- competenze in campo tecnologico di cui tà, che dovrebbero mirare a integrare i le imprese spesso lamentano la mancan- consolidati processi di specializzazione za. Sono collegati a questi temi, in Italia, con nuovi interventi finalizzati a otte- i problemi dell’elevato tasso di disoccu- nere una maggiore interdisciplinarietà e pazione giovanile, della fuga dei cervelli contaminazione tra diversi saperi. e del crescente numero di giovani disoc- cupati che non studiano né si formano (NEET), tra i più alti registrati in Eu- ropa. Occorre quindi combattere la po- vertà educativa e rimettere i giovani al centro del dibattito politico, soprattutto in questa fase di scelta su come orienta- re le risorse provenienti da Next Gene- ration EU che dovrebbero alimentare i programmi di istruzione, la formazione professionale, la promozione dell’intra- prendenza e di nuove forme di impren- ditorialità. In particolare, un percorso di adesione al concetto di sviluppo soste- ·•••· 116
GOAL 16 PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E PIÙ INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE; OFFRIRE L’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA PER TUTTI E CREARE ORGANISMI EFFICACI, RESPONSABILI E INCLUSIVI A TUTTI I LIVELLI · PACE enza pellecchia Dipartimento di Giurisprudenza Università di Pisa
PACE PACE E SVILUPPO re un’etica di cittadinanza globale e di SOSTENIBILE responsabilità condivisa, accogliere la N diversità naturale e culturale del mon- on ci può essere sviluppo soste- do riconoscendo che tutte le culture e nibile senza pace, né pace senza le civiltà possono dare un contributo sviluppo sostenibile. importante, sono tutti aspetti essenziali La pace non è la fine di un conflitto, non per un discorso sulla pace. Per una pace è mai frutto della guerra o conseguenza duratura. di un’alleanza, di un patto più o meno La P di Pace, oltre che chiave trasversale stabile. La pace è un processo continuo; è dell’intera Agenda, ha anche una speci- frutto di relazioni; è una scelta di fondo. fica collocazione in un obiettivo, il 16: Si costruisce con mezzi pacifici. “Promuovere società pacifiche e inclusi- Nel quadro della strategia delle ve per uno sviluppo sostenibile, garanti- “5P” (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, re a tutti l’accesso alla giustizia, e creare Partnership) delineata dall’Agenda 2030 istituzioni efficaci, responsabili ed inclu- per la realizzazione degli Obiettivi del- sive a tutti i livelli”. lo Sviluppo Sostenibile, la Pace è chiave L’obiettivo 16 assume ulteriore concre- trasversale che percorre tutta l’Agenda: tezza attraverso l’individuazione di spe- nel loro insieme, gli obiettivi disegnano cifici target: ridurre ovunque e in manie- un quadro dal quale emerge un’idea di ra significativa tutte le forme di violenza; pace dalla latitudine molto ampia, che porre fine all’abuso, allo sfruttamento, coinvolge la società nel suo complesso, a al traffico di bambini e a tutte le forme livello locale ed a livello internazionale. di violenza e tortura nei loro confronti; Sconfiggere la povertà e la fame, garan- promuovere lo stato di diritto a livello tire accesso all’istruzione e alle cure, ri- nazionale e internazionale e garantire un spettare l’ambiente e contrastare l’emer- pari accesso alla giustizia per tutti; ridur- genza climatica, promuovere il dialogo re il finanziamento illecito e il traffico di e la convivenza fra culture e religioni armi; combattere tutte le forme di crimi- diverse, sostenere l’empowerment delle ne organizzato; ridurre la corruzione e bambine, delle ragazze e delle donne, gli abusi di potere in tutte le loro forme; sviluppare città inclusive, promuove- sviluppare a tutti i livelli istituzioni effi- 119119 ·•••·
ALFABETO DELLO • ENZA PELLECCHIA SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI caci, responsabili e trasparenti; garanti- discipline diverse e da varie esperienze re un processo decisionale responsabile, iniziarono a progettare l’istituzione di aperto a tutti, partecipativo e rappresen- un centro di ricerca focalizzato sui temi tativo a tutti i livelli; allargare e raffor- della pace, muovendo dalla consapevo- zare la partecipazione dei Paesi in via di lezza che il mondo accademico non po- sviluppo nelle istituzioni di governance teva serbare indifferenza verso i proble- globale; entro il 2030, fornire identità mi della pace e della guerra. giuridica per tutti, inclusa la registrazio- Tuttavia l’idea vecchia, ma persistente, ne delle nascite; garantire un pubblico della neutralità della scienza costituiva accesso all’informazione e proteggere le un ottimo alibi per non porsi domande libertà fondamentali, in conformità con né sul senso e la finalità delle ricerche la legislazione nazionale e con gli accordi né sull’origine dei finanziamenti alla internazionali; consolidare le istituzioni ricerca. nazionali più importanti, anche attra- verso la cooperazione internazionale, Da qui l’idea che fosse necessario in- per sviluppare ad ogni livello capacità serire il discorso sulla pace non tanto per prevenire la violenza e per combatte- genericamente all’interno dell’univer- re il terrorismo e il crimine; promuovere sità con qualche iniziativa circoscritta, e applicare leggi non discriminatorie e ma su un più preciso duplice piano: in politiche di sviluppo sostenibile. generale, nel contesto della vocazione primaria dell’Accademia; specificata- mente, all’interno di tutte le discipline L’IMPEGNO DELL’UNIVERSITÀ in essa coltivate. DI PISA PER LA PACE Da qui anche la scelta del nome del nuo- Le Università sono in prima fila vo Centro, nato nel 1998 come Centro nell’impegno per la realizzazione degli Interdipartimentale e divenuto nel 2005 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Pisa Centro di Ateneo di Ricerca e Formazio- si segnala per una esperienza assoluta- ne (www.pace.unipi.it). mente originale nel campo dell’impe- gno per la pace e la nonviolenza: un’e- Si sarebbe potuto fare riferimento agli sperienza che è diventata, nell’ottica “Studi sulla Pace”, oppure alle “Scienze dell’obiettivo 16, una risorsa importan- della Pace”; è stato invece scelto il meno te a livello locale e nazionale. immediato “Scienze per la Pace”, per esprimere la consapevolezza del fatto che Già da tempo, infatti, l’Università di Pisa la Pace non potesse essere l’oggetto di ha dedicato spazio e attenzione al tema una nuova disciplina che si collocasse a della Pace: con un Centro di Ateneo di fianco delle altre. Rinchiudere il discorso Ricerca e formazione (il CISP) e con due sulla pace all’interno degli stretti confini corsi di laurea in Scienze per la Pace. di una disciplina accademica rischia in- A metà degli anni ’90, alcuni docen- fatti di sterilizzarlo, di ridurne la capaci- ti dell’Università di Pisa provenienti da tà di incidere e di cambiare la realtà. ·•••· 120
• PACE Il CISP studia e promuove le condizio- Quanto detto ha come immediata con- ni per trasformare pacificamente i con- seguenza la interdisciplinarità: la pace è flitti, ridurre le violenze e costruire una il punto di snodo in cui le discipline si pace sostenibile; svolge attività di ricer- incontrano, si confrontano, riconoscono ca (i cui risultati trovano pubblicazione il ruolo e l’importanza delle reciproche nei volumi della Collana “Scienze per la prospettive e collaborano, in certi casi Pace” edita dalla Pisa University Press, arrivando a vere e proprie contamina- nonché nella Rivista «Scienza e Pace/ zioni. Science and Peace»), formazione e pro- mozione culturale ed è un fondamentale La riflessione sollecitata dal CISP si è, punto di riferimento per le attività di- negli anni, arricchita di ulteriori argo- dattiche sviluppate nei Corsi di Laurea menti e stimoli. (triennale e magistrale) in “Scienze per L’innovazione necessaria per fronteg- la Pace” (https://scienzeperlapace.cfs.uni- giare i cambiamenti in atto nelle società pi.it/). Nel progetto del CISP e dei corsi di laurea in PACE NON È SEMPLICE ASSENZA Scienze per la Pace, DI CONFLITTI, MA CREAZIONE l’inserimento del DELLE CONDIZIONI IN CUI I discorso sulla pace SINGOLI E LE COLLETTIVITÀ all’interno del mondo POSSANO ESPRIMERE TUTTO IL universitario si muove LORO POTENZIALE E CONTRIBUIRE lungo due direzioni AL PROGRESSO DELL'UMANITÀ. distinte ma comple- mentari. La prima direzione va dalle discipli- contemporanee richiede infatti uno ne verso la pace. In che modo le no- sforzo ancora maggiore dell’agire della stre conoscenze, le nostre competenze comunità scientifica in favore dell’egua- scientifiche possono contribuire a una glianza di genere, dell’alfabetizzazione diffusione della cultura della pace, e a diffusa nei riguardi della scienza, dell’e- realizzare le condizioni perché la pace tica, del public engagement, dell’accesso possa essere la condizione normale della aperto ai dati e alle informazioni scien- società umana? tifiche, dell’etica, della governance dei La seconda direzione segue invece il per- meccanismi di produzione della ricerca corso contrario, dalla pace verso le diver- e dell’innovazione. L’attenzione a queste se discipline: la pace come una lente, una dimensioni è propria di una ricerca e di nuova prospettiva attraverso cui guarda- una innovazione responsabile (Respon- re il modo con cui facciamo ricerca, i pa- sible Research and Innovation) di cui il radigmi che usiamo, per poterli mettere CISP si fa promotore all’interno dell’U- in discussione. niversità di Pisa, assumendo come cen- 121121 ·•••·
ALFABETO DELLO • ENZA PELLECCHIA SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI trale nella propria azione il riferimento come approccio alla gestione dei conflit- a un’etica della ricerca capace di fornire ti, perseguendo la cultura del dialogo, il proprio contributo scientifico-forma- del rispetto, dell’inclusione, della solida- tivo con finalità convergenti con le sfide rietà e della condivisione, nel solco dei e gli interessi che la società ha definito principi costituzionali di dignità della nel raggiungimento dei 17 SDG: questo persona, libertà, giustizia e democrazia. sia nell’impiego delle risorse pubbliche, La Rete sarà uno strumento importante sia nel rapporto con i finanziatori del per promuovere la P di Pace: come chia- mondo economico privato, sia, anco- ve trasversale dell’Agenda 2030 e come ra, nei percorsi di innovazione sociale tema specifico dell’obiettivo 16. con i cittadini e con le istituzioni pub- bliche (https://www.unipi.it/index.php/ open-science/itemlist/category/1629-ri- cerca-responsabile). LA RETE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE PER LA PACE Sempre da Pisa è partito l’impulso alla creazione di RUniPace, una Rete pro- mossa dalla Conferenza dei Rettori del- le Università Italiane su proposta del Rettore di Pisa Paolo Mancarella e del Rettore di Brescia Maurizio Tira (www. runipace.org). Alla Rete (il cui coordinamento è affi- dato al CISP) aderiscono gli Atenei che ispirano la propria azione ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite, dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea, dell’Or- ganizzazione per la sicurezza e la coope- razione in Europa e del Consiglio d’Eu- ropa. Le Università italiane hanno un immenso patrimonio di ricerca, forma- zione e attività di terza missione sui temi della pace positiva e dei diritti umani: un patrimonio che la rete mette a si- stema, perché diventi sapere condiviso, con l’obiettivo di favorire la nonviolenza ·•••· 122
GOAL 4 FORNIRE UN’EDUCAZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA, E OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO PER TUTTI · EDUCAZIONE giovanna pizzanelli Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa
QUALITY EDUCATION L’ obiettivo n. 4 dell’Agenda ONU le strutture scolastiche in modo che siano 2030 si prefigge di fornire un’istru- adatte alle esigenze dei bambini, alla disa- zione di qualità, equa ed inclusiva, bilità e alle differenze di genere, ed essere e promuovere opportunità di apprendi- previste borse di studio per consentire mento permanente per tutti. l’accesso all’istruzione superiore nei Pa- esi in via di sviluppo e dovrà aumentare Tale obiettivo chiede che entro il 2030, l’offerta di insegnanti qualificati, anche tutti i ragazzi e le ragazze completino una attraverso la cooperazione internaziona- istruzione primaria e secondaria libera, le per la formazione degli insegnanti nei equa e di qualità e che a tutte le donne e Paesi in via di sviluppo. gli uomini sia consentita parità di accesso ad una istruzione, anche professionale, a L’educazione è un obiettivo (Goal n. 4) ma costi accessibili e di qualità tecnica, com- anche un vettore di sostenibilità, precon- presa l’Università; al contempo dovran- dizione per il conseguimento di tutti gli no essere eliminate le disparità di genere altri Obiettivi dell’Agenda 2030 in modo nell’istruzione e dovrà essere assicurata da determinare il cambiamento degli stili la parità di accesso a tutti i livelli di istru- di vita e di mentalità in vista della costru- zione e formazione professionale per i più zione di un futuro sostenibile. vulnerabili, comprese le persone con di- L’educazione è lo strumento primario sabilità, le popolazioni indigene e i bam- per garantire inclusione e giustizia so- bini in situazioni vulnerabili. L’obiettivo ciale. L’etimologia della parola “educa- n. 4 richiede altresì che tutti gli studenti e zione”, richiama al “trarre fuori”, ovvero le studentesse acquisiscano le conoscenze al vedere fiorire potenzialità e capacità e le competenze necessarie per promuo- di resilienza. Dare a tutti la possibilità vere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra di ottenere una istruzione di alta qualità l’altro, l’educazione per lo sviluppo so- rimane la migliore garanzia di mobilità stenibile e stili di vita sostenibili, i diritti sociale, oltre che un antidoto alle disu- umani, l’uguaglianza di genere, la pro- guaglianze e discriminazioni. Eliminare mozione di una cultura di pace e di non le disuguaglianze nelle opportunità edu- violenza, la cittadinanza globale e la valo- cative, dunque, deve essere la priorità dei rizzazione della diversità culturale. Inol- governi e delle amministrazioni di tutto tre, dovranno essere costruite e adeguate il mondo. 129 129 ·•••·
ALFABETO DELLO • GIOVANNA PIZZANELLI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI L’educazione allo e per lo sviluppo soste- ma recessione economica e sociale che nibile deve essere intesa, a tutti i livelli stiamo vivendo hanno messo ancora di scolastici, come parte integrante di un’e- più in evidenza la complessità della sfida ducazione di qualità, in una prospettiva costituita dalle trasformazioni che oc- di apprendimento permanente e che corre avviare per raggiungere gli obiet- coinvolge tutti (studenti, insegnanti e tivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda personale tecnico-amministrativo): si 2030. È infatti evidente che per realizzare tratta di un’educazione trasformativa e i 17 obiettivi è necessario costruire colla- orientata all’azione di carattere perma- borazioni inclusive e partenariati basati nente e diffuso. su una visione comune e su principi che Per creare un mondo più sostenibile e mettano al centro le persone e il pianeta. impegnarsi sui temi della sostenibilità, Tutto questo, richiede un cambiamento le nuove generazioni, e non solo, devono profondo che si traduce in nuovo modo essere formate affinché diventino agenti di pensare e quindi anche di insegnare e del cambiamento. Hanno bisogno di co- di fare ricerca. noscenze, abilità, valori e attitudini che li La crisi dovuta al Covid-19 ha fatto rendano più forti e capaci di contribuire emergere ancor più visibilmente di- allo sviluppo sostenibile. La formazione suguaglianze e vulnerabilità: ha de- allo sviluppo sostenibile è quindi fon- terminato la sospensione delle attività damentale per rendere la società civile didattiche in presenza, penalizzando capace di prendere decisioni informate la qualità degli apprendimenti per mi- e agire responsabilmente per l’integrità lioni di giovani a livello globale, con ambientale, la sostenibilità economica e un’accentuazione dei già presenti di- una società giusta per le generazioni pre- vari sociali e territoriali a svantaggio senti e future. Questo approccio dovrà dei più deboli; ha imposto nuove regole permeare in modo trasversale tutte le di- all’agire sociale promuovendo nuove scipline che attualmente vengono inse- responsabilità individuali per la salute gnate, mirando a sviluppare competenze pubblica e forme di distanziamento che che permettano di riflettere sulle azioni, rendono più rarefatti i contatti inter- prendendo in considerazione il futuro generazionali aumentando il senso di impatto sociale, culturale, economico e diffidenza verso chi non conosciamo. ambientale, da una prospettiva sia locale, In sostanza, ha alterato il contesto in sia globale. cui si gioca la sfida per l’educazione e In un simile contesto, l’Università gioca l’istruzione. un ruolo fondamentale nel promuove- L’emergenza sanitaria, ricorda il Rappor- re gli Obiettivi dell’Agenda 2030 perché to AsviS 2020, ha impattato fortemente è il luogo in cui maturano nuovi modi sull’obiettivo 4 dell’Agenda 2030: nel di pensare, di educare i giovani e quindi mondo 1 miliardo e 650 milioni di gio- anche di guardare al futuro. vani hanno interrotto le normali attività La recente crisi sanitaria e la pesantissi- scolastiche. La chiusura delle scuole per ·•••· 130
• QUALITY EDUCATION un periodo proungato e la conseguente tutti i livelli di istruzione e formazione adozione della didattica a distanza ha professionale per i più vulnerabili, la leg- avuto ricadute negative sui processi di ge n. 47 del 2017 ha ricordato che tutti i insegnamento e apprendimento, oltre minori stranieri, anche se privi di titolo che sulla capacità di inclusione e, di con- di soggiorno, hanno il diritto di essere seguenza, sul livello di competenza degli iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, studenti e sulla dispersione scolastica (il e sono soggetti all’obbligo scolastico. 12,3% dei minori non disponeva di un pc o tablet a casa). L’EDUCAZIONE È LO STRUMENTO Il nostro Paese sta fa- PRIMARIO PER GARANTIRE cendo grandi sforzi INCLUSIONE E GIUSTIZIA SOCIALE. per il raggiungimento L’ETIMOLOGIA DELLA PAROLA dell’obiettivo 4 e ha “EDUCAZIONE”, RICHIAMA AL messo in atto alcune “TRARRE FUORI”, OVVERO AL importanti azioni. VEDERE FIORIRE POTENZIALITÀ E Vediamone alcune. CAPACITÀ DI RESILIENZA. DARE A Se, come detto, attra- TUTTI LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE verso l’educazione e UNA ISTRUZIONE DI ALTA QUALITÀ il sistema educativo RIMANE LA MIGLIORE GARANZIA DI si forma una nuova MOBILITÀ SOCIALE, OLTRE CHE UN “cittadinanza globa- ANTIDOTO ALLE DISUGUAGLIANZE le”, merita di essere E DISCRIMINAZIONI. ELIMINARE richiamata la recente LE DISUGUAGLIANZE NELLE normativa (Legge n. OPPORTUNITÀ EDUCATIVE, 92 del 2019) che ha DUNQUE, DEVE ESSERE LA reintrodotto l’inse- PRIORITÀ DEI GOVERNI E DELLE gnamento dell’edu- cazione civica nelle AMMINISTRAZIONI DI TUTTO IL scuole, basandolo su MONDO. tre assi portanti: tra- smissione dei valori contenuti nella Costituzione repubbli- Al fine di assicurare che tutti gli stu- cana, del concetto di sviluppo sosteni- denti e le studentesse acquisiscano le bile e di cittadinanza digitale. Tali assi conoscenze e le competenze necessarie potranno contribuire a generare com- per promuovere lo sviluppo sostenibile portamenti responsabili e una cittadi- e una cittadinanza globale, è stato intro- nanza attiva. dotto uno specifico stanziamento per Coerentemente con l’obiettivo n. 4, al progetti di Educazione alla Cittadinanza fine di garantire la parità di accesso a Globale dall’Agenzia Italiana per la Coo- 131131 ·•••·
ALFABETO DELLO • GIOVANNA PIZZANELLI SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI perazione allo Sviluppo. tali che si registrano in alcuni territori, Nondimeno, anche l’Unione europea si anche nel nostro Paese (solo per citare è impegnata su questo fronte, delinean- un esempio, la chiusura delle scuole nel- do uno Spazio europeo dell’istruzione la città di Taranto nei c.d. “wind days”, da sviluppare entro il 2025 con il soste- quando a causa delle emissioni in atmo- gno del piano europeo di ripresa Next- sfera provocate dall’impianto siderurgi- GenerationEU e del programma Era- co ex Ilva il Sindaco con proprio atto or- smus+ al fine di realizzare iniziative e dina la chiusura delle scuole nelle zone investimenti, tramite una maggiore co- prospicienti l’impianto industriale). operazione tra gli Stati membri, per con- Per creare un mondo più sostenibile, le sentire a tutti gli europei, indipendente- nuove generazioni, e non solo, devono mente dall’età, di beneficiare dell’offerta essere educate affinché diventino agenti didattica e formativa dell’Ue. del cambiamento. Hanno bisogno di co- Ciò detto, il nostro Paese dovrà mettere noscenze, abilità, valori e attitudini che in atto di alcune azioni quali: il raffor- li rendano più forti in vista del contribu- zamento delle competenze di base, non to allo sviluppo sostenibile. L’educazione solo per i giovani impegnati in percorsi allo sviluppo sostenibile è quindi fon- formativi iniziali, ma anche per gli adul- damentale per rendere la società civile ti che ne sono usciti; il contrasto alla capace di prendere decisioni informate dispersione e l’abbandono precoce degli e agire responsabilmente per l’integrità studi (compresi quelli universitari); il ambientale, la sostenibilità economi- miglioramento dell’inclusione sociale in ca e una società equa per le generazio- tutti i percorsi di istruzione e formazio- ni presenti e future. Questo approccio, ne. Infatti, in Italia permangono divari trasversale a tutte le discipline scolasti- di genere nelle materie scientifiche e for- che, mira a sviluppare competenze che ti disuguaglianze tra le Regioni, dovute permettano di riflettere sulle azioni, al ritardo del Mezzogiorno rispetto alla prendendo in considerazione il futuro media nazionale, evidente per la quota impatto sociale, culturale, economico e di laureati tra i 30-34 anni (21,6% nel ambientale, da una prospettiva sia loca- Sud, rispetto alla media nazionale del le, sia globale. 26,9%) e per l’uscita precoce dal sistema di formazione, che si attesta al 18,5% ri- spetto alla media italiana del 14%. Nel mondo sono 750 milioni gli adulti analfabeti, due terzi dei quali sono don- ne e sono 123 milioni i minori che non frequentano le scuole. Guerre e povertà sono causa di analfabetismo, ma non di- versamente impattano la crisi sanitaria in corso e le gravi condizioni ambien- ·•••· 132
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