Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...

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Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...
GOAL  14
CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE
RISORSE MARINE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE · MARE

lisandro benedetti-cecchi
Dipartimento di Biologia
Università di Pisa
Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...
MARE

O
          ccupando circa i due terzi della     gli ecosistemi marini, comprometten-
          superficie terrestre, i mari e gli   done il funzionamento e la capacità di
          oceani forniscono beni e ser-        erogare beni e servizi.
vizi da cui dipende la vita sul pianeta
                                               La crescente consapevolezza che il de-
oltre al nostro stesso benessere econo-
                                               grado degli ecosistemi ha effetti nega-
mico e sociale. La circolazione ocea-
                                               tivi sulla qualità della vita umana, ha
nica, il trasferimento di grandi masse
                                               stimolato alcune organizzazioni inter-
d’acqua attraverso correnti superficiali
                                               nazionali a promuovere azioni per ri-
e profonde, insieme agli scambi gassosi
                                               durre l’impronta umana sul pianeta e
tra la superficie del mare e l’atmosfe-
                                               favorire così prosperità e pace. I 17 “Su-
ra, contribuiscono alla regolazione del
clima. Gli organismi vegetali presenti         stainable Development Goals” (SDGs)
nella colonna d’acqua (il fitoplancton),       dell’Agenda 2020-2030 delle Nazioni
sono responsabili, attraverso la foto-         Unite per lo sviluppo sostenibile, de-
sintesi, della produzione di oltre il 50%      finiscono azioni e obiettivi per salva-
dell’ossigeno presente nell’atmosfera,         guardare il pianeta e le sue risorse a
rendendo l’aria respirabile per milio-         beneficio delle generazioni attuali e di
ni di specie, uomo incluso. Il processo        quelle future. In particolare, l’SDG 14
fotosintetico determina anche l’assor-         ha come obiettivo la conservazione sui
bimento di anidride carbonica dall’at-         mari e degli oceani e l’uso sostenibile
mosfera e in questo modo gli oceani            delle risorse che da essi originano. I pa-
contribuiscono a mitigare il riscalda-         ragrafi che seguono offrono una breve
mento globale. I mari e gli oceani ri-         sintesi dei concetti chiave al cuore del
vestono anche un ruolo strategico nel          SDG 14, tra cui il ruolo della biodiver-
promuovere un’economia blu, fornen-            sità nel promuovere il funzionamento
do spazi, risorse e servizi a sostegno di      degli ecosistemi marini e nel mantene-
numerose attività marine e marittime.          re servizi ecosistemici, le minacce e gli
Tuttavia, l’intensificarsi delle attività      impatti e, infine, le azioni necessarie
umane, insieme ai cambiamenti clima-           per raggiungere gli obiettivi identificati
tici, sono causa di impatti crescenti su-      nel SDG 14.

                                                                                            101101
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ALFABETO DELLO                                          • LISANDRO BENEDETTI-CECCHI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               BIODIVERSITÀ E                                  utilizzare in modo più efficace e comple-
               FUNZIONAMENTO DEGLI                             to le risorse a disposizione, migliorando
               ECOSISTEMI                                      il funzionamento del sistema. Questo è
                                                               il meccanismo di complementarietà. Il
               La biodiversità è definita come espres-         secondo meccanismo, invece, enfatizza
               sione della variabilità ai diversi livelli      l’individualità delle specie. Un sistema
               di organizzazione biologica. Rientra in         più diversificato ha maggiore probabilità
               questa definizione la variabilità gene-         di includere specie particolarmente per-
               tica a livello individuale, la diversità di     formanti. La perdita di biodiversità in-
               popolazioni e di specie e la varietà di         fluenza negativamente entrambi i mec-
               ecosistemi e paesaggi presenti sul no-          canismi, con conseguente alterazione del
               stro pianeta. Tuttavia, quando si par-          funzionamento degli ecosistemi e della
               la di conservazione della biodiversità e        loro capacità di erogare servizi.
               delle relazioni tra biodiversità e funzio-
               namento degli ecosistemi, tipicamente
               ci si riferisce alla diversità (intesa come     BENI E SERVIZI
               numerosità) di specie. I mari e gli ocea-       ECOSISTEMICI
               ni contengono circa 280.000 specie co-
                                                               Per “servizi ecosistemici” si intendono i
               nosciute, ma si ritiene che il numero sia
                                                               benefici multipli che gli ecosistemi, attra-
               molto più elevato, fra uno e due milioni.
                                                               verso la biodiversità, forniscono all’uma-
               Numerosi studi hanno messo in luce re-
                                                               nità. Primi tra tutti sono i beni alimenta-
               lazioni positive tra la diversità di specie e
                                                               ri forniti dalla pesca e dall’acquacoltura.
               le proprietà funzionali degli ecosistemi,
                                                               La diversità della vita marina offre enor-
               come la capacità di produrre sostanza
                                                               mi opportunità per il sostentamento ali-
               organica e ossigeno attraverso la foto-
                                                               mentare di una popolazione mondiale in
               sintesi (produttività primaria), la capa-
                                                               rapida crescita. Tuttavia, per garantire
               cità di accumulare biomassa e riciclare
                                                               un utilizzo sostenibile di queste risorse,
               materia e nutrienti (ad esempio i nitrati
                                                               è necessario evitare lo sfruttamento ec-
               e fosfati necessari alla crescita degli or-
                                                               cessivo delle popolazioni naturali e ga-
               ganismi vegetali) e la stabilità di fronte
                                                               rantire la sostenibilità delle popolazioni
               a fattori di disturbo, naturale o umano.
                                                               allevate. I beni supportati dalla biodiver-
               Due sono i meccanismi alla base della           sità marina non si limitano agli aspetti
               relazione positiva tra biodiversità e fun-      alimentari. I ricercatori individuano
               zionamento degli ecosistemi. Un siste-          continuamente nuove molecole dagli
               ma ricco di specie includerà una mag-           organismi marini, alcune delle quali tro-
               gior varietà di strategie, sia per quanto       vano impiego in campo farmacologico.
               riguarda le modalità di crescita degli          Le specie marine forniscono un modello
               organismi che di acquisizione delle ri-         che ispira nuovi materiali e soluzioni in-
               sorse, rispetto ad un sistema povero di         novative in campo ingegneristico, come,
               specie. La diversità di strategie fa sì che     ad esempio, robot in grado di muoversi
               nel complesso le specie siano in grado di       come polpi da impiegare nell’osservazio-

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• MARE

ne marina. Altri servizi ecosistemici fon-    I cambiamenti indotti dalle pressioni
damentali mantenuti dalla biodiversità        antropiche sugli ecosistemi marini im-
sono i già citati processi di supporto alla   pattano sulla biodiversità, alterando il
vita (attraverso la produzione primaria e     funzionamento degli ecosistemi stessi.
la ciclizzazione dei nutrienti) e la rego-    Gli effetti dell’acidificazione sono evi-
lazione del clima. Studi recenti hanno        denti soprattutto sugli organismi con
identificato nuovi servizi ecosistemici       scheletro calcareo che vengono inde-
rilevanti per la salute umana. Ad esem-       boliti dalla riduzione del pH dell’acqua.
pio, la presenza di una ricca vegetazione     Questi fenomeni possono essere esa-
marina in ambiente costiero diluisce la       cerbati dal riscaldamento globale e al-
presenza di batteri e virus potenzialmen-     terare la produttività degli ecosistemi.
te dannosi per l’uomo.                        Il riscaldamento delle masse d’acqua
                                              provoca ondate di calore nell’ambiente
                                              marino più intense e frequenti rispetto
MINACCE E IMPATTI SULLA
                                              al passato. Durante gli eventi più in-
BIODIVERSITÀ MARINA
                                              tensi si assiste alla mortalità di massa
Viviamo in un’epoca dove l’impronta           di organismi sessili come i coralli. Ad
umana sugli ecosistemi è in-
tensa e pervasiva e per questo
è stata ribattezzata “Antropo-
                                     LA SALVAGUARDIA DELLA
cene”. Gli ecosistemi marini         BIODIVERSITÀ E DEL
sono esposti a numerose pres-        FUNZIONAMENTO DEGLI
sioni antropiche che agiscono a      ECOSISTEMI MARINI SONO
scale diverse. Le attività uma-      CONDIZIONI NECESSARIE PER
ne lungo le coste determina-         GARANTIRE UNO SVILUPPO
no pressioni a scala regionale,      SOSTENIBILE E LA QUALITÀ
attraverso lo sviluppo urbano        DELLA VITA UMANA.
e industriale e l’immissione
in mare di contaminanti. A
queste si aggiungono le pressioni che       esempio, l’ondata di calore marina che
agiscono a scala globale. Il sovrasfrut-    ha investito la grande barriera corallina
tamento delle risorse ittiche, l’accumulo   australiana nel 2016 ha causato la mor-
di plastiche e della spazzatura marina,     te di oltre il 50% dei coralli in determi-
la diffusione di specie invasive, l’acidi-  nate aree.
ficazione e il riscaldamento sono esempi
di pressioni che agiscono in modo gene-     L’accumularsi di plastiche e micropla-
ralizzato sui mari e sugli oceani di tut-   stiche nell’ambiente marino è un altro
to il pianeta. Queste pressioni operano     fenomeno preoccupante. Sebbene ci sia
spesso in sinergia, così da determinare     ancora incertezza sull’effetto diretto
effetti cumulativi più severi rispetto alla delle microplastiche sugli organismi,
somma degli effetti individuali.            alcuni studi hanno mostrato che questi

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ALFABETO DELLO                                        • LISANDRO BENEDETTI-CECCHI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               corpi estranei funzionano da catalizza-        Altre azioni sono in atto per favori-
               tori di altri contaminanti (ad esempio         re la conservazione di mari e oceani e
               metalli pesanti e idrocarburi) aumen-          metterli sotto i riflettori dell’opinione
               tandone la pericolosità.                       pubblica. Ad esempio, le Nazioni Uni-
               Molte specie marine espandono il pro-          te hanno decretato il 2021-2030 la «de-
               prio areale di distribuzione spingendosi a     cade della scienza degli oceani per lo
               latitudini più elevate in seguito al riscal-   sviluppo sostenibile». Queste iniziative
               damento globale. Questi eventi determi-        sono importanti per generare la cono-
               nano il “rimescolamento” delle specie          scenza necessaria ad informare le poli-
               con la formazione di nuove comunità            tiche di conservazione e di uso sosteni-
               biologiche e con possibili ripercussioni       bile di mari e oceani. Tuttavia, data la
               sul funzionamento degli ecosistemi. Gli        duplice scala, regionale e globale, a cui
               effetti negativi dovuti alla diffusione di     agiscono le pressioni antropiche sugli
               specie sono particolarmente documen-           ecosistemi marini, gli obiettivi del SDG
               tati nel caso di specie invasive. I porti      14 e delle altre agende potranno essere
               sono una sede elettiva per l’introduzione      raggiunti sono concertando azioni di
               di nuove specie che arrivano da regioni        salvaguardia e di uso sostenibile delle
               remote del globo nelle acque di zavorra        risorse a scala regionale, con decisioni
               delle navi. Alcune di queste specie, in        politiche globali volte a ridurre le emis-
               genere macroalghe e invertebrati, sot-         sioni gassose e l’impronta umana sul
               traggono risorse alle specie indigene ri-      clima e sull’intera biosfera.
               ducendo la biodiversità.

               RAGGIUNGERE GLI
               OBIETTIVI DEL SDG 14
               Diverse politiche e strategie internazio-
               nali sono in atto per arrestare il declino
               della biodiversità e garantire l’uso soste-
               nibile di mari e oceani, in accordo con
               gli obiettivi del SDG 14. Ad esempio,
               la Direttiva Europea “Marine Strategy”,
               sancita nel 2008, richiede che tutti i Pae-
               si membri raggiungano la condizione di
               buono stato ambientale entro il 2020. La
               valutazione del progresso verso questi
               obiettivi avviene attraverso l’uso di in-
               dicatori della qualità ambientale. Il pri-
               mo indicatore della Direttiva è proprio
               lo stato della biodiversità.

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GOAL  1
PORRE FINE AD OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO · NO POVERTÀ

luigi pellizzoni
Dipartimento di Scienze Politiche
Università di Pisa
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NO
      POVERTÀ

CHE COS’È LA POVERTÀ                            1,90 dollari al giorno, situazione che ri-

P
                                                guarderebbe circa 750 milioni di persone
      overtà è nozione al tempo stesso
                                                – sono lacunosi. Dall’altro, le quantifica-
      intuitiva e complessa. Si tratta di
                                                zioni nazionali possono discostarsi di
      una condizione che si manifesta
                                                molto da questo valore. In un rapporto
visibilmente in alcuni tratti, come de-
                                                del 2020 l’ISTAT indica in 1,7 milioni di
nutrizione, abbigliamento insufficiente,
                                                famiglie (6,4% del totale) e 4,6 milioni
abitazione precaria. Essa assume però si-
                                                di individui (7,7% del totale) coloro che
gnificati differenti a seconda dei contesti
                                                vivono al di sotto della soglia di povertà
storici e sociali.
                                                assoluta, definita in base a un paniere di
Povertà può essere definita come man-           beni e servizi che, “nel contesto italiano,
canza dei mezzi (denaro o beni materia-         vengono considerati essenziali per una
li) per soddisfare bisogni fondamentali.        determinata famiglia per conseguire uno
In base a come si definiscono tali bisogni      standard di vita minimamente accetta-
si danno tuttavia differenti accezioni. Si      bile”. Non solo quindi la povertà assoluta
suole distinguere, in particolare, tra po-      non è distribuita uniformemente, anche
vertà assoluta e relativa. Nel primo caso       presso i Paesi cosiddetti in via di svilup-
si tratta di una situazione in cui manca-       po (secondo l’ONU, in nazioni come il
no, o sono presenti solo saltuariamente o       Ciad o Haiti oltre i tre quarti della popo-
con molta difficoltà, le risorse necessarie     lazione versa in tali condizioni, contro,
alla sopravvivenza. Nel secondo si tratta       ad esempio, un terzo di quella indiana
di difficoltà nell’accesso a beni e servizi     o etiope), ma la sua stessa definizione è
rispetto al livello medio della comunità        variabile: è probabile che molti dei citta-
in cui si vive. In entrambi i casi si defini-   dini di tali Paesi considererebbe di relati-
scono soglie, espresse di solito con valori     vo benessere la situazione di molti poveri
monetari. La soglia della povertà relativa      assoluti italiani. E viceversa: condizioni
varia per definizione. Anche quella della       di vita che la maggior parte di chi vive
povertà assoluta non è tuttavia fissata in      nelle società affluenti considererebbe
modo preciso. Da un lato i dati su cui si       inaccettabili possono essere vissute dagli
basano stime come la più recente della          interessati in modo meno drammatico,
Banca Mondiale – secondo cui si trova           vuoi perché abituati al poco, vuoi perché
in tale condizione chi vive con meno di         inseriti in contesti comunitari che forni-

                                                                                                 107
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Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...
ALFABETO DELLO                                                       • LUIGI PELLIZZONI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               scono l’appoggio, spesso mancante nelle         li ambientali che concorrono a spiegare
               collettività più urbanizzate, necessario a      le ondate migratorie in corso. Le visioni
               far fronte alle necessità quotidiane.           più critiche vedono però nella povertà
                                                               e nella sua diffusione non tanto l’esito
               La povertà, come vediamo, si definisce
                                                               di eventi individuali come la malattia o
               in prima battuta in termini economici.
                                                               collettivi come una crisi economica o un
               Si tratta però di un fenomeno multidi-
                                                               cataclisma, quanto di assetti sociali che
               mensionale o, secondo un termine di
                                                               strutturalmente la (ri)producono.
               impiego sempre più diffuso, “intersezio-
               nale”. Da una parte esiste una relazione,
               tanto più stretta quanto più la comuni-         SCONFIGGERE LA POVERTÀ
               tà in questione è affluente, tra accesso
               a beni e servizi e accesso a una sociali-       Sconfiggere la povertà è il primo degli
               tà “piena”. La povertà, in altre parole, è      obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
               spesso causa principale di esclusione o         indicati dalle Nazioni Unite. Ciò che
               autoesclusione dalla partecipazione alla        conta non è però che sia in cima alla lista
               vita sociale ai diversi livelli in cui essa     ma che vi compaia. Gli SDG si tengono
               si esplica, dai rapporti di vicinato all’e-     l’uno con l’altro. La loro formulazione
               sercizio del diritto di voto. Dall’altra la     inoltre mostra la stretta connessione tra
               povertà si lega alle categorie biologiche,      aspetti sociali, economici ed ecologici
               sociali, culturali e territoriali che contri-   della sostenibilità. Nel descrivere il pro-
               buiscono a definire identità, posizione         blema della povertà lo sguardo interse-
               sociale e capacità di azione delle persone.     zionale viene evocato poiché essa non è
               Genere, etnia, classe, luogo di residenza,      associata solo a mancanza di reddito, ri-
               disabilità, istruzione, orientamento ses-       sorse o servizi quali assistenza sanitaria,
               suale, età e così via incidono sulla pos-       sicurezza e istruzione, ma anche a di-
               sibilità di trovare lavoro, abitazione, sup-    scriminazione sociale ed esclusione dai
               porto materiale e psicologico e quindi          processi decisionali. Donne e bambini
               rendono più o meno facile la caduta nella       sono i più esposti al riguardo. I target
               povertà e difficoltosa la risalita. Il termi-   fissati per il 2030 includono: eliminare
               ne “caduta” ha spesso una valenza non           la povertà estrema; dimezzare le persone
               solo descrittiva ma anche valutativa. La        considerate povere a livello nazionale;
               povertà è stata a lungo considerata uno         garantire a tutti livelli minimi di pro-
               stigma, al tempo stesso causa ed esito di       tezione sociale e uguali diritti rispetto
               stili di vita moralmente o socialmente          a risorse e servizi; ridurre la vulnerabi-
               inadeguati; una trappola da cui è diffi-        lità e incrementare la resilienza rispetto
               cile uscire perché tali stili di vita tendo-    a eventi estremi di origine economica,
               no a riprodursi attraverso le generazioni.      bellica, sociale e ambientale.
               Oggi si tende piuttosto a considerarla          La genealogia di questo come degli altri
               una condizione facilitata dal sommarsi          SDG va cercata nella nozione di “cresci-
               di fattori di vulnerabilità, inclusi quel-      ta sostenibile” formulata dal Rapporto

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Lisandro benedetti-cecchi - Dipartimento di Biologia Università di Pisa GOAL 14CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE ...
• NO POVERTÀ

Brundtland delle Nazioni Unite a metà           globalizzazione economica come strada
degli anni ’80 del secolo scorso. Rispet-       maestra per il perseguimento di questo
to a tale formulazione, che rispecchiava        come degli altri obiettivi e la riluttanza
l’assunzione semplicistica che la crescita      ad affrontare le cause strutturali della
economica sarebbe stata vantaggiosa per         povertà, non troppo difficilmente in-
tutti e compatibile con la salvaguardia         dividuabili in rapporti di scambio ine-
dell’ambiente, grazie a tecnologie sem-         guali che poco hanno a che vedere con
pre più efficienti, quella degli SDG ap-        meccanismi di mercato ed eccellenza
pare consapevole degli insuccessi (o dei        tecnologica e molto con il potere poli-
successi molto parziali) registrati sinora      tico, militare e culturale che ne stabili-
e quindi attenta al legame tra i numero-        scono e riproducono le condizioni. Pro-
si aspetti della (in)sostenibilità. Secondo     blematica, infine, è la reiterazione di una
molti critici, tutta-                                                   visione escatologi-
via, ciò non è an-                                                      ca della scienza e
cora sufficiente.          SCONFIGGERE LA                               della tecnica, che
Rispetto all’obiet-        POVERTÀ GRAZIE                               ne ignora ambiva-
tivo di cui ci stia-       ALL’“ECOLOGIA                                lenze, impatti di-
mo       occupando,        DEI POVERI”:                                 seguali entro e tra
appare problema-           DALL’IMPERATIVO                              le nazioni e limiti,
                                                                        questi ultimi evi-
tica la reiterata in-      DELLA CRESCITA                               denziati da feno-
sistenza sulla cre-        ALLA GIUSTIZIA                               meni come l’“ef-
scita economica,           DISTRIBUTIVA PER                             fetto di rimbalzo”
per quanto orien-          UNA CO-EVOLUZIONE
tata a inclusione,                                                      (l’aumento       del
                           ARMONICA TRA                                 consumo totale di
eguaglianza e cre-
azione di “occupa-
                           COLLETTIVITÀ            UMANE                una risorsa deri-
zione sostenibile”;
                           E  MONDO          BIOFISICO.                 vante dall’incre-
insistenza che rie-                                                     mento unitario di
cheggia l’assunzione del Rapporto Brun-                                 efficienza nel suo
dtland sulla “spirale negativa tra povertà      uso) e dalla disconferma della validità
e degrado ambientale” e le “pressioni che       generale della “curva di Kuznets”, se-
la povertà esercita su terra, acqua, fore-      condo cui, raggiunto un certo livello di
ste e altre risorse”, in un implicito rinno-    sviluppo tecnico, l’ulteriore industria-
vo della condanna morale della povertà          lizzazione avverrebbe a costi ambientali
che oscura la ben maggiore responsabi-          decrescenti.
lità della parte più ricca del mondo e dà
per scontato che tutti debbano e voglia-
no accedere allo stile di vita iperconsu-        UN’ECOLOGIA DEI POVERI
mistico di quest’ultima. Problematico            In anni recenti alla narrativa di una cre-
è anche il rinnovato affidamento alla            scita sostenibile mediata da tecnica e

                                                                                               109
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ALFABETO DELLO                                                     • LUIGI PELLIZZONI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               globalizzazione economica si sono con-         bile pensare nei termini di una co-evolu-
               trapposte prospettive di segno difforme.       zione armonica tra collettività umane e
               Per esempio, contro l’idea di “sicurezza       mondo biofisico. Sconfiggere la povertà
               alimentare” (accesso al cibo, dovunque         per una società sostenibile richiede que-
               e comunque sia prodotto), che favori-          sto fondamentale cambio di passo.
               sce soluzioni mercantiliste di specializ-
               zazione produttiva che espongono allo
               scambio ineguale e allo strapotere delle
               corporations, si è fatta strada la nozione
               di “sovranità alimentare”, intesa come
               “il diritto dei popoli ad alimenti nutriti-
               vi e culturalmente adeguati, accessibili,
               prodotti in forma sostenibile ed ecologi-
               ca, ed anche il diritto di poter decidere
               il proprio sistema alimentare e produt-
               tivo” (Dichiarazione di Nyéléni, 2007).
               Hanno poi acquisito rilevanza crescente
               le mobilitazioni per la giustizia ambien-
               tale e una “transizione giusta” verso una
               società sostenibile. Questa visione si di-
               stingue tanto dall’ecologia tradizionale,
               che ragiona in termini di conservazione
               di una natura concepita come realtà a
               se stante, quanto dall’idea di eco-effi-
               cienza che soggiace alla narrazione della
               crescita sostenibile ed è sottoscritta da
               movimenti come i Fridays For Future. La
               giustizia ambientale implica, infatti, ciò
               che l’economista ecologico catalano Joan
               Martinez-Alier ha chiamato “ecologia
               dei poveri”. Secondo tale approccio alla
               mitologia della crescita va sostituito un
               serio impegno verso politiche redistri-
               butive: solo così si eradica la povertà e si
               affrontano le disuguaglianze nella distri-
               buzione di benefici e costi dello sviluppo
               tecnico e degli oneri della transizione.
               Secondo tale approccio, inoltre, i “pove-
               ri” del mondo – le comunità rimaste ai
               margini della globalizzazione – mostra-
               no che non solo è necessario ma è possi-

·•••· 110
GOAL  8
INCENTIVARE UNA CRESCITA ECONOMICA, DURATURA, INCLUSIVA E
SOSTENIBILE, UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA ED UN LAVORO
DIGNITOSO PER TUTTI· OCCUPAZIONE

michela lazzeroni
Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Università di Pisa
OCCUPAZIONE

L’
       Agenda 2030 per lo Sviluppo So-         dalle Nazioni Unite, determinando, ol-
       stenibile considera in maniera in-      tre a un’emergenza in campo sanitario,
       tegrata il perseguimento di obiet-      in cui sono le fasce più fragili ad essere
tivi legati alle componenti ecologiche e       colpite (anziani, persone con problemi
naturali con quelli di natura economica        di salute, ecc.), anche una grave crisi eco-
e sociale, ampliando così il significato       nomica, che comporterà, secondo le sti-
del concetto di sostenibilità e includen-      me del Fondo monetario internazionale,
do i temi della vivibilità, del benessere      una riduzione del PIL mondiale del 5%
collettivo, dell’ecologia integrale, della     e, secondo la Banca mondiale, la perdita
giustizia sociale e spaziale.                  di più di un miliardo di posti di lavoro.
All’interno di questo scenario di in-          Il Rapporto ASVIS 2020, focalizzando
terconnessione tra fenomeni di diversa         l’attenzione sull’Italia, pone particolare
natura, l’obiettivo 8 dell’Agenda riguar-      enfasi sulle categorie destinate ad essere
da il raggiungimento di una crescita           le più colpite, come le donne, i giovani,
economica duratura, inclusiva e soste-         i lavoratori a basso reddito e quelli del
nibile, un’occupazione piena e produt-         lavoro informale, le piccole e medie im-
tiva e un lavoro dignitoso per tutti. Più      prese. In questo contesto, l’obiettivo n.
precisamente, esso si sofferma non solo        8, ed in particolare il fattore occupazio-
sul generico aumento dell’occupazione,         nale, diventa un ambito da proteggere e
ma in particolare sulla riduzione delle        su cui investire sia nell’affrontare la cri-
differenze di retribuzione a parità di         si attuale, attraverso risorse nei settori
lavoro, sulla necessità di affrontare il       e nelle imprese in maggiore difficoltà,
problema della mancanza di lavoro per          aiuti ai lavoratori a rischio e ammortiz-
i giovani, sulla salvaguardia dei diritti      zatori sociali, sia nel guardare al futuro
dei lavoratori, sull’eliminazione dello        e ad una possibile ripartenza, puntando
sfruttamento della forza lavoro, com-          su modelli di sviluppo più orientati alla
presa quella minorile.                         sostenibilità e all’equità sociale.
A fronte di alcuni effetti positivi generati   Il tema dell’occupazione presenta nume-
dalla condivisione dell’Agenda su scala        rose sfaccettature e prospettive e soffer-
internazionale, la pandemia da Covid-19        meremo qui l’attenzione su alcuni ambi-
rischia di rallentare il percorso tracciato    ti ritenuti particolarmente rilevanti.

                                                                                              113113
                                                                                                   ·•••·
ALFABETO DELLO                                                • MICHELA LAZZERONI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               LA QUESTIONE DELLE                           dita del posto di lavoro e alla rinuncia
               DISEGUAGLIANZE                               alla ricerca di un’occupazione e cresce
                                                            il numero dei cosiddetti working poors,
               La crisi attuale non solo sta provocando
                                                            persone che, pur lavorando, non riesco-
               effetti negativi sull’andamento dell’oc-
                                                            no a garantire il proprio sostentamento
               cupazione, ma sta anche acuendo le
                                                            o quello del nucleo familiare.
               disparità dal punto di vista economico,
               sociale e territoriale. In primo luogo,      Considerando i dati sulle performan-
               come noto, è molto forte lo squilibrio       ce economiche e occupazionali degli
               di genere: secondo gli indicatori dell’I-    ultimi anni, persistono forti differen-
               STAT, in Italia i dati sul tasso di occu-    ze territoriali, tra Paesi del Nord e del
               pazione del 2019 nella fascia di età tra i   Sud del mondo, tra aree metropolitane
               20 e i 64 anni penalizzano le donne di       e periferiche, all’interno delle stesse
               20 punti percentuali rispetto agli uomi-     grandi aree metropolitane sempre più
               ni (53,8% rispetto al 73,4%), collocando     stratificate a livello sociale e spaziale e
               il nostro Paese nelle ultime posizioni a     caratterizzate dall’emergere di quartieri
               livello di Unione europea. Inoltre, l’e-     in crescente difficoltà. Anche in Italia
               mergenza attuale rischia di indebolire       sono ancora ben evidenti le disparità
               ulteriormente la partecipazione delle        tra le regioni del Mezzogiorno e quelle
               donne nel mondo di lavoro, soprattut-        del Centro-Nord, ma anche tra quel-
               to per la mancanza di servizi e contesti     le aree centrali, dove sono concentrate
               idonei a consentire loro di gestire situa-   molte attività produttive, e le aree inter-
               zioni complesse tra spazi e tempi del la-    ne, caratterizzate da processi di declino
               voro, vita personale e familiare.            demografico ed economico, nonostante
               In corrispondenza dell’aumento dell’im-      la pandemia abbia evidenziato l’esisten-
               portanza delle attività economiche e so-     za di situazioni di fragilità territoriale
               ciali basate sulla conoscenza e sull’inno-   e ambientale anche nelle diverse parti
               vazione tecnologica, si può cogliere negli   dell’Italia, come spesso evidenziato dal
               ultimi anni un incremento della forbice      Forum Disuguaglianze Diversità. Inter-
               tra lavori più avanzati e ben retribui-      venire sulle diseguaglianze dei livelli di
               ti e occupazioni sempre più schiacciate      disoccupazione e ricomporre le dispari-
               verso il basso, che stanno rafforzando il    tà socio-spaziali rappresenta in questo
               processo di polarizzazione delle ricchez-    momento una priorità nelle politiche di
               ze e inasprendo le differenze di reddito,    sviluppo del nostro Paese.
               con evidenti ripercussioni sul piano
               delle dinamiche di marginalizzazione
               e conflitto sociale e di segregazione ter-
                                                            IL RUOLO DELLE
               ritoriale, soprattutto nelle grandi aree
                                                            TECNOLOGIE
               metropolitane. Come denunciato anche         È ormai ben noto il rilevante impatto
               dal rapporto 2020 della Caritas Italiana,    delle tecnologie sia nel mondo del lavo-
               aumentano le povertà legate alla per-        ro che negli spazi privati e nelle attività

·•••· 114
• OCCUPAZIONE

di intrattenimento e tempo libero. Dal     di lavoro tra robot e uomini e tratteg-
punto di vista professionale, le nuove     gia uno scenario in cui diminuiranno
tecnologie hanno apportato ampi bene-      i lavori “ridondanti” e sostituibili dalle
fici, velocizzando le procedure, limitan-  macchine, ma aumenteranno – in misu-
do l’attrito della distanza sia con il po- ra maggiore rispetto alle perdite – quelli
tenziamento dei mezzi dei trasporti che    legati non solo alla produzione di nuove
con la diffusione di Internet, miglioran-  tecnologie, ma anche alla gestione, agli
do i contesti lavorativi e riducendo, at-  aspetti decisionali, alla comunicazione
traverso i processi di automatizzazione e  e all’interazione in generale. Al di là si
robotizzazione, i lavori pe-
santi e usuranti. L’aumen-
to delle interconnessioni        L’OCCUPAZIONE RAPPRESENTA
tra le varie tecnologie e lo     UN AMBITO PRIORITARIO
sviluppo di piattaforme di-      SU CUI INVESTIRE SIA
gitali sofisticate hanno ac-     PER AFFRONTARE LA
celerato, soprattutto nella      CRISI ATTUALE CHE PER
fase pandemica, lo smart
working e il processo di di-
                                 COSTRUIRE IL FUTURO,
gitalizzazione per fasi del
                                 PRESTANDO PARTICOLARE
lavoro svolte finora ma-
                                 ATTENZIONE AL PROBLEMA
nualmente e/o in presenza.       DELLE DISEGUAGLIANZE,
                               ALL’IMPATTO DELLE
Tuttavia, se l’introduzio-         TECNOLOGIE NEL MONDO DEL
ne delle nuove tecnologie
                                   LAVORO, ALL’INSERIMENTO DEI
digitali ha determinato
la crescita di nuovi lavo-
                                   GIOVANI E AI CAMBIAMENTI
ri qualificati, l’emergere
                                   NECESSARI NEL SISTEMA
di nuove competenze e il           DELLA FORMAZIONE.
miglioramento di alcuni
aspetti relativi alla qualità               questa visione ottimistica, è probabile
della vita (efficienza produttiva, mobi-    che si possa verificare un impatto nega-
lità ridotta, accesso ai servizi, condizio- tivo sul sistema occupazionale in termi-
ni di lavoro, ecc.), ha allo stesso tempo   ni di diminuzione del numero assoluto
provocato una diminuzione degli occu-       dei posti di lavoro. Inoltre, si potrebbe
pati o meglio un decremento dei lavori      confermare un ulteriore rafforzamento
manuali o legati all’elaborazione dati,     del gap, come evidenziato anche da un
sostituiti dai robot e dagli algoritmi. Il  lavoro di Confindustria del 2019 sul-
recente studio The Future of Jobs Report    la situazione italiana ed europea, tra
2020, presentato al World Economic          le attività ad alta intensità tecnologica,
Forum, indica il 2025 come anno del         che occupano un numero esiguo di la-
pareggio tra numero di ore di attività      voratori con alti livelli di istruzione, e

                                                                                         115115
                                                                                              ·•••·
ALFABETO DELLO                                                   • MICHELA LAZZERONI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               servizi a basso contenuto tecnologico,         nibile significa, come sostenuto in più
               legati ai trasporti, cura, manutenzione,       occasioni da Enrico Giovannini, garan-
               che occupano personale scarsamen-              tire la giustizia intra-generazionale, an-
               te qualificato. Questi cambiamenti, se         che attraverso la messa a disposizione di
               non monitorati e gestiti, avranno evi-         fondi per i giovani.
               denti ripercussioni sulla distribuzione        Una seconda considerazione riguarda il
               del reddito e sulla formazione di nuove        mondo dell’occupazione e della forma-
               diseguaglianze sociali e territoriali, ol-     zione del futuro, che dovranno essere
               tre a quelle già presenti e sottolineate in    sì permeati dalle competenze STEM
               precedenza.                                    (Science, Technology, Engineering, Ma-
                                                              thematics), come richiesto dal mercato
                                                              del lavoro, ma combinate anche con
               IL NODO DELLA
                                                              altri tipi di conoscenze che possano
               FORMAZIONE
                                                              contribuire a sviluppare la creatività, a
               In questo scenario il nodo centrale è          comprendere la complessità del mondo
               rappresentato dalla formazione, per            attuale e l’interconnessione tra fenome-
               evitare, da una parte, l’espulsione dalla      ni, a ragionare nell’ottica dello sviluppo
               realtà produttive di chi svolge mansioni       sostenibile, a combattere le ingiustizie
               che diventano via via pressoché inutili e      sociali, a valorizzare le diversità e le per-
               dall’altra per garantire percorsi finaliz-     sone fragili. In tal senso, occorre pro-
               zati all’inserimento nel mondo del la-         babilmente ripensare anche ai percorsi
               voro di persone che abbiano acquisito le       didattici esistenti nelle nostre universi-
               competenze in campo tecnologico di cui         tà, che dovrebbero mirare a integrare i
               le imprese spesso lamentano la mancan-         consolidati processi di specializzazione
               za. Sono collegati a questi temi, in Italia,   con nuovi interventi finalizzati a otte-
               i problemi dell’elevato tasso di disoccu-      nere una maggiore interdisciplinarietà e
               pazione giovanile, della fuga dei cervelli     contaminazione tra diversi saperi.
               e del crescente numero di giovani disoc-
               cupati che non studiano né si formano
               (NEET), tra i più alti registrati in Eu-
               ropa. Occorre quindi combattere la po-
               vertà educativa e rimettere i giovani al
               centro del dibattito politico, soprattutto
               in questa fase di scelta su come orienta-
               re le risorse provenienti da Next Gene-
               ration EU che dovrebbero alimentare i
               programmi di istruzione, la formazione
               professionale, la promozione dell’intra-
               prendenza e di nuove forme di impren-
               ditorialità. In particolare, un percorso di
               adesione al concetto di sviluppo soste-

·•••· 116
GOAL  16
PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E PIÙ INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO
SOSTENIBILE; OFFRIRE L’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA PER TUTTI E CREARE
ORGANISMI EFFICACI, RESPONSABILI E INCLUSIVI A TUTTI I LIVELLI · PACE

enza pellecchia
Dipartimento di Giurisprudenza
Università di Pisa
PACE

PACE E SVILUPPO                                re un’etica di cittadinanza globale e di
SOSTENIBILE                                    responsabilità condivisa, accogliere la

N
                                               diversità naturale e culturale del mon-
        on ci può essere sviluppo soste-       do riconoscendo che tutte le culture e
        nibile senza pace, né pace senza       le civiltà possono dare un contributo
        sviluppo sostenibile.                  importante, sono tutti aspetti essenziali
La pace non è la fine di un conflitto, non     per un discorso sulla pace. Per una pace
è mai frutto della guerra o conseguenza        duratura.
di un’alleanza, di un patto più o meno         La P di Pace, oltre che chiave trasversale
stabile. La pace è un processo continuo; è     dell’intera Agenda, ha anche una speci-
frutto di relazioni; è una scelta di fondo.    fica collocazione in un obiettivo, il 16:
Si costruisce con mezzi pacifici.              “Promuovere società pacifiche e inclusi-
Nel quadro della strategia delle               ve per uno sviluppo sostenibile, garanti-
“5P” (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace,      re a tutti l’accesso alla giustizia, e creare
Partnership) delineata dall’Agenda 2030        istituzioni efficaci, responsabili ed inclu-
per la realizzazione degli Obiettivi del-      sive a tutti i livelli”.
lo Sviluppo Sostenibile, la Pace è chiave      L’obiettivo 16 assume ulteriore concre-
trasversale che percorre tutta l’Agenda:       tezza attraverso l’individuazione di spe-
nel loro insieme, gli obiettivi disegnano      cifici target: ridurre ovunque e in manie-
un quadro dal quale emerge un’idea di          ra significativa tutte le forme di violenza;
pace dalla latitudine molto ampia, che         porre fine all’abuso, allo sfruttamento,
coinvolge la società nel suo complesso, a      al traffico di bambini e a tutte le forme
livello locale ed a livello internazionale.    di violenza e tortura nei loro confronti;
Sconfiggere la povertà e la fame, garan-       promuovere lo stato di diritto a livello
tire accesso all’istruzione e alle cure, ri-   nazionale e internazionale e garantire un
spettare l’ambiente e contrastare l’emer-      pari accesso alla giustizia per tutti; ridur-
genza climatica, promuovere il dialogo         re il finanziamento illecito e il traffico di
e la convivenza fra culture e religioni        armi; combattere tutte le forme di crimi-
diverse, sostenere l’empowerment delle         ne organizzato; ridurre la corruzione e
bambine, delle ragazze e delle donne,          gli abusi di potere in tutte le loro forme;
sviluppare città inclusive, promuove-          sviluppare a tutti i livelli istituzioni effi-

                                                                                                119119
                                                                                                     ·•••·
ALFABETO DELLO                                                       • ENZA PELLECCHIA
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               caci, responsabili e trasparenti; garanti-      discipline diverse e da varie esperienze
               re un processo decisionale responsabile,        iniziarono a progettare l’istituzione di
               aperto a tutti, partecipativo e rappresen-      un centro di ricerca focalizzato sui temi
               tativo a tutti i livelli; allargare e raffor-   della pace, muovendo dalla consapevo-
               zare la partecipazione dei Paesi in via di      lezza che il mondo accademico non po-
               sviluppo nelle istituzioni di governance        teva serbare indifferenza verso i proble-
               globale; entro il 2030, fornire identità        mi della pace e della guerra.
               giuridica per tutti, inclusa la registrazio-
                                                               Tuttavia l’idea vecchia, ma persistente,
               ne delle nascite; garantire un pubblico
                                                               della neutralità della scienza costituiva
               accesso all’informazione e proteggere le
                                                               un ottimo alibi per non porsi domande
               libertà fondamentali, in conformità con
                                                               né sul senso e la finalità delle ricerche
               la legislazione nazionale e con gli accordi
                                                               né sull’origine dei finanziamenti alla
               internazionali; consolidare le istituzioni
                                                               ricerca.
               nazionali più importanti, anche attra-
               verso la cooperazione internazionale,           Da qui l’idea che fosse necessario in-
               per sviluppare ad ogni livello capacità         serire il discorso sulla pace non tanto
               per prevenire la violenza e per combatte-       genericamente all’interno dell’univer-
               re il terrorismo e il crimine; promuovere       sità con qualche iniziativa circoscritta,
               e applicare leggi non discriminatorie e         ma su un più preciso duplice piano: in
               politiche di sviluppo sostenibile.              generale, nel contesto della vocazione
                                                               primaria dell’Accademia; specificata-
                                                               mente, all’interno di tutte le discipline
               L’IMPEGNO DELL’UNIVERSITÀ                       in essa coltivate.
               DI PISA PER LA PACE
                                                               Da qui anche la scelta del nome del nuo-
               Le Università sono in prima fila                vo Centro, nato nel 1998 come Centro
               nell’impegno per la realizzazione degli         Interdipartimentale e divenuto nel 2005
               Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Pisa         Centro di Ateneo di Ricerca e Formazio-
               si segnala per una esperienza assoluta-         ne (www.pace.unipi.it).
               mente originale nel campo dell’impe-
               gno per la pace e la nonviolenza: un’e-         Si sarebbe potuto fare riferimento agli
               sperienza che è diventata, nell’ottica          “Studi sulla Pace”, oppure alle “Scienze
               dell’obiettivo 16, una risorsa importan-        della Pace”; è stato invece scelto il meno
               te a livello locale e nazionale.                immediato “Scienze per la Pace”, per
                                                               esprimere la consapevolezza del fatto che
               Già da tempo, infatti, l’Università di Pisa     la Pace non potesse essere l’oggetto di
               ha dedicato spazio e attenzione al tema         una nuova disciplina che si collocasse a
               della Pace: con un Centro di Ateneo di          fianco delle altre. Rinchiudere il discorso
               Ricerca e formazione (il CISP) e con due        sulla pace all’interno degli stretti confini
               corsi di laurea in Scienze per la Pace.         di una disciplina accademica rischia in-
               A metà degli anni ’90, alcuni docen-            fatti di sterilizzarlo, di ridurne la capaci-
               ti dell’Università di Pisa provenienti da       tà di incidere e di cambiare la realtà.

·•••· 120
• PACE

Il CISP studia e promuove le condizio-        Quanto detto ha come immediata con-
ni per trasformare pacificamente i con-       seguenza la interdisciplinarità: la pace è
flitti, ridurre le violenze e costruire una   il punto di snodo in cui le discipline si
pace sostenibile; svolge attività di ricer-   incontrano, si confrontano, riconoscono
ca (i cui risultati trovano pubblicazione     il ruolo e l’importanza delle reciproche
nei volumi della Collana “Scienze per la      prospettive e collaborano, in certi casi
Pace” edita dalla Pisa University Press,      arrivando a vere e proprie contamina-
nonché nella Rivista «Scienza e Pace/         zioni.
Science and Peace»), formazione e pro-
mozione culturale ed è un fondamentale        La riflessione sollecitata dal CISP si è,
punto di riferimento per le attività di-      negli anni, arricchita di ulteriori argo-
dattiche sviluppate nei Corsi di Laurea       menti e stimoli.
(triennale e magistrale) in “Scienze per      L’innovazione necessaria per fronteg-
la Pace” (https://scienzeperlapace.cfs.uni-
                                              giare i cambiamenti in atto nelle società
pi.it/).
Nel progetto del CISP
e dei corsi di laurea in    PACE NON È SEMPLICE ASSENZA
Scienze per la Pace,        DI CONFLITTI, MA CREAZIONE
l’inserimento        del    DELLE CONDIZIONI IN CUI I
discorso sulla pace         SINGOLI E LE COLLETTIVITÀ
all’interno del mondo       POSSANO ESPRIMERE TUTTO IL
universitario si muove      LORO POTENZIALE E CONTRIBUIRE
lungo due direzioni         AL PROGRESSO DELL'UMANITÀ.
distinte ma comple-
mentari.
La prima direzione va dalle discipli-         contemporanee richiede infatti uno
ne verso la pace. In che modo le no-          sforzo ancora maggiore dell’agire della
stre conoscenze, le nostre competenze         comunità scientifica in favore dell’egua-
scientifiche possono contribuire a una        glianza di genere, dell’alfabetizzazione
diffusione della cultura della pace, e a      diffusa nei riguardi della scienza, dell’e-
realizzare le condizioni perché la pace       tica, del public engagement, dell’accesso
possa essere la condizione normale della      aperto ai dati e alle informazioni scien-
società umana?                                tifiche, dell’etica, della governance dei
La seconda direzione segue invece il per-     meccanismi di produzione della ricerca
corso contrario, dalla pace verso le diver-   e dell’innovazione. L’attenzione a queste
se discipline: la pace come una lente, una    dimensioni è propria di una ricerca e di
nuova prospettiva attraverso cui guarda-      una innovazione responsabile (Respon-
re il modo con cui facciamo ricerca, i pa-    sible Research and Innovation) di cui il
radigmi che usiamo, per poterli mettere       CISP si fa promotore all’interno dell’U-
in discussione.                               niversità di Pisa, assumendo come cen-

                                                                                            121121
                                                                                                 ·•••·
ALFABETO DELLO                                                    • ENZA PELLECCHIA
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               trale nella propria azione il riferimento     come approccio alla gestione dei conflit-
               a un’etica della ricerca capace di fornire    ti, perseguendo la cultura del dialogo,
               il proprio contributo scientifico-forma-      del rispetto, dell’inclusione, della solida-
               tivo con finalità convergenti con le sfide    rietà e della condivisione, nel solco dei
               e gli interessi che la società ha definito    principi costituzionali di dignità della
               nel raggiungimento dei 17 SDG: questo         persona, libertà, giustizia e democrazia.
               sia nell’impiego delle risorse pubbliche,     La Rete sarà uno strumento importante
               sia nel rapporto con i finanziatori del       per promuovere la P di Pace: come chia-
               mondo economico privato, sia, anco-           ve trasversale dell’Agenda 2030 e come
               ra, nei percorsi di innovazione sociale       tema specifico dell’obiettivo 16.
               con i cittadini e con le istituzioni pub-
               bliche (https://www.unipi.it/index.php/
               open-science/itemlist/category/1629-ri-
               cerca-responsabile).

               LA RETE DELLE UNIVERSITÀ
               ITALIANE PER LA PACE
               Sempre da Pisa è partito l’impulso alla
               creazione di RUniPace, una Rete pro-
               mossa dalla Conferenza dei Rettori del-
               le Università Italiane su proposta del
               Rettore di Pisa Paolo Mancarella e del
               Rettore di Brescia Maurizio Tira (www.
               runipace.org).
               Alla Rete (il cui coordinamento è affi-
               dato al CISP) aderiscono gli Atenei che
               ispirano la propria azione ai principi
               fondamentali della Costituzione, della
               Carta delle Nazioni Unite, dei Trattati
               istitutivi dell’Unione Europea, dell’Or-
               ganizzazione per la sicurezza e la coope-
               razione in Europa e del Consiglio d’Eu-
               ropa. Le Università italiane hanno un
               immenso patrimonio di ricerca, forma-
               zione e attività di terza missione sui temi
               della pace positiva e dei diritti umani:
               un patrimonio che la rete mette a si-
               stema, perché diventi sapere condiviso,
               con l’obiettivo di favorire la nonviolenza

·•••· 122
GOAL  4
FORNIRE UN’EDUCAZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA, E
OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO PER TUTTI · EDUCAZIONE

giovanna pizzanelli
Dipartimento di Scienze Politiche
Università di Pisa
QUALITY
       EDUCATION

L’
     obiettivo n. 4 dell’Agenda ONU                le strutture scolastiche in modo che siano
     2030 si prefigge di fornire un’istru-         adatte alle esigenze dei bambini, alla disa-
     zione di qualità, equa ed inclusiva,          bilità e alle differenze di genere, ed essere
e promuovere opportunità di apprendi-              previste borse di studio per consentire
mento permanente per tutti.                        l’accesso all’istruzione superiore nei Pa-
                                                   esi in via di sviluppo e dovrà aumentare
Tale obiettivo chiede che entro il 2030,
                                                   l’offerta di insegnanti qualificati, anche
tutti i ragazzi e le ragazze completino una
                                                   attraverso la cooperazione internaziona-
istruzione primaria e secondaria libera,
                                                   le per la formazione degli insegnanti nei
equa e di qualità e che a tutte le donne e
                                                   Paesi in via di sviluppo.
gli uomini sia consentita parità di accesso
ad una istruzione, anche professionale, a          L’educazione è un obiettivo (Goal n. 4) ma
costi accessibili e di qualità tecnica, com-       anche un vettore di sostenibilità, precon-
presa l’Università; al contempo dovran-            dizione per il conseguimento di tutti gli
no essere eliminate le disparità di genere         altri Obiettivi dell’Agenda 2030 in modo
nell’istruzione e dovrà essere assicurata          da determinare il cambiamento degli stili
la parità di accesso a tutti i livelli di istru-   di vita e di mentalità in vista della costru-
zione e formazione professionale per i più         zione di un futuro sostenibile.
vulnerabili, comprese le persone con di-           L’educazione è lo strumento primario
sabilità, le popolazioni indigene e i bam-         per garantire inclusione e giustizia so-
bini in situazioni vulnerabili. L’obiettivo        ciale. L’etimologia della parola “educa-
n. 4 richiede altresì che tutti gli studenti e     zione”, richiama al “trarre fuori”, ovvero
le studentesse acquisiscano le conoscenze          al vedere fiorire potenzialità e capacità
e le competenze necessarie per promuo-             di resilienza. Dare a tutti la possibilità
vere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra       di ottenere una istruzione di alta qualità
l’altro, l’educazione per lo sviluppo so-          rimane la migliore garanzia di mobilità
stenibile e stili di vita sostenibili, i diritti   sociale, oltre che un antidoto alle disu-
umani, l’uguaglianza di genere, la pro-            guaglianze e discriminazioni. Eliminare
mozione di una cultura di pace e di non            le disuguaglianze nelle opportunità edu-
violenza, la cittadinanza globale e la valo-       cative, dunque, deve essere la priorità dei
rizzazione della diversità culturale. Inol-        governi e delle amministrazioni di tutto
tre, dovranno essere costruite e adeguate          il mondo.

                                                                                                     129
                                                                                                   129 ·•••·
ALFABETO DELLO                                                  • GIOVANNA PIZZANELLI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               L’educazione allo e per lo sviluppo soste-      ma recessione economica e sociale che
               nibile deve essere intesa, a tutti i livelli    stiamo vivendo hanno messo ancora di
               scolastici, come parte integrante di un’e-      più in evidenza la complessità della sfida
               ducazione di qualità, in una prospettiva        costituita dalle trasformazioni che oc-
               di apprendimento permanente e che               corre avviare per raggiungere gli obiet-
               coinvolge tutti (studenti, insegnanti e         tivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda
               personale tecnico-amministrativo): si           2030. È infatti evidente che per realizzare
               tratta di un’educazione trasformativa e         i 17 obiettivi è necessario costruire colla-
               orientata all’azione di carattere perma-        borazioni inclusive e partenariati basati
               nente e diffuso.                                su una visione comune e su principi che
               Per creare un mondo più sostenibile e           mettano al centro le persone e il pianeta.
               impegnarsi sui temi della sostenibilità,        Tutto questo, richiede un cambiamento
               le nuove generazioni, e non solo, devono        profondo che si traduce in nuovo modo
               essere formate affinché diventino agenti        di pensare e quindi anche di insegnare e
               del cambiamento. Hanno bisogno di co-           di fare ricerca.
               noscenze, abilità, valori e attitudini che li   La crisi dovuta al Covid-19 ha fatto
               rendano più forti e capaci di contribuire       emergere ancor più visibilmente di-
               allo sviluppo sostenibile. La formazione        suguaglianze e vulnerabilità: ha de-
               allo sviluppo sostenibile è quindi fon-         terminato la sospensione delle attività
               damentale per rendere la società civile         didattiche in presenza, penalizzando
               capace di prendere decisioni informate          la qualità degli apprendimenti per mi-
               e agire responsabilmente per l’integrità        lioni di giovani a livello globale, con
               ambientale, la sostenibilità economica e        un’accentuazione dei già presenti di-
               una società giusta per le generazioni pre-      vari sociali e territoriali a svantaggio
               senti e future. Questo approccio dovrà          dei più deboli; ha imposto nuove regole
               permeare in modo trasversale tutte le di-       all’agire sociale promuovendo nuove
               scipline che attualmente vengono inse-          responsabilità individuali per la salute
               gnate, mirando a sviluppare competenze          pubblica e forme di distanziamento che
               che permettano di riflettere sulle azioni,      rendono più rarefatti i contatti inter-
               prendendo in considerazione il futuro           generazionali aumentando il senso di
               impatto sociale, culturale, economico e         diffidenza verso chi non conosciamo.
               ambientale, da una prospettiva sia locale,      In sostanza, ha alterato il contesto in
               sia globale.                                    cui si gioca la sfida per l’educazione e
               In un simile contesto, l’Università gioca       l’istruzione.
               un ruolo fondamentale nel promuove-             L’emergenza sanitaria, ricorda il Rappor-
               re gli Obiettivi dell’Agenda 2030 perché        to AsviS 2020, ha impattato fortemente
               è il luogo in cui maturano nuovi modi           sull’obiettivo 4 dell’Agenda 2030: nel
               di pensare, di educare i giovani e quindi       mondo 1 miliardo e 650 milioni di gio-
               anche di guardare al futuro.                    vani hanno interrotto le normali attività
               La recente crisi sanitaria e la pesantissi-     scolastiche. La chiusura delle scuole per

·•••· 130
• QUALITY EDUCATION

un periodo proungato e la conseguente       tutti i livelli di istruzione e formazione
adozione della didattica a distanza ha      professionale per i più vulnerabili, la leg-
avuto ricadute negative sui processi di     ge n. 47 del 2017 ha ricordato che tutti i
insegnamento e apprendimento, oltre         minori stranieri, anche se privi di titolo
che sulla capacità di inclusione e, di con- di soggiorno, hanno il diritto di essere
seguenza, sul livello di competenza degli   iscritti alle scuole di ogni ordine e grado,
studenti e sulla dispersione scolastica (il e sono soggetti all’obbligo scolastico.
12,3% dei minori non
disponeva di un pc o
tablet a casa).             L’EDUCAZIONE È LO STRUMENTO
Il nostro Paese sta fa-
                           PRIMARIO PER GARANTIRE
cendo grandi sforzi
                           INCLUSIONE E GIUSTIZIA SOCIALE.
per il raggiungimento      L’ETIMOLOGIA DELLA PAROLA
dell’obiettivo 4 e ha      “EDUCAZIONE”, RICHIAMA AL
messo in atto alcune       “TRARRE FUORI”, OVVERO AL
importanti      azioni.    VEDERE FIORIRE POTENZIALITÀ E
Vediamone alcune.          CAPACITÀ DI RESILIENZA. DARE A
Se, come detto, attra-     TUTTI LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE
verso l’educazione e       UNA ISTRUZIONE DI ALTA QUALITÀ
il sistema educativo       RIMANE LA MIGLIORE GARANZIA DI
si forma una nuova         MOBILITÀ SOCIALE, OLTRE CHE UN
“cittadinanza globa-       ANTIDOTO ALLE DISUGUAGLIANZE
le”, merita di essere      E DISCRIMINAZIONI. ELIMINARE
richiamata la recente      LE DISUGUAGLIANZE NELLE
normativa (Legge n.        OPPORTUNITÀ EDUCATIVE,
92 del 2019) che ha        DUNQUE, DEVE ESSERE LA
reintrodotto l’inse-       PRIORITÀ DEI GOVERNI E DELLE
gnamento dell’edu-
cazione civica nelle
                           AMMINISTRAZIONI DI TUTTO IL
scuole, basandolo su
                           MONDO.
tre assi portanti: tra-
smissione dei valori
contenuti nella Costituzione repubbli-         Al fine di assicurare che tutti gli stu-
cana, del concetto di sviluppo sosteni-        denti e le studentesse acquisiscano le
bile e di cittadinanza digitale. Tali assi     conoscenze e le competenze necessarie
potranno contribuire a generare com-           per promuovere lo sviluppo sostenibile
portamenti responsabili e una cittadi-         e una cittadinanza globale, è stato intro-
nanza attiva.                                  dotto uno specifico stanziamento per
Coerentemente con l’obiettivo n. 4, al         progetti di Educazione alla Cittadinanza
fine di garantire la parità di accesso a       Globale dall’Agenzia Italiana per la Coo-

                                                                                            131131
                                                                                                 ·•••·
ALFABETO DELLO                                                • GIOVANNA PIZZANELLI
       SVILUPPO SOSTENIBILE E DEI
           CAMBIAMENTI CLIMATICI

               perazione allo Sviluppo.                      tali che si registrano in alcuni territori,
               Nondimeno, anche l’Unione europea si          anche nel nostro Paese (solo per citare
               è impegnata su questo fronte, delinean-       un esempio, la chiusura delle scuole nel-
               do uno Spazio europeo dell’istruzione         la città di Taranto nei c.d. “wind days”,
               da sviluppare entro il 2025 con il soste-     quando a causa delle emissioni in atmo-
               gno del piano europeo di ripresa Next-        sfera provocate dall’impianto siderurgi-
               GenerationEU e del programma Era-             co ex Ilva il Sindaco con proprio atto or-
               smus+ al fine di realizzare iniziative e      dina la chiusura delle scuole nelle zone
               investimenti, tramite una maggiore co-        prospicienti l’impianto industriale).
               operazione tra gli Stati membri, per con-     Per creare un mondo più sostenibile, le
               sentire a tutti gli europei, indipendente-    nuove generazioni, e non solo, devono
               mente dall’età, di beneficiare dell’offerta   essere educate affinché diventino agenti
               didattica e formativa dell’Ue.                del cambiamento. Hanno bisogno di co-
               Ciò detto, il nostro Paese dovrà mettere      noscenze, abilità, valori e attitudini che
               in atto di alcune azioni quali: il raffor-    li rendano più forti in vista del contribu-
               zamento delle competenze di base, non         to allo sviluppo sostenibile. L’educazione
               solo per i giovani impegnati in percorsi      allo sviluppo sostenibile è quindi fon-
               formativi iniziali, ma anche per gli adul-    damentale per rendere la società civile
               ti che ne sono usciti; il contrasto alla      capace di prendere decisioni informate
               dispersione e l’abbandono precoce degli       e agire responsabilmente per l’integrità
               studi (compresi quelli universitari); il      ambientale, la sostenibilità economi-
               miglioramento dell’inclusione sociale in      ca e una società equa per le generazio-
               tutti i percorsi di istruzione e formazio-    ni presenti e future. Questo approccio,
               ne. Infatti, in Italia permangono divari      trasversale a tutte le discipline scolasti-
               di genere nelle materie scientifiche e for-   che, mira a sviluppare competenze che
               ti disuguaglianze tra le Regioni, dovute      permettano di riflettere sulle azioni,
               al ritardo del Mezzogiorno rispetto alla      prendendo in considerazione il futuro
               media nazionale, evidente per la quota        impatto sociale, culturale, economico e
               di laureati tra i 30-34 anni (21,6% nel       ambientale, da una prospettiva sia loca-
               Sud, rispetto alla media nazionale del        le, sia globale.
               26,9%) e per l’uscita precoce dal sistema
               di formazione, che si attesta al 18,5% ri-
               spetto alla media italiana del 14%.
               Nel mondo sono 750 milioni gli adulti
               analfabeti, due terzi dei quali sono don-
               ne e sono 123 milioni i minori che non
               frequentano le scuole. Guerre e povertà
               sono causa di analfabetismo, ma non di-
               versamente impattano la crisi sanitaria
               in corso e le gravi condizioni ambien-

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