Libri - Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC XXXVI (31/05/2012): Maggio A cura del prof. Emiro Cepeda - FSC Unisal
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Libri – Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC XXXVI (31/05/2012): Maggio A cura del prof. Emiro Cepeda I seguenti sono nuovi acquisti già catalogati nel settore comunicazione sociale della Biblioteca centrale dell’UPS: http://biblioteca.unisal.it/ Gli abstract sono stati pubblicati originalmente nei siti web delle diverse case editrici o in quelli d’alcune librerie on-line. L’obiettivo di queste pagine è quello di far conoscere le novità bibliografiche del settore comunicazione sociale della nostra biblioteca e promuovere la loro consultazione. Agus, Massimo - Chiarelli, Cosimo. Fotografia e teatralità: atti della giornata di studi, San Miniato, 21 ottobre 2006. Firenze, Titivillus, 2007. UPS 74-C-203 Fotografia e teatro rappresentano due mondi distinti eppure strettamente confinanti. Essi vivono in un perenne stato di contraddizione: il teatro, che si consuma nel suo farsi e si rinnova ad ogni rappresentazione, nella fotografia sembra rinnegare la sua profonda natura transitoria; la fotografia, quando si affaccia nello spazio del teatro, tradisce la sua vocazione alla realtà, e si contamina con la finzione. Eppure, al di là di questa apparente inconciliabilità, o forse proprio grazie ad essa, il teatro e la fotografia hanno stretto, nel corso della storia, un rapporto denso, problematico ma estremamente ricco di stimoli e di applicazioni, dalla fotografia teatrale in senso stretto alle diverse forme di "messa in scena" e di "performance", che ne fanno oggi un terreno di ricerca particolarmente efficace, nonché uno dei nodi principali per lo studio della fotografia e delle sue pratiche artistiche e sociali. Questo volume raccoglie i contributi della giornata di studi svoltasi a San Miniato il 21 ottobre 2006, in occasione degli incontri sulla fotografia di spettacolo Occhi di Scena e rappresenta un primo significativo tentativo di avviare un confronto tra studiosi di diverse discipline al fine di stabilire un terreno comune di riflessione e ricerca. . Allen, Mike. AQA performing arts GCSE. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 32-D-502 Covering both the Single GCSE and the Double Award, GCSE Performing Arts includes a range of performance styles that will inspire students and ensure they develop the necessary skills to succeed. Allotti, Pierluigi. Giornalisti di regime: la stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948). Roma, Carocci, 2012. UPS 33-C-446(122) Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli "educatori della nazione". Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell'avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti. . Amin, Samir. Transforming the revolution: social movements and the world-system. Delhi, Aakar, 2006. UPS 20-B-4781 While the authors' points of agreemnent are many, so are their points of divergence. In the final chapter, they outline both, and discuss the ways in which these movements are transforming the revolutionary process itself. 1
Andrews, Maggie - Stevenson, Elspeth - Burton, Julia. AQA media studies A2. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 32-D-505 AQA Media Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2. With a range of truly blended resources, AQA Media Studies offers complete coverage and support through a variety of printed and electronic media. Banham, Martin. The Cambridge guide to theatre. Cambridge, Cambridge University Press, 1992. UPS 74-C-215 Widely acclaimed for its breadth and scope, The Cambridge Guide to Theatre Second Edition remains the most comprehensive single-volume guide to the history and current practice of worldwide theater available today. The Guide contains a wealth of information on all aspects of theater past and present: major playwrights, works, important traditions, theories, companies, practitioners, venues and events; the origins of popular theater tradition, including folk drama, street theater and mummers plays; the work of actors, directors and designers, including lighting and sound, technical theater, theater architecture and theater design. In this revision, all entries have been reviewed and updated to incorporate political changes and reflect the rise and fall of individual reputations. There are newly commissioned articles on Canada, Spain, New Zealand, Germany, the Caribbean and French-speaking Africa. Special attention has been paid to costumery and gay, lesbian, and feminist theater. A particularly strong feature of the new edition is the weight given to Asian theater and Asian influences on Western drama. By providing information and entertainment, the Guide will prove an indispensable reference tool both for scholars of theater and general theater lovers alike. Barbano, Alessandro - Sassu, Vincenzo. Manuale di giornalismo. Roma; Bari, G. Laterza, 2012. UPS SL-11-C-40(58) L'obiettivo di questo manuale è fornire un sapere teorico-pratico integrato per chi voglia operare sulla carta stampata, sul radio-televisivo e sulle diverse piattaforme digitali presenti in Rete. Il libro si sviluppa lungo otto linee didattiche, ciascuna delle quali tiene insieme le acquisizioni della tradizione con le nuove evoluzioni teorico-pratiche del giornalismo: la ridefinizione del concetto di notizia ai tempi dell'informazione in tempo reale; la teoria e la tecnica della scrittura giornalistica, tra cartaceo e on-line; lo studio dei generi del giornalismo; l'organizzazione del lavoro nei principali media e la sua evoluzione segnata dal ruolo crescente delle tecnologie; la crisi delle aziende editoriali e la transizione verso il mercato delle nuove piattaforme digitali, attraverso esempi concreti tratti dalle esperienze di alcune delle più grandi e innovative imprese del mondo, come "New York Times", "Washington Post", Bbc, "Guardian", fino allo studio delle nuove avventure editoriali sulla rete; l'analisi del caso italiano, dell'omologazione e della prevalenza dell'informazione politica che caratterizza i media nostrani; lo studio del foto e video-giornalismo e delle nozioni di grafica essenziali; l'etica del giornalismo e i problemi aperti dalla necessità di tutelare la privacy di fronte alla grande forza di impatto che le moderne tecnologie informative hanno sulla vita delle persone. . Belardinelli, Anna Maria - Greco, Giovanni - Sophocles. Antigone e le Antigoni: storia, forme, fortuna di un mito: atti del Convegno internazionale Roma 13, 25-26 maggio 2009, Sapienza, Università di Roma. Firenze, Le Monnier, 2010. UPS 74-C-201 Il volume raccoglie contributi di insigni specialisti, italiani e stranieri, che, in una prospettiva metadisciplinare (dalla filologia all'archeologia, dal teatro alla musica), offrono un'ampia e articolata lettura di una delle figure ricorrenti del canone occidentale, provando a indagare le ragioni della vitalità di una versione del mito di Antigone (quella sofoclea) che, codificata nel periodo classico, rappresenta ancora oggi un orizzonte di senso inesausto. Il volume contiene anche una nuova traduzione dell'Antigone di Sofocle in versi, frutto di un seminario nato dalla collaborazione tra filologi e professionisti della scena, su cui si basa lo spettacolo teatrale Lo specchio di Antigone. . Berkun, Scott. Parlare in pubblico. Milano, Tecniche Nuove, 2010. UPS 6-B-10589 Tenere un discorso a una platea può diventare una vera angoscia. Combattere la tensione che sale prima e quella che serpeggia durante l'intervento a causa di fobie o paure, comunicare i concetti fondamentali, esprimere le idee all'interno di uno spazio limitato di tempo, provocano spesso serie preoccupazioni che addirittura portano a pregiudicare il risultato di un ottimo ragionamento. Questo 2
testo, scritto dal veterano delle conferenze e comunicatore Scott Berkun, alleggerisce tutti questi pesi, rivela le tecniche che stanno dietro ai grandi comunicatori e insegna a utilizzarle al meglio. I manager, i docenti, i politici e tutti coloro che fanno della comunicazione orale la loro professione, troveranno di grande aiuto l'esperienza dell'autore sia per quanto riguarda il comportamento che l'esposizione. Infatti Berkun analizza con sistematicità e ironia gli imbarazzi e i successi che si sono alternati durante la sua lunga carriera. Tra i temi trattati: affrontare una sala piena o una vuota, coinvolgere i presenti, sopravvivere al panico, trarre esperienza dagli errori e correggere il tiro quando le cose si mettono male. Bianchi, Mario - Giuriola, Anna - Naggi, Fabio. Atlante del teatro ragazzi in Italia. Firenze, Titivillus, 2009. UPS 74-C-211 Non una storia, neanche la Storia del Teatro-ragazzi italiano ma un contributo da cui partire per rendere merito finalmente ad un teatro spesso dimenticato che ha attraversato con la sua forza creativa la scena italiana per cinquant'anni. Un atlante dunque del teatro-ragazzi italiano che, attraverso gli spettacoli che hanno marcato in senso innovativo un percorso lungo e meraviglioso, in molti momenti capace di influenzare tutto il teatro italiano, possa contribuire ad indicare un sentiero che con gli altri confluisce perfettamente e con onore nella strada maestra della storia dello spettacolo dal vivo in Italia. La scelta ovviamente è in parte soggettiva, compiuta da un operatore, da un appassionato che da quarant'anni segue da vicino questo teatro nonostante tutto ancora vitale e necessario. Scelta dunque senz'altro parziale ma che per la prima volta suggerisce un itinerario credibile in cui è possibile riconoscere stili, contenuti e metodologie di un teatro che ha scelto di definirsi per un destinatario quanto mai speciale: il mondo dell'infanzia e della gioventù. . Burton, Julia - Stevenson, Elspeth. AQA media studies AS. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 32-D-504 AQA Media Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2. With a range of truly blended resources, AQA Media Studies offers complete coverage and support through a variety of printed and electronic media. Callejo Gallego, Javier - Gutiérrez Brito, Jesús. Adolescencia entre pantallas: los jóvenes en el sistema de comunicación. Barcelona, Gedisa, 2012. UPS 32-C-3187(40) ¿Es igual la adolescencia en un mundo repleto de pantallas-espejo en el que mirarse y proyectar la identidad? Si es distinta ¿Es porque las nuevas generaciones son distintas o porque los medios de comunicación con los que se relacionan los adolescentes son distintos? Se habla de generaciones digitales, de niños de la edad electrónica, de nativos digitales y otras expresiones que intentan captar y grabar en la sociedad el sentimiento de un cambio. Eso sí, usando la misma retórica llena de imágenes de los mismos medios que hoy dominan la escena. Expresiones impactantes erigidas más por lúcidas intuiciones que por la observación científica. Dentro de esa relación entre adolescentes y las distintas pantallas y dando prioridad a afirmaciones construidas a partir observaciones detenidas y reflexivas, el libro aborda temas como: las paradojas insertas en la investigación social de lo que los adolescentes hacen con los medios de comunicación, la creación de identidades juveniles por parte de la televisión, los aspectos comunes que conforman la oferta de los medios de comunicación destinados específicamente a los jóvenes y adolescentes y que configuran su gusto, los modelos de la literatura o de las propias pantallas que explican distintas generaciones de adolescentes, el lugar de los jóvenes en la expansión de la telefonía móvil y, a la vez, el significado de la telefonía móvil para los jóvenes y adolescentes, y la relación que tienen con Internet. En definitiva, por su variedad y profundidad, una polifacética mirada que configura un indudable punto y aparte en esa siempre preocupante relación que tienen los adolescentes con los medios de comunicación. Calvanese, Ernesto. Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi: la rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico. Milano, F. Angeli, 2011. UPS 32-C-3566 Non c'è giorno nel quale non si parli a livello mediatico di immigrazione, e non c'è giorno nel quale non si faccia cenno al pericolo, alla criminalità, all'allarme sociale, al semplice fastidio che a questa tematica si correlano, in modo si direbbe ineluttabile e deterministico. Questo è quanto 3
principalmente emerge dalla ricerca effettuata negli anni 2005-2008 su tre testate nazionali "Corriere della Sera", "Il Giornale", "la Repubblica", che hanno evidenziato come di stranieri si parli esclusivamente in termini di conflittualità e di problematicità, anche quando sono stati proposti articoli non direttamente incentrati sulla loro delittuosità. I temi costanti sono il binomio straniero- criminalità, la pericolosità sociale dei migranti, il controllo, la giustizia e le misure preventive e penalmente repressive. La ricerca sulle tre testate ha evidenziato, nel raffronto con la divulgazione dei reati messi in atto da italiani un grave squilibrio, nel senso di una rappresentazione pressoché globale della delittuosità degli stranieri (sotto-rappresentata al 3,47%), rispetto ad una sotto- rappresentazione della criminalità autoctona pari al 30,61% in meno rispetto ai dati statistici ufficiali. E l'omissione vale quanto una sovra-rappresentazione, in una realtà virtuale la cui "conoscenza" dipende quasi globalmente dai media. Da questo continuo "martellamento" di notizie non può non derivare il consolidarsi dello stereotipo attinente alla minaccia degli stranieri. . Centro di studi sul teatro medioevale e rinascimentale Convegno internazionale (18: 1994: Roma Anagni) - Chiabò, Maria - Doglio, Federico. I Gesuiti e i primordi del teatro barocco in Europa: convegno di studi, Roma 26-29 ottobre 1994, Anagni 30 ottobre 1994. Viterbo,Roma, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale; Torre d'Orfeo, 1995. UPS 74-C-208. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (5: 1980: Viterbo). Le Laudi drammatiche umbre delle origini: atti del V Convegno di Studio, Viterbo, 22-23-24-25 maggio 1980. Viterbo, Agnesotti, 1983. UPS 74-C-209. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (13: 1989: Roma) - Chiabò, Maria - Doglio, Federico. Il carnevale: dalla tradizione arcaica alla tradizione colta del Rinascimento: convegno di studi, Roma 31 maggio/4 giugno 1989. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1990. UPS 74-C-207. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (1985 : Viterbo) - Chiabò, M. - Doglio, Federico. Ceti sociali ed ambienti urbani nel teatro religioso europeo del '300 e del '400: convegno di studi, Viterbo 30 maggio - 2 giugno 1985. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1986. UPS 74- C-204. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (1988 : Roma) - Chiabò, M. - Doglio, Federico. Diavoli e mostri in scena dal Medio Evo al Rinascimento: convegno di studi, Roma 30 giugno/3 luglio 1988. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1989. UPS 74-C-205. Chew, Sing C. - Lauderdale, Pat - Frank, Andre Gunder. Theory and methodology of world development: the writings of Andre Gunder Frank. New York, Palgrave MacMillan, 2010. UPS 20-C-5519 This book brings together key, incisive writings (published and unpublished) of the late Andre Gunder Frank on world development and world history in a singular volume. The selections provide the reader with a historical tracing of Gunder Frank’s conceptual thinking on development from the national liberation struggles of the 1950s -1960s through to his views on world history, world development and globalization in the late 20th and early 21st centuries. The latter period witnessed his rethinking of world development and the rejection of theoretical positions he had taken in the 1960s and 1970s. Pertinent writings during the last phase of his intellectual career addressing the impact of Eurocentrism on the understanding of world development and world history, the 4
mythology of European exceptionalism, and the rise of Asia are included. Colombati, Leonardo. La canzone italiana 1861-2011: storie e testi. Milano, Mondadori, 2011. UPS 32-C-3193(1) UPS 32-C-3193(2) In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Mondadori presenta la prima storia e antologia della canzone popolare e d'autore: un fenomeno di grandissima rilevanza culturale che ha accompagnato la nostra storia, anno dopo anno. Un'opera di immensa ricchezza, contestualizzata con cura rigorosa, un avvincente percorso a tappe che documenta l'evoluzione di un talento naturale degli italiani. Spesso connotata come "leggera" rispetto alla musica classica, la canzone rappresenta una delle forme più autentiche e originali d'espressione, specchio fedele di una società nelle sue varie sfaccettature, voce dei suoi desideri e anima delle sue passioni. Partendo dall'Inno di Mameli, passando dalla canzone napoletana di Libero Bovio alle atmosfere del Cafè-chantant, dagli autori sconosciuti dei canti popolari in dialetto ai poeti della formacanzone e ai più recenti successi di Sanremo, l'autore accompagna il lettore alla scoperta di epoche e vibrazioni diverse: un'occasione per comprendere chi eravamo e chi siamo. . Courtice, Pauline - Elles, Susan - Thomson, Rob. AQA GCSE drama. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 74-D-2 Take the fear out of the written exam AQA GCSE Drama is the only resource to have been developed with and exclusively endorsed by AQA. With a real focus on tracking individual progress, you can improve your students' chance of exam success through a unique blend of print and electronic resources. De Blasio, Emiliana. Supereroi e vampiri: i giovani e le forme di partecipazione sociale tra TV e rete. Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 2011. UPS 74-B-101 L'autrice, dopo una ricognizione teorico-concettuale sul concetto di fiction e serialità, affronta in maniera analitica i diversi casi di serialità giovanile e/o giovanilistica, passando in rassegna le esperienze più significative sia sul piano sociale, sia su quello commerciale, e conducendo il lettore a esaminare i successi più controversi della teen culture, dalle storie dei vampiri a quelle in cui i sentimenti mostrano una notevole problematicità. De Natale, Marco. La musica come gioco: il dentro e il fuori della teoria. Bern ecc., P. Lang, 2004. UPS 32-C-3192 Il rapporto fra Musica e Gioco è un antico, attraente enunciato rimasto concettoso e perciò esposto a opinioni dubbie e mutevoli. Di qui la necessità di vederne l'effettiva consistenza sul terreno della Teoria della musica, a suo modo esposta a oscillazioni nel corso dei secoli, con risvolti epistemologici non proprio evidenti (Dahlhaus). Temi importanti sono per la musica il rapporto fra oralità e scrittura (notazione), e quindi fra una semiologia volta a studiare forme di comunicazione non verbale (mimica, gestuale, ottico-eidetica) e linguistica propriamente detta. Particolare attenzione merita la dimensione ludica della musica, per via di connotati tipici dell'intelligenza tacita (Polanyi), più e meglio caratterizzata da modi di pensiero immaginario: l'ascolto ne diviene sede peculiare. Decisiva infine la riconsiderazione del concetto di Genere in musica, sempre trascurato al confronto con quello di Forma. Gioco dunque, da ravvisare nel complesso di categorie fenomenologiche del pensiero musicale. . De Vincentiis, Mauro. Comunicare l'emergenza: crisis management: la gestione delle notizie che non si verrebbero mai dare. Roma, Centro Documentazione Giornalistica, 2010. UPS 32-B-2175 Black out, "cadute" di sistemi, tsunami, interruzioni di collegamenti telematici, uranio impoverito, azioni terroristiche, terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi, cibi transgenici, "mucca pazza", "diossina": quando accade qualcosa di imprevisto i sistemi "in crisi" sono quasi sempre impreparati. I soggetti coinvolti - aziende/enti/istituzioni - spesso reagiscono con incomprensione, senso d'impotenza, paura di comunicare. Ma è proprio la comunicazione di emergenza che gioca un ruolo strategico nel prevenire, affrontare e riportare per quanto possibile alla normalità gli eventi critici e ricostruire un clima di fiducia nei rapporti con la collettività. E le aziende che si sono preparate e che 5
hanno sviluppato piani e procedure per gestire efficacemente la comunicazione in situazione di crisi, non solo hanno assicurato la propria sopravvivenza, ma hanno addirittura migliorato la posizione di mercato precedente l'emergenza. Questo volume esamina e propone in dettaglio le regole da seguire per prevenire, affrontare e uscire da una situazione di crisi, con lo scopo di aiutare a prendere decisioni rapide, risolutive. . Degler, Janusz, et al. Essere un uomo totale: autori polacchi su Grotowski: l'ultimo decennio. Corazzano (PI), Titivillus, 2005. UPS 32-B-2177 Artisti e intellettuali polacchi propongono una miscellanea di saggi su Jerzy Grotowski, per un volume che risulta tra i più esaustivi ritratti umani e professionali di una delle maggiori figure del teatro contemporaneo. Denzin, Norman K. - Lincoln, Yvonna S. Strategies of qualitative inquiry. Los Angeles ecc., Sage, 2008. UPS 20-C-5419 Strategies of Qualitative Inquiry, Third Edition, the second volume in the paperback version of The SAGE Handbook of Qualitative Research, 3rd Edition, consists of Part III of the handbook (“Strategies of Inquiry”). Strategies of Qualitative Inquiry, Third Edition presents the major tactics-historically, the research methods-that researchers can utilize in conducting concrete qualitative studies. The chapter topics range from performance ethnography to case studies, issues of ethnographic representation, grounded theory strategies, testimonies, participatory action research, and clinical research. Key Feature of the Third Edition • Contains a new Reader's Guide prepared by the editors that helps students and researchers navigate through the chapters, locating the different methodologies, methods, techniques, issues, and theories relevant to their work. • Presents an abbreviated Glossary of terms that offer students and researchers a ready resource to help decode the language of qualitative research. • Offers recommended Readings that provide readers with additional sources on specific topic areas linked to their research. Intended Audience This text is designed for graduate students taking classes in social research methods and qualitative methods as well as researchers throughout the social sciences and in some fields within the humanities. Dumas, Jean. Séduire par les mots: pour des communications publiques efficaces. Montréal, Les Presses de l'Université de Montréal, 2007. UPS 32-C-3573 Cet ouvrage présente 27 outils qui, selon les publics et les situations, permettent des communications efficaces. Un texte alerte, de nombreux exemples et une quarantaine de figures explicatives en font un guide indispensable aux rédacteurs et aux relationnistes. A quoi sert-il de parler si personne ne vous écoute ? A quoi sert-il d'écrire si personne ne vous lit ? Apprenez à développer l'art du mot juste, de la phrase subtile, de la finale irrésistible. Depuis la parution de cet ouvrage, en 2001, le paysage des communications s'est transformé. Des outils classiques de relations publiques, comme le dépliant d'information ou le journal d'entreprise, prennent désormais la voie numérique. Nombre de personnalités ont remplacé les traditionnels communiqués par des blogues dans leur site Internet. C'est là un revirement majeur qui rend cette réédition indispensable. Falk, Dean. Lingua madre: cure materne e origini del linguaggio. Torino, Bollati Boringhieri, 2011. UPS 37-B-3661(7) In un periodo remotissimo della preistoria, tra i sette e i cinque milioni di anni fa, accadde qualcosa dalla portata evolutiva incalcolabile: i nostri progenitori raggiunsero la postura eretta, diventando bipedi. Secondo la paleoantropologa Dean Falk ciò pose le condizioni per un altro, dirompente accadimento. Si tratta della nascita del linguaggio, l'elemento distintivo dell'animale uomo. Nella sua ricostruzione dello scenario primordiale protagoniste assolute sono le antiche madri e la loro prole. Non avrebbero potuto raccogliere bacche, radici, erbe necessarie al sostentamento senza appoggiare a terra i piccoli, ormai incapaci di aggrapparsi a loro come invece continuava a succedere tra le 6
scimmie antropomorfe. L'unico contatto con gli esserini inermi e piangenti rimaneva allora quello vocale. Cercavano di acquietarli con vocalizzi, ossia rudimentali sonorità melodiche destinate in seguito a trovare affinamento e sviluppo nel protolinguaggio, ma sopravvissute fino a noi attraverso il maternese, la lingua universale dalle tonalità affettive e dalle modulazioni musicali con cui in tutto il mondo ci si rivolge ai bambini piccoli. Musica e linguaggio affonderebbero così nella notte dei tempi, quando accudire significava restare a portata di voce. . Fielder, Susan. AQA drama and theatre studies AS. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 74-D-3 AQA Drama & Theatre Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2 through a variety of printed and electronic media. Fielder, Susan - Friday, Pat. AQA drama and theatre studies A2. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 74-D-1 AQA Drama & Theatre Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2 through a variety of printed and electronic media. Fleming, Michael. The art of drama teaching. London, D. Fulton, 1997. UPS 74-B-301 This book provides a multitude of practical ideas for teachers and student teachers of drama and for those who are interested in using drama to teach other subjects. It takes the form of a detailed discussion of twenty-five drama techniques, each accompanied by practical examples of lessons and illustrated by an extract from a play. . Fleming, Mike. The arts in education: an introduction to aesthetics, theory and pedagogy. London ; New York, Routledge, 2012. UPS 6-C-9900 Do the arts improve academic achievement? What does it mean to ‘teach’ art? What should the balance of classic and pop be in the music curriculum? Should we encourage young children on the stage? How do we judge whether what a child produces is good? How do we justify the arts in the curriculum? What should be the balance between form and content when teaching art? The arts in education inspire considerable commitment and passion. However, this i,s not always matched by clarity of understanding. In this book Mike Fleming introduces the reader to key theoretical questions associated with arts education and clearly explains how these are related to practice. It offers an authoritative account of how ideas relevant to education are addressed by key authors in aesthetics, art theory and cultural studies. Covering all aspects of arts education, the book considers: definitions and theories of art; influences on teaching the arts; researching the arts; teaching and learning; creativity; assessment. Throughout the book there are examples of practice to illustrate key ideas and a discussion of useful background texts with a summary of content and arguments for further exploration. Written by a leading authority in the field, it is essential reading for students on Arts PGCE and M Level courses, teachers of the arts and policy developers that require more understanding and insight into their practice. Fleming, Michael. Teaching drama in primary and secondary schools: an integrated approach. London, D. Fulton, 2001. UPS 74-C-212 This book will be of major interest to student teachers, teachers, lecturers and researchers. It provides a case for an integrated approach to the teaching of drama in primary and secondary schools that will help practitioners develop a theoretical rationale for their work. It also offers practical examples of lesson plans and schemes of work designed to give pupils a broad and balanced experience of drama. These are presented within a framework that argues for an integration of content and form, means and ends, and internal and external experience. Whereas the author's previous work argued for an inclusive approach that reconciled polarized views about performance drama and improvisation, this book shows how those activities can be related to each other in practice in an integrated curriculum. 7
Formica, Serena. Peter Weir: a creative journey from Australia to Hollywood. Bristol; Chicago, Intellect, 2012. UPS 32-C-3567 Peter Weir has been directing Hollywood films since his successful US debut, Witness, in 1985. But does this make him a Hollywood director? Or should he still be considered an Australian filmmaker as many scholars argue? For the first time, Weir’s entire three-decade creative journey from Australia to Hollywood is considered in light of the recent theories on transnational cinema and through a close examination of four key films: Picnic at Hanging Rock, The Year of Living Dangerously, Witness, and The Truman Show The films’ analyses integrate original interviews with Weir and his closest collaborators, including Russell Boyd. The book concludes that Weir is both an Australian and a Hollywood filmmaker—and would be better seen as a transnational filmmaker whose success in the United States reflects the fact that he was already a “Hollywood” director by the time he relocated. Frank, Andre Gunder. World accumulation, 1492-1789. New York, Algora, 1978. UPS 20-C- 5521 This book studies the effects of cyclical fluctuations in the process of capital accumulation - the sixteenth-century expansion, the seventeenth-century depression, the cyclical swings between the Glorious Revolution in England in 1688 and the Peace of Paris in 1763, the Depression and the American, French, and Industrial Revolutions between 1762 and 1789. Frank connects the downswings or crises in accumulation to the changing leadership positions as they shifted from Italy to Spain and Portugal and then to Holland and Britain. He devotes particular attention to the successive incorporation into the single world system of Asia, Africa, and the Americas, whose economies and societies were transformed to contribute to the accumulation of capital in Western Europe and later in North America through exploitation, dependence, and unequal exchange. Fuentes Navarro, Raúl - Sánchez Ruiz, Enrique E. - Trejo Delabre, Raúl. Qué pasa con el estudio de los medios: diálogo con las ciencias sociales en Iberoamérica. Sevilla; Salamanca ; Zamora, Comunicación social, 2011. UPS 32-B-2173(3) Reseña elaborada por Marta Rizo García (Universidad Autónoma de la Ciudad de México) Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica reúne las reflexiones sobre la investigación de la comunicación de tres de los más destacados investigadores en el campo académico de la comunicación mexicano y latinoamericano: Raúl Fuentes Navarro, reconocido por sus aportaciones al estudio de los procesos de institucionalización del campo académico de la comunicación y autor de los principales documentos que permiten contar con una radiografía completa de lo sucedido en el campo; Raúl Trejo Delarbre, destacado estudioso de los medios públicos en México, y reconocido, también, por su labor como promotor de debates políticos y académicos sobre libertad de expresión y acceso a la información; y Enrique E. Sánchez Ruiz, uno de los pioneros de los llamados estudios críticos de las industrias culturales en México, promotor del enfoque de la economía política y reconocido por sus trabajos teóricos y empíricos sobre medios e industrias culturales en el contexto mexicano. Ya en la introducción se pone de manifiesto que la obra presenta tres contribuciones autorreflexivas que giran alrededor de la búsqueda de la identidad de la investigación de la comunicación (en este caso, concretamente, del objeto de estudio que goza de mayor legitimidad: los medios) como campo. Aunque cada uno de los autores escribe desde su posición y trayectoria en el campo, son varios los aspectos que los tres investigadores comparten y que, de alguna manera, fungen como hilo conductor de Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica: 1) Los estudios sobre medios de comunicación han interactuado con las ciencias sociales y no pueden considerarse como un espacio disciplinario por sí mismos; 2) El de la comunicación es un campo que a menudo se ha visto marginado con respecto al campo mayor de las ciencias sociales, situación que, si bien aún prevalece, parece que está modificándose en el actual panorama de la investigación social, donde se observa una tendencia clara a la inter y transdisciplinariedad; y 3) La meta-investigación es necesaria para avanzar en la consolidación de los estudios sobre comunicación. En este caso, el libro se centra específicamente en los medios de difusión, pero bien pueden extrapolarse muchas de estas ideas al campo de la comunicación en general; campo que a lo largo de su relativamente reciente historia ha tenido influencias de ciencias sociales como la sociología, la ciencia política, la economía y la antropología, por citar algunas. 8
En el primer capítulo, “Condiciones institucionales para la práctica de la investigación académica de la comunicación: la persistencia de la triple marginalidad en México”, Raúl Fuentes Navarro presenta reflexiones a todas luces centrales para el campo académico de la comunicación en México y en América Latina. Aquí destacamos únicamente cinco de ellas. Primera, la meta-investigación es un área indispensable para reconocer los procesos de institucionalización, profesionalización y legitimación de la comunicación como campo académico. Segunda, historizar los procesos de institucionalización del campo académico de la comunicación en México implica tomar en cuenta tres niveles de análisis: individual, institucional y sociocultural; en este caso, el autor se centra específicamente en la estructuración institucional del campo. Tercera, la triple marginalidad de la comunicación (propuesta que Raúl Fuentes hiciera años antes y que plantea que la comunicación como espacio académico está marginada con respecto a las ciencias sociales, éstas con respecto a las ciencias duras y la ciencia, a su vez, con respecto a otras prioridades del desarrollo nacional), sigue vigente en la actualidad, pese a que hay algunos elementos que permiten vaticinar cambios y avances importantes, entre los cuales destacan el aumento de investigadores consolidados, de estudios de posgrado y de publicaciones, así como la presencia cada vez mayor de objetos de estudio comunicativos en otros ámbitos de la investigación social. Cuarta, la complejidad del objeto de estudio de la comunicación demanda, hoy más que nunca, propuestas post-disciplinarias, toda vez que es difícil encontrar científicos sociales que nieguen la relevancia de la comunicación (con los medios al centro) en la constitución del mundo contemporáneo; sin embargo, la post-disciplina no está exenta de riesgos, y Raúl Fuentes Navarro señala que uno de los más importantes es la pérdida de los parámetros de rigor académico. Y quinta, la investigación de la comunicación en México e Iberoamérica, pese a su institucionalización, sigue adoleciendo de falta de identidad reconocible como legítima y relevante, y, a decir del autor, “hay evidencias para suponer que el campo seguirá rezagado, todavía por mucho tiempo, en cuanto a la solvencia metodológica y la consistencia epistemológica, así como en cuanto a la legitimidad social y la identidad científica de la investigación de la comunicación en México” (Fuentes, 2011: 35). El capítulo de Raúl Fuentes Navarro, por tanto, pone en evidencia que el campo académico de la comunicación, de naturaleza interdisciplinaria y cuyo objeto de estudio interesa a gran parte de las ciencias sociales, sigue requiriendo de análisis reflexivos que permitan su avance hacia una mayor legitimación como campo de conocimiento dentro de la investigación social. El segundo texto de la obra es el de Raúl Trejo Delarbre. En “El tronco, el árbol, la enramada. La investigación de los medios de comunicación y de las Ciencias Sociales”, Trejo presenta un detallado y riguroso repaso del tratamiento de los medios de comunicación en el ámbito de las ciencias sociales. El hilo conductor del capítulo puede sintetizarse como sigue: a los medios de comunicación se les ha estudiado desde muchas perspectivas disciplinarias, entre las que destacan la ciencia política, la economía, la antropología, y aunque en un principio las reflexiones sobre los medios fueron escasas, posteriormente (ya a finales del siglo XX, a decir del autor) suscitaron aportaciones muy sugerentes en el pensamiento político y social. Para Trejo Delarbre, la marginación de la comunicación con respecto a las ciencias sociales, más que un problema, “ha sido desafío, ventaja e inclusive oportunidad para una construcción creativa de los marcos metodológicos en los que se apoya el estudio de los medios” (Trejo, 2011: 60). Pese a que el autor afirma que el repaso a la investigación social sobre los medios no puede ser completamente exhaustiva, Trejo Delarbre presenta una revisión bastante completa, e incluye referencias a autores clásicos como Tocqueville y Compte, Marx y Engels, Lenin y Gramsci, Weber, entre otros, hasta aportaciones más recientes emanadas de las propuestas de Sartori, Thompson y Castells, pasando por los planteamientos del empirismo estadounidense, la escuela de Frankfurt, los Estudios Culturales (tanto anglosajones como latinoamericanos), las teorías de los medios como legitimadores de la ideología dominante de Armand Mattelart, la teoría de la esfera pública de Habermas, la aproximación sistémica de Niklas Luhmann, y la relación entre los medios y la democracia planteada por Dahl, por citar sólo algunas de las referencias incluidas en este detallado repaso. El capítulo de Raúl Trejo Delarbre da cuenta de la importancia cada vez mayor de los medios de comunicación como objeto de interés para la mayoría de las disciplinas sociales, entre las que destacan, sin duda, la sociología, la economía y la ciencia política. A decir del autor, “la relevancia de los medios es ahora tan evidente que casi no hay un solo pensador político o analista social que no la tome en cuenta” (Trejo, 2011: 94). Sin embargo, y en ello coincide con Raúl Fuentes, Trejo Delarbre no duda en afirmar que muchas de las reflexiones sobre los medios siguen sin tener 9
referentes teóricos precisos, están a menudo supeditadas a la coyuntura y presentan débiles referencias empíricas. Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica concluye con el capítulo de Enrique E. Sánchez Ruiz, que lleva por título “Recuperar la crítica. Algunas reflexiones personales en torno al estudio de las industrias culturales en Iberoamérica en los últimos decenios”. En el texto, Sánchez Ruiz presenta un repaso de los cambios en los climas ideológicos dominantes en las ciencias sociales latinoamericanas, que pasaron del dominio de la episteme crítica propia de los años 60 y 70 a propuestas más conservadoras a partir de los 80’s. El autor propugna la recuperación del espíritu crítico de las ciencias sociales, específicamente en el ámbito de la investigación de los medios de comunicación, que necesariamente debe interactuar con las ciencias sociales. A lo largo del capítulo, el autor plantea que los medios son instituciones sociales multidimensionales, condición que los hace ser un objeto de estudio susceptible de ser abordado desde múltiples miradas. Desde este lugar, Sánchez Ruiz plantea varios temas de interés para la metarreflexión de los estudios de la comunicación. Aquí destacamos únicamente las cuatro aportaciones que nos parecen más importantes. Primera, es necesario que la investigación de la comunicación, además de plantear acercamientos epistemológicos adecuados, sea ética y políticamente conveniente para la sociedad. Segunda, uno de los grandes retos epistemológicos de la investigación de la comunicación es la necesidad de desarrollar con rigor competencias teóricas y metodológicas de los campos académicos con los que la comunicación interactúa. Tercera, la recuperación de la episteme crítica en los estudios de los medios de comunicación debe articular las miradas más totalizadoras y estructurales de los enfoques críticos con los planteamientos de corte micro-social aportados por las corrientes de estudios de los años 80 y 90. Y cuarta, a la investigación latinoamericana de los medios y las industrias culturales se le debe exigir, actualmente, acercamientos inter, multi y transdisciplinares; rigor académico; correcta articulación de investigación teórica y empírica; utilidad científica y social; y posicionamientos críticos que permitan construir conocimiento para lograr más y mejores formas de desarrollo de las sociedades. Este breve repaso por los contenidos de la obra Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica ponen de manifiesto que su lectura puede ser muy sugerente para estudiantes de comunicación y áreas afines, pero sobre todo, para académicos del campo de la comunicación mexicano e iberoamericano interesados en conocer con detalle qué se ha investigado sobre los medios de comunicación y cómo el campo de la comunicación debe necesariamente relacionarse con el resto de ciencias sociales. Los medios de comunicación, como objeto complejo y cambiante, requieren hoy más que nunca de aproximaciones inter y transdisciplinarias para su mejor comprensión. Gandhi, Mohandas Karamchand - Ellsberg, Robert. Gandhi on Christianity. Maryknoll, N.Y., Orbis Books, 1991. UPS 23-C-1184 Gandhi is widely revered as one of the great moral prophets of the twentieth century. This book focuses on a less well-known area of his interest: his engagement with Jesus and Christianity. As a faithful Hindu, he was unwilling to accept Christian dogma, but in Jesus he recognized and revered one of history's great prophets of nonviolence. Gedda, Lido, et al. Kantor: protagonismo registico e spazio memoriale. 2. ed. Firenze, Titivillus, 2007. UPS 74-B-201 “Kantor. Protagonismo registico e spazio memoriale” rappresenta ancora oggi un esempio pressoché unico nel panorama dell’editoria italiana dedicata al regista-drammaturgo polacco. La raccolta di saggi degli studiosi, nella nuova edizione arricchita da una introduzione e dal contributo di Anna Baranowa, che riconduce l’opera di Kantor all’interno del concetto otto-novecentesco di opera d’arte totale, offre un elaborato di idee e intuizioni, originale e coraggioso. Anche se molte delle riflessioni non nascondono il debito nei confronti della preziosa partitura di “Wielopole/Wielopole”, pubblicata in edizione italiana nel 1981, nella quale con «perizia minuziosa» Kantor si era preoccupato «di aggiungere commenti e interpretazioni alle scene via via costruite», l’orientamento delle analisi risulta autonomo. «Vedendo lo spettacolo si prova infatti la strana sensazione che Kantor impieghi i commenti con il chiaro proposito di portare su una falsa pista, su di un binario morto»: una ‘sfida’ maliziosa che gli autori hanno raccolto e con acume trasformato in modo affatto inconsueto. 10
Gili, Guido - Colombo, Fausto. Comunicazione, cultura, società: l'approccio sociologico alla relazione comunicativa. Brescia, La Scuola, 2012. UPS 32-B-2178 Cosa significa comunicare? A cosa serve? Come comunichiamo, in quali forme e con quali mezzi? Perché i tentativi di comunicare possono riuscire o andare incontro al fallimento? A queste domande fondamentali tentano di rispondere tutte le scienze della comunicazione. In particolare, il volume “Comunicazione, cultura, società. L’approccio sociologico alla relazione comunicativa” presenta e discute criticamente la prospettiva sociologica. Come illustrano gli autori, i professori Guido Gili e Fausto Colombo, la sociologia studia la comunicazione in quanto relazione tra soggetti agenti che interpretano i propri rispettivi comportamenti comunicativi in quanto espressioni di intenzioni, volontà e scopi. L'approccio sociologico analizza questa relazione nelle sue dimensioni materiali, sociali, normative e di potere. Aggiornato agli esiti più recenti della ricerca sociologica internazionale, il volume non si limita a costituire una introduzione sistematica allo studio della comunicazione, ma offre anche una prospettiva innovativa sul suo rapporto con la cultura e la società. Guadagnini, Walter. Fotografia. Bologna, Zanichelli, 2000. UPS 32-D-456 Il libro mostra l'evoluzione del linguaggio e della tecnica fotografica. Lo fa attraverso le tre parti in cui è diviso il volume. La prima parte ripercorre la storia della fotografia mondiale, letta nei suoi rapporti con la società del tempo. Viene rivolta una particolare attenzione alle ricerche più recenti e alle vicende della fotografia italiana del dopoguerra. La seconda parte presenta una guida di base al fotografare e permette di avvicinarsi al momento tecnico, connaturato al mezzo fotografico. La terza parte è costituita da una serie di letture di opere dei fotografi che, a giudizio dell'autore, hanno maggiormente influenzato lo sviluppo del linguaggio fotografico. . Guadagnini, Walter, et al. La fotografia. Milano, Skira, 2011. UPS 32-D-457(1) Questa opera è suddivisa in quattro volumi ed è il racconto della fotografia mondiale. Piano dell'opera: Volume 1, Le origini 1839-1890; Volume 2, Una nuova visione del mondo 1891-1940; Volume 3, Dalla Stampa al Museo 1941-1980; Volume 4, L'età contemporanea 1981-2010. Hartnoll, Phyllis - Found, Peter. The concise Oxford companion to the theatre. 2nd ed. Oxford ; New York, Oxford University Press, 1992. UPS 74-C-206 This new edition of an extremely popular reference work has been completely revised both to widen its coverage of the theater and to bring existing entries up to date. Based on the highly acclaimed fourth edition of The Oxford Companion to the Theatre, it offers theater-goers an indispensable handbook to all aspects of the stage. The range of the book is international and it places a wealth of information right at the reader's fingertips. There are entries on dramatists, from Plautus and Ibsen to August Wilson and V�clav Havel; actors and actresses, from Sarah Bernhardt to Laurence Olivier and Anthony Hopkins; directors, such as Peter Brook, Peter Hall, and Mike Nichols; theaters, from Shakespeare's Globe to the Palais Royal in Paris and the Lunt-Fontanne in New York; and critics, such as Kenneth Tynan and Clive Barnes. In addition, there are entries on theater styles, drama festivals, and fascinating details about everything from theater companies, designers, and producers to winners of the Pulitzer Prize. The more technical aspects of theater are also covered, for example lighting, sound, method acting, and the different parts of a stage, and a complete system of cross-referencing makes it particularly easy for readers to find what they are looking for. Jallov, Birgitte. Empowerment radio: voices building a community. Gudhjem, Empowerhouse, 2012. UPS 32-C-3571 ‘EMPOWERMENT RADIO – Voices building a community’ sets out to demonstrate why community radio during the past decade has repeatedly been recommended as a powerful catalyst for development – ‘the missing link’ between development support being provided and change actually taking place. This book has been written with a desire to share powerful insights and experiences that can help get a genuine community radio off the ground – and keep it on air. It offers a step-by- step presentation of the central conceptual and practical aspects that are essential for creating EMPOWERMENT RADIO: A sustainable, community-run, well managed, simple and effective platform for the community’s voices, with space for debate on issues of importance that range from urgent ad 11
hoc problems, over continued debate on community development, and onward toward a celebration of the local culture. Liperi, Felice. Storia della canzone italiana. 2. ed. Roma, RAI-ERI, 2011. UPS 32-C-3194 Settecento anni di storia nazionale, decine e decine di artisti, centinaia di canzoni evocate per raccontare un'avventura musicale che non smette di entusiasmare. Quest'opera scava nelle nostre radici canore fino al '200 per capire dove è nata e come si è sviluppata la canzone italiana e si propone come ricerca preziosa per farci conoscere una parte importante della nostra cultura. E una serie di cantanti, autori, direttori, attori che hanno entusiasmato l'Italia dei tempi di Caruso fino a quelli di Alex Britti, passando per la romanza e la ballata, il rock e la musica folk in un grande affresco che presenta la voce e il gusto di un paese. . Lugon, Olivier. Lo stile documentario in fotografia: da August Sander a Walker Evans, 1920-1945. Milano, Mondadori Electa, 2008. UPS 32-C-3646 Per stile documentario si intende una pratica fotografica in cui l'artista scompare per lasciar spazio ad autentici "duplicati del mondo", l'esigenza basilare di fotografare "le cose così come sono", la volontà di accettare il mondo così com'è, senza alterare il soggetto che si presenta davanti alla macchina fotografica. Ma come interpretare questa neutralità efficace? Come quest'assenza dell'autore ha suscitato l'eccesso di presenza dell'opera? Per quale alchimia la cancellazione radicale dell'artista è potuta diventare il culmine dell'arte? Olivier Lugon ha dedicato molti anni allo stile documentario. Ha lavorato sul fondo Sander, spulciato gli archivi della Farm Security Administration, interrogato i sopravvissuti. Ha letto i periodici, la corrispondenza, i cataloghi, i libri scritti tra le due guerre. Ha messo insieme una massa d'informazioni senza pari perché il paradosso dello stile documentario non può chiarirsi se non attraverso il contesto istituzionale, estetico e politico di quel periodo, indagando la maniera in cui, all'interno del mondo fotografico, si è effettuato il passaggio da un sistema che opponeva arte e documento a un sistema che li associa. . Manning, Patrick - Frank, Andre Gunder - Gills, Barry K. Andre Gunder Frank and global development: visions, remembrances, and explorations. London; New York, Routledge, 2011. UPS 20-C-5418 This work focuses on the ideas and influence of Andre Gunder Frank, one of the founding figures and leading analysts of political economy at the global level. Through discussion of his work the contributors in this volume examine the shifting currents of the world economy and the accompanying controversies, advances, and regressions in the understanding of global patterns in present and past. Frank's publications from the 1960s to his death in 2005 enlivened and advanced debates on every continent. He analyzed Latin American dependency, long-term accumulation of capital, world systems, shifting dominance in the world economy, and social movements. His style of wide-ranging scholarship, shared by a growing number of analysts, demonstrated its relevance to the basic causes and effects of economic and social change. This collection provides a comprehensive overview of the legacy of Frank’s work and takes stock of the recent and expected developments in global and historical analysis of political economy. It will be of great interest to students and scholars of international political economy, international relations and political theory. Marconi, Luca. Musica, espressione, emozione. Bologna, CLUEB, 2001. UPS 31-B-374(17) Che cosa avviene quando sentiamo che un brano musicale e' triste o gioioso? Quali componenti di tale brano lo fanno apparire espressivo dell'una o dell'altra emozione? E quale relazione intercorre tra tale espressivita' e la sua capacita' di provocare un certo stato d'animo? A queste ed altre domande affini verranno fornite delle risposte discutendo gli approcci piu' autorevoli finora condotti nei loro confronti e proponendo ulteriori prospettive. Il percorso svolto, che cerca di integrare il piu' possibile teorie generali ed esemplificazioni specifiche, ricerche ermeneutiche e indagini analitiche, sara' allora un dialogo con i metodi e i linguaggi di diverse discipline, quali la semiotica, la psicologia, la filosofia e l'estetica della musica. La prima parte del libro si concentra sull'espressivita' emotiva della musica, affrontando dapprima la sua relazione con le intonazioni vocali e i gesti corporei che esprimono emozioni, per poi indagare il suo rapporto con le esperienze emotive 12
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