LIBERO DAL PANICO Come uscire dal panico in meno di 2 minuti con il tuo respiro - Paolo Cericola

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LIBERO DAL PANICO Come uscire dal panico in meno di 2 minuti con il tuo respiro - Paolo Cericola
Paolo Cericola

LIBERO DAL PANICO
Come uscire dal panico in meno di 2 minuti
            con il tuo respiro.

    © Paolo Cericola (proprietà letteraria riservata )

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Libero dal Panico

                         Coordinamento editoriale
                              Cosimo Melle

Questo e-book è gratuito e puoi regalarlo a chiunque pensi possa tornare utile, a
patto di non modificare in alcun modo il contenuto e di citare sempre l’autore
“Paolo Cericola” e la fonte: http://liberodalpanico.it/

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Paolo Cericola

                     Paolo Cericola è il fondatore
                     della prima Scuola di
                     Respiro® in Italia. In più di
                     32 anni di pratica ha
                     aiutato oltre 4.000 persone
                     a ritrovare la propria
                     serenità ed a vivere una vita
                     piena e soddisfacente.

In questo documento, con la necessità di essere
sintetici, trovi spiegati gli 11 passi che ti
aiuteranno ad uscire velocemente dai tuoi
attacchi di panico.

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Libero dal Panico

                       PREMESSA	
  

   Nell’Universo	
   esistono	
   solo	
   2	
   cose:

                l’Amore	
   e	
   la	
   Paura

                          Il	
   resto,
sono	
   solo	
   sottotitoli	
   di	
   queste	
   due	
   cose
                               e…
quando	
   conosci	
   la	
   cosa	
   che	
   ti	
   fa	
   paura,

                                                                      4
Paolo Cericola

rimane	
   solo

  Amore.

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Libero dal Panico

                INTRODUZIONE	
  

Avevo 23 anni e durante la mia prima seduta di
respiro venni preso da un attacco di paura
folle, non era panico, era terrore puro al punto di
sentirmi morire.

La scelta in quel momento era: “morire subito” o
“dopo due respiri”.

Non avevo nessuna intenzione di morire (anche se
qualche volta durante l’adolescenza avevo
pensato ai vari modi per suicidarmi) ma ti posso
giurare che la “mia vita” in quella occasione
mi premeva fortemente.

Sarei scappato via di corsa, alla velocità della luce
se avessi potuto. Già! Se avessi potuto, perché nel
frattempo ero paralizzato completamente dalla
testa ai piedi e non riuscivo più a muovere niente.

Ero tutto un dolore che più cercavo di muovermi
più aumentava, insieme ovviamente al terrore di
morire.

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Paolo Cericola

Ho continuato quindi a fare con gran fatica quegli
apparenti due respiri che mi rimanevano e dopo
un po’, sentii una voce forte e chiara dentro di me
che diceva: “Paolo questa è la strada!”

Ora, prova ad immaginare che, mentre sei già nel
terrore, inizi anche a sentire le voci… in quel
momento l’unica cosa che ho pensato è stata:
“…voi siete matti!”

Ad ogni modo, “l’unica” cosa che ancora riuscivo
a fare era “respirare”, per cui ho continuato a
farlo e alla fine dell’ora si è sciolto tutto. Stavo
così meravigliosamente bene come non avevo
mai neanche lontanamente sognato in tutta la
mia vita.

Non avrei mai immaginato che potesse esistere
una condizione simile e dopo quella esperienza,
così terrorizzante ma anche così meravigliosa, ho
voluto ripeterla (non per paralizzarmi, ma per
stare ancora così meravigliosamente bene).

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Libero dal Panico

L’ho fatto tutti i giorni per anni e anni, ripetendo
più volte quella esperienza di paralisi, ma non più
così terrorizzante. Sicuramente paurosa, ma
poiché ero già sopravvissuto alla prima, potevo
superare anche le altre.

Da allora non ho più smesso di “respirare
consapevolmente” e, con il tempo, quel
tremendo stato di paralisi e paura non ha più
fatto parte della mia vita.

Ci ho messo ben 13 lunghi anni (perché nessuno
mi ha mai saputo dare spiegazioni chiare) per
scoprire come non andare più in quello stato di
paralisi e paura, ma tu puoi stare tranquillo
perché non ci metterai così tanto.

Durante il mio percorso ho scoperto molte
“scorciatoie” e in questa guida voglio darti dei
suggerimenti concreti per superare i tuoi
attacchi di panico in modo pratico, facile e
veloce.

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Paolo Cericola

Cos’è un attacco di panico?

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Libero dal Panico

Secondo l’Istituto Nazionale della salute mentale,
ansia, panico e disturbi correlati colpiscono circa
19 milioni di persone in età superiore ai 18 anni
in Europa.

I sintomi in quasi tutti i casi sono gli stessi: senso
di soffocamento, capogiri, sudorazione, tremori,
formicolio molto forte, dolori al petto, sentirsi
estraniati dal proprio corpo o ancora, avere la
sensazione che stia per succedere un qualcosa di
terribile, sentirsi sul punto di morire.

Molto spesso provare una strana sensazione che
non fa parte del nostro quotidiano può
trasformarsi in un attacco di panico.

A volte basta un nonnulla, una sciocchezza
impercettibile e parte un attacco di panico.

Molto spesso provare un qualche tipo di dolore
può portare ad avere un attacco di panico.

Ma quando si parla poi con la persona che ha
avuto un attacco di panico quello che si evince è
che non c’è nulla di reale lì intorno che possa
metterlo seriamente in pericolo a parte la
“PAURA”, anzi per dirla meglio “LA PAURA
DELLA PAURA”.

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Paolo Cericola

La cosa che si nota in una persona che ha subito
degli attacchi di panico, è una sorta di dolore o
di sofferenza, nel non riuscire ad uscire fuori da
quella situazione e poi qualsiasi dolore si
aggiunga, anche se di lieve entità (e che in altre
situazioni non ci si fa caso o non ci si porta
l’attenzione più di tanto) è qualcosa che non fa
altro che aggravare la situazione.

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Libero dal Panico

     Primo passo:
LA CONSAPEVOLEZZA

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Paolo Cericola

La verità è che tu non sei veramente il
tuo “dolore”.	
  

Esatto: non sei veramente il tuo dolore!

La verità è che tu “puoi sentire il tuo dolore”, ma
“non sei il tuo dolore”.

Se chiudi gli occhi e provi a ripensare ad un
evento della tua vita in cui hai provato dolore e ti
concentri abbastanza su quell’evento ripescando
tutti i particolari, arriverai a sentire il dolore di
quella esperienza anche se è ormai lontano e non
è qui in questo spazio-tempo.

Puoi provare ad immaginare, sempre con gli
occhi chiusi, di premere un limone sulla tua
lingua e sentire che il corpo rabbrividisce e i peli
si drizzano, eppure il limone nello spazio-tempo
dove sei ora non c'è fisicamente.

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Libero dal Panico

               QUINDI PRIMA GARANZIA:

              QUALSIASI COSA SIA SUCCESSA,
                 OVUNQUE SIA SUCCESSA,
                    È GIÀ SUCCESSA!

Per cui tu sei molto, ma MOLTO, ma MOLTO PIÙ
FORTE DI QUELLO CHE CREDI!	
  
       	
  
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Paolo Cericola

Secondo passo:
SEI QUI ORA!

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Libero dal Panico

Un punto molto importante è che “sei qui
ora!”

Sei già sopravvissuto a qualsiasi cosa sia
successa e ovunque sia successa, altrimenti non
saresti qui a leggere questo documento,
ascoltando quello che dico.

Tu non sei veramente “quel dolore” o “quella
paura” che credi di avere o che credi che sia più
grande di te a tal punto da non potercela fare (in
realtà ce l’hai già fatta).

Quello che stai facendo è semplicemente
“scappare” per non “sentire” qualcosa che ti fa
paura.

E quella cosa che ti fa paura, ti fa paura per un
solo e semplice motivo: "NON LA CONOSCI!"

Sapevi che gli attacchi di panico durano solo dai
30 secondi ai 4 minuti?

Ma poi in realtà puoi fomentarli con la tua paura
dell’ignoto e farli durare anche un’ora o più, se
non addirittura giorni.
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Paolo Cericola

Entrando così in un circolo vizioso, come un cane
che si morde la coda.

Tutti coloro che hanno imparato a non reagire,
come viene insegnato nel metodo LdP (Libero dal
Panico), non soffrono più di attacchi di panico,
oppure, se ancora qualcosa scaturisce, ne
vengono fuori in uno o due minuti, grazie al
Respiro Originario.

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Libero dal Panico

  Terzo passo:
ADDIO PRONTO
 SOCCORSO!

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Paolo Cericola

Lascia perdere il pronto soccorso.

Classico di chi soffre di panico è la corsa al pronto
soccorso.

Là sì, che conoscono bene questi malati:
chiedono cure ed esami, o per il mal di cuore a
causa delle palpitazioni, o ai polmoni perché si
sentono soffocare, o dall’otorino per via delle
vertigini…

Ma dopo aver fatto qualche controllo, nella
maggior parte dei casi il tutto si risolve con un
bell’ansiolitico in pillola o in puntura e con l’essere
rimandati a casa.

Qualche anno fa veniva da me un uomo che mi
raccontava che “viveva e dormiva in
macchina” ormai da circa un anno, perché alla
prima sensazione di panico correva al pronto
soccorso, ma visto che lì ormai lo conoscevano,
molte volte non gli davano neanche più i farmaci
e lo rimandavano a casa con delle pacche sulle
spalle.

A distanza di due settimane, dopo la terza
sessione del metodo LdP, ha ricominciato a
dormire tranquillamente nel suo letto.
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Libero dal Panico

Purtroppo i medici e gli psicoterapeuti, non
sapendo come funzionino certi meccanismi,
ricorrono ai farmaci per “curare” (per così dire) la
PAURA.

In realtà quello che succede con i farmaci è un
po’ qualcosa di questo genere, te lo spiego con
una metafora:

“Immagina che stai guidando la tua macchina
e all’improvviso si accende la spia della
benzina o dell’olio, ma tu per non vederla ci
metti sopra un bel cerotto grande”.

Bene!

Risolto il problema!

Per un po’...

...ma “la benzina o l’olio” prima o poi...
...finisce, e tu rimarrai a piedi inevitabilmente.

La stessa cosa accade con un attacco di panico:
prendi un farmaco per tappare qualcosa che sta
succedendo, di cui non conosci la causa, e pensi
di aver risolto il problema.

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Paolo Cericola

Ti raccontano che hai o che hanno guarito il tuo
attacco di panico.

Ma intanto tu ti senti addormentato, ovattato e
non in pieno possesso di tutte le tue facoltà, e
continui a sentire quella sensazione, vero?

E vorresti liberarti delle pillole e anche di quella
sensazione di paura, non è vero?

N.B. L’uso di medicinali può essere valido per un
brevissimo tempo, diciamo per superare la crisi
momentanea, se proprio non si riesce a venirne
fuori immediatamente; dopo o di più è solo
deleterio, non ti aiuta, anzi ti sega le gambe per
così dire.

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Libero dal Panico

  Quarto passo:
CONOSCI IL TUO
   NEMICO!

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Paolo Cericola

Per liberarsi di qualcosa, prima bisogna
conoscerla.

Un crescente numero di persone vive la terribile
esperienza dell’attacco di panico.

Pochi secondi o qualche minuto di terrore in cui il
corpo e la mente sono sconvolti dall’incontro
improvviso con le paure umane più profonde: la
malattia, la morte, la follia.

E spesso poi l’avvinghiante “paura della paura”
congela la vita quotidiana, rendendo impossibili le
attività più semplici.

La parola “panico” nasce dalla mitologia greca in
cui si narra del “dio Pan”, metà uomo e metà
caprone, abituato a comparire all’improvviso sul
cammino altrui, suscitando un terrore interiore e
scomparendo poi velocemente, lasciando le
proprie vittime nell’incapacità di spiegarsi quanto
fosse accaduto e ciò che avessero provato.

Similmente a quanto si racconta in tale leggenda,
un attacco di panico è un episodio breve ed
intenso in cui si sperimenta ansia acuta, che
insorge in modo improvviso e che comporta
sintomi fisici e vissuti psicologici di terrore.

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Libero dal Panico

Tale problematica ha delle sue connotazioni ben
precise,   definite   da   alcuni   sintomi  che
coinvolgono    il   corpo,   tra  i    quali più
frequentemente vengono riportati:

  • difficoltà    respiratoria,    tecnicamente
    definita dispnea;

  • sensazione soggettiva di “fame d’aria” e di
    soffocamento;

  • tachicardia     o    palpitazioni,     spesso
    associati a dolori al torace;

  • aumento della sudorazione oppure
    brividi, legati a repentini cambiamenti della
    temperatura corporea e della pressione;

  • rossore al viso e talvolta all’area del
    petto;

  • capogiri, sensazione di stordimento,
    debolezza con impressione di perdere i
    sensi;

  • parestesie,        più    comunemente
    rappresentate      da  formicolii   o
    intorpidimenti nelle aree delle mani,
    dei piedi e del viso;
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Paolo Cericola

  • nausea, sensazioni di chiusura alla bocca
    dello stomaco o di brontolii intestinali;

  • tremori fini o a scatti.

Insieme      alle    descrizioni   di   un   quadro
sintomatologico di tipo corporeo, le persone che
vivono un attacco di panico riferiscono degli stati
psicologici tipici di questo picco di ansia.

Questi ultimi in genere possono comprendere:

  • sensazione di non essere parte della realtà,
    definita scientificamente derealizzazione;

  • sensazione di oscuramento del proprio sé,
    di essere osservatore esterno del
    proprio corpo e dei propri processi
    mentali, definita depersonalizzazione;

  • presentimento che stia per avvenire
    qualcosa di terribile, associato ad una
    sensazione di impotenza nel gestirlo;

  • paura di perdere il controllo;

  • paura di impazzire;
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Libero dal Panico

  • paura o convinzione di essere vicini alla
    morte;

  • crisi di pianto;

  • sensazione di rivivere qualcosa di già
    provato (deja-vù).

Ogni crisi di panico rappresenta un circolo
vizioso in cui i sintomi fisici alimentano quelli
mentali e viceversa.

Per dirla in breve:

       Il famoso cane che si morde la coda.

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Paolo Cericola

La durata di questo malessere acuto può andare
da qualche minuto fino a crisi di circa mezz’ora,
un’ora o più; per questo i progressi nel suo
superamento riguardano anche la capacità di
accorciare i tempi della sua massima espressione.

In sintesi, quello che tu stai vivendo è solo la
PAURA della Paura!

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Libero dal Panico

    Quinto passo:
GUARDA IN FACCIA LA
     REALTÀ!

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Paolo Cericola

La PAURA della Paura.

Il sintomo chiave in tutta questa storia è la
paura persistente di avere altri attacchi di
ansia o di panico in futuro.

La paura in se non è il problema, anzi è
fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Metti il caso che all’improvviso dietro di te arriva
un leone che ruggisce e che sarebbe contento di
averti per cena.

Immediatamente dentro di te scattano tutta una
serie di reazioni (più che normali) che hanno lo
scopo di salvarti la pelle, in poche parole la
natura ti dà il turbo, o combatti ed uccidi il
leone, o scappi il più velocemente possibile.

In questo momento tu non hai nessuna
preoccupazione e nessun dolore di nessun
genere, il tuo “unico” comandamento è “SALVARE
LA PELLE”

Dunque, in conclusione cosa è successo?

La Paura (quella vera) ti ha salvato la vita!

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Libero dal Panico

Ammettiamo ora che tu sia riuscito ad uccidere il
leone oppure a fuggire il più lontano possibile.

Mentre stai riprendendo fiato, arriva qualcuno che
ti chiede cosa sia successo, tu racconti l’accaduto
e mentre lo fai riprovi le stesse sensazioni,
che ormai sono solo un ricordo (per quanto
vicino) già lontano.

Ma cosa succede dopo 10-30-50 anni mentre tu
sei vicino al televisore e vedi un leone, oppure
quando racconti agli amici la tua storia?

Riproverai di nuovo le stesse sensazioni, intense
come la prima volta, anche se in questo
momento quello che è in ballo è solo la “PAURA
della Paura”.

Quindi non è reale ora!

Ma nella tua mente invece sì, e questo mette
in moto tutta una serie di reazioni, che in questo
momento non sono adeguate all’ambiente dove
sei in realtà (ti ricordi l’esempio del limone
che ti ho fatto prima? È lo stesso meccanismo).

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Paolo Cericola

   Sesto passo:
RISCOPRI LE TUE
   MEMORIE!

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Libero dal Panico

Cosa si può        fare   allora?   È    possibile
cambiare?

Sì, certo! È possibile cambiare questa
situazione, ed anche abbastanza velocemente.

È ovvio che molto dipende da persona a persona
e da quanto velocemente impara a fidarsi di se
stessa e soprattutto, visto che è la parte più
interessata, a fidarsi del “proprio respiro”.

Potrà sembrarti strano sentirlo:

  “la stragrande maggioranza delle persone ha
   paura del proprio respiro, nonostante sia la
       funzione primaria della nostra vita”.

Infatti, se fai caso all’elenco sopra - nel quarto
passo - la prima delle voci segnalate è “difficoltà
respiratoria” e “fame d’aria” che nella mia
professione incontro quotidianamente con le
persone che vengono da me a fare le proprie
sedute.

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Paolo Cericola

Bada bene, non sto parlando qui di una qualsiasi
delle tecniche che si trovano in giro (yoga & co.)
dove ti insegnano a controllare il respiro o la
situazione, bensì del “Respiro Originario”,
quello che hai nel tuo DNA da milioni di anni, e di
cui puoi fidarti pienamente, senza controllarlo.

Cosa che nelle ultime centinaia di anni abbiamo
perso, grazie all’intervento frettoloso nelle
nascite.

Ma non è questo il luogo dove affrontare tale
tematica, se vuoi puoi trovare molto materiale sul
mio sito: http://scuoladirespiro.com/

Volevo invece farti sapere alcune cose molto
importanti e di cui non si sente parlare molto in
giro, riguardo alle tue reazioni ed ai tuoi attacchi
di panico.

In qualsiasi momento puoi succederti che
vengano restimolate “memorie” di cui non sai
nulla, di cui non sei consapevole, che però ti
tengono legato ed inibito, portandoti a ripetere
sempre gli stessi errori oppure a scappare o
reagire    nei   modi      più   impensati,     con
comportamenti, atteggiamenti e reazioni varie
che creano insoddisfazione, irritabilità, malessere
o malattie vere e proprie.
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Libero dal Panico

Con il sistema LdP, ogni volta che una di queste
memorie viene “rivissuta” (non ricordata),
diviene chiara e si scarica il carico emotivo
in essa contenuto, la persona fa degli enormi
progressi, sia a livello di benessere fisico che di
coscienza, e può finalmente permettersi di
entrare in stati più elevati di consapevolezza.

La differenza tra le “memorie” di cui sto parlando
e quello che comunemente viene inteso dalle
persone come “ricordi” è notevole e sostanziale.

I “ricordi” sono qualcosa che noi conosciamo
razionalmente e di cui abbiamo coscientemente
consapevolezza, poiché vengono registrati in uno
stato di veglia e lucidità mentale.

Ad esempio, in questo momento stai registrando
nel tuo cervello tutto quello che sta succedendo
dentro e fuori di te, la temperatura dell’aria, gli
odori, i suoni dell’ambiente intorno a te, il gusto
del caffè o del cibo che stai mangiando, il prurito
sulla pelle o il calore del sole ecc., e quando ti
interesserà ritornare a questo momento, con un
piccolo sforzo di concentrazione i tuoi ricordi si
affacceranno riportandoti le informazioni che ti
servono, ricreando la situazione che era presente
in quel momento.

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Paolo Cericola

Altra cosa sono le memorie di cui si parlava
prima.

Cosa accade quando una persona subisce un
trauma o uno shock improvviso ed inaspettato?

Il trauma può durare 2 secondi o 2 mesi a
seconda dell’intensità.

Il trauma o lo shocK può essere anche
emozionale, come la perdita di una persona cara,
la mamma, il papà, un figlio, un amico/a,
l’amante, la perdita del lavoro, un tradimento
inaspettato.

Oppure cosa accade quando la persona è sotto i
ferri chirurgici, sotto anestesia, sotto ipnosi, sotto
l’uso di droghe, alcol o psicofarmaci pesanti,
insomma in tutti quegli stati in cui una persona
non è cosciente?

Quello che succede è che noi continuiamo a
registrare tutto ma ad un livello molto più
profondo, non a livello cosciente e razionale, per
questo motivo dopo un trauma la persona non ha
ricordo di quello che sia successo in quel lasso di
tempo; è come con l’ipnosi, quando una persona
viene ipnotizzata e le viene detto di non ricordare
nulla al risveglio.
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Libero dal Panico

Quando si risveglierà non ricorderà nulla e per
quanti sforzi farà non sarà in grado di ricordare
nulla, perché c’è un vero e proprio comando che
le impedisce di farlo, registrato nella sua
memoria profonda.

Con questo genere di memorie, entra in gioco nel
nostro meraviglioso corpo un meccanismo
chiamato “mente reattiva” che è come un pilota
automatico, progettato per salvarci la pelle
qualora se ne presenti la necessità, ed è un
meccanismo velocissimo: “prova a ricordare
l’ultima volta che hai messo la mano su qualcosa
di bollente a quale velocità è schizzata via la tua
mano.”

Ebbene, questo meccanismo non ha fatto altro
che prendere, proprio da quelle memorie, le
informazioni necessarie a mantenere la salute del
corpo, ed è veramente fantastico nel farlo.

La mente reattiva ha però un handicap: è
velocissima come un fulmine in confronto alla
nostra mente razionale che è una lumaca, ma
non ha capacità di logica e non riesce a
distinguere una cosa da un’altra, ad esempio un
elefante che ti ha pestato un piede ed una penna
(se ha lo stesso colore dell'elefante) per la mente
reattiva sono la stessa cosa.
                                                   36
Paolo Cericola

Quindi se vai in un ambiente qualsiasi e
casualmente c’è una penna di quel colore in
quell’ambiente, comincerai a sentirti in uno
stato di ansia, ma non ne capirai il motivo,
perché intorno a te non c’è nulla che possa
provocarti ansia; se poi casualmente c’è
anche lo stesso odore o suono, allora sono
guai perché la mente reattiva ti farà reagire con
la fuga in preda al panico, credendo di salvarti
da un pericolo di morte o di dolore, che però in
realtà non esiste.

Ogni volta che una memoria viene portata
alla coscienza e chiarita,     si ha   un
cambiamento immediato e di benessere nella
persona che lo sperimenta, tanto da farle
esclamare che è miracoloso.

In realtà di miracoloso non c’è nulla, c'è solo
chiarezza, e conoscenza, come dicevo all’inizio, di
quello che ti spaventava, e quindi scompare la
paura che è la causa ultima di tanto malessere,
sofferenza, malattie e conflitti con gli altri.

                                                  37
Libero dal Panico

         Sì, ma…
…in pratica cosa posso fare
      quando ho un
   attacco di panico?

                                   38
Paolo Cericola

   Settimo passo:
FAI QUESTO PRIMO
    ESERCIZIO!

                          39
Libero dal Panico

Adesso, come “pronto soccorso”, puoi fare
questo breve e semplice esercizio.

Può sembrarti molto semplice, e sicuramente lo
è, ma proprio perché è così semplice che
funziona!

Prova questo piccolo e veloce esercizio per
calmarti e riprendere il controllo, per recuperare
energia e liberarti dai tuoi attacchi di panico o di
ansia eccessiva, ed alla fine di questo esercizio
riuscirai a stare più tranquillo.

                  ATTENZIONE!

Questo esercizio non ha la pretesa di farti
passare definitivamente il tuo attacco di
panico o la tua problematica, per quello ci vuole
un pochino di impegno e di tempo in più e, se lo
vorrai e ti farà piacere, potrai approfondire la
conoscenza.

Questo esercizio ha lo scopo di aiutarti a superare
la tua fase critica, a superare il momento più
difficile.

                                                    40
Paolo Cericola

Questo esercizio è quello che mi piace
chiamare il pocket coffee dell’Energia,
poiché dura solo 30 secondi.

Niente “Panico”, è molto semplice:

Si fanno 4 respiri di profondità normale,

anzi direi che puoi osare, un pochino più del
normale,

ed 1 pieno pieno,

poi di nuovo 4 normali ed 1 pieno pieno,

poi di nuovo 4 normali ed 1 pieno pieno,

ed ancora 4 normali ed 1 pieno pieno.

In totale sono 20 respiri in tutto!

Il tutto senza pause tra inspirazione (mettere
dentro aria) ed espirazione (lasciar uscire l’aria),
come se fosse una ruota che gira continuamente.

                                                   41
Libero dal Panico

  Inspirazione                      Espirazione

                     Oppure

   Inspirazione                    Espirazione

In maniera fluida, tranquilla, senza spingere (cioè
soffiando) con l’espirazione, e senza trattenere
l’espirazione (cioè stringendo la gola).
                                                   42
Paolo Cericola

L’espirazione è come quando si lascia un
palloncino che hai gonfiato, non bisogna fare
nulla per farlo sgonfiare, si sgonfia da solo, si
rilassa la gola e l’aria esce da sola, oppure se
vuoi come un sospiro di sollievo.

Il tutto si fa solo con il naso, stando seduti con la
schiena dritta ed è meglio se le gambe non sono
accavallate, le braccia rilassate, i palmi delle
mani rivolti verso l’alto e gli occhi chiusi, in
ascolto di tutte le sensazioni che sei in grado di
ascoltare.

Riassumo l’esercizio:

  • Occhi chiusi, dritti con la schiena, ma
    rilassati;

  • 4 respiri normali (un pochino più ampio del
    normale);

  • 1 pieno pieno;

  • 4 respiri normali (un pochino più ampio del
    normale);

  • 1 pieno pieno;

                                                    43
Libero dal Panico

• 4 respiri normali (un pochino più ampio del
  normale);

• 1 pieno pieno;

• 4 respiri normali (un pochino più ampio del
  normale);

• 1 pieno pieno;

• se vuoi puoi stare ancora qualche secondo
  con gli occhi chiusi a goderti le sensazioni.

Allora, come va adesso il tuo
attacco di ansia o di panico?

                È passato?

             Si è affievolito?

       C’è ancora, è come prima?

        Oppure è un po’ diverso?

                                               44
Paolo Cericola

Se è passato, FANTASTICO!

Se è cambiato ed è diverso rispetto a prima,
OTTIMO!

Sei sulla buona strada.

Se invece non è ancora passato del tutto ed è
rimasto ancora qualcosa, allora tra poco ti faccio
provare una variante!

Normalmente durante e dopo questo esercizio si
possono provare le sensazioni più disparate, dal
leggero giramento di testa, al calore che si
diffonde nel corpo, ad una sensazione di paura,
ad un leggero formicolio nelle mani, a vedere più
lucidamente i colori quando si riaprono gli occhi,
o vederci meglio, rilassamento, più serenità.

A volte può succedere che sembra ci sia un lieve
peggioramento: non ti preoccupare, è normale, è
solo una sensazione passeggera, non demordere
e prova a farlo di nuovo.

Insomma, come hai potuto comprendere, ognuno
ha la sua esperienza che deriva dal proprio
vissuto.

                                                  45
Libero dal Panico

Ottavo passo:
 INSISTI!

                              46
Paolo Cericola

Quante volte si può fare questo esercizio?

Puoi usare questo esercizio una o più volte al
giorno se vuoi.

Anzi, ti consiglio vivamente di farlo il più
spesso possibile, in modo da prenderci
confidenza, e sono sicuro che ne troverai molti
giovamenti anche quando lo farai nei momenti di
tranquillità.

Se fai anche solo questo esercizio una volta al
giorno per un anno intero, alla fine dell’anno sarai
così cambiato che stenterai a riconoscerti.

Questo esercizio, usato nei momenti in cui c’è un
calo energetico, ti permetterà di recuperare
rapidamente (e la scusa che non c’è il tempo per
farlo è inammissibile, ci vogliono solo 30
secondi).

Se invece hai difficoltà ad alzarti la mattina o,
come si dice di solito, a carburare, se prima di
alzarti dal letto fai i 20 respiri, la tua giornata
cambierà,      molte     persone  me     lo  hanno
testimoniato, dicendomi che non prendevano più
il caffè per svegliarsi.
                                                   47
Libero dal Panico

Addirittura qualcuno si è pure arrabbiato (non sto
scherzando!) perché non riusciva più a prendere
il caffè che gli piaceva così tanto. Gli risposi:
“…allora smetti di respirare e prendi il tuo caffè.”

Il nostro meraviglioso corpo ci parla, se ci manda
dei messaggi e non vogliamo ascoltarli siamo un
po’ stolti, il caffè (prendo questo come spunto,
ma si riferisce a tutto ciò che è deleterio per
l’organismo) è una sostanza tossica e se il tuo
corpo ti dice che non ne può più, forse ci sarà un
motivo.

Che una cosa ci piaccia e non ne sentiamo più gli
effetti, o che la prendano tutti, non significa
necessariamente che sia innocua, ma molto
spesso significa che non ci ascoltiamo.

Quando ci mettiamo a respirare senza fare altro,
in realtà ci mettiamo in ascolto di noi stessi, e
questo spaventa moltissime persone.

Non ci credi? Guardati semplicemente intorno:
quante persone vedi che vanno in giro
tranquillamente con il sorriso sulle labbra?

Oppure quanti ne vedi che vanno di fretta e
ingrugnati o corrucciati in viso?
                                                    48
Paolo Cericola

Conosci quel detto “chi si ferma è perduto”?

Chi si ferma comincia ad ascoltare se stesso ed è
per questo che è perduto, nel senso che non fa
più parte della massa perché comincia a pensare
e ad agire con la sua testa, e quindi ad essere
poco manovrabile; perduto per qualcun altro, non
per te stesso.

Questo può essere meraviglioso o terribile e
spaventoso se vuoi.

Apri la gabbia ad un uccello che è stato lì per
molto tempo, magari da quando è nato: uscirà e
prenderà il volo? O rimarrà in gabbia perché in
apparenza è al sicuro?

                                                  49
Libero dal Panico

     Nono passo:
UN ALTRO ESERCIZIO!

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Paolo Cericola

Esercizio n°2.

Allora, come va adesso il tuo attacco di ansia o di
panico?

È cambiato qualcosa rispetto a prima? Sì, No?

Se sì, molto bene, se no, prova a fare questa
variante:

            ESERCIZIO NUMERO 2

Le indicazioni sono in parte quelle di prima,
quindi respiro continuo senza pause, solo con il
naso, occhi chiusi, ma questa volta senza fare i
quattro respiri normali e uno profondo, bensì
saranno 21 respiri continui tutti profondi; al
termine rimani con gli occhi chiusi ancora un po’
e ascoltati.

   Inspirazione                    Espirazione

                                                  51
Libero dal Panico

                      Oppure

   Inspirazione                     Espirazione

Come va ora, cambiato qualcosa?

Prenditi il tempo per fare questo esercizio più
volte nella settimana e cerca di notare cosa
accade, a volte sono piccole sensazioni, altre
volte sono più intense.

Come accennavo già in precedenza, molte
persone hanno problemi con il loro respiro, che
tra l’altro è una delle prime problematiche che chi
soffre di attacchi di panico nota, non sapendo che
proprio riprendere la piena padronanza del
proprio respiro, anche se può sembrare lì per lì
difficile, è la strada più veloce per venirne fuori.

                                                    52
Paolo Cericola

   Decimo passo:
STAI TRANQUILLO!

                         53
Libero dal Panico

E se durante gli esercizi sento le stesse
sensazioni del panico?

Tranquillo, è normale!

Può succedere.

Come ti dicevo prima, è una delle prime
sensazioni che molte persone sperimentano
quando si approcciano al respiro.

E tutto questo succede quando non si conosce
qualche cosa, questo vale anche per il respiro,
cosa apparentemente conosciuta, ma in realtà
completamente sconosciuta ai più.

Quindi, se farai spesso gli esercizi che ti ho
spiegato, sarai sempre più tranquillo ed in
pace con te stesso, anche perché il respiro non
può in assoluto farti nulla di male, ma sta
lavorando per farti VIVERE.

                                                54
Paolo Cericola

Undicesimo passo:
DA NON FARE!

                               55
Libero dal Panico

Cose da non fare.

                       -I-

Una delle prime cose che si vede fare da chi ha
un attacco di panico è quello di cominciare a
soffiare, cioè spingere fuori il respiro con forza,
che vuol dire praticamente “non voglio sentire
questa cosa”, “questa cosa mi fa paura e voglio
che si allontani da me velocemente”, “non la
voglio vedere”, “non la voglio sentire”.

Questa è una delle cose più sbagliate che tu
possa fare e che i medici e gli psicologi non
sanno (attenzione, non vuol dire che siano in
malafede, semplicemente non sanno queste
cose, ma stanno comunque facendo il meglio con
quello che sanno), infatti quando hanno a che
fare con persone che fanno così, la cosa che
consigliano o che gli fanno fare è quella di
respirare dentro un sacchetto di carta, perché
loro pensano che così facendo (soffiare)
diminuisca l’anidride carbonica nel sangue e che
questa sia la causa che scatena il panico, mentre
in realtà il panico, come ti ho spiegato, nasce da
ben altre cose.

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Paolo Cericola

In realtà, quando inizi a soffiare, entri in un altro
circolo vizioso, quello dello “pseudo-controllo”,
pseudo perché credi di controllare, ma in realtà
sei solo in reazione piena e non stai controllando
proprio niente, per cui inizi a sentire un senso di
leggera paralisi (dovuta alla paura) e più ti
paralizzi più cerchi di controllare e più cerchi di
controllare più ti paralizzi e così via, fino ad
arrivare alla paralisi completa di tutto il corpo,
cominciando dalle mani e dai piedi (senso di
forte formicolio), che prendono delle forme
strane, arrivando alle braccia e alle gambe ed
infine anche alla bocca, che prende la forma di
come quando si pronuncia la O.

Per scoprire le cause di quello che ti sto
raccontando mi ci sono voluti ben 13 lunghi
anni, in cui sono andato parecchie centinaia di
volte in quella situazione di paralisi temporanea.

Quindi un consiglio, anzi il primo consiglio
molto importante, se cominci a sentire
sensazioni strane è: “NON SOFFIARE!”

                                                    57
Libero dal Panico

                       - II -

“NON CORRERE AL PRONTO SOCCORSO”

Fermati, mettiti seduto e rilassa il respiro, in
particolar modo l’espirazione.

                       - III -

Fai l’esercizio o gli esercizi che ti ho spiegato
sopra e guarda, osserva, ascolta cosa cambia.

RICORDATI, sei ancora qui, anche se la
sensazione di morire può essere forte o molto
forte, sei ancora vivo e posso darti una
GARANZIA A VITA:

  FINCHÉ RESPIRI NON PUOI MORIRE!

Sì, è vero che si può anche morire di paura, ma
ricordati, finché respiri non puoi morire!

Quindi fai dei respiri ampi ma rilassati.

                                                    58
Paolo Cericola

Ora se come credo che sia e se hai fatto bene
questi semplici esercizi ti hanno dato sollievo più
o meno grande (pensa che sono solo 30 secondi
di respiro), cosa può succedere se tu cominciassi
a fare seriamente un’intera ora di respiro?

Come fare?

Leggi le informazioni nel box della         pagina
successiva e segui i vari passaggi.

                                                  59
Libero dal Panico

     Come puoi liberarti dal panico
       una volta e per sempre?

Gli esercizi che hai appreso oggi ti aiuteranno ad
uscire velocemente da una situazione di crisi.

Ma sono solo degli interventi di pronto soccorso, hai
ancora bisogno di implementarli correttamente per
risolvere il problema alla radice.

Il mio metodo è incentrato sulla riscoperta graduale
di stati di rilassamento e conoscenza di sé, sempre
più profondi, in grado di sradicare definitivamente le
tue paure da ogni momento della tua vita.

Puoi scoprire e mettere immediatamente in pratica il
mio metodo all’interno del programma Libero dal
Panico.

Però prima di qualsiasi altra cosa è necessario
verificare se questo programma è proprio quello che
fa realmente al caso tuo?

                                                     60
Paolo Cericola

Se sei interessato ad ottenere questi benefici, è il
momento di vedere se Libero dal Panico può
aiutarti nel tuo caso specifico... e ...questo dobbiamo
verificarlo insieme.

Ci sono due possibilità:

   •   Possibilità numero uno: Libero dal Panico non
       fa al caso tuo, semplicemente non si applica
       alla tua situazione.

   •   Possibilità numero due: Libero dal Panico fa
       esattamente    al   caso  tuo,   si  applica
       perfettamente alla tua situazione e puoi
       ricavarne di tornare a godere della tua vita
       serenamente.

L'unico modo per scoprire in quale caso ricadi è
quello di sentirci di persona, al telefono o via
Skype…... e verificare insieme SE e COME Libero dal
Panico può aiutarti a vincere la tua paura!

                                                     61
Libero dal Panico

            Come fare nel dettaglio…

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