LE AREE DI RICERCA - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

Pagina creata da Edoardo Pisano
 
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LE AREE
 DI RICERCA
SOMMARIO
                          Genetica
                   e Malattie Rare
                             Pag. 4

                                       Immunologia
                                       Pag. 6

      Infettivologia e sviluppo
          di farmaci pediatrici
                             Pag. 8

                                       Innovazioni clinico-gestionali
                                       e tecnologiche
                                       Pag. 10

           Malattie multifattoriali
                       e complesse
                             Pag. 12

                                                 SOMMARIO
SOMMARIO
                                   Medicina multimodale
                                   di Laboratorio
                                   Pag. 14

Pediatria specialistica
          traslazionale
                     Pag. 16

                                   Scienze neurologiche
                                   e medicina riabilitativa
                                   Pag. 18

        Oncoematologia
                     Pag. 22

            EDITOR: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
     COMITATO EDITORIALE: Bruno Dallapiccola, Rita Mingarelli
                   A CURA DI: Paola Pallotti

             SOMMARIO
TUTTA LA RICERCA
                   BRUNO DALLAPICCOLA

DEL BAMBINO GESÙ

4
Questo numero di RES propone una        Rispondono ai criteri di rilevanza
panoramica delle Aree e delle Unità     in coerenza con gli obiettivi stra-
di ricerca del nostro IRCCS, spe-       tegici, con le competenze a dispo-
cificando le attività e gli obiettivi   sizione e con le risorse esistenti,
di ciascuna di loro e offrendo uno      oltre che con le potenzialità di at-
spaccato delle articolazioni sulle      trarne di nuove.
quali è organizzato il lavoro nei       La progressiva evoluzione delle pro-
laboratori.                             gettualità della ricerca dell’Ospe-
L’Articolo 3 del Regolamento della      dale ha giustificato, allo scade-
Direzione Scientifica del Bambino       re della programmazione triennale
Gesù definisce le Aree di Ricerca       2018-2020, una rivisitazione delle
(AR) articolazioni organizzati-         AR, che sono state integrate con tre
ve che aggregano più gruppi che         nuove Aree (in totale 9), e delle
operano in coerenza con le linee        UR, alle quali sono state aggiunte
definite dagli obiettivi strate-        sei nuove Unità (in totale 37).
gici dell’Ospedale e rispondono ai      Questa nuova organizzazione, con-
criteri di rilevanza, competenza,       divisa con la Direzione Sanitaria,
risorse umane, logistiche, strut-       ha anche la finalità di accresce-
turali, tecnologiche ed economiche.     re la visibilità di alcuni settori
Le AR coordinano le rispettive Uni-     della ricerca clinica, che hanno
tà di Ricerca (UR), ne favoriscono      un significativo peso sui risultati e
l’integrazione con le attività cli-     sulla produzione scientifica dell’O-
nico-assistenziali e facilitano la      spedale ad impatto traslazionale.
partecipazione alla programma-          La Direzione della Ricerca del Mi-
zione e al monitoraggio dei pro-        nistero della Salute, a causa della
getti, nonché alla divulgazione dei     pandemia, ha differito di un anno
risultati.                              l’inizio della nuova programmazione
Le UR – con un’adeguata produ-          triennale degli IRCCS. Ciò consen-
zione scientifica - sono impegnate      tirà di testare, nel corso del 2021,
nella realizzazione di progetti di      il nuovo assetto su cui si articola
contenuto omogeneo che richiedono       la nostra ricerca, che sarà inte-
integrazione tra professionisti e       grato nel piano 2022-2024.
competenze specifiche.

                                                                                5
AREA DI RICERCA
                                               RESPONSABILE:
                                               Marco Tartaglia

                     GENETICA
                  E MALATTIE RARE
                           OBIETTIVI DELL’AREA
                           Impegnata a migliorare la conoscenza
                           delle malattie genetiche, a identificare
                           nuove condizioni cliniche e a compren-
                           derne le basi molecolari e i meccani-
                           smi patogenetici, a sviluppare nuovi test
                           diagnostici e linee-guida assistenziali,
                           con l’obiettivo di ottenere risultati tra-
                           slazionali. Una parte significativa delle
                           attività è rivolta alle malattie rare e or-
                           fane di diagnosi.
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA
                             1   GENETICA MOLECOLARE                                 2   GENETICA CLINICA
                                 E GENOMICA FUNZIONALE                                   E DISMORFOLOGIA
                                 Responsabile: Marco Tartaglia                           Responsabile: Maria Cristina Digilio
                                 OBIETTIVI                                               OBIETTIVI
                                 •    Comprendere le basi molecolari delle ma-           •   Caratterizzare, a livello molecolare, le
                                      lattie rare e ai pazienti senza diagno-                sindromi genetiche e definirne la storia
                                      si, attraverso l’identificazione di nuovi              naturale;
                                      geni-malattia e la caratterizzazione dei           •   identificare correlazioni genotipo-fenoti-
                                      loro meccanismi patogenetici, mediante                 po di rilevanza clinica; sviluppare line-
                                      l’uso di approcci sperimentali in silico, in           e-guida assistenziali.
                                      vitro e in vivo;
                                 •    trasferire le nuove tecnologie -omiche
                                      nella pratica clinica con particolare at-
                                      tenzione ai pazienti senza diagnosi.           4
                                                                                         MALATTIE RENALI
                                                                                         Responsabile: Francesco Emma
                             3   MALATTIE                                                OBIETTIVI
                                 NEUROMUSCOLARI                                          •   Studiare i meccanismi fisiopatologici
                                 Responsabile: Enrico Silvio Bertini                         della cistinosi nefropatica e delle malat-
                                                                                             tie renali immuno-mediate;
                                 OBIETTIVI                                               •   svolgere ricerche cliniche in ambito ne-
                                 •    Sviluppare la medicina traslaziona-
                                                                                             frologico; partecipare ai registri delle
                                      le nell’ambito delle malattie neu-
                                                                                             malattie renali.
                                      romuscolari e neurodegenerative;
                                      contribuire a definire nuovi fenotipi
                                      e identificare nuovi geni-malattia;
                                      innovare i protocolli di valutazione           6
                                      funzionale delle malattie progressive;             GENODERMATOSI
                                 •    sviluppare algoritmi in grado di in-               Responsabile: May El Hachem
                                      tegrare la diagnosi clinica, neurora-
                                      diologica, miopatologica, enzimatica               OBIETTIVI
                                      e genetica;                                        •   Effettuare ricerche traslazionali nell’am-
                                 •    definire la storia naturale delle ma-                  bito delle genodermatosi e di altre malat-
                                      lattie rare d’interesse; attiva par-                   tie genetiche con interessamento cutaneo,
                                      tecipazione alle sperimentazioni cli-                  in particolare le malformazioni vascolari
                                      niche osservazionali o terapeutiche.                   rare.
                                                                                         •   Le ricerche sono incentrate sullo studio dei
                                                                                             meccanismi patogenetici, sui determinan-
                                                                                             ti molecolari e sulle correlazioni genoti-
                             5    FISIOPATOLOGIA                                             po-fenotipo, per migliorare le conoscenze
                                  DEL TESSUTO OSSEO                                          sull’eziopatogenesi e la storia naturale di
                                  Responsabile: Andrea Del Fattore                           queste malattie e identificare nuovi mar-
                                                                                             catori diagnostici e bersagli terapeuti-
                                  OBIETTIVI                                                  ci. L’attività di ricerca è anche diretta
                                  •    Identificare i meccanismi molecolari e                a sviluppare strumenti di valutazione della
                                       cellulari responsabili di patologie ossee             qualità della vita e linee-guida diagnosti-
                                       rare;                                                 co-terapeutiche.
                                  •    contribuire a caratterizzare nuovi fenotipi
                                       e a comprenderne i meccanismi di ma-
                                       lattia;
                                  •    sviluppare nuovi tool diagnostici e pro-      7   GENETICA MOLECOLARE
                                       gnostici per le malattie caratterizzate da        DEI CARATTERI COMPLESSI
                                       alterazioni della massa ossea;                    Responsabile: Anna Alisi
                                  •    definire le alterazioni osteo-immunologi-
                                       che nelle patologie associate a una ridu-         OBIETTIVI
                                       zione della massa ossea;                          •   Studiare i meccanismi fisiopatologici del-
                                  •    studiare    i   meccanismi     responsabili           la steatosi epatica non-alcolica (NAFLD)
                                       dell’insorgenza dell’osteosarcoma e svi-              nel bambino e di altre malattie epatiche
                                       luppare nuovi approcci terapeutici; ana-              pediatriche ad eziologia multifattoriale,
                                       lizzare gli aspetti endocrini del tessuto             per individuare nuovi bersagli terapeutici;
                                       osseo.                                            •   identificare e validare marcatori diagno-
                                                                                             stici genetici, epigenetici e circolanti di
                                                                                             impatto clinico; studiare nuove strategie
                                                                                             terapeutiche per la NAFLD volte a migliora-
                                                                                             re il quadro clinico ed i parametri epatici.

                                                      GENETICA E MALATTIE RARE                                                        7
AREA DI RICERCA
                                                                                      RESPONSABILE:
                                                                                      Lorenzo Moretta

                   IMMUNOLOGIA
                  OBIETTIVI DELL’AREA                            loro impatto sulle vaccinazioni. Studia la
                  Focalizzata sulle risposte immunitarie         fisiopatologia delle malattie reumatolo-
                  contro i tumori, sui meccanismi cellula-       giche e auto-infiammatorie del bambi-
                  ri e molecolari delle malattie autoimmuni      no, in particolare il ruolo delle citochine
                  e autoinfiammatorie, sulle immunodefi-         e delle chemochine dell’infiammazione e
                  cienze e sui vaccini. Studia i checkpoint      dei rispettivi recettori, rivolta all’identi-
                  inibitori, ad es. PD-1, coinvolti nello        ficazione di nuovi biomarcatori e bersagli
                  sviluppo dei tumori, li identifica sul-        terapeutici. In collaborazione con l’Area
                  le cellule ad attività anti-tumorale e ne      di Oncoematologia, sviluppa approcci so-
                  studia il silenziamento. Studia l’origine      fisticati per la cura delle leucemie ad
                  e lo sviluppo delle cellule dell’immunità      alto rischio, basati sul trapianto aploi-
                  innata e adattativa, a partire dai pre-        dentico Tαβ-depleto e sull’uso terapeu-
                  cursori emopoietici, focalizzandosi sulle      tico delle cellule T e NK ingegnerizzate
                  cellule NK, su altre cellule linfoidi innate   con recettori chimerici T (CAR) specifici
                  (ILC), sulle cellule mieloidi soppressorie     per gli antigeni presenti sulla membrana
                  e sui linfociti B, sulle loro sottopopola-     esterna delle cellule tumorali. Una foca-
                  zioni, sulla memoria immunologica ed sul       lizzazione particolare, legata alla re-
                                                                 cente pandemia COVID-19, riguarda la
                                                                 risposta anticorpale, l’induzione/la per-
                                                                 sistenza della memoria immunologica e il
                                                                 ruolo dell’immunità innata, in particola-
                                                                 re delle cellule NK ed attività anti-virale,
                                                                 nel contenimento/evoluzione della malat-
                                                                 tia nei pazienti infetti da SARS-CoV-2.
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA

                             1   IMMUNOLOGIA DEI TUMORI                         2   IMMUNOLOGIA TRASLAZIONALE
                                 Responsabile: Lorenzo Moretta                      Responsabile: Enrico Maggi
                                 OBIETTIVI                                          OBIETTIVI
                                 •   Caratterizzare, a livello cellulare e          •   Analizzare i meccanismi dell’immu-
                                     molecolare, nel sangue dei pazienti                nità adattativa nelle malattie im-
                                     con patologie virali, nuovi precursori             muno-mediate e oncologiche dell’età
                                     linfoidi “infiammatori”, che danno                 pediatrica, incluse le patologie rare
                                     origine alle cellule NK e T in grado di            immunologiche; valutare le intera-
                                     uccidere con particolare efficacia le              zioni tra l’immunità innata e adat-
                                     cellule tumorali o infettate da virus;             tativa e la conseguente plasticità
                                 •   analizzare questi precursori nei pa-               della risposta cellulare specifica con
                                     zienti con COVID-19 e stabilire pos-               ligandi di recettori Toll-like; stu-
                                     sibili correlazioni con l’evoluzione e             diare il recettore inibitorio IL-1R8
                                     la prognosi della malattia;                        espresso dalle cellule NK e dai gra-
                                 •   analizzare le vescicole extra-cellu-               nulociti eosinofili (GE) e il suo ruo-
                                     lari (esosomi e microvescicole) pro-               lo nell’interazione cellule NK-GE nel
                                     dotte dalle cellule NK o dalle cellule             microambiente tumorale;
                                     tumorali;                                      •   analizzare i precursori circolanti
                                 •   analizzare l’effetto del microam-                  recentemente identificati nelle pa-
                                     biente dei tumori primari e meta-                  tologie autoimmuni e nelle infezioni
                                     statici sulla funzione anti-tumorale               croniche con capacità differenziative
                                     delle cellule NK e ILC;                            verso i linfociti T ed NK e valutare i
                                 •   caratterizzare, dal punto di vista                 meccanismi dell’immunogenicità dei
                                     molecolare, le cellule mieloidi sop-               farmaci biologici e delle nuove te-
                                     pressorie ed il loro effetto sulle ri-             rapie impiegate in queste patologie.
                                     sposte innate (NK e ILC) nel corso di
                                     patologie tumorali e leucemiche;
                                 •   analizzare l’espressione e la funzio-
                                     ne di checkpoint con funzione inibito-
                                     ria sulle cellule NK e ILC nei pazienti    3   IMMUNOREUMATOLOGIA
                                     con tumore e studiare i meccanismi
                                                                                    Responsabile: Fabrizio De Benedetti
                                     che inducono l’espressione di PD-1
                                     sulle cellule NK                               OBIETTIVI
                                 •   studiare le relazioni tra le cellule NK        •   Identificare i meccanismi patogene-
                                     e sottopopolazioni di cellule tumorali,            tici molecolari e cellulari delle ma-
                                     con riferimento sia alla loro suscet-              lattie reumatologiche del bambino;
                                     tibilità alla citotossicità NK-media-          •   identificare nuovi biomarcatori pre-
                                     ta, sia al loro effetto inibitorio sulla           dittivi della gravità della malattia e
                                     funzione NK. Analizzare l’effetto di               della risposta alla terapia;
                                     varie forme di IL-15 e del suo com-            •   identificare nuovi bersagli terapeu-
                                     plesso solubile sulla funzione NK.                 tici e nuove strategie terapeutiche.

                                                    IMMUNOLOGIA                                                             9
AREA DI RICERCA
                                                       RESPONSABILE:
                                                       Paolo Rossi

                           INFETTIVOLOGIA
                             E SVILUPPO
                       DI FARMACI PEDIATRICI
                                    OBIETTIVI DELL’AREA
                                    Promuove la medicina traslazionale at-
                                    traverso studi patogenetici, sperimenta-
                                    zione clinica, farmacologica e metodolo-
                                    gica, per sviluppare soluzioni di medicina
                                    personalizzata nell’ambito delle patolo-
                                    gie dell’età evolutiva. Studia la fisiopa-
                                    tologia della risposta immune del bambino
                                    sano e con condizioni croniche, svolgendo
                                    un ruolo trasversale nell’architettura or-
                                    ganizzativa della ricerca scientifica.

                  10
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA
                             1   FISIOPATOLOGIA                                          2   IMMUNODEFICIENZE
                                 DELL’ACCRESCIMENTO                                          PRIMITIVE
                                 Responsabile: Stefano Cianfarani                            Responsabile: Caterina Cancrini
                                 OBIETTIVI                                                   OBIETTIVI
                                 •   Studiare i meccanismi patogenetici dei di-              •   Traslare i protocolli basati sulle tecnologie
                                     sturbi dell’accrescimento;                                  di sequenziamento di seconda generazione
                                 •   identificare criteri predittivi per il rischio di           (NGS), per accelerare la diagnosi moleco-
                                     ritardo della crescita;                                     lare delle Immunodeficienze primitive (IDP);
                                 •   sviluppare protocolli diagnostici innovativi e          •   correlare i dati clinici e genetici con studi
                                     caratterizzare, a livello biochimico e molecola-            funzionali mirati;
                                     re, le condizioni associate alla bassa statura;         •   identificare nuovi meccanismi patogenetici
                                 •   applicare nuove strategie terapeutiche per                  per chiarire il ruolo delle diverse compo-
                                     migliorare la statura finale dei bambini con                nenti cellulari coinvolte nei meccanismi di
                                     scarso accrescimento pre- e postnatale;                     difesa contro i patogeni e nel mantenimento
                                 •   studiare l’effetto dell’esposizione agli in-                della tolleranza, con l’obiettivo di chiari-
                                     terferenti endocrini sul tempo dello sviluppo               re i meccanismi patogenetici alla base del-
                                     puberale e sul peso corporeo;                               la immuno-disregolazione e/o dell’autoim-
                                 •   valutare l’efficacia e la sicurezza a lun-                  munità nelle IDP ed identificare marcatori
                                     go termine della terapia con ormone della                   predittivi, per individuare migliori strategie
                                     crescita (GH), in particolare in rapporto al                terapeutiche con particolare riferimento ai
                                     rischio di tumore;                                          pazienti con IDP e gravi quadri di citopenia
                                 •   identificare e prevenire il rischio cardio-me-              cronica e/o linfoproliferazione;
                                     tabolico nei bambini e negli adolescenti nati           •   valutare fattori di suscettibilità genetica,
                                     piccoli per l’età gestazionale;                             ambientale e di risposta immunologica nelle
                                 •   valutare il profilo dei miRNA circolanti nei                infezioni gravi da micobatterio tubercolare e
                                     soggetti nati piccoli per l’età gestazionale                non tubercolare nella popolazione pediatrica
                                     e nei bambini obesi e la loro relazione con il              con e senza immunodeficienza;
                                     rischio metabolico.                                     •   valutare la risposta citotossica e NK nei pa-
                                                                                                 zienti con IDP ed infezione cronica da EBV
                                                                                                 associati ad un aumento del rischio di linfo-
                             3   IMMUNOLOGIA CLINICA
                                                                                                 proliferazione.

                                 E VACCINOLOGIA
                                 Responsabile: Paolo Palma                               4   PATOGENESI
                                 OBIETTIVI                                                   E TERAPIE INNOVATIVE
                                 •   Ottimizzare una piattaforma di biologi dei si-          IN INFETTIVOLOGIA
                                     stemi per identificare nuovi biomarcatori in            Responsabile: Alberto Villani
                                     grado di predire la risposta alle nuove tera-
                                     pie immunomodulanti, alle vaccinazioni e alle           OBIETTIVI
                                     nuove infezioni (SARS-CoV-2), per modulare e            •   Identificare i fattori che favoriscono lo svi-
                                     personalizzare gli interventi terapeutici in di-            luppo delle malattie da micobatteri tubercolari
                                     versi gruppi di pazienti con malattie croniche;             e non tubercolari; ricercare le immunodefi-
                                 •   utilizzare tecniche di biologia cellulare e                 cienze “non convenzionali”, responsabili della
                                     molecolare per implementare le conoscenze                   suscettibilità alle infezioni da micobatteri;
                                     sullo stato immunologico dei pazienti immu-             •   individuare, con l’aiuto delle nuove tecniche dia-
                                     no-compromessi;                                             gnostiche, la patogenesi delle infezioni dell’ap-
                                 •   identificare nuovi correlati di protezione im-              parato osteoarticolare nell’età evolutiva;
                                     munologica nei soggetti maggiormente su-                •   ricercare i marcatori in grado di favorire la
                                     scettibili alle malattie infettive prevenibili              diagnosi e consentire una tempestiva terapia
                                     mediante vaccinazione;                                      mirata per ridurre i tempi di degenza;
                                 •   analizzare i meccanismi molecolari della rispo-         •   identificare le sequele a breve e/o lungo
                                     sta immunitaria dopo vaccinazione, per perso-               termine delle patologie acute del sistema
                                     nalizzare gli interventi vaccinali in collabora-            nervoso centrale (SNC) e gli eventuali para-
                                     zione con il Precise Vaccine Program di Harvard             metri predittivi. Identificare marcatori per
                                     e il Boston Children Hospital;                              la diagnosi differenziale tra la malattia di
                                 •   guidare un gruppo di immunologi internaziona-               Kawasaki e la MIS-C.
                                     li per studiare interventi mirati a identificare
                                     nuove strategie di immunoterapia contro l’HIV,
                                     per ottenere un controllo virologico senza uti-     5   SPERIMENTAZIONI CLINICHE
                                     lizzare la terapia antivirale;
                                 •   valutare i meccanismi della persistenza vi-             Responsabile: Carlo Giaquinto
                                     rologica dell’infezione; sviluppare e imple-
                                     mentare un protocollo di studio multicentrico
                                                                                             OBIETTIVI
                                                                                             •   Valutare le terapie innovative e le nuove
                                     internazionale per valutare l’efficacia di un
                                                                                                 strategie terapeutiche per il trattamento
                                     vaccino terapeutico per l’HIV;
                                                                                                 delle patologie pediatriche, allo scopo di ri-
                                 •   contribuire alla diagnosi e al follow-up dei
                                                                                                 durre l’uso “off label” dei farmaci in pe-
                                     pazienti affetti da patologie immunologiche,
                                                                                                 diatria;
                                     studiando l’efficacia di nuovi farmaci im-
                                                                                             •   personalizzare e ottimizzare le terapie pe-
                                     munomodulanti.
                                                                                                 diatriche;
                                                                                             •   fornire il razionale per l’implementazione
                                                                                                 di studi registrativi in collaborazione con
                                                                                                 l’industria.

                                                       INFETTIVOLOGIA
                                                       E SVILUPPO DI FARMACI PEDIATRICI                                                        11
AREA DI RICERCA
                                                      RESPONSABILE:
                                                      Massimiliano Raponi

                          INNOVAZIONI
                       CLINICO-GESTIONALI
                        E TECNOLOGICHE
                                  OBIETTIVI DELL’AREA
                                  Promuovere e condurre studi rivolti a va-
                                  lutare l’impatto delle innovazioni cliniche
                                  e organizzative sulla qualità assisten-
                                  ziale, misurata sulla base dell’effica-
                                  cia, dell’appropriatezza, dell’equità,
                                  della soddisfazione dei pazienti e degli
                                  operatori. Analizzare le necessità assi-
                                  stenziali e lo sviluppo di modelli organiz-
                                  zativi e gestionali, in grado di favorire
                                  la diffusione delle buone pratiche cliniche
                                  ed aumentare gli standard di efficienza.

                  12
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA

                             1    ESITI CLINICI                                        2   HEALTH TECHNOLOGY
                                  E PERCORSI                                               ASSESSMENT AND SAFETY
                                  MEDICO CHIRURGICI                                        Responsabile: Pietro Derrico
                                  Responsabile: Marta Luisa Ciofi degli Atti
                                                                                           OBIETTIVI
                                  OBIETTIVI                                                •   Valutare e validare le tecnologie maggior-
                                  •    Studiare la sicurezza, l’efficacia e l’ef-              mente innovative e di maggiore potenziale be-
                                       ficienza degli interventi assistenziali;                neficio, anche al fine di indirizzare le scelte
                                  •    valutare gli esiti delle cure;                          di investimento da parte dell’Ospedale;
                                  •    individuare gli indicatori qualitativi basati       •   studiare gli effetti sulla salute dei principali
                                       su banche di dati sanitari;                             fattori di rischio lavorativi (biologici, chi-
                                  •    effettuare studi di intervento per la promo-            mici, fisici e psicologici).
                                       zione della medicina basata sull’evidenza.

                             3   IMAGING                                               4   INNOVAZIONI IN DIAGNOSTICA
                                 Responsabile: Paolo Tomà                                  DI LABORATORIO
                                                                                           Responsabile: Andrea Onetti Muda
                                 OBIETTIVI
                                 Migliorare le tecniche diagnostiche utilizzate            OBIETTIVI
                                 in pediatria, per rendere più robuste e accurate          Sviluppare progetti di ricerca traslazionale,
                                 le metodiche di diagnosi per immagini a bas-              utilizzando le più importanti innovazioni tecno-
                                 sa o nulla invasività, al fine di incrementarne           logiche in ambito biomedico, per lo studio dei
                                 l’uso routinario.                                         tessuti e dei liquidi biologici, per contribuire
                                                                                           alla costruzione di percorsi diagnostici e tera-
                                                                                           peutici più accurati e personalizzati.

                             5   MEDICINA PERINATALE                                   6   INNOVAZIONI ASSISTENZIALI
                                 Responsabile: Francesco Morini                            Responsabile: Manuela Tiozzo
                                 OBIETTIVI                                                 OBIETTIVI
                                 Sviluppare e coordinare ricerche su temi di me-           Descrivere e valutare i processi assisten-
                                 dicina perinatale, sia sul versante medico che            ziali rivolti al bambino e alla sua famiglia,
                                 su quello infermieristico, relativi alla medicina         nell’Ospedale e nella comunità, con particolare
                                 prenatale, alla neonatologia medica e chirur-             attenzione ai pazienti in condizioni croniche
                                 gica, e al follow-up a lungo termine del neo-             complesse, per quanto riguarda la continuità
                                 nato con patologia.                                       delle cure, la promozione del self-care, l’in-
                                 Un’attenzione particolare è dedicata agli esiti           novazione e l’integrazione professionale.
                                 psicologici sull’intera famiglia di un ricovero
                                 nelle prime settimane di vita.

                                                      INNOVAZIONI
                                                      CLINICO-GESTIONALI E TECNOLOGICHE                                                    13
AREA DI RICERCA
                                                       RESPONSABILE:
                                                       Alberto Eugenio Tozzi

                          MALATTIE
                       MULTIFATTORIALI
                        E COMPLESSE
                                 OBIETTIVI DELL’AREA
                                 Studiare l’epidemiologia delle malattie,
                                 la prevenzione, la predizione della pro-
                                 gnosi e le terapie, attraverso l’integra-
                                 zione di dati a diversi livelli, inclusi quelli
                                 genetici, clinici ed ambientali; identifi-
                                 care e analizzare modelli complessi nel-
                                 le malattie infettive e nelle vaccinazioni,
                                 nell’obesità, nelle malattie neuropsi-
                                 chiatriche e cardiologiche; interpretare
                                 informazioni digitali, applicare algoritmi
                                 di intelligenza artificiale e valutare so-
                                 luzioni tecnologiche innovative per la ge-
                                 stione delle malattie complesse.

                  14
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA

                             1   CARDIOPATIE                                   2   MEDICINA
                                 Responsabile: Fabrizio Drago                      PREDITTIVA E PREVENTIVA
                                                                                   Responsabile: Alberto Eugenio Tozzi
                                 OBIETTIVI
                                 •   Valutare l’applicabilità delle nuove          OBIETTIVI
                                     metodologie interventistiche e non,           •   Studiare l’impatto delle vaccinazioni
                                     nella diagnosi e nella cura dei difetti           e dell’esitazione vaccinale;
                                     congeniti cardiovascolari, delle car-         •   studiare l’efficacia della comuni-
                                     diopatie acquisite e delle anomalie               cazione digitale e l’innovazione nel
                                     del ritmo cardiaco;                               consenso informato;
                                 •   applicare le tecniche avanzate di             •   utilizzare le tecnologie 3D per lo
                                     imaging cardiaca nella diagnosi e                 studio delle patologie complesse;
                                     nella terapia dei pazienti pediatrici             promuovere la salute del bambino nei
                                     cardiopatici;                                     primi 1000 giorni di vita;
                                 •   integrare le nuove tecniche di ima-           •   sviluppare algoritmi di intelligenza
                                     ging con la mappatura elettro-ana-                artificiale per ottimizzare il percor-
                                     tomica intracardiaca nelle procedure              so del paziente;
                                     di elettrofisiologia e cardiostimola-         •   analizzare i fattori che influenzano
                                     zione; valutare nuove metodologie di              la sensibilità all’insulina sistemica
                                     diagnostica medica ed interventisti-              e cerebrale e diagnosticare la ridotta
                                     ca nei pazienti affetti da cardiopa-              sensibilità all’azione dell’ormone in
                                     tie congenite e/o cardiomiopatie e/o              alcune patologie;
                                     canalopatie;                                  •   verificare il ruolo dei microRNA nel-
                                 •   studiare e valutare nuove tecni-                  la patogenesi e nello sviluppo delle
                                     che di diagnosi e cura nei pazienti               malattie;
                                     che necessitano di terapia intensi-           •   analizzare i fattori che influenzano
                                     va; studiare la trapiantologia car-               la sensibilità all’insulina sistemica
                                     dio-polmonare; studiare le procedure              e cerebrale;
                                     cardiochirurgiche per azzerare le per-        •   studiare la patogenesi, la diagnosi,
                                     centuali di rischio e le complicanze;             la gestione e la prognosi della ma-
                                 •   studiare l’utilizzo del cuore artifi-             lattia allergica del bambino con ap-
                                     ciale nei pazienti pediatrici per mi-             procci innovativi;
                                     gliorare gli esiti clinici;                   •   gestire la rinite allergica attraverso
                                 •   studiare la terapia e la cura delle               sistemi digitali; studiare la patoge-
                                     patologie dell’apparato cardiovasco-              nesi, la diagnosi, la gestione e la
                                     lare nei pazienti affetti da patologie            prognosi della malattia allergica del
                                     neurodegenerative e oncologiche.                  bambino con approcci innovativi;
                                                                                   •   programmare studi epidemiologici per
                                                                                       valutare la patogenesi della malattia
                                                                                       allergica;
                             3   NEUROPSICHIATRIA                                  •   sviluppare ricerche cliniche trasla-
                                 Responsabile: Stefano Vicari                          zionali sulla patologia allergica re-
                                 OBIETTIVI                                             spiratoria, alimentare e da farmaci;
                                 •   Definire il profilo neuropsicologico e        •   studiare l’effetto dell’interazione
                                     psicopatologico dei bambini e degli               tra genetica, ambiente prenatale e
                                     adolescenti con disturbi del neurosvi-            dieta nel primo anno di vita sulla pa-
                                     luppo e psicopatologici;                          togenesi dell’infiammazione cronica
                                 •   sviluppare protocolli di interven-                e delle patologie cardiometaboliche;
                                     to basati sull’evidenza nei bambini           •   studiare strategie efficaci per la
                                     e negli adolescenti con disturbi del              diagnosi e il trattamento dell’obesi-
                                     neurosviluppo e psicopatologici.                  tà pediatrica;
                                                                                   •   studiare le alterazioni del rimodella-
                                                                                       mento osseo nel paziente complesso
                                                                                       con ridotta massa ossea e con ma-
                                                                                       lattie rare.

                                                   MALATTIE
                                                   MULTIFATTORIALI E COMPLESSE                                            15
AREA DI RICERCA
                                                                                                    RESPONSABILE:
                                                                                                    Carlo Federico Perno

                                     MEDICINA
                                  MULTIMODALE
                                 DI LABORATORIO
                       OBIETTIVI DELL’AREA                          Vengono inoltre studiate le interazioni dei
                       Riunisce competenze immunologiche, mi-       microorganismi saprofiti con l’organi-
                       crobiologiche e genetiche traslabili nella   smo, anche per valutare le possibilità di
                       pratica clinica. L’affinità tecnologica      terapie basate sull’introduzione di germi
                       tra queste competenze permette la con-       (Trapianto fecale) in grado di contrasta-
                       divisione di strumentazioni e tecnologie     re l’evoluzione clinica di patologie diret-
                       finalizzate ad ottenere risultati funzio-    tamente guidate da patogeni o mediate
                       nali al miglioramento delle conoscenze,      indirettamente dai prodotti proinfiamma-
                       ad impatto su numerose patologie pedia-      tori dei patogeni.
                       triche. La diagnostica innovativa trova
                       applicazione nella scoperta di nuovi geni
                       e variazioni geniche correlate alle ma-
                       lattie del bambino, nella comprensione
                       dei meccanismi di sviluppo della memo-
                       ria immunitaria, nonché nello studio dei
                       meccanismi di fuga dei microorganismi
                       nei confronti della terapia antimicrobica
                       e della risposta immunitaria naturale e
                       artificiale.

                  16
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA

                             1   CITOGENOMICA TRASLAZIONALE                    2   DIAGNOSTICA IMMUNOLOGICA
                                 Responsabile: Antonio Novelli                     Responsabile: Rita Carsetti
                                 OBIETTIVI                                         OBIETTIVI
                                 •   Ampliare lo spettro mutazionale e             •   Studiare la funzione dei linfociti B
                                     fenotipico dei pazienti attraverso                al fine di comprendere l’organizza-
                                     l’identificazione di nuovi geni-ma-               zione, la funzione e il mantenimen-
                                     lattia e di nuove associazioni geno-              to nel tempo del compartimento delle
                                     tipo-fenotipo, anche in relazione alle            cellule B della memoria, che vengono
                                     malattie senza diagnosi;                          generate in risposta alle infezioni o
                                 •   identificare i fattori genetici re-               alle vaccinazioni e proteggono dalle
                                     sponsabili della suscettibilità all’in-           reinfezioni;
                                     fezione da SARS-CoV-2 attraver-               •   studiare l’ontogenesi delle cellu-
                                     so il sequenziamento dell’esoma dei               le B, incluse quelle della memoria,
                                     pazienti affetti da gradi diversi di              nell’età neonatale e nei primi anni di
                                     malattia;                                         vita, in confronto allo sviluppo dopo
                                 •   determinare la risposta ai farmaci                trapianto di cellule staminali perife-
                                     sulla base del profilo farmacogene-               riche o del midollo osseo o del cordo-
                                     tico, in collaborazione con l’Unità               ne ombelicale;
                                     di Ricerca di Patologie Metaboliche;          •   valutare la specificità, organizza-
                                     identificare nuovi meccanismi pato-               zione e durata della memoria immu-
                                     genetici alla base di patologie co-               nologica indotta dal vaccino anti-
                                     stituzionali e acquisite (tumori solidi           SARS-CoV-2.
                                     pediatrici), utilizzando la tecnica
                                     dell’Optical Genome Mapping.

                             3   MICROBIOLOGIA                                 4   MICROBIOMA
                                 Responsabile: Carlo Federico Perno                Responsabile: Lorenza Putignani
                                 OBIETTIVI                                         OBIETTIVI
                                 •   Traslare le conoscenze acquisite dal-         •   Creare modelli avanzati di biologia
                                     la ricerca di base alla clinica del-              dei sistemi da trasferire nelle appli-
                                     le infezioni, al fine di migliorare la            cazioni diagnostico- assistenziali;
                                     tempestività e la qualità dell’assi-          •   caratterizzare il (meta)genoma, il
                                     stenza ai pazienti pediatrici;                    (meta)proteoma e il (meta)metabo-
                                 •   sviluppare nuovi approcci diagnosti-              loma dei microbioti umani (comunità
                                     ci ultrasensibili, specifici e di alto            microbiche, fungine e parassitarie,
                                     troughput, per caratterizzare gli                 patogeni divergenti), il co-meta-
                                     agenti infettivi (ad es. tubercolo-               boloma e il proteoma dell’ospite, le
                                     si, micobatteri non tubercolari, virus            variabili foodomica e infettomica,
                                     respiratori, virus gastrointestinali,             per stratificare i fenotipi malattia
                                     infezioni batteriche multiresistenti,             (medicina personalizzata).
                                     virus erpetici, HIV/HTLV-1/2) ri-
                                     spetto al loro potere patogeno, alla
                                     capacità moltiplicativa e di diffusio-
                                     ne e alla composizione genetica;
                                 •   integrare le specifiche conoscenze
                                     biologiche e biochimiche, di patoge-
                                     nesi ed evoluzione virale e batterica
                                     nella gestione clinica del paziente
                                     pediatrico.

                                                   MEDICINA MULTIMODALE
                                                   DI LABORATORIO                                                         17
AREA DI RICERCA
                                                                                                     RESPONSABILE:
                                                                                                     Carlo Dionisi Vici

                                      PEDIATRIA
                                    SPECIALISTICA
                                   TRASLAZIONALE
                       OBIETTIVI DELL’AREA                           realizzare programmi di medicina perso-
                       Sviluppare modelli traslazionali atti ad      nalizzata e studi di perfusione extracor-
                       integrare la ricerca clinica con la ricerca   porea per la conservazione degli organi
                       di laboratorio, per offrire ai pazienti pe-   destinati al trapianto; studiare i mecca-
                       diatrici una diagnosi precoce e l’accesso     nismi fisiopatologici e i determinanti ge-
                       a trattamenti innovativi; trasferire nella    netici di malattia e sviluppare nuove tera-
                       pratica clinica le tecnologie per l’iden-     pie in ambito farmacologico, nutrizionale,
                       tificazione di nuovi biomarcatori; svilup-    riabilitativo e trapiantologico.
                       pare e validare strumenti elettromedicali;
                       partecipare a sperimentazioni cliniche;

                  18
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA
                             1   EPATOGASTROENTEROLOGIA                        2   MALATTIE ALLERGICHE
                                 CLINICA E TRAPIANTOLOGIA                          Responsabile: Alessandro Giovanni Fiocchi
                                 Responsabile: Marco Spada
                                                                                   OBIETTIVI
                                 OBIETTIVI                                         •   Studiare con un approccio genomico i
                                 •   Utilizzare sistemi di perfusione ex-              profili di predisposizione all’esofa-
                                     tracorporea d’organo per incre-                   gite eosinofila;
                                     mentare la disponibilità di fegati            •   analizzare il sistema maggiore
                                     utilizzabili per il trapianto e per mi-           dell’istocompatibilità nei pazienti
                                     gliorare gli esiti; studiare la fisio-            con congiuntivite vernal;
                                     patologia dell’insufficienza epatica          •   analizzare in vitro gli effetti tollero-
                                     acuta e cronica e delle malattie me-              genici e immunomodulanti delle for-
                                     taboliche epatiche;                               mule con diversi gradi di idrolisi;
                                 •   applicare tecniche di medicina tra-           •   studiare la proteomica delle matrici
                                     slazionale cellulare, farmacologica e             alimentari per identificare le tracce
                                     genica;                                           immunogeniche; sperimentare l’an-
                                 •   studiare l’insufficienza epatica e                ticorpo monoclonale Dupilumab nel
                                     intestinale con un approccio integra-             trattamento dell’esofagite eosinofi-
                                     to clinico e biologico per identificare           la e nell’asma severa ed un derivato
                                     i meccanismi, i fattori di rischio e i            xantinico sistemico per trattare l’a-
                                     bersagli molecolari per la terapia e              sma persistente;
                                     la prevenzione;                               •   coordinare le linee-guida WAO per
                                 •   definire il ruolo della malnutrizione,            la diagnosi e la cura dell’allergia
                                     della sarcopenia e della nutrizione               alle proteine del latte (DRACMA), e il
                                     artificiale nelle insufficienze croni-            consensus internazionale DEFASE per
                                     che epatiche ed intestinali, con un               la definizione della severità dell’al-
                                     focus sui percorsi nutrizionali e sul             lergia alimentare.
                                     fabbisogno energetico valutato con
                                     colorimetria.

                             3   MALATTIE                                      4   MALATTIE METABOLICHE
                                 DELL’APPARATO RESPIRATORIO                        Responsabile: Carlo Dionisi Vici
                                 Responsabile: Renato Cutrera
                                                                                   OBIETTIVI
                                 OBIETTIVI                                         Estendere la ricerca traslazionale nel
                                 •   Studiare i pazienti in insufficien-           campo malattie metaboliche ereditarie
                                     za respiratoria cronica ipercapni-            attraverso lo studio del metaboloma,
                                     ca, che necessitano di ventilazione           dei meccanismi fisiopatologici e dei de-
                                     a lungo termine, compresi i pazienti          terminanti genetici, per definire nuovi
                                     affetti da patologia respiratoria nel         biomarcatori, migliorare le conoscen-
                                     sonno (ad es. OSAS, obesità, pa-              ze sulla storia naturale delle malattie
                                     tologia malformativa delle vie ae-            e sviluppare nuovi approcci terapeutici
                                     ree superiori, patologie metaboliche,         in ambito farmacologico, nutrizionale e
                                     neuromuscolari e ipoventazione cen-           trapiantologico.
                                     trale congenita) e i pazienti affetti
                                     da malattie rare respiratorie (ad es.
                                     discinesia ciliare primaria e diffuse     5   TERAPIE INNOVATIVE
                                     lung diseases);                               PER LE ENDOCRINOPATIE
                                 •   effettuare sperimentazioni cliniche           Responsabile: Marco Cappa
                                     sulle malattie rare respiratorie; svi-
                                     luppare e validare apparecchi elet-           OBIETTIVI
                                     tromedicali, quali l’aerosolterapia e         •   Promuovere la ricerca clinica, at-
                                     i ventilatori polmonari;                          traverso l’individuazione di parti-
                                 •   studiare la fisioterapia respiratoria.            colari fenotipi e la sperimentazione
                                                                                       farmacologica, attraverso lo studio
                                                                                       delle basi genetiche delle patolo-
                                                                                       gie endocrine;
                                                                                   •   individuare correlazioni genotipo-fe-
                                                                                       notipo nell’adrenoleucodistrofia le-
                                                                                       gata all’X e nelle altre patologie del
                                                                                       surrene, al fine di individuare nuove
                                                                                       strategie terapeutiche per i quadri
                                                                                       clinici più complessi, utilizzando
                                                                                       farmaci sperimentali innovativi.

                                                   PEDIATRIA SPECIALISTICA
                                                   TRASLAZIONALE                                                            19
AREA DI RICERCA
                                                       RESPONSABILE:
                                                       Federico Vigevano

                       SCIENZE NEUROLOGICHE
                            E MEDICINA
                           RIABILITATIVA
                                   OBIETTIVI DELL’AREA
                                   L’area di Ricerca Scienze Neurologiche e
                                   Medicina Riabilitativa coordina le ricer-
                                   che nell’ambito delle Neuroscienze.
                                   I principali interessi dell’Area si foca-
                                   lizzano sull’epilessia, l’emicrania, le
                                   patologie infiammatorie, i disordini del
                                   movimento, i tumori cerebrali e le di-
                                   sabilità cognitivo-motorie ed i rispettivi
                                   correlati genetici, nonché sulla neuroria-
                                   bilitazione funzionale e robotica.

                  20
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA

                             1   MALATTIE NEUROLOGICHE                         2   NEURORIABILITAZIONE
                                 E NEUROCHIRURGICHE                                Responsabile: Enrico Castelli
                                 Responsabile: Federico Vigevano
                                                                                   OBIETTIVI
                                 OBIETTIVI                                         •   Migliorare l’outcome del bambino,
                                 •   Effettuare ricerche traslazionali con             facilitare il suo sviluppo armonico,
                                     finalità diagnostica e terapeutica,               raggiungere la massima autonomia,
                                     con particolare riferimento alle epi-             favorire l’inserimento sociale e la
                                     lessie, alle cefalee, ai disordini del            migliore qualità di vita;
                                     movimento, alle malattie demieliniz-          •   incrementare le conoscenze sui pro-
                                     zanti, alle patologie neurologiche del            cessi di recupero correlati all’at-
                                     neonato;                                          tivazione della plasticità neuronale
                                 •   integrare sistemi di imaging avanza-              dopo un danno neurologico;
                                     ti e realtà aumentata nella pianifi-          •   definire strategie innovative di in-
                                     cazione chirurgica e nella definizione            tervento, mediante l’integrazione
                                     dei network anatomo-funzionali nelle              multidisciplinare degli aspetti critici
                                     malattie neurologiche e neuro-onco-               del processo riabilitativo, per otti-
                                     logiche;                                          mizzare gli esiti; identificare indici
                                 •   sviluppare sperimentazioni cliniche de-           funzionali standardizzati, con l’im-
                                     dicate alle patologie neurologiche ge-            piego di sistemi obiettivi di valu-
                                     netiche, con farmaci “disease modi-               tazione della performance motoria,
                                     fing”, e alle patologie infiammatorie.            per comprendere la storia clinica del
                                                                                       bambino e verificare i risultati dei
                                                                                       trials terapeutici;
                                                                                   •   verificare il ruolo delle nuove tecno-
                                                                                       logie, inclusa la robotica e la realtà
                                                                                       virtuale, nelle strategie di training
                                                                                       in età pediatrica.

                                                   SCIENZE NEUROLOGICHE
                                                   E MEDICINA RIABILITATIVA                                                21
AREA DI RICERCA
                                               RESPONSABILE:
                                               Franco Locatelli

                  ONCOEMATOLOGIA

                           OBIETTIVI DELL’AREA
                           L’area di ricerca Oncoematologia sviluppa
                           nuovi approcci di diagnostica molecolare
                           finalizzati a ottimizzare la caratteriz-
                           zazione e la stratificazione del rischio
                           dei pazienti pediatrici affetti da patolo-
                           gie tumorali e a sviluppare protocolli di
                           terapia innovativa e cellulare/genica dal
                           laboratorio al letto del paziente.
UNITÀ DI RICERCA DELL’AREA
                             1   GENETICA ED EPIGENETICA                                2   TERAPIA CELLULARE E GENICA
                                 DEI TUMORI PEDIATRICI                                      DELLE EMOPATIE
                                 Responsabile: Franco Locatelli                             Responsabile: Franco Locatelli
                                 OBIETTIVI                                                  OBIETTIVI
                                 •   Studiare e caratterizzare estensivamente               •   Studiare le cellule staminali emopoietiche
                                     le variazioni molecolari ed epigenetiche e                 ottenute da diverse sorgenti, quali il midollo
                                     post-trascrizionali implicate nella patoge-                osseo e il sangue periferico, dopo mobiliz-
                                     nesi delle neoplasie ematologiche e solide del             zazione con fattori di crescita, e il sangue
                                     bambino (incluso il neuroblastoma, i tumori                cordonale;
                                     celebrali e i sarcomi);                                •   studiare in vitro le caratteristiche immuno-
                                 •   valutare in modelli preclinici la resistenza ai            regolatorie delle cellule stromali mesenchi-
                                     farmaci e alla terapia radiante nei sarcomi                mali e la loro azione sulle cellule coinvolte
                                     pediatrici per identificare bersagli moleco-               nella risposta infiammatoria;
                                     lari e ripristinare la risposta ai trattamenti;        •   utilizzare le cellule stromali mesenchimali
                                 •   studiare i meccanismi alla base della for-                 nella medicina rigenerativa;
                                     mazione della nicchia pre-metastatica at-              •   sviluppare, a livello clinico, approcci di te-
                                     traverso l’identificazione di specifici bio-               rapia genica e di editing del genoma nelle
                                     marcatori esosomiali;                                      emoglobinopatie; - validare approcci inno-
                                 •   caratterizzare le alterazioni implicate nel                vativi di trapianto emopoietico nelle malattie
                                     glioblastoma di alto grado e nei DIPG, e                   ematologiche del bambino;
                                     mettere a punto specifici modelli preclinici           •   analizzare la metilazione nei pazienti af-
                                     in vitro, ex vivo e in vivo per studiare i mec-            fetti da leucemia mielomonicitica infantile
                                     canismi di interazione tra sottopopolazioni                (JMML) prima e dopo il trattamento con aza-
                                     tumorali e per testare potenziali strategie                citidina; analizzare i miRNA come marcatori
                                     terapeutiche mirate;                                       prognostici nei pazienti affetti da leucemia
                                 •   identificare nuovi bersagli molecolari (miR-               mieloide acuta ad alto rischio;
                                     NA e protooncogeni) per il trattamento del             •   analizzare il midollo osseo dei pazienti af-
                                     glioblastoma mediante studi in sistemi cel-                fetti da BCP-ALL per valutarne le modifica-
                                     lulari ed in vivo;                                         zioni della cromatina;
                                 •   studiare i profili di metilazione del DNA per la       •   veicolare, mediante gli esosomi, sequenze di
                                     caratterizzazione molecolare delle neoplasie,              RNA interferenti nelle linee immortalizzate o
                                     identificandone le implicazioni in ambito dia-             nei campioni primari di BCP-ALL, per poten-
                                     gnostico, prognostico e terapeutico;                       ziare la risposta ai trattamenti;
                                 •   studiare e caratterizzare la componente im-            •   studiare i meccanismi di resistenza IDO1-di-
                                     munitaria nel microambiente tumorale dei                   pendenti nelle cellule di neuroblastoma trat-
                                     pazienti pediatrici con neoplasia ad alto ri-              tate con cellule GD2 CAR T.
                                     schio, per sviluppare nuove strategie pro-
                                     gnostiche ed immunoterapeutiche;
                                 •   studiare il ruolo dell’autofagia e delle pro-
                                     teine implicate (ad es. AMBRA1) nella re-          3   TERAPIA GENICA DEI TUMORI
                                     golazione della a) staminalità; b) metasta-
                                                                                            Responsabile: Concetta Quintarelli
                                     tizzazione; c) immuno-resistenza nei tumori
                                     solidi ad alto rischio (medulloblastoma grup-          OBIETTIVI
                                     po 3, neuroblastoma); d) chemio-resistenza             •   Implementare programmi di terapia geni-
                                     nelle leucemie mielodi.                                    ca per i tumori ematologici e solidi, basati
                                                                                                sull’impiego di linfociti trasdotti con un re-
                                                                                                cettore chimerico specifico per un antigene
                                                                                                caratterizzante le cellule neoplastiche;
                                                                                            •   studiare approcci innovativi di immunotera-
                                                                                                pia adottiva anti-tumorale, caratterizzati
                                                                                                da un profilo di elevata efficacia e bassa
                                                                                                tossicità;
                                                                                            •   studiare nuovi approcci di terapia cellulare
                                                                                                adottiva basati su piattaforme allogeniche,
                                                                                                come le cellule NK e i linfociti Tγδ;
                                                                                            •   sviluppare immunoterapie specifiche per i
                                                                                                pazienti affetti da linfoma, tumori germinali
                                                                                                e tumori celebrali;
                                                                                            •   monitorare i pazienti trattati con immuno-
                                                                                                terapia;
                                                                                            •   studiare processi di rigenerazione del timo,
                                                                                                dopo danno indotto dal regime di condiziona-
                                                                                                mento pre-trapianto, per identificare i fat-
                                                                                                tori in grado di accelerare la ripresa della
                                                                                                funzionalità timica e la ricostituzione im-
                                                                                                munitaria; caratterizzare nuovi biomarcatori
                                                                                                associati al fenotipo dei pazienti affetti da
                                                                                                GVHD acuta dopo il trapianto di cellule sta-
                                                                                                minali ematopietiche.

                                                      ONCOEMATOLOGIA                                                                      23
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