Leaders' Perspectives - TRIMESTRALE - PRIMAVERA 2019 - Columbia Threadneedle
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Leaders’ Perspectives TRIMESTRALE – PRIMAVERA 2019 INTERPRETARE LA BREXIT: – IMPATTO DI UN ESITO “HARD” O “SOFT” MARK BURGESS REDDITO FISSO GLOBALE: È IL MOMENTO DI ADOTTARE UN APPROCCIO VIGILE E AGILE GENE TANNUZZO DUE TRIMESTRI DI TURBOLENZA: COSA DICONO IL CROLLO PRENATALIZIO E IL RIMBALZO DEL NUOVO ANNO RIGUARDO AI MERCATI WILLIAM DAVIES
SOMMARIO 01 Interpretare la Brexit: impatto di un esito “hard” o “soft” Mark Burgess, Vice CIO Globale e CIO EMEA 02 Reddito fisso globale: è il momento di adottare un approccio vigile e agile Gene Tannuzzo, Vice responsabile reddito fisso globale 03 Due trimestri di turbolenza: cosa dicono il crollo prenatalizio e il rimbalzo del nuovo anno riguardo ai mercati William Davies, Responsabile azionario globale
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Interpretare la Brexit: impatto di un esito “hard” o “soft” Mark Burgess Vice CIO Globale e CIO EMEA nn L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è ancora avvolta nell’incertezza, nonostante la nuova data di uscita fissata a ottobre nn Non vi è ancora chiarezza sulla posizione ufficiale del paese riguardo a un accordo al momento dell’avvio del processo formale nn Quando finalmente il Regno Unito lascerà l’Unione, si troverà probabilmente di fronte a due estremi: una “hard” o una “soft” Brexit. Da più parti si ritiene che il primo scenario sarebbe più destabilizzante Mentre l’invocazione dell’Articolo 50 nel giustizia europea, il Regno Unito è libero di giugno 2016 è stata una procedura semplice e revocare la propria notifica di uscita dall’UE senza immediata, lo stesso non si può dire di quello il consenso unanime degli altri Stati membri). che è accaduto dopo. Nei suoi 45 anni di Se il Regno Unito dovesse firmare un trattato appartenenza all’Unione europea il Regno Unito di ritiro, ratificato da tutti i membri dell’UE e ha goduto di benefici economici a vari livelli: approvato con un “voto significativo” dalla Camera l’UE è attualmente il principale partner dei Comuni, il paese entrerà in un periodo di commerciale del paese (53% delle importazioni e transizione di 21 mesi che, secondo quanto 44% delle esportazioni)1 e le sue caratteristiche inizialmente stabilito, dovrebbe durare fino al di “mercato unico” hanno favorito la libera 31 dicembre 2020. Durante questo periodo il circolazione delle merci e delle persone. La Brexit Regno Unito avrà con l’UE le stesse relazioni oggi minaccia di rompere questa struttura. contrattuali e normative che ha attualmente, A seguito del voto per uscire dall’UE, il termine ma non avrà più alcuna voce in capitolo nei dell’adesione del Regno Unito all’Unione è stato processi decisionali, come quelli che avvengono fissato al 29 marzo 2019. Tuttavia, a causa nel Parlamento europeo, nella Commissione dell’incapacità di trovare un accordo, questa europea e nelle agenzie di regolamentazione. scadenza è stata prorogata al 31 ottobre 2019, Il periodo di transizione sarà utilizzato per con la possibilità di un’uscita anticipata o persino negoziare una relazione ancora tutta da definire di un annullamento della decisione di uscire tra il Regno Unito e l’UE, e gli esiti possibili (secondo una storica sentenza della Corte di sono innumerevoli. 1 Statistics on UK-EU trade, novembre 2018. https://researchbriefings.parliament.uk/ResearchBriefing/Summary/CBP-7851 5
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Brexit significa Brexit: ma che forma assumerà? Accantonando l’incertezza in merito all’effettiva Esistono numerosi accordi formali tra l’UE e paesi uscita del Regno Unito dall’Unione, da più parti terzi come la Norvegia, l’Islanda, il Liechtenstein si ritiene che il risultato sarà una “hard” oppure e la Svizzera, e l’adozione di uno di questi una “soft” Brexit, anche se non esiste una chiara (o altro analogo) sarebbe intesa come una soft definizione di questi termini. Brexit. La Commissione europea ha messo a confronto le “linee rosse” su ciò che il governo Per soft Brexit si intende una situazione in britannico è disposto a considerare con questi cui il Regno Unito mantiene legami economici accordi esistenti (Figura 1). Ciò sembra escludere relativamente stretti con l’UE, continua a fornire qualsiasi altro esito che non sia una hard Brexit contributi di bilancio e consente potenzialmente (una sorta di trattato di libero scambio di tipo la libera circolazione delle persone. canadese senza alcun tipo di accordo). Tuttavia, Una hard Brexit, d’altro canto, indica un la premier Theresa May ha avviato colloqui cambiamento radicale dei legami formali che il con il leader dell’opposizione per cercare una Regno Unito ha con l’UE, con l’uscita del paese soluzione di compromesso che risulti accettabile dall’unione doganale e dal mercato unico e con alla Camera dei Comuni, in modo da favorire una la fine della libera circolazione delle persone. forma di soft Brexit. In questo scenario il Regno Unito sarebbe tenuto a rispettare le norme commerciali stabilite dalla World Trade Organisation, che sarebbero rinegoziate con il Regno Unito in quanto entità individuale. FIGURA 1: E ADESSO? Relazione futura Il Regno Unito Nessun lascia l’UE accordo Linee rosse del Regno Unito: - No alla giurisdizione Linee rosse del della CGE Regno Unito: - No alla libera - No alla libera circolazione circolazione - No a contributi Linee rosse del - No a contributi Regno Unito: finanziari finanziari sostanziali - No alla sostanziali - Autonomia giurisdizione Linee rosse del - Autonomia regolamentare della CGE Regno Unito: regolamentare - Autonomia - Politica regolamentare commerciale indipendente Fonte: Commissione europea. 6
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Quindi, supponendo che lasci l’UE, il Regno difficoltà incontrate dal Dipartimento per il Unito è apparentemente avviato verso una hard commercio internazionale nel cercare di negoziare o una soft Brexit; ma quali sono le ripercussioni il rinnovo degli accordi di libero scambio in vigore economiche e sociali di ciascuna opzione? durante la permanenza del Regno Unito nell’UE. Minori contributi all’UE È questa incertezza che continua a pesare sulla fiducia delle aziende, spingendo alcuni produttori L’impatto economico della Brexit varierà come BMW a dichiarare che potrebbero essere enormemente in funzione del tipo di accordo che costretti a chiudere le proprie operazioni nel sarà finalmente raggiunto. Nel caso di una soft Regno Unito se la Brexit dovesse rendere più Brexit, il Regno Unito continuerebbe a versare difficile l’attività commerciale. contributi all’UE e a ricevere sussidi. Una hard Brexit, invece, si tradurrebbe nell’immediata Crescita e investimenti cessazione dei contributi del Regno Unito al Stando alle analisi del governo britannico, in uno bilancio dell’Unione europea. Tenendo conto dei scenario di hard Brexit la crescita economica 7 miliardi di euro di sussidi che il Regno Unito britannica si ridurrebbe dell’8% rispetto alle riceve dall’UE,2 ciò equivarrebbe a un buco del previsioni attuali nell’arco nei prossimi 5% nelle finanze dell’Unione. Gli altri Stati membri 15 anni5 Ciò è confermato dal National Institute sarebbero quindi tenuti a incrementare i propri of Economic and Social Research, la cui ricerca contributi, soprattutto la Germania, lo Stato dimostra che, rispetto a uno scenario di uscita membro più grande, con un costo stimato dall’Ifo “morbida”, una hard Brexit provocherebbe un calo Institute di 2,5 miliardi di euro.3 Con il paese del 5,3% del prodotto aggregato annuo nell’arco già interessato da una fase di debolezza della di 10 anni. La crescita economica britannica si crescita, questo ulteriore costo non sarebbe attesterebbe ad appena lo 0,3% nel 2019 e 2020, accolto con entusiasmo. contro, rispettivamente, l’1,9% e l’1,6% stimati in Interruzione degli scambi commerciali uno scenario di soft Brexit.6 L’entità degli effetti economici della Brexit Gli investimenti, un elemento fondamentale sulle regioni europee dipenderà dai settori della crescita economica, si troverebbero che costituiscono la base di una determinata sotto pressione. Ciò vale in special modo per economia locale, dalla loro esposizione al Regno gli investimenti diretti esteri (IDE), ossia gli Unito e dalla ridistribuzione intersettoriale delle investimenti effettuati da un paese sul territorio esportazioni che scaturirà dall’alterazione dei di un altro. Gli IDE accrescono la produttività flussi commerciali. Di conseguenza, le regioni nazionale, e dunque il prodotto e i salari, con settori e comparti che intrattengono relazioni grazie alle maggiori conoscenze tecnologiche di import-export con il Regno Unito sarebbero e manageriali apportate dalle multinazionali; particolarmente esposte a una Brexit disordinata. stimolano inoltre il miglioramento tra le Ad esempio, i paesi del Benelux importano una imprese nazionali per effetto del rafforzamento percentuale elevata di merci britanniche, mentre delle catene di produzione e della maggiore l’Irlanda sarà più colpita di altri per via del confine concorrenza. Degli oltre 1000 miliardi di IDE già terrestre comune. effettuati nel Regno Unito, circa la metà proviene dai paesi dell’UE, e la prospettiva di un facile Nel Regno Unito una hard Brexit avrebbe accesso all’Unione costituisce un’importante ricadute in special modo deleterie sugli scambi attrattiva per gli investitori esteri. Una soft Brexit commerciali, dato che nel 2017 le esportazioni vedrebbe il proseguimento degli investimenti verso l’UE ammontavano a 274 miliardi di dall’estero, mentre con una hard Brexit i flussi di sterline (pari al 44% dell’export britannico)4 Ciò IDE potrebbero diminuire del 22%.7 è particolarmente significativo alla luce delle 2 Il budget dell’UE in un clic, Parlamento europeo, Dicembre 2016, http://www.europarl.europa.eu/external/html/budgetataglance/default_it.html#united_kingdom 3 From trade to migration: how Brexit may hit the EU economy, giugno 2016, https://uk.reuters.com/article/uk-britain-eu-economy-europe/from-trade-to-migration-how-brexit-may-hit-the-eu-economy-idUKKCN0ZA0KE 4 Statistics on UK-EU trade, novembre 2018, https://researchbriefings.parliament.uk/ResearchBriefing/Summary/CBP-7851 5 EU Exit: Long-term economic analysis, novembre 2018, https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/760484/28_November_EU_Exit_-_Long-term_ economicanalysis__1_.pdf 6 Prospects for the UK economy, novembre 2018, https://www.niesr.ac.uk/media/press-release-prospects-uk-economy-13523 7 The impact of Brexit on foreign investment in the UK, marzo 2018, https://cep.lse.ac.uk/pubs/download/brexit03.pdf 7
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Impatti sui mercati Confine irlandese Gli osservatori di mercato ritengono che molte Una hard Brexit avrebbe un impatto società britanniche di maggiori dimensioni siano particolarmente sfavorevole sulle regioni di confine più protette da una hard Brexit rispetto alle irlandesi. Attualmente si registrano 110 milioni aziende più piccole, in quanto generano una di attraversamenti tra la Repubblica d’Irlanda quota maggiore dei propri utili all’estero, e al di e l’Irlanda del Nord, con 30.000 frontalieri che fuori dell’UE in particolare. Le società britanniche varcano il confine giornalmente. Questi passaggi più focalizzate sull’economia interna, che hanno non sono soggetti a controlli per via delle sottoperformato dopo il referendum, saranno disposizioni dell’unione doganale che legano le con ogni probabilità maggiormente penalizzate, due nazioni. ed è ipotizzabile che i mercati azionari britannici Il timore è che la Brexit potrebbe comportare rimangano volatili. un aumento dei ritardi e dei controlli ai valichi. Nel mercato dei titoli di Stato britannici uno Da qui ha avuto origine l’aspetto più controverso scenario di hard Brexit comporterebbe una dell’accordo di Theresa May, il “backstop” riduzione dei tassi allo 0,25% (o a livelli ancora più nordirlandese. Il backstop funge da rete di bassi), con un rally significativo dei Gilt. Tuttavia, sicurezza per mantenere la cooperazione un ulteriore calo della sterlina, ipotizzabile da una transfrontaliera e preservare l’accordo di pace del posizione già debole, non lascerebbe alla banca Venerdì Santo. Dato che la Repubblica d’Irlanda centrale molti margini di manovra. È importante fa ancora parte dell’Europa, una hard Brexit notare inoltre che il deprezzamento della valuta richiederebbe la reintroduzione di una frontiera potrebbe giovare alle aziende britanniche che per impedire a persone e merci di attraversare realizzano il proprio fatturato all’estero. In effetti, senza controlli. Si teme però che ciò sarebbe più del 70% dei ricavi delle società del FTSE 100 inaccettabile per coloro che al momento si è generato al di fuori del Regno Unito.8 spostano liberamente tra i due paesi e che possa pertanto diventare motivo di rabbia e, potenzialmente, di violenza. Mentre nel Regno Unito e nell’UE prevale l’idea che i valichi irlandesi debbano rimanere aperti senza alcuna forma di frontiera, i sostenitori più intransigenti della Brexit sono profondamente preoccupati che il backstop possa mantenere per sempre il Regno Unito legato alle norme dell’UE in materia di unione doganale. Analogamente, un accordo più “soft” continuerebbe a garantire la libera circolazione delle merci e delle persone tra le regioni, quanto meno per tutta la durata del periodo di transizione. 8 FactSet, FTSE 100 geographical revenue exposure, marzo 2019. 8
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Conclusione Indipendentemente dal tipo di accordo che sarà in L’entità degli effetti del divorzio tra Regno Unito e definitiva raggiunto, la Brexit ha avuto e continuerà UE dipenderanno dall’esposizione di singoli paesi ad avere un impatto economico e sociale di all’economia britannica, ma il consenso generale è ampio respiro sia all’interno che all’esterno del che una hard Brexit causerebbe molti più problemi Regno Unito. Con una soft Brexit ci aspetteremmo al contesto economico di una variante soft. un esito relativamente favorevole in termini di ricadute economiche, in quanto i legami esistenti rimarrebbero relativamente inalterati. Nel caso di una hard Brexit assisteremmo probabilmente a un cambiamento più radicale rispetto alla situazione attuale, con una brusca riduzione dei flussi commerciali, un calo degli IDE e una perdita di sussidi. Le difficoltà poste dai controlli burocratici alle frontiere rallenterebbero la circolazione delle merci e delle persone, generando costi ulteriori. 9
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Reddito fisso globale: è il momento di adottare un approccio vigile e agile Gene Tannuzzo Vice responsabile reddito fisso globale Nell’arco di appena 12 mesi, i mercati sono passati dal prevedere un aumento dei tassi all’aspettarsi una loro diminuzione. In termini generali, ciò significa che il 2019 dovrebbe essere un anno favorevole per il reddito fisso. Ma gli investitori si trovano a camminare sul filo del rasoio e devono operare una distinzione tra le strategie obbligazionarie Un anno è un lungo periodo di tempo sui Anche nell’eurozona si osservano segnali mercati finanziari, e gli ultimi 12 mesi ne sono preoccupanti. L’economia italiana è già interessata un ottimo esempio. da una fase recessiva e quella tedesca è pericolosamente vicina a entrarvi. Un anno fa L’anno scorso di questi tempi regnava un clima alcuni economisti esprimevano timori riguardo a di ottimismo. Molti economisti ritenevano che le uno stallo della crescita dell’eurozona, dopo la principali economie mondiali fossero destinate a solida espansione del 2,3% registrata nel 2017, un periodo di crescita globale sincronizzata. Oggi, la migliore in un decennio. In pochi, tuttavia, invece, ci si attende un deciso rallentamento. prevedevano qualcosa di simile a una recessione, Nell’aprile 2018 il Fondo monetario internazionale specialmente in Germania, la locomotiva d’Europa. (FMI) prevedeva che nel 2019 l’economia A causa di questo deterioramento del quadro mondiale avrebbe registrato una crescita del generale, le principali banche centrali mondiali 3,9%, ma nel corso di questo mese ha ridotto sono state costrette cambiare orientamento. tale proiezione al 3,3%. Secondo l’FMI, nella In effetti, negli ultimi 12 mesi hanno fatto seconda metà dello scorso anno il tasso di dietrofront. espansione globale è sceso al 3,2% dal 3,8% del primo semestre. Un anno fa la Federal Reserve aveva avviato un ciclo di inasprimento che sembrava destinato Non si scorgono ancora indicazioni convincenti a proseguire per qualche tempo. Alla fine dello di una stabilizzazione del rallentamento in Cina. scorso anno la Fed prevedeva ancora due rialzi di Intanto Argentina e Turchia, che avevano chiuso il un quarto di punto nel corso del 2019. Oggi, 2017 all’insegna di una robusta espansione, sono per contro, prevede tassi immutati per quest’anno scivolate in recessione e costituiscono motivo di e un solo aumento nel 2020. grave apprensione. 11
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Analogamente, un anno fa molti economisti si nel 2020 la Federal Reserve e gli altri grandi aspettavano che la Banca centrale europea istituti di emissione, come la Bank of England, sarebbe oggi stata in procinto di alzare i tassi. la BCE e la Bank of Japan, dovrebbero evitare Invece il mese scorso l’istituto di Francoforte ulteriori inasprimenti. ha riavviato le sue operazioni mirate di Pertanto, il prossimo ciclo di politiche restrittive a rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), livello globale – che era all’orizzonte un anno fa – indicando che non aumenterà i tassi prima sembra adesso rinviato di almeno 12-18 mesi. del 2020. Ma anche questo non è certo. Inoltre, molte banche centrali dei mercati Ciò che è chiaro è che le banche centrali hanno emergenti stanno tagliando i tassi in una brusca sempre maggiori difficoltà ad assolvere al compito inversione di tendenza rispetto al 2018. di controllare l’inflazione. Consideriamo la Fed Aspettative mutate e la sua capacità di mantenere l’inflazione di fondo (core) in linea con il target del 2%. L’analisi Le autorità monetarie si sono dunque rese dimostra che nel corso degli anni ‘90 la banca protagoniste di un deciso cambiamento di rotta. centrale statunitense ha conseguito questo Quindi, se siete in attesa del prossimo ciclo di obiettivo d’inflazione nel 69% dei casi. Negli inasprimento globale, non trattenete il fiato. anni 2000 il target d’inflazione è stato rispettato Questo mutamento globale era stato trainato nel 43% dei casi. Ma negli ultimi 10 anni, sulla dalla Fed, che aveva fatto da apripista alle scia della crisi finanziaria, la Fed ha raggiunto principali banche centrali mondiali. In assenza l’obiettivo d’inflazione core solo nel 5% dei casi di un rialzo dei tassi nel corso di quest’anno, (Figura 1). FIGURA 1: INFLAZIONE PCE CORE VS TARGET DELLA FED NEGLI ULTIMI TRE DECENNI 5 Decennio 1 Decennio 2 Decennio 3 Inflazione > 2% Inflazione > 2% Inflazione > 2% nel 70% dei casi nel 43% dei casi nel 5% dei casi 4 3 2 1 0 13 15 17 89 1 3 95 7 9 1 03 05 07 09 11 99 99 99 99 00 20 20 19 19 20 20 20 20 20 20 /1 /1 /1 /1 /2 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2/ 2 2 2 2 2 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 /0 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 01 Inflazione PCE core Target Fonte: Macrobond, BoJ, BCE, Fed, PBoC, BoE e Columbia Threadneedle Investments. 12
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Fattori strutturali mantengono i prezzi contenuti Che cosa succede dunque? Questa difficoltà nel controllare l’inflazione suggerisce la presenza di alcuni fattori strutturali che mantengono i prezzi contenuti. Uno di questi è l’alto livello di indebitamento. A partire dalla crisi finanziaria si è registrato un continuo aumento dei livelli di debito – sia pubblico che privato – in quanto i prenditori hanno approfittato a piene mani del basso costo del denaro. Chiaramente l’eccesso d’indebitamento incide in modo negativo sulla spesa e quindi sull’inflazione. Un altro fattore strutturale è costituito dalle dinamiche demografiche, e soprattutto dalla minore propensione alla spesa degli anziani. L’invecchiamento della popolazione è particolarmente visibile nei paesi europei core, in Giappone e persino in Cina, seguiti a breve distanza dagli Stati Uniti. A offuscare il quadro contribuisce anche l’azione di stimolo senza precedenti esercitata tramite i programmi di quantitative easing (QE) (Figura 2). FIGURA 2: CRESCITA ANNUA DELL’ATTIVO DELLE PRINCIPALI BANCHE CENTRALI Fonte: Macrobond, BoJ, BCE, Fed, PBoC, BoE e Columbia Threadneedle Investments. All’indomani della crisi finanziaria le misure di QE a livello globale hanno contribuito a scongiurare la deflazione, rafforzando l’impatto di tagli consistenti dei tassi d’interesse. Tuttavia, in seguito al loro progressivo abbandono, questi programmi hanno finito per esercitare l’effetto opposto, intensificando gli aumenti dei tassi. I rialzi dei tassi effettuati dalla Fed a partire dal 2015 sono stati relativamente modesti e graduali in termini storici. Tuttavia, l’analisi della Federal Reserve Bank of Atlanta dimostra che, tenendo conto anche del ridimensionamento del bilancio della banca centrale, la stretta monetaria che ha avuto luogo durante quest’ultimo ciclo di inasprimento negli Stati Uniti è di fatto maggiore di quella registrata nel corso di ognuno dei quattro cicli precedenti. Il QE è stato chiaramente una nuova esperienza per tutti, anche per le banche centrali, e il suo impatto complessivo è ancora sconosciuto. Ma un’altra tessera del puzzle potrebbe risiedere nella capacità previsionale di strumenti di misurazione standard tradizionali come i dati dei mercati finanziari ed economici. 13
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 In un discorso pronunciato all’inizio dell’anno, Gli spread delle obbligazioni statunitensi con Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, rating B, ad esempio, si aggirano intorno al 4%, ha parlato di un disallineamento tra molti di questi un livello di poco inferiore alle medie di lungo indicatori e “le informazioni ‘dal basso’ provenienti periodo. Tuttavia, a fronte di tassi d’insolvenza dalle imprese e dagli investitori”. Mentre le molto più bassi che nel recente passato, aziende segnalavano “un aumento dell’incertezza riteniamo che i differenziali dovranno restare e timori per la situazione economica”, “i dati contenuti affinché i tassi d’interesse possano economici aggregati” continuavano a “dipingere tornare ad aumentare. un quadro solido”, ha affermato Bostic. In terzo luogo, servono indicazioni certe che il Ciò non fa che complicare il lavoro delle banche significativo ridimensionamento dei bilanci delle centrali. Certamente le autorità monetarie banche centrali non produca ricadute di rilievo. dovrebbero prestare e in effetti prestano sempre Ci vorrà tempo per assicurarsi che il ritiro dello maggiore attenzione alla ricerca e alle indagini stimolo monetario non abbia un impatto negativo sulle imprese operanti sul campo, oltre che agli sui mercati. indicatori economici e finanziari. Infine, l’inflazione dovrà risalire sopra il 2% per un Quattro presupposti per un nuovo rialzo periodo prolungato, probabilmente per un paio di trimestri. Questo sviluppo sembra più probabile dei tassi negli Stati Uniti, dove l’inflazione si attesta Indipendentemente da tali fattori, riteniamo che attualmente all’1,9%, piuttosto che nell’eurozona, debbano essere soddisfatte quattro condizioni dove rimane ferma all’1,5%. economiche e finanziarie prima che le banche Quel che è evidente è che nel corso dell’ultimo centrali possano prendere in considerazione anno sono cambiate le carte in tavola per le un nuovo aumento dei tassi. Peraltro, i tempi banche centrali, e soddisfare queste quattro e i modi del soddisfacimento di queste condizioni è diventato più, e non meno, condizioni avranno implicazioni di rilievo per i impegnativo. Riteniamo dunque che dovranno mercati obbligazionari globali e per le strategie passare ancora diversi trimestri prima che le d’investimento a reddito fisso. autorità monetarie possano persino prendere in In primo luogo, bisognerà attendere una considerazione un nuovo inasprimento monetario. stabilizzazione della crescita economica, specialmente in Cina, nei paesi europei core Un anno favorevole per il reddito fisso e negli Stati Uniti. Solo quando l’espansione Quali sono le implicazioni di tutto questo per le smetterà di rallentare l’aumento dei salari inizierà strategie obbligazionarie? In termini generali, ad alimentare l’inflazione dei prezzi al consumo. il 2019 dovrebbe essere un anno favorevole Con la crescita mondiale ancora in frenata, per il reddito fisso, data la stabilità dei tassi il punto minimo del ciclo attuale sembra ancora d’interesse privi di rischio. Ma gli investitori si lontano; e finché non l’avremo raggiunto, i tassi trovano a camminare sul filo del rasoio. Se troppo non ricominceranno a salire. debole, la crescita rischia di pesare sui redditi dei Il secondo presupposto è la presenza di consumatori e sui profitti delle imprese; e quando condizioni finanziarie accomodanti. Alla fine del infine ricomincerà ad aumentare, innescherà 2018 la volatilità sui mercati ha provocato un il prossimo ciclo di inasprimento. Entrambi gli ampliamento degli spread creditizi e una brusca scenari si dimostreranno sfavorevoli per alcune flessione dei mercati azionari. Di conseguenza, strategie obbligazionarie. il costo dell’indebitamento per le famiglie e le Vista la previsione di un continuo rallentamento imprese è aumentato, e la loro propensione a della crescita nel corso di quest’anno, crediamo investire è contestualmente calata. Nonostante che non sia un buon momento per mantenere il miglioramento nel primo trimestre del 2019, un’esposizione significativa al mercato high yield. la contrazione degli spread creditizi e il rialzo dei Quale regola generale, almeno negli Stati Uniti, mercati azionari dovranno essere sostenuti per le obbligazioni ad alto rendimento hanno bisogno dare impulso all’economia attraverso condizioni di una crescita annua del 3% circa per evidenziare più favorevoli all’indebitamento e agli investimenti. un buon andamento. 14
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Lo scorso anno gli Stati Uniti hanno registrato il Quanto alle banche centrali, prevediamo che nel miglior tasso di espansione annuo in nove anni 2019 i tassi d’interesse nei principali mercati di crescita ininterrotta, grazie anche agli sgravi mondiali rimarranno stabili. Nello scenario più fiscali voluti dal presidente Donald Trump. Di favorevole per la crescita, il prossimo ciclo di rialzi conseguenza, il segmento high yield ha registrato dei tassi avrebbe inizio nel primo trimestre del un’ottima performance fino al terzo trimestre del 2020, ma potrebbe senz’altro cominciare più tardi. 2018, in quanto la crescita è rimasta sostenuta. Se invece la crescita continuasse a indebolirsi, Tuttavia, con il deterioramento delle prospettive alcuni istituti di emissione, in particolare la Fed, di espansione, il comparto dell’alto rendimento è potrebbero decidere di tagliare i tassi nel 2020 stato penalizzato. invece di aumentarli. Gli investitori dovrebbero esercitare un’analoga Ciò che è chiaro è che il tasso di espansione cautela sui titoli high yield nel 2019, poiché non ha ancora toccato un minimo e che i tassi il rallentamento della crescita metterà a dura d’interesse non ricominceranno a salire finché tale prova alcuni settori e regioni. In un contesto di minimo non sarà raggiunto. espansione positiva ma contenuta, preferiamo Quest’anno cercheremo dunque indicazioni invece il debito investment grade, che tende a di una ripresa degli investimenti aziendali e dare buoni risultati in queste condizioni. dell’attività industriale, entrambi frenati dai timori Quando inizierà il prossimo ciclo di inasprimento di una guerra commerciale globale. Un segnale globale si renderà necessaria una prudenza incoraggiante, ad esempio, proverrebbe da una simile, poiché le aziende più indebitate avranno stabilizzazione o persino da un rimbalzo nel terzo maggiori difficoltà in tale scenario. trimestre dei dati sul trasporto aereo di merci, che sono in calo da oltre un anno. In presenza di un ciclo coordinato, gli investitori dovrebbero considerare la possibilità di spostare Ma a fronte dei molti rischi e delle molte l’esposizione verso i paesi che sono più vicini incertezze che ancora rimangono, soprattutto gli alla fine del rispettivo ciclo di inasprimento. investitori nei mercati del reddito fisso dovranno Ciò comporterà, con ogni probabilità, una adottare un approccio vigile e agile. rotazione dalle obbligazioni investment grade europee a quelle statunitensi. 15
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 16
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Due trimestri di turbolenza: cosa dicono il crollo prenatalizio e il rimbalzo del nuovo anno riguardo ai mercati William Davies Responsabile azionario globale Nel quarto trimestre dello scorso anno gli indici azionari mondiali hanno subito una brusca correzione per poi mettere a segno un deciso recupero, riguadagnando quasi tutto il terreno perduto. Questa straordinaria inversione di rotta potrebbe sembrare irrazionale, ma racconta una storia coerente sulla fragilità della fiducia degli investitori con l’approssimarsi della fine dell’attuale ciclo economico e delle elezioni statunitensi nel 2020 Nell’arco di soli sei mesi – dallo scorso ottobre Perché i mercati hanno manifestato di punto in alla fine di marzo – sui mercati mondiali è bianco tanta paura? E se gli apparenti timori per accaduto qualcosa di eccezionale. Il 21 settembre l’economia globale erano giustificati, come si può 2018, giorno dell’equinozio di autunno, i listini spiegare l’improvviso ritorno dalla propensione hanno raggiunto un picco; poi all’improvviso si è al rischio? Il crollo del quarto trimestre è stato verificato una apparente cambio di stagione ed è un’anomalia? Oppure il successivo rimbalzo arrivato l’inverno. Con l’inizio del quarto trimestre segnala una pericolosa sottovalutazione dei si è prodotta rapidamente una brusca correzione, pericoli che attendono gli investitori nel resto di durante la quale i principali mercati azionari quest’anno e nel prossimo? hanno perso circa il 17%, toccando un minimo La mia risposta alle ultime due domande è “no”. alla vigilia di Natale negli Stati Uniti (il giorno di La correzione del quarto trimestre è stata forse Natale in Asia). Quindi, dopo aver annullato tutti di una gravità inattesa, ma è spiegabile alla luce i guadagni del 2018 e oltre, i listini mondiali si del contesto e di alcuni dati pubblicati intorno sono divincolati dalla gelida morsa della paura, a quel periodo. Credo anche che il rimbalzo e tra la fine di dicembre e l’equinozio di primavera all’inizio di quest’anno sia giustificabile, anche se (21 marzo) hanno invertito la rotta, registrando un sono rimasto sorpreso dalla sua intensità. Sia rialzo del 18%. La bella stagione era arrivata.1 la correzione che il successivo recupero sono 1 Bloomberg, aprile 2019. 17
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 stati una reazione a una serie di rischi geopolitici Leader forti e tensioni commerciali in rapida evoluzione – specie le tensioni sulle relazioni commerciali sino-statunitensi – che gli La marcata correzione degli ultimi tre mesi del investitori trovano sempre più difficili da prevedere 2018 è stata causata da due fattori importanti. e da valutare. A causa della fragilità della fiducia Il primo è stato il mutevole panorama politico. Negli e della successione talvolta rapida degli eventi i ultimi anni nelle principali economie mondiali sono mercati potrebbero aver evidenziato oscillazioni saliti al potere alcuni uomini forti di orientamento più violente del solito, ma le loro reazioni non nazionalistico che hanno adottato un approccio sono state irrazionali. più risoluto nelle relazioni internazionali. Negli Stati Uniti i Repubblicani non hanno più la maggioranza Il contesto di lungo periodo è fondamentale al Congresso, ma il presidente Trump rimane in questo caso. L’attuale espansione globale una figura dominante e imprevedibile. In Cina Xi e il corrispondente rialzo dei mercati azionari Jinping ha consolidato il controllo sul governo e hanno raggiunto un fase avanzata in termini ha eliminato i limiti temporali al proprio mandato storici; di conseguenza, aumenta naturalmente il di primo ministro. Analogamente, Narendra Modi timore che l’economia mondiale sia vicina a una in India, Recep Tayyip Erdogan in Turchia, Jair contrazione che segnalerà la fine del ciclo attuale. Bolsonaro in Brasile, Shinzo Abe in Giappone Non stupisce, quindi, che gli investitori prestino e il principe ereditario Mohammad Bin Salman grande attenzione ai segnali di recessione, dopo in Arabia Saudita sono tutti leader più forti e aver osservato una crescita economica nominale nazionalistici dei loro predecessori, mentre figure del 3-4% all’anno negli Stati Uniti e del 4-5% a anticonformiste come Vladimir Putin e Kim Jong Un livello globale per gran parte del decennio da godono di una notevole influenza internazionale. quando l’S&P 500 ha toccato un minimo nel marzo del 2009, il tutto abbinato a un’inflazione Siamo dunque entrati in una fase in cui un volitivo estremamente modesta. Le loro apprensioni si presidente degli Stati Uniti è pronto a sostenere sono indubbiamente acuite in seguito all’ulteriore con veemenza che le relazioni del suo paese con accelerazione del ritmo di espansione nel 2017 il resto del mondo devono essere ridefinite, ma è e 2018. costretto ad avanzare le proprie rivendicazioni nei confronti di un gruppo di leader politici sempre più Tuttavia, questa espansione prolungata si è assertivi e populisti in altre regioni. Questa non caratterizzata per una serie di mini cicli, durante è certo una ricetta per la calma e la stabilità sui i quali gli indicatori anticipatori come gli indici mercati mondiali. dei responsabili degli acquisti (PMI) sono scesi da livelli molto elevati oltre quota 60 verso valori Se consideriamo questa potenziale minaccia alla di 54-55 nel mondo occidentale. Ogni volta che stabilità insieme al secondo grande problema i mercati sono entrati nella fase calante di uno che ha dominato gli ultimi mesi del 2018 – il di questi mini cicli, gli investitori hanno temuto deterioramento delle relazioni commerciali tra le che ciò segnalasse l’inizio di una recessione due maggiori economie del mondo, gli Stati Uniti vera e propria. Questa tendenza si è ripetuta e la Cina – è facile capire perché i mercati hanno nuovamente verso la fine dello scorso anno. iniziato a temere il sopraggiungere di un brusco rallentamento. Una grave interruzione dei flussi commerciali internazionali e una battuta d’arresto dell’ultradecennale processo di globalizzazione ridurrebbero inevitabilmente l’attività economica, la redditività delle imprese e gli investimenti; da qui la brusca flessione sincronizzata dei mercati azionali mondiali. 18
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 È in questo contesto che la situazione della Nel contesto di crescenti timori riguardo ai dati Brexit diventa particolarmente rilevante. economici che venivano pubblicati, i mercati In quanto economia aperta e interconnessa hanno captato il secondo importante segnale a livello internazionale, il Regno Unito è positivo: dopo aver accennato a ulteriori rialzi dei profondamente integrato in molte delle catene tassi fino all’ultimo trimestre del 2018, la Fed di produzione transfrontaliere lungo le quali si ha reagito all’indebolimento delle prospettive muovono i flussi commerciali. Ma se a causa dei indicando che non prevedeva più di aumentare cambiamenti geopolitici non si ha più la certezza i tassi nel corso del 2019. Questo mutato che queste catene di produzione continueranno orientamento, unito al rinvio di un nuovo conflitto a operare come in passato, non è chiaro dove sul fronte commerciale, ha contribuito a innescare le aziende dovrebbero investire. Molte pertanto il rimbalzo degli indici azionari che è poi proseguito rinviano le proprie decisioni o annullano gli per tutto il primo trimestre. investimenti futuri, con inevitabili ripercussioni Pertanto, la straordinaria traiettoria evidenziata negative sulla crescita. In questo scenario è dai mercati – con un calo di quasi il 20% in un perfettamente possibile che la minaccia di dazi trimestre seguito da un recupero di quasi il 20% commerciali trasformi un indebolimento della nei tre mesi successivi – può essere spiegata crescita in una grave recessione. dallo scenario economico e geopolitico. Quelli È questa la situazione in cui si trovavano i mercati che erano stati interpretati come i primi segnali alla fine di novembre. di una grave recessione non si sono evoluti e diffusi come era stato temuto, e gli eventi del Qualche buona notizia, finalmente quarto trimestre 2018 oggi somigliano più a un A quel punto è affiorato il primo importante altro rallentamento di metà ciclo seguito da un segnale positivo: gli Stati Uniti hanno sospeso rimbalzo. Dato il potenziale di instabilità associato l’innalzamento dei dazi dal 10% al 25% minacciato alla presenza di leader nazionali più risoluti, credo nei confronti di USD 200 miliardi di importazioni che i mercati dovrebbero offrire oggi un premio cinesi. Questo rinvio di 90 giorni ha spostato a al rischio generalmente più elevato. Trovo quindi fine febbraio il rischio di un’ulteriore perturbazione sorprendente l’intensità della ripresa dei mercati dei flussi commerciali, alleviando una delle mondiali, ma sono d’accordo sul fatto che i listini principali fonti di apprensione per i mercati globali. dovrebbero trovarsi a livelli più elevati rispetto al periodo natalizio, perché le prospettive non sono Ma gli indici azionari hanno continuato a perdere così disastrose come si temeva. terreno, amplificando le perdite con l’avvicinarsi del Natale. Anziché dai timori per una guerra Le elezioni statunitensi dominano commerciale, la correzione era adesso causata la scena dalla debolezza dei dati economici, soprattutto in Europa, dove gli esportatori tra cui Daimler In un’ottica futura, le prospettive a medio termine e BMW erano stati fra i primi ad annunciare le sono dominate da una questione in particolare: ricadute negative dell’incremento delle misure le elezioni statunitensi del 2020 e la volontà del protezionistiche sui propri utili. Segnali simili presidente Trump di creare un solido contesto giungevano anche dal Giappone, ad esempio economico per la propria campagna elettorale. dalle imprese di robotica che esportavano verso Deciso a ottenere un secondo mandato, la Cina e che avevano subito un calo significativo il magnate farà tutto il possibile per evitare degli ordini. Nel frattempo l’appiattimento della un rallentamento dell’economia statunitense curva dei rendimenti nel mercato dei Treasury USA esacerbato dalle tensioni commerciali e dalla – spesso considerato un indicatore anticipatore debolezza degli investimenti aziendali. Avendo delle recessioni economiche – suggeriva il perso il controllo del Congresso e con un ampio sopraggiungere di tempi difficili. disavanzo di bilancio, non sarà facile per Trump far approvare ulteriori misure di stimolo economico. 19
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Ma il Presidente ha margini di manovra molto più Le valutazioni possono ancora ampi nei negoziati con la Cina, e prevedo che aumentare concentrerà gli sforzi proprio su questo fronte per dare impulso all’economia interna. I segnali di una Data questa lettura degli eventi, il rialzo messo possibile conclusione favorevole delle trattative a segno dai mercati mondiali a partire dai minimi sono aumentati notevolmente a inizio marzo, di fine 2018 appare ragionevole, anche se è quando gli Stati Uniti hanno rinviato a tempo stato più marcato di quanto mi aspettassi. indeterminato l’aumento previsto dei dazi. Ciò nonostante, sulla base delle attuali valutazioni i principali mercati azionari non sembrano Un eventuale accordo commerciale con Pechino, sopravvalutati. in particolare laddove questo comporti un maggiore acquisto da parte cinese di beni e Le azioni statunitensi quotano a circa 16 volte gli prodotti agricoli provenienti dagli stati centrali utili attesi per il 2020. Se anche queste previsioni elettoralmente cruciali degli USA, potrebbe fornire di utile non si realizzassero e il multiplo effettivo all’economia nazionale e alle prospettive di si rivelasse più elevato, le valutazioni sarebbero rielezione di Trump quella sorta di stimolo che il comunque ragionevoli, specialmente a fronte Presidente sta cercando. del rendimento del 2,5% offerto dal Treasury USA decennale – sceso dal 3,25% raggiunto Molto dipende quindi dall’andamento dei negoziati nell’estate del 2018 – che fornisce supporto agli commerciali tra i due paesi. È improbabile che gli attivi rischiosi attraverso condizioni monetarie Stati Uniti impongano ulteriori dazi puntivi sulle più accomodanti. Il tasso sui Fed Fund dovrebbe importazioni cinesi, anche se è possibile che i rimanere invariato per quest’anno e molti si colloqui attraversino fasi di turbolenza durante i aspettano persino una sua diminuzione nel 2020, quali un fallimento potrebbe apparire imminente, anche se questo scenario mi sembra improbabile se non altro perché il presidente Trump deve alla luce delle mie previsioni sull’andamento far credere ai propri oppositori che non è dell’economia statunitense prima delle elezioni disposto a cedere. Da qui si capisce l’importanza (sempre che tali proiezioni siano corrette). dell’improvvisa conclusione del vertice con Kim Jong Un in Vietnam: l’interruzione del summit Le azioni europee sono ancora più sottovalutate, ha segnalato ad altri paesi impegnati in negoziati a circa 13 volte gli utili, e una situazione molto con gli Stati Uniti che il Presidente è pronto simile si osserva in Asia o nei mercati emergenti. ad abbandonare il tavolo se non gradisce I mercati, per la maggior parte, non sembrano l’accordo proposto. sopravvalutati sulla base delle attuali previsioni di utile; tuttavia, dato che l’economia mondiale si Trump ha già varato un ampio stimolo fiscale alla avvicina alla fine del ciclo economico, dovremmo fine del 2017, con tagli alle imposte sui redditi aspettarci una graduale diminuzione delle individuali e societari che hanno dato impulso alla valutazioni azionarie, perché quando il ciclo crescita sino alla fine del 2018, anche se gli effetti avrà raggiunto il picco gli utili potrebbero iniziare di queste misure dovrebbero iniziare a svanire dai a diminuire. dati economici con l’avanzare del 2019. Tuttavia, l’imperativo della rielezione rende relativamente poco plausibile un rallentamento nei prossimi due anni, anche se in teoria l’economia statunitense dovrebbe essere vicina alla fine del ciclo attuale. Invece, la lieve flessione della crescita registrata di recente sarà più probabilmente seguita da un andamento sostenuto dell’economia statunitense fino alle elezioni presidenziali dell’autunno 2020, in seguito alle quali assisteremo verosimilmente a un rallentamento più pronunciato. 20
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 Il ciclo prosegue, per il momento Tutto ciò suggerisce che, mentre la rapida Gli eventi altamente inusuali degli ultimi sei mesi correzione e ripresa dei mercati azionari negli dimostrano quanto sia diventata precaria la fiducia ultimi sei mesi circa è giustificabile alla luce del nelle prospettive economiche e con quale velocità quadro geopolitico e di una serie di dati economici i mercati possono perdere o guadagnare il 20%. deludenti, l’attuale ciclo economico è destinato L’esito peggiore non si è verificato; secondo il per il momento a proseguire. Un mini ciclo non si mio scenario di riferimento la crescita economica è trasformato in una grave recessione... almeno proseguirà sino alla fine del 2020 e gli utili per questa volta. registreranno un ulteriore aumento prima che l’attuale ciclo giunga al termine. I campanelli d’allarme, però, continuano a suonare, principalmente a causa della fragilità Non c’è modo di sapere se, quando quel delle relazioni tra i grandi blocchi economici momento arriverà, scivoleremo in una grave mondiali e dell’imprevedibilità dei negoziati recessione o soltanto in una fase relativamente tra potenti leader mondiali di orientamento breve di crescita più lenta, prima che l’economia nazionalistico. Anche se è chiaramente torni a espandersi a ritmo sostenuto. Ma il grande nell’interesse di tutti giungere a un accordo, interrogativo per gli investitori di tutto il mondo non vi è alcuna garanzia che questo accadrà sarà in ogni caso lo stesso: quando inizierà la e il percorso che conduce a un esito favorevole prossima congiuntura negativa, quanto spazio di è molto accidentato. Alla luce di tutto questo, manovra avranno le banche centrali e le autorità ha senso che i mercati mondiali offrano un premio di governo per proteggere e stimolare le loro al rischio azionario più elevato che in passato. economie? 21
Leaders’ Perspectives – Primavera 2019 NOTE 22
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