Le ragioni del - Un opuscolo informativo per far luce sui punti più controversi della riforma - Libertà e Giustizia

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Le ragioni del

Un opuscolo informativo
per far luce sui punti più
controversi della riforma
"Gufi e conservatori votano no.
    Per cambiare basta un sì. "

  Nell'esperienza di tutti, dire di no è più facile.
  Non richiede lo sforzo di essere costruttivi, né
           di assumersi responsabilità.

In un
referendum
costituzionale,
però, le cose
sono diverse.
                          2
Andiamo al referendum perché i Sì
in Parlamento non sono bastati.
La Costituzione deve essere di tutti.            Le leggi di revisione costituzionale
Altrimenti non potrà essere strumento            devono essere approvate dai
di unità, ma solo l'ennesima causa di            2/3 dei parlamentari e, se ciò
divisione. Ecco perché i Costituenti             non è possibile, rimesse alla
hanno previsto che le sue modifiche              decisione ultima dei i cittadini.
non potessero essere fatte da un                 Dire no, in questo caso, è dire
solo partito e neppure dalla sola                "Non potete farlo senza di me.
maggioranza parlamentare.                        Voglio decidere anch'io".

Non si tratta di dire Sì o No ad un
Governo e alle sue politiche.
Un voto sulla Costituzione non è un voto         - sociale in continuo cambiamento. Se si
su un Governo o, peggio ancora, su               trasforma il voto in un plebiscito, invece,
una persona. Perché mentre i Governi             si svaluta la Costituzione e si chiede ai
passano e il carisma dei leader prima o          cittadini un vero e proprio atto di fede.
poi finisce, la Costituzione resta, a dare       Dire no, in questo caso, è dire
forma e continuità ad un sistema politico        "Non forzate la mia mano".

Dire No in questo referendum,
per poter dire Sì ogni giorno.
La riforma della Costituzione che siamo          potenzialmente minoritario nel Paese, sia
chiamati ad approvare o a respingere             il potere legislativo sia quello Esecutivo,
risponde ad una chiara logica di                 indebolendo i contropoteri previsti dalla
accentramento del potere. Suggerendo             Costituzione o svuotandone di fatto la
che sia solo occasione di spreco e               portata. Si riprende molti dei poteri affidati
di cattiva politica, la riforma svaluta          alle Regioni e, rimandando al futuro il
definitivamente il ruolo del Parlamento,         potenziamento effettivo degli strumenti
facendone un burattino nelle mani della          di democrazia diretta, crea nuovi ostacoli
falsa maggioranza creata dall'Italicum.          a quelli già esistenti. Se questo è il
Garantisce al Governo il sostegno                cambiamento a cui dovremmo dire Sì, farlo
scontato di una Camera composta                  rischia di toglierci il potere di prendere,
- ancora una volta - soprattutto di              domani, una qualunque posizione.
nominati. Consegna ad un solo partito,           Dire no, in questo caso, è dire:

          "Un solo sì non mi basta!
 Al referendum costituzionale io voto NO"
                                             3
INDICE

1   È un referendum             2   La riforma è frutto
    oppositivo voluto               dell'iniziativa e della
    dalle opposizioni               volontà del Governo
          pag 6                            pag 8

3   Il Parlamento era           4   I senatori part-time
    giuridicamente                  rappresentano il
    e politicamente                 partito, il Presidente
    delegittimato                   della Repubblica, se
    a modificare la                 stessi
    Costituzione                           pag 14
          pag 11

5   Non si capisce se           6   La riforma
    i senatori saranno              sostanzialmente non
    eletti direttamente             muta i costi della
    dai cittadini                   politica
          pag 17                           pag 20

7   Non è vero che              8   La riforma del
    il bicameralismo                Senato ci allontana
    paritario non                   da tutti gli altri
    permette di                     esempi nel mondo
    legiferare                             pag 27
          pag 24

                            4
INDICE

9    Il procedimento               10   La riforma prevede
     legislativo sarà più               lo strapotere
     confuso                            dell'Esecutivo
            pag 30                             pag 33

11   È una riforma                 12   Nei paesi normali la
     conservatrice                      sera delle elezioni
            pag 36
                                        non si sa chi ha
                                        vinto
                                               pag 38

13   La riforma rende              14   La riforma
     verticistica la forma              indebolisce
     di governo                         le autonomie
            pag 42
                                        territoriali
                                               pag 48

15   La riforma                    16   La riforma si
     diminuisce il potere               riflette anche sulla
     dei cittadini                      prima parte della
                                        Costituzione
           pag 50
                                               pag 52

                               5
1

  È un referendum
confermativo voluto
 dalla maggioranza

          s i t i v o  v  o  l u  t o
 o p p o                             i
      l le      o  p p o s i z i o n
 da

                     6
È un referendum oppositivo voluto dalle opposizioni

Chi è favorevole alla riforma afferma che con il referendum di ottobre
saranno gli elettori a confermare la riforma costituzionale e ad appro-
varla definitivamente: si è così diffusa l’idea che il referendum costitu-
zionale possa essere richiesto, in funzione confermativa, dagli stessi
promotori della revisione, per ottenere a posteriori, dal corpo eletto-
rale, il consenso non conseguito in Parlamento. In tal modo, però, il
significato dell’istituto referendario si inverte: da strumento di sovra-
na decisione popolare, a mezzo attraverso cui il popolo è sollecitato a
fornire la propria passiva adesione a quanto già deciso da altri.

Un referendum oppositivo
È importante invece sottolineare come il          referendaria, trasformandola in un
referendum regolato dall’articolo 138 della       plebiscito sulla sua persona e legando la
Costituzione abbia una funzione oppositiva,       sorte del suo Governo alla vittoria dei Sì. Il
ultima risorsa di chi non ha potuto avere         “Capo” si pone in relazione immediata con
direttamente voce in Parlamento e si              il “suo” popolo al di là del proprio partito,
rivolge direttamente al popolo sovrano.           cerrcando di costruirsi un’autonoma risorsa
Se in seconda votazione non si ottiene            di legittimità direttamente alla fonte.
la maggioranza dei 2/3, - segno che la            Ma la posta in gioco è ben più alta della
riforma non esprime una condivisione              sopravvivenza di un Governo: riguarda la
tra le forze che siedono in Parlamento - ,        qualità del nostro sistema democratico
1/5 dei membri di una Camera o 500mila            e il pericolo, derivante dal combinato
elettori o 5 Consigli regionali, possono          disposto con la legge elettorale Italicum,
fare richiesta di referendum. Tra questi          di una modifica nei fatti del nostro sistema
soggetti non è previsto il Governo.               parlamentare. Se non ci opponiamo, ciò
Il Presidente del Consiglio Renzi ha              potrebbe portare ad un rafforzamento
invece personalizzato la consultazione            dell’Esecutivo senza alcun contrappeso.

Un referendum disomogeneo
Un altro elemento da sottolineare è               prendere o lasciare tutto in blocco. Più
che il testo della riforma è fortemente           volte la Corte costituzionale ha affermato,
disomogeneo nel contenuto. Esso costringe         sia pure con riferimento al referendum
l’elettore ad esprimere contestualmente,          abrogativo di cui all’art. 75 Cost., che i
con un solo voto, la propria adesione             quesiti referendari non devono contenere
o il proprio dissenso sulla totalità delle        una pluralità di questioni eterogenee, tali
modifiche, anche nel caso in cui fosse            da non permettere una risposta chiara
favorevole solo a parte di esse. Insomma,         e precisa, articolata in un sì o un no.

                                              7
2

  La riforma è frutto
 dell’iniziativa e della
volontà del Parlamento

     del G o v e r n o

              8
La riforma è frutto dell'iniziativa e della volontà del Governo

In un sistema di democrazia parlamentare come il nostro, una rifor-
ma costituzionale così vasta e complessa sarebbe dovuta passare
attraverso una discussione pienamente parlamentare. Così non è
stato. La prova inequivocabile della paternità della riforma in capo
al Governo sta nella scelta di Renzi di collegare la vittoria del No al
referendum alle sue dimissioni: così il voto viene politicizzato e reso
di fatto estraneo al merito della riforma.

Il posto del Governo
Nel 1947, uno dei Costituenti - Piero              abbandonava i banchi del Governo e
Calamandrei - rivolse al Governo                   si sedeva tra le fila dei parlamentari.
un interessante monito: «Quando                    A cosa mirava Calamandrei
l’Assemblea discuterà pubblicamente la             affermando il principio della necessaria
nuova Costituzione, i banchi del Governo           estraneità del Governo alle revisioni
dovranno essere vuoti; estraneo del                costituzionali? Mirava a garantire che
pari deve rimanere il Governo alla                 l’indirizzo politico di maggioranza non
formulazione del progetto, se si vuole             potesse inserirsi nel procedimento di
che questo scaturisca interamente dalla            revisione costituzionale, che si pone
libera determinazione dell’assemblea               a un livello ben più alto rispetto alla
sovrana». Così fece il Governo De                  politica quotidiana: un livello al quale
Gasperi: quando si discuteva della                 anche alle opposizioni deve essere
Costituzione, il Presidente del Consiglio          assicurato di avere voce in capitolo.

Un'approvazione anomala
L'attuale riforma della Costituzione               1 - l’iniziativa governativa (e non
rappresenta invece il contenuto di un atto         parlamentare) nella presentazione del
di indirizzo politico di maggioranza. Lo           disegno di legge di revisione;
confermano, in particolare, le inammissibili
interferenze del Governo sulla libertà di          2 - la rimozione d’autorità dalla
coscienza dei parlamentari, sulle modalità         Commissione Affari costituzionali del
e sui tempi di approvazione: interferenze          Senato, nel luglio 2014, degli onorevoli
che (forse) possono essere ritenute                Mauro e Mineo, che con altri 14 senatori
legittime per velocizzare l’approvazione           avevano invocato il rispetto della libertà
di leggi ordinarie, ma non lo sono                 di coscienza in merito alle modifiche della
certamente quando si tratti di leggi di            Costituzione;
revisione costituzionale. Tra le anomalie
più evidenti, l’iter della riforma è stato         3 - la mancata conferma, in sede di
caratterizzato da:                                 terza lettura del disegno di legge, del

                                               9
La riforma è frutto dell'iniziativa e della volontà del Governo

relatore di minoranza (sen. Calderoli)            voto segreto, con notevoli rischi di
e il mantenimento della sola relatrice            divisione interna per il Governo e per la
di maggioranza (sen. Finocchiaro), con            maggioranza.
il pretesto della fine del c. d. patto del
Nazareno, quando invece la procedura di           I lavori in commissione, inoltre, sono
revisione costituzionale avrebbe dovuto           stati ridotti all’osso e numerose forzature
essere insensibile all’evolversi delle            procedurali hanno impedito il normale
vicende politiche;                                svolgimento della discussione, in una
                                                  logica complessiva che non era di
4 - la messa in votazione, il 1° ottobre          confronto tra maggioranza e opposizione,
2015, di un emendamento (a firma dei              ma di mera conta numerica degli
sen. Cociancich e Rossi) strutturato              schieramenti (conta, peraltro, falsata dal
in modo da precludere una serie di                premio di maggioranza attribuito al PD con
votazioni che avrebbero richiesto il              il Porcellum dichiarato incostituzionale).

                                             10
3

   Il Parlamento era
legittimato a modificare
     la Costituzione

          r i di c  a  m  e n t e
    g i u
                    a  m  e n t e
    e politic                  o
        deleg    i t t i m a t

                   11
Il Parlamento era giuridicamente e politicamente delegittimato a modificare la Costituzione

La Costituzione del 1947 fu approvata con 458 voti favorevoli (e solo
62 contrari) da un’Assemblea Costituente scelta e legittimata dai cit-
tadini. La riforma costituzionale è stata invece approvata da un Par-
lamento di "nominati" dai partiti, delegittimato da una sentenza della
Corte Costituzionale che, a causa della legge elettorale con cui è sta-
to eletto, lo ha giudicato non rappresentativo della volontà popolare.

L'incostituzionalità del Porcellum
Con la sentenza n. 1/2014, la Corte                 c. d. Consultellum (cioè il Porcellum
costituzionale ha denunciato l’«eccessiva           con le modifiche conseguenti alle
divaricazione tra la composizione                   dichiarazioni parziali di incostituzionalità),
dell’organo di rappresentanza                       o da un sistema proporzionale con
politica (…) e la volontà dei cittadini             soglie di sbarramento e la possibilità di
espressa attraverso il voto», che                   esprimere una preferenza. Quantomeno
discendeva dall'ampiezza del premio                 un Parlamento così delegittimato e
di maggioranza assegnato al partito                 composto da parlamentari “nominati”,
più votato. Inoltre, la Corte ha ritenuto           insicuri di essere rieletti e perciò
che il meccanismo delle liste bloccate              ricattabili ed esposti alla mercé del
non avesse consentito agli elettori                 migliore offerente, non avrebbe dovuto
di esercitare un voto consapevole.                  procedere a una revisione costituzionale
Pertanto, ha dichiarato l’incostituzionalità        di così ampia portata. Così la riforma
del cd. Porcellum (l. 270/2005).                    della Costituzione è divenuta oggetto di
Anche se, responsabilmente, la Corte                scambio e di ascesa politica. Lo prova
ha scelto di non far seguire alla sua               il record di passaggi da un gruppo
sentenza il travolgimento delle Camere e            parlamentare all’altro registrato nella
degli atti sino a quel momento compiuti,            XVII legislatura: 325 migrazioni in
il Presidente della Repubblica avrebbe              poco più di due anni e mezzo, per un
potuto decidere di indire nuove elezioni,           totale di 246 parlamentari coinvolti.
le quali sarebbero state regolate o dal

Perché lasciare in carica le
Camere delegittimate?

Secondo la Corte, le Camere avrebbero               giuridico, della continuità dello Stato e
potuto continuare ad esercitare le loro             degli organi costituzionali. Questo non
funzioni anche a fronte di un vizio di              autorizzava però le Camere a concludere
costituzionalità così grave in virtù del            la Legislatura e, soprattutto, ad operare
principio, implicito nell’ordinamento               con pieni poteri come se nulla fosse

                                               12
Il Parlamento era giuridicamente e politicamente delegittimato a modificare la Costituzione

accaduto. La proroga delle Camere aveva principi costituzionali, per poi tornare al
lo scopo di permettere l’approvazione di voto e restituire ai cittadini la sovranità
una nuova legge elettorale, conforme ai  di cui il Porcellum li aveva privati.

Una nuova legge elettorale
incostituzionale
E invece la nuova legge elettorale               di maggioranza. Il vero obiettivo che
approvata dal Parlamento ha                      muove la sua approvazione, che
sostanzialmente riprodotto le norme del          ha preceduto quella della riforma
Porcellum. L'Italicum, infatti, consente         costituzionale e si pone in combinato
ad una lista che in sede di ballottaggio         disposto con essa, pare essere quello
abbia raggiunto anche solo il 20-25%             della “verticalizzazione”del potere: il fine
dei voti di ottenere la maggioranza              di gestire il potere senza ostacoli e limiti
dei seggi alla Camera, continuando a             da parte di nessuno, cittadini compresi.
prevedere uno sproporzionato premio

                                            13
4

                               r t - t i m e
  I senatori               p a
  rappresenteranno
      le Regioni

    il par       t i t o , i l
       s i d   e n t  e    d  e ll a
 Pr  e                             s s i . . .
           l i c a     s e   s t e
Repubb             ,

                      14
I senatori part-time rappresentano il partito, il Presidente della Repubblica, se stessi

Il nuovo Senato passerà da 315 senatori a 100, così suddivisi:
– 74 consiglieri regionali, eletti dai Consigli regionali (oltre che da
quelli provinciali di Trento e Bolzano);
– 21 sindaci, eletti dai Consigli regionali (oltre che da quelli provin-
ciali di Trento e Bolzano) fra tutti i sindaci dei Comuni della Regione
e nella misura di uno per ciascuna;
– 5 senatori, nominati dal Presidente della Repubblica con mandato
di 7 anni non rinnovabile.

Un Senato dopolavoro
I 95 senatori con incarichi nelle istituzioni        un impegno a tempo pieno.
territoriali non dovranno dimettersi dalla           Si tratta di una scelta singolare
loro funzione di consigliere regionale               osteggiata da molti Paesi. Ad esempio,
o di sindaco, ma continueranno a                     in Francia con la l. n. 125/2014, vieta
svolgerla part-time, con una serie di                il cumulo del mandato parlamentare
conseguenze sull’operatività di questi               con ogni carica esecutiva nel
organi che, al contrario, richiedono                 Governo regionale e locale.

Un Senato a fomazione progressiva
La durata del mandato di senatore                    in carica scadranno: 1 nel 2017; 6 nel
coinciderà con quella di consigliere                 2018 (più i Consigli provinciali di Trento
regionale e di sindaco.                              e Bolzano); 5 nel 2019; 6 nel 2020.
Avremo, quindi, un Senato a formazione               Di nuovo, ad essere messo in
progressiva, soggetto a variazioni continue          discussione è l’ordinario funzionamento
in ragione delle diverse scadenze degli              di questa Camera, a vantaggio
organismi territoriali. Si consideri, ad             di un elevato tasso di incertezza,
esempio, che i Consigli regionali ora                confusione ed irragionevolezza.

Un partitino del Presidente della
Repubblica?
Ai 95 senatori eletti dalle istituzioni              e letterario. Si è di fronte ad una figura
territoriali si aggiungono 5 senatori                del tutto nuova: senatori a tempo
nominati dal Presidente della Repubblica             determinato, non più a vita come ora,
e scelti tra i cittadini che hanno                   con mandato di 7 anni non rinnovabile
illustrato la Patria per altissimi meriti            e irragionevolmente coincidente con
nel campo sociale, scientifico, artistico            la durata del mandato presidenziale.

                                                15
I senatori part-time rappresentano il partito, il Presidente della Repubblica, se stessi

È come se il Presidente della Repubblica           ad esercitare il loro alto magistero
avesse propri rappresentanti nel Senato,           culturale in un organo che rappresenta
con un peso assolutamente rilevante e              esclusivamente le istituzioni territoriali e
triplicato rispetto a prima. Attualmente           la cui funzione è di operare un raccordo
sono previsti 5 senatori a vita su 315;            tra lo Stato e gli altri enti costitutivi
con la riforma saranno 5 su 100 (come              della Repubblica. Sarebbe stato
se nell’attuale Senato ce ne fossero 17).          molto più logico che questo pubblico
Paradossale, poi, è che tali personalità           riconoscimento fosse previsto nell’ambito
«che hanno illustrato la Patria per                della Camera dei deputati, la sola a
altissimi meriti nel campo sociale,                mantenere le funzioni di rappresentanza
scientifico, artistico e letterario» vadano        generale del popolo italiano.

                                              16
N o n s i        5
      c  e s e
capis
    I senatori saranno
    eletti direttamente
        dai cittadini

                 17
Non si capisce se i senatori saranno eletti direttamente dai cittadini

Per l’elezione dei Senatori sono individuati tre criteri, tra di loro
fortemente contraddittori e ambigui.

I criteri
1 – I Consigli regionali e i Consigli delle        sono stati eletti, in conformità alle
Province autonome di Trento e di Bolzano           scelte espresse dagli elettori per i
«eleggono, con metodo proporzionale, i             candidati consiglieri in occasione
senatori tra i propri componenti e, nella          del rinnovo dei medesimi organi».
misura di uno per ciascuno, tra i Sindaci
dei Comuni dei rispettivi territori».              3 – «I seggi sono attribuiti in
                                                   ragione dei voti espressi e della
2 – Tale elezione dovrà avvenire «in               composizione di ciascun Consiglio».
conformità alle scelte degli elettori».            Ad una futura legge approvata da
«La durata del mandato dei senatori                entrambe le Camere si demanda il
coincide con quella degli organi                   compito di «regolare le modalità di
delle istituzioni territoriali dai quali           attribuzione dei seggi e di elezione dei
                                                   membri del Senato della Repubblica».

Una logica confusa
In primo luogo, sancire in una medesima            e della composizione di ciascun
disposizione costituzionale che i                  Consiglio»: la composizione dei Consigli
senatori siano eletti, da un lato, dagli           regionali non corrisponde, infatti,
«organi delle istituzioni territoriali» e,         ai voti presi dai partiti alle elezioni
dall’altro, «in conformità delle scelte            perché tutte le leggi elettorali regionali
espresse dagli elettori» per i candidati           prevedono premi di maggioranza.
consiglieri in occasione del rinnovo               Del tutto irrisolto, anzi nemmeno
dei medesimi organi, significa non                 prefigurato, è, in ultimo, ogni riferimento
decidere quale sistema si vuol adottare.           all'elezione in Senato dei 21 Sindaci: la
Non si capisce, inoltre, come i Consigli           «conformità alle scelte degli elettori»
regionali potranno tener conto, allo               è imposta, infatti, solo per l’elezione
stesso tempo, «dei voti espressi                   dei 74 senatori - consiglieri e non per
                                                   l’elezione dei senatori - sindaci.

                                              18
Non si capisce se i senatori saranno eletti direttamente dai cittadini

Eletti su base partitica
La composizione del Senato sarà                    tedesco, spesso richiamato.
strettamente legata all’andamento delle            I senatori tedeschi non sono, infatti, portatori
elezioni regionali e comunali. I nuovi             di interessi politici di parte, rappresentano
senatori saranno eletti su base partitica          i Länder (stati federati), hanno vincolo
e, come tali, invece di rappresentare le           di mandato e, quindi, l’obbligo di votare
istituzioni territoriali, saranno portatori        come deciso dal Land. Tutti i voti di un
di istanze politiche di parte.                     singolo Land devono, poi, essere concordi
Tale impostazione segna una                        e non contrastanti tra di loro (i senatori
netta differenza rispetto al modello               votano, cioè, "per delegazione").

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6

      La riforma
abbatte radicalmente
 i costi della politica

       t a n z i a l m e n t e
  so s
       non       m   u t a

                20
La riforma sostanzialmente non muta i costi della politica

Un mantra ripetuto dai sostenitori della riforma costituzionale è che ci
sarà un netto abbattimento dei costi, per via della riduzione del nume-
ro dei senatori e dell'eliminazione delle indennità di carica. Non è così.

Quanto costa il Senato?
Le spese per il Senato ammontano,                  ha gravato sul bilancio complessivo
attualmente, a circa 540 milioni di                dello Stato per una percentuale dello
euro. Nel 2015 questa istituzione                  0,064%, con un rapporto di 1:1.568.

Quanto pesa la spesa per le
indennità dei senatori in carica?
Dal bilancio pubblicato sul sito del               servizi e, soprattutto, al personale.
Senato risulta chiaramente che la                  Nulla di ciò verrebbe eliminato con
spesa per le indennità dei senatori,               la riforma del Senato. Anzi: una delle
(pari a circa 42 milioni di euro, ossia            disposizioni finali della riforma, allo scopo
meno del 10% del totale), è solo una               dichiarato di rendere più efficiente la
piccola frazione del costo complessivo             gestione delle due Camere, istituisce
dell’Istituzione. Rimarrebbero invariati,          un ruolo unico dei dipendenti del
invece, i costi legati alla diaria                 Parlamento. Si costituzionalizza, così,
(attualmente pari a circa 37 milioni di            questa figura di funzionario statale, con
euro) comprensiva delle spese di viaggio           il rischio di sottrarla definitivamente alle
e di permanenza a Roma, nonché                     manovre di risparmio che interessano
quelli più rilevanti, legati alle pensioni         tutti gli altri dipendenti pubblici (spending
di ex senatori ed ex dipendenti (ben               review, blocco del turn over e degli scatti
233 milioni di euro), agli immobili, ai            stipendiali, tagli delle pensioni, etc.).

Perché non diminuire anche il
numero dei deputati?
Se la logica è quella del risparmio, perché        le Camere. Un progetto avanzato dal
non ridurre sia i senatori che i deputati?         PD nel 2008 prevedeva 400 deputati
Nel tempo sono stati avanzati diversi              e 200 senatori e avrebbe portato il
progetti di riforma che proponevano di             rapporto tra rappresentanti e cittadini a
ridurre il numero dei membri di entrambe           1 parlamentare ogni 100mila abitanti.

                                              21
La riforma sostanzialmente non muta i costi della politica

I nostri parlamentari sono tanti?
Nela graduatoria degli Stati con il              Invero, se la funzione del Senato
maggior numero di parlamentari per               deve essere - come si dice - quella
abitante, l’Italia si colloca al 22° posto       di tutelare le competenze regionali e
sui 27 Paesi considerati. Gli Stati di           di rappresentare le istanze degli enti
dimensione comparabile presentano                regionali (e non direttamente l'elettorato
valori analoghi: in Italia ci sono 1, 6          della Regione), allora il numero dei suoi
parlamentari ogni 100mila abitanti; in           componenti si può ridurre ulteriormente,
Francia 1,4 e in Spagna 1,3. Hanno invece        alterando il rapporto popolazione/
una posizione particolare il Regno Unito         rappresentanti, (ad esempio assegnando
(2,4 parlamentari ogni 100mila abitanti)         un numero fisso e uguale di delegati
e la Germania (0,8 parlamentari ogni             ad ogni ente territoriale, a prescindere
100mila abitanti).                               dalla sua consistenza demografica, come
Al di là dei numeri - che come si è              avviene negli Stati Uniti).
visto sono assolutamente nella norma             La riforma, però, non sposa questa
- la discussione sul numero adeguato             logica. Riduce soltanto il numero dei
di parlamentari dovrebbe essere                  senatori, i quali, come si è visto, non
preceduta da una seria riflessione sulla         rappresenteranno la Regione da cui
rappresentanza: chi o che cosa si vuole          provengono, ma le forze politiche che
rappresentare? Come? Per esercitare              li hanno selezionati e riprodurranno,
quali competenze? Le critiche al numero          dentro al Senato, la composizione
attuale di rappresentanti, invece,               partitica dei Consigli regionali, senza
sembrano esclusivamente fondarsi su              nemmeno essere vincolati (come avviene
un diffuso sentimento antiparlamentare,          in Germania col vincolo di mandato) alle
senza una logica costruttiva.                    direttive della propria Regione.

L’esempio delle Province: abolire
tutto per non abolire niente
La retorica csull'inutilità del Senato e             comunali compresi nella Provincia stessa.
sul taglio dei costi della politica era              Ad un anno dalla sua entrata in vigore,
già emersa in occasione della riforma                la relazione della Corte dei Conti al
delle Province, sfociata nella legge                 Parlamento disegna un quadro piuttosto
56 del 2014 (c.d. legge Delrio). Essa                negativo: le Province continuano, in
prevede il trasferimento delle funzioni              sostanza, a fare quel che facevano
delle Province alle Regioni e ai Comuni,             prima della riforma; i servizi erogati non
nonché la soppressione dell’elettività               sono infatti venuti meno con l’abolizione
diretta delle cariche provinciali, sostituita        dell’elettività diretta degli organi. Nè i
da una elezione di secondo grado                     costi si sono ridotti: il personale non è
da parte dei sindaci e dei consiglieri               infatti scomparso, ma è stato trasferito

                                                22
La riforma sostanzialmente non muta i costi della politica

ad altre pubbliche amministrazioni.               i cittadini hanno pagato il prezzo
A fronte, dunque, di un modesto                   altissimo di perdere il potere di
risparmio realizzato sullo stipendio dei          scegliere direttamente chi deve gestire
componenti degli organi Provinciali,              i loro servizi e il loro territorio.

E quanto costa il Governo?
La critica sui costi della politica si        Ministri, viceministri e sottosegretari:
concentra sempre sulle istituzioni            quasi una terza Camera. Quanto ai
parlamentari, mentre trascura di rivolgere    costi, i Ministeri spendono sempre di
la stessa indagine sul Governo.               più. A titolo esemplificativo, le spese del
Eppure i numeri dovrebbero fare riflettere    solo Segretariato generale di Palazzo
sul rischio di “elefantiasi” che investe      Chigi sono lievitate, nel 2014, fino alla
questa Istituzione. Il Governo Renzi, ad      cifra di 754 milioni di euro, molto più
esempio, si compone di 64 membri tra          del Senato attuale (540 milioni).

                                             23
N o n è        7

vero   c h e

    Il bicameralismo
 paritario non permette
       di legiferare

               24
Non è vero che il bicameralismo paritario non permette di legiferare

Si dice che il bicameralismo paritario (cioè indifferenziato) è un osta-
colo per il Paese e che la riforma assicura maggiore rapidità ed effi-
cacia nell’approvazione delle leggi. Ma qual è la situazione attuale?

Quanti “rimpalli”?
Con riferimento alla XVI legislatura,                la doppia lettura conforme, in 88 giorni.
l’Ufficio Studi del Senato ha calcolato che          La stragrande maggioranza delle leggi
mediamente: una legge ordinaria viene                è approvata con due sole letture,
approvata dalle due Camere in 53 giorni;             mentre il "ping pong" da una Camera
un decreto-legge viene convertito in 46              all’altra (c.d. navette) riguarda meno
giorni; una legge finanziaria passa, con             del 3% delle proposte di legge:

                          XVI legislatura, numero complessivo di letture

              Disegni di legge con più di 4 letture divenuti legge			               3

              Disegni di legge con 4 letture divenuti legge				                     12

              Disegni di legge con 3 letture divenuti legge				 75
              dei quali: decreti - legge							24

              Disegni di legge con 2 letture divenuti legge 				 301
              dei quali: ratifiche								131
              decreti legge									82

Confronto con la produzione                               1997 - 2011 su (fonte: Camera deputati)
legislativa di altri paesi dell’U.E.
                                                      Germania		           2153 leggi approvate1
Se paragoniamo la produzione legislativa
italiana con quella di altri Paesi,                   Italia			            1894 leggi approvate
risulta evidente che il bicameralismo
                                                      Francia		            1385 leggi approvate
paritario non impedisce di legiferare.
                                                      Spagna		             700 leggi approvate

                                                      Regno Unito 		       630 leggi approvate

1 - L’elevato numero delle leggi tedesche dipende dal fatto che in Germania si approva una legge
di attuazione per ogni direttiva europea e, soprattutto, molte leggi hanno un contenuto molto
dettagliato o sono finalizzate alla "manutenzione" normativa (riordino, abrogazione espressa di
norme). Da noi, invece, spesso una sola legge disciplina molti argomenti diversi.
                                                25
Non è vero che il bicameralismo paritario non permette di legiferare

I tempi di approvazione non dipendono           sull’agricoltura sociale e 1456 per
tanto dal bicameralismo quanto dalla            la legge anticorruzione… Un ultimo
volontà politica: per la legge Fornero          esempio: l’Italia attendeva dal 1988
sono bastati appena 16 giorni e per             una legge sulle unioni civili. Ciò
il Lodo Alfano 20 soltanto, mentre              perché i partiti non si erano mai messi
ce ne sono voluti 871 per la legge              d’accordo, non perché c’era il Senato!

Al contrario: bulimia legislativa
La convinzione che il bicameralismo             costantemente quanto già disposto
impedisca al sistema parlamentare               in precedenza. Ciò, evidentemente,
di funzionare è sorprendentemente               è sintomo che quella decisione
in contrasto con la percezione,                 non era stata sufficientemente
diffusissima presso l’opinione pubblica,        ponderata, né era maturata nella
che ci siano troppe leggi. La verità            società: le questioni sulle quali c'è un
è che il legislatore decide troppo,             consenso collettivo consolidato non
troppo rapidamente e modifica                   necessitano di continui cambiamenti.

                                           26
8

La riforma del Senato
  ci allinea ad altri
 esempi nel mondo

   ci all o n t a n a
    da tu   t t i g l i

             27
La riforma del Senato ci allontana da tutti gli altri esempi nel mondo

Il Bundesrat tedesco
Il contesto istituzionale tedesco è                  i voti di un singolo Land devono essere
radicalmente diverso.                                sempre concordi.
Al netto della riforma, l'Italia è uno Stato         Il Bundesrat ha potere di veto su
regionale che devolve alle Regioni molte             tutta la legislazione che riguarda le
competenze legislative e amministrative.             competenze regionali. La sua capacità
La Germania, invece, ha un ordinamento               di interdizione è tale che per superare
di tipo federale, essendo composta di                i casi di stallo in materie rientranti
veri e propri Stati sovrani (i Länder).              nella legislazione concorrente Stato/
Il Bundesrat è composto dai delegati                 Regioni (foriere di conflitti interpretativi)
dei Governi dei vari Länder. Ogni Land               è previsto l’intervento di un comitato
può avere da un minimo di 3 ad un                    di conciliazione per raggiungere un
massimo di 6 delegati, a seconda della               compromesso. Se ciò non è possibile,
popolazione.                                         in alcuni casi (pochi) il Bundesrat
I cittadini dei singoli Länder eleggono il           prevale addirittura sulla Camera elettiva
Governo del Land, ma non il Bundesrat,               (Bundestag).
neanche indirettamente, dal momento                  Il nuovo Senato italiano sarebbe ben
che i senatori non rappresentano il                  diverso, in quanto i rappresentanti eletti
popolo, ma gli Stati regionali di cui                dai Consigli regionali «in conformità alle
interpretano gli interessi. Per tale ragione,        scelte degli elettori» (qualunque cosa
i senatori sono nominati direttamente dai            ciò significhi) saranno rappresentanti dei
governatori, hanno un vincolo di mandato             gruppi politici che li avranno eletti, non
e, come tali, sono sottoposti all’obbligo di         dei territori e saranno privi di vincoli di
votare come deciso dal Land. Inoltre, tutti          mandato.

Il Senato francese
Per quanto riguarda il Senato francese,              rapporto della commissione incaricata
inizialmente si fanno eleggere ai                    da Hollande di avanzare proposte per
cittadini circa 150mila “grandi elettori” in         un funzionamento esemplare delle
rappresentanza di tutti gli enti territoriali        istituzioni, il cumulo delle cariche è causa
del Paese. Questi, poi, in un’elezione di            di malessere politico e istituzionale.
secondo livello, scelgono i 348 senatori             Il parlamentare deve impegnarsi
che compongono questa istituzione.                   pienamente nella sua funzione e anche le
La legge n. 125/2014 vieta il cumulo del             istituzioni locali richiedono pari impegno.
mandato parlamentare con ogni carica                 In Italia, come si è visto, i
esecutiva nel Governo regionale e                    senatori svolgeranno la propria
locale. Questo perché, come risulta dal              duplice carica part-time.

                                                28
La riforma del Senato ci allontana da tutti gli altri esempi nel mondo

La Camera dei Lord britannica
La Camera dei Lord, non elettiva, non              in presenza di contrasti sociali e
rappresenta le istituzioni territoriali.           dissensi particolarmente forti nella
La sua funzione è piuttosto quella                 società. Addirittura, se la Camera dei
di apportare modifiche di carattere                Lord non approva una legge (con
tecnico alle leggi e di e di garantire una         l’eccezione della materia finanziaria) la
maggiore una maggiore ponderazione                 Camera dei Comuni può riapprovarla
delle scelte legislative, soprattutto              definitivamente solo l’anno successivo.

Il Senato americano
Il Senato degli Usa, composto da                   federale) eleggono 2 senatori, in
un totale di 100 senatori, ha una                  elezioni separate da quelle presidenziali
funzione di contrappeso a garanzia                 che si svolgono ogni due anni.
della divisione dei poteri.                        Il procedimento legislativo, negli
Tutti gli elettori degli Stati membri della        Stati Uniti, è improntato ad una
Federazione (gli Usa sono un sistema               forma di bicameralismo paritario.

                                              29
9

  Il procedimento
legislativo sarà più
        rapido

      c o nf u s o

          30
Il procedimento legislativo sarà più confuso

Il testo originale dell’art. 70 della Costituzione così recita: «La fun-
zione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere». Il
nuovo testo, al contrario, appare farraginoso, molto lungo, con conti-
nui rimandi ad altri articoli o a singoli commi di essi e risulta, alla fine,
incomprensibile.

Il bicameralismo perfetto non
scompare!
Il bicameralismo perfetto permane su:                differenziato, sulla partecipazione
– leggi di revisione della Costituzione e le         delle Regioni speciali alla formazione
altre leggi costituzionali;                          e alla attuazione di norme UE, sulle
– leggi ordinarie a tutela delle minoranze           intese internazionali delle Regioni, sul
linguistiche, referendum popolari, leggi di          patrimonio degli enti territoriali, sui poteri
iniziativa popolare, legislazione elettorale,        sostitutivi dello Stato nei confronti degli
legislazione relativa agli organi di Governo         enti territoriali, sui principi della legge
e alle funzioni fondamentali di Comuni,              elettorale delle Regioni ordinarie, sul
Province e Città metropolitane, leggi di             passaggio di un Comune da una regione
autorizzazione alla ratifica dei Trattati            a un’altra. In tutte queste materie, le leggi
UE, leggi sull'eleggibilità dei senatori,            continuano a dover essere approvate nel
sull’ordinamento di Roma, sul regionalismo           medesimo testo da Camera e Senato.

Leggi approvate dalla Camera
Le altre leggi sono di competenza                    b) per i disegni di legge che il Governo
prevalente della Camera, ma per                      propone in deroga alla ripartizione delle
esse è sempre possibile attivare tre                 competenze tra Stato e Regioni (attivando,
passaggi (anziché i due attuali).                    cioè, la “clausola di supremazia” statale),
Infatti, una volta approvate dalla Camera,           l’esame del Senato è disposto nel termine
le leggi vanno immediatamente trasmesse              di 10 giorni dalla data di trasmissione. In
al Senato, con possibili soluzioni diverse:          questo caso se le modifiche sono state
                                                     approvate dal Senato a maggioranza
a) nella maggioranza dei casi il                     assoluta, la Camera può non conformarsi
Senato, entro 10 giorni, su richiesta                ad esse solo pronunciandosi a sua volta
di 1/3 dei membri, può esaminare                     a maggioranza assoluta (il che, però, con
il progetto di legge e nei 30 giorni                 l’Italicum, non configura un limite reale);
successivi proporre modifiche, su cui
poi si pronuncia in via definitiva la                c) i disegni di legge in materia di bilancio
Camera a maggioranza semplice;                       e di rendiconto consuntivo approvati dalla

                                                31
Il procedimento legislativo sarà più confuso

Camera sono direttamente esaminati dal              sul procedimento da seguire?
Senato, che può proporre modifiche entro            E se una legge dovesse avere contenuti
15 giorni dalla data della trasmissione.            che richiedono di essere disciplinati
La Camera, poi, può accettare o meno                con procedimenti diversi (per esempio, i
tali proposte a maggioranza semplice;               decreti “omnibus” o i “milleproroghe”)?
                                                    E cosa accadrebbe qualora non fossero
d) il Senato può, a maggioranza assoluta            rispettati i termini temporali previsti?
dei suoi componenti, richiedere alla                Saranno i Presidenti di Camera e
Camera di procedere all’esame di                    Senato a risolvere i (prevedibilmente
ogni progetto di legge. La Camera                   numerosi) casi controversi, ma manca
si pronuncia entro 6 mesi dalla data                una norma che possa dirimere
di deliberazione del Senato.                        incertezze e conflitti tra di loro.
È allora evidente la complicazione                  Ciò che, al contrario, è certo, è
dell'iter legislativo che la riforma                l’incremento di ricorsi alla Corte
comporterebbe. E cosa accadrebbe                    costituzionale sulla divisione delle
se le Camere non si accordassero                    competenze tra le due Camere.

Giudizio preventivo di
costituzionalità
Viene introdotto il giudizio preventivo             La sovrapposizione tra le due forme
di costituzionalità sulle leggi elettorali,         di sindacato (in via preventiva e in via
attivabile su richiesta di 1/3 dei                  successiva) crea però incertezze. Si
senatori o di 1/4 dei deputati prima                potrà senz’altro adire la Corte anche
della promulgazione, entro 10 giorni                successivamente, anche perché, spesso,
dall’approvazione della legge. La                   i motivi di illegittimità si presentano
Corte costituzionale si pronuncia                   solo nella fase applicativa. Tuttavia, ove
entro il termine di 30 giorni. Se                   fosse già intervenuta una sentenza di
considerata incostituzionale, la legge              rigetto, difficilmente la Corte opererà
non può essere promulgata.                          un cambio di rotta così radicale.

                                               32
10

 La riforma prevede
una forma di governo
      equilibrata

           a p o t e r e
    lo str
            e c u t i v o
    dell'Es

             33
La riforma prevede lo strapotere dell'Esecutivo

La riforma accentra il potere verso l'alto: dal Parlamento al Governo;
dal Consiglio dei ministri al capo del Governo; dalle autonomie terri-
toriali allo Stato; dagli elettori a una piccola frazione degli eletti.
Concorrono a spostare il potere nelle mani dell'Esecutivo: la fissa-
zione di tempi certi per il voto su disegni di legge essenziali per il
programma di Governo; la nuova distribuzione delle competenze tra
Stato e Regioni; la composizione del Senato e le sue modalità di ele-
zione poco chiare; la falsa maggioranza parlamentare creata dal pre-
mio previsto dalla legge elettorale.

Il voto a data certa
Il meccanismo del "voto a data certa"                      (fino a un massimo di 85 in casi di
non ha nulla a che fare con le elezioni:                   particolare complessità). Inoltre,
è uno strumento con cui il Governo                         si abbreviano, sia i termini entro i
potrà chiedere alla Camera di iscrivere                    quali la Camera deve trasmettere il
all'ordine del giorno, con priorità, un                    disegno di legge al Senato (5 giorni),
disegno di legge che ritiene essenziale                    sia quelli entro cui il Senato può
per l’attuazione del suo programma1.                       proporre modifiche (15 giorni).
Prevede che entro 5 giorni dalla                           Così, il Governo potrà condizionare
richiesta la Camera inserisca il                           i lavori del Parlamento, ingerendosi
provvedimento in agenda e lo                               nella funzione legislativa e violando il
discuta nei successivi 70 giorni                           principio di separazione dei poteri.

I poteri regionali
A distanza di un decennio dalla riforma                    che le competenze legislative attribuite
del Titolo V (e ancor prima della sua                      alle Regioni siano esercitate dallo Stato
definitiva attuazione) si torna al passato.                (cd. clausola di supremazia). Basta
Il Governo potrà indebolire le autonomie                   sostenere che lo richieda l'interesse
territoriali - e condizionare ulteriormente                nazionale o lo imponga l'unità giuridica
l'attività del Parlamento - proponendo                     o economica della Repubblica.

1 - Salvo che si tratti di leggi riservate all'approvazione congiunta di Camera e Senato, leggi
elettorali, di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali, di amnistia e indulto, o di bilancio.

                                                      34
La riforma prevede lo strapotere dell'Esecutivo

Lo strapotere dell’Esecutivo
La riforma è solo il culmine di un                  di "urgenza" e di porre la fiducia sui
processo di indebolimento del                       provvedimenti all'esame del Parlamento
Parlamento rappresentativo in corso da              - compresa la legge elettorale - ,
anni, un processo che ha consegnato di              abituando i cittadini alla logica del
fatto al Governo il potere di fare le leggi.        ricatto. Dall'altro, l'esercizio della
Da un lato, infatti, l'Esecutivo ha abusato         funzione legislativa gli è stato delegato
del potere di fare decreti legge in casi            con vincoli sempre meno stringenti.

                                               35
11

È una riforma
   storica

      r v a t r i c e
conse

         36
È una riforma conservatrice

Una riforma conservatrice, che non fa altro che costituzionalizzare
quanto avviene da anni: il predominio dell’Esecutivo sul Parlamento.
Da vent’anni, infatti, le Camere sono ridotte ad un ruolo margina-
le nel confronto politico e schiacciate dall’abuso della decretazione
d’urgenza e dei maxiemendamenti, dall’uso continuo e strumentale
della fiducia, dal contingentamento dei tempi di discussione. Il Parla-
mento come luogo di rappresentanza, di confronto e di mediazione
di interessi reali è ridotto al regno della formalità procedurale (per di
più strozzata e velocizzata).

La marginalizzazione
del Parlamento
Le statistiche ci dicono che:                     molto più alta rispetto a quelle dei
– su 10 atti che diventano legge,                 parlamentari: 32% rispetto a 0,87%;
8 sono di iniziativa del Governo                  – lo spazio del Parlamento nella
e solo 2 del Parlamento;                          produzione legislativa è reso ancor
– le leggi di iniziativa parlamentare             più misero dal ricorso al voto di fiducia
necessitano del triplo del tempo                  da parte del Governo: con Letta nel
rispetto ai provvedimenti di iniziativa           27,78% dei casi, con Renzi nel 31,01%;
governativa: 233 giorni contro                    – le leggi più importanti sono di
109 nell’attuale legislatura                      iniziativa governativa: provvedimenti
– le iniziative del Governo hanno                 economici, riforme, modifiche
una percentuale di successo                       costituzionali, politica estera.

Un Parlamento ancora più
delegittimato
La riforma aumenterà lo spostamento               consegnano la Camera nelle mani di un
dell’asse istituzionale a favore                  leader vincente anche con pochi voti,
dell’Esecutivo. La Camera a cui spetterà          secondo il modello dell’uomo solo al
dare la fiducia al Governo (la Camera             comando. Il voto diverrà un plebiscito per
dei deputati) sarà priva di legittimazione        il “capo”, che potrà scegliere e disporre
popolare, perché eletta con una legge             liberamente dei parlamentari, interessati
elettorale il cui unico scopo è quello di         a seguire il leader che garantirà loro
assicurare comunque una maggioranza               la rielezione più che a farsi interpreti
artificiale. Ballottaggio, premio di              della volontà popolare. Un incentivo al
maggioranza alla singola lista, soglie            trasformismo che negli ultimi due anni e
d’accesso e voto bloccato sui capilista,          mezzo ha già coinvolto 246 parlamentari.

                                             37
12

 Nei paesi normali la
sera delle elezioni si sa
      chi ha vinto

        non s i s a

            38
Nei paesi normali la sera delle elezioni non si sa chi ha vinto

La nuova legge elettorale, l’Italicum, prevede un sistema elettorale
che non corrisponde a nessuno dei modelli esistenti in democrazia
e impone per via giuridica la formazione di una maggioranza fissa
alla Camera (340 deputati), al di là di come i cittadini voteranno. Pur
dichiarandosi formalmente proporzionale, infatti, prevede un abnor-
me premio di maggioranza che ne fa un caso isolato in Europa, con
l'unica - ma non rassicurante - eccezione dell'Ungheria di Orban. Sa-
remo l’unico sistema parlamentare che avrà un vincitore la sera delle
elezioni.

Precedenti storici
Sono state fatte leggi elettorali                    di maggioranza assegnava il 65% dei
simili nel corso del Novecento:                      seggi della Camera dei deputati alla
– la legge Acerbo del 1923: se la lista              lista o al gruppo di liste collegate che
più votata a livello nazionale avesse                avesse superato il 50% dei voti validi;
superato il 25% dei voti validi, avrebbe              – il cd. Porcellum (con cui abbiamo
automaticamente ottenuto i 2/3 dei                   votato alle ultime elezioni): non
seggi della Camera dei deputati; tutte               prevedeva una soglia minima di
le altre liste si sarebbero divise 1/3 dei           voti per ottenere il 54% dei seggi
seggi. Se nessuna avesse superato la                 in Parlamento; assegnava il premio
soglia, non sarebbe stato assegnato                  di maggioranza al Senato su base
alcun premio di maggioranza e tutti                  regionale, creando il rischio che il
i seggi sarebbero stati ripartiti tra le             premio venisse assegnato a una lista
liste in proporzione ai voti ricevuti;               diversa in ogni Regione e si creassero
– la “legge - truffa” del 1953: il premio            maggioranze diverse tra le due Camere.

L'Italicum
L'Italicum prevede un meccanismo                     che, per non distorcere eccessivamente
apparentemente proporzionale (seggi                  la volontà degli elettori in nome della
contesi per liste di candidati) ma è                 governabilità, occorre stabilire una
sostanzialmente maggioritario, perché                soglia minima di voti da raggiungere per
assegna alla lista che vince - al primo o            far scattare il premio di maggioranza.
al secondo turno - più della maggioranza             Dunque: se l’elettorato è molto diviso,
assoluta alla Camera (340 seggi su 630). Nei         il Parlamento deve rispecchiare queste
fatti, funziona come il Porcellum considerato        divisioni; se invece una forza politica
illegittimo dalla Corte costituzionale.              arriva molto vicina alla maggioranza, il
Nella sentenza n. 1/2014 la Corte afferma            premio di maggioranza può servire a

                                                39
Nei paesi normali la sera delle elezioni non si sa chi ha vinto

darle la maggioranza assoluta.                      Governo uscito meccanicamente
L’Italicum fissa una soglia del 40%, ma,            dalle urne la sera delle elezioni;
se nessuno la raggiunge al primo turno,             – alla Spagna, in cui il sistema elettorale
si va al ballottaggio tra le prime due liste        favorisce il bipolarismo, ma non lo
più votate, a prescindere da quanti voti            assicura (nelle ultime elezioni segnate da
avessero ottenuto al primo turno, e alla            scelte elettorali diverse dai tradizionali
vincitrice viene comunque assegnato                 popolari e socialisti, non è emerso
il premio. Per essere chiari: con la                dal voto un Governo precostituito);
legge fascista Acerbo perché scattasse              né ci avvicina ai Paesi in cui esiste
il premio occorreva avere almeno il                 un sistema elettorale maggioritario
25% dei voti; con l’Italicum può essere             a doppio turno, perché:
sufficiente una percentuale più bassa!               – in Francia il doppio turno (di collegio
Con l’Italicum, l’Italia è l'unico tra i            uninominale) non assicura affatto di
28 Paesi dell’UE ad avere adottato                  conoscere il vincitore la sera delle elezioni,
un sistema elettorale con premio di                 perché se il sistema politico diventa
maggioranza, doppio turno di lista e                tripolare - cioè se emergono più di due
attribuzione certa di una maggioranza più           forze politiche consistenti - il
che assoluta dei seggi a un solo partito.           Parlamento francese non avrà
Un premio di maggioranza così grande                una maggioranza predefinita;
esiste solo in Ungheria, mentre in Grecia,           – il sistema inglese (uninominale
anche se il partito più votato riceve un            maggioritario senza alcun correttivo)
premio di 50 deputati su 300, nelle                 attribuisce la maggioranza dei seggi
elezioni degli ultimi anni ciò non ha mai           ad un partito che ottiene meno della
consentito al vincitore di raggiungere              maggioranza assoluta dei voti (quando
la maggioranza assoluta dei seggi.                  sia, cioè, leggermente minoritario),
L'Italicum non ci avvicina neppure:                 ma ciò non accade sempre: nella
– alla Germania, dove (dopo Hitler)                 scorsa legislatura nessuno ha avuto la
non si è mai avuto un Governo                       maggioranza e si è fatto un Governo di
composto da un solo partito né un                   coalizione tra conservatori e liberali.

Cosa è accaduto nelle elezioni politiche del 2013,
con il premio di maggioranza del Porcellum

                                                                          Ad una differenza di
COALIZIONE/LISTA     VOTI RICEVUTI (%)         SEGGI ALLA CAMERA          280.000 voti tra la
                                                                          coalizione di centrosinistra
Centrosinistra       29,55%                    345 su 630 (54,7%)         e centrodestra, pari
Centrodestra         29,18%                    125 su 630 (19, 8%)        allo 0,96% dei voti
M5S 			              25,56%                    109 su 630 (17,3%)         totali, è corrisposto un
                                                                          divario di 220 seggi!

                                               40
13

 La riforma non
tocca la forma di
    governo

      rende
    vert i c i s t i c a

            41
La riforma rende verticistica la forma di governo

 Il Parlamento, nella tradizione parlamentare democratica, è il luogo della
 rappresentanza, là dove l’intero popolo è rappresentato. È il luogo del confronto
 pubblico e trasparente, mentre il Governo è, soprattutto, il luogo dell'attuazione
 dell'indirizzo elaborato nel dibattito parlamentare. Se il Governo gode della fiducia
 del Parlamento significa che è sostenuto dalla maggioranza dei rappresentanti
 dei cittadini, e dunque, almeno in astratto, dalla maggioranza del popolo. È solo
 in questo che trova la legittimazione per governare e, se necessario, per imporre
 sacrifici al Paese.

La combinazione della riforma con l'Italicum:
– trasformerebbe la forma di governo in senso verticistico, conse-
gnando alla falsa maggioranza creata dal premio molti dei pesi e
contrappesi esistenti e distorcendo il legame di rappresentanza che
lega i cittadini agli eletti;
– porterebbe verso una "democrazia d'investitura", in cui la stabili-
tà e la forza delle istituzioni sono subordinate alla compattezza del
partito ed al carisma dell'uomo al comando, invece che all'esercizio
di una cittadinanza attiva ed alla qualità del confronto delle forze po-
litico - sociali in Parlamento.

Gli effetti:

1) La distorsione della rappresentanza
L'Italicum attribuisce un premio di                  accedono al secondo turno e ottengono il
maggioranza, pari al 54% dei seggi alla              premio, a prescindere dalla percentuale di
Camera, alla lista (cioè al partito) che             elettori che partecipano al voto. In questo
raggiunga almeno il 40% dei voti al primo            caso la distorsione della rappresentanza
turno. Questo crea una forbice artificiale           può diventare molto elevata, risolvendosi
tra voti (40%) e seggi (54%) e permette              in un’intollerabile violazione del principio
ad un solo gruppo politico di diventare              di eguaglianza del voto.
dominante. A causa della frammentazione              In definitiva, un solo partito con pochi
del panorama politico, poi, è molto                  consensi reali nel Paese potrebbe avere
probabile che i partiti e movimenti che              in Parlamento una maggioranza blindata,
si classificano ai primi due posti al primo          mentre tutti gli altri soggetti politici, che
turno abbiano ottenuto basse percentuali             pure assommano nel totale maggiori
di voti (il 20%, il 15%, addirittura il 10%).        consensi, dovrebbero dividersi i seggi
Con il ballottaggio, essi comunque                   rimanenti.

                                                42
La riforma rende verticistica la forma di governo

2) Lo strapotere di una minoranza
La riforma costituzionale prevede poi               in nome dell’interesse nazionale;
che questa maggioranza (fittizia) di                – imporre alla Camera una votazione a
eletti - che rappresenta una minoranza              data certa su un proprio disegno di legge;
di elettori - voti la fiducia al Governo e          – decidere i regolamenti parlamentari;
faccia le leggi ordinarie. Non solo. Con            – precisare il contenuto dello statuto
ben 340 seggi alla Camera potrà anche:              delle opposizioni, che dovrebbe
– influenzare l'approvazione                        tutelare le minoranze parlamentari
delle riforme costituzionali;                       ma - come ogni altro regolamento
– dichiarare lo stato di guerra (spetta alla        parlamentare - è destinato ad essere
sola Camera e sono sufficienti 316 voti,            approvato a maggioranza assoluta;
cioè la maggioranza assoluta dei membri);           – condizionare l’elezione degli organi
– decidere su amnistia e indulto (spetta            di garanzia, quali il Presidente della
alla Camera e servono 80 voti in più                Repubblica, i membri del Consiglio
di quelli assicurati dal premio);                   Superiore della Magistratura e i
– derogare alle competenze regionali                giudici della Corte costituzionale.

3) Lo squilibrio tra le Camere
È sproporzionato che la Camera più                  È inoltre singolare che l’elezione di un
numerosa (630 membri) ed eletta                     organo costituzionale non territoriale, quale
direttamente dai cittadini possa scegliere          la Consulta, avvenga da parte di un organo,
solo 3 giudici della Corte costituzionale,          il Senato, che dovrebbe rappresentare
mentre ad un Senato di soli 100 membri              le istituzioni territoriali. E per di più, con
(per di più ad elezione indiretta, tramite          il concorso di cinque voti dei senatori
i Consigli regionali) ne spettino ben 2.            scelti dal Presidente della Repubblica.

4) Lo squilibrio tra Governo e Parlamento
L’Italicum prevede che ciascuna forza               e il Parlamento e attribuisce al
politica indichi preventivamente il nome            potere Esecutivo una posizione di
del proprio leader, candidandolo di fatto           supremazia rispetto al legislativo.
al ruolo di Presidente del Consiglio. Così,         Inoltre, l'indicazione preventiva del
se si arrivasse al ballottaggio, il capo            capo della forza politica rappresenta
della forza politica vincente finirebbe             un limite oggettivo alle prerogative del
per ricevere una sorta di investitura               Presidente della Repubblica, il quale
diretta, anche se a votarlo fosse una               dovrà necessariamente dare l’incarico di
parte minoritaria del totale degli elettori.        formare il Governo al «capo» della lista
Nei fatti siamo di fronte all'elezione              che ha vinto. Ne verrebbe compromesso
diretta del Presidente del Consiglio.               il suo ruolo di controllo e di garanzia
Ciò crea un forte squilibrio di                     nonché la sua estraneità all’indirizzo
legittimazione tra il Primo Ministro                politico di Governo o di maggioranza.
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