LE ORIGINI DELLE COMMUNITIES
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N.1 Marzo 2019 Redazione Carta Canta LE ORIGINI DELLE COMMUNITIES Quel che credo di aver capito erano soggette nelle Americhe, li e con lo spirito insieme e, al con- “frequentando” il Gospel e an- spinse a unirsi in comunità. tempo, all’unisono con gli altri. dandone a cercare le radici è es- Comunità, molto particolari, in Il secondo è, a parer mio, il colo- senzialmente la sua capacità di grado di costituire legami più for- re. Se è vero, che ogni pezzo mu- testimoniare l’importanza di ap- ti di quello parentale, nelle quali sicale ha un colore dominante, i partenere a un gruppo, a un clan, il singolo è sempre accolto, sia colori del Gospel hanno tonalità a una community in cui nessuno è esso maltrattato da un mondo intense. Il blu del cielo profondo lasciato indietro. ostile, ma anche sbandato (lost, d’Africa, il rosso della terra, l’aran- La storia è questa. A partire dal- blind, sinner, addirittura wretch). cio dei tramonti, il nero delle notti, la fine del diciassettesimo seco- La fede fu il miglior collante per il giallo del sole. Nel famoso bra- lo, uomini liberi africani vengono queste community e il canto no Kumbaya, che tante volte ci ha privati della libertà e spediti nelle corale ne divenne la bandiera. commossi quando lo abbiamo can- Americhe, dove sono comprati e Nel coro non c’è un cantante che tato in ambienti dove la sofferenza venduti come oggetti. comunica qualcosa agli altri, ma è di casa, vedo due tinte principa- L’uomo bianco ci ha messo un l’uno e gli altri formano un insieme li: il nero della notte più buia nel- paio di secoli a capire che non che vive lo stesso sentimento. la parte di denuncia e l’arancione era un modo di agire in linea con i Che cosa è rimasto della musica vivo del pomeriggio nella certezza precetti di quel Cristianesimo, che africana nel Gospel? Non la lin- del riscatto e dell’aiuto divino. aveva nel frattempo imposto agli gua, né il ritmo, eppure sono molti schiavi. i punti di contatto. Tra questi, due La rabbia e il terrore per la sono quelli più evidenti. Il primo è situazione a cui queste persone la capacità di cantare con il corpo Salvo Porto INTERVISTA SENSORIALE Un posto al sole Sabato mattina quando abbiamo incontrato Marzia Franzetti – pediatra, infet- tivologa e tropicalista del Cuamm – il vento freddo e il cielo grigio ci hanno preso alla sprovvista. Avremmo voluto prendere un caffè in Darsena seden- doci in uno dei due bar esposti al sole, ma ahimè le temperature ci hanno costretto a sederci all’interno della caffetteria. Siamo però state ricompen- sate con un raggio di sole che ci ha portato proprio Marzia arrivando con una rivista del Cuamm in bella mostra per farsi riconoscere. L’ Africa ci è arrivata così, diretta, e per un paio d’ore, il freddo milanese si è allontanato dalla nos- tra mente lasciando il posto alla savana, ai tramonti rosso fuoco, al caldo sel- vaggio di un continente così vasto e complesso. Marzia ha lavorato per buona parte della sua vita presso il Cuamm di Padova occupandosi della formazione dei medici che partecipavano alle missioni in Africa. Ma quello che abbiamo voluto ascoltare è stata la sua esperienza come medico pediatra prima in Tanzania e poi in altri paesi africani. La storia di Marzia ha radici lontane e le sue parole sono dense di ricordi. Tutto iniziò nello studio medico durante una visita. Il dottore stava visitando una bimbetta vivace e curiosa che, per nulla intimorita, improvvisamente esclamò con convinzione “Io da grande farò il medico dei bambini in Africa” Le chiacchiere condivise con Marzia sono riassunte in un’ intervista sensoriale che si legge con il cuore. continua... (pag.2) 1
(segue da pag.1) cava formare adulti in grado di con- propria scatola dei ricordi potrebbe tribuire allo sviluppo e al futuro della ritrovare quel frammento in cui ha Vista: propria comunità. sognato di essere la persona che poi E guardo il mondo da un oblò Gusto: è diventata. Guardando quel ricordo Quando alla fine degli anni ottanta Il sapore della vittoria ci si potrebbe riconoscere nel pro- arrivai in Africa ero giovane e appe- Quando si lavorava in ospedale non prio posto, sentendosi appagati dalla na laureata in medicina. Dopo aver c’erano orari. Si agiva come si poteva sensazione di pienezza che ne deri- frequentato il corso di preparazione cercando di dare il massimo. va. Tutti troviamo posto all’interno del Cuamm partii per la mia prima Si cercava di aiutare tutti superan- del nostro piccolo gruppo famigliare, missione. L’Africa che sognavo era do le barriere linguistiche, culturali lavorativo, corale e di amici. Questo quella della savana e invece mi ritro- e soprattutto quelle della medicina posto non va confuso con quello che vai in Tanzania, in una zona di mon- tradizionale africana inefficace nella ci è stato assegnato dalle circostanze tagna. Era come se fossi atterrata in maggior parte delle volte e inutile della vita stessa e che potrebbe an- Svizzera. L’ ospedale era situato a contro le malattie del ventesimo sec- che non piacerci, andarci stretto o far quasi 2000 metri slm. Altrochè leoni olo. Il gusto di aver assaporato la vit- nascere la volontà di cambiarlo. e giraffe, faceva parecchio freddo in toria è stato fortissimo quando una Questo posto, che Marzia con la sua alcuni periodi dell’anno. giovane mamma, che non aveva po- verità ha sottolineato, è equiparabi- Le case della comunità medica tuto vaccinare il suo bambino duran- le a quel sentimento che affiora in sorgevano accanto alla struttura te la campagna vaccinale nei villaggi, noi quando ci sentiamo a casa ovve- ospedaliera. Attraversavo il piazzale venne a trovarci in ospedale di sua ro nel posto giusto per ciò che era- ed ero a casa, lo ripercorrevo al con- spontanea volontà. vamo chiamati a fare in quel preciso trario ed ero di nuovo a casa. Casa Il passaparola l’aveva informata tardi momento. Azione, tempo e spazio era il mio letto e casa era l’ospedale. e lei aveva mancato l’appuntamento trovano lo stesso punto d’incontro. Io vivevo e respiravo ovunque questa nel villaggio. Non aveva però esitato Rimescolando tutto è possibile af- parola: CASA. Durante tutti gli anni a caricarsi il bimbo sulla schiena e a fermare che il posto sia il punto in di permanenza in Tanzania non mi raggiungere a piedi l’ospedale pe- cui ci si riconosce e da cui si parte sentii mai in pericolo, fuori posto diatrico. Vaccinare il figlio significava per realizzare un qualcosa che den- o fuori casa. Sentirsi a casa, sentir- farlo sopravvivere ai due anni di vita. tro di noi è stato depositato in pre- si nel posto è stata la conferma che Tatto: cedenza? Come è avvenuto per la stavo svolgendo esattamente la mia Con l’Africa e non in Africa bambina Marzia che arrivando in missione: curare i bambini in Africa. Essere con l’Africa vuol dire tifare per Africa realizzava il sogno di curare Udito: questi popoli. Essere dalla loro par- i bambini. Certo avrebbe potuto cu- Ascoltando il tam tam te. Essere con loro sul territorio per rarli anche a Milano ma non sarebbe Il Cuamm in Tanzania è presente dal aiutarli ad aiutare la popolazione lo- stata nel suo sogno, nel suo posto. 1968. Il passaparola è stato di fonda- cale attraverso la prevenzione. Analogamente possiamo pensare mentale importanza per accrescere A Marzia esprimiamo la nostra gratitu- che il coro sia il punto nel quale la fiducia tra le comunità locali, i dine per aver condiviso con noi la sua ci si riconosce per realizzare il sogno medici della Tanzania e i medici del esperienza e i suoi ricordi facendoci ovvero il vivere nella pienezza quel Cuamm. Collaborando insieme si ga- toccare la sua umana verità senso di appartenenza a una comu- rantiscono non solo cure mediche, Il sesto senso…. nità respirandone i valori umani e ma anche programmi di cura e pre- Potevano essere parole nel vento, più profondi. venzione per la lotta all’Hiv/Aids, ma non lo sono state. Potevano es- alla malaria e alla malnutrizione in- sere parole che parlavano solo di Nada Inpentola fantile. Il passaparola significava ricordi e invece ci hanno parlato credibilità tra le varie popolazioni di un sogno che per tanto tempo che sapevano di essere ascoltate, cu- è rimasto quello di una bambina e rate e accolte. che si è trasformato nella vita di una Olfatto: giovane donna che ha dedicato la sua La terra esistenza a curare i bambini in Africa. L’odore dell’Africa è quello della terra Con certezza possiamo affermare rossa che mi ritrovavo addosso nelle che Marzia ha realizzato il suo sogno, giornate ventose. Era lo stesso che La sua testimonianza è piena di respiravo quando mi recavo nei vil- gratitudine. Partendo dal presup- laggi per visitare i bambini e spiegare posto che nulla accade veramente l’importanza dei vaccini. Investire nel per caso è possibile affermare che periodo della prima infanzia signifi- se ognuno di noi rovistasse nella 2
COROSCOPO Soprano /aria Contralti /terra Un pescatore cubano di nome Ernst ha raccontato, Nel libro Le avventure di Alice nel paese delle in un bar dell’Havana, di uno strano avvistamento meraviglie, l’eroina incontra un bruco che sta fatto all’alba di un venerdì mentre intraprendeva fumando un narghilè appollaiato su un fungo. una lunga battaglia di quasi tre giorni con un grosso “Chi sei?”, le chiede il bruco. Alice risponde con sin- marlin. Stando al racconto di Ernst il sottomarino cerità. “So chi ero quando mi sono alzata stamatti- andava su e giù senza l’uso del motore. Durante il na, ma da allora credo di essere cambiata diverse movimento delle onde emetteva suoni acuti che volte”, dice con un certo imbarazzo. Effettivamente attiravano enormi banchi di allegri gamberetti. le note dei contralti sono spesso difficili da cantare Dopo tutto questo preambolo, volevo suggerirti perché non sono né alte e né basse, ma spesso che per migliorare l'estensione verso l'alto occorre rappresentano la struttura del pezzo. Caro con- lasciarsi andare al movimento oceanico. tralto tutti questi cambiamenti di note potrebbero spaventare chiunque, ma anziché distrarti continua a seguire Gran coniglio come fosse un maestro. Tenori / fuoco Bassi / acqua Il pittore italiano del quattrocento Filippo Lippi era Il verbo latino “crescere” significa sbocciare, fiori- un amante così lussurioso che a volte non riusciva re, diventare più forte. Lo ritroviamo nella parola a concentrarsi sulla sua arte. Un giorno il suo ric- “crescendo”, usata in campo musicale in co e potente mecenate Cosimo de’ Medici, irritato italiano, inglese e francese. In Italia c’è un formaggio dalle sue attività extracurricolari, lo chiuse a chiave chiamato crescenza che appartiene alla famiglia nel suo studio per evitare che si distraesse. Per le degli stracchini, anticamente veniva prodotto solo prossime settimane ti invito a concentrarti sulla tua all’inizio dell’autunno, quando le vacche scendeva- attività principale. Perché ti dico ciò? Perché sono no stanche (“stracche”) dai pascoli alpini verso la convinto che tu possegga una chiave speciale che pianura lombarda. Per i prossimi giovedì ti sug- si attivi cantando, ma solo quando sei concentrato gerisco di intonare note cremose e spalmabili dal e che ti permetterà di aprire porte su stanze inac- timbro unico come il formaggio. cessibili. Nada Inpentola POKER D’ASSO - GOSPEL PER L’AFRICA Ma quanto possiamo essere più vicini all’Africa quando ci sono ONG come Medici con l’Africa CUAMM, che dal 1950 realizzano l’impossibile per mamme, bambini e malati? E quanto canteremo con passione e trasporto per aiutare questi volontari che ogni giorno combattono battaglie per una vita in più? Medici “con” l’Africa e non “in” Africa perché non solo promuovono e tutelano la salute delle popolazioni africane, ma affrontano le loro sfide con le diffi- coltà quotidiane di paesi dove manca tutto, cercando di collaborare con istituzioni, enti locali e chiese, per creare un percorso congiunto. Team di professionisti che si occupano di rendere sicura e potabile l’acqua… dove c’è, oppure, più spesso, di farla arrivare, dove manca. Volontariamente hanno scelto di non avere “ospedali propri” ma di affiancare e migliorare strutture già esistenti; inoltre, lavorano per costruire ospedali e consultori con adeguati strumenti di cura proprio dove c’è maggior bisogno, e organizzano la formazione di nuovi medici e operatori sanitari che, in un futuro si spera più vicino possibile, possano continuare con il solo supporto locale. Qui il bisogno di salute è estremo, esistono ospedali che cercano di sopravvivere senza energia elettrica, mancano totalmente le ambulanze, la mortalità di donne e bambini è altissima. Ed è proprio in Africa che, a volte, quando si viene ricoverati in ospedale, non si desidera più tornare a casa perché lì, nelle capanne dove la gente sopravvive abitualmente, non ci sono acqua e cibo, medicine e sicurezza. continua... (pag.4) 3
(Segue da pag.3) che hanno bisogno d’aiuto. E sareb- del canto potranno salire al cielo per be così facile aiutarli… è meraviglio- parlare a Dio con una preghiera di Eppure i bambini hanno sempre il so, ti riempie il cuore, ti fa sentire pace e fratellanza. sorriso sulle labbra anche se gli occhi colmo d’amore, anche se magari non “Se vuoi andare veloce vai da solo parlano un’altra lingua: sono pronti incontrerai mai quel bambino che, ma se vuoi andare lontano cammi- a giocare anche se a volte faticano a grazie a te, ha potuto essere vaccina- na insieme” recita un antico prover- tirare un calcio al pallone. to, superare il secondo anno di età e bio africano che abbiamo fatto nos- Da anni equipe di medici, operato- che un domani, forse, potrà giocare tro, per cercare di camminare mano ri sanitari e volontari si impegnano a pallone senza traballare sulle sue nella mano anche con Medici con a curare malnutrizione, malaria, fragili gambette. l’Africa Cuamm. E che il nostro can- tubercolosi, Aids/Hiv, e ancora a vaccin- Ecco il futuro che CUAMM desid- to, uscendo dalla bocca e dal cuore, are ed evitare gravissime patologie, era per l’Africa, soprattutto quella possa raggiungere loro laggiù, dove aiutare le donne prima, durante e più povera e dimenticata, e il nostro la terra arida non impedisce di sorri- dopo il parto, perché i loro “cuccioli concerto servirà anche a questo: dere e guardarci profondamente con di uomo” possano superare la soglia saremo un piccolo tassello nel grande un muto ringraziamento… Jambo… dei 2 anni, un traguardo decisivo in puzzle della solidarietà. Jambo Bwana (ciao signore), Hakuna quei paesi. E stiamo parlando di lu- Gospel per l’Africa, canteremo per Matata (non prendertela), Wageni, oghi a poche ore di volo da qui, come loro, per queste piccole anime sor- Wakaribishwa, (i visitatori sono i l’Etiopia, devastata da anni di guerre. ridenti con gli occhioni grandi, che benvenuti). Parliamo del Sudan, dell’Angola, della chiedono così poco! Gospel deriva Amici nostri, per sempre. Sierra Leone, di Tanzania o Uganda… da God e spell (parlare al Signore) ma sono tanti gli angoli dell’Africa ed è proprio per questo che le voci Ale MisunKi CRUCICUBO Per Bacco 4
CANTANTE PER CASO Quando arrivi al Gospel capisci subi- è lì, come vi insegnano, più o meno dove mandare un comando perché to di avere la responsabilità di parti a nord del colon e ad est dei reni. funzioni. La mia laringe non solo gio- del corpo mai immaginate prima. Adesso date un comando a ques- ca a nascondino, ma è più testarda di A parte i piedi. Quelli li conosci, e to qualcosa al centro pancia…Se va un rottweiler. E ama stare SU. Quan- ti sembrano facili. Ma in un coro bene la povera milza obbedirà saltel- do le ordino di abbassarsi, a secon- Gospel bisogna muoverli con gli altri lando a caso. da delle fasi lunari, mi scendono le con lo stesso tempo e nelle stesse Poi dovete occuparvi degli addom- spalle, le braccia, le ginocchia o, nei direzioni. Certo, se sei Roberto Bolle inali trasversi, che in un primo mo- momenti peggiori, la dignità. la faccenda è ridicola, ma se - invece mento pensavo fossero solo di cat- La laringe non scende di un mil- - come me siete coordinati come un tivo umore. In palestra io scivolavo limetro e saltella allegramente ubriaco con mare a forza otto, scegliere come Blob tra le macchine più facili indifferente ai bisogni canori. se andare ADESSO a sinistra (…o a caricate a massimo due etti. Quando destra?!?) diventa quasi un fatto si avvicinava un trainer mi fermavo a Dulcis in fundo, il tenero palato esistenziale. Però si risolve facile: cincischiare finché il pericolo scom- molle. Quello che “Prima” si pensa- fissi bene i piedi dei vicini per cercare pariva. I miei addominali non hanno va palato e basta. E a me non è mai di capire da che parte andare (un po’ mai raggiunto neanche una lumaca sembrato molle. A parte la prima come scegliere il gradino delle scale col guscio, figuriamoci una tartaru- reazione “molle a chi???!??” di cui ti mobili), ma intanto devi as-so-lu-ta- ga. Peccato che questi trasversi ser- fai una ragione, sembra proprio che men-te evitare di prendere a bordate vano per “tenere” le note lunghe e il palato si possa alzare. Ma tu devi i compagni che vanno in senso con- difficili. L’obbiettivo è chiarissimo. Lo chiederglielo: “ALZATI!” – sembra trario. Non portano rancore, ma po- strumento però necessita di una la- facile (con Lazzaro ha funzionato trebbero nel frattempo aver rotolato boriosa caccia al tesoro nelle viscere. benissimo). a valle. Con bei fiancotti come i miei, In compenso la laringe è nota. Già. E infatti si alza la pressione. L’ansia. l’ondeggiamento contromano può Un giorno un dottore mi ha detto La preoccupazione. La spalla destra, provocare uno tsunami che dimezza i “brutta laringite”. Gola e bruciore che così sembri “Igor” di Frankestein componenti del coro. uguali alla “brutta Faringite” della Junior. Si alza di tutto, a parte il pala- Le parti interne invece non sono mai volta prima. Forte fu il dubbio che to molle. pervenute: ad esempio, il diaframma il dottore avesse preso la laurea L’importante è saperlo: per poter sembra sempliciotto, ma si accetta- con i punti del detersivo e lanciasse cantare, devi saper sopravvivere a te no scommesse sulla posizione che diagnosi a caso. stesso. gli attribuite. Provate a fare una bella “Abbassa la laringe” è un diktat per inspirazione gonfiando la pancia. Lui chi canta. Peccato che serva sapere Cantante Per Caso OGNI DANNATO GIOVEDì Suona l’odiosa sveglia, che giorno è? Sicuramente un giorno lavorativo ma quale? Tra uno sbadiglio e l’altro si fa strada un senso di inquietu- dine che si trasforma ben presto in raggelante consapevolezza: “oddio, è giovedì, e non ho ancora studiato niente! La giornata inizia e subito si è presi dai propri molteplici impegni; tra una mail, una riunione, una sfu- riata telefonica e qualche innocente evasione bisogna trovare il tempo di dedicarsi a Love’s in Need of Love Today (solo il titolo fa vacillare). Il tempo scorre faticosamente in fretta… ed è subito sera. Il Coro attende, vado o non vado? Vado! Si arriva alla spicciolata, in- curanti del traffico e delle condizioni atmosferiche; alcuni si trascinano su per le scale, altri, più pigri o più stanchi, fanno un piano in ascen- sore; però, man mano che si raggiunge la sala prove del Trebbo si apre il sorriso e subito ci si aggrega in gruppetti animati da inesauribile chiacchiericcio, paragonabile alla cacofonia provocata da un’orchestra mentre accorda gli strumenti. Poi… si comincia. Quel che succede nel corso delle prove può avere le più svariate ed imprevedibili dinamiche ma c’è una sola parola per rappresentare cosa sboccia al Trebbo ogni giovedì: MAGIA Possiamo chiamarlo… Dannato Giovedì? Mina Vagante 5
COR2GO - POSTURALMENTE PARLANDO Il tema di quest’anno: canto meglio se il corpo scompiglio. Nella prima le braccia sono tenute lungo i fianchi in In ogni uscita troverete qualche consiglio, dedicato a maniera rigida, nella seconda sono chiuse davanti al pet- coristi/cantanti, per tenere una postura più corretta e to. In entrambe, le spalle restano chiuse e questo produce rilassata. una sorta di “prigionia” respiratoria. Insieme alle spalle si Come in ogni gruppo, infatti, anche in un coro non manca chiudono le ascelle e si impedisce che i suoni risuonino la possibilità di osservare. bene. Per chi è del mestiere, saltano subito all’occhio stanchez- Non analizzerò questa chiusura dal punto di vista psico- ze e ansie, preoccupazioni ed emozioni. logico, la parola chiusura rende già l’idea, ma vi invito a Nel canto, però, la postura è fondamentale. I modi di guardarvi: il corpo è lo specchio dell’umore. Se riuscite a occupare lo spazio sono diversi, ho diviso le posizioni in sentire questa condizione, potrete trasformarla. quattro tipologie (chissà in quale vi riconoscerete?). La parte superiore del corpo va tenuta rilassata, così si Chiamerò ogni posizione come le stagioni dell’anno, rilasserà anche la gola. Date all’aria che entra nel corpo la che corrisponderanno alle uscite del nostro notiziario. possibilità di fare il suo percorso senza intoppi. In quest’uscita, il percorso che prenderemo in esame è Che cosa fare, quindi, per uscire da questa “gabbia”? quello che porta il corpo dalla chiusura all’apertura. Verso Prima di cominciare a cantare, fate prendere aria alle ascelle, una stagione di espansione, come la primavera, anche il non tenetele strette, rischierete solo di… sudare! Scioglie- nostro corpo è predisposto a ricevere e a dare. te le spalle, tirandole su e lasciandole cadere. Allargate Ecco quindi la posizione “PRIMAVERA”: le braccia per abbracciare chi vi sta vicino, è un ottimo esercizio. Allungatevi, stiratevi, pensate di abbracciare il mondo e sorridete. Sorridete mentre abbracciate e men- tre cantate. Il suono si aprirà. E raggiungerete il cuore di chi vi ascolta. Proverbio di primavera: “Cammina leggero in primavera, Madre Terra è incinta” (Proverbio della tribù dei Iowa) Serena Mente PENSIERINO DELLA SERA Riflessione: abbiamo una vita sola 6) cerca di ricordare le cose belle e potrebbe anche essere breve. e di buttare nel cestino quelle brutte 7) prova a migliorarti, compreso Nel frattempo ecco un decalo- a perdonare i tuoi errori go di suggerimenti per cercare di 8) apri la mente ed il cuore per viverla al meglio: nuove esperienze e le braccia per 1) fai quello che ti piace e fallo più le persone spesso che puoi (purchè non dan- 9) condividi ciò che hai, ma so- neggi alcuno) prattutto le tue emozioni, le tue 2) se non hai abbastanza tempo passioni ed anche i tuoi sogni per fare quello che ti piace, smetti 10) interessati delle persone che di guardare la TV e spegni il cel- incontri, anche se diverse da te, lulare. cercando di non avere pregiudizi 3) se fai un lavoro che non ti e prova ad essere accogliente piace, cercane un altro o inventati un diverso modo di farlo Morale: Senza almeno sperare in 4) sforzati di trovare ogni giorno, qualche emozione ed esperienza anche nelle giornate peggiori, positiva …. qualche cosa di positivo la vita si riduce ad una serie di 5) sorridi quando incontri chiun- eventi e picchi di…… rottura di que …. a cominciare da te quan- scatole! do ti guardi nello specchio la mat- tina (SMILE!) Bianca Gallina 6
S.P.Q.U. SONO PAZZI QUESTI UMANI ANCHE IL FORMAGGIO AMA LA tri deputati alla maturazione del MUSICA formaggio. Smentendo il luogo comune sul- In attesa che, a stagionatura la scarsa creatività ellenica, l’idea ultimata, un team di esperti si pro- per un originale esperimento è nunci sull’esperimento, propongo inaspettatamente germogliata nel di supportare l’iniziativa portando produttore svizzero di formaggi alle prove del coro scamorze, pro- Beat Wampfler, il quale si è fatto vole e caciotte: persuaso (come direbbe Montal- se il formaggio non mostrerà di bano) che la musica possa miglio- apprezzare adeguatamente il rare la stagionatura di emmental coro gospel, i coristi non esite- e gruviera. ranno a sollevarlo rapida- E così, dallo scorso settem- mente dall’imbarazzo. bre, musica di vario genere -dalla classica alla hip hop- riecheggia tra i freschi e bui an- Mina Vagante GOSPELETTE: SETTE PERSONAGGI PER SETTE NOTE Per Bacco N.1 Marzo 2019 Redazione Carta Canta Questo giornalino nasce Carta Canta per volontà di un gruppo In redazione: di amici, coristi dell’ Asso- Salvo Porto ciazione Black Inside, cui Mina Vagante fanno capo i cori Black Inside Costanza Albivio e Be Spirit. Si prefigge di Nada Inpentola condividere momenti seri e Serena Mente meno seri con i cantanti di Azzurra Lagrotta tutti e due i cori, evitando Ale Misunki Cantante Per Caso l’ autocelebrazione. Per Bacco Bianca Gallina Il comitato di redazione “Carta Canta” è raggiungibile all’ indirizzo: cartacantabibs@gmail.com 7
Concerto del 04.04.2019 Chiesa di San Pietro in Sala Piazza Wagner, 2 Milano PROGRAMMA Ensamble amatoriale dei cori Black Inside e Be Spirit diretto da Ulrica De Georgio, al pianoforte Daniele Perini. BLACK INSIDE & BE SPIRIT . “ I’m a believer ” TONEX . “ I will follow Him “ SISTER ACT . “ Jesus is all “ FRED HAMMOND . “ Still haven’t found “ BONO U2 . “ Kumbaya “ SOWETO GOSPER CHOIR . “ Ave Maria “ GOUNOD . “ Rain down “ THE FIGHTING TEMPTATION . “ My desire “ KIRK FRANKLIN . “ My life is in your hand “ KIRK FRANKLIN BE SPIRIT . “ Love’s in need of love today ” STEVIE WONDER . “ I smile ” KIRK FRANKLIN BLACK INSIDE . “ He’ll work it out ” CHARLES WOOLFORK . “ Lean on me ” KIRK FRANKLIN BLACK INSIDE & BE SPIRIT . “ Send your rain ” DANNY HARPER . “ Hosanna ” KIRK FRANKLIN 8
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