Sud Africa: quali opportunità - Modelli collaborativi tra Italia e Sud Africa nell'industria automobilistica
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Strictly Confidential Torino – 26 ottobre 2015 Sud Africa: quali opportunità Modelli collaborativi tra Italia e Sud Africa nell’industria automobilistica Marina Mira d’Ercole © 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. ALL RIGHTS RESERVED. This document has been created and prepared by TEH-A for the recipient client. No part of it may be reproduced in any way whatsoever for third parties, or used by the same, without the written authorization of TEH-A. It may not be used separately from the presentation and/or comments that accompanied it.
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ADAM (Ambrosetti Development of Africa Map) Angola Etiopia 8,0 PIL pro-capite a parità di potere Tasso di crescita 2005-2012 del 7,0 Ethiopia Gabon 6,0 Ghana Kenya Mozambico Mozambique 5,0 Uganda d’acquisto Kenya Namibia Nigeria Tanzania Nigeria Ghana 4,0 Rwanda Rwanda Senegal 3,0 South Africa Zambia Tanzania 2,0 Sudafrica Uganda Senegal Zambia Namibia Mali 1,0 Camerun Camerun Gabon Camerun 0,0 -3,0 7,0 17,0 27,0 37,0 47,0 57,0 Mali -1,0 Diversificazione delle esportazioni N.B: la dimensione delle bolle rappresenta la proporzione del Pil 3 Fonte: TEH-A su Word Bank (2013)
Perché il Sudafrica: una economia solida e in crescita Principale economia africana (28mo a livello mondiale ) 30% del PIL sub-sahariano (vs. 6% della popolazione) Sistema infrastrutturale più moderno e sviluppato dell’Africa □ 10ma rete ferroviaria più estesa al mondo □ Maggiore settore delle telecomunicazioni in Africa Sistema bancario e Servizi avanzati 39mo Paese nella classifica Doing Business 2014 (l’Italia è 73ma) □ 10mo nella protezione degli investitori e 24mo per fiscalità vantaggiosa per le imprese Fonte: rielaborazione The European House - Ambrosetti su dati IMF, gennaio 2014 4
Obiettivi Creare una piattaforma di confronto di alto livello tra capi azienda e istituzioni sudafricane e italiane per rafforzare le relazioni strategiche, economiche e politiche tra Sud Africa e Italia 1. Lanciare un Summit 2. Enfatizzare le 3. Offrire ai leader dei due di altissimo livello opportunità di Paesi idee innovative per per le classi dirigenti crescita verso promuovere iniziative (imprese e istituzioni) l’Africa Sub- congiunte e partnership di Italia e Sud Africa sahariana strategiche 5
South Africa-Italy Summit 150 capi azienda, leader politici e istituzioni da Italia, Sud Africa e SADC 36 speaker internazionali Tre position paper : Sviluppo della filiera agro-industriale; Modelli collaborativi con le piccole-medie imprese con focus sull’automotive; L’innovazione nel settore bancario e nel sistema dei pagamenti Terza edizione: Johannesburg, 19-20 ottobre 2016 6
Sud Africa e Italia hanno diverse industrie complementari South Africa – Italy: settori chiave Macchinari e Bevande e alimentari Metallurgia attrezzature Chimica e plastica Metalli e alluminio Bevande e alimentari Abbigliamento Automotive 7 Automotive Tessile e abbigliamento Arredamento Chimica e plastica
L’ Automotive in Sud Africa L’Automotive è uno dei più importanti settori dell’economia sudafricana (7,2% del PIL), rappresenta il 30% della produzione manifatturiera, con una crescente vocazione all’export (11,7% delle esportazioni nazionali) Oggi il Sudafrica produce oltre il 70% di motoveicoli dell’intero continente africano e impiega 28.000 persone direttamente nell’industria, 65.000 nell’indotto e nella componentistica e 6.600 nel settore pneumatici Tuttavia, le componenti ad maggiore intensità di capitale (motori, cambi ed elementi elettronici interni) sono tutte importate Tra 2010 e 2014, l’import di componenti di ricambio post-vendita è cresciuto del 76% (con la Cina in crescita): strumentazioni per l’automotive (+27%), motori (+25%), cablaggi elettrici (+21%) ed alberi di trasmissione (+15%). Fonte: AIEC, 2015. Il Sudafrica resta un hub per l’esportazione in Europa (specie in Germania): nel 2012, sono stati 66.929 i veicoli venduti, 6.000 in più di quanto venduto in Africa Costruttori presenti in Sud Africa: Nissan/Renault,Toyota, Mercedes Benz, BMW, VW, General Motors e Ford controllate al 100%. Importate: Peugeot/Citroen, Daihatsu, Honda, Subaru, Daewoo, Hyundai, Kia. Indiane:Tata, Mahindra. Cinesi: Chery, Chana, Foton, GWM 8
L’ Automotive in Sud Africa Il governo sudafricano sta promuovendo lo sviluppo del settore automobilistico Il settore automobilistico sudafricano è raddoppiato dal 1995 grazie al Motor Industry Development Program APDP □ Obiettivo strategico: sviluppare un’industria locale Investment Scheme Vehicle Assembly specializzata, in particolare attraverso l’attrazione di Automotive Allowance Production leader internazionali per l’assemblaggio/produzione/ Import Duty Incentive distribuzione di automobili Secondo il Automotive Production and Development Program, implementato nel 2013, il Sud Africa si pone come obiettivo quello di produrre 1,2 milioni di veicoli all’anno Duty Rebates Cash entro il 2020 (x2 la produzione attuale) N.B. Questo programma è applicato esclusivamente ai veicoli motorizzati leggeri e ci sono regole diverse per supportare la produzione di veicoli pesanti Source: The European House - Ambrosetti on OICA and Automotive Export Council data, 2014 9
L’ Automotive in Sud Africa Produzione di autovetture in Sud Africa (.000) 1.200 546,1 545,7 566,1 627,5 472,0 532,6 2010 2011 2012 2013 2014 2015 (e) 2020 (e) Fonte: TEH-A su dati AIEC 2015 10
Obiettivo strategico: completare la catena del valore 1. Ad oggi i principali produttori internazionali sono presenti in Sud Africa 2. Molti utilizzano tecnologie avanzate 3. Molti hanno piani di sviluppo al 2018: General Motors: 80.000 auto Ford: 150.000 auto BMW: triplicare i volumi 4. Stanno entrando Hyundai, Tata, Honda (MAGNA come unico fornitore) 5. Tutti hanno interesse a rafforzare la rete di fornitura in loco 11
La filiera automotive italiana L’automotive rappresenta il 5,1% del Pil E’ una delle poche catene del valore integrate nel mondo, con Brand di prestigio mondiale, oltre 2.500 imprese, con oltre 165.000 addetti (1,2 mln includendo occupazione diretta e indiretta) La componentistica è particolarmente forte: €40 mld di fatturato, 75% esportato Ha un’esperienza consolidata sia a monte che nelle fasi intermedie della filiera (engineering & design, produzione di componenti) Ha esperienza di produzione/trasformazione di materie prime e semilavorati richiesti dal settore (acciaio, alluminio, polimeri/plastica, pelle, interni etc.) Source: The European House - Ambrosetti based on AIEC and ANFIA data, 2015 12
L’Italia ha “campione nazionale” in Sud Africa MA- Gruppo CLN è il più grosso gruppo italiano presente nel Paese Oltre 200 mio di fatturato 3 principali siti(*) 7 principali clienti Rosslyn 1.700 addetti 200 robot 5 linee robotizzate 8 linee manuali Berlin Uitenhage Porth Elisabeth (*)The plants product portfolio includes: skin panel pressings, aluminum skin panels, chassis frame assemblies, medium 13 component assemblies, hang on part assemblies, laser brazing, fuel tanks, e-coating, and a blanking line
La filiera automotive italiana Vi è un altissimo potenziale di collaborazione inespresso verso il Sud Africa L’Italia ha ancora un posizionamento marginale nel settore □ 10° partner europeo del Sudafrica per valore dell’export di automobili □ 11° nell’export di componentistica ( di cui ca. 70% riguarda silenziatori e scarichi; convertitore catalitici, cristalli auto e pneumatici) □ 11° partner globale del Sudafrica nell’ importazioni di componenti auto. Ci sono poche aziende insediate nel Paese Le aziende di fornitura della filiera hanno una presenza non strutturata C’è un grande spazio per concepire modelli collaborativi* tra imprese (anche PMI) Italiane e Sud Africane per completare la filiera Automotive *Modelli collaborativi tra PMI manifatturiere italiane e Sud Africane per crescere insieme sui mercati emergenti- Position Paper- Teh European House Ambrosetti -South Africa Italy Summit 2015 14
Creazione di cluster di tecno-manifatturarieri (CTM) Caratteristiche del modello: Ingaggiare i principali costruttori sui fabbisogni e sugli interventi prioritari (import sostitution di componenti; up grading qualitativi) Raggruppare (collegandosi alle Zone Economiche Speciali) aziende integrate sull’intera catena del valore in modo da favorire schemi di fornitura e di sub-fornitura con PMI (locali e straniere) Prevedere centri di ricerca e trasferimento tecnologico e attività di formazione con uno schema PPP* e facendo leva su collaborazioni con (e fra) le università italiane e sudafricane Creare un incubatore per incoraggiare lo sviluppo di start-up collegate alla produzione del gruppo (ad es., componenti – prodotti, tecnologie, etc. – nel caso del settore automobilistico) 15 *Private Public Partnership
Grazie! marina.mira@ambrosetti.eu South Africa Italy Summit- Johannesburg 19-20 ottobre 2016 Per ulteriori informazioni. http://www2.ambrosetti.eu/it/south-africa-italy-summit-2015 16
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