LE MICROANGIOPATIE NELLA PRATICA CLINICA - Roma, 12 maggio 2018 - ATTI XXII CONGRESSO - SIAPAV
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ATTI XXII CONGRESSO REGIONALE SIAPAV - LAZIO LE MICROANGIOPATIE NELLA PRATICA CLINICA Roma, 12 maggio 2018 Ospedale Sandro Pertini
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: “Le microangiopatie nella pratica clinica Il Fil dell o a Vit a ene am ar i n GERENZA e l li L’ Supplemento alla rivista insediamento di un nuovo consiglio direttivo è sempre difficile. Da "Il Filo della Vita" un lato non si può evitare il confronto col passato, dall’altro si devono prima comprendere i meccanismi funzionali e gestionali dell’appa- In Redazione rato societario, quindi elaborare progetti e mete avendo ben presente le risorse disponibili. direttore responsabile Tutti noi abbiamo ereditato una SIAPAV profondamente mutata e moder- ROMINA D’ANIELLO nizzata, resa più complessa ma nel contempo capace di affrontare le sfide che i mutamenti della Medicina ci lanciano. art director Di tutto ciò dobbiamo ringraziare Adriana Visonà ed i Consigli Direttivi che ENEA MARINELLI ci hanno preceduto, ma nel contempo non dobbiamo accontentarci, non dobbiamo vivere sugli allori, ma proseguire con determinazione la strada Ufficio Centrale Editoriale intrapresa trovando nuove motivazioni. Cooperativa Santa Lucia Life via Leuciana 63 L’organizzazione del prossimo congresso nazionale, che si terrà a Cagliari il CASTROCIELO (FR) Tel: 0776.79495 prossimo novembre, assorbe in questo periodo pressoché tutte le energie, redazione.ilfilodellavita@gmail.com ma il nostro CD ha comunque voluto prestare sin dalla prima riunione una grande attenzione al ruolo delle Sezioni Regionali. Amministratore Ci dovrà essere una stretta collaborazione tra i Consigli Direttivi che non ANTONIETTA SARRACINO potrà e non dovrà limitarsi alla organizzazione degli eventi regionali e dei simposi nell’ambito del Congresso. Comitato Scientifico Consiglio Direttivo Sezione Regionale Lazio Il contatto coi soci dovrà essere assiduo anche per la maggiore fidelizzazio- ALESSANDRO RICCI - Presidente ne e creazione di quel senso di appartenenza fondamentale per la crescita MOLFETTA STEFANO - Vice Presidente comune, la conoscenza dei loro ruoli dovrà essere volano per la ricerca, FEDERICA POMELLA - Segretario per il miglioramento continuo personale ed istituzionale, per l’eccellenza. ANTONIO LORIDO - Consigliere A questo scopo sono state istituite le figure del responsabile dei rapporti ANTONELLA MARCOCCIA - Consigliere con le sezioni regionali nella persona di Pierluigi Mollo ed è stata richiesta SANDRO TUCCI - Consigliere la nomina di un delegato per le relazioni con gli Uffici societari, che po- www.siapav.it trebbe essere il Presidente stesso della Sezione, un componente del suo CD od anche un iscritto, sempre sotto la responsabilità del Presidente, con Comitato di redazione lo scopo di rendere più stretto il rapporto e lo scambio di informazioni. La C. Allegra, G. Arpaia, A. Ricci, Formazione SIAPAV farà tesoro delle esperienze regionali e contempora- M. Modesti, F. Pomella, neamente sfrutterà i vari congressi per sviluppare un percorso formativo M. Lucchi, P. Caprari, R. Lo Presti, che proseguirà nel congresso nazionale e che vedrà nella organizzazione M. Rossi, M. Ballestri, M. Papi, di corsi riservati ai Soci un momento non solo di studio ma anche di scam- A. Marcoccia, S. Bilancini, F. Conti, bio di esperienze, di conoscenza, di coesione. A. Lorido, P. E. Mollo, P. Notari, Sono passati pochi mesi, qualcosa comincia a muoversi, la collaborazione G. Lucchi, B.Ligas, A. Carlizza, di tutti è indispensabile per continuare a costruire una Società Italiana di P. Nicosia, A. Izzo, A. Di Folca Angiologia e Patologia Vascolare ancora più forte, prestigiosa, attiva e pro- iettata al futuro. Stampa Buon lavoro a tutti! Tipografia 4graph via Ugo La Malfa 19 - 04020 Guido Arpaia Spigno Saturnia (LT) Presidente Nazionale SIAPAV Registrazione Gli atti sono integralmente disponibili sui siti web: Tribunale di Cassino n°3/16 del 27/09/2016 - www.siapav.it Questo numero è stato chiuso in redazione - www.santalucialife.it il xxxxx 2018, stampato in 1000 copie. È vietata la riproduzione, anche parziale, del contenuto di questo numero in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo. 2 3
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica Introduzione RAZIONALE D I al 7 gennaio è in carica il nuovo Consiglio Direttivo 2018 – 20 della SIAPAV Regione Lazio che gode del buon l Microcircolo è la porzione più distale del sistema circolatorio così denominata per le lavoro svolto da chi lo ha preceduto e che ringraziamo, ancora una volta, di quanto egregiamente portato dimensioni dei microvasi che lo compongono . Tutta la complessità anatomica del a termine. In particolare siamo grati a Stefano Molfetta che ha mantenuto la carica di vicepresidente e che microcircolo non è limitata alla grandezza dei vasi ( arteriole ,venule e capillari) ma alla organizzazione in reti che corrisponde ad un funzionamento complesso , altamente rappresenta la continuità con il triennio passato. L’incarico delicato di segretario l’ha assunto l’attenta e puntuale regolato ed estremamente adattabile alle condizioni ambientali e alle esigenze locali Federica Pomella. Ma dai performanti consiglieri Antonio Lorido e Sandro Tucci ci aspettiamo il più valido contributo dei tessuti . di idee e lavoro fattivo ed è quello che ci sta mostrando il consigliere Antonella Marcoccia con la realizzazione di Il capillare è la sede elettiva degli scambi metabolici e dei liquidi tra interstizio e cellula. questo convegno. Dalla scoperta dei capillari alla descrizione della fisiologia corrono oltre 300 anni di Il nostro impegno, come nuovo Consiglio Direttivo, non potrà che essere speso nel provare a dare risposta alle storia della medicina .E’ affascinante pensare che le arterie e le vene sono dei semplici tubi di transito e che l’intero sistema cardiovascolare esiste solo allo scopo di servire i esigenze formative e di aggiornamento del vasto ed interessante territorio regionale, in un fil rouge che sappia capillari ove si compie lo scambio tra torrente circolatorio e liquido intercellulare, al fine far incontrare le periferie con i centri di eccellenza in un dialogo di contributi reciproci nell’interesse olistico del di garantire a ogni singola cellula il rifornimento di ossigeno e di molecole nutrienti al- paziente e dell’essere medico, sia esso angiologo, chirurgo vascolare o di qualsiasi specialità interfacciante con le lontanando dai tessuti i cataboliti tossici e dannosi. patologie vascolari. Nel nostro organismo ci sono 10 miliardi di capillari e se tutti i capillari del corpo umano Sarà un triennio di piena sintonia con l’altro ideale “fil rouge” formativo lanciato dal nuovo Presidente Nazionale fossero messi in fila, raggiungerebbero una lunghezza di circa 100000 km ovvero 3 vol- te la circonferenza del pianeta se invece fossero tutti affiancati raggiungerebbero una della SIAPAV, Guido Arpaia, che prevede l’affrontare temi omogenei nelle sedi regionali ed organizzare corsi inte- superficie di 7000 m2 ovvero quasi due campi di calcio che corrisponde alla estensione rattivi riservati ai soci SIAPAV, col fine di trasmettere lo scibile angiologico ai numerosi giovani vicini, coordinando della superficie di scambio di liquidi, gas , macromolecole con vari meccanismi di tra- queste attività con i Master attualmente attivi. Tutto questo potrà essere “speso” sul tavolo ministeriale anche in re- sporto. lazione agli sviluppi del riconoscimento delle Società Scientifiche come interlocutori qualificati, condizione prevista Il letto capillare assume forme e caratteristiche diverse da un organo all’altro con diffe- dalla legge n° 24/2017 detta Gelli-Bianco. renze anatomiche di numero di capillari e di complessità delle articolazioni delle reti ca- pillarie così come della permeabilità della parete in funzione del tessuto e dell’organo. Punto rilevante nel futuro della SIAPAV sarà la comunicazione e la divulgazione capillare che oltre attraverso il sito A seconda di specifici segnali di regolazione metabolici o nervosi il letto capillare viene (www.siapav.it), sarà implementata grazie alla pubblicazione cartacea degli atti del convegno regionale che verran- bypassato o completamente perfuso e ciò determina la quantità variabile di sangue no distribuiti nei prossimi tre anni negli ambienti sanitari, non solo di ambito strettamente vascolare, ma nell’intero presente nei diversi organi in diversi momenti funzionali e metabolici cosi come la pre- territorio laziale. senza di rervoir di capillari non perfusi che vengono variabilmente reclutati in una fine Per lo stesso motivo è intenzione del Consiglio Direttivo SIAPAV Lazio svolgere azioni d’intervento mediante la pub- armonia di intenti che mantiene lo stato di salute del corpo umano. Le Acrosindromi Vascolari rappresentano quadri clinici correlati alle variazioni dei flussi blicazione annuale di opuscoli informativi/divulgativi mirati ai principali campi vascolari. Si è partiti quest’anno, con sanguigni nel microcircolo delle estremità distali ( mani , piedi, naso , orecchie , lingua, le patologie del microcircolo quali il fenomeno di Raynaud, la sclerodermia e la perniosi. Successive tappe saranno pomelli) che si manifestano il più delle volte con variazioni termiche e del colorito cuta- la malattia venosa cronica e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. In tale ambito verranno presentati anche neo, talora associate anche a parestesie /ipoestesie per arrivare nelle forme più gravi i risultati della ricerca/intervento di correlazione tra i principali fattori di rischio cardiovascolare e gli indici predittivi al danno ischemico e alla necrosi. Tali modificazioni del flusso vascolare periferico sono degli eventi vascolari. conseguenti a disfunzioni vascolari che sono aggravate da fattori ambientali caratteriz- zate da escursioni termiche, esposizione a basse temperature e/o fonti di calore diretto Questo lavoro, che al momento può assumere sembianze cabalistiche, potrà essere svolto solo grazie al prezioso e/o stress. Le indagini strumentali in grado di fornire elementi aggiuntivi a quelli raccolti contributo, impegno e competenza dei tanti appassionati cultori dell’Angiologia e delle diverse discipline nel vasto anamnesticamente sono la capillaroscopia e il laser doppler. Spesso le manifestazioni campo delle patologie vascolari. Impegno profuso generosamente dai tanti autorevoli colleghi che hanno dato cliniche delle acrosindromi possono essere considerate al limite tra la fisiologia e la pa- valenza e rigore scientifico nella produzione di questi atti. Segno di una cultura angiologica, e vascolare in genere, tologia o meglio possono essere la manifestazione di un meccanismo fisiologico che ha attiva e vivace, che non può che essere slancio, volano di crescita della nostra società scientifica. perso la fisiologica regolazione in relazione alla presenza di altre patologie . L’importan- za delle Acrosindromi Vascolari non consiste nella patologia in sé quanto nel fatto che L’intervento e il sostegno delle aziende farmaceutiche che credono nella bontà delle idee e nell’agire decennale del- possono essere “sindromi rivelatrici” di altre patologie molto più importanti per le quali la SIAPAV hanno permesso la realizzazione di questi atti del XXII Congresso Regionale; indispensabile è stato, come sono un campanello di allarme favorendone la diagnosi precoce . Tutti siamo chiamati sempre, il lavoro di coordinamento, cesellatura preziosa, svolto dalla Gestione Congressi e da Andreina Mancini. a conoscerle e a riconoscerle e per questo il congresso è stato accreditato per ben 16 Vorrei terminare nel ricordo di Mauro Bartolo, tra i fondatori della SIAPAV, quando, chiamato ad intervenire dopo l’e- branche specialistiche oltre alla medicina generale. lezione quale presidente SIAPAV, chiosò sfilando cartucce dalle tasche “ho preparato due discorsi, uno breve: grazie, l’altro lungo: grazie tanto”. Ci auguriamo con questo Congresso di stimolare l’interesse e la curiosità dei clinici ver- so un mondo apparentemente invisibile ma sostanzialmente rilevante in tutti i campi Alessandro Ricci della Medicina Presidente SIAPAV LAZIO Antonella Marcoccia Alessandro Ricci 4 5
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica I SESSIONE: LE ACROSINDROMI XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica Presidente: A.Ricci Moderatori : P. Tondi, S. Tucci Il Fenomeno di Raynaud SOMMARIO DEL PROGRAMMA SCIENTIFICO Mariagrazia Modesti, Antonella Marcoccia UOS Microangiopatie e Ulcere Sclerodermiche Centro di Riferimento regionale per la Sclerosi Sistemica I SESSIONE : LE ACROSINDROMI Ospedale Sandro Pertini - Roma Presidente: A.Ricci Moderatori : P. Tondi, S. Tucci I l Fenomeno di Raynaud (FR), oltre ad essere la prima mani- bloccanti). Il fenomeno di Raynaud - M. Modesti L’eritromelalgia - F. Pomella festazione clinica della vasculopatia sclerodermica in oltre Pertanto di fronte ad un FR che si presenti isolato, ovvero sen- L’acrocianosi - B. Ligas La Livedo - M. Lucchi il 90% dei pazienti affetti da Sclerosi Sistemica e quindi za altri segni o sintomi evocatori o diagnostici di una patolo- un formidabile campanello d’allarme che ne favorisce la dia- gia, prima di rassicurare il paziente sulla natura funzionale e LETTURA MAGISTRALE: Le acropatie ulcero-mutilanti gnosi precoce, è la più frequente acrosindrome parossistica benigna del fenomeno dobbiamo innanzitutto quantificare S. Bilancini - Presiede: G. Ricci presente in circa il 3-5% della popolazione generale. la severità delle crisi e mettere in atto una serie di indagini Avviene un’intensa vasocostrizione delle arteriole dermiche che consentano di escludere le cause di secondarietà e tra II SESSIONE : MICROCIRCOLO ED EMOREOLOGIA che determina il cambiamento di colore delle dita delle mani queste l’esame di prima linea non invasivo, economico e ri- sessione congiunta SIAPAV LAZIO – SIECM (ma anche piedi, orecchie, naso, lingua) principalmente in petibile è rappresentato dalla video-capillaroscopia della pli- Presidente: G. Caimi rapporto all’esposizione a basse tempe- ca ungueale. L’esame capillaroscopico Moderatori: G. Arpaia, A. Colantuoni rature o a emozioni e si caratterizza per permette di selezionare i pazienti che la comparsa del “il dito bianco come fos- necessitano di completamento dia- Alterazioni emoreologiche e microcircolo - P. Caprari se morto”. Il fenomeno è classicamente gnostico e in particolare lo specialista Sindromi da iperviscosità plasmatica e ulcere cutanee - R. Lo Presti trifasico: c’è un arresto completo della che effettua la capillaroscopia può ri- La reattività del microcircolo periferico: significato fisiopatologico e clinico - M. Rossi circolazione (fase bianca) e poi c’è l’accu- chiedere gli esami di completamento Emoreologia: un link fra il cuore e il rene - M.Ballestri mulo di anidride carbonica e di sostan- diagnostico. Dobbiamo innanzitutto ze di scarto delle cellule (fase blu) che riconoscere il ruolo strategico del FR III SESSIONE : MICROANGIOPATIE ORGANICHE favoriscono la vasodilatazione arteriosa nel favorire la diagnosi precoce della Presidente: A.Paone (fase rossa) che fa ritornare alle mani il Sclerosi Sistemica: è il segno d’esor- Moderatori : V. Antonini, C. Riccioni sangue ”rosso” ricco di ossigeno. Il Ray- dio pressoché costante della malattia naud con prevalenza della fase bluastra e può precedere anche di molti anni Vasculiti cutanee - M. Papi Microangioaptia sclerodermica - A. Marcoccia è quella più comunemente secondario le altre manifestazioni cliniche. Così Microangiopatie ostruttive - S. Bilancini Microangiopatia diabetica - A. Carlizza alla sclerosi sistemica nella quale allo come dobbiamo riconoscere l’eviden- spasmo delle arteriole si aggiunge an- te ruolo predittivo della video-capilla- che una alterazione della struttura arte- roscopia nell’individuare nel contesto LETTURA MAGISTRALE: La capillaroscopia riolo-capillare e la riduzione del numero dei soggetti con FR i tipici pattern ca- C. Allegra - Presiede: S. Molfetta dei capillari. pillaroscopici della vasculopatia scle- È classificato in Fenomeno di Raynaud rodermica a rischio di sviluppare la Primario ovvero la manifestazione di Sclerosi Sistemica. Per tale ragione en- IV SESSIONE: PATOLOGIA MACROCIRCOLATORIA E RUOLO DEL MICROCIRCOLO una disregolazione vasomotoria pri- trambi hanno trovato spazio tra i nuovi Presidente: N. Mangialardi maria non associata ad altre epatologie e in Fenomeno di criteri classificativi ACR /EULAR 2013 della Sclerosi Sistemica. Moderatori: G. Guarnera, G. Morettini Raynaud Secondario ad una serie di patologie che debbono La presenza del FR associato al riscontro capillaroscopico essere autoimmuni e non autoimmuni che vanno opportu- della vasculopatia sclerodermica permette di individuare Microangiopatia e Morbo di Buerger - F.Conti namente valutate in corso di inquadramento anamnestico e le forme early e pre-cliniche di malattia la cui unica mani- Ischemia critica d’arto: quando operare? - A. Lorido diagnostico. festazione clinica è rappresentata dai fenomeni di ischemia Ischemia critica non rivascolarizzabile: il ruolo della terapia farmacologica - P.E. Mollo Le malattie autoimmuni che vanno ricercate comprendono le parossistica reversibile che devono essere tempestivamente Nuove opzioni terapeutiche dell’arto ischemico - P. Notari connettiviti (in primis la sclerosi sistemica ma anche il Lupus contrastati iniziando la terapia con nifedipina a lento rilascio, eritematoso sistemico, la connettivite indifferenziata, la con- acido acetilsalicilico e, ove necessario, terapia infusionale con V SESSIONE: MICROCIRCOLO E PATOLOGIE DI CONFINE nettivite mista, l’artrite reumatoide, la dermato-polimiosite e endoprost. Il tutto associato ad adeguate norme di vita del Presidente: E. Marchitelli la sindrome di Sjogren), le vasculiti (anticorpi anti-fosfolipidi paziente finalizzate a minimizzare le crisi asfittiche digitali. Moderatori: R. Pepe, A.Santoliquido e crioglobulinemie). Le malattie non autoimmuni compren- Purtroppo ancora troppi pazienti giungono alla nostra osser- dono le sindromi da iper-viscosità (le malattie ematologiche vazione presentando quadri di ischemia acuta e necrosi delle Orage ecchymotic digital (S di Ackenback) - G. Lucchi Acrosindromi e tecnopatie - P. Nicosia e le sindromi paraneoplastiche), il morbo di Buerger, le ma- dita senza avere una diagnosi e senza aver effettuato mai una Perniosi acuta e cronica - A. Izzo La sindrome del dito blu - A. Di Folca lattie da strumenti vibranti, la sindrome del tunnel carpale, capillaroscopia pur presentando il FR da molti anni. le sindromi dell’egresso toracico superiori, i farmaci (es. beta 6 7
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica L’eritromelalgia Mork ha proposto una nuova classificazione che tiene conto Diagnosi differenziale Federica Pomella oltre che della eziologia anche del decorso clinico. Riserva il Angiogolo ASL di Frosinone termine di sindrome ai casi ad esordio familiare in età infan- Richiamando il concetto della difficoltà diagnostica di un tile e giovanile mentre utilizza la definizione di “fenomeno” quadro nosografico sintomatologicamente e obiettivamente nei restanti casi. La diagnosi di eritromelalgia può essere diffi- “muto” al di fuori delle crisi anche la diagnosi differenziale D efinizione: Il termine eritromelalgia è stato inserito nel oltre la norma), tipicamente in sede palmare o plantare, corre- cile all’esame clinico condotto al di fuori delle crisi. pone qualche difficoltà. Va differenziata da quadri di neuro- “Dictionary of Vascular Disease” della Unione Interna- late con l’aumento della temperatura ambientale, sovente at- Il sintomo dolore risulta estremamente variabile per insor- radicolopatia sensitiva, dall’ acrocolosi condizione di perma- zionale di Angiologia perché esprime le caratteristiche tenuati dal sollevamento degli arti e dal contatto con superfici genza , durata ed intensità cosi come la durata delle crisi può nente incremento della temperatura cutanea a livello delle della malattia descritta da Silas Weir Mittchell nel 1878. An- “fredde”, senza alterazioni del trofismo cutaneo. variare da alcuni minuti a molte ore fino all’instaurarsi di un estremità, dalla disritmia vasomotoria di Merlen, acrosindro- che per l’eritromelalgia si distingue una forma primitiva o Può coesistere turgore venoso ed iperpulsatilità arteriosa a condizione dolorosa eritralgica persistente. Il periodo estivo me intricata in cui si realizza la coesistenza di una acrocianosi idiopatica (m. di Veir Mitchell) ed una secondaria o subalterna conferma della ipotesi patogenetica correlata alla iperfunzio- determina un incremento della frequenza e della intensi- in associazione all’eritromelalgia. Questo quadro raro (6% di Etimologia: La denominazione è la somma di tre etimi greci: ne delle anastomosi arteriolo-venulari. tà delle crisi che sono scatenate dalla esposizione al caldo, tutte le acrosindromi) è appannaggio quasi esclusivo del ses- Eρυτροσ (rosso) – Μελοσ (arto) – Αλγοσ (dolore). È considerata affezione antitetica alla malattia di Raynaud in dall’attività fisica prolungata, dal protratto ortostatismo, da so femminile (93% donne) e si associa a cefalea nel 90% circa quanto l’esposizione al freddo risolve il quadro sintomatologi- calzature incongrue, dal consumo eccessivo di alcoolici. Il dei casi. Caratteristica clinica e anamnestica è la comparsa del- La malattia classificabile tra le acrosindromi vascolari come un co. Alla base sembra esservi una alterata reattività termica per dolore, sovente intenso è di tipo urente (talora puntorio), con le crisi nel passaggio brusco da temperature elevate a tem- quadro angiodistonico paros- la quale un aumento minimo esacerbazioni critiche, si attenua con il sollevamento dell’arto perature più fredde e anche dal permanere in ambienti caldi. sistico fu descritto per la prima della temperatura ambientale e con il raffredamento in acqua. La temperatura distrettuale Infine va ricordata la sindrome delle palme rosse di Lane in cui volta nel 1834 dal fisiologo può scatenare la manifestazio- può aumentare significativamente fino a 10 gradi rispetto alle la colorazione purpurea o vermiglia è costante e indipendente irlandese Robert James Graves ne a carico dei preferenziali di- zone cutanee non interessate . Il colorito appare rosso vivo o dalle variazioni termiche. Trattasi di acrosindome permanen- e, successivamente, dal neu- stretti quali le superfici palma- talora cianotico. La durata delle crisi varia da 30 a 60 minuti te correlata ad una iperemia cutanea , diffusa ed omogenea rologo americano di origini ri e plantari e possono essere anche se vi sono variazioni temporali estreme. I polsi arterio- delle palme delle mani tali da conferire alle stesse una colora- scozzesi Silas Weir Mitchell tra intense e violente fino a cau- si, nelle forme idiopatiche non subalterne ad arteriopatie, si zione vermiglia o purpurea (Lane, 1929) Terapia: Deve essere il 1872 e il 1878. L’epidemio- sare sintomatologia dolorosa. rilevano iperpulsanti. Non vi sono di norma turbe trofiche. Oc- mirata alla patologia di base nelle forme secondarie (epatite, logia della eritromelalgia in- Lewis ha descritto tale “disre- corre sempre escludere una possibile secondarietà (patologia epatopatie croniche, alcoolismo, connettivopatie, intossica- dica 2,5-3,3/1.000.000 nello attività” come “tempesta vaso- ematologica, connettivopatie, patologia oncologica , disordini zione arsenicale) e fisiopatologicamente alla correzione della studio norvegese di Oslo (uni- motoria transitoria” scatenata infettivi, muscolo-scheletrici e neurologici ecc.). Una diagnosi ipotonia venulare e della stasi capillare nelle forme primitive co studio in questa patologia), da un livello termico critico. corretta si basa sul rilievo dei criteri di Thompson: (febotonici ed emoreologici). A tutt’oggi non risulta validato 18-20 casi /1.000.000 abitanti Nelle manifestazioni cliniche 1. Dolore urente a livello acrale; alcun protocollo terapeutico. Secondo lavori ed esperienze ri- nella popolazione norvegese. compaiono tutti i segni classici 2. Dolore esacerbato dal calore; portate in letteratura sembrano doversi privilegiare alcuni an- Non vi sono in letteratura altri della infiammazione: rubor, 3. Dolore attenuato dal freddo; ticonvulsivanti (gabapentin) alcuni antidepressivi (venlafaxi- studi epidemiologici attendi- calor, dolor e tumor indotti da 4. Marcata eritrosi cutanea distrettuale; na) e l’associazione (asa - b-bloccante), prostaglandine (PGE1) bili. oltre lo studio di Oslo a una semplice stimolazione ter- 5. Incremento termico della cute interessata. ed anal. ( misoprostolo), stimolanti b-recettori (isosuprina) , documentare l’epidemiologia mica del tutto inoffensiva per anticonvulsivanti (gaba-agonista, carbamazepina) , piroxicam di questo quadro nosografico. soggetti normali. Le forme secondarie o subalterne riconoscono numerose pa- , mexiletina cloridrato , capsaicina per uso topico (nonostante L’Autore sottolinea che in que- Merita attenzione l’ipotesi tologie e/o condizioni alla loro origine e sono riconducibili a azione revulsiva). sta ricerca sono state escluse tutte le forme “borderline” di patogenetica di Pratesi che chiama in causa le anastomosi policitemia, trombocitemia, porpora trombotica trombocito- tale acrosindrome. arteriolo-venulari. A sostegno di questa ipotesi vi sono alcu- penica, sferocitosi, arteriopatia obliterante degli arti inferiori, È possibile distinguere due forme: una idiopatica o primaria ne osservazioni cliniche e fisiopatologiche. L’iperstomia arte- malattia post flebitica, ipertensione arteriosa, diabete mellito, In conclusione l’eritromelalgia rappresenta quadro nosografi- o Malattia di Weir Mitchell, funzionale, non associata a pato- riolo-venulare cutanea induce ipertermia mentre l’ipostomia gotta , artrite reumatoide, LES, AIDS , alcune infezioni batteri- co connotato, nella gran parte dei casi, da benignità progno- logia organica, insorgente prevalentemente in età adolescen- provoca ipotermia Durante le crisi si osserva turgore venoso che e virali, neoplasie addominali, neoplasie del colon, sclero- stica anche se in una discreta percentuale può rappresentare ziale e giovanile, l’altra secondaria o subalterna prevalente in clinostatismo , segno indiretto di iperstomia arteriolo-ve- si multipla, neoplasie cerebrali. Anche alcuni farmaci possono l’epifenomeno di malattie rilevanti sul piano clinico e non nell’età adulta, senza predominanza di genere e a localizzazio- nulare e durante la crisi il sangue refluo dal distretto cutaneo essere all’origine di questa acrosindrome come nifedipina, sempre ad esito favorevole. Le manifestazioni eritromelalgi- ne mono- o bilaterale, frequentemente associata a sindromi interessato presenta elevata tensione parziale di O2 , espres- felodipina, verapamil, alcuni vaccini (epatite B, antiinfluenza- che, dopo una identificazione diagnostica accurata sul piano mieloproliferative (poliglobulia essenziale, trombocitemia), sione di attivazione di anastomosi arteriolo-venulari presenti le), mezzi ionici di contrasto ovvero sono descritte forme su- clinico, (al pari del fenomeno di Raynaud), devono essere rite- malattie dismetaboliche (diabete, gotta), connettivopatie, in grande numero nei distretti palmari e plantari . L’elemento balterne a particolari condizioni quali intossicazioni da metalli nute un segno di predittività e di potenziale “allarme” fino ad intossicazione da metalli pesanti). Sinonimi: Eritermalgia , patogenetico essenziale risiede in una disreattività allo stimo- pesanti e congelamento. L’elemento patogenetico essenziale esclusione di una patologia seria e a prognosi sfavorevole ad Malattia di Gerhardt, Malattia di Mitchell, Malattia di Weir-Mi- lo termico con coesistente iperstomia arteriolo-venulare. Si risiede in una disreattività allo stimolo termico, coesiste una esse sottesa, di cui tale meccanismo di “maldistribuzione” del tchell. In letteratura sono descritti rari casi di manifestazioni tratta di ipotesi la cui dimostrazione sperimentale diretta risul- iperstomia arteriolo-venulare e questo spiega la localizzazio- flusso sanguigno cutaneo ne rappresenta il segnale “esterni- cliniche localizzate al volto, per i quali è stata proposto l’epo- ta ardua ma sicuramente appare più accettabile rispetto alle ne sintomatologica alle mani ed ai piedi in considerazione stico” di subalternità. nimo di “eritroposopalgia”. Sintomatologia: è caratterizzata ipotesi che tendono a spiegare la fenomenologia eritromelal- della maggiore localizzazione delle anastomosi. da dolore urente , arrossamento ed ipertemia cutanea (5-15° gica come un evento di tipo infiammatorio. Più recentemente 8 9
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica L'acrocianosi La livedo Bianca Ligas Massimo Lucchi Angiogolo ASL di Cagliari Centro Studi Malattie vascolari JF Merlen Frosinone A È crocianosi è una Acrosindrome Vascolare Distonica Per- una Acrosindrome Vascolare Permanente. lipidi e di lesioni ischemiche cerebrali giustifica una terapia manente. Ossimetria transcutanea Quadro clinico caratterizzato da una colorazione vio- anticoagulante prolungata perché il rischio evolutivo è la Sindrome vasomotoria pura in assenza di lesione orga- Flussimetria laser-doppler (microemodinamica). lacea della cute che assume tipicamente un aspetto a demenza. nica evidenziabile. Capillaroscopia dinamica o Capiflow (morfofunzionale) forma di reticolo. E’ dovuta alla stasi sanguigna nelle venule La scoperta di una livedo con aspetti patologici (oltre ai dati Del gruppo delle Acrosindromi Vascolari Distoniche Perma- Terapia: dermiche con desaturazione in ossigeno del sangue (desos- obiettivi anche il contesto clinico) debbono spingere verso nenti fanno parte: Acrocianosi Essenziale e Sindromi Sinpaticolitici Betastimolanti Vasoattivi Calcio-modulatori siemoglobina). Le zone violacee scompaiono alla vitreopres- un bilancio etiologico ampio perché la cause sono numerose acrocianotiche. Emoreologici. sione. come riportato nella tabella. Una biopsia cutanea aiuta di fre- Acrocianosi Essenziale: Si distinguono classicamente la Livedo Raeticularis costituita quente a porre la diagnosi corretta. Disfunzione Unità Microcircolatoria ove lo stimolo scatenan- Viene ormai descritta anche una Acrocianosi rarissima non da maglie regolari e chiuse e la Livedo Racemosa in cui le te: escursione termica -stress -crisi ipertensive o ipotensive. essenziale maglie sono aperte e rassomiglianti alle ramificazioni di un PRINCIPALI CAUSE E PATOLOGIE ASSOCIATE AD albero. Il primo tipo è ritenuto funzionale e “benigno” men- UNA LIVEDO Ipotesi etiopatogenetica: Acrocianosi secondaria tre il secondo è ritenuto il riflesso di una affezione organica. ANOMALIE DEL CONTENUTO Costituzionale alterazione anatomo-funzionale microcirco- Nelle connettivopatie di tipo sclerodermico, disturbi neuro- Tuttavia questa distinzione attualmente tende a non essere • Sindrome Mieloproloferativa latoria, con ipoafflusso per apertura permanente del canale logici, vasculiti, problemi che determinano cianosi centrale, più accettata e soprattutto la scuola anglosassone ne fa una • Criopatie (Crioglobuline soprattutto tipo I, Criofibrino- preferenziale e cianosi con ipoafflusso capillare da diversio- sindrome da anticorpi antifosfolipidi, crioglobulinemia, infe- sindrome unitaria. Soprattutto nel primo quadro possono es- geno, Agglutinine fredde) ne. zioni, tossicità e neoplasie. serci forme organiche più disparate. • Trombofilie (S.Anticorpi Antifosfolipidi,Deficit Prot C o S Alterazione congenita del normale rapporto arteriolo-vee- La livedo “fisiologica” è sempre vasomotoria e prevale agli da Vit. K, Piastrinopenia indotta da Eparina, Disfibrino- nulare dell’ansa capillare, a favore del versante venulare, Distribuzione meno simmetrica, età più matura, possono pro- arti. È caratterizzata da maglie abbastanza piccole e chiuse genemie congenite) più lungo e slargato, con rallentamento ed alterato scambio vocare dolore e danni tessutali. (talora a forma di anello da cui anche il termine di Liveado EMBOLIE metabolico. Anularis). Si riduce con il riscaldamento degli arti o con il loro • Embolie fibrino-ematiche o settiche di origine cardiaca sollevamento. Non è infiltrata e non si complica con necrosi. • Embolie da colesterolo La sequenza degli eventi vascolari comprende: Ipotonia Insorge soprattutto nelle donne ed in età giovanile. Migliora • Embolie gassose venulare, Chiusura degli sfinteri precapillari, Ipersto- con gli anni e si associa di frequente ad altre Acrosindromi • Embolie adipose mia arteriolo-venulare, Stasi capillaro-venulare. Vascolari come l’Acrocianosi nella sua forma classica e/o nella • Embolie neoplastiche sua variante di Eritrocianosi Sopramalleolare. • Mixoma Prevalenza giovani donne. La livedo patologica è raramente vasomotoria. Abitualmente • S. di Nicolau Quadro clinico: è sospesa e può interessare il tronco. È costituita da maglie Cianosi permanente bilaterale simmetrica mani e piedi. aperte piccole o grandi. Non è influenzata dal cambiamento ANOMALIE DEL CONTENENTE Iperidrosi. Ipotermia.Parestesie ed Ipoestesie. Segno di Lai- di posizione, può essere infiltrata e si può necrosare. • Vasculite arteriolare o venulare: Periarterite Nodosa, guel-Levastine. La stasi venulare responsabile della formazione della ma- Vasculite con ANCA, Vasculite Leucocitoclastica+livedo glia è abitualmente la conseguenza di un interessamento (LES, Wegener), Crioglobulinemie (soprattutto II e III), Metodiche di studio: dell’arteriola nutrice del territorio cutaneo. Può trattarsi di Vasculite Livedoide (con Livedo in secondo piano rispet- Capiloroscopia: una alterazione funzionale vasomotoria, di un aumento della to alla Atrofia Bianca) Aumento del numero dei capillari perfusi con dilatazione viscosità ematica o di una occlusione. • S. di Sneddon della branca venulare dell’ansa (A/V1:4) Le forme secondarie si possono riscontrare in corso di con- • S. Anticorpi anti fosfolipidi Visibilità e tortuosità del plesso Subpapillare. Flusso granulo- nettiviti, soprattutto in corso di LES testimoniandone prati- • Calcifilassi so fino alla stasi marcata. camente sempre la presenza di Anticorpi AntiFosfolipidi (più Quadro tipico capillaroscopico capillare è la anomalia morfo- raramente una Crioglobulinemia). La biopsia al centro della LIVEDO VASOMOTORIA NON “FISIOLOGICA” logica dell’ansa. maglia mostra una trombosi arteriolare. • Stato di shock È indicato in un/a paziente con Livedo e anticorpi anti-fosfo- • Stasi di natura neurologica (S. disautonomica) Pletismografia ad impedenza o reografia: lipidi eseguire un Ecocardio per la ricerca di un danno valvo- • Da farmaci: Amantadina, Minociclina, Interferone,…..) Riduzione globale di ampiezza dell’onda con aspetto cupoli- lare ed una RMN cerebrale per la ricerca di infarti silenti. Le forme dell’onda. livedo appaiono come un fattore di rischio di insorgenza di LIVEDO PIGMENTATE Ritardo dell’onda ascendente con aumento del tempo di cre- un infarto cerebrale in pazienti con anticorpi anti-fosfolipidi. • Livedo “pigmentata” da calore sta. L’associazione infarto cerebrale e livedo è conosciuta come S. • Livedo da chinidina Accentuazione dell’incisura dicrota sull’onda discendente di Sneddon. La presenza di una livedo, di anticorpi anti-fosfo- con aspetto a dorso di cammello. per gentile concessione dall'archivio fotografico UOS Microangiopatie Ospedale Sandro Pertini 10 11
II SESSIONE: MICROCIRCOLO ED XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica EMOREOLOGIA XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica Presidente: G. Caimi Moderatori: G. Arpaia, A. Colantuoni Alterazioni emoreologiche e microcircolo Sindromi da iperviscosità plasmatica Patrizia Caprari, Carlotta Bozzi, Sara Massimi, Loretta Diana e ulcere cutanee Centro Nazionale per il Controllo e la Valutazione dei Farmaci, Istituto Superiore di Sanità - Roma Rosalia Lo Presti, Caterina Urso, Gregorio Caimi Università di Palermo N egli ultimi anni l’interesse per lo studio dei parame- logiche e di membrana che ne modificano le proprietà reolo- S tri reologici è notevolmente aumentato poiché in giche. Diversi studi hanno dimostrato la presenza di un’alta ono numerose le malattie che si accompagnano ad pazienti con crioglobulinemia di tipo II e III. numerose condizioni cliniche sono state messe in incidenza di eventi tromboembolici nella β-Talassemia, più iperviscosità plasmatica e il cui decorso clinico può La criofibrinogenemia è un disordine caratterizzato da crio- evidenza alterazioni del profilo emoreologico strettamente comuni nella Talassemia intermedia che nei casi di Talasse- complicarsi con la comparsa di ulcerazioni cutanee. Un precipitazione del fibrinogeno nativo nel plasma, con pos- correlate con l’entità dei disturbi di flusso. La viscosità emati- mia major. I globuli rossi di pazienti b-talassemici mostrano aumento della viscosità del plasma si verifica in presenza di sibile conseguente occlusione trombotica delle arterie di ca partecipa alla regolazione del flusso a livello del microcir- alterate proprietà emodinamiche che facilitano le malattie proteine plasmatiche anomale (paraproteine) o di livelli par- piccolo e medio calibro. La criofibrinogenemia può essere colo e alterazioni sia plasmatiche che cellulari a carico delle del microcircolo quali aumentata aggregabilità e ridotta de- ticolarmente elevati di proteine normali. Nell’ambito delle primaria o secondaria; nel primo caso sono presenti livelli componenti emoreologiche possono determinare uno stato formabilità, come pure un marcato aumento dell’aderenza paraproteinemie vanno inclusi il mieloma multiplo (MM) e più elevati di crioprecipitato. Le alterazioni cutanee che ac- di iperviscosità che, rallentando il alle cellule endoteliali. la macroglobulinemia di Waldenstrom (MW), emopatie ca- compagnano la criofibrinogenemia sono molteplici e inclu- flusso ematico, può facilitare l’in- ratterizzate da proliferazione di un clone neoplastico derivato dono le lesioni ulcerative. sorgenza di eventi trombotici oc- In questo lavoro sono stati studiati i pro- dai linfociti B. Nel MM la paraproteina è una immunoglo- Un altro disordine che può associarsi ad ulcere cutanee è la clusivi attraverso la formazione di fili emoreologici di pazienti con Anemia bulina o più raramente una parte di essa (catena pesante o disfibrinogenemia, in cui la molecola del fibrinogeno è strut- aggregati eritrocitari e piastrinici. falciforme e β-Talassemia major ed in- leggera). Nella MW la paraproteina è una immunoglobulina turalmente e funzionalmente alterata. Nel nostro laboratorio termedia determinando i parametri di della classe IgM, il cui elevato peso molecolare rende ragio- abbiamo esaminato un paziente affetto da disfibrinogene- Il comportamento reologico del viscosità ematica, viscosità plasmatica, ne dell’elevata incidenza e gravità della sindrome da ipervi- mia congenita, il quale presentava elevati valori di VP ad alto sangue dipende essenzialmente indice di aggregazione eritrocitaria e le scosità in questa condizione. Nell’ambito delle paraproteine- shear rate (1,41 mPa · s) e a basso shear rate (5,10 mPa · s). dalle caratteristiche delle compo- proprietà viscoelastiche con il Reometro mie abbiamo recentemente studiato pazienti affetti da MM Infine, l’insorgenza di ulcere cutanee associate ad ipervisco- nenti plasmatiche e cellulari, in MCR301 (Anton Paar) e in accordo con ed MW, evidenziando elevati valori della viscosità plasmatica sità plasmatica può verificarsi nelle malattie del connettivo. particolare la viscosità del plasma, le Raccomandazioni dell’International (VP), misurata a diversi shear rates, come esposto nella ta- In queste ultime responsabile dell’alterazione emoreologi- determinata dal contenuto di pro- Committee for Standardization in Hae- bella. ca è la presenza di immunoglobuline policlonali in elevata teine plasmatiche, l'ematocrito e morheological Methods. concentrazione. La condizione in cui le ulcerazioni cutanee la deformabilità e l’aggregazione La crioglobulinemia è dovuta alla presenza in circolo di una sono più frequenti è la sclerosi sistemica, ma sono descritti eritrocitaria. La capacità del glo- L’Anemia Falciforme si presenta con un o più immunoglobuline che precipitano a bassa temperatu- casi associati ad artrite reumatoide, connettivite mista o altre bulo rosso di deformarsi è di importanza cruciale per la sua quadro clinico molto eterogeneo. I fattori che influenzano la ra (< 37°C). Esistono tre tipi di crioglobulinemia, e il tipo I patologie correlate. funzione di trasporto di ossigeno ai tessuti, ma è anche un severità e la frequenza degli episodi di CVO sono oltre al ge- è quello che più spesso si accompagna ad iperviscosità. fattore determinante per la sua sopravvivenza in circolo. notipo e al contenuto di HbS e HbF, l’assetto coagulativo ed il Sono comunque documentati casi di ulcerazioni cutanee in danno ossidativo eritrocita rio. Il profilo emoreologico risulta Sono descritti in letteratura diversi difetti congeniti del glo- alterato e correlabile con lo stato clinico. Le modificazioni del bulo rosso che, presentando una diminuita deformabilità profilo fluidodinamico nei pazienti sottoposti a terapia tra- eritrocitaria, provocano alterazioni emoreologiche con conse- sfusionale risultano meno evidenti a conferma dell’efficacia guenti alterazioni del microcircolo. In questo lavoro verranno terapeutica. descritte le alterazioni emoreologiche osservate nell’Anemia Falciforme e nella Talassemia. La Talassemia si presenta con significative differenze dei pa- rametri emoreologici nelle diverse forme cliniche. I pazienti Nell’Anemia Falciforme l’emoglobina S, a bassa affinità per con β-talassemia intermedia non sottoposti a terapia tra- l’ossigeno, in condizioni di ipossia, gelifica portando alla fal- sfusionale hanno alterazioni del profilo emoreologico più cizzazione delle emazie. Gli eritrociti a falce irrigiditi circola- marcate, confermate dall’analisi delle caratteristiche viscoe- no con difficoltà nel letto vascolare ostruendolo e innescan- lastiche. I diversi gruppi di talassemia presentano pertanto do fenomeni emolitici. L’espressione più caratteristica della profili reologici diversi che risultano essere influenzati non falcemia è rappresentata dalle crisi dolorose vaso-occlusive, soltanto dal tipo di mutazione molecolare ma anche dalla te- scatenate dalla falcizzazione degli eritrociti. La ridotta defor- rapia trasfusionale, dall’assunzione di farmaci ferrochelanti, mabilità delle cellule falcemiche provoca rallentamento del e dalla splenectomia. I risultati di questo studio indicano che flusso, aggravamento dell’ischemia ed ulteriore falcizzazio- i pazienti con talassemia presentano alterazioni emoreologi- ne. che importanti che possono spiegare la frequenza di eventi tromboembolici osservata in letteratura. Nella Talassemia i globuli rossi presentano alterazioni morfo- 12 13
XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica La reattività del microcircolo periferico: significato In mezzo scorre il fiume: fisiopatologico e clinico l’emoreologia fra rene e cuore Marco Rossi Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale - Università di Pisa M. Ballestri, J. Diffo, L.Sironi*, F. Ferrari**, F. Fontana, G. Cappelli. Dipartimento ad attività integrata della cura delle malattie nefrologiche, cardiache e vascolari, Azienda Policlinico di Modena. * Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari Università di Milano, L a reattività del microcircolo periferico è proprietà intrin- appare dipendente da mediatori vasodilatatori assimilabili al **Divisione di Nefrologia e Dialisi Azienda USL di Modena. seca e qualificante di questa parte del sistema vascola- fattore iperpolarizzante endoteliale (EDHF), mentre i risultati L re, là dove si consideri che la stessa definizione di micro- concernenti un’eventuale implicazione delle prostaglandine 'elevata prevalenza delle malattie renali nei paesi occi- ematica a alto e basso shear rate, indice aggregazione eritro- circolo è basata sulla sua caratteristica essenziale di adattare di origine endoteliale sono contrastanti. I dati non sono con- dentali, l’incidenza di uremia con crescita annua della po- citaria, limite di scorrimento del sangue e modulo elastico), la propria perfusione in relazione alle esigenze metaboliche clusivi anche circa il possibile ruolo dell’ossido nitrico. L’inibi- polazione dialitica del 7% circa e gli altissimi costi umani la creatininemia, l’albuminuria e la curva di accrescimento e del tessuto irrorato. Ne è espressione la reazione del micro- zione della sua sintesi non risulta infatti ostacolare l’iperemia e sociali rendono imperativo identificare tutti i potenziali l’istopatologia renale. Il contributo della pressione arteriosa circolo che ha luogo in risposta ad una transitoria condizione post-ischemica a livello dell’avambraccio, mentre questo me- fattori di progressione dell’IRC per definire nuovi bersagli è stato valutato utilizzando 32 ratti SHR-Stroke prone, di cui di ischemia del tessuto o alle sue aumentate richieste me- diatore risulterebbe implicato nell’iperemia post-occlusiva terapeutici e rallentare il più possibile l’ingresso in dialisi dei 16 trattati con pentossifillina. taboliche indipendentemente da una condizione ischemi- delle dita. Sicuramente dimostrato è invece il ruolo dell’ade- pazienti. Obiettivo prioritario anche per le strette relazioni La viscosità ematica ad alto e basso shear rate e la deforma- ca. Prima che fenomeno nosina nell’iperemia post-i- che intercorrono fra l’insufficienza renale cronica (IRC) e la bilità eritrocita sembrerebbero avere il peso maggiore sull’al- fisio-patologico suscettibi- schemica che coinvolge i malattia cardiovascolare. buminuria e la progressione dell’IRC, mentre l’ipertrofia le di realizzarsi in territori distretti muscolari degli I risultati che presentiamo suggeriscono il possibile contri- cardiaca parrebbe influenzata soprattutto dal limite di scor- interessati da occlusione arti inferiori in pazienti con buto dell’emoreologia nella progressione dell’IRC e nello svi- rimento del sangue (+20%), parametro di particolare inte- arteriosa a carattere tran- arteriopatia obliterante pe- luppo della ipertrofia cardiaca. Abbiamo osservato 61 ratti S. resse in quanto finora mai misurato in fisiopatologia umana. sitorio o da ostruzione va- riferica, durante le fasi di Dawley di cui 41 con nefrectomia 5/6 e 20 sham-operati; 21 A discapito di un outcome nettamente migliore, la pressione scolare cronica, una fugace iperemia-riperfusione che ratti nefrectomizzati sono stati trattati con pentossifillina (90 arteriosa non ha mostrato differenze sostanziali fra animali iperemia post-ischemica è a più riprese si verificano mg/Kg i.p. bis in die) e 8 con placebo i.p. bis in die per 10 set- trattati e non trattati. il fenomeno squisitamente al secondo stadio di questa timane. Abbiamo studiato il profilo emoreologico (viscosità fisiologico che interviene malattia, quando il pazien- ogni qualvolta il soggetto te deambula ed è costretto sposta il proprio peso da ad interrompere la marcia una regione corporea ad per la comparsa del tipico un’altra. In questa circo- dolore della claudicatio in- stanza, infatti, a seconda Iperemia post-ischemica termittens. Le prove recen- di rigidità del piano di appoggio, i tessuti cutaneo e sotto- temente accumulatesi a favore del fatto che la funzionalità cutaneo (e talora lo stesso tessuto muscolare) della regione microcircolatoria della cute rispecchia quella di altri tessuti corporea su cui gravava sino a qualche istante prima il peso ed organi corporei, hanno portato all’impiego dell’iperemia del soggetto vanno incontro ad una fisiologica iperemia post-ischemica cutanea quale test per valutare la reattività post-ischemica che “ristora” dal punto di vista perfusionale, del microcircolo in diverse condizioni patologiche. A questo e quindi metabolico, la regione corporea resa in precedenza scopo si è dimostrata utile la metodica laser-Doppler grazie ischemica in conseguenza della pressione che il del soggetto alla possibilità che essa offre di misurare le variazioni di per- esercitava su di essa. Questa risposta adattativa del micro- fusione cutanea in risposta a vari stimoli, compresa l’ische- circolo, unita alla capacità di movimento del soggetto, im- mia, provocata durante il test mediante occlusione arteriosa pediscono il verificarsi di fenomeni di prolungata ischemia indotta (da cui il termine di iperemia post-occlusiva). Que- durante la vita attiva, come pure durante il riposo ed il sonno. sta particolare indagine è stata impiegata recentemente in Il venir meno di tali meccanismi è invece responsabile delle numerosi studi clinici. Dei loro risultati, dimostratisi utili per ulcere “da pressione” cui sono esposti, in assenza di ade- una più approfondita conoscenza fisiopatologica delle pato- guate contromisure, soggetti allettati con microcircolo poco logie indagate, sarà fatta una rapida sintesi nel corso della “reattivo” e con ridotta capacità di movimento. I meccanismi relazione. Dalla valutazione della reattività del microcircolo implicati nella iperemia post-ischemica sono stati oggetto periferico, anche il clinico può trarre utili indicazioni nell’im- di studio sia in condizioni fisiologiche che patologiche, va- postare il percorso diagnostico-terapeutico più appropriato riando in parte a seconda del tessuto e della sede corporea per il singolo paziente. presa in esame. A livello cutaneo l’iperemia post-ischemica 14 15
APRI LE MANI GUARDA LE DITA AIUTACI A VINCERE LA SFIDA: Una capillaroscopia per ogni fenomeno di Raynaud La capillaroscopia è un esame semplice e non invasivo della durata di pochi minuti che si effettua applicando una goccia di olio di cedro alla base dell'unghia di cia- scun dito. Una telecamera digitale posta a contatto con la plica ungueale con ingrandimento 200x permette di visualizzare su uno schermo PC l'archittettura, la forma, il numero e le dimensioni dei capillari. È necessario evitare manicure e rimuovere smalto o gel ungueali almeno 15 giorni prima dell'esame Se ti riconosci in questo fenomeno o se lo riconosci in altre persone fatti portavoce del messaggio e invita a parlarne con il medico di famiglia per prenotare una capillaroscopia tramite cup regionale 803333. Per informazioni contatta direttamente il nostro centro per lo studio della Microcircolazione presso Ospedale Sandro Pertini - Palazzina B - Primo Piano - Primo corridoio a dx (stanze 3-4). Tel. 0641433895 dal Lun al Ven 12.30-13.30 o scrivi una email: antonella.marcoccia@aslroma2.it - mariagrazia.modesti@aslroma2.it
III SESSIONE: MICROANGIOPATIE XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica ORGANICHE XXII Congresso regionale SIAPAV - Lazio: Le microangiopatie nella pratica clinica Presidente: A.Paone Moderatori : V. Antonini, C. Riccioni Le vasculiti cutanee La microangiopatia sclerodermica Massimo Papi Antonella Marcoccia Responsabile Nazionale ADOI Gruppo di studio ulcere cutanee e dermatologia vascolare Responsabile UOS Microangiopatie e Ulcere Sclerodermiche Consulente INMP Progetto ulcere Centro di Riferimento regionale per la Sclerosi Sistemica Ospedale Sandro Pertini -Roma L a cute è uno degli organi più spesso sede di vasculite sabili di ulcere cutanee. L per le caratteristiche anatomiche delle venule post-ca- Le vasculiti possono manifestarsi in associazione ad un cor- a Sclerosi Sistemica è una malattia cronica e progressi- sclerodermiche (CAP study) hanno supportato il dato che la pillari e per la fisiologia del microcircolo degli arti in- teo semeiologico-sintomatologico che difficilmente risulta va di tipo autoimmune che colpisce la cute e gli organi numerosità dei capillari è uno dei parametri più importanti feriori condizionato dalla pressione idrostatica. Per questi indicativo di forme specifiche. L’edema degli arti inferiori, interni, sostenuta da tre principali eventi patogenetici della microangiopatia sclerodermica e correla inversamen- motivi la maggior parte delle lesioni vasculitiche si localizza la sensazione soggettiva di bruciore lesionale ed i sintomi quali la vasculopatia, l’autoimmunità e la fibrosi. La disfun- te con l’aumetantato rischio di sviluppare ulcere digitali. Il alla metà inferiore della gamba e al dorso del piede. Spesso tipici della malattia da siero (artralgie, mialgie, febbre) sono zione endoteliale si manifesta progressivo danno vascola- la cute è soltanto in apparenza l’unico organo coinvolto (sin- molto comuni. L’estensione del processo vasculitico agli precocemente con un aumento re conduce alla progressiva gle organ vasculitis). E’ stato segnalato un interessamento organi interni deve essere sospettato in presenza di mani- delle permeabilità capillare e ipossia tessutale promuo- di organi interni nel 20% dei pazienti con vasculite cutanea. festazioni neurologiche, poliartrite persistente, dolori addo- una disregolazione del tono va- vendo l’infiammazione e la Rene, polmone, cervello e intestino sono le altre strutture minali, dolore toracico di tipo pleuritico o pericarditico. somotorio che corrisponde alla fibrosi. Il meccanismo pato- fase clinica delle dita edemato- genetico della vasculopatia frequentemente coinvolte in associazione o colpite in modo È molto indicativa di malattia di Schonlein-Henoch la com- se e del fenomeno di Raynaud a partire dall’azione di una isolato dalla vasculite. parsa di segni di compromissione gastroenterica in bambi- (RP). La ridotta produzione di “noxa patogena” endoteliale Il tipo, la sede e il calibro del distretto vasale interessato con- ni con vasculite e note anamnestiche di pregresse infezioni vasodilatatori NO e prostacicli- è in parte interpretato come diziona le caratteristiche e la severità delle lesioni cutanee. delle alte vie respiratorie. ne rispetto alle sostante vaso- iniziale tentativo di “risposta Pertanto le lesioni possono variare da quadri orticarioidi con La terapia sistemica si basa sull’uso di farmaci immunosop- costrittrici come l’endotelina, al danno” da parte dell’endo- note purpuriche (danno modesto) a porpora palpabile (dan- pressivi (cortisone, azatioprina, ciclofosfamide, ciclosporina promuove il rimodellamento telio finalizzato a mantenere no moderato) fino a ecchimosi, bolle emorragiche (danno A), antineutrofili (colchicina, dapsone), antiaggreganti, fibri- vascolare con proliferazione un flusso adeguato forman- grave) e fenomeni necrotici e ulcerazioni in caso di trombosi nolitici e anticoagulanti. La terapia locale prevede l’uso di intimale delle cellule endo- do prima megacapillari ed ed ischemia tessutale severa. Le vasculiti sono le malattie medicazioni interattive, soluzioni antisettiche e antinfiam- teliali, delle cellule muscolari in seguito cercando di gene- infiammatorie dei piccoli vasi della pelle più spesso respon- matori e, qualora possibile, di terapia elastocompressiva. lisce. L’endotelina contribuisce rarne nuovi mediante neo- alla fibrosi stimolando la mitosi angiogenesi; la progressiva dei fibroblasti, la produzione di apposizione interstiziale di collagene e inibendo la produ- matrice extracellulare favo- zione di collagenasi. Il danno risce la progressiva rarefazio- endoteliale determina alti livelli sierici di fattore VIII di Von ne dei capillari fino al quadro noto come “desertificazione”. Willembrant e promuove l’attivazione delle piastrine. L’al- La necrosi digitale sclerodermica non è che il prevedibile terazione della bilancia emostatico fibrinolitica conduce ai scenario della storia naturale della vasculopatia. La diagno- depositi di fibrina, proliferazione intimale e obliterazione si precoce della vasculopatia sclerodermica e il trattamento del lume capillare. La microangiopatia obliterativa e l’alte- volto a contrastare i meccanismi fisiopatologici della ipossia razione proliferativa della parete delle arteriole configurano tissutale sono finalizzate a prevenire le ulcere ischemiche la vasculopatia obliterante arteriolocapillare di multipli letti digitali. Gli interventi terapeutici mirano a “spegnere” uno vascolari che causa l’ischemia cronica tissutale multiorgano. degli aspetti più precoci della malattia in una fase che prece- La videocapillaroscopia periungueale è un esame “morfo- de il processo di fibrosi irreversibile e terminale in assenza logico qualitativo” di primo livello che permette non solo la al momento di una terapia antifibrotica. vasculite associata a malattia infiammatoria cronica intestinale * diagnosi precoce ma anche di distinguere le diverse fasi evo- lutive delle lesioni endoteliali in tre pattern morfologici de- finiti Iniziale (Early), attivo (Active) e avanzato (Late). Il rego- 1. Cronstein et al Clin Exp Rheumatolol 2005 lare pettine di capillari normali viene sostituito da microvasi 2. Distler JH et Al Arthritis Rheum 2005 con alterato calibro e decorso, ectasie, megacapillari (capilla- 3. G. Valentini .Autoimmunity Reviews 2014 ri giganti), microemorragie, ramificazioni come espressione 4. G.Valentini , A. Marcoccia Curr Rheumtol Rev 2014 di una neoangiogenesi compensatoria. I recenti dati emersi 5. Cutolo et al CAP Study Artrhritis & Rheumatollgy 2016 vasculite leucitoclastica idiopatica * dal primo e più grande studio prospettico multicentrico os- servazionale e di coorte volto a valutare i reperti capilalro- scopici e i fattori di rischio associati all’insorgenza di ulcere porpora di Schonlein-Henoch * * per gentile concessione dall'archivio fotografico UOS Microangiopatie Ospedale Sandro Pertini 18 19
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