Le fonti di energie rinnovabili: prospettive
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Le fonti di energie rinnovabili: prospettive Le fonti di energie rinnovabili: prospettive L'energia idroelettrica è una fonte rinnovabile già ampiamente sfruttata. La legna da ardere, anch'es- sa rinnovabile, è ancora il combustibile più diffuso in molti Paesi poveri. Lo sfruttamento di altre ener- gie rinnovabili, nel mercato mondiale dell'energia, oggi copre una frazione minima ma destinata a cre- scere. Esse sono principalmente: l'energia idroelet- trica, l'energia solare termica e fotovoltaica, il vento, le biomasse e i rifiuti solidi organici. Al termine della Seconda guerra mondiale i mezzi e le ricchezze furono impie- gati per la ricostruzione delle città (palazzi, fabbriche, uffici ecc.) e, in seguito, per creare un nuovo modello di sviluppo consumistico, cioè un nuovo modo di vivere, basato sull'acquisto, il possesso e il consumo continuo di beni materiali. Le esigenze ener- getiche diventarono enormi, di dimensioni mai cono- sciute nella storia. L'energia, nel ventesimo secolo, significa essenzialmente fonti fos- sili, una risorsa non rinnovabile. In seguito alla crisi petrolifera degli anni settanta, il mondo occidentale ha reagito rapida- mente alla nuova situazione adottando contromisure che hanno permesso, nel 1986, di riportare i prezzi del petrolio allo stesso livello in cui si trovavano nel 1973, attraverso: il rispar- mio energetico, e quindi la riduzione della domanda di ener- gia; l'incremento delle importazioni da paesi produttori ester- ni all'OPEC; la valorizzazione di giacimenti prima non utilizza- ti, perché non convenienti economicamente (Mare del Nord, Alaska); la ricerca di fonti diverse dal petrolio (si ha un ritorno 47
Alla scoperta dell’energia all'uso del carbone, lo sviluppo delle centrali nucleari e, più marginalmente, l'uso delle fonti di energia rinnovabili). Protocollo di Kyoto: Firmato nel dicembre del 1997, il protocollo di Kyoto Il settore delle energie rinnovabili sta conoscendo in quasi indica gli obiettivi tutti i Paesi tecnologicamente più avanzati uno sviluppo internazionali per la riduzione intenso in tutti i settori e, soprattutto, in quelli eolico e foto- di sei gas cosiddetti ad voltaico. In Italia, nonostante qualche eccezione, si registra effetto serra, ritenuti un forte ritardo nella produzione di fonti alternative di energia responsabili del ed una scarsa commercializzazione delle tecnologie ad esse riscaldamento globale del legate. Tuttavia, negli anni più recenti sono state prese deci- pianeta che potrebbe portare a gravissime modifiche del sioni che potrebbero cambiare questa situazione, ad esem- clima. L'obiettivo fissato è pio i recenti impegni presi dal nostro paese con la sottoscri- una riduzione media del 5,2 zione del Protocollo di Kyoto. per cento dei livelli di emissione del 1990, nel periodo 2008- 2012. Per alcuni Paesi è prevista una Il ciclo dell'energia solare riduzione maggiore (8 per cento l'Unione europea, 7 per Quasi tutta l'energia che usiamo ci viene, direttamente o indi- cento gli Stati Uniti, 6 per rettamente, dal Sole. I raggi del Sole illuminano e riscaldano la cento il Giappone). Per altri superficie esposta della Terra, innescando il ciclo di evapora- Paesi, considerati in via di zione e ricaduta dell'acqua, permettendo così la vita sul nostro sviluppo, sono stati fissati obiettivi minori. Per la Russia pianeta: fanno crescere la vegetazione (legna da ardere, ali- e l'Ucraina, ad esempio, menti per l'uomo e gli animali), scaldano l'aria e provocano i l'obiettivo da raggiungere è la venti. Ogni ciclo vitale sul nostro pianeta è legato all'energia stabilizzazione sui livelli del che ci viene dal Sole. All'energia assorbita dal Sole si devono 1990. Gli Stati Uniti anche i combustibili fossili: carbone, petrolio e gas naturale, attualmente si rifiutano di infatti, non sono altro che energia solare assorbita centinaia di ratificare l'accordo. milioni di anni fa e immagazzinata nelle viscere della Terra. Dato il lungo periodo necessario alla loro formazione, questi ultimi rappresentano oggi forme di energia non rinnovabile, al 48
Le fonti di energie rinnovabili: prospettive contrario di altre fonti, come quella idroelettrica e del vento, che sono invece rinnovabili. L'energia del Sole può essere Radiazione u.v: utilizzata anche direttamente, tramite i pannelli solari termici radiazione ultravioletta. e fotovoltaici. Radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda molto piccola. I raggi UV sono Temperatura del pianeta Terra convenzionalmente classificati in tre bande: gli UV-A e UV-B (responsabili Una parte dello strato di gas che circonda la Terra (atmosfe- dell'abbronzatura) possono ra) funziona da filtro dei raggi causare irritazione cutanea solari - che quindi non diventano (eritemi) ed infiammazione dannosi per l'uomo (radiazione oculare (congiuntivite) in caso u.v.) - e da coperchio, in partico- di esposizione prolungata non protetta; e gli UV-C, i più lare le nubi, l'anidride carbonica, energetici e dannosi, che il metano, capaci di trattenere fortunatamente non giungono parte del calore che gli stessi sulla Terra. A circa 20 km di raggi trasportano (radiazione altezza nell'Atmosfera, infatti, i.r.). Si calcola che se non ci fosse essi vengono filtrati l'atmosfera la Terra avrebbe una dall'ossigeno dando origine temperatura media di meno 20 all'ozono. gradi centigradi! Grazie alla pre- Radiazione i.r.: senza dell'atmosfera invece, la radiazione infrarossa. Terra ha una temperatura media Invisibile all'occhio umano, di +17 gradi centigradi. Il nostro può essere rilevata come una ecosistema è mantenuto a questa sensazione di tepore sulla temperatura media principalmente dai raggi che la stessa pelle. Generalmente la Terra riemette e che l'atmosfera trattiene. E' esperienza radiazione IR trova innumerevoli campi di comune che se il cielo notturno è limpido le mattine sono più applicazione: comunicazioni fredde di quando il cielo è coperto. Questo è l'effetto serra. senza filo (ad es. nei (vedi anche pag. 72) computer portatili), rilevatori di movimento e sensori antincendio. Energia solare termica L'energia che ci viene dal Sole può essere facilmente conver- tita in calore (energia termica). I floricoltori e gli agricoltori da tempo sfruttano il fenomeno nelle serre. Si possono così riscaldare gli ambienti e l'acqua per usi domestici e sanitari. Questo si ottiene con i pannelli solari termici, con i quali l'ac- qua può essere riscaldata fino a 70 - 80°C. Il rendimento dei pannelli solari è aumentato negli ultimi decenni, rendendo commercialmente competitive varie applicazioni nell'edilizia, nel settore dei servizi e nell'agricoltura. 49
Alla scoperta dell’energia Nel mondo sono installati oltre 30 milioni di metri quadri di pannelli solari. In Italia l'applicazione dei pannelli solari è anco- ra poco diffusa, anche se in crescita. In ogni caso, va ricordato che questa fonte di energia rinnova- bile, così come il solare fotovoltaico, copre tuttora in misura minima i consumi globali. Pannelli solari Per convertire il più possibile in calore l'energia solare, i pan- nelli devono essere scuri. Il pannello (o collettore) solare è composto da una superficie piana contenente un fluido che assorbe buona parte dell'energia solare. Il fluido trasferisce il calore all'acqua contenuta in un serbatoio isolato termicamen- te. Un metro quadrato di collettore solare può scaldare a 45- 60°C tra i 40 ed i 300 litri d'acqua in un giorno a secondo del- l'efficienza, che varia con le condizioni climatiche e con la tipo- logia di collettore, tra 30% e 80%. I sistemi solari per scaldare l'acqua sono, in genere, utilizzati per gli usi domestici di singo- le famiglie. Si tratta di impianti di 4-6 m2, con serbatoio di 150- 300 litri, che consentono di produrre acqua calda a tempera- ture non elevate (55-65°C), tuttavia adatte agli usi di cucina, bagni, riscaldamento. Le tecnologie ad alta temperatura (che consentono di arrivare a temperature dell'ordine di 500-600 gradi centigradi) richiedono sistemi di specchi per concentra- re i raggi del sole sul contenitore del fluido. 50
Le fonti di energie rinnovabili: prospettive Storia e prospettive del solare termico La radiazione solare è stata sfruttata dall'uomo fin dall'origine dei tempi per riscaldare l'ambiente e nell'agricoltura. Il primo stadio nei processi di utilizzazione è costituito dalla “raccolta”, che oggi avviene in tre modi: collettori termici, collettori foto- voltaici, collettori biologici. Il primo pannello solare per scaldare l'acqua fu costruito nel diciottesimo secolo da uno scienziato svizzero. Si trattava di una semplice scatola di legno con un vetro nella parte esposta al sole e la base di colore nero, capace di assorbire la radiazio- ne solare e di intrappolarla nella scatola stessa grazie a un locale "effetto serra" e alla scarsa dispersione, dovuta alle caratteristiche termiche isolanti del legno. Il pannello consenti- va di raggiungere temperature di circa 87 ºC. Nel mondo sono installati oltre 30 milioni di metri quadri di pannelli solari di cui 3 milioni nell'Unione Europea. Il solare termico in Italia In Italia, le prime tracce di interesse per que- sto settore risalgono ai primi anni '60. I primi modelli di scaldacqua solari commerciali a bassa temperatura iniziarono a diffondersi intorno al 1975. In Italia l'applicazione dei pannelli solari per scaldare l'acqua può esse- re ancora molto potenziata. Nel 2000 sono stati installati circa 25.000 m2, molto pochi anche rispetto a paesi più freddi (per esempio l'Austria o la Germania), più sensibili a que- stioni economico ambientali relative a questo settore. Il parco del solare termico in Italia è oggi di 350.000 m2, l'utiliz- zo maggiore è dovuto all'utenza domestica, ad impianti di pre- valente utilizzo estivo ed alle piscine. L'esperienza italiana di maggior rilievo nel solare termico a media temperatura è stata realizzata agli inizi degli anni ottanta con la costruzione di una grande centrale ad Adrano, in provincia di Catania. L'impianto, chiamato Eurelios, è costi- tuito da una torre centrale alla sommità della quale è posta la caldaia riscaldata dalla radiazione riflessa da un campo di specchi. La centrale ha la potenza di 1MW. 51
Alla scoperta dell’energia Energia solare fotovoltaica Effetto fotovoltaico: Si basa sulla proprietà che Nell'aprile del 1954 fu annunciata alla stampa la scoperta da hanno alcuni materiali parte dei Laboratori della Bell (Stati Uniti) della prima cella semiconduttori fotovoltaica al silicio, che segnava la tappa decisiva nello svi- opportunamente trattati (fra luppo della tecnologia per convertire direttamente l'energia cui il silicio) di generare solare in energia elettrica. direttamente energia elettrica quando vengono colpiti dalla Questo avviene sfruttando l'effetto fotovoltaico e i dispositivi luce (radiazione si chiamano appunto celle fotovoltaiche. Il rendimento è del- elettromagnetica). l'ordine del 10%, ossia circa un decimo dell'energia luminosa incidente è convertita in energia elettrica. La grossa spinta allo sfruttamento dell'energia solare venne dall'industria aerospaziale, con l'inizio della corsa allo spazio verso la fine degli anni cinquanta e la messa in orbita dei primi satelliti. La necessità di alimentare i circuiti elettrici dei satelliti ha dato un notevole impulso allo sviluppo della tec- nologia fotovoltaica. I sistemi fotovoltaici offrono vantaggi ambientali, in quanto non producono emissioni chimiche, termiche o acustiche. Essi, inoltre, non hanno parti in movimento e sono, quindi, affidabili e necessitano di poca manutenzione. Moduli fotovoltaici Il dispositivo più elementare capace di operare tale conver- sione è la cella fotovoltaica. Molte celle assemblate e colle- gate tra di loro in una unica struttura formano il modulo foto- voltaico. Un modulo fotovoltaico tipo è costituito da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato ed eroga, in condi- zioni standard ottimali, circa 50W, ossia l'energia sufficiente a far fun- zionare due lampadine da 25W. Oggi stanno uscendo sul mercato anche moduli fotovoltaici che non sono fatti assemblando celle, ma vengono rea- lizzati direttamente a partire da una lastra di vetro su cui vengono depo- sitate pellicole sottili (films) di mate- riale semiconduttore. Si ritiene che questi nuovi dispositivi fotovoltaici porteranno ad una diminuzione 52
Le fonti di energie rinnovabili: prospettive sostanziale dei costi di produzione. Uno dei limiti dell'energia solare sta nel fatto che è fornita, in ogni area della Terra, in Semiconduttore: modo intermittente; per il suo sfruttamento è, dunque, Materiale che ha le seguenti necessario poterla raccogliere e conservare, oppure connet- proprietà fisiche: la terla con la rete locale di distribuzione. conducibilità elettrica, inferiore a quella dei metalli, cresce all'aumentare della temperatura quindi aumenta Prospettive di sviluppo se il materiale è colpito da radiazione. Semiconduttori La capacità mondiale di produzione di celle fotovoltaiche tipici sono il silicio (Si) e negli ultimi anni è in costante crescita. L'aumento della pro- l'arseniuro di gallio (GaAs). I duzione è impressionante, comparabile con quello delle semiconduttori costituiscono industrie che producono dispositivi elettronici. Tuttavia que- il nucleo essenziale dei dispositivi elettronici. sta grande quantità è stata realizzata in buona parte con applicazioni ad “alto costo”: i moduli attuali vengono vendu- ti ad un prezzo ancora molto alto. Per abbattere il costo dei moduli è necessario ancora un pro- gresso in tre direzioni: efficienza dei moduli; costo di produ- zione; crescita del volume di produzione. Ovviamente, il terzo fattore è legato al secondo. La maggior parte dei dispositivi foto- voltaici attuali si basa sul silicio cri- stallino e policristallino, sfruttan- do una tecnologia molto simile a quella usata per la realizzazione dei chip in elettronica, quindi è difficile pensare a grandi diminu- zioni di costi. I nuovi dispositivi basati sui films sottili dovrebbero consentire una significativa riduzione dei costi di pro- duzione, e quindi una crescita del volume di vendita. Gli esperti concordano sul fatto che la sorte "fina- le" del fotovoltaico (e in generale delle fonti rinnovabili) si gio- cherà su tempi lunghi in tutto il mondo (ma particolarmente nei paesi sviluppati che sono i più “energivori”) su uno scac- chiere che dovrà necessariamente considerare il progressivo impoverimento delle risorse di combustibili fossili. In Italia attualmente esistono tre centrali fotovoltaiche colle- gate alla rete di distribuzione. La centrale di Serre, in provincia di Salerno, è la più grande centrale fotovoltaica europea. 53
Alla scoperta dell’energia Energia eolica I generatori eolici o aerogeneratori convertono direttamente l'energia cinetica del vento in energia meccanica (rotazione delle pale), che viene a sua volta utilizzata per la generazione di energia elettrica. I generatori moderni sono i figli dei mulini a vento medioeva- li. Un moderno generatore può erogare una potenza elettrica di 3 Megawatt, sufficiente per servire più 150.000 abitazioni. L'energia eolica ha il pregio di essere una fonte rinnovabile ma, naturalmente, può essere sfruttata dove il vento c'è e soffia con intensità e regolarità sufficienti. Benefici globali e costi L'energia eolica è una fonte rinnovabile, in quanto non richie- de alcun tipo di combustibile, ma utilizza l'energia cinetica del vento. L'impatto ambientale è limitato. Gli aerogeneratori non provocano emissioni dannose per l'uomo e per l'ambien- te, non hanno alcun tipo di impatto radioattivo o chimico, visto che i componenti usati per la loro costruzione sono materie plastiche e metalliche. Nonostante questo, numero- se critiche di tipo ambientalistico sono state fatte a questi generatori, in particolare per quanto riguarda l'impatto visivo ed acustico. Si valuta che nel mondo ci siano circa 20 milio- ni di MW di potenza eolica utilizzabili. L'eolico è caratterizza- 54
Le fonti di energie rinnovabili: prospettive to, come le altre tecnologie che utilizzano fonti di energia rin- novabili, da costi di investimento elevati in rapporto ai ridotti costi di gestione e manutenzione. Comunque sia, l'eolico ha raggiunto un buon livello di maturità tecnologica e costi di produzione dell'energia elettrica sufficientemente bassi da consentirne, con incentivi eco- nomici, la diffusione nel mercato energetico. In Germania, per incentivare la dif- fusione dell'energia eolica, lo Stato sovvenziona i produttori. E' certo che, come nel caso delle altre tecnologie, i costi diminuiran- no con gli sviluppi della ricerca tecnologia e all'aumentare della diffusione degli impianti: negli ulti- mi 20 anni i costi si sono già ridot- ti a un quinto. Tuttavia, non tutti i luoghi del pia- neta risultano idonei all'installa- zione di impianti eolici: per l'irre- golarità dei venti in certe regioni, oppure per la loro debolezza, visto che per essere sfruttabili devono soffiare a una velocità non inferiore ai 4 m/s e per alme- no un centinaio di giorni all'anno. In Italia i siti convenienti non sono molti. 55
Alla scoperta dell’energia Rifiuti e riciclaggio Fotosintesi clorofilliana: processo biochimico che si Le attività umane e industriali producono anche “rifiuti”, ossia svolge nei vegetali grazie alla qualcosa che normalmente, non viene utilizzato. In una clorofilla e che, sotto l'azione società economicamente sviluppata la quantità media di della luce, permette la rifiuti domestici è di circa una tonnellata all'anno per perso- trasformazione dell'acqua e na. Negli ultimi decenni ci si è resi conto che buona parte di dell'anidride carbonica in composti organici. questi rifiuti può essere riutilizzata per estrarne energia o rici- clata per risparmiare materie utili. Mtep: sigla per indicare un milione (M) di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) Definizione di Biomassa Il termine Biomassa definisce l’insieme di una gran quantità di materiali di matrice organica. Sono da escludere le plasti- che e i combustibili fossili. La biomassa rappresenta una forma di accumulo dell'energia solare. Questa, infatti, con- sente alle piante di convertire l'anidride carbonica in materia organica, tramite il processo di fotosintesi, durante la loro crescita. In questo modo vengono fissate complessivamente circa 200.000.000.000 di tonnellate di carbonio all'anno, con un contenuto energetico dell'ordine di 70·103 Mtep. La biomassa, utilizzabile ai fini energetici, consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili, cioè trasformati in combustibili solidi, liquidi o gassosi. Le biomasse possono, quindi, essere costituite da: residui delle coltivazioni destinate all'alimentazione umana o animale o piante espressamente col- tivate per scopi energetici. Altre importanti fonti di biomassa sono: residui dal campo forestale, scarti di attività indu- striali, come i trucioli di legno, scarti delle aziende zootecniche e la parte organica dei rifiuti urbani. La biomassa è ampiamente disponibile ovunque e rappre- senta una risorsa locale, pulita e rinnovabile. L'utilizzazione 56
Le fonti di energie rinnovabili: prospettive delle biomasse per fini energetici non contribuisce all'effetto serra, poiché la quantità di emissioni nocive (anidride carboni- ca) rilasciata durante la decomposizione, sia che essa avven- ga naturalmente, sia per effetto della trasformazione energeti- ca, è equivalente a quella assorbita durante la crescita della biomassa stessa; non vi è, quindi, alcun contributo netto all'aumento del livello di anidride carbonica nell'atmosfera. Biomassa ed energia primaria Si valuta che in media, prima della Rivoluzione Industriale, oltre l'80% dell'energia complessiva disponibile provenisse dalle piante, dagli animali e dal lavoro muscolare dell'uomo stesso. A buona ragione l'epoca che precedette la Rivoluzione industriale, come già illustrato nel primo capitolo di questo volume, può essere definita “Civiltà del legno”. L'uso dei metalli era limitato agli attrezzi agricoli e soprattut- to alle armi. Oggi, nei paesi industrializzati, il legno e la vege- tazione utilizzati come combustibili rientrano prevalentemen- te nella categoria delle biomasse. Nel 1700, l'impiego mon- diale di biomassa (prevalentemente legna) crebbe da circa 700 milioni di tonnellate a quasi due miliardi, equivalenti a 57
Alla scoperta dell’energia quasi 700 milioni di tonnellate di petrolio, con notevoli riper- cussioni ambientali. Intorno al 1900 l'energia ricavata dai Cogenerazione: combustibili fossili eguagliò, quindi superò, quella ricavata Produzione combinata di energia elettrica e calore. Può dalla biomassa. La legna non è, dal punto di vista industria- essere realizzata mediante: le, un buon combustibile, mentre il carbon fossile è dotato di 1. il vapore prodotto da una un ben più alto potere calorico. centrale termica può essere Impiegata ampiamente nel passato, oggi la biomassa è sfrutta- prelevato per alimentare ta come combustibile soprattutto nei paesi tecnicamente meno processi industriali, per il sviluppati. Nuove tecnologie per uno sfruttamento più efficace riscaldamento urbano, ecc. delle biomasse sono state sperimentate negli ultimi anni. 2. una turbina a gas o un motore a combustione interna, destinati alla produzione elettrica, mentre il calore viene ottenuto dai gas Utilizzo della biomassa di scarico. Un impianto di cogenerazione consente di La biomassa è ampiamente disponibile ovunque e rappre- ottenere un notevole senta una risorsa locale rinnovabile. Ancor oggi la popolazio- beneficio nel contenimento ne mondiale soddisfa circa il 12% del proprio fabbisogno pri- dei consumi rispetto a una mario di energia con biomassa. In Europa il contributo di generazione separata di questa fonte al soddisfacimento dei fabbisogni primari di energia elettrica e termica e energia è del 3%; l'Italia, con il 2% del proprio fabbisogno quindi una riduzione dei costi coperto dalle biomasse, è al di sotto della media europea. e dell'impatto ambientale. All'avanguardia nello sfruttamento delle biomasse come Teleriscaldamento: fonte energetica sono i Paesi del centro-nord Europa, che Sistema di riscaldamento di hanno installato grossi impianti di cogenerazione e teleri- un quartiere o di una città, scaldamento alimentati da biomasse. Tale contributo sale al che utilizza a distanza il 35% nei paesi in via di sviluppo (combustione di legna, paglia calore prodotto da una e rifiuti animali), dove tuttavia viene utilizzata con tecnologie centrale termica, da un a bassissimo rendimento energetico e con l'aggravante di impianto a cogenerazione o da una sorgente geotermica. non rimpiazzare la biomassa sottratta all'ambiente con nuove In un sistema di coltivazioni (il rapporto fra ettari disboscati e rimboscati ogni teleriscaldamento il calore anno in Asia, per esempio, è attualmente di 25/1). viene distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni in cui fluisce l'acqua calda o il vapore. Situazione italiana e proiezioni Da alcuni anni anche in Italia sono in corso o in programma numerose iniziative per la realizzazione di impianti di produzio- ne di elettricità da fonti rinnovabili. Si stima che la potenza elet- trica alimentata da fonti rinnovabili passerà dai 17.100 MW del 1997 a circa 24.700 MW nel 2012. Contemporaneamente, il consumo di petrolio diminuirà da circa 90 a circa 80 milioni di tonnellate, per anno. Le fonti rinnovabili più promettenti sono le biomasse e il biogas. 58
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