MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...

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MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...
MASTER IN DIRITTO PRIVATO
        EUROPEO
      XV EDIZIONE

    IL   MERCATO DEI            NPL S
  Università La Sapienza – 30 settembre 2017

         Avv. Francesca Crivellari
MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...
Indice
                                    I Parte
✓   Gli effetti della crisi sul sistema bancario: centralità dei Non
    Performing Loans (Npls)

✓   La crisi economica e l’impatto sui Npls

✓   Definizione dei Npls: criteri contabili e prudenziali

✓   Npls in numeri

✓   Relazione tra sistema giustizia e Npls

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MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...
Cos’è la crisi sistemica

•   Secondo un modello elaborato dagli studiosi delle crisi d’impresa, il ciclo di vita delle organizzazioni
    aziendali nel lungo periodo evidenzia che a periodi di crescita si alternano ineluttabilmente periodi di
    decrescita, o di crisi vera e propria.

•   Quando queste fasi di decrescita coinvolgono soggetti economicamente interconnessi, si parla di Crisi
    sistemica.

•   In particolare, nell’ultimo decennio, la decrescita dell’economia reale è stata al contempo causa ed
    effetto della crisi finanziaria.

Negli anni antecedenti la crisi del 2007, le banche hanno concesso credito in modo generoso e anche gli
strumenti di vigilanza erano meno raffinati

•   Originate and distribute > erogazione del credito e cartolarizzazione (cioè dismissione e distribuzione
    del rischio)
•   Erogazione del credito > bolla immobiliare
•   Titoli cartolarizzati immessi sul mercato ricomprati dalle banche che, quindi, si riprendono il rischio>
    credit crunch

•   In Europa, come in Italia, dal 2007 stiamo affrontando una crisi sistemica evidenziata da dati
    allarmanti (Italia):

     dal 2008 al 2015 il numero dei fallimenti è raddoppiato (circa 14mila/a). Le liquidazioni sono stabili a
     90.000/a (dati Cerved 2016). Un confronto internazionale su questi dati è difficile perché le normative
     sono diverse, ma il trend è ovunque in aumento.

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MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...
Gli effetti sul sistema bancario

➢ Il GDP (gross domestic product) è sostanzialmente negativo in
  Italia dal 2007
➢ Le aziende italiane sono molto indebitate rispetto alla loro
  patrimonializzazione: il debito è pari a circa il 43% del
  capitale investito
➢ Questi elementi indicono sui bilanci delle banche italiane,
  che, come tutti gli istituti di credito, devono rispettare i ratio
  imposti dalle autorità di vigilanza per l’appostazione delle
  riserve in bilancio.

Più elevate sono le riserve, più si riduce il margine di operatività
di impiego delle risorse.

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MASTER IN DIRITTO PRIVATO EUROPEO XV EDIZIONE - IL MERCATO DEI NPLS Avv. Francesca Crivellari - Ferrari & Associati. Studio Legale e ...
L’Italia è un sistema banco-centrico…

I ratio patrimoniali delle banche italiane sono infatti stati penalizzati, nel confronto
con gli altri Paesi UE, non solo dal loro modello di business, più centrato sull’attività
tradizionale di erogazione di credito, ma anche dalle caratteristiche proprie del
sistema produttivo italiano, composto da molte piccole e medie imprese, fortemente
dipendenti dal credito bancario, poco capitalizzate e quindi con merito di credito
tipicamente                                                                       basso.

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NPLs
• I crediti deteriorati sono crediti che non rispettano
  le normali scadenze pattuite o che comportano il
  rischio di mancato incasso
• Essi rappresentano il sintomo più evidente della
  crisi finanziaria, ma anche, a 10 anni di distanza,
  un’importante occasione di business
• L’esigenza di alleggerire i bilanci delle banche e di
  rendere meno opaco, e quindi più appetibile, il
  mercato degli NPLs, ha indotto il legislatore
  europeo a creare delle regole omogenee, soprattutto
  per quanto riguarda la definizione di crediti non
  performing
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Esistono due principali aree di
         definizione dei NPLs
•   Sotto il profilo contabile, i principi contabili internazionali (in
    particolare, IAS 39) stabilisce che «le attività finanziarie
    deteriorate» (impaired financial assets) devono essere rilevate se
    c’è un’obiettiva evidenza di deterioramento in seguito a uno o più
    eventi verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività (loss
    event) e tale evento/i di perdita hanno un impatto sui futuri
    flussi finanziari che può essere stimato in modo attendibile.

•  Sotto il profilo prudenziale, l’art. 178 Regolamento UE n.
   575/2013, utilizzato dagli enti creditizi e imprese di
   investimento, il default sussiste in uno di questi casi:
1) La banca reputa improbabile il rispetto delle scadenze di
    rientro, senza il ricorso all’escussione di eventuali garanzie
2) Il debitore principale abbia debiti scaduti significativi da oltre
    90 giorni
.

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• In Italia, ai fini prudenziali il credito è considerato deteriorato
  anche in presenza di garanzie, mentre queste ultime vengono
  considerate ai fini prudenziali negli altri Paesi europei.
  Ovviamente tale aspetto ha influenzato sia l’ammontare dei
  crediti deteriorati italiani, sia il tasso di copertura delle banche
  italiane
• In particolare, in Italia è sempre esistito un perfetto
  allineamento nella definizione di Npls ai fini contabili,
  prudenziali e segnaletici.
• Questi ultimi, sono disciplinati dalla circolare BDI n. 272/2008
  che prevede 4 categorie di Npls (rischio crescente):
➢ Esposizioni scadute / sconfinanti (tutte le esposizioni diverse dalle altre 3 categorie,
    scadute o sconfinate da oltre 90 gg, criterio della continuità del mancato pagamento, soglia di materialità >5% nel rapporto
    tra debito complessivo e debito insoluto)

➢ Esposizioni ristrutturate (modifica condizioni contrattuali di rientro da collegare alle
  difficoltà del debitore, con perdita economica per la banca)

➢ Incagli (temporanea difficoltà di rientro, criteri oggettivi tra i quali la notifica di pignoramento, o scadenza
  oltre 150,180 o 270 gg)

➢ Sofferenze (esposizioni verso soggetti insolventi, anche se non accertata giudizialmente)

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La definizione EBA di NPLS
• Nell’ottobre 2013 l’European Bank Authority (EBA) ha
  pubblicato gli Indipendent Technical Standars (ITS) da
  applicare ai NPLS ai fini delle segnalazioni statistiche di
  vigilanza, armonizzate per i paesi UE (Financial Reporting –
  FINREP).
• Tali definizioni sono state adottate dalla Commissione
  Europea con il regolamento n. 680/2014
• Gli ITS hanno definito come credito non performing il
  credito scaduto da oltre 90 giorni oppure il credito che
  rischia di non essere integralmente restituito senza il
  ricorso all’escussione della garanzia (anche se non
  scaduto).
• In sostanza, sono stati ricondotti alla categoria dei NPLS sia i
  crediti considerati impaired a fini contabili che quelli
  considerati in default ai fini di vigilanza prudenziale

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VII aggiornamento Circolare BdI n. 272
                                  (gennaio 2015)

•  Allo stato attuale, quindi, la nuova definizione adottata da EBA è
   allineata – sostanzialmente – al criterio di omogeneità già presente in
   Italia. Tuttavia, l’Italia ha ritenuto di conservare le sottocategorie che
   invece i criteri ITS non prevedono.
• Attualmente, le sottocategorie sono state ridotte a 3, con l’eliminazione
   degli incagli e una nuova categorizzazione (rischio decrescente) :
1) sofferenze: debitore in stato di insolvenza, anche non accertata
    giudizialmente, e situazioni equiparabili (es. concordato liquidatorio)
2) Inadempienze probabili: la banca valuta improbabile, senza il ricorso
    all’escussione della garanzia, che il debitore adempia integralmente, a
    prescindere dalla presenza di rate scadute (rientrano anche i
    concordati in banco e in continuità aziendale, fino all’esito della
    domanda)
3) Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: esposizioni che non
    rientrano nelle altre categorie e registrano uno scaduto di oltre 90 gg
    con carattere continuativo con una soglia di materialità del 5% per
    singolo debitore

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L’impatto sul calcolo dei NPLs
            in Italia
• Poiché l’Italia aveva già adottato un
  allineamento       tra   criteri  contabili,
  prudenziali e di segnalazione, in maniera
  esemplificativa si può affermare che la
  nuova classificazione non ha avuto un
  grande impatto sul calcolo dei NPLS
  italiani. In particolare, dai primi dati
  richiesti da BDI ai principali istituti di
  credito, si può affermare che gli incagli e
  i crediti ristrutturati sono confluiti per la
  maggior parte nella categoria delle
  «inadempienze probabili»
                                             11
I NPLS IN NUMERI (BdI 2016)
          Crediti deteriorati (includono le 3 categorie):
                  363 mld (in Europa 1.203 mld)
                         Sofferenze lorde:
200 mld (in aumento rispetto al 2014), di cui circa l’80% fa capo
alle imprese
                         Sofferenze nette:
          83,1 mld fino al 2016, oggi ridotti a circa 70 mld

  I Npls sono pari a circa il 14,5% dei prestiti erogati (NPls ratio)*
*fino a dicembre 2016 era il 17%. Il Min. Padoan ha comunicato la diminuzione di 3.5% a
  seguito delle operazioni di dismissione contabilizzate nel 2017 dai principali istituti di
                       credito (UCI, Carige, Banche Venete ed MPS)

      Garanzia a copertura delle sofferenze nette: 122 mld
 Accantonamenti in Italia: 45-50% del lordo (NPLs coverage ratio)
 Texas ratio (rapporto tra riserve a copertura dei crediti e npls) doppio in Italia rispetto
                                            all’UE

                                                                                               12
in disuso: il Texas Ratio, che valuta la forza di una banca nel sostenere il peso dei suoi crediti non performanti.
 In sintesi, a seguito di:

   Sofferenze lorde ai massimi a fine 2015…
                                                                    …e superiori rispetto alla media Europea

                                                                Texas ratio: indica la forza di una banca
                                                                nel   sostenere   il   peso    dei  NPLS.
                                                                Npls/patrimonio     tangibile   (CAPITALE
                                                                NETTO           DIMINUITO          DELLE
                                                                IMMOBILIZZAZIONI             IMMATERIALI)
                                                                Rapporto nlps / riserve su crediti
                                                                Se ratio < 100 la banca resiste anche in
                                                                caso di perdita totale di tutti i crediti

                                                                il Texas però non tiene conto delle
                                                                «garanzie» e quindi l’Italia è penalizzata
                                                                rispetto agli altri paesi, perché non
                                                                emerge     in   questo    indice   proprio
                                                                l’elemento che fino ad oggi ci ha reso più
                                                                forti: una bolla immobiliare molto più
                                                                blanda che in altri paesi
                                                                                                               13
I crediti deteriorati continuano ad essere una pesante zavorra che
tiene alta l’avversione al rischio di credito da parte delle banche e frena
la ripartenza dei nuovi prestiti
Le rettifiche su crediti hanno maggiormente penalizzato i risultati economici delle banche; l’incidenza, tra le più elevate nel
confronto europeo, riflette il forte deterioramento del portafoglio crediti delle banche italiane, su cui si sono trasferiti i costi delle
recessioni.
        Finanziamenti deteriorati al 31.12.2015                                                  Focus Sofferenze bancarie                                          %
                                                                     250                                                                                            14
   Finanziamenti                                                                  Sofferenze lorde
                                                                                                                                     11,9%
 scaduti/sconfinanti                                                              Sofferenze nette                                                                  12
        4,1%                                                                      Sofferenze lorde/Impieghi
                                                                     200                                                                           10,6%
                                                                                                                            9,6%                             9,9%
                                                          Eur mln           Circa l’80%                                                           200
                                                                                                                                                                    10
                                                                                                                                         201
                                                                            delle                                   7,7%
     Inadempienze                                          200.316                                                                                         196
                                     Sofferenze                      150    sofferenze fa                                   183
        probabili                                                                                                                                                   8
                                                                            capo alle                     6,3%
         37,2%         Sofferenze    Inadempienze          126.821          imprese
                                     probabili                                                                     156
                         58,7%                                       100
                                                                                                                                                                    6
                                                                                                5,4%      125
                                     Finanz.                13.940                   4%
                                    scaduti/sconfinanti                                          107                                                                4
                                                                           3,3%
                                                                      50            78
                                     Totale                341.077
                                                                           59                                                                                       2
                                                                                                            64,7     79,9         84,4     88,9
                                                                            35,9         46,7      51,7
                                                                       0                                                                                            0
                                                                           2009      2010        2011     2012     2013     2014         2015     2016F    2017F
                                                                                                           a fine febbraio 2016:
 I NPLs impediscono alle banche di erogare credito per i seguenti motivi:                                  - le sofferenze lorde sono pari a 196€mld.
                                                                                                           In diminuzione rispetto al mese precedente
 1) Riducono la redditività delle banche                                                                   (202 €mld a gennaio) ma in aumento del
 Richiedono accantonamenti e generano minori flussi di interesse dei crediti in bonis;                     4,7% rispetto all’anno precedente
                                                                                                           - le sofferenze nette sono pari a 83,1
 Costi operativi relativi alla loro gestione (costi amministrativi, legali, etc)                           miliardi di euro, in diminuzione di oltre 500
                                                                                                           milioni di euro rispetto a gennaio e in calo di
 2) Al netto degli accantonamenti, richiedono allocazione di patrimonio                                    quasi 6 miliardi di euro rispetto a dicembre
 Costo in termini di RWA significativamente più elevato che per i crediti in bonis                         2015

 3) Le banche con elevati livelli di NPLs in bilancio sono di solito più riluttanti a
 concedere credito a debitori non primari
 Ricerca di attività meno rischiose (es. titoli di stato)                                                                                 14
la gestione dei crediti deteriorati ha assorbito il 2,8% dei costi operativi delle banche
(rapporto sulla stabilità finanziaria di BdI 2016)

I crediti deteriorati sono stati gestiti principalmente:

attraverso la cessione a terzi o
attraverso strutture interne dedicate a tale attività. Gli assetti organizzativi delle banche per la
 gestione dei crediti deteriorati appaiono diversificati
alcuni Gruppi si sono dotati di unità organizzative specializzate, tipicamente distinte per gestire
 le liquidazioni e le ristrutturazioni;
altri presentano assetti maggiormente frammentati.

La rilevante incidenza della gestione del credito deteriorato sui costi delle banche risente
anche della scarsa efficienza delle procedure giudiziarie. Le banche hanno indicato come
principali ostacoli a un efficace recupero del credito il sovraccarico degli uffici giudiziari e
la complessità delle procedure..

       Di recente sono stati adottati importanti provvedimenti volti a migliorare il
               contesto istituzionale per la gestione dei crediti deteriorati

                                                                                               15
derecognition
L’obiettivo principale delle banche è dunque liberarsi dei crediti in default per

                    Liberare riserve               Liberare risorse

la derecognition è dunque l’eliminazione dei crediti deteriorati dal bilancio
al fine di alleggerire gli accantonamenti. La derecognition si può attuare
solo se il creditore si sia liberato da tutti i rischi connessi al credito

•   Lo strumento più utilizzato è la cessione dei crediti tramite cartolarizzazione (v.
    infra)
•   Il prezzo di cessione viene influenzato da una serie di fattori, tra i quali i tempi di
    realizzo del credito e quindi

.
     Il sistema giustizia ed in particolare delle procedure
              esecutive individuali e fallimentari

                                                                                        16
NLPS e Mercato Immobiliare

  Le banche detengono garanzie reali per un ammontare di 160 mld

E’ quindi evidente che il mercato immobiliare incida in modo decisivo
sui prezzi dei NPLS ipo

Di contro, però, l’aumento dei NPLs ha gonfiato l’offerta di immobili
deprimendone il valore
                          Elementi decisivi:
➢ andamento del mercato immobiliare
➢ Tempi delle procedure esecutive e concorsuali

                                                    17
Avv. Francesca Crivellari   18
«Enforcing Contracts»

• Durata totale dei processi (in giorni): 1120 (media
  UE 529)
• 270 giorni sono necessari per l’esecuzione delle
  sentenze
• Costo in % rispetto al valore della controversia: 23%
  (media UE 21%) (di cui il 15% costituito da Attorney
  fees)
• Tassi di recupero (più elevati nei primi 5 anni)*:
• 1) liquidazioni: 40%
• 2) esecuzioni immobiliari e stragiudiziali: 50%
• 3) fallimenti : 30%

*dati BdI "rapporto sulla stabilità finanziaria 2016"

                                       Avv. Francesca Crivellari   19
I dati delle ristrutturazioni aziendali

• Non sono quasi mai risolutive. Infatti, a 4 anni dal
  loro avvio:
➢ il 62% è ancora in corso
➢ il 23%si trasforma in liquidazione / fallimento
➢ Il 10% è ritornato ad una situazione di equilibrio
  finanziario
➢ Il 5% è stato acquistato da altre aziende

                                                    20
In Italia, ad oggi, sono indispensabili in media 7,8 anni per mettere la parola fine a una procedura
fallimentare, cioè per poter rimettere in circolazione un bene che era stato posto come garanzia di un
debito non ripagato:

• il 25% delle procedure fallimentari sono chiuse entro 2,5 anni;
• il 50% entro 5,5 anni;
• il 75% entro i 12 anni*

                                                                                                     Secondo alcune stime,
                                                                                                  ipotizzando dall’inizio della
                                                                                                       crisi, tempi medi di
                                                                                                  recupero in linea con quelli
                                                                                                     europei, a fine 2015, lo
                                                                                                    stock di sofferenze lorde
                                                                                                 risulterebbe inferiore del 20-
                                                                                                 25% a quello effettivamente
                                                                                                           registrato***

(*) Fonte:Mediobanca
(**) Fonte: Doing Business 2016                                                                                           21
(***) Fonte: Prometeia in "Audizione Senato della Repubblica – Commissione Finanza Tesoro 27.04.2016
                                              21
Qualche dato positivo   ….
• La banca d’Italia (dati 2016) ha registrato una
  domanda di credito in aumento per gli investimenti
  e il fabbisogno della gestione caratteristica

• Gli stessi studi rilevano una diminuzione della
  domanda di credito per le ristrutturazioni del
  debito

                                                  22
Dati emersi dalle «Considerazioni del Governatore della Banca d’Italia»
                                per il 2016 e 2017
•   Secondo Visco,   più della metà delle sofferenze nette sono connesse a crisi
    temporanee.

•   I Npls sono comunque assistiti da garanzie reali o personali e questo fa si che
    il loro mercato sia strettamente connesso a quello della ricchezza delle
    famiglie e del valore degli immobili.

•   I due mercati, quello dei Npls e quello degli immobili, si influenzano a vicenda
    perché se il tempo di realizzazione delle garanzie è elevato, la loro effettiva
    appetibilità diminuisce e dunque diminuisce il valore dei Npls.

•   Il dato positivo riguarda la tendenza registrata nel 2015: i nuovi crediti
    deteriorati sono pari al 3,7% dei prestiti, mentre nel 2014 erano il 4,9%. Per le
    famiglie, il flusso è tornato ai livelli precrisi

•   Per Visco i crediti deteriorati sono aumentati anche a causa della lentezza del
    sistema giustizia e per l’inadeguatezza delle procedure di risoluzione della
    crisi d’impresa. Le recenti riforme (patto marciano) consentiranno la
    contrazione dei tempi di recupero dei crediti a oltre tre anni (oggi) a pochi
    mesi. Questo aumenterà il valore di mercato dei NPLS insieme al nuovo
    sistema di garanzia pubblica sulle trance senior delle cartolarizzazioni

                                Avv. Francesca Crivellari                           23
Gli interventi pubblici in Italia
Gli effetti degli shock finanziari (crisi mondiale del 2008, crisi dei debiti sovrani e recessioni) che hanno
interessato il sistema bancario dal 2007, hanno provocato:
 una forte contrazione del margine di interesse e
 una vera e propria esplosione delle rettifiche su crediti, con effetti avversi sulla redditività (per 4 anni
consecutivi, tra il 2011 e il 2014, il settore bancario italiano ha registrato un risultato negativo,
cumulando oltre 52 miliardi di perdite)

                                                                       Nonostante le ingenti perdite le banche
                                                                       italiane sono state comunque in grado di
                                                                       accrescere      la    propria      dotazione        di
                                                                       capitale   e    di    migliorare      i     requisiti
                                                                       patrimoniali,        senza   il     sostegno        di
                                                                       interventi pubblici, se non in misura
                                                                       molto marginale. In Italia, i costi fiscali
                                                                       netti   dell’intervento           statale    tra    il
                                                                       2008 e il 2014 sono stati addirittura
                                                                       negativi, per circa 1 miliardo, mentre in
                                                                       Germania sono stati pari a 234 miliardi,
                                                                       nel Regno Unito a 104 miliardi, in
                                                                       Spagna a 53 miliardi.

                                                                                                                      24
In conclusione

Nonostante i segnali positivi, da questa analisi emergono almeno
tre fattori importanti per comprendere la ratio degli interventi del
legislatore europeo ed italiano:
1) La crisi economica mondiale ha rivelato una debolezza del
    sistema bancario e finanziario, spregiudicato e spesso poco
    accorto alle politiche del credito e (v. il caso dei crediti
    deteriorati)
2) Il peso dei Npls nei bilanci bancari costituisce una zavorra per
    il rilancio dell’economia, determinando una contrazione della
    propensione al credito
3) Il valore dei Npls è fortemente influenzato dai tempi di
    realizzo, a loro volta dipendenti dai tempi della giustizia e
    dagli strumenti disponibili per la liquidazione dei beni

                                                                 25
II Parte

 Strumenti di incentivazione del mercato dei NPLS.
        Le cartolarizzazioni ex L. 130/99

✓Il bid ask gap
✓I fondi speculativi
✓Le fasi dell’operazione di cessione del credito

                                                     26
Le incertezze sugli effettivi tempi di recupero dei crediti rendono
ancora troppo alto il gap tra prezzo offerto dal mercato e quello
richiesto dalle banche per via del valore di bilancio cui sono iscritti i
crediti deteriorati
Fino ad oggi, i maggiori player del mercato dei NPLS sono stati i fondi speculativi che, per loro natura,
hanno tempi di realizzo brevi e rendimenti attesi dal 10 al 20%. I lunghi tempi della giustizia,
soprattutto in Italia, hanno quindi inciso molto sul prezzo dei NPLs, deprimendolo moltissimo
nonostante le garanzie reali che spesso assistono il credito. I fondi speculativi, infatti, applicano al
valore nominale lordo uno sconto che risente dell’attualizzazione dei tassi che tengono conto dei tempi
di realizzo. Tale sconto ammonta a circa il 20-25% del valore lordo.
Di contro, le Banche, anche in ragione degli stringenti ratio imposti da Balilea 3, hanno in carico le
sofferenze nei bilanci in considerazione dei costi di recupero al valore medio del 41.6% (fine 2015).
Questo gap, rende molto onerose le operazioni di cessione per le banche, che a valle devono registrare
perdite nette del 20/25% circa.

    La cessione
   degli NPLs in
    Italia resta
    contenuta:
  circa € 11 mld
   lordi di NPLs
    venduti in
    Italia tra il
   2014 ed il 1°
    trim. 2016

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 Fonti: Quaestio Sgr, Non Performing Loans, Class CNBC (Canale 507 di Sky)
Il bid ask gap
• Nel mercato Npls la domanda è costituita da fondi speculativi
  che hanno un’aspettativa di rendimento finanziario dal 10 al
  20% in tempi brevi

• L’offerta è detenuta dalle banche (originator) che hanno
  l’obiettivo della derecognition al fine di liberare risorse
  finanziarie diminuendo le coperture di bilancio imposte da
  Basilea 3 e quindi il prezzo è influenzato dal Net book value
  (NBV) cioè il valore a cui i crediti sono iscritti in bilancio. Se il
  prezzo di cessione è inferiore all’NBV, la banca registra una
  perdita.

• Per le sofferenze, NBV medio circa 42%

Per le sofferenze unsecured il prezzo è circa il 3/8% del valore
nominale, che può aumentare molto per le secured

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I fondi speculativi

I fondi attualmente attivi sul mercato Npls
sono circa una decina, prevalentemente
internazionali
       Elementi di valutazione dei PTF
• Segmento corporate o retail
• Dimensione dell’operazione (oltre 100 ml)
• Clusterizzazione del portafoglio (omogeneo o
  meno)
• Tipologia di credito (secured / unsecured)
• Tipologia di debitore (retail / corporate)
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➢Ad oggi, in Italia, sono state realizzate
 operazioni per poco più del 10% dei
 crediti deteriorati

➢Il segmento più attivo è quello retail
 unsecured

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Fasi dell’operazione
L’originator
si avvale di un advisor per l’individuazione del crediti che confluiranno del
portafoglio e per l’assistenza nell’operazione in tutte le sue fasi
• Divisione del portafoglio in cluster
• Teaser con indicazione del GBV e key items
• Invito agli investitori con Teaser e NDA
Gli investitori
• Firma NDA
• Invia LOI con NBO
L’Advisor dell’originator
•     indica la short list
Gli investitori
• Accedono alla data room per eseguire la due diligence
• Formulano offerta binding
L’Advisor e l’originator
• Scelgono l’offerta migliore
• Exclusivity period
• Closing
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La cessione dei crediti può avvenire
• Attraverso operazioni

• Attraverso cessioni anche in blocco, il
  cui strumento principale è la

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Focus sulle Cartolarizzazioni
• Le Cartolarizzazioni sono operazioni strutturalmente complesse
  che consentono la trasformazione di strumenti finanziari non
  liquidi in strumenti finanziari che generano flussi di cassa
  pluriennali (titoli >>diversificazione del rischio)
• I crediti sono ceduti anche «in blocco»
• La legge di riferimento in Italia è la L. n. 130/99: Poiché si tratta
  di strumenti finanziari, i soggetti a vario titolo coinvolti devono
  essere qualificati e regolamentati.
• Pertanto, si deve far riferimento anche alle seguenti norme:
- TUB (D.lgs. N. 385/1993)
- Decreto Ministeriale Banche (DM n. 53/2015)
- Decreto Competitività (L. n. 116/14)
- Circolare BDI n. 288/2015 (Disposizioni di vigilanza per gli inter.
  Fin.)

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LE RECENTI MODIFICHE ALLA    L. 130
 FOCUS SULLA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI
               COMMERCIALI

• D.L. 23 DICEMBRE 2013 N. 145, convertito in
  legge con Legge 21 febbraio 2014, n.9 (noto come
  DECRETO DESTINAZIONE ITALIA)

• D.L. 24 GIUGNO 2014 N. 91, convertito in legge
  con Legge 11 agosto 2014, n. 116 (noto come
  DECRETO COMPETITIVITA’).

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•   I citati decreti hanno introdotto delle modifiche alla l. 130 al fine di consentire
    la cartolarizzazione anche dei crediti commerciali (cioè quelli di cui sono
    titolari le imprese)
•   Ora è possibile cederli alle SPV (con il beneficio della segregazione)
•   I crediti possono essere ceduti anche «non in blocco», quindi pacchetti di
    crediti non individuati secondo i criteri oggettivi e uniformi indicati all’art. 58
    TUB (consente il c.d. cherry picking)
•   Per i crediti commerciali è possibile evitare la pubblicazione della cessione
    sulla GU, optando per l’applicazione dell’art. 5 legge Factoring (pagamento
    con data certa del corrispettivo della cessione)
•   Se i crediti sono vantati verso la PA, verso la quale la cessione è di norma
    opponibile solo se fatta per atto notarile e deve essere dalla stessa accettata (in
    alcuni casi), oggi è sufficiente la pubblicazione in GU
•   Ancora nel caso di crediti commerciali, il cedente può svolgere il ruolo di
    sub servicer, e la legge prevede la segregazione a protezione del conto
    corrente dedicato all’incasso dei crediti ceduti.
                      • I vantaggi per l’investitore sono evidenti:
•   Protezione in caso di insolvenza del cedente
•   Riduzione del periodo sospetto per l’esercizio dell’azione revocatoria
•   Regime fiscale dei titoli emessi dalle SPV

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• La cartolarizzazione dei crediti commerciali
  da parte delle imprese è ancora un mercato
  inesplorato, ma rappresenta
►una nuova occasione di investimento
► un nuovo tema di confronto per i
professionisti che assistono le imprese
► una modalità di finanziamento alle imprese

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Un esempio concreto:

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                                   della rete Master Legal Service

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 La competenza dei legali che conoscono le
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 Esperienza e Competenze              Consulenza qualificata              Flessibilità dei team di          Profonda conoscenza
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  gestione aziendale, alla         del credito, con una spiccata           leggero, costruito su               prassi dei singoli
 conoscenza del mercato,           conoscenza delle peculiarità           misura per ogni diverso               Tribunali italiani.
 ai modelli organizzativi ed        del mercato NPL, di sempre                     cliente.
          operativi                     maggiore attualità.
                                                                                                                                   38
Grazie per la cortese attenzione

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