LA STIMA DEL RISCHIO IN CASI PARTICOLARI: MUSICA, CALL CENTER, SCUOLE - PIETRO NATALETTI - Arpa Piemonte

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LA STIMA DEL RISCHIO IN CASI PARTICOLARI: MUSICA, CALL CENTER, SCUOLE - PIETRO NATALETTI - Arpa Piemonte
LA STIMA DEL RISCHIO
IN CASI PARTICOLARI:
MUSICA, CALL CENTER,
       SCUOLE

         PIETRO NATALETTI

ISPESL – Dipartimento Igiene del Lavoro

     Alessandria, 15 giugno 2010
LA STIMA DEL RISCHIO IN CASI PARTICOLARI: MUSICA, CALL CENTER, SCUOLE - PIETRO NATALETTI - Arpa Piemonte
Rumore / Effetti
 Effetti uditivi     Effetti extra-uditivi
stato di           sul senso dell’equilibrio e del
adattamento        movimento        e  sul    tono
                   psicomotorio generale
fatica uditiva     sul senso di attenzione e sulla
(TTS)              concentrazione
trauma acustico    sulla vista
sordità            sul sistema nervoso, sul
professionale      carattere e sul comportamento
(PTS)
                   sull’apparato digestivo
                   sul sistema endocrino
                   sull’apparato respiratorio
                   sull’apparato circolatorio e sul
                   sistema vascolare
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Rumore / Effetti
Il D.M. 14.1.2008 (Nuovo elenco delle malattie
professionali) comprende il rumore nella:
Lista I – Malattie la cui origine lavorativa è di elevata
probabilità:

01 – Rumore – Malattia:       ipoacusia percettiva

Lista III – Malattie la cui origine lavorativa è possibile:

01 – Rumore – Malattie:       dell’apparato
                              cardiocircolatorio,
                              digerente, endocrino e
                              neuropsichiche
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Rumore / Effetti
Il D.M. 9.4.2008 (Nuovo elenco delle malattie professionali
nell’industria e nell’agricoltura) comprende il rumore al punto 75)
IPOACUSIA DA RUMORE:
n) formatura e distaffatura in fonderia con macchine vibranti.
o) sbavatura in fonderia con mole.
p) formatura di materiale metallico, mediante fucinatura e stampaggio.
q) lavorazione meccanica del legno con impiego di seghe circolari, seghe a nastro, piallatrici e
toupies.
r) lavori in galleria con mezzi meccanici ad aria compressa.
s) stampaggio di vetro cavo.
t) prova di armi da fuoco.
u) conduzioni delle riempitrici automatiche per l'imbottigliamento in vetro o l'imbarattolamento in
metallo.
v) addetti alla conduzione dei motori in sala macchine a bordo delle navi.
w) Altre lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano una
esposizione personale, giornaliera o settimanale, a livelli di rumore superiori
a 80 dB(A).
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IL PROBLEMA
• Ipoacusie professionali ancora la prima malattia
  professionale nell’industria, agricoltura e servizi
• Ipoacusie professionali in aumento nei settori non
  industriali, in particolare nel terziario
• Domanda di ergonomia dell’ambiente crescente in questi
  settori
• Esigenza di proteggere sia i lavoratori che i frequentatori

Tabella: Ipoacusie professionali manifestatesi nel periodo 2003-2007 e indennizzate a tutto il
30.04.2008 per anno – Industria e Servizi e Agricoltura. (Fonte: INAIL, Rapporto annuale 2007)
                               IPOACUSIE                                 TOTALE
      IPOACUSIE                                     TOTALE
 ANNO TABELLATE                   NON                                   MALATTIE
                                                   IPOACUSIE
                               TABELLATE                              PROFESSIONALI
              D.         I.       D.         I.      D.        I.         D.            I.
  2003      2.438      452      4.624      628     7.062    1.080      25.220        4.740
  2004      2.011      398      5.461      608     7.472    1.006      26.484        4.941
  2005      1.392      306      5.610      623     7.002     929       26.628        5.111
  2006      1.298      317      5.081      597     6.379     914       26.633        5.210
  2007      1.073      210      4.792      437     5.865     677       28.497        4.112
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IPOACUSIE

TABELLATE: contratte nell’esercizio lavorativo e a causa
delle lavorazioni specificate nella tabella allegata al Testo
Unico (D.P.R. 1124/65). Ad esempio: Martellatura,
cianfrinatura, scriccatura, molatura ed aggiustaggio nella
costruzione di caldaie, serbatoi e tubi metalli.

NON TABELLATE: contratte nell’esercizio lavorativo a
causa di lavorazioni non specificate nella tabella allegata al
Testo Unico (D.P.R. 1124/65). Ad esempio: ipoacusia da
rumore da attività scolastica.
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VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL
  RISCHIO A 19 ANNI DAL D.Lgs. 277/91
Rapporti di Valutazione del rischio in alcuni comparti
assenti o di scarsa qualità

Call center: in molte realtà (call e contact center, assicurazioni,
banche, …) che impiegano 4-500 mila operatori ancora non esiste
la valutazione del rischio rumore

Scuole: la valutazione del rischio rumore è pressoché inesistente
nonostante le ipoacusie e le laringopatie tra il personale docente
sono in netto aumento
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RUMORE: OLTRE IL D.LGS. 277/91
 Aumento delle ipoacusie non tabellate nei settori
  lavorativi   del    terziario   (ad   es.   insegnanti,
  centralinisti,…)
 Ubicazione dell’insediamento e impatto acustico da e
  verso l’esterno
 Cresce la richiesta di ambienti di lavoro più
  ergonomici, soprattutto nel terziario (scuole, uffici,
  banche, poste, …)
 Il D.Lgs. 195/2006 prima e poi il D.Lgs. 81/2008 hanno
  stabilito importanti novità
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RUMORE: SETTORI PRIORITARI (UE)

   Trasporti (in particolare su strada ed aerei)
   Costruzioni
   Agricoltura, pesca, selvicoltura
   Produzione industriale di alimenti e bevande
   Metallurgia
   Istruzione
   Call centres
   Spettacolo
   Servizi
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Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008
Capo II – Protezione dei lavoratori contro i rischi
  di esposizione al rumore durante il lavoro

                    Articolo 187
                 Campo di applicazione

  Il presente capo determina i requisiti minimi per la
  protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute
  e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore
  durante il lavoro e in particolare per l’udito.

    Nessuna esclusione dal campo di applicazione
Articolo 198
Linee Guida per i settori della musica delle attività
           ricreative e dei call center

1. Su proposta della Commissione permanente per la
prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro di cui
all’articolo 6, sentite le parti sociali, entro due anni dalla
data di entrata in vigore del presente capo, la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano definisce le linee
guida per l’applicazione del presente capo nei settori della
musica, delle attività ricreative e dei call center.

         Linee guida entro il 1° gennaio 2011?
MUSICA

L’esposizione a rumore dei musicisti non è quasi mai stata oggetto di
valutazione, nonostante ricadesse negli obblighi generali previsti dalla
legislazione in materia (D.Lgs. 277/91 prima e D.Lgs. 626/94 e D.Lgs.81/2008
poi).

                                                                                  Dipartimento Igiene del Lavoro
Vengono presentati i primi risultati reati a un studio condotto presso il
Teatro Regio di Torino. Lo scopo dello studio era di misurare e valutare I
livelli di esposizione a rumore dei musicisti e dei cantanti del coro e la loro
funzionalità cocleare.

   L’orchestra del Teatro Regio, composta da 88 elementi, discende
   dall’orchestra fondata nel diciannovesimo secolo da Arturo
   Toscanini, che ne fu il primo direttore d’orchestra e direttore
   artistico.

   Il coro del Teatro Regio di Torino, composto da 71 elementi, fu
   fondato nel 1945 dopo l’incendio del Teatro del 1936 e dopo
   l’interruzione della seconda guerra mondale, diventando nel
   1967 il coro permanente del Teatro Regio.
METODI

I livelli sonori sono stati misurati tramite fonometri indossabili QUEST DLX-1
e analizzatori real time multicanali Harmonie and Simphonie. I segnali sono
stati misurati durante l’intero periodo di esecuzione musicale nella sala
prove e nella fossa (“Golfo mistico”). Gli artisti erano impegnati

                                                                                 Dipartimento Igiene del Lavoro
nell’esecuzione delle opere “Falstaff” di Giuseppe Verdi ed “Edgar” di
Giacomo Puccini.
Un campione di 81 musicisti e di 43 cantanti sono stati studiati.
METODI

La funzionalità cocleare di un campione di volontari è stata studiata prima e
dopo l’esecuzione in sala prova per mezzo di test basati sulle emissioni
otoacustiche. Sono state misurate sia TEOAE (Transient Evoked
OtoAcoustic Emissions) che DPOAE (Distorsion Product OtoAcoustic

                                                                                  Dipartimento Igiene del Lavoro
Emissions) per mezzo di un sistema portatile ILO292. Un campione di 45
musicisti e di 15 cantanti è stato studiato.
Le DPOAS sono state misurate nelle seguenti condizioni:

f2/f1=1.22; A1 = 65 dB e A2 = 55 dB, risoluzione 1/3 ottava

       Esempio di acquisizione di TEOAE        Esempio di acquisizione di DPOAE
METODI

Per lo studio delle OAS i soggetti sono stati divisi in 5 classi:

                                                                                Dipartimento Igiene del Lavoro
1.    Voci maschili: bassi, baritoni, tenori con un livello medio di
      esposizione di LA,eq = 90 dB(A) (5 soggetti, età media 44);
2.    Voci femminili: soprani, mezzosoprani, con un livello medio di
      esposizione di LA,eq = 91 dB(A) (10 soggetti, età media 41);
3.    Archi: violini, viole, violoncelli, contrabassi con un livello medio di
      esposizione di LA,eq = 81 dB(A) (22 soggetti, età media 43) ;
4.    Strumenti a fiato: clarinetti, flauti, oboi, trombe, tromboni, con un
      livello medio di esposizione di LA,eq = 86.4 dB(A) (19 soggetti, età
      media 39);
5.    Strumenti a percussione: percussioni, timpani con un livello medio di
      esposizione di LA,eq = 87.9 dB(A), (4 soggetti, età media 46).
RISULTATI
Esposizione a rumore

                                                                                Dipartimento Igiene del Lavoro
                                       N°                     LAeq     LCpeak
             Musicians                             Tm
                                  instruments                dB(A)     dB(C)
     First Violins                      4       70’÷140’    81,2±1,0   125,6
     Second Violins                     3       138’÷150’   80,5±0,8   123,4
     Violas                             3       140’÷150’   83,2±0,9   121,4
     Cellos                             3       138’÷150’   83,5±1,3   123,7
     Double Basses                      2       138’÷140’   78,8±0,7   119,3
     Oboes, Clarinets, Bassoons         5       73’÷150’    86,6±1,1   129,0
     Trumpets, Trombones, Horns         4       140’÷150’   87,5±1,1   125,4
     Percussions                        1         150’      89,3±0,7   134,3
     Orchestra Director                 1         140’      80,3±0,7   116,1

      I livelli di esposizione giornalieri vanno da 78 dB(A) (Contrabassi) a
      88 dB(A) (Percussioni).
RISULTATI
Esposizione a rumore

                                                                                        Dipartimento Igiene del Lavoro
      Risultati analoghi sono stati ottenuti da Peretti et al. presso l’Auditorium di
      Bolzano relativi all’orchestra Haydn di Bolano e Trento (Atti 36° Congresso
      AIA, Torino 2009).
RISULTATI
Esposizione a rumore

                                                                            Dipartimento Igiene del Lavoro
                                                        LAeq      LpiccoC
                  Singers   N° Artists      Tm
                                                       dB(A)      dB(C)
         Basses                 5         60’÷ 90’   88,3 ± 1,0   126,4
         Sopranos              6         60’÷ 90’    92,8 ± 1,5   128,1
         Baritones              7         60’÷ 90’   89,9 ± 1,5   126,7
         Mezzo-sopranos        8         60’÷ 90’    91,5 ± 1,7   129,2
         Tenors                13        60’÷ 170’   90,5 ± 1,3   130,1
         Contraltos             3         60’÷ 90’   93,0 ± 2,3   128,2
         Chorus Director        1           44’      88,1 ± 0,7   118,0
RISULTATI
OAS

                          TEOAE reproducibility in different groups of musicians and singers   male artistic voices
                                                                                               female artistic voices
                 1
                                                                                               wind instruments

                                                                                                                        Dipartimento Igiene del Lavoro
                0.9                                                                            percussion instruments
                                                                                               strings instruments
                0.8                                                                            normoacousic subjects

                0.7

                0.6
 signal repro

                0.5

                0.4

                0.3

                0.2

                0.1

                 0
                      0        1000              2000              3000              4000      5000           6000
                                                                   f (Hz)
RISULTATI
OAS

                                    DPOAE in different groups of singers and musicians compared to a group of normoacousic
                                                                            subjects

                                                                                                                                    Dipartimento Igiene del Lavoro
                          20

                          15

                          10
      DP amplitude (dB)

                           5

                           0

                           -5

                                         male artistic voices
                          -10            female artistic voices
                                         wind instruments
                                         strings instruments
                          -15
                                         percussion instruments
                                         normoacousic subjects
                          -20
                                0            1000               2000   3000 f2 (Hz) 4000        5000         6000            7000
RISULTATI
OAS

                                   D P elicited by F2 4 kHz as functi on o f the expo sur e level for subj ectes with age>40 year s

                        25

                                                                                                                                           Dipartimento Igiene del Lavoro
                                              y = -1.8314x2 + 301.51x - 12399
                                                       R 2 = 0.6078
                        15
      DP amplitude dB

                         5

                         -5

                        -15
                                                                                                      y = -4.5828x + 383.36
                                                                                                           R2 = 0. 4936
                        -25

                        -35
                              81              82                 83                84                85                   86          87

                                                                                exposure level dB(A)
CONCLUSIONI

                                                                      Dipartimento Igiene del Lavoro
I primi risultati confermano i pochi dati esistenti in Letteratura,
mostrando che musicisti e cantanti lirici sono esposti a elevati
livelli sonori giornalieri.

Questi livelli possono superare sistemeticamente 85 dB(A) nel
caso dei percussionisti, tenori e soprani.

I dati mostrano che i test basati sulle OAE possono
efficacemente discriminare tra differenti classi di esposizione.
Una buona correlazione è stata trovata tra I livelli di
esposizione e i livelli delle DPOAE.
CONCLUSIONI

                                                                       Dipartimento Igiene del Lavoro
I primi risultati mostrano la necessità di effettuare la misura e la
valutazione del rischio, e attuare le misure di tutela e sicurezza
conseguenti, per gli artisti dei teatri lirici.

Lo studio proseguirà presso l’auditorium di Santa Cecilia di
Roma in collaborazione con l’Università “La Sapienza”.
LAVORO FUTURO

                                                                     Dipartimento Igiene del Lavoro
Saranno studiati DPI uditivi specifici per il settore e possibili
interventi tecnici di riduzione del rischio, allo scopo di fornire
elementi utili per le Linee guida di cui all’art. 198 del D.Lgs.
81/2008.

Anche lo sforzo vocale dei cantanti è oggetto di studio per
stabilire una metodica di misura e valutazione del rischio e per
valutare eventuali effetti sulla salute.
CALL-CENTER

In Italia ci sono circa 2.000 call centers e I lavoratori addetti
   sono più di 400.000:
     Generale assenza della Valutazione del Rischio rumore
     Severa inadeguatezza delle Relazioni tecniche
     Metodi standard previsti dal D.Lgs. 81/08 e dalla UNI
      9432 non adeguati alla valutazione del rischio degli
      addetti
     Scarsità di tecnici competenti e di strumentazione
      adeguata
     Alto numero di lamentele (effetti uditivi ed extra-uditivi,
      acoustic shocks, …)
LEGISLAZIONE E STANDARDS INTERNAZIONALI

La nuova Direttiva europea 2003/10/EC poggia sullo
standard ISO 1999:1990 per le misure di rumore e la
definizione del livello di esposizione.
La ISO 1999 (e anche la UNI 9432) stabilisce che le misure
di rumore devono essere effettuate:
     Con il microfono posizionato nella posizione
      normalmente occupata dal lavoratore, in sua assenza (I);

     Se il lavoratore deve essere presente, il microfono deve
      essere collocato a 10 cm dall’ingresso del canale uditivo
      dell’orecchio più esposto (II).
QUANDO SI UTILIZZANO DISPOSITIVI AURICOLARI

 L’applicazione del metodo I è sbagliata. La misura deve essere
  fatta alla presenza dell’operatore.

 Anche l’applicazione del metodo II è sbagliata. La misura a 10
  cm dall’orecchio registra il livello ambientale, non il livello
  effettivo all’orecchio.

 La misura corretta si effettua con un metodo, chiamato III, dove
  il microfono è posto molto vicino all’orecchio a valle del
  dispositivo auricolare e il livello deve essere corretto in post-
  elaborazione per deconvolvere la funzione di trasferimento del
  canale uditivo.
STANDARD UNI EN ISO 11904-1:2006
“Acustica – Determinazione dell’esposizione sonora dovuta a
sorgenti sonore situate in prossimità dell’orecchio– Parte 1:
Tecnica del microfono posto nel condotto uditivo (tecnica
MIRE)”
STANDARD UNI EN ISO 11904-2:2005

“Acustica – Determinazione dell’esposizione sonora dovuta a
sorgenti sonore situate in prossimità dell’orecchio– Parte 2:
Tecnica con manichino”
STUDIO SPERIMENTALE

Lo studio sperimentale è stato effettuato presso sette distinte
realtà lavorative:
 1. la divisione audio-video di un giornale;
 2. la centrale telefonica di un ente governativo;
 3. la stessa centrale di cui sopra, dopo i lavori di ampliamento;
 4. call-center di una banca;
 4. call center di un ospedale ;
 5. call center condiviso (banca, amministrazione pubblica locale,
    compagnia di servizi);
 7. call center di una società nazionale di servizi.
74 differenti workstations sono state studiate, dove venivano
utilizzati 83 differenti tipi di recevitori (cuffie supra-aurali, inserti
auricolari, cornette telefoniche), per 30 ore totali di monitoraggio.

In tutti gli ambienti di lavoro è stato utilizzato il manichino; nel sito
7 (call center di una socetà nazionale di servizi di Venezia) è stato
utilizzato contemporaneamente anche il metodo MIRE.
SET UP SPERIMENTALE - 1

Manikino: B&K 4128

Orecchio destro: B&K 4158

Orecchio sinistro: B&K 4159

Pinna: B&K DZ 9752

Larson Davis 2900 /
01 dB Symphonie
Analizzatori real time bicanali
DATA PROCESSING - 1
                                       Le funzioni di trasferimento
                                       tabulate (ISO e B&K) sono state
                                       confrontate con le curve
                                       sperimentali; all’interno banda
                                       passante telefonica (300-3400
                                       Hz) le differenze sono entro 2-3
                                       dB.

I livelli sonori misurati dai
microfoni che simulano l’orecchio
sono      convertiti   in    livelli
corrispondenti in campo diffuso
LAeq per mezzo della funzione di
trasferimento del canale uditivo e
la curva di ponderazione A.
SET UP SPERIMENTALE - 2

Probe microphone:
B&K 4182

power supplier:
B&K 5968

Larson Davis 2900 /
01 dB Siimphonie
Analizzatore real time bicanale
DATA PROCESSING - 2

Anche i livelli misurati con il probe microphone sono convertiti nei
corrispondenti livelli in campo diffuso LAeq per mezzo della funzione di
trasferimento del probe microphone e la ponderazione A.
RISULTATI
DISCUSSIONE - 1

I livelli sonori misurati variano da un minimo di 50 dB(A) a
un massimo di 87 dB(A). I fattori che influenzano I livelli
sonori sono:

   livello di voce del parlatore. Questo fattore dipende dal parlatore
stesso e dal livello di amplificazione della catena telefonica;
   voce propria dell’operatore. La voce dell’operatore ritorna in
cuffia tramite il microfono;
   rumore ambientale. Questo fattore dipende dalla contemporanea
presenza di più operatori in ambienti talvolta non idonei.
DISCUSSIONE - 2

  Tecnica del manichino. Affidabile, poco sensibile alla funzione
di trasferimento del canale uditivo del manichino, ma complessa,
cara in termini di costo e di tempo;
  Tecnica MIRE. I livelli misurati con questa tecnica sono allineati
con l’altra, ma il posizionamento del tubicino del probe microphone
e la presenza di cerume sono critici. La tecnica è affidabile,
economica e diretta ma richiede l’intervento medico per l’esame
otoscopico e l’inserimento del microfono, oltre che del consenso
informato dell’operatore.
CONCLUSIONI

I livelli sonori di 80 dB(A) sono superati nel 23% dei casi, in
linea con i dati di Letteratura. I centralinisti sono quindi a rischio
rumore e la valutazione del rischio e gli adempimenti
conseguenti (formazione, informazione, sorveglianza sanitaria,
interventi tecnici e organizzativi) devono essere attuati dai datori
di lavoro secondo i livelli di rischio previsti dal D.Lgs. 81/2008
SCUOLE
Il problema del rumore in ambiente scolastico è stato oggetto di numerosi studi, e
dal monitoraggio dell’esposizione a rumore nelle scuole sono emersi dati di
esposizione elevata specialmente in scuole materne ed elementari.
I livelli elevati di rumore causano danni uditivi e insorgenza di laringopatie
nello staff docente e sono concausa di difficoltà di apprendimento e perdita di
attenzione negli alunni.
Gli alti livelli di rumore sono causati principalmente alle caratteristiche
architettonico-strutturali degli edifici scolastici. Ad esempio: l’isolamento
insufficiente delle classi è causa di alti livelli di disturbo provenienti da sorgenti
esterne; gli effetti di riverberazione delle pareti producono effetti di distorsione
del suono e perdita di intelligibilità del parlato.
La distorsione nel dominio del tempo (riverberazione, echi) può degradare il
segnale del parlato e ridurne la comprensibilità.
Questo fatto è quantificato nella procedura STI (Speech Transmission Index)
attraverso la determinazione della funzione di trasferimento di modulazione per
la gamma di frequenze presenti nell’inviluppo di segnali di parlato naturale.
METODI

Sono state effettuate valutazioni dosimetriche di
esposizione a rumore in classi elementari e materne di
3 scuole della provincia di Roma (2 elementari e 1
materna), 2 scuole della provincia di Latina (1
elementare e 1 materna) e 6 scuole della provincia di
Lucca (3 elementari e 3 materne). Per ogni scuola sono
state valutate almeno due classi e per ogni classe sono
stati monitorati sia il turno mattutino che quello
pomeridiano.

Le valutazioni dosimetriche sono state effettuate
mediante fonometri indossabili LD tipo 805A. I
docenti sono stati monitorati durante un intero turno
lavorativo. Il microfono dei fonometri integratori
indossabili, rivolto verso l’avanti, è stato fissato su di
un’astina lunga 10 cm solidale con un archetto
fermacapelli posto sulla testa dell’insegnante.
RISULTATI

                            Livelli sonori misurati in una classe 1 elementare nel turno didattico
                                                         pomeridiano
                   130
                                                                                            LA,eq
                   120
                                                                                            Peak
                                            in mensa
                   110
  Livello sonoro

                   100

                   90

                   80

                   70

                   60
                    12.00               13.12               14.24               15.36                16.48
                                                             ora
RISULTATI
Il livello di 80 dB(A) è superato per più del 60% del tempo di registrazione del segnale

                               Distribuzione statistica dei livelli sonori (sezione di scuola materna turno
                                                               pomeridiano)
                    1.0
                    0.9
                    0.8
                    0.7
      probabilità

                    0.6
                    0.5
                    0.4
                    0.3
                    0.2
                    0.1
                    0.0
                          60       65       70      75       80       85      90       95      100     105    110
                                                             Livello sonoro dBA
RISULTATI

Regione grado   LA, eq (dBA)      LEX,8h (dBA)

                media    Dev.st   media    Dev.st
   T
           M     81.2      1.6     78.1      1.7
           E     80.2      3.9     77.2      4.0
           M     82.5      1.9     79.3      1.6
   L
           E     82.8      2.0     79.6      2.1
generale         81.9      2.5     78.7      2.5
RISULTATI
Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative fra
turni mattutini e pomeridiani. Viceversa, differenze statisticamente
significative (p = 0.005 e p = 0.01 rispettivamente per LA,eq e LEX,8h) si
sono riscontrate tra i livelli di esposizione in Toscana e nel Lazio

                          85.0

                          80.0
                 Lex,8h

                          75.0

                          70.0                 

                                 L             T

                                     REGIONE
RISULTATI

Istogramma dei dati di LA,eq rilevati nelle scuole suddivisi per Regione
RISULTATI
I locali più critici dal punto di vista dei livelli sonori sono, come noto, le mense e le palestre.
Per dimostrare questo i tempi di riverberazione, misurati in banda di ottava, sono stati
confrontati con i limiti di accettabilità per i tempi di riverberazione in edilizia scolastica
forniti dal D.M. 18/12/75

                                               Tempi di riverberazione medi nelle mense

                                                                                     mense tratt
                              3                                                      mense
                                                                                     limiti accettabilità

                             2.5

                              2
                  T 60 (s)

                             1.5

                              1

                             0.5

                              0
                                   125   250    500        1000       2000       4000         8000
                                                           f(Hz)
RISULTATI
Tempi di riverberazione medi misurati nelle palestre confrontati con i valori limite
di accettabilità per l’edilizia scolastica secondo il D.M. 18.12.75

                                       Tempi di riverberazione medi nelle palestre

                       6
                                                                                     limiti accettabilità
                                                                                     palestre tratt
                                                                                     palestre
                       5

                       4
             T60 (s)

                       3

                       2

                       1

                       0
                           125   250   500        1000         2000        4000           8000
                                                  f(Hz)
CONCLUSIONI
Le valutazioni dosimetriche effettuate mostrano che il personale docente
risulta esposto ad elevati livelli di rumore. Tali livelli risultano
particolarmente elevati durante la permanenza in ambienti molto
riverberanti, quali mense e palestre. I livelli di esposizione misurati durante
l’attività didattica nelle classi di scuola elementare non sono molto dissimili dai
livelli misurati nelle classi di scuola materna. Differenze statisticamente
significative sono state, invece, trovate tra gruppi di scuole appartenenti a due
diverse regioni. Questo fatto è stato attribuito a una differente sensibilità
pedagogico-culturale verso problematiche di tipo ambientale. Ciò conferma che
le sorgenti del rumore scolastico sono gli studenti stessi e che è un
meccanismo di amplificazione a feedback l’origine degli elevati livelli di
rumore nelle aule scolastiche.
Gli alti livelli di esposizione a rumore, quindi, possono essere correlati al dato
oggettivo che rappresenta le carenze progettuali dell’edilizia scolastica. In
particolare, i tempi di riverberazione, misurati negli ambienti scolastici
risultano sistematicamente eccedenti i limiti di accettabilità definiti dalla
normativa. La presenza di elevati tempi di riverberazione si riflette in un
degrado degli indici di intelligibilità del parlato.
Grazie per l’attenzione!
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