La scuola delle bambine e dei bambini nel sistema scolastico - Laura Donà dirigente tecnico USR per il veneto - USR Veneto ...

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La scuola delle bambine e
 dei bambini nel sistema
        scolastico

Laura Donà   dirigente tecnico USR per il veneto
La scuola delle bambine e dei bambini nel sistema scolastico - Laura Donà dirigente tecnico USR per il veneto - USR Veneto ...
Cos’è l’infanzia
• È un periodo di sviluppo nel percorso di vita di ogni persona
• È considerata un ‘valore’ dalla metà del ‘900
• Tra il 700 e l’800 sono sorti gli ‘asili infantili’ per definire
  un luogo di custodia e vigilanza di bambini e bambine dai 3
  ai 6 anni chiamate sale di custodia
• Ai primi del ‘900, con i primi pedagogisti, sorgono gli asili
  veri e propri
• Dalla fine degli anni ‘60 sorge la ‘scuola materna’ che lo
  Stato ha riconosciuta con la L.444 del ’68 (ricorre il 50^)
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La scuola prima del 1968…
    pagine di storia…
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SECONDA METÀ DEL 1800 – ATTENZIONE ALL’INFANZIA

                    Max Liebermann, 1847-1935
           Ore di libertà all’orfanatrofio di Amsterdam,
    In (a cura) Lucia Trevisan, Una città dove crescere, Edizione junior, 2007 p. 33
       La riproduzione dei dipinti di Max Liebermann sono tratte da cartoncini divulgativi.
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NELL’800
QUESTA ZONA FU
CHIAMATA
«CAPITALE DEL
FRÖBELISMO
ITALIANO»
(S.Bucci, 1990)

                                      Max Liebermann, Eva, 1882
                    In (a cura) Lucia Trevisan, Una città dove crescere, Edizione junior, 2007 p. 153.
                  La riproduzione dei dipinti di Max Liebermann sono tratte da cartoncini divulgativi.
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La spontaneità del bambino
va comunque salvaguardata
a ogni costo, ed è in questo
    contesto che Fröbel
   introduce l'importante
  concetto del gioco come
    strumento educativo.
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GIARDINI D’INFANZIA

                             GIUSEPPE BERTUCCI
Lega d’insegnamento, Giardino d’infanzia ‘Angelo Garbini’, Verona, aprile 1891
                         Stampa all’albumina con cartonatura d’epoca – coll. 12/14-16
       in «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p.75.
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MAESTRE GIARDINIERE - METODO FRÖBELIANO

                           GIUSEPPE BERTUCCI
Lega insegnamento, Giardino d’infanzia ‘Angelo Tonoli’, Verona - aprile 1891
                        Stampa all’albumina con cartonatura d’epoca – coll. 12/14-16
      In «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p.76.
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CANTO E MUSICA COME MEZZO EDUCATIVO

                                   GIUSEPPE BERTUCCI
Lega d’insegnamento, Giardino d’infanzia ‘Marcantonio Bentegodi’, Verona, - aprile 1891
            in «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p. 72.
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CANTO E MUSICA COME MEZZO EDUCATIVO

                                 GIUSEPPE BERTUCCI
Lega d’insegnamento, Giardino d’infanzia ‘Margherita di Savoia’, Verona - aprile 1891
                             Stampa all’albumina con cartonatura d’epoca – coll. 12/14-16
           In «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p. 76.
METODO «FISIOLOGICO»

                              GIUSEPPE BERTUCCI
Lega d’insegnamento, Giardino d’infanzia ‘Angelo Garbini’, Verona – aprile 1891
                                  Gruppo degli ultimi bambini rachitici guariti
                          Stampa all’albumina con cartonatura d’epoca – coll. 12/14-16
        In «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p. 73.
PRIMI 1900: ALLIEVI FIGLI DI MADRI DEDITE AL LAVORO
                  «LE LAVANDAIE»

                                 ANONIMO
  Il fiumicello di Montorio presso S. Nazaro, Verona - 28 maggio 1908
                             Stampa alla gelatina – argento – coll. A-26/I
   In «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p. 132
BAMBINI NELLE CAMPAGNE (ANNI ’20)

                                    ANONIMO
        Corse dei bambini nel cortile dell’asilo, Pescantina (VR)- anni ’20
Prime ore del mattino: in partenza per la scuola materna, Pescantina (VR) - 1915
    In AA. VV., Pescantina uno sguardo al passato, Cooperativa Sviluppo Solidarietà, Verona 1990, p. 214/215.
L’OMBRA DELLA GUERRA SI ABBATTE    SUL MONDO DELL’INFANZIA E SULLA SCUOLA

               Emma Foà, Scuola ‘San Bernardino’, Verona - 1934
Il 31 ottobre 1938 il Podestà emette una tragica delibera:
«Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola Fascista: sospensione dal servizio delle
                       insegnanti d’asilo Emma Foà e Ada Rimini»
                      (ACVr, Estratto della delibera podestarile 11/10/1938 n. 711)

Emma Foà fu deportata nel campo di concentramento ad Auschwiz dove morì. Anna Rimini
      sopravvisse e riprese il suo sevizio presso la scuola dopo la fine della guerra.
L’OMBRA DELLA GUERRA SI ABBATTE SUL MONDO DELL’INFANZIA E
                              SULLA SCUOLA

        Poster dell’asilo delle suore Canossiane di Crespino, Rovigo 1935
                           In http://www.polesinesport.it/calcio/
«[…] fin dall’inizio e per quanto
possibile, […] mani e mente devono
lavorare insieme.»
Maritain, L’educazione al bivio, 1943

«Messa in relazione la scuola con la
vita, tutti gli studi sono di necessità
in relazione l’uno con l’altro»
Dewey , Democrazia ed educazione, 1916, tr. 1949
PRIMA METÀ DEL ‘900, LE SCUOLE CATTOLICHE VENETE

Asilo ‘San Luigi’ gestito da Piccola Casa della Divina Provvidenza, Pescantina VR - 1955
                                       Foto di privato
RICORDI D’INFANZIA

      Verona - 1957
        Foto di privato
L’OPERA EDUCATIVA DEGLI ISTITUTI RELIGIOSI

 Opera educativa gestita dall’Istituto Canossiano di Mestre in Via Piave
               In http://www.fdcc.org/province/sanmarco/santrovaso/educa.htm
D.P.R. 11 giugno 1958, n. 584. Programmi didattici per le
                       scuole materne.

L'età, a cui la scuola materna si rivolge, è di fondamentale importanza per
tutta la vita, e presenta caratteristiche proprie che si manifestano con la
prevalenza dell'affettività, dell'impulso e del sentimento sul raziocinio

...Essa, innanzi tutto, a mezzo delle più adeguate forme di assistenza,
provvede a tutelare la salute e lo sviluppo fisico e spirituale del bambino,
cui offre un sereno ambiente di espansione; mira, inoltre, ad elevare ad
ordine di pensieri, di sentimenti, di operazioni, di occupazioni e di
espressioni giocose, quanto, nel bimbo, è ancora istintivo e casuale.

... La vita vissuta nella scuola materna, intesa come esercizio di sviluppo e
di ordinamento di tutte le attività infantili, va pertanto impostata e
regolata in modo da consentire e da favorire al massimo le possibilità di
azione e la spontaneità di espressione del bambino. In tal modo, la scuola
adeguerà i suoi procedimenti allo spirito dell'educazione materna.

Il bambino di questa scuola non è ancora in grado di assurgere a forme di
raziocinio e a modi di comportamento secondo la logica e le motivazioni di
condotta propria degli adulti. Egli si svolge intellettualmente e perviene
all'ordine morale mediante l'osservazione, l'agire ed il fare, e non tanto per
via di precetti verbalistici.
LA RAI A CRISPINO

Canta Mary Canella, Municipio di Crespino, Rovigo - 1958
               In http://www.polesinesport.it/calcio/
SCUOLA ISPIRATA AL PENSIERO PEDAGOGICO DI MARIA
                  MONTESSORI

         Scuola materna ‘Montessori’, Borgo Venezia Verona – 1958
      in «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p.171.
L’ambiente deve essere ricco di motivi di
   interesse che si prestano ad attività e
invitano il bambino a condurre le proprie
                esperienze

Io prego i cari bambini, che possono
      tutto, di unirsi a me per la
costruzione della pace negli uomini e
              nel mondo.
          (Epitaffio sulla tomba di Maria Montessori)
BAMBINO SUL PALCO

Al teatro comunale di Crespino, Asilo ‘Pio XII’, Rovigo - 12 maggio 1968
                      In http://www.polesinesport.it/calcio/
La scuola materna statale
Legge n. 444 18 marzo 1968-
  Ordinamento scuole dell’infanzia statali

                   Art. 1
 (Caratteri e finalità della scuola materna
                  statale)
 La scuola materna statale, che accoglie i
bambini nell’età prescolastica da tre a sei
anni, è disciplinata dalle norme della
seguente legge. Detta scuola si propone
fini di educazione, di sviluppo della
personalità infantile, di assistenza e di
preparazione alla frequenza della scuola
dell’obbligo, integrando l’opera della
famiglia.
RIPRESA DEGLI INTERVENTI RIVOLTI ALLE PERSONE
      DOPO LO STALLO DEL II° CONFLITTO

                              Nido ‘Golosine’, Verona – 1976
     in «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p.59.
ECCO LE SCUOLE MATERNE

                      Scuola materna privata di Nevers, Mestre Ve - 1986
In http://corrieredelveneto.corriere.it/fotogallery/2014/03/foto_vecchie_scuole/scuola-foto-passato-2224242432839.shtml
CONFRONTO PROFESSIONALE

Confronto professionale tra insegnanti di asilo nido comunale, Verona - 1979
            In (a cura) Lucia Trevisan, Una città dove crescere, Edizione junior, 2007, p. 80
«Credo che le fiabe, quelle
    vecchie e quelle nuove,
possano contribuire a educare
la mente. La fiaba è il luogo di
       tutte le ipotesi».
       Gianni Rodari, La freccia azzurra, 1980
RECITE DI NATALE

Scuola materna statale di Chiarano, Treviso - 1986
                Foto della maestra Loretta
NATALE

Scuola materna statale di Chiarano, Treviso - 1986
                Foto della maestra Loretta
Programmi o Orientamenti
  • I primi Orientamenti sono del 1969, importanti
 perché forniscono un riferimento laico e nazionale su
  quali attività svolgere con la fascia d’età 3-6 anni

• Seguono nel 1991 i Nuovi Orientamenti che coniano il
              termine ‘scuola dell’infanzia
VERSO I NUOVI ORIENTAMENTI
COLLABORAZIONI ESTERNE: SPERIMENTAZIONI MUSICALI

         Sperimentazioni musicali al parco giochi, Padova - 1990
                 in http://www.ritmolandia.it/paolo/bio_1970_1999.html
D.M. 3 giugno 1991-
     Gli Orientamenti dell’attività educativa nelle
                 scuole materne statali

                           Premessa
L’attuale attenzione per l’infanzia e la sua scuola si fonda
sulla sempre più decisa consapevolezza dei diritti dei bambini
così come sono presenti nella nostra coscienza, riconosciuti
dalla Costituzione nel quadro dei diritti della persona e più
volte riaffermati nei documenti degli organismi internazionali,
e si connette alle rapide trasformazioni sociali e culturali in
atto nel nostro tempo.
 La scuola per l’Infanzia ha assunto la forma di vera e propria
istituzione educativa soltanto in periodi relativamente
recenti, avendo svolto, in precedenza, funzione di assistenza
alle famiglie ( e in particolare alle madri lavoratrici) con la
custodia dei bambini in un ambiente possibilmente adatto alla
loro crescita. Infatti sono andate da tempo emergendo e si sono
progressivamente imposte le istanze di natura specificamente
pedagogica, espresse e affermate da una grande tradizione cui
non sono mancati contributi di centrale rilievo anche da parte
di studiosi ed educatori italiani.
SCUOLA NELL’ORTO

Scuola materna statale di Chiarano, Treviso - 1990
                Foto della maestra Loretta
«La sensibilità nel guardare le cose, il sapersi
    dare ragione dei cambiamenti e dei non
cambiamenti della realtà e cercarne le cause, il
riconoscere situazioni come analogie ed altre,
       l’accorgersi delle coerenze e delle
  contraddizioni tra ciò che si pensa e ciò che
accade … rivela capacità di decodifica-codifica
                  della realtà.»

      F. Frabboni, Le cose, il tempo, la natura, in “Infanzia”, n.2 1990
SCUOLA TRA LA NATURA

Campagna vicina alla scuola materna comunale ‘Villa Are’, Verona 1991
                             Foto di privato
ESPLORARE LA NATURA – LE GALLINE

   Scuola materna statale di Chiarano, Treviso 1991
                  Foto della maestra Loretta
«Mediante la regolare ed attiva
   esplorazione del mondo, i bambini
acquisiscono conoscenze intuitive molte
    importanti… sviluppano robuste
   percezioni … dei diversi aspetti della
 realtà… […] per dare un senso almeno
provvisorio alla maggior parte delle cose
       che incontrano nel mondo»
     H. Gardner, Educare al comprendere, Feltrinelli, Milano 1993
ESPERIMENTO DI PATTINAGGIO

  Scuola materna statale di Chiarano, Treviso - 1994
                  Foto della maestra Loretta
«Il forte impatto della cooperazione
  su così tanti aspetti dell’esperienza
 scolastica dell’alunno la distinguono
  positivamente degli altri metodi di
 insegnamento e ne fanno uno degli
 strumenti didattici più importanti».

D. W. Johnson, R. T. Johnson, E. J. Holubec, Apprendimento cooperativo in classe,
                              Erikson, Trento 1996
FORMAZIONE E DIALOGO

             Loris Malaguzzi e Comitati di gestione dei nidi
in «Verona e il suo paesaggio, fotografie dall’ottocento ad oggi», Società Editrice Athesis, p.50.
Il bambino è fatto di cento.

Il bambino è fatto di cento,
il bambino ha cento lingue, cento mani,
cento pensieri, cento modi di pensare,
di giocare e di parlare, cento sempre cento
modi di ascoltare, di stupire e di amare
cento allegrie per cantare e capire
cento mondi da ascoltare
cento mondi da inventare
cento mondi da sognare.
…
                          Loris Malaguzzi (1920-1994)
UN MONDO DA
         SCOPRIRE

Foto tratte da (a cura) Lucia Trevisan, Una città dove crescere,
                                          Edizione junior, 2007
UN MONDO DA
  SCOPRIRE

Foto tratte da (a cura) Lucia Trevisan, Una città dove crescere,
Edizione junior, 2007
Le Indicazioni del 2012
Indicazioni nazionali per il curricolo
    della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
                       istruzione
              decreto legge settembre 2012

                   LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia statale e paritaria si rivolge a
tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è
la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in
coerenza   con   i   principi    di   pluralismo   culturale   ed
istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica,
nella     Convenzione     sui     diritti     dell’infanzia     e
dell’adolescenza e nei documenti dell’Europa. Essa si propone
la   finalità   di    promuovere    nei   bambini   lo   sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia
alla cittadinanza.[…]Tali finalità sono perseguite attraverso
l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità
degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le
famiglie e con la comunità.
PER SAPER STARE AL MONDO

Foto tratte da L. Mortari, R. Zerbato, Avventura in natura, Edizioni Junior 2007
«Bambino,
 se trovi l’aquilone della tua fantasia
  legalo con l’intelligenza del cuore.
    Vedrai sorgere giardini incantati
   E tua madre diventerà una pianta
    Che ti coprirà con le sue foglie.
Fa’ Delle tue mani due bianche colombe
       E portino la pace ovunque
         E l’ordine delle cose.
    Ma prima di imparare a scrivere
  Guardati nell’acqua del sentimento»
             Alda Merini 1931-2009
PER SAPER STARE AL MONDO

Foto tratte da L. Mortari, R. Zerbato, Avventura in natura, Edizioni Junior 2007
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107

 1. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della
conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle
studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio‐culturali e
territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione
scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e
professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una
scuola   aperta,    quale   laboratorio   permanente    di   ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di
educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo
studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini[…]

                       LEGGE DELEGA 107 /2015

181 e)istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione
dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per
l'infanzia e dalle scuole dell'infanzia, al fine di garantire ai
bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione,
cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e
barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché ai
fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei
genitori, della promozione della qualità dell'offerta educativa e
della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la
partecipazione delle famiglie […].
Decreti legislativi
                Decreto 13 aprile 2017 n. 65

  Istituzione del sistema integrato di educazione e di
       istruzione dalla nascita sino ai sei anni
Art. 1
Alle bambine e ai bambini dalla nascita fino ai sei anni, per
sviluppare  le   potenzialità  di  relazione,  di  autonomia,
creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo,
ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di
educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco,
superando diseguaglianze e barriere territoriali, etniche e
culturali.

Il sistema integrato di educazione e di istruzione:
promuove la continuità del percorso educativo e scolastico, con
particolare   riferimento   al  primo   ciclo   di  istruzione,
sostenendo lo sviluppo delle bambine e dei bambini in un
processo unitario, in cui le diverse articolazioni del Sistema
integrato di educazione e di istruzione collaborano attraverso
attività di progettazione di coordinamento e di formazione
comuni.
Lo scenario attuale…
INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI
Documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale per
le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
     dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

La scuola dell’infanzia è parte integrante del percorso
formativo   unitario  previsto   dalle   Indicazioni  2012   e,
soprattutto negli istituti comprensivi, contribuisce alla
elaborazione del curricolo verticale. In questo grado di scuola
la centralità di ogni soggetto nel processo di crescita è
favorita dal particolare contesto educativo: è la scuola
dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito -
che si manifesta nell’organizzazione degli spazi e dei tempi
della giornata educativa - e di quello esplicito che si
articola nei campi di esperienza. Questi mettono al centro
dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità, le
sue azioni, i suoi linguaggi. Nella scuola dell’infanzia non si
tratta di organizzare e “insegnare” precocemente contenuti di
conoscenza o linguaggi/abilità, perché i campi di esperienza
vanno piuttosto visti come contesti culturali e pratici che
“amplificano” l’esperienza dei bambini grazie al loro incontro
con immagini, parole, sottolineature e “rilanci” promossi
dall’intervento dell’insegnante.
I bambini, quelli che ci sono e quelli che verranno ci
aspettano là dove la nostalgia del futuro potrà arrivare.

                                                  Loris Malaguzzi
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