Rete Scuole LSS A bottega di Invenzioni - a.s. 2016/2017 - Istituto Comprensivo ...

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Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana
                   nell’ambito del progetto

                 Rete Scuole LSS
                A bottega di Invenzioni

                      a.s. 2016/2017
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L’ACQUA C’È…
MA A VOLTE NON SI VEDE…
   PERCORSO SULL’EVAPORAZIONE DELL’ACQUA
          CLASSE IV A. S. 2016/2017
       ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 2
       SCUOLA PRIMARIA «E. DE AMICIS»
         S. MARIA DEL GIUDICE LUCCA
           INS. BANDINI MONICA
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Le attività si inseriscono nei percorsi del
CURRICOLO VERTICALE di SCIENZE previsti
 dai LSS per la classe quarta della SCUOLA
                   PRIMARIA
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APPROCCIO METODOLOGICO

- OSSERVAZIONE DELL’ESPERIENZA

- VERBALIZZAZIONE INDIVIDUALE SCRITTA E
  RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

-LETTURA DELLE VERBALIZZAZIONI E DISCUSSIONE
 COLLETTIVA

- SEMPLICI PRODUZIONI CONDIVISE

- ELABORAZIONE DI SCHEDE DI SINTESI PER
  EVIDENZIARE I CONCETTI FONDAMENTALI
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TRAGUARDI PER LO                                        OBIETTIVI DI
         SVILUPPO DELLE                                          APPRENDIMENTO
         COMPETENZE
Il bambino:                                                                  ABILITA’                           CONOSCENZE
   Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di
guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni     •    Individuare, nell'osservazione di
di quello che vede succedere.
                                                                  esperienze concrete, alcuni concetti      L’acqua: passaggi di stato.
   Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con           scientifici: ebollizione. evaporazione,
l'aiuto dell'insegnante, dei compagni, in modo autonomo,          condensazione…
osserva e descrive lo svolgersi dei fatti e formula                                                         Il ciclo dell’acqua.
domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone      •    Cominciare a riconoscere regolarità
e realizza semplici esperimenti.                                  nei fenomeni.                             Acqua: bene essenziale per
  Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa                                                       la vita.
misurazioni, registra dati significativi, identifica         •     Osservare e schematizzare alcuni
relazioni spazio/temporali.                                       passaggi di stato costruendo semplici
                                                                  modelli interpretativi e provando ad
   Individua aspetti qualitativi e quantitativi nei               esprimere in forma grafica le
fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi              relazioni tra variabili individuate.
di livello adeguato, elabora semplici modelli.

  Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato             •      Descrivere le esperienze utilizzando    .
utilizzando un linguaggio appropriato.                            il linguaggio specifico.

  Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico
che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore
dell'ambiente sociale e naturale.

  Trova da varie fonti informazioni e spiegazioni su
problemi che lo interessano.
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MATERIALI, APPARECCHI E
                      STRUMENTI IMPIEGATI
Per svolgere l’attività sono stati necessari i seguenti materiali e strumenti:
• fornellino elettrico
• becher
• acqua distillata
• acqua del rubinetto
• distillatore
• diversi tipi di acqua in bottiglia
• etichette delle acque in bottiglia
• quaderni
•termometro
• computer, LIM, macchina fotografica, libri, internet, CD ecc…
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Ambiente
     1 aula del nostro
          edificio

Aula multimediale e biblioteca
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TEMPI DI ATTUAZIONE
Il percorso è stato organizzato dall’insegnante, fase per
fase, durante la programmazione settimanale ed è stato
realizzato in un tempo scuola di quattro mesi circa (da
settembre a gennaio), per due ore a settimana.

Per la documentazione sono state impiegate circa 15 ore
fra foto, relazioni e presentazione su Power Point che è
stata utilizzata anche come una revisione del lavoro
svolto diventando un’importante verifica del percorso.
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                              Descrizione del                    2
                             riscaldamento               Definizione
                        7    dell’acqua                  del fenomeno
                 L’acqua                                 dell’ebollizione
                 bolle a                                 dell’acqua
                 100 °C

                               ACQUA                                        3
                                                                        Che cos’è
                                                                       il “fumo”?
                     6
                 Che cosa
                  sono le                            4
                  bolle?       5                       La
Il percorso si
                                                distillazione
è articolato                Le acque
                                                 dell’acqua
in diversi                  minerali
momenti.
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                   Il ciclo
                   dell’acqua

                                         9
     10                         L’evaporazione
Come mai il                     dell’acqua
vapore acqueo
non è visibile?

                  ACQUA
• AI BAMBINI È STATA PROPOSTA
  LA SEGUENTE ESPERIENZA:
• UN BECHER CON 200 ML DI
  ACQUA DISTILLATA VIENE
  POSTO SUL FORNELLINO
  ELETTRICO ACCESO. E’ STATO
  POI CHIESTO LORO DI
  DESCRIVERE QUELLO CHE È
  SUCCESSO ALL’ACQUA NEL
  BECKER.
Le descrizioni
individuali vengono
lette dai bambini al
gruppo classe.
Segue una
discussione e ognuno
integra le
informazioni
rilevanti, mancanti
nel proprio testo
DOPO UNA DISCUSSIONE ABBIAMO SCRITTO
    UNA DEFINIZIONE CONDIVISA DI
             EBOLLIZIONE
Dopo aver ricordato le caratteristiche
dell’ebollizione con il becker, provo a
rispondere alla domanda:
cosa è per te il fumo?                  «Perme il
                                      fumo è
                                      un’aria grigia
                                      annebbiata.»
A questo punto, prima di affrontare il passaggio successivo
sintetizziamo con uno schema:

                              CALORE

                          RISCALDAMENTO

MOVIMENTO                                            DIMINUZIONE
                                                      DELL’ACQUA
DELL’ACQUA                EBOLLIZIONE

            BOLLE          APPANNAMENTO                FUMO
IL DISTILLATORE
Per chiarire e precisare la natura del” fumo” è stato presentato l’esperimento con
il distillatore. Distillatore che è stato osservato dettagliatamente nelle varie parti,
montato e disegnato.
Dopo averlo disegnato, è stata fatta passare l’acqua di raffreddamento nel
distillatore per far comprendere ai bambini che nel tubo di vetro ci sono
due percorsi.
I bambini erano molto perplessi e c’è stato bisogno di ripetere più volte il
passaggio prima di convincersi di questo ma in un secondo momento sono
riusciti a capire e disegnare i due percorsi, quello dell’acqua fredda e quello
dell’acqua calda.
Abbiamo messo in funzione
l’apparecchio con l’ampolla tappata e
ai bambini è stato chiesto di
confrontare i due esperimenti e
annotare le differenze.
La maestra ha aperto la valvoletta e l’acqua è caduta nell’imbuto, dall’imbuto
                        è caduta nel tubo che l’ha portata al refrigerante. dal refrigerante l’acqua è
                        andata nel secchio. Dentro l’ampolla c’è dell’acqua che si riscaldava perché
                        era sopra il fornellino elettrico.
                        L’ampolla dopo un po’ ha incominciato a bollire e l’acqua dell’ampolla è
Dopo aver osservato     andata dentro il refrigerante.
                        Abbiamo visto che dentro il refrigerante c’erano delle bollicine e le bollicine
l’esperienza con il     andavano verso il becker.

distillatore rispondo
                        Dopo abbiamo visto che non usciva l’acqua con delle bollicine ma del fumo.
                        Ho notato che la trasformazione è che l’acqua dentro l’ampolla è uscita dal

alla domanda:           tubo, ma non era acqua, era fumo e quella che cadeva nel becker era l’acqua
                        e vapore. (Adriana)
Che cosa è successo?
Quali trasformazioni
sono avvenute?
Verbalizza.
E’ stato realizzato anche l’esperimento
dell’ebollizione con il distillatore
togliendo il tappo all’ampolla, in modo
da richiamare nei bambini la situazione
del becker sul fornellino.
La concettualizzazione
che i bambini devono
costruire è che, durante
l’ebollizione, l’acqua si
trasforma in «acqua che
non si vede» che, a sua
volta, quando viene
raffreddata, si trasforma
in acqua liquida.
A questo punto è stato
introdotto il termine
VAPORE ACQUEO (anche
se qualche bambino aveva
già usato questo termine)
per indicare «l’acqua che
non si vede.
EBOLLIZIONE

                                         VAPORE
                 ACQUA
                                         ACQUEO
La
trasformazione
del vapore in
acqua per
raffreddamento           CONDENSAZIONE
prende il nome
di
condensazione
Visto che il vapore acqueo non è visibile, allora il fumo
                 che esce dall’acqua in ebollizione (quando si toglie il
                 tappo del distillatore o si fa bollire l’acqua nel becker)
                 che cos’è?

                                        Secondo me il
                                        fumo che esce
 E’ l’acqua calda che                   dall’acqua è una
quando si leva il tappo                 nebbia formata di
      diventa fumo                      gocce piccolissime.
• Perché si forma?
• Quali sono le vostre ipotesi?
• Come pensate di spiegare
  che il vapore acqueo
  (presente nel distillatore
  durante l’ebollizione) non è
  visibile?
SINTESI DEL PERCORSO FIN QUI SVOLTO.
Confronto tra ebollizione dell’acqua nel becker e nell’ampolla.

             SOMIGLIANZE                                      DIFFERENZE

    •   Riscaldamento dell’acqua e formazione         •   L’acqua diminuisce e va nel becker.
        iniziale di piccole bollicine;
    •   Appannamento di tutti e due i contenitori;
    •   Formazione di una grande quantità di bolle
        che scoppiano facendo rumore;
    •   Formazione di fumo bianco che usciva dai
        contenitori;
    •   Diminuzione dell’acqua
ESPERIMENTO CON IL DISTILLATORE

COSA E’ SUCCESSO ALL’ACQUA? QUALI TRASFORMAZIONI SONO AVVENUTE?

DOPO UN PO’ CHE IL FORNELLINO E’ ACCESSO, L’ACQUA DELL’AMPOLLA HA INIZIATO
A RISCALDARSI PRODUCENDO PICCOLE BOLLICINE E APPANNANDO I LATI DEI
CONTENITORI. INTANTO E’ STATA APERTA LA VALVOLA DELLA TANICA COSI’
L’ACQUA FREDDA SCORREVA CONTINUAMENTE NEL REFRIGERANTE PER ANDARE A
FINIRE NEL SECCHIO SOTTO LA CATTEDRA. MAN MANO LE BOLLE DELL’ACQUA
DELL’AMPOLLA SONO DIVENTATE SEMPRE PIU’ GRANDI ED HANNO COMINCIATO A
SCOPPIETTARE PRODUCENDO COSI’ RUMORE. L’ACQUA DELL’AMPOLLA SI TRASFORMA
IN ACQUA CHE NON SI VEDE (VAPORE ACQUEO) PERCHE’ L’AMPOLLA è TAPPATA,
QUINDI NON POTENDO USCIRE, VA NELLA SERPENTINA CHE SI APPANNA. Il VAPORE
SI TRASFORMA IN GOCCE D’ACQUA GRAZIE ALL’ACQUA FREDDA CHE CONTINUA A
PASSARE NEL REFRIGERANTE E FINISCE NEL SECCHIO. LE GOCCE CADONO NEL
BECKER E L’ACQUA DELL’AMPOLLA DIMINUISCE.

IL VAPORE ACQUEO NON E’ VISIBILE.

COS’E’ ALLORA IL FUMO CHE ESCE DALL’ACQUA IN EBOLLIZIONE?

GOCCE PICCOLISSIME DI ACQUA. E’ ACQUA.

IL FUMO SI FORMA PERCHE’ IL VAPORE ACQUEO ENTRA IN CONTATTO CON L’ARIA FREDDA
CHE E’ SOPRA IL BECKER O CON L’AMPOLLA STAPPATA. L’ARIA FREDDA CONDENSA IL VAPORE E
LO RENDE VISIBILE. IL TERMINE CORRETTO E’ NEBBIA.

                                     EBOLLIZIONE

                      ACQUA                          VAPORE ACQUEO
C

                                     CONDENSAZIONE
Esperienza con
l’acqua distillata e
l’acqua del rubinetto
IL SAPORE DELL’ACQUA DIPENDE DALLA
    QUANTITÀ E DAL TIPO DI SOSTANZE
                SCIOLTE.

• VERIFICHIAMO METTENDO A CONFRONTO
• ALCUNI TIPI DI ACQUE MINERALI.
• SCEGLIAMO LE SEGUENTI ACQUE:
• LEVISSIMA
• ROCCHETTA
• SILVA
• FERRARELLE
ANALIZZIAMO LE ETICHETTE DELLE DIVERSE BOTTIGLIE DI ACQUA CON CONTENUTO
SALINO MOLTO DIVERSO E CONFRONTIAMOLE SULLA BASE DEL VALORE DEL RESIDUO
                              FISSO A 180°
DIVERSI TIPI DI ACQUA

LE ACQUE MINERALI VENGONO CLASSIFICATE IN
               TRE GRUPPI:

ACQUE OLIGOMINERALI, CHE CONTENGONO MENO
   DI 0,2 GRAMMI DI SALI PER OGNI LITRO;

ACQUE MEDIO-MINERALI, CHE CONTENGONO 0,2 E
              UN GRAMMO;

 ACQUE MINERALI CHE CONTENGONO PIÙ DI UN
                 GRAMMO
Dopo che i bambini hanno compreso cos’è il vapore acqueo, indaghiamo sulla natura delle
bolle che si formano durante l’ebollizione. Le bolle vengono analizzate in questa fase del
percorso in quanto possono essere concettualizzate solo dopo aver compreso quali
trasformazioni subisce l’acqua nel distillatore.
Per i bambini non è stato facile rispondere
alla domanda. È stato necessario riflettere
insieme sull’esperimento del distillatore per
arrivare alla conclusione che esse sono”
vapore acqueo che esce dall’acqua”.
EFFETTUIAMO DI NUOVO IL RISCALDAMENTO DELL’ACQUA E
REGISTRIAMO LA TEMPERATURA DELL’ACQUA IN RELAZIONE AL
                   RISCALDAMENTO.

PRIMA VERIFICHIAMO PERÒ QUALE CONSAPEVOLEZZA HANNO I
    BAMBINI DEGLI EFFETTI DEL CALORE SUGLI OGGETTI.
ro
Dopo le ultime esperienze c’è qualcosa che
dobbiamo modificare?

  DEFINIZIONE DI EBOLLIZIONE
L’evaporazione dell’acqua è un fenomeno che non si
vede: sono invece osservabili nel tempo i suoi effetti,
la diminuzione prima e poi la sparizione dell’acqua.

LA VELOCITA’ DI EVAPORAZIONE DIPENDE DA MOLTI
FATTORI QUALI LA TEMPERATURA, LA SUPERFICIE DEL
LIQUIDO, LA PRESENZA DI AERAZIONE, ECC…

CHE COSA SUCCEDE ALL’ACQUA QUANDO
SPARISCE ?
A questo punto sono stati sistemati alcuni becker
           contenenti:
           • 1 becker 20cc di acqua di rubinetto e 1 di acqua distillata
             vicini a fonti di calore ;
           • 1 becker 20cc di acqua di rubinetto e 1 di acqua
             distillata, lontani da fonti di calore.

Becker
lontani
da fonti
di
calore
ACQUA DISTILLATA SUL
TERMOSIFONE
Contemporaneamente i bambini registravano in una tabella le
       osservazioni fatte:                             LONTANO DAL
                             SUL TERMOSIFONE                      TERMOSIFONE
                 ACQUA DEL           ACQUA DISTILLATA   ACQUA DEL        ACQUA DISTILLATA
                 RUBINETTO                              RUBINETTO
DOPO ALCUNE      NIENTE              NIENTE             NIENTE               NIENTE
ORE
DOPO 1 GIORNO    BOLLICINE SUL       BOLLICINE SUL      NIENTE               NIENTE
                 FONDO               FONDO
DOPO 2 GIORNI    DIMINUITA           DIMINUITA          NIENTE               NIENTE
DOPO 3 GIORNI    FINITA, PATINA      FINITA             DIMINUITA            DIMINUITA
                 BIANCA SUL FONDO
DOPO 4 GIORNI                                           NIENTE               NIENTE
DOPO 10 GIORNI                                          DIMINUITA            DIMINUITA
DOPO 15 GIORNI                                          DIMINUITA            DIMINUITA
DOPO 18 GIORNI                                          DIMINUITA            DIMINUITA
DOPO 28 GIORNI                                          FINITA, PATINA SUL   FINITA
                                                        FONDO
Perché l’acqua non è più nei contenitori?
L’acqua nei contenitori non c’è più perché si è
trasformata in vapore acqueo grazie al calore presente
nell’ambiente.
Questo passaggio è stato più veloce nei contenitori sul
termosifone perché la quantità di calore era maggiore.
Sul fondo del contenitore con acqua di rubinetto sono
rimaste le sostanze solubili.
DA DOVE VIENE L’ACQUA DELLA PIOGGIA?
A conclusione del percorso vengono forniti
ai bambini sia un testo di studio sul ciclo
naturale dell’acqua sia un video ( Zanichelli)
I bambini dopo aver letto diverse
notizie su quanta acqua dovrebbe
essere usata per le varie azioni
quotidiane in famiglia, a scuola, ecc…
hanno riflettuto sull’utilizzo errato
dell’acqua e su quanto si possa fare per
non sprecarla adottando semplici
accortezze.
L’insegnante, in questa fase, nella verbalizzazione delle
esperienze, trascrive le parole del bambino per focalizzare la
sua attenzione sull’osservazione piuttosto che sulla scrittura,
cosa che invece farà nelle fasi successive.
Il bambino diversamente abile ha seguito il percorso non in tutte le sue fasi essendo molto difficile
da concettualizzare, ma ha comunque durante le osservazioni rilevato e verbalizzato l’essenzialità dei
fenomeni.
Verifiche degli apprendimenti
• Sono state effettuate verifiche in itinere tramite
  l’osservazione diretta durante le attività dei
  bambini (i dati sono stati inseriti nella griglia di
  osservazione);
• Rielaborazione delle esperienze attraverso
  verbalizzazioni, disegni e tabelle;
• Consegnate schede con risposte a scelta multipla,
  aperte, completamento di tabelle.
Durante il percorso didattico sono state valutate le strategie, i disegni, le verbalizzazioni, le
tabelle ecc. prodotte dagli alunni. Inoltre, è stato osservato il grado di partecipazione nelle
discussioni in grande gruppo e le proposte risolutive fatte dagli alunni. Sono state utilizzate
anche schede strutturate come tabelle e domande aperte e/o a risposta multipla.
CLASSE

GRIGLIA DI RILEVAZIONE SISTEMATICA DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO*

                                                                             FEBBRAIO      MARZO   APRILE   MAGGIO

                                NOME            ALUNNO
                                  Partecipa con interesse alla fase di
                                    osservazione dell’esperienza

OSSERVAZIONE
                                  Partecipa con interesse alla fase di
                                osservazione dell’esperienza anche per
                                             tempi lunghi

                                  Partecipa con interesse alla fase di
                                osservazione dell’esperienza cogliendo
                                         particolari significativi

                                Descrive assieme ad aspetti significativi
VERBALIZZAZZIONE SCRITTA

                                    anche aspetti contestuali non
                                      significativi dell’esperienza

                                     Descrive gli aspetti significativi
                                            dell’esperienza

                                     Descrive gli aspetti significativi
                                     dell’esperienza con adeguata
                                            consequenzialità.

                                   Ascolta e segue la conversazione
DISCUSSIONE

                                  Interviene riferendosi ad esperienze
                                          personali (marginali)

                                Si inserisce nella discussione riferendosi
                                  anche a considerazioni espresse dai
                                                compagni
                                     Espone le esperienze effettuate
                                attraverso l’aiuto di un supporto o con la
ESPOSIZIONE ORALE

                                      sollecitazione dell’insegnante
                                 Espone le esperienze con linguaggio
                                  chiaro e con una buona competenza
                                           lessicale e sintattica
                                    Espone le esperienze e le collega
                                  temporalmente con consapevolezza
                                     dello svilupparsi del percorso di
                                                conoscenza
*                          da compilarsi in itinere a seguito degli interventi didattici
RISULTATI OTTENUTI
• I BAMBINI SONO STATI ENTUSIASTI, MOLTO MOTIVATI E COINVOLTI
  DURANTE TUTTE LE FASI DEL PERCORSO (PUR ESSENDO MOLTO
  ARTICOLATO ED UNO TRA I PIÙ DIFFICILI TRA QUELLI PROPOSTI DAL
  CURRICOLO VERTICALE LSS) E, ANCHE COLORO CHE PRESENTANO VARIE
  DIFFICOLTÀ, HANNO EVIDENZIATO MIGLIORAMENTI SIGNIFICATIVI
  NELL’APPRENDIMENTO IN TUTTE LE DISCIPLINE.

• LA METODOLOGIA APPLICATA HA ACCATTIVATO L’INTERESSE E
  L’ATTENZIONE (SOPRATTUTTO L’ESPERIMENTO CON IL DISTILLATORE),
  FAVORENDO LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTI GLI ALUNNI,
  PERMETTENDO LORO DI RAGGIUNGERE NOTEVOLI PROGRESSI SIA
  NELL’APPRENDIMENTO SIA NELLA RELAZIONE CON I COMPAGNI.
In particolar modo dopo un’osservazione sistematica si sono evidenziati
miglioramenti circa la capacità di:

•Mantenere l’attenzione nelle situazioni di ascolto;
•Osservare con attenzione i particolari dei vari fenomeni durante gli
esperimenti;
•Verbalizzare e rappresentare iconograficamente le esperienze;
•Riferire le esperienze rispettando l’ordine logico e temporale;
•Rispettare le opinioni diverse durante le discussioni e utilizzarle per un
confronto.
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PERCORSO
Abbiamo presentato le attività ai bambini con una didattica laboratoriale, avendo potuto
verificare, ormai da diversi anni, la validità e l’efficacia di tale metodologia che si
ripercuote positivamente sull’apprendimento dei bambini, mantenendo sempre costante
la motivazione e l’interesse, anche e soprattutto in quelli con BES e DSA.
 Oltre ai miglioramenti rilevati, anno dopo anno, nelle varie classi, è stato importante
anche il confronto con i colleghi che hanno partecipato agli incontri del Laboratorio del
Sapere Scientifico.

Riteniamo che la formazione debba essere continuativa e costante , perché ogni esperienza di
condivisione risulta sempre una possibilità di arricchimento, di autovalutazione e di riflessione sul
proprio lavoro.. Non ci sono state grosse difficoltà nel documentare perché abituate a queste
modalità di lavoro, anche se l’impegno richiesto dalle attività ed il tempo impiegato nel realizzarle
sono stati molto elevati.
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