A.s.d. Geas Rugby Sesto San Giovanni - www.geasrugbysesto.it
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Giovanni an RUGBY S to s Se SESTO Rugby 2008 www.rugbysestosangiovanni.it La squadra seniores Geas Rugby Sesto San Giovanni nella stagione 2013/14. 2
1. La nostra storia tro Sportivo Comunale “Manin”, due pomeriggi a settimana. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Rugby Sesto San Gio- Per due mesi, genitori e dirigenti dell’under 14 dell’Iride Cologno vanni nasce nel luglio 2008 dalla passione e l’impegno di Alfio Rugby accompagnano i ragazzi della squadra giovanile a svolgere Lusuardi, oggi presidente dei biancocelesti, e Roberto Beretta, ex gli allenamenti a Sesto. L’obiettivo è dare visibilità al rugby, facen- capitano della prima squadra del Cologno Rugby. do conoscere e diffondendo questa nuova attività, grazie anche “Il motivo che ci ha spinto a muoverci verso questa direzione – alle dimostrazioni degli amici e vicini di casa del Cologno. La pri- racconta Lusuardi – era il desiderio di portare il rugby nei comuni ma sede momentanea è a casa di una mamma, Giovanna. I colori laddove questo sport non era ancora presente. Una grande città della divisa sono quelli della città, il bianco e il celeste, il logo è come Sesto San Giovanni non poteva non avere una società di ispirato allo stemma di Sesto, con la “Torretta” iscritta all’interno rugby”. L’obiettivo iniziale, nei primi mesi di vita della società, della palla ovale. Nascerà presto anche un sito internet. La società era cercare di creare un vivaio, puntando su ragazzi di età com- si iscrive alla Federazione Italiana Rugby e al Coni. presa tra 6 e 14 anni. Il sogno era di riuscire a ricoprire tutte le Per iniziare quest’avventura, Alfio e Roberto contattano alcune categorie in cinque anni, compresa tra le altre la prima squadra. delle numerose realtà del sociale presenti a Sesto. Fondamentali Una prima esperienza di gioco con la palla ovale era stata tentata saranno le collaborazioni di alcuni educatori e insegnanti: Ga- molti anni prima in città, ma senza successo, dalla polisportiva briella Maggi della Cooperativa Piccoli Passi, Marco Corradini Geas. Da sempre, i sestesi che hanno voluto praticare il rugby insegnante di educazione fisica alla scuola Marzabotto e il profes- sono stati costretti ad emigrare a Milano, Monza o nella confi- sor Marco Barlassina dell’istituto Salesiani. In tutte e tre le strut- nante Cologno Monzese, alcuni di loro affermandosi anche a li- ture sotto la guida di Alfio, ma con l’ausilio di questi educatori, il vello nazionale. rugby entra in prima persona a scuola. Alle superiori dai salesia- Il primo spazio individuato dall’Amministrazione Comunale ni, nasce anche una squadra che partecipa con buoni risultati ai sestese per svolgere l’attività sportiva è uno spazio verde al Cen- giochi sportivi studenteschi regionali. Anche la iniziale titubanza 3
di alcune insegnanti della scuola primaria Marzabotto verso que- sto sport a fine percorso si trasforma in piena soddisfazione. Il presidente, dopo un anno di proselitismo, con dimostrazioni di gioco tra cooperative sociali, scuole, oratori e feste di quartiere raccoglie i primi frutti: “Sto riscontrando a Sesto un diffuso inte- resse verso il rugby – dice soddisfatto Alfio – per questo richiede- rò all’assessore allo Sport Giovanni Urro uno spazio idoneo per questa pratica sportiva. Sono già diverse le richieste di genitori che vogliono iscrivere i propri bambini a rugby”. Il rilancio... Nonostante i primi passi incoraggianti, alcuni problemi, tra cui anche l’inaspettata e improvvisa scomparsa di Roberto, co-fon- tazione del libro del celebre giornalista francese Henri Garcia, datore del sodalizio sestese, frenano per quasi un anno la svolta I racconti del Rugby, pubblicato dall’editore sestese Possibilia aspettata. Manca poi un altro pezzetto nel progetto dell’intrepido Editore: allo Spazio Contemporaneo di villa Visconti d’Aragona presidente: “Servono operatori. Non devono per forza essere rug- a Sesto, con il contributo del settore Cultura del Comune, si riu- bisti, ma anche appassionati che abbiano voglia di aiutarmi nella niscono oltre cento persone (foto sopra). Diverse appassionanti gestione dei gruppi. Questa è la mia più grossa preoccupazione letture, abbinate agli interventi di ospiti d’eccezione come l’ex – conclude Alfio – l’attività prende bene, ma mancano adulti di capitano del XV azzurro Salvatore Bonetti e l’editor Mondadori supporto”. Un evento, però, aiuta a imprimere una svolta decisi- Edoardo Brugnatelli scaldano il cuore di alcuni sestesi neofiti, ma va nella storia della società: giovedì 24 febbraio 2011 decine di appassionati di rugby. Alfio è presente alla serata. Nemmeno due appassionati della palla ovale partecipano alla serata di presen- mesi dopo, il 6 aprile 2011, grazie alla collaborazione nata dopo 4
quell’evento, sul terreno del Centro Sportivo Manin si ritrovano ga con orgoglio Alfio – è una scommessa in parte vinta. Abbiamo per il primo allenamento, sotto la guida di Alfio, oltre 20 adulti coinvolto trenta persone, portando il rugby dove prima non esi- che indossano calzoncini corti e scarpe da ginnastica. È la svolta. steva. L’obiettivo è di creare, spero in tre anni, una società che Nemmeno un mese dopo, di fronte alla stampa locale e alla pre- possa raccogliere sportivi dai 6 anni fino all’età adulta. Per questo senza dell’assessore allo Sport del Comune di Sesto San Giovanni, avremo bisogno di un vero centro sportivo dedicato unicamente Giovanni Urro, avviene la presentazione ufficiale dell’Asd Rugby al rugby, non un semplice angolo di campo”. Sesto San Giovanni con la partecipazione di oltre 30 giocatori e Un paio di anni più tardi, nell’aprile del 2013, il Rugby Sesto due sestesi che militano in serie A nel Rugby Grande Milano: i confluisce in modo naturale nella storica polisportiva Geas (fon- fratelli Davide Viganò (26 anni) e Emanuele Viganò (28), oltre data nel 1954 e più volte Campione d’Italia con il basket femmi- alla giovane promessa Alessio Zulli, Under 18. “La nostra – spie- nile). E’ un ulteriore passo in avanti verso il potenziamento. La presentazione del 6 aprile 2011... Da allora ne abbiamo fatta di strada! Un’azione del nostro settore minirugby 5
A sinistra: la presentazione del nuovo Geas Rugby Sesto, con il presidente della Polisporti- va, Giorgio Oldrini (a destra). Sotto: la mischia del Geas Rugby Sesto durante un’amichevole. Da allora, con graduale e costante crescita, il Geas Rugby Sesto si sta radicando sul territorio, allargando i propri orizzonti e rap- presentando una solida realtà di riferimento per tutti gli appas- sionati di palla ovale in città e per l’insieme dell’hinterland setten- trionale. Inoltre, punta decisamente alla creazione di un vivaio, per la valorizzazione dei più piccoli, avvicinandoli al rugby. 6
2. Il Geas Rugby Sesto oggi Oggi il Geas Rugby Sesto San Giovanni ha messo radici. Coinvolge decine di persone dai 6 ai 50 anni e continua la sua collaborazione con il Rugby Velate e l’Iride Cologno. Un gruppo di circa cinquanta giocatori ruota attorno alla prima squa- dra (seniores) che condivide spazi e risorse con il Rugby Velate. Per la terza stagione insieme, la squadra milita nel girone 3 del campiona- to lombardo di serie C. I risultati ottenuti finora? Ben al di là di ciò che ci si sarebbe potuto attendere: nel campionato 2012/13 il “Velesto” ha centrato il quarto posto in campionato, sfiorando l’accesso ai pla- Sopra: seniores in azione (foto Roberto Testini). Sotto: minirugby. yoff nella sua seconda stagione agonistica! Più ostico il campionato 2013/14, per via della riunificazione dei campionati di “C” e di “C Elite”, che ha portato i ragazzi allenati da Fabio Chiesa a confrontarsi con avversari che militavano in serie B fino all’anno scorso. Oltre al settore seniores, il progetto originario del presidente Lu- suardi ha visto la luce: sono una quarantina i ragazzini che frequen- tano regolarmente e con grande entusiasmo il minirugby e il settore giovanile (coadiuvato dall’Iride Cologno). Nel settembre 2012 si è anche svolto al centro Manin di Sesto il primo torneo/concentramen- to del settore minirugby, cui hanno partecipato, oltre al Rugby Sesto organizzatore, l’Iride Cologno, il Rugby San Donato e il Paullo. 7
Infine, il settore degli “old”: un gruppo di over35 che pur non aven- Le prime stagioni agonistiche do più l’età né il tempo per competere in prima squadra non rinuncia Sono bastati pochissimi mesi di allenamento, e tanto entusiasmo, alla travolgente passione della palla ovale e ricopre un ruolo di grande perché i novelli rugbisti sestesi si buttassero nella mischia – è il caso importanza come volontario collante della società. Una compagine di dirlo! – di una competizione agonistica. Lo hanno fatto unendo che ha scelto per sé il nome di “Old Lokomotiv Sesto”. Anche in que- coraggio e caparbietà a un po’ di esperienza in più degli amici del sto caso, ben saldo il gemellaggio con i cugini colognesi dei “Bold”. Velate Rugby, società storica con la quale il Rugby Sesto ha dato La società è guidata da un Direttivo di una decina di persone, tutte vita a un fruttuosissimo gemellaggio con diversi scopi: unire forze volontarie, capeggiate dal presidente. e risorse; allargare il proprio orizzonte; ovviare alla mancanza di un vero e proprio campo da rugby sul territorio di Sesto San Giovanni. Per la prima stagione di serie C regionale Fir (girone 4 Lombar- Sotto: il gruppo degli Old Lokomotiv e dei Bold Cologno in trasferta per un torneo sul campo di Rovigo. dia), i seniores del “Velesto” (nome ufficioso della fusione tra Sesto e Velate) si sono allenati tra Sesto e Brianza, e hanno disputato le loro partite casalinghe al comunale di Velate. Lusinghieri i risultati sul campo, dove i biancoazzurri esordienti hanno dimostrato di tenere testa alla maggior parte degli avversari; e chi era pronto a scommet- tere che una formazione nata dal nulla o quasi non avrebbe incassa- to un solo successo di fronte ad avversari ben più navigati è rimasto deluso: il Velesto ha terminato la stagione 2011/12 al settimo posto del girone, vincendo cinque match. Per la seconda stagione, stessa formula, con Alfio Lusuardi sulla tolda del comando anche in panchina, affiancato dagli allenatori in seconda Stefano Mannini e Roberto Staffa, e dal preparatore atletico 8
Le strutture La base operativa del Geas Rugby Sesto è il Centro Sportivo “Manin”. La squadra seniores ha finora tenuto un allenamento set- timanale e disputato le partite domestiche di campionato sul campo comunale di Velate, ma il Manin resta il fulcro del progetto a medio e lungo termine per la società sestese. Struttura d’avanguardia inau- gurata all’inizio degli anni Ottanta, oggi questo centro necessitava di un rilancio e di una ristrutturazione complessivi, su cui proprio il Geas Rugby Sesto ha apportato il proprio contributo in alcuni pochi mesi di presenza. Oltre ad aver riportato all’uso il campetto di alle- namento del calcio, l’Asd ha fortemente chiesto (e ottenuto), grazie alla credibilità dei suoi progetti, che il campo principale – circondato Il centro Manin in una immagine di qualche anno fa, quando era ancora dedicato princi- da una pista di atletica e da capienti tribune (3.590 posti complessi- palmente al calcio. vi) – fosse adibito alla palla ovale. Ezio Letizia. Sempre “Velesto”, e sempre tanta determinazione. Gli Il ritorno all’utilizzo di questo grande spazio è iniziato nell’autun- esiti sono entusiasmanti: il Velesto termina la stagione al quarto posto no 2012, con l’utilizzo del campo principale, ufficialmente destinato in classifica, davanti a Como, Bergamo, Paullo, Livigno e San Donato. al rugby dall’Amministrazione Comunale. Nel mese di giugno 2013 Nel 2013/14, cambio in panchina, per permettere ad Alfio Lusuardi è anche stata finalmente realizzata la posa dei pali ad H e avviata la di dedicarsi a tempo pieno alla presidenza e al minirugby. A guidare i completa riqualificazione del campo principale, con la rimozione seniores sestesi, Fabio Chiesa, bresciano dalla lunga e provata espe- di parte della pista d’atletica in disuso. Sempre grazie al grandissi- rienza. Più modesti i risultati, come detto in virtù di un salto di livello mo sforzo della società sestese, anche le strutture che circondano il difficilissimo per i sestesi. terreno di gioco (spogliatoi, aree verdi, ecc) sono state ampiamente 9
ristrutturate. Il risultato è un campo da rugby omologato per partite fino all’Eccellenza (massima serie nazionale) e internazionali. Uno sforzo enorme, per cui il Geas Rugby cerca anche il supporto di part- nership private, oltre che della Fir. Il Manin offre uno straordinario potenziale di sviluppo e di visibilità, oltre a un’invidiabile posizione logistica, trovandosi a pochi metri dall’uscita Cologno Sud/Sesto Sud della tangenziale Est Milano. Il 17 e 18 maggio 2014, l’inaugu- razione ufficiale di questa nuova grande struttura rugbistica, con il primo Sesto Rugby Fest: una due giorni di gioco, festa, musica, vo- lontariato, ristorazione, allegria... Sotto e a destra: due immagini del Manin dopo i lavori di riqualificazione “ovale”. In basso a destra: la nuova maglia 2013/14 del Geas Rugby Sesto. 10
Il Geas Rugby intende proseguire il lavoro perché proprio il Manin di Sesto San Giovanni possa divenire un impianto in gra- do di fare da riferimento per l’intero hinterland, se non per tutta la provincia di Milano, storicamente carente di strutture dedicate alla palla ovale. 11
3. Partnership, spazi e opportunità Con decine di tesserati e altrettante famiglie coinvolte, il Geas Hanno già scritto di noi: Rugby Sesto San Giovanni intende crescere ancora. Per farlo, ha bisogno del sostegno e del supporto non solo dell’immancabile e • Marco Pastonesi su Onrugby.it generosissimo volontariato, ma anche di accertate professionalità. • La Gazzetta dello Sport Alcune di esse fanno già parte del progetto: dalla preparazione at- • Massimo Calandri su Repubblica.it letica alla comunicazione. • Il Giorno – edizione Sesto-Cinisello Ma il Geas Rugby ha anche necessità di risorse. Alcuni partner • DotRugby.it hanno già raccolto la sfida, accettando di supportare il progetto. • Nuovasesto Ai suoi partner, la società offre: • Il Corriere di Sesto • Sestonotizie.it • spazi e visibilità sulle proprie maglie ufficiali • Il Gazzettino di Sesto San Giovanni • spazi e visibilità sul merchandising ufficiale • Lo Specchio di Sesto • spazi e visibilità tramite striscioni e banner al Centro Sportivo Manin di Sesto San Giovanni • spazi e visibilità nell’ambito delle manifestazioni che or- ganizza regolarmente (eventi, tornei, fiere) • spazi e visibilità sul sito internet ufficiale del club: www. geasrugbysesto.it, sulla pagina Facebook e nei comunicati stampa preparati e diramati regolarmente dal servizio stampa societario 12
4. Sponsor e sostenitori Hanno già deciso di sostenere il Geas Rugby Sesto: Contatti: • Billa – supermercati (sponsor minirugby) Alfio Lusuardi, presidente: • Edisis – porte e finestre t. 347.44.03.590 (dopo le 14.00) • Ilcotre – scatolificio Yuri Maderloni, consigliere: t. 338.66.44.148 • Prop rugby shop – articoli rugbistici Maurizio Casadei, resp. minirugby e giovanile: • Rugby Ping-Pong e... – articoli sportivi t. 340.24.79.416 (dopo le 14.00) • Mitik team – abbigliamento sportivo e tecnico Danilo Fondrini, referente “old” (over35): • Spylosophy – sicurezza elettronica e fisica t. 340.31.16.277 • Caffè corretto – ristorazione Samuel Cogliati, relazioni esterne e ufficio stampa: t. 339.31.08.809 • Spazio A – ristorazione rugby.sesto@gmail.com www.geasrugbysesto.it 13
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