La ricerca per validare il modello di educazione speciale per l'inclusione - Lucio Cottini - SUPSI
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La ricerca per validare il modello di educazione speciale per l’inclusione Lucio Cottini Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale
La ricerca evidence based L’Evidence Based è un orientamento di ricerca che cerca, da un lato, di raccogliere e documentare, attraverso evidenze sperimentali, cosa risulta efficace e cosa no e, dall’altro, di tradurre tale conoscenza in specifiche raccomandazioni (linee guida)
Quello che non va bene per noi: il modello E.B.M. duro Un esempio: le linee guida sull’autismo “[…] tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (applied behavior intervention, ABA): gli studi sostengono una sua efficacia [….] e consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico”. I dubbi degli insegnanti restano q“Si deve forse pensare di replicare a scuola il percorso che viene fatto il pomeriggio nel servizio riabilitativo?”; q“Ma in questo modo non si enfatizzano solo percorsi separati?”; q“Come sfruttare al meglio l’ambiente naturale e la presenza degli altri bambini?”; q“Devo essere guidato da un supervisore ABA; ma non sono io l’esperto della didattica?”.
L’universo della ricerca Quale ricerca nella prospettiva E.B.E.? Ricerca sui Ricerca sul gruppi soggetto singolo Metodi misti Ricerca qualitativa Revisioni Meta-analisi sistematiche
Qualche mito da sfatare 1. Un metodo vale l’altro, basta che l’insegnante ci creda e lo pratichi con passione 2. Per formare gli allievi è importante la didattica, non la valutazione 3. Bisogna abolire la lezione frontale 4. Le tecnologie migliorano l’apprendimento 6. Tanti più stimoli informativi si offrono tanto meglio è 7. La diversità degli allievi nelle classi inclusive porta all’esigenza di pensare un programma per allievo 8. Dovendosi dedicare anche agli allievi con difficoltà, quelli dotati risultano svantaggiati
La qualità dell’inclusione scolastica: come valutarla? Lucio Cottini (Università di Urbino)
http://includere.uniud.it
Le dimensioni l’inclusione Autovalutazione della qualità dei processi inclusivi 1 promossi dalla mia scuola Creare Produrre culture politiche inclusive inclusive Sviluppare pratiche inclusive Booth T. e Ainscow M. (2002), Index for Inclusion: developing Dimensione A: Creare culture inclusive learning and participation in schools. PDF disponibile sul sito web: www.csie.org.uk. 2
Autovalutazione della qualità dei processi inclusivi Come possiamo valutare promossi dalla mia scuola2 l’inclusione? Unità di ricerca di Udine e Perugia Dimensione A: Creare culture inclusive Domande Indicatori per la risposta Punteggio3 (0 – 1 – 2) a. Non si registrano resistenze da parte di nessuno (dirigente, 1. La mia scuola (e la mia insegnanti, altro personale) nei confronti dell’inserimento di ciascun classe) accoglie bambino (bambini con disabilità anche gravi, con disturbi positivamente ogni dell’apprendimento, provenienti da altri paesi, etc.) …2… bambino? b. I risultati positivi di ogni bambino, anche di quelli più in difficoltà, vengono apprezzati e festeggiati da tutti. …1… c. Le differenze di ogni bambino sono affrontate in classe e apprezzate (deficit, differenze culturali, etc.). …0… d. Vengono previsti eventi per promuovere l’accoglienza dei nuovi alunni …0… e. Le informazioni in classe sono disponibili e comprensibili per tutti (ad esempio, sono tradotte in più lingue, rese disponibili in Braille, …0… audioregistrate, presentate con immagini, etc.) Punteggio totale riferito alla domanda4 …3… a. Le famiglie sono informate adeguatamente sul progetto della scuola 2. La mia scuola e su tutte le iniziative che vengono messe in atto, con modalità e interagisce messaggi che possono essere compresi indipendentemente dal livello positivamente con ogni e dalla provenienza culturale. …2… famiglia? b. Si cerca di coinvolgere con modalità diverse quelle famiglie che tendono a non rispondere alle sollecitazioni e non partecipare alle iniziative della scuola. …0… c. Esistono opportunità per ogni famiglia di discutere della situazione dei propri figli, anche al di fuori di quelle istituzionali. d. Vengono apprezzati allo stesso modo tutti i contributi che le famiglie …1… riescono a dare per lo svolgimento adeguato dell’attività scolastica. e. Vengono messe in campo iniziative che coinvolgano le famiglie ad …1… apprezzare la dimensione inclusiva (ad esempio: conferenze e percorsi formativi sull’inclusione, incontri tra famiglie, conoscenza delle diversità culturali, ecc.).. …1… Punteggio totale riferito alla domanda …5…
Come possiamo valutare l’inclusione? Dimensione B: Produrre politiche inclusive Domande Indicatori per la risposta Punteggio (0 – 1 – 2) 1. Gli insegnanti che a. Ai nuovi insegnanti vengono date le indicazioni di base necessarie vengono nominati per la sul funzionamento della scuola e sul suo progetto inclusivo. …2… prima volta nella mia b. Ai nuovi insegnanti vengono presentate le situazioni degli allievi in scuola sono aiutati a maniera dettagliata. …2… conoscere l’ambiente e c. Ai nuovi insegnanti vengono chieste informazioni sulle esperienze e gli allievi? competenze personali, al fine di poterle opportunamente impiegare …1… per la promozione del progetto inclusivo della scuola. d. Gli insegnanti che da tempo insegnano nella scuola evitano di …1… costituire un gruppo a se stante, che di fatto tende a marginalizzare i nuovi arrivati. …0… e. Le osservazioni dei nuovi insegnanti sul funzionamento della scuola vengono prese in seria considerazione, per l’apporto di novità che possono dare. …6… Punteggio totale riferito alla domanda 2. Nel POF viene messo in a. Il POF dichiara con chiarezza e forza la vocazione inclusiva della evidenza che la scuola è scuola nei confronti di tutti gli alunni della comunità locale. …2… aperta e facilita b. Il POF della scuola è presentato (almeno in una versione sintetica) l’iscrizione di ogni anche in altre lingue per favorire la lettura da parte di tutti i gruppi …0… bambino della etnici. comunità? c. La scuola si sforza di superare gli ostacoli alla partecipazione di tutti i gruppi etnici presenti sul territorio con iniziative di vario tipo …1… (coinvolgendo le istituzioni e le associazioni, contattando le famiglie, ecc.). …2… d. I bambini che provengono da altri paesi e che arrivano nella scuola ad anno iniziato sono accolti e coinvolti opportunamente. e. I bambini nomadi, migranti o presenti temporaneamente nella zona …2… sono accolti e coinvolti nelle attività della scuola. Punteggio totale riferito alla domanda …7… 3. La scuola mette in primo a. La scuola tiene conto delle indicazioni della normativa nazionale e piano la promozione di locale per migliorare ogni anno l’accessibilità della scuola …2… iniziative per eliminare o b. Quando si prevedono adeguamenti all’accessibilità degli edifici ridurre ogni forma di scolastici, vengono tenuti prioritariamente in considerazione i barriera (strutturale bisogni degli alunni non udenti, non vedenti, ipovedenti, con …2… comunicativa, etc.)? problemi fisici, intellettivi o relazionali. c. La scuola si impegna attivamente nel rendere accessibili non solo le aule, ma anche gli altri spazi utilizzati nelle attività didattiche (i giardini, le segreterie, i corridoi, i bagni, gli spazi ricreativi, le …1… palestre, le bacheche, etc.). d. Vengono richiesti e tenuti in considerazione i pareri delle associazioni di persone con disabilità relativamente all’accessibilità. …1… e. Quando necessario vengono richieste figure di supporto per abbattere le barriere di comunicazione (interpreti del linguaggio dei segni, …2… esperti per la comunicazione aumentativa e alternativa, etc.). Punteggio totale riferito alla domanda …8… 4. Le procedure che a. Nell’organizzare le classi, viene fatta attenzione alle amicizie e alla vengono adottate per la presenza di alunni che parlano la stessa lingua madre. …2…
Come possiamo valutare l’inclusione? Dimensione C: Sviluppare pratiche inclusive Domande Indicatori per la risposta Punteggio (0 – 1 – 2) 1. La didattica fa ampio a. L’organizzazione delle attività didattiche prevede numerose riferimento a attività di gruppo, finalizzate a promuovere forme di …1… metodologie inclusive apprendimento cooperativo. che facilitano l’attività in b. La composizione dei gruppi è eterogenea e non fissa, in modo gruppo? che tutti abbiano l’opportunità di lavorare con compagni diversi per origine, genere, appartenenza etnica, competenze, etc.. …1… c. Per supportare alunni che presentano difficoltà di vario tipo sono organizzate forme di tutorato da parte di compagni maggiormente capaci (tutoring). …0… d. Vengono proposte attività didattiche finalizzate alla conoscenza delle emozioni proprie e altrui e allo sviluppo di competenze …2… socio-emotive. e. I lavori esposti in classe valorizzano il lavoro cooperativo e non …1… solo i risultati individuali. Punteggio totale riferito alla domanda …5… 2. Le attività didattiche a. I materiali didattici riflettono le origini etniche, l’esperienza e gli facilitano la conoscenza interessi di tutti gli alunni. …1… delle differenze e b. Le lezioni considerano gli interessi sia dei ragazzi che delle l’apprezzamento delle ragazze. stesse? c. Le attività di apprendimento sviluppano una comprensione delle …2… differenze di origine, cultura, appartenenza etnica, genere, abilità, religione, etc.. d. Gli alunni hanno opportunità di comunicare con bambini e …2… ragazzi di paesi delle aree economicamente più ricche o più povere del mondo con varie modalità (epistolari, attraverso …1… forum, social network, etc.) e. Le situazioni di disabilità e le altre forme di bisogni speciali sono …0… oggetto di studio e discussione durante le attività didattiche. Punteggio totale riferito alla domanda …6… a. L’insegnamento viene progettato per sostenere l’apprendimento, 3. L’insegnamento è progettato piuttosto che per stare al passo con il programma. …1… e condotto tenendo presenti le b. La progettazione scolastica tiene in considerazione e cerca di capacità di apprendimento di ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni particolari alunni (ad esempio prevedendo misure compensative per allievi con disturbi specifici di apprendimento, con deficit di attenzione e iperattività, etc.). …2… c. Vengono adottati diversi stili di insegnamento per poter rispondere meglio ai differenti stili di apprendimento degli allievi (ad esempio: non ci si limita a spiegazioni verbali, ma vengono promosse forme di visualizzazione, attività pratiche, etc.). …1… d. Vengono adattati i tempi delle attività didattiche alle esigenze particolari dei alunni. …1… e. Vengono coinvolti ed utilizzati operatori con specifiche competenze quando necessario (ad esempio: interpreti del …1… linguaggio dei segni o altri mediatori linguistici, etc.). Punteggio totale riferito alla domanda …6…
Come possiamo valutare 5 Prospetto riassuntivo l’inclusione? 100 75 50 25 Creare culture Produrre politiche Sviluppare pratiche inclusive inclusive inclusive
Focus group Group composition: •32 insegnanti di scuola di vari ordini di scuola con almeno 10 anni di esperienza; •7 Dirigenti Scolastici. Obiettivi •Item analysis: definire quali item dovevano essere mantenuti. •Valutare l’organizzazione generale della scala. •Inclusione nella scuola o nella classe?
Studio pilota1 (40 scuole): il sistema di valutazione Oltre il 45% delle risposte si collocano nella posizione mediana (1). • Decisione: Scala Likert con 4 indicatori di risposta
Studio Pilota 2: Ci sono item nella scala che hanno poca rilevanza? Campione 120 scuole. “Vi chiediamo di esprimere una valutazione da 1 a 10 su ciascun indicatore della scala, fornire il vostro parere su quanto ogni indicatore sia importante per valutare la qualità dell’inclusione a scuola. Il punteggio 1 rappresenta la valutazione più bassa (“Non ha alcuna rilevanza per valutare l’inclusione scolastica”) e 10 quella più alta (“E’ un aspetto fondamentale nella valutazione dell’inclusione scolastica”)”
Studio pilota 3: eventuale effetto “soffitto” o “pavimento” di alcuni item Campione 120 scuole. Valutazione del livello di inclusione effettuato dal team docenti.
Studio pilota 4: ricerca di indicatori oggettivi Campione 120 scuole •Esempio •
Analisi psicometriche Campione 120 scuole Alpha di Cronbach Analisi fattoriale Accordo fra valutatori Da sviluppare Standardizzazione della scala.
Scala di valutazione della Qualità dei Processi Inclusivi promossi dalla Scuola Analisi fattoriale FATTORE 1 FATTORE 2 15 item 15 item Organizzazione Didattica Dimensione A Dimensione B Dimensione C Culture inclusive Politiche inclusive Pratiche inclusive Scala
SCALA DI VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITÀ Riferimento all’Index dell’inclusione Analisi degli item Studio pilota Prove di affidabilità e validità Analisi fattoriale Fattore 1 Fattore 2 Organizzazione Didattica inclusiva inclusiva
http://includere.uniud.it http://www.fupress.net/index.php/formare/article/view/18512
SCALA DI VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITÀ
Attribuzione dei punteggi
Nelle scuole più inclusive si apprende anche meglio? Scala Alta primaria (4° e 5°) 40 classi della inclusività Valutazioni degli allievi su abilità strumentali e socio- Bassa emotive inclusività
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