La dieta non per capriccio ma per necessità
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Cover story / Alimentazione La dieta non per capriccio ma per necessità Di Susanna Neuhold e Miriam Cornicelli Le diete di esclusione, compresa quella Responsabile Nazionale Area Food AIC gluten free, risolvono i problemi di educazione alimentare gruppo aic alimenti@celiachia.it sovrappeso e obesità? Quale fondamento dietista@celiachia.it scientifico hanno i test per diagnosticare Negli ultimi decenni stiamo assistendo ad un le intolleranze alimentari? E i celiaci, ci drammatico aumento dell’obesità, del diabete perdono o ci guadagnano dalla dilagante mellito di tipo 2, della sindrome metabolica e delle malattie cardiovascolari in tutte le fasce moda del senza glutine? d’età, a causa della modifica degli stili di vita, sempre più sedentari e sempre più orientati ad una alimentazione eccessiva e squilibra- ta (Quaderni del Ministero della Salute, n. 25 Ottobre 2015). Questa “emergenza sanitaria” spinge i sistemi sanitari a incentivare l’edu- cazione alla salute e ai corretti stili di vita, basati su una alimentazione bilanciata e una regolare attività fisica. Tale emergenza, se pur pericolosa, è risultata allo stesso tempo attra- ente per molti, scatenando un vero e proprio traffico di terapie promettenti, in grado di 34 1.2017 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 34 27/02/17 15:29
offrire “sempre di più e un miglior risultato” ma “con sempre minore fatica”, e magari “nel minor tempo possibile”. Questa confusione, purtroppo, spinge anche moltissime perso- ne a rivolgersi sempre più al fenomeno del- le cosiddette popular diet o “diete alla moda”. Diete raramente valide dal punto di vista scientifico, che promettono di far dimagrire velocemente, molto e per sempre, sfruttando il bisogno dei soggetti che vogliono o devono perdere peso. In Italia, le persone che seguo- no uno specifico regime alimentare (anche se non solo per dimagrire) sono circa 16,9 milio- ni (fonte: Rapporto Coop 2016). Il fenomeno è ampliato dalla Rete e dai social network, in un momento storico dove è ormai diventato faci- le e immediato accedere a qualsiasi informa- zione: un’informazione che, sempre secondo il Ministero della Salute, “il più delle volte è insufficiente e scorretta”. L’articolo “Popular diets: A Scientific Review”, di Marjorie R. Freedman, Janet King e Eileen Kennedy, uscito su Obesity research nel 2001, già offriva dati impressionanti: una ricerca nella sezione “libri” di Amazon.com usan- do il termine “perdita di peso” (in inglese) rivelava che ben 1.214 volumi rispondevano a questa ricerca. Lo stesso articolo segnalava come nella persona sovrappeso l’aspettativa di perdere peso sia spesso irrealistica anche rispetto ai migliori trattamenti individua- ti dalla scienza. Per questa ragione, e per la teristiche “salutistiche” (+1,6%), diffusione ormai universale di un modello tra cui ritroviamo anche i prodotti fisico che esalta la magrezza, le persone sono “senza”, tra cui il “senza lattosio” spesso vittima delle popular diet anche quan- e, naturalmente, il “senza glutine”, do, nella maggioranza dei casi, non hanno che raggiunge, sempre secondo il alcun fondamento scientifico e rischiano solo rapporto Coop, il +20,6% delle vendite di produrre delusione, squilibri nutrizionali e in valore nel 2015. anche il noto “effetto yo-yo”. La ricerca del- In questo panorama emerge la moda delle la perdita di peso comporta anche un grande “intolleranze alimentari”, spesso diagnosti- investimento economico in libri, visite presso cate da “non-specialisti” in maniera del tut- presunti “specialisti” spesso improvvisati e to inappropriata e considerate erroneamente acquisto di prodotti. La popular diet si aggan- causa dell’aumento di peso. Per questo alcune cia difatti anche al florido mercato della “diet tra le più importanti società scientifiche ita- industry”. Anche in Italia, infatti, è in crescita liane che si occupano di alimentazione e nu- il mercato dell’“altro cibo”, come lo definisce trizione hanno deciso di redigere e diffondere il Rapporto Coop 2016 (www.italiani-coop.it/ una posizione comune (Position Statement) su rapporto-coop-2016): pillole, barrette, budi- “Allergie, intolleranze alimentari e terapia ni, frullati, zuppe e beveroni, cibi sostitutivi nutrizionale dell’obesità e delle malattie me- che limitano l’apporto calorico. Crescono allo taboliche”, partendo da una analisi razionale stesso modo anche tutti i prodotti con carat- della documentazione scientifica alla base 1.2017 35 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 35 27/02/17 15:29
Cover story / Alimentazione di questo fenomeno e valutando l’evidenza Disinformazione disponibile sul legame allergie/intolleranze Il vero pericolo della “Tutti malati, alimentari e sovrappeso/obesità. L’obiettivo nessun malato” del lavoro è stato quello di fornire al mon- moda della dieta sg è do scientifico e professionale un riferimento Questo era il grido di allarme condiviso su questo dilemma di forte impat- che venga considerata lanciato da AIC sulle pagine di questa stessa rivista nel luglio to sulla popolazione, sfatando il mito che le intolleranze alimentari possano essere causa un “capriccio” e non una 2013. AIC segnalava il rischio di un aumento di peso e che, viceversa, una terapia essenziale della disinformazione, in cui dieta di esclusione possa aiutarci a perdere si confondono celiachia, altre peso. Da una approfondita analisi critica de- patologie ancora sconosciute gli studi disponibili sull’argomento si è giunti convincere le persone che, oltre al sovrappe- e oggetto di ricerca, come alla conclusione che esistono evidenze solide so, questi alimenti siano fonte dei più svariati la “sensibilità al glutine”, stili per affermare che le intolleranze alimentari sintomi e disturbi fisici. Questa la sorte desti- alimentari e mode, dove tutto e l’obesità siano due patologie indipenden- nata al glutine e alle farine che lo contengono, viene banalizzato in un “tutti ti tra loro e che il ricorso a regimi alimentari messe al bando da tutto un filone di stampa malati, nessun malato”, che restrittivi, basati su test diagnostici di “intolle- dedicata, blogger e presunti specialisti. produceva effetti negativi. ranza o allergia alimentare” per il trattamento Sempre secondo i dati di BBC News Magazi- Già allora, infatti, AIC vedeva di sovrappeso o obesità, sia privo di qualsia- ne, negli USA il 29% delle persone adulte sta alcuni preoccupanti segni si fondamento scientifico. Trovate, nei box/ cercando di evitare il glutine. Se escludiamo correlati alla moda del senza interviste che corredano questo articolo, due chi soffre di celiachia (1% della popolazione, glutine: in particolare nel approfondimenti sul documento e sul preoc- anche se sappiamo che questo valore non è caparbio impegno della cupante fenomeno che tratta. ancora raggiunto in nessun Paese: l’Italia, che Commissione Europea che è all’avanguardia nelle diagnosi, si attesta at- non aveva voluto riconoscere Quando il glutine viene messo al bando torno al 30% di quell’1%), resta un buon 28% che i celiaci sono categoria Tra le diete di esclusione oggi più popolari, (più di 80 milioni di persone!) che in America vulnerabile della popolazione soprattutto all’estero, troviamo ovviamente la cerca di non mangiare alimenti contenenti ed i prodotti senza glutine dieta senza glutine, ormai una vera e propria glutine. la loro essenziale terapia, moda da star dello spettacolo e sportivi. Ma lo fa davvero? Lo stesso articolo cita due portando alla revisione del Un interessante articolo del giornalista Wil- dati antitetici: il 41% delle persone adulte quadro normativo europeo liam Kremer, “The great gluten-free diet fad” americane è convinta che la dieta senza gluti- relativo agli alimenti destinati (La grande mania della dieta gluten-free), pubbli- ne sia di beneficio a tutti ma, e questo è il dato ad una alimentazione cato su BBC News Magazine (www.bbc.com/ rassicurante, un altro 44% ritiene che questa particolare (ADAP), da cui news/magazine) nel luglio 2015, mostra i invece sia una sciocchezza. Se, quindi, l’al- venivano derubricati gli trend su Google della ricerca dei termini “glu- larme lanciato da esperti autorevoli e Società alimenti per celiaci. In questo ten free” e “Celiac”. È impressionante vedere scientifiche viene colto da parte della popo- intervento del legislatore come - mentre le ricerche sulla parola celia- europeo, concretizzatosi chia siano sostanzialmente invariate nel nu- nel Regolamento 609 del mero tra il 2004 e il 2015 - dal 2009 si assiste 2013, AIC leggeva “una ad una vera e propria esplosione della banalizzazione della celiachia ricerca del termine “gluten free”, con e un declassamento del picchi agganciati alle dichiarazioni celiaco da paziente a mero sulla propria dieta esternate da consumatore, favoriti dalla vip del calibro di Miley Cyrus, diffusione di informazioni più Gwyneth Paltrow e Novak funzionali al mercato che alla Djokovic. tutela della salute”. Rischi La moda della dieta senza tuttora attuali nel panorama glutine si situa nel solco del- nazionale e internazionale a le diete di esclusione, che causa della “moda del senza promettono miracoli esclu- glutine”. dendo uno o più alimenti che vengono demonizzati, tanto da 36 1.2017 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 36 27/02/17 15:29
lazione (quel 44% che ha capito che il gluti- confezionati utilizzati dai celiaci per sosti- ne non è un problema per chi non è celiaco), tuire la pasta e il pane tradizionali, i biscotti, il rischio che la dieta senza glutine sia vista le merendine, ecc. Pur assistendo periodica- come “un capriccio” diventa reale. Chi segue mente a grida di allarme sulla scarsa qualità la dieta senza glutine per moda, infatti, spes- di questi prodotti, le indagini svolte da AIC sui so lo fa in maniera non continuativa, senza principali marchi in commercio nel mercato quel rigore che richiede la celiachia. Se ci sono italiano mostrano una sostanziale sovrappo- persone convinte che il glutine sia “tossico per sizione nei profili nutrizionali (quantitativi di tutti”, che seguono una dieta di esclusione del calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri sempli- glutine “quando viene comodo”, questo at- ci, fibra, sale) con gli analoghi convenzionali teggiamento può confondere l’opinione pub- disponibili negli scaffali dei supermercati, di- blica, scambiando chi è malato con chi non lo mostrando quanto non sia opportuna una ge- è, chi soffre di una patologia (cronica) con chi neralizzazione. Esporre i celiaci a queste grida è convinto erroneamente dei benefici di una di allarme scevre di fondamento è altrettanto dieta che è utile, sì, ma solo a quell’1% della pericoloso che diffondere il concetto di gluti- popolazione che soffre di celiachia. ne “tossico per tutti”, perché rischia di creare allarmismo tra le famiglie di chi soffre di ce- L’effetto boomerang delle diete sbagliate liachia, creando inutili paranoie e ansie in chi E così assistiamo ad una sorta di effetto boo- già deve affrontare la fatica quotidiana di una merang: se, da un lato, la grande richiesta di alimentazione “diversa”. alimenti senza glutine può favorire una più Ultimo solo in ordine di tempo, il caso di al- ampia offerta sul mercato e nella ristorazio- cuni genitori di piccoli studenti di una scuola ne di cibi adatti ai celiaci, dall’altro purtroppo elementare che, ovviamente su Facebook, si non è raro assistere ad affermazioni di profes- sono scagliati contro l’iniziativa di una no- sionisti che si occupano di nutrizione contro stra Associata, “Tutti a tavola tutti insieme”, la dieta senza glutine, considerata squilibrata che prevede in mensa, ogni sei settimane, un e addirittura “ingrassante”, perché ancorati menù senza glutine per tutti i bimbi. L’allarme a vecchi retaggi o memori dell’offerta senza era dettato, appunto, dalla “pessima qualità” glutine degli anni passati, quando ancora la degli alimenti che sarebbero stati sommini- scelta era ristretta e la gradevolezza dei pro- strati ai bimbi non celiaci. C’è voluto, ancora dotti nettamente inferiore a quella raggiunta una volta, l’intervento di AIC per chiarire che attualmente. L’AIC da sempre è attenta agli la dieta senza glutine, se condotta in modo aspetti nutrizionali complessivi della die- attento e vario secondo le Linee Guida per ta senza glutine, raccomandando al celiaco una Sana Alimentazione Italiana indicate per non solo grande attenzione nell’aspetto della la popolazione generale, non ha in sé alcuna sicurezza, e quindi nell’esclusione del glu- controindicazione per una persona (o bam- tine dalla propria alimentazione, ma anche bino) non celiaca. Ancora più nel caso speci- fornendo consigli dietetici e suggerimenti fico, dove solo saltuariamente la scuola offre pratici per seguire una dieta sana e varia, al un menù senza glutine per tutti all’interno pari di una persona non celiaca. L’attenzione di una lodevole iniziativa che ha l’obiettivo di AIC si è anche concentrata sugli alimenti di aumentare la conoscenza sulla patologia 1.2017 37 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 37 27/02/17 15:29
Cover story / Alimentazione e dare un messaggio di integrazione molto importante per la crescita dei piccoli stu- denti, celiaci e non, e considerando che i Con la salute non si scherza menù scolastici nella formulazione devono comunque rispondere a specifici e rigorosi criteri nutrizionali. Per necessità o per capriccio? Ma qual è il vero pericolo della moda della dieta senza glutine? Ce lo racconta sempre Rischi e squilibri nutrizionali delle diete di William Kremer del BBC News Magazine che esclusione, particolarmente pericolose se espone nel suo articolo la storia del figliolet- to Sam, diagnosticato celiaco in tenera età: imposte a bambini e adolescenti “Anche se raramente trovo personale che non conosce la dieta senza glutine (nei risto- Di Ersilia Troiano Eliminare un alimento dalla propria dieta, ranti, ndr), mi capita a volte di cogliere sguar- Presidente Nazionale Associazione infatti, senza valutare - con un profes- di sardonici tra lo staff. Quando mia mo- Nazionale Dietisti (ANDID) sionista esperto e competente - in che glie spiegò la situazione di mio figlio ad un L’utilizzo di test di “intolleranza” con meto- modo questo possa trovare la giusta cuoco, lui rispose: “Oh, allora lui veramente di diagnostici non riconosciuti dall’eviden- sostituzione, è un elemento di rischio nu- non può assumere glutine! La maggior parte za scientifica prevede come “referto” una trizionale elevato. Il deficit nutrizionale può delle persone, quando mostro loro il menù lista nella quale, nella migliore delle ipotesi, riguardare l’apporto complessivo di ener- dedicato, cambia idea e ordina qualcosa vengono indicati gli alimenti da eliminare. gia (in eccesso o in difetto), l’equilibrio tra i dal menù convenzionale”. Il vero pericolo Nella peggiore, invece, viene consegnata principali nutrienti oppure una inadeguata della moda senza glutine è il costante e una scheda dove, con una “crocetta” o assunzione di micronutrienti. quotidiano svilimento che comporta l’es- altri simboli, come il segno +, viene indi- Oltre al rischio nutrizionale, una dieta di sere considerata un “capriccio” e non una cata la tolleranza (anche in termini di gra- eliminazione, soprattutto quando gli ali- terapia, essenziale per chi soffre di una diente, ovvero uno o più segni +) ad un menti da evitare siano parecchi, è un fat- patologia cronica. Gli sguardi sardonici, le determinato alimento. In genere l’elenco tore determinante di disagio psicologico, battute al ristorante. Quel clima generale è lunghissimo, e non è facile per i pazienti alterazione delle dinamiche relazionali e che rende il sedersi a tavola più difficile, capire quali alimenti devono eliminare e sociali, non è sostenibile nel tempo e ha lo spiegare le proprie necessità più com- quali possano continuare a mangiare. un notevole costo economico. Un altro plicato. L’ansia di non essere certi che il Questa breve introduzione, tra il serio ed aspetto fondamentale è rappresenta- ristoratore prenderà sul serio le nostre il faceto, descrive in realtà uno scenario to dal monitoraggio dell’eventuale su- raccomandazioni circa il pericolo di con- estremamente preoccupante: persone peramento dell’allergia/intolleranza per taminazione. lusingate (o semplicemente illuse) dall’i- valutare la reintroduzione degli alimenti È necessario, dunque, un grande sforzo, dea di riuscire a perdere peso a causa di esclusi e tornare a dieta libera. A questi da parte di tutti i portatori di interesse - una intolleranza, che si sottopongo a diete test infatti non segue un controllo, motivo pazienti, operatori della salute, società incongrue o all’eliminazione ingiustificata per cui queste diete “autogestite” vengo- scientifiche, giornalisti, industria alimen- di alimenti in nome di una patologia ine- no protratte per periodi lunghi senza mo- tare e ristoratori - affinché sia arginato il sistente. La questione assume maggiore nitoraggio. Per concludere, la moda delle pericoloso fenomeno delle popular diet. Il gravità se si pensa che spesso a queste intolleranze alimentari e le conseguenti documento di cui parliamo in questo nu- “indebite sottrazioni” vengono sottoposti diete di esclusione rappresenta il paradig- mero è una importante iniziativa a questo anche bambini e adolescenti. ma perfetto della risposta inadeguata alla riguardo. AIC non è sola nella sua azione Come il Position Statement dichiara con necessità di cura, ovvero una terapia inu- di diffusione della corretta informazio- chiarezza, l’utilizzo di regimi alimentari tile a risolvere le vere cause che portano ne sulla dieta senza glutine, i celiaci non restrittivi, basati su test diagnostici di “in- al sovrappeso ed all’obesità e che non è sono soli nella loro fatica quotidiana di tolleranza o allergia alimentare” per il trat- esente da rischi. Ricordiamo sempre che vivere il momento del pasto come deve tamento del sovrappeso e dell’obesità, è quando si parla di alimentazione è di salu- essere: un momento di nutrizione, di be- privo di qualsiasi fondamento scientifico. te che si sta parlando. E che con la salute nessere, di piacere, di relazione e condi- Soprattutto, non è esente da rischi. non si scherza. visione. u 38 1.2017 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 38 27/02/17 15:29
Intervista alla coordinatrice sulle evidenze scientifiche stimare dal momento che scientifica del Position Statement, esistenti sul tema. Ne par- questi test vengono spesso liamo con Rosalba Giacco, somministrati ed eseguiti da sulla mancanza di correlazione del CNR-Istituto di Scienze figure professionali e non (e tra presunte intolleranze dell’Alimentazione di Avel- dunque veri e propri abusi- lino e membro della Società vi), di cui non si conoscono alimentari e sovrappeso Italiana di Diabetologia. formazione e competenze. Tutto questo ha portato al rosalba Dott.ssa Giacco, quali sono le ragioni che hanno portato alla Position Statement. giacco stesura di questo documento? Quali sono gli aspetti del docu- Il tema dell’alimentazione mento di maggior interesse per è oggi al centro di nume- la popolazione? «Test al limite rosi dibattiti: televisione, Il documento afferma con giornali, libri, web e social forza che non esiste un network veicolano tanti - e legame tra le intolleranze della stregoneria» molto spesso controversi alimentari ed il sovrappe- - messaggi, troppe volte so/obesità, e che escludere basati su teorie e presup- alimenti singoli o intere posti molto lontani dalla categorie di alimenti dalla cosiddetta “medicina basata dieta al fine di perdere peso sulle evidenze scientifiche”. non è una strategia adat- Di Susanna Neuhold Ovviamente, se i consigli ta né tanto meno salutare. alimenti@celiachia.it dietetici vengono dispensati Bisogna imparare a diffidare Alcune delle più importanti da più fronti e non soltanto dei cosiddetti test utilizzati società scientifiche di nutri- dai professionisti competenti per “provare” questo legame, zione in Italia hanno deciso ed accreditati, il cittadino si che non trovano alcun rico- di dare un messaggio forte e trova in una situazione di noscimento da parte della chiaro alla popolazione. Con confusione e difficoltà, già medicina basata sulle prove il Position Statement su “Aller- semplicemente nel cercare di efficacia. Un esempio per gie, intolleranze alimentari e di capire “cosa credere”. tutti, il dosaggio di anticorpi terapia nutrizionale dell’o- Tra i “falsi messaggi” più IgG4 “alimento specifico”. besità e delle malattie meta- alla moda in questo mo- La positività di questo test boliche”, la Società Italiana mento vi è la convinzione non indica, infatti, una di Diabetologia (SID), l’Asso- che il sovrappeso e l’obesità condizione di allergia o ciazione Italiana di Dietetica possano essere dovuti ad intolleranza alimentare ma e Nutrizione Clinica (ADI), una intolleranza e/o aller- una “normale” risposta del l’Associazione Medici Diabe- gia nei confronti di alcuni sistema immunitario all’e- tologi (AMD), l’Associazione alimenti. Negli ultimi anni sposizione ai componenti Nazionale Dietisti (ANDID), si è infatti assistito ad una contenuti negli alimenti. la Società Italiana di Nu- vera e propria esplosione di Per non parlare di altri trizione Umana (SINU), la regimi alimentari restrittivi, test come quelli a carico Società Italiana di Nutrizione basati su test diagnostici dell’iride, elettrodermici o di Pediatrica (SINUPE) e la di “intolleranza alimen- variazione della frequenza Società Italiana dell’Obesità tare” eseguiti su differenti cardiaca, che non solo non (SIO) hanno svolto un’ana- campioni biologici (sangue, sono specifici per la diagno- lisi della documentazione saliva, capelli) e considerati si di allergia e intolleranza scientifica alla base dei adeguati per permettere alle alimentare ma neppure fenomeni delle presunte persone di perdere peso. per altri scopi diagnostici “intolleranze alimentari” e L’entità del fenomeno è e sono, pertanto, al limite una valutazione oggettiva numericamente difficile da della stregoneria. u 1.2017 39 34-39_Att_CoverStory_ok.indd 39 27/02/17 15:29
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