Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce

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Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
Covid-19, troppi incoscienti
in giro: è boom di denunce
Le persone sanzionate ieri dalle forze di polizia per i
divieti sugli spostamenti sono state 9.284 mentre venerdì, il
giorno precedente, erano state 8.187. E’ quanto emerge dai
dati del Viminale.

Quelle      denunciate       per    false      attestazioni
nell’autodichiarazione sono state ieri 54 e quelle denunciate
per violazione della quarantena 10.

I titolari di esercizi commerciali sanzionati sono stati 173 e
27 i provvedimenti di chiusura delle attività. Dall’inizio
delle prescrizioni, i denunciati sono stati oltre 182mila. In
10 giorni quelli per violata quarantena sono stati 394.
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
Sono stati 14.066 i controlli fatti ieri a Milano sul rispetto
delle normative anticovid, 15 i denunciati. Nello specifico
sono state controllate 9.878 persone, 382 sanzionate e una
denunciata per aver fatto false dichiarazioni. Per quanto
riguarda le attività commerciali, ne sono state controllate
4.188 e 14 titolari sono stati denunciati per non aver
rispettato le normative.

Finlandia, in sviluppo un
nuovo  test   per   diagnosi
veloce del Covid-19
Fare test rapidi    ed affidabili per individuare nella sua fase
iniziale questa    pestilenza del secondo millennio quale è il
corona virus sta   impegnando laboratori, scienziati e centri di
ricerca di tutto   il mondo.

Il centro di ricerca VTT ha iniziato a lavorare su un nuovo
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
metodo di test basato sul rilevamento di antigeni virali per
il virus COVID-19. L’obiettivo del test rapido è fornire agli
operatori sanitari un metodo accurato, rapido ed efficiente
sotto il profilo delle risorse per rilevare precocemente le
infezioni da coronavirus. Lo sviluppo del test rapido viene
effettuato da VTT insieme a MeVac – Centro di ricerca Meilahti
sul vaccino. Il progetto sta inoltre cercando attivamente
aziende finlandesi per unirsi alla cooperazione.

Team del MeVac – Meilahti Vaccine Research Center, foto HUS

Il metodo di test rapido si basa sul rilevamento di antigeni
virali nei campioni rinofaringei e consentirà di diagnosticare
COVID-19 in una fase precoce della malattia. Il test è
progettato per essere eseguito da personale sanitario – almeno
nella sua prima fase. I risultati, tuttavia, verranno
restituiti in modo significativamente più rapido rispetto ai
test esistenti, entro 15 minuti o meno. Il nuovo test sarebbe
inoltre notevolmente più conveniente rispetto agli attuali
metodi di prova. Lo sviluppo di anticorpi è già iniziato
presso il VTT e le prime versioni del test sono attese in
autunno.

“Poiché la situazione con l’epidemia sta peggiorando a livello
internazionale, abbiamo iniziato a cercare soluzioni
all’interno della nostra area di eccellenza. Abbiamo
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
esperienza nello sviluppo e nella produzione di anticorpi,
nonché esperienza precedente nella progettazione di test
diagnostici. È stata una decisione facile per noi iniziare a
lavorare sull’anticorpo COVID-19 “, afferma la dott.ssa Leena
Hakalahti, leader del gruppo di ricerca biosensori di VTT.

Anu Kantele, MeVac, foto HUS

La ricerca dell’HUS Helsinki, ospedale universitario, svolge
un ruolo importante nello sviluppo di anticorpi e i campioni
utilizzati nella ricerca sono stati prelevati da pazienti che
hanno avuto l’infezione da coronavirus. Il progetto è condotto
in stretta collaborazione con gruppi di ricerca guidati dal
professore di virologia dell’Università di Helsinki, Olli
Vapalahti e dalla direttrice del MeVac Vaccine Research
Center, docente di infettivologia della stessa università, Anu
Kantele.

“Mentre la ricerca avanza, esploreremo la possibilità di
utilizzare gli anticorpi sviluppati non solo per i test, ma
anche per il trattamento della malattia di coronavirus“,
afferma il professor Vapalahti.
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
Olli Vapalahti, foto Helsinki.fi

VTT ha iniziato la ricerca per sviluppare nuovi anticorpi
contro gli antigeni del virus SARS-CoV-2 con finanziamenti
interni, ma il progetto ora cerca con cura finanziamenti
aggiuntivi e partner per lo sviluppo del test rapido. La
produzione dei test e delle loro apparecchiature di analisi
potrebbe essere effettuata in Finlandia da VTT e società
finlandesi e, oltre a rispondere alle esigenze interne,
potrebbe essere venduta a livello internazionale.

Jussi_Paakkari, vice presidente VTT, foto VTT

“L’aumento della capacità di test svolge un ruolo chiave nel
monitoraggio dell’andamento dell’epidemia, ma gli attuali
metodi di test richiedono molto tempo e risorse che limitano
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
la capacità. Lo scopo del test rapido è consentire la crescita
della capacità di test e garantire la disponibilità di test
anche mentre l’epidemia è in corso ”, commenta il vice
presidente dell’area di ricerca, il dottor Jussi Paakkari del
VTT.

Il lavoro sul test rapido ora si concentra specificamente su
COVID-19, ma, una volta definita la tecnologia dei test
rapidi, lo stesso processo di sviluppo potrebbe essere
rapidamente applicato per diagnosticare anche altri virus.

Diagnostica e salute digitale sono le principali aree di
competenza di VTT con circa 80 persone che lavorano su
argomenti correlati in Finlandia nei centri di a Oulu, Espoo,
Tampere e Kuopio. Il VTT ha anche una vasta esperienza nella
progettazione di strumenti diagnostici su misura per varie
malattie. Il portafoglio tecnologico di VTT comprende tutto il
necessario per sviluppare strumenti e sistemi diagnostici
monouso; l’ente è in grado di combinare competenza su
anticorpi con la produzione in serie di strisce reattive e
accurata analisi dei dati.

VTT, Centro statale di ricerca, sviluppo e innovazione. della
Finlandia, con oltre 2000 addetti, di cui molti scienziati e
ricercatori, promuove la crescita sostenibile e affronta le
più grandi sfide globali del nostro tempo per trasformarle in
opportunità di crescita, aiutando la società e le aziende a
crescere attraverso innovazioni tecnologiche. Dispone di oltre
75 anni di esperienza nella ricerca di alto livello e
risultati scientifici.
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
la sede centrale di VTT, Helsinki, foto VTT
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
Coronavirus, Confagricoltura:
“Non c’é più tempo. Urgono
strumenti     adeguati      a
risolvere        l’emergenza
manodopera nelle campagne”
“Il tempo sta per scadere. La carenza di manodopera in
agricoltura rischia di compromettere i raccolti. Sarebbe un
fatto gravissimo in una situazione di emergenza che vede
salire ogni giorno il numero delle persone che chiede aiuti
alimentari. Abbiamo avanzato le nostre proposte e siamo pronti
a discutere con tutti, senza preclusioni. Lo strumento
migliore è quello più rapido. In pochi giorni dobbiamo trovare
una soluzione e dare una risposta alle pressanti richieste
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degli agricoltori che non vogliono perdere il risultato del
loro lavoro”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti,
torna ad evidenziare l’urgenza di attivare quanto prima gli
strumenti normativi necessari per l’impiego di personale nelle
campagne: la raccolta delle primizie nei campi in alcune
regioni è già iniziata e nelle prossime settimane entra nel
vivo con la maturazione di gran parte delle produzioni
ortofrutticole e delle lavorazioni per i raccolti d’autunno.

Confagricoltura ha già proposto alle ministre delle Politiche
agricole e del Lavoro di facilitare il ricorso alla
manodopera, dando da un lato la possibilità, solo per questa
fase emergenziale, di impiegare persone che hanno perso il
lavoro – cassintegrati o fruitori del reddito di cittadinanza
– senza far perdere loro tali diritti acquisiti, garantendo
condizioni sanitarie ottimali e l’inquadramento nell’ambito
del contratto collettivo nazionale; dall’altro di poter
utilizzare in campagna le persone che si trovano
momentaneamente inoccupate a causa del blocco di molte
attività produttive, individuando velocemente un percorso
comune, all’interno dello stesso CCNL, volto a dare garanzie a
tutti.

“Da quando abbiamo avanzato tali proposte – afferma Giansanti
– abbiamo ricevuto numerose richieste di persone pronte a
lavorare in campagna in questo periodo di necessità. Mai come
ora è evidente che occorre semplificare i passaggi
burocratici. Occorrono soluzioni immediate per dare seguito a
questa disponibilità di domanda e offerta e garantire i
raccolti”.
Covid-19, troppi incoscienti in giro: è boom di denunce
“In Italia, primo Paese europeo colpito dall’epidemia
Coronavirus, non abbiamo ancora trovato una soluzione a
un’emergenza annunciata. Il nostro appello alla politica –
conclude Giansanti – è di non perdere altro tempo prezioso e
di attivare gli strumenti più adeguati a dare risposte
concrete”.

Papa Francesco, aperti i riti
della settimana santa
Papa Francesco apre oggi i riti della Settimana santa che
precede la Pasqua, celebrando per la prima volta in streaming
da una San Pietro senza fedeli la messa della Domenica delle
palme.
“Oggi -ha detto Francecso nell’omelia – nel dramma della
pandemia, di fronte a tante certezze che si sgretolano, di
fronte a tante aspettative tradite, nel senso di abbandono che
ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: ‘Coraggio: apri il
cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti
sostiene'”.
“Siamo al mondo – ha detto ancora – per amare Lui e gli altri.

Il resto passa, questo rimane”. E ha aggiunto: “Il dramma che
stiamo attraversando ci spinge a prendere sul serio quel che è
serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che
la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura
sull’amore. Allora, in questi giorni santi, a casa, stiamo
davanti al Crocifisso, guardate il Crocifisso, che è la misura
dell’amore di Dio per noi. Davanti a Dio che ci serve fino a
dare la vita, chiediamo la grazia di vivere per servire”. Poi
Francesco lancia a tutti un invito: “Cerchiamo di contattare
chi soffre, chi è solo e bisognoso. Non pensiamo solo a quello
che ci manca, ma pensiamo al bene che possiamo fare”.

“Potrei guardare la messa della domenica di Pasqua sul mio
laptop”: ha detto il presidente americano Donald Trump, dopo
che il vicepresidente Mike Pence ha invitato a “pregare per la
salute del personale sanitario” durante il briefing della task
force anticoronavirus della Casa Bianca.

“Com’è triste che la domenica delle Palme e la domenica di
Pasqua la gente deve guardare la messa sui propri laptop, sui
computer di casa”, ha detto Trump. Il tycoon ha quindi ammesso
di aver pensato nei giorni scorsi di allentare a livello
nazionale le norme anticoronavirus, a partire da quelle legate
al restare a casa, per permettere alla gente di recarsi alle
funzioni religiose in un periodo così importante per i
credenti. “Ma poi – ha aggiunto – qualcuno ha detto: ‘davvero
vogliamo correre il rischio di rovinate tutto dopo che abbiamo
fatto così bene'”.

Caserta, morto il bimbo di 4
anni salito sul tavolino
vicino la finestra dove stava
disegnando e precipitato dal
4 piano
CASERTA – Un bimbo di 4 anni è morto stamani all’ospedale di
Caserta dopo essere caduto ieri pomeriggio da una finestra al
quarto piano dell’abitazione in pieno centro del capoluogo.
Per la Polizia di Stato si tratterebbe di un incidente;
disperati i genitori del piccolo. Secondo quanto riscontrato
dai poliziotti del reparto Volanti e della Squadra Mobile
della Questura di Caserta, il piccolo sarebbe caduto dopo
essere salito su un tavolino, sul quale era solito disegnare,
che era accanto alla finestra.

Ma ieri si è sporto troppo salendo e ha perso l’equilibrio. Il
piccolo è stato soccorso e portato all’ospedale di Caserta,
dove il medici lo hanno intubato; nonostante le condizioni
fossero gravi, sembrava che potesse salvarsi. Il bimbo, di
nazionalità romena, aveva riportato una frattura al braccio,
ma le lastre hanno anche accertato numerose fratture interne,
tra cui una al cranio; nella notte le condizioni del bambino
sono peggiorate ed è morto.
Ciampino,          tragedia
famigliare:    uccide    il
fratello a coltellate
CIAMPINO (RM) – Uccide il fratello a coltellate. E’ successo
questa mattina a Ciampino dove un uomo di 48 anni a seguito di
una lite, sembra per futili motivi, ha ucciso a coltellate il
fratello maggiore 56enne.

Dalle prime testimonianze raccolte sembrerebbe che la lite sia
scoppiata a causa dei rumori provocati dalla vittima mentre
preparava il caffè. Rumori non graditi dal fratello omicida
che si sarebbe svegliato di soprassalto instaurando la lite
col maggiore e colpendolo a morte due volte con un coltello a
serramanico.

Nell’abitazione al momento dell’omicidio erano presenti la
madre e l’altro fratello che hanno dato l’allarme chiamando i
carabinieri. Sul posto i carabinieri della tenenza di Ciampino
e della compagnia di Castel Gandolfo.
Pantelleria,        emergenza
partorienti dopo chiusura
punto nascita. La Regione
tace: Sindaco, Vicesindaco e
Presidente    del   Consiglio
iniziano sciopero della fame
PANTELLERIA (TP) – Pantelleria sta combattendo due battaglie:
una contro il Coronavirus, come tutta l’Italia, ed un’altra
per assicurare la possibilità di partorire, senza rischio
contagio alle partorienti che sono state private del Punto
Nascita isolano.

Per manifestare contro l’indifferenza alla problematica da
parte dell’Assessorato regionale alla Sanità, da ieri mattina
il Sindaco, Vincenzo Campo, il Vice Sindaco, Maurizio Caldo, e
il Presidente del Consiglio Comunale, Erik Vallini hanno
iniziato uno sciopero della fame ad oltranza.

 Pantelleria: sciopero della fame per il Punto Nascite e
 l’ospedale Nagar 04-04-2020

 Pubblicato da Comune di Pantelleria su Sabato 4 aprile 2020

L’isola è rimasta finora a contagi zero, ma si trova nella
disperata situazione di dover far partorire le gestanti per
forza sulla terraferma, perché il Punto Nascita, in funzione
fino alla fine dello scorso febbraio in deroga, è stato
chiuso.

L’ultima gestante che ha partorito a Trapani questa settimana,
da sola, senza alcuna assistenza dei familiari, ha
testimoniato un travaglio ancora più sofferto e preoccupato,
in un nosocomio adibito anche ai pazienti con Covid. Analoga
sorte per i malati oncologici che devono fare le terapie in
terraferma. Questi pazienti, più fragili, così come le donne
che devono partorire, non corrono solo un rischio costante di
contagio per sé stessi, ma nel tornare a Pantelleria,
rischiano di portare anche il contagio sull’isola.

A nulla sono valse lettere, proteste, petizioni popolari
indirizzate all’Assessore Regionale Ruggero Razza in questi
mesi. A nulla sono valsi gli appelli del Comitato delle Mamme
e del Sindaco Vincenzo Campo: i panteschi e Pantelleria non
sembrano meritare considerazione ed una risposta.

“Visto che né le vie burocratiche ufficiali, né gli appelli
accorati sono stati sufficienti a smuovere l’Assessore Razza,
che non si è nemmeno degnato di rispondere ad un’intera
comunità,” afferma il Sindaco, Vincenzo Campo, “abbiamo deciso
di iniziare lo sciopero della fame e lo continueremo fintanto
che l’Assessore Razza non ci darà delle garanzie sull’apertura
del Punto Nascita dell’ospedale Nagar. Ci troviamo nella
condizione paradossale di aver fatto sacrifici enormi per
preservare l’isola dai contagi e siamo costretti ad inviare i
nostri concittadini più fragili in territori con il virus,
mettendoli a rischio e mettendo a rischio l’isola stessa.
L’impressione è che ancora una volta si giochi sulla pelle dei
panteschi. La nostra posizione geografica e isolata ci rende
ancor più vulnerabili. Un contagio sull’isola, con un ospedale
praticamente vuoto e a 120 km dalla terra ferma,
significherebbe una strage.”
Roma,     raccolte      fondi
fraudolente per Spallanzani e
San Camillo: oscurati due
siti    e   denunciati     un
pensionato e la figlia
L’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese, sta generando
una forte spinta dei cittadini ad effettuare donazioni in
favore delle istituzioni maggiormente impegnate, tra cui
aziende sanitarie e ospedali.

Per questo motivo ed evitare che qualche malintenzionato possa
giovare della beneficenza dei cittadini e “intercettare” somme
di denaro destinate a fini benefici, la Polizia Postale e
delle Comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di
monitoraggio nel web.

In questa attività si è accertata la presenza di due campagne
di donazione, non autorizzate e sconosciute all’ente
beneficiario, motivi che inducono a dubitare della reale bontà
dell’iniziativa.

La prima delle iniziative riguarda una raccolta fondi in
favore della terapia intensiva dell’Ospedale Spallanzani di
Roma, centro di primaria importanza, a livello nazionale, per
contrastare l’emergenza sanitaria in atto.

L’iniziativa, pubblicizzata sulla nota piattaforma
internazionale per la raccolta fondi gofundme (che è
assolutamente estranea agli illeciti accertati) si prefiggeva
l’obiettivo di raggiungere la somma di 100.000 euro e, per
rendere ancor più credibile l’iniziativa, all’interno della
pagina web riportava indebitamente il logo della Regione
Lazio, venendo altresì indicato quale persona di riferimento
l’attuale Presidente della Regione Lazio.

Altra raccolta fondi illecita, era pubblicata su una specifica
pagina facebook e, in questo caso, l’apparente beneficiario
delle somme raccolte sarebbe stato l’Ospedale San Camillo di
Roma.

Le indagini hanno però consentito di accertare che l’Ospedale
non era a conoscenza della raccolta fondi e che le somme di
denaro donate sarebbero confluite su una carta di credito
ricaricabile intestata a una persona di Roma.

Per tali motivi, la Polizia Postale di Roma, coordinata dal
pool reati informatici della Procura della Repubblica di Roma,
nella mattinata odierna ha provveduto ad oscurare le due
pagina web, mentre continuano le indagini per identificare
ulteriori responsabili dei reati di truffa aggravata.

Nell’ambito delle indagini, sono state altresì denunciate
all’Autorità Giudiziaria due persone nate e residenti a Roma,
un pensionato e la figlia, perché responsabili della tentata
illecita raccolta fondi in favore dell’Ospedale San Camillo di
Roma.

Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizione e gli
uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno
proceduto al sequestro del conto corrente virtuale collegato
alla carta di credito ricaricabile indicata per le donazioni,
conto sul quale, grazie al tempestivo intervento non sono
confluite somme di euro.
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