Martedì 6 novembre 2018, ore 20,30 Dudok Quartet Amsterdam Annelien Van Wauwe clarinetto

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Martedì 6 novembre 2018, ore 20,30 Dudok Quartet Amsterdam Annelien Van Wauwe clarinetto
martedì 6 novembre 2018, ore 20,30
Dudok Quartet Amsterdam
Annelien Van Wauwe clarinetto

Ligeti - Quartetto n. 1 “Mètamorphoses nocturnes”
Mendelssohn - Quartetto n. 6 in fa minore op. 80
Mozart - Quintetto per clarinetto e archi
in la maggiore K 581

Serie Astri Nascenti sostenuta da
                                                        Foto © Marco Borggreve

154a STAGIONE 2018 | 19
SALA VERDI DEL CONSERVATORIO
                                                    1
Martedì 6 novembre 2018, ore 20,30 Dudok Quartet Amsterdam Annelien Van Wauwe clarinetto
CONSIGLIO DIRETTIVO
                                                                                                      György Ligeti
Antonio Magnocavallo presidente, Francesca Moncada di Paternò vice presidente,
Marco Bisceglia consigliere delegato, Filippo Annunziata, Lodovico Barassi, Mario                     (Târnăveni 1923 - Vienna 2006)
Bassani, Ilaria Borletti Buitoni, Anna Calabro, Andrea Kerbaker, Liliana Konigsman,
Marco Magnifico Fracaro, Maria Majno, consiglieri                                                     Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes” (ca. 21’)
CONSIGLIERI DI TURNO                                           DIRETTORE ARTISTICO                    I. Allegro grazioso II. Vivace, capriccioso III. A tempo
Anna Calabro                                                   Paolo Arcà                             IV. Adagio, mesto V. Presto – Prestissimo
Marco Bisceglia
                                                                                                      VI. Molto sostenuto - Andante tranquillo VII. Più mosso
                                                                                                      VIII. Tempo di Valse, moderato, con eleganza, un poco capriccioso
SOSTENGONO LA SOCIETÀ
DEL QUARTETTO                                                                                         IX. Subito prestissimo X. Subito: molto sostenuto
                                                                                                      XI. Allegretto, un poco gioviale XII. Allarg. Poco più mosso
                                                                                                      XIII. Subito allegro con moto, string. poco a poco sin al prestissimo
                                                                                                      XIV. Prestissimo XV. Allegro comodo, gioviale
                                                                                                      XVI. Sostenuto, accelerando - Ad libitum, senza misura
                                                                                                      XVII. Lento

                                                                                                      Felix Mendelssohn-Bartholdy
                                                                                                      (Amburgo 1809 - Lipsia 1847)
LE PROVE APERTE
SONO SOSTENUTE DA                                                                                     Quartetto n. 6 in fa minore op. 80 (ca. 25’)
                                                                                                      I. Allegro vivace assai II. Allegro assai III. Adagio
COLLABORANO CON LA                                                 LA SOCIETÀ DEL QUARTETTO
SOCIETÀ DEL QUARTETTO                                              PARTECIPA A                        IV. Finale. Allegro molto

                                                                                                      I N T E RVA L LO

                                                                   MEDIA PARTNER
                                                                                                      Wolfgang Amadeus Mozart
                                                                                                      (Salisburgo 1756 - Vienna 1791)
               PROGETTO FOTOGRAFICO con gli studenti
               del corso di formazione avanzata tenuto da                                             Quintetto per clarinetto e archi in la maggiore
               Silvia Lelli: Riccardo Carotti, Angela Cilli,
               Anna Ferro, Francesca Romana Gaglione,                                                 K 581 (ca. 35’)
               Gabriele Merlin, Roberto Moro, Ivan Nocera,
               Erica Portunato, Cristina Troisi                                                       I. Allegro II. Larghetto III. Minuetto e Trio
                                                                                                      IV. Allegretto con variazioni
È vietato, senza il consenso dell’artista, fare fotografie e registrazioni, audio o video,
anche con il cellulare.
Iniziato il concerto, si può entrare in sala solo alla fine di ogni composizione. Si raccomanda di:
• disattivare le suonerie dei telefoni e ogni altro apparecchio con dispositivi acustici
• evitare colpi di tosse e fruscii del programma
• non lasciare la sala fino al congedo dell’artista
Il programma è pubblicato sul nostro sito web il venerdi precedente il concerto.

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immediatamente successive al secondo dopoguerra, che in quegli
Dialogando col passato verso                                                          anni stavano influenzando profondamente la musica in Occidente.

un possibile futuro
                                                                                      Ligeti scrive il Quartetto n. 1 tra il 1953 e il 1954,
                                                                                      in un clima di isolamento culturale nel quale lo
                                                                                      Stato comunista impediva l’ascolto e lo studio
                                                                                      delle musiche delle avanguardie del primo ‘900 e
                                                                                      di quelle del secondo dopoguerra

Mozart e Mendelssohn scrivono negli ultimi anni della loro vita, l’uno il             Diventa per lui inevitabile guardare al connazionale della generazione
Quintetto K 581, l’altro il Quartetto op. 80. Il Quartetto per archi n. 1 di Ligeti   precedente, Béla Bartók. Tuttavia, quando anni dopo si traferirà in
è all’opposto un’opera che appartiene agli anni d’esordio, al periodo                 Occidente, sperimentando e studiando tutte le novità musicali, financo la
ungherese nel quale l’autore vive una sorta di scissione: la necessità di             musica elettronica, si terrà sempre discosto dall’impostazione prevalente
scrivere pezzi di impronta popolare, consoni alle indicazioni del regime              in Europa, indirizzata fino dagli anni ’70 alle proposte del serialismo
comunista; l’altra in cui, come ci testimonia lo stesso Ligeti: «i miei pezzi         postweberniano. Da qui in poi, definirà con sempre più precisione quello
veri, quelli in cui allora credevo, il Primo quartetto per archi e le 6 Bagatelle,    stile personale, che emerge già nelle opere ungheresi dei primi anni ’50: il
li componevo per il cassetto».                                                        Quartetto per archi e Musica ricercata per pianoforte (1950 - 53).

Nel Quintetto di Mozart viene invece affermata la compiutezza di quello               Il titolo originale del Quartetto n. 1 che troviamo sul frontespizio della bella
che gli storici della musica abitualmente definiscono stile classico. Tuttavia,       copia è Vonósnégyes (Metamorfózisok), L’edizione a stampa Schott titola
l’opera K 581 va oltre: è permeata da quell’Affektenlehre (teoria degli               definitivamente Quartetto d’archi n. 1, Métamorphoses nocturnes. L’opera
affetti), cara allo stile galante, qui già Sturm und Drang, che musicalmente          è composta in un unico movimento suddiviso in 17 sezioni contrastanti.
prelude al Romanticismo.                                                              In essa ritroviamo le vasta gamma di scritture che Ligeti aveva elaborato
                                                                                      nelle Bagatelle e in Musica ricercata. I modelli di riferimento esplicito
La produzione quartettistica di Beethoven, in particolare l’ultima, è punto           sono i Quartetti III e IV di Bartók, mentre, ci informa l’autore, il modello
di riferimento per quella mendelssohniana; si pensi alla reminiscenza della           ‘segreto’ sono le Variazioni Diabelli di Beethoven. Si tratta di variazioni
Cavatina dell’op. 130 del maestro di Bonn, che ritroviamo nel Quartetto               strutturali senza un vero e proprio tema. Tuttavia è possibile individuare
per archi op. 12. Tra i grandi compositori del XIX secolo è Mendelssohn,              una forma ad arco in cinque sezioni, composta da strutture melodiche ed
ancor più di Brahms, l’autore che meglio riesce a far propria la lezione              armoniche, basate prevalentemente sul totale cromatico. Dopo alcune
beethoveniana di questo genere musicale. Ed è anche attraverso                        battute introduttive, alla misura 7, compare il motivo di quattro note (sol -
Mendelssohn, oltre che per via diretta, che Bartók, nei suoi 6 Quartetti per          la - sol# -la#), che è il nucleo principale delle trasformazioni del materiale.
archi, elaborerà in modo personale le tecniche dell’ultima produzione da              Le diverse sezioni si susseguono con caleidoscopica ricchezza.
camera di Beethoven.
                                                                                      L’elaborazione tematica (thematische Arbeit), di beethoveniana memoria,
Ligeti scrive il Quartetto n. 1 tra il 1953 e il 1954, in un clima di isolamento      è uno degli elementi caratterizzanti l’opera di Mendelssohn fin dagli albori,
culturale, nel quale lo Stato comunista impediva l’ascolto e lo studio                come ben sottolinea il musicologo tedesco Carl Dahlhaus. Il compositore
delle musiche delle avanguardie del primo ‘900, come di quelle                        dimostra una sottile capacità di coniugare passato e contemporaneità,

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a partire da quel vocabolario musicale retorico dell’Affektenlehre che          Il Quintetto per clarinetto e archi in la maggiore K 581 viene scritto nel
dal Barocco arriva fino ai musicisti ottocenteschi. Quest’ultimi se ne          1789 per il più grande clarinettista del tempo Anton Stadler, che Mozart
riapproprieranno trasfigurandolo più nel decorso armonico che in quello         conobbe nel 1783 e con il quale istituì un forte legame d’amicizia. All’epoca
melodico.                                                                       di Mozart il clarinetto è uno strumento relativamente giovane: lo troviamo
                                                                                citato per la prima volta nel Musicalisches Lexicon di Johann Gottfried
Nel maggio 1847 muore a Berlino l’amata sorella Fanny. Alla fine                Walther che data 1732. Gli anni ’80 del XVIII secolo sono quelli nei quali
dell’estate, nel corso di una vacanza in Svizzera, il compositore porterà       al clarinetto verranno applicati importanti cambiamenti nella liuteria.
a termine il Quartetto op. 80, considerato la risposta creativa alla morte      Tali migliorie porteranno al progressivo abbandono del suo antenato, il
di Fanny. Il biografo mendelssohniano Eric Werner lo definirà: «il grido di     chalumeau, ed alla sua affermazione in ogni genere musicale.
dolore di una creatura sofferente». Mendelssohn morirà nel novembre
del 1847 e la partitura verrà pubblicata postuma nel 1850. L’op. 80 è
una straordinaria svolta stilistica che si presenta al termine della vita del   Nel Quintetto di Mozart, il clarinetto è concepito
compositore, che si esprime nelle sorprendenti discordanze tra gli stili
musicali e nella disgregazione dei motivi che soggiacciono alla scrittura.
                                                                                come un primus inter pares che dialoga con
Elemento unificante dei quattro movimenti è un motivo base (Urmotiv),           i quattro archi, alternando mirabilmente
caratterizzato dall’intervallo dissonante di quarta diminuita. Il primo         indipendenza delle parti a momenti di unità del
movimento, Allegro vivace assai, è costruito su una serie di agitatissimi
                                                                                corpo sonoro
tremoli interrotti solo dalle linee dolenti del primo violino, un clima che
rimanda all’Espressionismo di inizio Novecento. Segue l’Allegro assai: uno
                                                                                L’uso del clarinetto nelle opere mozartiane precede l’amicizia con lo
                                                                                strumentista, ma è con l’avvio di quest’ultima che il compositore instaura
Nel maggio 1847 muore a Berlino l’amata sorella                                 una vera e propria identificazione tra strumento ed esecutore. È per i fratelli
di Mendelssohn, Fanny. Alla fine dell’estate il                                 Anton e Johann Stadler che il compositore aggiungerà, nel 1791, le parti
                                                                                di clarinetto alla Sinfonia K 550. L’ultima opera compiuta, il Concerto per
compositore porta a termine il Quartetto op. 80,
                                                                                clarinetto K 622, è per Anton Stadler, così come il precedente Kegelstatt
«il grido di dolore di una creatura sofferente»                                 Trio (Trio dei birilli) K 498, scritto, dopo una partita a birilli, per se stesso
                                                                                come esecutore di viola, Stadler al clarinetto e la sua allieva Franziska
                                                                                Jacquin al pianoforte. Il clarinetto inoltre è intrinsecamente legato alla
Scherzo, assolutamente estraneo allo stile dell’autore, che entra subito in     massoneria. È onnipresente nelle partiture scritte da Mozart per le logge
media res con un movimento sincopato, accostato ad un sovrabbondante            di cui aveva fatto parte, l’ultima è la prestigiosa Zur gekrönten Hoffnung.
cromatismo. Werner osserva con puntualità la vicinanza di questo tempo          Con Stadler, sodale massone con il quale ipotizza di fondare una società
agli scherzi macabri delle tarde sinfonie di Mahler. L’Adagio si caratterizza   segreta denominata Grotta, Mozart fu estremamente generoso e prodigo
per un forte lirismo e per la ricchezza chiaroscurale. La tonalità d’impianto   di favori. Tale disponibilità non fu contraccambiata dal clarinettista che
è re bemolle, ma la figura discendente, affidata al violoncello, evoca          approfittò in più occasioni del compositore, arrivando a truffarlo di 500
continuamente il fa minore degli altri movimenti. Il Finale: Allegro molto,     fiorini nei mesi precedenti la morte.
torna in fa. Qui ritroviamo i tremoli del primo tempo e le sincopi del terzo,   Nel Quintetto, il clarinetto è concepito come un primus inter pares che
mentre nelle prime battute ha massima evidenza quell’intervallo di quarta       dialoga con i quattro archi, alternando mirabilmente indipendenza delle
diminuita che permea tutto il quartetto.                                        parti a momenti di unità del corpo sonoro. Il numero tre ha uno speciale
                                                                                significato per la simbologia massonica. La tonalità di la maggiore,
                                                                                con le sue tre alterazioni, accostata al clarinetto non è quindi casuale.

6                                                                                                                                                              7
L’Allegro iniziale si connota per la varietà delle idee melodiche, già
evidenti nell’incipit dove archi e clarinetto si alternano. Il clima cambia
nel Larghetto; qui prevale un’atmosfera notturna sottolineata dagli archi
in sordina. Di grande intensità il passo in cui il primo violino si spinge
all’acuto dopo aver enunciato il primo tema. Il Minuetto è una eco delle
Cassazioni popolari. Il primo Trio si connota per i ritmi spezzati, mentre
il secondo annuncia lo Stravinskij di Petrouchka con le sue melanconie
da fiera. Originariamente Mozart aveva iniziato a scrivere un finale
diverso, che decise poi di sostituire con l’attuale: cinque variazioni su un
semplice tema di marcia ed una coda. Le cifre principali: varietà ritmica,
giochi timbrici, contrasti tra le sezioni. Qui non solo il clarinetto ma tutti
gli strumenti, anche la viola nella terza variazione, trovano adeguato

                                                                                                                                                                © Marco Borggreve
spazio per mostrare le proprie abilità strumentali. Trasognante e a tratti
romantico è l’Adagio che precede l’Allegro della coda finale.

		Maurizio Tassoni
		Laureato in Discipline storiche,                                               Dudok Quartet Amsterdam
		 critiche e analitiche della musica                                            Judith van Driel violino, Marleen Wester violino
		 al Conservatorio “G. Verdi” di Milano                                         Marie-Louise De Jong viola, David Faber violoncello

                                                                                 Fondato nel 2009, il Dudok Quartet Amsterdam è considerato tra i più
                                                                                 versatili e interessanti quartetti del momento. Willem Marinus Dudok
                                                                                 (1884 – 1974) è stato un famoso architetto olandese, grande appassionato
                                                                                 di musica.

                                                                                 Dopo i primi anni di studio con l’Alban Berg Quartett alla Hochschule für
                                                                                 Musik di Colonia, ha studiato con Marc Danel alla Dutch String Quartet
                                                                                 Academy diplomandosi con il massimo dei voti nel 2003. Importanti sono
                                                                                 stati inoltre gli incontri con Eberhard Feltz (Hochschule für Musik Hanns
                                                                                 Eisler Berlin), Peter Cropper (Lindsay Quartet), Luc-Marie Aguera (Quatuor
                                                                                 Ysaÿe) e Stefan Metz (Orlando Quartet).

                                                                                 Nel 2014 ha vinto il Kersjesprize, un importante premio olandese per la
                                                                                 musica da camera. Il quartetto è stato inoltre premiato in numerosi concorsi
                                                                                 internazionali a Bordeaux (Concours international quatuor à cordes),
                                                                                 Weimar (Internationaler Joseph Joachim Kammermusikwettbewerb), in
                                                                                 Olanda (Charles Hennen Competition/Orlando Competition) e in Polonia

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(Radom first international string quartet competition). Nel 2018 ha vinto il
Borletti-Buitoni Trust Award.

Si è esibito in importanti sale da concerto e festival in Europa e negli Stati
Uniti quali Grachtenfestival e Orlando Festival in Olanda, Festival Quatuors
à Bordeaux e Festival Jeunes Talents in Francia, Carinthischer Sommer e
Wiener Konzerthaus in Austria, Haydn Festival Fertöd in Ungheria, Davos
Festival in Svizzera, Linari Classic Festival in Italia, Léon Chamber Music
Festival e Festival Música en Segura in Spagna, Winter Chamber Music
Festival in Illinois (Stati Uniti).

Molti compositori contemporanei quali Kaija Saariaho, Mark-Anthony
Turnage, Calliope Tsoupaki e Max Knigge hanno collaborato con il
quartetto. Nel 2016 con il controtenore Philippe Jaroussky sono stati
protagonisti della prima esecuzione assoluta dell’opera Only the Sound
remains di Kaija Saariaho.

Nel 2014, il Dudok Quartet Amsterdam ha firmato un contratto con
Resonus Classics, la prima etichetta unicamente digitale al mondo. I primi
due album, che abbinano quartetti del repertorio classico di Haydn e
Mozart, i due quartetti di Ligeti e prime esecuzioni mondiali, sono stati        Annelien Van Wauwe clarinetto
accolti con entusiasmo dalla stampa internazionale e hanno meritato
l’Editor’s Choice della rivista Gramophone.

È per la prima volta ospite della nostra Società.                                Annelien Van Wauwe è una clarinettista belga che si esibisce su strumenti
                                                                                 moderni ma anche d’epoca con un repertorio che spazia dal classico al
                                                                                 contemporaneo.

                                                                                 Giovane vincitrice di molti concorsi internazionali, nel 2012, a 25 anni, ha
                                                                                 vinto il primo premio al concorso ARD di Monaco di Baviera che la introduce
                                                                                 nel circuito internazionale. Ha suonato con le maggiori orchestre europee
                                                                                 (Bayerischer Rundfunk, SWR Symphonieorchester Stuttgart, Deutsches
                                                                                 Symphonie-Orchester Berlin, Brussels Philharmonic, Royal Liverpool
                                                                                 Philharmonic Orchestra, BBC Symphonic e Philharmonic Orchestra) ed
                                                                                 è stata ospite delle maggiori sale da concerto quali Tonhalle a Zurigo,
                                                                                 Bozar a Bruxelles, Philharmonie e Konzerthaus a Berlino, Konzerthaus a
                                                                                 Vienna, Wigmore Hall a Londra e Concertgebouw ad Amsterdam.

                                                                                 Ha studiato tra gli altri anche con Sabine Meyer che l’ha invitata per una
                                                                                 tournée europea con la Swedish Chamber Orchestra. Ha inoltre frequentato
                                                                                 le master class di Yehuda Gilad, Eric Hoeprich e Ernst Schlader.

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È stata BBC New Generation Artist dal 2015 al 2017, periodo nel quale ha
debuttato ai BBC Proms alla Royal Albert Hall.

Appassionata di musica contemporanea, ha al suo attivo numerose prime
esecuzioni assolute; nel 2017 ha eseguito in prima assoluta Sonata V di
Manfred Trojahn per il terzo canale della BBC. Nel 2015 è uscito il suo primo
CD con le sonate per clarinetto di Weinberg e Prokof’ev (Genuin 2015).
Attualmente è docente al Royal Conservatory Antwerp.
Nel 2018 ha vinto il Borletti-Buitoni Trust Award.

È per la prima volta ospite della nostra Società.

                                                                                  pierino
                                                                                  &ilLUPO
                                                                                    FIABA MUSICALE DI SERGEJ PROKOF’EV

                                                                                SALA PUCCINI DEL CONSERVATORIO via Conservatorio 12, Milano

                                                                                con Augusta Gori
                                                                                al pianoforte Alexandra Ducariu
                                                                                scene, luci e regia Marco Zannoni
                                                                                in collaborazione con Associazione Ventizero8
                                                                                animazione di Paola Negri

                                                                                durata 55’

                                                                                PER LE SCUOLE                    PER TUTTI

                                                                                prenotazione obbligatoria a      sabato 17 e domenica 18   per informazioni
                                                                                educational@quartettomilano.it
                                                                                                                 novembre, ore 16          tel. 02 795393
                                                                                da martedì 13 a venerdi 16       Ingresso: Euro 5          www.quartettomilano.it
                                                                                novembre, ore 10 e 11.30
                                                                                Ingresso: Euro 2
12                                                                                                                                                          131
Grazie ai musicisti che hanno dato prestigio al Quartetto
                                                                                             e ai soci che l’hanno sostenuto e lo sostengono!

                                                                            Vogliamo esprimere gratitudine ai Soci d’Onore, e prima di tutto ai grandi
                                                                            musicisti che hanno contribuito al successo del Quartetto nei suoi 153 anni di
                                                                            attività (da Richard Strauss e Anton Rubinstein nei lontani anni dell’800 a Rudolf
                                                                            Serkin, Mieczyslav Horszowski e Ton Koopman in tempi più vicini), ai Soci Vitalizi,
                                                                            ai Soci Benemeriti, fra i quali i “fedelissimi” con oltre 50 anni di associazione, ai
                                                                            Sostenitori, che col loro contributo annuale esprimono il loro apprezzamento per
                                                                            il Quartetto, e vorremmo crescessero sempre più.

                                                                            Soci d’Onore
                                                                            Johann Becker (1888), Franco Faccio (1888), Charles Gounod (1888),
                                                                            Joseph Joachim (1888), Joachim Raff (1888), Anton Rubinstein (1888),
                                                                            Pablo de Sarasate (1888), Richard Strauss (1888), August Wilhelmj (1888),
                                                                            Antonio Bazzini (1892), Felix Mottl (1892), Mieczyslav Horszowski (1985),
                                                                            Rudolf Serkin (1985), Ton Koopman (2003), Francesco Cesarini (2006),
                                                                            Harry Richter (2006), Giancarlo Rusconi (2017)

                                                                            Soci Vitalizi
                                                                            Filippo Annunziata, Cesare Bacchini, Ilaria Borletti Buitoni, Gerardo Broggini,
                                                                            Paolo Dardanelli, Tomaso Davico di Quittengo, Carla Giambelli,
                                                                            Antonio Magnocavallo, Francesco Maino, Maria Majno,

         4 CONCERTI A SCELTA                                                Francesca Moncada di Paternò, Carlo Vittore Navone,
                                                                            Gian Battista Origoni della Croce, Franca Sacchi, Luca Sega,

           A NATALE, REGALA                                                 Società del Giardino, Beatrice Svetlich, Pietro Svetlich, Paolo Terranova

                                                                            Soci Benemeriti
       IL COUPON DA 100 EURO                                                Domenico Arena, Sandro Boccardi, Salvatore Carrubba, Francesco Cesarini,
                                                                            Philippe Daverio, Francesca del Torre Astaldi, Fondazione Sergio Dragoni,
                                                                            Anna Maria Holland, Carlo Musu, Quirino Principe,
                                                                            Sua Eminenza Gianfranco Ravasi, Harry Richter, Carlo Sini
 SALA VERDI DEL CONSERVATORIO via Conservatorio 12, Milano | ore 20,30
                                                                            I fedelissimi (soci da oltre 50 anni)
  Il biglietto potrà essere ritirato, presentando                           Francesco Adami, Ladislao Aloisi in memoriam, Ester Ascarelli,
  il coupon, alla sede della Società del Quartetto                          Margherita Balossi Barbiano di Belgiojoso, Maria Piera Barassi Livini, Carlo Barassi,
                                                                            Cecilia Bicchi, Maria Luisa Bonicalzi, Alessandra Carbone, Marta Casagrande,
  (via Durini, 24) o in Conservatorio prima di ogni concerto                Paolo Carbone, Paolo Carniti, Claudio Citrini, Mathias Deichmann,
                                                                            Giuseppe Deiure, Maria Cristina Delitala, Antonio Delitala, Roberto Fedi,
  15.1 QUARTETTO JERUSALEM             5.3 MITSUKO UCHIDA pianoforte
                                                                            Renzo Ferrante, Anna Ferrante, Salvatore Fiorenza, Maria Teresa Fontana,
       Ciclo Beethoven / Bartók - I
                                      19.3 QUARTETTO EMERSON                Anna Genoviè, Emma Guagnellini, Riccardo Luzzatto, Federico Magnifico,
  22.1 SIMONE RUBINO percussioni           Ciclo Beethoven / Bartók - II    Antonio Magnocavallo, Rosalia Manenti, Giovanna Marziani Longo,
                                                                            Giovanni Miserocchi, Jacqueline Molho, Davy Molho, Giuseppe Mottola,
1.2 ven CAPPELLA ANDREA BARCA         26.3 QUARTETTO HERMÈS
        SIR ANDRÁS SCHIFF                  GABRIELE CARCANO pianoforte      Anna Mottola, Luciano Patetta, Luisella Patetta Deiana, Maria Carla Peduzzi,
        direttore e pianoforte                                              Alberto Piergrossi, Giancarlo Rusconi, Pietro Saibene, Giuliana Saibene,
                                       9.4 LES VENTS FRANÇAIS               Maria Vittoria Saibene, Giovanni Scalori, Luigi Scalori in memoriam, Luciano Scavia,
  12.2 LEONIDAS KAVAKOS violino                                             Angelo Mario Sozzani, Ilaria Stendardi Antonini, Luca Trevisan, Giovanni Weisz
       ENRICO PACE pianoforte         16.4 QUARTETTO DI CREMONA
                                           Ciclo Beethoven / Bartók - III
                                                                            Soci Sostenitori
  19.2 BENEDETTO LUPO pianoforte
                                       7.5 RAFAL BLECHACZ pianoforte        Marco Bisceglia, Mario Broggi, Anna Broggi De Lellis, Anna Calabro, Alberto Conti,
  26.2 ISABELLE FAUST violino                                               Maria Elisabetta De Ferrari Magnifico Fracaro, Nora del Torre, Liliana Konigsman,
       ALEXANDER MELNIKOV             14.5 CUARTETO CASALS
                                           Ciclo Beethoven / Bartók - IV    Marco Magnifico Fracaro, Maria Candida Morosini,
       pianoforte
                                                                            Ruth Pavese Westen, Lorenzo Stucchi
                                      21.5 SEONG-JIN CHO pianoforte
  14
  2                                                                                                                                                            15
PROSSIMI CONCERTI

SALA VERDI DEL CONSERVATORIO

martedì 13 novembre 2018, ore 20,30
The King’s Singers
Gold. Great music must shine
Un ricco itinerario musicale per celebrare i 50 anni
dei King’s Singers
Henry Ley, Bob Chilcott, Juan Vasquez,
Orlando di Lasso, Richard Rodney Bennet,
Georges Auric, Gabriel Fauré, Peter Louis Van Dijk, Canto
tradizionale, Canto tradizionale,
Paul Patterson, Steve Martland, Nico Muhly
Songs in close harmony: proposte estemporanee degli esecutori

BIGLIETTI
Intero € 35│Ridotto (Soci e over 70) € 29│Giovani (under 26) € 5

martedì 20 novembre 2018, ore 20,30
Alessandro Taverna pianoforte
Chopin - Barcarola in fa diesis maggiore op. 60
- Grande valse brillante in la bemolle maggiore op. 34 n. 1
- Valzer in do diesis minore op. 64 n. 2
- Grande valse brillante in la bemolle maggiore op. 42
- Valzer in re bemolle maggiore op. 64 n. 1
- Ballata n. 4 in fa minore op. 52
- Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39
Brahms - dalle 21 Danze ungheresi nn. 1, 7, 4, 6, 8 e 5
- Variazioni su un tema di Paganini op. 35
Serie Astri Nascenti sostenuta da

BIGLIETTI
Intero € 25│Ridotto (Soci e over 70) € 20│Giovani (under 30) € 2

          Società del Quartetto, via Durini 24 – 20122 Milano
 Tel 02 795 393 │ info@quartettomilano.it │ www.quartettomilano.it
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