Buono, sano e sicuro: i prodotti italiani nella dieta mediterranea - Dott. Pietro Scalera

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Buono, sano e sicuro: i prodotti italiani nella dieta mediterranea - Dott. Pietro Scalera
Buono, sano e sicuro:
            i prodotti italiani nella dieta
            mediterranea
                      Dott. Pietro Scalera

STUPINIGI                  14 maggio 2016
Buono, sano e sicuro: i prodotti italiani nella dieta mediterranea - Dott. Pietro Scalera
…ogni giorno consumi verdure ed
                       erbe selvatiche con grano e legumi
                       diversi, senza lasciare frutti e vino.
                       Poca carne consumi e soprattutto
                       pesci di scoglio siano sul suo desco
                                                                                 Galeno (170-180 d.C.)

                          …ma sempre molta palestra
                       frequenti e non a suo piacimento
                                   se ne nutra

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Cereali-olio d’oliva-vino: la “triade
                           alimentare” mediterranea
          Cereali, olio d’oliva, vino: questi prodotti furono importati dalla Mezzaluna fertile nelle
          regioni del Mediterraneo migliaia di anni fa e per secoli hanno costituito il fulcro delle
          abitudini alimentari locali accompagnandosi a quello di altri cibi provenienti per lo più
          dalle attività agricole e dalla pesca.

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Nicotera diet

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Dieta Mediterranea o Diete Mediterranee?

   A questo riguardo alcuni studiosi concordano nel ritenere che il termine “Dieta
   Mediterranea” vada declinato al plurale e che quindi fondamentalmente sia più
   corretto parlare di “Diete Mediterranee”, rimarcando il fatto che ogni cultura del
   passato ha reinterpretato il consumo degli stessi cibi in maniera originale rispetto
   alle altre.

                        Paella                                  Moussaka

                                                  Cicirietria                Gozlene

                                    Cuscus

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Le diete mediterranee costituiscono una
                       grammatica alimentare diversa fra i Paesi ma con
                                    le stesse regole di base.

                       “vesti a gusto degli altri e mangia a gusto tuo…”

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Dieta
                       Il concetto di dieta segna il passaggio

dall’alimentazione mediterranea, intesa come l’insieme dei costumi alimentari
spontanei che caratterizzavano le popolazioni più antiche del Mediterraneo,
le quali sceglievano gli alimenti sulla base della disponibilità;

alla Dieta Mediterranea: nasce quando il sapere medico e filosofico
intervengono apertamente per regolamentare le abitudini alimentari dei
popoli del Mediterraneo finalizzandole al raggiungimento, mantenimento e
recupero del benessere psichico e fisico.
La Dieta Mediterranea inizia a costituirsi come vero e proprio modello
alimentare.

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Ancel Keys, il “padre” della Dieta Mediterranea

      Il 17 novembre 2010, a Nairobi (Kenya) il Comitato intergovernativo dell’UNESCO ha ufficialmente
             riconosciuto la Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

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The seven countries study
    Stati Uniti Finlandia Olanda Jugoslavia Grecia Giappone Italia
                                Risultati
       la mortalità per malattie cardiovascolari tumori e malattie
                 degenerative in genere nel Sud Europa
         ed in Giappone era da 2 a 3 volte inferiore a quella del
                     Nord Europa e degli Stati Uniti.
                       Motivi: diete diverse
         USA E NORD EUROPA + ricche di carne e grassi animali
         GIAPPONE E SUD EUROPA + ricche di alimenti vegetali

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Dieta moderna               Dieta mediterranea

                         Il 17 novembre 2010 la Dieta Mediterranea viene ufficialmente
                       riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

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La dieta mediterranea è una dieta semplice, ricca di frutta
e verdura e di alcuni alimenti fondamentali non solo per
rendere i nostri piatti particolarmente gustosi, ma anche
salutari.
Cereali-Pasta
Frutta e Verdura
Legumi
Pesce azzurro
Uova e latte
Olio extravergine d’oliva
Vino

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Cereali

I cereali integrali occupano un posto di tutto rilievo nella dieta mediterranea. E non parliamo solo
degli alimenti più tradizionalmente conosciuti come pane, pasta e riso, ma anche altri cereali
troppo volte, purtroppo, poco considerati: mais, orzo, farro, avena…

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“Io coltivai il grano, venerai il dio del frumento in ogni valle del Nilo.
             Nessuno ha conosciuto fame o sete durante il mio regno.”

                       Iscrizione attribuita al faraone Amon-Emhat I.

                          Aratura, Tomba di Sennedjem, XIX dinastia, 1500-1050 a.C.
                          [Deir el-Medina (Egitto)]

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Cereali
Nei poemi omerici l’espressione “mangiatori di pane” viene utilizzata come sinonimo di
uomini: ciò è indicativo di come la coltura dei cereali e il loro uso in campo alimentare
costituisse per gli antichi Greci un simbolo della conquista della civiltà e un elemento
distintivo nei confronti degli stranieri.

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Pasta
Non c’è giorno in cui nella dieta Mediterranea non si preveda il consumo di carboidrati. Contiene
pochi grassi, poche vitamine, ma è importante per avere energia da spendere, essendo
soprattutto fonte di zuccheri.

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Legumi
I legumi venivano considerati dalle nostre nonne “la carne dei poveri”, chissà che la carne non
rappresenti il cugino ricco e obeso dei legumi. Spesso sono sottovalutati in cucina ed esclusi
dall’alimentazione. Hanno una duplice funzione vista la loro composizione che ha una discreta
presenza di carboidrati a lento assorbimento (cioè dotati di basso indice glicemico), ma rispetto
ad altri cibi vegetali, un’enorme presenza di proteine.

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Legumi

Se vogliamo seguire una dieta equilibrata
basta associare cereali e legumi, ed essa è
completa sia circa l’apporto di carboidrati
sia dal punto di vista proteico, fornendo
all’organismo tutto lo spettro
amminoacidico di cui ha bisogno.
Inoltre i legumi apportano anche discreti
quantitativi di sali minerali, vitamine e
fibra alimentare.
I più diffusi sulle nostre tavole sono:
lenticchie, ceci, fagioli, fave, piselli e lupini.

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Legumi

Mangiando legumi si osserva una notevole riduzione
dell’assorbimento del Colesterolo; questo accade grazie
all'azione chelante delle saponine (glicosidi) e
della lecitina (steroide vegetale), il consumo di legumi è
particolarmente indicato nel controllo glicemico, nella
prevenzione e nella cura delle dislipidemie, del tumore al
colon e della stitichezza.

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Paradosso Mediterraneo
  C’è un grande paradosso che è al centro di questa abitudine alimentare: le popolazioni locali
  tendono a consumare grandi quantità di grassi vegetali, ma, nonostante ciò, risultano avere
  minori tassi di malattie cardiovascolari se confrontato a quelli degli statunitensi, che
  consumano livelli simili di grassi ma utilizzano grassi animali.

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EFFETTI DIMOSTRATI MEDIANTE INTERVENTO DIETETICO IN POPOLAZIONI
     Riduzione del colesterolo LDL ed aumento del rapporto HDL/colesterolo
     Riduzione della ossidabilità del colesterolo LDL
     Miglioramento della sensibilità insulinica e del metabolismo glucidico
     (soggetti normali e con diabete tipo 2)
     Riduzione dei valori della pressione arteriosa
     Riduzione dei fattori protrombotici e antifibrinolitici e della aggregabilità piastrinica
    EFFETTI SUGGERITI MEDIANTE INTERVENTO DIETETICO IN POPOLAZIONI
    Effetti favorevoli sul peso corporeo e sulla obesità
    Rallentamento del declino cognitivo e minore incidenza di Alzheimer

     Lopez-Miranda J et al, Nutr Metab Cardiovasc Dis, 20: 284-294, 2010

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Olio d’oliva
      Cosa conferisce all’olio di oliva tutte queste
      proprietà ?

       - L’olio di oliva è particolare perché ottenuto da un frutto e non da semi.
      I semi sono organismi dormienti, con bassa attività metabolica, un frutto
      è un organismo con alta attività metabolica

      - Grasso facilmente digeribile perchè ha una composizione analoga a
      quella del grasso umano e del latte materno

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Contenuto in polifenoli delle principali cultivar italiane

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Olio come nutraceutico
FDA (2004) ha consentito di inserire uno specifico “claim” (dicitura)
sull’etichetta degli oli di oliva , per informare i consumatori che è stata
riscontrata una capacità dell’olio di oliva di ridurre i rischi di malattie
cardiovascolari

   CLAIM:
   “Limited and not conclusive scientific evidence suggests that
   eating about 2 tablespoons (23 grams) of olive oil daily may
   reduce the risk of coronary heart disease due to the
   monounsaturated fat in olive oil. To achieve this possible
   benefit, olive oil is to replace a similar amount of saturated fat
   and not increase the total number of calories you eat in a day.

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Olio e cucina
Qual è l’olio più adatto per la frittura?

Assenza di tossicità derivante dall’utilizzo di olio extra vergine d’oliva per
l’elevato punto di fumo (210 °C)
Una circolare del Ministero della Sanità, la n. 1 dell'11 gennaio 1991
afferma che l'olio di oliva è uno degli olii più stabili.

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Pesce
La dieta mediterranea consiglia di
mangiare molto più pesce che carne.
Il pesce, infatti, è stato determinante
nella storia dei paesi mediterranei e
da sempre ha rappresentato
un’importante fonte di
sostentamento e di nutrizione,
contiene ottime quantità proteiche,
acidi grassi essenziali e persino alcuni
importanti sali minerali.

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Pesce azzurro

La denominazione di "pesce azzurro"
non si riferisce ad un gruppo
scientificamente definito di specie
ittiche, ma è utilizzata commercialmente
per indicare alcune varietà di pesci,
generalmente di piccola pezzatura, di
varia forma e sfumature di colorazione,
il cui costo è generalmente ridotto per la
grande quantità di pescato.

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Pesce azzurro
  Proteine adCaratteristiche     nutrizionali
                 elevato valore biologico
  Lipidi ricchi in omega-3
  Fosfolipidi
  Sali minerali (calcio, iodio, fosforo)
  Vitamine B, PP, A, D
  Il pesce azzurro contiene molto ferro

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Il pesce azzurro ha grassi simili a quelli vegetali, caratterizzati cioè prevalentemente da composti
“insaturi”, in particolare quelli della serie Omega 3 , importanti per lo sviluppo cerebrale e protettori
per cuore e arterie.

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Pesce VS Carne

Acqua: simile (60-80%)
Lipidi: più acidi grassi insaturi (fra cui ω-3); più fosfolipidi;
meno colesterolo (tranne sardine, sgombri, gamberi)
Carboidrati: simile (modeste quantità di glucosio,
fruttosio, ribosio)
Minerali: più fosforo, calcio e iodio; meno ferro (ad eccezione del pesce azzurro)
Vitamine: più vitamine A e D; gruppo B in quantità simile
Facile digeribilità
Adatto alla dieta di pazienti affetti da aterosclerosi

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Carne
Per quanto riguarda il consumo di carne, invece, si tende a preferire quella bianca (pollo,
tacchino, coniglio) rispetto a quella rossa. Questo alimento è notoriamente ricco in proteine,
vitamine e sali minerali; la sua componente lipidica (grassi) deriva sia dall’animale mangiato che
dalla parte di esso scelta.
Senza dubbio le carni bianche sono meno grasse di quelle rosse.

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MENO CARNI ROSSE
                       PIU’ CARNI BIANCHE, PESCE, LEGUMI

                       PATOLOGIE GASTROINTESTINALI

                       GOTTA       PATOLOGIE OSTEARTICOLARI

         <             RENALI

                       VASCOLARI

                        CARCINOMA del COLON-RETTO

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PROTEINE NOBILI

   PESCE               MINERALI (IODO)

                        ACIDI GRASSI Ω 3 e Ω 6

                                                        COLESTEROLO
                       LECITINA

                       PROTEINE VEGETALI

   LEGUMI               FIBRA

                        MINERALI (FERRO)

                        VITAMINE

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Frutta e verdura

La frutta e la verdura rientrano nei cosiddetti
alimenti protettivi, in quanto sono fonte
soprattutto di vitamine e sali minerali, ma
anche di acqua e fibra vegetale.
L’assunzione quotidiana di questi prodotti è
necessaria per la crescita e la regolazione dei
processi metabolici, aiuta a mantenere sotto
controllo il peso corporeo, contribuisce a
garantire il corretto bilancio idrico, contrasta
gli effetti deleteri dei radicali liberi, regola la
funzione intestinale.

          È comunque sempre raccomandabile consumare frutta e verdura di stagione
Ricchezza di fibre e micronutrienti (vitamine, oligoelementi, ecc.)

                       Ricchezza straordinaria di fitonutrienti

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Fitonutrienti o Fitochimici
                          Metaboliti secondari delle piante
Funzioni nelle piante:
difesa contro piante infestanti, insetti e microrganismi, regolatori della crescita,
pigmenti.
Funzioni negli esseri umani:
Sostanze con caratteristiche di alimento funzionale perché anche se assunti in
quantità minima e senza proprietà nutritive modificano e migliorano le risposte
dell’organismo umano
 Potenziali e molteplici effetti farmacologici sulle malattie, altri e numerosi effetti
                      sulla salute se assunti in una dieta varia.

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Fitonutrienti: classificazione ed attività principali

                                         Evidenza per i seguenti effetti:
                 Fitochimici                     A      B   C        D       E        F       G       H   I
                 Carotenoidi                     X              X                X                    X
                 Fitosteroli                     X                                                    X
                 Saponine                        X      X                        X                    X
                 Glucosinolati                   X      X                                             X
                 Polifenoli                      X      X       X      X         X        X    X              X
                 Inibitori di Proteasi           X              X                                             X
                 Monoterpeni                     X      X                                             X
                 Sulfidi                         x              X      X         X        X    X      X

           A=antitumorale          D=antitrombotica           G=ipotensiva
           B=antimicrobica         E=immunomodulatrice        H=ipocolesterolemizzante
           C=antiossidativa        F=antinfiammatoria           I= modulazione della glicemia
                                                            Da Watzl and Leitzmann,2005 modificato.

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Carotenoidi
Nelle piante circa 700 composti
40-50 importanti nella nutrizione umana
pomodori, peperoni, albicocche, carote ecc.
Nel siero umano sono presenti
  carotene e licopene (termoresistenti)
e xantofille (termosensibili)
Effetti protettivi:
antitumorali,antiossidativi,
immunomodulatori,ipocolesterolemizzanti.

                      L’85% del licopene assunto deriva dai pomodori

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Glucosinolati
Presenti in tutte le crucifere (cavolo,rape, cavolfiori, verza ecc.) in forma inattiva. Nella cottura gli indoli
sviluppano il caratteristico odore.
Effetti protettivi:
antitumorali, antiossidanti, ipocolesterolemizzante.
                           Assunzione die media 10-50 mg; vegetariani >100mg.

Sulforafano= isotiocianato con la maggiore attività antitumorale e antiossidante

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Polifenoli
    Acidi fenolici (acido idrossicinnamico) Flavonoidi ( flavonoli, flavoni,
    flavanoni, flavononi e antocianine)

    Tutti i tipi di frutta e verdura fino a 0,1% del peso + ricchi la buccia
    della mela e le foglie verdi di lattuga.

     Il contenutocon la maturazione:
     > nei prodotti di stagione

     < nei prodotti di serra

    Procianidine : vino rosso, frutti di bosco, cioccolata
    fondente forte azione antimicrobica a livello renale
                                               Effetti protettivi:
        antitumorali, antimicrobici, antiossidanti, antitrombotici, immunomodulatori
                       antinfiammatori, ipotensivi, modulatori della glicemia

Buono, sano e sicuro                  Dott. Pietro Scalera              14 maggio 2016
Monoterpeni

Sostanze attive presenti soprattutto nelle erbe aromatiche
e nelle spezie:
•mentolo nelle menta
•carvone nei semi di cumino
•limonene nella buccia del limone altamente liposolubili e biodisponibili
Effetti protettivi: antitumorali, antimicrobici, ipocolesterolemizzanti.

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Cipolla

Flavonoidi con azione diuretica e galattogoghi
Glucochinina azione antidiabetica
Glucosinolati e sulfidi azione antibatterica
Polifenoli e sulfidi azioni antitrombotiche
Saponine azione antitumorale

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Aglio

Flavonoidi azione antitrombotica
Glucosinolati e sulfidi azione antibatterica
Polifenoli e sulfidi azioni ipocolesterolemizzanti
Saponine azione antivirale ed antibiotiche
Inibisce la crescita dell’H Pilori

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Peperoncino

               Flavonoidi azione antinfiammatoria
               Glucosinolati e sulfidi azione antibatterica
               Polifenoli azioni antitrombotiche e fluidificanti
               Capsaicina azione antidolorifica antitumorale
               Facilita la crescita dei capelli

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Uova e Latticini

 Questi alimenti contengono un grosso quantitativo di proteine. Secondo le scale del valore
 biologico degli alimenti, l’uovo occupa una posizione di tutto rilievo in quanto ad apporto
 proteico, secondo solo al siero del latte.
  E’ importante distinguere le due componenti dell’uovo:
  il tuorlo che contiene grassi e colesterolo, oltre a vitamine e sali minerali e
  l’albume che contiene principalmente proteine.
                  Il latte è ricco sia di sali minerali che di vitamine che di proteine.

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Frutta secca a guscio
  Un altro vantaggio importante della Dieta Mediterranea è rappresentato dal consumo
  quotidiano di frutta secca.
  La frutta secca, rispetto a quella fresca, contiene sicuramente meno acqua, proteine
  paragonabili a quelle contenute nei cereali, pochi zuccheri e soprattutto grassi. Hanno,
  infatti, un alto potere calorico e per questo viene consigliato di consumarne in quantità
  esigue.
      Contiene acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi

      Molto ricca in Vitamina B ed E

      Ricchissima in sali minerali come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio

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Mandorle

        Eccellono tra la frutta secca per contenuto di vitamina B2, vitamina E e
      magnesio, piccole quantità di litio

         Presentano il più elevato contenuto in fibra (12,7g/100)

          Grandi virtù presenta l'olio, che combatte pelle secca e smagliature, nutre
      i capelli aridi e secchi e previene le ragadi al capezzolo durante l'allattamento.

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Nocciolo

           Il nocciolo è una delle più antiche piante coltivate dall'uomo

          Si distinguono dagli altri semi oleosi per il ricco contenuto di vitamine B1,
       A, C ed E

          Nonostante la grande ricchezza in grassi (64,1%) risultano di          facile
       digestione

          Sono un'ottima fonte di fitosteroli, sostanze ritenute importanti nella
       prevenzione delle malattie cardiovascolari

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Noci
            Eccezionale potere energetico: 689 kcal per 100 g dovuto ai grassi che
        presentano però un favorevole rapporto polinsaturi /saturi: 7,3

           Le noci sono una delle rare fonti di acido linolenico, un acido grasso
        essenziale omega 3

           Discreta fonte di vitamina A, B1 e magnesio

           Ricche di vitamina E, acido folico e molti minerali, tra cui zinco, rame e
        calcio, sono adatte soprattutto in particolari fasi della vita, come la
        menopausa e la gravidanza.

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FRUTTA SECCA
   L’ASSENZA DI COLESTEROLO

  GLI EFFETTI BENEFICI SUI GRASSI DEL SANGUE

   L’ALTO CONTENUTO IN FIBRA INSOLUBILE CHE FAVORISCE IL TRANSITO
INTESTINALI

    BAMBINI, ATLETI, STUDENTI E CHIUNQUE SIA IMPEGNATO IN ATTIVITÀ
      INTELLETTIVA O FISICA INDICATA PER DIABETICI E DISLIPIDEMICI

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FRUTTA SECCA
Secondo il British Journal of Nutrition 4 manciate di noci, mandorle o arachidi a settimana
arrivano a ridurre fino al 37% il rischio di cardiopatia legata al colesterolo, perché alzano i livelli
di Hdl (colesterolo “buono”) e riducono quelli di Ldl (colesterolo “cattivo”).
Visto però l’elevato corrispettivo calorico (100 g di frutta secca corrispondono in media a 500
kcal) è bene non esagerare.
La dose giornaliera consigliata è di circa 20 g, che equivale, per fare un esempio, a 4 noci o a 20
mandorle.

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Vite

 " I popoli del Mediterraneo cominciarono ad
  uscire dalla barbarie quando incominciarono a
  coltivare la vite e l’ulivo”

                        Tucidide, V sec. a. C.

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Vino
La diffusione del vino nelle Regioni del
Mediterraneo è da attribuire soprattutto ai Fenici
e ai Greci. Questi ultimi ebbero un ruolo
significativo nel perfezionamento delle tecniche
di produzione del vino e nella selezione dei
vitigni migliori. La coltivazione della vite attecchì
in Italia già a partire dal II millennio a. C. e si
radicò a tal punto nella Penisola che uno dei
nomi con cui questa veniva chiamata era Enotria
(“Terra del vino”).
                                                                       Ulisse offre il vino a Polifemo.
                                                                 Piazza Armerina -Villa Romana del Casale

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Vino rosso

Due bicchieri di vino rosso al giorno sono quasi
una medicina (di più, però, ne fanno un veleno).
Merito del resveratrolo
Il resveratrolo, una molecola presente nella buccia
dell’acino di uva e di conseguenza presente anche
nel vino rosso dopo la fermentazione.

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Vino Rosso
                                       Resveratrolo

   Antiossidante: una delle proprietà maggiormente conosciute di questa bevanda
   alcolica è ormai appurato e dimostrato che queste proprietà sono molto maggiori nel
   vino rosso, più ricco di resveratrolo rispetto a quello bianco.
   Depressione: bere regolarmente vino con moderazione abbassa notevolmente il
   rischio di sviluppare la depressione.
   Colesterolo: il resveratrolo abbassa i livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue
   Sistema cardiovascolare: Il resveratrolo è anche in grado di contrastare e prevenire
   malattie come l’arteriosclerosi, o malattie cardiache come l’infarto, l’ictus o l’angina
   pectoris. Possiamo quindi considerare il resveratrolo come una sostanza protettiva del
   sistema cardiovascolare, soprattutto in ambito preventivo.
   Memoria: recenti studi mettono in risalto un’altra potenziale proprietà del vino rosso
   e del resveratrolo, pare infatti che questa sostanza possa essere d’aiuto nel prevenire
   la perdita della memoria causata dall’avanzare dell’età.

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Vino Rosso
                                      Resveratrolo
   Antitumorale: ricercatori dell’Università di Leicester, in Inghilterra, durante un
   simposio su Resveratrolo e salute, hanno affermato che un moderato consumo di
   vino rosso è in grado di ridurre del 50 % il rischio di sviluppare tumori intestinali.
   Antinfiammatorio: da recenti studi pubblicati sulla rivista Faseb Journal è emerso
   come il questa bevanda abbia anche proprietà antinfiammatorie. Sembra che
   alcune sostanze presenti nel vino rosso abbiano la proprietà di inibire la formazione
   di due proteine che sono appunto responsabili degli stati infiammatori.
   Anti invecchiamento: una ricerca condotta all’Harvard Medical School invece
   sostiene che il vino rosso ha spiccate proprietà anti invecchiamento, ancora una
   volta queste proprietà sono da ricondursi al resveratrolo.

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Dose efficace Resveratrolo
                                Dose giornaliera
                   Resveratrolo di vino
 Vino              totale       equivalente a 50
                   (mg/L)       mg (*) di
                                resveratrolo (L)
Vino bianco        0,05-1,80      27,7-1000
Vino rosato        0,43-3,52      14,2-116,3
Vino rosso         1,92-12,59     4-26,0
Succo di uva
                   1,14-8,69      5,7-43,9
rossa
* Alcuni studi arrivano a proporre dosaggi di
resveratrolo pari a 1000 mg (1g) al giorno per
almeno 6 mesi, cioè 20 volte superiori.
                                                                        polygonum cuspidatum

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IL PANE –GIANNI RODARI
Se io facessi il fornaio, vorrei cuocere il
pane
così grande da sfamare tutta, tutta la
gente
che non ha da mangiare.

Un pane più grande del sole, dorato,
profumato come le viole.
Un pane così verrebbero a mangiarlo
dall’India e dal Chili
i poveri, i bambini, i vecchietti e gli
uccellini.

Sarà una data da studiare a memoria: un
giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.

Buono, sano e sicuro                          Dott. Pietro Scalera   14 maggio 2016
Grazie dell’attenzione

Buono, sano e sicuro   Dott. Pietro Scalera   14 maggio 2016
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