La Chiesa Evangelica Luterana di Firenze
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
È una rocca forte il Signore La Chiesa Evangelica Luterana di Firenze Un casuale visitatore potrebbe essere sorpreso quando trova nella cattolicissima Firenze, sulla riva sinistra dell'Arno in mezzo a famosi edifici, una chiesa parrocchiale luterana di lingua tedesca. La Comunità comprende membri e amici abitanti in Toscana e Emilia Romagna, in un territorio più grande della Svizzera. I mezzi di sostenimento provengono in gran parte da auto-finanziamento e da fondi derivanti dall'Intesa con lo Stato Italiano. La chiesa – una vispa centenaria La chiesa è a navata unica in stile neogotico, con tetto a capanna. Nella facciata si notano cenni dell'influenza veneziana. L'edificio spicca in modo ben visibile sul Lungarno tra il Ponte Vecchio e il Ponte alle Grazie. La chiesa fu inaugurata il 1 dicembre 1901, coronando un’iniziativa osata da alcuni commercianti, intellettuali e donne della colonia tedesca, capeggiati dal pastore Eugen Lessing. La comunità, malgrado i notevoli problemi di finanziamento, aveva acquistato un pezzo di terreno sul Lungarno Torrigiani, nonché due case adiacenti nella Via de' Bardi. Per il progetto fu scelto l'architetto Riccardo Mazzanti, noto per i suoi abbozzi di alcuni palazzi fiorentini in stile neogotico tuttora esistenti. La trasformazione delle case in via de' Bardi fu affidata a Carlo Boecklin, figlio del noto pittore Arnold Boecklin, ma eseguita qualche anno più tardi (1914/15 e 1921/22), allo scopo di creare gli spazi adeguati per le varie esigenze sociali e culturali della comunità. Per un certo periodo questi locali furono la sede del consolato tedesco e della scuola tedesca. Il pastore Lessing rimase fedele alla sua comunità fino al 1939, quando fu costretto a congedarsi. Oggi l’edificio parrocchiale ospita l’appartamento del parroco, gli uffici dell’amministrazione parrocchiale, la sala riunioni della comunità e alcuni locali affittati. Solo nel 1948 la „Chiesa Tedesca“ fu trasformata in una comu-nità soggetta alla legge italiana, membro tra le fondatrici della Chiesa Evangelica Luterana in Italia CELI. Arte – Poco è rimasto… (ciò che è rimasto) Durante entrambe le guerre mondiali, il complesso è stato confiscato. Questa sorte così movimentata ha reso necessari parecchi restauri: l’ultimo fu rea-lizzato nel 1995 dall’ar-chitetto Vinicio Brilli con il supporto economico del Gustav-Adolf-Werk. Allora sono stati ri-dipinti con colori moderni l’abside e le fasce interne.
Degli elementi decorativi originali rimangono i tre rilievi marmorei ad opera di Karl Gabriel di Stoccarda che nel 1913 erano stati inseriti nei pannelli del pulpito neo-romanico di allora. Oggi sono conservati nella cappellina battesimale. Le forme risalenti al 1901 sono ancora visibili nei piccoli capitelli vicino alla calotta absidale dorata, nelle finestre, nel cortile della casa del custode e soprattutto nella loggetta dell’organo. Uno dei fondatori della comunità, Peter Bruckmann, è ricordato con le due sculture da lui realizzate insieme con Arnold Boecklin, suo suocero. Esse rappresentano il canto e il verbo e si trovano in cima alle colonnette del portale, a voler testimoniare ai concittadini fiorentini le componenti centrali di ogni culto evangelico. Ma a questo scopo non era sufficiente l’armonio soltanto. L’organo: Una Ferrari non solo per domenica mattina Nel 1950 il celebre organista Hans Richter si fece promotore per l’acquisto di un organo: „Per l’annunciazione della parola di Dio in concomitanza con la lingua della musica” secondo la tipica tradizione luteranae bachiana. Persino il cancelliere Konrad Adenauer dette il suo contributo. Fu incaricato il costruttore di organi Kemper di Lubecca, ma poi il lavoro fu interrotto a causa dell'alluvione del 1966 quando le acque dell'Arno arrivarono ai gradini dell'altare. I danni subiti si fecero notare per molto tempo, e fu così che nel 1984 il Consiglio Presbiteriale e il direttivo dell'Associazione delle Donne decisero di far restaurare e ampliare l'organo, allo scopo di favorire la diffusione della musica barocca tedesca e rendere
più facile l'apprendimento. L'impegno del giovane costruttore d'organi Stefan Heberlein, gli sforzi della comunità e di numerosi amici e mecenati (da Prato fino ai Paesi Bassi), si sono conclusi praticamente con la realizzazione di uno strumento nuovo. Dal 1987, i concerti d'organo in aprile e ottobre aprono le porte della nostra chiesa al grande pubblico fiorentino. L'eccellente sistema di trasmissione meccanica e la competenza del maestro Francesco Giannoni offrono attraenti possibilità di perfezionamento nella formazione di giovani organisti italiani. Il Comitato di Musica attende collaborazioni. Le Donne – fin dall'inizio lo spirito vitale Alle radici della comunità vi erano le donne. Ancora prima della fondazione della comunità nel 1899, l'Associazione delle Donne Evangeliche era attivamente impegnata nel campo della diaconia: Il palazzo poi denominato „Marienheim“ nelle vicinanze di Porta Romana, era organizzato come casa di ospitalità, offrendo protezione e cura alle ragazze in cerca di lavoro „alla pari“. Malgrado le perdite nelle due guerre mondiali, l'Associazione delle Donne si è rinnovata negli incontri del mercoledì pomeriggio, finalizzati alla cultura della discussione e coadiuvati dalla biblioteca. Nel campo sociale, importanti compiti sono svolti dal direttivo delle donne e dal comitato di assistenza, attraverso i proventi dal bazar natalizio. L'Associazione è aperta a donne di qualunque ceto sociale, generazione, lingua e persino religione, con l'impegno a vivere la fede in modo moderno: La condizione di minoranza, tanto religiosa quanto linguistica, con numerose donne migrate a causa del matrimonio, richiede grandi sforzi di integrazione nella realtà italiana, in quanto non vogliamo e non possiamo costituire semplicemente una comunità estera. Ecumenismo – la sfida italiana In un ambiente tutto cattolico, vivendo in stretti rapporti amichevoli con la vicina parrocchia S. Lucia, un impegno centrale per la nostra Comunità è la collaborazione ecumenica. La cooperazione aperta per realizzare conferenze e culti nella diocesi di Firenze, Bologna, Lucca e Modena e l'ampia solidarietà con le altre comunità evangeliche del territorio sono le caratteristiche della nostra attività in questo difficile lavoro. Da menzionare anche l'amicizia ebreo-cristiana e le chiese ortodosse. Il campo protestante è articolato nella presenza delle comunità valdesi, metodisti e le loro opere, inoltre anglicani, battisti, l'esercito di salvezza e gruppi missionari. I fratelli della Chiesa Riformata svizzera dividono l'uso della chiesa con noi. Il culto luterano in lingua tedesca si tiene ogni prima e terza domenica del mese alle ore 10. Le cerimonie ecumeniche di matrimonio, spesso con forestieri, rappresentano un impegno particolare per il parroco e la custode della chiesa. Insieme con la Comunità Cattolica di lingua tedesca, si organizza tra altro ogni anno il culto di commemorazione al Passo della Futa nell'Appennino dove, in uno dei più grandi cimiteri militari d'Italia, hanno trovato riposo 32.000 soldati tedeschi caduti nel 1944-45 nelle battaglie della Linea Gotica.
Cimitero "degli Allori" – Monumento di vicende europee L'ultima dimora è offerta dal cimitero evangelico in Via Senese. Si tratta di un luogo di riposo curato dalle tradizionali chiese protestanti e tuttora utilizzato, soggetto a tutela dei monumenti. Con la sua storia culturale, il cimitero è ricco di monumenti a grandi personaggi dell'arte, società e politica, e funziona da sempre come testimonianza veramente evangelica: le tombe nell'area centrale del Cimitero degli Allori ricordano una molteplice serie di vite vissute distanti dalla comunità. Ma la Chiesa è al servizio anche di questi morti e li inserisce nella collettività tra morti i vivi. Ciò è particolarmente sentito in occasione della tradizionale passeggiata al cimitero, nella preghiera e il dialogo con nomi altrimenti dimenticati. I questo modo, la piccola storia della nostra Comunità Luterana si intreccia con la grande storia di Firenze e dell'Europa.
Diaspora – Parrocchia oltre il campanile Dopo aver oltrepassato l'Appennino su una delle autostrade più pericolose d'Italia, ancora non si è giunti al confine del territorio della parrocchia. I fedeli luterani abitano anche nelle province di Bologna e Modena, in Romagna e sulla costa adriatica. Il gruppo Emilia Romagna si è formato nel 1975 (d'altronde una comunità esisteva già prima del 1914), con uno stile particolare articolato in incontri presso le famiglie e, meno frequenti, culti nella chiesa metodista di Bologna. Anche in direzione ovest di Firenze, attorno a Pisa e Lucca, ci sono da sviluppare ancora molte possibilità con presenze luterane di lingua tedesca. Sono essenziali il servizio viandante del Pastore e una grande disponibilità di collaboratori volontari, come pure l'appartenenza alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia con sede a Roma. La CELI provvede alla mediazione nell'incarico dei pastori, agendo tramite il sinodo, le visitazioni e grazie all'intesa con lo Stato italiano, per realizzare gli interventi pubblici e teologici necessari laddove sarebbe eccessivo il compito per la singola comunità. Comunità Evangelica Luterana di Firenze Via de' Bardi 20, 50125 Firenze Telefono 055 2342775 firenze@chiesaluterana.it - www.chiesaluterana-firenze.org
Puoi anche leggere