IL REPORTAGE TERZA LEZIONE - MARTEDì 18 FEBBRAIO - CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIA - Corsi Fotografia Pisa
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USCITA REPORTAGE - 22/02 Teatro di Buti (Via Fratelli Disperati, 10 - Buti, Pi) Associazione Compagnia dell’Anello 15:00 Fotograferete l’inizio di un vero spettacolo teatrale: dalla preparazione alle prove tecniche! Info e dettagli tramite email e whatsapp
IL REPORTAGE Storia del Reportage Reportage e Fotografia di strada Elementi del reportage Quale reportage? Gli accessori Alcuni consigli Dai grandi classici ai nuovi autori Dalla teoria alla pratica: l’esperienza di Monica Parisi
NASCITA DEL REPORTAGE Il Reportage nasce parallelamente alla fotografia (singola instantanea). Metà ‘800.
FOTOGRAFIA DI REPORTAGE «Il termine francese reportage indica un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa di indagare e documentare vari aspetti della realtà, sostituendo alla parola scritta la sola forza comunicativa delle immagini, in genere collegate secondo un'organizzazione di idee espressiva di una visione personale dell'autore sull'argomento trattato, sia esso un fatto di cronaca o una ricerca a più ampio respiro su un tema qualunque.» Street Photography ≠ Reportage Fonte: Treccani
ELEMENTI DEL REPORTAGE ✓ Indagine e documentazione della realtà ✓ Concatenazione di immagini, assemblate tra di loro al fine di costruire un discorso unitario e sintetico ✓ Processo comunicativo con regole grammaticali proprie, pari al linguaggio scritto o parlato ✓ Destinazione d’uso del reportage che condiziona il linguaggio adottato Fonte: Treccani
QUALE REPORTAGE? ✓ Argomento: guerra, tradizioni, naturalistico, inchiesta, vita quotidiana, eventi (matrimoni) ecc ✓ Tempo: Breve termine o lungo termine ✓ Il punto di vista del fotografo ✓ Stile ✓ Colore o bianco/nero
COLORE O BIANCO E NERO? Il bianco e nero nella fotografia documentaria è la strada più seguita, ma non è necessariamente quella più giusta. DIPENDE DAL FINE DEL VOSTRO REPORTAGE
«A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?» W. E. Smith
GLI ACCESSORI ✓ Fotocamera: quale scegliere? ✓ Obiettivo: 24mm / 35mm / 50 mm o tuttofare (24-70FF e 17-55Apsc) ✓ Altri accessori (flash, specchi, cavalletto, etc)
IL REPORTAGE A TEATRO CONOSCENZA DEI TEMPI DEL TEATRO CONOSCENZA DELLA TECNICA EMPATIA
IL REPORTAGE A TEATRO LUCE: evitare il flash, sfruttare l’atmosfera e le luci di ogni momento DIAFRAMMA: la scelta di aprire/chiudere il diaframma è personale TEMPI: la scelta del tempo è legata all’effetto che vogliamo ottenere MESSA A FUOCO: punto centrale ESPOSIMETRO: modalità spot OBIETTIVO: zoom 24-70 f/2.8; 70-200 f/2.8; 35-70 f/2.8
I GRANDI CLASSICI FOTOREPORTER DI GUERRA ✓ Robert Capa (Ungheria, 1913 – Vietnam 1954) ✓ George Rodger (Regno Unito, 1908 – 1995) ✓ Steve McCurry (USA, 1950) Fotoreporter di guerra / street / umanista ✓ James Natchwey (USA, 1948)
I GRANDI CLASSICI FOTOREPORTER UMANISTI ✓ Henri Cartier-Bresson (Francia, 1908 – 2004) ✓ Steve McCurry (USA, 1950) ✓ Sebastiao Salgado (Brasile, 1944) ✓ Ferdinando Scianna (Italia, 1943) ✓ Letizia Battaglia (Italia, 1935) ✓ Gianni Berengo Gardin (Italia, 1930)
HENRI CARTIER BRESSON «L’OCCHIO DEL SECOLO» - Principale esponente della «fotografia umanista» - Nel 1944 entra nella resistenza francese e documenta la liberazione di Parigi - Nel 1947 fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, William Vandivert la famosa Agenzia Magnum Da una Cina all'altra (1952), Danza a Bali (1954), Mosca (1954), Delitti flagranti (1969), Viva la Francia (1970) - Premio Nadar 1971, L'uomo e la macchina e il volto dell'Asia (1972), Ethan is dead
DA UNA CINA ALL’ALTRA (1952) «Esistono fotografi che cercano un cinese che abbia l’aria più cinese degli altri e finiscono per trovarlo. Gli fanno assumere un atteggiamento cinese e lo circondano di cineserie. Che hanno fissato sulla pellicola? Un cinese? Mai più: l’idea del cinese» (J.P. Sartre) I cinesi di Cartier Bresson sono sconcertanti, poiché la maggior parte di essi non ha un’aria abbastanza cinese.
GEORGE RODGER - Fotoreporter di guerra - Documentò il Blitz di Londra, e iniziò a collaborare con la BBC e LIFE - Documentò i campi di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945 - La maggior parte dei suoi servizi fotografici sull’Africa sono stati pubblicati su NatGeo Red Moon Rising, The Cresset Press 1943, Desert Journey, The Cresset Press, 1944, Village des Noubas (1955), Le Sahara (1957), George Rodger : Humanity and Inhumanity (1994)
LE SAHARA (1975) "We drove, surrendering our car and ourselves to one of the most punishing trips on earth” - Un tragitto di 6500 km in tre mesi - Una bussola - Una Land Rover 4x4 “The Sahara can kill, and kill quickly” https://www.magnumphotos.com/arts-culture/travel/george-rodger-sahara/
GIANNI BERENGO GARDIN - Inizia a scattare negli anni 50 - Fotoreporter umanista - Visione differente per la sua passione per l’architettura e il paesaggio
MORIRE DI CLASSE (1969) - Il primo fotoreportage sociale con scopo di denuncia - Richiesto da Basaglia - Chi veniva fotografato fu prima informato https://www.2001agsoc.it/materiale/sconfinamenti/Sconfina menti.N14.pdf
IL REPORTAGE OGGI
COSA VUOL DIRE ESSERE FOTOREPORTER OGGI? BISOGNA CONSIDERARE ALCUNI FATTORI: - Canali di informazione numerosi e diversificati rispetto al passato - Tecnologia e mezzi di comunicazione avanzati - Chiunque può definirsi un fotografo - La quantità vale più della qualità
CREA UN PROGETTO DIFFERENTE - Stile e punto di vista personale - Argomento specifico, preciso e accattivante - Unire alla fotografie interviste, dati e oggetti raccolti durante il progetto
ANDREA FAZZETTA - Giovane fotografo leccese - Si laurea in Architettura a Milano - Dopo la laurea si dedica alla fotografia, che diventerà il suo lavoro - Oggi collabora con New York Times, National Geographic e Vanity Fair - Reso celebre dal reportage “Danakil: land of ice and fire”
PAOLO VERZONE - Fotografo torinese, ritrattista e fotoreporter, ama ritrarre politici e personaggi pubblici - Lavora in Italia, Spagna e Francia. E’ membro dell’agenzia VU dal 2003 - Ambasciatore Canon, vince il World Press Photo nel 2015 - Il reportage “Arctic zero” è stato esposto a questa edizione del COTM, documenta la vita dei ricercatori alle isole Svalbard, una delle comunità più a nord del mondo - Tratto distintivo: estrema cura nella gestione della luce e perfette simmetrie compositive
CLAUDIA GORI
GIULIA NAUSICAA BIANCHI - Fotografa documentarista, insegnante di fotografia a NY - Ritrattista e convinta femminista - Lavora per le più grande testate giornalistiche del mondo - Il suo progetto “Ordination” vuole spezzare gli stereotipi della chiesa cattolica - Attualmente in mostra all’IMP festival di Padova
WALTER MORETTI - Nasce a Pisa nel 1975 - Si interessa alla fotografia all’età di 12 anni - Fotografo di reportage - Esperto in tecniche di stampa - Si ispira ai lavori di Alex Webb e Alan Harvey
IL VIAGGIO DEL FUNAMBOLO
DALLA TEORIA ALLA PRATICA: Monica Parisi “Cosa mi piace delle tue foto? Tu fotografi come io guardo le cose”
LE FASI DEL REPORTAGE 1. IDEA (libri, video, poesie, canzoni, film, parlare con la gente, guardarsi attorno, fare domande, essere curiosi, ci sono davvero infinite possibilità per trovare degli spunti e per trovare dell'interesse che porta a una buona idea e che potrebbe portare ad un progetto.) 2. PREPARAZIONE/PIANIFICAZIONE (la fase di realizzazione dello scatto, contempla la scrittura, il disegno, anche se stilizzato, del luogo e delle scene, considera l'orario ipotetico in cui pensi di scattare e vai a studiare la luce, scrivi tutto. Questa fase può durare da pochi giorni a diversi mesi, addirittura anni) 3. SCATTO (Valuta la tua attrezzatura e sfrutta al meglio quello che hai) 4. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO (Se non hai un editor confrontati con un amico, riguarda il progetto dopo del tempo, sii spietato, se dopo tempo il progetto ti convince ancora c'è qualcosa di buono)
COSA, COME, PERCHE’ Chiediti COSA. Il reportage deve avere un tema centrale attorno a cui costruire le foto e/o approfondire un argomento di interesse. Chiediti COME quali sono i tuoi mezzi, quali le informazioni che hai, impara a selezionare. ( Imparare a selezionare vuol dire anche imparare a scegliere e avere anche il coraggio di escludere “la foto più bella” se questa non è coerente con l’insieme.) Chiediti PERCHE' Con le immagini dobbiamo creare un discorso logico e coerente e focalizzarci soprattutto sulla risposta alla domanda: perché trasmettere questo messaggio?
1. IDEA Da dove arrivano le idee per un progetto fotografico? Da: ● LIBRI ● VIDEO ● POESIE ● CANZONI ● FILM ● PARLARE CON LE PERSONE, GUARDARSI ATTORNO, FARE DOMANDE, ESSERE CURIOSI Le idee nascono dalla “necessità” di dire delle cose.
2. PREPARAZIONE Studiate il progetto per il tempo necessario (e se è il caso accantonatelo finchè non siete sicuri di volerlo portare avanti) Tempo di preparazione (giorni, mesi, anni) >> tempo di scatto (idem). Scrivete e racconate quello che la vostra testa vi suggerisce (anche se vi sembrano sciocchezze, serve a fare esercizio, serve a rivalutare l’idea iniziale, scavare in profondità per arrivare al fulcro di quello che volete “dire”.) Visitate più volte il luogo e raccogliete informazioni dettagliate. Aggiungete altro materiale oltre alle foto per arrivare a chiarire al lettore il “perchè”.
3. SCATTO Rispettate il soggetto. (non valicate il limite tra l'essere partecipe e l’essere “invadente”) Utilizzate la tecnica appresa a vostro favore, ma non date per scontato che una foto tecnicamente perfetta sia una buona foto. Prestate molta attenzione ai dettagli del vostro racconto. La scelta dell’ottica (soggettiva) Ad ognuno il suo stile (il reportage diventa personale nel momento in cui nel progetto metti la tua firma, la tua personalità, le tue emozioni, in quel momento diventi “riconoscibile”)
SYRIA – FABIO MOSCATELLI “Se sapessi raccontare una storia con le parole non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica”
http://www.fabiomoscatelli.com/projects/syria-chapter-one-childhood/
4. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PICCOLA STORIA_PRIMA VERSIONE
PICCOLA STORIA_PRIMA VERSIONE
ESERCIZI PER CASA Pubblicare su “Palestra Fotografica” un racconto di MAX 6 FOTO dell’uscita del 22 Febbraio.
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