RASSEGNA STAMPA del 26/10/2015 - Ilgiornaledellaprotezionecivile.it

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RASSEGNA STAMPA
       del
    26/10/2015
Sommario Rassegna Stampa dal 24-10-2015 al 26-10-2015
24-10-2015 CataniaToday
Allagamenti in viale Moncada 21, pompieri in azione per 48 ore: paura tra i residenti..........................                                      1
25-10-2015 Giornale di Sicilia.it
Maltempo ad Agrigento, ora in campo la Protezione Civile ....................................................................... 2
25-10-2015 Giornale di Sicilia.it
Era devastata dal maltempo, riapre domani la linea ferroviaria Palermo-Agrigento ............................... 3
24-10-2015 Giornale di Sicilia.it
Il superuragano Patricia arriva in Messico: cala la potenza, solo lievi danni ........................................... 4
24-10-2015 Giornale di Sicilia.it
Il superuragano Patricia in Messico: cala la potenza, solo lievi danni...................................................... 5
25-10-2015 Giornale di Sicilia.it
Frana di Letojanni, per i lavori non ci sono soldi ........................................................................................ 6
25-10-2015 L'Unione Sarda (ed. Cagliari)
Alluvione, polemica su strada ....................................................................................................................... 7
25-10-2015 La Nuova Sardegna (ed. Nuoro)
L'uragano Patricia perde la sua potenza Il Messico è salvo....................................................................... 8
26-10-2015 La Nuova Sardegna (ed. Olbia)
L'alluvione in tv: oggi il confronto sui diversi progetti ............................................................................... 9
24-10-2015 La Nuova Sardegna.it (ed. Oristano)
Bosa, riconoscimenti per la protezione civile............................................................................................ 10
24-10-2015 La Nuova Sardegna.it (ed. Oristano)
Protezione civile, un piano approvato tra le polemiche............................................................................ 11
25-10-2015 La Repubblica.it (ed. Palermo)
Frana a monte delle condutture, tutta Messina resta senz'acqua ........................................................... 12
24-10-2015 La Sicilia.it
Maltempo: Galletti,certo stato emergenza ................................................................................................. 13
24-10-2015 La Sicilia.it
Uragano Patricia: "ancora pericoloso"....................................................................................................... 14
24-10-2015 La Sicilia.it
L'uragano Patricia perde potenza ma resta alta l'allerta........................................................................... 15
25-10-2015 PalermoToday
Alluvione nel Sannio: "Il governo vuole sospendere le tasse per le aziende" ....................................... 17
Data:
          24-10-2015                               CataniaToday
             Allagamenti in viale Moncada 21, pompieri in azione per 48 ore: paura
                                       tra i residenti

 Allagamenti in viale Moncada 21, pompieri in azione per 48 ore: panico tra i residenti

 Allagamenti in viale Moncada 21, pompieri in azione per 48 ore: paura tra i residenti
 In viale Moncada 21, a Librino, il maltempo di questa settimana ha messo in ginocchio i residenti di circa 100 palazzine
 del posto. Gli allagamenti, infatti, hanno colpito la zona sino alla giornata di ieri, con l'intervento incessante dei vigili del
 fuoco che hanno riportato la situazione alla normalità

  Davide Campagiorni 24 ottobre 2015

 In viale Moncada 21, a Librino, il maltempo di questa settimana ha messo in ginocchio i residenti di circa 100 palazzine
 del posto. Gli allagamenti, infatti, hanno colpito la zona in maniera grave sino alla giornata di ieri, con l'intervento
 incessante dei vigili del fuoco che per 48 ore, quasi ininterrottamente, hanno cercato di riportare la situazione alla
 normalità, contrastando l'allagamento creatosi nel parcheggio in prossimità dei numeri civici tra il 19 e il 21. L'acqua
 piovana, riversatasi in maniera copiosa, lungo tutto il parcheggio, è arrivata ad allagare persino i garage e i vani degli
 ascensori, come spiega il consigliere della desta circoscrizione Angelo Scuderi, presente sul posto durante le operazioni
 dei pompieri.

 LIBRINO, ALLAGAMENTI VIALE MONCADA

  "La gente ha avuto tanta paura e molti sono stati costretti a rimanere in casa, per l'impossibilità di poter prendere anche la
 propria auto posteggiata in strada. La causa - aggiunge Scuderi - è da ricercare in una frana che ha colpito la collinetta
 adiacente alle abitazioni, creando così una situazione di pericolo, con il fango e i detriti che si sono riversati al suolo
 insieme all'acqua caduta nella giornata di mercoledì".
  "In passato erano stati fatti dei lavori in zona e adesso il terreno alle spalle delle abitazioni non è più sicuro in caso di
 nuovo maltempo. Chiedo quindi che lo Iacp intervenga al più presto, anche l'amministrazione comunale, essendo questa
 una situazione di incolumità pubblica. I residenti sono atterriti e in caso di nuove piogge lo scenario potrebbe
 ulteriormente degenerare" aggiunge il consigliere della sesta municipalità.

 Annuncio promozionale

  I tombini, come ribadito dallo stesso Scuderi, erano già stati puliti circa sei mesi fa. Nonostante questo non sono riusciti
 ad assorbire tutta l'acqua piovana, che caduta insieme ai detriti e al fango, è diventata in questo modo incontrastabile.

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Data:
          25-10-2015                        Giornale di Sicilia.it
                       Maltempo ad Agrigento, ora in campo la Protezione Civile

  - Giornale di Sicilia

 DIPARTIMENTO NAZIONALE
 Maltempo ad Agrigento, ora in campo la Protezione Civile
 di Angelo Augusto-
 25 Ottobre 2015

 Da Roma, mercoledì, arriveranno nell'Agrigentino funzionari e tecnici, con il compito di eseguire dei sopralluoghi nelle
 aree più colpite

 AGRIGENTO. La Protezione Civile nazionale intende rendersi conto, direttamente, dei danni che la tromba
 d’aria dello scorso 10 di ottobre e la pioggia dei giorni successivi hanno provocato nei territori
 dell’agrigentino. Le zone più colpite sono quelle di Palma di Montechiaro e Licata, ma danni alle colture sono
 stati registrati anche a Campobello di Licata e Ravanusa. Mercoledì prossimo arriveranno i tecnici nazionali della
 Protezione Civile.
 “La Protezione Civile provinciale – ha annunciato ieri il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale
 Amato, scrivendolo sul suo profilo Facebook - ci ha comunicato che mercoledì prossimo riceveremo la delegazione
 nazionale per gli accertamenti degli eventi calamitosi verificatisi nella serricultura di Gaffe, Madre Chiesa e nella Piana di
 Licata. Siamo pronti ad accoglierli e, insieme a loro, eseguire un sopralluogo nelle zone più colpite, in modo da verificare
 con esattezza l’entità dei danni. Non sarà, purtroppo, difficile fare due conti, considerato che le trombe
 d’aria prima e le piogge alluvionali dopo, hanno devastato molte decine di ettari di coltivazioni”.

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Data:
          25-10-2015                         Giornale di Sicilia.it
            Era devastata dal maltempo, riapre domani la linea ferroviaria Palermo
                                        -Agrigento

  - Giornale di Sicilia

 TRASPORTI
 Era devastata dal maltempo, riapre domani la linea ferroviaria Palermo-Agrigento
 25 Ottobre 2015

 PALERMO. Da domani sarà completamente riaperta la linea ferroviaria Palermo-Agrigento, devastata in più punti dal
 maltempo che dieci giorni fa ha provocato allagamenti, smottamenti e danni ai sistemi di gestione in sicurezza della
 circolazione treni. Conclusi con un giorno di anticipo, rispetto al programma, i lavori di ripristino dell'infrastruttura
 ferroviaria grazie allo straordinario impegno che ha visto uomini e mezzi all'opera 24 ore su 24 per restituire all'esercizio
 centinaia di metri linea dove la furia degli elementi e il dissesto idrogeologico avevano causato ingenti danni.
 Le condizioni meteorologiche hanno consentito solo dopo un miglioramento registrato giovedì scorso un'accelerazione dei
 tempi di intervento delle squadre tecniche che, senza l'azione di disturbo di pioggia e vento, hanno potuto imprimere ritmi
 più serrati alle attività di ripristino di massicciata, binari e apparati tecnologici. Per alcuni giorni i treni potranno registrare
 un allungamento dei tempi di viaggio fino a circa 15 minuti per la necessità di dover procedere in alcuni punti, a scopo
 precauzionale, a una velocità ridotta. Proseguono, inoltre, anche in questo caso senza sosta, gli interventi che
 consentiranno di riaprire entro la prima settimana di novembre i tratti di linea Palermo-Catania che l'eccezionale ondata di
 maltempo ha gravemente danneggiato.

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Data:
          24-10-2015                         Giornale di Sicilia.it
              Il superuragano Patricia arriva in Messico: cala la potenza, solo liev
                                           i danni

 Il superuragano Patricia in Messico: cala la potenza, solo lievi danni - Giornale di Sicilia

 L'ALLERTA
 Il superuragano Patricia in Messico: cala la potenza, solo lievi danni
 24 Ottobre 2015

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     stampa aumenta dimensione carattere          diminuisci dimensione carattere
    1 2 3 4 5

 ROMA. Un venerdì di terrore, un sabato in cui l'allerta rimane alta ma nel quale c'è la consapevolezza che il peggio è alle
 spalle. Così milioni di messicani hanno vissuto il passaggio di 'Patricia', il super-uragano che con il trascorrere delle ore è
 stato via via 'degradato', fino a diventare tempesta tropicale. "Non ci sono vittime nè feriti", ha sottolineato il ministro alle
 comunicazioni e trasporti, Gerardo Ruiz Esparza, incontrando la stampa a Guadalajara poco prima del mezzogiorno. I
 timori di questo fine settimana sono tutti concentrati sulla possibilità di smottamenti, valanghe e straripamenti dei fiumi a
 causa delle precipitazioni portate da 'Patricia', che a metà mattinata (ora del Messico) si trovava nella zona di Zacatecas,
 centro del paese, e 'viaggiava' in direzione nordovest.
 Nel corso della notte, 'Patricia' ha quindi perso gran parte della propria potenza distruttrice a causa dell'impatto con una
 catena montuosa del centro del paese. Venerdì, nel momento di toccare terra sulla spiagge del Pacifico all'altezza dello
 stato di Jalisco, il mega-uragano - definito da alcuni media come il 'mostro' o il 'colosso' - aveva una forza categoria 5, poi
 passata a 1: una differenza sul terreno consistente, visto che un uragano 'forza 5' porta con sè raffiche di 325 km/ora (nel
 caso di 'Patricia' punte anche di 400 km/ora) mentre con la categoria 1 l'intensità del vento è pari a 120 km/ora. Nel paese
 nessuno ha comunque "abbassato la guardia", sulla scia di quanto richiesto ieri notte dal presidente Ernesto Pena Nieto.
 Le autorità non hanno d'altra parte segnalato vittime, mentre sul fronte dei danni sono stati rilevati alberi sradicati, tetti
 spazzati via, smottamenti di scarsa gravità, qualche problema nelle strade, la fornitura dell'elettricità e le linee telefoniche.
 Venerdì notte, Pena Nieto aveva valutato in circa 400 mila persone la popolazione "vulnerabile" nelle zone a rischio,
 ordinando il dispiegamento di 11 mila militari negli stati di Jalisco, Colima e Nayaarit. Poi aveva sottolineato che "il
 sistema di allerta e la protezione civile stanno funzionando. E c'è una partecipazione attiva, aveva fatto notare, da parte di
 chi si trova nelle zone a rischio".

 E infatti, sottolineano molti media, la macchina della prevenzione ha funzionato. Ma c'è un altro elemento probabilmente
 fondamentale che spiega un bilancio finora più che positivo del passaggio del 'mostro' Patricia. L'uragano doveva toccare
 terra nella zona di Puerto Vallarta, tra le più note località balneari del paese, da dove erano stati fatti evacuare tra l'altro
 circa 15 mila turisti. 'Patricia' aveva a ultimo momento deviato spostandosi a qualche chilometro di distanza, in una zona
 di montagna e con villaggi di pescatori scarsamente popolati e anch'essi evacuati per tempo. "Tale mutamento di rotta è
 stato fondamentale. Per tutti noi un miracolo, non so spiegarmelo. Poteva essere una tragedia. Dio ha aiutato i messicani,
 non posso dire altro", ha commentato il governatore dello stato di Nayarit, Roberto Sandoval. Puerto Vallarta è stata
 quindi risparmiata e già stamani poco a poco stava riprendendo la vita di tutti i giorni. L'aeroporto è riaperto, così come
 gli scali di altre località della zona, tra le quali Guadalajara e Colima, nonostante la pioggia e qualche allagamento. Pure il
 porto di Vallarta, assicurano le autorità, riprenderà a funzionare nel corso del fine settimana. (ANSA).

  T^Æ

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Data:
          24-10-2015                         Giornale di Sicilia.it
              Il superuragano Patricia in Messico: cala la potenza, solo lievi dann
                                             i

  - Giornale di Sicilia

 L'ALLERTA
 Il superuragano Patricia in Messico: cala la potenza, solo lievi danni
 24 Ottobre 2015

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     stampa aumenta dimensione carattere          diminuisci dimensione carattere
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 ROMA. Un venerdì di terrore, un sabato in cui l'allerta rimane alta ma nel quale c'è la consapevolezza che il peggio è alle
 spalle. Così milioni di messicani hanno vissuto il passaggio di 'Patricia', il super-uragano che con il trascorrere delle ore è
 stato via via 'degradato', fino a diventare tempesta tropicale. "Non ci sono vittime nè feriti", ha sottolineato il ministro alle
 comunicazioni e trasporti, Gerardo Ruiz Esparza, incontrando la stampa a Guadalajara poco prima del mezzogiorno. I
 timori di questo fine settimana sono tutti concentrati sulla possibilità di smottamenti, valanghe e straripamenti dei fiumi a
 causa delle precipitazioni portate da 'Patricia', che a metà mattinata (ora del Messico) si trovava nella zona di Zacatecas,
 centro del paese, e 'viaggiava' in direzione nordovest.
 Nel corso della notte, 'Patricia' ha quindi perso gran parte della propria potenza distruttrice a causa dell'impatto con una
 catena montuosa del centro del paese. Venerdì, nel momento di toccare terra sulla spiagge del Pacifico all'altezza dello
 stato di Jalisco, il mega-uragano - definito da alcuni media come il 'mostro' o il 'colosso' - aveva una forza categoria 5, poi
 passata a 1: una differenza sul terreno consistente, visto che un uragano 'forza 5' porta con sè raffiche di 325 km/ora (nel
 caso di 'Patricia' punte anche di 400 km/ora) mentre con la categoria 1 l'intensità del vento è pari a 120 km/ora. Nel paese
 nessuno ha comunque "abbassato la guardia", sulla scia di quanto richiesto ieri notte dal presidente Ernesto Pena Nieto.
 Le autorità non hanno d'altra parte segnalato vittime, mentre sul fronte dei danni sono stati rilevati alberi sradicati, tetti
 spazzati via, smottamenti di scarsa gravità, qualche problema nelle strade, la fornitura dell'elettricità e le linee telefoniche.
 Venerdì notte, Pena Nieto aveva valutato in circa 400 mila persone la popolazione "vulnerabile" nelle zone a rischio,
 ordinando il dispiegamento di 11 mila militari negli stati di Jalisco, Colima e Nayaarit. Poi aveva sottolineato che "il
 sistema di allerta e la protezione civile stanno funzionando. E c'è una partecipazione attiva, aveva fatto notare, da parte di
 chi si trova nelle zone a rischio".

 E infatti, sottolineano molti media, la macchina della prevenzione ha funzionato. Ma c'è un altro elemento probabilmente
 fondamentale che spiega un bilancio finora più che positivo del passaggio del 'mostro' Patricia. L'uragano doveva toccare
 terra nella zona di Puerto Vallarta, tra le più note località balneari del paese, da dove erano stati fatti evacuare tra l'altro
 circa 15 mila turisti. 'Patricia' aveva a ultimo momento deviato spostandosi a qualche chilometro di distanza, in una zona
 di montagna e con villaggi di pescatori scarsamente popolati e anch'essi evacuati per tempo. "Tale mutamento di rotta è
 stato fondamentale. Per tutti noi un miracolo, non so spiegarmelo. Poteva essere una tragedia. Dio ha aiutato i messicani,
 non posso dire altro", ha commentato il governatore dello stato di Nayarit, Roberto Sandoval. Puerto Vallarta è stata
 quindi risparmiata e già stamani poco a poco stava riprendendo la vita di tutti i giorni. L'aeroporto è riaperto, così come
 gli scali di altre località della zona, tra le quali Guadalajara e Colima, nonostante la pioggia e qualche allagamento. Pure il
 porto di Vallarta, assicurano le autorità, riprenderà a funzionare nel corso del fine settimana. (ANSA).

Argomento:    ISOLE                                                                                                     Pag.   5
Data:
          25-10-2015                        Giornale di Sicilia.it
                           Frana di Letojanni, per i lavori non ci sono soldi

  - Giornale di Sicilia

 REGIONE
 Frana di Letojanni, per i lavori non ci sono soldi
 di Emilio Pintaldi-
 25 Ottobre 2015

 Almeno sei in provincia i torrenti a rischio esondazione, per i quali occorrono interventi urgenti. Preoccupano le
 condizioni del Mela

 LETOJANNI. La Regione non ha i soldi per far fronte, da sola, alle emergenze che si sono create nelle ultime settimane
 in provincia di Messina: dalla frana in autostrada di Letojanni, ai torrenti. Così è stato chiesto lo stato di emergenza e
 calamità naturale allo Stato per Letojanni e per i torrenti.
 Mercoledì ci sarà un nuovo sopralluogo sulla frana. Ma senza soldi, e quindi senza interventi risolutivi, resterà a lungo il
 doppio senso di circolazione. Lo ha detto, a chiare lettere, l'assessore regionale al Territorio Maurizio Croce. Lo ha
 ribadito il capo della protezione civile di Messina Bruno Manfrè. Per i torrenti, secondo il Genio civile, ci vogliono venti
 milioni. Per la collina di Letojanni almeno un paio di milioni. A quel doppio senso di circolazione su un tratto di un
 chilometro rischiamo di doverci abituare.

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Data:
          25-10-2015              L'Unione Sarda (ed. Cagliari)
                                         Alluvione, polemica su strada

 Il sindaco di Dorgali: «Opere faraoniche inutili, bisogna mettere in sicurezza i fiumi»

 Il ponte di Oloè sarà sopraelevato. Costo: 12 milioni di euro

 Dopo la tragedia di Oloè che nella drammatica alluvione del 18 novembre 2013 uccide il poliziotto Luca Tanzi, la strada
 che collega Oliena a Dorgali verrà interamente rifatta. La Regione mette a disposizione 12 milioni di euro che serviranno
 a sollevare l'intero tracciato mettendolo al riparo dalle acque del fiume anche nella sciagurata ipotesi in cui dovessero
 tornare a gonfiarsi a dismisura, come quel terribile novembre di due anni fa. Non si penserà solo al ponte di Oloè che
 sotto la furia di Cleopatra si sbriciola inghiottendo l'auto dove viaggiano quattro poliziotti. L'anno scorso il ponte viene
 ricostruito rispettando la quota già esistente. Ma evidentemente non basta a garantire un collegamento più sicuro
 possibile, pure di fronte a eventuali nuove emergenze. I fondi dovrebbero transitare dalla Regione alla Provincia, come
 annuncia il commissario straordinario Sabina Bullitta facendo il punto sui conti dell'ente in piena fase di riforma.
 IL PROGRAMMA L'intervento sulla Oliena-Dorgali non è l'unico atteso sul fronte della viabilità. Nell'elenco delle
 arterie da sistemare come si deve c'è anche la strada provinciale Gadoni-Seulo, danneggiata anche questa dal ciclone di
 due anni fa. E poi ci sono la circonvallazione di Orosei, invocata da tempo per deviare dal centro abitato la circolazione
 dei mezzi pesanti diretti alle cave, e quella di Sindia, chiusa da qualche anno, fondamentale nei collegamenti tra Marghine
 e Planargia visto che attualmente il traffico fluisce all'interno del paese con evidenti disagi per tutti.
 LA POLEMICA La ricostruzione della Oliena-Dorgali scatena pero le prime polemiche. Gli interventi annunciati dalla
 Provincia non tranquillizzano ma indignano il sindaco di Dorgali Angelo Carta (Psd'Az), consigliere regionale
 d'opposizione. «Mi sconcerta - esordisce Carta - che il commissario della Provincia intenda costruire un ponte-grattacielo
 a Oloè. Dunque i lavori che sono stati eseguiti per ricostruire quello spazzato via dall'alluvione non servono a nulla?». La
 realtà sarebbe un'altra. «La sicurezza - è la tesi di Carta - non passa attraverso opere faraoniche. Sulla Oliena-Dorgali o su
 altre strade possono anche costruire il ponte di Brooklyn, ma se non vengono ripuliti gli alvei dei torrenti, il rischio di
 esondazioni e i pericolo di disastri rimarrà sempre. Invece finanziamenti e autorizzazioni per questo genere di interventi
 stentano ad arrivare. Sostengo questo da tempo. E due anni fa lo dissi a Tramatza, durante l'incontro dei sindaci sardi con
 il prefetto Gabrielli. Da allora a oggi nulla si è fatto».
 «PRIORITÀ TRADITA» E le vere emergenze resterebbero. «Dorgali - incalza Angelo Carta - attende dal 18 novembre
 2013 che venga ripristinato il ponte di San Giorgio, lungo una strada che ora è chiusa con grave danno per decine e decine
 di aziende agropastorali. Da allora i furgoni che debbono trasportare il latte al caseificio del paese sono costretti a un
 lunghissimo giro, con conseguenze facilmente immaginabili. Affinché conservi le sue qualità, il latte deve essere
 conferito in brevissimo tempo dopo la mungitura. Ma questo, visto che la strada è interrotta, non può avvenire. Che dire
 poi della Dorgali-Cala Gonone? A maggio di quest'anno sono stanziati i soldi per rimetterla in sicurezza. Perché la
 Provincia non li spende e invece ne ottiene per fare una sopraelevata a Oloè?».
 Marilena Orunesu
 Tonio Pillonca

Argomento:    ISOLE                                                                                                   Pag.   7
Data:
          25-10-2015            La Nuova Sardegna (ed. Nuoro)
                       L'uragano Patricia perde la sua potenza Il Messico è salvo

 Luragano Patricia
 perde la sua potenza
 Il Messico è salvo

 Il mostrodeclassato a tempesta tropicale, nessuna vittima
 Ma lallerta resta alta per il rischio di frane e di inondazioni
 CITTÀ DEL MESSICO Un venerdì di terrore, un sabato in cui lallerta è rimasta alta ma con la consapevolezza che il
 peggio è alle spalle. Così milioni di messicani hanno vissuto il passaggio di Patricia, il super-uragano che con il
 trascorrere delle ore è stato via via declassato fino a tempesta tropicale. «Non ci sono vittime né feriti» ha sottolineato il
 ministro alle Comunicazioni e Trasporti, Gerardo Ruiz Esparza ieri poco prima di mezzogiorno. I timori di questo fine
 settimana sono ora tutti concentrati sulla possibilità di smottamenti, valanghe e straripamenti dei fiumi a causa delle
 precipitazioni portate da Patricia, che a metà mattinata (ora del Messico) si trovava nella zona di Zacatecas, centro del
 Paese, e viaggiava in direzione nord-ovest. Nel corso della notte, Patricia ha perso gran parte della propria potenza
 distruttrice a causa dellimpatto con una catena montuosa del centro del Paese. Venerdì, nel momento di toccare terra sulla
 spiagge del Pacifico allaltezza dello Stato di Jalisco, il mega-uragano aveva una forza categoria 5, poi passata a 1: una
 differenza enorme, visto che un uragano forza 5 porta con sé raffiche di 325 chilometri orari (nel caso di Patricia punte
 anche di 400) mentre con la categoria 1 lintensità del vento è pari a 120 chilometri orari. Le autorità non hanno segnalato
 vittime, mentre sul fronte dei danni sono stati rilevati alberi sradicati, tetti spazzati via, smottamenti di relativa gravità,
 qualche problema nelle strade, la fornitura dellelettricità e le linee telefoniche. Venerdì notte, il presidente Ernesto Pena
 Nieto aveva valutato in circa 400 mila persone la popolazione «vulnerabile» nelle zone a rischio, ordinando il
 dispiegamento di 11mila militari negli stati di Jalisco, Colima e Nayaarit. Poi aveva sottolineato che «il sistema di allerta
 e la protezione civile stanno funzionando. La macchina della prevenzione ha funzionato. Luragano doveva toccare terra
 nella zona di Puerto Vallarta, tra le più note località balneari del paese, da dove erano stati fatti evacuare tra laltro circa
 15 mila turisti. Ma Patricia ha deviato allultimo momento, spostandosi a qualche chilometro di distanza, in una zona di
 montagna e con villaggi di pescatori scarsamente popolati e anchessi già evacuati.

Argomento:    ISOLE                                                                                                    Pag.   8
Data:
          26-10-2015             La Nuova Sardegna (ed. Olbia)
                        L'alluvione in tv: oggi il confronto sui diversi progetti

 Lalluvione in tv:
 oggi il confronto
 sui diversi progetti

 Questa mattina, alle 12,25, subito dopo il TG3 nazionale, andrà in onda lo speciale "Fuori TG3", che tratterà il tema della
 ripetizione delle devastazioni da frane e alluvioni in Italia. Uno dei servizi della trasmissione tv riguarderà proprio il caso
 di Olbia. Sono previsti gli interventi di Marco Mancini (progettista del piano di prevenzione adottato dal Comune e dalla
 Regione) e del geometra Andrea Demuru che invece è uno degli autori del progetto alternativo dei canali scolmatori. Il
 servizio è curato dal giornalista Rai Giorgio Galleano, condurrà in studio Maria Rosaria De Medici.

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Data:
          24-10-2015        La Nuova Sardegna.it (ed. Oristano)
                               Bosa, riconoscimenti per la protezione civile

  - Cronaca - la Nuova Sardegna

 Bosa, riconoscimenti per la protezione civile
 Encomi ad esponenti della Croce Rossa, della Guardia Costiera e dei vigili urbani L'impegno dei volontari si è
 moltiplicato nel corso dei mesi estivi
 Tags soccorsi protezione civile

 24 ottobre 2015

   BOSA. L'occasione è la consegna di un riconoscimento al Comitato locale della Croce Rossa, alla Guardia costiera ed a
 due vigili urbani che in passato si sono distinti in diverse azioni. L'appuntamento di mercoledì in comune, alla presenza di
 responsabili e volontari, è stato oltre che formale anche un momento di sintesi dell'attività estiva, in tema di sicurezza per
 bagnanti e visitatori nella città del Temo. Al vigile urbano Franco Pinna ed al collega, oggi a riposo, Giuseppe Sardara un
 attestato e una medaglia certifica finalmente il grazie dell'amministrazione, a nome dei cittadini, per aver salvato anni fa
 una famiglia la cui auto si era improvvisamente incendiata, mentre l'allora vigile Sardara era intervenuto in un altro
 episodio riuscendo a bloccare un'auto fuori controllo che si avviava per un guasto tecnico, senza conducente a bordo, ad
 affrontare la ripida discesa di via Pischedda. Atti per i quali ai due componenti della Polizia Municipale erano arrivati
 attestati da vari enti, ma non ancora dal Comune. Il sindaco Luigi Mastino, presenti anche l'assessore Danilo Mastinu, il
 comandante del corpo della polizia municipale Filomena Solinas ed i consiglieri Silvia Tanda e Mario Piras, ha inoltre
 consegnato un attestato al comandante della Guardia Costiera tenente di vascello Guido Avallone e al presidente del
 Comitato Locale della Croce Rossa Salvatore Deriu, presenti il responsabile amministrativo maresciallo Morittu ed il
 responsabile della Protezione Civile Giuseppe Solinas, un altro attestato per il lavoro e l'impegno durante la stagione
 estiva negli ambiti del soccorso e del salvamento a mare. In particolare la Croce Rossa ha assicurato due postazioni, una
 in spiaggia a Bosa Marina ed una a Turas dove hanno operato volontari e personale Opsa. Con tre salvataggi all'attivo, di
 cui due impegnativi per la presenza di bambini in pericolo. Nell'occasione la Croce Rossa fornisce anche il report degli
 interventi da gennaio a settembre dell'anno in corso, che da l'idea della mole di lavoro dei volontari. Con 203 interventi di
 servizio 118 (4250 chilometri percorsi), 186 per trasporto infermi (9600 i chilometri effettuati), 148 servizi
  d'istituto 48 interventi di assistenza in varie manifestazioni 56 interventi di protezione civile, 66 con l'idroambulanza e 74
 interventi durante le varie emergenze idriche. Per un totale di 781 interventi e quasi 30mila chilometri percorsi con i
 mezzi in dotazione.
 Alessandro Farina

 Tags soccorsi protezione civile

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Data:
          24-10-2015        La Nuova Sardegna.it (ed. Oristano)
                        Protezione civile, un piano approvato tra le polemiche

  - Cronaca - la Nuova Sardegna

 Protezione civile, un piano approvato tra le polemiche
 Opposizione non partecipa al voto: «Solo un adempimento» Tendas: «Fatto grave: si discuteva un atto fondamentale»
 Tags protezione civile

 24 ottobre 2015

    ORISTANO. Anche il Piano di protezione civile per il rischio idrogeologico diventa occasione di divisione e polemica
 all'interno del consiglio comunale. L'assemblea ha votato e approvato il Piano con 15 voti, quelli della maggioranza,
 mentre i consiglieri d'opposizione hanno abbandonato l'aula.
 «Mi preoccupa il piano predisposto relativamente alla sua operatività - dice Andrea Lutzu del Pdl -. È immediatamente
 esecutivo, ma in realtà cosa risolve? Non ha una copertura finanzaria, non prevede la realizzazione di un centro di
 coordinamento dotato di strumentazione e apparecchi di comunicazione, non dota il Comune di un parco macchine
 adeguato. Certo, seguiranno altri atti, ma per ora non mi sembra una buona cosa. Non esistono strumenti di recepimento
 del piano regionale. Insomma: un adempimento, ma cosa sta dando in più? Mi sembra nulla».
 Ma l'uscita dall'aula dell'opposizione non è legata solo a aspetti tecnici: «C'è l'atteggiamento del sindaco e di altri che non
 aiuta».
 Il sindaco Guido Tendas ha attaccato i consiglieri d'opposizione per questa decisione: «L'assenza della minoranza, che per
 l'ennesima volta abbandona il consiglio comunale, è un fatto grave. Il Piano di protezione civile è uno strumento
 fondamentale per la sicurezza della popolazione e non può nascere senza il contributo di tutti i rappresentanti eletti dai
 cittadini in quest'aula».
 Il documento è stato presentato in aula dall'Assessore ai Lavori pubblici Efisio Sanna che ha spiegato i compiti demandati
 al Comune in caso di situazioni di emergenza.
 «Il Piano di assetto idrogeologico inserisce Oristano tra i territori soggetti a rischio idraulico per la presenza di fiumi,
 corsi d'acqua e sbarramenti artificiali - ha spiegato l'assessore Efisio Sanna -. Gli eventi critici che ipoteticamente
 potrebbero verificarsi riguardano essenzialmente il cedimento degli sbarramenti artificiali, la tracimazione degli argini e
 l'esondazione dei corsi d'acqua per eventi piovosi eccezionali. Il piano di protezione civile costituisce un vademecum
 pratico di comportamento da utilizzare in caso di eventi di emergenza. Classifica il rischio, individua gli elementi di
 vulnerabilità, stabilisce i luoghi di attesa e accoglienza delle popolazioni e quelli riservati alla logistica dei soccorritori e
 al Centro operativo comunale. Il piano contiene anche una parte dedicata alla prevenzione dei rischi e previsione degli
 eventi».
 Sanna ha evidenziato come il piano comunale si inserisca nel quadro più ampio dei sistemi di protezione civile regionale,
 individuando i livelli di rischio ai quali sono collegati gli avvisi di allerta e le conseguenti misure da attuare: «Le aree più
 soggette a rischio
  sono quelle della golena del Tirso, lungo gli argini del fiume - ha precisato -. Il piano stralcio delle fasce fluviali, rispetto
 al PAI, individua una zona più ampia rispetto alla golena, individuando anche parte di Massama, Nuraxinieddu, Rimedio
 e la zona nord della pineta di Torregrande».

 Tags protezione civile T^Æ

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Data:
          25-10-2015              La Repubblica.it (ed. Palermo)
                 Frana a monte delle condutture, tutta Messina resta senz'acqua

  - Repubblica.it

 Frana a monte delle condutture, tutta Messina resta senz'acqua
 Lo smottamento all'altezza di Calatabiano ha spaccato i tubi. Nella città approvvigionamento dai pozzi, che riescono però
 a servire solo gli ospedali. La situazione non potrà normalizzarsi prima di tre giorni
  di MANUELA MODICA

 25 ottobre 2015

 Notifiche
   Piove tanto che Messina resta senz'acqua. Una frana a monte delle tubature dell'acquedotto di Fiumefreddo, all'altezza di
 Calatabiano, ha infatti pressato il tubo idrico fino a spaccarlo. Si tratta dell'acquedotto che fornisce l'80 per cento (920 litri
 al secondo) dell'acqua necessaria alla città dalla sorgente di Fiumefreddo. "Al momento abbiamo potuto solo interrompere
 il flusso idrico, che controlliamo dalla centrale - dice Leonardo Termini, presidente dell'Amam, l'azienda comunale che
 gestisce l'approvvigionamento idrico - poi dovremo fare le rampe di accesso e il terrazzamento, quindi intervenire: la
 situazione non tornerà normale prima di tre giorni".
 Restano i pozzi in città ma serviranno per gli ospedali, le carceri e tutti i luoghi di pubblica sicurezza. Le abitazioni sono
 invece già a secco, con una piccola finestra temporale dalle 5 alle 7 del mattino oggi, e non si conoscono ancora gli orari
 in cui sarà possibile per i prossimi giorni. Mentre la frana è ancora in movimento e desta preoccupazione per i cittadini di
 Calatabiano, che ieri sono stati allontanati dalle abitazioni per alcune ore. "Non si può negare che la frana possa riattivarsi,
 specie se pioverà ancora - spiega il responsabile provinciale della Protezione civile di Catania, Giovanni Spampinato - Le
 frane peraltro sono due: una a monte, di una larghezza di venti metri per una lunghezza di cento e un'altra a valle delle
 tubature. Dovremo valutare la situazione minuto per minuto".
 Niente acqua per i messinesi e preoccupazione per gli abitanti di Calatabiano, una situazione tesa che ha provocato un
 rimpallo di responsabilità tra il sindaco di Messina, Renato Accorinti e quello di Calatabiano, Giuseppe Intelisano.
 Quest'ultimo infatti riteneva che la frana fosse stata provocata dalle tubature idriche messinesi. Tubature che di certo da
 Fiumefreddo fino a Messina attraversano un territorio in pieno dissesto idrogeologico. Non è la prima volta, infatti, che
 Messina a seguito di qualche giorno di pioggia resta senz'acqua. Era già successo nel 2010 e nel 2012. Sempre la stessa la
 causa: una frana che aveva spaccato le tubature di Fiumefreddo.
 Una crisi idrica periodica che potrebbe essere evitata: l'altrenativa sarebbe infatti l'acquedotto dell'Alcantara, che ha però
  una controversa storia alle spalle. Fu realizzato dal Comune di Messina e finanziato dalla Cassa del Mezzogiorno. Una
 volta terminato, però, la Casmez lo diede in concessione a una società mista a partecipazione anche privata: si trattava
 dell'Eas, Ente acquedotti siciliani, poi andato in liquidazione e sostituito da Siciliacque. La Regione, su indicazione
 dell'ente, fece una società ad hoc e il Comune di Messina ne fu clamorosamente escluso.

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Data:
          24-10-2015                              La Sicilia.it
                                Maltempo: Galletti,certo stato emergenza

 Maltempo: Galletti,certo stato emergenza | LASICILIA.IT

 BENEVENTO
 Maltempo: Galletti,certo stato emergenza
 Alfano, Governo attiverà procedure urgenti
 Ott 24, 2015
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 (ANSA) - BENEVENTO, 24 OTT - "Constatando i danni di persona, il Governo riconoscerà al prossimo Consiglio dei
 Ministri lo stato di emergenza per i Comuni del Beneventano colpiti da due eventi calamitosi di una portata eccezionale".
 Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, a Benevento. "Le procedure per il riconoscimento da parte del
 Governo dello stato di emergenza nel Sannio devono essere veloci, come necessita questa emergenza", ha aggiunto il
 ministro dell' Interno, Angelino Alfano.

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Data:
          24-10-2015                              La Sicilia.it
                                 Uragano Patricia: "ancora pericoloso"

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 PUERTO VALLARTA
 Uragano Patricia: "ancora pericoloso"
 Secondo il capo protezione civile
 Ott 24, 2015
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 (ANSA) - PUERTO VALLARTA, 24 OTT - L'uragano Patricia, pur declassato a categoria 5 dopo il suo impatto con la
 terraferma, "è ancora estremamente pericoloso". Lo ha detto il capo della protezione civile messicana Louis Felipe Puente
 invitando la popolazione a tenersi informata e a seguire le raccomandazioni. Inondazioni e smottamenti vengono segnalati
 lungo il suo cammino verso la parte più interna del paese.

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Data:
          24-10-2015                                 La Sicilia.it
                       L'uragano Patricia perde potenza ma resta alta l'allerta

  | LASICILIA.IT

 L'uragano Patricia perde potenza ma resta alta l'allerta

 Ott 24, 2015
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 Il temuto uragano Patricia è stato declassato a categoria 2 e nel corso della giornata si attende che si trasformerà in
 tempesta tropicale. Attualmente l'uragano soffia con venti di 155 chilometri l'ora rispetto ai 270 chilometri l'ora raggiunti
 quando ha toccato terra in Messico, vicino alla città di Cuixmala. Al momento non si segnalano vittime. La protezione
 civile messicana invita comunque la popolazione a tenersi informata e a seguire le raccomandazioni. Inondazioni e
 smottamenti vengono segnalati lungo il suo cammino verso la parte più interna del paese. "Non uscite. Proteggetevi e
 seguite le indicazioni della protezione civile": è stato il messaggio inviato via twitter dal presidente del Messico, Enrique
 Pena Nieto. "I primi rapporti confermano che i danni sono inferiori a quanto previsto secondo un uragano di questa
 potenza", tuttavia "non possiamo ancora abbassare la guardia": lo ha detto il presidente del Messico Enrique Pena Nieto
 dopo l'arrivo dell'uragano Patricia. Le immagini delle Tv dalla costa mostrano alcuni alberi e lampioni spezzati e le strade
 allagate e in alcune riprese della Tv Milenio si vedono autobus e auto trasportate dalle acque nello stato di Jalisco. Ma le
 autorità riferiscono che non ci sono vittime fino a questo momento e nemmeno i danni che ci si aspettavano vista la
 potenza dell'uragano, così come ha confermato il presidente nel messaggio in cui ha invitato a non abbassare la guardia.
 Per la giornata di oggi ci si attendono ancora forti piogge. "Molto probabilmente" 'Patricia' sara' l'uragano "più forte" da
 quando le autorità messicane hanno iniziato nel 1949 a seguire in modo sistematico questo tipo di fenomeni, ha detto il
 responsabile della Commissione nazionale per le risorse idriche, Roberto Ramirez de la Parra. E' un "super-uragano",
 affermano le autorità locali, che hanno decretato "l'emergenza straordinaria" in diverse località degli stati di Colima,
 Nayarit e Jalisco. Le raffiche di vento dell'uragano Patricia possono ragiungere i "400 km orari", ha sottolineato il servizio
 meteo nazionale messicano(Smn). Patricia si sta d'altra parte muovendo ad una velocità di 19 km, ricordano i media
 locali, sottolineando quanto detto a Ginevra dalla portavoce dell'Organizzazione mondiale della metereologia, Clare
 Nullis: un uragano di categoria 5, come Patricia, "è in grado di sollevare un aereo e di mantenerlo per aria". Il presidente
 messicano, Enrique Pena Nieto, ha convocato una riunione di emergenza per coordinare le operazioni di assistenza negli
 stati di Jalisco, Nayarit e Colima, sulla costa pacifica del paese, dove è atteso fra qualche ora l'arrivo del 'super-uragano'
 Patricia. Pena Nieto ha affidato a tre membri del suo gabinetto il compito di monitorare le azioni in ognuno dei tre Stati:
 José Calzada (Agricoltura) sarà responsabile per Colima, Gerardo Ruiz (Comunicazioni) per Jalisco e Enrique de la
 Madrid (Turismo) per Mayarit. Il presidente ha lanciato un appello urgente alla popolazione di queste regioni, chiedendo
 che restino in allerta e seguano le raccomandazioni delle autorità locali, tenendo in conto che secondo gli esperti Patrica è
 "estremamente pericoloso" e potrebbe avere effetti devastanti. Shopping frenetico sulla costa pacifica - Dalle prime ore
 della mattina gli abitanti dei principali centri urbani sulla costa pacifica meridionale del Messico hanno cominciato ad
 affollare supermercati e negozi per attrezzarsi a poche ore dall'arrivo su terra ferma dell'uragano Patricia, il più violento
 che si sia registrato nella storia del Paese. A Manzanillo, uno dei principali porti del paese, nello stato di Colima, e nelle
 località turistiche di Puerto Vallarta (Jalisco) e Nuevo Vallarta (Nayarit) si possono vedere lunghe file di residenti
 dall'apertura dei negozi locali, mentre molti rinforzano le loro case con pannelli di legno per proteggere porte e finestre, in
 previsione dell'arrivo del "superuragano". Bidoni di acqua minerale, scatolette di alimenti, medicine e materiali isolanti
 sono i prodotti più richiesti e tutti cercano di concludere gli acquisti al più presto possibile, tenendo conto degli appelli di
 emergenza lanciati dalle autorità, che consigliano ai residenti delle regioni a rischio di rinchiudersi in casa prima che
Argomento:    ISOLE                                                                                                    Pag.   15
Data:
          24-10-2015                                  La Sicilia.it
                       L'uragano Patricia perde potenza ma resta alta l'allerta

 Patricia tocchi terra ferma, fra le 16 e le 18, ora locale (le 23 di oggi e l'una del mattino di domani in Italia).

Argomento:    ISOLE                                                                                                    Pag.   16
Data:
          25-10-2015                            PalermoToday
              Alluvione nel Sannio: "Il governo vuole sospendere le tasse per le azi
                                           ende"

 Alluvione nel Sannio: "Il governo vuole sospendere le tasse per le aziende"
 L'ipotesi del governo per aiutare le imprese danneggiate dall'ondata di eccezionale maltempo del 15 e 19 ottobre scorsi. Il
 ministro dell'Interno Alfano: "Parlerò di questo con Padoan"

  Redazione 25 ottobre 2015

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 alluvionate del Sannio, dopo la recente ondata di maltempo che ha causato vittime e danni ingenti a case e imprese.
  "Parlerò con il ministro dell'Economia della possibilità di sospendere il pagamento dei tributi per le imprese
 danneggiate", ha infatti assicurato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine della riunione operativa nella
 prefettura di Benevento, con il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e
 il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
  Una richiesta che, ha ricordato Alfano, è stata accordata in passato in situazioni analoghe e che consentirebbe
 l'applicazione di una deroga fiscale per le imprese danneggiate dalle alluvioni del 15 e del 19 ottobre scorsi.

 Benevento, studenti e attivisti in strada a spalare fango | Foto da Facebook

  Quanto alla possibilità di un accorpamento della prefettura di Benevento con un altro ufficio di governo, il ministro ha
 spiegato anche che al momento non esiste alcuna decisione ufficiale: "Non c'è un elenco ufficiale. Sono state divulgate
 bozze per polemica sindacale. La mia proposta non è stata formalizzata ed è chiaro che quanto accaduto in questi giorni
 non potrà non essere tenuto in considerazione".

 Maltempo, allarme a Benevento: esonda il fiume Calore

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