L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
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VIAGGI | Islanda I L’Islanda è un paese meraviglioso da un Islanda breve gruppo Bondioni Testo di Angela Bondioni Foto di Angela Bondioni ed Emanuele Balzarini È il 16 Giugno, con un gruppetto di 8 imbattersi nel continente americano. La visitiamo spaccatura della terra, facciamo una camminata 01 persone sto partendo per l’Islanda; subito, prima che chiuda saliamo sulla torre fino al laghetto, tutto è lindo, perfettamente pulito Islanda abbiamo scelto questo periodo per vedere il panorama della città dall’alto, poi e ordinato, il sole sbrilla nel cielo azzurro e i prati perche’il 20 Giugno vogliamo vedere andiamo alla GH Aurora che è lì vicino alla chiesa, verdi sono tappezzati ovunque da fiori di lupino il sole di mezzanotte, nel giorno del solstizio proprio in centro. Lì conosco Sikki, il gestore che viola, che bella l’Islanda! d’estate. si è dimenticato di noi e della mia prenotazione, Alle 12,00 ripartiamo alla volta di Geyser dove Arriviamo con l’aereo verso le 11 di sera e c’è va in ansia, cerca nelle casette vicine e ci trova arriviamo in 50 minuti, ci dirigiamo subito al geyser ancora chiaro, il cielo e’ sereno e non fa freddo; una sistemazione lungo la via, siamo tutti principale ed è emozionante vedere e sentire raggiungiamo la Guest House vicino all’aeroporto abbastanza vicini e in belle camere, dotate di l’enorme spruzzo quando arriva (nonostante sia di Keflavik e ci sistemiamo nei bungalows. cucina al piano. Sistemiamo i bagagli e andiamo lì ad aspettarlo ogni volta che arriva sussulto per La mattina seguente siamo di nuovo all’aeroporto a girare la città a piedi. Oggi, 17 Giugno, è la festa lo spavento), restiamo incollati lì per un’oretta per noleggiare il mezzo che ci accompagnera’ nazionale dell’Indipendenza, la gente è allegra, si durante la quale il getto di acqua esce una ventina durante il viaggio poi torniamo a prendere il organizzano cene comunitarie lungo le stradine, di volte e poi andiamo a Gulfoss dove c’è una resto del gruppo in guest house, carichiamo i canti e complessi in centro, il parco e i laghetti maestosa cascata a due balzi che riusciamo a bagagli e via, si parte! A Grindavik cominciamo sono pieni di famiglie coi bambini che giocano. vedere con tanto di arcobaleno. a familiarizzare con l’ambiente: i colori: il mare Visitiamo il Museo Nazionale e cominciamo a Ripartiamo alle 15,30 sulla str 35 che rimane azzurro, le barche molto vivaci, l’erba verde farci un’idea di come si è formato questo paese, asfaltata ancora per 18 km poi diventa sterrata. intenso, le casette di latta colorata, i cavalli nei delle sue tradizioni e della fatica che ha fatto Passiamo in mezzo a grandi ghiacciai, i paesaggi campi attorno alle fattorie, con le criniere al vento per conquistare l’Indipendenza dalla Danimarca sono insoliti, spogli, oserei dire “lunari” ma e gli occhioni dolci, la giornata è bella, il sole solo in tempi recenti; la sera ceniamo al porto da comunque belli, la velocità del nostro mezzo scotta. Sagreifinn, un posticino alla buona che fa pesce è ridotta, la strada impegnativa. Arriviamo a Andiamo alle terme di Laguna blu, il posto è alla griglia e, quando ritorniamo in albergo, è Hveravellir alle 18,00, c’è molto vento, gelido, e bellissimo, un laghetto azzurro chiaro in mezzo quasi mezzanotte ma non riusciamo farcene una si sta annuvolando, facciamo un giro tra le pozze alle rocce di lava nera, c’è parecchia gente che ragione perché la luce è la stessa del pomeriggio. bollenti, c’è anche la possibilità di fare il bagno in fa il bagno e continuano ad arrivare bus carichi Il nostro giro continua la mattina del 18 Giugno con una piccola pozza ma è piuttosto tardi e decidiamo di turisti ma c’è anche un bel vento gelido e non un programma impegnativo, la prima tappa è a 45 di andare avanti per cercare in nostro ostello, vi abbiamo tanta voglia di metterci in costume. Km, Pingvellir, dove c’è la fenditura nella crosta arriviamo alle 19,30, siamo ad Afanghi. Il costo del biglietto è di € 35 a testa e il tempo terrestre per via dell’incontro tra la zolla tettonica L’ostello ha aperto proprio oggi (resta aperto solo x restare qui non è molto per cui decidiamo Europea e quella americana che si allontanano di per la stagione estiva), la cucina è bella e pulita, di mangiare qualche cosa e poi di andare a due metri all’anno. Il luogo è molto suggestivo, qui noi cominciamo a sistemare i viveri, le tre persone Reykjavik, sistemarci alla Guest House Aurora, la natura si è divertita a spaccare la terra in tanti di turno cucinano e preparano per tutti, le camere dove ho prenotato, per poi vedere la città. punti come se fosse di pastafrolla. Giriamo sulle sono pulite e i bagni in comune. Intorno non c’è Andiamo in centro con il ns mezzo, parcheggiamo passerelle che ci danno la possibilità di vedere proprio niente ma lì stiamo bene, l’ostello è grande in cima alla collinetta, vicino alla grande chiesa e di fotografare, poi andiamo ad Alping, dove si e luminoso e poi è tutto per noi. bianca, particolare con le due guglie laterali della tenevano le riunioni del primo parlamento della Il 19 partiamo come al solito alle 8,00, dopo la facciata, così alta che la si vede da ogni angolo storia, ancora oggi la casa che vi hanno costruito colazione carichiamo i bagagli, la giornata oggi è della città; sul piazzale davanti c’è il monumento è una sede del governo. C’è una piccola cascata un po’ grigia e i laghetti circostanti si vedono poco. del vichingo Leifur Eiriksson, primo europeo ad lì vicino e il fiume Oxara’si infila proprio nella Prendiamo la strada 35 che per 38 Km è ancora 74 - Avventure nel mondo 1 | 2013 ...................................................................................
VIAGGI | Islanda 01 Lele al lago Oskjuvatn 02 Lupini viola sterrata, poi la N 1, la famosa “ring road” che fa il balene. Partiamo alle 12 con la barca, ci infilano Ceniamo e facciamo festa per tirare la mezzanotte, giro di tutta l’isola, dopo 24 km siamo a Vidimyri delle tute impermeabili blu che ci proteggono verso le 23,00 guardiamo l’orizzonte e ci rendiamo dove ci sono una graziosissima chiesetta con il dal vento e dagli spruzzi; il giro dura tre ore e di conto che da quella posizione il percorso finale del tetto e i muri di torba ed un piccolissimo cimitero balene azzurre ne vediamo tante, alcune in coppia, Sole ci viene nascosto da un rilievo montuoso sul retro. Dopo averla visitata andiamo a Glaumber, altre sole che nuotano venendo a galla ogni tanto allora saliamo in auto e ci spostiamo di una ventina alla fattoria/museo della torba, incredibile come per respirare, alcune anche molto da vicino. di chilometri fino ad avere il mare all’orizzonte e lì si siano ingegnati nei tempi passati per riuscire Alle 15,00 rientriamo, scendiamo dalla barca restiamo fino all’1,20 quando vediamo il grande a vivere in questi climi gelidi, molto interessante. soddisfatti, mangiamo qualcosa e poi ripartiamo rosso disco solare che lentamente si poggia sul Subito sotto il museo c’è una bella pasticceria, con per Lundur percorrendo la strada 859 che gira mare, bagnandosi solo un poco per poi riprendere le ragazze nel costume tradizionale islandese che intorno alla penisola di Tjornies alla ricerca delle la volta celeste. Emozionante!!! servono tutti i tipici dolci islandesi, così decidiamo pulcinelle di mare. La costa è bellissima, il sole da’ Il 21 siamo allo Yokulsargljufur N.P., facciamo un di conoscere anche la cucina di questo bel paese. un colore dorato alle montagne che scendono a trekking alle grotte dell’eco, il tempo è splendido, Via di lì incontriamo il paese di Hofsos, c’è un porto picco nel mare, ma di pulcinelle ce ne sono poche. davanti a noi c’è il canyon dove scorre il fiume carino con le casette colorate, ne approfittiamo Dopo un paio d’ore arriviamo ad Asbyrgi, al centro Jokulsa, con le pareti incastonate di formazione Islanda anche per cambiare un po’ di soldi in banca e per informazioni dello Jokulsargljufur NP, comperiamo basaltiche. Dopo un’oretta arriva un grosso comperare le schede del gasolio (abbiamo scelto la cartina e facciamo una bella passeggiata tra le nuvolone nero, io faccio in tempo a tornare al nostro la catena di distribuzione N1 perché’ è quella formazioni basaltiche del canyon. minibus con alcuni amici, altri invece decidono maggiormente diffusa). Oggi è il giorno del solstizio d’estate e siamo di proseguire e tornano un’ora più tardi bagnati Proseguiamo per Siglufjordur (95 Km) dove c’è nel punto più a Nord del nostro viaggio, proprio fradici. Intanto è tornato il sole e proseguiamo per da visitare il museo delle aringhe, sono tre edifici per assistere al sole di mezzanotte, ci rechiamo Dettifoss, la cascata più impressionante d’Islanda, contigui lungo il porto, qui capiamo come si è a Lundur dove ho prenotato per la notte in una la portata d’acqua è notevole , il sole fa capolino sviluppata l’economia di queste zone costiere per scuola ma lì è chiuso e non c’è nessuno. Provo tra le nuvole di umidità che risalgono formando un merito dell’aringa che nel giro di un secolo è però a chiamare i numeri telefonici che mi hanno fantastico arcobaleno. Proseguendo a piedi sulla sparita, o meglio, è stata consumata tutta, con inviato ma non risponde nessuno, allora vado nella montagna si arriva in 10 minuti a Selfoss, dove c’è conseguente decadenza della zona. piscina vicino alla scuola (ogni paese ha la sua un’altra cascata più piccola e infine poco distante, Per sera arriviamo ad Akureyri, la Guest House è piscina naturale all’aperto) e una ragazza prova a a qualche minuto d’auto, si arriva alla cascata di carina, le camere sono belle e anche la cucina, chiamare un certo Alex che pare ci stia aspettando Hafrangilfoss, di portata più modesta ma inserita 01 qualcuno va a dare un’occhiata al centro della all’hotel a 15 km da lì. Alex è contento di vederci, in un contesto spettacolare. città ma non c’è molta vita. ci mostra le camere (troppo lussuose per essere Via di lì andiamo verso il lago Mivatn, qualche a Il 20 mattina andiamo a visitare il giardino le nostre) e il mistero si svela quando chiedo dove chilometro prima c’è Hverir, un campo geotermico botanico, è interessante vedere come riescano a possiamo cucinare, Alex trasale e si rende conto pieno di solfatare e fumarole. Il fango ribolle far crescere lì, con quelle temperature, certi fiori che c’è un misunderstanding, gli mostro la mail di continuamente nelle buche più o meno larghe e certe piante. La giornata è bella e c’è il sole, conferma e lì capisce di aver preso un granchio: sul fianco della montagna, altri piccoli crateri Akureyri è una bella città con un grande porto, lui aspettava Mss Angelina all’hotel ma io sono fischiano incessantemente emettendo vapori c’è anche una grossa nave da crociera che sta Angela per l’ostello. Si dispiace dell’errore, non sa tipo “pentola a pressione”, nell’aria c’è un forte arrivando. Visitiamo il centro con la bella chiesa più come scusarsi, ci chiede di seguirlo di nuovo odore di zolfo, mi assale l’inquietante sensazione simile a quella di Reykjavik ma più piccola e, alle alla scuola e per farsi perdonare ci regala due che ovunque si posino i piedi possa formarsi un 9,30, partiamo per Godafoss, la cascata degli dei, bottiglie di vino (perdonato!). buco da cui fuoriesce qualcosa di bollente. Certo dove si narra che fossero stati gettati tutti gli idoli Sono già le 19,30, abbiamo perso un paio d’ore che qui non spendono tanto x il riscaldamento, le quando l’Islanda si convertì al cristianesimo. con questo andare e venire, ci sistemiamo nella sorgenti calde vengono convogliate nelle centrali Alle 10,30 ripartiamo per Husavik, ci arriviamo in scuola, pulitissima, i bagni sono dentro l’edificio ed utilizzate sia per produrre energia a basso un’ora, vado subito agli uffici della North sailing ma le docce e la cucina sono a 150 mt, vicino alla costo che nelle case e nelle piscine. 02 a fare i biglietti per andare in barca a vedere le piscina. Poco distante da lì c’è Reykjahlid, sul lago Myvatn, dove ho prenotato le camere per due notti al campeggio, le camere sono piccole ma è tutto ben organizzato, la cucina è grande e la veranda dove si cena è molto bella e luminosa (anche di notte). Questa sera abbiamo deciso di fare un tuffo nelle calde acque termali per cui ci rechiamo alla piscina, simile a quella di Laguna blu ma meno cara, unico problema è uscire all’aperto dopo aver fatto la doccia, l’aria è sempre piuttosto fredda ma è solo un attimo, poi l’acqua è così calda che fa piacere uscire ogni tanto al fresco. La mattina del 22 andiamo nella zona del Krafla dove c’è una grandissima centrale geotermica, dal parcheggio parte il sentiero ad anello del cratere Leirhnjukur con il lago sottostante, giriamo intorno a questo enorme cratere e, dalla cima, vediamo anche il cratere Viti con relativo laghetto. Lì è vietato fare il bagno perché’ la temperatura dell’acqua supera gli 80 gradi, i colori sono bellissimi, il laghetto Viti è di un verde smeraldo chiaro, la terra nera e rossa; il sole splendente e il cielo azzurro intenso evidenziano il contrasto dei ................................................................................... Avventure nel mondo 1 | 2013 - 75
03 colori, una meraviglia! Sempre nella stessa zona, prendendo un sentiero sulla sinistra ci si addentra nella caldera del Krafla, qui il giro è più lungo, 2 ore circa. Si cammina proprio nel mezzo della bocca di un vulcano che periodicamente erutta, il terreno è caldo, le formazioni rocciose sono di diverso tipo, nere e porose, oppure rossicce e appuntite, i sentieri si snodano all’interno del cratere, a volte non si vede più la strada ma non siamo soli, ci sono altri turisti. Riprendiamo l’auto per fare il giro del lago Mivatn, questo enorme lago azzurro contornato da prati verdi, ci addentriamo nel Kalfastrond Klasar con i meravigliosi pilastri di lava che mergono a fungo dalle basse acque del lago, facciamo un trekking girando nel bosco e sulle sponde, ci bagnamo nel lago, ci sdraiamo nei prati pieni di fiori gialli, il clima ce lo consente. Visitiamo Skutustadir, con la piccola chiesetta e i vicini crateri ricoperti d’erba, poi Dimmuborgir, interessanti formazioni laviche ma il tempo passa e sono già le 18,00, siamo che a quest’ora, con il sole dietro, fa un po’ paura. 04 un po’ stanchi, resterebbe da vedere il vulcano La sera al rifugio il ranger fa una proiezione di Maar Viti con il suo grande cratere nero ma bellissime foto del parco, ci fa vedere le montagne decidiamo di ritornare in ostello, per oggi di che non conosciamo ancora, le piante, i fiori, gli vulcani ne abbiamo visti abbastanza, facciamo animali che ci vivono sia d’inverno che d’estate il pieno di benzina, la spesa e poi cena. e gli sport che le persone di qui fanno in inverno: Il 23 si parte presto, alle 7,00, il percorso corrono con dei gipponi enormi sulla neve o sul di oggi è difficile, andiamo a Kverkfjoll sul ghiacciaio, ogni tanto qualcuno cade in qualche ghiacciaio Vatnajokull avremo tante strade crepaccio e tutti gli altri cercano di salvarlo (sport bianche e cominceremo la serie dei guadi. piuttosto pericoloso). Lungo la strada ci fermiamo al campo La mattina del 24 il tempo è sempre splendido, Herdubrejoarlindir, e poi sosta al campo Islanda alle 8,00 andiamo a vedere il ghiacciaio da Drekki dove compriamo la cartina e chiediamo vicino, attraversiamo il ruscello e ci avviciniamo al ranger la condizione dei guadi: non ci sono il più possibile alla Ice Cave; un cartello dice di problemi. non passare un certo limite perché’ il ghiacciaio Il tempo è splendido, arriviamo al Pkg Askia sopra sta scivolando e ogni tanto si stacca qualche verso mezzogiorno, lasciamo la macchina e pezzo (me lo ha confermato anche il ranger ieri cominciamo il trekking alla caldera. sera), effettivamente si possono vedere grandi Il paesaggio è fantastico, la montagna è tutta blocchi in bilico sopra di noi e altri pezzi già caduti. nera di lava, noi camminiamo su un grande Ci limitiamo a fare qualche foto e a constatare nevaio che brilla bianco sotto i raggi del sole. l’enormità di questo ghiacciaio, poi ritorniamo al Dopo circa 40 minuti siamo in vista del grande nostro mezzo che abbiamo parcheggiato un po’ lago Oskjuvatn con le sue acque che riflettono più in basso perché’ la strada è malmessa, ci sono il colore blu del cielo. grandi sassi e non vogliamo rischiare di spaccarlo. Quando si arriva sulla sommità del cratere Rifacciamo per un tratto la stessa strada di ieri e si riesce a vedere il laghetto Viti sul fondo, poi ci dirigiamo a Modruladur, paesino incantevole con le sue calde acque verdi arrurre dove con le case in torba, 4 casette in mezzo al solito si puo’ anche fare il bagno perché’ vengono niente; ci fermiamo a mangiare qualcosa di tipico, raffreddate dal ruscello che scende dal nevaio. zuppa di agnello, Kleika ossia frittellone con la Fa una certa impressione vedere il lago panna, caffè e via per Egilsstadir e Seidisfjordur Oskjuvatn così grande che sovrasta il piccolo dove c’è un paesino carino su un bellissimo fiordo. Viti di un centinaio di metri. Intanto è venuta qualche nuvola e la temperatura Lele ne approfitta e si tuffa nelle acque del è scesa a 10 gradi, qualcuno esce a dare Viti, peccato andarsene ma dobbiamo fare un’occhiata al paese semideserto mentre il gruppo ancora tanta strada ed arrivare al rifugio di turno cucina per tutti; l’ostello è molto carino e per sera quindi torniamo al parcheggio, confortevole c’è un simpatico ragazzo californiano mangiamo qualcosa e riprendiamo la alla reception, l’arredamento è in stile indiano, con strada per Sigurdaskali dove dormiremo al degli angoli zen, nei corridoi risuonano brani di rifugio Kverkfjoll, proprio di fianco al grande Chopin, posto particolare. ghiacciaio. Il 25 lo dedichiamo ai fiordi, torniamo a Egilsstadir Arriviamo al rifugio alle 18,00, alcuni restano poi Eskilfjordur e Neskaupstadur, il tempo è un po’ in camera, altri vanno ai piedi del ghiacciaio nuvoloso, giriamo intorno ai fiordi, su e giù per 76 - Avventure nel mondo 1 | 2013 ...................................................................................
VIAGGI | Islanda 03 Pulcinella di mare 04 Ghiacciao Flaajokull 05 Geysir (pagheremo con le carte di credito, qui sono molto di un paio di anni fa. Finita l’eruzione, quando sono utilizzate, anche per pagare un caffè) perché’ riusciti ad avvicinarsi, il ghiacciaio era diventato abbiamo un sacco di cose interessanti da fare: tutto nero per la cenere che l’aveva ricoperto con vedere le varie diramazioni del ghiacciaio uno spessore di 2 cm; ora la parte centrale è Vatnajokull che si estendono a Sud. Questo grosso diventata più pulita per via delle precipitazioni ma ghiacciaio, che si vede alto sopra le montagne, lì ai bordi è rimasta più sporca. si riversa in ogni fenditura/fiordo/spaccatura Camminiamo con attenzione nelle pieghe del tra le cime che lo delimitano. La prima lingua ghiaccio, su e giù, mentre sentiamo le sue di ghiaccio che vogliamo vedere dopo Hofn è il interessanti spiegazioni sui detriti che a volte fiordo Hoffelsjokull, si arriva con l’auto fin quasi ostruiscono il deflusso dell’acqua formando dei sul ghiacciaio, la vista è grandiosa, dal punto laghetti, sulle pozzette che sembrano piccole panoramico si vede questa enorme massa di e invece possono essere molto profonde, sul ghiaccio che si increspa formando tanta piccole continuo e veloce ritrarsi del ghiacciaio. guglie che viene verso di noi. C’è un bus di Per finire, una volta rientrati all’information point fotografi che stanno facendo un viaggio/reportage del parco, guardiamo un interessante filmato sull’Islanda, sono disseminati nelle posizioni sull’eruzione vulcanica di due anni fa, quella che più strane, difficile non intraciarli, mi sa che nel oltre ad avere sporcato il ghiacciao di nero, ha reportage ci saremo anche noi. fatto un sacco di danni sia alle strade che alle case La seconda deviazione è al fiordo Flaajokull – perché’ ha sciolto una parte notevole di ghiaccio dal parcheggio si deve fare un trekking fino al che si è riversata verso il mare con una forza ghiacciaio, un paio d’ore tra andare e tornare, ci brutale; questa terra ci affascina sempre di più! sono alcuni passi un po’ faticosi ma si arriva fino a Alle 12,00 partiamo per Vik, sul mare, il tempo toccare il ghiaccio, si può camminarci sopra ma fa è splendido, facciamo una passeggiata fino alla un po’ impressione perché’ è nero come la pece, spiaggia nera, i fianchi della montagna sono 04 questi pendii a picco sul mare, vediamo paesini molto suggestivo. ricoperti di un manto che sembra velluto verde, piccolissimi, lontano da tutto e da tutti. Da queste Ripartiamo ed è tardi, decidiamo di andare ci sono tanti fiori intorno, la gente, felice per il bel 05 parti, adesso che c’è sempre luce, lavorano la direttamente alla laguna Jokulsarlon per arrivare campagna, raccolgono il fieno per le bestie ma in tempo a prendere i mezzi anfibi che vanno nel d’inverno come sarà la vita, nel lungo inverno lago in mezzo agli iceberg. buio ? incontriamo tanti negozi con esposizione Alle 15,00 siamo lì, lo spettacolo che si vede di pietre, qui la gente raccoglie pietre che sono arrivando è fantastico: il lago azzurro è pieno di bellissime, ce ne sono di vari tipi, le lavorano, le iceberg bianchi e dietro c’è il grande ghiacciaio. catalogano, le espongono, le vendono (certo così Ci fermiamo per la foto di rito; riesco a prendere i isolati e con tante ore buie ci si deve inventare biglietti per il giro delle 15,30, dura mezz’ora, e ne qualcosa da fare). vale la pena. Ci fermiamo un’oretta per gustarci il Arriviamo al faro di Hvalnes, nel mare ci sono panorama, passeggiamo sulle rive del lago e lungo migliaia di anatre che fluttuano sulle onde il canale che porta al mare i pezzi di ghiaccio più formando delle grandi macchie, ogni tanto piccoli, alcuni sono approdati fin sulla spiaggia; un’anatra cerca di spostarsi, sbatte le ali e c’è molta gente che si aggira intorno, c’è anche comincia ad annaspare con le zampette, altre la un punto di ristoro con una buonissima zuppa di seguono e così le macchie si muovono, cambiano pesce. forma, si spostano, si delineano nuovi disegni sul Alle 17,30 siamo a Svinafell, al camping, il posto è mare, è incredibile come riescano a coordinarsi molto carino e ben organizzato, la sera si riempie migliaia di anatre che apparentemente sembrano di turisti, tanti sono in tenda ma tutti vengono a ammassate le une contro le altre. Dal faro si vede mangiare nel grande salone dove sono allestiti la laguna di Lon con i cigni e i cavalli che pascolano vari angoli col gas, pentole e piatti; ci sono grandi liberi; in questa striscia di terra si sono insediate tavolate sia dentro che fuori, tanta gente che viene nell’ultimo secolo alcune fattorie, i ghiacciai si da tutta Europa, tanta allegria. sono ritirati di alcuni chilometri e il terreno che Il 27 grande appuntamento con il ghiacciaio, hanno lasciato libero è particolarmente fertile; le questa mattina facciamo la ramponata! pecore pascolano ovunque intorno alle fattorie e i Alle 8,15 siamo all’ingresso del parco presso contadini affittano le case ai turisti nella stagione l’agenzia con cui abbiamo preso accordi, non estiva per arrotondare. Una di queste è la nostra c’erano posti liberi perché c’è tanta gente e sistemazione per la notte, vicino ad una micro avevano le guide già occupate ma sono riusciti a chiesa con il piccolo cimitero e con centinaia di trovarci un buchetto alle 8,30 per una gita di 2 ore. pecore tutto intorno che brucano la verde erbetta. La nostra guida è un ragazzo giovane, ci dice che Le casette esternamente non sono tanto belle, lì si lavora tutto l’anno, anche d’inverno quando sono rivestite di lamiera ondulata pitturata con i c’è buio perché’ fa più freddo e i turisti vengono colori più svariati, dal giallo al blu al rosso, tutti a scalare la cascata ghiacciata. Ci porta con un colori che devono rallegrare l’ambiente durante la minibus vicino al ghiacciaio e poi, dopo avere lunga notte invernale, ma all’interno sono tutte così camminato un po’ sulla terra, ci fa mettere i graziose, ben arredate e piene di piccoli particolari ramponi spiegandoci cosa dobbiamo e cosa “non che le fanno diventare molto accoglienti. dobbiamo” fare. Ci mostra come è bianco e puro Il 26 abbiamo bisogno di cambiare un po’ di soldi, il ghiaccio sotto quello che sembra essere terra andiamo a Hofn ma le banche aprono alle 10,00, scura, ci spiega che è stata un’eruzione vulcanica questa mattina non possiamo perdere tempo ................................................................................... Avventure nel mondo 1 | 2013 - 77
VIAGGI | Islanda 05 Gruppo Bondioni alla caldera del Krafla 06 Lago Oskjuvatn tempo, resta volentieri a prendere il sole. I paesaggi sono magnifici, all’Eldgia’ deviamo Noi ci avviamo per il capo di Dyrholaey dove ci verso le cascate di Ofaerufoss, andiamo a piedi fin aspettiamo di trovare le sempre presenti pulcinelle sulle rocce al primo balzo della cascata, dall’alto di mare ed eccole, ce ne sono a centinaia, si si può vedere il corso del fiume che, sinuoso, fanno cullare dalle onde ma sono lontane, però percorre la valle disegnando cerchi, archi, figure sul costone di roccia di fianco a noi ce ne sono strane, il verde chiaro a scuro dell’erba, il nero due che stanno facendo la cova, sono lì ferme e si della terra lavica, l’azzurro del fiume, sembra una fanno ammirare e fotografare. cartolina. Oltre a loro ci sono anche decine di nidi di gabbiani, Arriviamo nel pomeriggio al rifugio di la costa è piena di vita. Andiamo fin sopra al faro, Landmannalaugar, c’è tanta gente, tende, auto, è in cima al capo, è una bella camminata ma ne tutto un po’ disordinato, diverso dal solito e intanto il tempo si fa scuro, arrivano dei nuvoloni neri, noi vale la pena, da lì, mentre si sta facendo sera, andiamo a vedere le terme naturali, vogliamo fare si vedono gli uccelli volare, stridono intorno alle un bagno nelle acqua calde ma non facciamo in rocce, si posano sui loro nidi e poi ricominciano tempo, comincia a diluviare, dobbiamo scappare a volare, è uno spettacolo, c’è sempre tanta luce nel nostro minibus e intanto leggiamo i cartelli: ancora. Verso le 10,00 partiamo, andiamo verso 06 ma ci rendiamo conto che le giornate si stanno Attenzione, ci sono microrganismi nell’acqua che Selfoss, il paesaggio è bello, ancora diverso dai leggermente accorciando. possono “creare dermatiti”, mah! Forse è stato giorni passati, ci sono nuove colorazioni della Lele, sportivissimo, decide di scendere di corsa a meglio così! terra, toni più leggeri, più sfumati, colori pastello piedi per portare su l’auto in modo da velocizzare Decidiamo di andare al nostro ostello a nei canyons. Ci fermiamo a Selfoss per fare la il nostro ritorno, questa sera andiamo a dormire Landmannamellir, a qualche chilometro da li’; che spesa nel supermercato e poi a Reykjavik dove ad Alftaver, alla fattoria di nonna OG, un passaggio strano, in poco spazio il clima cambia, qui non ci Sikki ci ha trovato il posto alla GH Aurora. Giretto obbligato per i gruppi di Avventure. sono nuvole nere però le montagne sono coperte pomeridiano, prenoto il ristorante per la sera Il posto è, come sempre, perso nel nulla, in di bianco, è grandine caduta da poco, oppure vicino all’albergo, ultimo shopping e prepariamo questa pianura ci sono poche case ed ognuna di neve gelata, i fili d’erba verde spuntano dritti fuori le valige, domani si torna in Italia. esse è autosufficiente, hanno pecore, mucche, dal bianco, che spettacolo! Al nostro bungalow A mezzanotte è ancora chiaro ma si comincia cavalli, raccolgono l’erba per le bestie e vendono non piove, c’è un recinto di cavalli vicino, ci a vedere un po’ di penombra, le giornate si i manufatti di lana che producono durante il lungo sistemiamo; alcuni vanno a fare un trekking, stanno rapidamente accorciando, l’esperienza inverno. quelli di turno preparano la cena, siamo tutti dell’Islanda è stata fantastica, indimenticabili i Disseminati nei prati ci sono delle piccole insieme questa notte, in un unico grande stanzone lupini viola disseminati sui fianchi delle montagne, montagnole di terra ricoperte d’erba, saranno per mangiare e per dormire, è bello condividere il verde dell’erba, le criniere svolazzanti dei cavalli, antichi soffioni ormai spenti ? qui c’è un senso queste esperienze. le innumerevoli pecore, le pulcinelle di mare, la di provvisorietà, è tutto in continuo cambiamento, La mattina del 29 prima di lasciare cortesia della gente e il fantastico gruppo di amici il sottosuolo ribolle e ogni tanto da qualche parte Landmannamellir facciamo il giro dei monti con cui ho condiviso ogni giorno l’entusiasmo di deve sfiatare. dietro al bungalow per vedere i laghetti, c’è il scoprire e di conoscere questo posto del mondo La mattina del 28 a colazione abbiamo bevuto il sole e si cammina volentieri. Gli specchi d’acqua così particolare e pieno di contrasti; il viaggio non latte appena munto da nonna OG e poi via verso le sono azzurri come il cielo, intorno ci sono dei poteva essere più bello di così ma è finito, bacioni ultime grandi mete del nostro viaggio: Eldgia’ e nevai, da lontano si vede un nuvolone grigio sul a tutti. Landmannalaugar. Landmannalaugar, li’sta piovendo o nevicando 07 78 - Avventure nel mondo 1 | 2013 ...................................................................................
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