L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni

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L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
VIAGGI | Islanda

                                                                                                                                                                                I
 L’Islanda è un paese meraviglioso
 da un Islanda breve gruppo Bondioni
   Testo di Angela Bondioni
   Foto di Angela Bondioni ed Emanuele Balzarini

          È
                 il 16 Giugno, con un gruppetto di 8    imbattersi nel continente americano. La visitiamo        spaccatura della terra, facciamo una camminata            01
                 persone sto partendo per l’Islanda;    subito, prima che chiuda saliamo sulla torre             fino al laghetto, tutto è lindo, perfettamente pulito

Islanda
                 abbiamo scelto questo periodo          per vedere il panorama della città dall’alto, poi        e ordinato, il sole sbrilla nel cielo azzurro e i prati
            perche’il 20 Giugno vogliamo vedere         andiamo alla GH Aurora che è lì vicino alla chiesa,      verdi sono tappezzati ovunque da fiori di lupino
il sole di mezzanotte, nel giorno del solstizio         proprio in centro. Lì conosco Sikki, il gestore che      viola, che bella l’Islanda!
d’estate.                                               si è dimenticato di noi e della mia prenotazione,        Alle 12,00 ripartiamo alla volta di Geyser dove
Arriviamo con l’aereo verso le 11 di sera e c’è         va in ansia, cerca nelle casette vicine e ci trova       arriviamo in 50 minuti, ci dirigiamo subito al geyser
ancora chiaro, il cielo e’ sereno e non fa freddo;      una sistemazione lungo la via, siamo tutti               principale ed è emozionante vedere e sentire
raggiungiamo la Guest House vicino all’aeroporto        abbastanza vicini e in belle camere, dotate di           l’enorme spruzzo quando arriva (nonostante sia
di Keflavik e ci sistemiamo nei bungalows.              cucina al piano. Sistemiamo i bagagli e andiamo          lì ad aspettarlo ogni volta che arriva sussulto per
La mattina seguente siamo di nuovo all’aeroporto        a girare la città a piedi. Oggi, 17 Giugno, è la festa   lo spavento), restiamo incollati lì per un’oretta
per noleggiare il mezzo che ci accompagnera’            nazionale dell’Indipendenza, la gente è allegra, si      durante la quale il getto di acqua esce una ventina
durante il viaggio poi torniamo a prendere il           organizzano cene comunitarie lungo le stradine,          di volte e poi andiamo a Gulfoss dove c’è una
resto del gruppo in guest house, carichiamo i           canti e complessi in centro, il parco e i laghetti       maestosa cascata a due balzi che riusciamo a
bagagli e via, si parte! A Grindavik cominciamo         sono pieni di famiglie coi bambini che giocano.          vedere con tanto di arcobaleno.
a familiarizzare con l’ambiente: i colori: il mare      Visitiamo il Museo Nazionale e cominciamo a              Ripartiamo alle 15,30 sulla str 35 che rimane
azzurro, le barche molto vivaci, l’erba verde           farci un’idea di come si è formato questo paese,         asfaltata ancora per 18 km poi diventa sterrata.
intenso, le casette di latta colorata, i cavalli nei    delle sue tradizioni e della fatica che ha fatto         Passiamo in mezzo a grandi ghiacciai, i paesaggi
campi attorno alle fattorie, con le criniere al vento   per conquistare l’Indipendenza dalla Danimarca           sono insoliti, spogli, oserei dire “lunari” ma
e gli occhioni dolci, la giornata è bella, il sole      solo in tempi recenti; la sera ceniamo al porto da       comunque belli, la velocità del nostro mezzo
scotta.                                                 Sagreifinn, un posticino alla buona che fa pesce         è ridotta, la strada impegnativa. Arriviamo a
Andiamo alle terme di Laguna blu, il posto è            alla griglia e, quando ritorniamo in albergo, è          Hveravellir alle 18,00, c’è molto vento, gelido, e
bellissimo, un laghetto azzurro chiaro in mezzo         quasi mezzanotte ma non riusciamo farcene una            si sta annuvolando, facciamo un giro tra le pozze
alle rocce di lava nera, c’è parecchia gente che        ragione perché la luce è la stessa del pomeriggio.       bollenti, c’è anche la possibilità di fare il bagno in
fa il bagno e continuano ad arrivare bus carichi        Il nostro giro continua la mattina del 18 Giugno con     una piccola pozza ma è piuttosto tardi e decidiamo
di turisti ma c’è anche un bel vento gelido e non       un programma impegnativo, la prima tappa è a 45          di andare avanti per cercare in nostro ostello, vi
abbiamo tanta voglia di metterci in costume.            Km, Pingvellir, dove c’è la fenditura nella crosta       arriviamo alle 19,30, siamo ad Afanghi.
Il costo del biglietto è di € 35 a testa e il tempo     terrestre per via dell’incontro tra la zolla tettonica   L’ostello ha aperto proprio oggi (resta aperto solo
x restare qui non è molto per cui decidiamo             Europea e quella americana che si allontanano di         per la stagione estiva), la cucina è bella e pulita,
di mangiare qualche cosa e poi di andare a              due metri all’anno. Il luogo è molto suggestivo, qui     noi cominciamo a sistemare i viveri, le tre persone
Reykjavik, sistemarci alla Guest House Aurora,          la natura si è divertita a spaccare la terra in tanti    di turno cucinano e preparano per tutti, le camere
dove ho prenotato, per poi vedere la città.             punti come se fosse di pastafrolla. Giriamo sulle        sono pulite e i bagni in comune. Intorno non c’è
Andiamo in centro con il ns mezzo, parcheggiamo         passerelle che ci danno la possibilità di vedere         proprio niente ma lì stiamo bene, l’ostello è grande
in cima alla collinetta, vicino alla grande chiesa      e di fotografare, poi andiamo ad Alping, dove si         e luminoso e poi è tutto per noi.
bianca, particolare con le due guglie laterali della    tenevano le riunioni del primo parlamento della          Il 19 partiamo come al solito alle 8,00, dopo la
facciata, così alta che la si vede da ogni angolo       storia, ancora oggi la casa che vi hanno costruito       colazione carichiamo i bagagli, la giornata oggi è
della città; sul piazzale davanti c’è il monumento      è una sede del governo. C’è una piccola cascata          un po’ grigia e i laghetti circostanti si vedono poco.
del vichingo Leifur Eiriksson, primo europeo ad         lì vicino e il fiume Oxara’si infila proprio nella       Prendiamo la strada 35 che per 38 Km è ancora

74 - Avventure nel mondo 1 | 2013                       ...................................................................................
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                 01    Lele al lago Oskjuvatn
                 02    Lupini viola

                 sterrata, poi la N 1, la famosa “ring road” che fa il     balene. Partiamo alle 12 con la barca, ci infilano       Ceniamo e facciamo festa per tirare la mezzanotte,
                 giro di tutta l’isola, dopo 24 km siamo a Vidimyri        delle tute impermeabili blu che ci proteggono            verso le 23,00 guardiamo l’orizzonte e ci rendiamo
                 dove ci sono una graziosissima chiesetta con il           dal vento e dagli spruzzi; il giro dura tre ore e di     conto che da quella posizione il percorso finale del
                 tetto e i muri di torba ed un piccolissimo cimitero       balene azzurre ne vediamo tante, alcune in coppia,       Sole ci viene nascosto da un rilievo montuoso
                 sul retro. Dopo averla visitata andiamo a Glaumber,       altre sole che nuotano venendo a galla ogni tanto        allora saliamo in auto e ci spostiamo di una ventina
                 alla fattoria/museo della torba, incredibile come         per respirare, alcune anche molto da vicino.             di chilometri fino ad avere il mare all’orizzonte e lì
                 si siano ingegnati nei tempi passati per riuscire         Alle 15,00 rientriamo, scendiamo dalla barca             restiamo fino all’1,20 quando vediamo il grande
                 a vivere in questi climi gelidi, molto interessante.      soddisfatti, mangiamo qualcosa e poi ripartiamo          rosso disco solare che lentamente si poggia sul
                 Subito sotto il museo c’è una bella pasticceria, con      per Lundur percorrendo la strada 859 che gira            mare, bagnandosi solo un poco per poi riprendere
                 le ragazze nel costume tradizionale islandese che         intorno alla penisola di Tjornies alla ricerca delle     la volta celeste. Emozionante!!!
                 servono tutti i tipici dolci islandesi, così decidiamo    pulcinelle di mare. La costa è bellissima, il sole da’    Il 21 siamo allo Yokulsargljufur N.P., facciamo un
                 di conoscere anche la cucina di questo bel paese.         un colore dorato alle montagne che scendono a            trekking alle grotte dell’eco, il tempo è splendido,
                 Via di lì incontriamo il paese di Hofsos, c’è un porto    picco nel mare, ma di pulcinelle ce ne sono poche.       davanti a noi c’è il canyon dove scorre il fiume
                 carino con le casette colorate, ne approfittiamo          Dopo un paio d’ore arriviamo ad Asbyrgi, al centro       Jokulsa, con le pareti incastonate di formazione

         Islanda
                 anche per cambiare un po’ di soldi in banca e per         informazioni dello Jokulsargljufur NP, comperiamo        basaltiche. Dopo un’oretta arriva un grosso
                 comperare le schede del gasolio (abbiamo scelto           la cartina e facciamo una bella passeggiata tra le       nuvolone nero, io faccio in tempo a tornare al nostro
                 la catena di distribuzione N1 perché’ è quella            formazioni basaltiche del canyon.                        minibus con alcuni amici, altri invece decidono
                 maggiormente diffusa).                                    Oggi è il giorno del solstizio d’estate e siamo          di proseguire e tornano un’ora più tardi bagnati
                 Proseguiamo per Siglufjordur (95 Km) dove c’è             nel punto più a Nord del nostro viaggio, proprio         fradici. Intanto è tornato il sole e proseguiamo per
                 da visitare il museo delle aringhe, sono tre edifici      per assistere al sole di mezzanotte, ci rechiamo         Dettifoss, la cascata più impressionante d’Islanda,
                 contigui lungo il porto, qui capiamo come si è            a Lundur dove ho prenotato per la notte in una           la portata d’acqua è notevole , il sole fa capolino
                 sviluppata l’economia di queste zone costiere per         scuola ma lì è chiuso e non c’è nessuno. Provo           tra le nuvole di umidità che risalgono formando un
                 merito dell’aringa che nel giro di un secolo è però       a chiamare i numeri telefonici che mi hanno              fantastico arcobaleno. Proseguendo a piedi sulla
                 sparita, o meglio, è stata consumata tutta, con           inviato ma non risponde nessuno, allora vado nella       montagna si arriva in 10 minuti a Selfoss, dove c’è
                 conseguente decadenza della zona.                         piscina vicino alla scuola (ogni paese ha la sua         un’altra cascata più piccola e infine poco distante,
                 Per sera arriviamo ad Akureyri, la Guest House è          piscina naturale all’aperto) e una ragazza prova a       a qualche minuto d’auto, si arriva alla cascata di
                 carina, le camere sono belle e anche la cucina,           chiamare un certo Alex che pare ci stia aspettando       Hafrangilfoss, di portata più modesta ma inserita
    01           qualcuno va a dare un’occhiata al centro della            all’hotel a 15 km da lì. Alex è contento di vederci,     in un contesto spettacolare.
                 città ma non c’è molta vita.                              ci mostra le camere (troppo lussuose per essere          Via di lì andiamo verso il lago Mivatn, qualche

a
                 Il 20 mattina andiamo a visitare il giardino              le nostre) e il mistero si svela quando chiedo dove      chilometro prima c’è Hverir, un campo geotermico
                 botanico, è interessante vedere come riescano a           possiamo cucinare, Alex trasale e si rende conto         pieno di solfatare e fumarole. Il fango ribolle
                 far crescere lì, con quelle temperature, certi fiori      che c’è un misunderstanding, gli mostro la mail di       continuamente nelle buche più o meno larghe
                 e certe piante. La giornata è bella e c’è il sole,        conferma e lì capisce di aver preso un granchio:         sul fianco della montagna, altri piccoli crateri
                 Akureyri è una bella città con un grande porto,           lui aspettava Mss Angelina all’hotel ma io sono          fischiano incessantemente emettendo vapori
                 c’è anche una grossa nave da crociera che sta             Angela per l’ostello. Si dispiace dell’errore, non sa    tipo “pentola a pressione”, nell’aria c’è un forte
                 arrivando. Visitiamo il centro con la bella chiesa        più come scusarsi, ci chiede di seguirlo di nuovo        odore di zolfo, mi assale l’inquietante sensazione
                 simile a quella di Reykjavik ma più piccola e, alle       alla scuola e per farsi perdonare ci regala due          che ovunque si posino i piedi possa formarsi un
                 9,30, partiamo per Godafoss, la cascata degli dei,        bottiglie di vino (perdonato!).                          buco da cui fuoriesce qualcosa di bollente. Certo
                 dove si narra che fossero stati gettati tutti gli idoli   Sono già le 19,30, abbiamo perso un paio d’ore           che qui non spendono tanto x il riscaldamento, le
                 quando l’Islanda si convertì al cristianesimo.            con questo andare e venire, ci sistemiamo nella          sorgenti calde vengono convogliate nelle centrali
                 Alle 10,30 ripartiamo per Husavik, ci arriviamo in        scuola, pulitissima, i bagni sono dentro l’edificio      ed utilizzate sia per produrre energia a basso
                 un’ora, vado subito agli uffici della North sailing       ma le docce e la cucina sono a 150 mt, vicino alla       costo che nelle case e nelle piscine.
            02   a fare i biglietti per andare in barca a vedere le        piscina.                                                 Poco distante da lì c’è Reykjahlid, sul lago Myvatn,
                                                                                                                                    dove ho prenotato le camere per due notti al
                                                                                                                                    campeggio, le camere sono piccole ma è tutto ben
                                                                                                                                    organizzato, la cucina è grande e la veranda dove
                                                                                                                                    si cena è molto bella e luminosa (anche di notte).
                                                                                                                                      Questa sera abbiamo deciso di fare un tuffo
                                                                                                                                    nelle calde acque termali per cui ci rechiamo alla
                                                                                                                                    piscina, simile a quella di Laguna blu ma meno
                                                                                                                                    cara, unico problema è uscire all’aperto dopo aver
                                                                                                                                    fatto la doccia, l’aria è sempre piuttosto fredda ma
                                                                                                                                    è solo un attimo, poi l’acqua è così calda che fa
                                                                                                                                    piacere uscire ogni tanto al fresco.
                                                                                                                                    La mattina del 22 andiamo nella zona del Krafla
                                                                                                                                    dove c’è una grandissima centrale geotermica,
                                                                                                                                    dal parcheggio parte il sentiero ad anello del
                                                                                                                                    cratere Leirhnjukur con il lago sottostante, giriamo
                                                                                                                                    intorno a questo enorme cratere e, dalla cima,
                                                                                                                                    vediamo anche il cratere Viti con relativo laghetto.
                                                                                                                                    Lì è vietato fare il bagno perché’ la temperatura
                                                                                                                                    dell’acqua supera gli 80 gradi, i colori sono
                                                                                                                                    bellissimi, il laghetto Viti è di un verde smeraldo
                                                                                                                                    chiaro, la terra nera e rossa; il sole splendente e
                                                                                                                                    il cielo azzurro intenso evidenziano il contrasto dei

...................................................................................                                                        Avventure nel mondo 1 | 2013 - 75
L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
03

                                      colori, una meraviglia!
                                      Sempre nella stessa zona, prendendo un
                                      sentiero sulla sinistra ci si addentra nella
                                      caldera del Krafla, qui il giro è più lungo, 2
                                      ore circa. Si cammina proprio nel mezzo della
                                      bocca di un vulcano che periodicamente erutta,
                                      il terreno è caldo, le formazioni rocciose sono
                                      di diverso tipo, nere e porose, oppure rossicce
                                      e appuntite, i sentieri si snodano all’interno del
                                      cratere, a volte non si vede più la strada ma
                                      non siamo soli, ci sono altri turisti.
                                      Riprendiamo l’auto per fare il giro del
                                      lago Mivatn, questo enorme lago azzurro
                                      contornato da prati verdi, ci addentriamo nel
                                      Kalfastrond Klasar con i meravigliosi pilastri di
                                      lava che mergono a fungo dalle basse acque
                                      del lago, facciamo un trekking girando nel
                                      bosco e sulle sponde, ci bagnamo nel lago, ci
                                      sdraiamo nei prati pieni di fiori gialli, il clima
                                      ce lo consente.
                                      Visitiamo Skutustadir, con la piccola
                                      chiesetta e i vicini crateri ricoperti d’erba, poi
                                      Dimmuborgir, interessanti formazioni laviche
                                      ma il tempo passa e sono già le 18,00, siamo
                                                                                           che a quest’ora, con il sole dietro, fa un po’ paura.      04
                                      un po’ stanchi, resterebbe da vedere il vulcano
                                                                                           La sera al rifugio il ranger fa una proiezione di
                                      Maar Viti con il suo grande cratere nero ma
                                                                                           bellissime foto del parco, ci fa vedere le montagne
                                      decidiamo di ritornare in ostello, per oggi di
                                                                                           che non conosciamo ancora, le piante, i fiori, gli
                                      vulcani ne abbiamo visti abbastanza, facciamo
                                                                                           animali che ci vivono sia d’inverno che d’estate
                                      il pieno di benzina, la spesa e poi cena.
                                                                                           e gli sport che le persone di qui fanno in inverno:
                                      Il 23 si parte presto, alle 7,00, il percorso
                                                                                           corrono con dei gipponi enormi sulla neve o sul
                                      di oggi è difficile, andiamo a Kverkfjoll sul
                                                                                           ghiacciaio, ogni tanto qualcuno cade in qualche
                                      ghiacciaio Vatnajokull avremo tante strade
                                                                                           crepaccio e tutti gli altri cercano di salvarlo (sport
                                      bianche e cominceremo la serie dei guadi.
                                                                                           piuttosto pericoloso).
                                      Lungo la strada ci fermiamo al campo
                                                                                           La mattina del 24 il tempo è sempre splendido,
                                      Herdubrejoarlindir, e poi sosta al campo

Islanda
                                                                                           alle 8,00 andiamo a vedere il ghiacciaio da
                                      Drekki dove compriamo la cartina e chiediamo
                                                                                           vicino, attraversiamo il ruscello e ci avviciniamo
                                      al ranger la condizione dei guadi: non ci sono
                                                                                           il più possibile alla Ice Cave; un cartello dice di
                                      problemi.
                                                                                           non passare un certo limite perché’ il ghiacciaio
                                      Il tempo è splendido, arriviamo al Pkg Askia
                                                                                           sopra sta scivolando e ogni tanto si stacca qualche
                                      verso mezzogiorno, lasciamo la macchina e
                                                                                           pezzo (me lo ha confermato anche il ranger ieri
                                      cominciamo il trekking alla caldera.
                                                                                           sera), effettivamente si possono vedere grandi
                                      Il paesaggio è fantastico, la montagna è tutta
                                                                                           blocchi in bilico sopra di noi e altri pezzi già caduti.
                                      nera di lava, noi camminiamo su un grande
                                                                                           Ci limitiamo a fare qualche foto e a constatare
                                      nevaio che brilla bianco sotto i raggi del sole.
                                                                                           l’enormità di questo ghiacciaio, poi ritorniamo al
                                      Dopo circa 40 minuti siamo in vista del grande
                                                                                           nostro mezzo che abbiamo parcheggiato un po’
                                      lago Oskjuvatn con le sue acque che riflettono
                                                                                           più in basso perché’ la strada è malmessa, ci sono
                                      il colore blu del cielo.
                                                                                           grandi sassi e non vogliamo rischiare di spaccarlo.
                                      Quando si arriva sulla sommità del cratere
                                                                                           Rifacciamo per un tratto la stessa strada di ieri e
                                      si riesce a vedere il laghetto Viti sul fondo,
                                                                                           poi ci dirigiamo a Modruladur, paesino incantevole
                                      con le sue calde acque verdi arrurre dove
                                                                                           con le case in torba, 4 casette in mezzo al solito
                                      si puo’ anche fare il bagno perché’ vengono
                                                                                           niente; ci fermiamo a mangiare qualcosa di tipico,
                                      raffreddate dal ruscello che scende dal nevaio.
                                                                                           zuppa di agnello, Kleika ossia frittellone con la
                                      Fa una certa impressione vedere il lago
                                                                                           panna, caffè e via per Egilsstadir e Seidisfjordur
                                      Oskjuvatn così grande che sovrasta il piccolo
                                                                                           dove c’è un paesino carino su un bellissimo fiordo.
                                      Viti di un centinaio di metri.
                                                                                           Intanto è venuta qualche nuvola e la temperatura
                                      Lele ne approfitta e si tuffa nelle acque del
                                                                                           è scesa a 10 gradi, qualcuno esce a dare
                                      Viti, peccato andarsene ma dobbiamo fare
                                                                                           un’occhiata al paese semideserto mentre il gruppo
                                      ancora tanta strada ed arrivare al rifugio
                                                                                           di turno cucina per tutti; l’ostello è molto carino e
                                      per sera quindi torniamo al parcheggio,
                                                                                           confortevole c’è un simpatico ragazzo californiano
                                      mangiamo qualcosa e riprendiamo la
                                                                                           alla reception, l’arredamento è in stile indiano, con
                                      strada per Sigurdaskali dove dormiremo al
                                                                                           degli angoli zen, nei corridoi risuonano brani di
                                      rifugio Kverkfjoll, proprio di fianco al grande
                                                                                           Chopin, posto particolare.
                                      ghiacciaio.
                                                                                           Il 25 lo dedichiamo ai fiordi, torniamo a Egilsstadir
                                      Arriviamo al rifugio alle 18,00, alcuni restano
                                                                                           poi Eskilfjordur e Neskaupstadur, il tempo è un po’
                                      in camera, altri vanno ai piedi del ghiacciaio
                                                                                           nuvoloso, giriamo intorno ai fiordi, su e giù per

76 - Avventure nel mondo 1 | 2013   ...................................................................................
L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
VIAGGI | Islanda

                 03    Pulcinella di mare
                 04    Ghiacciao Flaajokull
                 05    Geysir
                                                                          (pagheremo con le carte di credito, qui sono molto       di un paio di anni fa. Finita l’eruzione, quando sono
                                                                          utilizzate, anche per pagare un caffè) perché’           riusciti ad avvicinarsi, il ghiacciaio era diventato
                                                                          abbiamo un sacco di cose interessanti da fare:           tutto nero per la cenere che l’aveva ricoperto con
                                                                          vedere le varie diramazioni del ghiacciaio               uno spessore di 2 cm; ora la parte centrale è
                                                                          Vatnajokull che si estendono a Sud. Questo grosso        diventata più pulita per via delle precipitazioni ma
                                                                          ghiacciaio, che si vede alto sopra le montagne,          lì ai bordi è rimasta più sporca.
                                                                          si riversa in ogni fenditura/fiordo/spaccatura           Camminiamo con attenzione nelle pieghe del
                                                                          tra le cime che lo delimitano. La prima lingua           ghiaccio, su e giù, mentre sentiamo le sue
                                                                          di ghiaccio che vogliamo vedere dopo Hofn è il           interessanti spiegazioni sui detriti che a volte
                                                                          fiordo Hoffelsjokull, si arriva con l’auto fin quasi     ostruiscono il deflusso dell’acqua formando dei
                                                                          sul ghiacciaio, la vista è grandiosa, dal punto          laghetti, sulle pozzette che sembrano piccole
                                                                          panoramico si vede questa enorme massa di                e invece possono essere molto profonde, sul
                                                                          ghiaccio che si increspa formando tanta piccole          continuo e veloce ritrarsi del ghiacciaio.
                                                                          guglie che viene verso di noi. C’è un bus di             Per finire, una volta rientrati all’information point
                                                                          fotografi che stanno facendo un viaggio/reportage        del parco, guardiamo un interessante filmato
                                                                          sull’Islanda, sono disseminati nelle posizioni           sull’eruzione vulcanica di due anni fa, quella che
                                                                          più strane, difficile non intraciarli, mi sa che nel     oltre ad avere sporcato il ghiacciao di nero, ha
                                                                          reportage ci saremo anche noi.                           fatto un sacco di danni sia alle strade che alle case
                                                                          La seconda deviazione è al fiordo Flaajokull –           perché’ ha sciolto una parte notevole di ghiaccio
                                                                          dal parcheggio si deve fare un trekking fino al          che si è riversata verso il mare con una forza
                                                                          ghiacciaio, un paio d’ore tra andare e tornare, ci       brutale; questa terra ci affascina sempre di più!
                                                                          sono alcuni passi un po’ faticosi ma si arriva fino a    Alle 12,00 partiamo per Vik, sul mare, il tempo
                                                                          toccare il ghiaccio, si può camminarci sopra ma fa       è splendido, facciamo una passeggiata fino alla
                                                                          un po’ impressione perché’ è nero come la pece,          spiaggia nera, i fianchi della montagna sono
  04             questi pendii a picco sul mare, vediamo paesini          molto suggestivo.                                        ricoperti di un manto che sembra velluto verde,
                 piccolissimi, lontano da tutto e da tutti. Da queste     Ripartiamo ed è tardi, decidiamo di andare               ci sono tanti fiori intorno, la gente, felice per il bel   05
                 parti, adesso che c’è sempre luce, lavorano la           direttamente alla laguna Jokulsarlon per arrivare
                 campagna, raccolgono il fieno per le bestie ma           in tempo a prendere i mezzi anfibi che vanno nel
                 d’inverno come sarà la vita, nel lungo inverno           lago in mezzo agli iceberg.
                 buio ? incontriamo tanti negozi con esposizione          Alle 15,00 siamo lì, lo spettacolo che si vede
                 di pietre, qui la gente raccoglie pietre che sono        arrivando è fantastico: il lago azzurro è pieno di
                 bellissime, ce ne sono di vari tipi, le lavorano, le     iceberg bianchi e dietro c’è il grande ghiacciaio.
                 catalogano, le espongono, le vendono (certo così         Ci fermiamo per la foto di rito; riesco a prendere i
                 isolati e con tante ore buie ci si deve inventare        biglietti per il giro delle 15,30, dura mezz’ora, e ne
                 qualcosa da fare).                                       vale la pena. Ci fermiamo un’oretta per gustarci il
                 Arriviamo al faro di Hvalnes, nel mare ci sono           panorama, passeggiamo sulle rive del lago e lungo
                 migliaia di anatre che fluttuano sulle onde              il canale che porta al mare i pezzi di ghiaccio più
                 formando delle grandi macchie, ogni tanto                piccoli, alcuni sono approdati fin sulla spiaggia;
                 un’anatra cerca di spostarsi, sbatte le ali e            c’è molta gente che si aggira intorno, c’è anche
                 comincia ad annaspare con le zampette, altre la          un punto di ristoro con una buonissima zuppa di
                 seguono e così le macchie si muovono, cambiano           pesce.
                 forma, si spostano, si delineano nuovi disegni sul       Alle 17,30 siamo a Svinafell, al camping, il posto è
                 mare, è incredibile come riescano a coordinarsi          molto carino e ben organizzato, la sera si riempie
                 migliaia di anatre che apparentemente sembrano           di turisti, tanti sono in tenda ma tutti vengono a
                 ammassate le une contro le altre. Dal faro si vede       mangiare nel grande salone dove sono allestiti
                 la laguna di Lon con i cigni e i cavalli che pascolano   vari angoli col gas, pentole e piatti; ci sono grandi
                 liberi; in questa striscia di terra si sono insediate    tavolate sia dentro che fuori, tanta gente che viene
                 nell’ultimo secolo alcune fattorie, i ghiacciai si       da tutta Europa, tanta allegria.
                 sono ritirati di alcuni chilometri e il terreno che      Il 27 grande appuntamento con il ghiacciaio,
                 hanno lasciato libero è particolarmente fertile; le      questa mattina facciamo la ramponata!
                 pecore pascolano ovunque intorno alle fattorie e i       Alle 8,15 siamo all’ingresso del parco presso
                 contadini affittano le case ai turisti nella stagione    l’agenzia con cui abbiamo preso accordi, non
                 estiva per arrotondare. Una di queste è la nostra        c’erano posti liberi perché c’è tanta gente e
                 sistemazione per la notte, vicino ad una micro           avevano le guide già occupate ma sono riusciti a
                 chiesa con il piccolo cimitero e con centinaia di        trovarci un buchetto alle 8,30 per una gita di 2 ore.
                 pecore tutto intorno che brucano la verde erbetta.       La nostra guida è un ragazzo giovane, ci dice che
                 Le casette esternamente non sono tanto belle,            lì si lavora tutto l’anno, anche d’inverno quando
                 sono rivestite di lamiera ondulata pitturata con i       c’è buio perché’ fa più freddo e i turisti vengono
                 colori più svariati, dal giallo al blu al rosso, tutti   a scalare la cascata ghiacciata. Ci porta con un
                 colori che devono rallegrare l’ambiente durante la       minibus vicino al ghiacciaio e poi, dopo avere
                 lunga notte invernale, ma all’interno sono tutte così    camminato un po’ sulla terra, ci fa mettere i
                 graziose, ben arredate e piene di piccoli particolari    ramponi spiegandoci cosa dobbiamo e cosa “non
                 che le fanno diventare molto accoglienti.                dobbiamo” fare. Ci mostra come è bianco e puro
                 Il 26 abbiamo bisogno di cambiare un po’ di soldi,       il ghiaccio sotto quello che sembra essere terra
                 andiamo a Hofn ma le banche aprono alle 10,00,           scura, ci spiega che è stata un’eruzione vulcanica
                 questa mattina non possiamo perdere tempo

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L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
VIAGGI | Islanda                                        05    Gruppo Bondioni alla caldera del Krafla
                                                         06    Lago Oskjuvatn

tempo, resta volentieri a prendere il sole.              I paesaggi sono magnifici, all’Eldgia’ deviamo
Noi ci avviamo per il capo di Dyrholaey dove ci          verso le cascate di Ofaerufoss, andiamo a piedi fin
aspettiamo di trovare le sempre presenti pulcinelle      sulle rocce al primo balzo della cascata, dall’alto
di mare ed eccole, ce ne sono a centinaia, si            si può vedere il corso del fiume che, sinuoso,
fanno cullare dalle onde ma sono lontane, però           percorre la valle disegnando cerchi, archi, figure
sul costone di roccia di fianco a noi ce ne sono         strane, il verde chiaro a scuro dell’erba, il nero
due che stanno facendo la cova, sono lì ferme e si       della terra lavica, l’azzurro del fiume, sembra una
fanno ammirare e fotografare.                            cartolina.
Oltre a loro ci sono anche decine di nidi di gabbiani,   Arriviamo nel pomeriggio al rifugio di
la costa è piena di vita. Andiamo fin sopra al faro,     Landmannalaugar, c’è tanta gente, tende, auto, è
in cima al capo, è una bella camminata ma ne             tutto un po’ disordinato, diverso dal solito e intanto
                                                         il tempo si fa scuro, arrivano dei nuvoloni neri, noi
vale la pena, da lì, mentre si sta facendo sera,         andiamo a vedere le terme naturali, vogliamo fare
si vedono gli uccelli volare, stridono intorno alle      un bagno nelle acqua calde ma non facciamo in
rocce, si posano sui loro nidi e poi ricominciano        tempo, comincia a diluviare, dobbiamo scappare
a volare, è uno spettacolo, c’è sempre tanta luce        nel nostro minibus e intanto leggiamo i cartelli:        ancora. Verso le 10,00 partiamo, andiamo verso             06
ma ci rendiamo conto che le giornate si stanno           Attenzione, ci sono microrganismi nell’acqua che         Selfoss, il paesaggio è bello, ancora diverso dai
leggermente accorciando.                                 possono “creare dermatiti”, mah! Forse è stato           giorni passati, ci sono nuove colorazioni della
Lele, sportivissimo, decide di scendere di corsa a       meglio così!                                             terra, toni più leggeri, più sfumati, colori pastello
piedi per portare su l’auto in modo da velocizzare       Decidiamo di andare al nostro ostello a                  nei canyons. Ci fermiamo a Selfoss per fare la
il nostro ritorno, questa sera andiamo a dormire         Landmannamellir, a qualche chilometro da li’; che        spesa nel supermercato e poi a Reykjavik dove
ad Alftaver, alla fattoria di nonna OG, un passaggio     strano, in poco spazio il clima cambia, qui non ci       Sikki ci ha trovato il posto alla GH Aurora. Giretto
obbligato per i gruppi di Avventure.                     sono nuvole nere però le montagne sono coperte           pomeridiano, prenoto il ristorante per la sera
Il posto è, come sempre, perso nel nulla, in             di bianco, è grandine caduta da poco, oppure             vicino all’albergo, ultimo shopping e prepariamo
questa pianura ci sono poche case ed ognuna di           neve gelata, i fili d’erba verde spuntano dritti fuori   le valige, domani si torna in Italia.
esse è autosufficiente, hanno pecore, mucche,            dal bianco, che spettacolo! Al nostro bungalow           A mezzanotte è ancora chiaro ma si comincia
cavalli, raccolgono l’erba per le bestie e vendono       non piove, c’è un recinto di cavalli vicino, ci          a vedere un po’ di penombra, le giornate si
i manufatti di lana che producono durante il lungo       sistemiamo; alcuni vanno a fare un trekking,             stanno rapidamente accorciando, l’esperienza
inverno.                                                 quelli di turno preparano la cena, siamo tutti           dell’Islanda è stata fantastica, indimenticabili i
Disseminati nei prati ci sono delle piccole              insieme questa notte, in un unico grande stanzone        lupini viola disseminati sui fianchi delle montagne,
montagnole di terra ricoperte d’erba, saranno            per mangiare e per dormire, è bello condividere          il verde dell’erba, le criniere svolazzanti dei cavalli,
antichi soffioni ormai spenti ? qui c’è un senso         queste esperienze.                                       le innumerevoli pecore, le pulcinelle di mare, la
di provvisorietà, è tutto in continuo cambiamento,       La mattina del 29 prima di lasciare                      cortesia della gente e il fantastico gruppo di amici
il sottosuolo ribolle e ogni tanto da qualche parte      Landmannamellir facciamo il giro dei monti               con cui ho condiviso ogni giorno l’entusiasmo di
deve sfiatare.                                           dietro al bungalow per vedere i laghetti, c’è il         scoprire e di conoscere questo posto del mondo
La mattina del 28 a colazione abbiamo bevuto il          sole e si cammina volentieri. Gli specchi d’acqua        così particolare e pieno di contrasti; il viaggio non
latte appena munto da nonna OG e poi via verso le        sono azzurri come il cielo, intorno ci sono dei          poteva essere più bello di così ma è finito, bacioni
ultime grandi mete del nostro viaggio: Eldgia’ e         nevai, da lontano si vede un nuvolone grigio sul         a tutti.
Landmannalaugar.                                         Landmannalaugar, li’sta piovendo o nevicando                                                                        07

78 - Avventure nel mondo 1 | 2013                        ...................................................................................
L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni L'Islanda è un paese meraviglioso - da un Islanda breve gruppo Bondioni
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