Le classi in diretta - HIP HOP - In questo numero: ICS Via della Commenda

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Le classi in diretta - HIP HOP - In questo numero: ICS Via della Commenda
OTTOBRE - NOVEMBRE 2018

      Le classi in diretta
          Il Giornalino della Scuola Secondaria “L.Majno”

In questo numero:

        Voglia di volare

                  Alla Scoperta del
                   sistema solare

       HIP HOP                                 LA foresta
                                               dei violini

                      Ed altro ancora!
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In questo numero di “Le Classi in Diretta”:

              IL
          Sistema
            Solare

                                                                   La Luna

                   La
              vita extra
                terrestre
                                                                                 La
                                                                              storia
                                                                          dell’automobile

           Pilota
                                                        HIP
          per un                                       HOP
           giorno

                                                                  La
                                                            foresta dei
                                                                violini

             Le Classi in Diretta è realizzato sotto la supervisione
 della prof.ssa Carla Zagarella con la cooperazione delle classi III C e III H.
             L’impaginazione è stata curata dagli alunni della III H
               sotto la supervisione del prof. Giovanni Marsiglia.

           Inviate i vostri articoli (in formato .doc, .docx, .txt, .rtf, .pages, .odt) all’indirizzo
 redazionegiornalinomajno@hotmail.it oppure tramite i vostri docenti contattate la prof.ssa Zagarella
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    Il Sistema Solare

       L’universo è nato circa 15 miliardi di anni fa e con lui milioni di
     galassie, pianeti, stelle e asteroidi. Noi viviamo in una di quelle
     innumerevoli galassie, La Via Lattea, più precisamente nel Sistema
     Solare, un insieme di pianeti e satelliti che girano attorno ad una
     stella: il Sole.
       Il Sistema Solare è diviso in:
       Pianeti rocciosi o interni. Si trovano più vicino al Sole e sono
     Mercurio, Venere, Terra e Marte. Composti principalmente da silicati e
     metalli, i corpi celesti del sistema solare interno si trovano molto
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    vicini al Sole, tanto che il raggio di questa regione è più breve della
    distanza che separa Giove da Saturno.
     Pianeti giganti, gassosi o esterni. Si trovano più lontani dal sole e
    sono Giove, Saturno, Urano e Nettuno.Giove e Saturno sono
    costituiti prevalentemente da idrogeno ed elio mentre Urano e
    Nettuno possiedono una percentuale maggiore di ghiaccio. Alcuni
    astronomi asseriscono che appartengano ad un'altra categoria,
    quella dei "giganti di ghiaccio". Tutti e quattro i giganti gassosi
    possiedono degli anelli, anche se solo quelli di Saturno sono
    facilmente osservabili dalla Terra.

                                    VENERE

     È per dimensioni molto simile alla Terra e, come la Terra, ha un
    mantello composto da silicati attorno ad un nucleo ferroso, possiede
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   un'atmosfera e l'attività sulla sua superficie rende evidente la
   presenza di attività geologica interna. È molto più asciutto della Terra
   e la sua atmosfera è novanta volte più densa. Venere non ha satelliti
   naturali. È il pianeta più caldo del sistema solare, con temperature
   superficiali superiori ai 450 °C a causa della quantità di gas che
   provoca effetto serra nell'atmosfera, anche se la parte non illuminata
   raggiunge temperature pari a -200°C.

                                    MARTE

     È più piccolo sia della Terra che di Venere. Possiede un'atmosfera
     rarefatta e senza i gas più leggeri. La sua superficie è costellata di
     vulcani e dirift valley. Marte mostra un’attività geologica che ha
     persistito fino a tempi relativamente recenti. Il suo colore rosso
     deriva dalla presenza della ruggine del suolo, ricco di ferro. Ha due
     piccoli satelliti naturali (Deimos e Fobos), che si pensa siano
     asteroidi catturati dal suo campo gravitazionale. Negli ultimi anni ci
     sono state molte scoperte scientifiche che ipotizzano di poter
     arrivare su   Marte in soli tre anni. Il pianeta si chiama Marte in
     onore del dio romano della guerra.

                                 MERCURIO

     È il pianeta più vicino al Sole ed è il pianeta più piccolo. Mercurio
   non possiede satelliti naturali ma tantissimi crateri da impatto che
   ricordano la luna. Il pianeta è senza atmosfera. Il suo nucleo
   relativamente grande e il suo mantello sottile non sono ancora stati
   spiegati adeguatamente: l'ipotesi principale sostiene che gli strati
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    esterni siano stati strappati via da un impatto gigantesco. Benché
    assai splendente è molto difficile osservarlo perché il suo moto è
    molto rapido; inoltre, essendo molto vicino al Sole è sempre
    immerso nei chiarori. George Lucas si inspirò a questo pianeta per
    replicarlo in “Star Wars”.

                                      GIOVE

      Con 318 masse terrestri, possiede 2,5 volte la massa di tutti gli
    altri pianeti messi insieme.                  È composto per la
    maggior parte da                                      idrogeno ed elio. Il
    suo forte calore                                         interno         crea
    una        serie                                           caratteristiche
    nella       sua                                             atmosfera,
    come          ad                                            esempio la
    famosa Grande                                               Macchia
    Rossa. Giove ha                                             6 9 s at e l l i t i
    n a t u r a l i                                           conosciuti: i
    quattro         più                                     importanti sono
    Ganimede, Callisto, Io                                e Europa.Ognuno
    di essi ha un nome che, a                   differenza di molti altri
    satelliti, non fa riferimento alle divinità romane.

                                    SATURNO

      È distinto dal suo sistema di anelli ed ha diverse analogie con
    Giove anche se è molto meno massiccio. La sua massa è pari a 95
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  masse terrestri. Sono noti 62 satelliti e uno di essi,Titano, è più grande
  di Mercurio ed è l'unico satellite del sistema solare ad avere una
  atmosfera densa formata da azoto e metano.

                         URANO E NETTUNO

    Urano è il pianeta esterno meno massiccio. Unico tra i pianeti, esso orbita
    attorno al Sole con una inclinazione assiale superiore a 90° rispetto all'eclittica
    forse data da un impatto con un altro corpo di 2,75 masse terrestri durante la
    sua formazione. Ha un nucleo molto freddo rispetto agli altri giganti gassosi.
    Urano ha 27 satelliti noti.
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   Nettuno, anche se leggermente più piccolo di Urano, è più massiccio e quindi più
   denso. Esso irradia più calore interno rispetto a Urano, ma non tanto quanto
   Giove o Saturno. Nettuno ha 13 satelliti noti. Nettuno è accompagnato nella sua
   orbita da una serie di planetoidi che sono in risonanza orbitale. Urano e Nettuno
   vengono anche definiti giganti di ghiaccio.

                                                           Alessandro C., classe 3ªC
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                                                “Che fai tu, luna,

                                               in ciel? Dimmi, che
                                               fa i S i l e n z i o s a
                                               luna?”

     Con         queste parole
   Giacomo Leopardi iniziava a
   scrivere, nel 1829, una delle                  F    in dall’antichità l’Uomo ha

   sue poesie più celebri, quella                sempre cercato di indagare sulla
   del “Canto notturno di un                     natura misteriosa della Luna.
   pastore errante dell’Asia”.                      È stata odiata, venerata e amata
   Iniziava rivolgendosi proprio                 allo stesso tempo, e ha suscitato
   alla Luna, l’astro più luminoso               un interesse sempre crescente
   del cielo notturno. L’astro che               nel corso dei secoli.
   p e r s e c o l i h a a ff a s c i n at o        Oggi potremmo dire che la
   l’uomo primitivo. Quello                      Luna non ha più segreti per noi:
   stesso astro che ancora oggi ci               dopo averla a lungo osservata,
          affascina e ci lascia a                siamo riusciti a studiarla e
              bocca aperta di                    raccoglierne dati scientifici,
                fronte alla sua                  l’abbiamo vista da vicino grazie a
                maestosità.                      telescopi sempre più potenti, ne
                                                 abbiamo osservato il volto
                                                 nascosto, abbiamo fatto arrivare
                                                 sul suo suolo delle sonde e, nel
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  1969, siamo riusciti a far atterrare i   piazzarono nelle diverse zone di
  primi tre uomini sulla sua               atterraggio nel il 1969.
  superficie.                                Ad oggi sono stati studiati 4 tipi
    Ci sono, però, delle curiosità a       di lunamoti diversi:
  proposito del nostro satellite che           •    lunamoti in profondità che
  spesso sono ancora poco                        si verificano a circa 700 Km
  conosciute.                                    dalla superficie;
                                               •    vibrazioni dovute
                                                 all’impatto con meteoriti;
  1 – LUNAMOTI                                 •    sismi dovuti al forte sbalzo
                                                 termico a cui la crosta è

    È      stato studiato che la Luna
                                                 sottoposta (da ricordare
                                                 infatti che la Luna è priva di
                                                 atmosfera, quindi il calore
  è sismicamente attiva e quindi                 non viene trattenuto sulla
                                                 superficie e una stessa roccia
  sulla sua superficie ci sono dei veri
                                                 può subire una variazione di
  e propri terremoti o, come
                                                 temperatura molto alta in
  sarebbe più appropriato dire, dei              base al fatto che sia esposta
  “lunamoti”.                                    al Sole oppure no);
    Furono rilevati per la prima volta         •    lunamoti poco profondi che
  da dei sismografi che gli astronauti           si verificano a circa 20-30 Km
  delle varie spedizioni Apollo                  dalla superficie.
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                                               dato origine all’intero Sistema
                                               Solare,
 2 – L’ORIGINE DELLA LUNA                      Nonostante queste teorie, ce n’è
                                             solo una che ad oggi è la più
                                             accreditata:

 A     ncora oggi non abbiamo
                                               Teoria del grande impatto:
                                             secondo questa teoria la Luna si
                                             sarebbe formata in seguito a un
 certezza di come si sia originata la        fortissimo impatto tra la Terra e un
 Luna. A proposito di questo                 altro pianeta del Sistema Solare
 argomento ci sono molte teorie:             delle dimensioni di Marte.
   • Teoria della fissione: sostiene
   che la Luna sia in realtà un
   “pezzo” di Terra che si è staccato
   dal nostro pianeta durante la
   fase di formazione. Più
   propriamente, secondo questa
   teoria, la Luna si sarebbe
   staccata proprio da lì dove oggi
   si trova il bacino
      dell’Oceano Pacifico.
   •    Te o r i a d e l l a c a t t u r a
   gravitazionale: secondo questa
   teoria, la Luna era in origine un
   corpo che “vagabondava” nello
   spazio e che successivamente              3 – POLVERE LUNARE
   sarebbe stato attratto dal campo

                                               L
   gravitazionale terrestre.
   • Teoria della condensazione:                   a sabbia lunare è composta
   secondo questa teoria la Terra e
   la Luna si sarebbero formate              da granelli molto fini e taglienti,
   nella stessa nebulosa che ha
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    che però risultano essere             lentissima. Nonostante ciò, avrebbe
 parecchio corrosivi. Si attaccano        c o m u n q u e c reat o d e i g ro s s i
 con facilità a qualsiasi superficie e    problemi agli strumenti di una
 furono causa di corrosione degli         possibile base umana sulla Luna.
 stivali che gli astronauti                  Oggi le ricerche continuano:
 indossavano per camminare sul            s c i e n z i at i d a t u tt o i l m o n d o
 suolo.                                   indagano sempre più a fondo per
    Dopo la prima spedizione Apollo,      cercare di capire un po’ di più sulla
 la NASA decise di studiare meglio        natura così misteriosa del nostro
 la natura di questa polvere e            satellite.
 misurarono, tramite esperimenti, la                            Ester S., Sofia P., 3ªC
 velocità di accumulo della polvere
 lunare su una superficie.
    Questi rilevatori di polvere,
 furono inviati sulla Luna e restarono
 in funzione fino al 1977, anno in cui
 la NASA decise di abbandonare le
 ricerche a causa di una mancanza di
 fondi.
    Le ricerche vennero di nuovo
 aperte e i dati analizzati. Pochi anni
 dopo vennero comunicati i risultati,
 secondo i quali la polvere lunare
 aveva una velocità di accumulo
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         La vita extraterrestre

                                         forse abbiamo visto in alcuni film

     Esistono      molte teorie sulla    h o r ro r, o a u m a n o i d i , c o n
                                         tecnologie avanzatissime, ma
                                         anche i batteri e i virus sono
   vita extraterrestre e altrettante     considerabili extraterrestri, se
   speculazioni: molti dicono che gli    originari di pianeti che non siano la
   extraterrestri non esistano e altri   terra. Io fin da piccolo ho formulato
   addirittura parlano di avvistamenti   una teoria: “se lo spazio è infinito
   “UFO” e alieni che vivono tra noi.    tutto esiste infinite volte”, compresi
   Fin da subito dobbiamo capire         gli alieni. Tuttavia se lo spazio fosse
   cosa intendiamo per extraterrestri.   limitato, penserei lo stesso che gli
   Quando parliamo di alieni             alieni esistano; infatti penso che
   pensiamo o a mostruosi rettili, che   nella vastità dell’universo, almeno
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    una volta si sia ripetuto il miracolo     atto gli stessi processi che hanno
    della vita avvenuto sulla terra milioni   portato alla vita sulla Terra?
    di anni fa. Proprio in questi giorni è
                                                 Le speculazioni sugli extraterrestri
    stata conclusa una ricerca che
                                              che vivono tra noi sono ormai
    dimostrerebbe che al Polo Sud di
                                              tantissime, fomentate anche da
    Marte, a un chilometro di profondità,
                                              programmi TV e da internet. Una
    alcuni bacini idrici permetterebbero
                                              delle teorie più sostenute è quella
    la sopravvivenza di alcuni batteri.
                                              che i governi siano scesi a patti con
    Quindi se cosi vicino a noi è
                                              gli extraterrestri, ma se fosse così,
    possibile la vita, in base a cosa
                                              come avrebbero contattato solo i
    possiamo essere certi che gli alieni
                                              capi di stato? Un'altra ipotesi è
    non esistano? Non è detto che gli
                                              quella che gli antichi egizi siano
    extraterrestri esistano per forza in
                                              entrati in contatto con gli alieni dai
    questo momento, ci sono voluti
                                              crani allungati, ma le pitture oggetto
    moltissimi anni perché il pezzo di
                                              d i q u e s t a t e o r i a e ra n o d e l l e
    roccia incandescente detto Terra
                                              caricature. Per questo penso che gli
    diventasse adatto ad ospitare la vita;
                                              alieni esistano ma che non siano
    si è scoperto che le stelle alla fine
                                              entrati in contatto con la civiltà
    della loro vita esplodono e allora
                                              umana.
    perché non potrebbero mettere in
                                                                            Martino Z. 3ªE
Le classi in diretta                         Ottobre–Novembre 2018

              L’AUTOMOBILE
                        La macchina e le sue origini.

                                         che funzionava grazie a
 La prima macchina, anche                dell'energia non prodotta
 se può risultare assurdo, è             da muscoli umani o animali.
 stata una carrozza senza                Il carburante usato per
 cavalli da traino. Venne                questo tipo di automobile
 i n v e n t at a d a l f ra n c e s e   era principalmente il
 Nicholas-Joseph Cugnot                  carbone; un'altra
 nel 1769; creò un mezzo                 alternativa, però meno
                                                     usata, era il
                                                     legno poiché il
                                                     suo costo era
                                                     maggiore
                                                     rispetto al
                                                     carbone e
                                                     inoltre, il legno
                                                     produceva
                                                     meno calore.
                                                     Ta l e e n e r g i a
                                                     serviva per
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   attraverso un tubo aperto.     problematica venne però
   La costruzione di motori a     migliorata nel corso del
   vapore continuò e si           1880.
   sviluppò nel corso negli
   anni seguenti però             L’invenzione della prima
   nonostante ciò tra il 1830 e   macchina con un motore
   il 1840 lo scozzese Robert     che funziona grazie alla
   Anderson creò un altro         combustione della benzina
   modello di automobile con      o del gasolio avvenne
   un diverso funzionamento       grazie a diversi tipi di
   infatti, per permettere il     tecnologie però si può dire
   movimento egli riuscì ad       che l’origine di quest’auto
   utilizzare delle batterie ma   provenga dalla Germania
   avevano una durata             infatti fu proprio il tedesco
   minima,            questa      Otto Nikolaus a inventare il
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   ‘ciclo Otto’ che è il                                  ad        un
   motore a 4 tempi.                                      acquisto
   Po i G o tt l i e b                                    possibile
   Daimler modificò                                       per       le
   l’invenzione di                                      persone con
   O t t o                                             m e n o
   Nikolaus e                                       possibilità
   riuscì a                                       economiche.
   cambiare il                                    Le automobili ci
   carburante                                      permettono di
   trasformandolo                                  m u o v e r c i
   in benzina che                                 velocemente ma
   aveva bisogno di un                          oggi il traffico ha
   motore più leggero e                  raggiunto            livelli
   pratico per le automobili.            insostenibili infatti lo smog
   Ru d o l p h D i e s e l i n fi n e   in questi ultimi tempi ha
   inventò un altro motore               d a n n e g g i a t o
   che riusciva ad utilizzare            pesantemente la città di
   meno energia attraverso               Milano.
   l’uso del gasolio.
   Dall’inizio del 900’ queste           d a n n e g g i a t o
   auto erano un grande                  pesantemente la città di
   lusso ma più passò il                 Milano.
   tempo e più diventarono               Il sindaco della nostra città,
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   per preservare il centro              una zona riservata
   storico, ha dovuto creare             chiamata “Area C” per
   una zona riservata                    ridurre il transito dei veicoli
   chiamata “Area C” per                 altamente inquinanti ha
   ridurre il transito dei veicoli       c o s ì o b b l i g at o t u tt i a
   altamente inquinanti ha               pagare un pedaggio ad
   c o s ì o b b l i g at o t u tt i a   ogni ingresso giornaliero
   pagare un pedaggio ad                 nel centro storico di
   ogni ingresso giornaliero             Milano.
   nel centro storico di                       Giulia S. e Carlo C., 3ªC
   Milano.
   Il sindaco della nostra città,
   per preservare il centro
   storico, ha dovuto creare
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                          Trasporti sostenibili

                           Ne sentiamo parlare ogni giorno, in TV, sul giornale,
                                              sulle riviste…

                               Nel mondo dei trasporti, “attualità” vuol dire
                                              “sostenibilità”.

                         Nel 1804 abbiamo inventato il treno a vapore e nel
                       1885 le automobili a benzina.

                         Da allora, le aziende produttrici di mezzi di trasporto
                       sono entrate in competizione tra loro per costruire il
                       modello più aerodinamico, sicuro, comodo, versatile,
                       performante ed economico. Nel 1912 Ford ha introdotto
                       il cambio a 2 velocità, nel 1930 è “nato” l’autobus e nel
                       1952 l’airbag. Oggi, le case automobilistiche sono per lo
                       più interessate all’idea di “mobilità sostenibile”, che mira
                       ad abbattere le emissioni nocive della combustione di
                       idrocarburi e, di conseguenza, l’inquinamento
                       atmosferico causato dai veicoli pubblici/privati.

                         Ho analizzato le soluzioni di ieri, di oggi e (ipotizzato)
                       quelle di domani, accomunate dall’obiettivo “bassa
                       impronta ecologica”.
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                         Soluzioni di ieri

                         La bicicletta è ecologicamente sostenibile.

                          Ieri il traffico automobilistico consentiva ai
                       “possessori” di questo mezzo di trasporto il suo
                       impiego quotidiano.
                          Oggi questa disponibilità sarebbe estesa a
                       chiunque grazie ai servizi di “bike sharing”;
                       richiede però (soprattutto nelle metropoli)
                       infrastrutture dedicate per garantire la sicurezza
                       del ciclista.
                          A Milano queste strutture non hanno ancora
                       una diffusione adeguata e capillare: questo
                       rende il suo utilizzo pericoloso, specialmente
                       per chi non ha i riflessi pronti!
                          Inoltre gli enti che erogano il servizio di
                       condivisione sono spesso in perdita economica
                       a causa dei costi dei mezzi e del personale
                       necessario per trasferire le biciclette e
                       rimmetterle nei punti di prelievo, oltre che per
                       la riparazione delle stesse in seguito ai
                       (numerosi) atti di vandalismo.
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                                 Soluzioni di oggi

                          L’auto elettrica è un ottimo compromesso
                       di sostenibilità, velocità e capacità di carico.

                          Questi veicoli sono caratterizzati da
                       brillanti prestazioni (soprattutto in
                       accelerazione) e sono dotati di dispositivi
                       che permettono di recuperare energia in
                       decelerazione (“KERS”, acronimo di “Kinetic
                       Energy Recovery System”). Non avendo
                       motore termico non consumano idrocarburi
                       e non generano emissioni nocive.
                          Nonostante ciò, l’elevato investimento
                       iniziale, le tecnologie non ancora efficienti,
                       l’autonomia limitata, l’usura cui vengono
                       sottoposti gli accumulatori e l’assenza di
                       “stazioni di ricarica” sono un freno alla
                       diffusione di tali modelli di automobili.
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                                  Soluzioni di domani

                         L’idrogeno è presente in grandissima quantità sul
                       nostro pianeta; per di più il suo impiego non
                       produce inquinanti, solo acqua e vapore!

                          Noi disponiamo delle tecnologie per utilizzarlo e
                       sul mercato esistono già gli automezzi (privati e
                       autobus) che sfruttano celle a combustibile
                       idrogeno in grado di alimentare i 4 motori elettrici:
                       l’autonomia si aggira attorno ai 1000 km!
                          Di contro, nonostante l’idrogeno sia una delle più
                       comuni sostanze sulla terra, non si trova allo stato
                       puro; per estrarlo dall’acqua (H2O) si utilizza un
                       processo chimico chiamato «termolisi», che richiede
                       grandi quantità di elettricità per essere avviato e
                       volumi di immagazzinamento di circa 3 volte quelli
                       conosciuti per i combustibili fossili. Ci sono anche
                       problemi di sicurezza dati dalle elevate pressioni
                       che questo gas necessita per essere sfruttato.
                          L’assenza di punti di ricarica e gli attuali costi di
                       industrializzazione rendono al momento
                       antieconomica la diffusione di simili veicoli,
                       posponendo la loro commercializzazione su vasta
                       scala.

                                    Un’altra proposta:
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                                  Il treno supersonico

                         Hyperloop è il nome del progetto che punta a
                       unire le principali città degli Emirati Arabi Uniti.

                          Un treno che viaggia a 1223 km/h?
                          Sarà inaugurato per l’evento Expo Dubai 2020.
                          Sfrutterà il fenomeno della “levitazione
                       magnetica”, che permetterà ad alcune capsule con
                       28 passeggeri a bordo di spostarsi tra Dubai e la
                       capitale Abu Dhabi (145 km) in 9 minuti e 40
                       secondi (contro le 2 ore che si passerebbero al
                       volante).
                          Verrà costruito un “tubo” rialzato da terra, nel
                       quale verrà tolta l’aria e posizionati magneti di polo
                       opposto, che respingendosi metteranno in moto il
                       “treno”.
                          Questo processo non richiede altre fonti di
                       energia. A far funzionare monitor, biglietterie,
                       altoparlanti, schermi e tabelloni nella stazione
                       provvederanno delle serie di torri eoliche e
                       pannelli fotovoltaici, costruiti nelle vicinanze.
                          La progettazione è iniziata nel 2016, per richiesta
                       dello “sceicco” di Abu Dhabi (già proprietario della
                       compagnia “Etihad” e interessato a far comunicare
                       velocemente i due aeroporti)
                          L’idea è allettante: riusciranno gli ingegneri e gli
                       impiegati a terminare questa costruzione entro i
                       termini prestabiliti?
                                                          Andrea B., classe 3ª
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       Pilota per un giorno
                                          non sapevo. È stata per me un’
     Sono un grande appassionato          emozione incredibile quando il
   di aerei e i miei genitori mi hanno    pilota mi ha fatto i complimenti
   regalato un simulatore di volo per     per la mia bravura.
   computer con cui mi alleno tutti i       A volo terminato ho avuto la
   giorni per migliorarmi sempre di       possibilità di intervistare il pilota.
   più.
      Sabato 3 novembre ho avuto             Quale percorso di studi si segue
   l’opportunità di entrare in un         per diventare pilota?
   simulatore di volo, che ricrea una        Esistono molteplici corsi per
   cabina di pilotaggio (cockpit) di      diventare pilota ma, a mio parere,
   un Boeing 737-800 ed è lo stesso       il più completo è il TPL integrato.
   usato dai piloti per addestrarsi e     Comprende tutte le procedure
   prendere il brevetto. Ho avuto la      minime che un pilota deve
   fortuna di avere come assistente       conoscere per poter pilotare un
   un vero pilota di aerei di linea che   aereo e devono essere aggiunte a
   mi ha insegnato tante cose che         circa 700 ore di volo nel
Le classi in diretta                                       Ottobre–Novembre 2018

  simulatore, 14 esami e 200 ore di volo               c o n d i z i o n i c l i m at i c h e c o n t ra r i e
  a v i s t a c i o è s e n z a l ’a u s i l i o d i   all’aereo.
  strumentazione tecnologica. Una volta
  superati questi esami verrà conseguita                 Quante ore voli a settimana? E
  dal futuro pilota una licenza che è                  quando sono i tuoi giorni di riposo?
  l’equivalente della patente per le                     Ovviamente ci sono delle limitazioni
  automobili. Al contrario della patente,              causate dal troppo stress. Fare il pilota
  però, la licenza ti vincola a pilotare un            è un lavoro molto stancante e
  solo tipo di aereo. Per poterne pilotare             impegnativo quindi, in base alle leggi
  un altro si deve conseguire un’altra                 dell'aeronautica, ogni pilota può
  licenza.                                             volare un massimo di 900 ore annue,
                                                       100-200 ore mensili e 10-15 ore
    I piloti hanno mai paura di volare? A              giornaliere.
  te è mai successo di avere paura?                      Un pilota lavora 5 giorni su 7, e poi
    Solitamente no! Se uno ha paura                    ha 4 giorni di riposo.
  non puoi fare questo lavoro. La paura                  Gli orari non sono sempre uguali ma
  nei piloti non esiste. Si può provare un             cambiano in base alle compagnie.
  po' di tensione a causa delle
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    Se nella checklist c’è un problema,         Dopo questa esperienza così
 come si risolve?                            entusiasmante, la mia passione per il
    Se riscontriamo un guasto durante        volo è aumentata e sono sempre più
 la checklist, prima di tutto si chiama      sicuro di voler fare il pilota, anche se
 l’assistenza per valutare se si può         ciò richiederà pazienza e impegno.
 riparare il guasto. Se non è possibile      Non vedo l’ora di essere abbastanza
 procedere in questo modo si consulta        grande da poter prendere anche io
 il MEL (minimun, element, list) un libro    un brevetto di volo e poter
 in cui sono elencati i parametri minimi     finalmente realizzare il mio sogno:
 necessari a un aereo. Se i parametri        volare sopra le nuvole e vedere il
 sono rispettati, l’aereo può decollare,     mondo dall’alto!
 altrimenti rimane al terminal e se è                                Tommaso T. 3°H
 disponibile si utilizza un altro aereo.
    Inoltre tutti gli aerei sono dotati di
 un libro chiamato QRH (quick,
 reference, handbook) che contiene
 tutte le procedure applicabili per le
 condizioni anormali e di emergenza
 che si possono verificare in volo.
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                         IO E L’ HIP HOP

   I o h o ta nt iss i m e pa ss io n i s ia a s c o p o a rt is t i c o        s ia a

 s c o p o s p o rt ivo , m a p e r m e l a p i ù i m p o rta nte è l a da nza , i n
 pa rt i c o l a re l ’ H I P H O P.

    L a da nza p e r m e è c o m e u n n u ovo l i n g ua g g io fatto d i m ov i m e nt i
 c h e p osso n o esse re c a p it i da so l o c h i l o p rat i c a p e rc h é , p e r c h i
 n o n se n e i nte n d e , p ot re b b e

   esse re so l o                  u n o s t u p i d o ba l l etto .

                                    L ’ H I P H O P è s tato
                              p rat i cato da m o lt i a n n i
                    s p e c ia l m e nte n e l N o rd A m e r i c a ,

                     p re c isa m e nte n e g l i S tat i U n it i ; è n ato
                     da d e i pa ss i d i g u e r ra d e i p o p o l i
Le classi in diretta                                    Ottobre-Novembre 2019

   d e l l ’ A m e r i ca d e l S u d e da l ì s i è sv i l u p pato i n
   t utto i l m o n d o .

     L a m ia pa ss io n e p e r l ’ H I P H O P è n ata a l l ’
   et à d i q u att ro a n n i ,

     q u a n d o m i r it rova i a l la se ra c o n i m ie i n o n n i mate r n i
   e m ia c u g i n a i n h ote l a l m a re e d i m ie i g e n ito r i e q u e l l i
   d i m ia c u g i n a e ra n o u s c it i ;

     n e l la sa la i n c u i c i t rovava m o aveva n o m esso la m us i ca

     e io i n c o m i n c ia i a ba l la re fa c e n d o d e i pa ss i d i B rea kda n c e e d i
   H I P H O P.

     A d u n c e rto p u nto m ia n o n n a m i v i d e c o n a r ia d ive rt ita e p o i s i
   a c c o rse c h e l a g e nte c h e m i g ua rdava i n c o m i n c iava a ba l l a re .

              P u rt ro p p o a l l ’ et à d i otto a n n i l e c ose c a m b ia ro n o : i m ie i
              g e n ito r i      l it iga va n o o g n i vo lta c h e e ra n o a c a sa ; io n o n
           c a p ivo                    c osa s tesse su c c e d e n d o .

                                        A l l ’ et à d i d ie c i a n n i i m ie i s i se pa ra ro n o
                                p e r m e fu u n p e r io d o m o lto b u io e se nt ivo c h e
                                l e m ie a b i l it à n e l l a da nza fosse ro u n o sfo g o
                              p e rc h é
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    avevo u n a ta l e t r is tez za n e l c u o re c h e è c o m e a ve re u n sa sso
  c h e m i a p p esa nt iva i l        c u o re        e d io p ia n g evo              ogni
  vo lta c h e c i                                      p e n savo .

    M a a d esso c h e h o                             pa ss ato
  q u es to p e r io d o                             so n o p i ù fo rte e p i ù
  s i c u ra d i m e e a                           da nza va d o m o lto
  bene.

    O lt re a q u es to , so n o r i us c ita             a d a n da re a l m io p r i m o
  c o n c e rto d e i m ie i b e n ia m i n i                      ( M a rc us a n d
  M a rt i n us )

    i n c u i la c o re o g rafia e ra                                 ba sata su l l ’ H I P
                                 H O P,                                       s p e ro c h e
                              quando                                          d ive nte r ò
                     g ra n d e p ot r ò ba l l a re                          n e l la l o ro
                      c o re o g rafia e n e l l e              l o ro c a nzo n i .
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